PIERGIORGIO ODIFREDDI – Il gioco dell’intelletto tra logica e fortuna

[Musica] [Musica] K [Musica] [Musica] [Musica] [Musica] [Musica] [Musica] K [Musica] un [Musica] [Musica] [Musica] ST [Musica] CH [Musica] Buonasera a tutti ben ritornate e ben ritornati a cambi gioco l’ultima serata della seconda edizione della settimana della prevenzione delle dipendenze comportamentali e del gioco d’azzardo patologico un festival organizzato da

ULS yugan in collaborazione con alterevo società Benefit e im servizi sono moltissimi gli enti che hanno concesso il patrocinio a questa iniziativa li ringraziamo tutti insieme ai molti altri partner e media partner che hanno promosso la divulgazione del festival ci troviamo come sempre all’interno della prestigiosa e accogliente sala della

Carità stiamo trasmettendo in diretta sulla pagina Facebook di cambi gioco e sul canale YouTube dell lul 6 Eugania in questa settimana abbiamo parlato di prevenzione di promozione della salute grazie alla presenza de num personalità di livello nazionale e internazionale esperti non solo di benessere psicologico di dipendenze ma

Anche di educazione di gestione del denaro di rapporto con le nuove tecnologie di neuroscienze di filosofia e questa sera anche di matematica avete Certamente potuto seguire le nostre dirette ma vi ricordo che tutte le registrazioni degli incontri che si sono tenuti in questa settimana sono a vostra disposizione sul sito

Dove trovate anche le videoregistrazioni dell’edizione dell’anno passato ringraziamo tutte le moltissime persone che in questa settimana Hanno condiviso le nostre dirette sui propri canali Social e le molte persone che ci hanno seguito da remoto da tutta Italia e che hanno interagito con noi commentando le dirette e anche porgendo delle domande

Ai nostri esperti qui con noi come ospite in sala questa sera abbiamo la dottoressa Cristina Marogna professore associato in psicologia dinamica dell’Università degli Studi di Padova psicologa psicanalista IPA e SPI che Al termine dell’incontro ci aiuterà a fare una riflessione potrà eventualmente porre una prima domanda al nostro esperto di questa sera Benvenuta

Dottoressa Grazie per aver accettato il nostro invito e per essere qui salutiamo anche il numeroso pubblico presente in sala questa sera e passo la parola per un saluto istituzionale al dottor Vito Sava direttore del dipartimento dipendenze facente funzion direttore dell’Unità operativa complessa alta e bassa padovana ul6 Euganea grazie

Dottore per essere con noi a lei la parola Buonasera Buonasera a tutti Grazie di essere qui grazie al pubblico presente grazie al pubblico collegato on bene siamo arrivati al traguardo ringrazio anche il nostro illustre ospite la professoressa Marogna siamo arrivati al traguardo ma credo che siamo alla fine di questa settimana ma

All’inizio di un percorso che cominciamo poi nella nostra esperienza lavorativa nei nostri servizi credo che sia doveroso questa sera ringraziare le persone che hanno collaborato nella realizzazione di questa settimana l’agenzia che ci ha permesso di realizzarlo le persone che direttamente hanno collaborato la dottoressa Camporese e la dottoressa

Battocchio e poi mi pare sarà stata una circostanza particolare la presenza anche di direttori di altri servizi serd del Veneto di altri servizi della Salute Mentale del Veneto che sono qui presenti vedo la dottoressa Pavani e e anche il il dottor gatto della della usl1 delle Dolomiti mi pare questa che sia un

Auspicio perché pian pianino i nostri servizi cominciano a integrarsi a lavorare ultima ma non ultima la dottoressa zavan che a breve inizierà il suo la sua attività nel Sert di Padova Ecco questo è un po’ l’auspicio per un avvio dell’attività e del del continuo delst della nostra attività che abbiamo

Intrapreso in questa settimana Grazie e buon lavoro e buona serata Grazie mille dottor Sava Allora entriamo merito dell’incontro di questa sera che si intitola il gioco dell’intelletto tra logica e fortuna abbiamo con noi per trattare questo tema Piergiorgio Odifreddi matematico e divulgatore non ha bisogno di ulteriori presentazioni

Quindi vi chiedo di accoglierlo con un applauso Grazie per aver accettato il nostro invito prima sempre bene essere spontanei prima di lasciare la parola al nostro relatore di questa sera ricordo alle persone che ci seguono da casa che possono commentare Non solo sui canali Social la diretta ma anche tramite il

Messaggio WhatsApp al numero che vedete in sovraimpressione che è 370 318 6802 Vi auguro buon incontro la parola al professore Odifreddi bene Dunque anzitutto Grazie dell’invito di avermi portato in questa meravigliosa sala eh sono un po’ preoccupato perché sono attorniato di fronte a lato eccetera da psicologi psicanalisti psichiatri e non

Non è la compagnia mia solita No diciamo così eh però amici che sono psicologo Uh qualcuno è venuto no anche Galimberti crepe non l’avete invitato vol prossima volta vi do il numero e in seguito No la psicanalisi Diciamo che non è il mio forte no Io

Sono un lettore di nabokov e quindi eh Voi sapete che nabokov quando scrisse quel suo libro Lolita poi naturalmente gli volarono tutti addosso no Perché l’idea è che se uno racconta quelle storie no poi ce l’aveva dentro la testa no Quindi il malato È lui No e così e

Gli psicanalisti di tutto il mondo si coalizzarsi amarli con tutti gli epito possibili no gli stregoni viennesi No L Niro manzia no eccetera e poi di questa meravigliosa definizione della psicanalisi che io diffondo sempre no così che disse la psicanalisi è una cura che consiste nello spalmarsi miti greci sulle parti

Intime no che mi sembra una cosa abbastanza no abbastanza divertente ma naturalmente Io non sono un esperto di queste cose non credo che mi abbiate chiamato per per quel motivo io sono un matematico e non sono un giocatore Quindi non vengo a raccontarvi le mie esperienze sarebbe stato più interessante ovviamente sicuramente no

Eh bensì quello che i matematici eh dicono pensano sul sul gioco Eh ma prima eh per per non far subito brutta figura no come come esponente della categoria parto invece da un ingegnere no che che è ancora peggio che è un matematico e è un un ingegnere famoso

Che che però è diventato famoso non per essere stato ingegnere bensì per essere stato scrittore Ce ne sono parecchi no Naturalmente per esempio Carlo Emilio Gadda come voi saprete No era anche lui lui è un ingegnere no Grande scrittore italiano Ma questo era un ingegnere russo che tutti conoscete naturalmente

Che si chiama dostojevski e dostojevski quello sì che era un bel soggetto per per per tutte le vostre discipline che incominciano con la P No perché oltre a essere uno scrittore era come disse poi tolstoy dostoyevski è malato no e e le sue opere disse tolstoy sono malate come lui

Questo è interessante perché noi oggi Oggi quando guardiamo a dostojevski non lo consideriamo affatto uno scrittore malato Anzi perlomeno fino a due anni fa no veniva considerato uno dei Padri dell’esistenzialismo europeo No e così via e non ci accorgiamo invece che effettivamente lui come background aveva due due grosse malattie di tipo

Completamente diverso perché uno era l’epilessia che è una malattia ovviamente di un altro genere un’epilazione volta il primo attacco di epilessia lo ebbe quando un contadino della della Tenuta di famiglia ammazzò suo padre e quel giorno lui racconta poi in seguito che che ebbe il primo attacco

Però era un attacco che che che era isolato in realtà per per tanti anni credo per un decennio forse due decenni non non gli successe più e gli successe la seconda volta e poi di lì In realtà poi se la porta dietro per per molti anni credo per tutta la vita il successe

Quando eh Voi sapete che la la Per chi non lo sa lo lo dico brevemente la storia di di di di dostoyevski è estremamente interessante perché lui da giovane benché come ho detto avesse studiato ingegneria no Quindi era si era messo sulla giusta strada no eh E poi

Però prese la strada sbagliata cominciò subito a scrivere i romanzi e da giovanissimo era era poco più che ventenne scrisse un bellissimo romanzo che quasi nessuno legge Oggi da noi naturalmente in in Russia lo si continua a leggere che si chiamava povera gente ed era un romanzo realista un po’ alla

Maniera del Verga no Strano no così e c’erano solo due personaggi che vivevano su su un pianerottolo un uomo e una donna no due proprio poveracci no che che vivevano in condizioni estremamente disagiate e che però si facevano dei piccoli regali dei piccoli pensieri No e così via un romanzo molto

Toccante e i critici dell’epoca disse È nato un nuovo Gogol abbiamo finalmente No un grande scrittore così lui ne scrisse ancora due o tre di questi romanzi iniziali che oggi Poi noi abbiamo quasi dimenticato in Occidente e poi successe che suo fratello che era un rivoluzionario eh a un certo punto lo

Attirò in qualcuna di di queste riunioni della russa ancora della Russia ancora zarista naturalmente dove ce n’erano di questi di queste cellule anti zariste a iosa e e e alla fine furono arrestati compreso dostojevski fiodor dostojevski e furono arrestati processati e e lui e altri vennero condannati a morte e e

Lozar doveva avere credo insomma questo Poi lo sentiremo magari sarà sarà Interessante no psicanalizzare lo zar stesso No perché doveva avere degli degli strani gusti No perché lo condannò a morte e e e poi lo Grazi Però la notizia della Grazia gliela diede proprio all’ultimo momento cioè inscenarono un’esecuzione portarono i

Condannati di fronte al plotone di esecuzione o meglio di fronte al palo dove sarebbero appunto poi stati legati e fucilati gli misero il cappello sulla testa non quei cappelli a cono che si usavano una volta è rimasta non una fotografia perché era prima dei tempi della fotografia oggi ci sarebbero tutti

I video No così no ma un disegno che qualcuno ha fatto sul sul momento ci sono questi condannati schierati legati No cioè ci fu il rullo dei tamburi No il alzate no puntate e poi invece del Fuoco ci fu quello che che lesse disse lozar vi ha graziato no E naturalmente credo

