“LA QUARESIMA, L’ECONOMIA E LA TERRA”: incontro con Luigino Bruni

Bene cominciamo Allora direi che Luigino Bruni non ha bisogno di presentazioni però di una calda accoglienza Quindi vi chiedo un applauso Dopo un weekend così impegnativo continuiamo e concludiamo con questo incontro a cui Luigino ha dato questo titolo la Quaresima l’economia e la terra e come sottotitolo ha posto una

Domanda riuscirà il capitalismo a fermare la sua corsa predatoria sfrenata a questa domanda è arrivato il commento di un di un di un nostro follower e E così per aprire questo incontro la leggo a tutti voi e poi lascio la parola al professor Bruni questo signore dice No non credo proprio

La natura vera del capitalismo è a mio avviso questa qua e mi pare che troppi cristiani non vogliono vederla Forse per non essere tacciati di Comunismo cosa risponde il professor Bruni a questa domanda e a questo commento Grazie bene grazie grazie del del caldo del caldo incoraggiamento

Anche perché non è così c’è un po’ di caldo c’è bisogno dentro Va bene va fuori siamo tornati un po’ in questo strano appunto a proposito di terra di capitalismo di Economia e cambiamenti climatici fanno parte di questo discorso ma allora un po’ quello che ho preparato

È anche un modo per rispondere a quella domanda ora è ovvio che la prima primo pensiero che viene quando riuscirà è capitalismo e no perché anche perché non lo sta facendo in un modo in un modo serio eh E quindi già parto da una prima da una

Prima battuta No cioè che mentre abbiamo sempre discusso sul capitalismo in questi ultimi almeno 200 anni cioè Dai dai tempi dei socialisti utopici poi Marx e poi tutta la critica socialista fino ad arrivare all’altro ieri Vamo ho sempre discusso se il capitalismo è buono o è cattivo

Dal punto di vista sociale dal punto di vista etico dal punto di vista spirituale Qual è il suo spirito del capitalismo Che cosa c’è dietro questa questo tipo di economia Che cos’è veramente capitalismo ha portato più frutti o più danni sono maggiori benefici dei costi eccetera eccetera e

C’è sempre stata una varietà di opinioni su questo fronte perché effettivamente l’ambivalenza la categoria fondamentale della modernità Cosa vuol dire buono cattivo il rapporto a che cosa al mondo feudale il rapporto al comunismo il rapporto a ai regimi dittatoriali Che cos’è Qual è il termine di paragone per dire che è buono o

Cattivo Quindi ogni volta che che si provava a parlare di queste cose c’era sempre qualcuno che metteva in discussione le tesi e diceva Ma insomma vero esempio la diseguaglianza È vero che il capitalismo entro certi limiti in certe cose su certi aspetti l’ aumentata la diseguaglianza Ma se pensiamo a com’era

L’India la Cina com’erano l’India e Cina 50 anni fa che il 90% era fuori da da una da una vita che non fosse di sussistenza e che oggi più di metà diciamo riesce a svolgere una vita che dal punto di vista almeno del reddito è qualcosa di diverso Uno potrebbe dire

Forse la disuguaglianza globale va misurata anche in altro modo e potremmo parlare della Giustizia il capitalismo è più giusto di che cosa del Comunismo del Feudalesimo del mondo romano di allora lì c’è stato sempre un un dibattito poi Che cos’è il capitalismo oggi dopo il crollo del muro

Di Berlino che è cioè ha senso parlare di capitalismo oppure semplicemente l’economia che che è quella che è cioè di fatto capitalismo oggi è una parola che dice poco perché mancano altri termini di paragone perché è è il nostro mondo cioè dove siamo dove viviamo ormai

Anche Certamente la Cina ha un suo ha una sua economia ma non è che sia anticapitalista È una versione del capitalismo come lo è quello giapponese come lo è quella indiana e ormai sempre più quella africana allora lì si è abbiamo sempre discusso su questo è

Buono è cattivo è meglio peggio però se c’è un luogo dove siamo tutti d’accordo se c’è una tesi che oggi è difficile controbattere che il rapporto alla terra e all’ambiente il capitalismo non ha funzionato Su questo possiamo abamo Pochi dubbi cioè il nostro modo di produrre ha creato danni al Pianeta li

Sta creando e su questi danni cioè dallo scioglimento degli degli acciai e cambiamento del clima gli effetti di desertificazione In alcune zone del mondo l’in l’aumento dei gas serra eccetera Su questo fronte c’è poco da discutere Uno potrebbe dire ma magari abbiamo fatto anche cose buone mentre inquinavano

I nostri se Inseriamo i conti degli altri degli animali se Inseriamo i conti degli insetti i conti delle piante è probabile che il capitalismo ha fatto un po’ di danni negli ultim gli ultimi almeno negli ultimi 100 anni cioè lì non è probabile è sicuro Allora il discorso

Diventa come Che cosa possiamo fare per cercare di di rimediare in parte i danni se sono rimediabili alcuni dicono che ormai per certe cose Siamo oltre il punto critico quindi il tema della terra il tema del pianeta il tema dell’ambiente è un tema molto serio che è stato in fondo Se voi ci

Pensate attorno a questo tema diciamo della economia dell’ambiente dove si sono raccolte negli ultimi gli ultimi gli ultimi decenni tante tante energie perché il capitalismo ha sempre riciclato i suoi nemici no come dice boltanski questo filosofo francese il capitalismo ha una caratteristica che prende i suoi nemici e li fa

Diventare parte del proprio esercito Questo lo ha fatto lo ha fatto con la critica sociale capitalismo no dicendo voi siete creati diseguaglianza cioè ed da il capitalismo stesso ha inventato la responsabilità sociale di impresa che è stata una a suo modo una risposta a chi diceva voi non siete sociali ha

Inventato il non profit che nasce basta pensare il nome non profit for profit il non profit è un tipico prodotto del capitalismo come idea sì il capitalismo fa dei danni però in qualche modo anche li ripara con le fondazioni con le charities con le con le con le

Associazioni quindi è capace di di di riparare una certa parte di danni bene un’altra critica forte al capitalismo qual era il capitalismo è brutto il capitalismo crea fabbriche ambienti le periferie zone industriali e città bene e oggi i creativi gli esteti sono il cuore del nuovo capitalismo cioè questa

