LE CATENE DI FORNITURA NELL’ERA DELLE INCERTEZZE GEOPOLITICHE

Vai stiamoci qua va bene così oppure Ah ma è presto ancora 18:15 no no 18 Anch’io ho convinto 18:15 eh sì perché 18 1915 ince Esatto Aspetta che silenzi tutto Allora Buonasera a voi che siete qui in sala credo che stia arrivando ancora qualcuno Però io direi di iniziare farai partire

Un veloce video benell un assistente virtuale generata con l’intelligenza artificiale sono qui per presentarvi il festival delle imprese Champions a Vic l’edizione di quest’anno si intitola nuovi equilibri geopolitici e nuove strategie di crescita nel 2024 60 Paesi nel mondo saranno chiamati ad un voto che potrebbe cambiare equilibri sempre più critici ma

Anche lo scenario militare e macroeconomico influenzerà le prospettive di crescita delle imprese di questo parleremo nei tre giorni di città impresa l’obiettivo del festival è fornire alle nostre imprese gli strumenti per comprendere le sfide e le opportunità del mondo di oggi facendo leva su innovazione sostenibilità e risorse

Umane sarà questo il filo conduttore di Vicenza città impresa con i suoi 50 eventi 150 relatori e il premio letteratura d’impresa in Piazza Castello troverete anche gli studi di Radio 24 che trasmetteranno in diretta da Vicenza all’esterno delle sale principali del festival infine troverete tutte le pubblicazioni degli autori di città

Impresa prima di iniziare Lasciatemi ringraziare il comune di Vicenza che promuove con noi di Italy Poste e l’economia del Corriere della Sera il festival ecna Veneto Ovest che partecipa in qualità di co promotore Ricordiamo anche che il festival è realizzato con il patrocinio dell’Ordine degli avvocati di Vicenza e ancora ringraziamo Intesa

San Paolo e auxel che sono i main partner dell’iniziativa nonché Auxilia equinox e viacqua che la sostengono ringraziamo infine a GS m e oshin per la collaborazione nonché Radio 24 e il Giornale di Vicenza che sono media partner del festival Vi ricordo che l’incontro avrà una durata complessiva di un’ora e 15

Minuti 60 minuti di dibattito e 15 minuti per le domande del pubblico un’ultima nota Ricordatevi anche di controllare il programma aggiornato degli eventi su www.festival.com Seguirò con grande interesse buon ascolto Benvenuti a Vicenza continua a pensare che questa Sofia abbia fatto dei passi avanti dall’ultimo festival ma che sia

Migliorabile ancora è un po’ un po’ inquietante Allora sono Raffaella Polato della sera vi presento i nostri ospiti se qualcuno di voi era in sala Prima abbiamo presentato due libri uno dei quali si intitolava capitalisti silenziosi Loro sono due di questi capitalisti silenziosi io li chiamo protagonisti sconosciuti perché

Sono i loro nomi le loro aziende non sono note al grande pubblico Ma sono quelle che hanno fatto correre l’Italia in questi anni e che ci hanno permesso di Non crollare durante il COV e quelle crisi lì allora cominciamo con Alessandro banzato adesso mi sbaglio sicuramente i

Nomi di battesimo No ho preso giusto Presidente delle Acciaierie Venete Mauro Fanin che è presidente amministratore delegato del gruppo seral doc beh le Acciaierie Venete si capisce che cosa fanno seral doc credo però forse non non sanno Non sappiamo non so Forse nemmeno io A che livello lo siete

Nel nel mondo della distribuzione dello spostamento della movimentazione di cereali come dice poi ce lo racconta brevemente e Alessandro Aresu che invece è un analista geopolitico consigliere scientifico della rivista io non so mai come si dice Limes o Lies latino latino in latino no perché Ingles ziamo sempre tutto e poi

Facciamo abbiamo invitato loro e farei partire Aresu con con il scenario perché quando abbiamo deciso il qualche mese fa il tema di questo festival ci vogliono mesi per per prepararlo ci siamo resi conto Una cosa che l’intelligenza artificiale ha sbagliato non sono 60 i paesi che vanno al voto complessivamente sono 74

76 non non ricordo Faccio sempre confusione anch’io per mi pare i 23 della popolazione mondiale che va al voto Tra questi ci sono gli Stati Uniti c’è l’Europa I 27 Cioè ci sono dei paesi dell’Unione Europea c’è stata la Russia ma non leamo consideriamo elezioni democratiche Però anche lì ci sarà

L’India Quindi tutto questo può cambiare gli scenari economici oltre che politici immaginiamo che cosa succederebbe se negli Stati Uniti vincesse questo Trump neanche il Trump delle precedenti elezioni ma il Trump che e se facesse quello che dice di voler fare uscire dalla NATO probabilmente cambierebbero di nuovo i

Rapporti con l’Europa che già erano stati abbastanza tesi nella precedente presidenza Insomma cambia una serie di scenari che i nostri imprenditori quelli come loro che piccoli o grandi sono comunque delle multinazionali perché sono presenti in tutto il mondo sono cose Noi siamo abituati a pensare che gli imprenditori debbano fare i conti

Con l’inflazione il costo del lavoro il sistema paese che non c’è Ci sono anche queste questioni geopolitiche non No devono essere anche loro degli analisti chiederei ad Alessandro areso di iniziare con il darci il suo quadro e poi vediamo come viene affrontato in concreto dalle nostre imprese Allora

Grazie mille grazie davvero per questo invito a Italy post e al Festival Città impresa devo dire Mi fa sempre piacere collaborare con Ital post ho avuto la l’occasione l’anno scorso di scrivere la pr aone di un bel libro di Henry Sanderson il prezzo della sostenibilità e il il fatto che già questo progetto

Editoriale culturale si sia interessato a un libro di quel genere che è una delle migliori rappresentazioni delle problematiche delle materie prime critiche dei cambiamenti della mobilità e di tanti temi che poi caratterizzano anche le nostre discussioni attuali e che caratterizzeranno per esempio le elezioni europee Tra qualche mese è Secondo me è

Segno di un approfondimento culturale molto importante e positivo effettivamente come è stato correttamente detto il 2024 è finora nella storia dell’umanità l’anno elettorale più importante e il per la quantità di persone che parteciperanno a a elezioni che naturalmente sono diverse a seconda dei vari sistemi in cui avvengono perché non tutte le

Democrazie sono Insomma identiche e sono divers sono democrazia sono sono diverse anche per il diciamo per l’importanza del o l’incertezza del loro esito direi prendiamo per esempio le elezioni europee Allora le elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo e poi i vari organi della commissione europea sostanzialmente come sapete hanno

L’esito di una coalizione cioè quelle elezioni sappiamo già che avranno sicuramente l’esito di una coalizione una coalizione di cui farà parte diciamo al 100% Il Partito Popolare Europeo e poi con delle percentuali un pochino più basse degli altri partiti ma il Partito Socialista europeo diciamo ci sarà

