World Sleep Day – Giornata Mondiale del Sonno 2024 – Parte 1

Buongiorno a tutti è davvero un piacere presentare questa quarta edizione della madrone del sonno e mi permetto di dire con un tema che secondo me molto opportunamente la società mondiale del sonno ha prescelto per quest’anno Quanto pesano le disuguaglianze sociali su tutti gli aspetti legati al sonno e poi a cascata

Sulla salute probabilmente visto che ho contribuito a costruire il programma molti dei relatori mi hanno odiato perché alcune relazioni che chiedevo per le quali chiedevo uno sforzo erano particolarmente inusuali però alla fine sono davvero contento che l’ims possa in un evento come questo parlare dell’influenza del sonno nei rifugiati nei traumatizzati

Nei bambini nell’accesso alla cura nel diritto allo studio e o addirittura nelle popolazioni tribali abbiamo qui la professoressa Lombardia a riguardo e quindi davvero in Questo format inusuale Penso che sia il miglior modo per onorare questa iniziativa ormai stabile delims di divulgazione della cultura del sonno passo la parola alla mia amica e

Collega Carolina Lombardi Grazie buongiorno a tutti condivido ovviamente il piacere di essere qui e condivido il ringraziamento per tutti voi che vi siete collegati e che vi collegherete nell’arco della giornata Condivido anche con il professor De Gennaro che l’argomento è veramente veramente importante e dirò di più nessuno credo lo abbia odiato perché

È stato anche l’occasione di approfondire dei temi ai quali non siamo abituati insomma a a ad approcciare eh e invece dovremmo abituarci perché l’equità e la sostenibilità del nostro pianeta la condivisione del nostro pianeta con tante popolazioni differenti culturalmente dal punto di vista dello stato sociale ed economico è

Fondamentale quindi Anzi nessuno ti odia ma anzi Grazie di averci dato questo opportunità non prenderei altro tempo e inizierei con con le relazioni che appunto saranno tante una vera e propria maratona e se guardate i titoli veramente è una maratona ricca di di spunti culturali interessanti e

Nuovi darei quindi la parola se il professor De Gennaro è d’accordo al primo relatore che è il professor Raffaele Ferri di Troina che ci parlerà della World Lep Society le disuguaglianze nella salute del sonno Raffaele Ferri inaugurerà questa giornata anche perché da quest’anno l’Italia e ovviamente l’im e ovviamente

L’interessato Raffaele Ferri Si possono fregiare di avere un presidente italiano della società mondiale del sonno e in qualche modo abbiamo ritenuto giusto che fosse lui a inaugurare questa giornata Scusate il mio intervento e a questo punto possiamo passare la parola al a Raffaele Ferri Buongiorno a tutti e buon World sleep Day

2024 la maratona del sonno di quest’anno eh è come al solito coincidente con la giornata del sonno la giornata mondiale del sonno E quest’anno il motto di questa giornata è equità del sonno per la salute globale tocca a me aprire le danze di questa giornata tutta dedicata

Alla equità del sonno e come presidente della World slep Society che è la società che promuove questa iniziativa ormai da 16 anni vi parlerò appunto delle disuguaglianze nella salute del sonno a livello globale nella prima diapositiva vediamo sulla sinistra le ore di sonno che sono necessarie a seconda dell’età dei soggetti Ovviamente

Oggi ci soffermeremo sulle ore di sonno che vengono registrate o dichiarate a seconda degli studi nella popolazione adulta che vediamo sono state indicate da queste linee guida della slip Foundation essere necessario dalle 7:00 alle 9 ore con una media di 8 ore e questo è anche vero negli adulti più

Anziani sopra l’età di 65 anni dove c’è soltanto una piccola deflessione della necessità di sonno ma che rimane tutto sommato nello stesso range di quella di quel delle degli adulti e ma vediamo sulla destra questo sulla sinistra vediamo quello che sarebbe necessario Qual è la necessità di sonno che abbiamo

Ma sulla destra vediamo quante ore davvero in media A livello mondiale si dorme vedete meno di 7 ore nelle nei giorni del della settimana e meno poco meno di 8 ore nel weekend quindi la media si avvicina e è simile a quella desiderabile soltanto nel weekend Questo significa che durante

La settimana perdiamo ore di sonno assolutamente necessarie Naturalmente le differenze ci sono tra una nazione e l’altra in questo grafico per esempio in queste Nazioni vedete che si può oscillare da una media di tempo passato a letto fra le 6 ore e le 7:30 conore del Giappone e dell’Arabia Saudita vedrete anche dopo

In diapositive successive gli stessi dati e e le 7 ore e Meza della Nuova Zelanda in Australia in Oceania Scusatemi come vedete questo si ripete a colori in questa diapositiva vedete in blu sono le nazioni dove si tende a dormire di più dalle 730 alle 8 vedete in Australia in Nuova Zelanda in

Tasmania in Finlandia in Inghilterra nel nel Regno Unito e nell’Irlanda mentre le nazioni dove si dorme di meno sono sicuramente l’Arabia Saudita il Giappone e la Corea del Sud il Nord America e essenzialmente tutta l’Europa dorme in media dalle 7 alle 7 ore 30 quindi comunque un po’ di meno

Della media ideale di 8 ore e sicuramente una deprivazione di Sonne più importante nei paesi del centro e Sud America in alcuni paesi eh del Medio Oriente e in grande parte dei paesi eh della Asia eh pacifica oceanica eh Questo è uno studio che metteva l’attenzione soprattutto sulla

Popolazione della Gran Bretagna e come vedete la Ecco a conferma di quella diapositiva che abbiamo visto prima sembra che in Gran Bretagna si riesca a dormire in media un’ora in più che non negli altri nel resto del mondo come vedete c’è questa media di circa 8 ore che coincide con la media sperata

Desiderabile per gli adulti Però vediamo che cosa succede a livello mondiale A livello mondiale solo l’80 no non solo ben l’ 80% degli adulti vorrebbe dormire meglio vorrebbe migliorare i proprio il 67% dice che si sveglia almeno una notte una volta per notte tutte le notti e il

63% delle persone a livello mondiale dichiara di dormire di più nel weekend per cercare di recuperare un po’ di perdita di sonno avvenuta durante la settimana Eh soltanto il 49% pensa di dormire il tempo che è sufficiente alla propria persona e una esigua minoranza il 10% delle persone dichiara di dormire molto

Estremamente bene un’altra diapositiva che mostra le differenze A livello mondiale di quelle della percentuale di persone che pensano che sentono di dormire abbastanza come vedete questa percentuale è circa il 35% in Corea del sud e in Giappone mentre è vicina al 70% in India è vero che c’è una grandissima differenza ma

Anche nel migliore dei casi come l’India e l’Arabia Saudita stranamente in Arabia Saudita Avete visto prima che è una delle parti del mondo dove si dorme di meno obiettivamente però le persone Sono convinte di dormire abbastanza questo probabilmente punta anche a una grande necessità di sensibilizzazione e informazione su questo argomento perché

È chiaro che se dormo di me di quello che devo e sono convinto di fare bene Beh è una situazione che nel tempo durerà E non migliorerà in quest’altra diapositiva vediamo quali sono le misure che molte persone mettono in in atto per migliorare il proprio sonno soprattutto l’addormentamento devo dire

Dire ma in genere il proprio sonno vedete la lettura è al primo posto con il 39% delle persone che dicono che andando a letto leggono per addormentarsi più facilmente il 37% guarda la TV Il 37% e questo lo sottolineo subito è un è un falso è un falso rimedio perché sappiamo guardare

La tv non migliora Non facilita il sonno eh ascoltare della musica rilassante nel 37% Ovviamente chi ha le Appen del sonno ovviamente il 35% delle persone dice Guardate mi faccio la mia terapia per le apnee e mi addormento più facilmente Beh questo è ovvio è ovvio Comunque vedete

Il 35% una grossa percentuale di persone e il 30% dice che migliora il proprio sonno se fissa in una maniera abbastanza regolare la propria le proprie abitudine di andare a letto e di svegliarsi in maniera tale di andare a letto più o meno alla stessa

Ora e di svegliarsi più o meno la stessa ora Alcuni dicono di dormire meglio se mettono una sveglia alla all’alba Ma in questa maniera poi la sera avranno più sonno e si addormentano più facilmente il 26% giustamente dice che Riducendo il consumo di caffeina riesce a dormire

Meglio il 26% R porta la meditazione come metodo per dormire meglio e poi c’è una miscellania di una soluzione eh di miglioramento dell’aria eh oppure eh uso di materassi e eh coperte e cuscini specializzati Eh il il 20% riporta che dormire in un ambiente diverso da quello sta in cui

Sta dormendo il proprio partner o conig Ecco migliora il sonno Beh questo non ci deve sorprendere Soprattutto se si fatta per esempio di persone di un partner che è russa E però intervengono anche dei meccanismi psicologici molto importanti e poi il 20% delle persone riferisce di usare delle mascherine per

Gli occhi delle per non fare filtrare la luce guardate interessantissima questa diapositiva in questa diapositiva noi vediamo qual è la percentuale delle malattie croniche che affligge le persone che dormono meno di 7 ore oppure che dormono almeno più almeno 7 ore 7 ore o più vedete che in

Tutti i casi la percentuale di queste malattie croniche è maggiore delle persone che che dormono di meno è un fatto che ci deve evidentemente fare riflettere e che non indica solamente il fatto che avere una malattia cronica disturba il mio sonno ma indica sicuramente che dormire meglio aiuta

Anche a prevenire le malattie croniche ci sono molti studi che lo dimostrano Guardate sono malattie importanti come l’infarto del miocardio la malattia coronarica l’ictus la asma la bronchite cronica ostruttiva il cancro l’artrite la depressione le malattie croniche del rene e il diabete un altro fatto da tenere in

Considerazione è che in generale Le donne sono più a rischio degli uomini per rentare in generale un problema di sonno e in generale questo problema ma è l’insonnia è chiaro è chiaro che le donne sono più a rischio di avere insonnia rispetto agli uomini e questo

Come vedete è vero un po’ in tutte le nazioni di questo gruppo che è stato studiato qui ma questo è soltanto un esempio un esempio che vi riporto è probabilmente vero A livello mondiale ora guardiamo focalizziamo l’attenzione su tre problemi del sonno specifici e particolari uno è eh l’insonnia ovviamente particolari per la

Loro eh epidemiologia perché coinvolgono Un grande numero di persone Guardate quanto sono importanti i numeri dell’insonnia guardate in al in basso a destra sappiamo che dal 30 al 50% della popolazione mondiale riporta eh di un problema eh di aver avuto o di avere un problema di insonnia cronica o a breve

Termine Invece per quanto riguarda le la la le nazioni civilizzate circa dal 5 al 10% delle persone hanno una forma di insomnia cronica clinicamente importante vedete in alto a destra c’è un particolare che fa riferimento un po’ più specifico all’Europa vedete in Italia Non siamo nella parte alta della classifica grazie

A Dio però abbiamo circa il 16.6% di persone eh Mentre tocchiamo punte vicine al 30% in Germania in Francia e sicuramente intorno al 30% in Polonia anche in Ungheria abbiamo il 28% ma vedete che si oscilla fra il 16 17% e addirittura il 30% eh stranamente in Olanda abbiamo una

Percentuale molto più bassa che sarebbe il 6.8% però qui dipende anche da come sono state raccolte le informazioni da come è stata formulata la domanda alle persone e quindi ci può essere un’influenza di fattori metodologici Eh il concetto generale è che l’insonnia è un problema sociale che affligge Una grossa fetta

Della popolazione mondiale e come vedete in alto a sinistra ovviamente l’insonnia è molto molto molto sentita come speso sociale in tutta continente americano ma vedete anche in Australia dove veniva eh dichiarato un tempo di sonno lungo eh da parte dei soggetti intervistati come in effetti poi l’insonnia si ha un

Problema anche lì quindi eh raccogliamo qui evidentemente eh dei eh dei punti di incoerenza tra quanto viene raccolto in un certo modo E quanto poi si osserva andando a studiare la patologia e in basso a sinistra vedete i numeri Quanto costa l’insonnia annualmente eh sulle casse della sanità pubblica di

Questi sanità pubblica o e o privata di questi paesi vedete solo in America l’insonnia pesa circa 27.5 bilioni quindi miliardi di dollari che rappresentano l’ 1.08% del PIL in Italia vedete è lo 0,74 ma abbiamo delle punte di 1.3% del P quindi stiamo parlando di numeri enormi anche dal punto di vista economico

Questo invece fa riferimento un attimo all’altro aspetto dell’insonnia Quali sono i paesi che usano di più i farmaci per insonnia vedete che chiaramente questo ricalca un po’ Evidentemente la epidemiologia che abbiamo visto prima ma non del tutto perché evidentemente l’accessibilità al farmaco è diversa a seconda delle Nazioni mentre l’ insonia colpisce un

Po’ tutti l’accessibilità al farmaco e quindi l’uso è molto più alto in Nord America in Europa e in Australia delle altre nazioni della parte più povera del mondo e qui il concetto di equità del sonno di cui abbiamo bisogno A livello mondiale le ne strutti del sonno stesso

Discorso come vedete qui a seconda di come Definiamo la sindrome della Prim struta del sno se consideriamo una soglia de 5 eventi per ora o di 15 eventi per ora come cambiano i numeri ma comunque stiamo sempre parlando di numeri molto molto molto alti e la prevalenza eh della eh

Popolazione con apnea del sonno anche considerando l’apnea l’apnea ipopnea Index cioè l’indice di apnea da 15 a 20 per ore Stiamo parlando di numeri di milioni di persone come vedete nelle barre e anche questo è un problema che non è distribuito in maniera equa nel mondo affligge sicuramente di più Eh le nazioni

Eh europee e anche africane e parte dell’Asia forse un po’ di meno il Nord America ma il Sud America è molto simile all’Europa Eh anche questo problema delle apnee ha una distribuzione differente tra uomini e donne noi sappiamo benissimo che al contrario dell’insonnia le Appen da sonno colpiscono più frequentemente i

Maschi delle donne delle Femmine Ma attenzione perché dopo la menopausa queste differenze praticamente scompaiono e le donne hanno Praticamente la stessa lo stesso rischio di sviluppare le Appen del sonno degli uomini sulla sinistra vedete dei dati che sono praticamente sovrapponibili a quelli che vi ho detto prima

Passiamo alla terza e ultimo al terzo e ultimo esempio di malattia molto frequente la sindrome delle gambe senza riposo come vedete è una malattia che anch’essa affligge una percentuale piuttosto importante di persone e una malattia che è più tipica delle nazioni del della America sia dell’America settentrionale che dell’America Meridionale e dell’Europa

Pare molto molto meno frequente in Africa ma abbiamo davvero dei dati abbastanza parziali in Africa e sicuramente meno frequente nei paesi del dell’estremo Oriente tipo il Giappone e la Corea del Sud Singapore come vedete in questa diapos Ma comunque come vedete più o meno noi possiamo dire che una forma clinica

Importante negli adulti adulti più anziani di sindome gambe senza riposo sicuramente colpisce all’incirca il 34% della popolazione generale Se non il 5 che è pur sempre un numero molto importante in questo lavoro che è stato pubblicato qualche anno fa pochi anni fa devo dire però Faceva riferimento a dei dati del

2016 fatto un lavoro di capire quanto curare questa malattia in maniera adeguata avrebbe fatto risparmiare ai sistemi nazionali della Salute Ecco Guardate stiamo parlando di milioni di euro che potremmo semplicemente risparmiare curando questa malattia quindi conoscendola curandola adeguatamente e non lasciandola a se stessa eh o curandola male quindi stiamo

Parlando di eh di dati importanti e vedete che in questo studio la percentuale la prevalenza della malattia che venne considerata venne vengono vengono considerati due scenari di minima non del 4 o 5% come vi ho detto prima abbiamo considerato uno scenario dell’ 1,6% e un altro scenario del 2.7% che è

Sicuramente più vicino alla realtà vedete i numeri sono numeri importanti che qualsiasi sistema sanitario nazionale dovrebbe tenere in conto perché rappresenta una opportunità reale di Risparmio Eh adesso vediamo dei numeri che di cui io non sono un esperto del Mercato dei disordini del sonno come vedete il

Mercato di disord del sono in termini di miliardi di dollari no di milioni di dollari chiedo scusa che poi sono miliardi perché vedete stiamo parlando nel 2022 di un mercato di 25.000 milioni di dollari e sale cresce sempre cresce in tutte le parti del mondo vedete che Nord America e l’Europa sono molto

Simili altre parti del mondo dedicano molto mene molto meno risorse al problema stesso discorso possiamo vedere qui vedete questi sono dati però del Nord America il Eh si nel 2022 il mercato è di circa 17.9 miliardi di dollari si pensa si viene fatta una eh proiezione nel 2032 a 95 miliardi di

Dollari Questo è il mercato dei device tecnici che adesso stanno spopolando ed è il futuro di questa di questa branca della medicina e Ma che è applicata poi ad una medicina di popolazione sicuramente abbiamo bisogno di investire molto di più nel capire quanto queste strumentazioni avveniristiche innovative già sul mercato siano affidabili e

Pretendere sempre di più che esse lo siano e che lo siano sempre di più perché il futuro è lì per poter monitorizzare e valutare grossi numeri di soggetti e poter intervenire in maniera anche precoce quando i problemi del sonno stanno iniziando quando è più facile affrontarli e risolverli vedete qua il

Il mercato invece dei disordini del sonno quindi stiamo parlando proprio del farmaco della del dell’impiego di risorse sanitarie si pensa che sia di circa 22 miliardi di dollari attuali e che nel 2032 sarà di 73 miliardi di eh veniamo alle eh ad alcune diapositive Eh che sintetizzano perché equità del sonno

Equità del sonno si riferisce all’idea che tutti dovrebbero avere un accesso a un sonno sufficiente e di qualità e che il sonno dovrebbe essere considerato un diritto fondamentale è un aspetto essenziale del Benessere generale migliorare l’equità del sonno implica affrontare vari fattori che contribuiscono alla disparità qualità

Nella durata del sonno tra individui o comunità diverse poi abbiamo un decalogo ho scritto qui un decalogo Per quanto riguarda l’approccio che possiamo avere per migliorare l’equità del sonno Prima di tutto Abbiamo l’educazione la sensibilizzazione come questo evento della malat del sonno aumentare la consapevolezza pubblica sull’importanza

Del sonno per la salute fisica e mentale educare le persone sulle corrette pratiche di igiene del sonno e sull’impatto delle scel scel di vita sul sonno Un accesso alle cure garantire l’accesso ai servizi sanitari che affrontino i disturbi del sonno e le condizioni correlate promuovere trattamenti accessibili e convenienti

Per i problemi del sonno sostenere ambienti di lavoro le politiche sul lavoro che prioritizzare dei dipendenti e favoriscono il bilanciamento tra lavoro e vita privata incoraggiare i datori di lavoro ad adottare politiche che promuovano abitudini di sonno salutari orari di lavoro flessibili o spazi adatti al riposo sul posto di lavoro tecnologia e

Sonno punto importantissimo sensibilizzare sull’impatto della tecnologia sul sonno e promuovere un uso responsabile dei dispositivi elettronici incoraggiare lo sviluppo di tecnologie che supportino abitudini di sono salutari come dispositivi o app per il tracciamento del sonno Poi abbiamo bisogno di iniziative sociali sviluppare programmi basati sulla comunità che affrontino i fattori

Che influenzano il sonno lo stress il rumore l’illuminazione favorire un senso di supporto sociale per abitudini di sonno salutari poi abbiamo le considerazioni ambientali affrontare i fattori ambientar che possono disturbare il sonno come l’inquinamento acustico nelle grandi città l’inquinamento luminoso sempre nelle grandi città e le condizioni di sonno scomodo degli ambienti del

Sonno cambiamenti di politica sostenere le politiche che promuovono l’accesso equo a risorse che supportano un sono sano come quartieri sicuri e tranquilli parchi e strutture ricreative una buona attività fisica diurna non troppo tardi la sera facilita il sonno e avere a disposizione come ad esempio Qui par strutture ricreative facilita il sonno

Di riflesso ricerca e innovazione punto importantissimo sostenere la ricerca sulle disparità del sonno compresa la comprensione dei F culturali socioeconomici e demografici che possono contribuire alle disuguaglianze incoraggiare l’innovazione nella scienza del sonno e nella tecnologia per sviluppare soluzioni per popolazioni diverse ogni popolazione ha le proprie abitudini e le proprie soluzioni sistemi

Educativi incorporare informazioni sull’importanza del sonno e strategia per una buona ere del sonno nei curricoli educativi norme sociali e culturali cambiare le norme sociali che privilegiano gli orari frenetici e minimizzano l’importanza di un sonno sufficiente promuovere atteggiamenti culturali che riconoscono e privilegino il sonno come un aspetto essenziale del

Benessere in questo la wsip Society dà il proprio contributo anche attraverso una azione educativa nei confronti di persone da tutto il mondo di specialisti che vogliono diventare i medici e psicologi e altri professionisti che vogliono diventare esperti i medicina del sonno attraverso la Worlds Lep Academy e vedete Quest’anno abbiamo

Avuto circa 60 iscrizioni e qui abbiamo anche una lista e vedete da quante Nazioni diverse non vado verso a leggerle tutte ma voglio mi fa piacere Soltanto farvele vedere questo significa disseminare la cultura del sonno nel mondo soprattutto in quelle nazioni in cui la cultura medica non è abbastanza

Sviluppata e i giovani interessati non trovano facilmente la possibilità di accedere a queste informazioni detto questo quest’ultima diapositiva vi mostra le varie iniziative della World zip Society attraverso pubblicazioni Congressi e programmi di ricerca a sostegno di giovani che frequentano laboratori specializzati Detto questo io vi saluto e vi

Ringrazio di questa attenzione e vi invito a leggere questo lavoro che è uscito ultimamente sullet Public Health che è stato sponsorizzato dalla W Society Grazie a tutti per l’attenzione e buon proseguimento di giornata grazie al professor Ferri È stato un piacere ascoltare il presidente della società mondiale

E proprio in Scia sono a questo punto felice di introdurre il presidente della società italiana di medicina del sonno che è appena diventata Accademia quindi approfitto anche di per sottolineare questa questa novità e introduco quindi il dottor Francesco fanfula che è il presidente appunto della società italiana di dell’Accademia

Italiana di medicina del sonno e che ci parlerà anche sulla scia di tutto quello che che Francesco sta facendo e ha fatto per promuovere il sonno in Italia e per supportare proprio il lavoro anche della società scientifica ci parlerà appunto di sonno e disuguaglianze ambientali e sociali Buongiorno Il tema che mi è

Stato affidato quello di affrontare il le relazioni che vi sono tra sonno qualità del sonno e disuguaglianze ambientali e sociali assolutamente in linea con quello che è il tema principale di quest’anno del World Lep Day noi sappiamo che il sonno include un set di funzioni biologiche che sono necessarie per il mantenimento della

Vita lo svolgimento di queste funzioni richiede che l’individuo metta in essere una comportamenti che sono però influenzati da Fattori sociali e ambientali e globalmente si ritiene che un livello socioeconomico più basso l’appartenenza a una razza un gruppo etnico può in qualche modo influenzare vero similmente in modo negativo

L’esperienza di sonda all’interno di una comunità Infatti diversi studi hanno osservato che appartenere a un gruppo minoritario razziale o etnico a un livello socioeconomico svantaggiato Ha un impatto negativo sull’esperienza di sondo con conseguenza dello Stato di salute quindi Nonostante i benefici fisiologici siano ben noti molti individui purtroppo non hanno una parità

Di accesso al sonno i componenti della salute del sonno sono qui elencati vanno dalla regolarità a livello di soddisfazione al timing all’efficienza alla durata e i fattori che possono influenzare di fatto sulla qualità e sulla quantità del sonno possono essere fattori appunto individuali regato allo stile di vita o le esigenze del singolo

Del singolo Cittadino del singolo soggetto a fattori diciamo più globalmente sociali quindi della famiglia del dell’ambiente diciamo della comunità in cui è inserito e aspetti invece più propriamente di organizzazione sociale e lavorativa il si è visto e lo vedremo anche noi nel dettaglio più avanti che

Il in realtà il più delle volte la il tema della Come dire l’appartenere a una razza un’etnia non è di per sé un fattore che ha può avere un impatto negativo sul sonno quello che è più importante invece è quello che si concepisce con il termine di razzismo

Strutturale e cioè il quello che si riferisce alla totalità dei modi in cui le società promuovono la discriminazione raziale attraverso sistemi di mutio rafforzamento come l’accesso all’alloggio all’istruzione all’occupazione a livello di guadagno di prestazioni sociali oppure l’accesso al credito ai media all’assistenza sanitaria alla giustizia penale questi modelli e

Pratiche a loro volta rafforzano le credenze discriminatorie i valori e la distribuzione delle risorse questa che vi ho appena detto è la definizione dell’American Medical Association e lo vedete un po’ riassunto in questa figura quindi la il razzismo strutturale che non presuppone l’appartenere di per sé un’etnia una precisa il si fonda

Sostanzialmente su quella che è la struttura economica di quella di quella comunità a livello di povertà e la disuguaglianza n reddito annuale che ha effetti negativi pesanti su quello che è il livello di educazione e di accesso alle cure sanitarie nel modello americano chiaramente l’accesso alla all’ assicurazioni private e il le

Conseguenze di tutto questo è sono una come dire un ambiente fisico la casa e quant’altro il quartiere in cui si vive che può essere ovviamente negativo quelli che sono tutti gli aspetti psicofisiologici del soggetto del singolo soggetto quelli che sono la ridotta disponibilità sia in termini di accesso

Sia di presenza di quelli che sono i servizi che migliorano la qualità della salute è il la salubrità in termini non soltanto di inquinamento ma anche da un punto di vista sociale quindi presenza di criminalità della del quartiere in cui in cui si vive tutti questi fattori

Nel loro nel loro complesso di fatto determinano quello che è sono gli indici di di benessere e di qualità della della Salute così come naturalmente tutti quelli che sono gli aspetti di tipo individuale stato socioeconomico del singolo individuo gli aspetti legati al all’età per esempio Oppure ai comportamenti diciamo

Individuali Come si estrinseca il il tema della del razzismo strutturale un po’ lo vedete in questo riassunto in in questa tabella prendiamo soltanto per esempio quello che è la disponibilità dell’alimentazione e dell’Educazione vedete che la i soggetti che appartengono alla fascia di popolazione più povera il Il tema principale nei

Confronti dell’alimentazione è quello se il la quantità è sufficiente per appunto mantenere uno stato di diciamo di di salute Mentre nelle classi diciamo di medie la cosa più importante invece diventa la qualità mentre nella fascia dei il più più ricca della popolazione in realtà diventa più importante quella

Che è la presentazione e qui vedete Quali possono essere le le domande chiave gli aspetti chiavi che determinano il razzismo No per esempio sull’alimentazione E come mai i soggetti più più poveri oppure appartenenti a un’etnia che non sia quella principale della comunità possono mangiare della roba come quella no invece da un punto

Di vista della dell’educazione il tema nella nella fascia più povera della della società chiaramente è un un aspetto estremamente importante quasi dializzato ma nella realtà di scarsa accessibilità mentre per esempio diventa cruciale il livello di educazione per la classe media perché rappresenta uno dei volani uno degli aspetti più importanti

Per poter come dire progredire da un punto di vista sociale ed economico mentre nel nella fascia d’età più ricca uno stato di fatto in cui la cosa più importante l’aspetto più importante quello per mantenere quello che è lo status quo e soprattutto creare quelle relazioni il tra individui est di potere estremamente

Importante il cosa sia o meglio il la disparità del sonno tra all’interno delle classi sociali non è l’unica disuguaglianza ne abbiamo utia sanitaria Ovviamente per esempio Questi sono i dati di come è l’andamento della mortalità O D episodio di infarto il nella popolazione americ assistita il con il sistema melker vedete che

Globalmente sia il tasso di mortalità che gli episodi ricorrenti di Infatti del miocardio sono migliorati nel migliorati nel corso dei dei decenni con l’ultimo decennio che ha Presenta i tassi migliori però se andiamo a guardare quelle che sono la stratificazione di questi dati in base alla al gruppo etnico di appartenenza

Vedete che i soggetti afroamericani sono quelli che presentano i tassi di mortalità o del rinto più più bassi il i tassi Scusate più più negativi quindi più elevati stesso discorso Possiamo averlo per quello che è l’accesso la qualità delle terapie per tutte le patologie correlate alla cardiovascolare correlate all’ aterosclerosi vedete che

Nel corso del degli anni tra il 99 e il 2020 si è assistito a un incremento progressivo di quelli che sono i regimi terapeutici quindi la le varie prescrizioni dei vari farmaci è nettamente migliorata con livelli di livelli di diciamo di trattamento che rimangono leggermente più bassi per esempio per

Quanto riguarda la prescrizione delle statine nei soggetti di razza di razza afroamericana ma invece se andiamo a guardare poi che è il livello di controllo che quindi è L’espressione della reale poi disponibilità del farmaco della sua aderenza vedete come in realtà per i soggetti di popolazione afroamericana presentano un livello

Soprattutto per il la dislipidemia dei livelli di controllo inferiori rispetto ai soggetti di razza di razza bianca il quello che però possiamo osservare come il la prevalenza per esempio della ridotto tempo di sonno degli studenti il americani è rimasta sostanzialmente stabile negli ultimi negli ultimi anni ma quello che è il dato principale

Vedete come vi sono delle differenze sostanziali in termini di prevalenza tra le varie aree degli Stati Uniti stessa cosa per quanto riguarda il i soggetti adulti vedete come vi è una grossissima differenza tra aree più Industrial izzati e alcuno di questi in grave crisi economica come il la cintura di Detroit

Altre zone il della del territorio americano dove abbiamo tassi di prevalenza di ridotto tempo di sonno tutto sommato relativamente relativamente bassa quello Questo è quello che succede in tutto il mondo vedete Questa è la posizione dell’Italia No abbiamo una un livello medio di tempo totale di sonno speso dalla popolazione italiana che è

Leggermente inferiore rispetto a quella della quella della della media mondiale è comunque mediamente inferiore rispetto a buona parte degli Stati degli Stati europei ma il dato per cui che mi preme sottolineare nel contesto di questa relazione è come per esempio il il tasso di i due fattori principali sembrano

Essere soprattutto nella fascia media di età 30 e 60 Andi il essere di sesso maschile che si associa a una ridotta quantità di sonno questi sono dati reali misurati con dei dispositivi elettronici quindi sonno presunto ma l’altro fattore principale è quello del commuting Urbano cioè della quantità di tempo che noi

Passiamo per poter raggiungere il coprire la distanza tra casa e lavoro che quindi espressioni sia della distanza propriamente detta ma anche quello cheè l’efficienza dei sistemi di di trasporto e ovviamente maggiore è la durata del commuting casa lavoro maggiore e minore la quantità di sonno D