Capacità che ha il capitalismo di includere le i suoi critici e farli diventare testata d’angolo bene sul tema della terra sul tema della dell’ambiente ripeto si è creato un consenso molto forte che qualcosa va fatto ed è partito da una giov un adolescente e tutti i

Suoi amici che è Greta e un vecchio che è il papa questa Alleanza strana diciamo santa alleanza Insomma strana Alleanza tra un vecchio e un e una bambina quasi quando cominciò è una delle note di questi ultimi C 10-15 anni No perché Papa Francesco si è messo tra i leader di questa

Reazione ecologista con la sua enciclica che ormai ha quasi 10 anni l’ l’ho dato sì e con che si è affiancato ai fridays for future anche a Economy of Francesco queste realtà giovanili che sentono che col pianeta le cose non vanno bene dobbiamo cambiare e cambiare subito

Ultima generazione che ha preso il nome come sapete da un messaggio che Papa scrisse ai giovani di conomi Francesco siete l’ultima generazione che può salvare il pianeta e questa frase è diventata il titolo di questa diciamo ambale anche che che a qualcuno non piace che i giovani sporchino i

Monumenti e le opere d’arte a me piace molto personalmente perché se noi non accogliamo il fatto che sporcano con la vernice le il vetro delle opere d’arte fra qualche anno magari sporcheranno altre cose stiamo attenti perché Diamo sempre ricordarci che i giovani hanno anche fatto terrorismo ad un certo punto

Quando non sono stati ascoltati Quindi finché rimangono dentro un ambito legale più o meno legale secondo me in un ambito di protesta civile simbolica dobbiamo semplicemente ascoltare i ragazzi i giovani che ci dicono dovete cambiare dovete cambiare non va bene ci avete lasciato perché noi stiamo ci stiamo comportando da questo punto di

Vista in un modo molto simile a Mazzarò Chi è che sa chi è Mazzarò Beh chi chi ha letto i miei articoli non vale Beatrice Tu non devi rispondere Mazzarò conosciamo tanti chi va a scuola cioè è protagonista della novella di Verga la roba che poi diventa

Anche Mastro Don Gesu Aldo perché Mastro Don Gesu Aldo è un Mazzarò qualche anno dopo che diventa il protagonista di questo secondo romanzo importante di di di Giovanni Verga Chi è Mazzarò Mazzarò era un un fattore uno Insomma un dipendente di un di un di un latifondista siciliano che si era

Arricchito da solo no tanto che come comincia la novella questo Viandante che che che ha la voce narrante che cammina per la Sicilia e dice di chi è questa terra e il il Insomma L’autista il il nocchiere risponde di Mazzarò e quest’altra di Mazzarò Di chi è questa

Mandria di Mazzarò è questo Greggio di Mazzarò tutto era di Mazzarò Mazzarò aveva fatto della roba la sua il suo ideale Aveva dice il testo Giovanni Verga non si era sposato perché la sua moglie era la roba Non aveva figli e anche e anche il rapporto con la madre

Era mediato da questa roba roba Aveva aveva fatto della roba quindi non era Attenzione Non era un consumatore perché il capitalismo della roba non consuma non vuole nemmeno i soldi vuole la roba cioè vuole ammucchiare No perché noi sappiamo che se noi guardiamo Com’erano i capitalisti del passato italiano non erano assolutamente dei

Degli spreconi tu vedevi a volte un capitalista sembrava una sceta cioè perché non spendeva spendeva niente perché la roba deve entrare e non deve uscire tanto che non c’è persona più tirchia di un ex contadino ad esempio a casa mia che vengono tu mia mamma viene da una famiglia di contadini dove i

Soldi erano molto pochi cioè i soldi non dovevano uscire quando entravano magari quella volta che che il nonno papà andava a vendere qualcosa andava a vendere un vitello e portava a casa un po’ di lire quelle dovevano rimanere lì perché erano molto rare Quindi ancora oggi mia mamma che non c’avrebbe diciamo

Nessun motivo per per non spendere pure guai a spendere €1 in più perché è la mentalità che i soldi non devono uscire perché so pochi no Quindi Mazzarò non è uno spendaccione non è un consumista è uno che accumula roba quindi anche la differenza tra il capitalismo meridiano

Di oggi e quello diciamo di Mazzarò di di fine 800 la novella di Verga e del 1880 81 Allora che cosa succede poi il colpo di scena di questa breve storia a c punto dice Verga in tutti i calcoli in tutti insomma tutti i ragionamenti tutta

La vita Nella logica di Mazzarò C c’era stato un errore non aveva messo nei conti che la vita finiva e che doveva prepararsi alla morte e allora dice che quando Mazzarò si rese conto che la vita stava finendo Mazzarò fece due cose diede una bastonata ad un giovane

Che passava in mezzo alle gambe lo colpì perché dice dice Verga per invidia perché una civiltà della vita in una civiltà della vita i vecchi amano i giovani Papa Francesco e i giovani in una civiltà della morte I vecchi odiano i giovani perché sono invidiosi vedono

In loro ciò che loro non sono più quindi dalla bastonata in mezzo alle gambe nel luogo della vita l’invidia e poi la seconda cosa che fa Mazzarò che è quella più famosa che poi fa anche Marro Don Gesualdo va nell’aia Comincia a uccidere tutte le galline

Tutte le papere tutti i tacchini e dice quella frase tremenda roba mia vi etene con me cioè l’omo economicus puro uccide l’ultima gallina Nell’ultimo giorno di vita perché non c’ha nessun motivo di lasciare alle generazioni successive Se tu non hai figli non hai nipoti non c’hai moglie non c’è nessuno ti mangi

Tutto e ti porti con te la roba mia tanto quella battuta che non è una battuta È una cosa seria che si attribuisce alla agli economisti perché dovrei fare qualcosa per le future generazioni che cosa hanno fatto loro per meio se tu entri nell’ottica del contratto cioè perché io

Cioè io consumo l’ultimo metro cubo di ossigeno per me nell’ultimo minuto prima di morire allora questa civiltà della roba è una civiltà che è diventata dal da un modello chiaramente ironico anche che veniva Certamente criticato da Giovanni Verga nella sua Nella sua opera Don Gesualdo che non sono modelli etici sociali che vengono