Mettiamo come al 90% e E poi lì scalando con delle altre formazioni quindi il punto qual è trova il l’esito di queste elezioni e poi come la nuova formula di coalizioni tra le forze politiche europee e i paesi europei attraverso il Consiglio Europeo affronteranno alcune di quelle che sono le sfide del nostro

Tempo e quindi il lo scenario internazionale la guerra in Europa in in diversi contesti e la difficoltà di trovare nuovi strumenti di finanziamento comune per ambiziosi progetti per affrontare le esigenze della transizione ecologica della transizione digitale ma anche sostanzialmente della riorganizzazione di una base industriale della Difesa in Europa in modo più

Avanzato quindi diciamo ci sono dei problemi sia politici e di politiche e Poi però ci sono in questo scenario delle elezioni che hanno effettivamente un ruolo centrale quest’anno e che sicuramente determineranno in modo più forte rispetto alle altre i nostri destini non sono quelli del paese più

Popoloso al mondo che andrà al voto l’India Anche perché quelle Elezioni sono meno incerte diciamo la posizione del primo ministro modi è è molto solida anche per la performance economica indiana che sicuramente ha anche qualche zona d’ombra nella trasformazione che l’India deve affrontare per diventare un’economia manifatturiera più forte

Visto che l’India in un contesto di tensioni tra Stati Uniti e Cina che perdurer anno e diciamo la potenziale vera alternativa per una riorganizzazione delle filiere produttive Ma questo è molto complesso che avvenga perché naturalmente la dimensione sia infrastrutturale di formazione dell’India molto diversa rispetto ad altri paesi che invece sono

Emersi già come vincitori di questa fase come per esempio il Vietnam e la Malesia il le elezioni importanti e rilevanti alle a cui stavo faccendo riferimento sono sicuramente le presidenziali degli Stati Uniti che presentano una situazione diciamo di certezza per chi parteciperà da una parte dall’altra perché sarà una riedizione dello scontro

Del 2020 tra Joe biden e Donald Trump che come sapete sono delle persone anche abbastanza avanti con gli anni però po’ impressione pensare che il la più grande democrazia del mondo Comunque vada sarà guidata da da un ultraottantenne che è biden o da un quasi ottantenne che è sì

Da una persona che finirà il mandato a danni suonati In ogni caso è un è un fallimento dei maggiori partiti politici degli Stati Uniti direi in particolare del del Partito Democratico che dove fuori da Da Joe biden veramente non c’è niente tra l’altro Joe biden ha anche un problema della candidata vicepresidente

Visto che non è stata particolarmente brillante rispetto invece ad altri membri della sua amministrazione come la segretaria al commercio Gina Raimondo il consigli per la sicurezza nazionale Jake Sullivan il segretario di stato che sono delle figure più competenti ma e poi politicamente seme difficile diciamo quando tu ti ripresenti puoi cambiare il

Volto del tuo numero due ora queste Elezioni sono diventate interessanti e importanti perché detto con franchezza diciamo un anno e mezzo fa o due anni fa Magari non pensavamo in modo così Certo che ci sarebbe stato Donald Trump con una concreta possibilità di diventare di nuovo presidente eh degli

Stati Uniti invece questa possibilità secondo i sondaggi è esiste e può accadere Quindi da un lato ci sono due questioni su cui ci dobbiamo interrogare dice quanto è concreta questa possibilità quello che ancora diciamo un contro argomento sull’elezione di Donald Trump è che c’è qualcosa che i sondaggi ancora non

Considerano che è l’ottima performance economica degli Stati Uniti l’amministrazione di Joe B negli Stati Uniti in particolare grazie alle a parte i dati del PIL e dell’occupazione dopo un’inflazione che sicuramente ha avuto il suo peso però le principali provvedimenti dell’amministrazione biden del 2022 il chips and science Act l’inflation

Reduction Act stanno in diversi stati degli Stati Uniti anche grazie alla posizione energetica degli Stati Uniti in questa fase storica che è eccellente rispetto ad altri paesi portando a un boom manifatturiero e di costruzioni e credo senza precedenti negli ultimi 30 anni per la storia statunitense quindi

Lì c’è un diciamo c’è un margine di incertezza se va bene diciamo all’elettorato statunitense anche di quegli stati non gliene importerà proprio nulla perché vota per altri parametri di questo fat fattore o a un certo punto questo fattore un po’ Si farà sentire e andrà più a favore di di biden chiaramente

Quindi questo secondo me è un tema che potrebbe porsi nel nel corso del 2024 in modo diciamo per delle scelte abbastanza concrete degli americani che saranno comunque più legate a questi fattori che a grandi scenari di politica estera diciamo con la con l’eccezione di questo fatto effettivamente che i democratici almeno

In questa fase sembra che stiano pagando che sono i riflessi delle del dello schieramento verso Israele per una parte Democratica in particolare i giovani che sono più filo palestinesi vi detto insomma in modo estremamente sintetico ora Nell’ultima parte del mio intervento vorrei interrogarmi Su che cosa farebbe Donald Trump come presidente degli Stati

Rispetto a che cosa farebbe Joe biden diciamo Joe biden sicuramente lo conosciamo è un vediamolo magari in chiave di Come cambierebbe gli equilibri anche per quello che devono fare i nostri imprenditori Allora la prima diciamo nella visione del mondo di Donald Trump la parola più importante è dazi

Dazi il Questo è il modo con cui Trump vede il mondo Donald Trump è un una figura che si è formata negli anni 80 e in particolare con un’esperienza molto importante E tutt’ora sottovalutata per Eh Alcune esperienze di figure statunitensi che è lo scontro commerciale tra gli Stati Uniti e il

Giappone momento importantissimo della storia eh della fine del del secolo scorso e i più giovani in sala non lo ricorderanno Buon per loro anch’io ero molto giovane e Ma comunque la forza industriale giapponese eh negli anni 80 aveva portato a tutto un dibattito degli Stati Uniti dove c’era questo tema del

Sorpasso giapponese a danno degli Stati Uniti nell’elettronica in tanti settori anche nell’automobile e quindi questa idea che in qualche modo si ehm risponde a questa erosione della base manifatturiera che è anche sociale e politica degli Stati Uniti attraverso alcune misure eh di Dazzi peraltro praticati dalla stessa amministrazione eh Reagan in particolare nell’industria

Che io ho più studiato nel mio ultimo libro quella dei semiconduttori l’amministrazione Reagan aveva posto dei pesantissimi Dazzi nei confronti del Giappone poi c’è stata una fase declinante del Giappone Ecco Donald Trump vede il mondo attraverso la lente per cui gli Stati Uniti vengono erosi dalla capacità manifatturiera degli altri stati gli

Stati Uniti hanno un deficit nei confronti di qualcuno CH con chi è anzitutto che gli Stati Uniti hanno il deficit con la Cina quindi la mentalità di Trump è devo mettere dei Dazzi diciamo molto lineari nei confronti della Cina mentalità di biden è diversa perché non Insomma non pensate che biden