Che uno impazzì quel giorno no e non e non si riprese più e dostojevski invece ebbe il secondo attacco di epilessia della sua vita da quel momento soffrì di di questa malattia e e e se voi sapete che poi finì lo Grazi ma non nel senso

Che gli disse torna a casa No pentiti No e non farlo mai più bensì lo mandò al confino in realtà nei campi di di di lavoro quello che sol jizzing in seguito avrebbe poi chiamato il Gulag a vita poi lui non ci stette a vita in realtà ci

Stette tra virgolette solo 10 anni però certo la compagnia che frequentava non diciamo non era delle migliori perché c’erano non soltanto scrittori dissidenti No ma c’erano ovviamente in maggior parte prostitute assassini che poi divennero poi il diciamo così protagonisti dei suoi romanzi successivi i romanzi che noi conosciamo da Delitto

E castigo in avanti In realtà sono la storia delle esperienze che lui aveva fatto appunto in quei in quei 10 anni ma ad un certo punto eh ci fu ci fu un’amnistia un indulto e e lui fu liberato ritornò in in Russia diciamo così eh nel nella Russia occidentale e

Subito dopo venne in Europa nel 1862 capitò in Europa nel momento peggiore del del che si poteva perché era l’anno della della Prima expo Eh qualcuno di voi Avrà visto quelle successive No una di queste fatte fatta a Milano no Ormai credo che siano biennali Ma la prima che si fece si fece

Appunto Il 1862 a Londra e ci andarono tutti deve essere stata una cosa meravigliosa cosa C ci andava Dickens per esempio Charles Darwin No e così via c’era pure dostoyevski che però eraa perfetto sconosciuto no E lui rimase traumatizzato Questo è molto interessante rimase traumatizzato da cosa dall’occidente perché disse ma sono

Ovviamente veniva da un’esperienza di 10 anni di di di campi di lavoro e da da un uno stato Appunto che era ancora lo stato zarista dove c’erano ancora i servi della gleba e così via arrivò qua in Occidente e disse Ma questo è un popolo per Uto No un popolo che che che

È tutto dedito no a cose che non sono quelle profonde dell’anima eccetera scrito un bel libro che credo appunto nessuno legga che si chiama note invernali di impressioni estive perché lui il viaggio lo fece d’estate il libro lo scrisse d’inverno in cui dice peste corna dell’Occidente e io l’ho letto

Confesso perché non l’avevo letto prima come come molti di noi mi Ero concentrato sul su sulle storie poliziesche no che racconta lui in seguito ed è l’ho letto dopo la l’inizio della guerra in Ucraina ed è molto interessante perché noi pensiamo appunto no che dice no vi ricordate quando la

Bicocca subito dopo l’inizio della guerra disse non si deve più fare una conferenza su dostoyevski e molti dissero è una cosa vergognosa No perché la cultura invece deve andare avanti e purtroppo se uno legge dostojevski si accorge che i russi pensano esattamente come Putin eh e come dostoyevski nello

Stesso modo kissinger se nera già accorto molto molti anni fa quando era vivo ovviamente no ma è morto da poco ed è vissuto molto a lungo come sapete è vissuto praticamente un secolo è morto Centenario e kissinger qualche anno fa dopo già l’invasione della Crimea aveva detto Bisogna stare molto attenti perché

Noi quando guardiamo a Putin pensiamo a Hitler no E invece dice dovremmo pensare a dostojevski questo per dire no Come a volte le prospettive sono sono diverse ma eh perché dico tutto questo perché questa è la prima malattia no l’epilessia che lui aveva che ovviamente eh in qualche modo poi condizionò anche

Le sue opere perché se avete letto l’idiota ad un certo punto Eh lui racconta di questa sua esperienza della falsa esecuzione eh C’è una discussione in famiglia no quando si parla durante un party e qualcuno dice chissà cosa come sarebbe L’esperienza di qualcuno che sa che deve morire tra 5 minuti e

Uno dei commensali dice Ah io lo so perché c’è uno che era stato condannato a morte e ci sono due pagine che quando uno poi sa che le scrive uno che in realtà l’ha veramente vissuta quell’esperienza no fanno venire Ovviamente la la pelle d’oca ma c’è una

Seconda malattia che invece è quello che interessa a noi no questa sera perché la seconda malattia che dostoyevski aveva era la la ludopatia lui venne Appunto nel 62 fu scandalizzato dall’occidente Poi però ci ritornò nel 63 e finì in Germania eh a Baden Baden credo in quei

Posti dove c’erano i casinò di una volta no e incominciò un un periodo di qualche anno della sua vita in cui lui continuò a perdere al gioco Fortune praticamente le fortune di famiglia con grande disperazione Ovviamente prima del della sua fidanzata che che si era portata dietro una studentessa che si chiamava

Eh come si chiamava linaria su slova no poi la la Paolina del romanzo che Lui scrisse e e questo romanzo molti di voi ovviamente se se fate queste cose no sul gioco l’avrete letto e meditato che si chiama il giocatore e il racconto Ovviamente è un romanzo No è

Messo sotto forma di Romanzo ma è il racconto della sua malattia della sua propria malattia tra l’altro è il racconto che che gli ha cambiato la vita perché poiché lui aveva perso Capital appunto come ho detto nel giro di 2 o tre anni e doveva in qualche modo

Rifarsi e pagare i debiti ai debitori eh O meglio ai creditori No era lui Il debitore e e a un certo punto aveva fatto un contratto capestro con un editore e gli aveva detto che gli avrebbe dato un certo numero di libri a una scadenza molto ravvicinata e ad un

Certo punto si trovò con l’acqua alla gola perché la scadenza era tra un mese e se non avesse consegnato un romanzo nel giro di un mese avrebbe praticamente concesso i diritti a vita probabilmente di tutto quello che avrebbe scritto poi in seguito a questo editore per quattro soldi e allora affittò letteralmente No

Una stenografa chiese in giro no se c’era qualcuno che poteva stenografare e gli mandarono questa signora Anna grigorievna che era una ragazza cioè giovane No aveva credo 2526 anni e lui la provò per un giorno vide che funzionava e gli le dettò nel giro di in

Meno di un mese il romanzo che si chiama il giocatore e lei avrebbe dovuto stare attenta perché insomma no è uno che che che in un mese ti racconta una storia di questo genere Probabilmente sa di che cosa parla No e quindi non è soltanto sentito dire e e lei poi nelle sue

Memorie Tra l’altro che sono molto interessanti mio marito dostojevski no chi si intitola eh Racconta no di degli anni in cui Ah naturalmente devo dire Comè finita la storia No cioè nel giro di un mese scrissero il romanzo lui lo dettò e lei lo lo trascrisse e poi

Quindi Si liberò da questi da questi debiti e i due si sposarono nel giro di di un paio di mesi e poi partirono per un lungo viaggio Un viaggio di nozze che durò in realtà 4 anni eh Non perché fossero così innamorati tutti voi sogner reste no di fare queste però Ricordatevi

Che si era fatto 10 anni di Gulag Prima no quindi non so se poi alla fine no il dare avere no viene viene parificato ma purtroppo in questo ques in questi 4 anni alcuni dei quali passati tra l’altro in Italia a Firenze se siete stati a Palazzo Strozzi a Firenze C’è

Ancora la la targa Dove dove c’è scritto dostojevski in questa casa di fronte a Palazzo a Strozzi non nel palazzo stesso e dice dostojevski scrisse qui l’ultima parte dell’idiota no Quindi cercava di scrivere questi romanzi mentre Era all’estero perché in Russia non poteva ancora tornare non non aveva ancora

Sistemato le le sue cose Ora la cosa interessante per un matematico e anche per un ingegnere No e che nel romanzo a parte il racconto che che è estremamente interessante eh Perché racconta effettivamente Che cosa significa essere preda di questa di questa malattia No del fatto di voler giocare nel caso suo

Appunto al casinò alla roulette è una è una malattia vera e propria Cioè lui non è che voleva farla No anzi sapeva benissimo che andava a mettersi nei guai sapeva che avrebbe perso tutto tornava a casa piangeva di fronte alla diceva non lo farò mai più eccetera Adesso però

Dobbiamo ripagare i debiti ma vado domani gioco ancora gli ultimi soldi che ho e mi rifaccio eccetera e che qual era il motivo per cui il motivo razionale perché poi essendo uno che aveva fatto studi di ingegneria No aveva anche questa aspetto di razionalità Per quale motivo Lui pensava di potersi rifare si

Basava su quello che è un procedimento effettivamente perfettamente corretto Se non fosse che poi le conclusioni sono sono abbastanza sfavore Oli Cioè lui diceva per esempio se uno gioca a a a rosso e nero no o a testa e croce No diciamo così dove ci sono Equi

Probabilità di vincita o di perdita che cosa si può fare beh Semplicemente io gioco per esempio Appunto su sul rosso no se se se esce benissimo no guadagno il il doppio di quello che ho puntato e sono contento se però come probabilmente succede il 50% no di probabilità lo perdo Beh io

No mi mi fisso no su questo su questo colore per esempio e però questa volta devo puntare il doppio No perché ovviamente mi devo rifare anche della perdita precedente no e quindi ogni volta no Basta semplicemente che io continui a puntare sempre sul sullo stesso colore e prima o poi questo

Colore esce No perché l’equi probabilità fa sì che alla lunga no naturalmente esce e e ogni volta naturalmente devo puntare il doppio no E quindi prima o poi mi rifaccio se punto un po’ più del doppio ovviamente mi rifaccio e ci guadagno anche no E dov’è il problema questo anzitutto è un metodo

Perfettamente corretto no si chiama la martingala in in matematica e lui come ingegnere lo conosceva ci sono due problemi Naturalmente no Che è vero che prima o poi quel colore esce il problema è quando potrebbe uscire no tra 10 10 Come si chiama tiri no del della pallina no potrebbe uscire tra 100

Potrebbe uscire tra un milione no E Eh E quindi il tempo che uno deve Deve Deve destinare diciamo così a questa a questa impresa è un tempo che è potenzialmente infinito e ogni volta poiché uno continua a raddoppiare questo capitale no anche quello anche il capitale che

