WORLD SLEEP DAY 2024

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Al solito coincidente con la giornata del sonno  la giornata mondiale del sonno E quest’anno il   motto di questa giornata è equità del sonno per  la salute globale tocca a me aprire le danze di   questa giornata tutta dedicata alla equità  del sonno e come presidente della World slip  

Society che è la società che promuove questa  iniziativa ormai da 16 anni vi parlerò appunto   delle disuguaglianze nella salute del sonno a  livello globale nella prima diapositiva vediamo   sulla sinistra le ore di sonno che sono necessari  a seconda dell’età dei soggetti Ovviamente oggi  

Ci soffermeremo sulle ore di sonno che vengono  registrate o dichiarate a seconda degli Studi   nella popolaz azione adulta che vediamo sono  state indicate da queste linee guida della   slep Foundation essere necessario dalle 7 alle 9  ore con una media di 8 ore e questo è anche vero  

Negli adulti più anziani sopra alletà di 65 anni  dove c’è soltanto una piccola deflessione della   necessità di sonno ma che rimane tutto sommato  nello stesso range di quella di quello delle gli   adulti e ma vediamo sulla destra questo sulla  sinistra vediamo quello che sarebbe necessario  

Qual è la necessità di sonno che abbiamo ma  sulla destra vediamo quante ore davvero in   media A livello mondiale si dorme vedete meno di  7 ore nelle nei giorni del della settimana e meno   poco meno di 8 ore nel weekend quindi la media  si avvicina e e simile a quella desiderabile  

Soltanto nel weekend Questo significa che durante  la settimana perdiamo ore di sonno assolutamente   necessarie Naturalmente le differenze ci sono  tra una nazione e l’altra in questo grafico   per esempio in queste Nazioni vedete che si può  oscillare da una media di tempo passato a letto  

Fra le 6 ore e le 7 30 con lesione del Giappone  e dell’Arabia Saudita come vedrete anche dopo   in diapositive successive gli stessi dati e e  le 7 or e me0 della Nuova Zelanda in Australia   in Oceania Scusatemi e come vedete questo si  ripete a colori in questa diapositiva vedete  

In blu sono le nazioni dove si tende a dormire  di più dalle 730 alle 8:00 vedete in Australia   in Nuova Zelanda in Tasmania in Finlandia in  Inghilterra nel nel Regno Unito e nell’Irlanda   mentre Eh le nazioni dove si dorme di meno sono  sicuramente l’Arabia Saudita Eh il Giappone e la  

Corea del Sud il Nord America è essenzialmente  tutta l’Europa eh dorme in media dalle 7 alle 7   or30 quindi comunque un po’ di meno della media  ideale de aore e sicuramente una deprivazione   di Z più importante nei paesi del centro e Sud  America in alcuni paesi del Medio Oriente e in  

Grande parte dei paesi della Asia eh pacifica  oceanica eh Questo è uno studio che metteva   l’attenzione soprattutto sulla popolazione della  Gran Bretagna e come vedete Ecco a conferma di   quella diapositiva che abbiamo visto prima sembra  che in Gran Bretagna si riesca a dormire in media  

Un’ora in più che non negli altri nel resto del  mondo come vedete c’è questa media di circa 8 ore   che coincide con la media sperata desiderabile  per gli adulti Però vediamo che cosa succede eh   A livello mondiale A livello mondiale solo l’80 no  non solo ben l’ 80% degli adulti vorrebbe dormire  

Meglio vorrebbe migliorare i proprio solo il 67%  dice che si sveglia almeno una notte una volta   per notte tutte le notti e il 63% delle persone  a livello mondiale dichiara di dormire di più   nel weekend per cercare di recuperare un po’ di  perdita di sonno avvenuta durante la settimana  

Eh soltanto il 49% pensa di dormire il tempo che  è sufficiente alla propria persona e una esigua   minoranza il 10% delle persone dichiara di dormire  molto estremamente bene un’altra diapositiva che   mostra le differenze A livello mondiale di quelle  della percentuale di persone che pensano che  

Sentono di dormire abbastanza come vedete questa  percentuale è circa il 35% in Corea del sud e in   Giappone mentre è vicina al 70% in India è vero  che c’è una grandissima differenza ma anche nel   migliore dei casi come l’India e l’Arabia Saudita  stranamente in Arabia Saudita Avete visto prima  

Che è una delle parti del mondo dove si dorme di  meno obiettivamente però le persone Sono convinte   di dormire abbastanza questo probabilmente punta  anche a una grande necessità di sensibilizzazione   e informazione su questo argomento perché è chiaro  che se dormo di meno di quello che ma e sono  

Convinto di fare bene Beh è una situazione che  nel tempo durerà E non migliorerà in quest’altra   diapositiva vediamo quali sono le misure che  molte persone mettono in in atto per migliorare   il proprio sonno soprattutto l’addormentamento  devo dire ma in genere il proprio sonno vedete  

La lettura è al primo posto con il 39% delle  persone che dicono che andando a letto leggono   per addormentarsi più facilmente il 37% guarda  la TV Il 37% e questo lo sottolineo subito è   un è un falso è un falso rimedio perché sappiamo  che guardare la TV non migliora Non facilita il  

Sonno ascoltare della musica rilassante nel 37%  Ovviamente chi ha le apnee del sonno ovviamente   il 35% delle persone dice Guardate mi faccio  la mia terapia per le apnee e mi addormento   più facilmente Beh questo è ovvio è ovvio Comunque  vedete il 35% una grossa percentuale di persone e  

Il 30% dice che migliora il proprio sonno se  fissa in una maniera abbastanza regolare la propria le proprie abitudine di andare a  letto e di svegliarsi in maniera tale di   andare a letto più o meno alla stessa ora  e di svegliarsi più o meno la stessa ora  

Alcuni dicono di dormire meglio se mettono  una sveglia alla all’alba in questa maniera   poi la sera avranno più sonno e si  addormenterà più facilmente il 26%   giustamente dice che Riducendo il consumo  di caffeina riesce a dormire meglio il 26%   riporta la meditazione come metodo per  dormire meglio e poi c’è una miscellania  

Di una soluzione di miglioramento dell’aria  oppure uso di materassi e coperte e cuscini specializzati il il 20% riporta che dormire  in un ambiente diverso da quello sta in cui   sta dormendo il proprio partner o tonage  Ecco migliora il sonno Beh questo non ci  

Deve sorprendere Soprattutto se si tratta  per esempio di persone di un partner che è   russa E però intervengono anche dei meccanismi  psicologici molto importanti e poi il 20% delle   persone riferisce di usare delle mascherine  per gli occhi delle per non fare filtrare la

Luce Guardate è interessantissima questa questa  diapositiva in questa diapositiva noi vediamo qual   è la percentuale delle malattie croniche che  affligge le persone che dormono meno di 7 ore   oppure che dormono almeno più almeno 7 ore 7 ore  o più vedete che in tutti i casi la percentuale di  

Queste malattie croniche è maggiore delle persone  che che dormono di meno è un fatto che ci deve   evidentemente fare riflettere e che non indica  solamente il fatto che avere una malattia cronica   disturba il mio sonno ma indica sicuramente  che dormire meglio aiuta anche a prevenire  

Le malattie croniche ci sono molti studi che lo  dimostrano Guardate sono malattie importanti come   l’infarto del miocardio la malatia coronarica  l’ictus l’asma la bronchite cronica ostruttiva   il cancro l’artrite la depressione le malattie  croniche del rene e il diabete eh un altro fatto  

Da tenere in considerazione è che in generale  Le donne sono più a rischio degli uomini per   presentare in generale un problema di sonno e in  generale questo problema è l’insonnia è chiaro   è chiaro che le donne sono più a rischio di avere  insonnia rispetto agli uomini e questo come vedete  

È vero un po’ in tutte le nazioni di questo gruppo  che è stato studiato qui ma questo è soltanto un   esempio un esempio che vi riporto è probabilmente  vero A livello mondiale ora guardiamo focalizziamo   l’attenzione su tre problemi del sonno specifici e  particolari uno l’insonnia ovviamente particolari  

Per la loro epidemiologia perché coinvolgono Un  grande numero di persone Guardate quanto sono   importanti i numeri dell’ insonia guardate in  al in basso a destra sappiamo che dal 30 al 50%   della popolazione mondiale riporta di un problema  di aver avuto o di avere un problema di insonnia  

Cronica o a breve termine Invece per quanto  riguarda le eh la la le nazioni civilizzate   circa dal 5 al 10% delle persone hanno una forma  di insomnia cronica clinicamente importante vedete   in alto a destra c’è un particolare che fa  riferimento un po’ più specifico all’Europa  

Vedete in Italia non siamo nella parte alta  della classifica grazie a Dio però abbiamo   circa il 16.6% di persone eh Mentre tocchiamo  punte vicine al 30% in Germania in Francia e   sicuramente intorno al 30% in Polonia anche in  Ungheria abbiamo il 28% ma vedete che si oscilla  

Fra il 16 17% e addirittura il 30% eh stranamente  in Olanda abbiamo una percentuale molto più bassa   che sarebbe il 6.8% però qui dipende anche da  come sono state raccolte le informazioni da come   è stata formulata la domanda alle persone e quindi  ci può essere un’influenza di fattori metodologici  

Eh il concetto generale è che l’insonnia è un  problema sociale che affligge Una grossa fetta   della popolazione mondiale e come vedete in  alto a sinistra ovviamente l’insonnia è molto   molto molto sentita come speso sociale in tutta il  continente americano ma vedete anche in Australia  

Dove veniva dichiarato un tempo di sonno lungo da  parte dei soggetti intervistati come in effetti   poi l’insonnia sia un problema anche lì quindi  raccogliamo qui evidentemente dei dei punti di   incoerenza Fra quanto viene raccolto in un certo  modo E quanto poi si osserva andando a studiare  

La patologia e in basso a sinistra vedete i  numeri Quanto costa l’insonnia annualmente sulle casse della sanità pubblica di  quest sanità pubblica o e o privata   di questi paesi vedete solo in  America l’insonnia pesa circa 27.5 bilioni quindi miliardi di dollari che  rappresentano l’ 1.08% del P in Italia vedete lo  

0,74 ma abbiamo delle punte di 1.3% quindi stiamo  parlando di numeri enormi anche dal punto di vista   economico Eh questo invece fa riferimento  un attimo all’altro aspetto dell’insonnia   Quali sono i paesi che usano di più i farmaci per  insonnia eh vedete che chiaramente questo ricalca  

Un po’ Evidentemente la epidemiologia che abbiamo  visto prima ma non del tutto perché evidentemente   l’accessibilità al farmaco è diversa a seconda  delle Nazioni mentre l’insonnia colpisce un po’   tutti l’accessibilità al farmaco e quindi l’uso  è molto più alto in Nord America in Europa e  

In Australia delle altre nazioni della parte più  povera del mondo e qui il concetto di equità del   sonno di cui abbiamo bisogno A livello mondiale  le apnee sonno stesso discorso come vedete qui   a seconda di come Definiamo la sindrome Sotti da  sonno se consideriamo una soglia de 5 eventi per  

Ora o di 15 eventi per ora come cambiano i numeri  ma comunque stiamo sempre parlando di numeri   molto molto molto alti e la prevalenza della  popolazione con apnea del sono anche considerando   l’apnea l’apnea ipopnea Index cio l’indice di  apnea da 15 a 20 per ore e stiamo parlando di  

Numeri di milioni di persone come vedete nelle  barre e anche questo è un problema che non è   distribuito in maniera equa nel mondo affligge  sicuramente di più eh le nazioni europee e anche   africane e parte dell’Asia forse un po’ di meno  il Nord America ma il Sud America è molto simile

All’Europa anche questo problema delle apnee  ha una distribuzione differente fra uomini e   donne noi sappiamo benissimo che al contrario  dell’insonnia le Appen da sonno colpiscono più   frequentemente i maschi delle donne delle Femmine  Ma attenzione perché dopo la Peno pausa queste  

Differenze praticamente scompaiono e le donne  hanno Praticamente la stessa lo stesso rischio di   sviluppare le Appen del sonno degli uomini sulla  sinistra vedete dei dati che sono praticamente   sovrapponibili a quelli che vi ho detto prima  passiamo alla terza e ultimo al terzo e ultimo  

Esempio di malattia molto frequente la sindrome  delle gambe senza riposo come vedete è una   malattia che anch’essa affligge una percentuale  piuttosto importante di persone e una malattia   che è più tipica delle nazioni del della America  sia dell’America settentrionale che dell’America  

Meridionale e dell’Europa pare molto molto meno  frequente in Africa ma abbiamo davvero dei dati   abbastanza parziali in Africa e sicuramente meno  frequente nei paesi del dell’estremo Oriente tipo   il Giappone e la Corea del Sud Singapore come  vedete in questa diapositiva Ma comunque come  

Vedete più o meno noi possiamo dire che una forma  clinica importante negli adulti adulti più anziani   di sindrome gambe senza riposo sicuramente  colpisce all’incirca il 34% della popolazione   generale Se non il cin che è pur sempre un  numero molto importante in questo lavoro che  

È stato pubblicato qualche anno fa pochi anni fa  devo dire eh però Faceva riferimento a dei dati   del 2016 fatto un lavoro di capire quanto curare  questa malattia in maniera adeguata avrebbe fatto   risparmiare ai sistemi nazionali della Salute  Ecco Guardate stiamo parlando di milioni di euro  

Che potremmo semplicemente risparmiare curando  questa malattia quindi con Us cendola curandola   adeguatamente e non lasciandola a se stessa  o curandola male quindi stiamo parlando di di   dati importanti e vedete che in questo studio la  percentuale la prevalenza della malattia che venne  

Considerata Ven Vono vengono considerati due  scenari di minima non del 45% come vi ho detto   prima abbiamo considerato uno scenario dell’ 1,6%  e un altro scenario del 2.7% che è sicuramente più   vicino alla realtà vedete i numeri sono numeri  importanti che qualsiasi sistema sanitario  

Nazionale dovrebbe tenere in conto perché  rappresenta una opportunità reale di Risparmio eh   Adesso veniamo a dei numeri che di cui io non sono  un esperto del Mercato dei disordini del sonno   come vedete il mercato disord sono in termini di  eh miliardi di dollari no di milioni di dollari  

Chiedo scusa che poi sono miliardi perché vedete  stiamo parlando nel 2022 di un mercato di 25.000   milioni di dollari e sale cresce sempre cresce  in tutte le parti del mondo vedete che il Nord   America e l’Europa sono molto simili altre parti  del mondo dedicano molto Men molto meno risorse  

Al problema stesso discorso possiamo vedere qui  vedete questi sono dati però del Nord America il si nel 2022 il mercato è di circa 17.9 miliardi  di dollari si pensa si viene fatta una proiezione   nel 2032 a 90 5 miliardi di dollari Questo  è il mercato dei device tecnici che adesso  

Stanno spopolando ed è il futuro di questa  di questa branca della medicina e Ma che è   applicata poi ad una medicina di popolazione  sicuramente abbiamo bisogno di investire molto   di più nel capire quanto queste strumentazioni  avveniristiche innovative già sul mercato siano  

Affidabili e pretendere sempre di più che esse  lo siano e che lo siano sempre di più perché il   futuro è lì per poter monitorizzare e valutare  grossi numeri di soggetti e poter intervenire   in maniera anche precoce quando i problemi del  sonno stanno iniziando e quando è più facile  

Affrontarli e risolverli eh vedete qua il il  mercato invece dei disordini del sonno quindi   stiamo parlando Eh proprio del farmaco della del  dell’impiego di risorse sanitarie si pensa che   sia di circa 22 miliardi di dollari attuali e che  nel 2032 sarà di 73 miliardi di eh veniamo alle ad  

Alcune diapositive che sintetizzano perché equità  del sonno l’à del sonno si riferisce all’idea   che tutti dovrebbero avere un accesso a un sonno  sufficiente e di qualità e che il sonno dovrebbe   essere considerato un diritto fondamentale è  un aspetto essenziale del Benessere generale  

Migliorare l’equità del sonno implica affrontare  vari fattori che contribuiscono alla disparità   Nella qualità nella del sonno tra individui  o comunità diverse e poi abbiamo un decalogo   ho scritto qui un decalogo Per quanto riguarda  l’approccio che possiamo avere per migliorare   l’equità del sonno Prima di tutto Abbiamo  l’educazione la sensibilizzazione come questo  

Evento della maratona del sonno aumentare la  consapevolezza pubblica sull’importanza del   sonno per la salute fisica e mentale educare  le persone sulle corrette pratiche di igiene   del sonno e sull’impatto delle scelte di vita su  sonno Un accesso alle cure garantire l’accesso  

Ai servizi sanitari che affrontino i disturbi  del sonno e le condizioni correlate promuovere   trattamenti accessibili e convenienti per  i problemi del sonno sostenere ambienti di   lavoro le politiche sul lavoro che prioritizzare  dei dipendenti e favoriscono il bilanciamento   tra lavoro e vita privata incoraggiare i datori  di lavoro ad adottare politiche che promuovano  

Abitudini di sonno salutari orari di lavoro  flessibili o spazzi adatti al riposo sul posto di   lavoro tecnologia e sonno punto importantissimo  sensibilizzare sull’impatto della tecnologia   sul sonno e promuovere un uso responsabile  dei dispositivi elettronici incoraggiare lo   sviluppo di tecnologie che supportino abitudini  di sonno salutari come dispositivi o app per il  

Tracciamento del sonno Poi abbiamo bisogno  di iniziative sociali sviluppare programmi   basati sulla comunità che affrontano fattori  che influenzano il sonno lo stress il rumore   l’illuminazione favorire un senso di supporto  sociale per abitudini di sonno salutari poi   abbiamo le considerazioni ambientar affrontare  i fattori ambientar che possono disturbare il  

Sonno come l’inquinamento acustico nelle grandi  città l’inquinamento luminoso sempre nelle grandi   città e le condizioni di sonno scomodo degli  ambienti del sonno cambiamenti di politica   sostenere politiche che promuovono l’accesso  equo a risorse che supportano un sono sano come   quartieri sicuri e tranquilli parchi e strutture  ricreative una buona attività fisica diurna non  

Troppo tardi la sera facilita il sonno e avere a  disposizione come ad esempio qui parch strutture   ricreative facilita il sonno di riflesso ricerca  e innovazione punto importantissimo sostenere   la ricerca sulle disparità del sonno compresa la  comprensione dei fattori culturali socioeconomici   e demografici che possono contribuire alle  disuguaglianze incoraggiare l’innovazione  

E n scienza del sonno e nella tecnologia per  sviluppare soluzioni per popolazioni diverse   ogni popolazione ha le proprie abitudini e le  proprie soluzioni sistemi educativi incorporare   informazioni sull’importanza del sonno e  strategia per una buona igiene del sonno   nei curricoli educativi norme sociali e culturali  cambiare le norme sociali che privilegiano gli  

Orari frenetici e minimizzano l’importanza di  un sonno sufficiente promuovere atteggiamenti   culturali che riconoscano e privilegino il sonno  come un aspetto essenziale del benessere in questo   la wsip Society dà il proprio contributo anche  attraverso una azione educativa nei confronti   di persone da tutto il mondo di specialisti  che vogliono diventare i medici e psicologi  

E altri professionisti che vogliono diventare  esperti i medicina del sno attraverso la World   leep Academy e vedete Quest’anno abbiamo avuto  circa 60 iscrizioni e qui abbiamo anche una   lista e vedete da quante Nazioni diverse non vado  verso a leggerne tutte ma voglio mi fa piacere  

Soltanto farvele vedere questo significa anche  di disseminare la cultura del sonno nel mondo   soprattutto in quelle nazioni in cui la cultura  medica non è abbastanza sviluppata e i giovani   interessati non trovano facilmente la possibilità  di accedere a queste informazioni detto questo   quest’ultima diapositiva vi mostra le varie  iniziative della World zip Society attraverso  

Pubblicazioni Congressi e eh eh programmi eh di  ricerca eh a sostegno di giovani che frequentano   laboratori eh specializzati Detto questo io vi  saluto e vi ringrazio eh di questa attenzione   e vi invito a leggere questo eh lavoro che è  uscito ultimamente sull’ hanset Public Health  

Che è stato sponsorizzato dalla vol Society Grazie  a tutti per l’attenzione e buon proseguimento di giornata Buongiorno Il tema che mi è stato affidato è  quello di affrontare il le relazioni che vi   sono tra sonno qualità del sonno e disuguaglianze  ambientali e sociali assolutamente in linea con  

Quello che è il tema principale di quest’anno del  World noi sappiamo che il sonno include un set di   funzioni biologiche che sono necessarie per il  mantenimento della vita lo svolgimento di questo   queste funzioni richiede che l’individuo metta in  essere una comportamenti che sono però influenzati  

Da Fattori sociali ambientali e globalmente  si ritiene che un livello socioeconomico più   basso l’appartenenza a una razza un gruppo etnico  può in qualche modo influenzare verosimilmente in   modo negativo L’esperienza di sonda all’interno di  una comunità Infatti diversi studi hanno osservato  

Che appartenere a un gruppo minoritario razziale  o etnico a un livello socioeconomico svantaggiato   Ha un impatto negativo sull’esperienza di sole  con conseguenza dello stato di salute quindi   Nonostante i benefici fisiologici siano ben  noti molti individui purtroppo non hanno una  

Parità di accesso al sonno i componenti della  salute del sonno sono qui elencati vanno dalla   regolarità a livello di soddisfazione al timing  all’efficienza alla eh durata e i fattori che   possono influenzare di fatto sulla qualità  e sulla quantità del sonno possono essere  

Fattori appunto individuali legati allo stile  di vita o all esigenze del singolo del singolo   Cittadino del singolo soggetto a fattori diciamo  più globalmente sociali quindi qu della famiglia   del dell’ambiente diciamo della comunità in cui  è inserito e aspetti invece più propriamente di  

Organizzazione sociale e lavorativo il si è visto  e lo vedremo anche noi nel dettaglio più avanti   che il in realtà il più delle volte il tema della  Come dire l’appartenere a una razza un etnia non è  

Di per sé un fattore che ha può avere un impatto  negativo sul sonno quello che è più importante   Invece quello che si concepisce con il termine  di razzismo strutturale e cioè il quello che si   riferisce alla totalità dei modi in cui le società  promuovono la discriminazione raziale attraverso  

Su sistemi di Muto rafforzamento come l’accesso  all’alloggio all’istruzione all’occupazione a   livello di guadagno di prestazioni sociali oppure  l’accesso al credito ai media all’assistenza   sanitaria e alla giustizia penale questi modelli  e pratiche a loro volta rafforzano le cadenze   discriminatorie i valori e la distribuzione  delle risorse questa che vi ho appena detto è  

La definizione dell’American Medical Association e  lo vedete un po’ riassunto in questa figura quindi   la il razzismo strutturale che non presuppone  l’appartenere di per sé un’etnia una razza precisa   il si fonda sostanzialmente su quella che è la  struttura economica di quella di quella comunità a  

Livello di povertà e la disuguaglianza nel reddito  annuale che ha effetti negativi pesanti su quello   che è il livello di educazione e di accesso alle  cure sanitarie nel modello americano chiaramente   l’accesso alla alla assicurazioni private e il  le conseguenze di tutto questo è sono una come  

Dire un ambiente fisico la casa e quant’altro il  quartiere in cui si vive che può essere ovviamente   negativo quelle che sono tutti gli aspetti  psicofisiologici del soggetto del singolo soggetto   quelle che sono la ridotta disponibilità sia in  termini di accesso sia di presenza di quelli che  

Sono i servizi che migliorano la qualità della  salute è il la salubrità in termini non soltanto   di inquinamento ma anche da un punto di vista  sociale quindi presenza di criminalità della del   quartiere in cui in cui si vive tutti questi  fattori nel loro nel loro complesso di fatto  

Determinano quello che è sono gli indici di  di benessere e di qualità della della Salute   così come naturalmente tutti quelli che sono gli  aspetti di tipo individuale stato socioeconomico   del singolo individuo gli aspetti legati all  all’età per esempio Oppure ai comportamenti  

Diciamo individuali Come si estrinseca il il tema  della del razzismo strutturale un po’ lo vedete   in questo riassunto in in questa tabella prendiamo  soltanto per esempio quello che è la disponibilità   dell’alimentazione e dell’Educazione vedete che  la i soggetti che appartengono alla fascia di  

Popolazione più povera il Il tema principale nei  confronti dell’alimentazione è quello se il la   quantità è sufficiente per appunto mantenere uno  stato di diciamo di di salute Mentre nelle classi   diciamo di medie la cosa più importante invece  diventa la qualità mentre nella fascia dei il  

Più più ricca della popolazione in realtà diventa  più importante quella che è la presentazione e   qui vedete Quali possono essere le le domande  chiavi gli aspetti chiavi che determinano il   razzismo No per esempio sull’alimentazione E come  mai i soggetti più più poveri oppure appartenenti  

Un’etnia che non sia quella principale della  comunità possono mangiare della roba come   quella no invece da un punto di vista della  dell’educazione il tema nella nella fascia   più povera della della soci chiaramente è un un  aspetto estremamente importante quasi idealizzato  

Ma nella realtà di scarsa accessibilità mentre per  esempio diventa cruciale il livello di educazione   per la classe media perché rappresenta uno dei  volani uno degli aspetti più importante per poter   come dire progredire da un punto di vista sociale  ed economico mentre nel nella fascia d’età più  

Ricca uno stato di fatto in cui la la cosa più  importante l’aspetto più importante quello per   mantenere quello che è lo status quo e soprattutto  creare quelle relazioni il tra individi estrem di   potere estremamente importante il cosa sia  eh O meglio il la disparità del sonno tra  

All’interno delle classi sociali non è l’unica  disuguaglianza ne abbiamo da punto di vista   sanitario Ovviamente per esempio Questi sono i  dati di come è l’andamento di della mortalità   o del R episodio di infarto il nella popolazione  americana assistita il con il sistema medc vedete  

Che globalmente sia il tasso di mortalità che  gli episodi ricorrenti diatto del miocardio sono   migliorati nella migliorati nel corso dei dei  decenni con l’ultimo decennio che ha Presenta   i tassi migliori però se andiamo a guardare quelle  che sono la stratificazione di questi dati in base  

Alla al gruppo etnico di appartenenza vedete che i  soggetti afroamericani sono quelli che presentano   i tassi di mortalità o del rinf parto più più  bassi il i tassi Scusate più più negativi quindi   più elevati stesso discorso Possiamo averlo  per quello che è l’accesso la qualità delle  

Terapie per tutte le patologie correlate alla  cardiovascolare Cor regate all’ aterosclerosi   vedete che nel corso del degli anni tra il 99 e il  2020 si è assistito a un incremento progressivo di   quelli che sono i regimi terapeutici quindi la le  varie prescrizione dei vari farmaci è nettamente  

Migliorata con livelli di livelli di diciamo di  trattamento che rimangono leggermente più basse   per esempio per quanto riguarda la prescrizione  delle statine nei soggetti di razza di razza   afroamericana ma invece se andiamo a guardare  poi che è il livello di controllo che quindi è  

L’espressione della reale poi disponibilità del  farmaco della sua aderenza vedete come in realtà   per i i soggetti di popolazione afroamericana  presentano un livello soprattutto per il la   dislipidemia dei livelli di controllo inferiori  rispetto ai soggetti di razza di razza bianca il  

Quello che però possiamo osservare come il la  prevalenza per esempio della ridotto tempo di   sonno degli studenti il americani è rimasta  sostanzialmente stabile negli ultimi degli   ultimi anni ma quello che è il dato principale  vedete come vi sono delle differenze sostanziali  

In termini di prevalenza tra le varie aree degli  Stati Uniti stessa cosa per quanto riguarda il i   soggetti adulti vedete come vi è una grossissima  differenza tra aree più industrializzate e alcune   di questi in grave crisi economica come il  la cintura di Detroit e altre zone il della  

Del territorio americano dove abbiamo tassi di  prevalenza di ridotto tempo di sonno tutto sommato   relativamente relativamente bassi quello Questo  è quello che succede in tutto il mondo vedete   Questa è la posizione dell’Italia abbiamo una un  livello medio di tempo totale di sonno speso dalla  

Popolazione italiana che è leggermente inferiore  rispetto a quella della quella della della media   mondiale è comunque mediamente inferiore rispetto  a buona parte degli Stati degli Stati europei ma   il dato per cui che mi preme sottolineare nel  contesto di questa relazione è come per esempio  

Il il tasso di i due fattori principali sembrano  essere soprattutto nella fascia media di età 30   e 60 anni il essere di sesso maschile che si  associa a una ridotta quantità di sonno questi   sono dati reali misurati con dei dispositivi  elettronici quindi sonno presunto ma l’altro  

Fattore principale è quello del commuting Urbano  cioè della quantità di tempo che noi passiamo per   poter raggiungere il coprire la distanza tra  casa e lavoro che quindi espressioni sia della   distanza propriamente detta ma anche di quell  cheè l’efficienza dei sistemi di di trasporto  

E ovviamente maggiore è la durata del commuting  casa lavoro Maggiore migliore la quantità di   sonno D la spesa nel corso De allora questo è un  po’ l’andamento temporale sempre degli ultimi 15   anni della prevalenza della breve durata  di sonno la popolazione americana adulta  

Come vedete Vi è un trend in progressivo  aumento indipendentemente D dell’etnia di   appartenenza ma vedete che il il dato principale  la prevalenza del massima nei soggetti di etnia   afroamericana Questa è particolarmente evidente Se  guardiamo la distribuzione per fasce di età dove  

La prevalenza è francamente molto elevata quasi  il 45% nei soggetti afroamericani di intermedia   rispetto ai Bianchi mentre dopo i 60 anni vi è  una progressivo declino della prevalenza della   del ridotto tempo di sonno sebbene i soggetti  di sempre afroamericani hanno percentuali ill  

Prevalenze molto alte fa un po’ eccezione l’etnia  asiatica vedete dove In realtà l’incremento si   osserva dopo i 50 anni Questo è stato interpretato  in diversi modi uno uno di questo è il fatto che   questi rappresentano i soggetti della Diciamo  che hanno dovuto adattarsi più precocemente allo  

Stile di vita diciamo occidentali che quindi il  rispetto alla a questa fascia di età Quindi queste   possono essere come dire il o la seconda andata di  immigrazione o quelli nati nel suls americano che   quindi Si sono adattati meglio mentre questi sono  quelle della prima ondata di immigrazione ipotesi  

Allora però vedete il se andiamo poi ad analizzare  Eh le differenze il di prevalenza nel di aumento   di prevalenza nel corso degli anni Come dicevamo  prima è aumentato più o meno in tutti ma è   soprattutto aumentata nei soggetti di con livello  socioeconomico più basso indipendentemente dal  

Dall’etnia di appartenenza ma è particolarmente  aumentata nei soggetti di razza di razza   afroamericana Quindi + 88% rispetto per esempio  ai Bianchi più 5% a quelli di eh origine asiatica   il 3 eh il 3% quindi il un po’ in una valutazione  globale CDC americano ill risponde alla domanda  

Dicendo può ha una l’etnia una la razza giocare un  ruolo su quanto tempo Noi dormiamo e vedete Queste   sono i tassi di risposta a questa semplice domanda  tra le varie etnie americane con prevalenze che   vanno dal 33% nei soggetti di razza bianca sino al  46% nei soggetti di razza afroamericana oppure il  

Di provenienza delle Isole pacifiche del Pacifico  quindi Hawai e altre e altre isole altre isole   minori Ma se invece andiamo ad analizzare non il  dato globale Ma quello per esempio legato soltanto   agli ultimi 30 giorni quindi la percentuale  di soggetti che fanno fatica negli ultimi 30  

Giorni ad addormentarsi il nella maggior parte  dei giorni o delle maggior parte delle notti o   tutte le notti vedete che vi è un i fattori  principali sono per esempio il sesso sesso   femminile la prevalenza È molto superiore rispetto  a qu sesso maschile e vedete invece che non vi  

Sono grosse differenze tra le etnie principali  ad eccezione di quella di origine asiatica che   ha tassi di prevalenza il decisamente più bassi  ma i fattori principali della difficoltà del   allentamento e sono Indubbiamente il livello di  reddito Quindi se è più basso rispetto alla Sol  

Di povertà abbiamo quasi un soggetto più C che  nella maggior parte dei notti ha difficoltà ad   alimentarsi illa e soprattutto abitare in piccole  o medie aree metropolitane oppure abitare in aree   non metropolitane rispetto a quelli il che  abitano in aree metropolitane Forse perché  

Appunto l’accesso ai servizi di trasporto è  completamente differente stesso discorso un   po’ vale per quanto riguarda il il mantenimento  del sogno dove il reddito ha ancora un suo peso   specifico estremamente importante vedete il 22%  di quelli che hanno i redditi più svantaggiati  

E soprattutto il fattore la località di in cui  si vive dove si crea chiaramente un gradiente   con tassi più elevati nei soggetti che Abit in  aree più piccole rispetto a quelle che abitano   in aree Metropol nella zona centrale delle  aree delle grandi aree metropolitane il le  

Disuguaglianze ambientali e sociali si possono  in qualche modo esprimere con diversi aspetti per   esempio il gli indicatori di di povertà sappiamo  che vi è una relazione Chiara tra indicatori di   povertà e problemi di sonno questo uno studio di  qualche anno fa americano che ci dice come che la  

Difficoltà addormentamento cioè latenza superiore  al 30 minuti si associa a un più basso livello di   scolarità la mancanza di assicurazione sanitaria e  incertezza sulla disponibilità del CIB vedete sono   soprattutto i progetti di Raz afroamericana  con tassi di scolarità il più bassa e con  

Insicurezza sull quello che è la disponibilità  del delle alimentazioni e la stessa cosa vale   per quanto riguarda il altro tipo di studio  fatto in questo caso su tutto il territorio   nazionale da parte del CDC e vedete che circa il  35% dei soggetti americani che stavano al di sotto  

Soglia di povertà dichiarava di dormire meno di  se di 6 ore Per per lotte lo vedete qui ancora   una volta Soprattutto colori i quali vivono  nelle aree non non metropolitane l’ambiente   domestico ha un effetto devastante sulla sulla  qualità del sonno per per Maggiore inquinamento  

Acustico luminoso e anche la qualità dell’aria  respirata all’interno della appunto della della   stessa abitazione e uno studio argentino recente  ha dimostrato come un miglioramento anche minimo   delle condizioni ambientali Ha un impatto deciso  sulla qualità del sonno questo sono il popolazioni  

Di che Una barop e soltanto aver dato loro la  disponibilità di poter vivere in un container   solido quindi avere 1820 m qu quindi dire una  certa solidità non soltanto dell’abitazione di   sé per sé ma anche della disponibilità tutta  una serie diciamo di disponibilità minime in  

Tempi di termini di diciamo gli elettrodomestici  di sicurezza di cibo eccetera ha chiaramente un   impatto notevole sulla qualità della vita sulla  qualità del sonno e su quella che è la Rin sociale   e la convivialità il sulla salute mentale è stato  detto tanto in questi anni vi è una chiaramente  

Una stretta relazione tra sviluppo di stress ansia  depressione livello di povertà e disturbo disturbo   nel sonno e si viene a creare da questo punto di  vista un chiaro circolo vizioso quindi più povero   sono più sviluppo al depressioni più sviluppo  insonni e che via di seguito il il livello di  

Stress aumenta diminuzione del sono non lente che  si verifica in questi soggetti È chiaramente un   fattore che determina l’inquinamento della  pressione anteriore tutto durante la notte   e studi su popolazione ispanica che adesso  vediamo nel dettaglio illa si associa come lo  

Stress Dimostra come lo stress di adattamento alla  nuova realtà sociale in qualche modo si associa a   un aumento dei sintomi di insonia Vedete qui  il grafico è separato per soggetti che hanno   trovato un lavoro stabile soggetti che invece non  sono disoccupati hanno i lavori Instabili vedete  

Che man mano che aumenta il livello di stress  di acculturazione cioè di adattamento all Una   nuova realtà più aumenta i sintomi di insonnia ma  l’insonnia percepita perché da un punto di vista   invece nei dati attig grafici questa relazione  non è stata non è stata dimostrata il eh Un po’  

Per chiudere il discorso sull Eh su quello che  è l’aspetto etnico e la qualità del sonno vedete   si è lungo dibattuto nel nei corsi anni se il  la struttura del sonno potesse avere una certa   differenza il etnica tra le varie popolazioni i  risultati sono sempre stati eh contrastanti Perché  

I fattori di confondimento sono sempre stati  eh differenti il dato principale lo vedete è   quello per esempio tra la razza bianca e la razza  afroamericana in termini di ridotta percentuale   di sonna grandelente rispetto dei soggetti  afroamericani rispetto ai soggetti di razza bianca  

E al contrario un incremento della percentuale di  sonno norr 2 e questo è la relazione che vi è per   esempio tra etnicità e il percentuale di sonno ad  ond lente o il sonno du be vedete però in analis  

Patway come il fattore principale in realtà non  è tanto l’ia ma quello che è lo sviluppo di il   discriminazione percepita quindi il peso specifico  del fattore discriminazione sull sulla modifica   della struttura del sonno sembra avere un effetto  molto più importante o comunque diciamo quantomeno  

Pari se non più importante rispetto all’etnia  propriamente detta se ci spostiamo invece dal   dato di come dire generale a quello che invece  analizzare i dati di soggetti che hanno sviluppato   una patologia del sonno vedete Questi sono i  dati dello studio di popolazione molto grossa  

Americano il multi Stad aterosclerosis il mesa  e vedete come scarsa qualità del sonno o o sonno   misurato oggettivamente con le polisonnografie  inferiore alle 7 ore o alle 6 ore è fortemente   associato a quello che sono alcune fasce di  cittadini segnatamente i soggetti per esempio  

Di etnia afroamericana rispetto a quella bianca  oppure di etnia ispanica rispetto a quella a   quella bianca se ci spostiamo invece nel settore  dellaa ostruttiva del sonno Questi sono i dati   dello sleep study con la popolazione diciamo di  età media superiore ai 60 anni e vedete circa  

6000 15% dei quali non Bianchi più o meno metà  e metà afroamericani o altre Ete vedete che il   livello di scolarità e quindi socioeconomico  è diciamo molto differente parliamo del 4% di   soggetti che hanno avuto il massimo livello di  scolarizzazione nella razza bianca rispetto allo  

0,6% di quelle di razza afroamericana chiaramente  va considerato che rappresenta una generazione di   diversi decenni fa perché appunto come ricordavo  prima l’età media superiore ai 60 anni quello che   ci interessa In realtà dimostrare è che il  l’appartenere a un gruppo etnico rispetto a  

Un’altra Ha un impatto negativo su quello che è  lo sviluppo di eventi cardiovascolari incidenti   lo vedete qui il quasi 90% in più di prevalenza  nella razza nera rispetto alla razza bianca così   come anche lo sviluppo di nuovi episodi di di  strop di eventi cerebrovascolari 70% in più  

Dei soggetti di razza nera rispetto a quelli  di razza bianca vedete Queste sono le curve   di sopravvivenza in questo pannello troviamo  la curva di sopravvivenza più di 10 anni Il   stratificata per severità della prima ostruttiva  del sonni Ovviamente i soggetti più gravi sono  

Quelli che presentano il tasso di mortalità più  elevata Ma quando noi andiamo ad analizzare il   tasso di mortalità separato per gruppo etnico  di appartenenza a parità di gravità della   prima del sonno trovate che i soggetti di trans  afroamericane di eten afroamericane hanno tassi  

Di mortalità più elevati rispetto a quelli dei  soggetti di di razza bianca quindi a testimonianza   appunto di questo livello di disuguaglianza Quindi  vado alla conclusione e come conclusione mi piace   presentarvi questo tipo di eh di eh diapositiva  che sono gli obiettivi che SDC si è dato per  

Quanto riguarda il la salute della popolazione  americana per il 2030 sono diversi obiettivi   separati per diverse aree sanitarie Io mi limito  a presentarvi quella legata alla salute del sonno   e vedete uno degli obiettivi il ambiziosi è  quello di aumentare la percentuale di soggetti  

Che hanno sufficiente tempo di sonno durante  la notte Vi ringrazio molto attenzione Buon proseguimento Buongiorno a tutti Grazie per l’invito il  titolo della mia presentazione nell’ambito   di questa giornata dedicata all’equità del  sonno per la salute globale è proprio il sono  

Nei rifugiati e nei migranti quindi parlamo di un  argomento molto attuale anche se l’aspetto del del   problema del sonno in queste persone che vivono  questa particolare esperienza non è così ben   affrontato E vedrete che in realtà è un aspetto  comunque rilevante nell’ambito del dramma che  

Spesso queste persone già devono affrontare Dunque  innanzitutto sappiamo come ormai questi sono sono   i dati appunto delle United Nation della dell’alta  commissione per per per i rifugiati Ma questo è   è un dato estremamente rilevante in termini di  numeri numeri che stanno aumentando enormemente  

Negli ultimi anni al momento si presume che  circa 110 milioni di persone nel mondo sono   spostati dalle loro abitazioni originarie per  varie cause per conflitti persecuzione violenza   alcuni spostati all’interno del loro paese alcuni  spostati in paese anche molto anche molto lontani  

E e molti di questi rifugiati sono a loro volta  ospitati da Paesi basso livello economico sociale   ehm se vedete questo grafico qui sulla destra Si  può notare come ci sia stato veramente un aumento   molto marcato un raddoppio del numero dei di  queste persone che vivono queste esperienze  

Negli ultimi anni e eh come solo una piccola parte  di questa popolazione possa poi rientrare eh nelle   loro case e sicuramente le persone Eh i rifugiati  persone sottoposte in questa condizione sono stati   esposti chi più chi meno a delle drammatiche  situazioni di trauma nella fase prima della  

Della migrazione durante la migrazione stessa  e anche nel momento in cui arrivano nel paese   appunto che accoglie non sempre l’accoglienza  come ben sappiamo avviene nella maniera più   più corretta alcuni paesi fanno il possibile per  dare il massimo a queste persone in altri paesi  

La migrazione rappresenta di nuovo un ulteriore  trauma e per cui questo questo è un aspetto che   va a influire notevolmente poi sulla salute  di queste persone consideriamo anche che molti   sono i giovani anche che che si trovano in questa  condizione e riguardo all’aspetto Al di là appunto  

Di tutto questo l’aspetto sociale c’è sicuramente  un aspetto di salute generale che riguarda queste   popolazioni Innanzitutto come vi ho detto circa  du terzi di questi rifugiati vivono in paesi   a basso livello socioeconomico Quindi con poco  limitato accesso a a cure mediche e ehm in queste  

Popolazione vari studi hanno mostrato specialmente  nei più giovani come siano frequenti Le patologie   eh Generali croniche come sia veramente difficile  avere accesso a eh a cure mediche eh anche per   aspetti ehm culturali che spesso impediscono una  una diagnosi precoce non c’è soltanto l’aspetto  

Ehm economico e anche nei paesi di a più alto  livello eh economico sociale è difficile Comunque   per i rifugiati arrivare ad ottenere delle cure  mediche rapide e adeguate su questo giocano vari   fattori le difficoltà di comunicazione Quindi  tutte le barriere linguistiche ma anche degli  

Aspetti culturali ehm la percezione di quello  che può essere un disturbo e delle implicazioni   di questo disturbo sulla qualità della vita  dei rifugiati stessi e uno degli aspetti che   è diventato sempre più rilevante è quello della  Salute oltre che generale della salute mentale  

Che come potete ben capire è uno dei punti dove  viene ben colpito la persona che si trova nella   condizione di rifugiati su questo ci sono Infatti  vari studi che mostrano come soggetti che vivono   la condizione de rifugiati si ritrovano ad  alto rischio di patologie psichiatriche con  

Vari fattori di RIS rischio importanti alcuni  sono proprio anche quelli che possiamo trovare   nella popolazione più generale per esempio l’età  età avanzata aumenta il rischio sesso femminile è   più a rischio di sviluppo disturbi psichiatrici in  particolare il disturbo post traumatico da stress  

Che è sicuramente il disturbo più frequente  in queste popolazioni anche un basso livello   culturale è un fattore di rischio la i traumi  numero di traumi la l’abitudine tra virgolette   a Essere esposti a una condizione di guerra quindi  un’esperienza di di conflitto quanto è durata la  

Migrazione stessa cosa succede nel posto in cui  i soggetti arrivano è una condizione ulteriore   di stress la presenza o meno di un possibilità di  lavoro in questi soggetti il supporto sociale che   viene dato essere soli o o far parte comunque  di una famiglia anche durante la migrazione la  

Presenza Come possiamo immaginarci di precedenti  di patologie psichiatriche Quindi tutti i fattori   che valgono nella popolazione generale E che qui  sono ulteriormente importanti e agiscono come   fattor di rischio per specialmente nei bambini  bambini che si trovano in famiglie in cui la  

Disturbo psichiatrico è particolarmente accentuato  sono a loro volta a maggior rischio Come possiamo   aspettarci nella popolazione generale ma tutto  estremamente accentuato e ehm tra questo c’è   anche sicuramente il problema sonno e di questo  è sempre uno pensa ma tra tutti i problemi che  

Possono avere queste persone forse il sono non è  il più rilevante non è assolutamente così prima   di tutto su sui sui vari giornali nazionali  e internazionali si vede spesso le condizioni   in cui i rifugiati sono costretti a dormire ehm  condizioni che sicuramente non favoriscono un buon  

Sonno e condizioni che sicuramente non favoriscono  una buona anche salute fisica generale e mentale   quindi pur cercando di garantire a queste persone  l’ospitalità spesso è molto difficile anche nei   paesi che più si impegnano in questo settore per  cui è inevitabile che le condizioni in cui il  

Sonno avviene in queste popolazioni spesso è una  condizione assolutamente disagiata E allora pur   non essendoci ehm Grandi Lavori numerosi lavori  in letteratura scientifica quelli presenti e c’è   stata anche di di recente una pubblicazione  su neurologi una una metanalisi una analisi  

Sistematica della letteratura che mostra come  i disturbi del sonno in realtà siano molto   frequenti questa popolazione in particolare  l’insonnia e e in particolare gli incubi Poi   vedremo come questo è un po’ anche un un matto  un segno clinico importante per il disturbo  

Postraumatico daella stress con delle prevalenze  che come potete immaginare dipendono da dal dalla   persona coinvolta dal rifugiato la condizione  in cui è partito e in cui è arrivato ma con   frequenze comunque molto alte che vanno dal 32  al 73% e le le fattori di rischio per sogno sono  

Di nuovo l’età avanzata è un ridotto accesso  a ehm pure o la mancanza di di un impiego di   un impiego lavorativo quali sono però i fattori  di rischio naturalmente più rilevanti qui come   poi sottolineeranno un legame molto stretto  con il disturbo postraumatico da stress il  

Trauma l’esposizione alla violenza al conflitto il  ritrovarsi in condizioni completamente diverse da   quelle della propria abitazione dei propri stili  di vita crea sicuramente uno stress uno stress è   un trauma che può essere più volte ripetuto come  spesso vediamo in queste popolazioni e questo  

Trauma si associa immediatamente a un disturbo  del sonno il disturbo del sonno come Poi vedremo   è poi a sua volta in una maniera bidirezionale  correlato al disturbo post traumatico e nei   bambini come vi dicevo la qualità del loro sonno  è direttamente correlata ci di la letteratura a  

Quanta violenza alla violenza a cui sono stati  esposti i genitori la famiglia intera e alla   salute mentale dei genitori stessi altri fattori  Come dicevamo sono la possibilità di dormire in un   luogo in un luogo sicuro e in un luogo adeguato  essere isolati il sempre come capita in questi  

Studi il basso livello socioeconomico e il basso  livello di educazione è un ulteriore fattore di   rischio e spesso naturalmente Queste sono entrambi  estremamente fattori molto frequenti in queste   popolazioni Ma naturalmente anche il posto in  cui questi soggetti si ritrovano a dormire e la  

Presenza del un disturbo del sonno nei rifugiati  va a sua volta Poi quello che dice la letteratura   ad alterare la capacità di integrazione  di questa popolazione se vogliamo anche   la loro eh produttività e quindi in qualche  modo accentuando ulteriormente la condizione  

Lo stigma anche se vogliamo della condizione del  rifugiato ma sicuramente l’aspetto rilevante è il   disturbo postraumatico da Stess tra i vari sintomi  disturbo postraumatico da stress c’è sicuramente   la difficoltà di inizio di mantenimento del  sonno la presenza di eh incubi di sogni in  

Cui il trauma viene rivissuto molte delle terapie  Appunto su dedicate al trauma lavorano proprio su   questi su questi aspetti ed è sicuramente  quello che più comunemente correlato col   disturbo del sonno in particolare gli incubi sono  correlati col disturbo del sonno e sono correlati  

In una maniera bidirezionale ehm così come la la  gravità del disturbo postraumatico da stress è   inversamente correlato con la durata del sonno  tanto meno soggetto dorme tanto più accentuato   il disturbo postraumatico da stress che può come  sappiamo avere delle ripercussioni anche per lungo  

Tempo rimanere cronico e alterare completamente la  possibilità di vita e di integrazione del soggetto   Ecco il gruppo che ha lavorato di più su questi  aspetti è il gruppo dei danesi in particolare   vedete c’è pennum che per chi si occupa di son  conosce bene eh Hanno condotto vari studi sui  

Rifugiati eh Dove accentuano appunto Questa  forte relazione tra disturbo postraumatico   da stress e la condizione del rifugiato e  sicuramente gli incui e le difficoltà di   addormentamento sono uno degli aspetti più  rilevanti hanno come vedete 70-90 per dei   pazienti con disturbo past traumatico da streda  hanno incubi sintomi dell’insonnia particolare  

Difficoltà di addormentamento ma anche risvegli  durante durante la notte e questo disturbo del   sonno è un qualche cosa di estremamente rilevante  nella sintomatologia clinica generale del disturbo   postraumatico del stress quindi il disturbo  del sonno non è semplicemente un effetto una  

Diciamo una conseguenza di disto postraumatico  di stress è chiaro come ci sia questa situazione   bidirezionale Come si crei spesso questo circolo  vizioso per cui l’incubo in forment razione del   sonno agiscono suo postraumatico da stress  per cui gli autori stessi come dice già la  

Literatura anche in altri ambiti migliorare le  caratteristiche del sonno le qualità del sonno   dei soggetti con disturbo postraumatico da stress  può costituire un un fattore modificabile per   migliorare appunto il disturbo stesso non è solo  una questione di frammentazione del sonno o di  

Incui è anche un’alterazione del ritmo circadiano  e possiamo immaginarci bene come i sincronizzatori   sociali del possono essere alterati nei soggetti  rifugiati che vivono anche in certe condizioni per   cui uno degli aspetti anche che è particolarmente  rilevante è anche l’organizzazione ritmica che  

Qualche volta è anche diversa da quella del paese  in cui rifugiato si trova per questioni culturali   quindi intervenire anche su questo aspetto è è  stato dimostrato essere un un qualcosa di molto   rilevante ed è chiaro che però Per intervenire in  un aspetto come quello della regolarità circadiana  

Come potete bene immaginare c’è tutta anche la  problematica sociale economica di come eh questi   soggetti Dove dormono quanto siano integrati  anche dal punto delle lavorativo delle loro   attività nel paese che li ospitano sono stati  fatti anche degli Studi polisonnografico gruppo  

Dove mostrano che da un punto di vista soggettivo  il disturbo del sonno È evidente a tutti i livelli   quando si li va a studiare dal punto di vista  polisonnografico l’aspetto più rilevante è Eh   principalmente una quantità di Veglia in fros  sonna aumentata e dell’alterazione dei parametri  

REM in particolare sulla latenza del sonno re  per cui appunto Eh il disturbo postraumatico   da stress eh l’evento traumatico in sé Eh  può causare ehm un un disturbo del sonno   un’insonnia attraverso diversi meccanismi la paura  stessa di addormentarsi nel luogo eh il pericolo  

Ehm ma anche tutta una serie di comportamenti  maladattivi di cui abbiamo già discusso molte   volte quando si parla di insonni possono portare  a una forma di insonnia che poi diviene cronica   sappiamo Tuttavia questo l’abbiamo discusso eh eh  tante volte come questo circolo sia una relazione  

In realtà un circolo bidirezionale in cui il  disturbo del sonno attraverso vari meccanismi di   tipo cognitivo ma anche umorale posso poi favorire  Eh il mantenimento del del disturbo della paura   del disturbo postraumatico e dell’insonnia stessa  quindi per quanto possa sembrare un fattore non  

Così rilevante Prima di tutto da un punto di vista  umano garantire un sonno adeguato ed uno spazio   per dormire adeguato delle condizioni adeguati è  rilevante come così è rilevante anche intervenire   sul sonno quindi è chiaramente evidente anche  che bisogna intervenire non solo per l’aspetto  

Salut Mentale Ma ci sono appunto come vedete  da questo lavoro dei dati che anche recenti   che mostrano come questi soggetti rifugiati hanno  un aumentato rischio di patologie cardiovascolari   un’incidenza di patologia cardiovascolare  che è 1.7 più alta rispetto a quella delle  

Di una popolazione di controllo e sappiamo bene  come una deprivazione di sonno un’alterazione   del sonno possa avere effetti molto rilevanti  Non solo per la salute mentale ma anche per la   salute fisica e in particolare per il nostro  sistema cardiovascolare e le nostre funzioni  

Immunitarie quindi prendersi carico disturbo del  sonno anche in questa popolazione nettamente più   a rischio di patologie psichiatriche de  patologia cardiovascolari ha sicuramente   un un un è un aspetto sicuramente rilevante  quindi è qualche cosa ci sembra molto lontano   ma sottolineiamo l’importanza Come vi dicevo  sia sociale di garantire un sonno adeguato e  

L’importanza anche di avere una un aiuto per  queste persone che prenda in considerazione   questi aspetti sicuramente abbiamo delle barriere  linguistiche abbiamo delle barriere culturali e   Queste vanno messe in in conto bisogna Quindi  in qualche modo creare delle competenze anche   in questo settore sappiamo come molti dei  psichiatri siano dedicati proprio a questo  

Tipo di di disturbi in queste popolazioni Ma ci  vuole appunto un’equipe che riguarda anche tutte   le varie figure che possono intervenire nell’aiuto  di quest persone e sicuramente un’educazione anche   un aspetto culturale per queste popolazioni al  riguardo di garantire un sonno di qualità buona  

Possa migliorare anche la loro salà salute fisica  e e mentale quindi sicuramente difficile ma è un   aspetto che dobbiamo tenere in considerazione  in futuro concludo giusto con questa slide per   l’altro aspetto quello della L’immigrato della  condizione di essere immigrato qui naturalmente  

Seppur a livelli minori si possono vivere  situazione simile a quelle dei rifugiati Questa   può essere anche una condizione che tra virgolette  può passare molto liscia ma c’è un aspetto Appunto   quello che viene chiamato anche l’h hispanic  paradox cioè qualche volta le popolazioni  

Immigrate quando si integrano cominciano ad  avere dei gravi disturbi de son degli importanti   disturbi che R riguardano la loro salute generale  quindi questo cosa vuol dire chiaramente che c’è   anche questo aspetto cioè il cambio di uno  stile di vita Eh una volta che si giunge  

Nel paese che ci ospita può modificare i nostri  ritmi i nostri ritmi circadiani può modificare   le nostre stili lavorativi può modificare il  nostro adattamento alle allo stress e qualche   volta non è detto che questa integrazione abbia  immediatamente un effetto positivo sulla nostra  

Salute Anche qui si passa attraverso una  aspetto direi più culturale educazionale e   probabilmente richiede molto del tempo ma rende  la la situazione ancora più complicata bene Vi   ringrazio molto della vostra attenzione e  vi auguro un buon proseguimento di questa maratona

Parleremo oggi della disparità nell’accesso  alla salute per il sonno in età pediatrica Ma   la prima cosa che vorrei sottolineare  è quello che ho visto in un atlante dell’infanzia dove si parla della salute del  bambino e il sonno in realtà è fondamentale per lo  

Sviluppo infantile perché è strettamente correlato  alla plasticità cerebrale e quindi rappresenta una   grande opportunità o dall’altra parte un rischio  per lo sviluppo del cervello del bambino quindi il   sonno frammentato disturbato può in qualche modo  determinare delle alterazioni importanti dello   sviluppo cerebrale in epoca molto precoce noi  sappiamo però che come Vedremo poi successivamente  

Che le disuguaglianze socioeconomiche culturali  influiscono in maniera sostanziale sul sonno del   bambino però la cosa che mi preme a sottolineare  è questa che in questo Atlante sulla salute dei   bambini e degli adolescenti che è composto di  Ben 256 pagine si parla di sonno solo in una  

Riga in relazione all alterazione del sonno in par  indotte dalla pandemia in particolare nei soggetti   adolescenti però se noi guardiamo a quello che  è la visione della letteratura internazionale   questo articolo di lanset Public Health del 2023  ci dice appunto dell’importanza del sonno che è  

Essenziale per la salute fisica e mentale per il  benessere sociale dovrebbe essere promosso come   un pilastro essenziale della Salute equivalente  sia all’alimentazione che all’attività fisica   e quindi è necessaria che ci sia un’attenzione  all a livello globale sulla importanza del sonno  

E quindi e anche c’è necessità come vediamo  in questa in questo grafico alcune nazioni e   continenti non hanno nessun tipo di attenzione per  quella che è la salute del sonno del bambino non   ci sono praticamente delle m delle eh analisi  di quello che è il sonno e la salute del sonno  

All’interno della della nazione eh E poi se noi  vediamo quello che c’è in Italia in realtà in   Italia non c’è nessuna quasi nessuno studio  che ci permette di valutare proprio la salute   del sonno in Italia Uno studio pubblicato  recentemente ci dice che il sonno comunque  

Soddisfacente o comunque il sonno insufficiente  è ampiamente rappresentato dal punto di vista   della prevalenza tra il 14 e 13% già in questa  valutazione ci dice che l’età Ovviamente è una   è un fattore estremamente importante ma anche le  caratteristiche socioeconomiche sono estremamente  

Importanti e rilevanti Praticamente per la  qualità e la qualità del sonno però se noi   andiamo a vedere i lavori internazionali i lavori  internazionali ci fanno vedere come la disparità   sul piano socioeconomico del sonno si Traduca  poi in disparità in realtà sulla salute perché  

Il sonno in particolare è estremamente importante  in età evolutiva perché un’alterazione del sonno   come vediamo lì determina una alterazione del  funzionamento neurocognitivo socio emozionale   sulla salute fisica del del bambino ma quello  che è importante rilevare che queste disparità   nel sonno Cioè queste alterazioni nel sonno  iniziano già nelle prime fasi dello sviluppo  

E sono prevalenti in particolare Durante  l’infanzia e nella e l’adolescenza e questo   divario si amplia ancora e più se valutiamo il  vivere per esempio in quartieri svantaggiati con   un con un inquinamento acustico E luminoso e poi  sappiamo che i bambini che dormono in quartieri  

Diciamo così svantaggiati sperimentano orari  di addormentamento più ritardati dormono ci   mettono più tempo per addormentarsi hanno eh  più risvegli notturni e una durata del sonno   più breve quindi la loro qualità del sonno è  nettamente più eh alterata rispetto a quella   dei bambini con uno stato socioeconomico  migliore ma adesso andiamo a vedere quali

Sono basare sempre su lavori fatti all’estero in  particolare negli Stati Uniti che ci fanno vedere   che già nella prima infanzia i neonati per esempio  bambini piccoli di origine nera Latina e asiatica   quindi su razze che sono magari svantaggiate dal  punto di vista economico come vedete hanno una  

Ridotta durata del sonno ci mettono il più per  addormentarsi hanno maggiori risvegli notturni   e in particolare hanno minori probabilità di  ricevere una diagnosi di disturbio del sonno   proprio perché non lo segnalano o comunque  hanno difficoltà all’accesso delle strutture  

Pubbliche del sonno in particolare una cosa che  è estremamente rilevante è che la morte in culla   è molto più prevalente nei ehm m diciamo Nelle  società con uno stato socioeconomico più basso   Infatti molte madri credono che per esempio che  il letto sia il posto più sicuro per il bambino  

In realtà ci sono rischi ovviamente sia per il  soffocamento e sia per lo strangolamento che   può succedere Nel nel letto quando un genitore  si può girare e quindi soffocare soffocare il   bambino ma anche già nella seconda infanzia  nell’adolescenza vediamo che che si ampliano  

Queste queste differenze perché i bambini asiatici  neri Latini dormono già di meno eh c’hanno una   durata del sonno insufficiente ma anche non solo  il sonno ma come Vedremo poi successivamente   anche i disturbi respiratori in sonno sono più  prevalenti nei bambini socioeconomic svantaggiati  

Come per esempio i bambini è uno studio fatto in  estrale sui bambini dei maori e del Pacifico e nei   bambini asiatici E comunque una cosa estremamente  importante che i problemi del sonno determinavano   un funzionamento cognitivo accademico peggiore nei  bambini neri rispetto a Bianchi anche a parità di  

Di status socio economico e per esempio anche  m l’ambiente Di questi bambini all’interno di   eh condizioni socioeconomiche svantaggiate ci può  essere un incremento per esempio della temperatura   un abbassamento eccessivo della temperatura che  comunque può alterare può alterare il sonno ma  

Un altro dato estremamente importante è che se  c’è una disparità socioeconomica la prevalenza   dell’insonnia tende a persistere Cioè più uno  Stato socioeconomico è basso più c’è una una   maggior persistenza dell’insonnia Nel senso  che questi non tendono a guarire ma tendono  

A peggiorare la propria insonnia e quindi c’è una  probabilità che va da circa 2 a du volte e mezzo   maggiore di persistenza di insonnia rispetto  ai bambini Eh bianchi non non ispanici e le   altre le altre razze etniche anche i problemi  respiratori sono più rilevanti nei bambini per  

Esempio neri ma già per conformazione fisica  ma ma non solo per quello il problema è che   avevano il problema del respiratorio del sonno  determinava anche un’alterazione della durata   del sonno una riduzione della durata del sonno e  questo comportava anche un aumento dei problemi  

Neurocomportamentali E comunque i bambini  provenienti da famiglie più povere avevano   comunque una maggior probabilità di avere anche  delle apnee ostruttive nel sonno probabilmente   anche collegato ad un aumento dell’obesità a  questo fatto e sicuramente l’accesso a tutte   le pratiche che servono per migliorare i problemi  respiratori del sonno come la polison ografia e la  

Denot silcam erano ovviamente meno prevalenti  nei bambini neri e latini rispetto ai bambini   ai bambini bianchi ma una cosa estremamente  importante e rilevante che lo stato socioeconomico   è stato anche in qualche modo correlato a delle  alterazioni strutturali del cervello bello lo   svantaggio socioeconomico e una derivata del  sonno ridotta determinavano una riduzione dello  

Spessore corticale in In alcune zone del cervello  temporale post centrale e frontale addirittura   anche a livello della migdala e questo è  stato confermato da uno studio fatto anche   Successivamente in cui si è visto che i bambini  che avevano difficoltà ad addormentarsi e che si  

Svegliavano la notte avevano delle alterazioni  dei network cerebrali cioè di tutte quelle parti   che tendono a connettere le varie zone del del  cervello e questi network erano alterati dalla   presenza di un problema di sonno ma anche qui se  il problema di sonno era correlato a diciamo uno  

Stato socioeconomico uno stato raziale differente  cioè partecipanti che non erano bianchi avevano   una alterazione maggiore di queste di queste  eh alterazione dei network cerebrali Quindi   anche qui lo stato socioeconomico non aveva solo  un’influenza sulla durata del sonno ma anche sulle  

Alterazioni conseguenti alla ridotta durata del  sonno se noi dovessimo vedere però adesso qual è   la situazione in Italia in Italia in realtà come  dicevo prima non ci sono studi che dimostrino   queste disparità nel nell’accesso alla salute  del sonno pediatrico anche per perché ci sono  

Pochi centri del sonno pediatrici in Italia pochi  specialisti del sonno pediatrici pochi pediatri   che tentano di avvicinarsi a questo ambito che  comunque è come si dice in termine Time consuming   Cioè nel senso che ci vuole molto tempo per  per analizzare bene i problemi di sonno ci sono  

Pochi neuropsichiatri infantili che si occupano di  questo purtroppo e purtroppo ancora di più ci sono   due condizioni che a mio parere sono estremamente  Eh come dire insomma estremamente disturbanti Per   quanto riguarda il sonno pediatrico perché ci sono  molti medici esperti che si improvvisano esperti  

Di sonno fra pediatri ed altre ed altre situazioni  e poi molti esperti non medici come le sleep coach   i consulenti del sonno o Tate del sonno che sui  social network hanno un ampio spazio e danno   dei consigli in qualche modo per per certi versi  possono essere corretti ma sicuramente non hanno  

Una preparazione così importante e rilevante dal  punto di vista medico e psicologico che richiede   un problema di sonno del bambino e poi abbiamo  la melatonina la melatonina viene dispensata in   grandi quantità in tutti come dire in tutti gli  studi eh pediatrici O neuropsichiatrici come se  

Fosse La Panacea per tutti i mali oppure anche  dal direttamente dalle farmacie in realtà questa   questa cosa non è non è particolarmente eh vera  però In definitiva se noi dovessimo sintetizzare   quello che abbiamo detto fino ad adesso  l’interazione fra sonno e razza ed etnia o stato  

Socioeconomico mostra un’associazione positiva fra  disturbi del sonno e disadattamento psicosociale e   sociale nei bambini che hanno eh appartengono  a minoranze razziali ed etniche e poi la cosa   che è stata poi rilevata è che se la qualità del  sonno anche all’interno di queste comunità è eh  

Migliore si riduce la discriminazione e si riduce  il disadattamento psicosociale quelli che vedete   sotto sono due studi proprio che dimostrano questo  e si eh diciamo in qual qualche modo prospettano   Una via per migliorare questa situazione però se  dovessimo diciamo sintetizzare un sonno migliore  

Diminuisce le disparità un sonno peggiore  crea o Amplifica le successive disparità e però come fare per migliorare questo aspetto  come fare per affrontare queste uguaglianze Allora   sono diversi livelli a cui si possono su cui si  possono affrontare queste disuguaglianze cioè   sicuramente la società sicuramente il sistema  sanitario sicuramente le comunità all’interno  

Delle comunità bisogna fare una una politica di  di educazione e una politica di educazione va   fatta anche all”interno del del bambino e della  famiglia ci sono diciamo questi questi framework   che dovrebbero essere strutturati ed attuati in  maniera più rilevante perché se Noi guardiamo  

Quello che può succedere se all’interno di uno  Stato socioeconomico c’è una alterazione del   sonno questa alterazione del sonno determina  delle conseguenze a lungo termine quindi se   noi interveniamo E miglioriamo questa situazione  Potremmo avere anche delle conseguenze migliori   oppure per la prevenzione della Salute Mentale  per esempio dei bambini o degli adolescenti per  

Esempio si può può ridurre la evoluzione verso  una depressione si può ridurre l’evoluzione verso   una ideazione suicidaria e anche un tentativo  suicidario in in adolescenza e quindi dobbiamo in   qualche modo promuovere il sonno come opportunità  estrema di salute pubblica perché rappresenta un  

Indicatore chiave della salute generale che non  è distribuita in maniera uniforme nella nella   popolazione e quindi questo già migliorare  il sono ci permette di di arrivare ad una   equità sanitaria a livello globale non solo sul  sonno ma anche sulle altre patologie che sono  