Sia a favore della Cina Naturalmente perché questa fase storica per gli Stati Uniti non lo consente Ma come abbiamo visto negli ultimi anni questo scontro con Pechino viene fatto attraverso sanzioni controlli sulle esportazioni diciamo alcune misure che non sono soltanto di dazi lineari Trump fa anche questo per

Noi conta per il fatto che la Cina non è l’unica che c’ha un surplus nei confronti degli Stati Uniti anche l’economia manifatturiere europee cio l’anno e qui e qui e quindi è il a mio avviso si [Musica] riporrete c’è un livello diverso tra tra la sua politica di Dazzi e quello che

Lui fa nei confronti della nato per esempio perella nato Trump dice vi dovete arrangiare da soli ma alla fine questo non viene fatto cioè non Trump ha detto io sposto i soldati tolgo i soldati della Germania ma gli Stati Uniti non tolgono i soldati dalla Germania alla fine anche se Trump vuole

Che un po’ di soldati vengano tolti cioè una differenza tra retorica e realtà diciamo dice Eh poi sicuramente c’è la questione dei rapporti con la Russia che è tutto un’altra tutto un altro un altro fatto però e diciamo un un ritiro repentino degli Stati Uniti dall’architettura di sicurezza europea

Con Trump non è la prima cosa che accade Almeno secondo me invece la prima cosa che accade è che possono possono arrivare possono arrivare dei Dazzi dei dazi attesi gli Stati Uniti diciamo riprendono questo dossier che c’era già con l’amministrazione Trump con le persone che si occupavano di queste cose

E subito si mettono a porre a porre questo tema quindi è questa cosa che forse non ci aspettiamo abbastanza che devo che ce l’aspettiamo chiedo a banzato che ne sa qualcosa perché l’acciaio è stato uno dei settori colpitis Imi anche anche in Europa Beh uno dell’amministrazione trumpi primi atti me lo ricordo

Benissimo È stata una cosa molto scenografica di Trump presidente è stato il 232 che ha firmato era stato eletto da poco me lo ricordo con dietro gli operai della newcore la newcore è un grossissimo produttore di acciaio americano uno di quelli più profittevoli anche con il quale imponeva i Dazzi a

Qualsiasi tipo d’acciaio dovesse entrare nel mercato statunitense mi pare 20% 25% Cioè Dazzi importanti se io che il mio il nostro gruppo che ha un prodotto che in teoria potrebbe sbarcare negli Stati Uniti Perché diciamo che sopporterebbe i trasporti e queste cose qua volessimo provare ad andare è un’impresa

Impossibile impossibile perché con i Dazzi che ci sono è un’impresa proprio impossibile per cui la cosa che volevo sottolineare che non è che diventato presidente Trump il 232 Act sia stato sia stato revocato è restato assolutamente in in vigore abbia rimediato non si è sognato Mi ricordo quando ne parlavamo in federace

L’Associazione dei produttori di accea italiani mi ricordo che se ne parlava si diceva beh forse non la leverà del tutto però sicuramente un qualcosa sarà portato a fare magari una riduzione delle percentuali del dazio invece assolutamente questa cosa non è avvenuta D’altronde se si prendono in mano i bilanci dei produttori di acciaio

Statunitensi e li si confronta con un qualsiasi produttore con quelli dei produttori europei e si capisce che è un mercato regolato in maniera totalmente diversa amica che ha fama di essere Iper liberista in realtà è una è un continente Cham così ultra protezionista adesso Chiedetelo ai giapponesi l’America ai giapponesi dell’acciaio

Quanto l’America è liberista Su questo tema Si si è appena posta questa questione è un mercato impossibile da frequentare per chi è fuori dagli Stati Uniti e l’altro aspetto di questa questa possibile svolta che poi svolta non è perché biden appunto non che abbia modificato granché uno cambiassero nuovamente gli

Equilibri tra gli Stati Uniti e l’Europa in questo in questo scenario Allora abbiamo visto poi vorrei che me lo raccontaste voi due quanto poco basta nel cambiamento della degli scenari geopolitici per fermare per esempio gli scambi commerciali Allora il l’abbiamo visto con il covid vi chiedo se potrebbe

Succedere anche con il cambiamento degli degli scenari politici si ferma un porto a Hong Kong o da quelle parti si bloccano gli scambi internazionali si blocca l’industria internazionale No non arrivano i chip anche per altre ragioni poi gli Uti fanno gli attacchi nel nel Mar Rosso si bloccano gli scambi noi non

Ci pensiamo mai ma questa è una questione di equilibri geopolitici che intervengono poi che toccano poi la nostra vita quotidiana perché ci sono delle merci che non troviamo più delle altre che aumentano di prezzo no Inizierei adesso da da Fanin Che ci racconta un attimo che cosa fa

Lui perché credo che lei subisca molto fortemente debba tenere conto molto fortemente di quello che succede anche sul quadro sullo scenario planetario sulla politica cio Mentre noi stiamo qui in Italia di delle elezioni prima in Sardegna cambia il vento perché la Tod vince di 1600 voti poi in Basilicata ricambia il vento perché

Quella ma sto ancora e ci sono le questioni che ci toccano molto più da vicino di cui non ci occupiamo forse abbastanza Beh innanzitutto buon pomeriggio buonasera a tutti e grazie dell’invito che ovviamente ci onora e ci fa sempre piacere portare la nostra esperienza e mettere a disposizione di

Chi ha dedicato dedica questa questo pomeriggio ad ascoltarci e e noi ci occupiamo di materie prime di materie prime per l’industria alimentare quindi un certo senso il nostro ruolo è quello di rifornire o contribuire a rifornire uno stato come l’Italia cui l’agro alimentare è il primo settore con 179 miliardi il primo settore

Manifatturiero abbiamo un’esportazione che corre perché appunto abbiamo chiuso il 23 con 64 miliardi di esportazione di tutto l’agroalimentare e i primi due mesi del 24 danno un contrariamente tanti settori che nel n nella crescita l’agroalimentare le esportazioni sono aumentate del 14% valore in modo particolare

E no no in valore in valore in valore è uno dei paesi maggiormente destinatari guarda caso sono proprio gli Stati Uniti Grazie Quindi al contributo degli Stati Uniti in questo momento l’economia americana sappiamo insomma la disoccupazione l’economia abbiamo già parlato più volte sta andando molto bene e quindi l’italianità Il Tricolore va bene

E in questo ovviamente in questo contesto qua in questo ruolo qua e quindi di fornitori di materie prime noi preleviamo le materie prime dalle Americhe così come dall’ucraina e dalla da tutta il settore da tutti i paesi dell’est diciamo così come anche della nostra nazione Per fortuna che siamo ben