Uno deve avere a disposizione per non finirlo No e non e non finire in bolletta deve essere un capitale infinito Quindi è una strategia perfettamente corretta però in un mondo ideale in cui appunto uno può giocare All’infinito E ha a disposizione un capitale infinito che prima o poi gli

Permette di rifarsi e e naturalmente dostoyevski non aveva né uno né l’altro no il tempo era finito poi soprattutto è ovvio no che prima o poi il i soldi che una in tasca finiscono e quindi lui ritornava a casa No di nuovo piangente No e così via e e naturalmente Freud no

Fuu uno dei primi a a studiare il caso di dostoyevski non tanto il caso del giocatore ma comunque nel in quell’articolo famoso quel lavoro famoso che che scritto su dostoyevski e il parricidio il parricidio naturalmente è riferito in parte al al trauma che dostoyevski aveva ricevuto appunto

Vedendo il proprio padre morire per mano di un di un contadino Ma poi soprattutto ai fratelli Karamazov che come voi tutti sapete è basato sul su questi quattro fratelli che danno il nome al romanzo e uno dei quali uccide il il proprio padre Il romanzo è il racconto poliziesco di

Chi è stato tra l’altro Ben congegnato perché tutti e quattro potevano avere naturalmente ciascuno il proprie motivazioni eh psicologiche fisiologiche eccetera economiche per farlo no E quindi è un romanzo Tra l’altro non so se voi l’avete letto no Un romanzo molto lungo ovviamente ponderoso ma è solo l’introduzione al vero romanzo perché

Dostoyevski se Voi leggete le sue lettere e i suoi diari a un certo punto ebbe quest’idea che voleva raccontare Appunto una storia e disse però prima di cominciare a raccontare la storia devo raccontare gli antefatti e il primo volume di questa storia che lui voleva raccontare sono i fratelli Karamazov poi

Lui morì quindi ci sono soltanto gli antefatti No la vera storia non non l’abbiamo mai conosciuta benché sono rimaste più o meno degli schizzi non si sa più o meno cosa sarebbe successo a yosha che è questo santo Quasi quasi un’ impersonificazione di Gesù Cristo così No in realtà poi

Avrebbe perso la fede sarebbe diventato un rivoluzionario No e così via no E insomma però quello non è mai stato scritto ora Questo è l’approccio dell’ingegnere di uno che ha una teoria che gli dice che può effettivamente giocare alla roulette prima o poi vincerà no e e la applica in maniera

Sconsiderata e perde spesso tutto quello che ha Tra l’altro come voi sapete meglio di me Naturalmente io ho detto subito che non ho mai giocato no proprio per evitare no di cadere dentro queste cose Non che che che che sapessi che sarei caduto Però avevo dei motivi per

Crederlo perché Eh nel caso del cioccolato per esempio no o dei dolci e sono esattamente in quel caso lì no cioè io quando mi trovo dei dolci davanti no bum bum no cerco di mangiarli e quando mi regalano ad esempio delle scatole di cioccolatini Ecco Quella è una malattia

Che non è la ludopatia Ma come si potrebbe chiamare dolci patia no mi regalano una scatola di cioccolatini e io dico la porto a casa No la porto a mia moglie impacchettata non la voglio nemmeno aprire eccetera Poi però dopo un po’ che è Lino uno dice vabbè uno lo

Potrò mangiare no Quindi allora eh slego il fiocchetto apro la scatola e prendo uno Poi però uno naturalmente crea una discontinuità No un disequilibrio Quindi dico ne mangio una fila No una fila è più equilibrato e ca e poi vado avanti no spesso dico Insomma metà della

Scatola può essere così e spesso la scatola finiscono e quindi so che in un Casinò per esempio farei una brutta fine per fortuna non ho quel quell’attitudine diciamo così ho la voglia la voglia di giocare Però noi noi matematici qui adesso parlo invece in in astratto In generale noi matematici

Siamo molto interessati ai giochi Eh non tanto i giochi che forse Voi avete in mente o quelli che che voi conoscete per per per perché le giocano le persone che che che che vi stanno vicine o che o alle quali siete interessate e per i matematici I giochi sono in senso molto

Esteso tutte quelle situazioni in cui ci sono diciamo Si può si può immaginarle come delle persone appunto No delle persone dei giocatori che spesso sono soltanto due no sono i giochi a due persone ma ovviamente poi le cose si generalizzano possono essere più persone e o addirittura coalizioni di per Ma si

Può cominciare a pensare a una situazione in cui ci sono soltanto due persone due contendenti diciamo così che che si oppongono ma o si contrappongono ciascuno dei quali ha degli obiettivi sa quali sono i propri obiettivi sa quali sono gli obiettivi del dell’altra persona sa quali sono le mosse diciamo

Così che che può giocare nel senso generalizzato nel senso di dire Quali sono i comportamenti che può tenere no S lui che l’altro e si trova da matematico no a dire quale sarebbe il comportamento razionale di fronte a una situazione di questo genere poi farò degli esempi

Ovviamente perché in astratto è un po’ difficile capirci No però per per per indicare qual è il il framework diciamo di questa teoria che non a caso si chiama teoria dei giochi agli inizi era nata a dire il vero proprio per studiare i giochi classici cioè le carte per

Esempio gli scac La dama il Go se se se conoscete questo gioco giapponese no e tanti altri il tris tutti qualunque quei i variegati giochi che si possono giocare e l’interesse del matematico e di sapere se perché ovviamente lo si vuole studiare da da un punto di vista tecnico no se c’è quella

Che si può chiamare una strategia vincente c’è un modo per uno che che si mette in queste situ di dire se io seguo questa strategia vinco di sicuro no E questo dipende non soltanto dai giocatori perché Uno potrebbe dire Beh dipende se tu sei sufficientemente intelligente o sufficientemente Bravo

Sei hai già giocato abbastanza a quel particolare gioco no E quindi tu sei in grado di vincere No non è questo è il fatto di chiedersi se di fronte a un gioco che ha certe regole no E poi appunto ne facciamo degli esempi e quel gioco ammette delle strategie vincenti

Cioè se uno non le conosce sono fatti suoi però le strategie ci sono no e E chi ce l’ha ce l’ha il primo che gioca ce l’ha il secondo oppure ce l’hanno tutte e due per per arrivare alla parità No e così via E questa questa teoria

Teoria dei giochi iniziò è una teoria molto giovane perlomeno per i tempi a cui siamo abituati noi in matematica che sono tempi non dico biblici No perché non è la parola che preferisco ma comunque no tempi millenari no perché i teoremi matematici hanno cominciato a essere dimostrati credo circa 3000 anni

Fa più o meno no che non è poco perché se pensate la la scrittura è di 5000 anni fa 5500 anni fa E che vuol dire che poco dopo che la scrittura è stata inventata già si facevano teoremi matematici Anzi Ma questa è una parentesi che non c’entra niente con

Quindi potrei anche non dirla però se uno vuol fare la parentesi no poi la dice No in realtà ci sono d dei buoni motivi perché credere che la scrittura sia nata come linguaggio matematico Eh perché la scrittura è qualche cosa di estremamente innaturale cioè fare dei segni astratti che individuano o

Indicano poi dei dei delle cose concrete e e poi in seguito addirittura delle idee astratte se stesse no è una cosa non immediata No non sappiamo Quanti animali abbiano un pensiero cosiddetto simbolico no gli uomini ce l’hanno No ma da dove gli arriva questo e ci sono motivi per esempio di credere

Che più o meno sia nato Ovviamente nella Mezzaluna Fertile no a Susan No non non la città del Piemonte Naturalmente no ma la città del del Medio Oriente dove ci sono queste stratigrafie che risalgono appunto a 5000 circa 500 anni fa no cioè quindi 3500 anni prima dell’inizio della

Della della nostra era no in cui si vedono si cominciano a vedere del delle delle cose cose di ceramica Delle specie di di palle di di di ceramica rotonde no appunto come come sono di solito le palle e perché Dunque agli inizi No il l’aritmetica il contare No

Ovviamente quello lo si è fatto molto probabilmente con le dita no cercando oppure coi sassolini No da cui poi deriva il nome calcolo no che voleva dire Appunto sassolino no E pensate però immaginatevi una situazione in cui c’è c’è per esempio un pastore o meglio un allevatore che ha un Greggio di pecore

Per esempio sta in un paese vicino a Susa no E e e vuole e vuole vendere le sue pecore ovviamente l’allevatore le alleva No però manda qualcun altro con il suo gregge di pecore ci sono magari 25 pecore che vanno no E devono arrivare al mercato dall’altra parte dove poi c’è

Colui che le prende e le venderà al mercato Come fa il quello che riceve le pecore a sapere che Sono esattamente tante quanto sono state Mandate già All’epoca c’erano problemi no che infliggono che che sono inflitti all’umanità ancora oggi no da certa gente no E allora qualcuno pensò per

Esempio di avere questa idea no di dire io ti do un sacchettino con dentro lo stesso numero di di sassolini Che che corrisponde al gregge No e tu gli dai il sassolino no gli dai Pardon il sacchettino a quello a cui dai anche le pecore lui conta no E sa che c’è lo

Stesso numero di pecore di di quanto ci sono sassolini Il problema è che gii tu mi dai il sacchetto Ma io posso togliere o anche aggiungere ma sarei poco furbo a farlo no Potrei togliere i sassolini e mi frego qualche pecora e allora GL questi Elamiti che che sono questa

Popolazione misconosciuta appunto di di 5500 anni fa si inventarono questo gioco eh Molto interessante no che dice ma io ti frego Perché invece di darti un sacchettino no di di pelle no Gato con un cordino ti faccio una palla di di di ceramica No in cui ci metto dentro il

Numero di sassolini Giusto No ma poi la cuocio no E poi te la do e tu gliela devi dare intatta però no E lui la rompe quando tu arrivi no come un uovo di Pasqua No così e dentro c’è un numero di sassolini che deve corrispondere al

Gregge che che ti ho dato No e queste cose si chiamavano bolle di accompagnamento no e un’espressione che oggi uno non sa bene Da dove arrivi No perché dice un foglio che è una bolla di accompagnamento ma deriva da questo fatto che erano proprio bolle No cioè