Mostrati Anzi sono modelli di decadenza tutto il ciclo dei vinti cosiddetto no de Malavoglia Cè oggi sta diventando è diventata una cultura D roba cioè l’idea che l’idea che bisogna lasciare la terra a qualcuno che dopo dovrà utilizzarla dovremo dovremmo lasciare le risorse le materie prime i ghiacciai il clima

Vivibile eccetera è qualcosa che non entra nella logica quindi che cosa vuol dire questo che se l’unica logica che governa il mondo è quella economica e questo tipo di economia è dura cioè il capitalismo non è capace soltanto a suo interno di di rispondere a questa crisi

Se non cambia radicalmente Cioè questo è il punto cioè Noi oggi siamo in un momento dove o ci R infischiano Insomma Quanti anni ho di vita ancora qualche anno qualche qualche decennio insomma sì cambierai Clin ancora un po’ di pioggia C’è qualche nevicata la fa sulle montagne Cosa vuoi

Che sia questi che si lamentano basta insomma questo soliti ora si chiamano come li chiamano terrorismo verde l’ambientalismo radicale tutti questo tutti modi Come come come i pacifisti no cioè è bastato cambiare fa diventare il pacifismo una parolaccia per far fuori diamo 200 anni se vogliamo se non vogliamo partire da

Cristo di gente che ha cambiato il mondo col pacifismo No cioè è diventata una parolaccia improvvisa ben quindi questo la prima manipolazione del mondo comincia con con le parole comincia a prendere parole belle le fa e le manipoli per farle diventare qualcosa di negativo quindi l’ambientalismo radicale l’ambientalismo Il terrorismo Green

Tutte queste cose per dire che insomma c’è qualcosa di eccessivo nel nel che sono le solite cose che tutti facciamo in vari ambiti che sono delle forme di di di consolazione e di e di legittimazione dei nostri comportamenti irresponsabili che che facciamo tutti io per primo per per evitare di cambiar vita fai

Diventare il male bene oppure lo fai diventare indifferente no E quindi è un modo semplice per per uscirne Allora questo è la premessa Cioè se vogliamo cambiare S se vogliamo Migliorare il rapporto col con la natura con la Terra C dobbiamo davvero da questo punto di vista cambiare e come dobbiamo cambiare

Io ho ho intitolato questa questa serata questo pomeriggio perché il tema era anche M’ha detto M’ha detto il nostro diciamo il capo di di tutta questa questa nostra vicenda Cioè più o meno don Gigi insomma anche se mi hanno fatto dire da da Massimo e altri parliamo anche di Quaresima perché

Siamo in Quaresima quindi ci ho messo la Quaresima appunto Quaresima terra ed economia e quindi su Questo ragionamento su Quaresima terra ed economia lo collochiamo all’interno di questo questo bisogno di cambiamento ora quando uno pensa alla Quaresima che cosa pensa in genere Cioè oggi pensiamo più a niente

Perché una categoria una parola che io credo che il 99% degli italiani non non è che quando comincia la Quaresima gli cambia qualcosa nella vita una volta magari si mangiava di si mangiava di magro di venerdì Oggi non so quante famiglie forse boh non lo so non mi sembra che sia una prassi

Particolarmente consolidata del mangiare pesce o meglio Sì forse il pesce si mangia ma insomma cioè non è che la nostra vita subisce una una una sterzata Perché il giorno dopo il il martedì grasso di carnevale no il mercoledì delle ceneri eccetera già il carnevale non si capisce più nemmeno

Bene Quando comincia quando finisce No ma perché semplicemente il carnevale è festa dei poveri tu hai bis cioè il carnevale ha bisogno di di non avere prima e dopo troppa roba per potersi divertire in quei giorni quando ce n’è di più da mangiare da far festa da

Quindi il carnevale era la tipica festa di popolazioni che avevano poco che in quei giorni il mondo era diverso si ribaltavano i ruoli purim abbiamo parlato in questi giorni con chi ha fatto il corso su Ester qui ieri e oggi e quindi che cosa vuol dire però se noi

Pensiamo alla Quaresima che cosa dovremmo pensare Beh la Quaresima c’è in tante civiltà Qualcosa che assomiglia alle quaresime è molto forte come sapete il nel mondo islamico che per loro Il ramadan è una cosa ancora seria importante lo era nel mondo nel mondo nel mondo biblico nel mondo ebraico e lo

Era nel mondo nel mondo medievale insomma Nel mondo premoderno cristiani cattolici l’idea è nel mondo nostro diciamo è il ricordo dell’esodo 40 giorni di Esodo è il ricordo dei 40 giorni anche che di Gesù nel deserto che viene tentato è il tempo del digiuno è il tempo della Penitenza è il tempo del

Corpo quindi del del rallentare del Ricordarsi che non puoi mangiare tutto questo tema vedete perché ci sono queste dimensioni nella nell’umanesimo biblico perché il mangiare è attività quotidiana Allora il tener sotto controllo la dimensione del cibo significa avere una un’attenzione al quotidiano alla vita di tutti i giorni quindi che cosa mangio

Che cosa non mangio e v venerdì eccetera era qualcosa di importante che dava il ritmo dava il tempo diciamo l’anno era suddiviso in tempi diversi fosse i tempi liturgici erano anche i tempi della natura i tempi della vita eccetera ma il punto di riferimento profondo nella Bibbia riguardo alla Quaresima è l’idea la

Categoria di Shabbat questa parola sabato che noi traduciamo no lo Shabbat che non è il sabato nel senso che è il giorno prima della domenica cioè lo Shabbat degli ebrei è una cosa una cosa enorme daa cui anche l’anno sabbatico il Giubileo che è che è la cultura del

Maggese cioè l’idea che tu hai sei giorni per te per i tuoi interessi per i tuoi affari ma il settimo giorno è diverso è un giorno diverso è il giorno dove siamo tutti uguali dove non c’è né libero né schiavo dove anche i prigionieri hanno diritto a delle cose

Che durante i 6 giorni non hanno dove gli animali non devono lavorare Tu non devi lavorare per perché lavoravamo sempre in Egitto quando eravamo schiavi quindi lo Shabbat dice che sei libero che sei padrone del tempo che non sei schiavo solo solo gli schiavi lavorano sempre anche se sono molto pagati come