La spesa nel corso deg Lao allora questo è un po’ l’andamento temporale sempre degli ultimi 15 anni della prevalenza della breve durata di sonno nella popolazione americana adulta come vedete Vi è un trend in progressivo aumo indipendentemente dall dall’etnia di appartenenza ma vedete che il il dato principale la prevalenza in massima nei

Soggetti di etnia afroamericana Questa è particolarmente evidente Se guardiamo la distribuzione per fasce di età dove la prevalenza è francamente molto elevata quasi il 45% nei soggetti afroamericani di età intermedia rispetto ai Bianchi mentre dopo i 60 anni vi è una progressivo declino della prevalenza della del ridotto tempo di sonno sebbene

I soggetti di sempre afroamericani hanno percentuali Pilla prevalenze molto alte fa un po’ eccezione l’etnia asiatica vedete dove In realtà l’incremento si osserva dopo i 50 anni Questo è stato interpretato in diversi modi uno uno di questo è il fatto che questi rappresentano i soggetti della Diciamo che hanno dovuto adattarsi più emente

Allo stile di vita diciamo occidentale che quindi il rispetto alla a questa fascia di età quindi questo portano essere come dire il o la seconda andata di immigrazione o quelli nati nel sul suolo americana che quindi ci sono adattati meglio mentre questi sono quelli della prima ondata di immigrazione ipotesi Allora però vedete

Il se andiamo poi ad analizzare le differenze il di prevalenza nel Cor Dio di prevalenza nel corso degli anni Come dicevamo prima è aumentato più o meno in tutti ma è soprattutto aumentata nei soggetti di con livello socioeconomico più basso indipendentemente dal dall’etnia di appartenenza ma è particolarmente aumentata nei sogetti di

Razza di razza afroamericana quindi più 88% rispetto per esempio ai Bianchi più 5% o quelli di origine asiatica il 3 il 3% quindi il un po’ in una valutazione globale CDC americano il risponde alla domanda dicendo può ha una l’etnia una la razza un giocare un ruolo su quanto tempo Noi

Dormiamo e vedete Queste sono i tassi di risposta a questa semplice domanda tra le varie etnie americane con prevalenze che vanno dal 33% nei soggetti di razza bianca sino al 46% nei soggetti di razza afroamericana oppure il di provenienza dalle Isole pacifiche del Pacifico quindi Hawai e altre e altre isole altre

Isole minori Ma se invece andiamo ad analizzare non il dato globale Ma quello per esempio legato soltanto agli ultimi 30 giorni quindi la percentuale di soggetti che fanno fatica negli ultimi 30 giorni ad addormentarsi il nella maggior parte dei giorni o delle maggior parte delle notti o tutte le notti

Vedete che vi è un i fattori principali sono per esempio il sesso sesso femminile la prevalenza È molto superiore rispetto a quello sesso maschile e vedete invece che non vi sono grosse differenze tra le etnie principali ad eccezione di quella di origine asiatica che ha tassi di

Prevalenza il decisamente più bassi ma i fattori principali della difficoltà di allentamento e sono Indubbiamente il livello di reddito Quindi se eh più basso rispetto alla Sol di povertà abbiamo quasi un soggetto più C che nella maggior parte dei noti fa difficoltà addormentarsi il e soprattutto abitare in piccole o medie

Aree metropolitane oppure abitare in aree non metropolitane rispetto a quelli il che abitano in aree metropolitane Forse perché appunto l’accesso ai servizi di trasporto è completamente differente stesso discorso un po’ vale per quanto riguarda il il mantenimento del sogno dove il reddito ha ancora un suo peso specifico estremamente

Importante vedete il 22% di quelli che hanno i redditi più svantaggiati e soprattutto il fattore il località di in cui si vive dove si crea chiaramente un gradiente con tassi più elevati nei soggetti che abitano in aree più piccole rispetto a quelle che abitano in aree metropolit nella zona centrale delle

Aree le grandi aree Metropolitan il le disuguaglianze ambientali e sociali si possono in qualche modo esprimere con diversi aspetti per esempio il gli indicatori di di povertà sappiamo che vi è una relazione Chiara tra indicatore di povertà e problemi di sonno Questo è uno studio di qualche anno fa americano che ci dice

Come che la difficoltà di addormentamento cioè la tensa superiore al 30 minuti si associa a un più basso livello di scolarità la mancanza di assicurazione sanitaria e incertezza sulla disponibilità del CIB vedete sono soprattutto i soggetti di razza afroamericana con tassi di scolarità il più bassa e con insicurezza sulla quello

Che è la disponibilità del delle alimentazioni il la stessa cosa vale per quanto riguarda il altro tipo di studio fatto in questo caso su tutto il territorio Nazionale da parte del CDC e vedete che circa il 35% dei soggetti americani che stavano al di sotto il sogli di povertà dichiarava di dormire

Meno di 6 di 6 ore Per per notte lo vedete qui ancora una volta soprattutto quello dei quali vivono nelle aree non non metropolitane l’ambiente domestico ha un effetto devastante sulla sulla qualità del sonno per per Maggiore inquinamento acustico luminoso e anche la qualità dell’aria respirata all’interno della appunto

Della della stessa abitazione e uno studio argentino recente ha dimostrato come un miglioramento anche minimo delle condizioni ambientali Ha un impatto nel deciso sulla qualità del sonno Queste sono il popolazioni di che bavano Una baraccopoli e soltanto aver dato loro la disponibilità di poter vivere in un

Container solido quindi avere 18-20 m qu Quindi come dire una certa solidità non soltanto dell’abitazione di sé per sé ma anche della disponibilità di tutta una serie diciamo di disponibilità minime in termi di termini di diciamo di elettrodomestici di sicurezza del cibo eccetera ha chiaramente un un impatto

Notevole sulla qualità della vita sulla qualità del sonno e su quella che è la Rin sociale la convivialità il sulla salute mentale è stato detto tanto in questi anni vi è una chiaramente una stretta relazione tra sviluppo di stress ansia depressione livello di povertà e disturbo disturbo n sonno e si viene a

Creare da questo punto di vista un chiaro circolo vizioso quindi più povero sono più sviluppo Ania depressione più sviluppo insonnia e che via di seguito il il livello di stress aumenta diminuzione del L’ente che si verifica in questi soggetti È chiaramente un fattore che determina l’inquinamento della pressione anteriore tutto durante

La notte e studi su popolazione ispanica che adesso vediamo nel dettaglio illa si associa come lo stress Dimostra come lo stress di adattamento alla nuova realtà sociale in qualche modo si associa a un aumento dei sintomi di unin sonno Vedete qui il grafico è separato per soggetti che hanno trovato lavoro

Stabile soggetti che invece non sono disoccupati hanno i lavori Instabili vedete che man mano più aumenta il livello di stress di acculturazione cioè di adattamento alla nuova realtà più aumenta i sintomi di insonnia ma l’insonnia percepita Perché dal punto di vista invece dei dati attig grafici

Questa relazione non è stata non è stata dimostrata il un po’ per chiudere il discorso sull su quello che è l’aspetto etnico e la qualità del sonno vedete si è lungo dibattuto nel nei corsi anni se il la struttura del sonno potesse avere una certa differenza in etnica tra le

Varie popolazioni i risultati sono sempre stati contrastanti Perché i fattori di confondimento sono sempre stati differenti il dato principale lo vedete è quello per esempio tra la razza bianca e la razza afroamericana in termini di ridotta percentuale di sonna vond delente rispetto dei soggetti afroamericani rispetto ai soggetti di razza bianca e

Al contrario un incremento della percentuale di sonno norr 2 e questo è la relazione che vi è per esempio tra etnicità e il percentuale di sonno ad ond lente o il sonno du me vedete però in analis spat come il fattore principale in realtà non è tanto l’ia ma

Quello che lo sviluppo di il discriminazione percepita quindi il peso specifico del fattore discriminazione sull sulla modifica della struttura del sonno sembra avere un effetto molto più importante o comunque diciamo quantomeno pari se non più importante rispetto all’etnia propriamente detto se ci spostiamo invece dal dato di come

Dire generale a quello che invece ad analizzare i dati di soggetti che hanno sviluppato una patologia del sonno vedete Questi sono i dati dello studio di popolazione molto grossa americano il multietnico stados sclerosis il mesa e vedete come scarsa qualità del sonno o o sonno misurato oggettivamente con le

Polisonnografie inferiore alle 7 ore o alle 6 ore è fortemente associato a quello che sono alcune fasce di cittadini segnatamente soggetti per esempio di etnia afroamericana rispetto a quella bianca oppure di etnia ispanica rispetto a quella a quella bianca se ci spostiamo invece nel settore della pne

Ostruttiva del sonno Questi sono i dati dello sleep stali con una popolazione diciamo di età media superiore ai 60 anni e vedete circa 6000 soggetti 15% dei quali non Bianchi più o meno metà metà AF americane o altre Ete vedete che il livello di scolarità e quindi socioeconomico è diciamo molto

Differente parliamo del 4% di soggetti che hanno avuto il massimo livello di scolarizzazione nella razza bianca rispetto allo 0,6% di quelli di razza afroamericana chiaramente va considerato che rappresenta una generazione di diversi decenni fa per appunto come ricordavo prima l’età media superiore ai 60 anni quella che ci interessa In

Realtà dimostrare che il l’appartenere a un gruppo etnico rispetto a unaltra Ha un impatto negativo su quello che è lo sviluppo di eventi cardiovascolari incidenti lo vedete qui il quasi 90% in più di prevalenza nella razza nera rispetto alla razza bianca così come anche lo sviluppo di nuovi episodi

Di di strot di eventi cerebrovascolari 70% in più nei soggetti di razza nera rispetto a quelle di razza bianca vedete Queste sono le curve di sopravvivenza in questo pannello troviamo la curva di sopravvivenza più di 10 anni Il stratificata per severità della prima ostruttiva del sonno Ovviamente i

Soggetti più gravi sono quelle che presentano il tasso di mortalità più elevata Ma quando noi andiamo ad analizzare il tasso di mortalità separato per gruppo etnico di appartenenza a parità di gravità della primina del sonno trovate che soggetti di tazza afroamericana di ettin afroamericane hanno tassi di mortalità

Più elevati rispetto a quelli dei soggetti di di razza bianca quindi a testimonianza appunto di questo livello di disuguaglianza Quindi vado alla conclusione e come conclusione mi piace presentarvi questo tipo di di diapositiva che sono gli obiettivi che SDC si è dato per quanto riguarda il la la salute della popolazione americana

Per il 2030 sono diversi obiettivi separati per diverse aree sanitarie Io mi limito a presentarvi quella legata alla salute del sonno e vedete uno degli obiettivi il l’ambizioso è quello di aumentare la percentuale di soggetti che hanno sufficiente tempo di sogno durante la notte Vi ringrazio molto per l’attenzione poon

Proseguimento davvero un grazie al presidente Francesco fanfula per la bellissima relazione volevo dare un’informazione a tutti quelli che sono attualmente collegati come già detto oltre a questa piattaforma la maratona va in streaming su YouTube ma nelle prossime settimane dovrò fare un certo lavoro a riguardo caricherò le individuali relazioni in

Maniera tale che chi voglia possa andare a cercarsi E a vedersi qualche relazione di suo specifico interesse lo dico proprio perché penso che la relazione di fanfula sia meritevole di essere vista o rivista nel caso eventuale prima di passare alla prossima relazione Solo due parole da circa 2

Anni nelle mie lezioni a un certo punto commento uno studio uscito sul giornale Nation and science of sleep realizzato a Gazza sulle differenze nel rendimento scolastico dei bambini che vivono a Gazza e sulla prevalenza dei disturbi del sonno e dei disturbi da incubo a Gazza e evidente che non c’è

Nessuna difficoltà a immaginare come il quadro di quello che io racconto da du anni sia stato drammaticamente sconvolto da quello che è successo ultime settimane non aggiungo altro lo dico solo perché davvero con grande piacere presento alla prossima relazione dell’amico professor Lino Nobili dell’università di Genova oltre che

Direttore del Centro del sonno del Gaslini che farà esattamente uno sforzo in questa direzione la sua relazione è intitolata Il sonno nei rifugiati e migranti la parola al professor Lino Nobili Buongiorno a tutti Grazie per l’invito il titolo della mia presentazione nell’ambito di questa giornata dedicata all’equità del sonno

Per la salute globale è proprio il sonno nei rifugiati e emigranti quindi parlamo di un argomento molto attuale anche se l’aspetto del del problema del sonno in queste persone che vivono questa particolare esperienza non è così Ben affrontato E vedrete che in realtà è un aspetto comunque rilevante nell’ambito

Del dramma che spesso queste persone già devono affrontare Dunque innanzitutto sappiamo come ormai questi sono sono i dati appunto delle United Nations della dell’alta commissione per per i rifugiati Ma questo è è un dato estremamente rilevante in termini di numeri numeri che stanno aumentando enormemente negli ultimi anni al momento

Si presume che circa 110 milioni di persone nel mondo sono spostati dalle loro abitazioni originarie per varie cause per conflitti persecuzione violenza alcuni spostati all’interno del loro paese alcuni spostati in paesi anche molto anche molto lontani e molti di questi rifugiati sono a loro volta ospitati da paesi basso livello economico sociale

Ehm se vedete questo grafico qui sulla destra Si può notare come ci sia stato veramente un aumento molto marcato un raddoppio del numero dei di queste persone che vivono queste esperienze negli ultimi anni e Eh come solo una piccola parte di questa popolazione possa poi rientrare eh nelle loro case

E sicuramente le persone i rifugiati persone sottoposte in questa condizione sono stati esposti CH più che meno ha delle drammatiche situazioni di trauma nella fase prima della della migrazione durante la migrazione stessa e anche nel momento in cui arrivano nel paese appunto che li accoglie non sempre l’accoglienza come ben sappiamo avviene

Nella maniera più più corretta alcuni paesi fanno il possibile per D il massimo a queste persone in altri paesi la migrazione rappresenta di nuovo un ulteriore trauma e per cui questo questo è un aspetto che va a influire notevolmente poi sulla salute di queste persone consideriamo anche che

Molti sono i giovani anche che che si trovano in questa condizione e riguardo all’aspetto Al di là appun di tutto questo l’aspetto sociale c’è sicuramente un aspetto di salute generale che riguarda queste popolazioni inanzitutto come vi ho detto circa due terzi di questi rifugiati vivono in paesi a basso livello

Socioeconomico Quindi con poco limitato accesso a a cure mediche E in queste popolazioni vari studi hanno mostrato specialmente nei più giovani come siano frequenti le patologie Generali croniche come sia veramente difficile avere accesso a a cure mediche anche per aspetti culturali che spesso impediscono una una diagnosi precoce non c’è soltanto

L’aspetto economico e anche nei paesi di a più alto livello economico sociale è difficile Comunque per i rifugiati arrivare ad ottenere delle cure mediche rapide e adeguate su questo giocano vari fattori le difficoltà di comunicazione Quindi tutte le barriere linguistiche ma anche degli aspetti culturali ehm la percezione di quello che può

Essere un disturbo e delle implicazioni di questo disturbo sulla qualità della vita dei rifugiati stessi e uno degli aspetti che è diventato sempre più rilevante è quello della salute e oltre che generale della salute mentale che come potete ben capire è uno dei punti dove viene

Ben colpito la persona e si trova nella condizione di rifugiati su questo ci sono Infatti vari studi che mostrano come soggetti vivono la condizione dei rifugiati si ritrovano ad alto rischio di patologie psichiatriche con vari fattori di rischio importanti alcuni sono proprio anche quelli che possiamo trovare nella popolazione più generale per esempio

L’età età avanzata aumenta il rischio sesso femminile è più a rischio di sviluppo disturbi psichiatrici in particolare il disturbo postraumatico da stress che è sicuramente il disturbo più frequente in queste popolazioni anche un basso livello culturale è un fattore di rischio la i traumi il numero di traumi la

L’abitudine tra virgolette a essere esposte A una condizione di guerra quindi un’esperienza di di conflitto quanto è durata la migrazione sta cosa succede nel posto in cui i soggetti arrivano è una condizione ulteriore di stress la presenza o meno di un possibilità di lavoro in questi soggetti il supporto sociale che viene dato

Essere soli o o far parte comunque di una famiglia anche durante la migrazione la presenza Come possiamo immaginarci di precedenti patologie psichiatrie Quindi tutti i fattori che valgono nella popolazione generale E che qui sono ulteriormente ehm importanti e agiscono come fattori di rischio per specialmente ehm nei bambini bambini che si trovano in

Ehm famiglie in cui la disturbo psichiatrico è particolarmente accentuato sono a loro volta a maggior rischio Come possiamo aspettarci nella popolazione generale ma tutto è estremamente accentuato e ehm tra questo c’è anche sicuramente il problema sonno ehm di questo è sempre uno pensa ma eh Tra tutti i problemi che possono avere

Queste persone Eh forse sono non è il più rilevante non è assolutamente così prima di tutto su sui sui vari giornali nazionali internazionali si vede spesso le condizioni in cui i rifugiati sono costretti a dormire ehm condizioni che sicuramente non favoriscono un buon sonno e condizioni che sicuramente non favoriscono una

Buona anche salute fisica generale e mentale quindi pur cercando di garantire a queste persone l’ospitalità spesso è molto difficile anche nei paesi che più si impegnano in questo settore per cui è inevitabile che le condizioni in cui il sonno avviene in queste popolazioni spesso è una condizione assolutamente disagiata E allora pur non

Essendoci Grandi Lavori numerosi lavori in letteratura scientifica quelli presenti e c’è stata anche di di recente una pubblicazione su neurologi una una metanalisi analisi sistematica della letteratura che mostra come i disturbi del sonno in realtà siano molto frequenti in questa popolazione in particolare l’insonnia e in particolare

Gli incubi Poi vedremo come questo è un po’ anche un un Mat un segno clinico importante per il disturbo postraumatico da stress con delle prevalenze che come potete immaginare dipendono da dal dalla persona coinvolta dal rifugiato D condizione in cui è partito e in cui è arrivato ma con

Frequenze comunque molto alte che vanno dal 32 al 73% e fattori di rischio per per l’inno sono di nuovo l’età avanzata è un ridotto accesso a a Cure o la mancanza di di un impiego di un impiego lavorativo quali sono però i fattori di rischio naturalmente più rilevanti qui come poi

Sottolineeranno il ritrovarsi in condizioni completamente diverse da quelle della propria abitazione dei propri stili di vita creasi sicuramente uno stresso uno stress è un trauma che può essere più volte ripetuto come spesso vediamo in queste popolazioni e questo trauma si associa immediatamente a un disturbo del sonno il disturbo del

Sonno come Poi vedremo è poi ehm a sua volta in una maniera bidirezionale correlato al disturbo postraumatico e nei bambini come vi dicevo la qualità del loro sonno è direttamente correlata come ci dice la letteratura a quanta violenza alla violenza a cui sono stati esposti i genitori la famiglia intera e alla

Salute mentale dei genitori stessi altri fattori Come dicevamo sono la possibilità di dormire in un luogo in un luogo sicuro e in un luogo adeguato essere isolati il sempre come capita in questi studi il basso livello socioeconomico e il basso livello di educazione è un ulteriore fattore di rischio e spesso naturalmente Queste

Sono entrambi estremamente fattori molto frequenti in queste popolazioni Ma naturalmente anche il posto in cui questi soggetti si ritrovano a dormire e la presenza di un disturbo del sonno nei rifugiati va a sua volta Poi quello che dice la letteratura ad alterare la capacità di integrazione di queste

Popolazione se vogliamo anche la loro produttività e quindi in qualche modo accentuando ulteriormente la condizione lo stigma anche se vogliamo della condizione del Rifugio Gi ma sicuramente l’aspetto rilevante è il disturbo postraumatico da stress tra i vari sintomi del disturbo postraumatico da stress c’è sicuramente la difficoltà l’inizio di mantenimento del sonno la

Presenza di incubi di sogni in cui il trauma viene rivissuto molte delle terapie Appunto su dedicate al trauma lavorano proprio su questi su questi aspetti ed è sicuramente quello che è più comunemente correlato col disturbo del sonno in particolare gli incubi sono correlati col disturbo del sonno e sono correlati in una maniera

Bidirezionale così come la la gravità del disturbo postraumatico da stress è inversamente correlato con la durata del sonno tanto meno soggetto dorme tanto più accentuato il disturbo postraumatico da stress che può come sappiamo avere delle ripercussioni anche per lungo tempo rimanere cronico e alterare completamente la possibilità di vita integrazione del

Soggetto Ecco il gruppo che ha lavorato di più su questi aspetti è il gruppo dei danesi in particolare vedete c’è pennum che per chi si occupa di son conosce bene Hanno condotto vari studi sui rifugiati dove accentano Appunto questa forte relazione tra disturbo postraumatico da stress e la condizione del rifugiato e

Mh sicuramente gli incui e le difficoltà di addormentamento sono uno degli aspetti più rilevanti hanno come vedete 70-90 per dei pazienti con disturbo past traumatico da streda hanno incubi sintomi dell’insonnia particolare difficoltà eh di addormentamento ma anche risvegli durante durante la notte e questo disturbo del sonno è un qualche cosa di

Estremamente rilevante nella sintomatologia clinica generale del disturbo postraumatico del stress quindi il disturbo del sonno non è semplicemente un effetto una diciamo una conseguenza di distur postraumatico di stress è chiaro come ci sia questa situazione bidirezionale Come si crei spesso questo circolo vizioso per cui l’incubo l’ frammentazione del sonno

Agiscono suo postraumatico da stress per cui gli autori stessi come dice già la letteratura anche in altri ambiti migliorare le caratteristiche del sonno le qualità del sonno dei soggetti con disturbo postraumatico da stress può costituire un un fattore modificabile per migliorare appunto il disturbo stesso non è solo una questione di

Frammentazione del sonno o di incui è anche un’alterazione del ritmo circadiano e possiamo immaginarci bene come i sincronizzatori sociali possono essere alterati nei soggetti rifugiati che vivono anche in certe condizioni per cui uno degli aspetti anche che è particolarmente rilevante è anche l’organizzazione ritmica che qualche volta è anche

Diversa da quella del paese in cui il rifugiato si trova per questioni culturali quindi intervenire anche su questo aspetto è è stato dimostrato essere un un qualcosa di molto rilevante ed è chiaro che però Per intervenire in un aspetto come quello della regolarità circadiana come potete bene immaginare

C’è tutta anche la problematica sociale economica di come questi soggetti Dove dormono quanto siano integrati anche dal punto delle lavorativo delle loro attività nel paese che li ospita sono stati fatti anche degli Studi polissonografia solito gruppo dove mostrano che da un punto di vista soggettivo il disturbo

Del sonno È evidente a tutti i livelli quando si li va a studiare dal punto di vista polisonnografico l’aspetto più rilevante è principalmente una quantità di Veglia infos sonno aumentata e dell’alterazione dei parametri REM in particolare sulla latenza del sonno R per cui appunto il disturbo postraumatico da stress l’evento

Traumatico in sé può causare un un disturbo del sonno un’insonnia attraverso diversi meccanismi la paura stessa di addormentarsi nel luogo il pericolo ma anche tutta una serie di comportamenti maladattivi di cui abbiamo già discusso molte volte quando si parla di insonnia possono portare a una forma di insonnia che poi diviene cronica

Sappiamo Tuttavia questo l’abbiamo discusso tante volte come questo circolo sia una relazione in realtà un circolo bidirezionale in cui il disturbo del sonno attraverso vari meccanismi di tipo cognitivo ma anche umorale posso poi favorire il mantenimento del del disturbo della paura il disturbo postraumatico e dell’insonnia stessa quindi per quanto possa sembrare

Un fattore non così rilevante Prima di tutto da un punto di vista umano garantire un sonno adeguato ed uno spazio per dormire adeguato delle condizioni adeguati è rilevante come così è rilevante anche intervenire sul sonno quindi è chiaramente evidente anche che bisogna intervenire non solo per l’aspetto Salute Mentale Ma ci sono

Appunto come vedete da questo lavoro dei dati che anche recenti che mostrano come questi soggetti rifugiati hanno un aumentato rischio di patologie cardiovas vascolar un’incidenza di patologia cardiovascolare che è 1.7 più alta rispetto a quella delle di una popolazione di controllo e sappiamo bene come una deprivazione di sonno

Un’alterazione del sonno possa avere effetti molto rilevanti non solo per la salute mentale ma anche per la salute fisica e in particolare per il nostro sistema cardiovascolare e le nostre funzioni immunitarie quindi prendersi carico disturbo del sonno anche in questa popolazione nettamente più a rischio di patologie psichiatriche di patologie cardiovascolare

Ha sicuramente un un un è un aspetto sicuramente rilevante quindi è qualche cosa ci sembra molto lontano ma sottolineiamo l’importanza come vi dicevo sia sociale di garantire un sonno adeguato e l’importanza anche di avere una un aiuto per queste persone che prenda in considerazione questi aspetti sicuramente abbiamo delle barriere

Linguistiche abbiamo delle barriere culturali e Queste vanno messe in in conto bisogna quindi in qualche modo creare delle competenze anche in questo settore sappiamo come molti degli psichiatri siano dedicati proprio a questo tipo di di disturbi in queste popolazioni Ma ci vuole appunto un’equipe che riguarda anche tutte le

Varie figure che possono intervenire nell’aiuto di queste persone e sicuramente un educazione anche un aspetto culturale per queste popolazioni al riguardo di garantire un sono di qualità buona possa migliorare anche la loro salà salute fisica e e mentale quindi sicuramente è difficile ma è un aspetto che dobbiamo tenere in

Considerazione in futuro concludo giusto con questa slide per l’altro aspetto quello della d L’immigrato della condizione di essere immigrato qui naturalmente seppur a livelli minori si possono vivere situazioni simile a quelli dei dei rifugiati Questa può essere anche una condizione che tra virgolette può passare molto liscia ma c’è un aspetto

Appunto quello che viene chiamato anche l’h hispanic paradox cioè qualche volta le le popolazioni immigrate quando si integrano cominciano ad avere dei gravi disturbi del sonno degli importanti disturbi che riguardano la loro salute generale quindi questo cosa vuol dire chiaramente che c’è anche questo aspetto

Cioè il cambio di uno stile di vita eh m una volta che si giunge nel paese che ci ospita può modificare Eh i nostri ritmi i nostri ritmi circadiani può modificare le nostre stili lavorative può modificare il nostro adattamento alle allo stress e qualche volta non è detto che questa integrazione abbia

Immediatamente un effetto positivo sulla nostra salute Anche qui si passa attraverso una aspetto direi più culturale educazionale e probabilmente richiede molto del tempo ma rende la la situazione ancora più complicata bene Vi ringrazio molto della vostra attenzione e vi auguro un buon proseguimento di questa maratona Grazie veramente di questa splendida relazione

Al professor Nobili perché Riflettevo appunto anche sentendolo parlare che oltre indubbiamente a a dover tenere a mente il sonno come elemento cruciale per la per la nostra salute per preservare la salute del sonno da un lato e di tutto il nostro organismo è anche proprio un indicatore importante della modalità di accoglienza rispetto

Ad altre culture quindi è veramente a sottolineare ancora il ruolo sociale e di necessità di integrazione di tutte le diverse componenti e di rispetto proprio anche interculturale quindi veramente Grazie di questa splendida relazione eh introduco introduco l’ultimo relatore Eh che si sicuramente Insomma non sarà non sarà da meno rispetto ai relatori ai

Relatori precedenti il professor Bruni il professor Oliviero Bruni è una figura di riferimento nell’ambito della medicina del sonno soprattutto nel contesto pediatrico è un Europ psichiatra infantile professore della sapienza e tra i mille ruoli che ha coperto e che copre è stato anche fondatore presidente dell’international pedri Society quindi questo a sottolineare di

Nuovo la competenza e la la diciamo il grado di coinvolgimento nell’argomento del quale ci parlerà la sua relazione è sulla disparità nell’accesso alla salute per il sonno in età pediatrica parleremo oggi della disparità nell’accesso alla salute per sono in età pediatrica Ma la prima cosa che vorrei sottolineare è quello che ho

Visto in un dell’infanzia dove si parla della salute del bambino e il sonno in realtà è fondamentale per lo sviluppo infantile perché è strettamente correlato alla plasticità cerebrale quindi rappresenta una grande opportunità o dall’altra parte un rischio per lo sviluppo del cervello del bambino quindi il sonno frammentato disturbato può in qualche

Modo determinare delle alterazioni ort anti dello sviluppo cerebrale in epoca molto precoce noi sappiamo però che come Vedremo poi successivamente che le disuguaglianze socioeconomiche culturali influiscono in maniera sostanziale sul sonno del bambino però la cosa che mi preme sottolineare è questa che in questo Atlante sulla salute dei bambini e degli

Adolescenti che è composto di Ben 256 pagine si parla di sonno solo in una riga in relazione all alterazione del sonno in indotte dalla pandemia in particolare nei soggetti adolescenti però se noi guardiamo a quello che è la visione della letteratura internazionale questo articolo di lunet Public Health del 2023 ci dice

Appunto dell’importanza del sonno che è essenziale per la salute fisica e mentale per il benessere sociale dovrebbe essere promosso come un pilastro essenziale della Salute equivalente sia all’alimentazione che all’attività fisica e quindi è necessaria che ci sia un’attenzione a livello globale sulla importanza del sonno e quindi e anche c’è necessità

Come vediamo in questa in questo grafico alcune nazioni e continenti non hanno nessun tipo di eh attenzione per quella che è la salute del sonno del bambino non ci sono praticamente delle delle analisi di quello che è il sonno e la salute del sonno all’interno della della nazione e e

Poi se noi vediamo quello che c’è in Italia in realtà in Italia non c’è nessuna quasi nessuno studio che ci permette di valutare proprio la salute del sonno in Italia Uno studio pubblicato recentemente ci dice che il sonno comunque insoddisfacente o comunque il sonno insufficiente è ampiamente rappresentato dal punto di

Vista della prevalenza tra il 14 e il 13% già in questa valutazione ci dice che l’età Ovviamente è una è un fattore estremamente importante ma anche le caratteristiche economiche sono estremamente importanti e rilevanti Praticamente per la qualità e la qualità del sonno Però se noi andiamo a vedere i lavori internazionali i lavori

Internazionali ci fanno vedere come la disparità sul piano socioeconomico del sonno si Traduca poi in disparità in realtà sulla salute perché il sonno in particolare è estremamente importante in età evolutiva perché un’alterazione del sonno come vediamo lì determina una alterazione del funzionamento neurocognitivo socio emozionale sulla salute fisica del del bambino ma quello

Che è importante rilevare che queste disparità nel sonno Cioè queste alterazioni nel sonno iniziano già nelle prime fasi dello sviluppo e sono prevalenti in particolare Durante l’infanzia e nella scienza e questo divario si eh amplia ancora di più se valutiamo il vivere per esempio in quartieri svantaggiati con un con un

Inquinamento acustico E luminoso e poi sappiamo che i bambini che dormono in quartieri diciamo così svantaggiati sperimentano orari di addormentamento più ritardati dormono ci mettono più tempo per addormentarsi hanno eh più risvegli notturni e una durata del sonno più breve quindi la loro qualità del sonno è nettamente più