Nel senso di di palle di accompagnamento Poi però poiché questo è un processo complicato no io devo fare la palla no poi la devo cuocere no ed è un peccato romperla no che la usi una volta sola a qualcuno venne in mente di dire Ma scusa

Eh eh io ci metto dentro metti 20 sassolini No però faccio dei segni fuori no che corrispondono ai sassolini Dent dentro quindi faccio Magari il disegnino di una pecora e poi ci metto per esempio 20 trattini no che corrispond Allora se io mi fido No cioè arrivo con le pecore

Dice ok so che tu sei una persona così non la rompo no mi fido di quello che c’è scritto sopra che in effetti corrisponde quello che mi hai dato poi però in queste stratigrafie ad un certo punto le bolle si sgonfiano no come spesso succede nei mercati azionari No

Cosa Come mai si sono sgonfiate queste bolle perché qualcuno ha cominciato a capire Ma scusate se io metto i segni sopra cioè non c’ho più bisogno di mettere i sassolini dentro no bastano quelli a indicare il fatto no c’è il disegno della pecora ci sono tanti

Trattini o dei simboletti così no E e poi si vedono queste queste questi queste bolle che che diventano delle tavolette piano piano su queste tavolette si incidono in questa stratigrafia è quasi come leggere la storia no del della scrittura si vedono tutti questi segni e si cominciano a

Vedere anche delle tavolette in cui per esempio ci sono dei buchi dentro che coris rondono per esempio si pensa a moltiplicare per 10 un simbolo indica un certo numero e poi un simbolo con un buco dentro no indica la potenza di 10 no E così via E poi in seguito si

Cominciano a vedere degli ideogrammi delle figure sempre più complicate Finché si arriva poi a una scrittura ideografica no E per questo che dicevo questa è la parentesi che adesso chiudono e torniamo alla teoria dei giochi no che che c’è c c’è motivo di pensare che prima della scrittura eh non

Solo alfabetica ovviamente anche idog grammatica ci fosse un sistema di notazione di tipo aritmetico che serviva appunto per per fare i conti ma chiuso questo no Allora dunque la teoria dei giochi appunto nacque verso gli inizi del del 900 e il primo risultato che che fu dimostrato in questa teoria di giochi

È un risultato interessante anche se adesso che lo dico uno lo devo dire un paio di volte per far capire che cosa significa Perché per esempio prendete un Gi finito cioè come quelli che tipo che ho citato prima la dama gli scacchi No che che prima o poi arrivano a una fine

No perché quando tutti i pezzi per esempio nella dama sono stati mangiati no Oppure agli scacchi si arriva in situazioni appunto in cui Sì magari si possono ripetere sempre le stesse mosse però ci sono regole No nel gioco degli scacchi dopo un certo numero di ripetizioni basta la cosa è finita i

Giochi possono avere tre possibili tipi di di soluzione diciamo Cioè ci può essere il il primo giocatore il bianco diciamo così che vince oppure il secondo giocatore il nero che vince oppure i due giocatori possono pareggiare No questo è una situazione ovvia No in quasi tutti

I giochi che che che si giocano uno dei due vince oppure c’è una situazione di parità Ma questo signor borel che tra l’altro non era uno soltanto un matematico teorico perché poi divenne ministro della difesa del del governo francese no quindi subito queste cose vedete come hanno

Applicazioni al a cose molto concrete No in particolare alla teoria della guerra No perché sono sono questioni in cui ci si contrappone no E a volte sono eserciti Che si contrappongono lui dimostrò questo teorema che nei giochi finiti o il primo giocatore ha una strategia vincente o il secondo

Giocatore ha una strategia vincente oppure c’è una strategia che se tu tutti e due i giocatori seguono questa strategia come si deve finiscono in patta che è diverso da quello che ho detto prima i giochi in ogni gioco o uno vince o l’altro vince o i due pareggiano

Ma qui la cosa è diversa perché qui si dice che in questi tipi di giochi per esempio gli scacchi o la dama o c’è una strategia che il primo segue e vince in ogni caso comunque l’altro risponda perché c’è lui sa a seconda delle mosse che l’altro fa come rispondergli e

Arrivare a vincere oppure ce l’ha il secondo giocatore la strategia questo è più più raro ad immaginarlo perché quando uno gioca a scacchi per esempio lo sa che giocare coi Bianchi è è un vantaggio no quindi si Immagina che se c’è una strategia per per un per un

Giocatore probabilmente è il primo no che muove che che ha questo vantaggio oppure c’è una strategia che tutti e due conoscono e tutti e due possono seguire e finiscono in patta questo fa sì che quei giochi lì dal punto dal punto di vista matematico siano poco interessanti

No eccetto per il fatto che si sa che quella è la situazione ma non si sa chi è che c’ha effettivamente la strategia per esempio nel caso della dama solo recentemente una decina di anni fa si è scoperto poi alla fine si è dimostrato spesso con l’aiuto del computer perché

Bisogna analizzare un numero enorme di di di possibili situazioni La dama Ovviamente è un gioco finito No le le possibilità sono un numero finito però parecchie No nel caso degli Scacchi per esempio le partite sono 10 alla 120 possibili Le possibili partite però se voi pensate che 10 all’80 sono le

Particelle dell’universo E allora 10 all 120 partite vuol dire no che sono che sono parecchie no quindi è vero sono finite No però per noi umani no È come se fossero infinite Comunque nel caso della dama si sa che la situazione è proprio quella della parità c’è una

Strategia che se tutti e due i giocatori seguono possono sempre pareggiare Certo che se uno conosce queste strategie il gioco diventa poco interessante No cioè è come Tris No non so se voi conoscete questo Tris che che che c’ha una scacchiera di 3x tre no e si tratta di

Mettere delle Croci o dei cerchietti no e e lì si sa che il primo può vincere no se sa quello che deve fare no mettere il primo il suo primo simbolo n centro no in modo da controllare la il centro della scacchiera eccetera e allora quando uno gioca Tris e però conosce la

Strategia Beh certo che che che non c’è più gusto a giocare no E e E allora Bisognerebbe farlo No senza pensarci però noi matematici Forse siamo un po’ pervertiti no e e facciamo ste cose Ora e questo tipo di giochi considerare i giochi le come situazione semplicemente

Di competizione o di confronto anche che non deve essere necessariamente bellicoso e sono sempre stati usati o perlomeno nei tempi recenti per esempio molti di voi avranno giocato soprattutto i maschietti quando si giocavano ancora i giochi per maschietti adesso non è più possibile no Eh ma una volta si giocava

A a soldatini no Forse adesso si gioca ai soldatini con le bambole però no di modo che si fa la guerra con le bambole Siamo tutti contenti no per tutti e due i sessi eccetera Beh giocare coi soldatini è una cosa che i soldati no i militari hanno sempre fatto in una

Maniera estremamente sofisticata i Prussiani ad esempio avevano un gioco che si chiamava kg Spill e che era una specie di materia obbligatoria per coloro che facevano carriera militare era un gioco molto complicato in cui bisognava disporre i i propri soldati divisi Naturalmente in in vari battaglioni eccetera no ed era

Un addestramento alla guerra praticamente la guerra Si imparava erano SIM Ecco potremmo chiamarle così simulazioni di guerra un gioco Appunto che era stato anche gli scacchi sono quello perché se uno guarda la storia degli scacchi o o Guarda la scacchiera semplicemente si accorge che anche quelle sono sono simulazione di guerra

Ci sono dei cavalli per esempio ci sono gli Alfieri ci sono i pedoni che sono i fan naturalmente così no c’è C’è un re una regina ovviamente che corrispondono ricordo che una volta ho incontrato il l’ex campione del mondo di scacchi spasi vi ricordate No quello che giocò quelle

Famose partite con Fischer 50 anni fa no E parlando così no a un certo punto si parlava di politica lui era emigrato era un russo emigrato a Parigi e mi disse sa Io sono monarchico e gli ho detto a me mi sembrava una cosa strana essere

Monarchico è vero che in Russia c’era lo zar no E forse forse disse zarista no E lui mi dice Beh sa lei deve capire Ho passato una vita a difendere il re No cioè essendo il giocatore di scacchi No ovviamente no quindi era abbastanza naturale no che dovesse fare il il

Monarchico no e E appunto No dicevo i militari No giocano questi giochi e alcuni di questi giochi come gli scacchi non sono altro che astrazioni di quello che una volta erano simulazioni di guerra tra l’altro gli scacchi come molti di voi sapranno arrivano dall’India ed erano molto più complicati

Per esempio a metà della scacchiera c’era una specie di fiume che bisognava passare in una maniera più complicata No adesso è scomparsa la scacchiera semplicemente no 8x 8 no E quindi uno si può chiedere perché si giocano questi giochi Beh oggi giocatore di scacchi li giocano perché si divertono a fare

Quello no naturalmente o la dama No e così via però i giochi spesso nascono perché sono un tentativo di di immaginare quello che potrebbe suc succedere in situazioni che ci interessano e cercare di di prevenirle Cioè se uno si trova per la prima volta in una certa situazione è molto

Probabile che non si comporti nella maniera giusta che non segua la strategia giusta no E come si fa Eh beh certo uno impara per per errori no tentative ed errori Però invece di fare gli errori sul campo no magari pagando di tasca propria è bene invece farlo prima no cioè quindi simulare le

Possibili situazioni è anche il motivo per cui si pensa per esempio che si gioca per dire alla lotta no Quando quando i ragazzi No giocano tra loro addirittura Bon scrisse mi ricordo un saggio sul sul gioco molti anni fa in cui lui diceva che ad esempio i gatti o

I cani Eh ma soprattutto parlava dei gatti in quel caso dice dimostrano di avere lo stesso atteggiamento anche loro quando i gattini ad esempio che si azzannano a vicenda però voi sapete che quando i gatti azzannano o anche graffi nono possono fare molto male no E però non si fanno male stanno