Noi quindi l’idea che c’è un giorno diverso il giorno messianico che c’è un giorno che anticipa la fine cioè il tempo della Terra promessa Quando arriverà il Messia per quando saremo veramente entreremo in un altro in un altro tempo perché nella Bibbia il tempo messianico non è ancora

Arrivato Mentre Per noi cristiani che che pensiamo secondo una certa interpretazione che Gesù fosse il Messia a volte abamo Abbiamo smesso di attendere un tempo diverso almeno che non Attendiamo il ritorno di Gesù che anche è una cosa importante perché lo ha promesso però nella Bibbia l’attesa

Quindi il settimo giorno voi sapete no Quando si entra il venerdì sera nello Shabbat cambia completamente ritmo ci sono quelle attività menzionate che non si possono fare di Shabbat sono i giorni della preghiera del Silenzio Si va a trovare gli amici eccetera eccetera allora qual è la

Logica devo Shabbat nella Bibbia se Voi leggete l’esodo È stupendo c’è l’idea che c’è una fraternità più grande della fraternità tra gli esseri umani che tu quindi non puoi nemmeno toccare non puoi nemmeno strappare l’erba nel giorno di Shabbat Non puoi perché semplicemente siamo tutti c’è una fraternità cosmica che non è soltanto

Paternità umana le altre specie viventi gli animali non deve neanche lavorare l’asilo neanche il bue di sabato devono essere lasciati senza lavoro e quindi la terra che deve che deve rifiatare dice il testo Deve Deve poter riposare la terra deve poter rifiatare la terra e quindi ogni 7 anni veniva lasciato il

Terreno a Maggese ogni 7 anni C’era appti C’era l’anno giubilare e ogni 25 anni grande Giubileo che forse non si è mai fatto dove venivano rimessi i debiti questa cosa stupenda che forse non si è mai fatta nella storia concreta questa cosa cioè che i debiti venivano venivano

Cancellati ogni 25 anni si tornava abbiamo giocato abbiamo fatto i nostri affari però si ricomincia da capo si R danno le fish per chi gioca e si riparte da zero perché non sei debitore per tutta la vita solo per un po’ di tempo Quindi questa cosa questa legge del

Settimo giorno che è una legge stupenda e quindi l’idea è che 6 giorni Sì ma non sette che invece il capitalismo è l’anti Shabbat cioè 7 giorni 24 ore senza tregua senza nessuna differenza di tempi no quella battaglia che si voleva fare per la domenica i negozi non era tanto un problema della

Messa ma il problema è dello Shabbat cioè che tu devi poter fare qualcos’altro almeno un giorno a settimana devi pensare ad altro e non c’è Poi ovvio che è comodo il negozio aperto alla domenica per tutti però va bene possiamo fare se tu però vai in Germania che non è che siano

Particolarmente più religiosi di noi la domenica non trovi niente di aperto perché hanno capito insieme che è bene che domenica si faccia qualcos’altro e non soltanto spese shopping eccetera No per dire che c’ c’era questa legge dietro la Quaresima di un tempo qualitativo diverso e e questo rallentare fermarsi fraternità cosmica Noi l’abbiamo

Completamente dimenticato esempio venendo alla terra e all’economia chi di voi ha fatto economia a scuola o comunque ha un’idea di che cosa fosse la scienza economica classica l’economia comincia con tre dimensioni il lavoro capitale e la terra se voi vi ricordate Alcuni studi del dell’università o non so dove Adam

Smith David Riccardo Carl Marx avevano tre dimensioni i fattori produttivi erano tre c’era il lavoro Il Capitale e c’era la terra Cioè la terra Era molto importante nel primo pensiero economico secondo ad esempio Riccardo che è un economista inglese importante due italiani che sono Francesco fuoco e

Achille Loria son venuti un po’ dopo per loro La Terra era il centro del capitalismo loro dicevano il vero conflitto non è tra imprenditori e lavoratori ma è tra chi detiene la terra i rentier e gli imprenditori perché il conflitto sarà tra le rendite e i profitti che le rendite tenderanno a

Crescere sulla terra in quel tempo ma oggi su tutto quelle finanziarie e i profitti tenderanno a ridursi perché il profitto è un flusso annuale la rendita e vivere oggi con quello che ho fatto ieri quindi loro dicevano il vero conflitto è tra terra e impresa poi

Arriva Marx che che porta il entro nel conflitto tra lavoratori e imprenditori e ci siamo dimenticati della terra Quindi un po’ per Marx un po’ per l’economia neoclassica da fine 800 in poi da tre siamo pass a due fattori il la terra si è persa se voi vi ricordate

I grafici della scuola K vuol dire capitale e lavoro cioè la quindi siamo entrati in una flatlandia come dice quel libro senza la profondità Perché la terra ti dice profondità ti dice tempo radici storia Tu invece se siamo ci siamo appiattiti sulla dimensione del capitale e del lavoro quindi c’è stata

Un eclisse della terra Cioè la terra non l’abbiamo più vista dal punto di vista teorico uscita uscita di scena si è vista la terra e non non Vedendola L’abbiamo calpestata l’abbiamo cominciata a distruggere Ma perché questo vedete cerchiamo di capirci un po’ meglio tanti danni che noi abbiamo fatto

L’ambiente per molti decenni non voleva devano essere non erano intenzionali che c’era qualche qualche Cattivo che si metteva Forse qualcuno l’ha anche fatto ma erano delle minoranze assolute che si metteva a gettare la CO2 nel cielo per inquinare Cioè la gente voleva fare gli affari propri voleva produrre in un tempo di

Scarsità assoluta di tutto come accade nel mondo volevi produrre produc produc e in qualche modo scaricava nell’atmosfera delle cose si chiamano in economia le esternalità cioè tu volevi il tuo interesse era produrre lavorare magari far soldi e poi accadeva qualcosa di laterale che scaricava roba dei fiumi eccetera su bene questo che

Cosa significa che non si è inserito l’elemento pianeta Terra ambiente nei calcoli dei costi benefici liamo lasciati fuori cioè era uno sfondo La Terra era una specie di Panorama sapevamo tutti che venivano da lì le materie prime il Petr olio il gas soprattutto che stavamo utilizzando acqua utilizzavamo terra però non erano