Direttamente influenzate dal dal sonno quello che  è importante valutare che esistono delle diciamo   delle organizzazioni che Perm di migliorare  un po’ la qualità del sonno in questi bambini   specialmente i bambini che vivono in condizioni  socio sanitarie in qualche modo disgraziate quindi  

Questo si chiama pajama program che permette  di dare una serie di indicazioni a livello sul   di base sul sulla modalità di addormentamento  sull’educazione alla salute del sonno e anche   su supportare le comunità e come vediamo qui ci  sono diversi programmi Vedete un programma per  

L’infanzia per la prima infanzia poi anche un  supporto a livello parentale e poi un supporto   anche a livello individuale con la opportunità di  creare delle storie per favorire l’addormentamento   il loro Il loro diciamo schema di di intervento è  di Perm mettere a ogni bambino di avere un senso  

Di stabilità di avere una routine al momento  dell’addormentamento di avere i pigiami le   le storie per potersi addormentare e di avere  un sonno salutare che permette poi una miglior   Salute Salute globale e anche quest’altra  organizzazione che è sleeping children er  

W si in qualche modo si prodiga per mandare dei  letti dei letti molto molto semplici però letti   e coperte a tutti i bambini che sono in giro per  il mondo in condizioni in condizioni svantaggiate   e quindi questo migliorare il sonno dei bambini  ci permette in qualche modo di migliorare la  

Loro qualità della vita e anche di assicurargli  un futuro migliore perché se noi abbiamo una un   sonno adeguato un una efficienza del sonno buona  una buona qualità del sonno i bambini saranno   più svegli durante il giorno saranno più capaci di  concentrarsi avranno una regolazione emotiva molto  

Migliore il sistema immunitario funzionerà molto  meglio m saranno molto probabilmente meno obesi   avranno meno diabete meno rischi cardiovascolari  e questo è un problema che diventa non solo di   migliorare la qualità del sonno ma diventa  ovviamente a lungo termine un problema di  

Prevenzione e di salute pubblica Io ho finito  e vi ringrazio per l’attenzione Grazie davvero   a anche a Oliviero Bruni al professore Oliviero  Bruni perché l’ho trovato almeno personalmente   molto molto Bell la prima volta che le ascolto  le relazioni come voi e stavo conversando in  

Chat con l’altra moderatrice la professoressa  Lombardi in qualche modo apprezzando quello   che stavamo facendo mi rendo conto un po’  imbarazzante quello che sto dicendo però le   trovavo effettivamente meritorie posso condividere  a voce alta alcuni dei commenti sulla volontà   ovviamente compatibilmente con le possibilità di  organizzare un evento fisico prima o poi stavamo  

Facendo brainstorming su posti eventuali e l’idea  era quella di fare un convegno in presenza in una   periferia sensibile di potrebbe essere torbella  Monaca a Roma potrebbe essere Scampia a Napoli   ma purtroppo la lista è molto lunga però  detto questo e a parte le nostre il nostro  

Chiacchiericcio diciamo nostro piacere andiamo  avanti col programma io mi appresto a salutarvi ricomparirà Lombardi lasciamo il testimone a breve  alla professoressa Bonanni che già è comparsa e a   cui do la parola e saluto tutti quanti Per quanto  mi riguarda Ric compaio alle 18:30 arrivederci a  

Tutti buona maratona del sonno Enrica la parola  a te tutti Sì Buongiorno a tutti Io volevo fare   sottolineare quanto siamo fortunati in Italia  perché circa 20 anni fa già aims insieme proprio   a Liviero Bruni ha organizzato delle sessioni  proprio per i bambini delle scuole elementari  

E medie su cui ancora tutti ci stiamo impegnando  quindi eh Molto bene che tutto questo venga fatto   anche nel resto del mondo ed ora sono veramente  onorata di presentarvi il nostro instancabile   segretario Luigi De Gennaro che è ordinario di  psicologia La Sapienza di Roma che veramente si  

Batte per portare il sonno alla porta di tutti  e quindi ci parlerà di diritto allo studio e   qualità del sonno Buongiorno a tutti e a tutte  in consueto ma mi permetto di dire decisamente   opportuno che la società internazionale  mondiale della ricerca sul sonno e l’ims  

Abbiano dedicato quest’anno la giornata mondiale  del sonno alle disuguaglianze all’impatto delle   disuguaglianze in relazione anche al sonno Nel  caso specifico ripeto dicevo prima l’aggettivo   inconsueto parlerò di diritto allo studio e  qualità del sonno è bene ricordare il primo   aspetto quello che ci dice la Costituzione La  Costituzione ci dice che sostanzialmente non  

Solo c’è l’obbligo evidentemente almeno 8 anni  dell’Istruzione Ma che Capaci e meritevoli anche   se privi di mezzo abbiano diritto a raggiungere i  gradi più alti degli Studi D’altra parte non è in   qualche modo sorprendente ricordare che fra le  esigenze di base di bambini e adolescenti oltre  

Al benessere fisico mentale ci sia bisogno  di un sonno sufficiente e che questo possa   interagire contribuire a influenzare frequenza  e interesse e anche qualità dei processi di apprendimento partiamo da quello che mi verrebbe  da dire non possiamo fare come esperti del sonno  

Questa metanalisi indica abbastanza chiaramente  quello che si poteva immaginare come il livello   educativo dei genitori si associ a un sonno  infantile più lungo e di Migliore qualità   e come anche qui abbastanza prevedibilmente un  reddito familiare più elevato si associ a Minori  

Problemi di sonno e migliore qualità questo  lo rivediamo in quest’ altro studio uscito   abbastanza recentemente su pnas su 4200 bambini  stavolta non sonati attraverso questionario ma   attraverso una misura obiettiva come la tigraf  e vedete abbastanza Chiaramente come con il  

Crescere del reddito aumenti il tempo del sonno  dei bambini ho iniziato raccontando quello che   non possiamo fare È evidente che gli asperti di  sonno non possono influenzare nelle condizioni   economiche nelle condizioni esecutive delle  famiglie quello Invece su cui possono agire   e di questo parleremo Sostanzialmente è  che per riconoscere il diritto allo studio  

Per i gradi più elevati è opportuno agire su  cosa Intanto sulla accesso la frequenza alle   lezioni dall’altro ridurre minimizzare tutto  ciò che può contribuire a ritardi assensi e   poi ovviamente creare le condizioni favorire e  migliorare le condizioni per un apprendimento   ottimale e anche ovviamente laddove è possibile  influenzare la dispersione scolastica è bene  

Ricordare la questione di fondo la questione di  fondo è cosa ci raccontano le raccomandazioni   internazionali Questa è della National  sleep Foundation sul bisogno di sonno in   età evolutiva Io ho segmentato due fasce quelle  sostanzialmente in età scolare la figura forse   già vista sostanzialmente indica in blé la  parte come dire consigliabile della durata  

Del sonno in verde quella accettabile e fuori da  questi intervalli ovviamente c’è l’indesiderato lontano dall’essere soddisfatto nella pratica  quotidiana ma indipendentemente da quello che   possiamo vedere con la nostra esperienza  personale vediamo cosa ci dice la ricerca   a riguardo Beh si verrebbe da dire si fa presto  quasi Se noi prendiamo gli studi epidemiologici  

In questa slide sono riportate il Brasile la  Cina e e gli Stati Uniti e si vede chiaramente   rispetto risetto all’intervallo raccomandato che  una percentuale variabile ma abbastanza coerente   e maggiore del 50% quindi più di un bambino e più  di un adolescente su due non raggiunge le 8 ore  

Non diversa la situazione è per quanto riguarda  l’Italia quindi due fasce d’età da 6 a 12 da 13 18   anni quello che vediamo che sostanzialmente anche  qua sembra quasi un magico numero 50 che circa il   50% non riesce a dormire 8 ore questa bellissima  indagine i 24 paesi europei non la commento tutto  

Perché porterebbe assai tempo via però ci  fotografa abbastanza bene se voi Guardate la   figura riporta sul lato sinistro i giorni feriali  quindi scolastici sul lato destro i giorni festivi   in ognuno dei riquadri riportato ognuno dei 24  paesi europei studiati nella parte ombreggiata  

L’ora di addormentamento è l’ora di risveglio  media e in piccolo in media in media Quanto   dormono nei giorni feriali e nei giorni festivi  quello che si vede immediatamente Oltre a quanto   detto pochi minuti fa il bisogno insoddisfatto  per quanto riguarda le linee internazionali che  

Dovrebbero essere come dire seguite quantomeno  visto che sono basate su una consistente mole di   studi è quello che in parte è già noto lo scarto e  per quanto riguarda la durata media del sonno fra   i giorni feriali e festivi e questo lo troviamo  praticamente in tutta Europa in realtà in tutto  

Il mondo ma anche evidentemente una differenza  anche nel momento in cui si va a letto prendiamo   che ne so adesso la Polonia è la prima e l’orario  medio addormentamento Sono le 11 serali e invece   nei giorni fedali diventa l’una perché dico  questo dico questo perché questo studio molto  

Bello europeo introduce una delle tematiche che  quello che ormai viene chiamato il social Jet   leg Cioè sostanzialmente lo scarto fra il sonno  dormito nei giorni feriali e nei giorni festivi in   qualche modo l’ data durata del sonno è una spia è  una cartina di tornasole è rivelatoria del bisogno  

Insoddisfatto durante la settimana che viene in  qualche modo parzialmente compensato nel weekend   nella figura si vede in qualche modo con misure  oggettive cosiddetta attig grafia come il sonno   sia più breve nelle parti ombreggiate nei giorni  feriali e più lungo Inver Nei giorni festivi e  

Si è anche spostato di fase cioè ritardato  E questo lo vedete abbastanza Chiaramente in   alcune settimane consecutive di registrazione  in qualche modo semplificato e modellizzato lo   vedete qui in basso a destra come sia diverso  il il sonno feriale e festivo E come ci faccia  

Da spia sostanzialmente il bisogno insoddisfatto  durante la settimana D’altra parte come indica   la metanalisi qui riportata gli studi Sono  abbastanza come dire coerenti nell’indicare come   il la qualità la durata e la sonnolenza diurna  siano strettamente associati alla performance   scolastica quindi in qualche modo parlare di  desiderabilità del sonno in bambini e adolescenti  

Quindi i ragazzi in età scolare garantire una  qualità una durata una sonnolenza non è solo   bene Per quanto riguarda l’adesione alle regole  internazionali sul sonno suggerito e consigliato   ma anche perché questa metanalisi in maniera molto  chiara rassegnando tutta la ricerca disponibili  

In merito indica di come ci sia una stretta  associazione fra migliore qualità del sonno   migliore durata del sonno e minore sonnolenza  diurna con aumentata e migliorato rendimento   scolastico l’ho detta al positivo mentre nella  leggenda è riportata in negativo ma è meglio  

Guardare al positivo se mi è consentito dirlo bene  e allora rispetto a questo che cosa possiamo fare   che cosa possono fare gli esperti di sonno e  per incidere su questo bisogno insoddisfatto di   sonno dei ragazzi in digità scolare ma anche per  quanto qui detto per meglio garantire il diritto  

Allo studio per meglio garantire Le condizioni  ideali di apprendimento per meglio garantire   la frequenza e l’accesso nei dovuti tempi al al  processo formativo scolastico molto banalmente   visto che il sonno è come dire Eh è è è confinato  dagli orari serali di addormentamento e dagli  

Orali mattutini di risveglio proviamo a chiederci  che cosa ci dice la ricerca per quanto riguarda la   possibilità evidentemente di anticipare gli orari  serali o al contrario lo vedremo Successivamente   la possibilità di posticipare quelle tuti D’altra  parte se vogliamo allungare la durata del sonno  

Durante i giorni feriali della settimana cioè  i giorni scolastici o agiamo sull’uno o agiamo   sull’altro o eventualmente agiamo su entrambi  guardiamo Prima cosa ci dice la ricerca per   quanto riguarda le strategie di anticipo serale  anche in questo caso come spesso capita faccio   riferimento a una sintesi della letteratura  scientifica disponibile in questa rassegna  

Sistem della letteratura in cui Come si legge si  sono valutati studi che hanno posto al centro la   modifica dei comportamenti altri che hanno  messo al centro la modifica delle cognizioni   e delle credenze dei ragazzi e degli adolescenti  e altre che hanno usato un combinato di strategie  

Comportamentali e emotive cognitive quello  che emerge con chiarezza è che si riesce ad   ottenere un sufficiente anticipo solo combinando  strategie comportamentali e strategie di carattere   cognitivo cioè ristrutturazione di conoscenze  e credenze devo dire però amor del vero Perché   queste rassegne ci danno anche una dimensione  di quanto siano efficaci questi programmi che  

Eh l’impatto e l’entità dell’anticipo lavorando  sull’orario serale dell addormentamento è non   come dire significativo nel senso di ampiezza  tale da sperimento Fra sonno raccomandato e   sonno effettivamente dormito in Europa in tutto  il mondo e quindi andiamo all’altra faccia della   medaglia posticipare il risveglio Va da sé che  posticipare il risveglio si traduce immediatamente  

In fare i conti con i regolamenti e gli orari  scolastici delle lezioni perché evidentemente   Di questo parliamo anche qui nella figura sono  riportate due rassegne della letteratura su   quanto i programmi gli studi le ricerche in cui si  è posticipato l’orio scolastico vanno a impattare  

Sull’effettivo rendimento scolastico e quello  che vedete è sostanzialmente coerente in tutte   e due le rassegne che sono state pubblicate in  qualche anno di distanza la prima ci dice molto   chiaramente che ritardare l’orario scolastico  porta prima di tutto a benefici sul sonno nel  

Senso che effettivamente se più tardi si svegliano  i ragazzi inell età scolare questo corrisponde a   un aumentato bisogno di sonno lo dico molto  banalmente perché la prima obiezione che si   può fare in questi casi è tu li fai svegliare più  tardi e magari usano strategie per posticipare  

Ulteriormente l’orario addormentamento serale No  non è così il posticipo dell’orario scolastico e   quindi ritardare l’inizio della della giornata  cioè il risveglio mattutino si associa a una   migliore durata e qualità del sonno ma soprattutto  per quello che poi ci riguarda esiti accademici e  

Caratteristiche della frequenza quindi i ritardi  e la sonnolenza durante le elezioni vengono   favorevolmente influenzati da questi programmi la  seconda rassegna dice sostanzialmente la stessa   cosa solo più recente come gli studi indicano  chiaramente che il posticipo si associa a un   aumento della durata quasi identicamente quanto  tu concedi di tempo al mattino quindi posticipi  

L’orario scolastico questo si va a traslare in  maggior tempo di sonno dormito e di nuovo si asso   a miglioramenti risultati accademici badate  bene tutto questo è abbastanza indipendente   del livello di scuola quindi vale per i molto  piccoli elementari fino a arrivare alle scuole  

Superiori e a riguardo passando all’Italia Ma  ripeto Questo è un movimento internazionale   in cui in diversi Paesi del mondo si sono fatti  programmi spesso anche molto Ampi per verificare   le conseguenze del posticipo scolastico Questo  è il primo studio italiano è nostro di qualche  

Anno fa fatto al Maiorana di Brindisi per un  intero anno scolastico abbiamo confrontato   classi che entravano in orario tradizionale e  classi invece che posticipano di un’ora erano   prime classi Sostanzialmente perché al momento  dell’iscrizione agli studenti e alle famiglie  

Era richiesto se sc se una classe tradizionale o  una classe colorario E questa figura semplicemente   riportato il nostro monitoraggio delle condizioni  di l’ora di addormentamento durante l’anno   scolastico il tempo dorito in chi si sveglia  prima in funzione dell’orario tradizionale e  

In chi invece ha fruito del posticipo scolastico  guardiamolo in forma grafica sintetica quello che   che abbiamo osservato molto chiaramente E lo  vedete in blé sono i tardivi quelli che hanno   fruito le classi che entravano un’ora più tardi  hanno effettivamente dormito sostanzialmente come  

Vedete in tutti i mesi dell’anno scolastico e in  maniera significativa più di quelli che entravano   di nuovo Si ribadisce posticipare di un’ora È  equivale a più sonno Nel caso specifico vado a   memoria erano circa 50 minuti quindi quasi  equivalenti all’ora di posticipo garantito  

Dal programma a cui Partecipavano ma non basta  durante l’anno li abbiamo pure valutati con un   classico test di performance Per quanto riguarda i  livelli attenzionale la sonnolenza e lo studio ha   dimostrato chiaramente lo vedete anche in questo  caso in dalla curva di quelli che sono andati  

A scuola un’ora più tardi erano più rapidi più  vigili evidentemente Nella logica di questo test   che facevano come vedete mese per mese in tutto  l’anno scolastico e quindi con minori livelli di   sonnolenza ovviamente in studi come questo che  sono studi sul campo è sempre lecito farti delle  

Domande critiche Ma non è che per caso chi si è  iscritto alle al programma orario posticipato era   qualcuno che aveva caratteristiche peculiari  quello che si vede molto chiaramente se si   confrontano i giorni feriali e giorni festivi  in blé sempre i tardivi e in rosso le classi  

Tradizionali Si vede che chi ha partecipato al  posticipo in BL e chi invece l’orario Ale nei   weekend non avevano alcuna differenza e quindi  L’effetto è specifico dei giorni feriali Quindi   è una diretta relazione fra un’ora di posticipo  e migliori misure nelle caratteristiche del sonno  

Nel senso che si svegliano più tardi che hanno  soprattutto un maggior tempo di sonno e in questo   stesso studio altro aspetto ma legato al concetto  di Diritto allo studio le entrate in ritardo a   scuole e le uscite anticipate di nuovo erano  abbastanza prevedibilmente maggiori in quelli  

Che si svegliarono prima e che si erano iscritti  alle classi con orario addizionale questo tipo di   studio non impatta solo su una quantità di sonno  Non impatta solo sulla vigilanza dunante elezioni   ma poi quello che più conta al cuore del diritto  allo studio quando li vai a valutare Per quanto  

Riguarda l’esito finale dell’anno scolastico  quindi il rendimento accademico vedete molto   chiaramente quanto robusta sia la differenza  percentuale tra l’incremento di tardivi i tardivi   quelli che hanno usufruito rispetto Quindi in  qualche modo una misura diretta della capacità   di questo programma di contribuire fattiva ente  a uno dei capi saldi del diritto allo studio lo  

Stesso tipo rimanendo sempr in Italia questo è il  secondo progetto fatto sempre da noi la storia è   molto diversa perché è stato fatto durante il  covid è stato fatto sfruttando stavolta non un   programma sperimentale ma un’esigenza ministeriale  che era quella di per favorire che non ci fossero  

Eccessivi assembramenti in molti o in quasi tutti  istituti d’Italia si sono differenziati gli orari   scolastici quindi Si sono create le condizioni  naturali per il nostro stesso problema l’abbiamo   fatto nel Lazio non commento tutto perché  si è svolto su due anni accademici Però come  

Vedete stavolta il posticipo era di unora e 40 di  entità Maggiore ma anche qui su tutte le variabili   studiate di rendimento scolastico Noi abbiamo  sostanzialmente una migliore andamento nelle   classi che entravano tardivamente e che Quindi  fruivano verosimilmente di un maggior sonno dico  

Verosimilmente perché in questo caso abbiamo  monitorato solo il rendimento scolastico non   quanto effettivamente hanno dormito in più e in  qualche modo avviandoci verso la conclusione tutto   questo in quest’altro studio molto recente come  vedete sul numero molto ampio di studenti Tenete  

Conto che negli Stati Uniti ormai nell’autonomia  federale alcuni stati alcuni stati Scusate degli   Stati Uniti hanno messo al centro la modifica  degli orari scolastici quindi diventata legge   dello Stato e qui vedete in maniera molto  convincente ripeto C un campione ampissimo  

Di 30.000 studenti di come un indice legato al  conseguimento del diploma e l’assiduità lezione   in tutti e due casi un forte effetto legato a chi  tardivamente in questo gruppo qui e questo gruppo   qui entrava a scuola quindi di nuovo di come un  pr progetti di posticipo influenzino direttamente  

Entità misure legate al rendimento accademico  e misure legate all’ass sità e frequenza alle   lezioni un ultimo aspetto perché Fra le tante  critiche che si possono fare i programmi in tutto   il mondo di posticipo dell’orario scolastico e che  ovviamente spesso non piacciono i genitori perché  

Confliggono con alcune abitudini familiari  Beh mi permetto di dire non discuto queste   critiche del mondo dei genitori quello che ci  dice quest’altro studio molto recente del del   giornale della National sleep Foundation  ci dice che cambiare l’orario scolastico  

Ovviamente posticipare non fa bene solo al sonno  dei ragazzi non fa bene solo al loro rendimento   scolastico Ma fa bene anche al sonno dei genitori  e qui vedete sostanzialmente quali variabili del   sonno genitoriale beneficiano indirettamente del  posticipo dei loro figli Maggiore durata del sonno  

Maggiore percentuale di persone di genitori che  dor un numero di ore di uguale minore sonnolenza   di urna e quindi anche l’aspetto di rotos sità  Se volete dei genitori in qualche modo dovrebbe   considerare che il beneficio è anche personalmente  sul loro sonno e chiudo quindi sostanzialmente le  

Norme internazionali danno delle indicazioni  che vengono regolarmente violate Per quanto   riguarda il son raccomandato e desiderabile  in età scolare tutto questo non riguarda solo   il sonno ma riguarda Anche l’aspetto scolastico  stante la solida relazione fra sonno e processi   di apprendimento e memoria tutto questo non  solo impatta sull’apprendimento e memoria ma  

Impatta su vigilanza di uno con la qualità  della presenza dei ragazzi a scuola ma che   più in generale sulla loro salute psicofisica  i programmi per modificare anticipando l’area   di addormentamento che è una delle strategie  mostrano una certa efficace delle strategie   combinate ma con entità dell’anticipo raggiunto  Non completamente soddisfacente al contrario  

Ormai le decine centinaia di programmi in Italia  ma in tutto il mondo eseguiti mostrano Chiaramente   come posticipare il rendimento scolastica vado  a migliorare il rendimento scolastico vado a   migliorare la Sà delle frequenze scolastica vada  a ridurre la sonnolenza e quindi ad aumentare la  

Vigilanza diurna e contribuisca fattivamente  al miglioramento anche della più generale   salute psicofisica si può dire e concludere che  modificare quantità e qualità in età scolastica   contribuisce attivamente a tutelare quel diritto  allo studio che come ho iniziato prevede la nostra  

Costituzione io avrei concluso ma c’ho un’altra  conclusione non è mia sono alcuni ragazzi di una   scuola del Lazio che hanno vinto un premio del  ministero D della dell’Istruzione in cui in una   maniera molto mi permetto di dire graziosa  hanno Inter dato quello che ho cercato di raccontarvi siete in

Live dovremmo avere questo dovremmo avere questo video ma nel frattempo io faccio una piccola  considerazione che negoziare l’orario di   addormentamento con i figli è molto difficile  la consapevolezza che incide sul rendimento   scolastico può essere un’arma in più ma noi  ovviamente confidiamo molto sul fatto che le  

Autorità scolastiche abbiano ascato questa bella  relazione e molto vincente e quindi la confidiamo   in una soluzione più radicale del problema  che non sia affidata al volontariato delle   famiglie Insomma che dici Luigi Beh sì certo  non non si può pensare di modificare le carte  

In tavola Diciamo in maniera indipendente e  e in maniera personale ci vuole chiaramente   una riorganizzazione generale ma quello che  secondo me è importante è che questi dati sono   sono dati molto molto chiari che ci dicono  non soltanto quello che potrebbe essere il  

Potenziale miglioramento delle capacità cognitive  dei dei nostri ragazzi e questo sicuramente per   noi deve essere una priorità ma anche quello poi  di migliorare In generale quello che è la qualità   della vita compresa anche la qualità della vita  dei genitori perché come ha fatto vedere benissimo  

Il il professor De Gennaro il far iniziare  più tardi l’inizio più tardivo della della   della della scuola ha anche un vantaggio viene  vista anche positivamente da parte dei genitori e   quindi sicuramente questo aspetto è importante  Quindi speriamo appunto che questi studi e i  

Risultati ottenuti non non cadano Appunto nel  nulla ma che portino a una riconsiderazione di   quello che può essere la regolamentazione appunto  anche dell’orario scolastico non so se riusciamo a eh far partire il filmato Buongiorno a tutti e benvenuti alla  maratona del sonno 2024 In occasione della  

Giornata mondiale del sonno Io mi chiamo Carolina  Lombardi sono il direttore del centro di medicina   del sonno dell’Istituto Auxologico e sono  professore associato dell’università Milano   Bicocca la mia relazione oggi riguarderà i  rapporti tra il sonno e i disturbi del sonno   e la salute cardiometabolica con particolare  Focus nelle popolazioni indigene che il sonno  

Sia ormai diventato un consolidato elemento  in termini di prevenzione cardiovascolare ben   conosciuto sappiamo bene che anche l’american  Heart Association negli ultimi anni ha inserito   proprio il sonno Come Ottavo pilastro della  Salute cardiovascolare Quindi quando pensiamo   alla prevenzione cardiovascolare anche in  un’ottica globale mondiale quindi non solo  

Dei paesi sviluppati ma anche quelli in via di  sviluppo è obbligatorio pensare anche a tutto   ciò che si che si può svolgere nel corso delle  nottate quando pensiamo al legame tra le patologie   cardiovascolari e il sonno la prima patologia  che sicuramente ci viene in mente sono le apnee  

Ostruttive nel sonno È infatti ben conosciuto  che le apnee ostruttive sono associate a tutta   una serie di conseguenze acute e croniche a  livello Sist sistemico che sono da un lato   legate alla alterazione della meccanica della  ventilazione dall’altro allo stimolo ipossico  

Conseguenze appunto che a livello sistemico si  svolgono su diversi ambiti e in modo particolare   inducono delle alterazioni dell’alterazione della  delle alterazioni della modulazione del sistema   nervoso autonomo aumentano l’infiammazione e  aumentano anche lo stress ossidativo tutti questi   meccanismi ovviamente molto semplificati sono però  quelli alla base dell’induzione da parte delle  

Apnee ostruttive del sonno di un incremento del  rischio cardiovascolare e quindi di un incremento   del rischio del danno d’organo soprattutto a  livello cardiaco cerebrale e anche renale le apnee   ostruttive nel sonno sono Infatti legate a tutte  le principali patologie cardiovascolari e a tutti  

I principali fattori di rischio cardiovascolari  sappiamo bene che i pazienti con apne ostruttive   nel sonno presentano molto spesso un’ipertensione  ipertensione che è prognostic sfavorevole perché   presenta un profilo non dipping Quindi con  l’assenza del calo fisiologico durante la   notte molto spesso è un’ipertensione  resistente al trattamento e spesso è  

Un’ipertensione definita come mascherata cioè che  può sfuggire all’osservazione del medico durante   la visita ambulatoriale proprio perché è un un  ipertensione che si manifesta prevalentemente   nelle ore notturne le apnee ostruttive nel sonno  sono anche strettamente collegate alla patogenesi   e alle complicanze dello scompenso cardiaco  congestizio del ictus delle aritmie in modo  

Particolare della fibrillazione atriale e delle  sindromi coronariche acute Inoltre aumentano   indirettamente il rischio cardiovascolare anche  Aumentando il rischio dell’insorgenza di di   diabete di secondo tipo e delle dislipidemie  che a loro volta Ovviamente hanno un impatto   significativo sulle patologie sull’insorgenza  di patologie cardio e cerebrovascolari e poi  

Mi preme sottolineare Anche l’aspetto dell’ipossia  ipossia che ovviamente è presente nel paziente con   apnee ostruttive nel sonno ma focalizzandoci  oggi proprio sulle popolazioni indigene Che   talvolta vivono anche in ambienti particolari  e talvolta in quota sicuramente in questa   circostanza l’ipossia può indubbiamente avere  un ruolo prioritario e incrementare in maniera  

Significativa il rischio di queste popolazioni  ma non soltanto apnee ostruttive nel sonno vanno   pensate quando si pensa al rischio cardiovascolare  nel paziente con disturbi del sonno perché tutti   i disturbi del sonno in realtà sono in grado di  incrementare il rischio cardiovascolare questo  

La letteratura ce lo sta dicendo sempre con più  insistenza e uno dei meccanismi principali per   cui i disturbi del sonno possono aumentare la  fragilità cardiovascolare proprio l’impatto che   hanno su tutti i nostri sistemi circadiani  tutte le alterazioni quali quantitative del   riposo notturno modificano infatti la reattività  anche cardiovascolare circadiana rendendola più  

Suscettibile a degli eventi stressanti quindi  a degli elementi che possono perturbare il   nostro sistema cardiocircolatorio e che si se si  associano Scusate a un disturbo del sonno hanno un   effetto sicuramente incrementale la letteratura  Infatti ci ci sottolinea ormai da da molti anni  

Che l’incremento del rischio cardiovascolare  e nello specifico Grafic in questa slide il   rischio per mortalità cardiovascolare ha una  a u rispetto alla durata del sonno cioè sono   maggiormente a rischio sia i lunghi dormitori  Quindi verosimilmente gli ipersonici e Quindi  

Verosimilmente i pazienti con apnee ostruttive  nel sonno ma anche i pazienti che dormono troppo   poco quindi che hanno una durata del sonno  insufficiente a soddisfare il fabbisogno   fisiologico questo è stato anche un passaggio  che è stato fatto all’interno delle linee   Gu quindi mentre in passato nelle linee guida  cardiovascolari si menzionavano sostanzialmente  

Solamente i disturbi respiratori nel sonno da  qualche anno oltre ai disturbi respiratori sono   comparse anche altri sono comparsi altri aspetti  importanti relativi al sonno quindi per esempio in   queste linee guida Ash Esc del 2018 sull’utilizzo  e l’interpretazione del monitoraggio ambulatorio  

24 ore della pressione vedete che è indicato il  diario con collezionate le abitudini negli orari   di sonno come elemento importante per interpretare  adeguatamente l’esame e lo stesso nel nell’ambito   della raccolta anamnestica nel paziente iperteso  non c’è più solamente il dato del russamento e  

Delle apnee soggettive soggettivamente o riportate  dal compagno di letto ma c’è proprio la sleep   History quindi un allargamento della raccolta  relativa alle abitudini di sonno e lo stesso   anche nel le ultime linee guide aggiornate esce  del 2023 vedete come i disturbi del sonno sono  

Entrati a 360° nella valutazione del rischio  cardiovascolare anche nel paziente iperteso   e questo è strettamente legato a tanti elementi  di letteratura recente qui Vedete un lavoro che   ha sottolineato come il il l’incidenza quindi la  possibilità di avere un evento cardiovascolare   negli anni successivi all’osservazione aumenta  nel paziente che ha un’insonnia soggettivamente  

Eh riferita e associata soprattutto anche a una  breve durata di sonno oggettivamente misurata e   anche questo lavoro sottolinea lo stesso aspetto  cioè la presenza della triade sintomatologica   principale dell’insonnia quindi sintomi di urni di  scarso funzionamento difficoltà di addormentamento   risveglio precoce sono un predittore importante  di insorgenza di ipertensione arteriosa negli  

Anni successivi all’osservazione soprattutto  nella popolazione più giovane e qui vedete   flottato in maniera diversa lo stesso concetto  quindi La triade sintomatologica è quella che   si associa maggiormente all’incremento del  rischio delle patologie cardiovascolari in   generale in modo particolare dell’ipertensione e  anche se in maniera meno evidente dello Stroke e  

Ulteriore concetto importante è che più disturbi  del sonno ci sono quindi l’associazione di diverse   componenti di alterazione del sonno maggiormente  il rischio cardiovascolare diventa evidente   quindi di nuovo a sottolineare come non solo i  disturbi respiratori possono essere associati   a un incremento del rischio cardiovascolare  Ma tutta la componente di alterazione quali  

Quantità attiva del sonno deve essere tenuta in  considerazione in questo contesto e arriviamo   un pochino più nel dettaglio alla specificità  della relazione di oggi cioè alla disparità per   quello che riguarda la qualità e la quantità di  sonno basata sulle diverse componenti di etnia e  

Di posizione socioeconomica vedete che in questa  review ormai datata però estremamente interessante   dal punto di vista della della trattazione  dell’argomento vedete come i determinanti   della salute del son vengono elencati come facenti  parte essenzialmente di tre componenti cioè di il   fattori che sono collegati all’individuo quindi  le credenze le attitudini e comportamenti alcuni  

Fattori a livello sociale tra cui sicuramente  il lavoro l’attività lavorativa e scolastica in   generale la cultura gli aspetti socioeconomici  e la componente di networking sociale e poi un   terzo gruppo di fattori sono legati a dei  fattori più di globalizzazione quindi più  

Legati al contesto sociale quindi la tecnologia  la politica la società che lavora ormai nelle   24 ore per 7 giorni su 7 eh queste componenti  appunto fanno danno ragione delle diversità a   livello della possibilità della riguardo alla  salute del sonno Però sono strettamente anche  

Collegate alle disparità potenziali che ci possono  essere sulla salute generale e in modo particolare   vengono discusse come strettamente correlate  all’aspettativa di vita parlando quindi delle   popolazioni indigene dobbiamo Prima di tutto  definirle in qualche modo perché è un termine  

Che utilizziamo in maniera abbastanza frequente ma  forse non sempre abbiamo bene in mente a che cosa   ci riferiamo il termine di indigeno deriva  dal la sostanzialmente quindi deriva dalla   dal verbo Gere e dal prefisso indu che vuol dire  generato dentro quindi corrisponde sostanzialmente  

Al Greco autoctono Che vuol dire la stessa cosa  cioè che è nato e che vive nella sua stessa terra   e che quindi e quindi per popolazioni indigene si  intendono sostanzialmente per le popolazioni che   si trovano in una determinata area geografica e  che la loro ubicazione in quell’area geografica  

Risale addirittura alla preistoria nel 2010  le nazioni unite hanno stimato che oltre 370   milioni di persone sono rappresentano appunto  delle popolazioni indigene in circa 90 paesi   in tutto il mondo rappresentano Quindi circa  il 5% della popolazione mondiale ma sono il   15% della popolazione povera quindi questo  già ci sottolinea come queste popolazioni  

Possano in qualche modo rappresentare un punto  di fragilità all’interno della nostra società   e possano essere il target necessario di una  maggiore attenzione in termini di salute e di   salvaguarda della Salute Infatti i dati mondiali  ci fanno vedere che in realtà queste popolazioni   hanno un’aspettativa di vita significativamente  inferiore rispetto alle popolazioni non indigene  

E si parla di un Gap di circa 12 anni quindi  non indifferente in termini di di durata la   patologia più le patologie più importanti che  sono collegate all’incremento della mortalità   in queste popolazioni sono essenzialmente quelle  che di nuovo richiamano il rischio cardiovascolare  

Quindi quelle strettamente legate alla trattazione  di questa di questa lettura di oggi e in effetti   il diabete le patologie cardiovascolari le  patologie renali e le patologie respiratorie   rappresentano circa il 70% delle cause di  mortalità in queste popolazioni quindi già  

Dalle diverse categorie di patologia che che ho  elencato capite come e lo discuteremo ampiamente   nel proseguo della relazione capite come il sonno  possa avere un ruolo indubbiamente importante il   grosso problema nel nella raccolta dati e nel nel  ragionare sui dati di queste popolazioni è che le  

Pubblicazioni sono veramente molto poche con delle  diverse tecniche diverse disegni metodologici alla   base degli Studi esistenti e c’è una grandissima  eterogeneità anche dal punto di vista proprio   delle popolazioni proprio perché come abbiamo  visto vivono in circa 90 paesi all’interno del   del mondo e quindi distribuite anche in luoghi  geografici molto differenti le popolazioni  

Indigene delle quali abbiamo magg informazioni  sono sostanzialmente quelle che vivono all’interno   degli Stati Uniti del Canada dell’Australia e  della Nuova Zelanda e queste popolazioni sono   state quelle che nella letteratura sono state  maggiormente analizzate Anche perché hanno   delle esperienze storiche molto simili hanno delle  componenti socioeconomiche di di disagio piuttosto  

Sovrapponibili e hanno anche una condizione di  salute molto ponibile quindi sono in qualche modo   le popolazioni dalle quali possiamo maggiormente  ottenere dei dati sui quali ragionale a livello   globale i dati generali In queste popolazioni  fanno vedere che c’è un’elevatissima percentuale  

Prevalenza di diabete di patologie cardiovascolari  di patologie epatiche e e soprattutto di obesità   e in parallelo c’è unaltissima prevalenza anche  di abuso di sostanze di violenza all’interno D   le diverse popolazioni di abusi in età infantile e  di disturbi psichiatrici nell’accezione più varia  

Di questo termine anche qui capite come i richiami  al sonno e alle patologie del sonno possano essere   veramente immediati e sicuramente di importanza  non trascurabile da un punto di vista storico   Infatti le popolazioni indigene hanno avuto  da parte della dei processi di colonizzazione  

Sicuramente delle incursioni anche per quello  che riguarda la possibilità della loro salute   del mantenimento della loro salute Infatti La  colonizzazione ha introdotto nuove patologie   ha modificato il loro assetto sociale quindi la  i luoghi dove dove vivono e il possesso di di  

Terreno anche per da dedicare all’agricoltura sono  stati più soggetti a situazioni di guerra e molto   spesso hanno subito delle importanti modifiche  anche dal punto di vista culturale quando dal   lato storico Passiamo al lato della valutazione  della Salute cardiometabolica sicuramente tutto  

Questo che abbiamo visto dal punto di vista  storico Ha un impatto perché tutto questo ha   inevitabilmente modificato l’ambiente di vita  lo stile di vita e quindi ha avuto un impatto   negativo su tutto quello che può essere l’aspetto  nutritivo su tutto quello che può essere l’aspetto  

Di attività fisica e anche su quello che può  essere l’aspetto di benessere psicologico e   sociale è molto interessante Infatti da questo  punto di vista il concetto di trauma storico   perché la presenza di violenze ripetute o  comunque imposizioni da parte di culture  

Diverse del proprio modo di essere e modo di fare  ha avuto nel tempo nelle popolazioni indigene   un’influenza tale da determinare addirittura delle  modifiche intergenerazionali quindi non solo nella   popolazione che ha subito direttamente determinate  determinate componenti ma anche nelle generazioni  

Successive ci può essere una modifica di tutta una  serie di parametri estremamente importanti anche   per il mantenimento della Salute Infatti l’impatto  intergenerazionale sembra giocarsi essenzialmente   su cambiamenti a livello neurofisiologico a  livello del comportamento e appunto anche a   livello di pratiche culturali dal punto di  vista neurofisiologico i cambiamenti legati  

Al trauma storico sono essenzialmente legati a  un’iperattività del sistema ipotalamo ipofisario   adreno ipotalamo ipofisario Scusatemi questo  inevitabilmente è legato a una situazione di   iperarousal Quindi iperallerta ovviamente lo  l’istinto alla sopravvivenza che è strettamente   richiamante tutto quello che è ipervigilanza e  iperattività simpatica Inoltre dal punto di vista

Patofisiologi nel contesto del trauma storico sono  state descritte delle condizioni di incremento di   infiammazione cronica indotta dallo stress di  disregolazione metabolica che può essere legata   strettamente all’iperattività simpatica e  disregolazione metabolica che aumentando   anche il rischio di obesità può essersi essere  strettamente associata anche allo sviluppo di  

Apnee ostruttive nel sonno inoltre il il passaggio  transgenerazionale del delle componenti del delle   componenti traumatiche sembra avere anche un ruolo  importante nell’incremento appunto dell’abuso Da   parte di sostanze di comportamenti mal adattativi  in senso lato compreso l’Iper alimentazione quindi   l’obesità e quindi appunto tutto quello  che abbiamo detto fino a questo momento  

E effettivamente dei pochi studi in questo  momento valutabili ehm possiamo sicuramente   diciamo concludere da questi studi che c’è un  incremento significativo di rischio di disturbi   del sonno all’interno delle popolazioni indigene  rispetto alle non indigene questa che vi Cito è   una review del 2019 che sicuramente raccoglie in  maniera molto attenta la stragrande maggioranza  

Dei dati di letteratura finora presenti e che vi  illustrerò molto rapidamente Quali possono essere   gli elementi che conducono a un incremento del  rischio di disturbi del sonno nelle popolazioni   indigene sono quelli che abbiamo già in parte  accennato ma ve li riassumo rapidamente in  

Modo particolare gli aspetti socioeconomici  la discriminazione raziale tutto quello che   può essere violenza dal punto di vista anche  culturale le modifiche ambientali il vivere in   ambienti estremi e poco accessibili la scarsa  consapevolezza Anche rispetto all’importanza   dell’igiene del sonno e in generale al a  tutto ciò che il sonno può rappresentare  

Tutto questo appunto legato ad aspetti culturali  ad aspetti legati al genere quindi non acquisito   e effetti invece psicosociali e alle comorbilità  può aumentare il rischio appunto di disturbi del   sonno che a loro volta inducono alterazioni  da un lato dal punto di vista nutrizionale  

Dell’incremento di peso alterazioni dal punto di  vista cardiovascolare dell’attività fisica e della   Salute Mentale a cascata di nuovo tutto questo  ovviamente incrementa il rischio cardiovascolare   e lo incrementa in una maniera a circolo vizioso  in qualche modo perché Eh la scarsa qualità del  

Del sonno sia in termini di durata che in  termini di qualità soprattutto se associata   anche ad alterazioni respiratorie aumentano  come sappiamo da letteratura il rischio di   disturbi metabolici disturbi metabolici che a  loro volta ripeto a circolo vizioso aumentano   da un lato il rischio cardiovascolare  dall’altro il la possibilità di una

Problematica di di di disturbo psicologico e  pich che si riverberano l’una contro l’altra   anche in questo modello che viene proposto come  diciamo una modellizzazione un un modello che   schematizza tutti quelli che possono essere i  diversi determinanti dell’alterazione del sonno   all’interno delle disparità anche geografiche  e culturali vedete appunto che questo modello  

ID dei fattori prossimi dei fattori intermedi  e dei fattori distali che riassumono di nuovo   tutti gli elementi che abbiamo già visto essere  molto importanti Dal punto di vista da un lato del   del preservare la salute cardiovascolare ma non  solo e dall’altra legati essenzialmente a tutto  

Quello che può essere condizione socioculturale  ed economica il supporto all’importanza degli   elementi del modello che vi ho appena ha fatto  vedere che è appunto un modello di proposto da   Jackson è anche eh elencato in questo in questo  lavoro questo lavoro infatti ci fa vedere come  

In nella popolazione neozelandese il la predizione  di ehm alterazione del riposo notturno rispetto ai   diversi elementi tra cui alcuni acquisiti e altri  non acquisiti sottolinea come l’aggiustamento nei   nei diversi modelli fa vedere il peso importante  delle disparità etniche e della discriminazione  

Raziale in senso lato cioè i pazienti con un  maggior grado di discriminazione hanno sicuramente   anche un incremento del rischio di soffrire di  problematiche relative al sonno problematiche   di diversa tipologia quindi sia in termini di  difficoltà di addormentamento sia di risvegli  

Infra che di risveglio precoce al mattino e  questo come ho già fatto vedere anche nel modello   precedente inevitabilmente si ripercuote anche  sul rischio di avere un incremento del rischio   di obesità e quindi di problematiche a carico del  respiro ma vediamo un pochino più nel dettaglio  

I Paesi nei quali abbiamo maggiori dati rispetto  alle popolazioni indigene in modo particolare gli   Stati Uniti e il Canada eh gli indiani americani  e i nativi al lascani rappresentano circa l’1,7   della popolazione degli Stati Uniti hanno una  mortalità significativamente più alta il 60% più  

Alta rispetto alle popolazioni Eh le restanti  popolazioni degli Stati Uniti e Eh per quello   che riguarda i nativi al lascani e per quello  che riguarda gli indiani di America eh Questi   hanno circa due volte eh il rischio incremento  della mortalità Rispetto alla popolazione degli  

Stati Uniti per quello che riguarda altre  minoranze etniche sempre all’interno del   del Canada e degli Stati Uniti in questi vengono  descritti addirittura 10 volte un incremento di   patologie di morte per patologia coronarica  e un incremento del rischio di diabete da 3   a 5 volte parallelamente all’incremento del  rischio per mortalità cardiovascolare vedete  

Che pur essendo pochi gli studi questa Survey  condotta negli indiani americani e nei nativi   alaskani fa vedere che la prevalenza del di un  sonno insufficiente in termini quantitativi ma   anche qualitativi è significativamente più alta  rispetto alle altre popolazioni e questo dato  

È confermato anche dai pochi dati ma esistenti  oggettivi Quindi con misurazione della tramite   tecnica polisonnografia della qualità del riposo  notturno delle caratteristiche del riposo notturno   e qui vedete come sia stato dimostrato che negli  indiani americani è più elevata la percentuale di  

Sonno non REM leggero e più ridotta invece  la componente di sonno non REM profondo e   anche abbiamo qualche dato di letteratura che  correla queste alterazioni del sonno con il   rischio cardiovascolari in questo lavoro infatti  la breve durata di sonno ma non la lunga data  

Di sonno sembra essere significativamente  associata al rischio di sviluppare diabete   e alla possibilità di perdere meno peso negli  negli indiani americani e nei nativi al lascani   rispetto alle altre popolazioni nel negli indiani  di America Inoltre sempre dal punto di vista del  

Legame con gli outcome cardiovascolari è stato  dimostrato di nuovo Anche in questo studio che   la breve durata di sonno è Associata a un  incremento del rischio ma in questo studio   si aggiunge anche il concetto del legame con la  sonnolenza di urna che vedete essere Associata a  

Un HS rcio di 4.45 ehm per un incremento appunto  del rischio cardiovascolare quindi il concetto   del legame in questo caso anche potenzialmente  con i disturbi respiratori nel sonno e arriviamo   alla Nuova Zelanda e all’australia eh in queste  in queste due aree geografiche rispettivamente  

Nella nuova Nuova Zelanda i Maori rappresentano  il 15% della popolazione generale E anche in   questo caso presentano un incremento del rischio  cardiovascolare più elevato rispetto al restante   alla restante popolazione mentre per quello che  riguarda l’Australia gli indigeni australiani   rappresentano il 3,3% della popolazione totale e  hanno un’aspettativa di vita inferiore rispetto  

Alle altre popolazioni di 10-11 anni Perl  attribuibile a patologie cardiovas Ari e   anche qui vedete come i dati di letteratura fanno  vedere che nella popolazione in questo caso della   Nuova Zelanda e quindi nella popolazione Maori il  tutti i disturbi del sonno hanno una prevalenza  

Significativamente più elevata rispetto alle  popolazioni europee e anche qui di nuovo il   legame anche con l’eccessiva sonnolenza di urna  quindi i Maori hanno una percentuale di ort   lepin Score patologico più elevato rispetto alla  popolazione generale E questo ci riporta appunto   strettamente alla correlazione verosimilmente  con le apnee ostruttive nel sonno Per quello  

Che riguarda l’Australia i dati sono ancora più  scarsi rispetto alla Nuova Zelanda per quello   che riguarda le popolazioni indigene però il  in questo studio che ha incluso un’ampia fetta   di popolazione australiana il 35% degli indigeni  australiani hanno riportato una qualità e quantità  

Del sonno subottimale rispetto alle popolazioni  invece non indigene E cosa dire delle apnee   ostruttive sicuramente le la prevalenza delle  apnee ostruttive nel sonno nelle popolazioni   indigene sparse per il mondo è una prevalenza più  elevata rispetto alla popolazione generale come  

Vedete negli americani negli indiani americani  è 1,7 volte più elevata nei maori Nuova Zelanda   c’è un’elevata prevalenza circa 4,3 volte più  elevata di avere una Hi maggiore di 15 negli   indigeni australiani 1.8 e questo verosimilmente  è legato all’incremento del rischio di obesità   alle modifiche alle diciamo alle varianti  anatomiche prevalentemente nel distretto cran  

Facciale e anche alle condizioni socioeconomiche  all’ambiente di vita comesi potenzialmente dei   gli elementi irritanti delle prime vie aeree  e il dato di un incremento di questo tipo di   patologia soprattutto respiratoria è un dato  strettamente legato alla salute in generale  

Perché vedete che questa casistica in Australia  del 2010 quindi non recentissima fa vedere come   l’osa abbia uno stretto legame con un incremento  di rischio delle diverse patologie appunto in   terra Aust italiana e che questa questa relazione  e questa prevalenza ha un un impatto maggiormente  

Significativo nelle popolazioni indigene rispetto  alle altre e anche qui vediamo i dati di relazione   con l’outcome cardiovascolare e così come abbiamo  visto essere presente nelle popolazioni americane   e canadesi anche in Nuova Zelanda C’è una stretta  associazione tra le lamentele relative al sonno  

E il rischio eh di eh presentare principali  patologie eh che che hanno un impatto sulla   salute generale quindi sia patologie mentali  ma anche patologie in ambito cardiovascolare   e questo legame sembra essere di nuovo più forte  nelle popolazioni indigene per quello che riguarda  

L’outcome cardiovascolare e le relazione col sonno  nel in Australia non ci sono dati eh raccolti con   rigore però eh in questo momento è ancora in corso  questo Trial che è un Trial di stratificazione di   rischio cardiovascolare che finalmente include uno  stretto sottocapitolo per quello che riguarda i  

Disturbi del sonno e soprattutto include nella  metodologia delle metodiche di quantificazione   oggettiva anche noi nel nostro piccolo abbiamo  delle piccole esperienze Come sapete la nostra   scuola diverse ricerche in alta quota in questo  momento stiamo conducendo una ricerca in alta   quota quota nelle popolazioni latino-americane  a diversi livelli di altezza vedete che stiamo  

Studiando dei lowlanders quindi a livello del mare  poi tre livelli di quota crescente e lo studio in   Corso ha anche una raccolta dati per quello  che riguarda il sonno lo stesso l’esperienza   universitaria in ambito invece delle popolazioni  africane una collaborazione tra auxologica e  

Università Milano Bicocca ci sta permettendo di  valutare la prevalenza delle principali patologie   cardiovascolari e la relazione anche qui con  il sonno anche in alcune popolazioni africane   Colgo l’occasione per ringraziare tutto il mio  gruppo di lavoro e ringrazio voi per l’attenzione

Grazie grazie Carolina vado io grazie Carolina  Purtroppo mentre attendevamo il video del degli   studenti Caroline gratuita E certo ci faceva  piacere dire che il suo gruppo ha avuto un   ruolo fondamentale sempre sostenuto da aims per  lavorare per la presa di coscienza della medicina  

Cardiovascolare sui problemi del sonno altrettanto  hanno fatto i diabetologi nelle loro linee guida   sono scritte molte cose sulla sull’importanza  di valutare il sonno e addirittura che il sonno   di compenso del sabato e della domenica non è  sufficiente a migliorare il controllo glicemico  

Quindi Si sottolinea ancora l’importanza di quella  che è l’attività delle società nazionali per una   cultura del sonno e della salute e poi appunto  come ha detto lei stessa Carolina ha fatto varie   esperienze avventurose e quindi conosciuto  di persona il sonno eh in condizioni avverse  

Delle persone che vivono in condizioni avverse e  questo senz’altro l’ha aiutata nel darci questa   bellissima lezione Luigi Sì no volevo volevo  anch’io ringraziare Carolina per questo questo   aver sviluppato questo argomento che sicuramente  non è facile ma come diceva giustamente l’en Rica  

Bonanni La Carolina ha anche avuto un’esperienza  diretta in quelle che sono appunto le le le   ricerche in realtà meno meno comode e meno  facili rispetto a quelle che troviamo noi   appunto nei paesi occidentali con la possibilità  di studiare i pazienti con tante strumentazioni  

Anche diciamo così complicate Quindi grazie  ancora Carolina per per questa relazione   che ci ha illustrato anche delle realtà che non  sempre appunto conosciamo Se non indirettamente   dalla letteratura dopo intervento della Carolina  Lombardi è il momento di un’altra persona che ha  

Dato dei grandi contributi e e continua a dare  grandi contributi alla medicina del sonno la   professoressa Monsignore che presenterà una  relazione dal titolo disparità nelle malattie   respiratorie associate al sonno Ecco il Il  titolo è molto intrigante e adesso Allora vediamo  

Professoressa Bonsignore come cosa ci dirà appunto  riguardo appunto a questo aspetto possiamo partire   con con la registrazione della professoressa  Bonsignore Grazie buongiorno Oggi parliamo di   disuguaglianze nelle malattie respiratorie  associate al sonno cioè prevalentemente la   sindrome delle appene ostruttive nel sonno io  non ho conflitti di interessi riguardanti questa

Presentazione le Che vuol dire disuguaglianze  riguardo alla salute Questa è la definizione   dell’organizzazione Mondiale della sanità  si tratta di differenze sistematiche nello   stato di salute o nella distribuzione delle  risorse per la salute e tra gruppi differenti   le minoranze raziali generalmente ricevono una  più bassa qualità di cure E questo succede anche  

Quando si tengono in considerazione gli  effetti dell’assicurazione del reddito il   che vuol dire che anche l’appartenere a una  minoranza raziale anche in persone che hanno   un’assicurazione sulla salute e un reddito  relativamente alto Comunque sono soggette   a questa a Questa discriminazione Eh la nel  frattempo diciamo il mondo scientifico sempre  

Più diciamo si rende conto della necessità di  promuovere la salute del sonno nelle agende   di salute pubblica nel mondo e questo è  un articolo molto recente pubblicato nel   2023 in cui si afferma Questo è il titolo  di un paragrafo che i determinanti della  

Eh del salute del sonno sociali ambientali  colpiscono Diciamo in mano disproporzione socioeconomic svantaggiati e quindi la messaggio  finale è di migliorare le politiche di salute   pubblica e includere anche la salute nel sonno  quindi diciamo il sonno è attenzionato anche in   questa in questa diciamo abbastanza generale  affermazione sul bisogno di promuovere la  

Salute però il numero di pubblicazioni  sulle diseguaglianze raziali e etniche   riguardanti il sonno è ancora piuttosto basso  vedete che c’erano un o due lavori pubblicati   fino a circa 20 anni fa il numero di lavori  scientifici aumentato questo si riferisce al  

201 2019 fino a maggio però vedete che comunque  non è certamente un argomento diciamo oggetto   di grande attenzione nella letteratura medica il  C control di Atlanta il famoso CDC americano ehm   riporta riportava nel 2017 che la percentuale di  soggetti che dormono meno di 7 ore a notte negli  

Stati Uniti è nettamente inferiore nei Bianchi  rispetto ad altri gruppi etnici per esempio i   neri hanno il 45% e gli indiani d’America o in  Alaska si arriva al 40 gli asiatici poco più   del 35% e gli spagnoli circa 34% i bianchi  sono invece abbastanza posizionati bene al

33% Per quanto riguarda la PR ostruttiva del  sonno sappiamo che è una patologia che colpisce   soprattutto gli obesi con aumento di grasso  viscerale e in pratica quello che succede è   che durante il sonno per l’ipotonia causata  dal dal sonno stesso si ha una eh diciamo  

Caduta della lingua all’indietro che ostruisce le  viere superiori e quindi diciamo questo comporta   il fatto che il paziente fa diversi sforzi  respiratori cercando di riaprire e nel frattempo   ha una bassa saturazione emoglobinica e tutte le  conseguenze della pne ostruttiva Come si cura la P  

Ostruttiva applicando attraverso una maschera una  pressione positiva che allarghi queste vie aeree   e mantenga il flusso normale e gli sforzi  respiratori bassi per diciamo convenzione   internazionale buona aderenza al trattamento  e l’uso della cipap per almeno 4 ore per notte  

Per il 70% delle notti Allora anche l’american  tasic Society nel 20023 ha diciamo fatto questo   documento in cui si dice muoversi verso una  cura equa per la pne del sonno negli Stati   Uniti ma soprattutto queste soglie di aderenza  alla cipap vanno probabilmente riviste e vanno  

Riviste Nel senso che anche meno cipap cioè fatta  per meno tempo ma con buoni risultati può essere   Comunque accettabile E comunque meglio di niente  C’è da dire che in questo momento queste soglie   di aderenza sono oggetto di rivalutazione in  tutto il mondo non soltanto negli Stati Uniti eh

La prima disparità ovvia anche se non è  legata a fattori raziali è quella legata   al sesso Si vede che la diagnosi di di osas  è inferiore nelle donne rispetto agli uomini   e le donne vengono meno frequentemente  trattate e meno frequentemente trattate  

Con Cippo questo probabilmente è dovuto  al fatto che le donne ehm diciamo hanno   un corteo sintomatologico diverso rispetto a  gli uomini ma è anche Probabilmente un un un   difetto diciamo della della salute pubblica  che non è tanto attenta a alle malattie delle   donne specie quando il prototipo di  quella malattia è tipicamente maschile

Ehm ma sicuramente ha importanza guardare  fra i bianchi e i neri che cosa succede   Questo naturalmente è una argomento molto caldo a  livello degli Stati Uniti meno da noi perché noi   non abbiamo una considerevole popolazione nera  però diciamo un discorso generale che si può  

Applicare anche ad altri contesti e questo studio  ha evidenziato che i in azzurro C’è l’osas Severa   e l’osas Severa più frequente nei maschi e nelle  femmine nere rispetto ai maschi e alle femmine   Bianche non solo sia negli uomini che nelle donne  c’è Maggiore livello di ehm sonnolenza di urna e  

Anche Maggiore presenza di eh sonnolenza alla  guida questo Almeno negli uomini perché nelle   donne le donne guidano meno Quindi generalmente  c’è meno differenza Per questo motivo Eh i   pazienti però afroamericani erano più giovani e  più grassi dei pazienti caus gasci avevano una più  

Alta prevalenza di ipertensione arteriosa è chiaro  che una delle domande che è stata posta è se eh   le differenze fra le razze dell’anatomia crano  facciale possano in parte spiegare le disparità   sicuramente i neri hanno una conformazione di  faccia particolarmente allungata quindi sono  

Diversi dai caucasici E questo vale ancora di più  per gli asiatici i quali pur essendo più piccoli   di taglia hanno in generale delle vie aeree Più  strette però È chiaro che la presenza di fattori   diciamo socioeconomici è quella che incide di più  come vi farò vedere in ogni caso questa storia che  

I pazienti afroamericani erano più giovani  e più grassi va un po’ contro il fatto che   questo avvenga Per un ritardo nella diagnosi  perché se ci fosse un ritardo nella diagnosi   dei pazienti afroamericani che incide su questo  questa variabile dovremmo avere afroamericani più  

Anziani dei pazienti caucasici non più giovani in  questa diapositiva Eh diciamo Si vede che guardate   soltanto questa parte di quelli non diagnosticati  verso quelli trattati vedete che le razze del   minoranze raziali hanno più rischio di rimanere  non diagnosticati Specialmente se sono ispanici o  

Latino che probabilmente sempre per motivi ehm  socioeconomici e vedete che il fatto di avere   una buona educazione o un alto reddito protegge  contro il fatto di essere Eh non diagnosticati   e non trattati Eh quindi c’è questa minoranza  questo effetto delle minoranze raziali che pesa  

E inoltre c’è una minore probabilità di diagnosi  nei soggetti anziani ma la cosa più importante   è la disparità di trattamento eh di diagnosi  e trattamento dell’Osa nei bambini Questo è   uno studio che è stato fatto alcuni anni fa in sei  città degli Stati Uniti in cui sono stati presi in  

Esame 774 bambini e l’oggetto dello studio diciamo  la misura di outcome era l’indice di apnea ipopnea   cioè il numero di eventi respiratori per ora di  sonno e essere figli di madri single e lo stato di   povertà erano associati ad elevato a h e i bambini  afroamericani mostravano più elevato Hi però  

L’associazione tra la razza e l’hi era interamente  spiegata dalle condizioni socioeconomiche della   famiglia non dalla razza di per sé quindi è  chiaro che diciamo il la l’equity è soprattutto   riguardante la possibilità di accesso alle cure  e questo studio ha esaminato l’esperienza dei  

Genitori che includevano 35% di afroamericani e 18  di latini e quindi condotta in lingua spagnola e   in pratica la competenza del medico di famiglia  era rendeva più facile l’accesso alle cure ma   il 53% dei genitori ha richiesto un secondo  parere perché pensava che fosse stata data  

Scarsa attenzione al problema del figlio il 18%  probabilmente gli spagnoli riportavano difficoltà   legate alla barriera linguistica E comunque  è chiaro che avere una copertura assicurativa   rendeva l’accesso alle cure più facile Questo  è un altro lavoro che sembra complicato in cui  

Si guardano le risposte dei genitori minore Cioè  più più a sinistra è spostata la la la la linea   minore a livello di soddisfazione e vedete che  comunemente ci sono il fatto di aspettare troppi   giorni per un appuntamento il costo del salute  dovere prendere una giornata diciamo libera dal  

Lavoro per andare dal medico o acciuffare  il dottore al telefono e nel livello delle   aspettative c’è un un’accusa molto precisa cioè  i dotori che trattano il sintomo senza cercare   la causa della malattia e comunque mancanza di  comunicazione tra il dottore e le altre parti  

Della del Sistema Sanitario infine questa della  marginalizzazione è veramente terribile perché   i genitori riferiscono che è come se il sistema  sanitario cercasse di darmi tanto poco servizio   cioè il meno possibile del servizio e poi c’è  anche un problema di informazioni secondo lo  

Stesso lo stesso ragionamento naturalmente  Ci aspettiamo che i bambini delle minoranze   etniche siano meno trattati chirurgicamente  con la tonsillectomia e e aspettino anche di   più l’intervento fino ad arrivare alla chirurgia  bariatrica quindi in soggetti ehm che hanno una  

Obesità Massiva Se noi facciamo la la quantità  attesa di bianchi neri e e ispanici e rispetto   a quelli che effettivamente se poi vengono operati  vedete che i bianchi vengono operati molto di più   dei neri e degli ispanici quindi c’è Certamente  una marginalizzazione delle cure andiamo invece al  

Trattamento degli adulti Come si fa a a a studiare  l’impatto socioeconomico eh sulla terapia Eh sì   ques ogni ogni puntino è un paziente aderente e  non aderente in rosso e azzurro e si va col codice   avviamento postale a prendere il reddito medio di  quel quartiere non ci stupisce che i pazienti del  

Più basso livello di reddito hanno meno aderenza  alla terapia di quelli nel più alto livello di   reddito e ed è interessante la percentuale di uso  della cipap è aumentata nel tempo ma gli azzurri   che sono i Pollini azzurri che sono i più basso  reddito e sempre ben al di sotto degli altri tre  

Gruppi di reddito Questo succede anche dopo la  legge di Obama n 2014 cioè l’a affordable care   Act che tentava di migliorare la salute della  popolazione americana più più bisognosa e più   disagiata E secondo lo stesso principio vedete  i quartieri con Maggiore prevalenza di minoranze  

Hanno una più bassa aderenza alla cipap sia  che guardiamo la composizione delle minoranze   vedete neri o ispanici sia che guardiamo gli  adulti che vivono in povertà in un quartiere   quindi l’aspetto socioeconomico è molto forte  in questa quest’altro lavoro dopo un mese di  

Terapia Si vede che l’essere neri di riduce le  probabilità cioè Siamo sotto l’uno abbiamo una   riduzione del 36% della probabilità di essere in  terapia mentre altri attori per esempio il fatto   di essere sposati aumenta la la l’aderenza  alla terapia e l’età aumenta l’aderenza alla  

Terapia mentre vedete anche la la il percentile  dell’indice della di deprivazione della zona è   pure fortemente negativo e il poi ovviamente  ci sono altre cose cioè se la la malattia è   insufficientemente trattata e se ci sono perdite  dalla maschera anche questo Riduce la probabilità  

Di essere aderenti quindi fattori potenziali  nelle differenze di aderenza alla terapia con   pressione positiva sono diversi e vedete che  non ce ne sono tanti medici sono soprattutto   sociali e socioeconomici quindi i quartieri con  la segregazione raziale il il fatto di essere  

Vittime di razzismo e discriminazione quindi  la mancanza di fiducia nel sistema sanitario   anche la scarsa competenza digitale e quindi poco  accesso a internet al telefono poi generalmente i   quartieri poveri sono lontani dal centro quindi  difficoltà di raggiungere la la l’ospedale anche  

Il fatto della possibilità di lavori a turni è  limitata opportunità di sonno è un altro fattore   che incide sulla sull’aderenza alla Pap e anche le  condizioni in generale di housing quindi il fatto   di avere un un residenza instabile la povertà  e poi le i rumori il caldo e la l’inquinamento  

Della luce oltre ai fattori che tutti quanti in  questo momento abbiamo più diciamo ne abbiamo   più coscienza cioè il il crimine la violenza e  la coesione sociale e la presenza di disturbi   psichiatrici che non sono rari in una situazione  di disagio come questa ehm ci sono anche altre  

Disparità di trattamento tra gli anziani per  esempio se hanno malattie neurologiche Allora   l’anziano con malattia neurologica è difficile  da trattare e in questa serie in cui il 7% aveva   avuto l’ictus il il 3% aveva la demenza e il 2%  aveva la malattia di Parkinson si è ottenuto un  

Buon una buona aderenza al trattamento in  quasi tutti i trattati con la cip però per   esempio in quelli che hanno l’ictus che hanno  avuto l’ictus è oggettivamente difficile far   accettare la terapia e quindi c’è anche una  bassa frequenza di trattamento però ancora c’è  

Una minore frequenza di trattamento nelle donne  rispetto agli uomini e negli afroamericani con   disturbi con quindi E comunque la razza anche  qui gioca quindi effettivamente questi fattori   di discriminazione sono reali e hanno un peso  nella nostra pratica quotidiana questo è un altro  

Lavoro che fa vedere come c’è una minore aderenza  con al trattamento con cipap negli afroamericani   rispetto agli americani di razza bianca cioè 28  Cont contro oltre 4 ore per notte però in realtà  

Se noi iiamo il gruppo e poi i neri e i bianchi  rispetto alle ore d’uso Si vede che i i neri sono   quelli che hanno un maggiore beneficio rispetto  ai Bianchi cioè i bianchi sono più o meno uguali  

A volte peggiorano mentre invece i neri se usano  4 ore la la cipap hanno dei migliori risultati   Quindi è una popolazione in cui varrebbe la pena  cercare di migliorare le condizioni Eh diciamo Eh   le condizioni sociali e le condizioni di salute  perché rispondono tanto bene quanto i bianchi e  

In Italia Invece che cosa succede Allora noi in  Italia non abbiamo dati ufficiali però è vero   simile che i dati sulla condizione socioeconomica  come barriera alle cure valgano esattamente come   negli Stati Uniti in particolare c’è questo lavoro  di Petrovic pubblicato nel 2018 che è pubblicato  

Prende in esame una corte di popolazione in  Svizzera che certamente non è tra i paesi   europei quello a più basso reddito e trovando  esattamente le stesse cose Ora noi abbiamo delle   minoranze etniche nella nostra popolazione ma sono  in minor grado rispetto agli Stati Uniti quindi  

Diciamo siamo una popolazione ancora largamente  composta di bianchi e però il sistema pubblico   è sottodimensionato con lunghe liste d’attesa  in pochi centri e quindi possiamo pensare che   diciamo l’accesso alle cure difficile anche delle  nostre minoranze ci faccia arrivare meno pazienti  

Rispetto a quelli che dovremmo Venere Peraltro la  sanità pubblica garantisce le cure ma ma ci sono   delle differenze fra le regioni nelle modalità  di presa in carica dei pazienti quindi rischiamo   anche differenze di trattamento non legate al  paziente o alla situazione oggettiva ma anche  