Giocando E allora Bon diceva Ecco si si comincia ad avere un pensiero di livello superiore quando si comincia a dire Guarda che io sto facendo una cosa ma la sto facendo per finta sto giocando no E dire che sto giocando vuol dire Tu non ti devi arrabbiare Io fingo di morderti

Fingo di azzannare però tu non mi devi rispondere no come se fosse un a Zanno vero no o un attacco vero e eh i giochi di guerra erano quello appunto cercare di mettersi nelle situazioni che ci si potrebbe trovare in cui ci si potrebbe trovare in guerra no e e cercare di

Risolvere però quello era ancora un modo un po’ poco sofisticato no giocare coi soldatini c’è qualcuno che lo fa eh per esempio Alessandro Barbero che voi conoscerete no storico no che che racconta la storia in queste maniere molto accattivanti no E mi diceva una volta dice io la Battaglia di

Austerlitz L’ho vinta e l’ho persa 50 volte no e gli dicevo Ma scusa In che senso No di Ah perché ci sono ormai in rete Evidentemente no non so dove giochi no delle simulazioni in cui uno può decidere il numero di Soldati che ha la disposizione che che che può scegliere

No eccetera quindi rifare le grandi battaglie della storia Io credo che tra l’altro se se uno studiasse la storia in questo modo cioè invece di fargli Studiare No le date e il i nomi dei Generali le battaglie eccetera ma facendogli rigiocare le battaglie facendogli vedere vedete cosa ha fatto

Napoleone qui No Cosa ha fatto lo zarno dall’altra parte no sarebbe estremamente interessante ora poiché il tempo passa ma questo lo sapevo naturalmente anche senza guardare l’orologio No volevo farvi qualche esempio di quello che succede nella teoria dei giochi tre quattro esempi di di di cose molto comprensibili senza farvi calcoli No

Ovviamente per farvi capire che cosa succede in questa teoria dei giochi che oggi è diventata una Una cosa fondamentale sia per per gli Stati Perché per esempio il presidente degli Stati Uniti ma credo già da decenni Ormai lui almeno una cinquantina d’anni ha un team di esperti di teoria dei

Giochi che ogni volta che c’è una situazione di conflitto internazionale gli portano delle soluzioni gli dicono guardi questa è la situazione noi siamo qui Questi sono i nostri obiettivi No questi sono le cose che possiamo fare no sappiamo che gli altri invece hanno questi obiettivi perché c’abbiamo le

Spie di lano oppure li conosciamo sappiamo quali sono le loro cose no E qual è la situazione qual è il comportamento razionale che dovremmo tenere o meglio prima ancora ci si chiede c’è un comportamento razionale in una situazione del genere Oppure è bene non mettersi in certe in certe

Situazioni perché finisce che finisce male perché non è possibile comportarsi in maniera razionale Queste sono le domande che ci si fa nella teoria dei giochi e anzitutto c’è una nozione che si chiama equilibrio di nes forse il nome di nes l’avete sentito nominare perché è diventato famoso per

Altri motivi No più legati appunto no alla vostra specialità che non che non a quella della matematica e è stato il protagonista del film o meglio la sua vita è stata raccontata nel film Beautiful Mind no E lui fu il primo insieme ad altri due a prendere un

Premio Nobel per l’economia per la teoria dei giochi e e fu lui a inventare Appunto questa nozione che adesso vi dico di di di equilibrio di nes e e nel nel tempo questo erano credo il 94 quindi sono passati 30 anni in questi 30 anni almeno una dozzina di premi Nobel

Dell’economia sono stati dati a teorici dei giochi questo per far capire quanto la cosa sta diventando importante no Non solo la nozione di gioco ma anche la teoria matematica del gioco stesso e e le sue applicazioni l’equilibrio di nes è è una cosa interessante perché anzitutto ammette capisce quella che spesso

L’esperienza ci dice che è l’evidenza cioè che magari ci ci incontriamo due persone no ciascuno di noi ha i propri obiettivi però è impossibile che che tutti e due raggiungano i propri obiettivi No cioè spesso il meglio Non si può tenere no se fosse così nel mondo

Sarebbe sarebbe bello ma ma non è così no E Allora visto che di solito il meglio Non si può ottenere l’equilibrio di Nash è cercare di evitare il peggio No cioè che è un po’ il contrario No quello che diceva Calvino appunto in una notte d’inverno un viaggiatore a un

Certo punto dice quello no lui lo disse quasi in maniera inconscia credo No non sapeva di queste teorie sicuramente perché all’epoca quando lui era vivo non erano ancora note no E disse Appunto una cosa di questo genere No il meglio di solito non si può ottenere e il meglio

Che si può fare e evitare il peggio e e quindi gli equilibri di nes sono quelle situazioni in cui due due contendenti diciamo si sono in una certa situazione fanno quello che devono fare quello che scelgono di fare e una volta che si sono comportati in un certo modo sanno anche

Quello che quello che è stato il comportamento dell’avversario e dicono to Guarda se io avessi saputo prima che lui si sarebbe comportato in questo modo Io comunque avrei fatto quello che ho fatto no cioè non mi pento no Eh lui avrebbe potuto comportarsi in tanti modi

Ma si è comportato in quello Ma se io avessi saputo prima che si comportava così mi sarei comportato lo stesso nel modo in cui mi sono comportato se tutti e due eh hanno questa percezione del loro comportamento quello è un equilibrio di Nash cioè Hanno evitato il peggio dice

Vabbè ok perlomeno non potevo cambiare la situazione con un cambiamento unilaterale diciamo di comportamento e la cosa interessante che la teoria dei giochi ci ha insegnato che quello che sono stati gli insegnamenti dell’etica per millenni Praticamente sono insegnamenti sono stati insegnamenti molto ingenui In genere i pensatori che che che ci danno consigli

Etici da da da da Gesù nei Vangeli Confucio negli analecta o Kant con l’imperativo categorico credono che ci sia un tipo di comp comportamento che va sempre bene fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a

Te no Comportati come se il tuo comportamento fosse preso come modello No da tutti nel nella loro vita E questa invece la teoria dei giochi ci ha fatto vedere che che chiaramente non è così non è che c’è una massima che poi una volta che uno l’

La adotta Pardon poi dopo può può può usarla sempre e ha trovato la via giusta Tra l’altro attenzione perché ne ho citate due Appunto che sono le due più famose quella occidentale diciamo evangelica e quella orientale confuciana che sono due modi di comportarsi completamente diversi e forse a prima

Vista non si sente con l’orecchio Perché sembrano due massime simili no uno dice vabbè voglio dire la stessa cosa ma nei Vangeli Gesù dice fai agli altri ciò che vorresti fosse fatta a te questo è molto pericoloso perché Pensate un masochista che faccia così No dice Io sono mas ista

No e e quindi no voglio che mi si faccia il male e allora ti faccio del male ateno Questo è molto seccante no ed è una massima aggressiva Questa nonostante il Vangelo venga in genere considerato come l’esatto contrario invece la massima confuciana no che è quella

Negativa e e è appunto una massima di contenimento Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatta a te e adesso vi faccio qualche esempio due tre esempi No per per vedere come Queste cose succedono Tra l’altro queste cose oggi sono sono state codificate dai matematici in questa teoria no E quindi

Sistematizzate anche però spesso gli esempi che si prendono sono esempi che sono stati fatti nel corso della storia dei millenni addirittura dalla Bibbia stessa a tanti a tanti libri educativi No per esempio il primo il primo esempio che che vi faccio è quello che si chiama

La corsa al cervo No la caccia al cervo eh che che è tratto da da da da uno dei libri di Rousseau eh Rousseau che che che dice beh Eh sta cercando di di di convincerci no del contratto sociale no come dobbiamo collaborare uno con gli altri no eccetera e la situazione si

Semplifica quando ci sono soltanto due persone no E e vogliono andare a cacciare un cervo perché in due perché ovviamente il cervo è complicato no è grande no da solo Non è difficile cacciarlo no bisogna mettersi appostati No In due posti diversi cercare di chiuderlo una così quindi bisogna andare

In due e lui racconta Beh si va in due a cacciare il cervo siamo tutte due d’accordo ad un certo punto e uno di questi due vede passare una lepre per esempio ed e dice che faccio e dice siamo qui appostati lui è là io sono qua

Certo è meglio no se aspetto che passi il cervo No perché Cervo è grande così e e però è difficile anche da prendere la lepre sono quasi sicuro che la prendo poi la prendo Poi però è piccola poi non la posso dividere no eccetera Cosa devo fare Devo collaborare con l’altro cioè

Rimanere in postazione dire ok lepre prossima volta Adesso sono concentrato qui oppure non collaborare e lasciare che l’altro magari creda che che che io sono anche lì appostato no Quindi lui rimane appostato E io invece corro dietro la lepre e poi me la vado a

Cucinare no e a mangiare e la teoria dei giochi ha analizzato questi questa situazione ed è interessante No perché ci sono due equilibri di Nash in questo caso che sono Ah Dunque anzitutto notate che questo gioco è un gioco simmetrico No perché i giochi possono anche essere asimmetrici Poi magari vi faccio

L’esempio di uno che lo è molto famoso No ma i giochi simmetrici in cui ciascuno ha esattamente gli stessi obiettivi no le stesse possibilità di comportamento eccetera naturalmente gli equilibri di nes cioè i comportamenti razionali devono essere cose che tutti e due devono seguire allo stesso tempo

Perché se il gioco è simmetrico anche il comportamento che che che è razionale deve esserlo no E ci sono due comportamenti che che i due possono tenere e sono tutti e due se la battono No perché magari passano due Lepri no e uno dice vabbè io corro dietro la lepre

No e l’altro dice Io corro dietro a lepre tutti e due credono di aver fregato l’altro no e in realtà hanno fatto tutte e due le cose no hanno fatto agli altri ciò che non avrebbero voluto che fosse fatto a sé no Oppure Invece tutti e due e questo è un equilibrio di

Nash no e l’altro invece è quell’altro No in cui tutti e due invece aspettano vedono passare la leb dice ok No io rimango qui No perché perché faccio all’altro cioè collaboro quello che vorrei che lui facesse a me vedete che nell stesso gioco no ci sono tutte e due