Contabilizzati Perché Qual è l’idea che ad un certo punto si è fermata in economia la convinzione che la ricchezza fosse legata ai flussi non ai capitali cioè che da 700 in poi si cominciò a pensare da che dipende la ricchezza di una nazione non da quante foreste da quanti giacimenti da quanti

Da quanto oro ha non dagli stock Ma dai flussi nasce un po’ il PIL cioè nasce la ricchezza è la capacità di mettere questi capitali a reddito se tu hai tanti palazzi tanto petrolio Ma non hai il software per farli girare sei sei sei povero sopra tanta ricchezza perché si

Comincia a pensare che dalla ricchezza è un flusso non è uno stock è un un un reddito annuale e non è soltanto una misurazione di capitali che ho nel conto appunto patrimoniale no E allora questo che cosa ha prodotto che noi abbiamo cominciato a consumare capitali senza vederli nell’ambiente è molto evidente

Tutto ciò ma non è solo l’ambiente lo abbiamo fatto ad esempio nelle virtù civili e qui si aprirebbe un discorso che io non c’ho nemmeno l’orologio non c nemmeno perché dobbiamo poi io volevo lasciare 15 minuti per domande e poi andare alle 4:15 alla messa perché altrimenti don Gigi Mi rimprovera Che ore

Sono 3:40 cioè praticamente devo già finire in sostanza cioè appena questa solo la premessa comunque facendo una piccola nota su questo forse perché ho cominciato anche un pochettino tardi scusate c’è una piccola nota noi non abbiamo soltanto intaccato i capitali naturali la terra abbiamo abbiamo consumato senza diciamo esserne

Consapevoli capitali sociali capitali di virtù cioè tutto quello stock di virtù Civili di Res di resilienza alle ai traumi di capacità di di gestire il dolore la sofferenza di cooperare con gli altri di la capacità che avevano i nostri genitori di di lavorare e di campare tutto questo che era frutto di

Pietà Popolare di religione di ideologie di narrative che Tu arrivavi in qualche modo nell’impresa che ti portavi dietro uno stock di di virtù civili che sapevi come si lavorava eri capace di di resistere a ad alcuni conflitti tutta questa cosa ha fatto il miracolo economico del mondo soprattutto dell’Europa ma per non

Parlare della Corea della Cina del Giappone cioè che la il lavoratore veniva formato prima dalla della fabbrica dalla famiglia Dalla Chiesa dai partiti politici dalle cooperative dalla vita e quando mi arrivava questo lavoratore in fabbrica in ufficio ERA qualcuno che normalmente era capace di fare quello che che ha fatto che abbiamo

Fatto nelle fabbriche negli uffici nel nel passato bene Noi abbiamo quindi consumato un patrimonio di virtù civili senza remunerar in modo perché lo stipendio che io davo all’operaio non teneva conto di tutto questo capitale che c’era dietro Ce l’abbiamo consumato fin un certo punto sta finendo che oggi

Le imprese non soffrono soltanto perché inquinano o perché mancano i soldi Ma perché le persone fanno una grande fatica al lavoro collettivo cioè noi abbiamo una grande difficoltà oggi a Siamo in un mondo po per fortuna post patriarcale dove dove cooperare obbedire Cioè quindi questo è un tema enorme su

Cui non entro quindi le imprese hanno consumato queste virtù civili senza ricrearle al suo interno al loro interno Cioè quindi ci siamo ritrovati a un certo punto questo che questa religione queste narrazioni questi ideologie comuniste marxiste Socialiste cattoliche si stavano esaurendo e gli operai diventavano più fragili quindi questo

Che cosa ha prodotto in una battuta l’esplosione dei consulenti coach counsel psicologici del lavoro cioè perché le imprese fanno fatica ad avere lavoratori per Perché Perché in fondo l’azienda rimane sempre una cosa seria che devi che devi produrre non avendo più da fuori persone che arrivano già con questo tipo di

Capacità crei in House all’interno come prima si è provato 20 anni con Management scientifico il management scientifico non ha funzionato più all’inizio del 2000 E ci siamo riempiti mi diceva l’altro giorno un mio amico Noi siamo 60 dipendenti e 80 consulenti se tu li sommi tutti cioè da

Se vai dai coach ai can pioggio del lavoro ai no attenzione ai facilitatori a quelli del Benessere lavorativo quelli che ti che ti insegnano il il Public speaking Cioè tu li metti tutti insieme parlare dei commercialisti e degli avvocati quelli Ormai sono superati arriviamo a questi numeri nelle aziende

Avanzate quelle più più sofisticati ed è la risposta che oggi si sta tentando che secondo la mia collega la la Mazzuccato è un grande imbroglio il suo libro ultimo sentito del grande imbroglio lei dice il mondo in mano ai consulenti dalla politica alle scuole dalle imprese

Alla chiesa sapete voi a chi è stato affidato il prossimo Giubileo del 2025 a Delo che ha appena vinto il bando c’è una delle grandi cinque imprese Delo farà il Giubileo per il Vaticano perché ormai l’idea è il consulente è il nuovo medico delle organizzazioni di tutto CH

Cioè perché sono gli esperti di come si si fanno funzionare le organizzazioni Oggi no Quindi chiaramente questa ora per fare una parentesi quindi si sta tentando di ricreare queste virtù civili che abbiamo esaurito fuori dal di dentro ce la faremo punto di domanda m ai posteri l’ardua sentenza Allora questo

Che cosa vuol dire che per arrivare verso Nell’ultima parte che se l’economia deve cambiare deve cambiare in un modo serio radicale Io negli ultimi anni sto proponendo con altri non tanti altri ma insomma con qualcuno l’idea che l’economia de debba lasciare il paradigma animale per un paradigma

Vegetale ora sto uscendo un mio libretto ma non è ancora in vendita che si chiama Si chiama Economia vegetale Io l’avevo chiamato o Economia vegetale mi ha detto l’editore Aboca dice guarda se lo chiamiamo così vendiamo cinque copie ma cioè Chiamalo economia Come si mangia economia perché volevo far riferimento

Insomma al al governo della casa comunque l’economia vegetale dove propongo in un piccolo panfleto sul serio e non soltanto una una verniciata Green a ciò che continuava a essere come prima che cosa vuol dire un’economia vegetale che l’economia si è pensata su un paradigma animale sappiamo Quindi cosa vuol dire