Lontani da una sovranità alimentare perché ricordo che noi come come paese siamo deficitari del dall’estero dipendiamo quindi delle cosiddette Agri commodities quelli che servono per fare l’olio di girasoli in bottiglia piuttosto che i biscotti o la pasta dipendiamo dall’estero di circa il 55% forse anche qualche punto in più

Allora se consideriamo che in un paese deve esserci comun com una scorta strategica perché il cibo è il cibo il vestito puoi rinunciare e andart Elo a prendere domani o fra 6 mesi il microchip può rallentare l’arrivo della tua autovettura Il cibo è il cibo in questo contesto qua in questo

Contesto qua la situazione diventa più critica perché noi dobbiamo avere almeno un 15-20 per di scorta vuol dire che abbiamo a disposizione un cuscinetto del 35 40% per essere consumato questo quindi voracità della nostra nazione che è un grande trasformatore in primis è un grande trasformatore Ovviamente ha

Bisogno di materie prime e quindi ecco che mi scusi per farci capire anche da dai Dai ragazzi e per capire io stessa abbiamo parlato tantissimo nei due anni della guerra in Ucraina della dipendenza energetica del nostro paese e di che cosa avremmo dovuto fare per ricostituire le scorte delle mancate

Forniture D di gas dalla Russia per esempio non mi pare che abbiamo parlato abbastanza di questo aspetto che però è altrettanto fondamentale è lo stesso problema o o va visto in modo diverso no in un certo senso sono due facce diverse strategiche entrambi per il paese perché è un paese come il

Nostro ovviamente fortemente ioro e mi ricordo che durante la Primavera del 22 Alessandro e du ci siamo sentiti per telefono e non sapevamo come dire per come dire confrontarci e consolarci se così si vuol dire a vicenda proprio in una situazione veramente difficile dal punto di vista energetico il settore

Alimentare ovviamente è Ripeto È uno settore inelastico perché tutti noi mangiamo tutti i giorni Quindi le faccio un esempio Prima parlavamo di Trump e ben e ben detto Alessandro alla mia sinistra Trump con i Dazzi ci gioca bene nel 2019 prima quindi del covid c’erano dei Dazzi enormi nei confronti della Cina

Soprattutto su queste materie prime che poi poco prima delle elezioni ha deciso di togliere e quindi questo ha ingenerato nei mercati delle materie prime del dei movimenti e delle oscillazioni a dir poco paurose che poi dopo il covid che è arrivato dopo e ovviamente poi il conflitto ci hanno messo ulteriore come dire

Benzina nel fuoco e quindi abbiamo visto dove sono andati a finire per esempio l’olio di girasole che normalmente una bottiglia dovrebbe valere €1 è andata a finire a €3 Beh la stessa pasta un certo Al di là delle speculazioni che poi sono state F la stessa pasta Ovviamente ha

Risentito così come in Ucraina il 28 di febbraio del 2000 22 quindi la guera è scoppiata di venerdì al lunedì Noi avevamo le navi pronte al carico e a e era l’Ungheria orban e sempre in primavera del 22 vucic in Serbia entrambi l’Ungheria Ovviamente è un paese che dovrebbe rispettare quelle che

Sono le regole del Commercio europeo quindi è all’interno della comunità e stamattina al quoa si parlava e molto spesso ci si lamentava che questi paesi rispondono e assolvono a delle regole quando gli fa comodo quando non gli fa comodo no e lì è stato un esempio lampante perché orban per paura di avere

Di essere come dire depauperato delle materie prime in un momento in cui il conflitto Sembrava sembrava volgere verso una situazione veramente difficile nei confronti dell’Ucraina ha deciso di mettere dei bandi all’esportazione così come vucic in in Serbia ha avuto le elezioni lì i primi giorni di aprile del

Del 22 un mese prima per evitare incrementi di prezzi e soprattutto per godere del diciamo così del del bene del benessere e quindi mantenere bassi i prezzi all’interno del paese nonostante la Serbia non sia nella Comunità Europea ma gode di una serie di agevolazione di preadesione alla comunità europea ha

Messo anche lui dei bandi all’esportazione quindi noi ci siamo trovati dalla sera alla mattina che i nostri convogli ferroviari che partono da queste pianure della Pannonia Non caricavano più perché il governo aveva messo cosiddetti bandi all’esportazione e come come si reagisce a una situazione di questo genere è indispensabile così

Come fanno tutte le aziende ovviamente diversificare diversificare molto sia dal punto di vista geografico che dal punto di vista anche logistico quindi dei mezzi di trasporto e e poi è anche indispensabile agire ed interagire con la parte politica perché la parte politica su questi aspetti ha un ruolo

Insostituibile io non posso andare a parlare con questi signori ovviamente ma a quel tempo c’era draghi il nostro governo Sì lo può fare e E così è stato fatto perché poi diventa un problema l’Italia Orta dalla dalla Serbia e dalla Ungheria un molto di questo prodotto noi come

Azienda siamo i primi importatori di quel paese dal soprattutto della Serbia e quindi veramente rischiava di mettere in difficoltà quindi ci vuole una strategia aziendale di diversificazione degli approvvigionamenti le faccio un altro esempio quando nel nel 20 e poi chiudo è scoppiato il covid le navi che caricavano in Brasile

In Argentina poi vi ricordate che noi italiani Eravamo gli unici appestati poi non ne parliamo di non Abano Ma cos’era Lì vicino a noi dovè scoppiato il covid avò Avo uganeo Insomma Avo uganeo noi eravamo come dire un paese un paese appestato non volevano caricarci le navi perché le maestranze e quindi

Tutto la la la diciamo così le maestranze che accompagnavano il prodotto potevano arrivando nei porti italiani prendere il covid quindi che cosa abbiamo dovuto fare Abbiamo dovuto garantire alle compagnie di navigazione che qualora fosse successo qualcosa i famosi 15 giorni di quarantena erano a carico dell’azienda acquirente quindi diciamo

Che quello che potrebbe succedere quest’anno Sul fronte geopolitico è acqua di rose rispetto a quello siete ben allenati Siamo ben allenati Sì siamo siamo sicuramente ben allenati anche poi no no no no voglio dire adesso abbiamo anche avuto un’altra grande fortuna in questo marasma che le aziende le grosse

Multinazionali hanno che dipendono ormai dai governi oggi noi in Europa nel Mediterraneo in particolare siamo riforniti dai cinesi e dagli americani con due grosse strutture molto grosse che dipendono che non sono una Ovviamente quella cinese è molto filog governativa è emanazione dello Stato e gli americani non è emanazione dello

Stato ma è un’azienda da 140-150 miliardi di fatturato che ovviamente non può non avere e non rispondere a determinate direttive che vengono date dai governi loro in primis si sono come dire ritirate e in questo in quella occasione lì per chi era diciamo così veloce reattivo c’erano si aprivano anche delle

Opportunità quindi non sono stati solo per noi dei momenti di difficoltà ma sono stati anche delle opport delle grandi opportunità che abbiamo cercato di cogliere per quello che ci competeva Sì perché diamo un’idea delle vostre dimensioni quanto fatturate noi fatturiamo circa un miliardo e mezzo Ecco e contro i 140 che abbiamo detto