Le possibilità quella confuciana e quella evangelica però sono tutte e due razionali e soltanto che in quel gioco lì che è un gioco non particolarmente violento diciamo così eh C’è c’è c’è una scelta di razionalità la scelta in cui tutti e due scappano e diciamo così si sceglie il rischio minore No

Perlomeno sono sicuro di prendere la lepre Però ho anche il vantaggio minore Perché non prendo il cervo no Quindi Preferisco rischiare meno e e rosicare meno no e l’altro invece è l’esatto contrario invece magari tutti e due sono sono hanno aspettative maggiori e dicono Beh no Certo potrei guadagnarmi la lepre

Però magari No preferisco è un po’ l’uovo oggi o la gallina domani no Nel primo caso si sceglie l’uovo in quel caso la lepre no e e nel secondo caso invece si sceglie la la gallina domani però questa è una situazione interessante perché fa vedere che in

Certe situazioni in certi giochi eh di di di competizione diciamo ci possono essere due tipi diversi di comportamento razionali tutti e due e e sta alla all’attitudine diciamo così alla valutazione del rischio o del Vantaggio di ciascuno di sceglierne uno in invece che l’altro c’è un secondo gioco invece

Che è molto interessante ehm perché è un gioco molti di voi avranno visto c’è un famoso film degli anni 50 con James Dean che si chiama ribelli senza causa da noi in inglese era intitolato così da noi è stato intitolato Gioventù bruciata e questi questi ragazzacci poi in

Confronto a quello che poi si V in seguito Insomma però comunque giocavano questo gioco molto pericoloso ve lo ricorderete che si trattava di prendere delle auto vecchie no e di andare con due auto vecchie erano in due che giocavano questo gioco pericoloso no di correre verso un burrone e l’idea era di

Di saltare giù o frenare no Oppure saltare giù all’ultimo momento vince chi è che è più diciamo Macio no e e frena per ultimo No così e questo è tra l’altro il il gioco della della corsa agli Arm è stato Bertrand rassel negli anni 60 durante la crisi di Cuba no che

Disse attenzione perché la Russia e gli Stati Uniti stanno giocando col col con le armi nucleari un gioco che è l’analogo di questo qua si corre verso il burrone no e l’idea è Io voglio Voglio essere il secondo a fermarmi No non voglio essere il primo perché in

Quel in quel caso non faccio vedere che sono un un coniglio No invece che una lepre in questo caso no E la cosa interessante è che qui e praticamente ci sono due equilibri no E i due equilibri sono quelli ovvi no uno di questi si ferma perché Perché ha paura no e

L’altro va un po’ più avanti no e tutti e due si fermano prima del Come si chiama del del burrone No però non sono equilibri di Nash No perché uno si ferma ma l’altro Invece quello che si ferma non avrebbe voluto fermarsi perché in quel modo dimostra di

Essere un codardo no concede la vittoria all’altro no e l’altro equilibrio è il contrario È l’altro che si ferma no E così via quindi ci sono due equilibri Ma nessun equilibrio di Ness non c’è nessun comportamento razionale in quel gioco lì e questo è un grande insegnamento perché

Si è capito che effettivamente a volte ci sono dei giochi che se uno si mette a giocarli no e e possono portare semplicemente alla disfatta e tutti i giochi legati alla guerra in genere sono proprio giochi di questo genere e e il problema della teoria dei giochi è che

Ti dice appunto che che non li puoi risolvere semplicemente scegliendo la strategia giusta ma l’unico modo di risolverli è cambiare gioco per esempio quello che ha fatto papa Francesco l’altro giorno no che a un certo punto Esce e e e e scandalizza tutti no dicendo Ah basta no dobbiamo a un certo

Punto decidere smettere di giocare questo gioco della guerra alzare bandiera bianca Infatti lo scandalo è proprio quello dice Ma noi stiamo giocando Questo gioco No io magari sto facendo una partita a scacchi con un altra arriva uno mi dice no vieni di qua no che andiamo a giocare a dama Ma

Scusami sto giocando a questo gioco È molto difficile cambiare gioco Eppure la teoria dei giochi ci dice Appunto questo che Questo è un gioco la guerra in generale o gli armamenti e nel caso particolare atomici No è un gioco che sarebbe meglio non giocare ci fu quel famoso film l’avrete visto War

Games in cui Alla fine c’è quel computer che simula anche lì poi l’attacco nucleare praticamente e alla fine il computer va in tilt No perché perché capisce in maniera empirica che che il non si può giocare e appunto dice strano gioco dice l’unico modo di vincere è non

Giocare Cioè non bisogna mettersi in quelle situazione bisogna evitarlo prima che il gioco cominci perché quando comincia poi diventa troppo tardi un altro caso invece molto interessante anche che che oggi si chiama il dilemma del prigioniero ve lo dico in una maniera un po’ diversa da quella originale in cui

Che che ha dato il nome al a questo gioco non c’entrano i prigionieri in questo caso Ma è una situazione che che che spesso si presenta nella vita per esempio vi ricordate che una volta c’erano del questi comportamenti cui si comprava per corrispondenza no c’erano le merci anche adesso si compra per

Corrispondenza ma ormai si sono fatti furbi No ma una volta le cose erano complicate non c’era Internet eccetera quindi uno scriveva No dice mi mandi per per per per favore no Questa merce no e il venditore doveva mandare la merce Però lui mandava Ma come faceva a sapere che l’altro pagava no e

Eh i due contendenti erano Chi compra no e E chi vende il venditore dice Io sì quello che posso fare è mandare o non mandare la merce no e il il compratore a sua volta no Dice quello che io posso fare è mandare o non mandare il denaro

No e e se uno lo analizza dal punto di vista razionale No qui non c’è nemmeno tanto bisogno di usare la teoria dei giochi che comunque fa fa la stessa cosa No Mettetevi dal punto di vista del compratore per esempio no ordinate che ne so un qualunque bene No un vestito un

Mobile eccetera no E poi dovreste pagare no e dice Ma scusate Eh facciamo Questo ragionamento Dunque io non sono sicuro che quello mi manda la merce no se lui non me la manda No il fatto che io paghi sono uno scemo No perché ci perdo no E

La cosa finisce lì ma se lui me la manda No io potrei essere furbo non pago no E ci guadagno ancora di più No quindi in qualunque comunque l’altro si comporti no che lui mi mandi o non mi mandi le cose che che vuole vendere è meglio che

Io non paghi perché se non me le manda sarei sciocco a pagare e se me le manda sono furbo a non pagare No il quindi il il il vendit il compratore non paga no ma il venditore fa lo stesso ragionamento No il gioco è simmetrico

Dice Ma scusate questo mi paga o non mi paga se non mi paga è inutile che gli mandi la merce perché la perderei no e se mi paga invece meglio no mi paga io lo lo frego in questo modo cioè In altre parole no il comportamento razionale no

Ti ti o meglio la ragione ti porta a dire che l’unico L’unica cosa che il venditore deve fare è non mandare la merce e l’unica cosa che il compratore deve fare non pagare No ma allora la vendita per corrispondenza però va a farsi bene dire no cioè e questo è molto

Strano e infatti si chiama dilemma del prigioniero perché in realtà ti dice a volte il comportamento razion porta a fare delle cose che non hanno senso No cioè la razionalità e la ragionevolezza sono cose in contrapposizione fra fra loro e lì in quel caso non c’è nessun equilibrio tra l’altro non esistono equilibri

Quindi nessuna massima funzionerebbe ho fatto solo esempi di giochi simmetrici Quindi finisco facendo un esempio di gioco asimmetrico che un’analisi che è stata fatta del del famoso giudizio di Salomone vi ricordate che di fronte a Salomone arrivano due madri con un bambino che ciascuna delle madri dice il

Bambino è mio lui deve giudicare chi è e ad un certo punto una delle madri dice Beh insomma stiamo qui discutendo no tutte e due Diciamo che che è nostro figlio Taglialo a metà no O meglio forse lui che lo dice no credo il re saggio No

Dice poiché tutte e due dite che che è vostro figlio io lo taglio a metà ve ne do metà per una no e una dice Naturalmente no no no e l’altra dice sì no ovviamente no E questo è interessante perché quello è l’equilibrio che che la razionalità vorrebbe vorrei dire perché

Perché questo gioco non è simmetrico le due donne non sono nella stessa posizione nei confronti del bambino la madre vera Ovviamente ha un atteggiamento diverso dalla madre fasulla che voleva semplicemente rubare il figlio a quell’altro e questo sono solo esempi naturalmente di quello che la teoria dei giochi fa oggi è molto

Molto più estesa Tanto per cominciare non soltanto Si si interessa di giochi a due Ma si interessa di giochi a tre o più e il passaggio da due a tre è un passaggio è un grande passo per Come direbbe Neil Armstrong No un piccolo passo per per il giocatore ma un grande

Passo per il matematico Perché nel momento in cui ci sono tre giocatori e le situazioni Si si complicano perché ci possono essere alleanze Allora uno può giocare no non sono tre che giocano uno contro l’altro ma a volte due si possono o tacitamente o esplicitamente e coalizzare contro contro qualcuno le

Complicazioni arrivano dal fatto che le coalizioni possono cambiare nel tempo ovviamente no Quindi sono mobili Instabili e la teoria dei giochi da tre giocatori in su è molto più complessa infatti gli ultimi premi Nobel sono stati presi da in anni seguenti proprio da gente che che che ha preso questo che che ha

Studiato questi giochi uno dei quali è l’israeliano auman che forse qualcuno di voi conosce che eh e che un tipo molto interessante No così che ha fatto Tra l’altro la tesi su su Guerra e pace ma Guerra e pace non di Tor Stoi No ma proprio le applicazioni della guerra

Alla guerra e alla pace della della teoria dei giochi e lui sostiene che questo è il motivo per cui il monoteismo funziona Pardon Non il monoteismo la monogamia anche il monoteismo ma ma la monogamia funziona perché in genere il matrimonio no è fatto uno a uno e perché