Animale l’essere umano che è animale pensa le cose in modo animale quindi Costruisci l’impresa come siamo noi centro quindi vuol dire cervello cuore divisione del Lavoro divisione dei compiti si corre molto velocemente se c’è una una crisi in un ambiente se si sposta in un altro se il bosco finisce

Si va nell’altro Bosco si corre in cerca di cibo si mangia e si va questo è stato il modello dell’impresa capitalistica fino ad oggi grande velocità grande efficienza risposta agli shock esogeni spostandosi delocalizzando cambiando più agilità quando serve più forza quando serve e c e si va bene un altro modello possibile

Non adottato è quello delle piante perché le piante sono diverse dagli animali ora Senza scomodare Stefano Mancuso e i suoi lavori ma sono importanti e qual è la differenza tante differenze fra gli animali e le piante ma una grande differenza è che le piante non hanno organi O ce li hanno molto

Distrib ce hanno diciamo milioni perché vedono con tutto il corpo sentono con tutto il corpo Pensate ad un cespuglio respirano con tutto il corpo per quale motivo perché se tu sei fermo la sissit si chiama Se sei ancorato al suolo sei radici sei molto esposto

Se hai un cuore e arriva una pecora e ti mangi il cuore ti ammazza Quindi tu devi evitare questo e come fai ad evitarlo Io vi parlo così ma è stata diciamo l’evoluzione di milioni di anni che l’ha fatto No come fai ad evitarlo non avendo

Il cuore tanto che è una cosa stupenda delle piante che a me la prima volta che l’ho sentito mi ha commosso che mentre un animale lo uccidi colpendolo al cuore o alla testa una pianta può ripartire perdendo fino al 90% del corpo può ripartire da un resto da un cespuglio

Ancora vivo può ripartire tutto diciamo tutto il bosco perché un’enorme vulnerabilità ha prodotto un’enorme resilienza Allora Cosa significa cominciare a pensare ad un capitalismo vegetale vuol dire che dobbiamo dimenticarci tutto quello che abbiamo fatto in 200 anni no cioè è ovvio però in un tempo di scarsità come

Questo di tante cose di cambiamento c’è una cosa un elemento nuovo che è diventato molto evidente ente quale che non c’è un pianeta B per dirlo con la con la Greta Cosa vuol dire che non c’è un pianeta B almeno per i prossimi 23000 anni significa che se è vero che noi

Come animali individui possiamo scappare quando c’è un incendio quando c’è una cità ma non possiamo scappare come umanità perché non c’è un pianeta B dove andare allora come umanità Dobbiamo cominciare a pensare come se fossimo una pianta che siamo ancorati al suolo che dobbiamo imparare ad avere un rapporto

Col territorio non predatorio più Cooperativo usare quello che serve e soprattutto dobbiamo rallentare il ritmo Senza scomodare La decrescita felice Ma noi abbiamo corso troppo in questi ultimi 5070 anni troppo abbiamo stato una specie di corsa impazzita verso la crescita il consumo e Dobbiamo cominciare a immaginare un modo di

Svilupparci che somiglia più a un albero che non ad una ad una scimmia o ad una gazzella o ad un leone qualcosa che quindi comincia a ragionare a pensare a vedere a sentire con tutto il corpo che sviluppa altri sensi non solo i cinque che abbiamo Come fanno le piante che ne

Hanno 20 e che è capace più di cooperare che non di competere perché nel bosco come sappiamo anche la competizione è una forma di Cooperazione si compete per la luce e questa competizione verso l’alto crea sottobosco Cioè chi perde Si si organizza a livello mediano o basso e

Consente il benessere il benessere del Bosco Allora voi dite come si diventa impresa vegetale Diciamo già dirlo così sembra diciamo si Immagina uno in un letto che vive di flebo Cioè non è proprio il massimo del della generatività come paradigma però pensando invece Un bell’albero un bel cespuglio un bel

Bosco Come si diventa Imp Innanzitutto Noi abbiamo già avuto imprese vegetali nella storia dell’Europa sono le cooperative le cooperative sono più piante che sono radicate a un suolo che è territorio e la cooperativa non avendo un una forte gerarchia le cooperative vere ma avendo un socio è come tutti gli altri una

Testa un voto la porta aperta e come come come criterio di entrata e di uscita chiunque voglia entrare molto orizzontale e la cooperativa quando funziona quando ha funzionato respira con tutto il corpo è diffusa è piatta è meno è meno verticale è più simile a un

Cespuglio che non a un animale che corre soprattutto non si può spostare facilmente perché è legata a quel luogo lì quindi noi avevamo avuto questo modello Ma siccome sono più lente le cooperative perché sono un po’ come come la politica no cioè devi discutere Democratica devi parlare Allora tu hai

Di là diciamo le gazzelle i leoni Chiaramente la Popa cooperativa non ha retto molto l’impatto con il capitalismo bene domanda e se il futuro fosse proprio dell’impresa fosse una nuova stagione di cooperative di cooperative con milioni di soci che perché vi dico questo perché noi abbiamo oggi un grande problema che

È quello dove vanno i i profitti delle imprese abbiamo queste grandi imprese nuove no su Inter Google benissimo Sono molto orizzontali le ragne tela No il web che ricorda più una cosa piatta meno una perfetto ma ma chi sono i padroni di questa qua dove vanno i profitti abbiamo

Ancora animali che si Mascherano un po’ da da piante però la proprietà di questa realtà è ancora molto concentrata e il potere alla fine in mano oggi di Fondi di investimento di private Equity via dicendo se se fra 20 anni fra 10 anni fra 2 anni noi cominciassimo a

Immaginare che alcune grandi imprese diventassero veramente delle Public Company con decine di migli milioni di soci che voi dite per carità poi non funziona più niente E chi l’ detto Perché la democrazia politica non può diventare democrazia economica salvando la responsabilità perché il futuro Non può essere un ritorno al passato dove delle

Grandi realtà produttive vengono incluse dentro la la democrazia di queste cose non si parla perché oggi la democrazia è il paradigma perdente ha perso che mre nel 20o secolo la parola chiave era partecipazione la democrazia portiamo portiamo partecipazione ovunque nelle scuole nella fabbrica nel partecipare partecipare Libertà e partecipazione