Voi vi trovate questo vale anche per voi a competere con le grossissime multinazionali cioè i rapporti di forza sono questi qua Però forse proprio il periodo covid ha dimostrato come le dimensioni piccole che magari non vi consentono di fare mega investimenti che fanno gli altri di condizionare i mercati però siete stati velocissimi

Quanto a a reazione ad adattarvi Alle nuove condizioni quindi è come una barca vela che si muove con più agilità rispetto a una corazzata forse la ragione per cui l’economia italiana è andata meglio di quella tedesca in dal covid in poi Allora Sì beh insomma io credo che in

Qualche maniera questo questo tipo di conformazione dell’Industria italiana centri e io anch’io volevo raccontare un un episodio scoppia la che ci riguarda riguarda il nostro mondo mondo dell’acciaio scoppia la guerra Russia Ucraina l’invasione della Russia e l’Ucraina noi avevamo un contratto di fornitura di un semiprodotto Tra l’altro

Un semiprodotto innovativo per cui che doveva arrivarci dalla Russia Naturalmente la Russia viene vengono blocca delle importazioni non si poteva neanche neanche più pagare per cui voglio dire non si riusciva neanche più a far girare i soldi con le banche per cui era impossibile e questo è stato un gravissimo danno per

Noi perché ripeto il prodotto era un prodotto interessante oltretutto si stava anche sperimentando ma secondo me la la l’agilità che è quello che diceva anche Mauro Fanin prima l’agilità della nostra industria è quella di riuscire in momenti come questo di difficoltà quando ti viene mancare un importante canale di

Fornitura di cercare altri canali di fornitura che magari in quel momento non hanno la qualità che ti garantiva il precedente fornitore ed ecco allora la bravura Secondo me dei tecnici e di chi lavora dietro a queste cose italiani è quella di far crescere e di aiutare il tuo nuovo fornitore a raggiungere o

Cercare di raggiungere un livello qualitativo che assomigli in qualche maniera a chi hai dovuto per qualsiasi motivo abbandonare perché la situazione internazionale non ti consente più di avere di avere per cui credo che il fatto della dell’agilità le dimensioni da un certo punto di vista ti penalizzano per quello che riguarda il

Nostro mondo per esempio il Green Deal ci pone davanti a momenti di investimenti che saranno mostruosi e sui quali chiaramente non c’è non c’è si devono fare per perché si devono fare ne vale il nostro futuro l’ho scoperto di recente perché no associamo sempre l’ aziende le aziende siderurgiche

Uguale inquinamento in realtà le aziende italiane sono all’avanguardia anche dal punto di vista Green nel mondo dell’ come dice il presidente gozi che tutte le volte il mio presidente Feder Acciai lo dice tutte le volte l’acciaio italiano è l’acciaio più Green del mondo credo si possa dire d’Europa di sicuro

Perché è un acciaio da forno elettrico forno elettrico ha emissioni di CO2 che rispetto all’alt forno l’altoforno è il vero acciaio diciamo l’acciaio primario è l’acciaio d’altoforno credo che siano un decimo e per cui Insomma l’acciaio italiano è da questo punto di vista parte da un vantaggio competitivo notevolissimo perché ripeto

Gli investimenti che ci saranno richiesti saranno sempre investimenti mostruosi ma non saranno come chi deve provare ad abbattere La CO2 su un altoforno Il problema è che chi ha un altoforno ora cercherà di eh Come posso dire convertire la produzione cioè chiudendo gli altri forni e passando a

Forno elettrico e il problema vero del futuro per Chi produce acciaio in Europa Non solo in Italia è che verrà a mancare la materia prima perché tutti già ora siamo deficitari in Italia credo su 24 milioni di tonnellate dall’anno che vengono usate di rottame credo che ne importiamo 7-8 Poi dipende chiaramente

L’anno e e il ciclo economico per cui siamo già deficitari a livello europeo lo siamo ancora di più abbiamo vicino dei paesi che hanno dei degli all’import Turchia Per cui credo che per noi sarà una sfida assolutamente molto complicata in futuro Ripeto per cercare di soddisfare quelli che sono i dettami del

Fit for 55 e per cercare di competere a livello internazionale dove Ripeto la materia prima verrà a mancare sempre di più lei ha toccato un altro degli argomenti fondamentali di cui chiederei ad Alessandro Aru di parlare quest’anno la nuova La Nuova Europa politica Eh che cosa dobbiamo aspettarci visto che le di coalizioni

Di chi può vincere chi può perdere però poi perdiamo di vista la sostanza L’Europa è stata definita ed è fino a questo momento un’Europa che norma molto norma tantissimo Un sacco di normative in tutti a volte costringendo un po’ no in qualche camicia di forza gli stati e le imprese

Paesi che danno aiuti di Stato che vengono camuffati non lo sono altri che vengono e è un’Europa che decide poco velocemente possiamo aspettarci qualche cambiamento da questa elezione cioè come ci stiamo andando verso le elezioni di giugno allora sono pessimista purtroppo e anzitutto perché l’Europa occidentale la prima cosa che dobbiamo considerare è

Una delle tendenze più importanti del nostro secolo quindi quello iniziato nel 2000 il declino dell’Europa occidentale l’Europa occidentale ha aumentato il suo divario nei confronti degli Stati Uniti già soverchiante in termini militari Insomma non può essere ovviamente nemmeno considerato ma in termini economici e tecnologici in modo impressionante diciamo questo è il dato

Generale il Financial Times ma anche Alt diverse altre testate Hanno dedicato molta attenzione a questo punto non è ancora entrato abbastanza nella testa del persone che questa è una delle due tendenze del mondo e poi ovviamente la grande tendenza economica è che l’Asia orientale è il centro della manifattura

C’è stato c’è stato un grande richiamo di Mario Draghi che è stato mondiale Sì cioè la la situazione la situazione Insomma è seria ehm lo ricordiamo magari per per i ragazzi il il richiamo di draghi è stato incaricato di preparare un documento sulla competit deve fare l’Europa per essere competitiv come si diviene

Competitivi rispetto a questo fatto cioè come si affronta un mondo dove Eh diciamo i grandi vettori della tecnologia Sono principalmente statunitensi e in parte cinesi Industrie se interi settori letteralmente inventati o perfezionati dagli europei La chimica e l’automotive eh ci sono insomma le aziende tedesche che si sono fregate da sole convinte che

Sarebbero andate in Cina a vendere la loro roba ai cinesi poi adesso è arrivata a byd e il che vende le sue cose ai cinesi un’azienda di daella mobilità elettrica e a tutto il mondo diciamo la situazione è questa Sì magari lì si aprirebbe un altro poi sì Poi ci