Alla semplicemente il fatto di essere in una  ragione piuttosto che un’altra Però dobbiamo   sempre ricordare che l’assenza di cure per l’osas  si traduce in un maggiore rischio di eventi   cardiovascolari incidenti stradali e perdite  di produttività e queste cose sono comunque dei  

Costi sociali che comunque la società paga quindi  diciamo dovrebbe la la la garanzia della Salute   dovrebbe essere prioritaria anche nei pazienti  delle minoranze razziali perché poi questi diciamo   le loro malattie si traducono comunque in costi  per la collettività eh Questa è una diapositiva  

Conclusiva eh in cui eh diciamo si vedono tutti  i possibili fattori che influenzano lo stato di   salute e vedete che la politica economica e la  sanità pubblica sono strettamente legati Perché   i programmi nazionali e regionali gli interventi  mirati e la ricerca dipendono in ultima analisi  

Dalla disponibilità di Fondi che la politica  economica concede i cambiamenti climatici ci   sono un’altra importante variabile che si  inserisce nella programmazione della sanità   pubblica troppo poco Purtroppo però Guardate come  la politica economica abbia anche degli importanti   effetti sulla situazione socioeconomica familiare  e capiamo che avere un contratto di lavoro mandare  

I figli a scuola avere un reddito discreto è un  capitale non solo finanziario umano e sociale   ma anche umano e sociale è una condizione di  stato civile Diciamo non di madri single che   sono quelle più a rischio ha importanza sia nel  condizionare le condizioni di vita Generali sia  

Soprattutto lo stato socioeconomico dei bambini  degli adolescenti è chiaro che condizioni di   vita Diciamo in un ambiente negativo per risorse  materiali zona di residenza ambiente sociale e   condizioni di lavoro comportano i fattori di  rischio comportamentale che incidono in modo  

Importante sui bambini e sugli adolescenti come  vedete altri fattori età etnia e sesso sono minori   rispetto a tutto questo che abbiamo visto e delle  condizioni di vita scarse influenzano uno stress   sociale e cronico e questo poi riverbera sullo  stato di salute Grazie infinite per la vostra

Attenzione a te Marisa per questo escursus così  ampio e non poteva essere diversamente Marisa è   un responsabile di uno dei più importanti  centri pneumologici del sonno italiani è   tesoriere della nostra società l’associazione  di medicina del sonno ma è anche consigliere  

Della società europea e responsabile di progetti  europei proprio sui disturbi del son da anni da   anni sta istruendo e lavorando su tutti noi per  portare avanti ad esempio quella che è l’ equità   di genere che ancora non abbiamo raggiunto ma  anche ci ha fatto vedere quanto sono importanti  

Fattori sociali oltre a quelli medici che possono  incidere sul trattamento dell’Osa come inopa devo   dire Che s si prospetta questo grande lavoro sul  Parkinson sulla demenza Sembrava quasi impossibile   poter curare per le apene del sono presenti  con demenza Invece lo è e anche un recente  

Progetto dells sta lavorando in questo senso  siamo molto indietro invece nel trattamento   de liptus e sappiamo bene anche per esperienza  clinica quando quanto invece siano importanti   le apnee del sonno quanto siano frequenti  sia centrali che periferiche nei pazienti  

Con ictus e quanto si gioverebbe la l’ictus  proprio di questo tipo di trattamento in acuto   e certamente Qui c’è la diciamo la riduzione di  mezzi che non ci consente di ottemperare a questa   necessità e il problema Il problema bambini che  ovviamente richiedono un trattamento diverso e  

Forse in questo ci ricongiungermi successiva  e quindi passo a Luigi grazie grazie Enrica   e è giunto il momento del professor Bonetti  il professor Bonetti è direttore del reparto   di ortodonzia e di odontoiatria del sonno alla  all’Università di Bologna tra l’altro è anche  

Direttore di un master di odontoiatria del  sonno quindi è una persona che ha dedicato   molto tempo sia in termini di ricerca che in  termini appunto di attività clinica a quello   che è il possibile intervento odontoiatrico  nell’ambito appunto dei disturbi respiratori  

Del sonno nel nel bambino e nell’adulto e  quindi È con vero piacere che ascolteremo   la sua La sua relazione Quindi come al solito ci  darà delle informazioni utilissime in quello che   può essere appunto il suo ruolo nell’ambito  di queste patologie prego Allora possiamo  

Partire con la relazione del professor Bonetti e  buongiorno grazie al comitato scientifico di aes   per avermi coinvolto anche quest’anno in questa  pregevole iniziativa la maratona del sonno sono un   odontoiatra e come tale il mio intervento riguarda  il possibile coinvolgimento di noi odontoiatri nel  

Miglioramento della accuratezza diagnostica  di un disturbo specifico del sonno le apnee ostruttive dalla classificazione dei disturbi del   sonno possiamo vedere come essi siano  innumerevoli e come di conseguenza sia   necessaria una competenza specifica di  ambito prevalentemente neurologico per   una corretta diagnosi differenziale e per  una impostazione di una adeguata terapia

Conseguente Tuttavia l’odontoiatra può  essere coinvolto nell’ambito specifico   di alcuni disturbi respiratori in sonno ed in  particolare nella sindrome delle apne ostruttive   dall’acronimo inglese l’osa sia essa pediatrica  che dell’adulto con un ruolo molto importante   per quanto riguarda il sospetto diagnostico  ed eventualmente anche la terapia in casi

Selezionati Ma di quale patologia stiamo  In che cosa consiste l’osa è un disturbo   del respiro che si realizza durante il sonno  ed è caratterizzato come potete vedere nel   video da ripetute ostruzioni delle vie  aeree superiori che se complete possono   causare la cessazione del flusso d’aria Cioè  l’apnea se invece le ostruzioni sono parziali  

Possono provocare una itiva riduzione del  flusso d’aria cioè l’ipoparatiroidismo [Musica] che hanno un alto impatto sulla vita del  singolo paziente Ma che hanno anche importanti   ripercussioni sociali nell’ambito della diagnosi  precoce i dentisti possono e a mio parere devono   avere un ruolo importante nell’identificare  i pazienti con osa devono svolgere il ruolo  

Di sentinella diagnostica Come già indicato  nelle linee guida del Ministero della Salute   italiano ma indicate anche nelle linee guida  dell’American Academy os Slim medicine come   parte integrante degli esami odontoiatrici di  routine i dentisti possono riconoscere una piccola   via aerea superiore e altri fattori di rischio  anatomici per l’osa e utilizzare semplici domande  

Di screening e alcuni questionari specifici  per identificare potenziali pazienti questo   può certamente essere di grande aiuto a ridurre  quello che è il problema della sottodiagnosticata in Italia la situazione è simile sovrapponibile  uno studio dell’università Bocconi stima che su   Più di 12 milioni di potenziali pazienti  solo il 4% sia diagnosticato e solo il  

2% sia in trattamento quindi in sostanza  possiamo dire che solo il 96% dei pazienti   non sono diagnosticati e il 98% dei  pazienti non sono intrat capite che   c’è ancora molto da fare per la salute  del singolo paziente ma anche per ridurre   gli elevati costi sociali di questa  patologia sia costi diretti che costi

Indiretti Infatti l’associazione di ripetuti  cambiamenti acuti della fisiologia corporea   legati all’apnea come l’alterazione meccanica  della ventilazione e l’ipossia intermittente   portano ad effetti sistemici cronici  ed inducono importanti comorbidità   ricordiamo tra queste le più importanti disturbi  cardiovascolari con ipertensione ictus infarto   importanti alterazioni metaboliche come diabete  e obesità è sempre più evidente ed impattanti  

Nella vita di ogni giorno le alterazioni  neurocognitive con importanti deficit cognitivi lo studio odontoiatrico si  presta molto bene allo screening di molte   patologie il ruolo ci deriva dalla elevata  frequentazione degli Studi odontoiatrici da   parte della popolazione generale Inoltre  c’è generalmente un rapporto fidelizzato  

Nel tempo con il paziente e circa un quarto  dei pazienti che si rivolgono al dentista   non ha contatti regolari con un medico quindi  l’odontoiatra può avere un ruolo estremamente   importante come sentinella diagnostica può  veramente rappresentare una delle chiavi di   accesso più importanti a questa patologia e  probabilmente il dentista può avere un ruolo  

Superiore anche a quello del medico di Medic  generale questo direi soprattutto nelle fasi   precoci della patologia Cioè in assenza di  una sintomatologia particolarmente eclatante   invece probabilmente nelle fasi avanzate  di patologia la presenza di comorbidità   può Certamente favorire e necessita Certamente  visite dal medico di medicina generale o dallo

Specialista Tuttavia il ruolo del dentista  ad oggi non è ancora sfruttato appieno il   più grande ostacolo è la non conoscenza dell’Osa  da parte della popolazione Come possiamo vedere   emergere da questi studi citati spesso l’osa  è considerato sinonimo di russamento e non  

Ne viene avvertita la pericolosità per la  salute è percepita solo come un fastidio per   il patner di Let vedete che solo il 13% dei  non addetti ai lavori è in grado di definire   correttamente l’osa solo il 3,4% conosce la  terapia con cipap e pochissimi purtroppo lo  

0,4% conoscono il Mat propulsore mandibolare  come possibile terapia conservativa e quindi   molto importante are sia tra la popolazione  ma anche tra gli altri medici specialisti   la consapevolezza su questa patologia E i  grandi rischi per la salute che essa può comportare Ma occorre una informazione di  qualità oggi l’informazione passa sul web  

Da fonti eurostat emerge che nel 2020  più del 50% degli europei ha cercato   informazioni sulla salute onine c’è  il famoso dottor Google e adesso ci   sarà sempre di più il dottor chat GPT il web  D’altra parte è uno strumento facile veloce   ed economico Però c’è un grosso problema  c’è un mancato controllo dell’informazione  

Soprattutto in termini di qualità molti studi  dimostrano che laur at Tezza dei contenuti   e la qualità dell’informazione online sono  ridotti naturalmente specialmente nei siti commerciali Tuttavia al momento uno degli aspetti  più rilevanti per una patologia così diffusa Ma  

Così sottodiagnosticata è lo screening e questo  l’ambito in cui credo ci si debba impegnare tutti   e che può portare ad un cambiamento radicale nella  gestione di questo patologia e nell’ambito dello   screening Come già detto noi odontoiatri possiamo  e lo Ribadisco dobbiamo avere un ruolo primario ma  

Per svolgere questo compito dobbiamo essere forati  informati dobbiamo sapere dobbiamo conoscere   Infatti curiamo ciò che vediamo Ma riusciamo  a vedere solo ciò che conosciamo quindi per   fare screening per sospettare una patologia  per poterla vedere Dobbiamo In primo luogo conoscerla già nelle linee guida del 2014  del Ministero della Salute era presente il  

Concetto di odontoiatra esperto in disturbi del  sonno Con l’invito alla creazione di un percorso   formativo universitario apposito e tutto  questo è stato ribadito anche recentemente   occorre una formazione adeguata per tutti  gli operatori sanitari del dentale al fine   di riconoscere prevenire e gestire i disturbi  del sonno di pertinenza odontoiatrica e credo  

Questo sia un aspetto estremamente importante un  messaggio molto importante per noi odontoiatri   e per formare gli odontoiatri a svolgere questo  fondamentale e trovo prezioso ruolo di sentinella   la Diagnostica Come già detto ribadito nelle  linee guida abbiamo istituito già da diversi   anni il primo Master sulla formazione  odontoiatrica sui disturbi del sonno ed  

In particolare Quindi sulle apne istruttive  in sonno è un percorso di un anno con parti   pratiche con pazienti e lezioni teoriche e  siamo già arrivati alla settima edizione e   oggi il master è ordinato da me e dall’amico  il professor Antonio Gracco dell’università di

Padova la diagnosi di osa è una diagnosi  strumentale e Ad oggi ancora oggi la   polissonografia è considerata l’esame goal  standard si tratta di un esame che consente   di monitorare diversi parametri fisiologici  durante il sonno come l’attività del cervello   con l’elettroencefalogramma la frequenza  cardiaca la saturazione di ossigeno il  

Flusso d’aria i movimenti del torace dell’addome  eccetera l’utilizzo della polisonnografia offre   una visione completa del sonno e può quindi  aiutare direi fondamentale per identificare   i diversi disturbi del sonno oggi l’esame  viene più spesso effettuato in una forma   più semplificata senza tutte le derivazioni  e a domicilio del paziente rendendo tutto più

Pratico Tuttavia la diagnosi strumentale non  è così semplice e a portata di mano anche in   termini di costi come vedete L’attrezzatura è  ingombrante abbastanza fastidiosa ed in genere   l’esame viene effettuato per una sola no  quindi ci si gioca tutto in quella notte  

Di controllo di recente stanno uscendo sul  mercato strumenti di più facile utilizzo poco   ingombranti e speriamo che in un futuro non  troppo lontano potranno rendere la diagnosi   di osa più agevole e precisa e soprattutto  permettendo la registrazione di più notti   Se prendiamo come esempio altre patologie  estremamente diffuse come l’ipertensione  

Possiamo comprendere come il trattamento di  questa patologia sia migliorata soprattutto   a seguito della semplificazione degli strumenti  di misurazione della pressione quindi penso che   la tecnologia ci sarà di notevole aiuto nel  miglioramento della gestione dell’Osa sia   in termini di diagnosi che di terapia  ma ritorniamo all’ambito odontoiatrico  

Il nostro compito di screening lo possiamo  svolgere attraverso la raccolta dell’anamnesi   della storia clinica attraverso l’uso  di questionari e attraverso l’esame clinico primo strumento di screening molto  efficace è l’anamnesi occorre che oltre ad   un’anamnesi generale Certamente i sintomi  più specifici e importanti da indagare sono  

I sintomi notturn l’osa di fatti si esplica  di notte durante il sonno Dobbiamo ricordarci   di fare alcune domande sulla qualità del sonno  in generale E più specifiche sulla presenza di   russamento di apnee riferite dalla parte di letto  sulla presenza di nicturia cioè la necessità di  

Urinare spesso di notte e sulla coesistenza  di un reflusso gastro esofago Questi sono i   sintomi che possono essere più rilevanti sintomi  di urni invece sono spesso a specifici purtroppo   come mal di testa irritabilità deficit di  attenzione l’unico specifico è certamente   l’eccessiva sonnolenza diurna ma purtroppo  non è un sintomo così affidabile in quanto  

Non è non è un sintomo così utile perché non  è un sintomo precoce e quando è presente vuol   dire che ci troviamo di fronte già a forme  gravi della patologia quindi in forme più avanzate nei bambini è bene indagare  con i genitori sulla qualità del sonno  

Chiedere come dorme suo figlio indagare  sull’eventualità presenza di russamento   apnee sulla presenza di un enuresi notturna  sulla qualità del rendimento scolastico se   c’è uno scarso rendimento scolastico Se questo  è attribuibile a un deficit di attenzione se   c’è un comportamento iperattivo e se ci  sono per esempio delle otiti ricorrenti  

Sono tutti sintomi che possono essere  dei segni di allarme tutto questo per   richiedere poi eventualmente successivamente  Qualora questi disturbi siano presenti per   richiedere un approfondimento diagnostico ma  in qualità di odontoiatri ci troviamo spesso   nella nostra attività clinica a gestire problemi  come il bruxismo o i disturbi dell’articolazione  

Temporomandibolare e dobbiamo ricordarci un  messaggio importante per noi Donto iatri che   occorre sospettare in queste situazioni  la compresenza di disturbi del sonno   come insonnia e Dosa associate ad un reflusso  gastro esofago quindi valutarne la possibile associazione se vediamo delle usure dentali  come come Quest siamo soliti fare diagnosi  

Di bruxismo e proporre un bite per proteggere i  denti ed evitare quindi un ulteriore usura oggi   però dobbiamo essere molto più attenti nella  diagnosi e cauti soprattutto nella soluzione   terapeutica occorre escludere che ci sia  la presenza di un flusso gas esofageo e  

Del dell’Osa Infatti se inserire un bite in  un soggetto che presenta riflusso potrebbe   favorire la permanenza degli acidi digestivi  a contatto della superficie dentale e quindi   favorire ancora di più l’eruzione dentale ma  il reflusso a volte potrebbe essere associato   o essere una conseguenza dell’Osa E allora  attenzione perché prima di inserire un B  

In un paziente bruxista dobbiamo escludere la  presenza di osa e questo perché lo dimostriamo   con queste due pulsos simmetrie vedete in  un paziente bruxista la presenza di un byte   fa peggiorare l’osa Aumentando il numero delle  desaturazione vedete che passiamo da 13.6 e 20  

Per ora di sonno senza Byte a 20.7 in presenza  di Byte con anche incremento della profondità   di desaturazione quindi è importante prima di  proporre una terapia occlusale nel paziente   bruxista indagare la contemporanea presenza di osa  ed eventualmente procedere prima con la terapia di quest’ultimo oltre all’anamnesi dobbiamo  usare come strumento di screening i  

Questionari questi possono essere di  aiuto nell’identificare potenziali   pazienti contribuendo così a ridurre  il problema della sottodiagnosticata   il questionario di Berlino lo stop Bang e  la scala di ews per valutare la sonnolenza   sono tra i questionari più importanti nello  screening È tuttavia necessario ribadire che  

Non sono strumenti diagnostici sono strumenti  di screening quindi ci aiutano soltanto a porre   un sospetto in caso di positività ovviamente si  renderà necessario un approfondimento diagnostico specialistico Per quanto riguarda l’osa pediatrica  il consiglio è di utilizzare come questionario di   screening il pediatric sleep Question abbiamo  condotto una revisione sistematica il cui fine  

Ultimo era quello di individuare un questionario  facilmente utilizzabile dagli odontoiatri per   migliorare lo screening e allo specialista di  riferimento per l’approfondimento diagnostico   dall’analisi di 15 questionari il pediatri  sleep questioner è risultato quello con la   più alta sensibilità Cioè la capacità di un  test di individuare correttamente i soggetti

Malati Ma certamente non dobbiamo fermarci  solo all’anamnesi e ai questionari anche   l’esame clinico Può risultare di grande aiuto  nel sospettare la patologia l’associazione tra   obesità e osa è oramai ampiamente dimostrata  un indice di massa corporea superiore a 30 o  

La circonferenza del collo superiore a 40 cm sono  caratteristiche che indicano un alto rischio di osa alcuni aspetti scheletrici come la retrusione  mandibolare o la micrognazia sono classicamente   considerati fattori anatomici utili per sospettare  la patologia in quanto favoriscono l’osa purtroppo  

Dobbiamo dire che questo vale per i casi estremi  come ad esempio per i pazienti sindromici per gli   altri non è così la valutazione scheletrica  attraverso la cefalometria può evidenziare   differenze strutturali cranio facciali dei  pazienti osa rispetto ad un gruppo controllo   ma purtroppo tali differenze anche a volte se  statisticamente significative risultano minime  

E quindi clinicamente irrilevanti quindi  l’analisi della morfologia scheletrica   non risulta particolarmente utile per lo  screening D’altra parte è noto che l’osa   è un disturbo multifattoriale non c’è solo  non è dovuta soltanto ad una compromissione   anatomica delle viere superiori ma  è anche causato da diverse anomalie  

Cosiddette funzionali che rendono pertanto  una necessaria una diagnosi specialistica approfondita abbiamo visto che nell’ambito  dell’esame clinico alcuni fattori generali   come l’obesità e la circonferenza del collo sono  fattori importanti anti per porre il sospetto di   osa invece la morfologia scheletrica e facciali  in genere non lo sono Se non per i casi più gravi  

I casi pazienti sindromici vediamo ora se alcune  caratteristiche intraorali possono invece essere   utili a un sospetto di osa Certamente è utile  per lo screening l’analisi delle tonsille e   del palato molle come indicato dall’America  Academy dentle medicine quindi si invita gli  

Odontoiatri a valutare non soltanto i denti  l’occlusione ma anche andare un po’ oltre   analizzando le dimensioni delle tonsil il palato  molle la lingua provvedendo ovviamente all’invio   a colleghi a Torino dei casi sospetti per gli  accertamenti diagnostici e le terapie del caso  

Purtroppo i dati relativi all’occlusione non sono  particolarmente utili allo screening dell’oso qui   vediamo due due esempi due casi un adulto e un  bambino entrambi mostrano una evidente alterazione   occlusale con una riduzione del diametro  dell’arcata superiore e una laterodeviazione   della mandibola sono malocclusioni importanti e  potenzialmente collegabili ad un disturbo Come  

L’osa Ma l’esame strumentale lo esclude sia  la poligrafia nel del paziente adulto che la   pulsossimetria nel bambino sono risultati negativi  e tutto questo D’altra parte è confermato anche   nei dati della letteratura scientifica la presenza  di una malocclusione non ci fa essere sicuri della  

Presenza di os però attenzione Questo vuol dire  che soprattutto l’assenza di una mala occlusione   che non ci deve far escludere la presenza  di ose in questo nostro studio pubblicato   di recente siamo andati ad analizzare la forma  e le dimensioni di Arcata di 90 pazienti affetti  

Da oso Purtroppo non è stata trovata alcuna  relazione significativa tra le caratteristiche   morfologiche dell’arcata dentale e l’indice  di apnea ipopnea per ora di sonno Dopo aver   controllato potenziali fattori confondenti come  sesso età e indice di massa corporea possiamo   trovare pazienti con qualunque forma d’arcata  quadrata o voide stretta ed anche i parametri  

Trasversali dell’arcata superiore non variano  a seconda della gravità dell’oso tutto questo   indica che i parametri dell’arcata dentale sono  scarsi predittori della gravità dell’oso sempre   A questo riguardo vi presento una recente  revisione che ha indagato l’associazione   tra l’osa pediatrica e le caratteristiche  craniofacciali e dentali facendo un confronto  

Fra pazienti affetti da osa e un gruppo controllo  valutando alcuni parametri occlusali e scheletrici   vediamo che le differenze dei valori sono molto  piccole e comprese all’interno della deviazione   standard differenze sulla posizione sagittale dei  mascellari di 036° o di circa 2° oppure differenza  

Del diametro mascellare di circa 1 mm o di overjet  di meno di 1 mm anche se a volte statisticamente   significative sono assolutamente irrilevanti dal  punto di vista clinico E quindi non utili per un   sospetto diagnostico Per questo la presenza di  malocclusione non è particolarmente utile allo  

Screening ma come già detto è soprattutto  l’assenza di malocclusione che non ci deve   F escludere la presenza di os questo è Jacopo  che non presenta particolari problemi ha una   dentizione decidua sostanzialmente regolare ma  quelle tonsille gli condizionano una osa grave  

Pertanto lo screening del paziente osa sulla base  dell’occlusione non è affidabile e allora nel fare   screening Dobbiamo considerare tutti i pazienti  come potenzialmente apnoici e a questi risultati   raggiunta anche la task force dell’associazione  americana di ortodonzia con l’affermazione che   la sola morfologia craniofacciale non può  determinare la presenza di osa i segni sono  

Poco efficaci per discriminare la patologia  bisogna valutare soprattutto l’anamnesi la   storia clinica questo che è importante i sintomi  sono molto più importanti del dato occlusale ma   soprattutto da tener presente è la conclusione  cioè che la valutazione Perosa dovrebbe far parte  

Integrante di ogni visita ortodontica In sostanza  è la missione di quanto già anticipato Dobbiamo   considerare ogni paziente come potenzialmente  apnoico riprendo il titolo della mia relazione   e vorrei concludere che la strada da percorrere  È ancora lunga ma siamo in cammino molto è stato  

Fatto in questi ultimi anni molti odontoiatri si  sono avvicinati seriamente a questa patologia e   hanno avuto riscontri entusiasmanti da parte  dei pazienti ma dobbiamo ancora lavorare per   far emergere questa patologia la mancata diagnosi  è come abbiamo visto ancora elevatissimo superiore  

Al 90% a mio parere per migliorare l’accuratezza  diagnostica per l’apnea nel sonno è importante   concentrare gli sforzi su tre aspetti principali  in primo luogo l’informazione occorre che la   popolazione abbia consapevolezza di Che cos’è  l’osa e quali gravi rischi può comportare sia  

Per la salute propria che altrui è importante  altresì che il messaggio mediatico sia efficace   e soprattutto di buona qualità parallelamente  occorre una corretta formazione specialistica   degli operatori sanitari del settore per rendere  più efficace lo screening dell’Osa e appropriato   il successivo percorso diagnosticoterapeutico  attraverso un irrinunciabile approccio  

Transdisciplinare è per questo che l’Università  di Bologna da anni si impegna alla formazione   sia di medici che di odontoiatri con i  Master percorsi formativi risultati molto   qualificanti e di grande soddisfazione per i  partecipanti Infine un grande aiuto potrà venire   dallo sviluppo tecnologico lo sviluppo di nuovi  strumenti affidabili potrà consentire a tutti Un  

Facile accesso alla diagnostica strumentale  rendendola più semplice più rapida e meno costosa Io con questo vorrei ringraziare   tutti i miei collaboratori e  ringraziare voi per la cortese attenzione grazie grazie professor Bonetti per  questo questo veramente completo escursus su   quelle che sono le problematiche relative alla  alla diagnosi della della sindrome della pne eh  

Nel sonno e come come giustamente faceva rilevare  il professor Bonetti uno dei grossi problemi È che   questa patologia è una patologia sicuramente  da affrontare in maniera multidisciplinare e   è ancora incredibile come ci siano tantissimi  pazienti non diagnosticati e eh abbiamo visto  

Bene quali possono essere sia da questa relazione  ma anche dalle relazioni precedenti quelle che   possono essere le conseguenze sia a breve  termine che a lungo termine della sindrome   della prosuti nel sonno quindi non possiamo  diciamo nascondere la testa sotto la sabbia  

E far finta che questa sindrome non non esista o  che non debba essere affrontata in maniera seria   il L’aspetto fondamentale è che l’odontoiatra  come appunto rilevava molto bene Bonetti è spesso   il il primo specialista che può incontrare i il  paziente affetto da questa patologia E quindi è  

Giusto che anche gli odontoiatri abbiano diciamo  una formazione precisa e specifica su questa   patologia proprio perché potrebbero dare una  importante contributo proprio alla diciamo così   individuazione di questi di questi pazienti  che hanno una patologia da non sottovalutare   e ringraziamo ancora Bonetti proprio per la sua  estrema chiarezza nella nella sua presentazione  

E passerei Allora ad Enrica che presenta la la  prossima la prossima relazione prego Enrica e   abbiamo adesso un punto fondamentale per quella  che è la diagnosi e anche per quello che è la   terapia dei disturbi del sonno quindi lo  stile di vita ci parla dell’argomento la  

Professoressa zoccoli che è professore ordinario  di fisiologia dell’universit unità di Bologna ma   è anche neurologa quindi oltre all’esperienza di  scienziata ha un’esperienza molto più pratica che   è un un valore aggiunto nella sua formazione nella  sua capacità di divulgazione ed è anche parte di  

Questo gruppo italiano di donne che lavorano in  medicina del sonno sempre nell’ottica dell’equità   e quindi abbiamo l’impatto degli stili di vita  sulla fisiologia del sonno che ci presenta   Giovanna zoccoli Buongiorno a tutte e a tutti  Sono Giovanna zoccoli sono una neurofisiologia   e lavoro all’Università di Bologna dove studiamo  principalmente le regolazioni fisiologiche durante  

Il sonno Oggi parlerò dell’impatto degli  stili di vita sulla fisiologia del sonno   Cosa sono gli stili di vita gli stili di vita  sono quell’insieme di comportamenti e azioni che   mettiamo in pratica nella nostra quotidianità  e che incidono sulla qualità della vita e sul  

Nostro benessere psicofisico quindi uno stile di  vita sano è l’insieme di quei comportamenti e di   quelle abitudini che promuovono la condizione  di salute la nostra condizione di benessere   e quali sono questi comportamenti C’è stato  uno studio molto importante condotto dalla eh  

Università di Harvard l’ Harvard Medical School e  sul numero estremamente elevato di soggetti oltre   100.000 che sono stati seguiti per più di 30 anni  proprio volto a individuare Quali sono i fattori   della nostra vita quotidiana che promuovono una  condizione di salute e hanno visto che una dieta  

Equilibrata basata principalmente sul consumo  di frutta verdura cereali integrali un’attività   fisica svolta con regolarità il controllo del  peso corporeo l’astinenza dal fumo e un consumo   di alcool moderato e promuovono una condizione di  salute e aumentano l’aspettativa di vita quindi  

Configurano uno stile di vita sano al contrario  una dieta ricca di carni grasse di insaccati   e la mancanza di attività fisica l’aumento del  peso corporeo l’esposizione al fumo sia attiva   che passiva e un consum umo eccessivo di altol  compromettono la condizione di salute diminuiscono  

L’aspettativa di vita e quindi configurano quella  che possiamo chiamare uno stile di vita non sano   quindi lo stile di vita è qualcosa che influisce e  partecipa alla determinazione del nostro benessere   psicofisico Ovviamente non è solo questo non sono  solo questi elementi ce ne sono tanti altri che  

Finiscono le condizioni sociali le condizioni  economiche il tono dell’umore però lo stile di   vita è un fattore importante bene che cosa c’entra  il sonno Eccolo qui il sonno il sonno è qualcosa   che come sappiamo per la nostra esperienza  personale molto importante nel determinare  

La nostra condizione di benessere quando dormiamo  bene il giorno dopo viviamo meglio e quello che   andremo a dire oggi è che anche il nostro stile  di vita condiziona il sonno quindi la qualità   del sonno dipende dalla qualità del nostro stile  di vita lo stile di vita sano promuove il sonno  

Il sonno come abbiamo visto promuove il nostro  benessere psicofisico che a sua volta promuove il   sonno quindi se viviamo bene dormiamo meglio se  dormiamo bene viviamo meglio quindi si instaura   un circolo virtuoso che ci porta a vivere una  vita di qualità superiore bene allora andiamo  

A vedere qual è la relazione tra questi elementi  che determinano uno stile di vita sano che possono   determinare uno stile di vita sano e il sonno  e cominciamo parlando della dieta quindi anche   in questo caso c’è un’esperienza soggettiva e  personale di tutti noi sappiamo che la dieta è  

Un’influenza del sonno se mangiamo la sera cibi  molto pesanti e di difficile digestione dormiamo   male e d’altra parte Sappiamo anche che spesso  dopo pranzo dopo cena avvertiamo una sonnolenza   postprandiale Quindi c’è un effetto del cibo  sul sonno forse è meno Noto che c’è anche un  

Effetto inverso e quindi anche il sonno può avere  un effetto sulla successiva alimentazione non mi   dilungo su questo aspetto perché la relazione  tra sonno e alimentazione è l’oggetto di un   altro intervento però un sonno breve accorciato  e ridotto va a condizionare la scelta della  

Tipologia di alimenti che si andranno a assumere  nella giornata successiva si tenderà a scegliere   cibo che contiene un numero più elevato di  calorie Esistono degli cibi che hanno uno   specifico effetto sul sonno che promuovono il  sonno Beh in tutte le nazioni del mondo e ci  

Sono delle tradizioni circa i cibi che possono  promuovere il sonno nei paesi occidentali si   dice il latte il latte caldo assunto la sera e  favorisce un buon sonno e gli studi scientifici   su questo aspetto Sono iniziati tantissimi anni fa  più di 80 anni fa è stato condotto il primo studio  

In cui il sonno veniva per la verità valutato in  maniera soggettiva dai soggetti ma aveva portato a   concludere che effettivamente c’era un effetto  obiettivo dell’assunzione di latte nelle ore   serali per promuovere il sonno per fare sì che i  soggetti la mattina doopo Erano soggetti anziani  

Si sentissero maggiormente riposati in realtà  studi successivi hanno in parte contraddetto   questi primi risultati e non c’è una specifica  evidenza scientifica che ci permette di affermare   che il l’assunzione di latte nell’orario serale  effettivamente promuove il sonno Il latte contiene   naturalmente della melatonina che sappiamo  ha invece un effetto positivo sul sonno ma  

La quantità di melatonina normalmente presente  nel latte piuttosto basso può aumentare quindi   effettivamente in questo caso l’assunzione di  latte che contiene molta melatonina può favorire   il sonno e questo aumento della concentrazione di  melatonina può venire ottenuto mungendo le mucche  

Al buio durante le ore notturne altri alimenti  o bevande che si pensa tradizionalmente possono   promuovere il sonno la camomilla per esempio  ma anche in questo caso non ci sono evidenze   scientifiche di un effetto specifico della  camomilla o perlomeno non ha un effetto superiore  

A quello dell’assunzione nello stesso orario di  Altre bevande calde ancora la frutta succo di   ciliege o ciliege si era pensato e alcune evidenze  supportavano questa evidenza che potesse favorire   il sonno ma in realtà le basi scientifiche di  questa affermazione sono molto scarse E così per  

Esempio ci sono c’è uno studio scientifico che  dice che l’assunzione di due kiwii un’ora prima   del momento di andare a letto possa aumentare  la qualità e l’efficienza del sonno però è un   singolo studio quindi complessivamente possiamo  dire non ci sono cibi specifici che promuovono il  

Sonno Però complessivamente l’introduzione di  cibo e con la dieta ha un effetto sul sonno e   come fa ad averlo perché dopo mangiato spesso  abbiamo sonno Beh il cibo introdotto con la   dieta raggiunge il tratto gastrointestinale e qui  promuove il rilascio di ormoni come l’insulina la  

Colecistochinina la grelina e altre che agiscono  anche in come ormoni a livello del sistema nervoso   centrale eh promuovendo L’attività dei sistemi che  inducono il sonno ehm il triptofano è una sostanza   che viene derivata dal contenuto proteico della  dieta ed è un precursore di un neurotrasmettitore  

Che si chiama serotonina che di per sé promuove la  veglia ma è anche il substrato di partenza per la   sintesi della melatonina quindi un aumentato  assorbimento di triptofano quindi una che   contiene proteine da cui si ricava il triptofano  e carboidrati che favoriscono l’assorbimento del  

Triptofano può portare a una maggior sintesi di  melatonina e anche questo può indurre il sonno   ci sono anche molecole biat che sono presenti  in alcuni prodotti caseari e che possono avere   anch’esse un effetto favorente il sonno mediante  un’interazione col sistema degli oppioidi endogeni  

In particolare alcune di queste sostanze sembra  che possano anche avere un effetto benzodiazepine   simile Perché agiscono sugli stessi recettori  per un neurotrasmettitore che si chiama il gaba   sicuramente ci sono anche altri meccanismi che  ancora non sono stati del tutto delucida ehm   quindi Un’alimentazione equilibrata favorisce  il sonno Un’alimentazione non equilibrata  

Invece può creare dei disturbi del sonno sia  Un’alimentazione eccessiva eccessivamente ricca   di grassi sia anche una alimentazione scarsa e  questo si associa ovviamente a una compromissione   delle condizioni di salute quindi è stato visto  che avere una dieta non equilibrata compromette  

Le condizioni di salute oltre a compromettere  il sonno e sottolineo questo aspetto perché   nei paesi occidentali esistono importanti  disparità dietetiche che sono in relazione   col livello socioeconomico quindi una situazione  di disagio socioeconomico come è stato dimostrato   in questo lavoro rappresenta ancora oggi una  condizione di rischio per la salute ma anche  

Perché produce alterazioni del sonno e tutte le  patologie che alle alterazioni del sonno sono   associate un secondo fattore che abbiamo visto  fa parte di quelli individuati come comportamenti   Fattori e comportamenti che condizionano ehm il  nostro stile di vita e possono configurare uno  

Stile di vita sano è l’assunzione di alcol  l’alcol è tradizionalmente un ipnotico uno   degli ipnotici non da banco più utilizzati perché  l’assunzione di alcool favorisce il sonno Quando   beviamo dell’alcool e questo induce sonnolenza e  facilita il sonno nel la prima metà della notte  

Diminuisce la latenza del sonno e aumenta sia  la durata del sonno non REM sia la presenza e   la produzione di quel sonno A onde lente che  viene considerata la il sonno più profondo e   quindi il più ristoratore quindi un’assunzione  acuta di alcol inizialmente favorisce il sonno  

Ma se questa assunzione è un’assunzione elevata  a questo effetto ipnoinducente nella prima parte   della notte si sostituisce invece nella seconda  metà della notte una condizione di insonnia   un’interruzione di insonnia e più alta la dose  di alcool Assunta più lungo sarà questo periodo  

Di insonnia notturna questo per quanto riguarda  l’assunzione di alcool in soggetti normali non   alcolisti ma l’alcol condiziona profondamente il  sonno specialmente nelle persone alcoliste in Chi   ha un consumo cronico allungato ed elevato  di alcol questi soggetti sono eh soggetti a  

Un’insonnia molto intensa marcata quindi mancanza  di sonno notturno che si associa a un’eccessiva   sonnolenza di urna con anche alterazione della  struttura del sonno e in particolare c’è grossa   mancanza di sonno non REM e questo sia mentre il  soggetto alcolista consuma il sonno ma anche nei  

Periodi in cui si tenta una sospensione della  assunzione di alcol Quindi durante i periodi di   astinenza eh Questi disturbi del sonno possono  perdurare anche alcuni anni dopo la sospensione   dell’assunzione di alcol in un alcolista e più  marcate sono i disturbi del sonno più alta è la  

Probabilità che il soggetto riprenda il consumo  di alcol come fa l’alcol a esercitare un effetto   sul sonno agisce su questo sistema è un sistema  di neuron che utilizzano come neurotrasmettitore   una sostanza che si chiama acetilcolina e sono  situati in una zona del nostro encefalo che  

Si chiama il prosencefalo basale bene e questi  neuroni raggiungono la nostra corteccia cerebrale   La attivano e inducono una condizione di Veglia  Quindi durante il periodo di Veglia li vedete qua   sono i neuroni gialli sono accesi sparano e ci  tengono sveg Che cosa fa l’alcol l’alcol aumenta  

La concentrazione di una sostanza che si chiama  adenosina che va ad inibire questi neuroni quindi   le vedete qua i neuroni gialli sono stati spenti  dall’aumento della concentrazione di adenosina   che è stata promossa dall’alcol quindi questo va a  inibire i sistemi della veglia inducendo il sonno  

Quindi l’assunzione acuta di alcool produce sonno  attraverso questi meccanismi e sempre andando ad   alterare a modulare l’effetto dell’adenosina e  l’alcol può produrre però abbiamo visto anche ins   sonnia specialmente chi lo assume cronicamente  e anche nel periodo di astinenza da alcol una   diminuzione l’alcool produce una diminuzione  dell’azione dell’adenosina a questo livello  

Anche andando a determinare una riduzione cronica  dell’espressione dei recettori per l’adenosina e   e quindi produ c’è la l’azione dell’adenosina  che va a inibire la veglia diciamo viene meno   e per cui la veglia risulta ipers stimolata e  questo produce la condizione di insonnia che si  

Ha durante ehm la assunzione cronica di alcool e  negli alcolisti anche durante la fase di astinenza   da alcol quindi l’alcool disturba il sonno sia  un uso acuto e massiccio di alcool dopo questa   prima fase di induzione del sonno e poi crea  invece una condizione di incapacità di produrre  

Il sonno quindi risveglio prolungato notturno sia  soprattutto nei soggetti alcolisti che lo assumono   cronicamente anche durante l’astinenza da alcol  il sonno risulta disturbato questo è un problema   grave da un punto di vista socioeconomico il costo  sociale del consumo di alcool è elevatissimo ed è  

Elevatissimo anche il costo derivante dai disturbi  del sonno legati al consumo eccessivo di alcool   negli Stati Uniti è stato calcolato che questo  ammonta a diversi miliardi di dollari per cui è un   costo veramente molto alto e un punto interessante  e da Tenere presente è che anche qui il fattore  

Socioeconomico pesa non tanto sull’assunzione di  alcol quanto piuttosto sulle conseguenze cliniche   dell’assunzione di alcool che a parità di consumo  sono molto più elevate in condizioni di disagio socioeconomico Un altro fattore è il fumo e  non bisogna fumare non c’è una dose minima di  

Fumo ehm che consenta di avere uno stile  di vita sano per avere uno stile di vita   sano non bisogna fumare il fumo Lo sappiamo  fa male fa venire il cancro ai polmoni genera   eh problemi cardiovascolari importanti ma ha  anche un effetto nocivo sul sonno e infatti  

Ci sono evidenze scientifiche che dimostrano  che il fumo sia attivo ma anche l’esposizione   passiva alla nicotina contenuta nel fumo di  tabacco riduce il tempo di sonno aumenta la   difficoltà di addormentamento aumenta i  risvegli notturni e tutti questi effetti   aumentano con l’aumentare della dose quindi c’è  una relazione dose risposta Qual è il meccanismo  

Come dicevo il fumo di tabacco contiene nicotina  questa nicotina potenza l’azione di quel sistema   di neuroni colinergici di cui parlavamo prima  nel prosencefalo basale andando a stimolare la   veglia e questa condizione di attivazione centrale  determina anche un’attivazione del sistema nervoso   autonomo che incrementa la nostra frequenza  cardiaca la pressione arteriosa la frequenza  

Respiratoria e quindi ci allontana da quella  condiz che favorisce la comparsa del sonno   bene Un altro fattore importante sicuramente è  l’attività fisica l’attività fisica fa bene al   sonno anche una piccola quantità di attività  fisica può migliorare l’umore può Scusate fa  

Bene al benessere psicofisico anche una piccola  quantità di attività fisica è importante perché   migliora il nostro umore migliora le nostre  funzioni cognitive è importante perché ci   aiuta nel controllo del peso corporeo perché anche  fisicamente aumenta l’equilibrio corporeo aument   la flessibilità e per cui ha effetti metabolici  positivi quindi chiaramente l’attività fisica è  

Uno dei fattori importanti per il mantenimento  del nostro benessere psicofisico Ma come Vedremo   oggi l’attività fisica favorisce anche il sonno  un sonno di buona qualità e viceversa un Sono   di buona qualità è un fattore che consente lo  svolgimento di una migliore attività fisica  

E vedremo attraverso quali meccanismi in più  giustamente come avevamo già sottolineato il   Sonne è un fattore importante che partecipa alla  creazione del nostro benessere psicofisico e il   nostro benessere psicofisico come avevamo  già ricordato è un fattore importante che   ci consente di dormire meglio quindi è una  relazione bidirezionale Quindi adesso andremo  

A vedere attraverso quali meccanismi l’attività  fisica esercita un effetto sul sonno e attraverso   quali meccanismi il sonno può esercitare un  effetto positivo un sonno di buona qualità   può esercitare un effetto positivo sull’attività  fisica e al contrario un’alterazione del sonno può   compromettere anche la prestazione fisica Quindi  vediamo prima gli effetti dell’esercizio sul  

Sonno attività fisica esercizio fisico non sono  esattamente la stessa cosa l’attività fisica è   l’insieme di tutte le nostre attività quotidiane  che determinano un dispendio energetico Quindi   anche semplicemente camminare salire le scale  o eseguire qualsiasi attività che richiede un   impegno muscolare mentre l’esercizio fisico  è qualcosa di programmato e che può essere  

Quantificato in termini di frequenza e durata  quindi si è visto che l’esercizio fisico fa   bene al sonno anche se è svolto sporadicamente  un esercizio la presenza di esercizio fisico   condotto della giornata aumenta durante la notte  successiva e quella Fase di Sonno ad onde lente  

Che è quella più ristorativa aumenta la la latenza  del sonno REM il sonno REM è il sonno invece ricco   di sogni che ha un significato diverso dal  sonno ristorativo non REM e complessivamente   la quantità di sonno REM va a diminuire quindi  aumenta il sonno ristorativo e diminuisce il  

Sonno REM ehm ci si addormenta più rapidamente  quindi diminuisce la latenza tra il momento in   cui siamo andati a dormire e l’inizio del sonno  e e diminuiscono invece il diminuisce invece il   numero di risvegli durante il riposo notturno  quindi Specialmente se l’esercizio è fatto  

Qualche ora prima del momento dell’addormentamento  il sonno ne risente molto positivamente ancora più   importanti sono gli effetti di un esercizio  svolto regolarmente e questo sia nei buoni   dorn mitori ma anche e soprattutto nei cattivi  dormitori l’effetto Dell’esercizio fisico sul   sono nei cattivi dormitori è talmente rilevante  che questo viene considerato l’esercizio fisico  

Viene considerato un trattamento non farmacologico  per questi soggetti dei disturbi del sonno anche   in questo caso l’esercizio condotto in maniera  regolare va ad aumentare l’efficienza del sonno   quindi diminuiscono i risvegli va a aumentare  questo sonno importante ad onde lente e anche  

La quantità totale di sonno che viene prodotto  quindi il sonno e l’esercizio fisico fa veramente   bene al sonno Tant’è vero che la National sleep  Foundation raccomanda lo svolgimento di esercizio   fisico quando si può è meglio farlo questo fa bene  al sonno A patto naturalmente che non venga fatto  

Durante le ore notturne che dovrebbero essere  quelle riservate proprio alla produzione del sonno   gli studi svolti su soggetti umani eh presentano  risultati a volte un po’ contraddittori tra loro   perché ci sono tanti fattori confondenti c’è tanta  variabilità dipendente da fattori genetici dalla  

Dieta diversa dallo stile di vita diverso Quindi  da tanti fattori fattori psicologici fattori   economici fattori sociali che possono condizionare  i risultati quindi molto spesso i meccanismi   risult gli effetti risultano più chiari quando lo  studio viene condotto invece su modelli animali  

Che sono privi di questi fattori confondenti hanno  tutti lo stesso background genetico fanno tutti   la stessa dieta si svegliano tutti alla stessa  ora fanno tutti le stesse attività Quindi è un   modello molto più pulito questo è uno studio che è  stato fatto su Ratti che venivano che presentavano  

Facevano un’ora di esercizio fisico al giorno  nel senso correvano su una ruota per 5 giorni   alla settimana il sabato e la domenica anche loro  facevano festa Questo per 8 settimane ehm e si   Andate a studiare l’effetto di Questo esercizio  fisico sul sonno bene è bello dire che anche in  

Questo modello animale si ottengono gli stessi  risultati che sono stati ottenuti sui soggetti   umani quindi diminuzione della frammentazione  del sonno aumento del sonno profondo del sonno   ristoratore e questi effetti benefici sul sonno  è stato visto perdurano per due settimane dopo la   fine del training dell’allenamento quindi questo  vuol dire che l’effetto positivo dellesercizio  

Fisico sul sonno perdura per un tempo un lasso  di tempo considerevole esercitando un effetto   duraturo sul sistema nervoso centrale come fa  l’esercizio fisico ad esercitare un effetto   sul sonno Questo è uno studio fatto nel 2005 2015  in cui è stato valutato l’effetto di un esercizio  

Fisico aerobico quindi non estremamente intenso  sia svolto sporadicamente sia svolto in maniera   regolare e si è visto che l’esercizio fisico va  a impattare a esercitare un effetto positivo su   tanti fattori che condizionano il sonno quindi  per esempio sulla temperatura corporea l’esercizio  

Fisico fa aumentare la temperatura Corp ma dopo  questo incremento durante l’attività fisica si   ha una riduzione Ed è proprio questa riduzione che  va a favorire lo stato di sonno ha un effetto sul   sistema nervoso autonomo per esempio attiva  il sistema nervoso simpatico ma dopo questa  

Attivazione si ha un rebound un’attivazione del  sistema nervoso parasimpatico che predispone   all’arrivo del sonno successivo negli diminuita  la produzione di di citochine proinfiammatorie   dall’esercizio fisico e anche questo è un fattore  che può favorire il sonno e l’esercizio fisico ha  

Un effetto positivo sull’umore in parte perché  diminuisce la produzione di sonno REM che può   favorire invece uno stato depressivo in parte  probabilmente per la produzione di un fattore   neurotrofico di derivazione cerebrale  si chiama bdnf che Aumenta il tono del   dell’umore quindi l’insieme di tutti questi  fattori facilita il sonno Specialmente il  

Sonno ristorativo A onde lente e avere un  sonno di buona qualità migliora l’umore e   migliora anche la propensione all’esercizio  fisico che quindi viene svolto con Maggiore ehm viene svolto più volentieri Ecco al contrario  anche il sonno può avere un impatto sull’esercizio  

Fisico questo studio ha ha sempre valutato gli  effetti di una perdita di sonno in atleti che   svolgono attività fisiche in maniera competitiva e  questi soggetti sono facilmente soggetti a perdita   di sonno perché hanno problemi di Jet legs  e vanno a f competizione internazionale sono  

Stressati dall’idea della gara quindi è facile che  abbiano disturbi del sonno perdite sia acute per   una notte ma anche croniche durante il periodo  di Iper allenamento come vedete la perdita di   sonno impatta sia sul sistema nervoso centrale  sia sul sistema nervoso autonomo sul metabolismo  

Sulla produzione di ormoni sulle produzione  di sostanze infiammatorie e antiinfiammatorie   e complessivamente questa attivazione di tutti  questi meccanismi comporta una riduzione della   vigilanza nel giorno successivo un aumento  della percezione della fatica e che sicuramente   determinano una riduzione della performance  fisica una peggioramento del Toro dell’umore  

Quindi la performance fisica risulta diminuita  per tutti questi motivi ma non solo se anche una   difficoltà del recupero energetico dopo esercizio  e un aumento della possibilità di di procurarsi   delle lesioni durante l’esercizio sia perché la  vigilanza e la tensione sono diminuite ma anche  

Perché il sistema propriocettivo risulta  alterato e se c’è un esercizio fisico la   capacità di guarigione dopo la lesione è  sensibilmente significativamente diminuita   in condizioni di perdita di sonno un aspetto  particolare è la diminuzione della tolleranza   dell’esercizio alle temperature estreme Perché si  ha un’alterazione del sistema termoregolatori e  

Questo è particolarmente rilevante quando si  vanno a fare competizioni di lunga durata in   climi o molto caldi come questa gara nel Sara o  molto freddi come le competizioni in montagna in   questo caso c’è una perdita di sonno dovuta  alla lunghezza della gara che si accompagna  

A un’alterazione della termoregolazione dando  quindi grossi problemi grossi problemi a questi   atleti in conclusione una cattiva alimentazione  Determina un sonno di scarsa qualità attenzione   all’alcool perché promuove acutamente il sonno ma  successivamente può ostacolarlo specialmente negli  

Alcolisti non fumiamo Perché il fumo oltre a far  male a tutto fa male anche al sonno mentre invece   ben venga l’esercizio fisico che ha sul sonno un  aspetto un effetto assolutamente positivo aumenta   la performance quindi uno stile di vita sano è  importante per il nostro benessere psicofisico  

Mangiare bene bere poco non fumare fare esercizio  fisico sono tutte cose che aumentano il nostro   benessere psicofisico questo effetto viene tante  volte mediato da un buon sonno quindi prendiamoci   il tempo necessario per dormire e dormire bene  con questo vi saluto vi ringrazio e buon sonno a

Tutti punto con cui noi iniziamo l’approccio  terapeutico al paziente centro probabilmente   ha delle sue regole un piccolo libricino  che consegna però la visione di questo cd   di fare un CD e poi consegnarlo al paziente  Secondo me potrebbe essere un punto veramente  

In avanti Cosa dici Luigi ma sicuramente  Allora no volevo ringraziare anch’io la la   professoressa zoccoli perché ha fatto veramente  una ci ha dato una una una visione molto bella   Semplice Tra l’altro lineare senza grossi  e quello che ha detto appunto andrebbe in  

Una qualche maniera condensato in un in un  un qualcosa che possa servirci Proprio come   come come ricordo continuo di quelle che sono  gli aspetti fondamentali del sonno e quello   che tutto quello che può favorire il sonno  perché molto spesso come dicevi te a volte

Banalizacion e quindi a volte diamo per scontato  tanti comportamenti e quindi poi dandoli per   scontati non non li portiamo avanti però anche  il messaggio no della quello dello sport che è   un messaggio Infatti io da da da domani comincerò  a fare un po’ più di attività sportiva ma anche  

Non soltanto per dormire meglio ma anche perché  Questa è l’altra cosa strettamente collegata che   la la professoressa zoccoli Ci ha spiegato bene  che anche il movimento Ad esempio può favorire   il il tono dell’umore con me Ismi magari un po’  più complessi come quelli della diminuzione del  

Sonno REM che come sapete il sonno paradosso  che può comunque essere un sonno molto molto   rappresentato nel soggetto depresso quindi se noi  ad esempio adottiamo una strategia per diminuire   questo sonno REM cosa che peraltro fanno anche  tutti gli antidepressivi che vanno a diminuire  

Il sonno REM Ecco se noi riusciamo a diere  sone con una roba semplice come l’attività   fisica soprattutto per quelli che non vogliono  mai prendere Farm perché pensano che i farmaci   siano qualcosa di sia sia siano qualcosa di che  Una un qualcosa da evitare No perché pieni di  

Effetti collaterali eccetera quindi a volte anche  dei Semplici comportamenti possono aiutarci in   questa funzione Io poi sono Soprattutto contento  di cominciare domani con l’attività fisica perché   come ha detto la professoressa zoccoli viene ad  essere aumentato anche il bdnf che è un fattore  

Neurotrofico cerebrale che è implicato anche  diciamo così negli aspetti nell’umore eccetera   quindi sicuramente questo è un aspetta un aspetto  fondamentale ma l’altra cosa ed questo è stato   il messaggio conclusivo della professoressa  zoccol il fatto che bisogna cercare di capire   che dobbiamo creare nella nostra giornata lo  spazio necessario per dormire cioè voglio dire  

Come noi ci riserviamo il tempo per mangiare il  tempo per discutere il tempo Ecco riserviamo il   tempo necessario per dormire perché il sonno  e ce l’ha mostrato benissimo eh Giovanna il   sonno Non è non è un optional è qualcosa  di di importantissimo di fondamentale che  

Che tra l’altro può essere gestito molto bene  con magari dei Semplici comportamenti che però   non vanno soltanto Ricordati ma vanno applicati  questi comportamenti Va bene Allora Enrica se vuoi   presentare il prossimo relatore abbiamo adesso  il professor Vincenzo Natale che è professore   ordinario di psicologia dell’università di  Bologna ha effettuato ricerche eccellenti  

Nello studio dei ritmi circadiani ma ha anche  regalato a noi clinici una scala molto semplice e agevole abbiamo perso Sì si è disconnessa e penso  professoressa B Eccola quione generale E che è   il punto da cui partire per la valutazione del  sonno e quindi il professor natale ci parla del  

Tempo e ritmi del sonno possono essere fonte  di disuguaglianze punto interrogativo punto interrogativo Buongiorno a tutte e a tutti Sono  Vincenzo Natale del dipartimento di psicologia   dell’Università di Bologna e oggi sono qui per  parlare di il tempo e i ritmi del sonno possono  

Essere Fonte diseguaglianze Prima di tutto voglio  ringraziare gli organizzatori di questa giornata   cioè la Lies l’associazione italiana medicina  del sonno giornata molto importante perché   vedete è dedicata al tema equità del sonno per  la salute globale ovviamente ringrazio anche per  

Avermi invitato invito che ho accettato con grande  piacere il tema dell’equità del sonno è un un tema   abbastanza caldo la parola equità ha significati  leggermente diversi a secondo del contesto in cui   viene utilizzata Diciamo che nel contesto in  cui ci troviamo oggi il concetto di equità si  

Rifà sostanzialmente al concetto di diritto per la  salute e più nello specifico ovviamente alla alla   salute del del sonno tema dell’equità Certamente  solleva due due considerazioni La prima è è di   natura più politica e cioè si rifà a quelle che  sono le regole le cioè le leggi che tutelano il  

Diritto alla salute ma Chiama in causa anche  la comunità scientifica che ha il compito di   fornire dei dati delle conoscenze de conoscenze  e delle cause anche dei fenomeni per potere poi   suggerire alle istituzioni le soluzioni migliori  da adottare e uno degli obiettivi che si prefigge  

Questa giornata è proprio anche è anche questo  Cioè di fornire gli spunti di riflessione per   migliorare cercare di migliorare quello che è  il benessere del sonno che cosa si intende per   salute del sonno benessere del sonno E intanto  il concetto si rifà a un concetto di di benessere  

Che è stato messo a punto dall’organizzazione  Mondiale della sanità che non non considera lo   stato di benessere la semplice assenza di malattia  ma anche diciamo l’avere una positività in diverse   dimensioni Per quanto riguarda il sonno sono state  individuate cinque dimensioni che entrano in gioco  

Per valutare la qualità della della salute del  sonno la prima dimensione è la quantità che si   rifà sostanzialmente al tempo totale di sonno che  ognuno di noi può avere nell’arco delle 24 ore   l’altra dimensione è la qualità Cioè se questo  sonno è un sonno che non incontra difficoltà  

Nell’avvio cioè dell’addormentamento e non è  caratterizzato da continui risvegli notturni   la terza dimensione riguarda il momento del giorno  in cui le persone decidono o possono decidere di   dormire cioè il timing la quarta dimensione è  si rifà sostanzialmente alla qualità della vita  

Di urna cioè la sonnolenza e È chiaro che la la  qualità della vita diurn è una cartina tornas sole   di quello che avviene durante la notte e l’ultima  dimensione non Certamente meno importante è una   dimensione più squisitamente soggettiva e fa  riferimento al concetto di soddisfazione che  

Le persone hanno del proprio sonno cioè quando  noi ci alziamo il mattino siamo soddisfatti Siamo   contenti del sonno che abbiamo appena terminato  Ecco ognuna di queste dimensioni può essere   misurata quantificata e quindi diciamo rientra  a pieno titolo nell’ambito scientifico nella  

Comunicazione nel titolo che mi è stato segnato  per oggi ci sono due di queste dimensioni titolo è   il tempo e i ritmi del sonno possono essere fonte  di diseguaglianze il tempo è si rifà la prima   dimensione cioè la quantità siamo noi messi nelle  condizioni di dedicare il tempo necessario al  

Nostro sonno o ci sono situazioni che inducono Eh  diciamo una diseguaglianza quindi introducono un   concetto di non equità e l’altra aspetto i ritmi  si rifà quella che è la terza dimensione cioè il   timing siamo noi liberi di dormire quando vogliamo  per diciamo avvicinarci a questo tema noi dobbiamo  

Partire da quello che sappiamo che cosa sappiamo  Riguardo al tempo totale di sonno cioè la famosa   Domanda Ma quanto bisogna dormire È una domanda  Poi vedremo a cui si è tentato di rispondere   ma certamente non esiste una risposta univoca  che vale per tutti gli esseri viventi ci sono  

Certamente fattori interni cioè caratteristiche  individuali Noi sappiamo oggi che ci sono persone   che vengono etichettate come lunghi dormitori cioè  che hanno bisogno di molte ore di sonno e altre   che sono etichettate come brevi dormitori cioè  Hanno un bisogno di sonno molto contenuto Sappiamo  

Anche che il bisogno di sonno può modificarsi con  l’età accanto a questi fattori interni endogeni ci   sono dei fattori esterni fattori sociali fattori  ambientali e fattori culturali fattori sociali   ad esempio sono i tempi che ci vengono dettati  dalla scuola i tempi scolastici oppure i tempi  

Che ci vengono dettati dal lavoro ma anche i  tempi che noi dobbiamo rispettare per diciamo   seguire per esempio attività che noi facciamo  a livello hobbistico Ecco il rispetto di questi   tempi a volte stride con il rispetto dei tempi  dedicati al sonno ci sono fattori ambientali a  

Temperatura ambientale oggi noi sappiamo che  più è alta la temperatura ambientale meno ore   si dorme sappiamo molto bene esperienza comune che  il fotoperiodo cioè la quantità di ore di luce che   ci sono nella giornata può modulare la quantità  di ore di sonno tendenzialmente si dorme un po’  

Meno d’estate e un pochettino di più d’inverno ci  sono poi anche fattori culturali la nostra società   che è basata molto sulla competizione sul successo  sulla produzione purtroppo porta a volte a vedere   come il tempo dedicato al sonno come un tempo tra  virgolette perso buttato via e questo certamente  

Non Non facilita la il rispetto dei dei nostri  tempi del sonno per quanto riguarda i ritmi anche   in questo caso la domanda è quando bisogna dormire  abbiamo dei fattori interni abbiamo i cosiddetti   orolog oggi biologici un individuo è equipaggiato  di una capacità di di cosiddetto rogio biologico  

Una capacità di stimare il tempo e di Quindi  mettere in atto una serie di comportamenti ritmici   in modo autonomo anche questi sono modulati da  caratteristiche individuali ci sono persone che   sono più prone a svegliarsi presto al mattino  ma altrettanto presto poi vanno a letto la sera  

E altri individui invece che al mattino amano  dormire anche fino ora tarda e poi la sera invece   sono pieni di energia e vorrebbero fare tante cose  anche l’età può modulare questo questi ritmi e   ancora una volta troviamo anche fattori sociali  che sono esattamente quelli che abbiamo visto  

Prima i tempi di scuola i tempi di lavoro i tempi  di svago fattori ambientali e fattori culturali Ma   cosa sappiamo oggi rispetto a questi due aspetti  così importanti del nostro sonno Beh possiamo dire   che abbiamo a disposizione delle tabelle normative  che ci danno una stima in termini statistici di  

Quello che è il quanto e il quando eh relativo  al sonno e relativamente all’arco di vita nel   grafico in alto vedete una rappresentazione messa  a punto dalla slip Foundation che stima il tempo   medio di sonno per ogni fascia di età vedete  come gli organismi appena nati E sostanzialmente  

Nel primo anno di vita dedicano molte ore di  sonno queste si riducono in maniera importante   fino all’adolescenza e poi questa diminuzione  continua anche se in modo molto meno marcato ma   progressivo fino all età adulta e la cosiddetta  terza e quarta età faccio notare comunque che le  

Differenze più importanti sono nella fase nell’età  evolutiva mentre invece diciamo Eh la cosiddetta   falsa credenza che una persona di terza età  abbia bisogno di poche ore di sonno vedete   che è confutata da questa tabella normativa nel  grafico sottostante invece vediamo quello che è lo  

Sviluppo del Quando si dorme o quando si vorrebbe  dormire nel nell’arco di vita la traiettoria   evolutiva dai 10 ai 90 anni in particolare è  rappresentato il Mid Point del sonno Cioè quel   il momento che sta a metà tra l’ora di andare a  letto È l’ora del risveglio e vedete intorno ai  

10 anni parte ad un certo orario e poi durante  l’adolescenza progressivamente si sposta sempre   un po’ più avanti e questo avviene circa fino ai  20 anni quindi nei giovani adulti per poi iniziare   una parabola post cioè un leggero passo indietro  ma molto più graduale questo fa sì che si parte da  

Piccoli che siamo diciamo più predisposti a essere  mattinieri nell’adolescenza e nella giovane età   adulta si è più propensi a essere attivi verso  sera e poi vedete progressivamente si torna a   una propensione per quella che è la matutin Ità è  chiaro che queste sono delle dati normativi cioè  

Dati statistici significa Cioè che il valore  medio calcolato su popolazioni molto numerose   però non significa che tutti devono assolutamente  stare all’interno di quei valori Ognuno di noi ha   un bisogno di sonno e un desiderio di orario di  sonno differente quello che si è visto essere  

Molto importante è la regolarità cioè che ogni uno  di noi abbia la possibilità di mantenere una certa   continuità sia nella quantità sia nell’orario  di sorno Ecco e qui Subentrano un po’ i i i   problemi legati ai tempi sociali un breve accenno  a quelli che sono gli orologi biologici qui vedete  

Rappresentato graficamente l’andamento della  temperatura corporea nelle 24 ore la temperatura   corporea diminuisce in maniera importante  durante le ore notturne fino a raggiungere   un minimo tra le 4 e le 5 e poi progressivamente  inizia ad aumentare i propri valori in maniera  

Anche abbastanza rapido fino alla tarda mattinata  prosegue ancora fino al tardo pomeriggio per poi   nuovamente diminuire ecco qual è il vantaggio Ag  di avere questi orologi biologici Il vantaggio è   che il nostro organismo può sostanzialmente  prevedere quello che sta per succedere  

Nell’ambiente e quindi ottimizzare al massimo  le nostre capacità di adattamento e un esempio   banale se si hanno come suggerito rari ir regolari  nei pasti Allora di pranzo il nostro organismo   comincia a produrre insulina prima ancora di  assumere cibo senza dover aspettare di assumere

Cibo questo fa sì che noi abbiamo una buona  capacità di adattamento Noi siamo macchine   biologiche e non macchine cibernetiche Questo  significa che siamo flessibili Cioè non siamo   come dei computer che si comportano sempre ed  esattamente allo stesso modo e questo fa sì  

Che noi ci possiamo poss am adattare anche a dei  cambiamenti altro esempio quando noi andiamo in   vacanza modifichiamo le nostre abitudini di sonno  molto probabilmente e riusciamo a farlo senza   grossa difficoltà Una volta rientrati riprendiamo  le nostre abitudini Ecco però questi adattamenti  

Hanno un costo un costo che viene sintetizzato  nel termine carico allo statico ad oggi non ci   sono degli indicatori specifici per valutare il  costo di questo carico all statico quello che   però sappiamo è che se cronicamente noi chiediamo  all’organismo di fare uno sforzo per adattarsi a  

Dei nuovi ritmi di di vite quindi inevitabilmente  anche di sonno Certamente nel tempo questo Det   termina un carico allostatico molto importante che  ha delle conseguenze Ad esempio poi su alterazioni   del metabolismo o altre apparato Car circolatorio  o altro ancora vediamo alcuni esempi su quelli  

Che sono i fattori sociali che possono incidere  sui nostri tempi del sonno l’esempio più banale   sono i tempi di lavoro il lavoro credo che più  di un terzo della popolazione è impegnato in un   lavoro a turni e quindi turni possono essere la  mattina possono essere il pomeriggio e In molti  

Casi sono anche turni notturni il cosiddetto  shift work come dicono Gli anglosassoni noi   non possiamo rinunciare ai turni perché ci sono  alcuni servizi che devono essere erogati 24 ore   su 24 voi pensate Se aveste bisogno di andare al  pronto soccorso non sarebbe pensabile immaginare  

Di trovare le porte chiuse perché dice è orario  di chiusura quindi dobbiamo inevitabilmente avere   a che fare con la turnazione al lavoro che però  sappiamo che può creare dei problemi al nostro   organismo e in particolare al nostro sonno che  cosa sappiamo oggi sappiamo tante cose ma non  

Sappiamo ancora tutto quello che sappiamo è  che ci sono delle caratteristiche che sono la   durata la rapidità la velocità della turnazione  e la direzione queste caratteristiche possono   avere essere declinate in modo differente ma non  esiste ancora una declinazione che sia la migliore  

In assoluto per qualunque contesto lavorativo  quindi ognuna di queste caratteristiche andrà   valutata in maniera specifica nelle specifiche  situazioni lavorative una caratteristica su cui   c’è una grande unanimità è è la direzione cioè la  turnazione migliore sarebbe Certamente l’azione  

In avanti piuttosto che la tazione indietro Chi  è che si occupa di regolare il lavoro ovviamente   sono le istituzioni che suggerimenti si possono  dare agli istituzioni per regolamentare il lavoro   e qui si apre un problema molto complesso  colleghi che hanno studiato a lungo queste  

Problematiche hanno cercato di sintetizzare in  questo grafico la complessità del tema Ovviamente   oltre alla caristia della tazione bisogna andare  a vedere le caratteristiche specifiche di quel   lavoro le caratteristiche degli individui le  caratteristiche dell’individuo in fasi di vita  