Eh alterata rispetto a quella dei bambini con uno stato socioeconomico migliore ma adesso andiamo a vedere quali sono basare sempre su lavori fatti all’estero in particolare negli Stati Uniti che ci fanno vedere che già nella prima infanzia i neonati per esempio bambini piccoli di origine nera Latina e asiatica

Quindi su razze che sono magari svantaggiate dal punto di vista economico come vedete hanno una ridotta durata del sonno ci mettono il più per addormentarsi hanno maggiori risvegli notturni e in particolare hanno minori probabilità di ricevere una diagnosi di disturbio del sonno proprio perché non lo segnalano o comunque hanno difficoltà

All’accesso delle strutture pubbliche del sonno in particolare una cosa che è estremamente rilevante è che la morte in culla è molto più prevalente nei ehm diciamo Nelle società con uno stato socioeconomico più basso Infatti molte madri credono che per esempio che il letto sia il posto più sicuro per il

Bambino in realtà ci sono rischi ovviamente sia per il soffocamento e sia per lo strangolamento che può succedere nel nel letto quando un genitore si può girare e quindi soffocare soffocare il bambino ma anche già nella seconda infanzia nell’adolescenza vediamo che si ampliano queste queste differenze perché i bambini asiatici neri Latini dormono

Già di meno eh c’hanno una durata del sonno insufficiente ma anche non solo il sonno ma come Vedremo poi successivamente anche i disturbi respiratori in sonno sono più prevalenti nei bambini bambini socioeconomic svantaggiati come per esempio i bambini uno studio fatto in astrale sui bambini dei maori e del

Pacifico e nei bambini asiatici E comunque una cosa estremamente importante che i problemi del sonno determinavano un funzionamento cognitivo accademico peggiore nei bambini neri rispetto a Bianchi anche a parità di di status economico e per esempio anche l’ambiente Di questi bambini all’interno di condizioni socioeconomiche svantaggiate ci può

Essere un incremento per esempio della temperatura un abbassamento eccessivo della temperatura che comunque può alterare può alterare il sonno ma un altro dato estremamente importante è che se c’è una disparità socioeconomica la prevalenza l’insonnia tende a persistere Cioè più uno Stato socioeconomico è basso più c’è una una maggior

Persistenza dell’insonnia Nel senso che questi non tendono a guarire ma tendono a peggiorare la propria insonnia e quindi c’è una probabilità che va da circa 2 a 2 volte e mezzo maggiore di persistenza di insonnia rispetto ai bambini bianchi non non ispanici e le altre le altre razze etniche anche i problemi respiratori

Sono più rilevanti nei bambini per esempio neri ma già per conformazione fisica ma non solo per quello il problema è che avevano il problema del respiratorio del sonno determinava anche un’alterazione della durata del sonno una riduzione della durata del sonno e questo comportava anche un aumento dei problemi neurocomportamentali E comunque i

Bambini provenienti da famiglia più povere avevano comunque una maggior probabilità di avere anche delle apnee ostruttive nel sonno probabilmente anche collegato ad un aumento dell’obesità a questo fatto e sicuramente l’accesso a tutte le pratiche che servono per migliorare i problemi respiratori del sonno come la polison ografia e la denot silcam erano

Ovviamente meno prevalenti nei bambini neri e latini rispetto ai bambini ai bambini Bianchi ma una cosa estremamente importante e rilevante è che lo stato socioeconomico è stato anche in qualche modo eh correlato a delle alterazioni strutturali del cervello lo svantaggio socioeconomico e una derata del sonno ridotta determinavano una riduzione

Dello spessore corticale in In alcune zone del cervello temporale post centrale e frontale addirittura anche a livello della migdala e questo è stato confermato da uno studio fatto anche Successivamente in cui si è visto che i bambini che avevano difficoltà ad addormentarsi e che si svegliavano la notte avevano delle alterazioni dei

Network cerebrali cioè di tutte quelle parti che tendono a connettere le varie zone del del cervello e questi network erano alterati dalla presenza di un problema di sonno ma anche qui se il problema di sonno era correlato a Eh diciamo uno stato socioeconomico uno stato raziale differente cioè partecipanti che non erano bianchi

Avevano una alterazione maggiore di queste di queste [Musica] eh alterazioni dei network cerebrali Quindi anche qui lo stato socioeconomico non aveva solo un’influenza sulla dura del sonno ma anche sulle alterazioni conseguenti alla ridotta durata del sonno se noi dovessimo vedere però adesso qual è la situazione in Italia in

Italia in realtà come dicevo prima non ci sono studi che dimostrino queste disparità nel nella accesso alla salute del sonno pediatrico Anche perché ci sono pochi centri del sonno pediatrici in Italia pochi specialisti del sono pediatrici pochi pediatri che tentano di avvicinarsi a questo ambito che comunque

Come si dice in termine Time consuming Cioè nel senso che ci vuole molto tempo per per analizzare bene i problemi di sonno ci sono pochi neuropsichiatri infantili che si occupano di questo purtroppo e purtroppo ancora e più ci sono due condizioni che a mio parere sono estremamente come dire insomma

Estremamente disturbanti Per quanto riguarda il sonno pediatrico perché ci sono molti medici esperti che si improvvisano esperti di sonno fra pediatri ed altre ed altre situazioni e poi molti esperti non medici come le sleep coach i consulenti del sonno o Tate del sonno che sui social network

Hanno un ampio spazio e danno dei consigli in qualche modo per per certi versi possono essere corretti ma sicuramente non hanno una preparazione così importante e rilevante dal punto di vista medico e psicologico che richiede un problema di sonno del bambino e poi abbiamo la melatonina la melatonina

Viene dispensata in grandi quantità in tutti come dire in tutti gli studi pediatrici o neuropsichiatrici come se fosse La Panacea per tutti i mali oppure anche dal direttamente dalle farmacie in realtà questa questa cosa non è non è particolarmente vera però In definitiva se noi dovessimo sintetizzare quello che

Abbiamo detto fino adesso l’interazione fra sonno e razza ed etnia o stato socioeconomico mostra un’associazione positiva fra disturbi del sonno e disadattamento psicosociale e sociale nei bambini che hanno appartengono a minoranze razziali ed etniche e poi la cosa che è stata poi rilevata è che se la qualità del sonno

Anche all’interno di queste comunità è migliore si riduce la discriminazione si riduce il disadattamento psicosociale quelli che vedete sotto sono due studi proprio che dimostrano questo e si diciamo in qualche modo prospettano Una via per migliorare questa situazione però se dovessimo diciamo sintetizzare un sonno migliore diminuisce le

Disparità un sonno peggiore crea o Amplifica le successive disparità e però come fa per migliorare questo aspetto come fare per affrontare queste disuguaglianze Allora sono diversi livelli a cui si possono su cui si possono affrontare queste disuguaglianze cioè sicuramente la società sicuramente il sistema sanitario sicuramente le comunità all’interno delle comunità bisogna fare

Una una politica di di educazione e una politica di educazione va fatta anche all’interno D del bambino e della famiglia ci sono diciamo questi questi framework che dovrebbero essere strutturati ed attuati in maniera più rilevante perché se noi guardiamo quello che può succedere se all’interno di uno Stato socioeconomico c’è una alterazione

Del sonno questa alterazione del sonno determina delle conseguenze a lungo termine quindi se noi interveniamo E miglioriamo questa situazione Potremmo avere anche delle conseguenze migliori oppure per la prevenzione della Salute Mentale per esempio dei bambini o degli adolescenti per esempio si può ridurre la evoluzione verso una depressione si

Può ridurre l’evoluzione verso una ideazione suicidaria e anche un tentativo suicidario in in adolescenza e quindi dobbiamo in qualche modo promuovere il sonno come opportunità estrema di salute pubblica perché rappresenta un indicatore chiave della salute generale che non è distribuita in maniera uniforme nella nella popolazione e quindi questo già

Migliorare il sono ci permette di di arrivare ad una equità sanitaria a livello globale non solo sul sonno ma anche sulle altre patologie che sono direttamente influenzate dal dal sonno quello che è importante valutare che esistono delle diciamo delle organizzazioni che permettono di migliorare un po’ la qualità del sonno

In questi bambini specialmente i bambini che vivono in condizioni sociosanitarie in qualche modo disgraziate quindi questo si chiama pagama program che permette di dare una serie di indicazioni a livello sul di base sul sulla modalità di addormentamento sull’educazione alla salute del sonno e anche su supportare

Le comunità e come vediamo qui ci sono diversi programmi Vedete un programma per l’infanzia per la prima infanzia poi anche un supporto a livello parentale poi un supporto anche a livello individuale con la opportunità di creare delle storie per favorire l’addormentamento il loro Il loro diciamo schema di di intervento è di

Permettere a ogni bambino di avere un senso di stabilità di avere una routine al momento dell’addormentamento di avere i pigiami le le storie per potersi addormentare e di avere un sonno salutare che permette poi una miglior salute salute globale e anche quest’altra organizzazione che è sleeping children Around the W si eh in

Qualche modo si prodiga per mandare dei letti dei letti molto molto semplici però letti e coperte a tutti i bambini che sono in giro per il mondo in condizioni in condizioni svantaggiate e quindi questo migliorare il sonno dei bambini ci permette in qualche modo di migliorare la loro qualità della vita e

Anche di assicurargli un futuro migliore perché se noi abbiamo una un sonno adeguato una efficienza del sonno buona una buona qualità del sonno i bambini saranno più svegli durante il giorno saranno più capaci di concentrarsi avranno una regolazione emotiva molto migliore il sistema immunitario funzionerà molto meglio saranno molto probabilmente meno

I avranno meno diabete meno rischi cardiovascolari e questo è un problema che diventa non solo di migliorare la qualità del sonno ma diventa ovviamente a lungo termine un problema di prevenzione e di salute pubblica Io ho finito e vi ringrazio per l’attenzione Grazie davvero a anche a Oliviero Bruni

Al professore Oliviero Bruni perché l’ho trovato almeno personalmente molto molto Bell la prima che le ascolto le relazioni come voi e stavo conversando in chat con l’altra moderatrice la professoressa Lombardi in qualche modo apprezzando quello che stavamo facendo mi rendo conto un po’ imbarazzante quello che sto dicendo però le trovavo

Effettivamente meritorie posso condividere a voce alta alcuni dei commenti sulla volontà ovviamente compatibilmente con le possibilità di organizzare un evento fisico prima Poi stavamo facendo brainstorming su posti eventuali e l’idea era quella di fare un convegno in presenza in una periferia sensibile d’Italia potrebbe essere torbella Monaca a Roma potrebbe essere

Scampia a Napoli ma purtroppo la lista è molto lunga però detto questo e a parte le nostre il nostro chiacchiericcio diciamo nostro piacere andiamo avanti col programma io mi appresto a salutare vi ricomparirà alle 18:30 e io e la professoressa Lombardi lasciamo il testimone a breve alla professoressa Bonanni che già è

Compara e a cui do la parola e saluto tutti quanti Per quanto mi riguarda ricomparvero Enrica la parola a te tutti Sì Buongiorno a tutti Io volevo fare sottolineare quanto siamo fortunati in Italia perché circa 20 anni fa già a Times insieme proprio a Liviero Bruni ha organizzato delle sessioni proprio per i

Bambini delle scuole elementari e medie su cui ancora tutti ci stiamo impegnando quindi molto bene che tutto questo venga fatto anche nel resto del mondo ed ora sono veramente onorata di presentarvi il nostro instancabile segretario Luigi De Gennaro ordinario di psicologia La Sapienza di Roma che veramente si batte per portare il sonno

Alla portata di tutti e quindi ci parlerà di diritto allo studio e qualità del sonno Buongiorno a tutti e a tutte Eh in consueto ma mi permetto di dire decisamente opportuno che la società internazionale mondiale della ricerca sul sonno e Lines abbiano dedicato quest’anno la giornata mondiale del sonno alle disuguaglianze

All’impatto delle disuguaglianze in relazione anche al sonno Nel caso specifico ripeto dicevo prima l’aggettivo inconsueto parlerò di diritto allo studio e qualità del sonno è bene ricordare il primo aspetto quello che ci dice la Costituzione La Costituzione ci dice che sostanzialmente non solo c’è l’obbligo evidentemente almeno 8 anni dell’Istruzione Ma che

Capaci e meritevoli anche se privi di mezzo abbiano diritto a raggiungere i gradi più alti degli Studi D’altra parte non è in qualche modo sorprendente ricordare che tra le esigenze di base di bambini e adolescenti oltre al benessere fisico mentale ci sia bisogno di un sonno sufficiente e che

Questo possa interagire contribuire a influenzare frequenza e interesse e anche qualità dei processi di apprendimento partiamo da quello che Mi verrebbe da dire non possiamo fare come esperti del sonno questa metanalisi indica abbastanza chiaramente quello che si poteva immaginare come il livello educativo dei genitori si associ

A un sonno infantile più lungo e di Migliore qualità e come anche qui abbastanza prevedibilmente un reddito familiare più elevato si associ a Minori problemi di sonno e migliore qualità questo lo rivediamo in quest’ altro studio uscito abbastanza recentemente su pnas su 4200 bambini stavolta non sonati attraverso questionario ma attraverso una misura

Obiettiva come laig grafia e vedete abbastanza Chiaramente come con il crescere del reddito aumenti il tempo del sonno dei bambini ho iniziato raccontando quello che non possiamo fare È evidente che gli asperti di sonno non possono influenzare nelle condizioni economiche nelle condizioni esecutive delle famiglie quello Invece su cui

Possono agire e di questo parleremo Sostanzialmente è che per riconoscere il diritto allo studio per i gradi più elevati è opportuno agire su cosa Intanto sulla accesso la frequenza alle lezioni dall’altro ridurre minimizzare tutto ciò che può contribuire a ritardi assensi e poi ovviamente creare le condizioni favorire

E migliorare le condizioni per un apprendimento ottimale e anche Ovviamente la dove possibile influenzare la dispersione scolastica è bene ricordare la questione di fondo la questione di fondo è cosa ci raccontano le raccomandazioni internazionali Questa è della National sleep Foundation sul bisogno di sonno in età evolutiva Io ho segmentato due fasce

Quelle sostanzialmente in età scolare la figura forse già vista sostanzialmente indica in BL la parte come dire consigliabile della durata del sonno in verde quella accettabile e fuori da questi intervalli ovviamente C’è l’indesiderato sia lontano dall’essere soddisfatto nella pratica quotidiana ma indipendentemente da quello che possiamo vedere con la nostra esperienza

Personale vediamo cosa ci dice la ricerca a riguardo Beh si verrebbe da dire si fa presto quasi Se noi prendiamo gli studi epidemia biologici in questa slide sono riportate il Brasile la Cina e e gli Stati Uniti e si vede chiaramente rispetto all’intervallo raccomandato che una percentuale variabile ma abbastanza coerente e

Maggiore del 50% quindi più di un bambino e più di un adolescente su due non raggiunge le 8 ore non diversa la situazione e per quanto riguarda l’Italia qui due fasce d’età da 6 a 12 da 13 18 anni quello che vediamo che sostanzialmente anche qua sembra quasi

Un magico numero 50 che circa il 50% non riesce a dormire 8 ore questa bellissima indagine i 24 paesi europei non la commento tutto perché porterebbe assai tempo via però ci fotografa abbastanza bene se voi Guardate la figura riporta sul lato sinistro i giorni feriali quindi scolastici sul lato destro i giorni

Festivi in ognuno dei riquadri riportato ognuno dei 24 paesi europei studiati nella parte ombreggiata l’ora di addormentamento e l’ora di risveglio media e in piccolo in media in media Quanto dormono nei giorni feriali e nei giorni festivi quello che si vede immediatamente Oltre a quanto detto pochi minuti fa il bisogno insoddisfatto

Per quanto riguarda le linee internazionali che dovrebbero essere come dire seguite quantomeno visto che sono basate su una consistente mole di studi è quello che in parte già noto lo scarto e per quanto riguarda la durata media del sonno fra i giorni feriali e festivi e questo lo troviamo

Praticamente in tutta Europa in realtà in tutto il mondo ma anche evidentemente una differenza anche nel momento in cui si va a letto prendiamo che ne so adesso la Polonia è la prima l’orario medio addormentamento Sono le 11 serali e invece nei giorni federali diventa l’una perché dico questo dico questo perché

Questo studio molto bello europeo introduce una delle tematiche che è quello che ormai viene chiamato il social Jet leg cioè sostanzialmente lo scarto fra il sonno dormito nei giorni feriali e nei giorni festivi in qualche modo l’aumentata durata del sonno è una spia è una cartina di tornasole è rivelatoria del bisogno insoddisfatto

Durante la settimana che viene in qualche modo parzialmente compensato nel weekend nella figura si vede in qualche modo con misure oggettive così detta attig grafia come il sonno sia più breve nelle parti ombreggiate nei giorni feriali e più lungo in verde nei giorni festivi e si è

Anche spostato di fase cioè ritardato E questo lo vedete abbastanza Chiaramente in alcune settimane consecutive di registrazione in qualche modo semplificato e modellizzato lo vedete qui in basso a destra come sia diverso il il sonno feriale e festivo E come ci faccia da spia sostanzialmente il bisogno in soddisfatto durante la

Settimana D’altra parte come indica la metanalisi qui riportata gli studi Sono abbastanza come dire coerenti nell’indicare come il la qualità la durata e la sonnolenza diurna siano strettamente associati alla performance scolastica quindi in qualche modo parlare di desiderabilità del sonno in bambini e adolescenti quindi ragazzi in età scolare garantire una qualità una

Durata una sonnolenza non è solo bene Per quanto riguarda l’adesione alle regole internazionali sul sonno suggerito e consigliato ma anche perché questa metanalisi in maniera molto chiara rassegnando tutta la ricerca disponibile in merito indica di come ci sia una stretta associazione fra migliore qualità del sonno migliore durata del sonno e minore

Sonnolenza diurna con aumentata e migliorato rendimento scolastico l’ho detta al positivo mentre nella leggenda è riportata in negativo ma è meglio guardare al positivo se mi è consentito dirlo bene e allora rispetto a questo che cosa possiamo fare che cosa possono fare gli esperti di sonno e per incidere

Su questo bisogno insoddisfatto di sonno dei ragazzi in digità scolare ma anche per quanto qui detto per meglio garantire il diritto allo studio per meglio garantire Le condizioni ideali di apprendimento per meglio garantire la frequenza e l’accesso nei dovuti tempi al al processo formativo scolastico molto banalmente visto che il sonno è come

Dire è è confinato dagli orari serali di addormentamento e dagli orari mattutini di risveglio proviamo a chiederci che cosa ci dice la ricerca per quanto riguarda la possibilità evidentemente di anticipare gli orari serali o al contrario lo vedremo Successivamente la possibilità di posticipare quelli matutini D’altra parte se vogliamo

Allungare la durata del sonno durante i giorni feriali della settimana cioè i giorni scolastici o agiamo sull’uno o agiamo sull’altro o eventualmente agiamo su entrambi guardiamo Prima cosa ci dice la ricerca per quanto riguarda le strategie di anticipo serale anche in questo caso come spesso capita faccio riferimento a una sintesi della

Letteratura scientifica disponibile in questa rassegna sistematica della letteratura in cui Come si legge si sono valutati studi che hanno posto al centro la modifica dei comportamenti altri che hanno messo al centro la modifica delle cognizioni e delle credenze dei ragazzi rzi e degli adolescenti e altre che hanno usato un

Combinato di strategie comportamentali E potremmo dire cognitive quello che emerge con chiarezza è che si riesce ad ottenere un sufficiente anticipo solo combinando strategie comportamentali e strategie di carattere cognitivo cioè ristrutturazione di conoscenze credenze devo dire però a omor del vero Perché queste rassegne ci danno anche una dimensione di quanto siano efficaci

Questi programmi che l’impatto e l’entità dell’anticipo lavorando sull’orario serale dell addormentamento è non come dire significativo nel senso di ampiezza tale da ferimento fra sonno raccomandato e sonno effettivamente dormito in Europa in tutto il mondo e quindi guardiamo all’altra faccia della medaglia posticipare il risveglio Va da sé che

Posticipare il risveglio si traduce immediatamente in fare i conti con i regolamenti e gli orari scolastici delle lezioni perché evidentemente Di questo parliamo anche qui nella figura sono riportate due rassegne della letteratura su quanto i programmi gli studi le ricerche in cui si è posticipato looro scolastico vanno a impattare

Sull’effettivo rendimento scolastico e quello che vedete è sostanzialmente coerente in tutte e due le rassegne che sono state pubblicate in qualche anno di distanza la prima ci dice molto chiaramente che ritardare l’orario scolastico porta prima di tutto a benefici sul sonno nel senso che effettivamente se più tardi si svegliano

I ragazzi in età scolare questo corrisponde a un aumentato bisogno di sonno lo dico molto banalmente perché la prima obiezione che si può fare in questi casi è tu li fai svegliare più tardi e magari usano strategie per posticipare ulteriormente l’orario addormentamento serale No non è così il posticipo dell’orario scolastico e

Quindi ritardare l’inizio della della giornata cioè il risveglio mattutino si associa a una migliore durata e qualità del sonno ma soprattutto per quello che poi ci riguarda esiti accademici e caratteristiche della frequenza quindi i ritardi e la sonnolenza durante le lezioni vengono favorevolmente in influenzati da questi programmi la

Seconda rassegna dice sostanzialmente la stessa cosa solo più recente come gli studi indicano chiaramente che il posticipo si associa a un aumento della durata quasi identicamente quanto tu concedi di tempo al mattino quindi anticipi l’orario scolastico questo si va a traslare in maggior tempo di sonno dormito e di

Nuovo si associa a miglioramenti risultati accademici badate bene tutto questo è abbastanza indipendente del livello di scuola quindi vale per i molto piccoli elementari fino ad arrivare alle scuole superiori e a riguardo passando all’Italia Ma ripeto Questo è un movimento internazionale in cui in diversi Paesi del mondo si sono fatti

Programmi spesso anche molto Ampi per verificare le conseguenze del posticipo scolastico Questo è il primo studio italiano è nostro di qualche anno fa fatto al Maiorana di Brindisi per un intero anno scolastico abbiamo confrontato classi che entravano in orario tradizionale e classi invece che posticipano di un’ora erano prime classi

Sostanzialmente perché al momento dell’iscrizione agli studenti e alle famiglie era richiesto se scriversi a una classe tradizionale o una classe colorario E questa figura semplicemente riportato il nostro monitoraggio delle condizioni di l’ora di addormentamento durante l’anno scolastico il tempo dormito in chi si sveglia prima in in funzione dell’orario tradizionale e in

Chi invece ha fruito del posticipo l’orario scolastico guardiamolo in forma grafica sintetica quello che abbiamo osservato molto chiaramente E lo vedete in BL sono i tardivi quelli che hanno fruito le classi che entravano un’ora più tardi hanno effettivamente dormito sostanzialmente come vedete in tutti i mesi dell’anno scolastico e in

Maniera significativa più di quelli che entravano di nuovo Si ribadisce posticipare di unora equivale a dare più sonno Nel caso specifico vado a memoria erano circa 50 minuti quindi quasi equivalenti all’ora di posticipo garantito dal programma a cui Partecipavano ma non basta durante l’anno li abbiamo pure valutati con un classico test di

Performance Per quanto riguarda i livelli attenzionale la sonnolenza e lo studio ha dimostrato chiaramente lo R vedete anche in questo caso in blé dalla curva di quelli che sono andati a scuola un’ Ora più tardi erano più rapidi più vigili evidentemente Nella logica di questo test che facevano come vedete mese per

Mese in tutto l’anno scolastico e quindi con minori livelli di sonnolenza ovviamente in studi come questo che sono studi sul campo è sempre lecito farti delle domande critiche Ma non è che per caso chi si è iscritto alle al programma orario posticipato era qualcuno che aveva caratteristiche peculiari quello

Che si vede molto chiaramente se si confrontano i giorni feriali i giorni festivi in blé sempre i tardivi e in rosso le classi tradizionali Si vede che chi ha partecipato al posticipo in Bay e chi invece è l’orario tradizionale nei weekend non avevano alcuna differenza e quindi l’effetto e specifico dei giorni

Ferali Quindi è una diretta relazione fra un’ora di posticipo e migliori misure nelle caratteristiche del sonno nel senso che si svegliano più tardi che hanno soprattutto un maggior tempo di sonno e in questo stesso studio altro aspetto ma legato al concetto di diritto allo studio le entrate in ritardo a scuole e

Le uscite anticipate di nuovo erano abbastanza prevedibilmente maggiori in quelli che si svegliarono prima e che si erano iscritti alle classi con orario addizionale questo tipo di studio non impatta solo sulla quantità di sonno Non impatta solo sulla vigilanza di una lezione ma poi quello che più conta al cuore del diritto allo

Studio quando li vai a valutare Per quanto riguarda l’esito finale dell’anno scolastico quindi il rendimento accademico vedete molto chiaramente quanto robusta sia la differenza percentuale tra l’incremento di tardivi II quelli che hanno usufruito rispetto Quindi in qualche modo una misura diretta della capacità di questo programma di contribuire fattivamente a

Uno dei capi saldi del diritto allo studio lo stesso tipo rimanendo St in Italia questo è il secondo progetto fatto sempre da noi la storia è molto diversa perché è stato fatto durante il covid è stato fatto sfruttando stavolta non un programma sperimentale ma un’esigenza ministeriale che era quella di per

Favorire che non ci fossero eccessivi assembramenti in molti o in quasi tutti gli istituti d’Italia si sono differenziati gli orari scolastici quindi Si sono create le condizioni naturali per il nostro stesso problema l’abbiamo fatto nel Lazio non commento tutto perché si è svolto su due anni accademici Però come vedete stavolta il

Posticipo era di un’ora e 40 di entità Maggiore ma anche qui su tutte le variabili studiate di rendimento scolastico Noi abbiamo sostanzialmente una migliore andamento nelle classi che entravano tardivamente e che Quindi fruivano verosimilmente di un maggior sonno dico verosimilmente perché in questo caso abbiamo monitorato solo il rendimento scolastico

Non quanto effettivamente hanno dormito in più e in qualche modo avviandoci verso la conclusione tutto questo in quest’altro studio molto recente come vedete sul numero molto ampio di studenti Tenete conto che negli Stati Uniti ormai nell’autonomia federale alcuni stati alcuni stati Scusate degli Stati Uniti hanno messo al

Centro la modifica ggli orari scolastici quindi diventata legge dello Stato e qui vedete in maniera molto convincente ripeto Cè un campione ampissimo di 3000 studenti di come un indice legato al conseguimento del diploma e la Sà lezione in tutti e due casi un forte effetto legato a chi tardivamente in

Questo gruppo qui e questo gruppo qui entrava a scuola quindi di nuovo di come un progetto progetti di posticipo influenzino direttamente entità misure legate a rendimento accademico e misure legate all’ass sità e frequenza alle lezioni un ultimo aspetto perché Fra le tante critiche che si possono fare i

Programmi in tutto il mondo di posticipo dell’orario scolastico è che ovviamente spesso non piacciono i genitori perché confliggono con alcune abitudini fam familiari Beh mi permetto di dire non discuto queste critiche del mondo dei genitori quello che ci dice quest’altro studio molto recente del giornale della National sleep Foundation ci dice che

Cambiare l’orario scolastico ovviamente posticipare non fa bene solo al sonno dei ragazzi non fa bene solo al loro rendimento scolastico Ma fa bene anche al sonno dei genitori e qui vedete sostanzialmente quali variabili del sonno genitoriale beneficiano indirettamente del posticipo dei loro figli Maggiore durata del sonno maggiore

Percentuale di persone di genitori che dormono un numero di ore uguale minore sonnolenza di urna e quindi anche l’aspetto di rotos sità Se volete dei genitori in qualche modo dovrebbe considerare che il beneficio è anche personalmente sul loro sonno e chiudo quindi su sostanzialmente le norme internazionali danno delle indicazioni che vengono regolarmente

Violate Per quanto riguarda il sonno raccomandato e desiderabile in età scolare tutto questo non riguarda solo il sonno ma riguarda Anche l’aspetto scolastico stante la solida relazione fra sonno e processi apprendimento e memoria tutto questo non solo impatta sulla apprendimento memoria ma impatta su vigilanza di uno con la qualità della

Presenza dei ragazzi a scuola ma anche più In generale sulla loro salute psicofisica i programmi per modificare anticipando l’area addormentamento che è una delle strategie mostrano una certa efficace delle strategie combinate ma con dell’anticipo raggiunto Non completamente soddisfacente al contrario ormai le decine centinaia di programmi in Italia ma in tutto il mondo

Eseguiti mostrano Chiaramente come posticipare in meto scolastica vado a migliorare il rendimento scolastico vado a migliorare l’assiduità della frequenze scolastica vado a ridurre la sonnolenza e quindi ad aumentare la vigilanza diurna e contribuisca fattivamente al miglioramento anche della più generale salute psicofisica si può dire e concludere che modificare

Quantità e qualità in età scolastica contribuisce attivamente a tutelare quel diritto allo studio che come ho iniziato prevede la nostra Costituzione io avrei concluso ma c’ho un’altra conclusione non è mia sono alcuni ragazzi di una scuola del Lazio che hanno vinto un premio del ministero D della dell’Istruzione in cui in una

Maniera molto mi permetto di dire graziosa hanno interpretato quello che ho cercato di [Musica] raccontarvi ST allala vincerò [Musica] [Musica] [Musica] Vò Grazie a tutti e a tutti e buona giornata mondiale del sonno io faccio una piccola considerazione che negoziare l’orario di addormentamento con i figli è molto difficile la consapevolezza che incide

Sul rendimento scolastico può essere un’arma in più ma noi ovviamente confidiamo molto sul fatto che le autorità scolastiche che abbiano ascato questa bella relazione e molto convincente e quindi la confidiamo in una soluzione più radicale del problema che non sia affidata al volontariato delle famiglie Insomma che dici Luigi Beh sì certo non

Non si può pensare di modificare le carte in tavola Diciamo in maniera indipendente e e in maniera personale ci vuole che veramente una riorganizzazione generale ma quello che secondo me è importante è che questi dati sono sono dati molto molto chiari che ci dicono non soltanto quello che potrebbe essere il potenziale

Miglioramento delle capacità cognitive dei dei nostri ragazzi e questo sicuramente per noi deve essere una priorità ma anche quello poi di migliorare In generale quello che è la qualità della vita compresa anche la qualità della vita dei genitori perché come ha fatto vedere benissimo il il professor De Gennaro E il far iniziare

Più tardi l’inizio più tardivo della della della della scuola ha anche un vantaggio viene vista anche positivamente da parte dei genitori e quindi sicuramente questo aspetto è importante Quindi speriamo appunto che questi studi e e i risultati ottenuti non non cadano Appunto nel nulla ma che portino a una riconsiderazione di quello

Che può essere la regolamentazione appunto anche dell’orario scolastico Buongiorno a tutti e Benvenuti alla maratona del sonno 2024 In occasione della giornata mondiale del sonno Io mi chiamo Carolina Lombardi sono il direttore del centro di medicina del sonno dell’Istituto Auxologico e sono professore associato dell’università Milano Bicocca la mia relazione oggi riguarderà