Questa questa cosa qui è morta perché oggi la parola chiave è un’altra voi F una cosa seria Chiama un consulente Cioè chiama il mondo del business lì sanno fare le cose sono veloci sono efficienti con i tre dogmi D del business e del nostro tempo che sono gli

Incentivi paga bene e ottieni tutto secondo la meritocrazia noi remeri l’im merito e quindi la diseguaglianza da problema è diventato un bene perché la meritocrazia è la legittimazione etica della diseguaglianza è questo e il terzo grande Dogma del del business di oggi è la leadership siamo tutti leader i capi

Uffici non esistono più cioè se non sei un leader non sei nessuno no Quindi questa grande moda religiosa della leadership ormai L’altro giorno ho visto l’ultimo corso che è nato la leadership di San Francesco in una scuola Cattolica in una Università Cattolica come San Francesco era leader dico fortuna che

Lui si definiva un seguace No dico dico che che cristiani fondati da uno che ha detto non chiamate nessuno guida Perché una sola la vostra guida lui che inventano la leadership è un è un tema di cui dovremmo riflettere un po’ no come siamo stati capaci di queste cose

Comunque il business è diventato la grande categoria quindi la velocità l’efficienza quindi pensare imprese partecipative non funziona perché non è più un valore la partecipazione bene siamo sicuri che noi dobiamo rassegnarci a un mondo in mano a pochi velocisti e dobbiamo rinunciare alle conquiste millenarie della democrazia perché non

Immaginare la democrazia economica come il futuro e non solo come il passato bene ultima ultima battuta e poi lasciamo un po’ di spazio alle domande Se volete Se vogliamo ancora fino alle 4:15 bisogna uscire per dire che cos’era lo Shabbat che cos’era la terra che cos’era la

Natura nel mondo ebraico c’è un racconto rabbinico che io amo molto del secondo secolo dopo Cristo quindi molto antico dove un un rabbino appunto un maestro nel giorno di Shabbat di sabato vede un un uomo che sale su un albero prende il nido di uccelli di un

Uccello non lascia volar via la madre prende uova e madre scende e e va tranquillamente a casa senza che gli che che gli accada nulla nel giorno di sabato fa una profanazione perché nella torà c’è scritto se tu trovi un nido con le uova devi lasciar volar via la mamma

Perché possa farne altre quindi questo qui fa due reati sale di sabato su un albero che non può farlo che non si può fare questo di Shabbat e e Viola la legge parentesi la ricompensa promessa da Mosè a chi rispetta la madre degli uccellini è uguale a quella di chi

Rispetta il Parre la madre Perché avrai lunga vita su questa Terra stupendo No il giorno dopo questo rabbino vede un uomo non di sabato che va sull’albero prende il nido fa volare via la madre quindi fa la cosa giusta scende e viene pizzicato da un serpente e muore e dice

Non c’è Dio non c’è creatore non c’è giustizia diventa ateo il rabbino e per dire a tutti che è diventato ateo che cosa fa strappa nel giorno di sabato un ciuffo d’Erba Quello è il modo per dirlo Non è che fa un discorso fa questo per dire il mio ateismo che strappo l’erba

Di sabato che cos’è la terra Che cos’è che Che cos’è la natura questa fraternità cosmica cioè noi abbiamo applicato la reciprocità ai rapporti Inter umani non l’ abbiamo applicati alla terra abbiamo preso senza dare abbiamo vissuto il mutuo vantaggio che grande principio economico del contratto tra esseri umani

Ma non l’ abbiamo applicato agli altri animali alle altre specie all’erba alla Terra alla natura e quindi abbiamo preso troppo finché l’erba si è esaurita in un’enorme tragedia dei beni comuni che è quella del nostro tempo quindi io credo che una anche in questi due giorni dove

Siamo stati qui a romena con un bel gruppo di 80 persone a lavorare sulla sulla Bibbia da una prospettiva Laica civile come me che sono Un economista questo ritorno a questo Umanesimo del ciuffo d’erba che quell’erba vale come tutto Universo perché tutto è creazione può essere una buona un buon antidoto e

Una buona una buona strada per salvare in questo tempo così importante più che la terra noi sulla terra perché la terra andrà avanti per ma siamo noi che vita faremo se non cominceremo a cambiare paradigma nei confronti del rapporto con la terra Io mi fermo qui Se avete voglia

Abbiamo qualche minuto poi fare un po’ di domande Grazie [Applauso] per le domande ci sarà un microfono penso sì ecco Sper C ci domande Grazie Buonasera e Sì buonasera e intanto Grazie e mi chiedevo ma rispetto leggevo dal sito della SDA Bocconi quindi insomma forse la patria è dove vengono formati i

Capitalisti la ricchezza finanziaria oggi nel mondo è 7,9 volte il valore del PIL mondiale cioè distingue tra Finanza e economia e parrebbe quasi che il valore diciamo della Finanza sia straordinariamente più grande del valore economico dell’intero pianeta Allora mi chiedo ma accanto ad un capitalismo o ad un algoritmo del

Capitalismo economico non sarebbe il caso di affrontare quello del capitalismo finanziario e di questo scollegamento speculativo che c’è tra la finanza e l’economia Beh sì Questo è un grande tema dico solo una battuta ma una delle note del 21 secol l’impossibilità di distinguere l’economia reale da quella

Finanziaria Cioè non la separi più è come Fatemi voi un esempio talmente intrecciate nervi muscoli tu fai una grande fatica a separarle perché mentra fino al 900 chi diceva guardiamo l’economia reale non quella di carta poteva avere un suo senso ma nel 21o secolo Chi possiede l’economia l’economia reale è

Quella di carta basta pensare che fin hanno fatto alle nostre imprese medie de Med in Italy che sono in mano per più del 50% ai private Equity che sono fondi di investimento che vengono lasciano il nome ma cambiano proprietà Cioè oggi chi è che ha in mano le grandi

Multinazionali Che cosa vuol dire ad esempio faccio una battuta tutte le imprese del web sono carta o sono economia reale Cioè come come facciamo a separare quando gli diciamo gli stessi soggetti proprietari di queste imprese che producono macchine automobili o anche il nostro grande produttore di Tesla ora mi

Sfugge Ison Mask eccetera che al tempo stesso produce produce diciamo merci che sarebbero PIL Ma è uno dei più grandi investitori finanziari del pianeta cioè dove li mettiamo quindi è proprio la difficoltà di separare le due dimensioni che rende il nostro post capitalismo perché non li separi più è impossibile