Differenti Certamente è molto diverso affrontare  un lavoro a turni Se si è single se si è in coppia   e se si hanno dei figli Certamente si è visto che  le problematiche che pone la turnazione del lavoro   sono importanti ma è altrettanto importante il  modo in cui gli individui reagiscono affrontano  

Queste difficoltà che sono quelle cosiddette  strategie di coping che vedete al centro di   questo grafico il tema Però qual è il tema che è  la cosa importante che poi queste scienze vengano   tradotte in una regolamentazione e che questa  regolamentazione venga condivisa quindi che  

Non sia una regolamentazione lasciata ad esempio  ai singoli stati ma dovrebbe essere un qualche   cosa diciamo sovranazionale un po’ Come come è  l’organizzazione Mondiale della sanità perché   sappiamo che appunto una non regolamentazione in  questo ambito può comportare dei rischi importanti  

Per la salute andiamo rapidamente a vedere quelli  che sono i tempi della scuola e qui abbiamo dei   tempi che sono diciamo un po’ In opposizione  rispetto a quelli che sono i tempi biologici   abbiamo visto dal grafico precedente che dall’età  evolutiva all’età adulta cioè nel passaggio  

Dell’adolescente scienza la tendenza è quella di  andare a letto sempre più tardi quello che succede   invece è che l’orario scolastico tende sempre  ad anticipare l’orario delle scuole elementari   da noi in Italia tra le 8:20 e le 8:30 poi si  passa alla scuola media e si entra alle 8:00 e  

Poi si passa alle scuole superiori e che sono meno  distribuite sul territorio Quindi richiedono tempi   di percorrenza maggiori per raggiungerle  sempre alle 8 quindi i nostri adores enti   sono costretti a svegliarsi sempre prima anche se  biologicamente sarebbero predisposti a svegliarsi  

Sempre un po’ più tardi questo comporta delle  strategie compensative una di queste è questa   è che in italiano potremmo dire tra virgolette una  scorpacciata di sonno cioè sono quelle situazioni   in cui le persone dopo una settimana di cronica  deprivazione di sonno cercano di recuperare tutte  

Le ore perse facendosi una grande dormita Quindi  vanno a letto più o meno alla stessa ora ma si   svegliano molto molto più tardi un’altra strategia  che si è vista le adottata dli adolescenti è   quella invece di approfittare dei giorni di un  scuola per concedersi finalmente di andare a  

Letto più tardi come da loro desiderato e quindi  anche di svegliarsi più tardi e è come se queste   questi giovani tutte le settimane prendessero un  aereo e facessero un volo di due o tre fusi orari   e cambiassero quindi settimanalmente il fuso  orario Ecco questo fenomeno è stato descritto  

Il jet leg sociale sia la scorpacciata sia il  ketchup sleep sia il social Jet leg si è visto   che hanno delle conseguenze abbastanza negative  sul Ben essere e a lungo termine anche proprio   in termini di salute come si può ovviare a questi  fenomeni un tentativo sarebbe quello di spostare  

L’orario di inizio delle scuole e un tentativo  che è stato fatto sicuramente in ambito nei paesi   anglosassoni ci sono state diverse esperienze  qualche esperienza isolata è stata fatta anche   in Italia seppur affrontando diverse difficoltà e  tutte queste esperienze hanno dimostrato un grande  

Successo cioè in termini sia di benessere sia  anche di rendimento scolastico degli adolescenti   siccome questo questo intervento non è sempre  fattibile C’è anche chi ha suggerito di mettere   in atto delle strategie per cercare di ridurre  questa naturale propensione a svegliarsi tardi  

Degli adolescenti come utilizzando ad esempio  dei simulatori d’Alba che non sono altro che   delle sveglie da tenere sul comodino e invece  di suonare si illuminano e quindi come se uno   avesse un’alba personale sul proprio comodino  e si è visto che questo un pochettino contrasta  

Il naturale ritardo di fase ma chiaramente Se  dovessimo dire quale delle due strategie Sarebbe   preferibile è certamente la prima la prima Cioè  che non costringe gli adolescenti a vivere contro   loro naturale propensione biologica Ma che cerca  anzi di accogliere però per fare questo ancora una  

Volta è necessario l’intervento del legislatore  che metta ordine in questi orari scolastici mi   avvio alla conclusione facendo vedere questa  questo grafico che rappresenta i paesi del   nostro pianeta con dei colori differenti Che  cosa rappresentano i questi colori in blu  

Trovate i paesi che hanno una fotografia completa  delle abitudini di sonno nei loro nel loro paese   vedete che sono meno della metà quindi ci sono  alcuni aspetti della Salute come l’alimentazione   l’attività fisica l’uso Us di sostanze che sono  state studiate tantissimo Ecco sul sonno C’è  

Ancora molto da fare che cosa occorre da fare  allora per sicuramente occorre aumentare quelle   che sono le conoscenze sulla sul fenomeno sonno  e le conoscenze su quelle che sono le conseguenze   di una deprivazione ma non la deprivazione  di sonno di una notte deprivazione cronica  

A volte noi trascuriamo il fatto di dormire  un po’ meno rispetto a quello che sarebbe il   nostro desiderato Il problema è che quel po’  meno avviene quotidianamente e alla fine si   somma Questa deprivazione si somma diventa una una  importante deprivazione che impatta sulla qualità  

Della salute del sonno l’altra cosa che bisogna  fare ovviamente è promuovere una cultura della   salute del sonno quello che stiamo cercando di  fare anche con questa giornata Che cosa significa   Promuovere la cultura della salute del sonno  significa fare sì che qualunque Chiunque abbia  

Un problema di sonno non lo affronti Rivolgendosi  allo specialista E non come spesso invece accade   aspettare dicendo Bah vediamo passerà è una  cosa che si risolve non è importante Ci sono   tanti anri Altri altri ambiti della Salute come  per esempio l’ambito cardiologico o gli esami del  

Sangue in cui tutti corrono a controllarsi  il colesterolo e immediatamente prendono   provvedimenti per abbassarlo Ecco ci vorrebbe un  po’ la stessa Attenzione anche per la salute del   sonno l’altro Aspetto che su cui occorre lavorare  in trovare a livello legislativo quindi diciamo  

Sono a livello politico e sarebbe auspicabile che  siano interventi sovranazionali in modo da far sì   che questa regolamentazione sia comune a tutti i  lavoratori della terra e concludo con con questo   riferimento a noan chomsky è uno psicologo  che si è occupato molto di linguaggio ma è  

Noto anche al grande pubblico perché scritto  numerosi saggi a volte critici sull società   occidentale Vedete qui un uno dei suoi libri del  non neanche recentissimo in cui il titolo recita   profit over People Ebbene nel 2004 un convegno  dedicato proprio ai temi del lavoro notturno e  

Della turnazione veniva detto diciamo noi dobbiamo  fare in modo che cambino le regolamentazioni che   che guidano il mercato del lavoro e il mondo del  lavoro per arrivare come obiettivo a rovesciare   il titolo di di chomsky in People over profit  Ecco era il 2004 sono passati esattamente 20  

Anni e credo che rimanga ancora molto da fare  io ringrazio per l’attenzione e e saluto e buon proseguimento grazie grazie al professor Vincenzo  Natale che è stato molto chiaro anche nei messaggi   finali in quello che appunto Dovrebbe essere  un po’ Eh diciamo così il nostro obiettivo  

Dei prossimi anni cioè quindi che finalmente il  sonno e diventa diventi sempre qualcosa di più   conosciuto e che venga riconosciuta sempre  di più quella che l’importanza l’importanza   del sonno anche per quello appunto che è la  salute non soltanto individuale Ma per che  

È la salute globale e devo dire che è stata una  una relazione molto molto chiara che ci ha dato   tanti tanti spunti e che si è ricollegata a  tante altre cose che sono state dette negli   interventi precedenti e quindi una delle cose  che tutto sommato Eh mi rende molto contento per  

Per aver seguito questa questa parte diciamo così  della maratona del sonno Devo devo essere sincero   quando ho pensato di dover stare incollato allo  schermo per 3 ore ero un pochino preoccupato Non   tanto per per i problemi di dover per diciamo per  aspetti prostatici magari di dovermi allontanare  

Un attimo cosa che non ho fatto peraltro perché  sono sempre stato incollato qui ma l’ho fatto   l’ho fatto veramente con grande piacere perché  nonostante siano ormai quasi potrei dire ormai   quasi 50 anni che sento parlare di sonno  di ricerca del sonno di di aspetti clinici  

Su sono sono sono rimasto veramente ancora molto  Sono stato attratto da queste da queste relazioni   proprio perché non c’è niente da fare insomma  tutti i giorni si impara qualcosa di nuovo si   conosce qualcosa di nuovo insomma anche anche  per chi come me Magari sono anni che si occupa  

Di questi argomenti Quindi secondo me questa  questa maratona del sonno Cioè non è non è è   una iniziativa fatta tanto per e questo ci tengo a  dirlo Cioè veramente Avete visto anche al di là di  

Quello che può essere la competenza del delle del  dei vari relatori No ma secondo me c’è anche poi   la cosa interessante è questa che è stato creato  un po’ una una sorta di percorso No è proprio una   maratona proprio nel senso di di percorso che  ci porterà fino a stasera perché non voglio  

Dire fino a stasera avremo tante altre relazioni  da che possiamo seguire e tutte interessanti tutte   diciamo così affascinanti proprio perché vanno  a toccare anche ripeto come dicevo prima aspetti   anche diciamo così nuovi per chi di sonno Magari  appunto si occupa si occupa da tanti da tanti  

Anni quindi sono stato veramente contento di aver  seguito questa parte di di maratona Enrica se vuoi   dire anche tu qualcosa e poi passiamo la palla  ai ai ai prossimi rapidamente molto rapidamente   Grazie a tutti i medici del sonno che si sono  succed anche da parte mia anche per quello che ho  

Imparato grazie E allora direi Adesso è il momento  di passare appunto come dicevo prima di passare la   palla a Francesco fanfula e a Carolina Lombardi  che saranno appunto i diciamo così i supervisori   della del prossimo del prossimo step della  maratona prego Francesco prega prego Carolina  

Grazie Luigi grazie tante Carolina Inizia tu per  piacere Sì benissimo È un piacere condivido molto   le parole del professor Ferini e i ringraziamenti  della professoressa Bonanni perché insomma capite   lo sforzo intellettuale anche nel cercare di darti  continuità ed è bello Soprattutto perché credo che  

Ciascuno di noi poi si sia rimesso in discussione  cercando anche cose nuove e cose attinenti   all’argomento specifico della giornata molto tema  Come dicevo stamattina assolutamente molto bello   Ehm è mio piacere proseguire appunto nelle nel  l’introduzione del del prossimo speaker che è  

Il professor Ferrara dall’aquila e che oltre ad  essere un caro amico è una persona che sicuramente   vi terrà ulteriormente agganciati agganciati  allo schermo e ci parlerà di sonno e memoria una   relazione garantita per tutti quindi tema anche  sugli aspetti cognitivi sicuramente di vastissimo  

Interesse e di importanza cruciale Grazie buon  pomeriggio sono Michele Ferrara dell’Università   degli Studi dell’Aquila dirigo il laboratorio  di psicofisiologia del sonno e neuroscienze   cognitive e sono molto contento di essere qui con  voi oggi alla maratona del sonno 2024 dal titolo  

Equità del sonno per la salute globale sono qui  per parlarvi delle relazioni tra sonno e memoria   e in particolare di quelle condizioni che possono  In alcune circostanze ostacolare questa relazione   ehm Una delle funzioni del sonno più importanti è  sicuramente quella relativa alla all’apprendimento  

E al consolidamento delle memorie Eh ma la domanda  Qui non è tanto se si può imparare mentre si dorme   questa sarebbe un po’ Una fantasia di molti un  po’ fantas scientifica e Purtroppo la realtà è   che questo non è possibile e Ma anche se questo  non è possibile in realtà dormire come Vedremo  

È veramente fondamentale per per imparare  per comprendere però appieno le relazioni   tra sonno e memoria Dobbiamo distinguere tra  gli effetti del sonno che viene ottenuto prima   di imparare da quelli che invece riguardano le  gli effetti del sonno che noi otteniamo dopo un  

Aver imparato Sono due cose molto diverse come  Vedremo cominci Ma entrambe ma entrambe molto   importante cominciamo dal ovviamente dal dormire  prima di imparare Perché è così importante dormire   prima di imparare Beh Ce lo dice forse a molti di  noi lo dice esperienza no quando noi non dormiamo  

Quando per una notte per esempio siamo deprivati  di sonno quello che accade è che c’è una riduzione   dell’attivazione di queste strutture qui in basso  in arancione che si chiamano ippocampi ce n’è uno   a destra e uno a sinistra nei due emisferi  e queste due strutture sono di fondamentale  

Importanza per la codifica e l’immagazzinamento  del materiale di tipo dichiarativo da apprendere   queste due strutture si attivano di meno  dopo deprivazione di sonno e riducono la   loro connettività con le regioni della corteccia  cerebrale durante la codifica del materiale nuovo   che dobbiamo apprendere E questo porta ad un  peggioramento del della prestazione dovuto al  

Fatto che fondamentalmente apprendiamo riteniamo  meno il materiale il nuovo materiale che avremmo   dovuto a prendere eh qualcosa di molto simile  accade quando noi sopprimi sperimentalmente le   onde lente queste qui in alto eh che si trovano  all’interno delle fasi più profonde del nostro  

Sonno il cosiddetto Delta le onde Delta questa  procedura di soppressione del sonno ad onde   lente attraverso stimolazioni di tipo acustico  portano ad un alleggerimento del sonno anche se   viene preservata alla sua durata e questo è  comunque sufficiente a ridurre l’attivazione  

Dell’ippocampo che abbiamo visto poc’anzi durante  la codifica di nuovo materiale da apprendere e   di conseguenza questo porta a un peggioramento  delle prestazioni mnestiche Quindi Qui abbiamo   già il primo messaggio Da fornire e da come dire  conservare da portare a casa e cioè che un sonno  

Profondo e continuo è assolutamente fond mentale  per preparare adeguatamente il nostro cervello   ad apprendere nuovo materiale ma come dicevo il  sonno è importante anche dopo avere imparato il   sonno che precede l’apprendimento ci consente un  buon apprendimento una un adeguato apprendimento  

Ma come Vedremo è fondamentale dormire anche dopo  aver appreso perché in questo caso il sonno ha una   funzione diversa e cioè ci consente di consolidare  queste tracce di memoria che abbiamo creato   durante la veglia Eh il primo studio che descrive  quello che ancora oggi chiamiamo lo slip Effect  

Cioè l’effetto sonno ehm risale a esattamente un  secolo fa nel 1924 questi due autori americani   Jenkins e dallenbach descrivono questo effetto in  virtù del quale Eh la prestazione eh di un gruppo   di soggetti che apprende del materiale verbale  eh prima di un periodo di sonno e poi viene

Ritestart prende in veglia e viene ritestart create rispetto alle interferenze  provenien dall’ambiente esterno oggi noi   sappiamo che questo non è vero non è semplicemente  un ruolo passivo quello del sonno che ci protegge   dalle interferenze bensì durante il sonno entrano  in gioco tutti dei meccanismi neurofisiologici che  

In realtà attivamente consolidano il materiale  appreso e lo trasferiscono dall’ l’ippocampo che   è il primo la prima stazione di immagazzinamento  verso le neoc cortecce e oggi 100 anni dopo   Jenkins D allenbach noi sappiamo molto di più  ovviamente sia del sonno che della memoria e oggi  

Abbiamo un quadro molto più completo sappiamo  che il sonno e la memoria sono fenomeni molto   complessi articolati al loro interno assolutamente  non omogenei il sonno è caratterizzato da diversi   stadi e per esempio nella prima parte della notte  c’è una preponderanza di sonno ad on lente cioè  

Di sonno profondo mentre nella seconda si  susseguono lo stadio due il REM e il REM è   abbastanza presente maggiormente presente rispetto  alla prima parte della notte eh rispetto alle   memorie sappiamo oggi che le memorie si dividono  in almeno due grandi categorie quella dichiarativa  

Di cui ho già accennato che al suo interno prevede  la memoria episodica quella semantica e quelle   non dichiarative che a sua sua a sua volta si  suddividono a loro volta si suddividono queste   memorie in altri tipi di memorie tra cui spicca  la memoria di tipo procedurale cioè il Come si  

Fanno alcune cose dico spicca semplicemente  perché nel nostro ambito è un tipo di memoria   particolarmente studiato eh per quanto riguarda la  memoria dichiarativa esistono tantissimi studi che   dimostrano ehm questo effetto sonno di cui ho  parlato poc’anzi cioè la il fondamentale ruolo  

Del sonno nell consolidamento di queste memorie  Questo è uno studio che abbiamo effettuato noi   diversi anni fa sulla memoria di luoghi Cioè sulla  nostra capacità di creare una mappa cognitiva di   ambienti dove non siamo mai stati in precedenza e  poi di navigare di muoversi all’interno di questi  

Ambienti e in questo studio Abbiamo dimostrato  come l’accuratezza eh della prestazione eh in   un compito di appunto navigazione spaziale  dipenda eh dalla presenza di sonno cioè   questa accuratezza eh migliora esclusivamente  quando noi possiamo dormire dopo aver appreso   Mentre invece se rimaniamo svegli questo non  accade e quindi abbiamo in questo caso potuto  

Dimostrare l’importanza fondamentale del sonno per  il consolidamento delle memorie spaziali Ma questo   è soltanto un uno dei tantissimi tipi di memoria  dichiarativa Ippocampo dipendente che beneficiano   dell’effetto sonno in realtà ci sono tantissimi  altri studi che dimostrano lo stesso effetto  

Con altri tipi di compiti sia verbali per esempio  liste di parole associate o non associate oppure   non verbali come compiti di rotazione mentale  nello spazio di oggetti tridimensionali in questo   caso la ricerca ci eh suggerisce l’importanza  particolare del sonno ricco di di sonno ad on  

Lente di Slow slip per l’immagazzinamento e il  consolidamento di questo tipo di Tracce di memoria   per quanto riguarda la memoria procedurale  ci sono altrettanti se non di più studi che   dimostrano esattamente lo stesso effetto sonno  cioè l’importanza fondamentale del sonno per  

Poter consolidare adeguatamente eh Memorie di tipo  eh sia visivo che visuomotor che verbale in questo   caso Sembrerebbe essere più importante il sonno  che predomina nella seconda parte della notte   Cioè quello in cui il sonno REM è più presente gli  studi sulle relazioni tra sonno e memoria mettono  

In evidenza anche altre due cose particolarmente  importanti cioè il fatto che alcuni tipi di   memoria beneficiano della passaggio di not not  successive della sequenza di notti successive   È come se noi lavorassimo su queste tracce  mnestiche notte dopo notte dopo notte andando  

Ad incrementare progressivamente la prestazione  al risveglio e l’altra cosa importantissima è che   questi studi Ci suggeriscono che la prima notte  dopo l’apprendimento è assolutamente fondamentale   perché se questa prima notte non c’è nel senso  che noi rimaniamo svegli veniamo deprivati di  

Sonno subito dopo l’apprendimento ecco che la  nostra prestazione si riduce drasticamente e non   recupereremo le prestazioni neppure dopo diverse  notti di sonno di recupero quindi Qui abbiamo un   secondo messaggio da mandare a chi ci ascolta  da casa e cioè che dormire dopo aver appreso  

È assolutamente fondamentale per consentire  al nostro cervello di consolidare le tracce   di memoria Eh che all’inizio sono assolutamente  fragili e veniamo qui alla domanda Diciamo che   era presente nel titolo di questa relazione cioè  Quali sono i fattori che possono interrompere  

Questa relazione virtuosa positiva tra sorno e  consolidamento delle memorie Ce ne sono diversi   io ne elencherò quattro partendo chiaramente dai  disturbi del sonno qui ci sono diversi lavori   anche recenti qui ne Cito uno il collega Cellini  di di Padova di rassegna della letteratura Ci sono  

Diversi lavori che mostrano come il consolidamento  delle memorie che dipende dalla presenza del sonno   non funzioni adeguatamente laddove ci troviamo  di fronte a disturbi del sonno che prevedono l’   interazione della struttura del sonno stesso  la cosiddetta architettura la frammentazione   della continuità del sonno la riduzione del  tempo totale di sonno oppure l’aumento dei  

Livelli di attivazione di Ausal all’interno del  sonno stesso e qu quindi questo Chiama in causa   alcune patologie alcuni disturbi del sonno molto  importanti come l’insonnia la pne istruttiva e la   narc sia ognuna di queste di questi disturbi del  sonno ha come vedete delle dei deficit peculiari  

Rispetto al consolidamento sonod dipendente  per esempio nell’insonnia si è visto come la   memoria verbale sia particolarmente intaccata il  consolidamento di questa memoria mentre invece   i dati che riguardano le sequenze di Mot le  l’apprendimento di sequenze motorie esplicite   che è una forma di memoria dichiarativa ocampo  di dipendente e l’adattamento motorio che invece  

È un un diciamo un tipo di apprendimento  non dichiarativo Ecco in questi casi la   letteratura non è del tutto Concorde Nel caso  invece dell’apnea ostruttiva abbiamo Eh che   il consolidamento di diversi tipi di memoria è  diciamo non funziona adeguatamente per esempio   la memoria dichiarativa la memoria di sequenze  motorie esplicite siamo ancora nell’ambito  

Delle nelle memorie Ippocampo dipendenti ma anche  quelle non Ippocampo dipendenti come l’adattamento   motorio e infine nella narcolessia eh sembrano  essere più intaccate le abilità percettive e   quindi il consolidamento sempre delle abilità  percettive e di sequenze motorie esplicite   quindi sia compiti ipocampo dipendenti che non  ipocampo dipendenti Eh la cosa interessante da  

Sottolineare è che sono eh dei deficit transienti  cioè che sono che possono scomparire in funzione   del trattamento della patologia per esempio  si è visto come il trattamento dell’Osa cioè   della penea ostruttiva porti a una diminuzione  dei livelli di arousal quindi a una maggiore  

Continuità una minore frammentazione del sonno e  questo si accompagna a ristabilirsi della capacità   di consolidamento delle memorie motorie ehm  c’è anche da sottolineare il fatto che alcuni   disturbi nei quali vi è scarsa disorganizzazione  della struttura del sonno come per esempio delle  

Parasonnie come l’ rbd R behavior disorder Ecco  in questi casi il consolidamento sono dipendente   e continua a funzionare abbastanza bene quindi  diciamo in conclusione possiamo dire che è proprio   la frammentazione del sonno la riduzione della  continuità del sonno della sua profondità Eh e a  

Volte anche della sua durata come Poi vedremo ad  impattare negativamente sulle memorie Ippocampo   dipendenti in particolare c’è un secondo fattore  che ha un suo effetto importante sui processi di   consolidamento eh delle memorie che dipendono  dal sonno ed è lo stress e qui parlo di uno  

Stress peculiare particolare uno stress molto  forte che porta a quel disturbo che eh Viene   definito disturbo post traumatico da stress o  ptsd i pazienti con ptsd eh hanno dei sintomi   molto particolari tra i quali eh spiccano gravi  disturbi del sonno eh in questi pazienti poi Eh  

Si è spesso trovato una ridotto volume del  dell’ippocampo e anche una anomala risposta   funzionale dello stesso eh quando impegnato in  compiti di apprendimento di tipo dichiarativo   questi dati di letteratura ci hanno fatto pensare  che effettivamente nel disturbo postraumatico   da stress ci potessero essere dei deficit di ehm  consolidamento mnestico sonn dipendente e questo  

Effettivamente lo abbiamo testato e riscontrato in  uno studio anche qui di qualche anno fa ormai in   cui abbiamo trovato come Effettivamente i pazienti  con disturbo postraumatico impiegassero Un tempo   nettamente superiore oltre il doppio del tempo  rispetto a un gruppo di controllo per formare  

Una mappa cognitiva di un ambiente virtuale quindi  un compito di natura dichiarativa memoria spaziale   Quindi apprendono con grande fatica questo tipo di  di mappa cognitiva la costruiscono con difficoltà   ma anche se poi una volta costruita la mappa  riescono ad utilizzarla piuttosto bene cioè a  

Muoversi nell’ambiente virtuale appena appreso Ma  la cosa interessante che abbiamo riscontrato è che   però non c’è in questi pazienti un miglioramento  delle prestazioni sonod dipendente quando vengono ritestart e la prestazione migliora in modo  significativo dopo una notte di sonno Ovviamente  

I pazienti con disturbo postraumatico da stress  mostrano anche tutta una serie di disturbi del   sonno della una riduzione della qualità del sonno  la presenza di tutta una serie di sintomi legati   al trauma in modo significativamente Maggiore  rispetto al gruppo di controllo oltre ad una  

Durata del sonno nettamente inferiore di circa  un’ora Cioè abbiamo anche poi riscontrato una   correlazione fra la durata più breve del sonno  nella notte che segue l’apprendimento e una   peggiore prestazione a retest Cioè vuol dire  che meno si dorme e peggiore è la prestazione  

Al retest una correlazione analoga Ma disegno  opposto L’abbiamo trovata anche rispetto ai   disturbi del sonno legati al trauma questi  disturbi più sono gravi e più il livello   di prestazione a retest è basso Quindi in  conclusione possiamo dire che il disturbo   postraumatico è associato effettivamente a  una riduzione del tempo totale di sonno e  

Della qualità complessiva del sonno e questo eh  diciamo causa un deficit specifico nell’abilità   di formare una mappa cognitiva dell’ambiente e eh  Inoltre anche la mancanza di quel miglioramento   sonn dipendente della performance spaziale che  in questi specifici pazienti non si riscontra

E un altro il terzo punto che vado a toccare è  qualcosa che ha diciamo interessa un po’ tutti   attualmente ed è l’utilizzo degli apparecchi  elettronici soprattutto nelle ore serali prima   di dormire perché questo utilizzo apparecchi  elettronici retroilluminati prima di dormire   è problematico perché come sappiamo da ormai  almeno 10 anni questi apparecchi emettono  

Luce blu una particolare luce una peculiare  lunghezza d’onda che provoca tutta una serie di   effetti anche fisiologici che sono ehm in primis  l’aumento della vigilanza serale cioè una sorta di   attivazione ehm cerebrale Eh che chiaramente  contrasta con la poi con la necessità poi di  

Andare a dormire ehm provoca poi una riduzione  della secrezione di melatonina e un ritardo di   fase che vuol dire semplicemente uno spostamento  in avanti del P della secrezione della melatonina   stessa che è normalmente associata con il sonno  con l’inizio del sonno e questo ha un impatto  

Negativo sul sonno in particolare andando a  posticipare l’orario che noi scegliamo per   andare a dormire di circa 30 minuti allungando la  latenza del sonno di circa 15 minuti riducendo la   quantità di sonno REM e di Slow sleep di sonno  profondo nella notte successiva e quindi come  

Conseg finale producendo una riduzione della  vigilanza al mattino successivo con tutto quello   che ciò comporta in termini di prestazioni e  di riduzione della sicurezza anche sul posto   di lavoro ora Ovviamente questo utilizzo  di apparecchi elettronici nelle ore serali   come dicevo poc’anzi riguarda un po’ tutti ma  chiaramente è particolarmente preoccupante nel  

Caso dei giovani degli adolescenti in età scolare  che fanno molto spesso un uso eccessivo smodato   di questi device elettronici nelle ore serali c’è  una letteratura piuttosto ampia che dimostra in   maniera inequivocabile come questo utilizzo di  apparecchi elettronici nelle ore serali abbia  

Come conseguenza una riduzione della quantità del  sonno che diventa inadeguato soprattutto per i   giovani una scarsa qualità di questo sonno residuo  e quindi conseguentemente una eccessiva sonnolenza   di urna ma in funzione di quanto abbiamo detto  fino ad ora delle rispetto alle relazioni tra  

Il sonno lungo prolungato continuo profondo e il  il consolidamento delle memorie è chiaro che c’è   un ci sono una serie di effetti negativi anche  sul eh sull’apprendimento in questi ragazzi e   in effetti la letteratura è piuttosto ampia si  è sviluppata in questi ultimi 10 anni ci dice  

In maniera unanime che c’è una relazione tra  rendimento scolastico ad esempio e abitudini   di sonno e quanto più i ragazzi tendono a dormire  poco Vedete qui 5 ore di sonno qui più di 9 ore   e tanto più bassi sono i voti scolastici  più dormono e eh magg migliori più alti  

Sono i voti E lo stesso vale al contrario per il  l’orario di addormentamento ad esempio i ragazzi   che vanno a dormire molto tardi dalle 2:00 in  poi vedete hanno una prestazione scolastica   molto più scadente rispetto a quelli che vanno a  dormire più presto verso verso le 10 le 11 di sera  

E è ovvio se ci pensate no Per quanto abbiamo  finora detto rispetto alle relazioni tra sonno   e consolidamento delle memorie c’è un ultimo eh  fattore che voglio toccare in conclusione e che   è l’invecchiamento l’invecchiamento fisiologico  vi parlerò brevemente nell’invecchiamento non  

Patologico quindi non parliamo di demenze di  Alzheimer e così via Ma parliamo di quello che   accade a noi tutti l’invecchiamento fisiologico  si accompagna con una serie di ehm per esempio   si accompagna con l’atrofia di alcune zone della  corteccia cerebrale eh qui in questa ura vedete  

In in Celeste alcune aree della corteccia mediale  prefrontale che risultano essere atrofizzate in   un gruppo di soggetti anziani ripeto normali  non patologici in questi soggetti si ha una   riduzione del sonno profondo come conseguenza  dell’atrofia corticale E questa riduzione del   sonno fondo delle onde Delta si accompagna causa  possiamo dire un peggioramento del consolidamento  

Delle memorie dichiarative ipocampo dipendenti la  stessa cosa lo stesso gruppo di ricerca americano   di mander e collaboratori lo ha evidenziato  in funzione dell’accumulo di sostanza Beta   amiloide nella corteccia prefrontale mediale la  stessa che vedevamo nella diapositiva precedente   e questo accumulo di sostanza Beta amiloide si  accompagna ad una riduzione ancora una volta delle  

Oscillazioni lente nel sonno non REM che causa una  riduzione dell’attivazione ippocampale che a sua   volta provoca una riduzione del consolidamento a  lungo termine delle memorie che ovviamente dall’   Ippocampo stesso dipendono e quindi in conclusione  diciamo la la risposta alla domanda che era eh nel  

Il titolo di questa relazione è no purtroppo  no cioè se la relazione tra sonno e memoria   sia garantita per tutti e dobbiamo rispondere  che questo non è e quindi qui c’è il terzo e   ultimo messaggio da portar via e che riguarda il  fatto che le alterazioni del sonno le alterazioni  

Della quantità e della qualità del sonno le  le riduzioni di profondità la frammentazione   e e cos così via come abbiamo visto poc’anzi del  sonno dovuti a diverse problematiche che possono   essere patologie psichiatriche abbiamo visto il  ptsd disturbi del sonno come l’insonnia o l’apnea  

Ostruttiva o la narcolessia l’utilizzo dei device  elettronici di sera o l’invecchiamento fisiologico   Qualunque sia la causa di queste alterazioni  del sonno Dobbiamo purtroppo aspettarci una   interruzione di questa relazione virtuosa tra il  sonno e il consolidamento delle memorie e questo  

Dovremmo tenerlo sempre in mente perché dovremmo  cercare di fare il possibile laddove questo si   possa fare per cercare di mantenere attivo vivo  questo rapporto questa relazione fra sonno e   memoria Vi ringrazio per la attenzione e vi auguro  una buona prosecuzione di maratona del sonno 2024

Grazie grazie Michele veramente una relazione  estremamente interessante come dire che il   gioco adesso si fa molto molto duro e questo  è un po’ suggerisce ribadisce l’importanza di   quello di mantenere il le regole del sonno che  il professor Natalia illustrato nella relazione  

Ancora precedente e il uno sforzo che dobbiamo  fare tutti ed è questo il compito qualche modo   di divulgazione della nostra della nostra società  scientifica e il dei temi che trattiamo sempre in   occasione delle delle nostre maratone pensate il  quanto appena detto il professor Ferrara se se lo  

Come dire trasportiamo dalla popolazione generale  quindi dai soggetti Sani come i ricordava lui ha   le condizioni invece di patologie croniche non  non necessariamente neurologiche pensiamo alle   patologia cardiac Le patologie respiratorie dove  il mantenimento di una stabilità del sonno è uno  

Dei target clinici che noi cerchiamo sempre  di raggiungere anche per tutte le conseguenze   neurocognitive che abbiamo visto poc’anzi  professoressa lardi Se vuoi aggiungere qualcosa   anche tu sì non ho grandi commenti addizionali  però sì quello che dicevi è importante no è un  

Po’ Eh devo dire tutte le relazioni di questa  giornata sottolineano proprio come il ruolo del   sonno non debba essere tra virgolette confinato  tra pochi specialisti tra nelle ore solamente   notturne ma debba essere proprio condiviso come  cultura di base non solo nelle specialità mediche  

Ma anche appunto con alcune logiche politiche  scelte strategiche di sostenibilità della società   quindi il son è proprio Insomma credo venga fuori  in maniera decisamente prepotente da tutto quanto   abbiamo visto in questa mattinata che sicuramente  Vedremo nel pomeriggio viene fuori come un  

Indicatore qualitativo di quello che riusciamo  a fare per mantenere la nostra salute e questo è   vero Nella salute fisica Salute a 360° e salute  sociale quindi bellissima relazione Appunto eh   che è quella che abbiamo appena sentito che ci dà  anche proprio un’ottica sui meccanismi fisiologici  

Alla base di tutto questo no Quindi da un lato  abbiamo i dati di raccolta epidemiologica abbiamo   i dati di costi abbiamo i dati diversi Insomma  dal punto di vista clinico E abbiamo proprio   i dati biologici che ci dimostrano i meccanismi  molecolari di che alla base di tutto ciò Grazie  

Allora Io passerei la la parola alla professoressa  Laura Palagini da Pisa che introdurrà un altro   degli argomenti molto molto importanti Anche  diciamo molto in linea con quello che è il tema   di oggi della della nostra maratona del sonno e  della giornata mondiale del sonno e che riguarda  

La disuguaglianza nelle salute mentale appunto il  sonno Laura buona relazione Buongiorno io sono la   dottoressa Laura Palagini sono una psichiatra  e da molti anni mi occupo appunto di insonnia   sonno disturbato e salute mentale per cui diciamo  questo argomento mi piace tantissimo anche se è un  

Argomento veramente complesso Quindi quali sono  le diseguaglianze nel mondo del sonno diciamo   così che in qualche modo possono influenzare la  salute mentale Innanzitutto mi preme sottolineare   che ci sono dei fattori delle disuguaglianze che  influenzano direttamente la salute mentale ci sono  

Delle diseguaglianze di sesso e genere e che sono  molto importanti e che cambiano le traiettorie dei   quadri psicopatologici Innanzitutto per esempio  ci sono dei disturbi tipo l’ansia la depressione   e disturbo dell’alimentazione che sono molto  più Fre nelle donne rispetto al sesso maschile  

Quindi questo probabilmente ha a che fare con  dei fattori biologici ma anche con dei fattori   psicosociali che correlati al ruolo della donna  così come ci sono delle disparità Ecco nelle   traiettorie dei quadri psicopatologici nella  popolazione lgbt che sembra soffrire in modo  

Particolare di disturbi dell’umore disturbi  d’ansia e spesso in comorbidità fra di loro   quindi sicuramente ci sono delle disparità che  hanno a che fare con dei fattori socioculturali   correlati al sesso e genere poi ovviamente ci  sono dei determinanti sociali per la salute che  

Hanno a che fare anche con la salute mentale  e ovviamente eh Questi determinanti fanno la   differenza nelle traiettorie ehm diciamo così di  sviluppo eh dei quadri psicopatologici e quindi   sono traiettorie che sono correlate a livello  socioeconomico per esempio eh e alla condizione  

Alla regolamentazione ovviamente della società  quindi fattori anche eh sociali importanti difatti   quando si parla di salute mentale Ci rifacciamo a  dei modelli veramente complessi ma che mettono in   campo diciamo fattori ormonali ma anche diciamo  dell’ambiente intorno a differenze di genere e  

Sesso e questa complessità si interfaccia  con quelli che sono gli aspetti asetti   socioeconomici e psicosociali e dell’ambiente  nella risposta allo stress e quindi determina   in qualche modo la differenza nella risposta  allo stress e quindi nello sviluppo dei quadri  

Psicopatologici andando a agire sul sistema dello  stress e infiammatorio cioè di fatto noi adesso ci   rifacciamo per la salute mentale a dei modelli  veramente complessi in cui ci sono dei fattori   biologici Però anche societari e interpersonali  intrapersonal di sesso e genere che modificano la  

Risposta allo stress e quindi favoriscono più  o meno lo sviluppo di quadri psicopatologici   Ecco in questa complessità che a che fare anche  appunto con delle disparità con delle disparità   di genere di sesso di condizione socioeconomica e  psicosociale in generale Cosa c’entra il sonno il  

Sonno ha un ruolo veramente importante per la  salute mentale Innanzitutto perché ovviamente   durante il sonno avvengono dei processi di  plasticità neuronale estremamente importanti   eh Perché cosa succede Eh il sonno ci serve per  ricordare e per dimenticare in parte quello che  

Abbiamo vissuto durante la giornata eh viene  inserito durante il sonno non REM nella nostra   memoria a lungo termine E questo crea degli schemi  cognitivi a cui Facciamo riferimento durante la   giornata oltre a questo diciamo se qui c’è una  schematizzazione dei cicli di sonno possiamo  

Dire che soprattutto durante il sonno REM noi  proprio dormendo effettuiamo una terapia per le   nostre emozioni Eh le miglioriamo miglioriamo le  emozioni di ciò che stiamo ricordando e e quindi è   un’operazione estremamente importante poi il sonno  ha un ruolo importantissimo per la stabilizzazione  

Del sistema dello stress e infiammatorio Diciamo  che sonno stress e infiammazione sono insieme in   salute e in malattia per cui se si dorme  bene anche i sistemi funzionano altrimenti   sono alterati e viceversa è un rapporto molto  stretto Diciamo che queste funzioni del sonno  

Sono estremamente importanti per la salute  mentale e cosa fanno ci aiutano a costruire   la nostra resilienza che è la nostra capacità  di fronteggiare gli stress e diciamo eh quindi   in qualche modo trarre gli effetti benefici da  ciò che ci accade nella quotidianità E infatti  

Noi dormendo Costruiamo proprio le basi emotive  e cognitive della soluzione creativa diciamo così   agli stress Questo è fondamentale Detto questo  il problema è che invece eh i disturbi del sonno   portano disregolazione di questi sistemi Ecco  in particolar modo l’insonnia e disturbi del  

Ritmo circadiano Ma anche gli altri disturbi che  portano sonno disturbato in realtà diciamo alano   le funzioni del sonno e quindi favoriscono i  quadri psicopatologici la depressione l’ansia   eh Ecco in modo particolare quando il sonno  È disturbato e ovviamente non c’è più quel  

Rapporto di regolazione del sistema infiammatorio  dello stress si osserverà iperattivazione dello   stress e neuroinfiammazione che sono elementi  costitutivi diciamo dei quadri psicopatologici   e della risposta allo stress accumulo di sostanze  tossiche nel cervello oppure impairment di tutti   i processi di memorizzazione o di regolazione  delle emozioni attraverso il sistema dello o  

Attraverso il sistema dei sogni quindi diciamo  così proprio i disturbi del sonno portano a un   attacco della nostra resilienza della nostra  capacità di fronteggiare gli stress questo è   particolarmente vero perché è studiato in maniera  più approfondita nell’insonnia che è il disturbo  

Del sonno più frequente che interessa circa 10  della popolazione italiana ne parlo appunto perché   sicuramente fra i disturbi del sonno quello  più studiato in correlazione con la salute   mentale e il problema è che l’insonnia porta  è un fattore di rischio appunto come il sonno  

Disturbato ma molto di più anche ehm ovviamente  disturbi psicopatologici in modo particolare un   fattore di rischio per ansia depressione disturbi  del umore in generale perché questo e ripeto fra   tutti i disturbi del sonno è lo studio più cioè  scusate disturbo Sono più studiato in rapporto con  

La psicopatologia proprio nell’insonnia vengono  a mancare le funzioni del sonno e quindi non   c’è più Cioè alterazione della consolidazione  delle memorie durante il sonno le performance   cognitive ovviamente sono un pochino alterate  la regolazione delle emozioni è difficoltosa e   questo porterebbe ai quadri psicopatologici Senza  contare che quando una volta che si è stabilito  

L’insonnia questa diventa proprio uno stressor  per il cervello e mette sotto Scacco il sistema   dello stress e è infiammatorio quindi porta sono  tutte vie che portano appunto verso la salute   mentale alterata Allora cosa ci incastra quindi  disturbi del sonno che abbiamo visto soprattutto  

L’insonnia aumenta il rischio di patologia  mentale cosa ci incastra diciamo così quindi [Musica] l’inequivocabile discutere in maniera più  semplice Innanzitutto anche nel sonno ci   sono nel delle inquit che hanno a che fare con  il sesso e genere proprio come nelle patologie  

Mentali in particolare il sesso femminile  ha un sonno più disturbato a partire dalla   pubertà dall’adolescenza passando per l’età  riproduttiva la gravidanza e la menopausa   rispetto al sesso maschile soprattutto c’è  un sono molto disturbato ovviamente ci sono   dei fattori ormonali e biologici particolari ma  ci sono anche dei fattori socioculturali molto  

Importanti che probabilmente hanno a che fare  con il ruolo della donna nella società nella   famiglia e nel lavoro e di fatto questo pone  questa alterazione del sonno nella donna la   pone a r rischio di sviluppare l’insonnia e altri  disturbi del sonno un sonno disturbato in tutto  

L’arco della vita anche nella fase riproduttiva  diciamo così è a rischio di sviluppare l’insonnia   che è una patologia stress correlata perché  ovviamente oltre a fattori fisiologici sono   anche Fattori socioculturali e di organizzazione  dello stile di vita che favoriscono la superfici  

Ione del sonno e la cronicizzazione Appunto  dell’insonnia e questo abbiamo visto che aumenta   il rischio di sviluppare quindi psicopatologia  Oltre a questo ci sono delle iniquità Ecco che   interessano il sonno della donna in gravidanza  nel Pol fartum e questo ha a che fare sicuramente  

Con dei fattori biologici e fisici importanti  il cambiamento della donna in questo periodo   della vita però ha a che fare anche con dei  fattori socioculturali quindi il ruolo nella   donna della maternità durante il parto e nel  post parto anche in questo caso si nota come i  

Disturbi del sonno la qualità del sonno alterata  ma soprattutto i sintomi di insonnia diventano   fattori di rischio per psicopatologia in modo  particolare disturbi d’ansia disturbi depress e   e per cui diciamo Ovviamente questo fa sì che il  ruolo della donna in relazione al sonno durante  

La gravidanza vada veramente attenzionato  dobbiamo fare un lavoro importantissimo e   poi nella fase della perimenopausa i fattori  [Musica] biologici si interfacciano in maniera   complessa con l’instabilità olmare con la  sintomatologia Insomma della menopausa con   il ruolo psicosociale comunque della donna e  così favorendo anche in questo periodo della  

Donna un rischio maggiore di sviluppare quadri  psicopatologici soprattutto ansia e depressione Quindi ovviamente delle [Musica] favoriscono nel sesso femminile disturbi  del sonno e psicopatologia in maniera Maggiore   rispetto al sesso maschile e poi quello che  emerge negli ultimi anni ci sono tantissimi  

Studi che interessano la popolazione lgbt e quello  che abbiamo scoperto è che è una popolazione che   dorme veramente male sono interazioni del  sonno caratterizzate in modo particolare da   sonno disturbato in qualità in durata e poi un  sonno irregolare e questo ovviamente predispone  

Allo sviluppo di altri disturbi del sonno più  importanti come l’insonnia o l’ipersonnia l’Iper   arausa In ogni caso e questo diciamo fa da via  finale comune per lo sviluppo delle i quadri   psicopatologici che abbiamo visto essere più  prevalenti in questa popolazione so tutto disturbi  

Dell’umore d’ansia e altri tipi di disturbi Qual  è il ruolo qui cioè perché diciamo perché anche in   questa popolazione ehm Il sonno È più disturbato  e sembra correlato ai quadri patologici questo   perché probabilmente cioè l’idea degli studiosi  del settore è che m Le diseguaglianze diciamo in  

Generale E quindi la discriminazione eh O comunque  lo stigma eh portino a un’alterazione del sonno   quindi si tratta di m diseguaglianze sociali che  contribuiscono alla eh alterazione del sonno e   quindi eh diciamo Eh le popolazioni più sottoposte  a stress in questo caso Oltre agli stress Generali  

Si tratta di stress correlati a una diciamo  eh situazione di discriminazione o di Stigma   e questo ovviamente espone Eh la popolazione a  sonno disturbato l’effetto dello stress negativo   sul sonno e quindi in generale diminuzione della  resilienza abbiamo visto che appunto sono stress  

E infiammazione sono sempre insieme Ecco in  questo caso essendo che c’è un maggiore stress   questa popolazione è sottoposta a uno stress  Maggiore il sonno viene a essere disturbato i   modelli di stress residenza sono ben sviluppati in  questa review del gruppo di Bologna Insomma molto  

Interessante e infatti cosa si viene a a capire  che lo stress va a agire negativamente sul sonno   il sonno diventa disturbato e a sua volta diventa  un qualcosa che alimenta lo stress cioè diventa   un fattore negativo per il cervello e aumenta  notevolmente lo stress e quindi in qualche modo  

Ha un impairment del sistema dello stress stress  correlato ai disturbi del sonno È come dire la la   resilienza viene a mancare quando appunto il sonno  è alterato e quindi probabilmente Questa è la via   che attraverso cui disuguaglianze diciamo così  di sesso e genere influenzano negativamente il  

Sonno e di lì si arriva alla psicopatologia  attraverso il sistema dello stress alterato   però La buona notizia è che se noi in qualche modo  miglioriamo il sonno effettuiamo delle operazioni   di psicoeducazione sul sonno o proprio trattiamo  l’insonnia questa migliora l’andamento dei quadri  

Psicopatologici non c’è tempo di presentare i  dati di questo però per esempio nella gravidanza   ci sono già tante ipotesi Ok ci sono disturbi  del so No sono legati alla biologia al ruolo   della donna ai fattori emotivi e fisici Ecco  possiamo migliorarli per migliorare il rischio  

Di depressione perinatale e la popolazione  lgbt dorme male È vero però con operazioni   di psicoeducazione si può ridurre diciamo così  l’effetto negativo che il sonno disturbato ha   sul sistema dello stress e anzi aiutare a diciamo  così a maneggiare lo stress in maniera positiva  

Poi ovviamente ci sono delle diseguaglianze  etniche in diverse etnie ci sono differenze   che hanno a che fare con la durata del sonno  l’efficienza del sonno la continuità di sonno   l’architettura alcune popolazioni sono a maggior  rischio di sviluppare l’insonnia per esempio però  

Se si va a misurare Fattori socioeconomici e  culturali diciamo così che pesano quindi che   hanno un influenza sul sonno le diseguaglianze  socioeconomiche e culturali Ecco i dati sono a   favore della discriminazione come un evento un  vissuto ovviamente negativo che va a impattare  

Sulla qualità del sonno Questo è uno studio che  è stato condotto in una scuola in cui ci sono di   diverse etnie caratterizzate da diverse etnie e  appunto le etnie o le razze che avevano vissuto   condizioni di discriminazione erano quelle che  avevano anche il sonno più disturbato questo è  

Confermato anche nella popolazione adulta Anzi  nell’insonnia addirittura praticamente sembra   esserci un rapporto praticamente parallelo tra  il quantitativo di discriminazione raziale e la   frequenza e l’incidenza dell’insonnia  come disorder quindi insogna cronica   di conseguenza ricapitolando ripeto è tutto  ovviamente molto complesso però ci sono delle inequitable Urali che riguardano sesso e genere  

Che riguardano quindi mondo del lavoro il  mondo dell’educazione e sicuramente delle inequitable l’alter il sonno lo altera In  ogni caso ci sono dei determinanti della   Salute che sono molto importanti  sono stati già discussi che quindi   distruggono il sonno durata qualità  favoriscono l’insonnia Probabilmente  

Quindi distruggono diciamo le basi della  resilienza che costruiamo durante la notte   quindi probabilmente quando si dorme male  anche in correlazione alle Ine equalità disquaire per cui sta emergendo l’idea della  sleep Health Equity l’equità del sonno quindi   cioè alla fine si tratta di applicare pochissime  Eh diciamo così accorgimenti che hanno a che fare  

Con la vita notturna e diurna Quindi anche  semplicemente comportamentali semplicemente   degli adattamenti di psicoeducazione sul sonno  anche che semplici possono migliorare il sonno   e attraverso quella via migliorare per  l’appunto ehm l’andamento dei quadri   psicopatologici oppure ridurre diciamo così la  loro insorgenza e quindi io mi rifaccio sempre  

A questo articolo molto bello del gruppo di di  Bologna che lavora sull’argomento già da tanto   tempo l’idea è che m diciamo così lavorare  sul sonno vuol dire lavorare sulla nostra   capacità di fronteggiamento Diciamo  dello stress per cui se ci sono delle

Con piccole operazioni anche di educazione di  cambiamento diciamo così di alcuni comportamenti   di miglioramento di alcune condizioni in relazione  al sonno Probabilmente noi facciamo un’operazione   importantissima per la salute mentale non solo  per la salute del sonno e infatti questo lavoro  

Diciamo così sommar fa una somma di tutti i  lavori effettuati sui trattamenti del sonno   e del subire del sonno e la resilienza  quindi diciamo concludo dicendo che le diseguaglianze che riguardano il sonno Non fanno  altro che creare una via diciamo importante che   può portare a incrementare ulteriormente  le diseguaglianze che favoriscono i quadri  

Psicopatologici e per cui probabilmente in  questa catena se noi riusciamo a muoversi intanto   nell’ambito del sonno migliorandolo facciamo  un’operazione importantissima di ricostruzione   Se non altro della resilienza quindi eh Mi auguro  che ci sia la possibilità di creare dei programmi  

Ad hoc soprattutto che interessano i più giovani  le scuole eh di prevenzione di miglioramento   del sonno e quindi di Salute Mentale di  conseguenza io vi ringrazio per l’attenzione e a presto Grazie grazie tante Laura per questa  splendida relazione questo ci testimonia  

Quanto è difficile vivere difficile mantenere  un equilibrio TR la nostra necessità di fare   3000 cose in un giorno e quello di dedicarci  all appunto a recuperare aumentare la nostra   resilienza il Io ringrazio Un po’ tutti prima  di ancora gli sponsor ancora tutti i presenti  

E ancora tutti i relatori moderatori per questa  per il successo di questa iniziativa e lascio la   parola a Carolina se vuole concludere e poi  passiamo ai nostri successori Grazie mille   Francesco Mi associo ovviamente a tutti i  ringraziamenti Sono contenta di passare il  

Testimone ed è anche il bello di questa  maratona il fatto che ci passiamo di di   mano in mano il Insomma l’onere e l’onore di  tenere di tenere alta l’attenzione su sonno   quindi è un onore far parte di questo gruppo è  un onore farlo in una giornata in cui proprio  

Si sottolinea l’importanza dell’interazione uomo  ambiente di come questa sia altamente mediata dal   sonno quindi veramente Ringrazio tutti quanti  Grazie dell’invito a partecipare e sono sicura   che continuerà alla grande pera giornata  ovviamente rimarrò a sentire anche il resto grazie grazie mille Carolina e Francesco per il  passaggio di testimoni Eh grazie Biancamaria di  

Essere qua con me un piacere ovviamente Esatto  molto contento di essere in coppia con con te   e senza perdere ulteriore tempo direi che possiamo  muovere alla prossima relazione prossima relazione   che sarà fatta dal professor Cristian Franceschini  che è un uno psicologo esperto in medicina del  

Sonno che lavora attualmente presso l’Università  di Parma e che ci ci parlerà di come migliorare   il benessere psicologico mare qualcosa dai E no ho  sentito un’introduzione un’introduzione migliorare   il benessere psicologico come ci può questo come  ci può aiutare per migliorare il sonno dei nostri

Pazienti Buongiorno a tutti ringrazio  anche quest’anno per l’essere stato   invitato dall’organizzazione la maratona del sonno  quest’anno parleremo di migliorare il benessere   psicologico per migliorare il sonno noi sappiamo  che negli studi epidemiologici come la popolazione   generale più di un terzo popolazione generale  sia Colpita da un dal disordine più noto del  

Sonno l’insonnia e come effettivamente una grande  popolazione ad esserne Colpita e soprattutto la   popolazione degli operatori sanitari Inoltre  noi sappiamo come la salute mentale è un altro   grande fattore che contribuisce ad inficiare la  salute del della popolazione generale si parla  

Di circa il 17% degli adulti e questa questa  percentuale Purtroppo è aumentata a causa anche   della pandemia da covid sonno e salute mentale  sono pertanto sfide globali della Sal di salute   pubblica sestanti con impatti sostanziali sia su  individui che sulle società l’autorevole rivista  

Lans in public Health nel 2023 ha pubblicato  questo editoriale In cui esprime la necessità   di promuovere la salute del sonno nelle agende  pubbliche del degli stati del appunto degli stati   eh all’interno del nostro del nostro mondo  de 194 stati che coinvolgono effettivamente  

Comprendono l’oms che è l’organizzazione  Mondiale della Salute soltanto il 43% cioè   22 stati ha raccolto e pubblicato dati sulla  durata del sonno Pertanto si capisce quanto   è necessaria e quanto è ancora lunga la strada da  percorrere in questo senso sia l’european Academy  

Of neurology sia la salute sia l’organizzazione  Mondiale della Salute definiscono il sonno la   salute del sonno come elemento fondamentale per  la salute del nostro cervello allo stesso modo   anche l’american Art Association ha definito  quest’anno nel 2018 come il sonno un elemento  

Un uno degli otto pilastri fondamentali per la  salute a livello cardiovascolare noi sappiamo   inoltre che la salute mentale è spesso Associata a  una scarsa qualità del sonno Infatti noi sappiamo   che soggetti con insonnia hanno un rischio  Maggiore pari a due rispetto di sviluppare  

In stato depressivo rispetto ai soggetti che  non che non presentano Appunto un’insonnia e   sappiamo anche che molti soggetti psichiatrici  pazienti affetti da disordine psichiatrici   mostrano una riduzione dell’efficienza di sonno  e della durata del loro tempo tra tempo passato  

A dormire però non c’è soltanto l’ins e la  depressione una cattiva qualità del sonno è   presente anche in altre disordine mentali nello  stress postraumatico nei disturbi alimentare in   forme particolari di psicosi e Scusatemi ma che  anche in molti altri disordine del sonno è stato  

Riscontrato una compromissione della Salute  Mentale dato che allarma le società di oggi   è soprattutto una fascia di popolazione  i giovani noi sappiamo che la prevalenza   dell’insonnia è stimata nei nel 36% nei bambini  in età prescolare al 20% circa nei bambini in età  

Scolare e il 23.8% negli adolescenti Sappiamo  anche che il disturbo d’ansia è il disturbo   più impattante negli adolescenti Ma che da una  da ricerca negli sugli adolescenti negli Stati   Uniti è molto presente invece sempre di più gli  episodi di depressione maggiore e come questi  

Fenomeni effettivamente se se andiamo a vedere  la storia clinica di questi soggetti vediamo   che sia nei soggetti con disturbi d’ansia che nei  disturbi di depressione c’è un’alta incidenza di insogna perché effettivamente già nel lontano  2007 si è visto si è dimostrato come negli  

Adolescenti una privazione di sonno privarsi  di sonno per alcune cause che anche vedremo   fra poco può determinare stati depressivi  alterati una confusione irritabilità rabbia   e grandi sentimenti di di frustrazione Inoltre  ancora gli studi dimostrano come la deprivazione   di sono negli adolescenti possa portare a  ad avere delle disregolazione cosiddette  

Emotive cioè delle difficoltà emotive sia  nel relazionarsi che nel gestire le proprie   emozioni in tal senso significa che spesso e  volentieri questi questi ragazzi o amplificano   le emozioni negative in in reazione ai eventi  che possono essere effettivamente tranquilli in   soggetti che in soggetti altri che non hanno  una privazione di sonno possono manifestare  

Comportamenti più rabbiosi ansiosi e stressanti  rispetto a fattori di stress che possono essere   anche lievi rispetto effettivamente ad altri  soggetti che non hanno una un Che problemi   legati alla durata di sonno ottimale e vedere  il mondo effettivamente in un modo più negativo  

Anche quando si fa riferimento a dei a degli  stimoli amente che possono essere riconducibili   agli stimoli neutri preoccupante ulteriormente  questo un nostro lavoro dove dimostriamo come   da una revisione una metanalisi di alcuni lavori  della letteratura si è visto che una popolazione  

In questi 628.000 adolescenti come il rischio  appunto di compiere atti suicidari nei soggetti   che hanno problemi con il sonno è molto elevato  pari a tre volte rispetto a quelli che non hanno   un problema con il sonno interessante da notare  Come in una collega portoghese abbia studiato

Effettivamente un fenomeno molto attuale che è il  cyber bullismo attuale relativo alle tecnologie   che hanno portato ovviamente alla trasformazione  delle condotte anti in condotte sul web E cosa   si è visto la cosa più interessante si è visto  come in questi 116 adolescenti Portoghesi si è  

Andato a scoprire quali potessero essere andare  a investigare la collega quali potessero essere   i fattori predittivi di una condotta Cyber Da  Bullo del web andando effettivamente a porre   un’attenzione anche al son e al cronotipo  di questi soggetti e ha dimostrato come  

Innanzitutto ci sia un fenomeno di cyber bullismo  molto più eh presente nelle ragazze in modo molto   precoce molto precocemente prima dei 10 anni e  quindi dimostrando quanto le ragazze il genere   femminile sia un genere che effettivamente è  Perpetua un comportamento ma lo subisce anche  

E evidenza nell’età dei 10 anni come un periodo  critico in cui questi comportamenti di bullismo   possono scaturire a causa anche del della  tendenza ovviamente biologica ad essere a   diventare soggetti da più serotini cioè soggetti  che vanno a letto più tardi come è stato già  

Spiegato sicuramente da alcuni colleghi in  questa giornata e che porta quindi a questa   tendenza andare a letto più tardi a svegliarsi  ovviamente modo più addormentarsi in più tardi   ma avere dei dei ritmi che effettivamente  essendoci una scuola sono sempre scanditi  

Allo stesso modo e quindi avere un’insufficienza  di sonno che porta a delle condotte e comporta   quindi a a uno sfogarsi ovviamente su alcuni  strumenti Come può essere il web ovviamente   anche i maschi arrivano ad essere soggetti che  possono essere avere delle condotte da Cyber  

Bullo Anzi superano le le ragazze le femmine nelle  pratiche di bullismo di cber bullismo a partire   dai 13 anni ma la cosa più rilevante di questo  studio è è l’importanza che viene attribuita al   sonno e al cronotipo che influenza le tendenze  aggressive nell’adolescenza e quindi deve essere  

Effettivamente attenzionato e posto come parametro  di attenzione anche in questo tipo di di condotte   che cosa sappiamo perché effettivamente questi  ragazzi effet vanno a letto a volte più tardi   da un punto di vista neurobiologico sarà stato  sicuramente spiegato ma ovviamente l’influenza  

Delle tecnologie ha portato che qu questi ragazzi  a chiudersi nelle proprie stanze e e stare onine   molti studi si sono concentrati su comprendere  effettivamente che cosa determini quali ricadute   possono esserci sul sulla salute ma ma anche  soprattutto sulla salute del sonno sono pochi  

Gli studi però sette gli studi Condotti vedete  in paesi molto molto molto numerosi molto con   partecipanti numerosi Perdonatemi con un’alta  numerosità che effettivamente hanno cercato di   andare a studiare Quali sono le comportamenti  del pre bed time di questi soggetti E cosa   effettivamente potesse comportare sulla salute del  sonno prenderemo in considerazione in particolare  

Lo studio di questi di questi soggetti che sono  soggetti australiani Dove dove questi adolescenti   sono stati studiati non soltanto da un punto  di vista soggettivo ma anche oggettivamente   tramite una una atig grafia e si è visto che  la distinzione era soprattutto tutto durante le  

Vacanze durante i giorni scolastici che questi  questi colleghi facevano all’interno di questo   lavoro cioè andavano a vedere Effettivamente  che utilizzando Questi strumenti sempre nel   pre bed time le conseguenze ovviamente erano una  ridotto tempo totale di sonno una prolungata tempo   di addormentamento durante le vacanze durante  invece i giorni scolastici se effettivamente  

Oltre all’utilizzo di queste tecnologie ci fosse  stato c’era un tempo trascorso in famiglia le   conseguenze si riducevano cioè il Total slip  Time risultava essere più lungo e i soggetti   si addormentavano in tempi normali fisiologici  faremo delle considerazioni un altro studio in  

Questi soggetti iraniani si è visto come ehm  1270 soggetti dei 2257 inclusi utilizzavano   il cellulare dopo le ore 21 con riduzione diciamo  della della parziale comunque ma superiore ai 20   minuti della tempo di addormentamento interessante  il dato dell’attività fisica 1300 soggetti erano  

Attivi da un punto di vista fisico soprattutto  i maschi e si è visto come eh nei soggetti non   attivi le conseguenze di una sedentarietà fossero  portassero effettivamente un incremento dei del   posticipo di andata a letto e una riduzione del  total slip Time con dei risvegli all centrali  

Durante la notte ancora è un altro studio su  in ragazzi giapponesi più di 95.000 soggetti   colti si è visto come questi ragazzi studiassero  effettivamente utilizzassero ancora il 2011 il   cellulare Ogni giorno per chiamato e social più  del 28% dei soggetti e le conseguenze ovviamente  

Erano che il 32% dei soggetti avevano un tempo  totale di sonno ridotto una cattiva qualità del   sonno notturno del 40% dei casi una sonnolenza  diur nel 42% dei soggetti sintomi di insonnia nel 21% Ovviamente quello che è sarà stato presentato  e che il modello l’adolescente più di altri da un  

Punto di vista sia neurobiologico che sociale ha  un un’alterazione a carico D è portato ad essere   un soggetto privato di sonno È un soggetto che  effettivamente a causa della sua età specifica   strutture legate al circuiti limbici e quindi  circuiti emotivi sono portati a a esplorare a  

Sono portati a studiare quello che è il mondo  a s stante e lo studiano con gli strumenti   che effettivamente sono a loro disposizione  quotidianamente i device e quindi la tecnologia   Questo ovviamente comporta una un’interferenza  a carico del sistema sonno portando dei sintomi  

Legati all’insonnia alla difficoltà a tormentarsi  disturbi di ritmo circadiano Ma a sua volta che   alimenta o viene alimentato ha una difficoltà  nel regolare l’emozione come abbiamo visto   negli studi precedenti e di conseguenza  ci sono delle che possono portare a una   compromissione sia della Salute psicologica  Quindi con stati depressivi ansiosi ritiro  

Sociale un fenomeno molto attenzionato in questo  momento sociale dalla società ma anche disordini   alimentari quindi un’attenzione anche in questa  mia presentazione all’adolescente è stata è stata   voluta è stata effettivamente intenzionale  per are alla alla popolazione nel senso che  

Che farà uso di questo tipo di di giornata del  sonno come un campanello d’allarme Soprattutto   all’interno delle famiglie è possibile intervenire  abbiamo cercato di ho cercato di di vedere quali   potessero essere gli interventi più solitamente  utilizzati all’interno di questa fascia di età  

Cioè la popolazione degli adolescenti uno dei  principali Uno dei dei classici e noti fenomeni   poco invasivi ovviamente legati a migliorare  il ritmo sonno veglia in modo diretto in questo   caso indiretto Cioè senza avere una grande  cognizione da parte delle famiglie del ciclo  

Svegia è fare un’attività Fisica l’abbiamo visto  negli studi precedenti Come essere nei negli studi   degli iraniani Come avere soggetti adolescenti  che fanno Sport può migliorare notevolmente e   regolarizzare il tempo di andata a letto per  andare a letto e la durata del sono notturno   effettivamente la Canadian un’importante  società società scientifica eh canadese  

Nel nel 2016 ha raccomandato tre importanti  passi per la salute fisica e psicofisica degli   adolescenti raggiungere almeno alti livelli  di attività fisica intesa come maggiore di   60 minuti al giorno avere una riduzione di un  comportamento sedentario quindi inferiore alle 2

Ore Deve essere il tempo di di sedentarietà  passato soprattutto sui device o al PC e un   sonno sufficiente cioè che possa essere  come le linee guide ci consigliano negli   adolescenti tra le 8 e le 10 ore Ogni giorno  che effetto questa tipo di tre considerazioni  

Può avere sulla depressione sono stati presi  in considerazione diversi studi cross sectional   con un totale di 115.000 bambini analizzati  adolescenti e si è visto che la depressione   l’anedonia l’apatia di questi soggetti e il  sono notturno di questi soggetti migliorava   se effettivamente c’era una combinazione di  queste tre regole così definite da questa  

Linea guida due effetti soltanto quindi la  riduzione dello screen time e della durata   del sonno e incrementare la durata del Sonne  hanno un effetto sulla depressione e la sola   attività fisica ha un ridotto effetto però  soltanto o ridotto sulla depressione pertanto  

Vedete che per ridurre la depressione la sola  attività fisica o uno stato di apatia dei nostri   adolescenti non basta bisogna intervenire su  altri fattori come per esempio la durata del sno ancora Scusatemi si è cercato di comprendere quale possa essere l’effetto  dell’attività fisica sul sul sonno e si è  

Visto come soltanto due studi ha cercato  sono stati inseriti in questa in questa   metanalisi e si è visto come l’attività fisica  intesa come in questo senso per Pap una corsa   campestre al mattino caratterizzata anche dalla  presenza di messaggi motivazione per aumentare  

Il numero di passi giornalieri e un diario  dei passi possa in un certo senso migliorare   sia il tempo per di addormentamento ridurre  il risvegli notturni aumentare l’efficienza   del sono notturno e ridurre la sonnolenza e le  preoccupazioni e i pensieri in merito al sonno Inoltre noi cosa sappiamo le varie  società scientifiche lanal internal

Medicine Scusatemi l’european sleep Society l’american College of  physician inseriscono nelle raccomandazioni la   il trattamento cognitivo comportamentale  dell’insonnia per migliorare sia la per   migliorare per ridurre l’insonnia noi sappiamo che  quello che ci ci preme capire è comprendere come   Effettivamente anche l’ansia e la depressione  in soggetti con insonnia possa essere possa  

Effettivamente ridursi con un trattamento  legato esclusivamente alla terapia legata   al sonno Questo è uno degli ultimi lavori del 2023  legato studiato sui bambini e adolescenti dai 12   ai 18 anni che hanno insonnia ma anche ansia  e insonnia e depressione sono stati inseriti  

Questi sei studi Quindi con trattamento cbt  insonnia su adolescenti depressi e cinque studi   su cbt insonnia su ansiosi il risultato  è molto incoraggiante molto interessante   perché Dimostra come la terapia cognitiva  comportamentale sul Sul soggetto depresso ha un ehm effetto marcatamente di risoluzione del  problema della depressione oltre che dell’insonnia  