I rapporti tra il sonno e i disturbi del sonno e la salute cardiometabolica con particolare Focus nelle popolazioni indigene che il sonno sia ormai diventato un consolidato elemento in termini di prevenzione cardiovascolare ben conosciuto sappiamo bene che anche l’american Heart Association negli ultimi anni ha inserito proprio il sonno

Come Ottavo pilastro della Salute cardiovascolare Quindi quando pensiamo alla prevenzione cardiovascolare anche in un’ottica globale mondiale quindi non solo dei paesi sviluppati ma anche quelli in via di sviluppo è obbligatorio pensare anche a tutto ciò che si che si può svolgere Nel corso delle nottate quando pensiamo al legame tra le

Patologie cardiovascolari e il sonno la prima patologia che sicuramente ci viene in mente sono le apnee ostruttive nel sonno È infatti ben conosciuto che le apnee ostruttive sono associate a tutta una serie di conseguenze acute e croniche a livello sistemico che sono da un lato legate alla alterazione della meccanica della ventilazione dall’altro

Al allo stimolo ipossico conseguenze appunto che a livello sistemico si svolgono su diversi ambiti e in modo particolare inducono delle alterazioni dell’alterazione della delle alterazioni della modulazione del sistema nervoso autonomo aumentano l’infiammazione e aumentano anche lo stress ossidativo tutti questi meccanismi ovviamente molto semplificati sono però quelli alla base dell’induzione da parte

Delle aene ostruttive del sonno eh di un incremento del rischio cardiovascolare e quindi di un incremento del rischio del danno d’organo soprattutto a livello cardiaco cerebrale e anche renale le apnee ostruttive nel sonno sono Infatti legate a tutte le principali eh patologie cardiovascolari e a tutti i principali fattori di

Rischio cardiovascolari sappiamo bene che i pazienti con apne ostruttive nel sonno presentano molto spesso un’ipertensione ipertensione che è prognostic sfavorevole perché presenta un profilo non dipping Quindi con l’assenza del calo fisiologico durante la notte molto spesso è un’ipertensione resistente al trattamento e spesso è un’ipertensione definita come mascherata cioè che può sfuggire all’osservazione

Del medico durante la visita ambulatoriale proprio perché è un’ipertensione che si manifesta prevalentemente nelle ore notturne le apnee ostruttive nel sonno sono anche strettamente collegate alla patogenesi e alle complicanze dello scompenso cardiaco congestizio del ictus delle aritmie in modo particolare della fibrillazione atriale e delle sindromi coronariche acute Inoltre aumentano indirettamente il rischio

Cardiovascolare anche Aumentando il rischio dell’insorgenza di diabete di secondo tipo e delle dislipidemie che a loro volta Ovviamente hanno un impatto significativo sulle patologie sull’insorgenza di patologie cardio e cerebrovascolari e poi mi preme sottolineare Anche l’aspetto dell’ipossia ipossia che ovviamente è presente nel paziente con apnee ostruttive nel sonno ma focalizzandoci

Oggi proprio sulle popolazioni indigene Che talvolta vivono anche in ambienti particolari e talvolta in quota sicuramente in questa circostanza l’ipossia può indubbiamente avere un ruolo prioritario e incrementare in maniera significativa il rischio di queste popolazioni ma non soltanto apnee ostruttive nel sonno vanno pensate quando si pensa al rischio cardiovascolare nel paziente con

Disturbi del sonno perché tutti i disturbi del sonno in realtà sono in grado di incrementare il rischio cardiovascolare questo la letteratura ce lo sta dicendo sempre con più insistenza e uno dei meccanismi principali per cui i disturbi del sonno possono aumentare la fragilità cardiovascolare proprio l’impatto che hanno su tutti i nostri sistemi

Circadiani tutte le alterazioni quali quantitative del riposo notturno modificano infatti la reattività anche cardiovascolare circadiana rendendola più suscettibile a degli eventi stressanti quindi a degli elementi che possono perturbare il nostro sistema cardiocircolatorio e che si si associano Scusate a un disturbo del sonno hanno un effetto sicuramente incrementale la

Letteratura Infatti ci ci sottolinea ormai da da molti anni che l’incremento del rischio cardiovascolare e nello specifico Grafic in questa slide il rischio per mortalità cardiovascolare ha una relazione a u rispetto alla durata del sonno cioè sono maggiormente a rischio sia i lunghi dorm i Quindi verosimilmente gli ipersonici e Quindi

Verosimilmente i pazienti con apnee ostruttive nel sonno ma anche i pazienti che dormono troppo poco quindi che hanno una durata del sonno insufficiente a soddisfare il fabbisogno fisiologico questo è stato anche un passaggio che è stato fatto all’interno delle linee guida quindi mentre in passato nelle linee guida cardiovascolari si menzionavano

Sostanzialmente solamente i disturbi respiratori nel al sonno da qualche anno oltre ai disturbi respiratori sono comparse anche altri sono comparsi altri aspetti importanti relativi al sonno quindi per esempio in queste linee guida Ash Esc del 2018 sull’utilizzo e l’interpretazione del monitoraggio ambulatorio 24 ore della pressione vedete che è indicato il diario con

Collezionate le abitudini gli orari di sonno come elemento importante per interpretare adeguatamente l’esame e lo stesso nel nell’ambito della raccolta anamnestica nel paziente iperteso non c’è più solamente il dato del russamento e delle apnee soggettive soggettivamente o riportate dal compagno di letto ma c’è proprio la slip History quindi un

Allargamento della raccolta relativa alle abitudini di sonno e lo stesso anche nelle ultime linee guide aggiornate esce del 2023 vedete come i disturbi del sonno sono entrati a 360° nella valutazione del rischio cardiovascolare anche nel paziente iperteso e questo è strettamente legato a tanti elementi di letteratura recente

Qui Vedete un lavoro che ha sottolineato come il il l’incidenza quindi la possibilità di avere un evento cardiovascolare negli anni successivi all’osservazione aumenta nel paziente che ha un’insonnia soggettivamente riferita e associata soprattutto anche a una breve durata di sonno oggettivamente misurata e anche questo lavoro sottolinea lo stesso

Aspetto cioè la presenza della triade sintomatologica principale dell’insonnia quindi sintomi di urni di scarso funzionamento difficoltà di addormentamento risveglio precoce sono un predittore importante di insorgenza di ipertensione arteriosa negli anni successivi all’osservazione soprattutto nella popolazione più giovane e qui vedete flottato in maniera diversa lo stesso concetto quindi La triade

Sintomatologica è quella che si associa maggiormente all’incremento del rischio delle patologie cardiovascolari in generale in modo particolare dell’ipertensione e anche se in maniera meno evidente dello Stroke e ulteriore concetto importante è che più disturbi del sonno ci sono quindi l’associazione di diverse componenti di alterazione del sonno maggiormente il rischio cardiovascolare diventa

Evidente quindi di nuovo a sottolineare come non solo i disturbi respiratori possono essere associati a un incremento del rischio cardiovascolare Ma tutta la componente di alterazione quali quantità attiva del sonno deve essere tenuta in considerazione in questo contesto e arriviamo un pochino più nel dettaglio alla specificità della relazione di oggi

Cioè alla disparità per quello che riguarda la qualità e la quantità di sonno basata sulle diverse componenti di etnia e di posizione socioeconomica vedete che in questa review ormai datata però estremamente interessante dal punto di vista della della trattazione dell’argomento vedete come i determinanti della salute del sonno vengono elencati come facenti parte

Essenzialmente di tre componenti cioè di il Fi che sono collegati all’individuo quindi le credenze le attitudini e comportamenti alcuni fattori a livello sociale tra cui sicuramente il lavoro l’attività lavorativa e scolastica in generale la cultura gli aspetti socioeconomici e la componente di networking sociale e poi un terzo gruppo

Di fattori sono legati a dei fattori più di globalizzazione quindi più legati al contesto sociale quindi la tecnologia la politica la società che lavora ormai nelle 24 ore per 7 giorni su set queste componenti appunto fanno danno ragione delle diversità a livello della possibilità della riguardo alla salute del sonno Però sono strettamente

Anche collegate alle disparità potenziali che ci possono essere sulla salute generale e in modo particolare vengono discusse come strettamente correlate all’aspettativa di vita parlando quindi delle popolazioni indigene dobbiamo Prima di tutto definirle in qualche modo perché è un termine che utilizziamo in maniera abbastanza frequente ma forse non sempre

Abbiamo bene in mente a che cosa ci riferiamo il termine di indigeno deriva dal latino sostanzialmente quindi deriva dalla dal verbo Gere e dal prefisso indu che vuol dire generato dentro quindi corrisponde sostanzialmente al Greco autoctono Che vuol dire la stessa cosa cioè che è nato

E che vive nella sua stessa terra e che quindi e quindi per popolazioni indigene si intendono sostanzialmente per le popolazioni che si trovano in una determinata area geografica e che la loro ubicazione in quell’area geografica risale addirittura alla preistoria nel 201 10 le nazioni unite hanno stimato che oltre 370 milioni di

Persone sono rappresentano appunto delle popolazioni indigene in circa 90 paesi in tutto il mondo rappresentano Quindi circa il 5% della popolazione mondiale ma sono il 15% della popolazione povera quindi questo già ci sottolinea come queste popolazioni possano in qualche modo rappresentare un punto di fragilità all’interno della nostra società e

Possano essere il target necessario di una maggiore attenzione in termini di salute e di salvaguarda della Salute Infatti i dati mondiali ci fanno vedere che in realtà queste popolazioni hanno un’aspettativa di vita significativamente inferiore rispetto alle popolazioni non indigene e si parla di un Gap di circa 12 anni quindi non

Indifferente in termini di di durata la patologia più le patologie più importanti che sono collegate all’incremento della mortalità in queste popolazioni sono essenzialmente quelle che di nuovo richiamano il rischio cardiovascolare Quindi quelle strettamente legate alla trattazione di questa di questa lettura di oggi e in effetti il diabete le patologie

Cardiovascolari le patologie renali e le patologie respiratorie rappresentano circa il 70% delle cause di mortalità in queste popolazioni quindi già dalle diverse categorie di patologia che che ho elencato capite come e lo discuteremo ampiamente nel proseguo della relazione capite come il sonno possa avere un ruolo indubbiamente importante il grosso

Problema nel nella raccolta dati e nel nel ragionare sui dati di queste popolazioni è che le pubblicazioni sono veramente molto poche con delle diverse tecniche diverse disegni metodologici alla base degli Studi esistenti e c’è una grandissima eterogeneità anche dal punto di vista proprio delle popolazioni proprio perché

Come abbiamo visto vivono in circa 90 paesi all’interno del del del mondo e quindi distribuite anche in luoghi geografici molto differenti le popolazioni indigene delle quali abbiamo maggiori informazioni sono sostanzialmente quelle che vivono all’interno degli Stati Uniti del Canada dell’Australia e della Nuova Zelanda e queste popolazioni sono state quelle che

Nella letteratura sono state maggiormente analizzate Anche perché hanno delle esperienze storiche molto simili hanno delle componenti socioeconomiche di di disagio piuttosto sovrapponibili e hanno anche una condizione di salute molto sovrapponibile quindi sono in qualche modo le popolazioni dalle quali possiamo maggiormente ottenere dei dati su poir ragionale a livello globale i dati

Generali In queste popolazioni fanno vedere che c’è un’elevatissima percentuale prevalenza di diabete di patologie cardiovascolari di patologie epatiche e e soprattutto di obesità e in parallelo c’è un’altissima prevalenza anche di abuso di sostanze di violenza all’interno delle diverse popolazioni di abusi in età infantile e di disturbi psichiatrici eh nell’accezione più varia

Di questo termine anche qui capite come i richiami al sonno e alle patologie del sonno possano essere veramente immediati e sicuramente di importanza non trascurabile da un punto di vista storico Infatti le popolazioni indigene hanno avuto da parte della dei processi di colonizzazione sicuramente delle incursioni anche per quello che riguarda

La possibilità della loro salute del mantenimento della loro salute Infatti La colonizzazione ha introdotto nuove patologie ha modificato il loro assetto sociale quindi la i luoghi dove dove vivono e il possesso di di terreno anche per da dedicare all’agricoltura sono stati più soggetti a situazioni di guerra e molto spesso hanno subito delle

Importanti modifiche anche dal punto di vista culturale quando dal lato storico Passiamo al lato della valutazione della Salute cardiometabolica sicuramente tut questo che abbiamo visto dal punto di vista storico Ha un impatto perché tutto questo ha inevitabilmente modificato l’ambiente di vita lo stile di vita e quindi ha avuto un impatto negativo su

Tutto quello che può essere l’aspetto nutritivo su tutto quello che può essere l’aspetto di attività fisica e anche su quello che può essere l’aspetto di benessere psicologico e sociale è molto interessante Infatti da questo punto di vista vista il concetto di trauma storico perché la presenza di violenze ripetute o comunque

Imposizioni da parte di culture diverse del proprio modo di essere e modo di fare ha avuto nel tempo nelle popolazioni indigene un’influenza tale da determinare addirittura delle modifiche intergenerazionali quindi non solo nella popolazione che ha subito direttamente determinate determinate componenti ma anche nelle generazioni successive ci può essere una modifica di tutta una

Serie di parametri estremamente importanti anche per il mantenimento della Salute Infatti l’impatto intergenerazionale sembra giocarsi essenzialmente su cambiamenti a livello neurofisiologico a livello del comportamento e appunto anche a livello di pratiche culturali dal punto di vista neurofisiologico i cambiamenti legati al trauma storico sono essenzialmente legati a un’iperattività del sistema ipotalamo

Ipofisario adreno ipotalamo ipofisario Scusatemi questo inevitabilmente è legato a una situazione di iperarousal Quindi iperallerta ovviamente lo l’istinto alla sopravvivenza che è strettamente richiamante tutto quello che è ipervigilanza e iperattività simpatica Inoltre dal punto di vista vista patofisiologi a livello sistemico nel contesto del trauma storico sono state descritte delle

Condizioni di incremento di infiammazione cronica indotta dallo stress di disregolazione metabolica che può essere legata strettamente all’iperattività simpatica e disregolazione metabolica che aumentando anche il rischio di obesità può essersi essere strettamente associata anche allo sviluppo di ostruttive nel sonno inoltre il il passaggio transgenerazionale del delle componenti del delle componenti traumatiche sembra

Avere anche un ruolo importante nell’incremento appunto dell’abuso Da parte di sostanze di comportamenti mal adattativi in senso lato compreso l’Iper alimentazione e quindi l’obesità e quindi appunto tutto quello che abbiamo detto fino a questo momento E effettivamente dei pochi studi in questo momento valutabili possiamo sicuramente diciamo concludere da questi

Studi che c’è un incremento significativo di rischio di disturbi del sonno all’interno delle popolazioni indigene rispetto alle non indigene questa che vi Cito è una review del 2019 che sicuramente raccoglie in maniera molto attenta la stragrande maggioranza dei dati di letteratura finora eh presenti e che vi illustrerò molto

Rapidamente Quali possono essere gli elementi che conducono a un incremento del rischio di disturbi del sonno nelle popolazioni indigene sono quelli che abbiamo già in parte accennato ma ve li riassumo rapidamente in modo particolare gli aspetti socioeconomici la discriminazione raziale e tutto quello che può essere eh violenza dal punto di vista anche

Culturale le modifiche ambientali il vivere in ambienti estremi e poco accessibili la scarsa consapevolezza Anche rispetto all’importanza dell’igiene del sonno e in generale al a tutto ciò che il sonno può rappresentare tutto questo appunto legato ad aspetti culturali ad aspetti legati al genere quindi non acquisito ehm e aspetti

Invece psicosociali e alle comorbilità può aumentare il rischio appunto di disturbi del sonno che a loro volta inducono alterazioni da un lato dal punto di vista nutrizionale dell’incremento di peso alterazioni dal punto di vista cardiovascolare dell’attività fisica e della Salute Mentale a cascata di nuovo tutto questo ovviamente incrementa il rischio

Cardiovascolare e lo incrementa in una maniera a circolo vizioso in qualche modo perché la scarsa qualità del sonno sia in termini di durata in termini di qualità soprattutto se associata anche ad alterazioni respiratorie aumentano come sappiamo da letteratura il rischio di disturbi metabolici disturbi metabolici che a loro volta ripeto a

Circolo vizioso aumentano da un lato il rischio cardiovascolare dall’altro il la possibilità di una problematica eh di di di disturbo psicologico e psichiatrico che si riverberano l’una contro l’altra anche in questo modello che viene eh proposto come diciamo una modellizzazione un un modello che schematizza tutti quelli che possono essere i diversi determinanti

Dell’alterazione del sonno all’interno delle disparità anche eh geografiche e culturali vedete appunto che questo modello identifica dei fattori prossimi dei fattori intermedi e dei fattori distali che riassumono di nuovo tutti gli elementi che abbiamo già visto essere molto importanti Dal punto di vista da un lato del del preservare la salute

Cardiovascolare ma non solo e dall’altra legati essenzialmente a tutto quello che può essere condizione socioculturale ed economica il supporto all’importanza degli elementi del modello che vi ho appena fatto vedere che è appunto un modello di proposto da Jackson è anche elencato in questo questo in questo lavoro questo lavoro infatti ci

Fa vedere come in nella popolazione neozelandese il la predizione di alterazione del riposo notturno rispetto ai diversi elementi tra cui alcuni acquisiti e altri non acquisiti sottolinea come l’aggiustamento nei nei diversi modelli fa vedere il peso importante delle disparità etniche e della discriminazione raziale in senso lato cioè i pazienti con un maggior

Grado di discriminazione hanno sicuramente anche un incremento del rischio di soffrire di problematiche relative al sonno problematiche di diversa tipologia quindi sia in termini di difficoltà di addormentamento sia di risvegli infra che di risveglio precoce al mattino e questo come ho già fatto vedere anche nel modello precedente

Inevitabilmente si rip quote anche sul rischio di avere un incremento del rischio di obesità e quindi di problematiche a carico del respiro ma vediamo un pochino più nel dettaglio i Paesi nei quali abbiamo maggiori dati rispetto alle popolazioni indigene in modo particolare gli Stati Uniti e il Canada

Eh indiani americani e i nativi al lascani rappresentano circa l’1,7 della popolazione degli Stati Uniti hanno una mortalità significativamente più alta il 60% più alta rispetto alle popolazioni le restanti popolazioni degli Stati Uniti e per quello che riguarda i nativi al lascani e per quello che riguarda gli indiani di

America questi hanno circa due volte il rischio un incremento della mortalità Rispetto alla popolazione degli Stati Uniti per quello che riguarda altre minoranze sempre all’interno del del Canada e degli Stati Uniti in questi vengono descritti addirittura 10 volte un incremento di patologia di morte per patologia coronarica e un incremento del

Rischio di diabete da 3 a 5 volte eh parallelamente all’incremento del rischio per mortalità cardiovascolare vedete che pur essendo pochi gli studi questa sarve condotta negli indiani americani e nei nativi Alaskan fa vedere che la prevalenza del di un sonno insufficiente in termini quantitativi ma anche qualitativi è significativamente

Più alta rispetto alle altre popolazioni e questo dato è confermato anche dai pochi dati ma esistenti oggettivi Quindi con misurazione della tramite tecnica polisonnografia della qualità del riposo notturno delle caratteristiche del riposo notturno e qui vedete come sia stato dimostrato che negli indiani americani eh è più elevata la

Percentuale di sonno non REM leggero e più ridotta invece la componente di sonno non REM profondo e anche abbiamo qualche dato di letteratura che correla queste alterazioni del sonno con il rischio cardiovascolare in questo lavoro infatti la breve durata di sonno ma non la lunga durata di sonno sembra essere

Significativamente associata al rischio di sviluppare diabete e alla possibilità di perdere meno peso negli negli indiani americani e nei nativi al lascani rispetto alle altre popolazioni nel negli indiani di America Inoltre sempre dal punto di vista del legame con gli outcome cardiovascolari è stato dimostrato di nuovo Anche in questo

Studio che la breve durata di sonno è Associata a un incremento del rischio ma in questo studio si aggiunge anche il concetto del legame con la sonnolenza di urna che vedete essere associata a un Hz Rao di 4.45 ehm per un incremento appunto del rischio cardiovascolare quindi il

Concetto del legame in questo caso anche potenzialmente con i disturbi respiratori nel sonno e arriviamo alla Nuova Zelanda E all’australia in queste in queste due aree geografiche rispettivamente nella Nuova Zelanda i Maori rappresentano il 15% della popolazione generale E anche in questo caso presentano un incremento ento del rischio cardiovascolare più

Elevato rispetto al restante alla restante popolazione mentre per quello che riguarda l’Australia gli indigeni australiani rappresentano il 3,3% della popolazione totale e hanno un’aspettativa di vita inferiore rispetto alle altre popolazioni di 10-11 anni perlop attribuibile a patologie cardiovascolari e anche qui vedete come i dati di letteratura fanno vedere che

Nella popolazione in questo caso della Nuova Zelanda e quindi nella popolazione Maori il tutti i disturbi del sonno hanno una prevalenza significativamente più elevata rispetto alle popolazioni europee e anche qui di nuovo il legame anche con l’eccessiva sonnolenza di urna quindi i Maori hanno una percentuale di ort sleepiness Score patologico più

Elevato rispetto alla popolazione generale E questo ci porta appunto strettamente alla correlazione verosimilmente con le apnee ostruttive nel sonno Per quello che riguarda l’Australia i dati sono ancora più scarsi rispetto alla Nuova Zelanda per quello che riguarda le popolazioni indigene però il in questo studio che ha incluso un’ampia fetta di popolazione

Australiana il 35% degli indigeni australiani hanno riportato una qualità e quantità del sonno subottimale rispetto alle popolazioni invece non indigene E cosa dire delle apne ostruttive sicuramente le la prevalenza delle apne ostruttive nel sonno nelle popolazioni indigene sparse per il mondo è una prevalenza più elevata rispetto alla popolazione generale come vedete

Negli americani negli indiani americani è 1,7 volte più elevata nei Maori Nuova Zelanda c’è un’elevata prevalenza circa 4 3 volte più elevata di avere una Hi maggiore di 15 negli indigeni australiani 1.8 e questo verosimilmente è legato all’incremento del rischio di obesità alle modifiche alle diciamo alle varianti anatomiche prevalentemente nel

Distretto cran facciale e anche alle condizioni socioeconomiche all’ambiente di vita comesi potenzialmente dei gli elementi irritanti delle prime vie aeree e il dato di un un incremento di questo tipo di patologia soprattutto respiratoria è un dato strettamente legato alla salute in generale perché vedete che questa casistica in Australia

Del 2010 quindi non recentissima fa vedere come l’osa abbia uno stretto legame con un incremento di rischio delle diverse patologie appunto in terra australiana e che questa questa relazione e questa prevalenza ha un un impatto maggiormente significativo nelle popolaz indigene rispetto alle altre e anche qui vediamo i dati di relazione con l’outcome

Cardiovascolare e così come abbiamo visto essere presente nelle popolazioni americane e canadesi anche in Nuova Zelanda C’è una stretta associazione tra le lamentele relative al sonno e il rischio di presentare principali patologie che che hanno un impatto sulla salute generale quindi sia patologie mentali ma anche patologie in ambito

Cardiovascolare e questo legame sembra essere di nuovo più forte nelle popolazioni indigene per quello che riguarda l’outcome cardiovascolare le relazione col sonno nel in Australia non ci sono dati raccolti con rigore però in questo momento è ancora in corso questo Trial che è un Trial di stratificazione di rischio cardiovascolare e finalmente

Include uno stretto sottocapitolo per quello che riguarda i disturbi del sonno e soprattutto include nella metodologia delle metodiche di quantificazione oggettiva anche noi nel nostro piccolo abbiamo delle piccole esperienze Come sapete la nostra scuola diverse ricerche in alta quota in questo momento stiamo conducendo una ricerca in alta quota nelle popolazioni latinoamericane a

Diversi livelli di altezza vedete che stiamo studiando dei lowlanders quindi a livello del poi tre livelli di quota crescente e lo studio in Corso ha anche una raccolta dati per quello che riguarda il sonno lo stesso l’esperienza universitaria in ambito invece delle popolazioni africane una collaborazione tra oxologico e università Milano Bicocca ci

Sta permettendo di valutare la prevalenza delle principali patologie cardiovascolari e la relazione anche qui con il sonno anche in alcune popolazioni africane Colgo l’occasione per ringraziare tutto il mio gruppo di lavoro e ringrazio voi per l’attenzione grazie grazie Carolina vado io grazie Carolina E certo ci faceva piacere dire che il suo gruppo

Ha avuto un ruolo fondamentale sempre sostenuto da aims per lavorare per la presa di coscienza della medicina cardio vascolare sui problemi del sonno altrettanto hanno fatto i diabetologi nelle loro linee guida sono scritte molte cose sulla sull’importanza di valutare il sonno e addirittura che il sonno di compenso del sabato e della

Domenica non è sufficiente a migliorare il controllo glicemico quindi Si sottolinea ancora l’importanza di quella che è l’attività delle società nazionali per una cultura del sonno e della salute e poi appunto come ha detto lei stessa Carolina ha fatto varie esperienze avventurose e quindi conosciuto di persona il sonno in condizioni avverse

Delle persone che vivono in condizioni avverse e questo senz’altro l’ha aiutata nel darci questa bellissima lezione Luigi sì Volevo volevo anch’io ringraziare Carolina per questo questo aver sviluppato questo argomento che sicuramente non è facile ma come diceva giustamente l’en Rica Bonanni La Carolina ha anche avuto un’esperienza

Diretta in quelle che sono appunto le le le ricerche in realtà meno meno comode e meno facili rispetto a quelle che troviamo noi appunto nei paesi occidentali con la possibilità di studiare i pazienti con tante strumentazioni anche di diciamo così complicate Quindi grazie ancora Carolina per per questa relazione che ci ha

Illustrato anche delle realtà che non sempre appunto conosciamo Se non indirettamente dalla letteratura dopo l’intervento della Carolina Lombardi è il momento di un’altra persona che ha dato dei grandi contributi e e continua a dare grandi contributi alla medicina del sonno la professoressa Monsignore che presenterà una relazione dal titolo disparità nelle

Malattie respiratorie associate al sonno Ecco il Il titolo è molto intrigante e adesso Allora vediamo la professoressa Bonsignore come cosa ci dirà appunto riguardo appunto a questo aspetto possiamo partire con con la registrazione della professoressa Bonsignore Grazie buongiorno Oggi parliamo di disuguaglianze nelle malattie respiratorie associate al sonno cioè

Prevalentemente la sindrome delle appene ostruttive nel sonno e io non ho conflitti di interessi riguardanti questa presentazione eh Le Che vuol dire disuguaglianze riguardo alla salute Questa è la definizione dell’organizzazione Mondiale della sanità si tratta di differenze sistematiche nello stato di salute o nella distribuzione delle risorse per la

Salute e gruppi differenti le minoranze raziali generalmente ricevono una più bassa qualità di cure E questo succede anche quando si tengono in considerazione gli effetti dell’assicurazione del reddito il che vuol dire che anche l’appartenere a una minoranza raziale anche in persone che hanno un’assicurazione sulla salute e un reddito relativamente

Alto Comunque sono soggette a questa a Questa discriminazione la nel frattempo diciamo il mondo scientifico sempre più diciamo si rende conto della necessità di promuovere la salute del sonno nelle agende di salute pubblica nel mondo e questo è un articolo molto recente pubblicato nel 2023 in cui si

Afferma Questo è il titolo di un paragrafo Cheer del salute del sonno sociali ambientali colpiscono Diciamo in Man disproporzione socioeconomic svantaggiati e quindi la il messaggio finale è di migliorare le politiche di salute pubblica e includere anche la salute nel sonno quindi diciamo il è attenzionato anche in questa in questa diciamo abbastanza

Generale affermazione sul bisogno di promuovere la salute però il numero di pubblicazioni sulle diseguaglianze razziali e etniche riguardanti il sonno è ancora piuttosto basso vedete che c’erano uno o due lavori pubblicati fino a circa 20 anni fa il numero di lavori scientifici aumentato questo si riferisce al 2019

Fino a maggio però vedete che comunque non è certamente un argomento diciamo oggetto di grande attenzione nella letteratura medica il center of disease control di Atlanta il famoso CDC americano riporta riportava nel 2017 che la percentuale di soggetti che dormono meno di 7 ore a notte negli Stati Uniti

È nettamente inferiore nei Bianchi rispetto ad altri gruppi etnici per esempio i neri hanno il 45% eh gli indiani d’America o in Alaska si arriva al 40 gli asiatici poco più del 35% e gli spagnoli circa 34% i bianchi sono invece abbastanza posizionati bene al 33% Per quanto riguarda la PR ostruttiva

Del sonno sappiamo che è una patologia che colpisce soprattutto gli obesi con aumento di viscerale e in pratica quello che succede è che durante il sonno per l’ipotonia causata dal dal sonno stesso si ha una diciamo caduta della lingua all’indietro che ostruisce le viere superiori e quindi diciamo questo

Comporta il fatto che il paziente fa diversi sforzi respiratori cercando di riaprire e e nel frattempo ha una bassa saturazione emoglobinica e tutte le conseguenze della pne Tiva Come si cura la PR ostruttiva applicando attraverso una maschera una pressione positiva che allarghi queste vie aeree e mantenga il

Flusso normale e gli sforzi respiratori bassi per diciamo convenzione internazionale buona aderenza al trattamento e l’uso della cipap per almeno 4 ore per notte per il 70% delle notti allora anche la medica an si Society nel 2023 ha diciamo fatto questo documento in cui si dice muoversi verso una cura equa per la

P del sonno negli Stati Uniti ma soprattutto queste soglie di aderenza alla cipap vanno probabilmente riviste e vanno riviste Nel senso che anche meno cipap cioè fatta per meno tempo ma con buoni risultati può essere comunque accettabile E comunque meglio di niente C’è da dire che in questo momento queste

Soglie di aderenza sono oggetto di rivalutazione in tutto il mondo non soltanto negli Stati Uniti Eh la prima disparità ovvia anche se non è legata a fattori raziali è quella legata al sesso Si vede che la diagnosi di di osas è inferiore nelle donne rispetto agli uomini e le donne vengono

Meno frequentemente trattate e meno frequentemente trattate con cipa questo probabilmente è dovuto al fatto che le donne ehm diciamo hanno un corteo sintomatologico diverso rispetto agli uomini ma è anche Probabilmente un un un difetto diciamo della della salute pubblica che non è tanto attenta a alle malattie delle donne specie quando il

Prototipo di quella malattia è tipicamente maschile ma sicuramente ha importanza guardare FR i bianchi e i neri che cosa succede Questo naturalmente è un argomento molto caldo a livello degli Stati Uniti meno da noi perché noi non abbiamo una considerevole popolazione nera però diciamo un discorso generale