Saranno altri Oppure diciamo pensate Microsoft Microsoft È un’azienda che tutti Avete presente presente 30 anni fa all’azienda di Windows nelle rivoluzioni tecnologiche su successiva cioè quella di internet dei motori di ricerca e poi il mobile si diceva che Microsoft era finita perché non riusciva più a stare dietro a queste

Rivoluzioni tecnologiche ora Microsoft capitalizza 3000 miliardi di dollari la borsa italiana cosa sarà 600 miliardi tutta Insomma e i giganti tecnologici statunitensi sono anche andati in declino e poi tornati oltre e poi hanno un forziere di capacità di investimento per cui Apple fa così 70 miliardi di investimenti

Stiamo parlando di una poi una forza finanziaria Incredibile in Europa stiamo a parlare di unione dei mercati di capitali cosa da 15 anni eccetera quindi il e io personalmente penso soprattutto essendomi occupato un po’ di tecnologia Basta con queste regole sono diventate una gabbia e il Non è vero che

Tu diventi una potenza Mondiale Attraverso le regole diventi una potenza mondiale liberando le energie delle aziende conoscendo le tue filiere decide facendo delle scelte dicendo difendo questo qualche regola che tut Ciule certo diciamo devi tutelare la privacy eccetera Però tu diciamo ai cioè ai temi dell’intelligenza artificiale mi sono

Dedicato un po’ negli ultimi mesi perché c’ho scritto un libro e io personalmente non trovo nulla di stimolante di utile in tutto quello che ha fatto l’Unione Europea da questo tempo se non per alcune aziende alcuni talenti che continuano ad esistere insomma in Europa e in Francia in particolare se non

Consideriamo il Regno Unito a livello universitario accademico continuiamo ad avere delle grandi capacità a livello industriale in Europa in tanti settori abbiamo dei delle nicchie anche ancora eccellenti e mi sembra che tutta questa architettura istituzionale che abbiamo creato sia sconnessa rispetto agli elementi di dinamismo della società

Quindi la scossa che deve arrivare è che diciamo Questi pezzi del del del dinamismo che in Italia Insomma li abbiamo sentiti poi le loro aziende non sono microimprese di 12 persone no ci mostrano che non riescono a stare insomma faticosamente Ma alla grande contro dei Giganti Ma hanno una loro

Forza e poi ci sono delle altre nicchie a un a un certo punto Diciamo bisogna liberare le energie di questa gente attrarre Talenti formarli e quindi una SC però è anche vero che con allora loro sono una dimostrazione molti imprenditori italiani si sono fatti gli anticorpi più che sufficienti con un sistema Italia

Che certamente non era costruito certo un tessuto non favorevole all’imprenditore e anche un sistema culturale spesso anti adesso sta un po’ cambiando ma un un clima anti impresa si è spesso respirato nel nostro paese loro si sono fatti gli anticorpi le le aziende sono cresciute vanno nel mondo

Sono leader in settori di nicchia anche tecnologici totalmente insospettati Non ne parliamo mai ma è così D’altra parte è vero anche che con questo sistema ci dovete avere a che fare in continuazione perché le regole non è che non si possono rispettare quindi diciamo da un

Lato c’è un c’è un fattore se vogliamo anche politico e il che io penso la profondità e la severità del contrasto tra Stati Uniti e Cina obbligherà questo nuovo contesto europeo a una maggiore interconnessione col sistema statunitense Quindi da un lato questa interconnessione di mercati con

Gli Stati Uniti che poi basata anche su un sistema di valori sarà più forte e e probabilmente diventerà più rafforzerà in qualche modo il mercato unico quindi tu puoi avere un disegno generale su questo Solo che se questa nostro rafforzamento di mercati euro Atlantici Comunque lo ing abbiamo in una serie di standard

Troppo diciamo non abbastanza meditati bisogna confrontare e io penso che comunque i politici europei un po’ l’abbiano capito rispetto a prima no questo approccio quello di timmermans il responsabile delle politiche ambientali Cioè questo signore nel 2019 è perché dobbiamo dire le cose come stanno sostanzialmente ha fatto delle

Chiacchiere quindi è arrivato e ha detto dobbiamo essere verdi eccetera ha presentato una cosa dove c’erano dei numeri entro questa data dobbiamo fare questa cosa ma queste persone non conoscevano diciamo e come è fatto una batteria per esempio una batteria sono dei procedimenti chimici Quindi tu hai alcune aziende che devono fare questa

Cosa Quindi se voi tu a Quelle aziende gli dici guarda non puoi emettere questa cosa tu la batteria non la puoi fare e quegli stessi si mettono a fare questa cosa in Cina ora quindi hanno avuto questo atteggiamento di dire dobbiamo essere i primi al mondo ma se sei primi

Sei il primo al mondo a fare una cavolata e il non è utile perché poi invece arriva agli Stati Uniti e dici Guarda faccio la mia legge verde la mia legge verde sono dei crediti fiscali automatici per il fatto che tu ti Costruisci una cosa che all’ 80% è negli

Stati Uniti se fatta così al 50% negli Stati Uniti si è fatta così certo qualcuno è scontento qualcun altro è contento ma tutti capiscono che cosa è quella roba quindi diciamo impari da un’esperienza ovviamente magari ci fai una figuraccia perché è sempre Sei sempre gli stessi che ha detto una cosa

E poi ne dici un’altra ma chi se ne importa L’importante poi è che dopo impari per fare dei provvedimenti che tengono conto della tua realtà industriale e di dove vuoi andare e penso che eh diciamo la prossima Commissione Europea Comunque lo possa fare meglio rispetto a come a come si

Sono presentati l’altra volta perché non non hanno capito Eh diciamo che questo gioco soprattutto adesso non si può più fare senza andare in profondità c’è il rischio che continuino a farlo cio Cioè se devo dire qualcosa di di positivo è questo sostanzialmente ma ho premesso che ero pessimista e preoccupato Beh

Temo che lo siano anche loro ma proprio per questa ragione come ci si muove in un contesto in Italia avete imparato a muovervi tra la burocrazia lacci leggi ma dovendosi muovere nel in Europa e nel mondo in un’Europa che è una ragnatela di di di di normative a

Volto contrastanti che non tengono conto ins Pens penso Non è che ti dicono dobbiamo andare verso l’auto Green Non è che ti dicono vacci come ci vuoi ma come come vuoi ma vacci ti dicono devi farlo per forza con l’auto elettrica poi se ibrida non gli interessa se c’è se

L’idrogeno è più verde Non vogliono neanche saperlo hanno deciso che quella è la strada e lì si va Come ci si muove in questa Europa qui in cui si hanno delle idee di si continua a crescere soprattutto si hanno delle idee Ma bisogna anche rispettare le regole palesemente Eh come dire non non

Realistiche ci si muove eh non è facile non è facile perché le normative ovviamente mentre con il nostro governo Ovviamente poi anche dialogare e con l’Europa è già più difficile ovviamente dialogare E quando ci sono delle prese di di posizioni come il presidente della commissione olandese TIM timmermans Eh