Invece l’effetto risulta più moderato nei  casi dei soggetti con disturbi d’ansia ed insonni una provocazione può essere ulteriormente  da me fornita in questa presentazione è dato da   questo studio dei colleghi australiani che hanno  cercato di studiare in modo longitudinale cioè con  

Delle misure ripetute in questo caso si parla di  di uno studio che dura 5 anni su delle famiglie   di 531 adolescenti e si è cercato di andare  a prendere come una corretta IG del sonno   un clima familiare potesse essere e veicolare di  aiuto quindi nel veicolare un miglioramento sulla  

Salute psicofisica oltre che sul sonno di questi  soggetti adolescenti per clima familiare c’è oggi   noi sappiamo che c’è tantissima letteratura  Intesa nel comprendere effettivamente Quali   sono le dinamiche familiari sia costituite di  regole di rispetto di costruzione del sedel   individuo costruzione di buoni principi nel nel  nell’altro ma anche l’autoregolazione nel senso  

Insegnare al proprio adolescente o o bambino  l’autoregolazione di determinati comportamenti   il confronto sano positivo delle dei vissuti  emotivi di questi di questi ragazzi cosa mostra   questo studio Cioè si è cercato di andare  a comprendere sia quali se all’interno di   questo contesto familiare utilizzare determinate  regole come per esempio ridurre lo screen time  

Prima di andare a letto utilizzare effettivamente  quel periodo periodo che solitamente i ragazzi   in camera propria con un dialogo costruttivo  con i propri genitori un confronto costruttivo o altre tipologie di di dialoghi che  possono effettivamente essere produttive   rispetto a uno stare passivo su dei  dei device Dimostra come i soggetti

Effettivamente che hanno un clima familiare  altamente performante quindi dove c’è   effettivamente esiste in quegli adolescenti  in quelle famiglie di adolescenti Esiste un   dialogo un confronto un clima positivo un aspetto  amorevole proprio e costruzione di sani principi   ma soprattutto di educazione anche a che cosa  bisogna fare prima di andare a letto in questo  

Caso rispettare alcuni dettami dell’igiene del  sonno fa sì che i soggetti adolescenti una cosa   molto interessante soprattutto riguardo al  cronotipo passino da essere da un punto di   vista abbiamo visto cronobiologia ad essere  soggetti serotini a rientrare con un giusto   pattern di regolazione familiare di udini delle  costruzioni di effettivamente di confronti a  

Modificare anche il pattern cronotipo e quindi  ridiventare dei soggetti più mattutini e quindi   soggetti che stanno meno esposti allo screen Time  soggetti che risulterebbero meno esposti anche   gli aspetti aggressivi tipico dell’adolescente  e quindi sarebe sarebbe necessario concludere   effettivamente che i genitori all’educazione  anche dell’igiene del sonno nelle regole nel  

Calendario nel nel quaderno delle regole di una  buona famiglia di una buona condotta familiare   possa essere necessario per ristabilire anche quel  quell’adolescente che spesso e volentieri si perde   nella propria camera da solo nel vedere fino a  tardan notte si serie televisive sia giocare do  

Mi dispiace per la voce che è appannata da questa  strascico di influenza dobbiamo fare prendere dei   dei messaggi tenere in considerazione Alcuni  messaggi sicuramente da questa presentazione   Come tenere avere dei Campanelli d’allarme negli  adolescenti è possibile quando pensiamo che il  

Nostro adolescente dorme poco dorme male o  soprattutto è in uno stato di difficoltà e   possono essere l’irritabilità l’aggressività la  rabbia ma anche la sonnolenza diurna a scuola o il   sonno prolungato durante il pomeriggio fare molta  attenzione a costruire le regole nel prebet Time  

Di questi adolescenti moderazione soprattutto in  tutto quello che è l’utilizzo deg dei dispositivi   elettronici aiutare appunto il prebet time  inserendo delle regole dell’igiene del sonno   che possono essere fondamentali per effettivamente  per aiutare questi soggetti in difficoltà anche   con anche altri eh alleati che possono essere  l’attività fisica e una famiglia Comunque presente  

Sicuramente da un punto di vista psicologico le  società scientifiche mondiali riconoscono che la   terapia cognitiva comportamentale può essere  di grande aiuto nell’insonnia ma soprattutto   può essere d’aiuto nel risolvere anche la  depressione e l’ansia nei soggetti con sonnia   pertanto anche nell’adolescente io vi ringrazio  Mi scuso per questo continuo mio appannamento  

Di voce e spero che sia stato tutto abbastanza  chiaro e possiate continuare a seguire questa   importante maratona del sonno con gli altri  colleghi Vi ringrazio e una buona giornata a tutti Grazie Cristian ringrazio io Dario credo  sia comune ringraziamento a Cristian per il suo  

Sforzo incredibile di cercare di sottolineare come  appunto questo bisogna cominciare prestissimo per   un benessere psicofisiologico fin da ragazze Noi  stiamo assistendo ad un passaggio generazionale   molto importante perché tra i genitori e figli  c’è un passaggio nelle abitudini nel modo di  

Fare nella in tutta una serie di cose Questa è la  generazione sarà la generazione dell’intelligenza   artificiale con tutto ciò che è buono e ciò che  è cattivo Quindi grazie di aver fatto questo   escursus sulla necessità di intervento non  so se Dario vuoi dire qualcosa e Sì condivido  

Con con quanto hai già detto tu anche Maria  veramente un tema molto molto importante molto   attuale che bisogna avere in mente e perché  ovviamente i giovani ragazzi sono il nostro   futuro e quindi bisogna aiutarli ad avere una  una buona salute sotto tutti i punti di vista  

Prima FR tutti una una buona salute del sonno  che come abbiamo visto a cascata ha effetti un   po’ su tutta la salute dell’individuo quindi sì  senz’altro eh cose molto molto importanti Bene   bene allora la prossima relazione è affidata ad  Alessandro Silvani che è professore di fisiologia  

All’Università di Bologna membro del direttivo  Nazionale dell’associazione italiana di medicina   del sonno e della commissione scientifica della  European sleep reser Society e il Alessandro è un   ricercatore scrupoloso ma ha un dono quello di far  capire a tutti anche le cose più complicate oggi  

Ci parlerà di apporto alimentare e la parola ad  Alessandro Silvani Buongiorno mi chiamo Alessandro   Silvani sono professore associato di fisiologia  presso il dipartimento di scienze biomediche e   neuromotorie dell’alma Mater studiorum Università  di Bologna questa è la maratona del sonno 2024   organizzata dall’Associazione italiana di  medicina del sonno aims in occasione della  

Giornata mondiale del sonno World sleep  day Io vi parlerò di apporto aliment e son non ho conflitti di interesse  da dichiarare per questa presentazione le relazioni fra apporto alimentare  e sonno possono essere caratterizzate in due   maniere quelle potenzialmente tra il sonno e  L’apporto alimentare e quelle tra L’apporto  

Alimentare e il son Quindi si può trattare di  relazioni bidirezionali cominciamo a trattare le   possibili relazioni tra il sonno e L’apporto  alimentare questo e questa revisione della   letteratura con metanalisi è stata pubblicata  recentemente nel 2017 e ha valutato gli effetti  

Della deprivazione parziale di sonno sul bilancio  energetico Che cos’è il bilancio energetico è la   differenza tra Quanta energia noi riusciamo ad  assumere con i nutrienti che ingeriamo con la   dieta e Quanta energia Invece noi impieghiamo per  le attività della nostra vita quotidiana e per la  

Nostra sopravvivenza la deprivazione parziale  di sonno è una condizione piuttosto frequente   nella nostra società e può essere determinata  non solo da dei disturbi del sonno ma anche   da ehm fenomeni occupazionali oppure anche da  questioni comportamentali per esempio eh la delle  

Attività che ci ehm diciamo ci occupano durante  il periodo notturno rubando tempo al sonno bene   la analisi della letteratura ha dimostrato che  c’è una discreta eterogeneità nei risultati dei   diversi studi questo è dimostrato ad esempio nel  pannello di sinistra che ci parla di dell’effetto  

Della deprivazione parziale di sonno sull’apporto  energetico e in questo grafico possiamo vedere che   ciò che è a destra della riga verticale riflette  studi in cui la deprivazione parziale di storno   è stata associata ad un aumento dell’apporto  energetico ciò che a sinistra invece della riga  

Verticale riflette studi in cui la deprivazione  parziale di sonno è stata Associata a una   riduzione dell’apporto energetico come potete  vedere la variabilità è abbastanza consistente   molti studi incrociano la linea verticale Ma  se li andiamo a prendere tutti assieme possiamo  

Concludere come dimostra questa sorta di rombo  che vedete qui in basso possiamo concludere che   globalmente la deprivazione parziale di sonno è  associata ad un aumento dell’apporto energetico   quindi assumiamo più calorie Questo è quello che  questa analisi questa revisione sistematica della  

Letteratura ci dice cosa succede all’altro lato  della medaglia del bilancio energetico quindi alla   spesa energetica con lo stesso approccio in questo  grafico possiamo vedere che i punti a destra della   linea verticale Indicano un aumento della spesa  energetica quelli a sinistra della linea verticale  

Una riduzione della spesa energetica come potete  osservare la maggior parte degli Studi incrocia La   linea verticale come dire che questo è dimostrato  anche dall’analisi di questo rombo qui in fondo   come dire che la spesa energetica non aumenta  in maniera significativa durante la deprivazione  

Parziale di sonno quindi la deprivazione parziale  di sonno Ci fa assumere più calorie ma non ce ne   fa spendere significativamente di più quindi  ci porta a un bilancio energetico positivo e   queste calorie in eccesso favoriscono lo  sviluppo di adiposità I ricercatori hanno  

Valutato la letteratura anche per verificare se la  deprivazione parziale di sonno potesse aumentare o   diminuire l’apporto di lipidi di proteine di carb  idrati i grafici si leggono sempre alla medesima   maniera e quindi riassumendo i risultati della  metanalisi hanno indicato che la deprivazione  

Parziale di sono porta ad assumere più lipidi  quindi ci fa mangiare più grassi e ci porta a   porta a ridurre l’apporto di proteine quindi  tende a farci mangiare del cibo più povero di   proteine mentre invece l’apporto di carboidrati  sostanzialmente non cambia quindi in conclusione  

I ricercatori eh gli autori di questa revisione  sistematica e metanalisi della letteratura hanno   concluso che globalmente anche se gli studi  erano piuttosto eterogenei quindi c’era Eh ci   sono ancora molte cose da comprendere su questo  su questo argomento e hanno concluso dicevo che  

La spesa energetica non si modifica in maniera  significativa in condizioni di deprivazione   parziale di sonno mentre eh L’apporto la  l’assunzione di energia con la dieta va ad   aumentare di circa 380 kcalorie e questo non è  poco evidentemente e il risultato è una tendenza  

Alla adiposità La dieta si modifica anche con  una maggiore assunzione di lipidi e una minore   assunzione di proteine questi dati per quanto  in parte controversi lo sottolineo ancora una   volta gli studi hanno porta singoli studi hanno  portato a risultati anche divergenti echeggiano  

Però e e Sin energizzanti che erano stati ottenuti  molti anni prima dal gruppo di van couter la prima   autrice era Karin Spiegel che dimostravano  un impatto del debito di sonno quindi della   restrizione cronica di sonno sulla funzionalità  metabolica ed endocrina in particolare questi  

Ricercatori avevano Avo mostrato che in  seguito alla restrizione cronica di sonno   la ehm tolleranza al glucosio diminuiva Cosa vuol  dire vuol dire per esempio che se in laboratorio   veniva infuso del glucosio endovena il risultato  era un aumento della concentrazione plasmatica  

Di glucosio che si manteneva più a lungo che  in condizioni in cui si poteva recuperare il   sonno che era perduto e viceversa il rilascio  dell’insulina che ormone che ci permette di ricaptazione di glucosio nel sangue a ciò che si  mangiava per colazione risultava aumentata proprio  

Nelle condizioni di debito di sonno e questo  è interessante perché ehm queste alterazioni   ridotta tolleranza a glucosi in particolare  erano simili anche quantitativamente a quelle   che caratterizzano l’invecchiamento normale  e quindi si concludeva il debito di sonno   la restrizione cronica di sonno può aumentare la  severità dei disturbi del sonno cronici associati  

All’età Quindi se mettiamo prendiamo assieme  questi studi ci dicono ci suggeriscono che la   restrizione cronica di sonno possa farsi tendere  alla adiposità e anche alla ridotta tolleranza al   glucosi Quindi anche se c’è variabilità nella  letteratura ci sono dei dati che indicano che  

Alterazioni del sonno possono modificare L’apporto  alimentare verifichiamo adesso Quali dati vi sono   che diciamo riflettono o che supportano La  relazione inversa Ovvero la relazione che ci   può essere tra L’apporto alimentare ed il sonno  anche in questo caso la letteratura è piuttosto  

Disomogenea le informazioni sono in parte  contrastanti questo studio ehm che è stato svolto   in Svizzera ha valutato le relazioni tra il tempo  totale di sonno misurato in maniera oggettiva   tramite il la pietra di paragone metodologica che  è la polisonnografia e l’assunzione di energia  

E quindi con la dieta Naturalmente in soggetti  della popolazione generale in un numero piuttosto   significativo di persone vedete più di quasi 2000  persone nella città di Losanna in Svizzera e lo   studio ha riportato che le associazioni erano  o assenti o molto molto lievi tra l’assunzione  

Diciamo dietetica di energia o di nutrienti e il  tempo totale di sonno quindi in particolare la   relazione tra il tempo totale di sonno e L’apporto  calorico non era significativa nella popolazione   generale c’erano lievi relazioni con l’assunzione  di particolari nutrienti questo tenderebbe a dire  

Che non c’è una relazione tra L’apporto nutritizio  ed il sonno la stessa conclusione negativa era   tratta da è stata tratta da una revisione della  letteratura pubblicata nel 2023 e gli autori   concludevano appunto nessuna evidenza Chiara  di un effetto della dieta sul sonno un po’ in  

Linea con lo studio che si mostrava in precedenza  questo pubblicato vi dicevo nel 2023 ma una serie   di studi pubblicati più recentemente eh portano  invece delle conclusioni eh diverse in particolare   una revisione sistematica della letteratura  pubblicata nel 2024 sulle relazioni tra la  

Dieta mediterranea e le caratteristiche del sonno  ha portato a concludere che la maggioranza degli   Studi che erano stati pubblicati sull’argomento  erano stati Condotti nell’area del Mediterraneo   e avevano rip at un’associazione significativa  tra una maggiore aderenza alla dieta mediterranea   e una minore probabilità di presentare  una bassa qualità del sonno un’inadeguata  

Durata del sonno una eccessiva sonnolenza di  urna oppure sintomi di insonnia interessante   che alcuni studi compiuti fuori dall’area del  Mediterraneo hanno hanno diciamo prodotto delle   relazioni che andavano nella Med direzione  come dire la dieta mediterranea è Associata   a migliore qualità e quantità di sonno non  solamente nell’area del Mediterraneo dove le  

Popolazioni sono storicamente abituate a questa  ma anche altrove quindi potrebbe essere proprio   un effetto biologico di ehm nutrienti presenti  nella dieta mediterranea questo è interessante   perché nel 2022 l’american Heart Association  e la associazione americana di cardiologia ha   introdotto la salute del sonno tra i cosiddetti  lives Essential eight cioè gli otto eh fattori  

Comportamentali modificabili e sono rilevanti per  prevenire le patologie cardiovascolari quali sono   questi otto fattori sono il fumo Naturalmente la  pressione arteriosa i la concentrazione plasmatica   di lipidi il peso corporeo la glicemia quindi  glucosio nel sangue l’esercizio fisico la dieta e  

Come dicevo è stato aggiunto proprio questo Ottavo  fattore il sonno quindi il fatto che eh una dieta   che può essere benefica per quel che riguarda  il rischio cardiovascolare Ovvero la dieta   mediterranea possa Alcuni studi lo supportano  dicevamo anche essere Associata a un miglioramento  

Della qualità e quantità del sonno potrebbe far  pensare Ecco ad un effetto di potenziamenti in   qualche maniera di dieta mediterranea e buona  qualità e quantità di sono nel prevenire il Le   patologie cardiovascolari quindi due di questi  fattori questi otto fattori essenziali e Proprio  

In quest’ottica un altro studio pubblicato nel  2023 andato proprio a valutare specificamente la   relazione tra il diciamo l’aderenza alla dieta  mediterranea la presenza di disturbi del sonno   e il la mort per cause cardiovascolari oltre  che anche la mortalità per qualsiasi causa e le  

Conclusioni di questo studio che ha valutato più  di 20.000 soggetti sono state che i partecipanti   allo studio con una più bassa diciamo aderenza  alla dieta mediterranea e con presenza di disturbi   del sonno avevano un maggiore rischio di mortalità  per cause cardiovascolari ma anche per tutte le  

Cause rispetto ad altri soggetti ehm questo  è interessante perché la conclusione dei dei   ricercatori è stata che una minore aderenza alla  dieta mediterranea e i disturbi del sonno potevano   agire proprio in modo sinergico nell’aumentare  anche a lungo termine la mortalità per cause  

Cardiovascolari oppure la mortalità per tutte  le cause quindi in qualche maniera supportando   l’ipotesi che eh la dieta mediterranea e  la qualità del sonno possano interagire   nel determinare il rischio cardiovascolare  Sostanzialmente nella medesima direzione va   anche questo studio pubblicato molto recentemente  nel 2024 questo studio uno studio più piccolo ehm  

Vedete una corte di circa 300 persone che però  ha il pregio di essere stata seguita per circa   20 anni e i soggetti erano inizialmente privi di  patologie cardiovascolari e poi nel corso degli   anni sono andato a vedere se questi soggetti  sviluppavano patologie cardiovascolari e ehm è  

Stato molto interessante che eh la ehm l’aderenza  diciamo alla dieta mediterranea si è rivelata   inversamente associata al rischio cardiovascolare  come dire Maggiore l’aderenza alla dieta   mediterranea e minore il rischio cardiovascolare  e l’associazione protettiva tra la aderenza alla   dieta mediterranea e il rischio cardiovascolare  però è stata trovata solo nei partecipanti Che  

Dormivano in modo adeguato ovvero nei partecipanti  che dormivano più di 7 ore a notte quindi la dieta   mediterrane riesce ad avere un ruolo protettivo di  riduzione del rischio cardiovascolare ma bisogna   dormire bene perché altrimenti eventualmente  l’effetto negativo della della della ridotta  

Qualità e quantità di sono potrebbe contrastare  gli effetti positivi della dieta stiamo parlando   di effetti importanti in questo studio che pure  era uno studio di piccole dimensioni e i soggetti   che avevano un’elevata aderenza alla dieta  mediterranea e avevano abitudini di sonna adeguate  

E avev presentavano un rischio nei 20 anni dello  studio di sviluppare patologie cardiovascolari   ridotto del 70% rispetto ai soggetti che avevano  una bassa aderenza alla dieta mediterranea e   delle abitudini del sonno inadeguate quindi  complessivamente gli effetti dieta e sonno vanno  

A modificare il rischio cardiovascolare in modo  molto rilevante si può vedere eh qui si possono   vedere qui alcuni dati eh globalmente l’incidenza  di patologie cardiovascolari si è rivelata del   circa il 30% in coloro che avevano una elevata  aderenza alla dieta mediterranea l’incidenza  

Era del 20 mentre invece in coloro che avevano una  bassa aderenza alla dieta mediterranea l’incidenza   era il 44% e se andiamo a valutare all’interno  di coloro che avevano una eh bassa aderenza alla   dieta mediterranea quelli che presentavano anche  un sonno inadeguato l’incidenza si è rivelata del  

46% quindi molto più della media e assai più di  coloro che avevano una elevata aderenza alla dieta   quindi complessivamente la dieta mediterranea  associata dice questo studio a una riduzione   del rischio cardiovascolare in soggetti con  durata del sonno maggiore di 7 ore al giorno  

Quindi complessivamente i dati sul l’effetto della  alterazione dietetica in particolare della dieta   sulla ehm sulla sonno sono in parte controversi e  ci sono degli Studi recenti che supportano degli   effetti positivi da parte della dieta mediterranea  sulla qualità del sonno e gli effetti positivi  

Della dieta mediterranea sulla qualità del sono  Si riverberano anche sul rischio cardiovascolare   Ma quali sono i meccanismi di queste relazioni  Ecco questo In realtà è ancora Ignoto non si sa   una possibilità che sta venendo esplorata nella  letteratura è che la flora batterica intestinale  

Possa contribuire a mediare le interazioni tra  L’apporto alimentare ed il sonno Chiaramente la   flora batterica intestinale dipende da ciò che  mangiamo ma non solo dipende anche dalle nostre   abitudini comportamentali in particolare dipende  anche da come e quando dormiamo e di converso c’è   evidenza che la flora batterica intestinale  modificando la funzionalità dell’intestino ed  

Eventualmente anche rilasciando delle sostanze  che possono agire sul nostro organismo possa poi   determinare degli effetti sulla salute in generale  sul sonno e sui ritmi circadiani queste ipotesi   che sono ancora oggetto di studio hanno portato  a diciamo a a ritenere che modificare la flora  

Batterica intestinale potesse e migliorare la  qualità del sonno quindi potesse rappresentare   anche uno strumento per migliorare la qualità  del sonno ma in realtà gli studi fino ad oggi da   questo punto di vista non sono stati conclusivi e  in particolare questa revisione sistematica della  

Letteratura sui Trial clinici e metanalisi dei  dati ottenuti ha concluso che non c’è evidenza   sufficiente per supportare la relazione tra  la modulazione appunto della flora batterica   intestinale e l’aumento della qualità del sonno  quindi una strada interessante perché almente   applicabile anche a scopo terapeutico ma che  in realtà al momento non è sufficientemente  

Suffragata dalla letteratura pubblicata e per  concludere visto che il tema della maratona del   sonno 2024 è l’equità del sonno per la salute  globale vorrei affrontare un altro argomento   che riguarda la relazione tra l’alimentazione  e il sonno ed è l’argomento della insicurezza  

Alimentare e questa insicurezza alimentare può  essere definita come la incapacità delle persone   di potere avere accesso ad abbastanza cibo  per potere sostenere una una vita in salute   e una vita sufficientemente Attiva l’insicurezza  alimentare caratterizza evidentemente grandi fasce   della popolazione nel mondo ma caratterizza  anche Eh la Eh diciamo fasce specifiche della  

Popolazione non solamente in paesi Eh che ehm  soffrono di un ridotto reddito procapite magari   di condizioni ambientali o sociali sfavorevoli  come guerre carestie ma anche fasce della   popolazione in paesi che hanno un reddito proc  capite medio molto più elevato e che non sono  

Ehm col colpiti direttamente appunto da guerre o  altre altre condizioni sfavorevoli in particolare   questa revisione sistematica e metanalisi della  letteratura pubblicata piuttosto di recente e ci   dimostra che l’insicurezza alimentare è associata  ad un maggior rischio di ridotta qualità di sonno  

E qui è stata valutata la la relazione appunto  tra insicurezza alimentare e sonno in soggetti   adulti Quindi con età maggiore di 18 anni si  è valutata la letteratura fino all’anno 2022   e gli studi ottenuti diciamo selezionati da questa  metanalisi sono stati 10 e e complessivamente gli  

Gli studi inclusi avevano diciamo si erano basati  su più di 880.000 partecipanti la conclusione   era stata che la eh insicurezza alimentare era  associata ad un maggior rischio di presentare   una ridotta qualità del sonno e a ehm un ehm  e similmente e era associata ad un rischio  

Di avere difficoltà nell’addormentarsi e anche  di avere difficoltà nel restare addormentati e   l’insicurezza alimentare infine era associata sia  al rischio di presentare il una durata del sonno   troppo bassa sia anche a rischio di presentare  una durata del sonno troppo alta che chiaramente  

I due estremi entrambi possono essere problematici  quindi il fatto che in famiglia non ci fosse la   sicurezza di poter trovare cibo sufficiente a per  tutti i componenti della famiglia per condurre una   vita sana e attiva veniva associato a una serie di  problemi dal punto di vista di qualità del sonno e  

Difficoltà ad addormentarsi difficoltà a rimanere  addormentati che globalmente indicano Appunto una   qualità del sonno insufficiente lo studio Stud E  questa era una revisione della letteratura fino   al 2022 e lo studio dicevo ha portato delle  conclusioni che risultano confermate anche da   un lavoro successivo pubblicato nell’anno 2023  che ha valutato specificamente la relazione tra  

L’insicurezza alimentare e la salute del sonno  negli Stati Uniti d’America e in questo lavoro   che ha considerato più di 170.000 partecipanti e  i soggetti avevano un’età media di 47 anni circa   50% erano donne e 68% erano bianchi non  ispanici e il negli Stati Uniti d’America  

Quindi il campione compreso in questo studio era  un campione ehm con caratteristiche multietniche   in questo campione c’era una percentuale più alta  di neri non ispanici e di ispanici e latini che   vivevano in eh nuclei familiari con una sicurezza  alimentare molto bassa rispetto alla parte della  

Del campione composta da ehm soggetti bianchi non  ispanici quindi c’era una differenza interetnica   importante anche nel rischio di vivere appunto  in ehm in gruppi familiari con una sicurezza   alimentare bassa Beh una sicurezza alimentare  molto bassa veniva associata era associata in  

Questo studio ad una elevata prevalenza di durata  del sonno molto bassa e anche a difficoltà di   addormentamento quindi ci troviamo di fronte ad  un contesto multietnico in cui anche in un paese   con una reddito proc capite medio relativamente  elevato l’insicurezza alimentare era associata  

Ad una ridotta qualità del sonno e ehm anche ad  una ridotta durata del sonno con delle differenze   interetniche piuttosto importanti Quindi anche  con dei risvolti di eguaglianza sociale e infine   quest’altro lavoro pubblicato nel 2023 eh riporta  dei risultati che ancora una volta vanno nella  

Medesima direzione Ma questo studio ha valutato  specificamente gli effetti dell’insicurezza   alimentare sul sonno negli adolescenti e i  risultati vi dicevo sono sostanzialmente concordi   con quelli degli Studi che citavo in precedenza  una in questo campione una moderata insicurezza   alimentare risultava associata significativamente  con disturbi del sonno sia moderati sia Severi e  

Inoltre gli adolescenti che riportavano livelli  Severi di insicurezza alimentare presentavano   disturbi del sonno sia moderati che Severi  quindi insicurezza alimentare sia moderata sia   Severa veniva Associata a ehm disturbi del sonno  Quali erano i gruppi più colpiti all’interno Di   questo campione in particolare risultavano  più colpiti i soggetti di sesso femminile e  

I soggetti eh tra 15 e 17 anni e da 18 anni in  su quindi complessivamente possiamo concludere   con questo studio che l’insicurezza alimentare è  associata ad un maggior rischio di ridotta qualità   del sonno particolarmente negli adolescenti e  nei soggetti di sesso [Musica] femminile perciò  

Concludendo La relazioni tra L’apporto alimentare  e il sonno sono indubbiamente complesse sono   relazioni che si possono caratterizzare in  modo bidirezionale da un lato il sonno ha un   Probabilmente un effetto sull’apporto alimentare  c’è evidenza benché ancora in parte contrastante   che la deprivazione cronica di sonno comporti  delle alterazioni dell’apporto alimentare tali  

In particolare da aumentare L’apporto energetico e  Lasciando poco circa invariata la spesa energetica   quindi sposti il bilancio energetico verso  un accumulo di energia sotto forma di lipidi   allo stesso tempo c’è evidenza che la restrizione  cronica di sonno comporti una ridotta tolleranza  

Al glucosio e che Eh si avvicina dal punto  di vista anche quantitativo alle alterazioni   tipiche che caratterizzano l’età più avanzate  quindi complessivamente la restrizione cronica   di sonno comporta un quadro eh metabolico  svantaggioso d’altro canto le alterazioni   della porta alimentare possono modificare il  sonno qui anche in questo caso l’evidenza è in  

Parte controversa la revisione della letteratura  non hanno riportato degli effetti importanti della   dieta sul sono ma studi recenti in particolare  sulla dieta mediterranea suggeriscono che la   dieta mediterranea possa avere degli effetti  positivi sulla qualità del sonno E poiché   la dieta mediterranea pare anche avere degli  effetti positivi dal punto di vista del rischio  

Cardiovascolare così come li ha la salute del  sonno gli effetti della dieta mediterranea sul   sonno possono sinergizzato del sonno determinando  appunto un rischio cardiovascolare più favorevole   serviranno più studi per comprendere  se questa ipotesi è effettivamente eh   affidabile allo stesso stesso tempo Dobbiamo  considerare che i meccanismi delle relazioni  

Tra L’apporto alimentare e sonno restano ancora  poco chiari È possibile che la flora batterica   intestinale sia coinvolta e infine non dobbiamo  dimenticare proprio Nella logica dell’equità del   sonno per la salute globale che l’insicurezza  alimentare rappresenta un importante fattore di  

Rischio per la ridotta qualità e quantità del  sonno in anche in contesti multietnici e in   particolare negli adolescenti e in soggetti  di sesso femminile Grazie per l’attenzione Grazie Grazie di questa bella presentazione a  te Dario Grazie mille Alessandro grazie Bianca  

Maria per la parola Sì dati molto interessanti e  devo dire con un punto di vista molto originale di   stiamo proprio vedendo quanto l’alimentazione  possa essere un elemento cruciale eh sono   senz’altro delle cose da tenere da tenere in  considerazione un punto di vista nuovo e molto  

Innovativo Quindi grazie Alessandro per per  questi dati Ehm non so Biancamaria se tu hai   un Acc cosa soltanto cioè il pregio di aver  introdotto questa dieta mediterranea Anche   perché sai quanto mi interessa il rischio nella  malattia di Alzheimer e praticamente lo studio  

Finger uno studio finnico che è diventato  mondiale ha dimostrato che controllando la   dieta una dieta Mediterranea Quindi orientandosi  verso La Mediterranea e controllando i fattori   di rischio cardiovascolare si migliora a du  anni il cognitivo dei pazienti con malattia   di Alzheimer suo randomizzato controllato  Allora mi piace importante quello che ha detto  

Alessandro cioè la dieta mediterranea connessa  al rischio cardiovascolare attraverso il sonno   e noi vedremo Sarà necessario vedere quanto anche  questo possa valere per la malattia di Alzheimer   e comunque è un qualche cosa di in questa  guerra che si combatte contro la malattia di  

Alzheimer è qualcosa di estremamente importante  e speriamo siamo vicini a questo riconoscimento   di importanza e perché c’è un’altra possibilità di  intervento attraverso anche il son Esatto esatto   la cosa che che sta venendo fuori in maniera  sempre più prorompente è che noi abbiamo già  

Dei fattori di rischio modificabili che hanno  tutta la dignità di essere dei trattamenti di   sismif cioè modificanti il percorso di malattia  nel malattie neurodegenerative e queste sono   senz’altro l’intervento sull’alimentazione  e l’intervento sul sonno così come in realtà   anche l’intervento sull’attività fisica che sono  tre elementi che sono ormai largamente dimostrati  

Nelle malattie neurodegenerative del sistema  nervoso centrale come tre elementi che hanno   un impatto sul decorso di malattia quindi  senz’altro tutti i farmaci di cui si parla   adesso nelle malattie neurodegenerative sono  molto importanti ma non dimentichiamoci questa   questi tre elementi sui quali si può facilmente  intervenire quindi sonno alimentazione e attività  

Fisica Quindi veramente molto molto interessante  e direi che Senza indugio possiamo passare alla   prossima presentazione prossima presentazione  professor Giuseppe plazzi che non credo abbia   bisogno di presentazioni ma molto brevemente past  President dell’associazione Italiana Medicina del   son e professore di neurologia neuropsichiatria  infantile responsabile del Centro del sonno  

Di Bologna lavora anche l’università di Modena e  grande esperto di distrubo del sonno in particolar   modo le ipersonnie di origine centrale della  narcolessia e lui ci parlerà proprio di della   narcolessia di come stiamo vivendo un periodo  veramente rivoluzionario con lo studio della  

Dell’ orexina come target farmacologico di questi  di questi pazienti quindi lascio la parola a   Giuseppe plassi Buongiorno a tutti Benvenuti alla  maratona del sonno 2024 mi chiamo Giuseppe plazzi   Sono un neurologo mi occupo del Centro del sonno  del centro della narcolessia dell’Istituto delle  

Scienze neurologiche di Bologna e oggi appunto vi  parlerò delle novità importanti legate allo studio   di questa rara malattia la narcolessia una vera e  propria rivoluzione nell’ambito delle neuroscienze   sicuramente la più importante scoperta per  la medicina del sonno degli ultimi anni nel  

1998 nasce la storia di cui vi parlerò brevemente  oggi e viene scoperta da due gruppi indipendenti   poiché da E da qui viene il i due nomi diversi  per identificare un peptide ipocri Ina orexina   Anzi due peptidi perché ognuno dei due peptidi ha  due forme diverse ipoc cretina 1 e 2 o orexina a  

E b i gruppi di studio americani scoprirono che  questi neuroni localizzati nell’ipotalamo laterale   sono in grado di produrre lorex A e B partendo  da un precursore che fra poco vi mostrerò e la   somministrazione di questo peptide nell’animale  era in grado di stimolare l’appetito il consumo  

Di cibo e da qui il nome orexina questi  peptidi prodotti dall’ipotalamo laterale   erano estremamente simili a altre secretine per  esempio l’ormone della crescita prodotta dalla   più o meno dalla stessa zona e da qui appunto la  definizione ipoc cretina Inoltre questa sostanza  

Già nell’animale dimostra una azione importante  nel favorire la veglia cioè contrastare la sonnolenza vediamo meglio di  cosa si tratta quindi un sono   due peptidi quindi due catene che vedete  che però derivano da un precursore unico   denominato pre orexina e mentre la orexina  a o ipocri Fina A1 è in grado di legarsi  

Sia al recettore uno dell’ orexina  che al recettore 2 dell’or exina   Il peptide orexina b o ipocri Ina 2 si lega  esclusivamente al recettore 2 appunto per l’ orexina la scoperta porta alla creazione  di animali transgenici appunto per studiare   l’effetto e l’azione e il ruolo di questi  peptidi e vengono creati diversi animali  

Di topo o senza il gene dell’ orexina G  animali knockout o con geni modificati   che determinano una produzione Anomala di  orexina Oppure ancora modelli che sviluppano   una degenerazione progressiva dei neuroni che  producono l’or exena tutti questi modelli di   animali consentono di dimostrare il ruolo  importantissimo di questa nuova sostanza  

Nuova perché scoperta eh da pochissimi anni  ma è una sostanza altamente conservata nella   filogenesi ossia nell’evoluzione della specie  e ed è una sostanza che sottende viene viene   immessa in un network in una rete neurale  che è adibita al mantenimento della veglia  

E della vigilanza che ha il ruolo centrale  appunto nella nell’ipotalamo laterale E da   qui Proietta verso i sistemi che controllano il  sonno inibendo li quindi promuovendo attraverso   questa inibizione la veglia Come avete visto  dai miei colleghi precedentemente il sonno è  

Di due tipi sonno REM può caratterizzato dalla  dai movimenti rapidi degli occhi e di sonno non REM bene il modello diciamo più bello più affascinante  che spieghi il funzionamento dell’ orexina deriva   dal gruppo di Harvard dal professor sebar e  dei colleghi e Paragona il funzionamento dell’  

Orexina come quello di un interruttore che è in  grado di bloccare le oscillazioni continue di   un metronomo bloccando il interruttore sulla  azione della veglia Dimostra come l’or exina   funzioni una specie di un acceleratore mantenga  sempre elevato il tono della veglia consentendo   la liberazione delle monoamine responsabili del  mantenimento della vigilanza dell’attivazione del  

Sistema della vigilanza mentre la oscillazione  della orexina durante le 24 ore in particolare   durante il sonno quindi la riduzione dell’or exina  durante il sonno consente al sono di mantenersi   stabile ed efficace con una prevalenza del sistema  gabaergico appunto il sistema promovente il sonno  

La mancanza dell’or Xina dà luogo a continue  oscillazioni tra veglia e sonno che sono le   caratteristiche della narcolessia la narcisia la  malattia più antica del sonno diciamo descritta   almeno è riconosciuta come come un’entità sui  generi dal professor celino dal dottor celino  

Vedete nel 1862 quindi molti anni fa E da  allora rimasta un un enigma Tuttavia Gino   già caratterizzava perfettamente questa patologia  ehm che caratterizzata appunto da una sonnolenza   diurna patologica Cosa vuol dire una sonnolenza  diurn patologica un’incapacità di mantenere una  

Vigilanza in modo la veglia in modo corretto Una  tendenza ad stupirsi in momenti inappropriati   durante la giornata inappropriati sia per il  tempo per la tempistica che per la il luogo dove   ci addormentiamo allucinazioni oggi sappiamo che  la narcolessia è caratterizzata da una pressione  

Da un’emergenza tipica della fase del sonno  REM la fase dei sogni in condizioni diciamo   normali e anche eh diciamo completamente con un  vero e proprio addormentamento oppure in modo   dissociato dando luogo dei veri e propri sogni  ad occhi aperti e da qui appunto la definizione  

Allucinazioni da paralisi del sonno questa  caratteristica di Eh non riuscire a muoversi   nel momento in cui ci stiamo addormentando o nel  momento in cui ci risvegliamo non è un fenomeno   assolutamente esclusivo della narcolessia Tuttavia  assieme a una sonnolenza patologica ci porta a  

Rendere una diagnosi o comunque un sospetto di  narcolessia molto elevato e poi la cataplessia   la cataplessia che è un fenomeno patognomonico  per l’ nacol ossia quando esso si presenta siamo   quasi certi della diagnosi ed è caratterizzata  da una caduta o da una perdita parziale focale  

Localizzata della forza muscolare scatenata da  un’emozione di solito un’emozione piacevole la   risata oppure un’emozione intima queste emozioni  ci fanno perdere improvvisamente la forza la forza   alle gambe la forza anche ai muscoli del viso che  si trasforma subitaneamente oppure possono far  

Perderci anche la forza dei nostri muscoli assiali  dei muscoli eh e fino fino a provocare una caduta   una caduta che di solito dura pochi secondi pochi  minuti ed è caratterizzata da un mantenimento   della vigilanza Quindi restiamo svegli durante  la catamia e questo è il segno patognomonico come  

Vedete in questo caso colpisce i bambini perché  la narcolessia è una malattia che esordisce in   più del 50% dei casi durante l’età pediatrica  è una malattia che non colpisce solo l’uomo o   solo l’animale diciamo manipolato geneticamente  per esempio nel nel cane è una malattia rara ma  

Ben conosciuta dai veterinari e qui vediamo un  personaggio illustre della medicina del sonno il   professor D Bill D lo scopritore della del sonno  REM e il fondatore dell più importante centro per   lo studio del sonno che è Stanford in California  con un un cane un cagnolino affetto da narcolessia  

Quindi in natura la narcolessia si presenta  n nell’animale nel cane è molto è noto dai veterinari questo è un altro studioso che gioca  un ruolo importantissimo nella localizzazione   dei centri del sonno e soprattutto nel centro  che responsabile della nella narcolessia del   centro in grado di produrre orexina che è  localizzato nell’ipotalamo laterale questo  

Dato fu anche proposto questa localizzazione  fu anche proposto molti anni fa vedete nel   1918 da Constantin V economo Lo studioso  dell’encefalite letargica eh dei pazienti   che affetti da questa forma gravissima di  encefalite successiva all’influenza H1 N1   spagnola del 1916-1918 appunto cadevano in  un sonno profondo a volte fino giungere alla

Morte e anche nell’uomo dove l’ ncola non è  una malattia genetica vengono scompaiono per   un motivo ad oggi sconosciute le cellule  localizzate che vediamo qui a destra nel   nell’ipotalamo laterale vedete nel soggetto  narcolettico mentre nel soggetto di controllo   ancora più a destra ci sono Eh ancora le  cellule questi puntini neri che sovrastano  

Il fornice la l’area definita con la F se  misuriamo i livelli di orexina nei soggetti   narcolettici quindi nei pazienti affetti  da Colia nel liquido cefalo recano cioè   nel liquido con una puntura lombare vediamo come  questi questo peptide sia a bassissimi livelli  

O completamente assente Ed è appunto questa  la causa della perdita delle cellule che la producono e Eh grazie alle scoperte sull’animale  e sull’uomo eh questi due studiosi importantissimi   anch’essi per la medicina del sonno masashi yasawa  e Emmanuel mignot nel 2000 scoprirono appunto la  

Causa della narcolessia nella nell’animale  e la causa della narcolessia dell’uomo e   nel 2023 Quindi 20 anni dopo la loro scoperta  gli è stato conferito questo importantissimo   premio il brex prise eh americano per queste  scoperte nell’ambito importantissime nell’ambito   della d colesia ma non solo vedremo anche nella  relazione successiva la mia del professor Perini

Strambi narcolessia che grazie alla quale Appunto  siamo giunti a questa scoperta è una malattia rara   che come vediamo in questo grafico che raccoglie  un migliai di di pazienti esordisce di solito   nell’età giovanile nel ragazzino nel bambino  nell’età pediatrica nella maggior parte dei  

Casi nonostante possa esordire a qualsiasi età  però la caratteristica È che purtroppo come a   in tante malattie rare è che la diagnosi avviene  tardi mediamente in Europa così come negli Stati   Uniti oltre a 10 anni dalla comparsa dei  sintomi e per una malattia così grave con  

Un impatto così importante sulla qualità della  vita sull’apprendimento è una malattia che lascia   degli strass strascichi se non riconosciuta  e se non curata gravissime ai soggetti che ne soffrono Quindi è una malattia rara è una malattia  sottodiagnosticata è una malattia che richiede  

Un lungo tempo tra l’esordio dei sintomi e la  diagnosi Il che vuol dire terapia sbagliata e   un impatto detrimento un impatto terribile sulla  qualità della vita la diagnosi Oggi possiamo farla   una volta riconosciuto e una volta che abbiamo  il sospetto diagnostico sia nell’adulto che nel  

Bambino il luogo dove rivolgersi è un centro di  medicina del sonno che un esame con un esame con   uno studio strutturato che va fatto in ospedale  event durante un ricovero ma non necessariamente   un esame che viene denominato polissonografia con  diversi test sia di giorno che durante la notte  

Siamo in grado di mostrare le caratteristiche  tipiche della narcolessia sono appunto un   addormento addormentamento molto rapido sia  durante il giorno che durante la notte e un   rapido raggiungimento della fase dei sogni del  fase del sonno REM durante dei test specifici  

Che come ho detto possiamo effettuare in uno  dei centri della medicina del sonno in Italia   e poi dobbiamo trattare questo disturbo Beh la  farmacologia ha fatto dei passi molto avanti   molto veloci negli ultimi anni c’è molto interesse  intorno a questa patologia e molto anche interesse  

Da parte dei pazienti che cercano e pretendono  giustamente di migliorare la loro qualità della   vita e vediamo i farmaci registrati alcuni  negli Stati Uniti altri anche in Europa che   consentono di migliorare grandemente la qualità  della vita in questi pazienti Tuttavia nessuno  

Di questi farmaci è in grado di fare scomparire  completamente i sintomi e soprattutto nessuno di   questi farmaci da solo è in grado di controllare  tutti i s mentre lo sarebbe sicuramente l’or exina   Ma l’or exina come abbiamo visto ha il problema  di non raggiungere il cervello se viene data in  

Periferia per cui non attraversando la barriera  ematoencefalica però la scienza ha fatto passi   velocissimi in questi anni la scienza anche di  la ricerca farmacologica e vediamo perché non   attraversa la barriera ematoencefalica l’ orexina  perché la molec è molto grande sostanzialmente  

Quindi una molecola di sintesi più grand più  piccola in grado di legarsi attivamente al   recettore per l’or exina è la molecola che stiamo  cercando qui vediamo l’or exina collegata legata   al suo recettore al ricettore 2 e vediamo come lo  stessa la stessa effica possa essere ottenuto da  

Una molecola da un peptide di sintesi molto più  piccolo quindi un agonista dell’or exina è quello   che cerchiamo E negli ultimi 4 anni abbiamo fatto  per progressi enormi in questa direzione vediamo   qui una diapositiva un po’ più difficile da  interpretare ed è una molecola di sintesi prodotta  

Da un’azienda farmaceutica che viene testata in un  topo in questo caso eh modificato geneticamente E   quindi che sviluppa una narcolessia e lo vediamo  qui al centro e qua giù in basso questo prodotto   iniettato nel soggetto normale quindi nel Topolino  Wild Type non mutato artificialmente Eh e è senza  

Effetto il topo sta sveglio durante le ore  notturne dorme durante le ore di urna perché   il topo è un animale notturno e questo farmaco  non ha un’efficacia Ma lo ha quando lo inietti   come in questo caso al soggetto narcolettico  al topo narcolettico vediamo come una finto una  

Molecola diciamo inefficace iniettata in questo  soggetto somministrata Anzi scusate per bocca   a questo soggetto sia in grado di diciamo non  modifichi il pattern sonno veglia vediamo questo   soggetto di notte quando dovrebbe stare sveglio  si addormenta ripetutamente Ma se inietti cioè  

Scusate se somministriamo per bocca questo farmaco  che quindi è in grado di essere assorbito e anche   di raggiungere il cervello garantisce al Topolino  un lungo periodo di Veglia senza eh appunto addormentammo di modificare sostanzialmente il  pattern son noveglia di questi soggetti però  

Purtroppo nonostante la estrema efficacia questo  studio è stato interrotto per una epatotossicità   in alcuni casi dei soggetti che hanno partecipato  allo studio quindi narcolettici volontari che   hanno partecipato allo studio Fortunatamente  i casi si sono risolti Tuttavia lo studio è  

Stato sospeso questa molecola è stata ritirata e  e altre sono Fortunatamente in studio Anzi sono   attivamente in fase di di test in questo momento  perché i risultati erano incredibili Come vediamo   da questi numeri il test di mantenimento della  vigilanza quindi un test effettuato durante  

Monitoraggio poligrafico è in grado di fare  scomparire completamente la sonnolenza diciamo   prima del della somministrazione del farmaco i p  si addormentavano mediamente in 4 minuti durante   alcuni test sviluppati durante la giornata e alla  fine la loro sonnolenza è praticamente scomparsa  

Ma anche la percezione soggettiva della della  sonnolenza misurata con questa scala che è la   scala della sonnolenza di ort scompare quindi  i soggetti non sono più sonnolenti al loro   giudizio e il fenomeno che abbiamo visto  prima caratteristico patognomonico dell’   narcolessia è completamente sotto controllo  e questo lo vediamo anche nelle nei grafici  

Che sono veramente illuminanti eh di questo di  questo studio quindi il test del mantenimento   eella vigilanza in nero vediamo il soggetto in  eh Placebo non sta prendendo il principio attivo   ma pensa di prenderlo eh e invece i soggetti a  varie dosaggi e principio attivo che hanno una  

Normalizzazione della vigilanza La scala di AW  quindi cala nei soggetti che stanno prendendo   il principio attivo perché più aumenta diciamo  il punteggio più la sonnolenza è percepita come   grave e la cataplessia praticamente scompare  vedete tutti i soggetti in grigio e anche la la  

La media di dell’addormentamento quindi latenza  d’ addormentamento si riduce quindi le speranze   per questo per il trattamento rispetto al con  gli orexin agonisti è altissime ci sono tanti   altri studi che stanno partendo sono già in fase  avanzata in questo momento e come vi racconterà  

Il professor Ferini Strambi nella prossima  relazione il target del sistema orex sinergico   è interessante anche per la terapia dell’insonnia  anche se i livelli di orexina non sta non sono   risultano essere normali nei soggetti ins sonni  è un obiettivo importantissimo potere spegnere  

Un sistema per qualche ora controllato in modo  anche abbastanza fisiologico simile al soggetto   normale durante il durante il sonno e voglio  ringraziare con l’ultima diapositiva l’attiva   partecipazione a qualsiasi diciamo studio  scientifico che abbiamo registrato qui in   Italia Dai dalle persone con nacol lesia che sono  molto attive nell’associazione italiana natici  

Una associazione che ha come testimoni vediamo  Alberto sia per itare l’accesso ai farmaci per i   pazienti ma soprattutto per facilitare l’accesso  ad una diagnosi accesso una diagnosi che anche   in Italia come in tanti altri paesi europei  richiede tantissimo tempo troppo tempo anche  

Oggi vi ringrazio dell’attenzione e vi auguro un  buon proseguimento in questa giornata dedicata al sonno molto bene grazie mille Giuseppe per la  splendida e Chiara presentazione stiamo veramente   vivendo un momento storico molto importante per la  narcolessia malattia sottodiagnosticata senz’altro  

Malattia rara ma non così rara Come si potrebbe  pensare non è tra le malattie considerate super   rare C’è senz’altro un problema ancora di Sott  diagnosi e quindi Effettivamente bisogna i medici   devono senz’altro porsi sempre per il sospetto  di fronte ad un’eccessiva sonnolenza e anche  

Perché dopo molti anni in cui effettivamente  i trattamenti erano pochi e tutto sommato poco   efficaci adesso abbiamo a disposizione un corredo  farmacologico Senato molto più efficace con degli   ottimi profili di tollerabilità rispetto a  un passato quindi è veramente un un momento  

Florido per per la narcolessia quindi è importante  diagn settarla diagnosticare e trattarla [Musica]   tempestivamente bene Sono Grazie ancora grazie  Anche perché il professore ha richiamato anche   molto bene degli aspetti clinici anche immediati  perché bene sempre con Bisogna proprio conoscere  

Questa malattia diffonderla tra tutti i colleghi  anche di altre branche e continuando sul filone   della nar dell’or exina questa come l’ha definita  il professor dessea che l’ha scoperta questa   stelle di Rosetta del mondo del sonno continuando  sulla s orexina è arrivato adesso il momento del  

Professor Luigi Ferini Strambi che anche lui  come il professor plazzi è universalmente   conosciuto primario del centro di medicina  del sonno dell’ospedale San Raffaele di Milano   professore del professore ordinario di neurologia  all’università vita salute di San San Raffaele già   presidente della World Association sleep medicine  dell’associazione italiana di medicina del sonno  

È sempre un piacere ascoltarlo e ci parlerà  della rivoluzione dell’or exina Nel trattamento   dell’insonnia Grazie Luigi Buon pomeriggio a tutti  Sono Luigi Ferini Strambi della dell’università   Vita Salute San Raffaele e con voi continuerò oggi  pomeriggio il discorso rivoluzionario Per quanto  

Riguarda lorex e e continuerò un po’ diciamo  così ad affrontare un problema diverso rispetto a   quello che è stato affrontato dal professor plazzi  che si è occupato dei rapporti tra orexina e una   patologia molto importante come la narcolessia  E io invece Affronterò un aspetto diverso quelli  

Che sono i rapporti tra orexina e il possibile  e l’insonnia il possibile ruolo dell’or exina   per quanto riguarda appunto il trattamento  dell’insonnia sapete tutti che l’insonnia è   un problema di di rilevanza incredibile nella  popolazione generale perché al di là dei vari  

Delle varie ricerche ma sicuramente Parliamo di  una patologia che interessa intorno al 10-15 della   popolazione generale se parliamo se parliamo di  insonnia cronica insonnia proprio come disturbo e   come malattia vera e propria e io vi farò vedere  delle diapositive che serviranno soltanto come  

Supporto un po’ al diciamo al discorso che vorrei  affontare insieme a voi ma non dovete preoccuparvi   eccessivamente del contenuto di queste diapositive  e queste che vi mostro ora sono le linee guida   della della Accademia americana di medicina del  sonno per quanto riguarda il trattamento della  

Dell’insonnia un aspetto fondamentale che nel  trattamento dell’insonnia se vado a considerare   le varie terapie quella che è considerata la  terapia di prima scelta è la terapia cognitivo   comportamentale una terapia che non è appunto  farmacologica una terapia che viene appunto   considerata di prima scelta che ha sicuramente  dimostrato con tante ricerche una efficacia molto  

Significativa appunto per trattare i nostri  pazienti e che tuttavia presenta un piccolo   problema Il problema è quello relativo al fatto  della potremmo dire Delo scarso accesso da parte   appunto Questo è un esempio di uno studio che  è stato stato condotto con i medici di medicina  

Generale in Svizzera dove vedete soltanto l’  88% dei loro pazienti avevano diciamo così   erano stati indirizzati a una terapia cognitivo  comportamentale uno dei grossi problemi È che   questa terapia Sicuramente non è una terapia  appunto molto accessibile perché non sono tanti  

Centri che sono in grado di portarla avanti e  allora pensate che ovviamente di fronte a un   problema come questo si è pensato anche a quello  che poteva essere la la possibilità di utilizzare   una terapia cognitivo-comportamentale digitale  e quindi via web e proprio per incrementare il  

Numero di persone che potenzialmente diciamo Acc  cedessero a questa questa terapia il problema   reale Però qual è Queste sono le lavoro molto  importante che è una diciamo così il punto di   vista da parte della World lips Society Eh E che  dove viene dimostrato che cosa sostanzialmente  

Che vanno benissimo anche le terapie digitali  Ma se io vado a confrontare la gli effetti i   benefici della terapia digitale di con con cbt  la terapia individuale e la terapia Diciamo in   person Quindi da in presenza si è visto che le  terapie fatte direttamente da un professionista  

Sono sicuramente quelle più efficaci e quindi e è  una un aspetto Questo è importante da considerare   ma non solo il fatto che poi chi diciamo così dà  la possibilità di utilizzare questa terapia deve   essere una persona esperta in medicina del sonno è  una persona che diciamo ha tutte le conoscenze di  

Quelle che possono essere appunto i vari aspetti i  vari aspetti dell’insonnia quindi In altri termini   oggi come oggi non abbiamo ancora la possibilità  di utilizzare la terapia cognitivo comportamentale   con molta facilità e qui quindi rimangono  questi problemi di diciamo di accessibilità  

Di disponibilità e allora a questo punto non  rimane che pensare ancora una volta a quello   che è la possibilità in termini di trattamento  farmacologico le linee guida americane ci fanno   vedere chiaramente che ci sono tre grossi gruppi  di farmaci che possono essere utilizzati per il  

Trattamento dell’insonnia da una parte abbiamo le  classiche Benzo di azepine e in particolare nelle   linee guida vengono appunto sottolineato come sono  soprattutto le Benzo di azepine a breve mivita   come ad esempio il triazolam come il temazepam  ad avere una efficacia nel trattamento della  

Dell’insonnia nell’adulto perché qui stiamo  parlando appunto dell’adulto come pure altra   categoria importante la categoria dei recettori  benzodiazepinici le cosiddette Z Drug gli agonisti   appunto dei recettori benzodiazepinici e quindi  Qui abbiamo lo Zolpidem abbiamo lo zopiclone   e l’esopo l’esopo che anch’esso è tra l’altro  disponibile in Italia da diciamo negli ultimi  

Tempi lo abbiamo anche noi abbiamo anche noi  questa possibilità di utilizzare l’ zopiclone   e poi abbiamo una terza categoria che è quella dei  farmaci che agiscono appunto sui recettori dell’or   exina sui recettori dell’ orexina perché come  avete visto anche nella presentazione precedente  

Professor plazzi l’or exina è un farmaco è un  Scusate un neomedi atore fondamentale per il   mantenimento dello stato di Veglia il soggetto  quando è sveglio ha un livello di orexina molto   alto Quindi questi Questa orexina è molto attivata  e quando invece il soggetto diciamo dorme l’or  

Exina tende a spegnersi e quindi allora si è  pensato anche alla possibilità di utilizzare   per i trattamento dell’insonnia farmaci che in  una qualche maniera bloccassero bloccassero I   recettori dell’ orexina quindi non facessero  più funzionare appunto questi questi questo neuromediata cosa fondamentale se noi andiamo a  considerare le tante opzioni che abbiamo per il  

Trattamento dell’ insonnia e ne abbiamo tante e  queste sono le linee guida europee che sono state   proprio recentemente rivisitate e pubblicate  e Eh in questo in queste linee guida che non   sto qui adesso ad illustrarvi completamente  perché altrimenti dovremmo stare qui almeno  

Un’ora soltanto a discutere di questa cosa Però  la cosa fondamentale è questa che abbiamo tante   possibilità terapeutiche tante possibilità alcune  di queste però sono sicuramente eh da utilizzare   con una certa cautela perché non abbiamo dati  di efficacia a lungo termine e questo un altro  

Aspetto importante perché purtroppo l’insonnia il  nostro eh paziente Noi vorremmo che facesse Mag un   trattamento molto limitato nel tempo ma poi nella  realtà nella nella realtà pratica clinica sappiamo   che questo paziente magari deve essere trattato  molto a lungo e quindi noi abbiamo bisogno di  

Avere anche farmaci che hanno abbiano dimostrato  una certa sicurezza nell’utilizzo anche a lungo   termine E allora queste linee guida vedete da una  parte Abbiamo appunto le le le le Benzo di aze   Pine e abbiamo diciamo gli Z Drug quindi zopiclone  lo Zolpidem abbiamo i farmaci antidepressivi Ecco  

Tutti che diciamo possono essere sicuramente  utilizzati Con efficacia per il trattamento   a breve termine quando andiamo a parlare di  trattamento a lungo termine e vedete che diciamo   sono Sono pochi i farmaci che possono diciamo  vantare dei dati di efficacia e di diciamo così  

Di non problemi in termini di effetti collaterali  con il trattamento a lungo termine E allora vedete   che qui si parla appunto dei degli antagonisti dei  recettori dell’ orexina della melatonina a lento   rilascio che possono essere utilizzati anche  oltre quelle classiche quattro settimane che  

Spesso vengono indicate come diciamo trattamento  limite tempo di trattamento limite per i farmaci   ipnotici l’altra questo ve la faccio vedere anche  qui ripeto Le diapositive servono semplicemente   come come supporto a quello che vi sto dicendo Ma  E queste sono questo è una recente pubblicazione  

Su quello che è un consensus di una di un gruppo  di esperti e che è stato pubblicato su Journal   neurology dove si dimostra che cosa si dimostra  che eh Anche se le possibilità terapeutiche sono   tante Ecco Comunque bisogna tener conto di questo  fatto che la scelta A volte può essere legata  

Diciamo soprattutto a qu qu che è la tranquillità  Nel trattamento oltre diciamo le classiche quro   settimane allora ancora una volta qui vedete  viene riportato il discorso di un farmaco diciamo   orex sinergico come il darid orexa di farmaci  come anche nell’ambito di Z Drag come l’esopo  

E della melatonina rilascio prolungato dove  abbiamo dei dati appunto anche a lungo termine   però nell’ambito ad esempio di questa di questa  consensus di esperti italiani c’è un dato un dato   fondamentale che è quello di dire se il paziente  nonostante Magari il suo medico ha operato una  

Scelta diciamo oculata nel cercare il trattamento  migliore per lui eccetera Se però l’insonnia   persiste bisogna riconsiderare il problema  dell’insonnia Cioè non bisogna dire no cambio un   altro farmaco Ancora no aumento la dose eccetera  no bisogna rivalutare il paziente quindi questa  

È una cosa che dobbiamo mettere in con cioè il  fatto di non risposta di mancata risposta ci porta   a dover rivalutare il paziente A volte anche a  dover considerare che questo paziente deve essere   studiato in maniera diciamo più approfondita  magari con un con un esame un esame poligrafico  

Un esame oggettivo qualcosa che mi cerchi di farmi  capire qual è la causa di questa sua insonia Quale   può essere il problema che sottende appunto a  questo suo mancato riposo notturno certo E se noi   pensiamo all’insonnia l’insonnia vedete l’insonnia  è è una malattia complicata e basta vedere in  

Questa diapositiva questo grafico che ci fa vedere  la patofisiologia dell’insonnia l’insonnia è   complicata è complicata perché ci sono tantissimi  fattori che entrano in gioco fattori genetici   compresa anche la storia familiare eh fattori  legati al fatto del del del del dell’età al  

Fatto delle comorbidità ma soprattutto ci sono  due aspetti fondamentali che sono questi che   durante il sonno io devo prevedere diciamo il  funzionamento di due sistemi particolari Uno è il   sistema gabaergico che deve in una qualche maniera  aumentare la sua attività quindi deve attivarsi e  

Dall’altra questo sistema che va a tenere svegli  e attivati i centri della veglia che si deve   spegnere Quindi allora abbiamo questo gioco tra  questo sistema potremmo dire per semplificarlo da   una parte il sistema gabe dall’altro il sistema  ad esempio orex sinergico che entrano diciamo  

Così in un questo questo particolare gioco questo  particolare equilibrio e quindi lo spegnimento dei   centri della veglia e l’attivazione dei centri  del del del sistema gaba diciamo di tutta la   trasmissione gabaergica consente di avere un  buon inizio del sonno un buon mantenimento  

Del sonno il lorex vedete ha una un andamento  particolare perché l’or exina ha dei livelli   molto alti durante la giornata e poi nel corso  della notte vedete i livelli di orexina scendono   per poi risalire nuovamente il giorno successivo e  questo è un aspetto è un aspetto molto importante  

Che ci fa capire anche perché si è arrivati a  pensare all’utilizzo di farmaci Diciamo che in   una qualche maniera agiscono agiscono sull’oro  sul sistema dell’or exina c’è però una una cosa   molto interessante perché io dicevo prima parlando  delle delle linee guida ad esempio anche quelle  

Della consensus italiana eccetera che parlavo di  un farmaco come il daridorexant che è l’unico che   abbiamo a disposizione ad esempio attualmente  in Italia e in diversi diverse nazioni europee   per quanto riguarda appunto la categoria dei  farmaci che agiscono sull’ orexina ma e la cosa  

Interessante però e questo vi volevo far capire  perché si è arrivati in una qualche maniera forse   a privilegiare questo farmaco rispetto ad altri  farmaci sempre che agiscono sull’ orexina come   il lembor exan come il suvorexant c’è dietro  un aspetto particolare se io vado a spegnere  

I centri della veglia e questo mi va bene però  se avviene durante la notte ma poi quando Come   avete visto prima in quella curva che vi ho  fatto vedere al mattino l’or exina deve deve riaumont farmaco Cioè quindi Quant’è la la durata  di di attività di un farmaco diventa una cosa  

Fondamentale E allora ecco che Eh questo questo  studio di farmacocinetica ci dimostra che il   daridorexant ad esempio ha un emivita di 8 ore  che va a corrispondere esattamente un po’ con   quello che è il tempo diciamo di tempo di sonno  ideale che sono appunto le 8 ore farmaci invece  

Come lembor exan e suor exan hanno un’emivita  molto molto più lunga vedete 12 15 16 17 ore   Allora questo questo cosa vuol dire vuol dire che  se io devo fare un ragionamento sullo spegnimento   dei centri della veglia e questo spegnimento deve  essere appunto strettamente legato a quello che è  

La durata del sonno e non andare oltre e allora  anche qui Mi scuso per queste diapositive che   per per i non esperti potrebbero sembrare molto  complicate ma vedete questa qui che vi faccio   vedere questa qui la sonnolenza No questo è un  confronto tra Zolpidem e ad esempio il lorexan  

Lorexan che appunto è un farmaco orex sinergico  che però ha una durata d’azione abbastanza   prolungata Allora vedete che al mattino durante  la giornata la sonnolenza e vedete che con lo   zolpin e ovviamente col Placebo è in termini molto  meno importanti rispetto al lembor exan il lembor  

Exan può darci problemi di sonnolenza durante  la giornata e questo chiaramente non è una cosa   positiva proprio perché il soggetto deve sfruttare  quello che è l’azione di questa medicina ma solo   ed esclusivamente per per il tempo necessario  corrispondente al tempo ideale di sonno Questo  

Invece è la la situazione del daridorexant dove  vedete c’è un emivita intorno alle 8 ore e questa   emivita intorno alle 8 ore è quella che va a  coincidere proprio esattamente con quello che è   il diciamo il tempo ideale di sonno eh darid  orxan come peraltro anche gli altri farmaci  

Orex sinergici Eh ha alle spalle una buona eh  diciamo così letteratura scientifica Questo è   uno studio multicentrico controllato con Placebo  doppio cieco pubblicato sullan neurology studio   fatto in maniera molto rigorosa e non entro nei  dettagli di questo studio ma per farvi vedere  

Qui ad esempio vedete come il daridorexant che è  stato provato testato alla dose di 25-50 MG vedete   come si differenzia in maniera netta rispetto al  Placebo che vedete qui in alto per quanto riguarda   il la veglia dopo l’inizio del sonno la veglia  durante la notte Ecco quindi riduce questo farmaco  

Nelle due dosi ancor di più col 50 mg in maniera  significativa quello che è il la la veglia durante   la notte e e si distingue in maniera netta dal  Placebo la stessa cosa Vedete qui quello che è la  

Eh la la la latenza di addormentamento quindi il  tempo impiegato per addormentarsi e dove Anche qui   c’è una riduzione significativa di dei soggetti  trattati con questo farmaco rispetto al Placebo   e lo stesso nel tempo soggettivo quello che il  paziente riferisce Per quanto riguarda appunto Il  

Il tempo totale di sonno vedete anche qui come il  farmaco funziona molto di più rispetto al Placebo   però però ecco volevo ricordare anche questa che  una cosa importantissima e ricorda ricordare che   cosa che anche anche il placebo ha comunque un  suo effetto una sua efficacia in questa questo  

Studio che ha raccolto tanti altri studi vedete  viene fuori emerge una cosa significativa che   il 63% degli Studi fatti controllando diciamo  l’effetto di un farmaco verso il placebo il   63% dei soggetti trattati con Placebo avevano  avuto anessi una risposta positiva quindi c’è  

Sicuramente un effetto placebo molto importante  anche nei soggetti nei soggetti insonni Se però   andiamo a vedere quello che succede tra quello  che riferisce il paziente rispetto a quello che   io poi ottengo e osservo andando a registrare  il paziente vedo che c’è comunque una differenza  

Cioè questo effetto placebo è molto più evidente  quando vado semplicemente a chiedere al paziente   hai dormito hai dormito di più rispetto a quando  invece vado a valutare con una metodica oggettiva   mettendo i fili in testa andando a registrare  il mio paziente e vedendo cosa succede e qui  

L’effetto placebo tende a ridursi E comunque  questa è una cosa che ci deve appunto spingere   a a ragionare appunto sulla sull’effetto Placebo  eh un’altra cosa interessante questo lo studio   che era stato condotto appunto con il darid  orxan aveva fatto emergere questa cosa è che  

Io quando parlo di un farmaco ipnotico devo  andarmi a concentrare non soltanto su quello   che succede durante Durante la la notte ma anche  a quello che è la condizione del paziente durante   la giornata quindi sia in termini di di di di  capacità cognitive sia in termini di umore sia  

In termini di sonnolenza Cioè quindi questo è un  aspetto fondamentale se io utilizzo comunque un   farmaco per far dormire meglio il mio paziente  e riesco a ottenere questo risultato Devo però   essere in grado anche poi dopo di poter valutare  questo mio paziente appunto Il il il giorno dopo  

E cercare di evitare in questo paziente che magari  ha dormito meglio la presenza di possibili effetti   collaterali e quindi questo è fondamentale  è fondamentale e voglio dire questo da una   parte a volte può essere anche legato a quelle  che sono le caratteristiche del farmaco e come  