Che si può applicare anche ad altri contesti e questo studio ha evidenziato che i in azzurro C’è l’osas Severa e l’osa severa è più frequente nei maschi e nelle femmine nere rispetto ai maschi e alle femmine bianche non solo sia negli uomini che nelle donne c’è Maggiore livello di

Ehm sonnolenza di urna e anche Maggiore presenza di eh sonnolenza alla guida questo Almeno negli uomini perché nelle donne le donne guidano meno Quindi generalmente c’è meno differenza Per questo motivo i pazienti però afroamericani erano più giovani e più grassi dei pazienti caustici avevano una più alta prevalenza ipertensione arteriosa e

Chiaro che una delle domande che è stata posta è se le differenze fra le razze dell’anatomia creano facciale possano in parte spiegare le disparità sicuramente i neri hanno una formazione di faccia particolarmente allungata quindi sono diversi dai caucasici E questo vale ancora di più per gli asiatici i quali

Pur essendo più piccoli di taglia hanno in generale delle via aere Più strette però è chiaro che la presenza di fattori diciamo eh socioeconomici È quella che eh incide di più come vi farò vedere in ogni caso ehm questa storia che pazienti americani erano più giovani e più grassi Eh va un

Po’ contro il fatto che questo avvenga Per un ritardo nella diagnosi perché se ci fosse un ritardo nella diagnosi dei pazienti afroamericani che incide su questa variabile dovremmo avere afroamericani più anziani dei pazienti caucasici non più giovani in questa diapositiva Eh diciamo Si vede che guardate soltanto questa

Parte di quelli non diagnosticati verso quelli trattati vedete che le razze del minoranze raziali hanno più rischio di rimanere non diagnosticati Specialmente se sono ispanici o latino che probabilmente sempre per motivi eh socioeconomici e vedete che il fatto di avere una buona educazione o un alto reddito protegge contro il fatto di essere

Eh non diagnosticati e non trattati eh quindi c’è questa minoranza questo effetto delle minoranze raziali che pesa e inoltre c’è una minore probabilità di diagnosi nei soggetti anziani ma la cosa più importante è la disparità di trattamento di diagnosi e trattamento dell’Osa nei bambini ehm Questo è uno studio che è stato

Fatto alcuni anni fa in sei città degli Stati Uniti in cui sono stati presi in esame 774 bambini e l’oggetto dello studio diciamo la misura di outcome era l’indice di apnea ipopnea cioè il numero di eventi respiratori per ora di sonno e essere figli di madri single e lo stato

Di povertà erano associati ad elevato a hii e bambini afroamericani mostravano più elevato Hi però l’associazione tra la razza e l’hi era interamente spiegata dalle condizioni socioeconomiche della famiglia non dalla razza di per sé quindi è chiaro che diciamo il la l’equity è soprattutto riguardante la possibilità di accesso alle cure e

Questo studio ha esaminato l’esperienza dei genitori che includevano 35% di afroamericani e 18 di latini e quindi condotto in lingua spagnola e in pratica la competenza del medico di famiglia era rendeva più facile l’accesso alle cure ma il 53% dei genitori ha richiesto un secondo parere perché pensava che fosse stata

Data scarsa attenzione al problema del figlio il 18% probabilmente gli spagnoli riportavano difficoltà legate alla barriera linguistica E comunque è chiaro che avere una copertura assicurativa rendeva l’accesso alle cure più facile Questo è un altro lavoro che sembra complicato in cui si guardano le risposte dei genitori minore Cioè più più a sinistra

È spostata la la la la linea minore il livello di soddisfazione e vedete che comunemente ci sono il fatto di aspettare troppi giorni per un appuntamento il costo della Salute dovere prendere una giornata diciamo libera dal lavoro per andare dal medico o acciuffare il dottore al telefono e

Nel livello delle aspett ATT ative c’è un un’accusa molto precisa cioè i dotori che trattano il sintomo senza cercare la causa della malattia e comunque mancanza di comunicazione tra il dottore e le altre parti della del Sistema Sanitario infine questa della marginalizzazione è veramente terribile perché i genitori riferiscono

Che è come se il sistema sanitario cercasse di darmi tanto poco servizio cioè il meno possibile del servizio e poi c’è anche un problema di informazioni Eh secondo lo stesso lo stesso ragionamento naturalmente Ci aspettiamo che i bambini delle minoranze etniche siano meno trattati chirurgicamente con la tonsillectomia e e aspettino anche di

Più l’intervento fino ad arrivare alla chirurgia bariatrica Mh quindi in soggetti ehm che hanno Mh una obesità Massiva Se noi facciamo la la la quantità attesa di bianchi neri e e ispanici eh rispetto a quelli che effettivamente poi vengono operati vedete che i bianchi vengono operati molto di più dei neri e degli

Ispanici quindi c’è Certamente una marginalizzazione delle cure andiamo invece al trattamento degli adulti Come si fa a a a studiare l’impatto socioeconomico sulla terapia Sì ques ogni ogni puntino è un paziente aderente e non aderente in rosso e azzurro e si va col codice avviamento postale a prendere il reddito medio di quel

Quartiere non ci stupisce che i pazienti eh del più basso livello di reddito hanno meno aderenza alla terapia di quelli nel più alto livello di reddito e ed è interessante che la percentuale di uso della cipap è aumentata nel tempo ma gli azzurri che sono i Pollini azzurri

Che sono i più basso reddito e sempre ben al di sotto degli altri tre gruppi di reddito Questo succede anche dopo la legge di Obama n 2014 cioè l’a affordable care Act che tentava di migliorare la salute della popolazione americana più più bisognosa e più disagiata E secondo lo stesso principio vedete i

Quartieri con Maggiore prevalenza di minoranze hanno una più bassa aderenza alla cipap sia che guardiamo la composizione delle minoranze vedete neri o ispanici sia che guardiamo gli adulti che vivono in povertà in un quartiere quindi l’aspetto socioeconomica è molto forte e in questa quest’altro lavoro dopo un

Mese di terapia Si vede che l’essere neri di riduce le probabilità cioè Siamo sotto l’uno abbiamo una riduzione del 36% D la probabilità di ehm essere in terapia mentre altri fattori per esempio il fatto di essere sposati eh aumenta la la l’aderenza alla terapia ehm l’età aumenta l’aderenza alla

Terapia mentre vedete anche la Eh la percentile dell’indice della di deprivazione della zona è pure fortemente negativo il poi ovviamente ci sono altre cose cioè se la la malattia è insufficientemente trattata e se ci sono perdite dalla maschera anche questo Riduce la probabilità di essere aderenti quindi fattori potenziali nelle

Differenze di aderenza alla terapia con pressione positiva sono diversi e vedete che non c’è ne sono tanti medici sono soprattutto sociali e socioeconomici quindi i quartieri con la segregazione raziale il il fatto di essere vittime di razzismo e discriminazione quindi la mancanza di fiducia nel sistema sanitario anche la scarsa competenza

Digitale e e quindi poco accesso a internet al telefono poi generalmente i quartieri poveri sono lontani dal centro quindi difficoltà di raggiungere la l’ospedale anche il fatto della possibilità di lavori a turni è limitata opportunità di sonno è un altro fattore che incide sulla sull’aderenza alla Pap e anche le

Condizioni in generale di housing quindi il fatto di avere un un residenza instabile Laver e poi le i rumori il caldo e la l’inquinamento della luce oltre fattori che tutti quanti in questo momento abbiamo più diciamo ne abbiamo più coscienza cioè il il crimine la violenza e la coesione

Sociale e la presenza di disturbi psichiatrici che non sono rari in una situazione di disagio come questa ehm ci sono anche altre disparità di trattamento tra gli anziani per esempio se hanno malattie neurologiche Allora l’anziano con malattie neurologiche è difficile da trattare e in questa serie in cui il 7% aveva avuto

L’ictus il 3% aveva la demenza il 2% aveva la malattia di Parkinson si è ottenuto un buon una buona aderenza al trattamento in quasi tutti i trattati con la Cipo però per esempio in quelli che hanno lius che hanno avuto ictus è oggettivamente difficile far accettare

La terapia e quindi c’è anche una bassa frequenza di trattamento Però anche ancora c’è una minore frequenza di trattamento nelle donne rispetto agli uomini e negli afroamericani con disturbi cognitivi quindi E comunque la razza anche qui gioca quindi effettivamente questi fattori di discriminazione sono reali e hanno un peso nella nostra pratica

Quotidiana questo è un altro lavoro che fa vedere come c’è una minore aderenza con al trattamento con cipap negli afroamericani rispetto agli americani di razza bianca cioè 28 contro oltre 4 ore per notte però in realtà se noi stratified uso Si vede che i i neri sono quelli che hanno un maggiore

Beneficio rispetto ai Bianchi cioè i bianchi sono più o meno uguali a volte peggiorano mentre invece i neri se usano 4 ore la la cipap hanno dei migliori risultati Quindi è una popolazione in cui varrebbe la pena cercare di migliorare le condizioni diciamo le condizioni sociali e le condizioni di salute perché rispondono

Tanto bene quanto i bianchi e in Italia Invece che cosa succede Allora noi in Italia non abbiamo dati ufficiali però è vero simile che i dati sulla condizione socioeconomica come barriera alle cure valgano esattamente come negli Stati Uniti in particolare c’è questo lavoro di Petrovic pubblicato nel

2018 che è pubblicato prende in esame una corte di popolazione in Svizzera che c’è amente non è tra i paesi europei quello a più basso reddito e trovando esattamente le stesse cose Ora noi abbiamo delle minoranze etniche nella nostra popolazione ma sono in minor grado rispetto agli Stati Uniti

Quindi diciamo siamo una popolazione ancora largamente composta di bianchi e però il sistema pubblico è sottodimensionato con lunghe liste d’attesa in pochi centri e quindi possiamo pensare che diciamo l’accesso alle cure difficile anche delle nostre minoranze ci faccia arrivare meno pazienti rispetto a quelli che dovremmo vere per altro la sanità pubblica

Garantisce le cure ma ci sono delle differenze fra le regioni nelle modalità di presa in carica dei pazienti quindi rischiamo anche differen di trattamento non legate al paziente o alla situazione oggettiva ma anche all semplicemente al fatto di essere in una ragione piuttosto che un’altra Però dobbiamo sempre ricordare

Che l’assenza di cure per l’osas si traduce in un maggiore rischio di eventi cardiovascolari incidenti stradali e perdita di produttività e queste cose sono comunque dei costi sociali che comunque la società paga quindi diciamo dovrebbe la la la garanzia della Salute dovrebbe essere prioritaria anche nei pazienti delle minoranze razziali perché

Poi questi diciamo le loro malattie si traducono comunque in costi per la collettività e questa è una diapositiva conclusiva in cui diciamo si vedono tutti i possibili fattori che influenzano lo stato di salute e vedete che la politica economica e la sanità pubblica sono strettamente legati Perché i programmi nazionali e regionali gli

Interventi mirati e la ricerca dipendono in ultima analisi dalla disponibilità di Fondi che la politica economica concede i cambiamenti climatici sono un’altra importante variabile che si inserisce nella programmazione della sanità pubblica troppo poco Purtroppo però Guardate come la politica economica abbia anche degli importanti effetti su sulla situazione socioeconomica

Familiare e capiamo che avere un contratto di lavoro mandare i figli a scuola avere un reddito discreto è un capitale non solo finanziario umano e sociale ma anche umano e sociale è una condizione di stato civile Diciamo non di madri single che sono quelle più a rischio ha importanza sia nel

Condizionare le condizioni di vita Generali sia soprattutto lo Stato socioeconomico dei bambini e degli adolescenti è chiaro che condizioni di vita eh diciamo in un ambiente negativo per risorse materiali zona di residenza ambiente sociale e condizioni di lavoro comportano i fattori di rischio comportamentale che incidono in modo importante sui bambini e sugli

Adolescenti come vedete altri fattori età etnia e sesso sono minori rispetto a tutto questo che abbiamo visto e delle condizioni di vita scse influenzano uno stress sociale e cronico e questo poi riverbera sullo stato di salute Grazie infinite per la vostra attenzione a te Marisa per questo

Escursus così ampio e non poteva essere diversamente Marisa è un responsabile di uno dei più importanti centri pneumologici del sonno italiani è tesoriere della nostra società l’associazione di medicina del sonno ma è anche consigliere della società europea e responsabile di progetti europei proprio sui disturbi del sonno da anni da anni

Sta istruendo e lavorando su tutti noi per portare avanti ad esempio quella che è l’equità di genere che ancora non abbiamo raggiunto ma anche ci ha fatto vedere quanto sono importanti fattori sociali oltre a quelli medici che possono incidere sul trattamento dell’Osa come neurologo devo dire Che s si prospetta

Questo grande lavoro sul Parkinson sulla demenza Sembrava quasi impossibile poter curare per le sono presenti con demenza Invece lo è e anche un recente progetto dell’ aims sta lavorando in questo senso siamo molto indietro invece nel trattamento dell’ictus e sappiamo bene anche per esperienza clinica quando quanto invece

Siano importanti le apnee del sonno quanto siano frequenti sia centrali che per i periferiche nei pazienti con ictus e quanto si gioverebbe la l’ictus proprio di questo tipo di trattamento in Acuto e certamente Qui c’è la diciamo la riduzione di mezzi che non ci consente di ottemperare a questa necessità e il

Problema Il problema bambini che ovviamente richiedono un trattamento diverso e forse in questo ci ricongiungerci e quindi passo a Luigi grazie grazie Enrica e è giunto il momento del professor Bonetti il professor Bonetti è direttore del reparto di ortodonzia e di odontoiatria del sonno alla all’Università di Bologna tra l’altro è

Anche direttore di un master di odontoiatria del sonno quindi è una persona che ha dedicato molto tempo sia in termini di ricerca che in termini appunto di attività clinica a quello che è il possibile intervento odontoiatrico nell’ambito appunto dei disturbi respiratori del sonno nel nel bambino e

Nell’adulto e quindi È con vero piacere che ascolteremo la sua La sua relazione Quindi come al solito ci darà delle informazioni utilissime in quello che può essere appunto il suo ruolo nell’ambito di queste patologie prego Allora possiamo partire con la relazione del professor Bonetti e buongiorno grazie al comitato

Scientifico di aes per avermi coinvolto anche quest’anno in questa pregevole iniziativa la maratona del sonno sono un odontoiatra e come tale il mio intervento riguarda il possibile coinvolgimento di noi odontoiatri nel miglioramento dell’accuratezza diagnostica di un disturbo specifico del sonno le apnee ostruttive dalla classificazione dei disturbi del sonno possiamo vedere come

Essi siano innumerevoli e come di conseguenza sia necessaria una competenza specifica di ambito prevalentemente neurologico per una corretta diagnosi differenziale e per una impostazione di una adeguata terapia conseguente Tuttavia l’odontoiatra può essere coinvolto nell’ambito specifico di alcuni disturbi respiratori in sonno ed in particolare nella sindrome delle apne ostruttive dall’acronimo inglese

L’osa sia essa pediatrica che dell’adulto con un ruolo molto importante per quanto riguarda il sospetto diagnostico ed eventualmente anche la terapia in casi selezionati Ma di quale patologia stiamo parlando In che cosa consiste l’osa è un disturbo del respiro che si realizza durante il sonno ed è caratterizzato

Come potete vedere nel video da ripetute ostruzioni delle vie aeree superiori che se complete possono causare la cessazione del flusso d’aria Cioè l’apnea se invece le ostruzioni sono parziali possono provocare una significativa riduzione del flusso d’aria cioè l’ipoparatiroidismo [Musica] abamo la grande responsabilità di cercare di effettuare una diagnosi

Precoce evitando così il la progressione della patologia con la comparsa di numerose e gravi comorbidità che hanno un alto impatto sulla vita del singolo paziente Ma che hanno anche importanti ripercussioni sociali nell’ambito della diagnosi precoce isti possono e a mio parere devono avere un ruolo importante nell’identificare i pazienti

Conos devono svolgere il ruolo di sentinella diagnostica Come già indicato nelle linee guida del Ministero della Salute italiano ma indicate anche nelle linee guida dell’American Academy of Slim medicine come parte integrante degli esami odontoiatrici di routin i dentisti possono riconoscere una piccola via aerea superiore e altri fattori di

Rischio anatomici per l’osa e utilizzare semplici domande di screening e alcuni questionari specifici per identificare potenziali pazienti questo può certamente essere di grande aiuto a ridurre quello che è il problema della sottodiagnosticata problema che come vediamo È molto importante negli Stati Uniti su 54 milioni di pazienti osa adulti ben 43

Milioni non sono diagnosticati in Italia la situazione è simile sovrapponibile uno studio dell’università Bocconi stima che su Più di 12 milioni di potenziali pazienti solo il 4% sia diagnosticato e solo il 2% sia in trattamento quindi in sostanza possiamo dire che solo il 96% dei pazienti non sono

Diagnosticati e il 98% dei pazienti non sono in trattamento capite che c’è ancora molto da fare per la salute del singolo paziente ma anche per ridurre gli elevati costi sociali di questa patologia sia costi diretti che costi indiretti Infatti l’associazione di ripetuti cambiamenti acuti della fisiologia corporea legati all’apnea come l’alterazione

Meccanica della ventilazione e l’ipossia intermittente portano ad effetti sistemici cronici ed inducono importanti comorbidità ricordiamo tra queste le più importanti disturbi cardiovascolari con ipertensione ictus infarto importane alterazioni metaboliche come diabete e obesità e sempre più evidenti ed impattanti nella vita di ogni giorno le alterazioni neurocognitive con importanti deficit

Cognitivi lo studio odontoiatrico si presta molto bene allo screening di molte patologie il ruolo ci deriva dalla elevata frequentazione degli Studi odontoiatrici da parte della popolazione generale Inoltre c’è generalmente un rapporto fidelizzato nel tempo con il paziente e circa un quarto dei pazienti che si rivolgono al dentista non ha

Contatti regolari con un medico quindi l’odontoiatra può avere un ruolo estremamente importante come sentinella diagnostica può veramente rappresentare una delle chiavi di accesso più importanti a questa patologia e probabilmente il dentista può avere un ruolo superiore anche a quello del medico di medicina generale questo direi soprattutto nelle

Fasi precoci della patologia Cioè in assenza di una sintomatologia particolarmente eclatante invece probabilmente nelle fasi avanzate di patologia la presenza di comorbidità può Certamente favorire e necessita Certamente visite dal medico di medicina generale o dallo specialista Tuttavia il ruolo del dentista ad oggi non è ancora sfruttato

Appieno il più grande ostacolo è la non conoscenza dell’Osa da parte della popolazione Come possiamo vedere emergere da questi studi citati spesso l’osa è considerato sinonimo di russamento e non ne viene avvertita la pericolosità per la salute è percepita solo come un fastidio per il patner di

Letto vedete che solo il 13% dei non addetti ai lavori è in grado di definire correttamente l’osa solo il 3,4% conosce la terapia con cipap e pochissimi purtroppo lo 0,4% conoscono il Mat propulsore mandibolare come possibile terapia conservativa e quindi molto importante aumentare sia tra la popolazione ma

Anche tra gli altri medici specialisti la consapevolezza su questa patologia E i grandi rischi per la salute che essa può comportare Ma occorre una informazione di qualità oggi l’informazione passa sul web da fonti eurostat emerge che nel 2020 più del 50% degli Europei ha cercato informazioni sulla salute onine

C’è il famoso dottor Google e adesso ci sarà sempre di più il dottor chat GPT il web D’altra parte è uno strumento facile veloce ed economico Però c’è un grosso problema c’è un mancato controllo dell”informazione soprattutto in termini di qualità molti studi dimostrano che l’accuratezza dei contenuti e la qualità

Dell’informazione onl sono ridotti naturalmente specialmente nei siti commerciali Tuttavia al momento uno degli aspetti più rilevanti per una patologia così diffusa Ma così sottodiagnosticata è lo screening e questo l’ambito in cui credo ci si debba impegnare tutti e che può portare ad un cambiamento radicale nella gestione di questa patologia

E nell’ambito dello screening Come già detto noi odontoiatri possiamo e lo Ribadisco dobbiamo avere un ruolo primario ma per svolgere questo compito dobbiamo essere formati informati dobbiamo sapere dobbiamo conoscere Infatti curiamo ciò che vediamo Ma riusciamo a vedere solo ciò che conosciamo quindi per fare screening per sospettare una patologia per poterla

Vedere Dobbiamo In primo luogo conoscerla già nelle linee guida del 2014 del ministero della Sal salute era presente il concetto di odontoiatra esperto in disturbi del sonno Con l’invito alla creazione di un percorso formativo universitario apposito e tutto questo è stato ribadito anche recentemente occorre una formazione adeguata per

Tutti gli operatori sanitari del dentale al fine di riconoscere prevenire e gestire i disturbi del sonno di pertinenza odontoiatri e credo questo sia un aspetto estremamente importante un messaggio molto importante per noi odontoiatri e per formare gli odontoiatri a svolgere questo fondamentale e trovo prezioso ruolo di sentinella diagnostica Come già detto

Ribadito nelle linee guida abbiamo istituito già da diversi anni il primo Master sulla formazione odontoiatrica sui disturbi del sonno e di particolare Quindi sulle apne istruttive ins son è un percorso di un anno con parti pratiche con pazienti e lezioni teoriche e siamo già arrivati alla settima

Edizione e oggi il master è coordinato da me e dall’amico il professor Antonio Gracco dell’università di Padova la diagnosi di osa è una diagnosi strumentale e Ad oggi ancora oggi la polison ografia è considerata l’esame Go standard si tratta di un esame che consente di monitorare diversi parametri fisiologici durante il sonno come

L’attività del cervello con l’elettroencefalogramma la frequenza cardiaca la saturazione di ossigeno il flusso d’aria i movimenti del torace dell’addome eccetera l’utilizzo della polisonnografia offre una visione completa del sonno e può quindi aiutare direi fondamentale per identificare i diversi disturbi del sonno oggi l’esame viene più spesso effettuato in una forma più

Semplificata senza tutte le derivazioni e generalmente a domicilio del paziente rendendo tutto più pratico Tuttavia la diagnosi strumentale non è così semplice e a portata di mano anche in termini di costi come vedete l’attrezzatura ingombrante abbastanza fastidiosa ed in genere l’esame viene effettuato per una sola not quindi ci si

Gioca tutto in quella notte di controllo di recente stanno uscendo sul mercato strumenti di più facile utilizzo poco ingombranti e speriamo che in un futuro non troppo lontano potranno rendere la diagnosi di osa più agevole e precisa e soprattutto permettendo la registrazione di più notti Se prendiamo come esempio altre

Patologie estremamente diffuse come l’ipertensione possiamo comprendere come il trattamento di questa patologia sia migliorata soprattutto a seguito della semplificazione degli strumenti di misurazione della pressione quindi penso che la tecnologia ci sarà di notevole aiuto nel miglioramento della gestione dell’Osa sia in termini di diagnosi che di terapia ma ritorniamo all’ambito

Odontoiatrico il nostro compito di screening lo possiamo svolgere attraverso la raccolta dell’anamnesi della storia clinica attraverso l’uso di questionari e attraverso l’esame clinico primo strumento di screening molto efficace è l’anamnesi occorre che oltre ad un’anamnesi generale Certamente i sintomi più specifici e importanti da indagare sono i sintomi notturni l’osa di fatti si

Esplica di notte durante il sonno Dobbiamo ricordarci di fare alcune domande sulla qualità del sonno in generale E più specifiche sulla presenza di russamento di apnee riferite dalla parte di letto sulla presenza di Uria cioè la necessità di urinare spesso di notte e sulla coesistenza di un reflusso gastro

Esofago Questi sono i sintomi che possono essere più rilevanti i sintomi di urni invece sono spesso a specifici purtroppo come mal di testa irritabilità deficit di attenzione l’unico specifico è certamente l’eccessiva sonnolenza diurna ma purtroppo non è un sintomo così affidabile in quanto non è non è un

Sintomo così utile perché non è un sintomo precoce e quando è presente vuol dire che ci troviamo di fronte già a forme gravi della patologia quindi in forme più avanzate nei bambini è bene indagare con i genitori sulla qualità del sonno chiedere come dorme suo figlio indagare sull’eventualità presenza di russamento

Apnee sulla presenza di un’ enuresi notturna sulla qualità del rendimento scolastico se c’è uno scarso rendimento scolastico Se questo è attribuibile a un deficit di attenzione se c’è un comportamento iperattivo e se ci sono per esempio delle otiti ricorrenti sono tutti sintomi che possono essere dei segni di allarme tutto questo

Per richiedere poi eventualmente successivamente qualora questi disturbi siano presenti per richiedere un approfondimento diagnostico ma in qualità di odontoiatri ci troviamo spesso nella nostra attività clinica a gestire problemi come il bruxismo o i disturbi dell’articolazione Tempor mandibolare e dobbiamo ricordarci un messaggio importante per noi odontoiatri che occorre sospettare in

Queste situazioni la compresenza di disturbi del sonno come in sonno e Dosa associate ad un reflusso gastro esofago e quindi valutarne la possibile associazione se vediamo delle usure dentali come come Queste siamo soliti fare diagnosi di bruxismo e proporre un bite per proteggere i denti ed evitare quindi un’ulteriore

Usura oggi però dobbiamo essere molto più attenti nella diagnosi e cauti soprattutto nella soluzione terapeutica occorre escludere che ci sia la presenza di un flusso gas esofageo e del dell’Osa Infatti se inserire un bte in un soggetto che presenta riflusso potrebbe favorire la permanenza degli acidi digestivi a contatto della

Superficie dentale e quindi favorire ancora di più l’eruzione dentale ma il reflusso a volte potrebbe essere associato o essere una conseguenza dell’Osa E allora attenzione perché prima di inserire un B in un paziente bruxista dobbiamo escludere la presenza di osa E questo perché lo dimostriamo con queste due pulsos simmetrie

Vedete in un paziente bruxista la presenza di un bte fa peggiorare l’osa Aumentando il numero delle desaturazione vedete che passiamo da 13.6 eventi per ora di sonno senza Byte a 20.7 in presenza di Byte con anche incremento della profondità di desaturazione quindi è importante prima di proporre una terapia occlusale nel paziente bruxista

Indagare la contemporanea presenza di osa ed eventualmente procedere prima con la terapia di quest’ultimo oltre all’anamnesi dobbiamo usare come strumento di screening i questionari questi possono essere di aiuto nell’identificare potenziali pazienti contribuendo così a ridurre il problema della sottodiagnosticata [Musica] dire che non sono strumenti diagnostici sono strumenti di screening

Quindi ci aiutano soltanto a porre un sospetto in caso di positività ovviamente si renderà necessario una approndimento diagnostico specialistico Per quanto riguarda l’osa pediatrica il consiglio è di utilizzare come questionario di screening il pediatri S Question abbiamo condotto una revisione sistematica il cui fine ultimo era quello di individuare un questionario

Facilmente utilizzabile dagli odontoiatri per migliorare lo screening e indirizzare allo specialista di riferimento per l’approfondimento diagnostico dall’analisi di 15 questionari il pediatri leep questioner è risultato quello con la più alta sensibilità Cioè la capacità di un test di individuare correttamente i soggetti malati Ma certamente non dobbiamo fermarci solo all’anamnesi e ai

Questionari anche l’esame clinico Può risultare di grande aiuto nel sospettare la patologia l’associazione tra obesità e osa è oramai ampiamente dimostrata un indice di massa corporea superiore a 30 o la circonferenza del collo superiore a 40 cm sono caratteristiche che indicano un alto rischio di osa alcuni aspetti scheletrici come la

Retrusione mandibolare o la micrognazia sono classicamente considerati fattori anatomici utili per sospettare la patologia in quanto favoriscono l’oso purtroppo dobbiamo dire che questo vale per i casi estremi come ad esempio per i pazienti sindromici per gli altri non è così la valutazione scheletrica attraverso la cefalometria può evidenziare differenze strutturali

Cranio e facciali dei pazienti osa rispetto ad un gruppo controllo ma purtroppo tali differenze anche a volte se statisticamente significative risultano minime e quindi clinicamente ir avanti Quindi l’analisi della morfologia scheletrica non risulta particolarmente utile per lo screening D’altra parte è noto che l’osa è un disturbo multifattoriale non c’è

Solo non è dovuta soltanto ad una compromissione anatomica delle viere superiori ma è anche causato da diverse anomalie cosiddette funzionali che rendono pertanto una necessaria una una diagnosi specialistica approfondita abbiamo visto che nell’ambito dell’esame clinico alcuni fattori generali come l’obesità e la circonferenza del collo sono fattori importanti per porre il

Sospetto di osa invece la morfologia scheletrica e facciali in genere non lo sono Se non per i casi più gravi i casi pazienti sindromici vediamo ora se caratteristiche intraorali possono invece essere utili a un sospetto di osa Certamente è utile per lo screening l’analisi delle tonsille e del palato molle come

Indicato dall’american Academy of dentas medicine quindi si invita gli odontoiatri a valutare non soltanto i denti l’occlusione ma anche andare un po’ oltre analizzando le dimensioni delle tonsil il palato molle la lingua provvedendo ovviamente all’invio a colleghi a Torino dei casi sospetti per gli accertamenti diagnostici e le terapie del

Caso purtroppo i dati relativi all’occlusione non sono particolarmente utili allo screening dell’oso qui vediamo due due esempi due casi un adulto e un bambino entrambi mostrano una evidente alterazione occlusale con una riduzione del diametro dell’arcata Superiore e una laterodeviazione della mandibola sono malocclusioni importanti e potenzialmente collegabili ad un

Disturbo Come l’osa Ma l’esame strumentale lo esclude sia la poligrafia nel paziente adulto che la pulsossimetria nel bambino sono risultati negativi e tutto questo D’altra parte è confermato anche nei dati della letteratura scientifica la presenza di una mala occlusione non ci fa essere sicuri della presenza di os

Però attenzione Questo vuol dire che soprattutto l’assenza di una mala occlusione che non ci deve far escludere la presenza di osa in questo nostro studio pubblicato di recente siamo andati ad analizzare la forma e le dimensioni di Arcata di 90 pazienti affetti da oso Purtroppo non è stata trovata alcuna

Relazione significativa tra le caratteristiche morfologiche dell’arcata dentale e l’indice di apnea ipopnea per ora di sonno Dopo aver controllato potenziali fattori confondenti come sesso età e indice di massa corporea possiamo trovare pazienti con qualunque forma d’arcata quadrata o voide stretta ed anche i parametri trasversali dell’arcata superiore non

Variano a seconda della gravità dell’os tutto questo indica che i parametri dentale sono scarsi predittori della gravità dell’Osa sempre A questo riguardo vi presento una recente revisione che ha indagato l’associazione tra l’osa pediatrica e le caratteristiche craniofacciali e dentali facendo un confronto fra pazienti affetti da osa e un gruppo controllo valutando alcuni

Parametri occlusali e scheletrici vediamo che le differenze dei valori sono molto piccole e comprese all’interno della deviazione standard differenze sulla posizione sagittale dei mascellari di 036° o di circa 2° oppure differenza del diametro mascellare di circa 1 mm o di overjet di meno di 1 mm anche se a volte statisticamente significative sono