Che era che era veramente Cioè era esagerato anche nel mondo del dell’agribusiness è colui che poi ha coniato una nuova agricoltura il Green Deal che tutti conosciamo il Farm to fork che tutti conosciamo e e Che prevedeva che un quarto delle superfici della Comunità Europea dovessero essere trasformati in agricoltura biologica

Senza tener conto che l’Europa Sì è una una una un continente un piccolo continente che comunque è autosufficiente per alcuni prodotti ma per esempio per altri è fortemente deficitario e non ridurre le produzioni interne vorrebbe dire ridurre quella che è la la riserva strategica del nostro continente europeo ed è

Pericoloso e così come anche le normative sui fitofarmaci sulle riduzioni che sono che ben vengano ovviamente devono ovviamente però essere accompagnate da un percorso e non può essere una normativa che tu Vuoi applicare dalla sera alla mattina così come sull’ Automotive o sui o sui appunto sui fitofarmaci perché che

Questo crea delle delle delle disfunzioni del sistema che poi è difficile rimettere in funzione quando tu perdi determinate determinate professionalità determinate aree di produzione parlo del mio settore determinati quindi capacità di di di di degenerare materie prime e poi è difficile Non è che poi dalla sera alla mattina puoi ripristinare poi perdi

Anche un sistema perdi un sistema di persone di organizzazione e una manualità che deve essere e quindi in questo in questo contesto qua come ci si muove ci si muove noi guardi adesso ci sono le elezioni fra qualche mese ma noi adesso anche in azienda e non solo in

Azienda Ovviamente l’Europa deve fare i conti con delle normative che vengono dalla precedente commissione che sono praticamente inapplicabili e sarebbero applicabili al primo di gennaio del 2025 non sappiamo oggi Come applicare queste norme non sa l’Europa Come applicare le materie prime per esempio che arrivano da Zone e potenzialmente

Sensibili parlo del Brasile parlo della Malesia quindi è vero che bisogna normare è vero che bisogna tracciare è vero che bisogna presidiare i terreni e difendere determinati ecosistemi che si sono che che che rischiamo di perdere questo è è è è è sacrosanto ma non possiamo pensare

Di farlo In tempi così stretti perché non è possibile è materialmente impossibile quindi ci si muove cercando di fare lobby di muoversi Appunto quindi insieme di far rendere conto a una politica che è avulsa da da quello che succede perché il grosso problema che che abbiamo qui del nostro paese

Ovviamente che spesso la politica non sa non non non non non conosce il territorio ma anche a Bruxelles è la stessa identica cosa cioè questi qua vivono a volte su un altro mondo legiferano senza sapere a che cosa vanno incontro al discorso FAO ricordo una battuta che faceva spessissimo Tremonti

Per i ragazzi lo dico è stato un ministro del dell’economia per molti anni diceva legiferano sulla curvatura delle banane ed era vero c’era una normativa che stabiliva quali che curvatura dovessero avere le banane per poter essere in Europa vi rendete conto che siamo l’acciaio è un altro è un

Altro settore che ha a che fare con questi problemi Beh abbiamo Sì devo dire la verità che che anche con esperienze personali negli anni di presidenza della Feder insomma le le visite a Bruxelles che per noi è chiaramente un Un interlocutore fondamentale erano sempre visite molto complicate però e voglio

Testimoniare questa cosa anche dicendo anche se l’Europa poi nasce Dala Comunità Europea Carbone acciaio dall’Europa del carbone dell’acciaio ncle C il nucleo fondatore Esatto ma per rafforzare questa cosa voglio dire il fatto che che lavorare in Europa è è è molto complicato arcelor Mel che è il più grande produttore mondiale di acciaio

Indiano di origine ma un Player mondiale sulle sue posizioni europee sta sinceramente pensando Non dico di ritirarsi ma di ridurle moltissimo le produzioni europee di assel armita Sono in forte contrazione adesso Taranto aveva anche altre motivazioni per carità non è mica solo questa ma diciamo a Taranto l’ilva

Sull’ilva la confusione diciamo era un mix tra Europa e Italia una cosa molto complicata però l’atteggiamento è un pochettino quello là in un contesto di grossissima confusione nel quale si fa fatica ad individuare la strada nella quale andare con gli investimenti e sono investimenti sempre pesantissimi e sbagliar non è

Consigliabile un Player mondiale sta pensando sinceramente di ritirarsi dall’Europa di ridurre moltissimo le produzioni in Europa per cui insomma questo è un tema Come si possono affrontare Guardate soprattutto in momenti come questo di di di di grandissima voglio dire confusione perché OG effettivamente è un momento di grande confusione credo

Che però il miglioramento del prodotto e il fatto che lo rendi sempre più competitivo sia una ricetta che per gruppi Come il nostro sia sempre valida e anche il miglioramento da un punto di vista di impatto ambientale per cui gli investimenti sono quelli che secondo noi salveranno anche il nostro debole perché

È un acciaio debole acciaio europeo Cioè è debole guardo del contesto all’interno del quale si muove per cui Insomma all’interno di questo contesto un contesto diff difficile io credo che gli investimenti corretti nei miglioramenti qualitativi e quantitativi cioè ridurre i costi di produzione siano sempre quelli che possono Ha citato

Arcelormittal dice l’acciaio europeo è un acciaio debole però è un è un continente in cui sono arrivati arsel or mittal gli altri indiani di jindai mi pare si chiami jindal Certo bisogna St reso Sì ma hanno avuto gioco facile perché è stato reso debole anche da queste normative Beh come

Diceva il professor Aresu Diciamo che dal 2000 da quando 2000 in poi la confusione si è cominciata a loro sono arrivati prima erano arrivati prima approfittando c’erano altre situazioni c’erano altre situazioni Diciamo che nel corso degli ultimi 10-15 anni il contesto competitivo all’interno del quale ci si muove è un contesto

Competitivo molto più complicato a livello europeo rispetto ad altri paesi e questa è una cosa che è testimoniata in maniera molto chiara da ripeto ci sono i bilanci che parlano basta andare a vedere i bilanci di qualche produttore americano che sono costantemente migliori rispetto a quelli dei produttori europei per cui Insomma

Vuol dire che c’è una situazione di contesto che è una situazione un pochettino diversa però se le imprese italiane non per fare la svelata alle imprese italiane perché non non è il caso alcune sono buone imprese si fa bu imprese si fa cattiva impresa Cer Eh

Però è un dato di fatto che ci sono imprese italiane che sono leader A livello mondiale magari in nicchie super specializzate però lo sono eh nessuno è capace di fare certi prodotti come li facciamo noi è questo la la diciamo la via di fuga che gli imprenditor siamo leader perché seguono

Esattamente Quella strada che dicevo prima io grossissimi investimenti anche nei prodotti che hanno diciamo margini di contribuzione più bassi e i Player italiani sono Player che possono competere pur ripeto all’interno di un contesto molto difficile ma possono competere non dico in tutto il mondo perché questo sarebbe esagerato ma in