Dicevo prima anche al discorso delle mi vita di  quanto dura diciamo l’attività di un farmaco una   volta che è stato assunto eh questi nuovi farmaci  che agiscono sull’ orexina sono stati studiati   anche su quella che è l’architettura del sonno e  senza entrare nei dettagli e la cosa interessante  

È che ad esempio questo farmaco il questo farmaco  orex ingico che come dicevo è l’unico che per ora   abbiamo a disposizione in Italia il daridorexant  si è visto che non va a diciamo creare dei del   così delle delle modificazioni particolari in  quello che è la struttura del sonno la struttura  

Del sonno viene tutto sommato at ad essere  preservata in maniera in maniera diciamo così abbastanza buona e quindi non ci sono aumenti  di una fase a scapito di un’altra fase del   sonno e quindi il sonno l’architettura  viene preservata cosa che sappiamo che  

Ad esempio non sempre succede con i farmaci  benzodiazepinici o con i farmaci Z gli Z Drug   che come dicevo sono come sapete lo Zolpidem o  lo zopiclone Perché Perché le Benzo di azepine   tendono ad esempio ad aumentare aumentare  quello che è lo stadio due non REM quindi  

Sono un pochino più leggero mentre Sappiamo  benissimo che gli Z Drug tendono ad aumentare   di più quello che è il sonno il sonno profondo  e Eh ancora ancora una volta Uno potrebbe dire   benissimo Se ad esempio i z Drug aumentano il  sonno profondo e questo sicuramente è una cosa  

Da interpretare In senso positivo e qui in  un certo senso Certo questo di per sé è una   cosa positiva ma non devo dimenticare una cosa  altrettanto importante che a volte se uno ad   esempio durante la notte pur facendo più sonno  profondo non riesce ad avere un sonno profondo  

Con una buona continuità Cioè nel senso poniamo  faccio un esempio molto pratico il soggetto che   assume un farmaco uno Z Drag più sono profondo  e quindi dorme meglio perché dorme in maniera   più profondamente però dorme con un gatto che  a un certo punto dopo un’ora e mezza che si è  

Addormentato mentre in fase di sonno profondo  va a Salta sul letto e crea un micro risveglio   Allora questo fatto ad esempio di creare il  micro Risveglio ad esempio in un soggetto   che in sonno profondo e a volte può tradursi  in che cosa può tradursi in comportamenti un  

Po’ quasi tipo Tipo sonnambulismo Ecco quindi  devo stare attento appunto che quando si creano   le condizioni di avere una maggiore quantità di  sonno profondo questo non si Traduca Poi appunto   nella possibilità di una frammentazione di questo  sono profondo citavo il gatto ma possono essere  

Tante altre situazioni il fatto di associare  ad esempio all’utilizzo dell’ipnotizzatore cosa importante ma questo voglio dire lo dico  perché nella pratica clinica noi sappiamo   noi medici sappiamo che questo è un aspetto  fondamentale il fatto che quando tu utilizzi   un trattamento per l’insonnia e questo trattamento  che tu utilizzi per l’insonnia deve anche cercare  

In una qualche maniera di darmi pochi problemi  Quando decido di non soltanto di continuare il   trattamento magari per un periodo più prolungato  ma anche di sospendere trattamento e ci sono due   fattori da tenere in considerazione il primo  è quello che a volte con alcuni farmaci c’è  

Una sorta di potenziale abuso Nel senso che  per ottenere lo stesso risultato il soggetto   tende tende progressivamente ad aumentare la  dose e questa è una cosa che sicuramente non   non è positiva e l’altra cosa è quella che quando  sospendo il farmaco Devo cercare di essere nella  

Condiz di non avere degli effetti collaterali  legati appunto alla sospensione Quest Anche perché   l’obiettivo deve essere quello di non continuare  magari per anni e anni con il trattamento a volte   questo può essere necessario un trattamento a  lungo termine Ma sappiamo benissimo che se si  

Riesce quando possiamo Dobbiamo cercare anche  di pensare di interrompere il trattamento ma   il problema Il problema dell’abuso invece è un  problema che a volte con ipnotici può essere   un un problema e allora qui volo semplicemente  citare una cosa che non tutti i farmaci hanno  

Questa diciamo capacità di indurre alla al dover  aumentare la dose non sempre non con tutti i   farmaci noi sappiamo che c’è in particolare un  farmaco che lormetazepam in non in compresse ma   in gocce della soluzione orale lormetazepam è uno  di quei farmaci che tende più facilmente a creare  

Problemi di incremento di dose per ottenere ere  ottenere lo stesso lo stesso effetto il problema   della tolleranza Cioè quindi abuso e tolleranza  quindi si aumenta si aumenta la dose perché   il soggetto per ottenere il suo risultato Deve  necessariamente farlo e quindi questo sicuramente  

Non è non è una cosa positiva poi vedete abbiamo  anche il lorazepan al pranzol a volte un po’ lo   zot Cioè quindi voglio dire ci sono dei farmaci  che più di altri hanno questa diciamo questo   aspetto hanno dietro questo aspetto importante  che c’è la tendenza ad aumentare ad aumentare  

La dose L’altra cosa altrettanto importante che  volevo citare è è questa del legata al fatto del   rischio possibile rischio di creare problemi  respiratori durante durante la notte sappiamo   tutti che ci sono soggetti che Russano che fanno  che fanno magari apnee durante la notte allora  

Chiaramente se io vado a utilizzare farmaci  ipnotici in questi soggetti potrebbe esserci   un problema un rischio in realtà poi sappiamo che  eh tutti i farmaci ipnotici non non creano grossi   problemi in termini di aumentare ad esempio  il numero di apnee eh in in soggetti che fanno  

Apnee però pur non creando problemi di aumento  di apnee possono creare il problema di avere   una ritardata risposta alla ripresa respiratoria  Cioè quindi vuol dire che quando il soggetto va in   apnea Siccome generalmente appunto Il soggetto  Poi a un certo punto riprende a respirare Ecco  

Utilizzando eh farmaci ipnotici a volte questa  questa risposta questa risposta viene ad essere   in una qualche maniera Quest ripresa respiratoria  viene ritardata e questo non va bene perché questo   potrebbe portare a un abbassamento dei livelli  di ossigeno quindi ecco che devo avere molta  

Cautela molta cautela qui questo studio della  farmacovigilanza di farmacovigilanza francese   ci dimostra come ad esempio un farmaco che  spesso viene utilizzato come la quetiapina   viene utilizzato senza particolari problemi  Anche purtroppo in maniera off lebel per il   trattamento dell’insonnia pensate che con laquet  Pina il rischio di avere apnee di avere un impatto  

Negativo Sulla respirazione è addirittura più alto  rispetto a quello degli ipnotici benzodiazepinici   Quindi queste cose Appunto Speriamo che tutti  i nostri medici ne tengano ne tengano conto   e ad esempio i farmaci quelli quelli che ho  citato prima gli orexi energici sembrano non  

Aere problemi né in termini di aumento di apnee in  chi le appren ce le ha già ma neanche in problemi   di aumentare la desaturazione di ossigeno come ad  esempio qui l’utilizzo del darid orex i soggetti   con un problema di broncopneumopatia cronic  ostruttiva non creano problemi di rischio di  

Ulteriore caduta di ossigeno questo vale per il  darid orex e vale anche Comunque vedete l’altro   aspetto importante addirittura anche l’ zopiclone  che è un farmaco che sembra essere addirittura   avere quasi un effetto migliorativo sulle apne  probabilmente andando ad agire appunto sul sul  

Meccanismo di arousal quindi non sempre diciamo  questi farmaci devono essere che utilizzo per   ipnotici che utilizzo per il trattamento de m  i pazienti deve devono essere demonizzati per   quanto riguarda il rischio respiratorio però  devono chiaramente essere utilizzati tutti con  

Cautela ed Bisogna essere sempre attenti a a  quello che è il loro che il loro utilizzo eh   questa diapositiva con cui vorrei concludere  questa questa rapida chiacchierata è che oggi   siamo di fronte a tante opportunità terapeutiche  oggi sappiamo che appunto come dicevo prima i  

Farmaci che agiscono sui recettori dell orexina  rappresentano sicuramente un un passo avanti   sicuramente un’ulteriore opzione sicuramente  però qui mi permetto di dire non siamo ancora   forse arrivati al farmaco ipnotico ideale  non esiste l’ipnotico ideale che funziona   in tutti i soggetti e che ha soltanto aspetti  positivi e nessun aspetto negativo e questo  

Ci porta a fare due considerazioni la prima è  che come dicevo prima non tutti i pazienti in   sonni sono uguali Cioè quindi ci troviamo di  fronte a tanti fenotipi diversi e quindi non   posso pensare che un farmaco vada bene per  tutti e allora la seconda osservazione Noi  

Stiamo studiando e questo secondo me è un altro  obiettivo molto importante per noi è cercare di   capire quando a volte magari si deve arrivare  a utilizzare magari anche farmaci di categorie   diverse ad esempio due farmaci combinati per  ottenere un un buon risultato Quindi se è vero  

Che non esiste l’ipnotico ideale probabilmente  magari la combinazione ad esempio di due farmaci   potrebbero avvicinarmi ancor di più a quella  che è una possibile risposta ideale a quello   che è il problema Il problema del mio paziente  e con questa diapositiva vi vi ringrazio e spero  

Di non avervi annoiato eccessivamente ma volevo  ricordare una cosa fondamentale la luce la luce   è un qualcosa cos che sicuramente è importante  anche per il paziente ins Sonne perché il paziente   insonne deve avere come obiettivo anche quello  che è la la regolarizzazione del proprio ritmo  

E la la luce come ben sapete è un qualcosa che  sicuramente contribuisce a farmi ritrovare una   buona ritmicità appunto giornaliera Per quanto  riguarda il sonno e la veglia Vi ringrazio ancora Benissimo grazie Grazie mille Luigi  sempre sempre molto chiaro e ricco di di  

Molte informazioni eh Ecco anche qui vediamo  veramente come l’insonnia un disturbo che   si conosce da tantissimo tempo che ha un  Altissimo impatto epidemiologico e clinico   E tutt’ora ancora difficile da trattare  in alcuni pazienti ed è importante credo   vedere che comunque sia abbiamo sempre delle  nuove delle nuove opzioni nuove possibilità  

Per approcciare i nostri pazienti e per alla  fine migliorarne la qualità della vita quindi   credo che sia sempre molto importante quindi  rimanere aggiornati su quelle che sono le nuove   possibilità terapeutiche Perfetto Grazie Dario  del commento a cui mi associo assolutamente e   chiudiamo quest’ altra interessantissima  e prestigiosa sessione di questa maratona  

Ringraziamo i relatori ringraziamo l’associazione  italiana di medicina del suo per aver organizzato   questo momento di condivisione di discussione  di approfondimento e direi che senza indugi   No lasciamo il campo ai colleghi che seguiranno  per moderare i prossimi relatori Grazie ancora a   tutti quelli che hanno assistito a questo  momento di discussione Ciao Dario Buon

Proseguimento Buon pomeriggio a tutti io  e la professoressa Bonsignore siamo qui   per accompagnarvi in questa ulteriore sessione ci  prendiamo Eh il nostro eh segna maratona e quindi   proseguiamo prima di proseguire però vorrei  dare il benvenuto ufficiale alla professoressa   Bonsignore Che avete ascoltato stamattina  con quella sua fantastica relazione e quindi  

Essendo lei una delle principali capostipiti della  storia della medicina del sonno in Italia credo   che sia assolutamente necessario Innanzitutto  darle il benvenuto e e iniziare insieme a lei   questa ulteriore passaggio all’interno di questa  giornata così importante grazie professoressa  

Grazie Paola mi vedete Sì grazie e è veramente  sempre un piacere fare parte del cioè contribuire   a questa maratona del sonno che ha lo scopo di  migliorare la conoscenza delle persone Diciamo che   si occupano di sonno ma anche di quelli che non si  occupano di sonno cioè delle delle persone normali  

In modo da aumentare la cultura riguardante il  sonno in Italia Grazie per le tue belle parole   assolutamente Puoi procedere a presentare il  primo relatore Grazie ok Quindi abbiamo sentito   parlare dal professor Ferini Strambi d’insonnia  e a questo punto andiamo a parlare ulteriormente  

L’impatto sociale che l’insonnia ha Nella medicina  del sonno sapete che l’insonnia e le apne notturne   sono sicuramente i due le due principali  patologie del sonno che hanno un impatto   importante perché c’è una prevalenza altissima  di queste due patologie e quindi ovviamente la  

Gestione quindi la diagnosi e la terapia di  questa di queste patologie in particolare   dell’insonnia ha sicuramente un impatto per  quanto quanto riguarda la salute pubblica   per cui introduco il prossimo relatore che è il  dottor Michelangelo maestri Tassoni Michelangelo   è sicuramente uno dei più importanti esperti di  medicina del sonno lavora all’ospedale di Pisa  

E ci parlerà in particolare dei costi sociali  dell’insonnia e dell’eccessiva sonnolenza di   urna Grazie buongiorno a tutti in questa maratona  del sono 2024 da titolo equità del sonno per la   salute globale A me tocca il compito di parlarvi  dei costi sociali dell’insonnia e dell’eccessiva  

Sonnolenza di urna io sono Michelangelo maestri  Tassoni e vi parlo dal centro di medicina del   sonno della neurologia di Pisa in particolar  modo dell’Azienda Ospedaliera Universitaria   Pisana e cercherò di stimolarvi Su questo tema  apparentemente arido e difficile ma che in realtà  

Come Vedremo è interessante Prima di tutto il  centro merita di essere ringraziato nella sua   totalità sia per le persone che attualmente vi  lavorano sia per le persone che ci sono passate   ora portano la medicina del sonno nella loro  professione quotidiana di medici al di fuori  

Del centro stesso dicevamo che dobbiamo appunto  parlare dei costi di una malattia i costi di una   malattia riguardano sia i costi finanziari diretti  e indiretti sia i costi non finanziari Chiaramente   tra i costi non finanziari Noi andiamo a mettere  la riduzione del benessere e della qualità di vita  

Quindi sono costi anche di difficile misurazione  nei costi finanziari inseriamo quindi i costi   diretti cioè l’utilizzo del Sistema Sanitario  e i costi indiretti vale a dire la riduzione   di produttività l’assenza dal lavoro e questo  fenomeno un po’ meno comprens che è il presente  

Ismo vale a dire la presenza del lavoratore sul  proprio posto al proprio posto di lavoro ma con   una marcata riduzione delle performance il rischio  di incidenti stradali e lavorativi e un incremento   della mortalità correlata appunto alla malattia  questo è evidentemente un discorso generale che  

Non riguarda solamente i disturbi del sonno ma  tutte le malattie in genere ed è anche vero che   questo deve essere commisurato all’organizzazione  del sistema sanitario nel paese in cui a cui ci   andiamo a riferire e ovviamente alle dimensioni  della patologia a cui ci riferiamo globalmente  

Emergono una serie di dati su popolazioni  prevalentemente come Vedremo del nord Europa   e riguardano prevalentemente le singole patologie  la patologia più studiata all’interno dei disturbi   del sonno è sicuramente rappresentata dal disturbo  respiratorio in sonno e vedete qui il primo studio   che vi volevo descrivere è uno studio Danese  effettuato sull’intera popolazione Nazionale  

Proprio perché abbiamo la possibilità di avere  dei Registri nazionali di malattia questo studio   ci evidenzia come il russamento di per sé che  è la prima parte della figura quella che vedete   più in alto presenta un differenza molto modesta  rispetto ai controlli ma mentre progressivamente  

Andiamo a incrementare la complessità del  disturbo respiratorio in sonno il costo tende   ad aumentare e a modificarsi in particolar modo  nel terzo vedremo una sindrome più complessa la   sindrome obesità ipoventilazione in cui appunto  la differenza è notevole Rispetto alla popolazione   di controllo Per quanto riguarda il tempo è  interessante notare Come progressivamente questa  

Forbice si amplia Quindi come curare i disturbi  del sono precocemente ci permette di ridurre la   l’incidenza dei costi costi che tendono invece  ad aumentare e se anche aumentano nel momento   della diagnosi la il trattamento ci permette  una riduzione dei costi sociali complessivi  

Ma dicevamo Questo è l’esempio forse più chiaro  e meglio studiato anche se più storico ma sono   stati fatti molto diversi studi in cui come  vedete il costo per paziente cambia moltissimo   Da paese a paese e anche all’interno dell’Europa  il costo che ogni paziente osa Eh ha in termini  

Di aumentata spesa sanitaria Vara da circa  16600 a circa 5.000 a seconda del paese costo   che cambia ancora più notevolmente se andiamo  a valutare tutto il mondo e come si dice la il   costo indiretto rappresenta Comunque il 25 51%  dei costi totali e questo ci spiega anche perché  

È difficile andarli a misurare questi costi e come  mai cambia così tanto l’incidenza economica cambia   perché appunto è difficile anche dire in che  percentuale alcune delle patologie associate   si può fare l’esempio dell’ipertensione che è  correlata ai disturbi del son Ma in che misura  

L’ipertensione è dovuta ai disturbi del sonno  È difficile da stabilire quindi la differenza   dei vari modelli che sono stati sviluppati  spiega anche perché i costi non siano omogenei   nei diversi studi Ma come notate per paziente  Comunque il costo del sindrome delle PR ostruttive  

Nel sonno è differente costo che è stato poi  notato Dipende in larghissima parte appunto   dall’eccessiva sonnolenza di urna eccessiva  sond lenza diurna che questo studio sempre   coordinato dal professor jennum in Danimarca  Ma che riguarda più paesi europei e anche gli  

Stati Uniti Eh fa vedere come la qualità di vita  tende a modificarsi a essere peggiore soprattutto   in presenza di eccessiva sonnolenza di urna ma  mentre quando l’eccessiva sonnolenza di urna che   è appunto uno dei sintomi caposaldo della sindrome  delle appr istruttive nel sonno non è presente la  

Qualità di vita è sostanzialmente sovrapponibile  alla popolazione generale mentre la presenza di   eccessiva sonnolenza di urna è quella che spiega  larga parte del disturbo di qualità di vita e   quindi dei costi in questo caso non misurabili Ma  come Vedremo nelle diapositive successive anche  

Di quelli misurabili nella sindrome delle apnee  ostruttive nel sonno vedete infatti in questa   altra figura come la delle appr ostruttive nel  sonno si associa a quei fenomeni che dicevamo   prima quindi a una riduzione delle attività  a un globale alterazione della performance  

Lavorativa a un incremento dell’assenteismo e del  presente ismo soprattutto quando c’è una eccessiva   sonnolenza di urna quindi non è di per sé Forse la  sindrome a determinare un incremento della qualità   di vita e dei costi almeno dei costi indiretti  non parliamo in questo caso de costi sanitari  

Parliamo dei costi indiretti ma un incremento  quindi dei costi indiretti è probabilmente da   correlare non tanto alla malattia di per sé quanto  all’influenza che ha la malattia sulla eccessiva   sonnolenza di urna sono stati fatti un paio di  lavori in Italia Sul costo della sindrome delle  

Appr ostruttive nel sonno e questo è recente  effettuato in collaborazione tra la Bocconi il   gruppo del professor Francesco costa e del gruppo  del professor Luigi Ferini Strambi al San Raffele   quindi uno studio italianissimo in cui si parte  però da un dato che mi premeva sottolineare il  

Dato che mi premeva sottolineare è un dato appunto  di prevalenza stimata cioè noi dobbiamo andare a   valutare quanti sono i pazienti apnoici in Italia  Quanti ci aspettiamo che siano e questo appunto   vedete già qui che la stima è effettuata con due  modelli differenti un modello particolarmente  

Ampio in cui globalmente in Italia sarebbero  24 milioni i pazienti con qualche grado di   sindrome delle aene ostruttive nel sonno ma forse  in maniera più interessante 11 milioni quelli con   moderato Severa 12 milioni quelli con Sindrome  moderato Severa Quindi quelli probabilmente da  

Trattare e secondo un modello più restrittivo  Siamo intorno invece ai 4 milioni Probabilmente   questa è una forchetta in cui la verità sta nel  mezzo ma se andate a vedere i dati di trattamento   delle sindromi delle App ostruttive nel sonno sono  sicuramente al di sotto dei 4 milioni del modello  

Più restrittivo e quindi in questo caso possiamo  andare a ritenere che la sindrome venga molto   meno curata di quello che è necessario quindi i  costi che vedremo sono alti sono Probabilmente   quindi in questo momento infieri Cioè vengono  pagati da noi stessi e dal sistema sanitario

Italiano successivamente possiamo qui quindi  andare a valutare quanto il quant’è il costo   della sindrome delle appr costruttive nel sonno  e vediamo che globalmente in Italia ci dobbiamo   aspettare Dai 13 miliardi ai dai 13 milioni ai  41 milioni di euro questa cifra Scusate dai 13  

Miliardi a 41 miliardi questa cifra è legata sia  al trattamento del alla diagnosi al trattamento   dell’Osa ma è misura assolutamente trascurabile  mentre correlata come vi dicevo a una serie di   in cui l’osa ha una particolare predisposizione  e quindi può determinare una serie di incrementi  

Di costi importanti e che possono spiegare la  variabilità del costo il quali è legato quindi   alla quantità di anni in buona qualità questo  è un parametro che è utilizzato soprattutto per   malattie quali le malattie oncologiche ma vi fa  vedere come il costo legato appunto a una serie  

Di misurazioni di qualità di vita rappresenta  comunque una percentuale non trascurabile del   peso globale delle apnee nel nostro paese che  quindi è estremamente importante ma andando   avanti in questa disamina di cause mediche di  eccessiva sonnolenza di urna dobbiamo andare a  

Valutare quelle che sono le altre patologie e  sia pure trattandosi una patologia molto rara   andiamo a parlare quindi di quali che sono le  conseguenze economiche sociali e di salute della   narcolessia e qui mi preme sottolineare già un  aspetto importante la narcolessia pur essendo  

Una patologia Rara è una patologia che colpisce  soprattutto i soggetti giovani e che colpendo   i soggetti giovani determina una riduzione  nella percentuale di soggetti che lavorano   significativa rispetto ai controlli e anche una  riduzione degli stipendi che vengono percepiti   dai pazienti narcolettici rispetto ai controlli  quindi determinando una conseguenza a livello dei  

Di costi e se questo viene notato particolarmente  a livello dei bambini e degli adolescenti perché   ricordiamo come sarà stato sottolineato o verrà  sottolineato nella comunicazione che riguarda   appunto in maniera specifica la narcolessia  il la narcolessia Colpisce prevalentemente   in età infantile e adolescenziale e in questa  situazione determina quindi anche una riduzione  

Della educazione quindi della scolarità di questi  bambini e una riduzione appunto del del fatto del   dell’impiego lavorativo dato molto simile è stato  riportato in Italia Forse in questa figura non   riuscito a cogliere esattamente il dettaglio Ma  il fatto che vi siano comunque una percentuale di  

Assenza dal lavoro una percentuale di difficoltà  lavorativa Comunque più che triplicata nei   pazienti narcolettici viene riportata anche  in questo studio condotto dal gruppo della   professoressa ingravallo e del professor plazzi  a Bologna che comunque valuta pazienti con   narcolessia in tutta Italia e trovano appunto  anche con i vari parametri andati a studiare  

Come in sostanza più il paziente narcolettico ha  tre volte il rischio di non lavorare o di essere   sotto impiegato rispetto al soggetto sano ma qui  iniziano a venir fuori anche delle osservazioni   qui ritorno alla Danimarca ma osservazioni simili  possono essere fatte appunto anche su quegli studi  

Italiani di come il disturbo del sonno In molti  casi determina una riduzione un’alterazione della   appunto del guadagno economico e una maggior  incidenza nell’impiego di risorse sanitarie   anche da parte del resto della famiglia e se  qui parliamo del disturbo respiratorio in sonno  

Alcuni dati emergono appunto sulla narcolessia  proprio per la necessità da parte del familiare   di essere disponibile per il paziente o comunque  di avere una maggiore incidenza anche di costi   indiretti a livello globale e sociale anche  disturbi del sono più marginali questa la  

Riporto Quasi come curiosità come il disturbo  comportamentale in sonnorem che si associa a   patologie neurodegenerative nell’anziano  può essere accompagnato da un incremento   dei propri costi e qui vedete ad esempio come  per vari motivi Ma che non tutti possono essere   riportati semplicemente a costi sanitari ma  anche al fatto che i pazienti con disturbo  

Comportamentale in sonnorem sembrano guadagnare  meno dei controlli ci sono probabilmente una   serie di spese sanitarie dirette e indirette  in più nei pazienti con REM disord rispetto ai   controlli e questo in parte stupisce però quindi  possibile andare a valutare come verosimilmente  

Vi sia un impatto dell’alterazione del Suno  di per sé nel determinare questo incremento   arriviamo all’insonnia che forse è il tema  più caldo nell ultimo periodo sicuramente   linzone si associa a un’alterazione di quelle  attività non misurabili di quelle costi non  

Misurabili cioè la qualità di vita rispetto al  paziente normale ed è interessante Al soggetto   normale ed è interessante Come si ci si pone  a livelli di alterazione della qualità di vita   Addirittura superiori a patologie ritenute dal  insomma in generale dalla popolazione generale  

Come più gravi qui vedete che l’alterazione della  qualità di vita in diversi Domini della appunto   della qualità di vita globale è simile se non  superiore a quello della depressione clinica e   sicuramente Superiore rispetto a quello della  patologia cardiaca Quindi come dire l’insonnia  

Determina un’alterazione qualità di vita comunque  molto significativa e quello che emerge è anche   un aumento del rischio di assenze dal posto di  lavoro e un aumento soprattutto del del presente   ismo questo riporta alla grande attenzione  che c’è negli ultimi anni sugli aspetti diurni  

Dell’insonnia dell’insonnia che non è più un  disturbo esclusivamente del sonno notturno Ma   è un disturbo che riguarda tutte le 24 ore e può  quindi determinare conseguenze anche durante il   giorno l’insonnia quindi ha sicuramente un impatto  economico importante che viene in genere riportato  

Come l’1 per del prodotto interno lordo sia negli  Stati Uniti sia come vedete nei singoli paesi qui   dispiace Un po’ vedere che il prodotto interno  lordo italiano è un po’ meno di altri paesi Ma   al di là delle battute vedete come Qui l’incidenza  siamo sempre parlando intorno ai miliardi di euro  

E Eh sono sicuramente superiori rispetto a quelle  delle terapie questo ripeto vale più per altre   patologie per perché viene chiesto spesso dagli  amministratori se il trattamento è superiore al   guadagno economico che del costo del trattamento  è superiore al guadagno economico questo anche se  

Appare cinico può essere in alcuni casi di Terapia  ad alto costo necessario da valutare accuratamente   Quindi se in Ripeto Questo è un problema che  ho trattato velocemente per la sindrome delle   a ostruttive nel sonno ma è ampiamente stato  valutato per dire alla fine che comunque se vi  

È una spesa del trattamento Questa è una goccia  nel mare o comunque non è significativamente   paragonabile al vantaggio economico di  impostare un trattamento per i disturbi del   sonno globalmente poi vi è un incremento degli  incidenti e dei traumi collegati all’insonnia  

E questo è ampiamente riportato in diversi  studi sia quindi un incremento dei Eh appunto   della del del dell’utilizzo delle risorse ma un  incremento proprio dei degli incidenti stradali   e lavorativi e globalmente l’ insonia si associa  a un incremento della mortalità soprattutto quello  

Che è interessante da notare e come l’ osservavamo  prima è particolarmente interessante da notare per   gli pazienti con sindrome delle appren ostruttive  nel sonno il ruolo della sonnolenza e in questo   caso è particolarmente interessante notare il  ruolo della breve durata del sonno quindi se  

L’insonnia si somma alla breve durata del sonno  come succede spesso la mortalità è incrementata   l’insonnia dove la durata del sonno viene  comunque conservata costituendo Quindi o un   sottotipo o un variante meno grave dell’insonnia  in cui il paziente lamenta appunto insonnia Ma la  

Durata del sonno è sostanzialmente conservata  questi sono soggetti che presentano un minor   rischio di mortalità eh rispetto a la popolazione  normale e inoltre Questo è un argomento di cui   ci siamo occupati anche personalmente a Pisa in  collaborazione col gruppo del professor Garbarino  

A Genova il l’insonnia si associa un aumentato  rischio di incidenti stradali sia in questo studio   retrospettivo di personale militare americano sia  in questo studio di guidatori e professionisti di   appunto di camionisti in ambito italiano in cui  la presenza di insonnia incrementa di circa il  

2% il rischio di incidenti stradali lavorativi  proprio perché appunto non è trascurabile non   sono assolutamente trascurabili le conseguenze  di urne dell’insonnia magari non facilmente   misurabili Ma assolutamente presenti arrivando  verso la conclusione questa osservazione invece   in questo caso dall’altra parte del mondo c’è  australiana tende a mettere insieme i vari costi  

A dire ci sono quindi costi relativi all’insonnia  all’osa sostanzialmente paragonabili parliamo   Comunque di costi assolutamente elevati di appunto  13.000 milioni Insomma parliamo di miliardi di   euro sia per l’osa per l’insonnia in maniera  misura per la restless amente perché abbiamo   meno incidenti non correlati alla medicina  meno comunque disturbi del genere ma insomma  

Globalmente il sistema sanitario deve prendere  in considerazione appunto la presenza di costi   economici nei disturbi del sonno sperando di non  avervi annoiato ma anzi di avervi fornito qualche   impulso Diciamo strano e particolare rispetto  alle altre presentazioni più legate forse alla  

Clinica e alla medicina e alla ricerca sulla  medicina del sonno Vi ringrazio per l’attenzione Grazie mille Michelangelo direi che ha  fatto assolutamente un’ottima relazione e   soprattutto è stato molto chiaro la comunicazione  il messaggio che voleva dare sicuramente tutti i  

Disturbi del sonno hanno un grossissimo impatto  sulla sulla spesa sanitaria e a volte quello   che ci ha comunicato appunto Michel Angelo  è che non trattarli ha sicuramente un costo   superiore ad un un trattamento che a volte  come nel caso appunto della narcolessia può  

Essere un trattamento costoso Ricordiamoci  sempre che tutti i disturbi del sonno hanno   un grossissimo impatto sulla qualità di vita del  paziente e sule loro capacità lavorative Per cui   dobbiamo sicuramente tenerli in considerazione  diagnosticar ed eventualmente trattarli lascio   quindi la parola alla professoressa Bonsignore e  proseguiamo grazie Allora il prossimo argomento è  

Quello del rapporti tra medicina del sonno e  prevenzione delle malattie neurodegenerative   questo rappresenta un una grande sfida e e una un  argomento sul quale ancora non abbiamo certezze ma   abbiamo molti indizi che effettivamente dormire  male possa facilitare l’instaurarsi di malattie  

Neurodegenerative che anche loro sono una fonte  di costi molto alti per i sistemi sanitari oltre   che diciamo di di disagio per le famiglie per i  pazienti eccetera quindi su questo argomento ci   farà la sua relazione Daria Arnaldi che avete già  visto il chairman della precedente sessione che  

Lavora a Genova e il il titolo della sua relazione  è la medicina del sonno può aiutare a prevenire le   malattie neurodegenerative Buongiorno a tutti Io  sono Dario Arnaldi sono un neurofisiopatologo del   Centro del sonno dell’università di Genova  questoggi parleremo di come il sonno possa  

Essere utile per valutare l’evoluzione di  possibili malattie neurodegenerative e se il   sonno possa essere un target di intervento per  intervenire sulla progressione delle malattie   neurodegenerative del sistema nervoso centrale  Innanzitutto dobbiamo sapere che il sonno varia   con l’età il sonno cambia da quando siamo  bambini infanti dove il sonno è polifasico  

Dobiamo praticamente per la maggior parte della  giornata e poi il sonno progressivamente tende a   cambiare tende a diventare monofasico nell’età  adulta ma soprattutto tende anche a ridursi in   durata Tanto è vero che se noi osserviamo la  durata media dei di sonno delle ore di sonno  

Durante l’età della vita vediamo che nelle prime  fasi nei primissimi anni di vita effettivamente   la maggior parte della giornata la passiamo  dormendo divisa più o meno 50 e 50 sul sonno   non REM sonno REM invece vediamo che dall’età  diciamo scolare in avanti il sonno tende a  

Ridursi in quantitativo di ore durante la  notte e con una maggior parte della notte   che è in sonno non REM e una minima parte di  ins sonno REM vedete che questa cosa succede   anche andando nelle fasi proprio anziane e nelle  fasi anziane Effettivamente si ha un numero di  

Ore di sonno medio fisiologico che è senz’altro  inferiore rispetto all’età adulta pensate che   ad esempio una persona di circa 80 anni ha un  fabbisogno di sonno medio stimato in genere tra   le 5 e le 6 ore di sonno quindi questa è una  cosa da tenere sempre a mente quando si parla  

Di soggetti anziani il sonno fisiologicamente  cambia con l’età anche da un punto di vista macrostruttura a raccontare il sonno questo qua si  chiama ipnoguida tra wake che la che la veglia e   poi sono REM e REM durante la notte man mano che  passa il tempo vedete che un soggetto sano adulto  

Normale fa in genere quatt cinque cicli di sonno  in cui si alternano il sonno REM e il sonno REM   ma vedete che questi cicli sono molto armonici tra  di loro e molto robusti nei soggetti anziani sani  

Quindi che non hanno nessuna malattia né del sonno  né neurodegenerativa vedete che già da un punto di   vista visivo il sono appare più fragile a molte  più frammentazioni tutti questi picchi che vedete   verso l’anno sono dei piccoli risvegli che possono  essere molto brevi o a volte anche un pochettino  

Più lunghi vedete che anche la ritmicità non  è perfettamente preservata quindi il soggetto   anziano sano ha comunque un sogno senz’altro  più più fragile rispetto al soggetto anziano   rispetto al soggetto sano giovane e cambia anche  da un punto di vista biologico la melatonina che  

Voi sapete è un neuro ormone che viene prodotto  dal nostro corpo e regola l’alternanza del ritmo   sonno veglia Ecco questa tende a essere ridotta  man mano che si cresce vedete che dopo i 50-55   anni di età su per giù c’è una drastica riduzione  della nostra capacità di produrre melatonina che  

Durante la notte praticamente raggiunge i livelli  di Urini di melatonina che sono sostanzialmente   molto molto bassi la melatonina durante la  notte dovrebbe essere alta dovrebbe essere qua   come vedete nei pallini bianchi è vero nell’età  giovanili ma vedete che diventando più grandi e  

Più anziani Quindi avvicinandosi alla anziana la  nostra capacità di produrre melatonina senz’altro   cambia e tutto questo ovviamente ha degli effetti  Quindi vedete che l’invecchiamento fisiologico di   soggetti che non hanno in realtà una patologia  né del sonno né neurologica hanno comunque un  

Sonno più fragile e questo ovviamente ha degli  effetti banalmente sulla memoria la memoria   per poter funzionare ha bisogno di un buon sonno  robusto e duraturo e quindi ovviamente il soggetto   anziano seppur sano che è un sonno come abbiamo  visto più fragile ovviamente andrà in contro un  

Peggioramento nella sua capacità sia di imparare  delle cose nuove sia di ricordare delle cose che   già erano state apprese durante durante la vita  a questo ci andiamo ad aggiungere che ovviamente   l’anziano potrebbe non essere sano cioè potrebbe  avere dei disturbi del sonno e ahimè molto spesso  

I soggetti anziani hanno disturbi del sonno  e hanno disturbi del sonno più frequentemente   rispetto ai soggetti giovani e i disturbi del  sonno che possono essere presenti nell’eta   anziana sono di molti tipi e vedete qua diciamo de  riassunti un po’ i disturbi più frequenti di cui  

I due più frequenti in assoluto che effettivamente  alterano in maniera molto significativa la qualità   e la quantità del sonno sono l’insonnia e i  disturbi del ritmo circa Allora questo perché ci   deve interessare da un punto di vista neurologico  abbiamo detto ovviamente che la qualità e la  

Quantità del sonno ha un effetto sulla nostra  capacità mnesica quindi imparare e di ricordare   ma poi c’è un’altra funzione assolutamente  vitale per il sistema nervoso centrale che   avviene durante la notte che è il sistema  linfatico sistema linfatico essenzialmente è  

Un sistema attraverso il quale il nostro cervello  si libera di tutte le tossine tutte le scorie che   vengono prodotte durante il il giorno e e questo  sistema linfatico è particolarmente attivo durante   il sonno in particolar modo durante il sonno  non Rena e quindi è proprio considerato lo  

Spazzino del cervello perché durante il sonno  soprattutto sonno re questo sistema linfatico   aiuta il cervello ad eliminare tutte le sostanze  tossiche che lo potrebbero danneggiare Questo è   un esempio un video dove potete vedere qua a  sinistra eh il sonno e qui a destra la veglia  

Di due modelli animali di di topi Vedete qui  in rosso come durante il sonno questo sistema   linfatico è molto molto molto attivo e quindi  appunto attraverso questo questi questi fluidi   vengono eliminate le sostanze tossiche vedete  che qua la veglia sistema linfatico è molto  

Molto meno attivo quindi per farvi capire come  Effettivamente c’è una grossa differenza del   del funzionamento di questo sistema linfatico e  quanto sonno sia effettivamente fondamentale per   ripulire il cervello da tutti i peptidi tossici e  quindi se andiamo a rivedere l’ lipogramma Quindi  

Com’è il il sonno di un soggetto anziano e di  nuovo ritorniamo comunque a anche ad un soggetto   anziano sano dove abbiamo detto che di per sé c’è  un’alterazione macro e microstrutturale del sonno   una modifica par fisiologica con una riduzione  del sonno non REM è un sonno molto più frammentato  

Vedete che ovviamente il sistema linfatico che  è rappresentato in queste scale di colori e   verdoline dove il verde più scuro vuol dire un  flusso un funzionamento del sistema linfatico   molto alto dove i colori più chiari Sono un flusso  linfatico molto basso Quindi il soggetto giovane  

Sano ha una Ottima capacità linfatica quindi è  molto in grado di eliminare le sostanze tossiche   il soggetto anziano eh sano anche sano che è più  fragile ha un sistema linfatico che funziona meno   bene quindi immaginate ovviamente il soggetto  anziano che ha un disturbo del sonno quindi  

Incominciate a capire come Effettivamente trattare  il sonno a tutte le età ovviamente ma soprattutto   nei soggetti anziani Eh ha veramente un effetto  importante sulla nostra salute eh cerebrale   quindi sul nostro benessere del sistema nervoso  centrale quindi non sorprende andare a vedere che  

I pazienti che sono affetti da demenza quindi  una malattia neurodegenerativa tipica dell’et   anziana effettivamente Eh i soggetti affetti da  demenza hanno molto frequentemente disturbi del   sonno disturbi del sonno che possono essere  come abbiamo visto precedentemente un po’ di  

Tutti i tipi Ma senz’altro l’insonnia è uno dei  più importanti di questi disturbi che sono molto   frequentemente associati a demenza quindi e da  molti anni ci si chiede se questo possa essere   in un qualche modo una causa o un effetto di  questa associazione tra disturbo del sonno  

E demenza visto che effettivamente i soggetti  affetti da demenza hanno molto spesso disturbi   del sonno è stata anche addirittura ipotizzata  come il sonno possa essere un target di intervento   nella cascata neurodegenerativa ad esempio nella  malattia di Alzheimer che come voi sapete È la  

Malattia neurodegenerativa in assoluto più  frequente ehm tra tutte le le cause diciamo   neurodegenerative di demenza di deterioramento  cognitivo la malattia di Alzheimer è dovuta a dei   processi patologici ben specifici che includono  le alterazioni di queste due proteine patologiche   che si chiamano Bet amiloide e Proteina Tao  che seguono tutta una serie di modificazioni  

Patologiche che alla fine porteranno ad una  disfunzione cerebrale e di fatto ad una perdita   di neuroni a una morte cellulare di neuroni  e che avranno come effetto deficit cognitivi   e demenza e che è stato ipotizzato che proprio  un’alterazione del ritmo sonova una distruzione  

Del sonno possa avere un effetto diretto su questo  su questa cascata di neurodegenerazione Ovviamente   non è l’unico attore Non è che il sonno sia  l’unica causa di deterioramento cognitivo ma   potenzi e renderebbe più ancora più dannoso  questa cascata neurodegenerativa e quindi è  

Stato proprio ipotizzato come intervenendo sul  sonno non soltanto miglioriamo la qualità della   vita dei soggetti Perché avere un sonno disturbato  impatta significativamente sulle nostre attività   della vita quotidiana ma Potrebbe addirittura  avere un effetto modificante la patologia che   determina i disturbi neurodegenerativi questa È  un’ipotesi che stata fatta alcuni anni fa e poi la  

Ricerca è andata avanti ad esempio si è capito Eh  essenzialmente uno dei meccanismi che fa sì che la   privazione cronica di sonno porti a il decesso dei  modelli animali noi sappiamo da molti molti molti   anni che il sonno è una funzione fisiologica  Vitale tanto quanto il bere il mangiare e il  

Respirare le cio di laboratorio che sono costrette  ad avere una privazione cronica di sonno vanno a   un certo punto incontro ad una morte prematura e  questo è è un qualche cosa che noto da tantissimi   anni ma il meccanismo attraverso il quale questo  accadeva e accade non era perfettamente chiarito  

Ecco uno di questi meccanismi quantomeno uno  di questi meccanismi è senz’altro una reazione   ossidativa una reazione ossidativa che parte  proprio dall’intestino Quindi vedete come C’è   una stretta connessione tra cervello e intestino  e quindi la privazione cronica di sonno porta al  

Decesso delle chiave delle delle cavi animale eh  dei modelli animali attraverso questa reazione   selettiva ma cosa è stato scoperto in maniera  Ancora più interessante che se noi diamo un   farmaco antiossidante Ecco questi queste cavie  sottoposte alla privazione di sonno non andavano  

Incontro al decesso quindi sopravvivevano quindi  vedendo proprio come ci potesse essere un target   di intervento e guardando quelli che sono i  farmaci che sono stati utilizzati come farmaci   antiossidanti per prevenire la il decesso di  questi modelli animali Guardate che uno di questi  

È proprio la melatonina quindi ritorna questo  neuro ormone che ha come abbiamo detto effetto   quello di restaurare il ritmo sonno veglia ma ha  anche un un un potentissimo effetto antiossidante   quindi vedete come il sonno veramente è molto  importante per la sopravvivenza e per la salute  

Per il benessere del nostro corpo quindi che da  un lato porta al decesso se se diciamo protratto   in maniera estrema Ma senz’altro porta a dei  a dei danni a breve medio e lungo termine e   quindi ritornando su quelle ipotesi molto molto  affascinante che era stata fatta alcuni anni fa  

Rispetto a alla quale si pensava che proprio  intervenire sul sonno potesse essere un target   importante per modificare il decorso della  malattia neurod generative Ecco qua che molto   recentemente Circa un anno fa è uscito questo  lavoro molto importante an of neurology è una  

Delle riviste più importanti di neurologia al  mondo nella quale è stato dimostrato che trattare   con un farmaco per l’insonnia in questo caso era  il suvorexant un farmaco molto molto efficace per   trattare l’insonnia quindi trattare con un farmaco  per insonnia e dei soggetti umani Quindi a questo  

Punto non stiamo più parlando di modelli animali  ma effettivamente di esseri umani Ecco trattando   con questo farmaco soggetti umani è stato visto  che si riducono i livelli nel nel cervello di   quelle proteine che abbiamo visto essere causa  da Marchia di Alzheimer quindi la proteina Bet  

Amiloide la proteina Tao quindi questo per la  prima volta eh È un uno studio che dimostra in   maniera molto molto chiara come Effettivamente  trattare il sonno non soltanto migliora la   qualità della vita ma ha un effetto biologico  molto importante nell’intervenire su quelli che  

Sono i meccanismi neurodegenerativi che portano ai  disturbi cognitivi alla demenza in particolar modo   alla malattia di Alzheimer che come sappiamo è  la la causa più frequente in assoluto di disturbi   cognitivi e di demenza negli esseri umani altro eh  altro elemento che è molto importante da tenere in  

Considerazione quando si parla di relazione tra  sonno e malattie neurodegenerative è il disturbo   comportamentale del sonno REM rbd l’ rbd è una  parasonnia del sonno REM che generalmente avviene   nei soggetti che hanno più di 50 anni di età e  in questo disturbo praticamente si ha la perdita  

Della fisiologica atonia muscolare durante il  sonno REM il sonno REM è quel sonno nel quale   noi facciamo i sogni quelli più elaborati più  complessi e noi dovremmo essere fisiologicamente   completamente paralizzati cioè dovremmo avere  una completa atonia muscolare Ecco i soggetti  

Che hanno un disturbo del sonno REM eh hanno  una alterazione di questa atonia quindi non   sono paralizzati ma riescono a muoversi e quindi  quello che Sogliano essenzialmente lo traducono in   movimento e e quindi possono sognare di litigare  con qualcuno di urlare di tirare calci tirare  

Pugni rischiano di cadere dal letto e di farsi  male Questi due ricercatori Carl schen Mark maal   che sono quelli che nell’86 hanno descritto  per la prima volta questo disturbo del sonno   ren raccontano sempre di questo primo paziente  che loro Avevano studiato che raccontava appunto  

Che per non cadere dal letto si doveva legare  con questa cintura che si era diciamo inventato   lui con questa Cingia e la si legava a letto per  per non cadere proprio per evitare di farsi male  

Quindi vedete che sono è un disturbo del sonno che  può avere un grande impatto sia sul paziente ma   anche immaginato sul sul compagno o la compagna di  letto perché ovviamente se sono sogni agitati si   rischia di dare pugno calcio si rischia di colpire  il compagno di letto oltre questo problema quindi  

Del fatto che il disturbo comportamentale in Sonor  può essere un rischio per la salute immediata   perché può causare lesioni a se stessi o ai  compagni di letto è molto importante perché ormai   è stato chiarito in maniera definitiva che il  disturbo comportamentale in son remen costituisce  

Un fattore di rischio molto molto importante il  più importante fattore di rischio per sviluppare   nel tempo un disturbo neurodegenerativo a tipo  malattia di Parkinson quindi a tipo parkinsonismo   con disturbi del movimento ma anche demenza  quindi disturbi cognitivi in questo studio che  

È lo studio più grande che è stato fatto finora  circa 1300 sogetti ogetti che ha visto coinvolti   24 centri in tutto il mondo numerosi centri anche  italiani hanno partecipato tra cui il centro di   Genova in questo studio Abbiamo dimostrato che se  questi pazienti Vengono seguiti con un follow-up  

Sufficientemente lungo Vedete che a 12 anni dalla  diagnosi la stragrande maggioranza oltre il 70%   aveva effettivamente sviluppato una malattia  neurodegenerativa conclamata con parkinsonismo   o demenza come segni cardine quindi questo  disturbo del sonno ren non soltanto importante   identificarlo perché comunque può essere causa di  lesioni ma costituisce un fattore di rischio per  

Una malattia neurologica conclamata quindi deve  essere preso in considerazione in effetti noi   sappiamo che la malattia di Parkinson incomincia  molti e molti anni prima dei classici disturbi   motori quindi la rigidità il tremore e la lentezza  dei movimenti molti anni prima anche 5inque 10  

Anni prima dell’esordio dei sintomi motori ci  sono molti sintomi non motori tra cui il primo   e il più precoce è proprio effettivamente  il disturbo comportamentale in sonno rell   e quindi è assolutamente importante identificare  questo questo disturbo ehm questo non sorprende   perché voi dovete immaginare che ovviamente  le malattie neurodegenerative sono malattie  

Progressive quindi non sono malattie acute che un  paziente va a dormire la sera che non ha niente   si sveglia l’ind domani mattina che ha una neero  degenerazione la neero degenerazione impiega molti   molti anni 5 a 10 15 anni per diciamo deteriorare  in maniera definitiva i neuroni tant è vero che è  

Stato calcolato che nel momento della diagnosi  della malattia di Parkinson circa il 50% dei   neuroni sono già ormai perduti sono già degenerati  fino a quel momento i rimanenti erano riusciti   a compensare superato questa soglia critica di  50% effettivamente compaiono i disturbi motori e  

Quindi il disturbo motorio diventa conclamato si  fa diagnosi malattia di Parkinson quindi questo   cosa vuol dire vuol dire che queste malattie  hanno una lunghissima fase nella quale non   ci sono ancora sintomi conclamati Ma nella  quale la neurodegenerazione è già iniziata   Questo ovviamente apre a delle opportunità di  intervento assolutamente uniche perché un conto  

Utilizzare un farmaco che agisce sulla salute  dei neuroni quando già il 50% o più dei neuroni   sono deteriorati un conto sarebbe utilizzare un  farmaco Quando abbiamo una minima quota di neuroni   che sono degenerati e quindi la ricerca Adesso  si sta spingendo verso lo studio e l’Impiego  

Di farmaci neuroprotettivi proprio in queste  fasi molto molto precoci di malattia che come   abbiamo visto Sono caratterizzate dal disturbo  comportamentale sonno Quale fattore di rischio   in assoluto più importante e quindi utilizzare  dei farmaci che hanno un effetto potenzialmente   modificante il decorso di malattia E quindi che  potenzialmente effettivamente possono arrestare  

Il processo neurodegenerativo ovviamente sarebbe  molto molto più efficace Farlo nella fase di   disturbo comportamentale in S piuttosto che nelle  fasi di malattia conclamate E questo potrebbe   modificare veramente il decorso la traiettoria  della malattia e se non migliorando quantomeno   arrestando questo processo neurodegenerativo  e quindi magari evitando proprio che la il

Percussionisti diciamo comparire molti molti  anni dopo rispetto a quando sarebbero comparsi   se non si se non ci fosse stato questo intervento  Questa è una è una sfida che in questo momento noi   ricercatori abbiamo effettivamente per cercare  di sviluppare questo tipo di interventi e questo  

Tipo di interventi precoci questo è molto  importante perché in effetti dei farmaci   che hanno un effetto neuroprotettivo quindi  che effettivamente potrebbero modificare la   malattia esistono Sono in sperimentazione  e sono stati testati Però finora soltanto   nelle fasi conclamate della malattia di Parkinson  cioè quando i sintomi motori erano già presenti e  

Quindi come abbiam detto precedentemente quando  probabilmente almeno il 50% dei neuroni erano   già deteriorati Ecco questi due studi questi due  grossissimi studi mondiali che sono stati fatti   con questi due farmaci che hanno un effetto  neuroprotettivo molto probabilmente hanno  

Un effetto neer positivo hanno fallito il il loro  end point di efficacia Cioè non hanno di mostrato   di essere veramente capaci di interrompere di  sbloccare la malattia perché utilizzati molto   probabilmente nelle fasi cosiddette già aperte  già conclamate di malattia quindi una diciamo  

Uno sforzo che si sta facendo adesso come  comunità scientifica internazionale è quella   di in un qualche modo convincere queste ditte  farmaceutiche che hanno a disposizione questi   farmaci di testarli non nelle fasi conclamate  di malattia ma nelle fasi prodromiche nelle   fasi molto molto precoce Quindi nei pazienti  con disturbo comportamentale sono ren perché in  

Quei pazienti molto probabilmente le chance di  successo sono veramente molto molto più alti e   questo ci permetterebbe in un futuro di cambiare  completamente il decorso di queste malattie   neurodegenerative del sistema nervoso centrale  grazie a tutti quanti per l’attenzione e buona giornata Grazie Dario per questa bella e  chiarissima spiegazione di dati veramente  

Recenti della letteratura do la parola adesso a  a Paola per la continuazione D adesso che abbiamo   argomento iniziamo a parlare un pochino della  medicina di genere Voi sapete che nell’ambito   dell’ dell’associazione italiana di medicina del  sonno c’è un gruppo soprattutto di donne possiamo  

Dirlo professoressa che si occupa specificatamente  della medicina di genere perché voi sapete che   vabbè in medicina in generale ultimamente negli  ultimi anni si è sviluppato questo filone Ma   forse nella medicina del sonno questo filone era  già iniziato prima di questa moda proprio perché  

Un gruppo di neurologhe di esperti in medicina  del sonno hanno sempre voluto dare risalto al   fatto che comunque il sonno nell’uomo e nella  donna è sicuramente molto diverso e si sa che   ci sono delle patologie del sonno che sono più  frequenti negli uomini Pensiamo ad esempio alle  

Apnee notturne e delle patologie invece che  sono più frequenti nelle donne Pensiamo ad   esempio sicuramente all’insonnia e di conseguenza  sono fatti stati fatti diversi studi e diverse   pubblicazioni scientifiche sicuramente importanti  da questo gruppo appunto italiano in particolare   sottolineando come il sonno nella donna sia  fortemente influenzato dalle Eh dalle fasi  

Soprattutto ormonali che le donne incontrano nella  loro vita quindi sicuramente dal momento in cui   dal momento della pubertà noi vediamo questa  differenza tra il sonno dell’uomo e sonno il   sonno della donna Probabilmente appunto per gli  ormoni e poi ci sono delle fasi della vita in  

Cui sicuramente il sonno cambia drasticamente  Pensiamo ad esempio alla gravidanza e poi al   postpartum e fino ad arrivare al momento in cui  il sonno diventa sicuramente più fragile per una   serie numerosa di motivi e questo è appunto il  momento della menopausa Eh ci parlerà appunto  

Di cambiamenti del sonno nella menopausa la  dottoressa Enrica Bonanni eh l’avete conosciuta   Questa mattina è stata una delle moderatrici  di questa mattina e sicuramente la dottoressa   Bonanni ha dato un contributo molto importante  nella storia della della medicina in particolare  

Della medicina del sonno di genere e mi mi mi  interessa sottolineare anche come il prossimo   quest’anno il congresso italiano della medicina  del sonno Sarà ospitato proprio dalla dottoressa   Bonanni che è una delle eh organizzatrici del del  congresso il congresso si terrà a Pisa quindi un  

Piccolo messaggio è Tenetevi aggiornati  e partecipa a questo congresso che sarà   sicuramente molto interessante e facciamo  già i complimenti alla dottoressa Bonanni   per questo e quindi ascoltiamo la sua relazione  Buonasera a tutti Sono Enrica Bonanni proboviro   dell’associazione italiana di medicina del sonno  e responsabile del Centro del sonno dell’Azienda  

Ospedaliera Universitaria Pisana l’ims ha sempre  dedicato molta attenzione ai problemi del sonno   nella donna vediamo che la commissione di  genere ha organizzato studi epidemiologici   anche su donne sane linee guida appropriate  e questo è un riferimento al nostro ultimo  

Congresso aes di Milano nel novembre del 23 dove  si vede che sono state prese in considerazione   le differenze cliniche epidemiologiche e di  outcome dei principali disturbi del sono nei   due sessi l’argomento di interesse oggi è  quello della menopausa come cambia il sonno  

In menopausa il sonno cambia notevolmente il  sonno e la condizione patologica più diffusa   che l’insonnia sono situazioni molto complesse  vediamo qui che per l’insonnia sono importanti   stimoli comportamentali ma anche comportamenti  maladattivi cognizioni alterate e ora cosa molto   importante sappiamo essere la vulnerabilità  genetica abbiamo poi dei fattori eventi tali  

Precipitanti e dei modulatori che sono l’età  che sono il gender che sono la razza che sono   le malattie altri disturbi del sonno i farmaci  tutto questo viene a creare una condizione che   noi chiamiamo di iperarousal è un iperarousal  corticale cioè del cervello con dei Marker Ben  

Misurabili e obiettivi come ad esempio l’aumento  delle frequenze G l’aumento del cap ma anche dal   punto di vista delle neuroimmagini vediamo  che le aree del sonno invece di andare a   riposo nelle prime ore della notte continuano  ad essere attive all’opposto quelle che sono le  

Aree della vigilanza durante il giorno possono  avere soprattutto a livello de lobby frontali   una ridotta attivazione e giustifica Quindi  questa sensazione di scarsa concentrazione   che possono avere gli insonni e poi c’è una  rusal psicofisiologico che possiamo rilevare   con l’aumento della frequenza cardiaca ad  esempio della pressione arteriosa l’aumento  

Del del cortisolo degli atteggiamenti dei  pensieri distruttivi nei confronti del sonno   e quindi si viene a sviluppare un disturbo  di insonnia con tutte le sue complicanze la   menopausa proprio per le modificazioni importanti  che abbiamo della setto ormonale si pone come una   finestra di vulnerabilità in particolare  proprio per il sonno e quindi l’insonnia  

Ed anche la depressione e vediamo che abbiamo  abbastanza chiara la situazione biologica che   si viene a modificare perché recettori per gli  steroidi sessuali sono presente in molte aree   cerebrali che regolano il sonno il progesterone  potenzia la trasmissione gabaergica promuove il  

Sonno e in particolare quello non REM mentre  Riduce la veglia gli estrogeni aumentano i   livelli di serotonine norepinefrina e modulano  il recettore gaba potenziando il sonno REM la   fase dei sonni nelle donne in perimenopausa  abbiamo poi riduzione dell’ormone del sonno  

Riduzione dei livelli di melatonina e questa è  una scoperta relativamente recente la perdita   di tono degli estrogeni ci porta ad un sistema  dell’ orexina cioè il sistema legato all’ormone   della vigilanza ipero attivo e questo predispone  ad ansia insonnia e anche vampate di calore e  

Hot Flash più gravi e vediamo che abbiamo anche  molti rilievi biologici ad esempio nelle donne   di mezza età con insonnia psicofisiologica  vi è un aumento del cortisolo urinario e   quindi questo può sottendere ad una modificazione  neuroendocrina che favorisce lo stress e quindi  

L’insonnia Se guardiamo quelli che sono i fattori  predisponenti del disturbo di insonnia e menopausa   vediamo quindi che si parte da alterazioni  ormonali situazioni di stress cronico anche   per vicende Vitali ma abbiamo visto anche per il  cortisolo aumentato disturbi dell’umore insonnia   pregressi la sindrome premestruale prima  delle mestruazioni fattori di personalità  

Che portano all’insonnia e vediamo che quelli che  si modificano rispetto al modello generale E che   sono stati individuati come stress propr stressor  propri dell’insonnia che quindi da una condizione premorbid zione notturna l’età il dolore e  condizioni di salute non buone da qui poi si  

Supera quella che è la soglia dell’insonnia e si  arriva all’insonnia cronica con l’intermedio di   fattori perpetuano ancora una volta fattori  ormonali fattori cognitivi e gli Hot Flash   dal punto di vista del Gold Standard della  polisonnografia sono state rilevate alcune  

Alterazioni proprio della donna nella menopausa  nelle donne in Sonni il eh nel sonno non remma   abbiamo un aumento sia delle Alte frequenze che  delle basse frequenze di attività cerebrale e   quindi questo doppio stato di stanco ma attivato  nella fase dei sogni in REM invece abbiamo  

Un’attività EG a frequenza elevata nelle donne  che sviluppano l’insonnia proprio nel contesto   della menopausa e questo è stato Cor relato con  il fenomeno della misperception del sonno Ovvero   la ridotta capacità di giudicare la durata del  sonno e la condizione di veglia e poi qui su  

Un’ampia popolazione sono state le esaminate  le variazioni lungo 6 anni della transizione   menopausale e si vede che effettivamente si  verificano una bassa del sonno un aumento della   latenza al sonno un aumento della veglia infras  sonno dei risvegli e anche un’alterazione della  

Microstruttura con un aumento della rusal Index  il sonno ad ond lente diciamo così regge Finché   l’fsh si mantiene alto queste modificazioni  hanno un’importante controparte anche dal   punto di di vista cognitivo sappiamo proprio che  questo colloquio tra Fusi del sonno e onda lenta  

Corticale sostiene la memoria dichiarativa che ha  la sua attività migliore nella fase medio luteale   nella transizione della menopausa l’attività del  fuso inizia a declinare si riduce l’accoppiamento   e la memoria dichiarativa sono di dipendente può  essere compromessa nella menopausa vediamo che  

Si può avere una riduzione di ampiezza sia della  Slow Cation che del fuso con un accoppiamento di   fase inferiore che può contribuire deficit della  memoria dichiarativa e poi c’è importante anche   il fattore del Time circadiano che sappiamo  essere influenzato dal sesso con le donne che  

Hanno tendenza ad addormentarsi prima ma anche  ad avere un un ritmo di sonno ed anche armon   Ale avanzato rispetto all’uomo E allora cosa  può succedere che la dis sincronizzazione tra   ritmo sonno veglia e comportamenti legati a un  esigenza di sonno che invece si anticipa nelle  

Donne può essere un fattore che contribuisce  alla comparsa di insonnia quindi qui vediamo   l’anticipo dei ritmi di temperatura e melatonina  periodo circadiano più breve posticipo sociale   dell’inizio del sono notturno il mancato rispetto  della nuova esigenza di anticipazione percezione   di sonno Meno ristoratore e insonnia alcune  considerazioni vediamo che dal punto di vista mi  

Olico il fenomeno è importante se consideriamo i  soli sintomi di insonnia si va dal 25-30 per della   popolazione generale fino al 40 60% delle donne  in perimenopausa e se guardiamo invece il disturbo   di insonnia si passa da un 61% ad un 26 per e il  rischio di sviluppare insonnia è maggiore nelle  

Fasi più tardive della menopausa e uno dei fattori  e dei sintomi molto frequenti è il l’aumento dei   risvegli notturni ma vediamo cosa può succedere  anche in donne sane Questo è uno studio fatto   proprio da aims dal gruppo studio aims di medicina  del Sol son su tutte le dipendenti ospedaliere di  

Sei centri di sei città diverse che studiavano il  sonno dall’età di 40 anni Fino all’età di 60 anni   e vediamo che pure essendo donne sane come ci dice  il medico di il medico di di medicina del lavoro   di medicina preventiva donne molto ben controllate  vediamo che già nella prem pausa abbiamo una una  

Percentuale di insonnia molto elevata che  aumenta nella perimenopausa e si stabilizza   poi nella menopausa vediamo che sono anche altre  le condizioni che peggiorano con la menopausa Ad   esempio la restless il sonno di cattiva qualità  mentre perlomeno nella nostra popolazione   abbiamo rilevato un miglioramento della cefale e  considerando l’intera popolazione nelle depresse  

AV era una maggiore prevalenza di turnista  di restless di osa e giusto appunto di donne   in menopausa vanno considerati molti fattori che  si modificano in questo momento nella vita della   donna in prima in primis le modificazioni legate  all’età Infatti si tende ad avere una riduzione  

Del tempo totale di sonno inizia ad avere a  comparire un sonno un po’ più frammentato con   comparsa di necessità di sonnellini pomeridiani  poi G hot Flash le vampate notturne fanno fanno   comparsa per la prima volta nella vita della  donna l’ansia la depressione condizioni mediche  

Fattori comportamentali sociali ed anche gli altri  disturbi del sonno per quanto riguarda gli Hot   Flash vediamo che alcuni studi hanno rilevato che  a precedere la l’aspetto periferico dell’aumento   di calore della vasodilatazione vi è proprio un  attivazione della corteccia insulare della parte  

Vegetativa del del soggetto Quindi questo è  un aspetto di arousal neurovegetativo molto   importante e poi abbiamo sintomi depressivi in  questa fase che vengono peggiorati e addirittura   qualche volta scatenati dalla presenza di  disturbi del sonno Infatti l’insonnia ha   dimostrato di aumentare il rischio di sviluppare  sintomi depressivi da due a tre volte durante  

Questo periodo di vita della donna e sono molti  i meccanismi proposti vediamo l’iperattività cerebrale abbiamo già accennato all’alterazione  dei ritmi in particolare l’espressione genica   nel nucleo sovra chiasmatic dell’ipotalamo e  quindi anche compromissione dell’attività delle   monoamine una compromissione della corteccia  mediale prefrontale che riverbera sull’attività  

Dell’amigdala e quindi modifica compromette la  regolazione delle emozioni questi cambiamenti   dell’umore a loro volta possono influenzare  il quotidiano del soggetto la qualità di vita   nonché la salute durante la meno pausa il trigger  quindi di tutto sono le modificazioni ormonali   un’indagine longitudinale ha fatto vedere che  l’insonnia può contribuire sia alla persistenza  

Che a ricadere di gravi disturbi depressivi  durante la menopausa sappiamo che il fattore   di rischio più importante per la depressione  e avere già avuto un episodio depressivo e la   presenza di un episodio di insonnia eguaglia la  gravità di questo rischio e poi nelle donne con  

Disturbi del sonno peggiorano notevolmente i  sintomi vasomotori la soglia al dolore alla   stanchezza e la sintomatologia depressiva è  più grave le ipotesi quindi sono disturbato   che altera i meccanismi che hanno in comune  umore ed emozioni l’ipotesi cognitiva per   cui l’insonnia contribuisce alla vulnerabilità  cognitiva nella depressione l’ipotesi circadiana  

Ed anche un’ipotesi Domino dove vampate di calore  insogna e sintomi depressivi possono contribuire   alla perpetuazione sia dell’insonnia che dei  sintomi depressivi vediamo che a questo punto   trattare e quindi interrompere questo circuito  di feedback autorin forzante tra depressione   e insonnia aumenta la possibilità di benessere e  stabilità affettiva della donna in questo periodo  

Della vita sono molto comuni in questa età anche  le condizioni mediche e che possono compromettere   il sonno abbiamo visto ad esempio nella la nostra  popolazione di dipendenti ospedaliere che possono   comparire in continenza urinaria e in Uria le  disfunzioni tiroidee la fibromialgia spesso  

Esordisce o peggiora in menopausa la concomitanza  dell’ipertensione e l’aspetto ipertensione e   menopausa È veramente intrigante perché è stato  visto che nelle donne nelle donne in sonni viene   a mancare quello che è la l’effetto stabilizzante  del sonno sulle funzioni neurovegetative e quindi  

Non abbiamo il fenomeno del dipper Ovvero della  riduzione notturna della pressione arteriosa e   qui Vi faccio vedere una registrazione molto  semplice che noi facciamo con attig grafo per   obiettivare un po’ anche il sonno delle nostre  pazienti questo è l’andamento delle 24 ore bianco  

È Quando il soggetto è sveglio nero è il sonno in  rosso abbiamo i risvegli notturni e qui abbiamo   anche la traccia della frequenza cardiaca e vedete  che in concomitanza con i risvegli notturni Vi è   un aumento della frequenza cardiaca quindi ancora  una volta un sistema neurovegetativo che non si  

Mette a Ma le donne in menopausa possono  sviluppare anche altri disturbi del sonno   fino al 42% lamentano russamento apnea e fino al  22% la sindrome delle gambe senza riposo ci sono   molti fattori che possono facilitare l’apnea  in particolare l’estrogeno il progesterone è   un importante stimolante respiratorio gli  estrogeni influenzano invece L’attività  

Dei muscoli dilatatori delle viere superiori  e il declino di complessivo di questi ormoni   aumenta la collassabili sità delle viie superiori  Inoltre con la menopausa si modifica quello che è   la distribuzione del grasso che nella donna più  giovane tende ad essere apera nella donna più  

Anziana invece è una distribuzione soprattutto  viscerale come nell’uomo e quindi favorisce le   apnee e Eh Vediamo che eh l’età Eh e il body Max  Index solo parzialmente modulano la comparsa di   apnee Perché quando si sovrappone lo stesso  periodo di età nella premenopausa e nella  

Perimenopausa vediamo che nella menopausa l’indice  di apnea è più elevato e lo stessa considerazione   vale per il peso corporeo per quanto riguarda le  apnee le linee guida dell’associazione italiana   del sonno rivolta proprio alle donne menopause  e a tutti i problemi della menopausa ci danno  