Quando si in tre no si comincia no eh e è il problema dei tre corpi no come si chiamerebbe in fisica no che che diventa complicato da eh da da gestire se qualcuno di voi fosse interessato per esempio ci sono stati dei teorici dei giochi uno in particolare si chiama Steven brams che

Ha scritto un intero libro che si chiama biblical games giochi biblici in cui lui si è un ebreo ovviamente che si è riletto la Bibbia il Vecchio Testamento e l’esempio che ho fatto adesso del del giudizio di Salomone è uno di quelli appunto è andato a vedere nelle

Situazioni che racconta la Bibbia Quali sono i comportamenti che diciamo così contendenti potevano seguire e spesso sono quelli che poi sono stati seguiti Cioè in qualche modo la teoria matematica non è che va per i fatti suoi e si inventa delle cose che poi nessuno avrebbe pensato prima Semplicemente sistematizza in maniera

Razionale e tecnica diciamo così matematica quello che spesso magari la gente intuisce no col col appunto con la propria intuizione e che poi mette in pratica anche in casi storici bene io mi mi fermerei qui per ora perché se ho ben capito Adesso tocca me mettermi sul

Lettino no e e farmi mettere i miti greci no sul sul così quindi vi ringrazio per ora per per l’attenzione Questo era spontaneo questo questo era spontaneo Ah sì sì questo era spontaneo Questo era spontaneo professor liberatorio più che spont professoressa Cristina Marogna a lei la parola deluderò perché non ho

Portato balsami però riprendo riprendo alcune questioni con l’idea restando nel gioco di rilanciare e vedere se possono generare delle domande allora partendo dall’inizio con toeschi e la questione del gioco e malattia mi vien da dire che è una malattia antica e cross culturale Cioè in tante culture diverse in tanti tempi

Diversi c’è sempre stato il gioco e il gioco d’azzardo che è la tematica di cui stiamo trattando e nei diversi Paesi nei diversi nelle diverse epoche Cambiano gli strumenti per il gioco ma le coordinate gli oggetti Ma le coordinate rimangono le stesse è anche una questione che ha a che fare con la

Tensione a capire le regole del gioco è presente nelle diverse culture nei diversi giochi Allora quello che penso ci affascini e ci perturba anche è che questa tensione parla di una pulsione alla quale non riusciamo a dare un contenimento per dirla un po’ con i miei strumenti spesso i giocatori di dicono è

Più forte di me non riesco a resistere come a dire che l’io non riesce a mettere in campo quei meccanismi di difesa che ci proteggono dal gioco stesso ed è incredibile Questo perché sappiamo benissimo che nel gioco possiamo anche perdere Quando si gioca Non è detto appunto che si vince si può

Anche perdere e non mi proteggo ci sono persone che hanno perso molto giocando Ci sono persone che hanno perso tutto ma non solo in termini di soldi ma anche di termini di affetti di relazione Dunque qual è quella parte di me che prende sopravvento su di me Per

Cui mi spinge anche lo possiamo sperimentare tutti semplicemente in un piccolo gratta e vinci No C’è comunque quella tensione Allora mi chiedo quali fantasie si muovono in noi quando abbiamo questa tentazione Allora anche nel discorso di quest Stas sera abbiamo fatto una scomposizione tra gioco da una parte e d’azzardo

Nell’altra Allora possiamo esplorare questi due punti come fossero due pianeti diversi il gioco se stando a quanto abbiamo visto finora e appoggiandoci a Winnicott è uno spazio potenziale è quello spazio importantissimo per il bambino ma anche per l’adulto che ha a che fare con il come sé

E il gioco lo spazio del gioco crea un ambiente crea una bolla forse non di accompagnamento ma crea una bolla dove il mondo reale è messo un po’ da parte e dove si può giocare a far finta far finta si entra nel mondo del come Sé come la questione del giocare con i

Soldatini è possibile in quel mondo come S è fondamentale per il bambino perché in quello spazio può sviluppare delle capacità mentali importantissime Perché può sviluppare l’anticipazione può immaginare diversi scenari e se stesso nei diversi scenari Poi però c’è la questione dell’azzardo e allora come la introduciamo come la inseriamo come la

Pensiamo la questione dell’azzardo che cosa azzardo che cosa sfido Allora prendiamo un mito possiamo pensare alla dea bendata vado a sfidare la fortuna la dea bendata Desidero essere Baciato dalla fortuna Allora forse la misura con questa Dea con questa possibilità ha a che fare con il desiderio di poter cambiare il proprio

Destino non lo so perché se fosse così quando una persona vince e vince tanto dostojevski anche ci insegna nella versione negativa se uno vince tanto potrebbe dire cambio il mio destino ho vinto mi fermo lì e invece di nuovo la tensione mi riprende e di nuovo torno a

Giocare Allora di nuovo Mi chiedo Qual è quella parte che è più forte di me di quale parte di me parla quando non riesco a smettere e a dominare pur avendo in mente tutte le regole del gioco l’ultima questione per me interessante che mi ha richiamato la

Teoria del gioco che è connessa a quanto ho appena detto e quanto dice Emil Chan in un apolide metafisico in cui parla del fallimento e dice che l’esperienza del fallimento è importante perché ci rende persone interessanti allora rispetto alla teoria dei giochi la questione del fallimento

Da che parte è considerata da che parte è osservata ha un importanza Poi boh Dunque Queste sono domande complicate naturalmente non non ci si riesce a sdraiare no bisogna stare ben attenti Non ma anzitutto credo che dunque Sono due cose no che diceva perché uno non non non si

Riesce a fermare certe volte io credo che ci siano anche ovviamente tipi di di spiegazioni di di diverse No per esempio semplicemente psicofisiche No per esempio il livello di adrenalina no che la la soglia di di adrenalina che che ciascuno di noi ha è diversa no gli uni

Dagli altri no E c’è gente invece che per per per poter arrivare no alla sua S quando ha la soglia è alta no deve rischiare parecchio no ci sono altri invece che si accontentano molto di meno spesso quello che voi magari chiamate appunto no inconscio no cose di questo genere probabilmente si potrebbe

Misurare No in termini chimici addirittura o perlomeno biologici in questo modo No cioè andando io io tendo un po’ a a ridurre tutto no Forse gli psichiatri sarebbero più d’accordo no che non gli psicanalisti no a ridurre tutto alla Chimica No non solo del cervello Ma in questo caso anche del

Cervello e e e dei nostri sensi no noi Noi facciamo per esempio Infatti non è un caso che poi spesso ci siano medicine no che che curano cose che Sembrerebbero essere psicologiche Anzi vorrei fare forse una domanda io no cioè e dal vostro punto di vista no Voi siete cartesiani Nel senso

Che immaginate che ci sia una differenza no Fra Fra Fra la materia diciamo così del del corpo no e la mente oppure siete materialisti e per voi l’inconscio diciamo è una forma di materialità che però descrivete in maniera diversa io dal mio punto di vista no come

Come diciamo così più più più più tendente no alla alla parte scientifica sarei dell’idea che ovviamente nel mondo moderno il cartesianesimo è superato C’è c’è soltanto la materia però ci sono forme di materia che noi Magari conosciamo meno no o che descriviamo in maniera più globale no e e alle alle

Quali diamo appunto no dei nomi di tipo psicologico che però poi si possono Volendo No ridurre No al al contenuto fisico ricordo una volta per esempio qu io io ho insegnato tanti anni nello stato di New York e spesso andavo a trovare Oliver saxs no E lui per esempio

Era uno che era un po’ uno di questi che che credevano di aver avuto Forse l’aveva anche avuto per davvero tutte le malattie possibili no E ogni volta che ne aveva una scriveva un libro su quella malattia no e e così però mi ricordo che ad un certo punto No il risultato suo

Era sempre quello diceva perché poi alla fine no tutte queste cose che sembrano Appunto cose psicologiche devono avere una controparte che poi sta direttamente nella fisica del cervello o del sistema nervoso lo diciamo voi la pensate in questo modo oppure siete così brutalmente No per dirla così come domanda siete dualistici la psicanalisi

Oggi è dualista o o è monista e e quindi intende l’inconscio come come una forma della materia però di tipo diverso Naturalmente no la questione sarebbe tanto ampia rimanendo contestualizzati al qui e ora e all questione del gioco d’azzardo La questione è tanto biopsicosociale perché il gioco

D’azzardo ha una ricaduta sia nel corpo sia nel negli affetti e tanto nella questione sociale credo che che sia una questione importante in questa prospettiva contestualmente al gioco d’azzardo perché il fallimento tornando sulla questione che mi interessava St chiedendo qual era la seconda cosa Beh il fallimento in realtà è fallimento è

Sempre semplicemente il non realizzare gli obiettivi massimi che uno si era posto però la teoria dei giochi come ho detto fin dagli inizi No questo lo considera un praticamente un obiettivo eh scontato cioè realizzare il meglio per tutti i contendenti è impossibile no quindi ci si deve accontentare No

Appunto di evitare il peggio Quello sarebbe il fallimento e non non riuscire a farlo oppure non riuscire a vedere che in una determinata situazione Cioè in un determinato gioco ci sono questi equilibri E e ovviamente come dicevo prima a volte ci si arriva in maniera intuitiva nelle storie della Bibbia

Qualche volta no appunto lo si fa Oppure anche in politica eccetera però la cosa interessante è che ormai c’è uno strumento tecnico che ci permette di farlo è come uno che volesse fare non so costruire un aggeggio che dice Beh lo lo faccio a occhio No così quando però

Magari no ci sono delle teorie in quel caso potrebbero essere meccaniche per esempio o ingegneristiche no forse è meglio costruire un ponte no Seguendo le leggi de ingegneria che non farla occhio e dice Ma speriamo che che che le cose funzionino oggi che questa che la teoria

Dei giochi ci dà questo strumento e sarebbe bene che soprattutto coloro che poi giocano giochi pericolosi no come i politici e che che che che ne tenessero conto e infatti come accennavo agli inizi e perlomeno negli Stati Uniti ci sono questi team di consiglieri Eh i

Quali poi tra l’altro Però io a volte ho parlato con qualcuno di questi nel nel passato no e uno di questi era stato consigliere del mi ricordo di Johnson e di Kennedy Quindi negli anni credo che adesso sarà anche morto perché era già anziano all’epoca quando quando