Assolutamente irrilevanti dal punto di vista clinico E quindi non utili per un sospetto diagnostico Per questo la presenza di malocclusione non è particolarmente utile allo screening ma come già detto è soprattutto l’assenza di malocclusione che non ci deve F escludere la presenza di os questo è Jacopo che non presenta

Particolari problemi ha una dentizione decidua sostanzialmente regolare a quelle tonsille gli condizionano unosa grave pertanto lo screening del paziente osa sulla base dell’occlusione non è affidabile e allora nel fare screening Dobbiamo considerare tutti i pazienti come potenzialmente apnoici e a questi risultati raggiunta anche la task force dell’associazione americana di ortodonzia con

L’affermazione che la sola morfologia craniofacciale non può determinare la presenza di osa i segni sono poco efficaci per discriminare la patologia bisogna valutare soprattutto l’anamnesi la storia clinica questo che è importante i sintomi sono molto più importanti del dato occlusale ma soprattutto da tener presente è la conclusione cioè la

Valutazione Perosa dovrebbe far parte integrante di ogni visita ortodontica In sostanza è la missione di quanto già anticipato Dobbiamo considerare ogni paziente come potenzialmente apnoico riprendo il titolo della mia relazione e vorrei concludere che la strada da percorrere È ancora lunga ma siamo in cammino molto è stato fatto in questi

Ultimi anni molti odontoiatri si sono avvicinati seriamente a questa patologia e hanno avuto riscontri entusiasmanti da parte dei pazienti ma dobbiamo ancora lavorare per far emergere questa patologia la mancata diagnosi è come abbiamo visto ancora elevatissima superiore al 90% a mio parere per migliorare l’accuratezza diagnostica per l’apnea

Nel sonno è importante concentrare gli sforzi su tre aspetti principali in primo luogo l’informazioni occorre che la popolazione abbia consapevolezza di Che cos’è l’osa e quali rischi può comportare sia per la salute propria che altrui è importante altresì che il messaggio mediatico sia efficace soprattutto di buona qualità parallelamente occorre una

Corretta formazione specialistica degli operatori sanitari del settore per rendere più efficace lo screening dell’Osa e appropriato il successivo percorso diagnosticoterapeutico attraverso un irrinunciabile approccio transdisciplinare è per questo che l’Università di Bologna da anni si impegna alla formazione sia di medici che di odontoiatri con i Master percorsi formativi risultati molto qualificanti e

Di grande soddisfazione per i partecipanti Infine un grande aiuto potrà venire dallo sviluppo tecnologico lo sviluppo di nuovi strumenti affidabili potrà consentire a tutti Un facile accesso alla diagnostica strumentale rendendola più semplice più rapida e meno costosa Io con questo vorrei ringraziare tutti i miei collaboratori e ringraziare voi per la cortese

Attenzione grazie grazie professor Bonetti per questo questo veramente completo escursus su quelle che sono le problematiche relative alla alla diagnosi della della sindrome della pne nel sonno come come giustamente faceva rilevare il professor Bonetti uno dei grossi problemi è che eh questa patologia è una patologia sicuramente da affrontare in maniera multidisciplinare

E è ancora incredibile come ci siano tantissimi pazienti non diagnosticati e abbiamo visto bene quali possono essere sia da questa relazione ma anche dalle relazioni precedenti quelle che possono essere le conseguenze sia a breve termine che a lungo termine della sindrome della prosuti nel sorno quindi non possiamo diciamo nascondere la testa

Sotto la sabbia e far finta che questa S sindrome non non esista o che non debba essere affrontata in maniera seria il L’aspetto fondamentale è che l’odontoiatra come appunto rilevava molto bene Bonetti è spesso il primo specialista che può incontrare il paziente affetto da questa patologia E quindi è giusto che anche gli

Odontoiatri abbiano diciamo una formazione precisa e specifica su questa patologia proprio perché potrebbero dare una importante contributo proprio alla diciamo così individuazione di questi di questi pazienti che hanno una patologia da non sottovalutare e ringraziamo ancora Bonetti proprio per la sua estrema chiarezza nella nella sua presentazione

E passerei Allora ad Enrica che presenta la la prossima la prossima relazione prego Enrica Sì abbiamo adesso un punto fondamentale per quella che è la diagnosi e anche per quello che è la terapia dei disturbi del sonno quindi lo stile di vita ci parla dell’argomento la professoressa zoccoli che è professore

Ordinario di fisiologia dell’Università di Bologna ma è anche neurologa quindi oltre all’esperienza di scienziata ha un’esperienza molto più pratica che è un un valore aggiunto nella sua formazione nella sua capacità di divulgazione ed è anche parte di questo gruppo italiano di donne che lavorano in medicina del sonno sempre nell’ottica

Dell’equità e quindi abbiamo l’impatto degli stili di vita sulla fisiologia del sonno che ci presenta Giovanna zoccoli Buongiorno a tutte e a tutti Sono Giovanna zoccoli sono una neurofisiologia e lavoro all’Università di Bologna dove studiamo principalmente le regolazioni fisiologiche durante il sonno Oggi parlerò dell’impatto degli stili di vita sulla fisiologia del

Sonno Cosa sono gli stili di vita gli stili di vita sono quell insieme di comportamenti e azioni che mettiamo in pratica nella nostra quotidianità e che incidono sulla qualità della vita e sul nostro benessere psicofisico quindi uno stile di vita sano è l’insieme di quei comportamenti di quelle abitudini che

Promuovono la condizione di salute la nostra condizione di benessere e quali sono questi comportamenti C’è stato uno studio molto importante condotto dalla Università di Harvard l’ Harvard Medical School e sul numero estremamente elevato di soggetti oltre 100.000 che sono stati seguiti per più di 30 anni proprio volto a individuare Quali sono i

Fattori della nostra vita quotidiana che promuovono una condizione di salute e hanno visto che una dieta equilibrata basata principalmente sul consumo di frutta verdura cereali integrali un’attività fisica svolta con regolarità il controllo del peso corporeo l’astinenza dal fumo e un consumo di alcool moderato e promuovono una condizione di salute e aumentano

L’aspettativa di vita quindi configurano uno di vita sano al contrario una dieta ricca di carni grasse di insaccati la mancanza di attività fisica l’aumento del peso corporeo l’esposizione al fumo sia attiva che passiva e un consumo eccessivo di altol compromettono la condizione di salute diminuiscono l’aspettativa di vita e

Quindi configurano quella che possiamo chiamare uno stile di vita non sano quindi lo stile di vita è cosa che influisce e partecipa alla determinazione del nostro benessere psicofisico Ovviamente non è solo questo non sono solo questi elementi ce ne sono tanti altri che finiscono le condizioni sociali le condizioni

Economiche il tono dell’umore però lo stile di vita è un fattore importante bene che cosa c’entra il sonno Eccolo qui il sonno il sonno è qualcosa che come sappiamo per la nostra esperienza personale molto importante nel determinare la nostra condizione di benessere quando dormiamo bene il giorno

Dopo viviamo meglio e quello che andremo a dire oggi è che anche il nostro stile di vita condizione il sonno quindi la qualità del sonno dipende dalla qualità del nostro stile di vita lo stile di vita sano promuove il sonno e il sonno come abbiamo visto promuove il nostro benessere psicofisico

Che a sua volta promuove il sonno quindi se viviamo bene dormiamo meglio se dormiamo bene viviamo meglio quindi si instaura un circolo virtuoso che ci porta a vivere una vita di qualità superiore bene allora andiamo a vedere qual è la relazione tra questi elementi che determinano uno stile di vita sano

Che possono determinare uno stile di vita sano e il son e cominciamo parlando della dieta quindi anche in questo caso c’è un’esperienza soggettiva e personale di tutti noi sappiamo che la dieta è un’influenza del sonno se mangiamo la sera cibi molto pesanti e di difficile digestione dormiamo male e d’altra parte

Sappiamo anche che spesso dopo pranzo dopo cena avvertiamo una sonnolenza postprandiale Quindi c’è un effetto del cibo sul sonno forse è meno Noto che c’è anche un effetto inverso e quindi anche il sonno può avere un effetto sulla successiva alimentazione non mi dilungo su questo aspetto perché la relazione

Tra sonno e alimentazione è l’oggetto di un altro intervento però un sonno breve accorciato e ridotto va a condizionare la scelta della tipologia di alimenti che si andranno a assumere nella giornata successiva si tenderà a scegliere cibo che un numero più elevato di calorie Esistono degli cibi che hanno

Uno specifico effetto sul sonno che promuovono il sonno Beh in tutte le nazioni del mondo e ci sono delle tradizioni circa i cibi che possono promuovere il sonno nei paesi occidentali si dice il latte il latte caldo assunto la sera e favorisce un buon sonno e gli studi scientifici su

Questo aspetto sono iniziati tantissimi anni fa più di 80 anni fa è stato condotto il primo studio in cui il sonno veniva per la verità valutato in maniera soggettiva dai soggetti ma e aveva portato a concludere che effettivamente c’era un effetto positivo dell’assunzione di latte nelle ore

Serali per promuovere il sonno per fare sì che i soggetti la mattina dopo erano soggetti anziani si sentissero maggiormente riposati in realtà studi successivi hanno in parte contraddetto questi primi risultati e non c’è una specifica evidenza scientifica che ci permette di affermare che il l’assunzione di latte nell’orario serale effettivamente

Promuove il sonno Il latte contiene naturalmente della melatonina che sappiamo ha invece un effetto positivo sul sonno ma la quantità di melatonina normalmente presente nel latte piuttosto basso può aumentare quindi effettivamente in questo caso l’assunzione di latte che contiene molta melatonina può favorire il sonno e questo aumento della concentrazione di

Melatonina può venire ottenuto mungendo le mucche al buio durante le ore notturne altri alimenti o bevande che si pensa tradizionalmente possono promuovere il sonno la camomilla per esempio Ma anche in questo caso non ci sono evidenze scientifiche di un effetto specifico della cromilla o perlomeno non ha un effetto superiore a quello

Dell’assunzione nello stesso orario di Altre bevande calde ancora la frutta succo di ciliege o ciliege si era pensato e alcune evidenze supportavano questa evidenza che potesse favorire il sonno ma in realtà le basi scientifiche di questa affermazione sono molto scarse E così per esempio ci sono c’è uno studio scientifico che dice che

L’assunzione di due kiwi un’ora prima del momento di andare a letto possa aumentare la qualità e l’efficienza del sonno però è un singolo studio quindi complessivamente possiamo dire non ci sono cibi specifici che promuovono il sonno Però complessivamente l’introduzione di cibo con la dieta ha

Un effetto sul sonno e come fa ad averlo perché dopo mangiato spesso abbiamo sonno Beh il cibo introdotto con la dieta raggiunge il tratto gastrointestinale e qui promuove il rilascio di ormoni come l’insulina la colecistochinina la grelina e altre che agiscono anche in come ormoni a livello del sistema nervoso centrale

E promuovendo l’attività dei sistemi che inducono il sonno ehm il triptofano è una sostanza che viene derivata dal contenuto proteico della dieta ed è un precursore di un neurotrasmettitore che si chiama serotonina che di per sé promuove la veglia ma è anche il substrato di partenza per la sintesi della melatonina

Quindi un aumentato assorbimento di triptofano quindi una dieta che contiene proteine da cui si ricava il triptofano e carboidrati che favoriscono l’assorbimento del triptofano può portare a una maggior sintesi di melatonina e anche questo può indurre il sonno ci sono anche molecole bi attive che sono presenti in alcuni prodotti

Caseari e che possono avere anch’esse un effetto favorente il sonno mediante un’interazione col sistema degli oppioidi endogeni in particolare alcune di queste sostanze sembra che possano anche avere un effetto benzodiazepine simile Perché agiscono sugli stessi recettori per un neurotrasmettitore che si chiama il gaba sicuramente ci sono anche altre

Meccanismi che ancora non sono stati del tutto delucida ehm quindi Un’alimentazione equilibrata favorisce il sonno Un’alimentazione non equilibrata invece può creare dei disturbi del sonno sia Un’alimentazione eccessiva e eccessivamente ricca di grassi sia anche una alimentazione scarsa e questo si associa ovviamente a una una compromissione delle condizioni di

Salute quindi è stato visto che avere una dieta non equilibrata compromette le condizioni di salute oltre a compromettere il sonno e sottolineo questo aspetto perché nei paesi occidentali esistono importanti disparità dietetiche che sono in relazione col livello socioeconomico quindi una situazione di disagio socioeconomico come è stato dimostrato

In questo lavoro rappresenta ancora oggi una condizione di rischio per la salute ma anche perché produce alterazioni del sonno e tutte le patologie che alle alterazioni del sonno sono associate un secondo fattore che abbiamo visto fa parte di quelli individuati come comportamenti Fattori e comportamenti che condizionano il nostro stile di vita e

Possono configurare uno stile di vita sano è l’assunzione di alcol L’alcool è tradizionalmente un un ipnotico uno degli ipnotici non da banco più utilizzati perché l’assunzione di alcool favorisce il sonno Quando beviamo dell’alcool e questo induce sonnolenza e facilita il sonno nella prima metà della notte diminuisce la latenza del sonno e

Aumenta sia la durata del sonno non REM sia la presenza e la produzione di quel sonno A onde lente che viene considerata la il sonno più profondo e quindi il più ristoratore quindi un’assunzione acuta di alcol inizialmente favorisce il sonno ma se questa assunzione è un’assunzione elevata a questo effetto ipnoinducente

Nella prima parte della notte si sostituisce invece nella seconda metà della notte una condizione di insonnia un’interruzione di insonnia e più alta la dose di alcool Assunta più lungo sarà questo periodo di inson notturno questo per quanto riguarda l’assunzione di alcol in soggetti normali non alcolisti ma l’alcol condiziona profondamente il

Sonno specialmente nelle persone alcoliste in Chi ha un consumo cronico prolungato ed elevato di alcool questi soggetti sono soggetti a un’insonnia molto intensa marcata quindi mancanza di sonno notturno che si associa a un’eccessiva sonnolenza di urna con anche alterazione della struttura del sonno e in particolare c’è grossa

Mancanza di sonno non REM e questo sia mentre il soggetto alcolista consuma il sonno ma anche nei periodi in cui si tenta una sospensione della assunzione di alcool Quindi durante i periodi di astinenza ehm questi disturbi del sonno possono perdurare anche alcuni anni dopo la sospensione dell’assunzione di alcool in

Un alcol lista e più marcate sono i disturbi del sonno più alta è la probabilità che il soggetto riprenda il consumo di alcol come fa l’alcol a esercitare un effetto sul sonno agisce su questo sistema è un sistema di neuroni che utilizzano come neurotrasmettitore una sostanza che si

Chiama acetilcolina e sono situati in una zona del nostro encefalo che si chiama il prosencefalo basale bene e questi neuroni raggiungono la nostra corteccia cerebrale La attivano e inducono una condizione di Veglia Quindi durante il periodo di Veglia li vedete qua sono i neuroni gialli sono accesi sparano e ci tengono

Svegli Che cosa fa l’alcol l’alcol aumenta la concentrazione di una sostanza che si chiama adenosina che va ad inibire questi neuroni quindi le vedete qua i neuroni gialli sono stati spenti dall’aumento della concentrazione di adenosina che è stata promossa dall’alcool e quindi questo va a inibire i sistemi della

Veglia inducendo il sonno quindi l’assunzione acuta di alcol produce sonno attraverso questi meccanismi e sempre andando ad alterare a modulare l’effetto dell’adenosina e l’alcool può produrre però abbiamo visto anche insonnia specialmente nei chi assume cronicamente e anche nel periodo di astinenza da alcol una diminuzione l’alcool produce una diminuzione dell’azione

Dell’adenosina a questo livello anche andando a determinare una riduzione cronica dell’espressione dei recettori per l’adenosina e e quindi produce la l’azione dell’adenosina che va a inibire la veglia diciamo viene meno e per cui la veglia risulta Iper stimolata e questo produce la condizione di insonnia che si

Ha Durante ehm la assunzione cronica di alcol e negli alcoolisti anche durante la fase di astinenza da alcool quindi l’alcol disturba il sonno sia un uso Acuto e massiccio di alcool dopo questa prima fase di induzione del sonno e poi crea invece una condizione di incapacità di produrre il sonno

Quindi risveglio prolungato notturno sia soprattutto nei soggetti alcolisti che lo assumono cronicamente anche durante l’astinenza da alcool il sonno risulta disturbato questo è un problema grave da un punto di vista socioeconomico il costo sociale del consumo di alcool è elevatissimo ed è elevatissimo anche il costo derivante dai disturbi del sonno

Legati al consumo eccessivo di alcool negli Stati Uniti è stato calcolato che questo è ammonta a diversi miliardi di dollari per cui è un costo veramente molto alto e un punto interessante e da Tenere presente è che anche qui il fattore socioeconomico pesa non tanto sull’assunzione di alcool quanto piuttosto sulle conseguenze cliniche

Dell’assunzione di alcool che a parità di consumo sono molto più elevate in condizioni di disagio socioeconomico Un altro fattore è il fumo e non bisogna fumare non c’è una dose minima di fumo ehm che consenta di avere uno stile di vita sano per avere uno stile di vita

Sano non bisogna fumare il fumo Lo sappiamo fa male fa venire il cancro ai polmoni genera eh problemi cardiovascolari importanti ma ha anche un effetto nocivo sul sonno e infatti ci sono evidenze scientifiche che dimostrano che il fumo sia attivo ma anche l’esposizione passiva alla nicotina contenuta nel fumo di tabacco

Riduce il tempo di sonno aumenta la difficoltà di addormentamento aumenta i risvegli notturni e tutti questi effetti aumentano con l’aumentare della dose quindi c’è una relazione dose risposta Qual è il meccanismo come dicevo il fumo di tabacco contiene nicotina questa nicotina potenza l’azione di quel sistema di neuroni colinergici di cui

Parlavamo prima nel prosencefalo basale andando a stimolare la veglia e questa condizione di attivazione centrale determina anche un’attivazione del sistema nervoso autonomo che incrementa la nostra frequenza cardiaca la pressione arteriosa la frequenza respiratoria e quindi ci allontana da quella condizione che favorisce la comparsa del sonno bene Un altro fattore importante

Sicuramente è l’attività fisica l’attività fisica fa bene al sonno anche una piccola quantità di attiva fisica può migliorare l’umore può Scusate fa bene al benessere psicofisico anche una piccola quantità di attività fisica è importante perché migliora il nostro umore migliora le nostre funzioni cognitive e è importante perché ci aiuta

Nel controllo del peso corporeo perché anche fisicamente aumenta l’equilibrio corporeo aumenta la flessibilità e per cui ha effetti metabolici positivi quindi chiaramente l’attività fisica è uno dei fattori importanti per il mantenimento del nostro benessere psicofisico Ma come Vedremo oggi l’attività fisica favorisce anche il sonno un sonno di buona qualità e

Viceversa un Sono di buona qualità è un fattore che consente lo svolgimento di una migliore attività fisica e vedremo Attraverso quali meccanismi in più giustamente come avevamo già sottolineato il sonno è un fattore importante che partecipa alla creazione del nostro benessere psicofisico e il nostro benessere psicofisico come

Avevamo già ricordato è un fattore importante che ci consente di dormire meglio quindi è una relazione bidirezionale Quindi adesso andremo a vedere attraverso quali meccanismi l’attività fisica esercita un effetto sul sonno e attraverso quali meccanismi il sonno può esercitare un effetto positivo un sonno di buona qualità può esercitare un effetto positivo

Sull’attività fisica e al contrario un’alterazione del sonno può compromettere anche la prestazione fisica Quindi vediamo prima gli effetti dell’esercizio sul sonno attività fisica esercizio fisico non sono esattamente la stessa cosa l’attività fisica è l’insieme di tutte le nostre attività quotidiane che determinano un dispendio energetico Quindi anche semplicemente

Camminare salire le scale o eseguire qualsiasi attività che richiede un impegno muscolare mentre l’esercizio fisico è qualcosa di programmato e che può essere quantificato in termini di frequenza e durata quindi si è visto che l’esercizio fisico fa bene al sonno anche se è svolto sporadicamente un esercizio la presenza

Di esercizio fisico condotto dalla giornata aumenta durante la notte successiva e quella Fase di Sonno ad onde lente che è quella più ristorativa aumenta la latenza del sonno REM il sonno REM è il sonno invece ricco di sogni che ha un significato diverso dal sonno ristorativo non REM e

Complessivamente la quantità di sonno REM va a diminuire quindi aumenta il sonno ristorativo e diminuisce il sonno REM ehm ci si addormenta più rapidamente quindi diminuisce la latenza tra il momento in cui siamo andati a dormire e l’inizio del sonno e e diminuiscono invece il diminuisce invece il numero di

Risvegli durante il riposo notturno quindi Specialmente se l’esercizio è fatto qualche ora prima del momento dell’addormentamento il sonno ne risente molto positivamente ancora più importanti sono gli effetti di un esercizio svolto regolarmente e questo sia nei buoni dormitori ma anche e soprattutto nei cattivi dormitori l’effetto Dell’esercizio fisico sul sonno nei

Cattivi dormitori è talmente rilevante che questo viene considerato l’esercizio fisico viene considerato un trattamento non farmacologico per questi soggetti dei disturbi del sonno anche in questo caso l’esercizio condotto in maniera regolare va ad aumentare l’efficienza del sonno quindi diminuiscono i risvegli va a aumentare questo sonno importante ad

Onde lente e anche la quantità totale di sonno che viene prodotto quindi il sonno e l’esercizio fisico fa veramente bene al sonno Tant’è vero che la National sleep Foundation raccomanda lo svolgimento di esercizio fisico quando si può è meglio farlo questo fa al sonno A patto naturalmente che non venga fatto

Durante le ore notturne che dovrebbero essere quelle riservate proprio alla produzione del sonno gli studi svolti su soggetti umani e presentano risultati a volte un po’ contraddittori tra loro perché ci sono tanti fattori confondenti c’è tanta variabilità dipendente da fattori genetici dalla dieta diversa dallo stile di vita diverso Quindi da tanti fattori

Fattori psicologici fattori economici fattori sociali che possono condizionare i risultati quindi molto spesso i meccanismi risultano gli effetti risultano più chiari quando lo studio viene condotto invece su modelli animali che sono privi di questi fattori confondenti hanno tutti lo stesso background genetico fanno tutti la stessa dieta si svegliano tutti alla

Stessa ora fanno tutti le stesse attività Quindi è un modello molto più pulito questo è uno studio che è stato fatto su Ratti che venivano che presentavano facevano un’ora di esercizio fisico al giorno nel senso correvano su una ruota per 5 giorni alla settimana il sabato e la domenica anche

Loro facevano festa Questo per 8 settimane e si è andati a studiare l’effetto di Questo esercizio fisico sul sonno bene è bello dire che anche in questo modello animale si ottengono gli stessi risultati che sono stati ottenuti sui soggetti umani quindi diminuzione della frammentazione del sonno aumento del sonno profondo del sonno ristoratore

E questi effetti benefici sul sonno è stato visto perdurano per due settimane dopo la fine del training dell’allenamento quindi questo vuol dire che l’effetto positivo D esercizio fisico sul sonno perdura per un tempo di tempo considerevole esercitando un effetto duraturo sul sistema nervoso centrale come fa l’esercizio fisico ad

Esercitare un effetto sul sonno Questo è uno studio fatto nel 2005 2015 in cui è stato valutato l’effetto di un esercizio fisico eh aerobico quindi non estremamente intenso sia svolto sporadicamente sia svolto in maniera regolare e si è visto che l’esercizio fisico va a impattare a esercitare un

Effetto positivo su tanti fattori che condizionano il sonno quindi per esempio sulla temperatura corporea l’esercizio fisico fa aumentare la temperatura corporea ma dopo questo incremento durante l’attività fisica si ha una riduzione Ed è proprio questa riduzione che va a favorire lo stato di sonno ha un effetto sul sistema nervoso autonomo

Per esempio attiva il sistema nervoso simpatico ma dopo questa attivazione si ha un rebound un’attivazione del sistema nervoso parasimpatico che predispone all’arrivo del sonno successivo negli atleti in chi fa attività fisica in maniera continuativa si sa se ha un incremento del controllo parasimpatico al cuore anche questo per

Esempio è un fattore che favorisce l’arrivo del sonno se ha un effetto anche a livello del sistema endocrino a livello del metabolismo e la resistenza all’insulina viene modificata dall’esercizio viene diminuita la produzione di citochine proinfiammatorie dall’esercizio fisico anche questo è un fattore che può favorire il sonno e l’esercizio fisico ha un effetto

Positivo sull’umore in parte perché diminuisce la produzione di sonno REM che può favorire invece uno stato depressivo in parte probabilmente per la produzione di un fattore neurotrofico di derivazione cerebrale si chiama bdnf che Aumenta il tono dell’umore quindi l’insieme di tutti questi fattori facilita il sonno Specialmente il sonno

Ristorativo A onde lente e avere un sonno di buona qualità migliora l’umore e migliora anche la propensione all’esercizio fisico che quindi viene svolto con Maggiore ehm viene svolto più volentieri Ecco al contrario anche il sonno può avere un impatto sull’esercizio fisico questo studio ha sempre valutato gli

Effetti di una perdita di sonno in atleti che svolgono attività fisiche in maniera competitiva e questi soggetti sono facilmente soggetti a perdita di sonno perché hanno problemi di Jet legs e vanno a f competizioni internazionale sono stressati dall’idea della gara quindi è facile che abbiano disturbi del

Sonno perdite sia acute per una notte ma anche croniche specialmente durante il periodo di Iper allenamento come vedete la perdita di sonno impatta sia sul sistema nervoso centrale sia sul sistema nervoso autonomo sul metabolismo sulla produzione di ormoni sulle produzione di sostanze infiammatorie e antiinfiammatorie e complessivamente questa attivazione di tutti questi

Meccanismi comporta una riduzione della vigilanza nel giorno successivo un aumento della percezione della fatica e che sicuramente determinano una riduzione della performance fisica una peggioramento del torno dell’umore quindi la performance fisica risulta diminuita per tutti questi motivi ma non solo sia anche una difficoltà del recupero energetico dopo esercizio e un

Aumento della possibilità di procurarsi delle lesioni durante l’esercizio sia perché la vigilanza e la ttenzione sono diminuite ma anche perché il sistema propriocettivo risulta alterato e se c’è un esercizio fisico la capacità di guarigione dopo la lesione è il m significativamente diminuita in condizioni di perdita di sonno un

Aspetto particolare è la diminuzione della tolleranza dell’esercizio alle temperature estreme perché si è un’alterazione del sistema termoregolatori e questo è particolarmente rilevante quando si vanno a fare competizioni di lunga durata in climi o molto caldi come questa gara nel Sara o molto freddi come le competizioni in montagna in questo

Caso c’è una perdita di sonno dovuta alla lunghezza della gara che si accompagna a un alterazione della termoregolazione dando Quindi grossi problemi grossi problemi a questi atleti in conclusione una cattiva alimentazione Determina un sonno di scarsa qualità attenzione all’alcool perché promuove acutamente il sonno ma successivamente può ostacolarlo specialmente negli

Alcolisti non fumiamo Perché il fumo oltre a far male a tutto fa male anche al sonno mentre invece ben venga l’esercizio fisico che ha sul sonno un aspetto un effetto assolutamente positivo aumenta la performance quindi e uno stile di vita sano è importante per il nostro benessere psicofisico

Mangiare bene bere poco non fumare fare esercizio fisico sono tutte cose che aumentano il nostro benessere psicofisico questo effetto viene tante volte mediato da un buon sonno quindi prendiamoci il tempo necessario per dormire e dormire bene con questo vi saluto vi ringrazio e buon sonno a tutti punto con cui noi iniziamo l’approccio

Terapeutico al paziente og centro probabilmente ha delle sue regole un piccolo libricino che consegna però la visione di questo cd di fare un CD e poi consegnarlo al paziente Secondo me potrebbe essere un punto veramente in avanti cosa dici Luigi ma sicuramente Allora no volevo ringraziare anch’io la

La professoressa zoccoli perché ha fatto veramente una ci ha dato una una una visione molto bella Semplice Tra l’altro lineare senza grossi e quello che ha detto appunto andrebbe in una qualche maniera condensato in un in un qualcosa che possa servirci Proprio come come come ricordo continuo di quelle che sono

Gli aspetti fondamentali del sonno e quello che tutto quello che può favorire il sonno perché molto spesso come dicevi te a volte banalizacion dire non tutto è semplice ma non banale e quindi a volte diamo per scontato tanti comportamenti e quindi poi dandoli per scontati non non li portiamo avanti

E però anche il messaggio no della quello dello dello sport che è un messaggio Infatti io da da da domani comincerò a fare un po’ più di attività sportiva ma anche non soltanto per dormire meglio ma anche Anche perché Questa è l’altra cosa strettamente collegata che la la la la professoressa

Zoccari ci ha spiegato bene che anche il movimento Ad esempio può favorire il il tono dell’umore con meccanismi magari un po’ più complessi come quelli della diminuzione del sonno REM che come sapete il sonno paradosso che può comunque essere un sonno molto molto rappresentato nel soggetto depresso quindi se noi ad esempio

Adottiamo una strategia per diminuire questo sonno Rem cosa che peraltro fanno anche tutti gli antidepressivi che vanno a diminuire il Sonor Ecco se noi riusciamo a diminuire il Sonor con una roba semplice come l’attività fisica soprattutto per quelli che non vogliono mai prendere farmaci perché pensano che

I farmaci siano qualcosa di sia sia siano qualcosa di e che una un qualcosa da evitare No perché pieni di effetti collaterali eccetera quindi a volte anche dei Semplici comportamenti possono aiutarci in questa funzione Io poi sono Soprattutto contento di cominciare domani con l’attività fisica perché come ha detto

La professoressa zoccoli viene ad essere aumentato anche il bdnf che è un fattore neurotrofico cerebrale Eh che è implicato anche diciamo così negli aspetti cognitivi nell’umore eccetera quindi sicuramente questo è un aspetta un aspetto fondamentale ma l’altra cosa ed questo è stato il messaggio conclusivo della professoressa zoccol il

Fatto che bisogna cercare di capire che dobbiamo creare nella nostra giornata lo spazio necessario per dormire cioè voglio dire come noi ci riserviamo il tempo per mangiare il tempo per discutere il tempo Ecco riserviamo il tempo necessario per dormire perché il sonno e ce l’ha mostrato benissimo

Giovanna il sonno Non è non è un optional è qualcosa di di importantissimo di fondamentale che che tra l’altro può essere gestito molto bene con magari dei Semplici comportamenti che però non vanno soltanto Ricordati ma vanno applicati questi comportamenti Va bene Allora Enrica se vuoi presentare il prossimo relatore

Abbiamo adesso il professor Vincenzo Natale che è professore ordinario di psicologia dell’Università di Bologna ha effettuato ricerche eccellenti nello studio dei ritmi circadiani ma ha anche regalato a noi clinici una scala molto semplice e agevole abbiamo perso S si è disconnessa e abbiamo abbiamo abbiamo perso professoressa