Consigli anche A questo riguardo quindi cipap e  gli parecchi di avanzamento mandibolare riescono   a ridurre il carico ipertensivo nelle donne con  osa mentre invece nonostante le aspettative la   terapia ormonale sostitutiva non ha le gli stessi  effetti positivi l’altro fattore abbiamo detto è  

La sindrome delle gambe senza riposo che compare  in questa fascia oraria tra le 18 e le 4 in con   la fase di ascesa della temperatura corporea  e parallelamente alla curva di assorbimento   del ferro nell’indagine italiana vediamo che la  gravità della restless valutata con l’indice RLS  

È più elevato nelle donne in menopausa rispetto  alle donne in premenopausa e in effetti i fattori   più importanti sono essere sesso femminile  età ma anche la deficienza di ferro quindi   non scordiamo di valutare i livelli di ferritina  nelle nostre pazienti c’è anche una minoranza  

Di donne che presentano la restless per la prima  volta della nella loro vita in questo periodo ed   è controverso il ruolo della terapia estrogenica  in realtà sempre dalle linee guida del gruppo di   studio del del genere si prospetta che la terapia  ormonale è più preventiva che non curativa quando  

Il disturbo È già comparso e poi abbiamo altri  fattori come la scarsa igiene del sonno quindi   orari irregolari di Veglie e sonno questo succede  spesso per per numerosi impegni che ha la donna   ma qualche paziente mi ha riferito la sera la  notte le prime ore della notte sono l’unico  

Momento che ho tutto per me l’alcool la caffeina  e questo ce lo dice lo svan study che ha studiato   la menopausa lungo tutta la nazione ovvero negli  Stati Uniti e l’alcool magari può essere Assun   in modica quantità dalle donne per favorire il  sonno ma poi in questo modo il Si si mettono i  

Presupposti per la frammentazione per i risvegli  nelle ore successive Tra i fattori psicosociali vi   sono l’insoddisfazione coniugale le richieste di  cura da parte di figli nipoti e genitori anziani   Quindi questo secondo lavoro che la donna ha  molto importante in questa età fuori casa e in  

Casa e anche il non riuscire a far fronte a spese  essenziali per il giorno successivo sono molto   importanti per quello che riguarda l’equità  della Salute gli aspetti sociologici quindi   le caratteristiche lavorative le responsabilità  familiari tra uomini e donne sono stati esaminati   fattori sociali caratteristiche del Lavoro  responsabilità familiari e i risultati non  

Sono univoci per il fatto che gli studi sono  veramente pochi Quindi mentre abbiamo acquisito   numerose certezze Per quanto riguarda la  biologia siamo ancora molto indietro per   quanto riguarda gli aspetti sociologici e qui  senz’altro aims non si Tire indietro vediamo che  

Comunque la il l’insonnia e menopausa è anche un  importante fattore di rischio per la demenza che   si svilupperà più tardi con un ritardo magari  di 1015 anni però donne in sonni a distanza di   tempo è visto che è più probabile che sviluppino  la demenza Quindi anche questo È un’opportunità  

Che noi abbiamo di trattare e qui viene messo in  in causa quello che è il sistema agolin fatico   Cioè questo spazio virtuale che diventa reale nel  corso della notte e serve Tra le altre cose per   liberare il cervello dai metaboliti tossici se il  sonno si riduce questa funzione viene a mancare e  

Quindi ecco che il sonno disturbato Determina un  aumento dell’attività metabolica e sinaptica in   sonno non non abbiamo l’attivazione dello spazio  biolin fatico che Elimina la betam Milo che può   depositarsi nelle zone più attive quelle del de  full Mode network con decadimento cognitivo e  

Con un meccanismo di rinforzo positivo altera  ulteriormente il sonno quindi la le le nostre   linee guida si sono poi posizionate su tutta  quella che è la terapia propria dell’insonnia   vediamo che sono stati utilizzati molto anche  gli antidepressivi ma soprattutto per quello  

Che riguarda la concomitante depressione  e anche per le vampate di calore raramente   il target era l’insonnia di per sé invece  ricord iamo che l’ultima classificazione ci   dice che indipendentemente da quelle che sono le  comorbidità l’insonnia deve essere ricercata e  

Trattata e il modo di trattarla è sostanzialmente  simili gli studi sulla menopausa hanno riguardato   gli Z Drug vedete con dosaggi 10 mg per zpid e 3  per esop clone con periodi da a 11 settimane in   realtà per questi farmaci nella popolazione  di età generale abbiamo anche dati a 6 mesi  

Per esoc Picone e fino a 11 mesi per zpid la  melatonina utilizzata e quella a formulazione   prolungata piuttosto che con effetto immediato  e al dosaggio di 2 mg che ha dimostrato la sua   efficacia per 7 mesi e più recentemente sono  stati introdotti questi farmaci inibitori dell’  

Orexina che promuove la veglia in questo caso  la veglia inappropriata durante il sonno e per   evitare la sonnolenza del mattino successivo è  stato sviluppato un Dora con emivita terminale   utilizzata a 8 ore per questo farmaco è stato  anche approntato un questionario specificamente  

Volto a valutare funzioni di urne secondo tre  Domini attenzione cognitività umore e sonnolenza   Noi l’abbiamo utilizzato osservando effettivamente  una riduzione di otto punti dopo un mese di trattamento senz’altro efficacia la terapia  cognitivo-comportamentale che agisce su rusal   fisiologico condizionato e strategie di copping  mal adattive e complessivamente quindi per  

Trattare l’insonnia e menopausa È importante  discutere con la donna farle comprendere e   comprendere noi stessi quali fattori possono  essere più rilevanti in questo momento e quindi   affrontarli dobbiamo trasformare quella che è  la finestra di vulnerabilità in una finestra di   opportunità Soprattutto per quello che riguarda la  prevenzione della depressione e la la prevenzione  

Della demenza quindi inquadrare e trattare può  prevenire e migliorare questi quadri e il ruolo   dei vari fattori va discusso con la paziente  ringrazio voi per l’attenzione Ringrazio tutti   i collaboratori e naturalmente ringrazio aims per  questa possibilità che ci ha dato ringraziamo la  

Dottoressa Bonanni che è stata veramente esaustiva  nel trattare questo tema abbiamo imparato che   appunto la paziente in menopausa oltre a purtroppo  sperimentare molto spesso l’insonnia sperimenta o   potrebbe sperimentare anche altri disturbi del  sonno quindi il consiglio magari per i medici  

Che ci stanno seguendo e che non si occupano  specificatamente del sonno è che per studiare   bene una paziente in menopausa che riferisce di  avere un sonno disturbato è magari fare qualche   domande in più alla paziente quindi ad esempio  chiedere eh se russa vedere se è aumentata di peso  

Chiedere se ha un fastidio alle gambe che peggiora  la sera eh O che le impedisce appunto di prendere   sonno l’altra cosa fondamentale credo che abbiamo  colto da questa relazione è sempre L’aspetto della   multidisciplinarità della medicina del sonno  in questo caso credo che sia fondamentale il  

La correlazione tra gli esperti di medicina del  sonno e anche i ginecologi ultimamente stiamo   cercando anche proprio di fare dei simposi o delle  o dei mini congressi insieme per perché comunque   loro hanno mano un’altra terapia che è appunto  Eh la terapia ormonale sostitutiva Quindi che  

Può comunque migliorare la qualità del son quindi  insieme loro ci possono insegnare qualcosa e noi   sicuramente possiamo dare un contributo anche al  loro lavoro per cercare di migliorare la qualità   di vita di queste donne e infine la dottoressa  bonani assolutamente ci ha insegnato anche che  

Trattare questo disturbo è importante sicuramente  per curare la qualità di vita di queste donne   perché sono ancora giovani e devono avere una vita  assolutamente normale ma perché questo ci permette   anche di prevenire come abbiamo visto alcune  malattie neurodegenerative e quindi la ringraziamo  

Ancora per la completezza e passo la parola  alla professoressa Bonsignore e grazie se posso   aggiungere un aspetto importante perlomeno da un  punto di vista pomologico è il fatto del frequente   aumento di peso corporeo in corrispondenza della  menopausa che è in qualche modo fisiologico Ma  

Che a volte è anche un po’ eccessivo almeno in  alcune donne e questo favorisce enormemente il   verificarsi di appr nel sonno quindi di avere  anche una patologia respiratoria nel sonno   quindi l’obesità dovrebbe essere combattuta  con l’esercizio fisico Cioè tutta una tutte le  

Norme di una vita sono importanti specialmente in  questa fase della vita in maniera da conservare la   salute in modo onnicomprensivo cioè non soltanto  riguardante alcuni organi e Sistemi ma diciamo il   benessere globale della persona quindi Attenzione  al peso perché diciamo L’aumento di peso va tenuto  

Sotto controllo e adesso ci muoviamo in su un  altro argomento Purtroppo abbiamo un sacco di   esempi e un sacco di episodi diciamo oltre misura  di violenza sulle donne e probabilmente Questo è   un aspetto molto meno facile da da affrontare cioè  la violenza nel sonno che sarebbe prevalentemente  

Maschile Quindi è un altro ulteriore fattore  di rischio nei confronti delle donne che si   aggiunge alla violenza diurna quindi la mia  coacher Paola Roserio di Milano adesso nella   sua relazione affronterà il problema del perché  la violenza nel sonno è prevalentemente maschile  

Buongiorno a tutti l’argomento della mia relazione  è abbastanza originale quindi ringrazio chi mi ha   affidato questa relazione e soprattutto abbastanza  complicato è complicato dare una risposta a questa   domanda che è perché la violenza n il sonno è  prevalentemente maschile allora eh Prima di tutto  

Bisogna fare delle premesse bisogna Innanzitutto  chiedersi Che cos’è la violenza nel sonno perché   Eh non tutti sanno che cosa succede nel sonno nel  sonno ci possono essere tantissimi comportamenti   motori che possono essere più o meno complessi  e a volte questi comportamenti motori ehm più o  

Meno complessi possono dare origine a delle  manifestazioni inappropriate nei confronti   di se stessi o nei confronti di chi ci dorme di  fianco come dicevo prima appunto durante il sonno   A parte le manifestazioni epilettiche che sono  forse quelle più eh che possono venire in mente  

Come manifestazioni motorie anomale durante  il sonno possono avvenire tutta una serie di   manifestazioni da manifestazioni molto semplici  come ad esempio appunto i movimenti periodici a   carico degli arti inferiori ha manifestazioni  molto molto più complesse da un dal punto   di vista comportamentale come ad esempio le  parasonnie e quindi è importante cercare di  

Riconoscerle e cercare di dare un nome a questo  tipo di patologia E ovviamente un trattamento   appropriato se andiamo a chiederci ehm Qual è  la prevalenza dei comportamenti violenti durante   il sonno ci possiamo riferire a diversi studi di  popolazione in particolare questo è uno dei primi  

Studi Condotti addirittura su 20.000 soggetti Eh  che sono stati intervistati in sei paesi europei e   tramite questa intervista si è visto che almeno  l’1,6 per di questi pazienti riportava degli   episodi di violenza durante il sonno e quindi si  è anche andati a cercare Quali erano i fattori  

Che favorivano questi episodi violenti durante  il sonno si è visto che questi episodi violenti   occorrevano soprattutto nelle fasce più basse  fasce di età più basse della popolazione e già   qui vediamo una conferma alla domanda iniziale  effettivamente i comportamenti motori violenti  

Durante il sonno Sono più frequenti nei maschi  rispetto alle femmine e già da qui si vede che   la maggior parte di questi pazienti aveva in  anamnesi un’associazione con delle patologie   del sonno come ad esempio soprattutto le  parasonnie sia le parasonnie non REM come  

Ad esempio lo sleep Walking o lo sleep Terror  sia le parasonnia del sonno REM come le paralisi   del sonno e l’altra cosa importante che questi  pazienti riferivano spesso era L’associazione   con un contenuto onirico particolare in  particolare con dei sogni vividi Questa è  

Se qualcuno vuole studiare appunto la violenza  nel sonno questa è una delle review Secondo me   più complete più belle anche se datata che ci  parla della violenza nel sonno quindi ci dice   in particolare Quali sono le patologie che più  spesso possono dare origine a dei comportamenti  

Anomali durante il sonno si tratta in particolare  delle parasonnie e tra queste le parasonnie del   sonno non REM le parasonnie del sonno REM e  oltre alle manifestazioni epilettiche durante   il sonno un una discussione particolare che non  riusciremo a fare durante questa presentazione  

Poi sono tutti i comportamenti legati ai disturbi  psichiatrici ma ho voluto appunto concentrare la   questa presentazione proprio sui disturbi più  tipicamente correlati ai disturbi del sonno e   ovviamente per riuscire a diagnosticare e anche a  fare una diagnosi differenziale tra le parasonnie  

Del sonno non REM le parasonnie del sonno REM  e la le manifestazioni diil lettie tipiche del   sonno occorre eseguire una una polisonnografia  meglio Appunto Se una polisonnografia registrata   in laboratorio perché ci permette ognuna di  queste manifestazioni ha delle caratteristiche   polisonnografie oltre che video differenti che ci  permettono con maggiore accuratezza di riuscire  

A raggiungere una diagnosi quindi vediamo nel  dettaglio queste tre classi di disturbi partiamo   Dalle parasonnie le parasonnie sono degli eventi  indesiderabili che avvengono durante il sonno e   vengono classificate in parason del sonno non  remme parason del sonno REM a seconda appunto  

Del della Fase di Sonno in cui avvengono  per quanto riguarda le parasonnie non REM ci   riferiamo a in particolare al confusional arousal  al sonnambulismo e al Terrore notturno oltre a   appunto ai disordini con delle manifestazioni  alimentari durante il sonno Invece per quanto  

Riguarda le parasonnie del sonno REM la più tipica  e quella più studiata anche nell’ambito della   violenza è il disturbo comportamentale in sonno  REM Quindi partiamo dalle parasonnie del sonno non   REM che abbiamo detto comprendere i confusional  arousal il sonnambulismo e il Terrore notturno Eh  

Questo lavoro ci dice anche Quali sono i fattori  che in qualche modo scatenano la violenza ad   esempio nel caso delle parasonnie non REM l’essere  svegliato da qualcuno che ci dorme accanto oppure   l’altra cosa che anche qui ritorna e che abbiamo  già detto L’associazione con un sogno un contenuto  

Nirico particolarmente ehm pauroso le parason del  sonno non REM sono una patologia tipica dell’età   infantile e si dice che tipicamente tendono a  scomparire con con l’adolescenza molte persone   persone molti tra di voi Avranno sicuramente  sperimentato delle parasonnie del sonno non  

Rem quando erano piccoli e probabilmente nella  maggior parte di questi casi gli episodi sono   poi scomparsi Tuttavia la recente letteratura ci  dice che questi episodi possono persistere in età   adulta o ancor di più ci sono dei casi in cui ehm  questi episodi compaiono negli adulti senza aver  

Dato segno di sé in età infantile e sembra proprio  che nei negli adulti nei giovani adulti che   sperimentano queste parasonnie non REM ci siano  più spesso delle manifestazioni che possono avere   delle dei comportamenti violenti quindi in soldoni  possiamo dire mentre i bambini nei bambini è molto  

Raro che ci siano dei comportamenti violenti  durante il sonno questi possono invece essere dei   comportamenti che si possono verificare quando un  giovane adulto presenta una manifestazione parason   e infatti vi ho riportato quelli che sono i  lavori principali riguardo alle parasonnie non REM  

Dell’adulto Ad esempio in questo lavoro si vede  che i comportamenti violenti avvengono circa nel   più della metà di questi soggetti che sono stati  studiati e ancora una volta spesso questi soggetti   nel momento in cui compivano questo movento ento  violento riferivano comunque un contenuto mentale  

Fastidioso o comunque con il tema della paura ehm  questi soggetti riferivano poi nella maggior parte   dei casi un sonno non riposante e spesso lo stress  poteva essere un fattore scatenante degli episodi   un lavoro analogo è stato condotto ehm su un  gruppo di ehm pazienti con sonnambulismo in  

Età adulta e anche qui si vede una prevalenza dei  comportamenti violenti simile alla precedenza in   questo caso si dice che circa il 40% degli adulti  eh con sonnambulismo riportavano comportamenti   violenti il 42% riportava dei comportamenti ehm  con in cui il paziente si faceva male faceva  

Male a se stesso ma la cosa che conferma quello  che ci siamo detti all’inizio il 62.5% di questi   pazienti erano maschi quindi in qualche modo  le parasonnie del sonno non REM nell’adulto   sembrano essere più tipicamente maschili questo  ce lo dice la letteratura e aggiungerei che ce lo  

Dice anche la pratica clinica Nel senso che  la maggior parte e questo magari mi rivolgo   agli esperti dei pazienti parason adulti che noi  vediamo in ambulatorio sono Direi per la maggior   parte pazienti maschi di sesso maschile l’altra  cosa anche questo ultimo studio che vi riporto  

Sempre su gli adulti con sonnambulismo conferma  le stesse cose quindi conferma che il 57% 58% dei   pazienti aveva dei comportamenti violenti e qui  riconoscono quelli che possono essere i fattori   scatenanti di queste parasonnie violente come ad  esempio la l’assunzione di alcol può essere un  

Fattore che in qualche modo induce la parasonnia  non REM nell’adulto Questo è un un lavoro molto   vecchio ma che ho voluto riportare sia perché  comunque i lavori che analizzano i comportamenti   violenti nel sonno Sono rari sia perché comunque  volevo sottolineare che comunque nella letteratura  

Alcune cose ritornano e alcune cose si confermano  questo lavoro del del 95 va ad analizzare quelli   che sono i fattori che predispongono ad avere  un comportamento violento nei pazienti con   parasonnie non REM e si vede come Anche qui  si sottolineava come i maschi rispetto alle  

Femmine avessero sicuramente dei comportamenti  più violenti soprattutto se erano maschi con   una struttura del sonno particolarmente alterata  e una diciamo una irregolarità nella ritmicità   del sonno se avano di sostanze questo conferma un  po’ l’abuso di alcol se avevano una riduzione del  

Sonno dond delente e una riduzione dell’attività  Alfa ma ovviamente questo soprattutto conferma   la prevalenza nel sesso maschile all’interno delle  parasonnie non REM vi vorrei citare questo tipo di   parasonnia che ovviamente a che fare Purtroppo coi  comportamenti violenti la sexonia è una parasonnia  

REM più tipica dell’età adulta quindi che  compare appunto nell’età adulta in cui si   hanno dei comportamenti con coinvolgimento  sessuale o rivolti verso se stessi o rivolti   verso il partner che appunto avvengono durante  il sonno non REM e quindi vengono considerati  

Come una particolare forma di parasonnia non  REM in cui la cosa fondamentale è il tipo di   manifestazione quindi una manifestazione con  dei comportamenti che hanno a che fare con i   comportamenti sessuali ehm sono pochi in realtà  i lavori di letteratura che ci riportano questo  

Tipo di di comportamento ad esempio questo è un  lavoro che in qualche modo fa una revisione della   letteratura e ci elenca quelli che sono la maggior  parte dei casi clinici pubblicati vi dico già che   più del 90% di questi pazienti erano pazienti di  maschile e quello che loro vanno a vedere è qual  

È il fattore se esiste un fattore scatenante  un fattore che si associa a questi meccanismi   di manifestazione di Sex sonnia Si vede che la  maggior parte dei pazienti erano pazienti in   anamnesi una parasonnia non REM come ad esempio i  Conf fusional rusal o il sonnambulismo in alcuni  

Casi Eh le manifestazioni sono state scatenate  da un disturbo respiratorio in sonno o dalla   assunzione di alcuni farmaci gli stessi autori eh  oltre a fare questa revisione della letteratura   ci raccontano però la loro esperienza clinica e  quindi rivedono in maniera retrospettiva la loro  

Popolazione studiata nel nel centro del sonno  e vedono che in realtà hanno avuto 41 pazienti   con manifestazioni compatibili con sex sonnia  anche qui vediamo che 37 quindi la stragrande   maggioranza erano di sesso maschile e che in 11  occasioni ci sono stati dei delle manifestazioni  

Violente o comunque con comportamenti aggressivi  anche qui ritroviamo gli stessi fattori scatenanti   o precipitanti che abbiamo visto all’inizio  come ad esempio il contatto con il partner la   deprivazione di sonno lo stress l’assunzione di  alcol e qui inizia ritornare un’altra cosa cioè  

La presenza delle apnee notturne a volte la  presenza delle apnee notturne può essere un   fattore trigger importantissimo per questo  tipo di manifestazioni violente terminiamo   quindi il grosso capitolo delle parasonnie non  REM e passiamo invece alle parasonnie del sonno  

REM in particolare al Disturbo comportamentale in  sonno REM e anche qui i nostri esperti in violenza   nel sonno ci dicono che questi comportamenti  possono essere ad esempio scatenati da un sogno   a contenuto negativo per i non esperti nel settore  raccontiamo che il disturbo comportamentale in  

Sonno REM è una manifestazione caratterizzata da  comportamenti più o meno complessi in cui si dice   che praticamente il paziente vive e agisce il  proprio sogno cioè il sonno REM è quella fase   del sonno in cui normalmente fisiologicamente Noi  siamo completamente immobilizzati quindi vuol dire  

Che eh tutti i nostri muscoli hanno perso il il  loro tono muscolare succede che nei pazienti che   hanno questo tipo di patologia si perde la  la atonia muscolare vuol dire che i muscoli   si possono attivare si possono muovere quindi  non si sa bene Per quale motivo questi pazienti  

Hanno soprattutto dei sogni a contenuti negativo e  quindi agiscono il loro sogno magari tirando calci   tirando pugni urlando o o sembra che i pazienti  liino con qualcuno vi ho Ho riguardato velocemente   i nostri pazienti effettivamente i comportamenti  che noi ritroviamo e poi vediamo se la letteratura  

Ce lo conferma o meno nei pazienti donne uomini  con parasonnia non REM con parasonnia del sonno   REM sono differenti ad esempio vedete questa  signora vedete che ha questi comportamenti come Dim sembra quasi che che sia cercando di  pedalare con le gambe Infatti questa signora  

Poi durante subito dopo la manifestazione viene  svegliata dal tecnico il tecnico le chiede cosa   stava sognando e lei dice che stava sognando di  andare in bicicletta quindi sicuramente non un   comportamento aggressivo addirittura vedete  l’espressione facciale di questa signora la  

Signora ride e chiacchiera sembra chiacchierare  con qualcuno e e sorride sembra appunto un sogno   a contenuto positivo viceversa guardiamo questi  due signori che in questo caso ad esempio vedete   questi piccoli comportamenti in cui il paziente  sembra litigare con qualcuno sembra tirare  

Dei pugni e quest’altro signore che anche qui  probabilmente stava sognando qualcosa di negativo   ad un certo punto tira prima un un piccolo pugno  e poi sembra tirare un calcio quindi anche dalla   nostra esperienza sembra che gli uomini facciano  più dei comportamenti aggressivi rispetto alle  

Donne All’inizio si diceva però che il disturbo  comportamentale in sonno REM è una patologia sia   una patologia tipicamente del sesso maschile in  realtà ultimamente c’è abbastanza dibattito Su   questo tema eh come eh come dimostrato da questo  recente lavoro che va a studiare la prevalenza e i  

Fattori determinanti del disturbo comportamentale  in sonn REM nella popolazione generale dice che   in realtà la prevalenza del disturbo è uguale nel  sesso femminile rispetto al sesso maschile anche   se nella maggior parte dei centri del sonno si  dice che l’ rbd è più tipico del sesso maschile  

Ma una spiegazione potrebbe essere che è più  tipico del sesso maschile perché noi in In realtà   vediamo i pazienti che vengono ehm chiedendo  aiuto quindi magari sono i pazienti che hanno   dei comportamenti più aggressivi durante la notte  quindi hanno dei comportamenti in qualche modo eh  

Che destano più l’interesse o la preoccupazione  da parte del paziente o spesso anche del del   partner questo è un altro bellissimo lavoro  che è stato fatto su una grossa popolazione   dei pazienti rbd confrontando Uomini e Donne  quello che si vede è che c’è una distinzione  

Dal punto di vista comportamentale Quindi che cosa  fa l’uomo durante una manifestazione in durante un   rbd rispetto a una donna l’uomo più spesso ha dei  comportamenti violenti appunto punching kinking   ehm addirittura cerca di assalire il il partner  di letto e quello che cambia tra uomini e donne  

Nei pazienti rbd e anche il contenuto onirico Nel  senso che gli uomini più spesso sognano di essere   attaccati da qualcuno mentre le donne hanno più  spesso dei contenuti del sogno più positivi solo   alcune volte alcune volte possono avere dei sogni  concentrati Appunto su persone che fanno parte  

Della famiglia che possono essere in situazioni  di pericolo lo un lavoro molto simile era stato   condotto qualche anno fa anche dal nostro gruppo e  questo stesso lavoro conferma che i comportamenti   violenti durante il sonno e i sogni a contenuto  aggressivi sono più tipici dei maschi rispetto  

Alle femmine passiamo brevemente a parlare invece  delle manifestazioni epilettiche durante il sonno   le manifestazioni epilettiche durante il sonno  riconoscono una sindrome particolare che si chiama   zpl related Hyper Motor epilepsy è una forma di  epilessia che dà delle Man manifestazioni notturne  

Tipicamente durante il sonno cioè questi pazienti  hanno crisi quasi esclusivamente durante il sonno   e all’inizio Si si pensava che questi pazienti  avessero tutti un’origine frontale degli episodi   quindi dal lobo frontale originava le crisi  mentre adesso si sa che queste crisi possono  

Originare in casi meno frequenti anche al di  fuori del lobo frontale e questa è una patologia   che più tipicamente colpisce il sesso maschile  rispetto al sesso femminile quello che questi   pazienti possono fare durante le manifestazioni  sono sia dei comportamenti molto brevi a volte  

Si sollevano semplicemente dal letto altre volte  possono dare origine a delle manifestazioni più   complesse che sono quelle che poi servono per fare  la diagnosi come ad esempio gli quelli che vengono   chiamati Major Attacks ma raramente possono ehm  dare origine a delle manifestazioni di wandering  

Cioè cioè scendono dal letto compiono delle  manifestazioni complesse e proprio all’interno   di queste manifestazioni complesse possono dare  origine a dei comportamenti di tipo violenti   ad esempio sono stati segnalati ed iscritti in  letteratura dei rari casi case Report in cui si   hanno appunto delle manifestazioni di aggressività  in pazienti che avevano delle epilessie notturne  

Ad origine eh dalla porzione frontale mesiale  appunto del dell Lovo frontale Ovviamente prima   dicevamo che anche le apnee notturne in qualche  modo possono avere un ruolo nella origine di   queste manifestazioni violente durante il sonno  nel senso che le apne notturne sappiamo favorire e  

Quindi incrementare la frequenza sia di parasonnie  non REM sia di parasonnia del sonno REM e quindi   sono sempre da indagare e anche qui sappiamo  che le notturne sono più tipicamente più più   frequenti Appunto nel sesso eh maschile ma perché  è importante studiare i comportamenti violenti  

Durante il sonno probabilmente sicuramente  perché queste possono avere delle implicazioni   medicolegali Questo ad esempio è un lavoro di  qualche anno fa in cui si andavano a descrivere la   maggior parte dei ehm dei casi di violenza durante  il sonno che appunto erano andati in tribunale al  

Alcuni assolti e altri condannati in cui la difesa  diceva appunto che le manifestazioni potevano   essere state causate da una manifestazione di  tipo parason soprattutto parason non REM quindi   sonnambulismo o Terrore notturno in alcuni  casi questo tipo di manifestazioni potevano  

Essere scatenate dalle apnee queste manifestazioni  Addirittura hanno dato origine a deg li omicidi o   dei tonati omicidi vedete che in tutti questi nove  casi si tratta In tutti i casi di eh pazienti di   sesso maschile e anche qui ritroviamo sempre gli  stessi fattori di rischio Quindi l’esposizione  

Allo stress la deprivazione di sonno il consumo di  alcool e ehm la stanchezza quindi m tutti questi   lavori ci danno ci convincono sul fatto che sia  le parasonnie non REM che le parasonnie REM che   l’epilessia in qualche modo nei comportamenti  violenti sono più frequenti nei maschi rispetto  

Alle femmine Ma allora perché ehm non abbiamo  ancora dato una risposta non sappiamo perché   questi comportamenti violenti siano più tipici  eh del sesso maschile Uno potrebbe dire perché   in generale l’aggressività è più tipica del  sesso maschile e questo è vero nel ce lo dicono  

Gli studi di psicologia ad esempio questo  lavoro molto eh complesso ehm ha sottoposto   Eh i pazienti maschi e femmine cioè i soggetti  maschi e femmine ad una serie di i questionari   e si vede che sono tutti i questionari che  valutano l’aggressività e si vede che eh il  

Comportamento aggressivo È più tipico del sesso  maschile rispetto al al al sesso femminile e ehm   questi soggetti sono stati sottoposti anche a  uno studio eh tramite ehm elettroencefalogramma   e quello che si vede era proprio una differenza  ehm durante il comportamento aggressivo in una  

Attività elettroencefalografica a livello della  Regione frontale di destra regione frontale che   in qualche modo ci fa ripensare alla all’epilessia  del lobo frontale che dà quelle manifestazioni   complesse a volte aggressive durante il sonno  quindi probabilmente è proprio a livello della  

Regione frontale che ci sono si trovano delle aree  che sono coinvolte nei meccanismi di aggressività   Ma quindi quindi una delle ipotesi potrebbe essere  già in veglia il L’uomo è più aggressivo rispetto   alla donna l’altra cosa potrebbe essere invece il  contenuto onirico cioè ehm gli uomini e le donne  

Sognano in maniera uguale o in maniera diversa  abbiamo visto da tutti gli studi che sia nelle   parasonnie non REM che nelle parasonnie REM uno  dei trigger fondamentali appunto il contenuto   del sogno effettivamente se si studiano soggetti  sani Si vede che Eh i maschi più spesso sognano  

Ehm eh ad esempio l’aggressione l’aggressione  fisica mentre le donne più spesso hanno dei sogni   meno eh negativi meno complessi meno violenti  in cui spesso ehm oggetto del del loro sogno   sono i membri della famiglia soprattutto i bambini  eccetera dibattuto è il ruolo degli ormoni nella  

Genesi di questa differenza Per quanto riguarda  il contenuto dei sogni eh l’altra cosa che che   ricordo e che è fondamentale è che comunque esiste  una discrepanza tra veglia e sonno nel senso che e   questo è stato tipicamente dimostrato Per quanto  riguarda i pazienti con rbd i pazienti con rbd  

Hanno abbiamo detto questi comportamenti violenti  associati a dei sogni a contenuto negativo e   spesso sono aggressivi nei confronti della  moglie eccetera eh urlano possono bestemmiare   possono dire cose cattive In realtà però non  c’è una una correlazione tra quello che sono gli  

Uomini durante la notte e il loro temperamento di  giorno questo lavoro aveva appunto dimostrato che   i pazienti che avevano dei contenuti aggressivi  durante la notte nei manifestazioni rbd like   erano persone del tutto normali non aggressive  durante il giorno e quindi l’aggressività Durante  

Durante il giorno in qualche modo non correla  con il contenuto aggressivo il comportamento   aggressivo durante la notte l’altra cosa abbiamo  tenuto conto dei fattori di rischio abbiamo visto   che ci sono dei fattori dei trigger che  ricorrono più spesso durante questo tipo  

Di manifestazioni violente come ad esempio  la deprivazione di sonno l’abuso di sostanze   l’abuso di alcol e quindi lo stress e quindi  uno si potrebbe chiedere se se questi fattori   di rischio sono più frequenti nel sesso maschile  rispetto al sesso femminile ad esempio questo ci  

Si potrebbe chiedere se l’uomo più tipicamente  dorme meno rispetto alla donna effettivamente   anche qui la letteratura è molto controversa  ci sono dei lavori che dicono ehm che le donne   dormono di più rispetto agli uomini altri lavori  come questo che dicono che le donne dedicano più  

Tempo al loro sonno mentre gli uomini più spesso  si dedicano a attività ludiche e quindi possono   in qualche modo ridurre la quantità del del tempo  di sonno quindi in conclusione cosa possiamo dire   possiamo dire che in generale confermiamo che la  violenza in sonno può avere diverse cause abbiamo  

Detto parason REM parasonnia REM epilessia e che  effettivamente tutti gli studi di letteratura ci   dicono che la violenza è più tipica del sesso  maschile la causa non si sa potrebbe essere che   comunque le par sonn del sonno REM negli adulti  le l’ rbd e anche la sci eh siano più frequenti  

In generale nel sesso maschile quindi Questa  potrebbe essere una prima spiegazione poi che i   fattori trigger come ad esempio le apnee notturne  sono sappiamo più tipicamente ehm frequenti nel   sesso maschile rispetto al sesso femminile oppure  che il sesso maschile come abbiamo detto è più  

Esposto ai fattori trigger come la deprivazione  di sonno o il consumo di alcol oppure infine   lasciamo Comunque l’ipotesi che in generale ci  possa essere una differenza nella tendenza ai   comportamenti aggressivi in veglia nel sesso  maschile rispetto al sesso femminile e anche  

Una differenza nel contenuto nirico nei due  sessi quindi una risposta in generale non c’è   però ci possiamo lavorare Possiamo fare ulteriori  studi e con questo vi ringrazio per l’attenzione   Grazie Paola per questa magistrale eh sintesi di  un argomento difficile oltretutto poco presente  

In letteratura da un un certo punto di vista per  fortuna Perché tutto sommato questi comportamenti   violenti sono una minoranza di pazienti non è una  cosa comune che si vede e nella mia esperienza   personale quando però succedono è veramente  drammatico Io mi ricordo di un paziente con  

Irbd col disturbo comportamentale in sonno che  la moglie era terrorizzata cioè effettivamente   Specialmente se sono persone piuttosto grandi  fisicamente cioè il rischio che facciano male a   qualcuno o a se stessi è veramente alto Quindi  grazie Veramente è stata molto interessante  

Ti lascio la parola per l’ultima relazione Sì  grazie mille professoressa e cambiamo argomento   e parliamo di un’altra eh fetta della popolazione  eh tra virgolette un po’ fragile ehm Andiamo a   parlare degli anziani abbiamo già sentito qualcosa  con il professor Arnaldi che ci ha parlato appunto  

Delle patologie neurodegenerative e adesso ci  dice qualcosa di più eh la dottoressa Guarnieri   la dottoressa Guarnieri l’avete già conosciuta  oggi come eh moderatrice E la dottoressa Guarnieri   Direi che è la più importante eh esperta  italiana Appunto su l’argomento avendo fatto   tantissime ricerche sia sul sonno in generale  negli anziani ma soprattutto nelle patologie

Neurod neurodegenerative in particolare la  dottoressa è uno dei membri fondatori della   sindem che è quella società appunto che fa  parte della sin e che studia le patologie   neurodegenerative e all’interno di questa società  credo che il suo ruolo fondamentale sia stato far  

Capire agli altri neurologi Qual è il ruolo  del sonno sappiamo bene che spesso anche per   i neurologi dare importanza al sonno è una cosa  difficile perché comunque è un aspetto che a   volte viene poco indagato viene viene data  poca importanza il professor Arnaldi ci ha  

Già anticipato come a volte un disturbo del sonno  può essere una spia fondamentale perché serve per   capire che il paziente potrebbe avere il rischio  di sviluppare una patologia neurodegenerativa eh   ovviamente il sonno dell’anziano è qualcosa di che  si altera fisiologicamente a parte la patologia e  

Al quale dobbiamo dare sicuramente importanza  nel senso che è importante mantenere un suono   un sonno di buona qualità per la qualità di vita  dell’anziano e anche direi spesso per i caregiver   uno dei motivi principali per cui ad esempio gli  anziani con patologie neurodegenerative vengono  

Istituzionalizzati è proprio un disturbo del sonno  una patologia caratterizzata da un’agitazione   notturna Per cui sicuramente la dottoressa  gueri Ci sarà ci saprà raccontare Quali sono   gli aspetti fisiologici e patologici del sonno  dell’anziano quindi l’ascoltiamo molto volentieri Buon pomeriggio Benvenuti a questa maratona del  sonno provo a raccogliere lo stimolo proveniente  

Da questo interessante titolo sperando di  offrire una serie di spunti che possono   risultare utili ma anche incoraggianti per il  futuro proviamo a pensare cosa può voler dire   ingiusto in relazione al sonno ingiusto per  esempio che non segue le regole Imi scorretto  

Per esempio il sonno dell’anziano potrebbe non  essere conforme alla struttura tipica dell’età   giovane adulta vedremo in seguito iniquo il sonno  nell’anziano potrebbe essere non equo non adeguato   insufficiente rispetto alle necessità a quelle  che sono le aspettative della persona potrebbe non   essere adeguato alle esigenze dell’invecchiamento  e alle nuove esigenze di un invecchiamento moderno  

Potrebbe non essere adeguato per delle patologie  coesistenti o potrebbe essere Addirittura in parte   anche dannoso leggermente dannoso Se un sonno  di cattiva qualità il sonno in sé è sempre una   funzione giusta buona fisiologicamente necessaria  utile e tanto più nell’invecchiamento invece un  

Cattivo sonno per delle caratteristiche per  delle alterazioni o per dei disturbi primari   Può essere invece ingiusto non utile non può  non essere ristoratore può essere addirittura   fattore di rischio per varie patologie anche  neurodegenerative Inoltre nell’età avanzata   ci sono molte malattie croniche che rendono  il sonno un po’ ingiusto un po’ non adeguato  

Lo alterano lo rendono scorretto e questo sonno  alterato È ingiusto per il funzionamento globale   dell’individuo che invecchia Ne parleremo poi  ci sono sociali e di vita che possono essere   ingiuste verso l’anziano e le sue possibilità  di dormire il sonno poi difficile in queste  

Situazioni amplifica queste ingiustizie sociali  e di vita Pensate ad un anziano a un paziente   con declino cognitivo che non riesce a dormire  che ha un grave problema del sonno e che per   questo sia costretto ad essere ospedalizzato può  diventare ingiusto meno adeguato e insufficiente  

Rispetto a quelle che sono le esigenze di un  invecchiamento attuale V sappiamo come nuove   età ci siano nuove età di pensionamento  si lavori ancora dopo il pensionamento ci   siano più impegni familiari e gravosi anche  per le esigenze dei figlioli dei nipoti e ne

Parleremo può essere Quindi o non essere  funzionale ad un invecchiamento di successo   altro concetto di cui parleremo insieme e le  affermazioni di questi ricercatori Vitiello   fragoso e Gil sono sempre estremamente attuali pur  se pronunciate nel 2007 e le porto spesso con me  

Perché continuano ad essere profondamente vere  e ve le traduco diventare vecchi non vuol dire   necessariamente dormire male le persone anziane  non devono dormire male per il semplice fatto   che stanno invecchiando ma molti lo pensano le  persone anziane Fra goso e gils dicono con una  

Propria invece Con un’appropriata diagnosi e  trattamento dei fattori sottostanti possono   ottenere un sonno migli sono migliore possibile e  non sono confinati a dormire male per il semplice   fatto di stare invecchiando e i disturbi del  sonno di cui stiamo parlando in questa maratona  

E continueremo a parlare sono tanti con l’insonnia  è oltre l’insonnia e questi disturbi primari   del sonno sono molto frequenti nelle persone  anziane più del 40% delle persone anziane ne   soffrono di uno o più disturbi del sonno pensiamo  un attimo all’insonnia e guardiamo come l’età sia  

Associata con la prevalenza dell’insonnia  Cioè più si va avanti negli anni Maggiore   la prevalenza dell’insonnia Ma questo accade  soltanto prevalentemente nelle donne in questo   studio e quindi incominciano a venire fuori anche  importantissime differenze di sesso biologico e  

Di genere che non dobbiamo mai dimenticare età e  sesso femminile sono quindi fattori di rischio per   la persistenza dell’insonnia è più difficile  che l’insonnia guarisca andando avanti negli   anni ma le persone anziane spesso sottovalutano i  problemi del sonno spesso sono meno diagnosticati  

I disturbi del sonno e quindi anche ricevono  minori trattamenti Ma perché anche perché in   età avanzata anche i disturbi primari del sonno  possono avere delle presentazioni non tipiche che   ritardano identificazione il trattamento pensiamo  per esempio che una persona anziana può avere le  

Apne ostruttive nel sonno senza classico aspetto  obeso senza obesità e quindi bisogna stare molto   attenti a queste andarli a cercare questi  disturbi del sono per ottimizzare questo   sonno che non è rovinato soltanto dall’età e poi  ancora non dimentichiamo mai quelle dobbiamo mai  

Dimenticare le differenze di sesso biologico Nella  presentazione clinica per esempio di una patologia   così diffusa come l’ pena ostruttive nel sonno ne  avete sentito parlare ne sentirete parlare bene   C’è una differenza Nella presentazione clinica  se la compagna di letto spesso porta il compagno  

Dicendo riferendo sonnolenza di urna eccessiva  russamento apne testimoniato il paziente stesso   le riferisce le donne molto spesso riferiscono  sintomi più sfumati insonnia cefalea mattutina   facile affaticabilità disturbi dell’umore incubi  quindi una sintomatologia meno orientata che   può anche non orientare necessariamente verso le  appene ostruttive del sonno e quindi ancora oggi  

Le donne vengono meno inviate per gli studi del  sonno per gli studi relativi alle apne ostruttive   e può arrivare possono arrivare a non avere una  diagnosi averla ritardata averla soltanto nelle   forme più gravi mentre noi sappiamo che le donne  possono avere più problemi degli uomini anche in  

Età avanzata che ha livelli di apnee meno Severi  Ma qual è la soglia dell’anzianità per quale età   il sonno può essere giusto o ingiusto parliamone  la la soglia di anzianità è una soglia che va   assolutamente adattata alle aspettative di vita  delle singole nazioni in Italia l’aspettativa  

Di vita è aumentata moltissimo rispetto al secolo  scorso 85 anni per le donne 82 anni per gli uomini   circa 20 anni in più rispetto agli inizi del se e  gran parte della popolazione tra i 60 e 75 anni è  

Ancora in ottima forma fisica non ha un numero  elevato di patologie croniche rilevanti tanto   che il congresso nazionale della società italiana  di geriatria di gerontologia nel 2018 ha proposto   di aggiornare il concetto di anzianità portando  questo concetto questo limite ai 75 anni e non  

Più ai 65 e sopra i 65 anni cresce anche  molto il numero delle donne si assiste al   fenomeno della cosiddetta femminilizzazione  dell’invecchiamento ed è un qualcosa di cui   dobbiamo anche la classe medica deve tenere deve  Prestare molta attenzione proprio perché anche  

Gli approcci diagnostico-terapeutici cambiano e  quindi oggi noi parliamo di terzetà dai 65 a 74   anni persone ancora in buone condizioni di salute  con un inserimento sociale che ancora risorse buon   livello di risorse economiche quindi una classe  che per cui evidentemente serve un certo tipo  

Di sonno Poi c’è la quarta età dai 75 agli 84 anni  in cui comincia la dipendenza dagli altri un certo   decadimento fisico ci sono i grandi vecchi oltre  gli 84 anni ci sono i centenari che sono veramente   una categoria A parte un modello di buona salute  quando li abbiamo studiati nel progetto centenari  

Dell’area Metropol an Chieti Pescara nel  2000-2002 abbiamo visto come questo gruppo   di 91 persone tra i 95 e i 108 anni dormissero  poi mediamente bene e andando a guardare nel   gruppo caratterizzato come vedete per prevalenza  femminile abbiamo visto come le persone dai 100  

Ai 108 anni poi avessero dei punteggi ancora  migliori al questo nelle singole componenti di   questo pitb slep Quality Index questionario che  misura la qualità del sonno avessero dei punteggi   migliori rispetto ai loro quasi coetanei di 95  e 99 anni e nel 2015 l’organizzazione Mondiale  

Della sanità ha pubblicato questo report molto  importante sul l’invecchiamento in salute healthy   aging e il 14 dicembre del 2020 l’assemblea  generale delle Nazioni Unite ha dichiarato   la decade 2021-2030 come la decade dedicata  ad un invecchiamento di successo ma che cos’è   un invecchiamento di successo la definizione  dell’organizzazione Mondiale della sanità è  

Il processo di sviluppare e mantenere le abilità  funzionali che permettono il benessere nell’età   avanzata quindi molti sono i determinanti  di tutto ciò che possono andare dalla dagli   aspetti finanziari dagli aspetti sociali ma anche  dall’assenza o forte riduzione della disabilità   correlata con malfunzionamento cognitivo fisico  funzionamento anche col funzionamento sociale un  

Alto livello di adattamento ai cambiamenti che  avvengono nella persona che invecchia questi   sono già due aspetti fondamentali di questo  invecchiamento in salute ma le dimensioni che   che lo determinano sono oggetto di studio sempre  più e non sono tutti poi così chiari e misurati ma  

Sono importanti perché conoscendo le dimensioni  che lo determinano possiamo ovviamente lavorare   per un invecchiamento di salute Quindi al di là  di quello che abbiamo già detto sugli aspetti   cognitivi gli aspetti di salute eccetera ci  sono anche degli aspetti sociali non tanto  

Conta sembra contare la longevità quanto contino  la soddisfazione del proprio modo di invecchiare   la percezione della propria salute e quanto sia  importante eh percepire che si sta invecchiando   Bene bene quindi anche la sensazione soggettiva  della propria buona salute e se il sonno come  

Cercheremo di dimostrare ha un ruolo importante  e lo avrà credo a mio avviso sempre di più in   quello che è l’invecchiamento di successo  relativamente al sonno sono importanti sia   il sonno soggettivamente rilevato dalla persona  che il sonno oggettivamente misurato e vedremo  

Che spesso non coincidono ma hanno entrambi una  grossa importanza i disturbi del sonno Ahimé sono   associati ad un aumento della fragilità nell’età  avanzata fragilità è praticamente questo concetto   caratterizzato dall’accumulo di questa situazione  caratterizzata dall’accumulo di patologie croniche   che danno una maggiore vulnerabilità alle  cadute alla demenza al declino cognitivo  

All’ospedalizzazione Aime anche alla morte e  la qualità soggettiva del sonno è collegata   a questa fragilità l’eccessiva sonnolenza di  urna è associata ad aumento della malnutrizione   alla disfagia deficit di vitamina D l’eccessiva  sonnolenza è associata ad aumento del numero di  

Cadute a una perdita di forza e di massa muscolare  e potremmo aggiungere tanti lavori in tal senso e   anche qui si inserisce un elemento di differenza  eh tra l’uomo e la donna il rischio di osa questo  

Si parla in questo lavoro del 2021 di rischio di  osa perché stato misurato con dei questionari è   associato a fragilità solo nelle donne mentre  l’insonnia sembra essere Associata a fragilità   sia negli uomini che nelle donne e questo studio  del 2021 conferma i dati di uno studio precedente  

Del intorno agli anni 2000 e nel 2009 in cui  è stato visto con polisonnografia in una corte   molto importante il cardiovascular Health  study appunto che l’associazione tra osas di   grado severo e uno o più indicatori di fragilità  esisteva solo nelle donne quindi capite quanto  

Sia importante andare ad indagare l’osa e altri  disturbi del sonno nel sesso femminile sempre nel   report dell’organizzazione Mondiale della sanità  del 2015 si trova questo grafico sulla Valenza   della multimorbilità nelle persone dai 50 anni  su per multimorbilità si intende avere almeno  

Due o più malattie croniche tipiche dell’età  che sono praticamente la cardiopatia ischemica   l’ipertensione lo Stroke il diabete e malattie  respiratorie l’asma l’artrite l’osteoporosi il   cancro la malattia di Parkinson e la malattia  di Alzheimer e altre demenze bene Vedete come  

Con l’età anche in Italia Questa multimorbilità  cresca e negli Stati Uniti questo studio del 2003   ha dimostrato come le condizioni prevalenti  fossero l’ipertensione appunto l’artrite   l’ipertrofia prostatica e malattie cardiache  depressione diabete e anche importantissima era   la nocturia urinare spesso di notte un disturbo  che colpisce colpiva ma colpisce ancora anche eh  

Attualmente circa il 65% delle persone avanti  negli anni sia uomini che donne bene qualcuno   di questi disturbi di queste malattie croniche  può causare un disturbo del sonno lo può rendere   non giusto e inadeguato guardate per esempio  ritorno alla nottua quanto in questo rilevazione  

Del 2009 fosse uno degli elementi principali  di disturbo per le persone anziane molto più   delle preoccupazioni Finanziarie di un letto poco  confortevole del dolore e quindi da un sintomo da   attenzionare molto ancora sulla multimorbilità  Questo è uno studio canadese pubblicato Nel 2020  

Su 30.000 persone sono andati a misurare la durata  del sonno e la qualità del sonno soggettivamente   rilevate con hanno messo insieme dati sia  fisiologici che psicosociali hanno visto che c’era   una multimorbilità nel 70% delle persone questa  cresceva andando avanti con l’ età Maggiore nelle  

Donne e le correlazioni maggiori che hanno trovato  questi ricercatori e non siano col sonno di breve   che di lunga durata e una grossa correlazione  quindi un ruolo negativo nella multipor abilità   dell’insoddisfazione del proprio sonno ma  i disturbi Se le malattie croniche possono  

Disturbare il sonno i disturbi del sonno possano  possono indurre e peggiorare malattie croniche   in questo studio sulla popolazione svedese su  3363 persone seguite per 6 anni è stato visto   come i disturbi del sonno di grado moderato Severo  potessero aumentare non soltanto il numero delle  

Patologie croniche nella nella persona anziana ma  anche come aumentassero la velocità con cui queste   malattie croniche si sommavano e si accumulavano  nella persona che invecchia quindi capite come   è importantissimo identificare al più presto il  tipo la natura dei disturbi del sono perché così  

Possiamo trattarli E questo sicuramente diciamo  portando benefici all’individuo che invecchia   e tra le malattie croniche Abbiamo ricordato il  diabete mellito che è anche un fattore di rischio   molto importante per malattie di Alzheimer bene  Vedete quale come alta sia la prevalenza di apne  

Ostruttive del sonno nel diabete mellit e quindi  come sia importante occuparsi di apne ostruttive   nel sonno anche in relazione al diabete e noi  sappiamo che il sonno disturbato e il diabete   sono un fattore di rischio per declino cognitivo  già i colleghi ne hanno parlato quindi con una  

Interazione reciproca come il sonno disturbato  può peggiorare o determinare diabete il diabete   può peggiorare il sonno ed entrambi confluiscono a  costituire fattor di rischio per una demenza così   importante e diffusa come la malattia di Alzheimer  quindi diabete ipertensione cardiopatia abbiamo  

Detto sono spesso associati a disturbi respiratori  nel sonno e alla sindrome delle gambe senza riposo   che non dobbiamo mai dimenticare ed è sempre  molto importante in un soggetto che invecchia   che abbia sonnolenza eccessiva sonnolenza oltre  anche alle malattie croniche prevalenti per l’età  

È importante sospettare se ha sonnolenza le app  stiva del sonno e la sindrome delle gambe senza   rip Roso ricercarle attivamente e tra i farmaci  che Vengono assunti dai pazienti anziani un buon   numero viene prescritto per i proprio per i  disturbi del sonno ma ci sono anche farmaci  

Apparentemente più neutrali che vengono prescritti  per altre patologie di tipo internistico che sono   in grado di alterare o di disturbare il sonno  antipertensivi cortisonici teofillina eccetera   a parte l’eccesso di alcolici e li dobbiamo  tenere in considerazione ricordo molto emente  

Un un modello di regolazione del sonno di cui  vi hanno già parlato vi parleranno i colleghi   che il modello ha due processi il si Deva  il professor borbel aver introdotto questo   modello di regolazione del sonno che si basa su  un meccanismo omeostatico più restiamo svegli  

Più aumenta la pressione all’addormentamento  e quindi il bisogno di sonno e poi invece un   processo C circadiano che ci dice come nelle 24  ore abbiamo dei momenti in cui c’è una maggiore   predisposizione al sono altri in cui ce n  meno e questi devono lavorare in fase anche  

Nell’individuo che invecchia e ho richiamato  questi due meccanismi proprio per introdurre il   concetto di ritmo circadiano del sonno le persone  anziane cambiano anche un po’ dal punto di vista   circadiano stanno po più tendono a stare più tempo  a letto da dal punto di vista del ritmo circadiano  

Tendono ad avere un’anticipazione di fase di  sonno cioè andare a dormire mediamente prima   e risvegliarsi prima al mattino e possono avere  anche una riduzione dell’ampiezza di questo ritmo   sonno veglia che cambia tra il giorno e la notte  e questo è maggiore negli uomini più un aspetto in  

Cui gli uomini sono più svantaggiati e poi fanno  più sonnellini nel corso della giornata dipende da   quale ripeto eh fascia d’età stiamo considerando e  gli anziani di solito una prima differenza tendono   a fare sonnellini tardo pomeriggio sera mentre i  giovani prevalentemente nel primo pomeriggio ma è  

Qualcosa da attenzionare fare troppi sonnellini  involontari durante la giornata molto frequenti   perché correlano con un’alterazione del delle  performance cognitive e con alterazioni di memoria   sembrano essere un Marker un rischio per declin  cognitivo i ritmi circadiani ve li ho richiamati   perché controllano moltissimi moltissimi  aspetti del metabolismo della sintesi del  

DNA della sintesi proteica quindi controllano  tutte quelle fasi di sintesi delle proteine   fino all’aggregazione punto in cui per esempio le  proteine tipiche le proteine che purtroppo sono il   Marker neuropatologico ad esempio della malattia  di Alzheimer o di altre enze Sono caratterizzate  

Da un’alterata aggregazione quindi capite anche  come questo ritmo circadiano poi sia importante   per meccanismi che diventano patogenetici di  malattie neurodegenerative Ma quanto bisogna   dormire allora il tempo di sonno mediamente si  riduce con l’età vedete da questo grafico tende ci  

Sono dei deelle tempi di sonno che possono essere  raccomandati che possono ancora essere appropriati   possiamo variare tra le 6-7 ore possiamo però  ci sono persone che dormono 5 persone che   dormono 10 ore dipende dall’i PR tipo di base dall  eventuale coesistenza di patologia però mediamente  

Nell’invecchiamento il tempo totale di sonno  tende a ridursi lo avevano già visto in questo   importante storico studio del 1985 professor  Lugaresi e collaboratori nella Repubblica di San   Marino in cui avevano visto che andando avanti  nel con l’età si riduceva il tempo totale di  

Sonno sia nelle persone che si consideravano buoni  dormitori che quelli che si consideravano cattivi   dormitori per cui c’era una prevalenza femminile  bene con gli attuali big data 11 milioni di notti   studiate in con attig grafia è stato confermato  che Con l’invecchiamento la durata del sono tende  

A ridursi ci sono più risvegli notturni e c’è  questo tendenza all’anticipo di fase del sonno   e del ritmo circadiano ma è importante occuparsi  anche della durata del sonno anche se non è il   parametro fondamentale col quale giudichiamo un  sonno giusto e ingiusto Eh si è discusso tanto se  

Per ai fini del rischio di malattia di Alzheimer  fosse peggio dormire poco o dormire molto bene   il rischio collegato al durata di sonno ha una  curva u quindi il Questo è uno studio amplissimo   su circa 8.000 persone seguite per 25 anni è  stato visto che sia dormire meno di 5 ore che  

Più di 9 ore configurava un rischio per malattia  per demenza Non strettamente malattia di Alzheimer   Quindi anche la durata è stata oggetto di studio  pur ma non è ripeto l’unico parametro quindi gli   studi polisonnografico detto che n nelle persone  andando avanti con l’età il sonno riassumiamo  

Diventa più frammentato e superficiale aumentano  gli araos Alo i risvegli aumenta la veglia infras   sonno si riduce l’efficienza del sonno e il  tempo totale Ma c’è anche una riduzione di   alcuni stadi del sonno per esempio del sonno a ond  delente il sonno N3 qui vedete schematizzati due

Ipnoguida ridotte quasi assente la componente  N3 del del sonno stadio N3 del sonno in questo   grafico Vedete un po’ riassunto quello che  stiamo dicendo aumenta lo stadio N1 c’è una   riduzione del sonno REM che vedete proporzionale  alla riduzione del tempo totale di sonno Però  

Questo sembra sia prevalentemente appannaggio  delle fasi precliniche di neurodegenerazione   quei momenti in cui la neuro degenerazione si sta  già stratificando ma il paziente ancora la persona   non presenta ancora i sintomi eh cognitivi di una  demenza e di una malattia di Alzheimer quindi è  

Importante conoscere Cosa vuol dire una riduzione  del sonno remma Poi c’è la frequenza e l’ampiezza   di alcune figure del sonno Fusi e complessi K  risultano ridotti quindi un sonno non giusto   come struttura per esempio un sonno a cui c’è  una riduzione una destrutturazione del sonno REM  

O c’è una frammentazione del sonno questo è stato  visto in alcuni studi correlare con i livelli per   esempio di orexina o di altri eh marcatori di  neurodegenerazione nel declino cognitivo lieve   nella malattia di Alzheimer quindi capite come  questa apparente ingiustizia può essere un punto  

Di attacco per terapie e strategie preventive come  vi hanno già accennato ma i cambiamenti del sonno   in sé correlati all’età sono veramente solo solo  correlati all’età e questi cominciano ad apparire   intorno all’età Media intorno ai 50 anni E poi  non è che progrediscono esponenzialmente c’è  

Una specie di plateau intorno ai 60 anni e si  modificano quelle cose di cui abbiamo parlato   solo minimamente dai 60 ai 102 anni e quindi non  è l’effetto età per sé esiste però molti e tanti   sono fattori precipitanti che possono alterare il  sonno perché con le tà le persone tendono a non  

Dm a dormire meno ma forse il bisogno di sonno è  ridotto sembra di no eh altri autori pensano che   il bisogno di sonno Non è cambiato mentre alterata  la capacità di generare o percepire il sonno non   c’è ancora un univoco m parere su tutte queste  due ipotesi sembra più accreditate l’ipotesi  

Per cui gli anziani avrebbero un’alterazione  prevalente dell’abilità di registrare percepire   e generare il sonno di cui comunque hanno bisogno  e l’età avanzata Infatti è Associata a un peggior   sonno misurato in polisonnografia nell’uomo a un  peggior sono soggettivamente rilevato nelle donne  

Verosimilmente per diversità del ritmo circadiano  sulle quali non mi dilungo ma che sarà sicuramente   interessante Studiare sempre meglio ma non solo  le malattie alterano il sono nell’invecchiamento   ci sono fattori sociali ambientali nuovi ritmi  di vita e di lavoro più inquinamento luminoso  

Di notte minore esposizione alla luce solare del  durante la giornata e poi l’età del pensionamento   sta mediamente aumentando ci sono pochi studi  sul dopo il pensionamento i dati disponibili le   persone tendono a dormire un poco più a lungo ad  andare a letto più tardi a svegliarsi più tardi  

Sia durante la settimana che nel fine settimana  ma molti pensionati continuano a lavorare dopo   i 60 5 anni dopo e anche fino a 75 anche oltre  quindi bisogna un momentino capire questo stress   lavorativo su un sonno abbastanza diverso  anziano tra virgolette e anche il cosiddetto  

Social Jet leg concetto introdotto nel 2006 dal  professor whitman Cè il disallineamento tra il   sonno biologico e il sonno che la vita sociale ci  impone o ci regala bene sembra ridursi con l’età   però esiste ancora e se esiste ancora va studiato  meglio e potrebbe anche interferire negativamente  

In un sonno più fragile quindi nell’invecchiamento  dormire male non è un’ingiustizia inevitabile alla   quale dobbiamo adeguarci ci sono nuovi confini  tra disturbi e sonno circa di anni malattie   neurogena nuove possibilità di prevenzione  Cosa portare a casa da questa conversazione   insieme La popolazione geriatrica sta cambiando  ci sono differenze di sesso biologico di genere  

Socio ambientali e nuove direzioni della  ricerca bisogna prendere per comprendere   meglio questo bisogna interessarsi attivamente  dei disturbi del sonno e del ritmo sonno veglia   fin dall’età media perché il sonno sia il  più giusto possibile bisogna caratterizzare   attentamente i tipi di disturbo del sonno e le  relative comorbilità intervenire sull’insonnia e  

Disturbi del sonno anche a scopo di prevenzione  sia della multimorbilità che delle malattie   neurodegenerative con un approccio integrato qui  un sonno sano diventa sempre più una priorità   di salute pubblica anche in età geriatrica  Grazie dell’attenzione e la maratona continua rivederci ringrazio tantissimo la dottessa  Guarnieri perché come ci aspettavamo ha  

Parlato del dell’anziano a 360° con parlando  sia degli aspetti appunto della fisiologia sia   della patologia E appunto anche qui dandoci  degli spunti di riflessione cioè nonostante   l’anziano sia spesso un paziente o un soggetto con  diversi patologie diversi farmaci molto complesso  

Da gestire è importante comunque dare spazio  ed interesse anche agli aspetti legati proprio   al suo sonno e al suo ritmo sonnega direi la  cosa più importante che lei ci ha suggerito e   c’è anche fatto capire quanto dare importanza al  sonno può migliorare diversi aspetti sia clinici  

Che appunto della sua qualità di vita e della  qualità di vita delle persone che gli stanno   intorno adesso è benvenuto il momento di salutare  la professoressa Bonsignore giusto Certo È stato   come sempre una bellissima esperienza eh questa  maratona del sonno è sempre eh una provocazione  

Anche per noi che siamo esperti perché ci dà  una ci dà una visione molto più allargata del   del campi ristretti di cui necessariamente ci  occupiamo e grazie per essere stati con noi   cedo volentieri la parola a te che continui  al professore De Gennaro che vedo in attesa  

Di entrare nella grazie a Marisa l’amica Marisa  la professoressa Bonsignore Io riprendo quello   che ho lasciato stamattina alle 10 dopo un’intera  giornata con piacere diciamo così riprendo Grazie   Vedo che siete ancora abbastanza numerosi Grazie  la professoressa Bonsignore ancora nuovamente e  

Passo la parola a Paola proser per presentare il  prossimo speaker quindi è stato assolutamente un   onore moderare con la professoressa Bonsignore e  ancor più un onore per me soprattutto dal punto di   vista personale moderare col professor De Gennaro  al quale sono particolarmente affezionata a questo  

Punto Cambiamo argomento sappiamo che nell’ambito  della tecnologia ci sono stati negli ultimi anni   delle dei risvolti sicuramente importanti e  quindi noi che ci occupiamo di sonno dobbiamo   in qualche modo stare al passo con i tempi quindi  essere in grado di utilizzare la tecnologia sia  

Come strumento utile per il sonno e stare attenti  però che la tecnologia in qualche modo fa male al   sonno in questa relazione non sentiremo parlare  appunto degli effetti negativi che la tecnologia   ha sul sonno e di questo sicuramente ormai è noto  quanto appunto evitare di esporsi ai dispositivi  

Eccetera è sicuramente uno delle indicazioni più  importanti eh per eh per cercare di utilizzare   una buona igiene del sonno ma la tecnologia è  anche amica del sonno in qualche modo perché   può permettere forse e questa è la domanda che  poniamo alla prossima relatrice di raggiungere  

Una quantità di pazienti o comunque una quantità  di persone all’interno della popolazione generale   più ampia e quindi permettere di non dico  sostituirsi al all’esperto in medicina del sonno   ma in qualche modo di fornire degli strumenti dal  punto di vista sia diagnostico sia terapeutico che  

Possono coprire un più ampio gruppo di popolazione  e quindi chiediamo alla professoressa Antelmi se   appunto le terapie digitali possono permettere di  raggiungere un un gruppo più ampio di popolazione   di trattare quindi un maggior numero di pazienti  con dei disturbi del sonno la professoressa anteli  

Ha lavorato per anni a Bologna insieme con  il gruppo del professor plazzi e quindi si   è impegnata appunto negli studi riguardanti la  narcon Esia adesso si occupa di sonno a tutt tondo   all’Università di Verona e quindi l’ascoltiamo con  piacere sentiamo Quali sono le novità riguardo a  

Questo importante tema bene Buon pomeriggio a  tutti e ci ritroviamo qui appunto in occasione   di questo World slip Day e di questa giornata  quindi organizzata dalls e io vi parlerò delle   terapie digitali e del loro utilizzo nella nel  trattamento appunto di disturbi del sonno e in  

Particolare della dell’insonnia e prospettando  quindi eventualmente la possibilità che questa   modalità di somministrazione delle terapie possa  garantire di raggiungere un maggior numero di   di i pazienti ed effettivamente parlando di  insonnia se è vero che la natura non fa nulla  

A caso Allora diciamo che il sonno il prezzo che  il nostro cervello deve pagare per garantire Eh   la plasticità corticale effettivamente durante il  sonno avviene questo bel dialogo tra l’ippocampo   e la neocorteccia che permette di sviluppare le  memorie quindi appunto di fissare di generare  

Gli engrammi ma anche di richiamarli Appunto eh  alla memoria quindi permette anche di ricordare   e per cui il sonno è fondamentale per appunto il  processo di memorizzazione e in particolare sembra   che appunto Il sono non remma sia importante per  la memoria semantica e dichiarativa Quello remma  

Probabilmente più per la memoria procedurale per  quanto ci siano meno evidenze a riguardo un altro   aspetto che è importante appunto un’altra funzione  importante del sonno è proprio quella di garantire   appunto ripulire il nostro Cello da tutte le  sostanze tossiche le citochine le chemochine  

Proinfiammatorie che si sono sviluppate durante  il giorno e questo perché perché appunto durante   il sonno è più attivo il sistema linfatico che  altro non è che è un sistema spazzino appunto   un sistema che permette eh di ripulirci da tutte  quelle sostanze tossiche che abbiamo accumulato  

Ovviamente nel corso della veglia e come vedete  il questo sistema linfatico è particolarmente   attivo nelle prime ore del sonno quando la la  pressione omeostatica quindi quella pressione   che aumenta tanto più Appunto siamo lontani dal  risveglio quindi Tanto più sono le ore in cui  

Siamo rimasti svegli in cui dicevo la pressione  omeostatica fa fa sì che facciamo un bel sonno   profondo un sonno ristoratore il sonno Nobile il  sonno quindi più ricco di fase N3 quindi di Fase   3 non REM e come vedete Questa è particolarmente  abbondante dei giovani ovviamente fisiologicamente  

Nella popolazione adulta Si si riduce quindi di  Il sistema glinfatico è particolarmente attivo   in questa fase appunto del sonno profondo e  quindi qui un’altra funzione importante del   sonno per cui ciò ci fa intuire come il sogno  comunque un’alterazione del sonno notturno può  

Avere non soltanto degli effetti come era già  noto da tempo cardiovascolari o comunque un   impatto sulle patologie metaboliche E appunto  innescare un circolo vizioso nel caso appunto   delle patologie psichiatriche Ma appunto Il un  alterato un’alterazione sono notturno Riduce la   neuroprotezione quindi può avere un impatto  importante anche sulla neurodegenerazione e  

Questo ormai è stato ampiamente dimostrato sia  nei modelli murini ma anche nell’uomo in cui   si è visto che per ogni ora di deprivazione di  sonno aumenta appunto in maniera esponenziale   l’accumulo delle proteine appunto anomale delle  proteine patogene che sono alla base dei processi  