L’avevo incontrato no E mi diceva ma tutto sommato Poi noi abbiamo un potere che i politici forse non sanno che noi abbiamo perché spesso uno riesce a far fare al politico quello che vuole fargli fare No perché la il trucco dicono no è semplicemente questo tu vuoi fargli fare

Una cosa no però non glielo puoi dire No Semplicemente perché lui ti direbbe No sono io che decidono e allora gli presenti tre opzioni No quella che tu vuoi fargli fare è quella metà no E poi gliene presenti una No da una parte e una dall’altra e lui spesso No non

Sapendo cosa fare sceglie la la la saggia via di mezzo che è quella che tu volevi fargli fare e però sta te riuscire a cucinarli diciamo così le opzioni che sono possibili e a presentare in una maniera da indirizzarlo poi a scegliere quello che tu volevi che fosse scelto dandogli

L’impressione a lui no che è lui che sceglie no quindi questa è una cosa molto pericolosa perché finisce che quelli che credono magari di comandare poi diventano in realtà poi preda di coloro che li consigliano No infatti non a caso nella storia i grandi consiglieri No sono stati i veri facitori di

Politica no Quindi di questi meccanismi abbiamo parlato anche rispetto alle manipolazioni a cui le persone sono C soan delle dipendenze comportamentali professore in una battuta la risposta a due persone che ci scrivono e che hanno una domanda molto simile probabilmente sono due insegnanti perché il primo

Giulio ci dice a scuola molte volte ci sono insegnanti preparati nelle materie ma poco empatici e comunicativi cosa dovrebbero fare e invece Fabrizia richiama quello che lei ha detto rispetto al fatto di U di utilizzare i giochi anche come modalità didattica una battuta veloce rispetto a questo aspetto

Beh la prima è potrebbero cambiare lavoro perché naturalmente cioè detto la stessa cosa ha detto la stessa perché il fatto è che certo questa è una cosa interessante dal punto di vista psicologico perché in genere la gente sceglie di fare il lavoro che gli piace fare No e non invece il lavoro che

È portata a fare e questa è una cosa interessante perché spesso quello che che ci piace fare non è quello che ci viene meglio no E allora noi dovremmo in qualche modo dire ma io faccio meglio le altre cose no Forse dovrei evitare di fare quello che mi piace fare non so se

C’è a caso degli insegnanti no che dice mi piace insegnare eccetera Però il problema è che l’insegnamento è anche è anche quello una tecnica è un po’ quello che dicevamo adesso no cioè ci sono spesso delle tecniche di insegnamento e per esempio nel caso della matematica

Che è un po’ la bestia nera del di di di tanti studenti eh da da decenni Ormai c’è c’è ci sono c’è quello che si chiama la didattica della matematica che spesso però è un po’ antiquata pure lei no pure essa e Bisognerebbe certo imparare le

Tecniche e studiarle e non anche se poi gli attori per esempio mi dicono la stessa cosa quando uno deve imparare le cose che poi deve recitare no a volte vediamo questi attori che sono in grado di recitare no cose a memoria No così e ricordo che quando Benigni faceva le le

Le sue lezioni su Dante No e che a un certo punto c’aveva Questo obiettivo di imparare tutta la Divina Commedia a memoria no E una volta gli chiesi no gli dissi Ma Però qual è la tecnica che usi No per per per imparare così E lui mi rispose

No cioè cioè In altre parole perlomeno consciamente o o volontariamente diceva Non ho tecnica lo dico mille volte fino a che Io non sono sicuro che sia così probabilmente ci sono delle tecniche che sono inconsce anche magari uno le usa senza esserne pienamente cosciente no E perché a volte riuscire a mettersi in

Testa no cose così complicate è un po’ difficile no anche se poi lui stesso un’altra volta mi disse una cosa diversa perché cercavo di convincerlo a venire al festival di matematica lui faceva Dante no e e a me sarebbe interessato di più Galileo ovviamente no essendo di un’altra parrocchia no E

Poiché Galileo aveva fatto due lezioni sulla forma del del dell’inferno dantesco alla fine del 500 prima di diventare scienziato Galileo era un critico letterario No G avevo detto Ma insomma vieni al festival No C ci fai queste lezioni e fai 15 minuti di improvvisazione no E lui seriamente

Questa volta mi disse lo sai quanto mi costa fare 15 minuti di improvvisazione mi costa un mese e mezzo di lavoro perché noi anche lì no invece al contrario pensiamo che quando arriva un comico no che ti fa così dice Hai visto Hai improvvisato No ma non ho improvvisato nulla Probabilmente sì

C’aveva una una certa libertà del mettere insieme certi moduli in un modo oppure nell’altro però poi dopo le cose ce l’aveva bene in testa no E quindi a volte le le tecniche sono inconsce appunto come dicevo e a volte bisogna c c ce ne sono di quelle coscienti che

Bisogna imparare e la didattica purtroppo Eh ci sono per esempio professor che sanno moltissimo no E che sono completamente poco dotati per per la matematica addirittura ci sono paesi al mondo non dico i nomi che poi in questi periodi non bisogna farlo ma sia negli in realtà sia negli Stati Uniti che nel

Che in Russia Ma soprattutto in Russia il i professori universitari ad esempio non so quelli del delle scuole superiori ma conoscevo quelli universitari e hanno uno spettro di fronte che che che possono scegliere cioè possono fare solo ricerca all’Università no o solo insegnamento no E sta loro decidere per

Esempio di fare 50% del proprio tempo ricerca 50 di insegnamento oppure metterli insieme no e in effetti c’è gente che per esempio è bravissima a insegnare No e non magari non ha voglio non è capace a fare ricerca autonoma non importano dovrebbe fare di nuovo no quello che gli riesce bene e viceversa

C’è il bravo ricerc atore quel ricercatore nel senso alto no di colui che fa ricerche originali che però poi magari è una frana nell’insegnamento e ciascuno la nostra scuola non ci permette di fare questo l’università ovviamente tu devi fare sia la ricerca per far carriera che l’insegnamento per

Avere lo stipendio Sono due cose praticamente separate fra loro no Bisognerebbe essere più malleabili Ma questa era era la prima domanda la seconda era invece no no questa era due ho risposto a due domande senza saperlo inconsciamente vedi ins era rispetto al fatto che gli insegnanti devono essere empatici e

Magari anche utilizzare modalità che ricorrono al gioco per poi soprattutto oltre a ricordare al gioco secondo me ricordare ai linguaggi dei dei ragazzi perché se se uno pretende di parlare coi linguaggi che che che usavamo noi per esempio 70 anni fa a ai giovani d’oggi

Io sono nato in un io ormai sono in pensione quindi non è di mene che parlo No però sono nato in in un periodo in cui non c’era nemmeno la televisione no E certo che che adesso insegnare a questi ragazzi che che che sono sempre sui social no estremamente digitali

Eccetera però ci sono per esempio in rete dei divulgatori nel campo mio della Matematica per esempio bravissimi che usano tutte le potenze di questi mezzi e quelli veramente fanno un lavoro straordinario e c’è questo c’è questo fisico che forse avete sentito nominare che si chiama Schettini no Sì sì che ha

Un nome tra l’altro stranamente simile a quel capitano stesso è figlio di quello no no non so se li porterà a schiantarsi la fisica non c’è andato molto non c’è andato molto così no ma e questo qua per esempio sembra che sia un altro barba Scura per esempio lo stesso Barbero che

Abbiamo citato sopra ma Barbero è un po’ diverso perché più la fabulatore classico No diciamo così parla senza grandi fuochi d’artificio mentre invece questi altri riescono a usare gli strumenti che che che che usano coloro ai quali ci si rivolgo Quindi è abbastanza Ale certo e l’ha fatto anche

Lei con noi questa sera perché Ci ha tenuti inchiodati in questo percorso che ci ha appassionato moltissimo noi adesso facciamo una conclusione rispetto anche al fatto che forse la teoria dei giochi di cui ci ha parlato insegna anche ad astenersi dal gioco e quella è l’unica vittoria possibile quindi questo ci

Sembra veramente il contatto più coerente tra quello che lei ci ha raccontato e il festival che questa sera si conclude quindi siamo veramente molto grati al professore od freddi per questo incontro che ha tenuto Grazie tantissimo anche alla dottoressa Marogna che è stata qui con noi che ci ha aiutati ad

Approfondire e riflettere vorremo concludere con uno dei tanti apprezzamenti che ci arrivano da internet che è quello di Rosella da Pesaro che fra l’altro è intervenuta diverse volte quindi la ringraziamo insieme a tutte le altre persone che ci hanno scritto Buonanotte a tutti festival molto interessante ma come

Tutte le cose belle prima o poi finiscono quindi davvero Grazie infinite all lul 6 agli organizzatori e e a tutti per questa bella opportunità Spero seguano il vostro esempio e la vostra sensibilità altre pubbliche amministrazioni Allora il complimento ce lo prendiamo volentieri Non tanto per narcisismo ma soprattutto perché

Siamo contenti di aver raggiunto le persone le ringraziamo Perché i contatti sono stati moltissimi e quindi è bello anche concludere veramente con un ringraziamento alle persone in sala a tutte le personalità che hanno sostenuto questa iniziativa a esperti che sono intervenuti ai nostri ospiti alle molte persone che hanno rilanciato anche sui

Propri canali Social il festival cambio gioco naturalmente tutte le registrazioni di tutti gli incontri rimangono ancora gratuitamente a vostra disposizione non solo quelle di quest’anno ma anche quelle della precedente edizione sul sito Buona continuazione di serata ul Eugania vi saluta Arrivederci da cambio [Applauso] [Musica] gioco [Musica] i

CAMBIO GIOCO – Giochiamo a essere umani
Settimana della prevenzione delle dipendenze comportamentali e del gioco d’azzardo patologico

11-15 marzo 2024, Sala della Carità, Padova

Incontri gratuiti in presenza e online rivolti a
Ragazzi, adulti, professionisti dell’educazione e della salute

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