Bonani Eccola qua ecol quione generale è che il punto da cui partire per la valutazione del sonno e quindi il professor natale ci parla del tempo e ritmi del sonno possono essere fonte di disuguaglianze punto interrogativo punto interrogativo Buongiorno a tutte e a tutti Sono Vincenzo Natale del dipartimento di

Psicologia dell’Università di Bologna e oggi sono qui per parlare di il tempo e i ritmi del sonno possono essere fonte di diseguaglianze prima di tutto voglio ringraziare gli organizzatori di questa giornata cioè la l’ims l’associazione italiana medicina del sonno natata molto importante perché vedete è dedicata al tema equità del

Sonno per la salute globale ovviamente ringrazio anche per avermi invitato invito che ho accettato con grande piacere il tema dell’equità del sonno è un un tema abbastanza caldo la parola equità ha significati leggermente diversi a secondo del contesto in cui viene utilizzata Diciamo che nel contesto in

Cui ci troviamo oggi il concetto di equità si rifà sostanzialmente al concetto di diritto per la salute e più nello specifico ovviamente alla alla salute del del sonno tema dell’equità Certamente solleva due due considerazioni La prima è è di natura più politica e cioè si fa

Quelle che sono le regole le cioè le leggi che tutelano il diritto alla salute ma Chiama in causa anche la comunità scientifica che ha il compito di fornire dei dati delle conoscenze de conoscenze e delle cause anche dei fenomeni per potere poi suggerire alle istituzioni le soluzioni migliori da adottare e uno degli

Obiettivi che si prefigge questa giornata è proprio anche è anche questo Cioè di fornire gli spunti di riflessione per migliorare cercare di migliorare quello che è il benessere del sonno che cosa si intende per salute del sonno benessere del sonno E intanto il concetto si rifà a un concetto di di

Benessere che è stato messo aunto dall’organizzazione Mondiale della sanità che non non considera lo stato di benessere la semplice assenza di malattia ma anche diciamo l’avere una positività in diverse dimensioni Per quanto riguarda il sonno sono state individuate cinque dimensioni che entrano in gioco per valutare la qualità

Della della salute del sonno la prima dimensione è la quantità che si rifà sostanzialmente al tempo totale di sonno che ognuno di noi può avere nell’arco delle 24 ore l’altra dimensione è la qualità Cioè se questo sonno è un sonno che non incontra difficoltà nell’avvio cioè dell’addormentamento e non è

Caratterizzato da continui risvegli notturni la terza dimensione riguarda il momento del giorno in cui le persone decidono o possono decidere di dormire cioè il timing la quarta dimensione è si rifà sostanzialmente alla qualità della vita di urna cioè la sonnolenza e È chiaro che la la qualità della vita diurn è una

Cartina tornasole di quello che avviene Durante la notte e l’ultima dimensione non Certamente meno importante è una dimensione più squisitamente soggettiva e fa riferimento al concetto di soddisfazione che le persone hanno del proprio sonno cioè quando noi ci alziamo il mattino siamo soddisfatti Siamo contenti del sonno che abbiamo appena

Terminato Ecco ognuna di queste dimensioni può essere misurata quantificata e quindi diciamo rientra a pieno titolo nell’ambito scientifico nella comunicazione nel titolo che mi è stato segnato per oggi ci sono due di queste dimensioni titolo è il tempo e i ritmi del sonno possono essere fonte di diseguaglianze il tempo

È si rifà la prima dimensione cioè la quantità siamo noi messi nelle condizioni di dedicare il tempo necessario al nostro sonno o ci sono situazioni che inducono diciamo una diseguaglianza quindi introducono un concetto di non equità e l’altra aspetto i ritmi si rifà a quella che è la terza dimensione cioè

Il timing siamo noi liberi di dormire quando vogliamo per diciamo avvicinarci a questo tema noi dobbiamo partire da quello che sappiamo che cosa sappiamo Riguardo al tempo totale di sonno cioè la famosa Domanda Ma quanto bisogna dormire È una domanda poi vedremo a cui si è tentato di

Rispondere ma certamente non esiste una risposta univoca che vale per tutti gli esseri viventi ci sono certamente fattori interni cioè caratteristiche individuali Noi sappiamo oggi che ci sono persone che vengono eh etichettate come lunghi dormitori cioè che hanno bisogno di molte ore di sonno e altre che sono etichettate come brevi

Dormitori cioè Hanno un bisogno di sonno molto contenuto Sappiamo anche che il bisogno di sonno può modificarsi con l’età accanto a questi fattori interni endogeni ci sono dei fattori esterni fattori sociali fattori ambientali e fattori culturali fattori sociali ad esempio sono i tempi che ci vengono dettati dalla scuola i tempi scolastici

Oppure i tempi che ci vengono dettati dal lavoro ma anche i tempi che noi dobbiamo rispettare per diciamo seguire per esempio attività che noi facciamo a livello hobbistico Ecco il rispetto di questi tempi a volte stride con il rispetto dei tempi dedicati al sonno ci sono fattori ambientali a temperatura

Ambientale oggi noi sappiamo che più è alta la temperatura ambientale meno ore si dorme sappiamo molto bene l’esperienza comune che il fotoperiodo cioè la quantità di ore di luce che ci sono nella giornata può modulare la quantità di ore di sonno tendenzialmente si dorme un po’ meno d’estate e un pochettino di

Più d’inverno ci sono poi anche fattori culturali la nostra società che è basata molto sulla competizione sul successo sulla produzione purtroppo porta a volte a vedere come il tempo dedicato al sonno come un tempo tra virgolette perso buttato via e questo certamente non Non facilita il rispetto dei dei nostri

Tempi del sonno per quanto qu riguarda i ritmi anche in questo caso la domanda è quando bisogna dormire abbiamo dei fattori interni abbiamo i cosiddetti orologi biologici un individuo è equipaggiato di una capacità di di cosiddetto Orio biologico una capacità di stimare il tempo e di Quindi mettere in atto una

Serie di comportamenti ritmici in modo aut automo Anche questi sono modulati da caratteristiche individuali ci sono persone che sono più prone a svegliarsi presto al mattino ma altrettanto presto e poi vanno a letto la sera e altri individui invece che al mattino amano dormire anche fino ora tarda e poi la

Sera invece sono pieni di energia e vorrebbero fare tante cose anche l’età modulare questo questi ritmi e ancora una volta troviamo anche fattori sociali che sono esattamente quelli che abbiamo visto prima i tempi di scuola i tempi di lavoro i tempi di svago fattori ambientali e fattori culturali Ma cosa sappiamo oggi rispetto

Questi due aspetti così importanti del nostro sonno Beh possiamo dire che abbiamo a disposizione delle tabelle normative che ci danno una stima in termini statistici di quello che è il quanto e il quando relativo al sonno e relativamente all’arco di vita nel grafico in alto vedete una rappresentazione messa appunto dalla slip

Foundation che stima eh tempo medio di sonno per ogni fascia di età vedete come gli organismi appena nati E sostanzialmente nel primo anno di vita dedicano molte ore di sonno queste si riducono in maniera importante fino all’adolescenza e poi questa diminuzione continua anche se in modo molto meno marcato ma

Progressivo fino alla età adulta e la cosiddetta T ter e quarta età faccio notare comunque che le differenze più importanti sono nella fase nell’età evolutiva mentre invece diciamo la cosiddetta falsa credenza che è una persona di terza età abbia bisogno di poche ore di Somma vedete che è confutata da questa tabella

Normativa nel grafico sottostante invece vediamo quello che è lo sviluppo del Quando si dorme o quando si vorrebbe dormire nel nell’arco di vita la traiettoria evolutiva dai 10 ai 90 anni in particolare è rappresentato il Mid Point del sonno Cioè quel momento che sta a metà tra l’ora di andare a letto e

L’ora del risveglio e vedete intorno ai 10 anni parte ad un certo orario e poi durante l’adolescenza progressivamente si sposta sempre un po’ più avanti e questo avviene circa fino ai 20 anni quindi nei giovani adulti per poi iniziare una parabola opposta cioè un leggero passo indietro ma molto più

Graduale questo fa sì che si parte da piccoli che siamo diciamo più predisposti a essere mattinieri nell’adolescenza e nella giovane età adulta si è più propensi a essere attivi verso sera e poi vedete progressivamente si torna a una propensione per quella che è la matutin Ità è chiaro che queste sono delle dati

Normativi cioè dati statistici significa Cioè che è il valore medio calcolato su popolazioni molto numerose però non significa che tutti devono assolutamente stare all’interno di quei valori Ognuno di noi ha un bisogno di sonno e un desiderio di orario di sonno differente quello che si è visto essere molto

Importante è la regolarità cioè che ogni uno di noi abbia la possibilità di mantenere una certa continuità sia nella quantità sia nell’orario di sonno Ecco e qui Subentrano un po’ i i problemi legati ai tempi sociali un breve cenno a quelli che sono gli orologi biologici qui vedete rappresentato graficamente l’andamento

Della temperatura corporea nelle 24 ore la temperatura corporea diminuisce in maniera importante durante le ore notturne fino a raggiungere un minimo tra le 4 e le 5 e poi progressivamente inizia a ad aumentare i propri valori in maniera anche abbastanza rapido fino alla tarda mattinata prosegue ancora fino al tardo pomeriggio per poi

Nuovamente diminuire ecco qual è il vantaggio di avere questi orologi biologici Il vantaggio è che il nostro organismo può sostanzialmente prevedere quello che sta per succedere nell’ambiente e quindi ottimizzare al massimo le nostre capacità di adattamento un es banale se si hanno come suggerito orari ir regolari nei pasti Allora di pranzo

Il nostro organismo comincia a produrre insulina prima ancora di assumere cibo senza dover aspettare di assumere cibo questo fa sì che noi abbiamo una buona capacità di adattamento Noi siamo macchine biologiche e non macchine cibernetiche questo significa che siamo flessibili Cioè non siamo come dei computer che si comportano sempre ed

Esattamente allo stesso modo e questo fa sì che noi ci possiamo adattare anche a dei cambiamenti altro esempio quando noi andiamo in vacanza modifichiamo le nostre abitudini di sonno molto probabilmente e riusciamo a farlo senza grossa difficoltà Una volta rientrati riprendiamo le nostre abitud Ecco però questi adattamenti hanno un

Costo un costo che viene sintetizzato nel termine carico all statico ad oggi non ci sono degli indicatori specifici per valutare il costo di questo carico allo statico quello che però sappiamo è che se cronicamente noi chiediamo all’organismo di fare uno sfor per adattarsi a dei nuovi ritmi di di

Vita quindi inevitabilmente anche di sonno Certamente nel tempo questo determina un carico allostatico molto importante che ha delle conseguenze Ad esempio poi su alterazioni del metabolismo o altre apparato Car circolatorio o altro ancora vediamo alcuni esempi su quelli che sono i fattori sociali che possono incidere sui nostri tempi del sonno l’esempio più

Banale sono i tempi di lavoro il lavoro credo che più di un terzo della popolazione è impegnato in un lavoro a turni e quindi turni possono essere la mattina possono essere il pomeriggio e In molti casi sono anche turni notturni il cosiddetto shift work Eh come dicono Gli anglosassoni

Noi non possiamo rinunciare ai turni perché ci sono alcuni servizi che devono essere erogati 24 ore su 24 voi pensate Se aveste bisogno di andare al pronto soccorso non sarebbe pensabile immaginare di trovare le porte chiuse perché dice è orario di chiusura quindi dobbiamo inevitabilmente avere a che

Fare con la turnazione al lavoro che però sappiamo che può creare dei problemi al nostro organismo in particolare al nostro sonno che cosa sappiamo oggi sappiamo tante cose ma non sappiamo ancora tutto quello che sappiamo che ci sono delle caratteristiche che sono la durata la rapidità la velocità della turnazione e la

Direzione queste caratteristiche possono avere essere declinate in modo differente ma non esiste ancora una declinazione che sia la migliore in assoluto per qualunque contesto lavorativo quindi ognuna di queste caratteristiche andrà valutata in maniera specifica nelle specifiche situazioni lavorative una caratteristica su cui c’è una grande unanimità è è la direzione

Cioè l’at turnazione migliore sarebbe Certamente l’at turazione in avanti piuttosto che l’attuazione indietro Chi è che si occupa di regolare il lavoro ovviamente sono le istituzioni che suggerimenti si possono dare alle istituzioni per regolamentare il lavoro e qui si apre un problema molto complesso e colleghi che hanno studiato a lungo queste

Problematiche hanno cercato di sintetizzare in questo grafico la complessità del tema Ovviamente oltre alla caristia della turnazione bisogna andare a vedere le caratteristiche specifiche di quel lavoro le caratteristiche degli individui le caratteristiche dellindividuo in fasi di vita differenti Certamente è molto diverso affrontare un lavoro a turni Se

Si è single se si è in coppia e se si hanno dei figli Certamente si è visto che le problematiche che pone la turnazione del lavoro sono importanti ma è altrettanto importante il modo in cui gli individui eh reagiscono affrontano queste difficoltà che sono quelle cosiddette strategie di coping che vedete al centro

Di questo grafico il tema Però qual è il tema che è la cosa importante che poi queste conoscenze vengano tradotte in una regolamentazione e che questa regolamentazione venga condivisa quindi che non sia una regolamentazione lasciata ad esempio ai singoli stati e ma dovrebbe essere un qualche cosa diciamo sovranazionale un po’ come com’è

L’organizzazione Mondiale della sanità perché sappiamo che appunto una non regolamentazione in questo ambito può comportare dei rischi importanti per la salute andiamo rapidamente a vedere quelli che sono i tempi della scuola e qui abbiamo dei tempi che sono diciamo un po’ In opposizione rispetto a quelli che sono i tempi biologici abbiamo visto

Dal precedente che dall’età evolutiva all’età adulta cioè nel passaggio dell’adolescente scienza la tendenza è quella di andare a letto sempre più tardi quello che succede invece è che l’orario scolastico tende sempre ad anticipare l’orario delle scuole elementari da noi in Italia è tra le 8:20 e le

8:30 poi si passa alla scuola media e si entra alle 8:00 e poi si passa alle scuole superiori e che sono sono meno distribuite sul territorio Quindi richiedono tempi di percorrenza maggiori per raggiungerle sempre alle 8 quindi i nostri adolescenti sono costretti a svegliarsi sempre prima anche se biologicamente sarebbero predisposti a

Svegliarsi sempre un po’ più tardi questo comporta delle strategie compensative una di queste è questa che in italiano potremo dire tra virgolette una scorpacciata di sonno cio sono quelle situazioni in cui le persone dopo una settimana di cronica deprivazione di sonno cercano di recuperare tutte le ore perse facendosi una grande dormita

Quindi vanno a letto più o meno alla stessa ora ma si svegliano molto molto più tardi un’altra strategia che si è vista adottata dagli adolescenti è quella invece di approfittare dei giorni di non scuola per concedersi finalmente di andare a letto più tardi come da loro desiderato e quindi anche di svegliarsi

Più tardi e è come se questi questi giovani tutte le settimane prendessero un aereo facessero un volo di due o tre fusi orari e cambiassero quindi settimanalmente il fus orario Ecco questo fenomeno è stato descritto il jet leg sociale sia la scorpacciata sia il ketchup sleep sia il social Jet le si è

Visto che hanno delle conseguenze abbastanza negative sul benessere e a lungo termine anche proprio in termini di salute come si può ovviare a questi fenomeni un tentativo sarebbe quello di spostare l’orario di inizio delle scuole eh Un tentativo che è stato fatto S sicuramente in ambito nei paesi anglosassoni ci sono state diverse

Esperienze qualche esperienza isolata è stata fatta anche in Italia seppur affrontando diverse difficoltà e tutte queste esperienze hanno dimostrato un grande successo cioè in terminii sia di benessere sia anche di rendimento scolastico degli adolescenti siccome questo questo intervento non è sempre fattibile C’è anche chi ha suggerito di mettere in

Atto delle strategie per cercare di ridurre questa naturale propensione a svegliarsi eh tardi degli adolescenti come utilizzando ad esempio dei simulatori d’Alba che non sono altro che delle sveglie da tenere sul comodino e invece di suonare si illuminano e quindi come se uno avesse un’alba per are sul

Proprio comodino e si è visto che questo un pochettino contrasta il naturale ritardo di fase ma chiaramente se dovessimo dire quale delle due strategie Sarebbe preferibile è certamente la prima la prima Cioè che non costringe gli adolescenti a vivere contro loro naturale propensione biologica Ma che cerca anzi di accogliere però per fare

Questo ancora una volta è necessario l’intervento del legislatore che metta ordine in questi orari scolastici mi avvio alla conclusione facendo vedere questa questo grafico che rappresenta i paesi del nostro pianeta con dei colori differenti Che cosa rappresentano i questi colori in blu trovate i paesi che hanno una fotografia

Completa delle abitudini di sonno nei loro nel loro vedete che sono meno della metà quindi ci sono alcuni aspetti della Salute come l’alimentazione l’attività fisica l’uso abuso di sostanze che sono state studiate tantissimo Ecco sul sonno C’è ancora molto da fare che cosa occorre da fare allora sicuramente occorre aumentare

Quelle che sono le conoscenze sulla sull dal fenomeno sonno e le conoscenze su quelle che sono le conseguenze di una deprivazione ma non la deprivazione di sonno di una notte la deprivazione cronica a volte noi trascuriamo il fatto di dormire un po’ meno rispetto a quello che sarebbe il

Nostro desiderato Il problema è che quel po’ meno avviene quotidianamente e alla fine si somma Questa deprivazione si somma e diventa una una importante deprivazione che impatta sulla qualità della salute del sonno l’altra cosa che bisogna fare ovviamente è promuovere una cultura della salute del sonno quello che stiamo

Cercando di fare anche con questa giornata Che cosa significa Promuovere la cultura della salute del sonno significa fare sì che qualunque Chiunque abbia un problema di sonno non lo affronti Rivolgendosi allo specialista E non come spesso invece accade aspettare dicendo Bah vediamo passerà è una cosa

Che si risolve non è importante Ci sono tanti ambiti Altri altri ambiti della Salute come per esempio l’ambito cardiologico o gli esami del sangue in cui tutti corrono a controllarsi il colesterolo immediatamente prendono provvedimenti per abbassarlo Ecco ci vorrebbe un po’ la stessa Attenzione anche per la salute del sonno l’altro

Aspetto che su cui occorre lavorare in trovare livello legislativo quindi diciamo Sono a livello politico e sarebbe auspicabile che siano interventi sovranazionali in modo da far sì che questa regolamentazione sia comune a tutti i lavoratori della terra e concludo con con questo riferimento noski è uno psicologo che si è occupato

Molto di linguaggio ma è noto anche al grande pubblico perché ha scritto numerosi saggi a volte critici sul società occidentale Vedete qui un uno dei suoi libri non neanche recentissimo in cui il titolo recita profit over People Ebbene nel 2004 un convegno dedicato proprio ai temi del lavoro notturno e della

Turnazione veniva detto diciamo noi dobbiamo fare in modo che cambino le regolamentazioni che che guidano il mercato del lavoro e il mondo del lavoro per arrivare come obiettivo a rovesciare il titolo di di di chomsky in People over profit Ecco era il 2004 sono passati esattamente 20 anni e credo che

Rimanga ancora molto da fare io ringrazio per l’attenzione e e saluto e buon proseguimento grazie grazie al professor Vincenzo Natale che è stato molto chiaro anche nei messaggi finali in quello che appunto Dovrebbe essere un po’ diciamo così il nostro obiettivo dei prossimi anni cioè quindi che finalmente il

Sonno diventa diventi sempre qualcosa di più conosciuto e che venga riconosciuta sempre di più quella che è l’importanza l’importanza del sonno anche per quello appunto che è la salute non soltanto individuale ma però che la salute globale e devo dire che è stata un una una relazione molto molto chiara che ci

Ha dato tanti tanti spunti e che si è ricollegata a tante altre cose che sono state dette negli interventi precedenti e quindi una delle cose che tutto sommato mi rende molto contento per per aver seguito questa questa parte diciamo così della maratona del sonno Devo devo essere sincero quando ho pensato di

Dover stare incollato allo schermo per 3 ore ero un pochino preoccupato Non tanto per per i problemi di dover per diciamo per aspetti prostatici magari di dovermi allontanare un attimo cosa che non ho fatto peraltro perché sono sempre stato incollato qui ma l’ho fatto l’ho fatto veramente con grande piacere perché

Nonostante siano ormai quasi potrei dire ormai quasi 50 anni che sento parlare di sonno di ricerca del sonno di di aspetti clinici sul sonno sono sono rimasto veramente ancora molto Sono stato attratto da queste da queste relazioni proprio perché non c’è niente da fare insomma tutti i giorni si impara

Qualcosa di nuovo nuovo si conosce qualcosa di nuovo insomma anche anche per chi come me Magari sono anni che si occupa di questi argomenti Quindi secondo me questa questa maratona del sonno Cioè non è non è una iniziativa fatta tanto per E questo ci tengo a dirlo Cioè veramente Avete visto anche

Al di là di quello che può essere la competenza del D del dei vari relatori No ma secondo me c’è anche poi la cosa interessante questa che è stato creato un po’ una una sorta di percorso No è proprio una maratona proprio nel senso di di percorso che ci porterà fino a

Stasera perché non voglio dire fino a stasera avremo tante altre relazioni che possiamo seguire e tutte interessanti tutte diciamo così affascinanti proprio perché vanno a toccare anche ripeto come dicevo prima aspetti anche diciamo così nuovi per chi di sonno Magari appunto si occupa si occupa da tanti da tanti anni

Quindi sono stato veramente contento di aver seguito questa parte di di maratona Enrica se vuoi dire anche anche tu qualcosa e poi passiamo la palla ai ai ai prossimi Mol rapidamente molto rapidamente Grazie a tutti i medici del sonno che si sono succeduti anche da parte mia anche per quello che ho

Imparato grazie E allora direi Adesso è il momento di passare appunto come dicevo prima di passare la palla al Francesco fanfula e a Carolina Lombardi che saranno appunto i diciamo così i supervisori D del prossimo del prossimo step della maratona prego Francesco PR prego Carolina Grazie Luigi grazie tante

Carolina Inizia tu per piacere Sì ho benissimo È un piacere condivido molto le parole del professor Ferini e ringraziamenti della professoressa Bonanni perché insomma capite lo sforzo intellettuale anche nel cercare di darti continuità ed è bello Soprattutto perché credo che ciascuno di noi poi si sia rimesso in discussione cercando anche

Cose nuove e cose attinenti all’argomento specifico della giornata molto tema Come dicevo stamattina assolutamente molto bello Ehm è mio piacere proseguire appunto nelle nell’introduzione del del prossimo speaker che è il professor Ferrara dall’aquila e che oltre ad essere un caro amico è una persona che sicuramente vi terrà ulteriormente agganciati

Agganciati allo schermo e ci parlerà di sonno e memoria una relazione garantita per tutti quindi quindi tema anche sugli aspetti cognitivi sicuramente di vastissimo interesse e di importanza cruciale Grazie buon pomeriggio sono Michele Ferrara dell’Università degli Studi dell’Aquila dirigo il laboratorio di psicofisiologia del sonno e neuroscienze cognitive e sono molto contento di

Essere qui con voi oggi alla maratona del sonno 2024 dal titolo equità del sonno per la salute globale sono qui per parlarvi delle azioni tra sonno e memoria e in particolare di quelle condizioni che possono In alcune circostanze ostacolare questa relazione una delle funzioni del sonno più importanti è sicuramente quella

Relativa all all’apprendimento e al consolidamento delle memorie Ma la domanda Qui non è tanto se si può imparare m si dorme questa sarebbe un po’ Una fantasia di molti un po’ fantascientifica e Purtroppo la realtà è che questo non è possibile ma anche se questo non è possibile in realtà dormire come Vedremo

È veramente fondamentale per per imparare per comprendere però appieno le relazioni tra sonno e memoria dobbiamo distinguere tra gli effetti del sonno che viene ottenuto prima di imparare da quelli che invece riguardano gli effetti del sonno che noi otteniamo dopo un aver imparato Sono due cose molto diverse come

Vedremo cominci ma entr ma entrambe molto importante cominciamo dal ovviamente dal dormire prima di imparare Perché è così importante dormire prima di imparare Beh Ce lo dice forse a molti di noi lo dice l’esperienza no quando noi non dormiamo quando per una notte per esempio siamo deprivati di sonno quello che accade è

Che c’è una riduzione dell’attivazione di queste strutture qui in basso in arancione che si chiamano ippocampi C n’è uno a destra uno a sinistra nei due emisferi e queste due strutture sono di fondamentale importanza per la codifica e l’immagazzinamento del materiale di tipo dichiarativo da apprendere queste

Due strutture si attivano di meno dopo deprivazione di sonno e riducono la loro connettività con le regioni della corteccia cerebrale durante la codifica del materiale nuovo che dobbiamo apprendere E questo porta ad un peggioramento del della prestazione dovuto al fatto che fondamentalmente apprendiamo riteniamo meno il materiale il nuovo materiale che avremmo dovuto

Apprendere qualcosa di molto simile accade quando noi sopprimi sperimentalmente le onde lente queste qui in alto che si trovano all’interno delle fasi più profonde del nostro sonno il cosiddetto Delta le onde Delta questa ura di soppressione del sonno ad on lente attraverso stimolazioni di tipo acustico portano ad un alleggerimento

Del sonno anche se viene preservata la sua durata e questo è comunque sufficiente a ridurre l’attivazione dell’ippocampo che abbiamo visto poc’anzi durante la codifica di nuovo materiale da apprendere e di conseguenza questo porta un peggioramento delle prestazioni mnestiche Quindi Qui abbiamo già il primo messagio Da fornire da come dire conservare da

Portare a casa e cioè che un sonno profondo e continuo è assolutamente fondamentale per preparare adeguatamente il nostro cervello ad apprendere nuovo materiale ma come dicevo il sonno è importante anche dopo avere imparato il sonno che precede l’apprendimento ci consente un buon apprendimento un adeguato apprendimento Ma come Vedremo è

Fondamentale dormire anche dopo aver appreso perché in questo caso il sonno ha una funzione diversa e cioè ci consente di consolidare queste tracce di memoria che abbiamo creato durante la veglia il primo studio che descrive quello che ancora oggi chiamiamo lo slip Effect cioè etto sonno risale a esattamente un secolo fa

Nel 1924 questi due autori americani Jenkins e dallenbach descrivono questo effetto in virtù del quale la prestazione di un gruppo di soggetti che apprende del materiale verbale prima di un periodo di sonno e poi viene ritestart e significativamente Superiore rispetto alla prestazione di un gruppo di soggetti che esegue lo stesso tipo di

Compito apprende in veglia e viene ritestart questo effetto sonno e lo attribuiscono alla protezione che il sonno avrebbe rispetto alle tracce fragili di memoria appena create rispetto alle interferenze provenien dall’ambiente esterno oggi noi sappiamo che questo non è vero non è semplicemente un ruolo passivo quello del sonno che ci protegge dalle interferenze

Bensì durante il sonno entrano in gioco tutti dei meccanismi neurofisiologici che in realtà attivamente consolidano il materiale atteso e lo trasferiscono [Musica] dall’ippodromo completo sappiamo che il sonno e la memoria sono fenomeni molto complessi articolati al loro interno assolutamente non omogenei il sonno è caratterizzato da diversi stadi e per

Esempio nella prima parte della notte c’è una preponderanza di sonno ad onente cioè di sonno profondo e mentre nella seconda si susseguono lo stadio due il REM e il REM è abbastanza presente maggiormente presente rispetto alla prima parte della notte rispetto alle mem memorie sappiamo oggi che le memorie

Si dividono in almeno due grandi categorie quella dichiarativa di cui ho già accennato che al suo interno prevede la memoria episodica e quella semantica e quelle non dichiarative che a sua su a sua volta si suddividono a loro volta si suddividono queste memorie in altri tipi

Di memorie tra cui spicca la memoria di tipo procedurale cioè il Come si fanno alcune cose dico spicca semplicemente perché nel nostro ambito è un tipo di memoria particolarmente studiato per quanto riguarda la memoria dichiarativa esistono tantissimi studi che dimostrano ehm questo effetto sonno di cui ho parlato poc’anzi cioè il la il

Fondamentale ruolo del sonno nell consolidamento di queste memorie Questo è uno studio che abbiamo effettuato noi diversi anni fa sulla memoria di luoghi Cioè sulla nostra capacità di creare una mappa cognitiva di ambienti dove non siamo mai stati in precedenza e poi di navigare di muoversi all’interno di

Questi ambienti e in questo studio Abbiamo dimostrato come l’accuratezza della prestazione in un compito di appunto navigazione spaziale dipenda dalla presenza di sonno cioè questa accuratezza migliora esclusivamente quando noi possiamo dormire dopo aver appreso Mentre invece se riman iamo svegli questo non accade e quindi abbiamo in questo caso potuto dimostrare

L’importanza fondamentale del sonno per il consolidamento delle memorie spaziali Ma questo è soltanto uno dei tantissimi tipi di memoria dichiarativa Ippocampo dipendente che beneficiano dell’effetto sonno in realtà ci sono tantissimi altri studi che dimostrano lo stesso effetto con altri tipi di compiti sia verbali per esempio liste di parole associate o

Non associate oppure non verbali come compiti di rotazione eh mentale nello spazio di oggetti tridimensionali in questo caso la ricerca ci suggerisce l’importanza particolare del sonno ricco di di sonno ad on lente di Slow Way slip per l’immagazzinamento e il consolidamento di questo tipo di Tracce di memoria per quanto riguarda la memoria

Procedurale ci sono altrettanti se non di più studi che dimostrano esattamente lo stesso effetto sonno cioè l’importanza fondamentale del sonno per poter consolidare adeguatamente Memorie di tipo sia visivo che visuomotor che verbale in questo caso Sembrerebbe essere più importante il sonno che predomina nella seconda parte della notte Cioè quello in cui il

Sonno REM è più presente gli studi sulle relazioni tra sonno e memoria mettono in evidenza anche altre due cose particolarmente importanti cioè il fatto che alcuni tipi di memoria beneficiano della passaggio di notti successive della sequenza di notti successive È come se noi lavorassimo su queste tracce mnestiche

Notte dopo notte dopo notte andando ad incrementare progressivamente la prestazione al risveglio e l’altra cosa importantissima è che questi studi Ci su iscono che la prima notte dopo l’apprendimento è assolutamente fondamentale perché se questa prima notte non c’è nel senso che noi rimaniamo svegli veniamo deprivati di sonno subito dopo l’apprendimento

Ecco che la nostra prestazione si riduce drasticamente e non recupereremo le prestazioni neppure dopo diverse notti di sonno di recupero quindi Qui abbiamo un secondo messaggio da mandare a chi ci ascolta da casa e cioè che dormire dopo aver appreso è assolutamente fondamentale per consentire al nostro cervello di