Quindi è anche questo tipo di contabilità l’economia reale finanziaria è sette volte maggiore di quella reale Io mi domando Questi signori della Bocconi A parte che rosda fa economia aziendale e non fa economia politica quindi non sa l’economia sanno Sanno no fanno un altro mestiere sono una business School cioè fanno economia

Aziendale Ma come fanno queste misurazioni questi dell SDA come fai tu oggi a distinguere nel PIL italiano la parte finanziaria Ditemelo voi Cioè chi è che me lo insegna qui io non lo so cioè il PIL oggi è C come dire ciò che ciò che produce una banca i profitti

Delle banche che sono ormai immensi che sono carta o sono Pil sono PIL ma sono nateo dalle banche che sono ormai sempre di più interessante che oggi si chiamano consulenti Se voi tu V andare in banca non è che ti chiamano il il dipendente No un attimo che le che le chiamo un

Consulente No per perché troppo poco essere un semplice consulente che per investimenti chiaramente per Cè quindi è molto difficile separare questa Ed è proprio la nota del nostro tempo quindi Dobbiamo cominciare a ragionare così cioè sarebbe bello separare e distinguere Ma non si può quindi dobbiamo pensare all’economia che che

Già che ha già la doppia natura Quella quella reale e quella finanziaria Poi certo Possiamo provare a distinguere soprattutto ce ne siamo accorti durante una crisi finanziaria quando diventa troppo grande la leva finanziaria rispetto all’attività che c’è sotto e lì bisogna stare molto attenti Ma i problemi che noi abbiamo cominciano

Proprio da questa grande promiscuità T reale finanziario alcuni dei problemi non tutti grazie Che ore sono Le 4:00 e abbiamo abbiamo ancora 10 minuti Se volete c’è una signora lì che ha alzato la mano io volevo chiedere come si può coniugare la l’economia di comunione con questa idea del capitalismo vegetale

Comunione una delle delle metafore che la fondatrice di questa in realtà la Chiara lubik utilizzava quando ero ancora un ragazzo diceva dobiamo essere come le piante che prendono dalla terra quello di cui hanno bisogno e non di più la sua diciamo critica al consumismo eccetera quindi c’ha una c’è Non è un

Caso che io sono stato per 25 anni responsabili di comunione e sono anche tra i pochi che propone queste economia vegetale Perché chiaramente c’è una una sonanza sempre sono sempre delle delle metafore le metafore sono sempre metà del discorso non sono mai tutto perché la metafora può portarti fuori strada

Cioè Quindi vanno usate con siamo nella Bibbia è pieno di potenti che si chiama che utilizzano la metafora dell’albero basta pensare il libro di Daniele c’è un grande Albero come grande come tutto il mondo cioè ed era il potere di Nabucodonosor quindi cioè le metafore sono strumenti per ragionare poi l’importante

È ragionamento non lo strumento quindi che cosa ci può dove ci porta Questo ragionamento a dire che noi oggi dobbiamo rallentare dobbiamo riscoprire un Management una gestione sussidiaria come le piante dove si parte dalle foglie se la foglia non risolve il problema del parassita interviene quella vicina poi interviene il ramo poi

Interviene alla fine cioè si si parte dal basso e si va verso l’alto non viceversa bisogna avere un rapporto Cooperativo col territorio e non competitivo Bisogna leggere il mercato come un grande network Cooperativo e non come una gara sportiva un altro enorme errore del nostro mondo che legge il

Mercato come vincitori perdenti Winners Losers come se il mercato fosse un luogo dove uno ride e l’altro piange No il mercato è muto vantaggio dove si coopera questa cosa che io cerco 25 anni di insegnare a scuola i ragazzi arrivano in classe al primo anno che hanno in mente

Lo sport che vi in mente che il mercato è vincere sui sui competitors quello è lo scopo come se uno che si che entra oggi a lavorare qui a a Prato vecchio mette su un ragazzo 20 anni mette su un’azienda di elettricità vuol fare elettricista il suo problema fosse

Quando comincio a fare elettricista chi è che devo battere qui a Pratovecchio quesi sono i miei competitor Questo è un pessimo lavoratore dovrebbe dire a chi serve PR vecchio il mio lavoro quindi Cooperazione non Quello è il mercato muto vantaggio crescita insieme Poi chiaramente se tu lo fai peggio degli

Altri uscirai Ma non è che lo scoppo tuo è battere il competitor invece questa metafora agonistica di tutto sul sulla performance su S vincente cioè produce questo quindi io chiaramente vedo molte assonanze tra l’economia di comunione e il paradigma vegetale senza dimenticarci anche la bellezza dei cani non è che io parlando

Bene delle pi par lo male degli animali il problema oggi in questo momento dove stiamo depredando Come dove stiamo dove abbiamo abbiamo abbiamo brucato molto pianeta di avere un atteggiamento diverso quindi più sostenibile più lento più attento più rispettoso più Cooperativo più solidale perché hanno fatto un esperimento che hanno tolto le

Radici in Germania ad un albero però gli hanno lasciato i i collegamenti superficiali con le altre piante del Bosco questo va da 20 anni senza accorgersene nemmeno che non c’è le radici tutto il bosco lo alimenta cioè la Il bosco è anche questo è questa capacità di guardare un insieme non

Soltanto l’individuo Io vi ringrazio e ci vediamo tra poco alla messa e se volete tornare qualche volta a romena penso che fate una una buona scelta Qui è molto vegetale poco animale Non fosse altro che che la che la pieve sta qui da 1000 anni ancora dal suolo e la comunità

Con essa forse non da 1000 anni ma sappiamo Arrivederci

Domenica 10 marzo 2024 – Riuscirà il capitalismo a fermare la sua corsa predatoria sfrenata? Intorno a questa domanda riflettiamo insieme nell’incontro con Luigino Bruni, economista civile e appassionato studioso della Bibbia.

#luiginobruni
#quaresima24

4 Comments

  1. Che Robba ❤…Dio buono🍇🍷grecanico ! Leggendo Verga ho incontrato Varga prof.d'Arte a Brera ,
    di Piero della Francesca-Urbino , Madonna col 👦 e Rinascita …🐣🐔🧶🪡 di Perugia_ MonteFeltro