Appunto neurodegenerativi ma anche delle citochine  delle chemochine proinfiammatorie che favoriscono   la neuroinfiammazione detto ciò quando parliamo  di insonnia in realtà ci riferiamo ad un disturbo   delle 24 ore quindi per parlare di insonnia Non  è necessario soltanto dormire poco anche perché  

Ci sono per esempio quelli che sono i cosiddetti  short lepers che sono coloro che dormono 4 ore per   notte ma in quelle 4 ore riescono a concentrare  tutto il sonno Nobile e tutto il sonno che poi gli   serve per funzionare bene durante il giorno quindi  per insonnia ci deve essere invece la presenza  

Di sintomi notturni i quali una difficoltà ad  addormentarsi con una prolungata quindi latenza   sonno multipli svegli durante la notte con una  difficoltà a riaddormentarsi Quindi da questi   risvegli infra etnici o un risveglio precoce al  mattino ma oltre a questo Il soggetto deve avere  

Poi delle ripercussioni nella quotidianità in  termini quindi di fatica di urni fatica di urna   astenia difficoltà di concentrazione difficoltà  nelle nella nell’attività lavorativa quindi   difficoltà nel funzionamento sociale o appunto  lavorativo e si parla appunto l’ins sonna può   essere episodica o addirittura Insomma occasionale  e in questo caso appunto è legata ovviamente agli  

Stress mentani mentre si parla di insonia cronica  o persistente quando questa è presente per più   di 3 giorni a settimana e per più di 3 mesi  quindi in questo caso entriamo appunto in un   altro capitolo come dice in cui Come vi dicevo  bisogna bene indagare la presenza di sintomi  

Non soltanto notturni ma anche appunto diurni  alla base dell’insonnia modello euristico più   accreditato per spiegare appunto l’insonnia è  il cosiddetto modello delle 3P per cui appunto   alla base ci sono dei fattori predisponenti quindi  magari soggetti particolarmente ansiosi o appunto   possono essere più predisposti a sviluppare  insonia probabilmente ci sono anche dei fattori  

Appunto epigenetici importanti poi su questo  agiscono dei fattori precipitanti come per esempio   un periodo di vita particolarmente stressante dal  punto di vista lavorativo o personale e poi dei   fattori perpetu che favoriscono il mantenimento di  questa condizione quindi la prima cosa che bisogna  

Fare quando ci si trova davanti a un paziente che  soffre di insonnia è quello ovviamente di valutare   i sintomi notturni in termini di tipologia di  sintomi Quindi se quel paziente per esempio ha   più difficoltà ad addormentarsi o se ha difficoltà  nel nel mantenimento del sonno quindi se per  

Esempio si risveglia nel corso della notte e poi  non riesce appunto a riaddormentarsi anche perché   questo cambia poi l’approccio sia farmacologico  che cognitivo comportamentale la frequenza del   sintomo la durata del sintomo bisogna valutare  ovviamente l’impatto sulla vita diurna quindi la  

Presenza in termini di qualità e di entità appunto  della della dei sintomi della delle lamentele di   urne del paziente le ripercussioni appunto che  l’insonnia ha ehm durante la giornata valutare   la presenza Questo è importante di situazioni  comorbide siano esseri di tipo internistico perché  

È ovvio che un paziente per esempio che ha un  disturbo respiratorio in sonno o una cardiopatia   può avere Anzi avrà appunto un sonno notturno  disturbato così come la comorbilità con disturbi   psichiatrici ehm il può essere utile appunto dire  al paziente di monitorare la sua situazione con un  

Diario del sonno Poi ci sono appunto ovviamente  dei questionari che possono misurare la fedit   della dell’insonnia solitamente non sono richieste  delle registrazioni strumentali per aumentare   appunto l’insonnia basta la semplice anamnesi in  alcuni casi si rendono necessarie per esempio può  

Essere importante Un actigrafia sia per discutere  con il paziente risultati Appunto etigraf ma anche   qualora si abbia il sospetto di altri disturbi  come per esempio nella diagnosi differenziale   con i disturbi appunto del ritmo circadiano Come  vi dicevo la polissonografia non è necessaria lo  

È ovviamente nei casi in cui l’anamnesi ci fa  sospettare la presenza invece di un’insonnia   secondaria secondaria a cosa secondaria  per esempio ad un disturbo respiratorio in   sonno in questo caso un campanello d’allarme può  essere appunto il fatto che il paziente lamenta  

Sonnolenza di urna e addormentammo nel paziente  in Sonne o qualora si sospetti per esempio la   comorbidità con un disturbo motorio in sonno e  la prima cosa da fare è indagare che il paziente   segua le regole per l’igene del Suno Anche perché  molto spesso alla base del insogna o comunque alla  

Base del perpetuarsi Appunto dell’insonnia ci  sono proprio dei comportamenti sbagliati come   per esempio il fatto di svegliarsi nel corso della  notte e rimanere a letto a rimurginare o il fatto   per esempio di andare a letto con il computer o  con appunto il cellulare cioò Ovviamente altererà  

La struttura del sonno notturno Quindi bisogna  indagare questi aspetti e correggerli questa   sicuramente è la base di approccio appunto al  paziente in Sonne finiamo quindi al trattamento   Questa era una consensus italiana del 2020 e  ve la mostro perché appunto dopo c’è un secondo  

Un secondo step che ci permette di parlare di  quello di cui parleremo oggi in cui Ovviamente   la prima linea terapeutica e questo è risaputo  per l’insonnia era quella indicata appunto anche   in questa consensus è la terapia comportamentale  effettivamente i diversi studi hanno dimostrato  

Che è la più efficace 70% di efficacia che poi si  mantiene per nel tempo contro un’efficacia molto   più bassa nel caso della terapia farmacologica  Anche perché appunto quando sono state pubblicate   queste consensus ancora avevamo ben poche armi  farmacologici farmacologiche e poi quando questa  

Non era disponibile cosa che a appunto in  Italia succede nella maggior parte dei casi   E in alternativa o quando non avesse funzionato  c’era la terapia farmacologica qui Ovviamente   come terapia farmacologica venivo indicate le  Benzo azepine Ma badate bene per non più appunto  

Di 4ro settimane ed eventualmente nei soggetti  appunto con più di 55 anni la melatonina rilascio   modificato 2 mg Ora fortunatamente in quest’ultimo  periodo ci sono state delle novità eh per il   trattamento dell’insonnia quindi Queste sono le  linee guide europee come vedete Innanzitutto si  

Parla di terapia cognitivo comportamentale sempre  come prima linea di trattamento primo approccio   però vedete non è più considerata come efficace  soltanto quella visav ma anche quella appunto   somministrata digitalmente e questo è importante  perché ovviamente permette di raggiungere sempre   un maggior numero di pazienti e la un’altra  novità appunto è quella dell’introduzione dei  

Farmaci antagonisti dei recettori Ox sinergici che  possono essere appunto utilizzati per qui appunto   fino a 3 mesi adesso in realtà abbiamo visto che  si possono utilizzare Appunto ci sono studi da di   l’estensione dello studio ha visto che il farmaco  continua ad essere efficace in assenza appunto di  

Tolleranza e dipendenza anche a distanza di di 12  mesi quindi abbiamo anche un’arma farmacologica in   più e poi appunto c’è la raccomandazione sempre  alla melatonina eventualmente però dicevo la   novità è proprio quella della terapia cognitivo  comportamentale che può essere somministrata   digitalmente indubbiamente come appunto abbiamo  detto la terapia cognitivo comportamentale è  

Superiore rispetto al trattamento farmacologico  e questo è stato dimostrato ampiamente in vari   studi questa appunto è una metanalisi piuttosto  recente Eh che appunto va a analizzare 23 RCT   che fa vedere come effettivamente la terapia  cognitiv comportamentale sia più efficace   rispetto alla terapia farmacologica e  addirittura più efficace rispetto alla  

Combinazione appunto del delle due eh Questo  è un altro studio importante perché anche   questa è una metanalisi appunto recente che va a  confrontare le varie modalità di somministrazione   della terapia cognitivo-comportamentale quindi  le somministrazioni visav le somministrazioni   Appunto di gruppo Le somministrazioni che vengono  digitalmente per via telefonica o quelle selfhelp  

E si vede che in realtà ad avere una efficacia  comparabile sono quella appunto somministrata   visav e quella somministrata appunto con  le terapie di gruppo e quella somministrata   digitalmente quindi Ma cos’è questa terapia  cognitivo-comportamentale m per l’insonnia m Beh   come tutte le terapie cognitivo-comportamentali  è un approccio multicomponenziale quindi è  

Costituita da vari moduli che vanno a ehm trattare  diversi aspetti che caratterizzano appunto Il il   il comportamento disfunzionale dell’insonnia  Quindi si cerca in qualche modo di interrompere   quella circolo vizioso che si è instaurato ormai  nell’insonnia cronica in cui i pensieri negativi  

Portano appunto a delle emozioni negative e quindi  a dei comportamenti disfunzionali Quindi bisogna   interrompere questo circolo vizioso E come lo si  fa è molto semplice ci sono appun appunto diversi   moduli che vanno a correggere diversi aspetti  appunto disfunzionali nell’ insomne Ovviamente la  

Base c’è l’igiene del sonno che come vi dicevo è  il primo approccio che noi tutti ipnologi facciamo   nei pazienti ins sonni che però da sola nella  maggior parte dei casi non è sufficiente che   consiste appunto Ovviamente nel consegnare  consigliare al paziente di utilizzare la  

Camera da letto soltanto per dormire camera detto  ovviamente deve essere un ambiente confortevole   con una temperatura adeguata deve essere appunto  completamente oscurata non ci deve essere   null’altro nella stanza Appunto quindi apparecchi  elettronici che possono fare rumore emanare anche   delle minime fonti di luce non ci devono essere  ovviamente televisori evitare di assumere liquidi  

Prima di andare a letto anche perché ovviamente  Magari se si assumono molti liquidi si avrà poi   la necessità Appunto lo stimolo a urinare nel  corso della notte poi molto efficaci sono appunto   i moduli del controllo dello stimolo e della  restrizione del sonno quindi il controllo dello  

Stimolo significa che appunto C SI il letto deve  essere utilizzato solo per dormire quindi se nel   corso della notte ci si sveglia bisogna evitare  di e comunque si abo dei risvegli prolungati   evitare di rimanere appunto a letto nella fase  del risveglio proprio perché altrimenti si crea  

Una sorta di associazione negativa tra appunto il  letto e il fatto di rimanere svegli quindi se ci   si sveglia bisogna semplicemente Cambiare stanza  andare in un’altra stanza provare a leggere a fare   un’altra attività ovviamente non usare appunto il  il cellulare un’altra attività rilassante in modo  

Tale che nel momento in cui ritorna nuovamente  il sonno si ritorna verso il letto la restrizione   dello della della sonno è un’altra tecnica molto  molto efficace e consiste Appunto nel ridurre le   ore in cui il paziente sta a letto cioè se un  paziente si sveglia alle 5 è inutile prolungare  

Il periodo in cui sta a letto fino alle 800 o 9  del mattino nella speranza Magari appunto Qualche   volta anche possibile di fare un’altra mezz’oretta  di sonno No piuttosto è meglio appunto alzarsi In   modo tale da aumentare la pressione omeostatica  cioè appunto la necessità di sonno nelle sere  

Successive poi tecniche appunto di rilassamento  tecniche di ristrutturazione cognitiva e come vi   dicevo i moduli della restrizione del sonno dello  stimolo del controllo Sono molto efficaci Però   ovviamente sono molto de Man per il paziente Cioè  non è facile magari per il paziente a svegliarsi  

Alle 5 del mattino e alzarsi e fare altro Quindi  è necessario che in questo questi moduli siano   effettivamente guidati dalla dal terapeuta  perché appunto possono essere difficoltosi   quindi c’è bisogno comunque di una guida e  E perché vi dico questo perché anche nella  

Somministrazione digitale è necessario comunque  che il tutto sia supervisionato il tutto sia in   qualche modo guidato poi comunque dalla terapeuta  appunto da una guida del terapeuta e anche le mie   guida appunto pratiche dell’American Academy o  slip medicine ovviamente consigliano una considera  

Una terapia cognitivo comportamentale come il  trattamento di prima linea nella sua approccio   multicomponenziale Quindi con tutti questi moduli  che vi ho appena mostrato Però metto in evidenza   come Effettivamente anche de singoli moduli e  quindi in particolare il controllo dello stimolo  

O la restrizione del suono ma anche tecniche di  rilassamento possono essere efficaci per quanto   ovviamente il livello di evidenza sia meno alto  piuttosto che la terapia multicomponenziale nella   sua interezza quindi la terapia cognitivo  comportamentale tutta ehm un altro aspetto  

Importante è che appunto evidenziano come la  terapia visavì quindi quella in persona o quella   di gruppo così come quella appunto digitale hanno  la stessa efficacia per o comunque sovrapponibile   lievi differenze Però appunto un’altra metanalisi  mette in evidenza come la somministrazione   digitale della terapia cognitivo comportamentale  sia sia efficace però lo è maggiormente quando  

C’è comunque un supporto a monte da parte del  terapeuta che se in qualche modo e comunque è   disponibile dà un feedback al paziente nel corso  di questo di questo percorso e questo quindi è   importante e comunque fattibile qual è il problema  della terapia cognitivo-comportamentale in Italia  

Il problema è che ci sono ben pochi professionisti  che sono formati ad hoc nel somministrare questo   tipo di terapia che appunto ha comunque della  dei moduli che sono ben precisi quindi è ben   strutturata ci sono pochi specialisti ma  soprattutto e pochi entri che appunto ne  

Garantiscano la somministrazione e nella maggior  parte dei casi la somministrazione è a pagamento   per cui effettivamente non la maggior parte dei  pazienti insonni in Italia in realtà non hanno   accesso alla terapia cognitivo comportamentale  Quindi non hanno accesso a quella che è la prima  

Linea di trattamento della della dell’insonnia  per cui qui il nel mondo in generale sono stati   appunto ideati delle prime a ideate delle prime  app in modo tale da poter amministrare questa   terapia cognitivo comportamentale digitalmente  Ma cosa intendiamo per terapia cognitivo  

Comportamentale Quindi ci sono appunto c’è la  regola del Wat qui presentata da Colin nespi   che è stato uno dei primi che appunto realizzato  che è stato il primo che realizzato un dispositivo   un’app per la somministrazione digitale appunto  della della cbt per l’insonnia quindi Whats In  

Cosa l’acronimo sta per Innanzitutto it test  to work cioè deve funzionare quindi ci devono   essere ovviamente degli Studi randomizzati  controllati rispetto al trattamento appunto   standard che ne dimostrano l’efficacia quindi  test to Help deve dimostrare che effettivamente   appunto aiuta il paziente nel trattare l’insonnia  rispetto al trattamento appunto standard deve  

Essere accessibile ovviamente anche perché a tutti  anche perché altrimenti non risolviamo il problema   che è proprio quello della scarsa accessibilità  attualmente appunto alla cbt visav e poi it Has   to be trusted cioè appunto ovviamente ci sono dei  dati sensibili che vengono posti su un App per cui  

È necessario che ci sia un attento controllo nella  appunto la Nel trattamento dei dati nel garantirne   la sicurezza e la privacy per per il paziente  quindi non è necessario semplicemente porre i vari   moduli della terapia cognitivo comportamentale  in un app no il tutto deve essere Appunto  

Regolamentato e deve essere deve avere un percorso  ben diverso In modo tale che la terapia cognitivo   comportamentale digitale sia poi effettivamente  ehm appunto certificata come terapia digitale   Eh come vi dicevo ci sono sono già disponibili  alcune app non in Italia Sfortunatamente slepo è  

Stata la prima ad essere appunto realizzata Ormai  nel 2012 tant’è che ci sono già più di sotto studi   randomizzati controllati che ne hanno ampiamente  dimostrato appunto l’efficacia tant’è che appunto   è approvato la fda America ed è registrato in  Europa come dispositivo medico di classe 1 quindi  

Appunto senza alcun rischio poi ne sono arrivate  altre è arrivato il somr che questo appunto Il   diciamo il principio è sempre lo stesso ci sono  questi moduli appunto che sono inseriti in in un   app quindi che vengono somministrati virtualmente  anche il somr ha dimostrato un’efficacia nei vari  

Studi randomizzati controllati ed è certificato  appunto in Italia come dispositivo medico questa   volta di classe secondo e poi uno degli ultimi  arrivati è il sogno quindi Qui abbiamo meno   evidenze Comunque anche questo sembra efficace  una delle novità appunto del sogno è il fatto che  

Il farmaco può essere il farmaco il il farmaco la  terapia digitale può essere appunto somministrata   direttamente anche dallo psicoterapeuta quindi  questa è una novità appunto rispetto agli altri   rispetto a qualsiasi altro tipo di approccio  di terapia per per l’insonnia Quindi in realtà  

Abbiamo di abbiamo disponibili Appunto nel mondo  delle App in cinque differenti lingue ma Ma in   Italia ancora questo manca quindi in Italia  ancora non abbiamo questa opportunità e qui   appunto la la nascita di questo progetto italiano  che un progetto che vede che coinvolge appunto  

Ovviamente diverse figure e l’idea appunto viene  dall’università di Verona Però ovviamente abbiamo   coinvolto tutta una serie di altri di altre figure  professionali che sono necessarie per sviluppare   un un prodotto di questo tipo Innanzitutto  dei consulenti della Associazione Italiana   di medicina del sonno che sono i più esperti  appunto in Italia nell’ambito della terapia  

Cognitivo comportamentale tra i più esperti della  terapia cognitivo comportamentale per l’insonnia   e quindi la dottoressa appunto Castronovo la  dottoressa Palagini che si occupano proprio   di questo il dottor Franceschini che appunto  sono dei consulenti esterni poi ovviamente   sono state coinvolte anche altre agenzie che si  occupano appunto degli aspetti appunto la dello  

Sviluppo del prodotto appunto di terapia digitale  quindi una srl che appunto è Eh diciamo esperta   di terapia digitale un’altra appunto agenzia che  invece è esperta di sviluppo dei software software   oltre che appunto altre agenzie che si si occupa  di tutti gli aspetti appunto di regolatori per  

Cui il è stato realizzato appunto Il questa app  è stata già realizzata comprende sette diversi   moduli la novità di questa app è che appunto  è veramente cucita sul paziente italiana ma   cucita proprio sul paziente nel senso che abbiamo  cercato di sviluppare attraverso appunto de della  

Degli approcci algoritmici la possibilità che  in base appunto alla risposta del paziente si   possa appunto in base alla risposta del paziente  nella compilare diversi diari del sonno e diversi   Eh appunto questionari il paziente possa avere  poi una risposta che è personalizzata Appunto  

Su se stesso quindi è un modulo che è veramente  Appunto è la un programma che è veramente appunto   interattivo e che veramente abbiamo cercato di  creare In modo tale che sia il più personalizzato   possibile e con l’obiettivo non soltanto di  garantirne l’efficacia ma anche appunto come  

Dicevo di garantire e di poter raggiungere sempre  un numero più ampio di pazienti quindi questo   progetto parte Appunto proprio da da Verona e di  questo siamo contenti In che fase ci troviamo il   modulo è stato sviluppato Adesso siamo in attesa  ovviamente della dell’approvazione da parte del  

Comitato etico che si spera verrà appunto a  breve e poi il primo obiettivo è quello di   certificarlo come care support quindi fare uno  studio molto monocentrico appunto a Verona e   In modo tale da garantire che il questa app  sia tollerabile dal paziente che migliori  

Alcune abitudini del paziente però appunto non  è ancora eh per poter registrarlo come appunto   care support Non è necessario dimostrarne  appunto l’efficacia tukur ehm quindi questo   avverrà poi in un secondo step un secondo step  in cui auspicabilmente si farà appunto se la  

Il primo step va in porto e il secondo Step sarà  quello dello studio multicentrico che ovviamente   coinvolgerà questa volta più centri italiani uno  studio randomizzato controllato rispetto appunto   al trattamento standard In modo tale da questa  volta veramente dimostrarne l’efficacia appunto   rispetto all al trattamento standard l’efficacia  appunto rispetto ad alcuni Emma che stabiliremo  

Abbiamo appunto già stabilito in realtà e in  quel caso poi ovviamente il il prodotto potrà   essere registrato come terapia appunto digitale  dell’insonnia ovviamente dopo aver avviato i   processi appunto con tutti gli enti regolatori che  ne permettono la certificazione e auspicabilmente  

Ne permettano poi la prescrizione appunto da  parte del sistema sanitario nazionale per cui   Diciamo che l’obiettivo di questo è proprio quello  di visto che sappiamo che la terap apia digitale   appunto per l’insonnia funziona Funziona appunto  come quella visavì o come quella di gruppo o  

Comunque appunto in maniera sovrapponibile Allora  L’obiettivo è proprio e visto che in Italia non   è disponibile L’obiettivo è proprio quella di  realizzarne di realizzare questo strumento che   sia appunto efficace per il paziente e che appunto  Una volta dimostrata l’efficacia possa essere  

Prescritto proprio dal sistema sanitario nazionale  In modo tale da raggiungere il maggior numero di   pazienti In modo tale da garantire finalmente  la il primo la prima linea terapeutica per   appunto l’insonnia ad un numero sempre maggiore  di pazienti quindi ci aspettiamo questo e spero  

Di potervi aggiornare appunto l’anno prossimo  o anche appunto prima su questa sugli sviluppi   appunto di questo di questo progetto e per cui  io vi saluto e passo la parola appunto alla Mod   i e ai colleghi che mi seguiranno nel corso di  questa giornata Grazie a tutti e e buona e buona  

Serata ringraziamo la professoressa Antelmi per  questa bellissima relazione in mezz’ora è riuscita   a partire dalla fisiopatologia dell’insonnia  fino ad arrivare appunto alla a parlarci della   terapia cognitivo comportamentale Vi ricordo che  la terapia cognitivo comportamentale Come diceva   la professoressa è riconosciuta come eh terapia di  prima linea ma il problema fondamentale è riuscire  

A raggiungere una quantità eh sufficente di di  pazienti attualmente viene fatta solo in pochi   centri e il vantaggio di questa terapia per ora  è che è in mano a persone esperte quindi che sono   in grado di di riuscire a gestirla e riuscire a a  controllarla il problema della terapia digitale è  

Che appunto raggiungendo un un maggior numero di  persone quindi essendo una terapia più fruibile   e sicuramente meno costosa per il paziente ha il  limite però di non avere questo rapporto con il   terapeuta Eh che secondo me è fondamentale poi  nella riuscita e nell’efficacia della terapia  

Per cui Eh Sicuramente sarà importante vedere  il risultato e quindi quello che i pazienti ci   diranno riguardo all’efficacia della terapia ma  dovremmo chiedere Anche secondo me agli esperti   in questo campo cosa ne pensano Su Su quelli che  sono i limiti e invece le potenzialità di questa  

Terapia quindi sicuramente importante unimportante  passaggio in avanti è importante sentire anche il   parere degli esperti Dunque Volevo solo aggiungere  qualche parola alla relazione eh della collega   Antelmi e quello che diceva adesso l’amica e  collega Paola Proserpio eh in parte il futuro  

È evidente Eh pensavo che l’avrebbe detto Ma un  pezzo è mancato la app chiamiamola così brevettata   ormai ultra valdata se si potesse usare questo  termine slippo la Colin Espi in Scozia è oggetto   anche di qualcosa che merita di essere brevemente  raccontato perché si inserisce Secondo me  

Completamente nello spirito di questa giornata in  cui si guarda anche alle politiche sociali oltre   che alle politiche di Sal bene circa 2 anni fa il  Parlamento scozzese nella sua autonomia relativa   rispetto a quello del Regno Unito Ha deliberato  di raggiungere tutti gli assistiti del sistema  

Italo scozzese e gratuitamente fornire loro l’app  Evidentemente è qualcosa di molto lungimirante è   molto lungimirante da una parte perché significa  che uno stato seppur stato fra virgolette come   sapete il referendum non ha riconosciuto  all’autonomia della Scozia comunque uno   stato come la Scozia ha visto lungo perché se uno  confronta indipendentemente da ogni considerazione  

Di salute ma solo l’aspetto economico Quanto costa  l’insonnia Come costi diretti e indiretti e le   Stime più accreditate praticamente dovunque nel  mondo quantificano in una percentuale oscillando   fra 1 e 2% del PIL quanto sono i costi diretti e  indiretti fare una scelta come quella che ha fatto  

La Scozia È lungimirante anche economicamente  perché indipendentemente D ricadute in termini   di salute Indipendentemente dalle ricadute nei  termini di appropriato trattamento dell’insonnia   e di raggiungere una platea di pazienti che non  sarebbero raggiunti dai professionisti della   terapia cognitiv comportamentale però si rivelerà  ma questo lo vedremo quando i primi dati saranno  

Disponibili anche con cons guadagno economico  nei termini di spesa sanità ed è un aspetto non   secondario che deve orientare i legislatori  in qualche modo ad avere attenzione a quanto   si muove nel mondo del digitale anche il mondo  dei trattamenti dell’insonnia per passare alla  

Scaletta della giornata Il pross la prossima  relazione è quella del collega Andrea romigi   professore all’università Oddio non mi  ricordo il nome di Roma è recentemente   diventato professore all’università e professor  romigi a cui è stato chiesto se volete di di   affrontare un argomento delicato a volte taciuto  letteralmente il titolo relazione ai farmaci che  

Si associano effetti negativi sul sonno da un  paio di anni devo confessare in tutta sincerità   ho preso una diapositiva di una relazione di  Silvio galatini come sapete è stato per anni   il presidente del Mario [ __ ] quindi uno dei  massimi farmacologi italiani lui a sua volta l’ha  

Preso da uno geriatra questa slide nella slide si  vede sostanzialmente su un tavolo i farmaci che   un anziano assumeva era una slide impressionante  non a non a caso lui la usa e io la riuso perché   fa vedere sostanzialmente quello che in parte  sappiamo ci sono alcuni anziani che usano fino  

A 20-30 farmaci contemporaneamente nessuno vuole  discutere evidentemente l’appropriatezza di certe   scelte farmacologiche ma sempre più diventa  necessario capire anche i meccanismi di azione   incrociati nell’uso contemporaneo dei farmaci  E nel caso specifico della relazione che il   collega romic Adesso farà quello che gli è stato  chiesto è proprio di affrontare come altri farmaci  

Abbiano potenziali effetti negativi sul sonno  e quindi penso che abbia un importante diciamo   così obiettivo come dire di salute soprattutto in  fasce di età fragili come quelle dell’anziano in   cui evidentemente l’assunzione di più classi  farmacologiche per diversi tipi di disturbi  

È spesso la regola darei la parola al collega  Andrea Ricci Buongiorno a tutti e parleremo oggi   dei farmaci che si associano ad effetti negativi  sul sonno argomento molto interessante ma anche   molto molto complesso che prevede Appunto una  una breve introduzione Innanzitutto Ormi noi  

Chi si occupa di salute sa benissimo che ci sono  nel nostro nel nostro organismo degli orologi   intrinseci che determinano non solo delle funzioni  fisiologiche faccio solo dei semplici esempi   la pressione arteriosa la frequenza cardiaca a  livelli ormonali le capacità respiratorie Ma anche  

Gli stessi eventi patologici hanno un controllo  Circ diano cioè un’oscillazione la giornata che   segue proprio i ritmi del sonno e della veglia e  come vedete in questa grafica di questo recente   lavoro che ha proprio come obiettivo quello di  focalizzare su una medicina di di precisione che  

Tenga conto di della eh della tempistica di alcuni  processi e di alcuni elementi fisiologici di come   appunto le funzioni del sonno vadano a regolare  espressioni geniche Ma anche vie metaboliche con   un andamento che è un andamento temporale in cui  la medicina di precisione Probabilmente assumerà  

Un ruolo diciamo fondamentale in tutto questo si  sviluppano concetti di cronoterapia che tengono   conto del fatto che alcuni eventi ad esempio  questo è un modello animale in cui la luce va   a modulare l’espressione l’espressione la la  conduttanza di alcuni canali e quindi poi la  

Sintesi della melatonina e vedete in un modello  di un animale così eh Questo è un modello ottenuto   proprio dal pollo si vede come ci sia una  oscillazione dell’espressione genica che è ben   è notoriamente presente anche nell’uomo e che ha  la possibilità di di di consentire delle terapie  

Che possono essere temporizzate a in particolari  fasi del ciclo eh circadiano È per questo motivo   che la cronobiologia cioè quella branca della  biologia che si occupa dei fenomeni fisiologici   e patologici Eh che hanno un andamento temporale  specifico ha anche all’interno la cosiddetta  

Cronofarmacologia cioè che va a vedere quali sono  gli effetti dei farmaci sulla tempistica degli   eventi e dei ritmi biologici e andando a vedere  due aspetti da una parte l’effetto terapeutico   e quindi la cronoterapia quindi andare a trattare  un problema nel momento di Maggiore suscettibilità  

Dall’altra la cronotassi cioè l’attenzione  alla presenza di effetti collaterali legati   proprio Ai ritmi circadiani e alle modalità di  somministrazione dei farmaci questo perché deve   tener conto del fatto che noi abbiamo dei processi  fisiologici che regolano il sonno processo  

Omeostatico che è la pressione che aumenta del  nostro sonno la necessità di sonno via via che   ci allontaniamo dal momento in cui ci siamo  svegliati processo che regola profondamente la   trasmissione Gabba ergica e il processo circadiano  quindi l’alternanza sonno vlia un ritmo che ha una  

Durata di totale di circa 25 ore e che ha un  ruolo fondamentale nella regolazione di di un   it or che si chiama orexina il nostro sonno è  organizzato in cicli della durata di un’ora e   mezza dove però all’interno di questi cicli c’è  unespressione delle varie fasi di sonno che cambia  

All’interno della notte abbiamo una prevalente  espressione del sonno REM nella seconda parte   della notte dove si shifta da una dominanza  Gabba a una dominanza colinergica Perché avere   attenzione agli effetti negativi dei farmaci sul  sonno perché come vedete la la slep Foundation  

Americana ci raccomanda vedete Queste sono le  raccomandazioni per i ragazzi in età scolare   e per i teenager una durata di sonno minima che  nell’adulto nell’adulto anche della della mia età   dovrebbe essere almeno di di 7 ore ma che e che  tenga conto di tutte le funzioni necessarie che  

Sono nella costellazione nella costellazione del  sonno ma per fare questo dobbiamo sapere che ci   sono dei processi preparatori nell’addormentarsi  che prevedono l’attivazione di alcuni meccanismi   genetici che vanno però poi a modulare  nelle ore che precedono l’addormentamento   la produzione di di sostanze proinfiammatorie  come l’interleuchina il tnf Alfa e all’interno  

Della cellula fattori come il fattore nucleare  KB che agiscono facendo rilasciare pochi secondi   prima dell’addormentamento eh sostanze come  l’adenosina come prostaglandine che vanno a   regolare proprio quella pressione di sonno voi  direte ma perché tutto questo prima di parlarci   dei farmaci perché dobbiamo cercare di capire  quello che succede dentro il nostro cervello  

Quando passiamo da sonno e veglia se vogliamo  capire perché abbiamo un effetto collaterale come   la sonnolenza o l’insonnia questo sistema questo  Flip Flop questo meccanismo regolatorio del sonno   che vede al centro l’or exina forse erroneamente  ritenuta L’interruttore del del del sonno perché  

Regola tantissime altre funzioni è prodotta  dall’ipotalamo laterale e va a regolare anche   tante altre monoamine o altri neurotrasmettitori  serotonina dopamina non adrenalina la stessa   estamina quando il il gaba blocca L’attività  dei dei neuroni orex sinergici e blocca anche   quella delle delle monoamine il risultato è una  prevalenza Gabba adenosina e prostaglandina D2  

E una prevalenza quindi di ridotta vigilanza Ma  come vediamo il la funzione dell’or exina non è   solo una funzione di di regolazione del sonno ma  anche ad esempio di di comportamenti alimentari di   pulsioni del sistema di di ricompensa ad esempio  Ma come vedete i livelli di oxina nella notte non  

Hanno come come ci si attenderebbe una riduzione  al al Nadir proprio durante la notte anzi il picco   si raggiunge alle prime ore nelle prime ore di  sonno e poi piano piano questo tende a scendere   un po’ perché viene misurata nel liquor e non  direttamente nel cervello n o a livello delle  

Sinapsi e un po’ Anche perché probabilmente  ci sono degli elementi preparatori delle altre   funzioni che sono decisamente più complesse che  del semplice riduzione di vigilanza qui in maniera   estremamente riduttiva ho cercato di riportare  quelli che sono i neurotrasmettitori maggiormente  

Coinvolti nella nell’alternanza sonno veglia per  farci poi capire perché ci troviamo di fronte a   degli effetti collaterali per esempio dovuti a  alcuni farmaci uno degli elementi che spesso ci   ci sorprende come una sostanza così banale come la  caffeina possa avere un effetto di tenerci sveglio  

Perché va ad antagonizzare un dei recettori per  l’adenosina che sono che come abbiamo visto sono   è una sostanza preparatoria l’addormentamento Ma  che aumenta e che riduce la nostra capacità eh di   performance eh la la nostra vigilanza quanto più  siamo deprivati deprivati di sonno Allora a questo  

Punto per cercare di capire quali sono gli effetti  negativi dei farmaci sul sonno dobbiamo tener   conto delle due componenti principali l’insonnia  e la sonnolenza cioè l’Iper l’iperattività però attraverso pur essendo gli estremi di  una stessa condizione Passa però attraverso   una disfunzione cognitiva in entrambi i casi ora  Questo queste condizioni possono essere prodotte  

Sia da farmaci psicotropi quindi farmaci che  sono fatti proprio per agire direttamente sul   sistema nervoso centrale o farmaci non psicotropi  e devono tenere conto della capacità lipofila cioè   di attraversare la barriera ematoencefalica  di queste sostanze e allora non parafrasando  

Un po’ le parole di Marco vengoni sulla sulla  possibilità che caffè e limone possano in qualche   modo contrastare l’hangover di alcune sostanze  l’hangover è un tipico esempio di un effetto   collaterale dovuto al fatto che noi utilizziamo  per esempio nel caso dei farmaci ipno induttori  

Dei farmaci che dovrebbero ottenere un livello  ipnotico fino a un intervallo di tempo desiderato   che dovrebbe essere la durata di sonno in realtà  se questa scavalla l’orario in cui ci dobbiamo   addormentare Abbiamo appunto l’effetto collaterale  Allora però che suc cede che insonnia e sonnolenza  

Possono essere effetto diretto del farmaco ma  anche indiretto Io potrei avere una sonnolenza   dovuta alla frammentazione del sonno notturno  dovuta al farmaco oppure essere indirettamente   dovuta alla comparsa o al peggioramento di  disturbi del sonno e il meccanismo legato o alla  

Somministrazione del farmaco o alla sospensione  quindi un effetto come vedete rebound di rimbalzo   i farmaci antidepressivi e partiamo da questi  per raccontarci un po’ gli effetti negativi sono   farmaci che sono indicati come vedete in varie  condizioni depressioni disturbi d’ansia disturbo   ossessivo compulsivo disturbo del comportamento  alimentare ma anche alcune particolari indicazioni  

Come l’emicrania il dolore cronico e in alcuni  casi utilizzati anche nell’insonnia vedete come   gli effetti degli antidepressivi sul sonno possono  essere diretti e indiretti se consideriamo le   varie categorie di farmaci antidepressivi i tra  i più vecchi eh e forse adesso anche un po’ meno  

Utilizzati antidepressivi triciclici ce ne sono  alcuni che di cui conosciamo bene le capacità   sedative l’amitriptilina la trimipramina si  sa che inducono sonnolenza e spesso vengono   somministrate la sera eh Anche per evitare appunto  l’eccessiva sonnolenza indotta da questi farmaci   al contrario la nortriptilina e la pipram hanno  effetti prevalentemente di insonnia mentre la  

Doxepina è un trici che è stato addirittura  indicato solo dall’ fda quindi non in Europa   per l’utilizzo nelle insonnie di mantenimento  del sonno Poi abbiamo i più noti e più famosi e   forse i più utilizzati antidepressivi che sono  gli inibitori del reuptake cioè del recupero  

Della serotonina cioè farmaci che aumentano  la disponibilità di serotonina Nel terminale   sinaptico tra questi il maggiore indiziato è la  fluvoxamina che ha in un terzo dei pazienti sia   la possibilità di provocare insonnia che di  provocare son Enza mentre il molto utilizzato  

E ben tollerato citato vedete provoca insonnia  in meno del 2% dei soggetti che lo utilizzano   quando poi si sono andati a mettere insieme  tutti i farmaci si è visto che insonnia e   sonnolenza compaiono con gli inibitori reuptake  della serotonina in circa il qui il 17-16 per  

Dei pazienti quando Confrontati con valori del  Placebo abbastanza sovrapponibili verso l’8 e   99% poi abbiamo farmaci che agiscono sia sulla  sul reuptake della serotonina che sul reuptake   della noradrenalina bella faxina dess bella faxina  e la duloxetina questi sono spesso associati ad AD  

Insonnia e e a sonnolenza un po’ meno in genere  vedete i valori sono diciamo si aggirano comunque   valori non poi così differenti Poi vedremo  che per diversi far fci i dati possono essere   parzialmente diversi poi abbiamo gli gli inibitori  del rept della adrenalina realtà un unico farmaco  

La reboxetina che non è molto utilizzato nella  pratica clinica e tendenzialmente ha un effetto   di incremento della vigilanza tant’è che è stato  anche utilizzato off lebel Ma in alcune ipersonnie   di tipo Centrale nel passato poi abbiamo degli  inibitori reuptake sia della non adrenalina che  

Della dopam Ina Nella fattispecie del bupropione  che è un farmaco interessante perché da una parte   tende ad avere un grosso effetto attivante  quindi andare in sonnia in circa l’ 11-20   per dei soggetti Questo dipende dalle dosi  dalle indicazioni dalle formulazioni per  

Esempio al lento rilascio piuttosto che pronte ma  è l’unico antidepressivo che potenzia la presenza   del REM mentre tutti gli altri in genere hanno  un effetto di incremento della latenza quindi   dell’attesa prima che compaia il sonno REM e  una una riduzione della quantità del Sonor gli  

Inibitori delle monoaminossidasi reversibili  e irreversibili non vengono più utilizzati Ma   hanno un ma hanno un effetto tendenzialmente di  insonnia poi abbiamo gli antagonisti eh per il   recettore ht2 questi sono stati molto utilizzati  e in parte sono anche anche indicati in alcune  

Rare forme in alcune diciamo forme di di insonnia  soprattutto di mantenimento Eh ma con una serie   di problematiche legate per esempio nel caso  della mirtazapina a parte anche altri effetti   collaterali come l’incremento ponderale ma vedete  il 54% dei pazienti manifesta sonnolenza ed è non  

È una sonnolenza Dos dipendente lo vedremo  perché è alla dose di 30 mg o inferiore a 30   mg che c’è la stimolazione c’è l’antagonismo  dei recettori istaminici H1 che provoca la   sonnolenza indotta da Mirta zapina ma abiamo  anche il trazodone che può dare vedete il meno  

Del 2% dei soggetti insonnia Quindi è un farmaco  è stato molto utilizzato invece per indurre sonno   soprattutto nelle formulazioni pronte a basse  dosi vedete abbiamo una sonnolenza presente nel   46% dei pazienti rispetto al 19% di quelli  del placero abbiamo poi un un ultimo gruppo  

Di farmaci antidepressivi più recente che sono  dei modulatori stimolatori della serotonina La   portixedda ne è un esempio dove i livelli sia  di insonnia che di sonnolenza segnalati erano   simili al Placebo Diciamo che questa recente  revisione sistematica degli effetti degli  

Antidepressivi sul sonno eh inizialmente ha messo  insieme tutti i dati dei tral clinici e vedete ha   fatto una sorta di podio della della sonnolenza  dell’Iper sonnolenza diurna ponendo come vedete   la fluvoxamina la clon imipramina il trazodone la  mirtaz Amina l’amitriptilina Quindi tutti farmaci  

Che avevamo appena citato e quando andate a vedere  le dosi vedete come con la Mirta zapina si è   accorta proprio di questa curva u legata proprio  alla dose di 30 mg che ha l’effetto Diciamo sull’istmo quindi dell’eccessivo arousal vedete  come il l’inibitore raptech della non adrenalina  

La reboxetina Ma anche gli inibitori misti non  adrenalina serotonina come la desm la faxina e   poi un triciclico come la clamina sembrano essere  maggiormente eh indiziati di indurre insonnia   quando poi si sono messi in me insieme anche  le dosi vedete che la fluvoxamina Qui c’è un un  

Piccolo refuso nel lavoro nella tabella del lavoro  eh la fluvoxamina risulta più frequentemente dare   eh avere un maggior rischio di sonnolenza  e la reboxetina avere un minor un maggior   rischio di insonnia Esistono poi anche i farmaci  antipsicotici utilizzati come farmaci psicotropici  

Per esempio nel trattare disturbi psicotici la  schizofrenia disturbo bipolare e anche in alcuni   casi a supporto della terapia della depressione  maggiore Gli antipsicotici stessi possono avere   un effetto diretto o indiretto sul sonno e  hanno due categorie Sostanzialmente i vecchi  

Quelli di prima generazione o cosiddetti tipici  dove prevale in per alcuni la sonnolenza vedete   La corprit Zina l’op peridol quasi un terzo dei  pazienti hanno eccessiva sonnolenza e per altri   vedete è presente in un quarto dei pazienti per la  tioridazina l’aloperidolo l’insonnia poi ci sono  

Ovviamente gli atipici dove addirittura l’insonnia  è presente con la clozapina fino a oltre metà del   del campione quindi vedete ha proprio la medaglia  diciamo del dell’effetto diciamo dell’insonnia   e quindi eh in una cronoterapia andare a pensare  di ovviamente di somministrarlo di giorno e non  

Di sera può essere utile anche considerando i  rapporti Bi univoci che ci sono tra disturbo   psicotico e e e e sonno perché la carenza  di sonno tende a peggiorare la severità dei   sintomi psichiatrici e la sonnolenza invece eh  negli atipici con il risperidone un ranz Pina è  

Presente in un terzo dei pazienti e circa nel 16%  con quii Pina ziprasidone Abbiamo poi questo case   che è quello della quetiapina sappiamo molto  bene che la quetiapina è molto utilizzata per   indurre sonno soprattutto nel nelle persone  anziane non responsive ai a classici farmaci  

Per l’insonnia Eh ma utilizzando lo fleb Cioè è  un trattamento che non ha l’indicazione Specifica   e che anzi rilevanze della letteratura hanno  dimostrato che l’utilizzo di questa tipologia   di farmaci può aumentare rischi cognitivi può  aumentare i rischi di caduta e vedremo anche  

Qualcosina in più questa recentissima revisione  sistematica apparsa su una rilevante rivista di   neuropsicofarmacologia ha sottolineato rivedendo  tutti i dati che la quetiapina a a basse dosi gli   autori descrivono 150 Mg come una bassa dose per  un anziano Non è proprio una bassissima dose eh  

Potrebbero migliorare Potrebbe migliorare  la qualità del sonno e dare una maggiore   continuità del sonno se si va però nel materiale  supplementare di questo lavoro ci si accorge però   che la quetiapina anche nelle dosi indicate ha  però effetti negativi su sonnolenza sedazione e  

Su quella effetto collaterale che è intraducibile  in italiano che è la diginess questa sensazione   di di non essere eh di sbandamento di essere  ovattato in qualche modo che rende ovviamente   più difficile l’utilizzo nella pratica clinica  di questo tipo di farmaco con questa indicazione  

Abbiamo poi il problema legato all’utilizzo dei  farmaci anticrisi epilettica Sappiamo che in   epilessia la relazione tra sonno ed epilessia è  estremamente importante biunivoca come in tante   patologie neurologiche sappiamo che se il sonno è  più disturbato l’epilessia può avere delle delle  

Crisi può avere un incremento delle crisi e ci  e ma sappiamo anche che la presenza delle crisi   tende a frammentare il sonno stesso i farmaci sono  una variabile ulteriore non voglio tediarvi con   percentuali e freccette relative alle singole fasi  di sonno ma in questa tabella che nel nell’ex Pert  

Opinion a cui ho avuto il piacere di partecipare  eh Qualche anno fa abbiamo fatto Ci siamo un po’   posti la domanda di segnalare alcuni dei disturbi  del sonno in cui farmaci che per esempio possono   avere un effetto sulla depressione del respiro  come i barbiturici possono peggiorare le apnee  

Notturne mentre invece potrebbero migliorare  un po’ la continuità di sonno oppure come   farmaci che fanno incrementare il peso possano  invece avere effetti negativi sulla sindrome   delle apnee notturne o farmaci che attivanti  possono avere effetti per esempio negativi   possono indurre Insonnia o indurre o peggiorare  alcuni disturbi del sonno come la sindrome delle  

Gambe senza riposo per questo motivo abbiamo  cercato di creare delle degli algoritmi che   raccontassero allo specialista che si occupa del  del paziente attenzione se rilevi un disturbo del   sonno in questa in persone con epilessia dove  Dobbiamo porre una grande attenzione sulla loro  

Qualità del sonno cerca di ottimizzare i farmaci  esistenti e quindi se l menta insonnia e abbiamo   dei farmaci anticrisi allertano il rischio  di insonnia magari considerare l’ipotesi o   di anticipare l’orario o di rimodulare l’orario  di somministrazione oppure di switchare verso   farmaci che hanno un comportamento più neutro  o più favorevole nei confronti dell’insonnia  

Al contrario quando è presente sonnolenza diurna  una volta escluse tutte le altre cause e questo   è valido anche per l’insonnia e applicate le  norme di igene del sonno eh se abbiamo farmaci   potenzialmente molto sedativi durante il giorno  pensare alla possibilità di una somministrazione  

Serale se l’emivita la farmacocinetica di questo  farmac di questi farmaci lo consente è sicuramente   una valida strategia di natura eh di natura  terapeutica e poi ci sono Gli insospettabili   perché Eh abbiamo dei farmaci che noi assumiamo  spesso anche con una certa facilità gli analgesici  

Che ci servono a eliminare il dolore Sappiamo  benissimo che un dolore Soprattutto se è un dolore   cronico altera il nostro sonno perché non ci  aiuta a dormire ma di parimenti dall’altra parte   abbiamo il problema che un un sonno eccessivamente  frammentato può agire in qualche modo modulando a  

Ribasso la soglia di percezione del dolore ma su  prostaglandina e mediatori dell’inf infiammazione   e farmaci antinfiammatori sappiamo poco sul  sonno alcuni lavori in acuto sull’utilizzo del   dei salicilati hanno dimostrato un incremento  della frammentazione del sonno un’efficienza   del sonno minore quindi una minore quantità  di di effettivo sonno sul tempo di letto che  

Trascorriamo un maggior numero di risvegli e  una riduzione del sonno profondo nel caso dell’   Ibuprofene anche qui l’assunzione acuta sembra  indurre una maggiore frammentazione eh del una   maggiore frammentazione del sonno ma l’utilizzo  cronico che poi è il modello forse più vicino  

Alla realtà è diciamo ha ha meno informazioni e  non non abbiamo lavori in merito sull’utilizzo ad   esempio della dei salicilati sappiamo che rispetto  al Placebo il sonno on delente vedete si riduce Eh   significativamente e lo fa anche a distanza di  tempo questo aspetto è importante perché c’è una  

Forte connessione tra le interli infiammatorie  Ve l’ho accennato prima quando c’è un evento   infiammatorio in atto eh l’incremento della  produzione di alcune eh sostanze proinfiammatorie   come l’interleuchina 1 il tnf le prostaglandine  D2 aumentano il sonno non REM l’aumento del sono  

Non remma ha un ha diciamo in qualche modo un  effetto protettivo Eh e mantiene una risposta   infiammatoria di grado intermedio in qualche modo  migliora anche la risposta immunitaria quando   però l’entità della della del del dell’evento  infiammatorio eccessivamente elevata il risultato  

Può essere quello di una intensa disgregazione  e frammentazione del sonno e parimenti di un   peggioramento dei sintomi legati all’infiammazione  e poi abbiamo il capitolo oppioidi utilizzati   sempre nel dolore cronico e con lo stesso problema  di cui abbiamo parlato prima ma con un problema  

In più richiamiamo un attimo rapidamente quello  che è il meccanismo d’azione di questi farmaci   che agiscono sia nel grigio periacqueduttale  centralmente ma anche sulle corna posteriori del   nostro midollo la loro Il loro meccanismo che va  a Diciamo che che va ad interagire con i rettori  

Mi e Delta della per per per gli oppioidi  agisce riducendo diciamo iperpolarizzazione Endo la trasmissione eccitatoria glutamatergic  ma anche va a a modulare negativamente la   produzione di adenosina uno degli effetti  più frequentemente riportato è quello di una   sedazione ma erroneamente A quanto si pensa  non inducono non inducono sonno perché la i  

Pochi lavori esistenti ci dicono che si riduce  il sonno REM e si riduce il sonno profondo Quindi   qualitativamente c’è un effetto probabilmente  sia diretto che che indiretto E questa recente   revisione sull’utilizzo degli de dei farmaci  oppioidi nel nel dolore cronico lombare ha  

Dato una minima evidenza Ma come vedete gli  stessi autori Dicono che sia improbabile   che sia clinicamente significativo l’effetto  migliorativo che è stato rilevato sul sonno   ma gli oppioidi hanno il problema delle apnee  del sonno vedete i quadri di apnee centrali  

Questo è uno dei primi lavori che ha aumentato  Vedete un quadro la comparsa della sindrome di   apne centrali legata al fatto che questi farmaci  vanno a ridurre il tono muscolare e a ridurre la   frequenza respiratoria ma non ci sono solo gli  oppioidi ci sono anche farmaci utilizzati nella  

Comune terapia del dell’ipertensione o delle  aritmie come i Betabloccanti che andando a   agire sul recettore Bet drr energico ma anche  antagonizzare per la serotonina o sopprimendo   il relas di melatonina hanno come risultato  l’insonnia così come eh anche eh anche dei farmaci [Musica] alfaliquid di cui abbiamo parlato  precedentemente o la teofillina che agisce

Antagonizzare e questa è una revisione recente  sugli effetti degli ipnotici sulle apnee notturne   e e Sulla respirazione sulla qualità respiratoria  che ha un po’ minimizzato su alcuni farmaci   quell’effetto che spesso ci blocca nell’utilizzare  questi farmaci l’attenzione Ovviamente va tenuta  

Sempre alta ma Dobbiamo considerare che spesso  ad esempio nel caso del di una z Drag come lo   Zolpidem i dati precedenti in letteratura erano  legati a dosi di farmaco elevate che non vengono   usate nella pratica clinica esiste poi il eh  esiste poi tutta una serie di di farmaci che  

Può avere effetti negativi sulle apnee notturne  e lo fa sia su sull’ apnee di tipo Strut io che   sull’ apnee di tipo Centrale Qui appunto se  citiamo ancora gli oppioidi sul discorso delle   Benzo di azepine è un discorso a parte perché Eh  l’aspetto interessante delle Benzo di azepine è  

Che queste possono ridurre un po’ la la soglia  di arousal e in qualche modo potrebbero rendere   più severa l’ipossia ma minore in qualche modo  il numero delle degli eventi apnoici anche se   i dati diciamo di letteratura sono realmente poco  poco consistenti e un ultimo cenno va fatto sugli  

Effetti su alcuni disturbi del sonno come la  sindrome delle gambe senza riposo comunemente   molto sovrastimato il il problema della dell’es  cerbione o della comparsa di sintomi della   sindrome delle gambe senza riposo dovuta ad  alcuni farmaci soprattutto antidepressivi in   realtà la revisione di letteratura più recente  ha dimostrato che per quanto non comune alcuni  

Farmaci come la Vella faxina la sertralina la  fluxe Dina soprattutto la mirtazapina che è   uno di quelli che più frequentemente lo fa ma  anche la duloxetin e i sali i sali di litio   Ma così come anche altri farmaci antipsicotici  che Eh sono citati in questa in questa tabella e  

Alcuni farmaci anticrisi queste segnalazioni per  esempio sul topiramato sono state fatte proprio   dal centro in cui ho ho lavorato per per diversi  anni proprio andando a considerare le possibili   interazioni con alcuni meccanismi d’azione come  ad esempio la trasmissione dopaminergica questo  

Escursus ci deve un po’ riportare indietro nel  Temp tempo c’è un aforisma della della medicina   che porta ad affermare che primum non nocere cioè  prima cosa non dobbiamo non dobbiamo danneggiare   diciamo il questo aforismo attribuito erroneamente  ad Ippocrate in realtà affonda le sue radici nella  

Medicina del seic e probabilmente viene citato poi  successivamente viene rivisto più recentemente con   non primum non plus nocere quam su currere Cioè  dobbiamo cercare ovviamente di ragionare sempre   quando utilizziamo dei farmaci non solo di  di non fare danni ma di non farli Dan di non  

Fare più danni di quanto non diamo beneficio al  nostro paziente Per quanto sembri scontato in una   condizione dove l’over treatment rappresenta una  un rischio molto importante diventa sempre più   importante pensare ai possibili effetti  collaterali soprattutto sul sonno e vi

Ringrazio Grazie per la bella relazione di Di  Andrea romigi ripeto Certamente nei limiti del   tempo non era possibile coprire tutta la  farmacologia che ha effetti avversi sul   sonno perché aai più ampia evidentemente di  quello che lui ha potuto trattare in mezz’ora  

Però penso che sia giusto quantomeno che ci  siamo posti il problema e la redazione c’è il   merito è apprezzabile indubbiamente per questo  di aver focalizzato su alcune classi di farmaci   quelle che sostanzialmente chiamiamo psicotropi  tipicamente io a questo punto passerei la parola  

Alla mia amica e collega Paola Proserpio per la  presentazione del successivo speaker siamo quasi   verso la fine ci avviciniamo mancano e direi che  anche questa relazione Nonostante sia una delle   ultime tratta uno degli argomenti più direi up to  date nel senso che sicuramente gli infortuni sul  

Lavoro Sono un problema di rilevanza pubblica  importantissima e nell’ultimo anno ne abbiamo   avuto degli esempi sicuramente significativi  sia come numero che come gravità forse non tutti   sanno che anche il sonno può avere un ruolo sugli  infortuni sulla causa degli infortuni sul lavoro  

E chi di più esperto poteva parlare di questo  tema se non Sergio Garbarino Sergio Garbarino   è un neurologo che nasce dal gruppo degli  esperti sonology di Genova e lui ha dedicato   tutta direi La maggior parte della sua carriera  parlando interessandosi a le implicazioni che il  

Sonno può avere sui lavoratori e sicuramente  interessandosi di medicina del lavoro per cui   lui ci parlerà di quanto pesano i distrubi del  sonno sugli infortuni del Lavoro Buonasera a   tutti affrontiamo un argomento di grande rilevanza  sociosanitaria e è rilevante perché L’infortunio  

Sul lavoro in soprattutto in questi ultimi anni in  Italia ha assunto dei con notti che vanno bene Al   di là dell’aspetto medico sanitario in questo caso  parleremo del influenza dell’associazione con i   disturbi del sonno e quindi questo è un argomento  se vogliamo focalizzato in questo in questo modo  

Abbastanza nuovo le ci sono delle novità Se non  alto di approccio ma e che cos’è L’infortunio   sul lavoro L’infortunio sul lavoro è un evento  lesivo che accade per causa violent in occasione   di lavoro o durante il pendolarismo in itinere  dal quale possono derivare la morte un’inabilità  

Permanente parziale o assoluta o un’inabilità  assoluta temporanea che comporta astensione   sul lavoro questo è molto importante perché va  differenziato dall’incidente che è un evento che   avviene al di fuori D lavoro la nostra società si  connota come una società dove i ritmi sono molto  

Molto molto esasperati il sonno è considerato un  lusso noi sappiamo che un terzo della nostra vita   dovremmo impiegarlo a dormire in realtà questo man  mano che inseguiamo diciamo così per vari motivi   i cambiamenti sociali e soprattutto la dirompente  innovazione tecnologica È una società che diventa  

24 ore su 24 7 giorni su 7 365 giorni all’anno il  sonno come ho detto viene molto in questo caso eh   ridotto poi abbiamo avuto l’esperienza del covid  che ci ha anche dimostrato quanto questo sia vero  

In un senso e nell’altro In sostanza una società  di deprivati di sonno Con gravi problemi poi di   salute pubblica determinate ovviamente dalla  eccessiva sonnolenza diurna fatica dal Diciamo   problemi anche cognitivi eccetera eccetera e la  cosa importante è capire che questa condizione ha  

Modificato gli stili di vita le abitudini di sonno  di veglia di ormai generazioni ormai delle ultime   generazioni e ha creato una condizione nell’ambito  lavorativo dove noi vediamo una discrepanza tra   le ore di sonno notturno quando si è in a fine  settimana fuori dal lavoro e quando invece si è  

In nelle giornate di attività lavorativa e questo  in questo studio noi vediamo nei due grafici come   la differenza talvolta sia abbastanza sensibile  e statisticamente significativa di circa 2 ore   questo Configura una deprivazione di sonno che  viene in qualche modo classificata con come Social  

Jet leg in quanto c’è anche un disallineamento  dell’orologio biologico nei nuclei sofic asmatici   quindi un problema circadiano questo porta  chiaramente a recuperare poi il sonno il fine   settimana quando si riesce quando si può porta in  sostanza ad un accumulo e questo studio dimostra  

Ad esempio come il problema sia veramente  pervasivo nella nostra società e questi sono i   lavoratori che vengono valutati sono lavoratori  europei campione molto ampio dove si vede che   durante la settimana lavorativa tendiamo a perdere  almeno un’ ora nel 64% dei casi di sonno notturno  

E nei casi più più più spinti diciamo così il 27%  perde 2 ore e in sostanza vorrebbe dire che a fine   settimana perdiamo quasi mezza notte di sonno e  nel caso invece delle 2 ore una notte di sonno  

Questo è un evento molto importante perché va a  contrastare a quello che noi conosciamo e quello   avrete già sentito da altri miei colleghi la  regolazione del sonno che si basa principalmente   su un sistema circadiano cioè il processo  circadiano che dà la propensione del sonno  

Durante la Arco delle 24 ore e durante il giorno  ovviamente anche e ed igienicamente determinata   e il soprattutto il fattore omeostatico cioè che  praticamente ci dà la condizione di accumulo di   Veglia man mano che stiamo svegli durante  il giorno non sono questi due fattori più  

Importanti nonostante tutto perché sembra essere  più importante fattori i sincronizzatori esterni   ambientali l’alternanza luce buio attività a  riposo determinata soprattutto dall’orologio   quindi l’attività lavorativa i pasti eccetera  insomma le abitudini sociali che hanno un impatto   veramente importante questo si intreccia in una  regolazione che non si basa solo sui clock jeans  

Classici del del dei ritmi diciamo del Drive  circadiani sia centrali che periferici ma anche   quelli del del livello omeostatico e quelli che  governano il comportamento Tutto quanto questo   viene deve essere armoniosamente ehm regolato  è chiaro che può succedere che eh Questi questa  

Deprivazione di sonno faccia Saltare questo  andamento sinusoidale facendo di crescendo Eh   diciamo così di durante la giornata ehm ascesa  esponenziale che poi con una caduta asintotica   sul punto asintotico con decremento con il sonno  profondo che ritorna quindi ad una condizione poi  

Al mattino di normalità questo non è un processo  che viene molto rispettato Ma il problema non   è tanto che non venga rispettato e che Noi  perdiamo ore di sonno e abbiamo un diciamo così   problematica di disturbo circadiano cioè del ciclo  sveglia ma il fatto che la deprivazione di sonno  

Insieme all disallineamento circadiano Determina  un aumento dell’eccessiva sonnolenza che a sua   volta interagisce negativamente con il controllo  cognitivo emozionale a livello cerebrale e oggi   noi sappiamo individuare con precisioni quali  sono le aree che entrano in gioco poi in quello   che noi chiamiamo la performance psicofisica  che ci coinvolge sia nell’attività lavorativa  

Ma anche in tutte le nostre attività quotidiane  e qui a fianco con i tempi di reazione o i pvt e   con una casistica sterminata che ci proviene  anche dagli Stati Uniti diciamo da da quelli   che sono le selezioni concorsuali a pubbliche in  particolare dei dei corpi speciali delle Forze  

Armate americane che dimostrano che man mano  che si ha la perdita di sonno vedete in questo   caso e la la la quantità di errori commessi a  soggetti che vengono sottoposte delle tasche   vengono valutati con questi tempi di reazioni  aumenta per avere un break Point drammatico  

Quando uno perde 4 ore di sono notturno Quindi  significa che se noi dormiamo normalmente 7 7   ore e mezzo 6 ore e mezzo Andi sotto le 4 ore  per notte gli effetti sono sicuramente negativi   al giorno dopo nei giorni successivi se non  si recupera da parte di chiunque e al di là D

Per parlare di quanto è diffusa l’eccessiva  sonnolenza diun nella nostra società lo è   lo è per forza perché voi Vedete qui c’è una  classificazione molto sommaria e veloce vediamo   che c’è una sonnolenza un’eccessiva sonnolenza  diciamo quasi fisiologica dovuto a età correlata  

Dovuto ad esempio i giovani gli adolescenti  tendono ad essere più sonnolenti proprio per   motivi fisiologici che non è il caso qui stare  a diciamo esplicitare diciamo che secondo delle   fasi di vita noi abbiamo dei momenti che però  sono comunque presenti sempre ad ogni epoca età  

E fascia di età Nel senso che noi abbiamo maggior  tendenza all’addormentamento ad esempio nel miden   dalle 2 alle 4:00 del pomeriggio e quindi questo  è già una sonnolenza diciamo così fisiologica che   però in certi casi può avere un riflesso nella  nella attivà di tutti i giorni Diciamo che i  

Problemi vengono fuori quando ci sono delle forti  deprivazioni di sonno de alterazioni del ritmo   circadiano consumo di sostanze alcolici farmaci  poi le patologie e tra le patologie Sicuramente   quella del sonno le apnee notturno la sindrome P  CR costruttive l’osa In sostanza è quella che più  

Frequentemente determina anche da un punto di  vista proprio epidemiologico dalla prevalenza   e eccessiva sonnolenza diurna poi abbiamo  chiaramente anche T Alt altre patologie di   natura anche psichiatrica e internistica oltre  che dei disturbi del sonno quali l’insonnia   la narcolessia e le sindrome delle gambe senza  riposo il turnismo Ecco il il parlando di lavoro  

Sicuramente chi lavora di notte in maniera  i night worker fissi che fanno solo le notti   come ad esempio può capitare tanto per farci per  intendere ai tassisti oppure più frequentemente   chi entra in un ciclo di turnazione dove prev  anche il turno di notte e a questo punto noi  

Abbiamo un elemento che è molto diffuso ed è in  continua espansione Nelle società tecnologicamente   avanzate perché è un un mezzo diciamo così  utilizzato un strumento di competitività della   globalizzazione spinta e e non lo è solo per  quette le professioni essenziali la sanità le  

Comunicazioni trasporti forze dell’ordine ma  ormai per tutte le categorie LAV e in questo   caso soprattutto nel terziario e nell’ambito  nel diciamo settore economico finanziario Per   non parlare anche qu settore della distribuzione  alimentare questa differenza quindi di dormire   durante il giorno per recuperare il sonno notturno  creerà dei problemi che potranno essere ridotti  

Noi sappiamo come sia l’american Academy SL Manis  negli Stati Uniti insieme alla slip Research   Society hanno addirittura approntato delle le  linee guida per cercare di governare di normare   per ridurre e attutire al minimo questo tipo di  problematica Tuttavia in certi casi la sindrome  

Da shift worker cioè da lavoratore notturno può  evidenziarsi ed è ha una frequenza una recente   metanalisi la pone intorno al 26 27% e una volta  che noi sappiamo questo bisogna andare a vedere   da un punto di vista proprio in laboratorio  neurofisiologico cosa accade a chi dorme in  

Una notte normalmente al di fuori ovviamente da  D dal turno e quindi ha una un sonno di buona   efficienza come vedete in questa linea rossa noi  vediamo che un sonno è molto efficiente Ma sarà   anche ristoratore un sonno ristoratore al giorno  dopo e permetterà quindi dei livelli di livelli  

Di vigilanza e di attenzione di performance molto  elevati e invece vediamo ahimè che tutti quelli   che tendono di a dormire con un sonno chiamiamolo  di recupero durante la giornata e per recuperare   appunto la notte che siano una notte due notti  tre notti consecutive hanno comunque un sonno  

Meno efficiente meno ristoratore con propensione  maggiore al sonno durante la notte e ridotti i   livelli di alertness di vigilanza e qui vediamo  che questi soggetti sono stati valutati di nuovo   con i tempi di reazioni E si vede che il numero  di errori che che che si presenta sono sicuramente  

Più elevati nelle notte consecutive che si sono  fatte Quindi nei tre consecutivi periodi di riposo   diurno rispetto a una notte ovviamente normale eh  Questo è l’aspetto che più noi interessa perché   partiamo da lontano per dire attenzione m un sonno  non buono sia come quantità che qualità porta ad  

Una condizione di diciamo così deprivazioni di  sonno di sfasamento circadiano è un alterazione   della vigilanza fino ad arrivare a eccessiva  sonnolenza e poi diciamo che è una cosa più   giornalistica al famoso epifenomeno del colpo  di sonno Però in realtà quello che noi dobbiamo  

Valutare qui è il l’andamento della curva del  rischio vo vedete Mattino pomeriggio notte il   Qui abbiamo il maggior rischio durante la notte  qui vediamo che durante la notte quasi sempre   posizionata tra le 2:00 e le 6:00 ma soprattutto  le 2:00 le le tre è un picco massimo di rischio di  

Infortuni sul lavoro per chi fa la notte ma le la  tendenza soprattutto nei lavoratori anglosassoni   fino a qualche anno fa di fare note consecutive  Soprattutto all’interno degli ospedali portava   anche delle conseguenze drammatiche soprattutto  la quarta notte con alta probabilità di rischio  

Di infortunio e questo argomento è stato molto  sentito questa è una roba che mi riguarda anche   perché me ne sono occupato veramente tanto in  questi ultimi 20-25 anni e dove e particolarmente   il nostro gruppo di Genova ha cercato di valutare  in tempi non sospetti cioè molti addirittura  

Decenni fa l’impatto che poteva avere non solo  sull’infortunio sul lavoro ma anche sulla perdita   del rendimento professionale del l’errore della  qualità della produzione e quindi una una una   diminuzione dei costi oltre che un problema legato  eminentemente all’infortunio Ma l’infortunio  

È sempre legato a a qualcosa che avviene at the  workplace sul posto di lavoro No questi infortuni   in itinere rappresentano una parte importante  nell’epidemia D D dell’infortunistica come anche   PR vedremo rilevato dall’INAIL in questo nostro  studio del 2007 del nostro gruppo ancora avevamo   visto come confrontando nel nell’ambito della  settore pubblico dell’amministrazione pubblica  

Era una larga popolazione del nord Italia  confrontando i turnisti contro i non turnisti   si vedeva che la qualità la quantità del sono  era migliore nettamente Ovviamente nel gruppo   dei non turnisti ma soprattutto e nei turnisti  il periodo di maggior probabilità di incorrere  

In un infortunio itin era nell’uscita  dopo il turno di notte Recentemente un lavoro con un una casistica piuttosto

WORLD SLEEP DAY
LA MARATONA DEL SONNO
VENERDI’ 15 MARZO 2024

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