Consolidare le tracce di memoria che all’inizio sono assolutamente fragili e veniamo qui alla domanda Diciamo che era presente nel titolo di questa relazione cioè Quali sono i fattori che possono interrompere questa relazione virtuosa positiva tra sonno e consolidamento delle memorie Ce ne sono diversi io ne elencherò quattro partendo Chiaramente dai

Disturbi del sonno qui ci sono diversi lavori anche recenti qui ne Cito uno il collega Cellini di di Padova di rassegna della letteratura Ci sono diversi lavori che mostrano come il consolidamento delle memorie che di dipende dalla presenza del sonno non funzioni adeguatamente laddove ci troviamo di fronte a disturbi

Del sonno che prevedono l’alterazione della struttura del sonno stesso la cosiddetta architettura la frammentazione della continuità del sonno la riduzione del tempo totale di sonno oppure l’aumento dei livelli di attivazione di arousal all’interno del sonno stesso e qu quindi questo Chiama in causa alcune patologie alcuni disturbi del sonno molto importanti come

L’insonnia la pne ostruttiva e la narcolessia ognuna di queste di questi disturbi del sonno ha come vedete delle dei deficit peculiari rispetto al consolidamento sono dipendente per esempio nell’insonnia si è visto come la memoria verbale sia particolarmente intaccata il consolidamento di questa memoria eh Mentre invece i dati che

Riguardano le sequenze di le l’apprendimento di sequenze motorie esplicite che è una forma di memoria dichiarativa ipocampo dipendente e l’adattamento motorio che invece è un un diciamo un tipo di apprendimento non dichiarativo Ecco in questi casi la letteratura non è del tutto Concorde Nel caso invece dell’apnea ostruttiva

Abbiamo che il consolid di diversi tipi di memoria e diciamo non funziona adeguatamente per esempio la memoria dichiarativa la memoria di sequenze motorie esplicite siamo ancora nell’ambito delle nelle memorie Ippocampo dipendenti ma anche quelle non Ippocampo dipendenti come l’adattamento motorio e infine nella narcolessia sembrano essere più intaccate le abilità percettive quindi

Il consolidamento sempre delle abilità percettive e di sequenze motorie esplicite quindi sia compiti ipocampo dipendenti che non ipocampo dipendenti la cosa interessante da sottolineare che sono dei deficit transienti cioè che sono che possono scomparire in funzione del trattamento della patologia per esempio si è visto come il trattamento dell’Osa cioè della

Pnea ostruttiva porti a una diminuzione dei livelli di arousal quindi ha una maggiore continuità una minore frammentazione del sonno e e questo si accompagna a ristabilirsi della capacità di consolidamento delle memorie motorie ehm c’è anche da sottolineare il fatto che alcuni disturbi nei quali eh vi è scarsa disorganizzazione della struttura

Del sonno come per esempio delle parasonnie come l’ rbd R behavior disorder Ecco in questi casi il consolidamento sono dipendente continua a funzionare abbastanza bene quindi diciamo In conclusione possiamo dire che è proprio la frammentazione del sonno la riduzione della continuità del sonno della sua profondità e a volte anche della sua

Durata come Poi vedremo ad impattare negativamente sulle memorie ipocampo dipendenti in particolare c’è un secondo fattore che ha un suo effetto importante sui processi di consolidamento delle memorie che dipendono dal al sonno ed è lo stress e qui parlo di uno stress peculiare particolare uno stress molto

Forte che porta a quel disturbo che viene definito disturbo post traumatico da stress o ptsd Eh i pazienti con ptsd eh hanno dei sintomi molto particolari tra i quali eh spiccano gravi disturbi del sonno eh in questi pazienti poi Eh si è spesso trovato una ridotto volume del dell’ippocampo e anche una anomala

Risposta funzionale dello stesso quando impegnato in compiti di apprendimento di tipo dichiarativo questi dati di letteratura ci hanno fatto pensare che effettivamente nel disturbo postraumatico da stress ci potessero essere dei deficit di consolidamento OM nestico sonno dipend e questo effettivamente lo abbiamo testato e riscontrato in uno studio

Anche qui di qualche anno fa ormai in cui abbiamo trovato come effettivamente i pazienti con disturbo postraumatico impiegassero Un tempo nettamente superiore oltre il doppio del tempo rispetto a un gruppo di controllo per formare una mappa cognitiva di un ambiente virtuale quindi un compito di natura dichiarativa memoria spaziale

Quindi apprendono con grande fatica questo tipo di di mappa cognitiva la costruiscono con difficoltà ma anche se poi una volta costruita la mappa riescono ad utilizzarla piuttosto bene cioè a muoversi nell’ambiente virtuale appena preso ma la cosa interessante che abbiamo riscontrato è che però non c’è in questi pazienti un miglioramento delle

Prestazioni sonn dipendente quando vengono ritestart sinistra del gruppo ptsd prima e dopo una notte di sonno test e retest è identica mentre invece nel gruppo di controllo quello che accade è che la prestazione migliora in modo significativo dopo una notte di sonno Ovviamente i pazienti con disturbo postraumatico da stress mostrano anche

Tutta una serie di disturbi del sonno della una riduzione della qualità del sonno la presenza di tutta una serie di sintomi legati al trauma eh in in modo significativamente Maggiore rispetto al gruppo di controllo eh oltre ad una durata del sonno nettamente inferiore di circa un’ora Cioè abbiamo anche poi

Riscontrato una eh correlazione Eh fra la durata più breve del sonno nella notte che segue l’apprendimento e una peggiore prestazione a retest Cioè vuol dire che meno si dorme e peggiore è la prestazione al retest una correlazione eh analoga ma di segno opposto L’abbiamo trovata anche rispetto ai disturbi del

Sonno legati al trauma questi disturbi più sono gravi e più il livello di prestazione a retest è basso Quindi in conclusione possiamo dire che il disturbo postraumatico è associato effettivamente a una riduzione del tempo totale di sonno e della qualità complessiva del sonno e questo eh diciamo causa un deficit specifico nell’abilità

Di formare una mappa cognitiva dell’ambiente e inoltre anche la mancanza di quel miglioramento sonno dipendente della performance spaziale che in questi specifici pazienti non si riscontra un altro il terzo punto che vado a toccare è e qualcosa che ha diciamo interessa un po’ tutti attualmente ed è l’utilizzo degli apparecchi elettronici soprattutto nelle

Ore serali prima di dormire perché questo utilizzo de apparecchi elettronici retroilluminati prima di dormire è problematico perché come sappiamo da ormai almeno 10 anni eh eh questi apparecchi emettono luce blu una particolare luce una peculiare lunghezza d’onda che provoca tutta una serie di effetti anche fisiologici che sono in primis l’aumento della vigilanza

Serale cioè una sorta di attivazione cerebrale che chiaramente contrasta con la poi con la necessità poi di andare a dormire ehm provoca poi una riduzione della secrezione di melatonina e un ritardo di fase che vuol dire semplicemente uno spostamento in avanti del picco della secrezione della melatonina stessa che è

Normalmente associata con il sonno con l’inizio del sonno e questo ha un impatto negativo sul sonno in particolare eh andando a posticipare l’orario che noi scegliamo per andare a dormire di circa 30 minuti allungando la latenza del sonno di circa 15 minuti riducendo la quantità di sonno REM e di Slow sleep

Di sonno profondo nella notte successiva e quindi come conseguenza finale producendo una riduzione della vigilanza al mattino successivo con tutto quello che ciò comporta in termini di prestazioni e di riduzione della sicurezza anche sul posto di lavoro ora Ovviamente questo utilizzo di apparecchi elettronici nelle ore serali come dicevo

Eh pocanzi riguarda un po’ tutti ma chiaramente è particolarmente preoccupante nel caso dei giovani degli adolescenti in età scolare che fanno molto spesso un uso eccessivo smodato di questi device elettronici nelle ore serali c’è una letteratura piuttosto ampia che dimostra in maniera inequivocabile come questo utilizzo di apparecchi elettronici nelle ore serali

Abbia come conseguenza una riduzione della quantità del sonno che diventa inadeguato soprattutto per i giovani una scarsa qualità di questo sonno residuo e quindi conseguentemente una eccessiva sonnolenza diurna ma in funzione di quanto abbiamo detto fino ad ora delle rispetto alle relazioni tra il sonno lungo prolungato continuo profondo e il

Il consolidamento delle memorie è chiaro che eh c’è un ci sono una serie di effetti negativi anche sul sull’apprendimento in questi ragazzi e in effetti la letteratura è piuttosto ampia si è sviluppata in questi ultimi 10 anni ci dice in maniera unanime che c’è una relazione tra rendimento

Scolastico ad esempio e abitudini di sonno e quanto più i ragazzi tendono a dormire poco Vedete qui 5 ore di sonno qui più di 9 ore e tanto più bassi sono i voti scolastici più dormono e magg migliori più alti sono i voti E lo stesso vale al contrario per il

L’orario di addormentamento ad esempio i ragazzi che vanno a dormire molto tardi dalle 2:00 in poi vedete hanno una prestazione scolastica molto più scadente rispetto a quelli che vanno a dormire più presto verso verso le 10 le 11 di sera e è ovvio se ci pensate no Per quanto abbiamo finora detto rispetto

Alle relazioni tra sonno e consolidamento delle memorie c’è un ultimo fattore che voglio toccare in conclusione e che è l’invecchiamento l’invecchiamento fisiologico vi parlerò brevemente dell’invecchiamento non patologico quindi non parliamo di demenze di Alzheimer e così via Ma parliamo di quello che accade a noi tutti l’invecchiamento fisiologico si

Accompagna con una serie di ehm eh per esempio si accompagna con l’atrofia di alcune zone della corteccia cerebrale eh qui in questa figura vedete in in Celeste alcune aree della corteccia mediale prefrontale che risultano essere eh atrofizzate in un gruppo di soggetti eh anziani ripeto normali non patologici in questi soggetti eh

Si ha una riduzione del sonno profondo come conseguenza dell’atrofia corticale E questa riduzione del sonno profondo delle onde Delta si accompagna causa possiamo dire un peggioramento del consolidamento delle memorie dichiarative ipocampo dipendenti la stessa cosa lo stesso gruppo di ricerca americano di mander e collaboratori lo ha evidenziato in funzione dell’accumulo

Di sostanza Beta amiloide nella corteccia prefrontale mediale la stessa che vedevamo nella diapositiva precedente e questo accumulo di sostanza Beta amiloide si accompagna ad una riduzione ancora una volta delle oscillazioni lente nel sonno non REM che causa una riduzione dell’attivazione ippocampale che a sua volta provoca una riduzione

Del consolidamento a lungo termine delle memorie che ovviamente dall’ Ippocampo stesso dipendono e quindi in conclusione diciamo la la risposta alla domanda che era nel titolo di questa relazione è no purtroppo no cioè se la relazione tra sonno e memoria sia garantita per tutti dobbiamo rispondere che questo non è e quindi qui

C’è il terzo ultimo messaggio da portar via e che riguarda il fatto che le alterazioni del sonno le alterazioni della quantità e della qualità del sonno le le riduzioni di profondità la frammentazione e così via come abbiamo visto poc’anzi del sonno dovuti a diverse problematiche che possono essere patologie psichiatriche abbiamo visto il

Ptsd disturbi del sonno come l’insonnia o l’apnea ostruttiva o la narcolessia l’utilizzo dei device elettronici di sera o l’invecchiamento fisiologico Qualunque sia la causa di queste alterazioni del sonno Dobbiamo purtroppo aspettarci una interruzione di questa relazione virtuosa tra il sonno e il consolidamento delle memorie e questo dovremmo tenerlo sempre in mente perché

Dovremmo cercare di fare il possibile laddove questo si possa fare per cercare di ere attivo vivo questo rapporto questa relazione fra sonno e memoria Vi ringrazio per l’attenzione e vi auguro una buona prosecuzione di maratona del sonno 2024 grazie grazie Michele veramente una relazione estremamente interessante come

Dire che il gioco adesso si fa molto molto duro e Questo è un po’ suggerisce ribadisce l’importanza di quello di mantenere il le regole del sonno che il professor Natalia ha illustrato nella relazione ancora precedente e il uno sforzo che dobbiamo fare tutti ed è questo il compito in qualche modo di divulgazione

Della nostra della nostra società scientifica e il dei temi che trattiamo sempre in occasione delle delle nostre maratone pensate il quanto appena detto il professor Ferrara se se lo come dire trasportiamo dalla popolazione generale quindi dai soggetti Sani come il ricordava lui alle condizioni invece di patologie croniche quindi non necessariamente neurologiche pensiamo

Alle patologie cardiache alle patologie respiratorie dove il mantenimento di una stabilità del sonno è uno dei target clinici che noi cerchiamo sempre di raggiungere anche per tutte le conseguenze neurocognitive che abbiamo visto poc’anzi professoressa Lombardi Se vuoi aggiungere qualcosa anche tu S non ho grandi commenti addizionali però sì

Quello che dicevi è importante no è un po’ Eh devo dire tutte le relazioni di questa giornata sottolineano proprio come il ruolo del sonno non debba essere tra virgolette confinato tra pochi specialisti tra nelle ore solamente notturne ma debba essere proprio condiviso come cultura di base non solo nelle specialità mediche ma anche

Appunto con alcune logiche politiche scelte strategiche di sostenibilità della società quindi il sonno è proprio Insomma credo venga fuori in maniera decisamente prepotente da tutto quanto abbiamo visto in questa mattinata e che sicuramente Vedremo nel pomeriggio viene fuori come un indicatore qualitativo di quello che riusciamo a fare per

Mantenere la nostra salute e questo è vero Nella salute fisica Salute a 360° e salute sociale quindi bellissima relazione Appunto eh che è quella che abbiamo appena sentito che ci dà anche proprio un’ottica sui meccanismi fisiologici alla base di tutto questo no Quindi da un lato abbiamo i dati di

Raccolta epidemiologica abbiamo i dati di costi abbiamo i dati eh diversi Insomma dal punto di vista clinico E abbiamo proprio i dati biologici che ci dimostrano i meccanismi molecolari di che alla base di tutto tut cò Grazie allora Io passerei la la parola alla professoressa Laura paragini

Da Pisa che introdurrà un altro degli argomenti molto molto importanti Anche diciamo molto in linea con quello che è il tema di oggi della della nostra maratona del sonno della giornata mondiale del sonno e che riguarda la disuguaglianza nella salute mentale appunto il sonno Laura buona relazione Buongiorno io sono la dottoressa Laura

Palagini sono una psichiatra e da molti anni mi occupo appunto di insonnia sonno disturbato e salute mentale per cui diciamo questo argomento mi piace tantissimo anche se è un argomento veramente complesso Quindi quali sono le diseguaglianze nel mondo del sonno diciamo così che in qualche modo possono influenzare la salute mentale

Innanzitutto mi preme sottolineare che ci sono dei fattori delle disuguaglianze che influenzano direttamente la salute mentale ci sono delle diseguaglianze di sesso e genere e che sono molto importanti e che cambiano le traiettorie dei quadri psicopatologici Innanzitutto per esemp ci sono dei disturbi tipo l’ansia la depressione il disturbo

Dell’alimentazione che sono molto più frequenti nelle donne rispetto al sesso maschile quindi questo probabilmente ha a che fare con dei fattori biologici ma anche con dei fattori psicosociali che correlati al ruolo della donna così come ci sono delle disparità ecco nelle traiettorie dei quadri psicopatologici nella popolazione lgbt che sembra soffrire in modo

Particolare di disturbi dell’umore disturbi d’ansia e spesso in comorbidità fra di loro quindi sicuramente ci sono delle disparità che hanno a che fare con dei fattori socioculturali correlati al sesso e genere poi ovviamente ci sono dei determinanti sociali eh per la salute che hanno a che fare anche con la salute mentale e

Ovviamente questi determinanti fanno la differenza nelle traiettorie Eh diciamo così di sviluppo dei quadri psicopatologici e quindi sono traiettorie che sono correlate a livello socioeconomico per esempio e alla condizione alla regolamentazione ovviamente della società quindi fattori anche sociali importanti di fatto quando si parla di salute mentale Ci rifacciamo a dei

Modelli veramente complessi ma che mettono in campo diciamo fattori ormonali ma anche diciamo dell’ambiente intorno a le differenze di genere e sesso e questa complessità si interfaccia con quelli che sono gli aspetti socioeconomici e psicosociali e dell’ambiente nella risposta allo stress e quindi determina in qualche modo la

Differenza nella risposta allo stress e quindi nello sviluppo dei quadri psicopatologici andando a agire sul sistema dello stress e infiammatorio cioè di fatto noi adesso ci rifacciamo per la salute mentale a a dei modelli veramente complessi in cui ci sono dei fattori biologici Però anche societari e interpersonali intrapersonal di sesso e

Genere che modificano la risposta allo stress e quindi favoriscono più o meno lo sviluppo di quadri psicopatologici ecco questa complessità e che ha a che fare anche appunto con delle disparità con delle disparità di genere di sesso di condizione socioeconomica e psicosociale in generale Cosa c’entra il

Sonno il sonno ha un ruolo veramente importante per la salute mentale Innanzitutto perché ovviamente durante il sonno avvengono dei processi di plasticità neuronale estremamente importanti eh Perché Eh cosa succede Eh il sonno ci serve per ricordare e per dimenticare in parte quello che abbiamo vissuto durante la giornata eh viene inserito durante il

Sonno non REM nella nostra memoria a lungo termine E questo crea degli schemi cognitivi ai cui Facciamo riferimento durante la giornata oltre Oltre a questo diciamo se qui c’è una schematizzazione dei cicli di sonno possiamo dire che soprattutto durante il sonno REM noi proprio dormendo effettuiamo una terapia

Per le nostre emozioni Eh le miglioriamo miglioriamo le emozioni di ciò che stiamo ricordando e e quindi è un’operazione estremamente importante poi il sonno ha un ruolo importantissimo per la stabilizzazione del sistema dello stress e infiammatorio Diciamo che sonno stress e infiammazione sono insieme in salute in malattia per cui se si dorme

Bene anche i sistemi funzionano altrimenti sono alterati e viceversa è un rapporto molto stretto Diciamo che queste funzioni del sonno sono estremamente importanti per la salute mentale e cosa fa ci aiutano a costruire la nostra resilienza che è la nostra capacità di fronteggiare gli stress e diciamo quindi

In qualche modo trarre gli effetti benefici da ciò che ci accade nella quotidianità E infatti noi dormendo Costruiamo proprio le basi emotive e cognitive della soluzione creativa diciamo così A di stress Questo è fondamentale Detto questo il problema è che invece i disturbi del sonno portano disregolazione di questi

Sistemi Ecco in particolar modo l’insonnia e disturbi del ritmo circadiano Ma anche gli altri disturbi che portano sonno disturbato in realtà diciamo alano le funzioni del sonno quindi favoriscono i quadri psicopatologici la depressione l’ansia Ecco in modo particolare quando il sonno È disturbato ovviamente non c’è più quel rapporto di regolazione del sistema

Infiammatorio dello stress e si osserverà iperattivazione dello stress e neuroinfiammazione che sono elementi costitutivi diciamo dei quadri psicopatologici e della risposta allo stress accumulo di anze tossiche nel cervello oppure impairment di tutti i processi di memorizzazione o di regolazione delle emozioni attraverso il sistema dello stress o attraverso il sistema dei sogni

Quindi diciamo così proprio i disturbi del sonno portano a un attacco della nostra resilienza della nostra capacità di fronteggiare gli stress questo è particolarmente vero perché è studiato in maniera più approfondita nell’insonnia che è il disturbo del sonno più frequente che interessa circa 10% della popolazione italiana ne parlo

Appunto perché sicuramente fra i disturbi del sono quello più studiato in correlazione con la salute mentale e il problema è che l’insonnia porta è un fattore di rischio appunto come il sonno disturbato ma molto di più anche ehm ovviamente disturbi psicopatologici in modo particolare un fattore di rischio per ansia depressione disturbi

Dell’umore in generale perché questo ripeto fra tutti disturbi del sonno è lo studio più cioè scusate disturbo del sonno più studiato in rapporto con la psicopatologia proprio nell’insonnia vengono a mancare le funzioni del sonno e quindi non c’è più m cioè alterazione della consolidazione delle memorie durante il sonno le performance cognitive

Ovviamente sono un pochino alterate la regolazione delle emozioni è difficoltosa e questo porterebbe ai quadri psicopatologici Senza contare che quando una volta che si è stabilito l’insonnia questa diventa proprio uno stressor per il cervello e mette sotto Scacco il sistema dello stress e è infiammatorio quindi porta

Sono tutte vie che portano appunto verso la salute mentale alterata Allora cosa ci incastra quindi disturbi del sonno che abbiamo visto soprattutto l’insonnia aumenta il rischio di patologia mentale cosa ci incastra diciamo così quindi l’inequivocabile il sonno disturbato e la salute mentale cioè ovviamente sono delle relazioni molto complesse però

Cercheremo di discutere in maniera più semplice Innanzitutto anche nel sonno ci sono nel delle inequitable dall’adolescenza passando per l’età riproduttiva la gravidanza e la menopausa rispetto al sesso maschile soprattutto c’è un sono molto disturbato ovviamente ci sono dei fattori ormonali e biologici particolari ma ci sono anche dei fattori Mol socioculturali molto

Importanti che probabilmente hanno a che fare con il ruolo della donna nella società nella famiglia e nel lavoro e di fatto questo pone questa alterazione del sonno nella donna la pone a rischio di sviluppare l’ insogne e altri disturbi del sonno un sonno disturbato ehm in tutto l’arco della vita anche

Nella fase riproduttiva diciamo così è a rischio di sviluppare l’insonnia che è una patologia stress correlata perché ovviamente oltre a fattori fisiologici sono anche fattori ehm socioculturali e di organizzazione dello stile di vita che favoriscono la superficializzazione del sonno e la cronicizzazione Appunto dell’insonnia e questo abbiamo visto che aumenta il

Rischio di sviluppare Eh quindi psicopatologia eh Oltre a questo ci sono delle iniquità Ecco che interessano e il sonno del la donna in gravidanza nel postpartum e questo ha a che fare sicuramente con dei fattori biologici e fisici importanti il cambiamento della donna in questo periodo della vita però

Ha a che fare anche con dei fattori socioculturali e quindi il ruolo nella donna della maternità durante il parto e nel postparto anche in questo caso si nota come eh i disturbi del sonno la qualità del sonno alterata ma soprattutto i sintomi di insonnia diventano fattori di rischio per psicopatologia in modo

Particolare disturbi d’ansia disturbi depressivi Eh e e per cui diciamo Ovviamente questo fa sì che il ruolo della donna in relazione al sonno durante la gravidanza vada veramente attenzionato dobbiamo fare un lavoro importantissimo e poi nella fase della perimenopausa i fattori [Musica] biologici si interfacciano in maniera complessa con l’instabilità monare con

La sintomatologia Insomma della menopausa con il ruolo psicosociale comunque della donna e così favorendo anche in questo periodo della donna un rischio maggiore di sviluppare quadri psicopatologici ansia e depressione Quindi ovviamente delle [Musica] [Musica] [Musica] disequazioni anni C sono tantissimi studi che interessano la popolazione lgbt e quello che abbiamo scoperto è che

È una popolazione che dorme veramente male sono alterazioni del sonno caratterizzate in modo particolare da sonno disturbato in qualità in durata e poi un sonno irregolare e questo ovviamente predispone all sviluppo di altri disturbi del sonno più importanti come l’insonnia o l’ipersonnia l’Iper arausa In ogni caso e questo diciamo fa da

M via finale comune per lo sviluppo delle i quadri psicopatologici che abbiamo visto essere più prevalenti in questa popolazione soprattutto disturbi dell’umore d’ansia e altri tipi di disturbi Qual è il ruolo qui cioè perché diciamo perché anche in questa popolazione ehm Il sonno È più disturbato e sembra correlato ai quadri psicologici questo

Perché probabilmente cioè l’idea degli studiosi del settore è che le diseguaglianze diciamo in generale quindi la discriminazione O comunque lo stigma portino a un’alterazione del sonno quindi si si tratta di diseguaglianze sociali che contribuiscono alla alterazione del sonno e quindi diciamo le popolazioni più sottoposte a stress in questo caso Oltre agli stress

Generali si tratta di stress correlati a una diciamo situazione di discriminazione o di Stigma e questo ovviamente espone Eh la popolazione a sonno disturbato l’effetto dello stress negativo sul sonno e quindi in in generale diminuzione della resilienza abbiamo visto che appunto sonno stress infiammazione sono sempre insieme Ecco in questo caso essendo che

C’è un maggiore stress questa popolazione è sottoposta a uno stress Maggiore il sonno viene a essere disturbato i modelli di stress resilienza sono ben sviluppati eh in questa review del gruppo di Bologna Insomma molto interessante e infatti cosa si viene a a capire che lo stress va a agire negativamente

Sul sonno il sonno diventa disturbato e a sua volta diventa un qualcosa che alimenta lo stress cioè cioè diventa un fattore negativo per il cervello e aumenta notevolmente lo stress e quindi in qualche modo ha un impairment del sistema dello stress correlato ai disturbi del sonno come dire la la

Resilienza viene a mancare quando appunto il sonno è alterato e quindi probabilmente Questa è la via che attraverso cui disuguali anzi diciamo così di sesso e genere influenzano negativamente il sonno e di lì si arriva alla psicopatologia attraverso il sistema dello stress alterato però La buona notizia è che se noi in qualche

Modo miglioriamo il sonno effettuiamo delle operazioni di psicoeducazione sul sonno o proprio trattiamo l’insonnia questa migliora l’andamento dei quadri psicopatologici non c’è tempo di presentare i dati di questo però per esempio nella gravidanza ci sono già tante ipotesi Ok ci sono disturbi del sonno sono legati alla biologia al ruolo

Della donna ai fattori emotivi e fisici Ecco possiamo migliorarli per migliorare il rischio di depressione perinatale ehm la popolazione leg gibiti dorme male È vero però con operazioni di psicoeducazione si può ridurre diciamo così l’effetto negativo che il sonno disturbato ha sul sistema dello stress e anzi aiutare a diciamo così a maneggiare

Lo stress in maniera positiva poi ovviamente ci sono delle diseguaglianze etniche in diverse etnie ci sono differenze che hanno a che fare con la durata del sonno l’efficienza del sonno la continuità di sonno l’architettura alcune popolazioni sono a maggior rischio di sviluppare l’insonnia per esempio però se si va a misurare i fattori

Socioeconomici e culturali diciamo così che pesano quindi che hanno un influenza sul sonno le diseguaglianze socioeconomiche e culturali Ecco i dati sono a favore della discriminazione come un evento un vissuto ovviamente negativo che va a impattare sulla qualità del sonno Questo è uno studio che è stato condotto in una

Scuola in cui ci sono di diverse etnie caratterizzate da diverse etnie e appunto le etnie o le razze che avevano vissuto condizioni di discriminazione erano quelle che avevano anche il sonno più disturbato questo è confermato anche nella popolazione adulta Anzi nell’insonnia addirittura praticamente sembra esserci un rapporto praticamente parallelo tra il

Quantitativo di discriminazione raziale e la frequenza e l’incidenza dell’insonnia come di disorder quindi sogna cronica e di conseguenza capitolando ripeto è tutto ovviamente molto complesso però ci sono delle inequitable ovviamente lo status socioeconomico Ci sono tantissimi dati che ci dicono che influenza appunto l’al il sonno lo altera In ogni caso ci sono

Dei determinanti della Salute che sono molto importanti sono stati già discussi che quindi distruggono il sonno durata qualità favoriscono l’insonnia Probabilmente quindi distruggono diciamo le basi della resilienza che costruiamo durante la notte quindi probabilmente quando si dorme male anche in correlazione alle Ine equalità diseo probabilmente si arriva di più a

Una patologia mentale a un disturbo da ansia o depressione perché viene meno la capacità del sonno di regolare il sistema dello stress l’infiammazione la nostra capacità di fronteggiamento diciamo così degli eventi stressanti per cui sta emergendo l’idea della sleep Health Equity l’equità del sonno quindi cioè alla fine si tratta di applicare

Pochissime diciamo così accorgimenti che hanno a che fare con la vita notturna e diurna Quindi anche semplicemente comportamentali semplicemente degli adattamenti di psicoeducazione sul sonno anche semplici possono migliorare il sonno e attraverso quella via migliorare per l’appunto l’andamento dei quadri psicopatologici oppure ridurre diciamo così la loro insorgenza e quindi io mi rifaccio

Sempre a questo articolo molto bello del gruppo di di Bologna che lavora sull’argomento già da tanto tempo eh l’idea è che m diciamo così lavorare sul sonno eh vuol dire lavorare sulla nostra capacità di fronteggiamento ehm Diciamo dello stress per cui se ci sono delle eh sessuali o di genere o economiche Eh

Che in qualche modo influiscono negativamente sul sonno e quindi sulla salute mentale con piccole operazioni anche di educazione di cambiamento diciamo così di alcuni comportamenti di miglioramento di alcune condizioni in relazione al sonno Probabilmente noi facciamo un’operazione importantissima per la salute mentale non solo per la salute del sonno

E infatti questo lavoro diciamo così sommar fa una somma di tutti i lavori effettuati sui trattamenti del sonno rire il sonno e la resilienza quindi diciamo concludo dicendo che le diseguaglianze che riguardano il sonno Non fanno altro che creare una via diciamo importante che può portare a incrementare ulteriormente le

Disuguaglianze che favoriscono i quadri psicopatologici e per cui probabilmente in questa catena se noi riusciamo a muoversi intanto nell’ambito del son migliorandolo facciamo un’operazione importantissima di ricostruzione Se non altro della resilienza Quindi mi auguro che ci sia la possibilità di creare dei programmi ad hoc soprattutto che interessano i più

Giovani le scuole di prevenzione di miglioramento del sonno e quindi di Salute Mentale di conseguenza io vi ringrazio per l’attenzione e a presto Grazie grazie tante Laura per questa splendida relazione e questo ci testimonia quanto è difficile vivere quant è difficile mantenere un equilibrio tra la nostra necessità di

Fare 3000 cose in un giorno è quello di dedicarci all appunto a recuperare aumentare la nostra resilienza il Io ringrazio Un po’ tutti prima di ancora gli sponsor ancora tutti i presenti ancora tutti i relatori e moderatori per questa per il successo di questa iniziativa e lascio la parola a Carolina

Se vuole concludere e poi passiamo ai nostri successori Grazie mille Francesco Mi associo ovviamente a tutti i ringraziamenti Sono contenta di passare il testimone ed anche il bello di questa maratona il fatto che ci passiamo di di mano in mano il Insomma l’onere e l’onore di tenere di tenere alta

L’attenzione sul sonno quindi è un onore far parte di questo gruppo è un onore farlo in una giornata in cui proprio Si sottolinea l’importanza dell’interazione uomo ambiente di come questa sia altamente mediata dal sonno quindi veramente Ringrazio tutti quanti Grazie dell’invito a partecipare e sono sicura che continu alla grande per sta giornata

Ovviamente rimarrò a sentire anche il resto grazie

Canale rivolto alla divulgazione scientifica di contenuti legati al sonno, ai suoi disturbi e relativi trattamenti

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