Gran parte di esso ci sono produttori italiani e produttori di commodity per cui diciamo il livello più basso della della nostra filiera che esportano in 40 paesi al mondo Per cui se esportano in 40 paesi al mondo vuol dire che competono in 40 paesi al mondo e ripeto all’interno di un contesto competitivo

Nostro che non è sempre così facilmente gestibile bene Abbiamo il tempo per alcune domande lui è un affion nostro Viene a tutti i festival Bruno vero ricordo male grazie No io avevo una domanda per per il dottor Aresu Io so che che al piacciono molto gli scenari Quindi io propongo eh di

Eh immaginare uno scenario m Diciamo che io spero che non avvenga come tutti in questa sala credo però non non ho potuto fare a meno di chiedermelo più volte mi sembra la persona giusta per chiederlo quindi ehm se ovviamente facendo tutti gli scongiuri possibili se la la guerra dovesse estendersi anche

All’Italia la guerra in Medio Oriente Perché quella è diciamo la più imminente se ha qualcosa in contrario mi mi dica Si soffermi anche su sulla priorità delle guerre che possono a scoppiare e Eh cosa farebbe il governo italiano poi una domanda per il dottor Benz e il dottor Fanin Eh io volevo

Chiedere sempre considerando lo scenario catastrofico con tutti gli scongiuri annessi e connessi volevo chiedere se Eh cosa fareste o come considerer reste Se ci fosse un fosse Imposta un’economia di guerra e diciamo la tut i riservisti non bastassero quindi venissero chiamati anche giovani Eh lo so però considerata anche

Quella quel quello scenario e quindi mancasse forza lavoro Grazie Allora comincia dunque l’estensione delle guerre Allora da un lato sempre appunto facendo gli scongiuri C se una guerra nucleare non ci possiamo fare nulla e È abbastanza evidente No non siamo una L’Italia non è una potenza nucleare le potenze nucleari

Sono altre se a un certo punto Eh insomma è una cosa che è una cosa del mondo a cui comunque diciamo come come esseri umani dobbiamo pensare No c’era un bellissimo libro di un ex segretario alla Difesa degli Stati Uniti William Perry che è stato segretario alla difesa nell’amministrazione Clinton e quindi

Aveva gestito alcuni elementi poi della fine dell’Unione Sovietica sul sugli armamenti nucleari e insomma se leggete il suo libro questa persona pensava a questo scenario che abbiamo un po’ espulso e secondo me oppenheimer è stato un film importante anche per questa ragione No alla fine ti dice che nel nel

Mondo questa cosa c’è e il non ci possiamo fare niente ma questa cosa c’è l’estensione geografica delle guerre Allora per quanto riguarda il conflitto in Medio Oriente una sua estensione geografica che ora non sembra la cosa più probabile Però riguarderebbe il Libano anzitutto ed eventualmente E poi lì appunto

Potrebbe diventare un conflitto ancora più pesante l’iran quindi difficile che questa cosa venga da noi diciamo per la nostra sicurezza rispetto a questo diciamo la nostra sicurezza come italiani è sempre più più pericoloso per esempio importante monitorare il rischio terroristico nel paese in relazione a questi temi e poi guardare a un

Eventuale deterioramento che potrebbe sempre avvenire della Libia che che non diciamo ci sono delle cose delle prossimità geografiche per l’Italia che noi non dobbiamo Dobbiamo dimenticare perché succede qualcosa di terribile insomma in un certo senso legato ma non così prossimo a noi diciamo la situazione della Libia è qualcosa che

Deve deve continuare a essere vista con attenzione e per quanto riguarda l’estensione invece dall’Europa orientale difficilmente toccherebbe subito l’Italia e naturalmente sia per loro indole e per prossim geografica e lo si vede sono sia i paesi baltici che la Polonia ma anche altri paesi dell’area e poi i nordici Insomma con una posizione

Sicuramente diversa rispetto al passato per gli eventi degli ultimi 3 anni la Svezia ma anche la stessa Finlandia che vedono maggiormente questo pericolo cioè la la geografia da quel punto di vista per per quando non stiamo parlando di di conflitti totali assoluti e un’ultima battuta su quindi la mentalità italiana

Sulla sulla sicurezza questi Conf alcuni di questi conflitti sono importanti per noi non non dimentichiamo per esempio il presidio delle rotte marittime che è un tema che è entrato maggiormente nella coscienza generale su sulla base di questi ultimi conflitti quindi stiamo andando verso un mondo verso dove il presidio della

Sicurezza Marittima è più importante e diviene una responsabilità non solo degli Stati Uniti che sono il tradizionale diciamo Security provider da questo punto di vista e non solo della potenza delle rotte commerciali da parte del controllo dei porti in particolare cinese per le dimensioni del commercio internazionale nell’asia orientale Ma anche degli

Italiani quindi la il fatto che ci sono delle Eh ci sono e ci saranno delle navi militari in alcune rotte commerciali è probabilmente un elemento che sarà più permanente nel nostro tempo magari delle navi militari italiane più facilmente in futuro dovranno anche accompagnare E difendere e alcuni nostri interessi nel Mediterraneo per

Esempio diversi anni fa questa questo tema si era posto per esempio per esempio per esempio con la Turchia Il la Turchia arriva dici insomma in alcune di quelle zone che nella loro opinione sono contestate e fai dei giacimenti da quella parte che se sei un’azienda italiana non lo puoi fare e il

Probabilmente nel mondo a cui ci stiamo avviando vicino all’azienda italiana che farà i suoi interessi su uno giacimento un giacimento di in in Mari Greco ciprioti e ci saranno anche delle delle navi militari italiane E questo potrebbe determinare ulteriori tensioni effetti sulla nostra sicurezza interna quindi

Diciamo oltre a quello che ci dice la fine del film oppenheimer che comunque è importante poi dobbiamo abituarci a preoccuparci di queste cose che possono essere prossime per per le nostre vite dei prossimi anni grazie grazie per la tua domanda Allora guarda un imprenditore non è come i gatti a sette

Vite ma almeno tre piani un piano a un piano B e un piano C ci dovremmo inventare ancora un ulteriore piano Noi siamo ottimisti per natura e non pensiamo che questo possa succedere come bene Ci ha detto Alessandro però voglio condividere con voi anche questa considerazione è

Vero che siamo in un momento di tensione di Alta tensione a livello globale Siamo in un momento in cui lo si diceva anche stamattina la democrazia è in crisi Alessandro Mi correggerei ma l’altro ieri ho letto sul Corriere un trafiletto in cui riportava che su 134 paesi

Analizzati per la prima volta dopo 20 anni 63 sono governati da democrazie e 73 sono governati da autocrazie più o meno e quindi ovvio che questo aumenta la la tensione Ovvio che gli interessi del paese diventano del singolo paese diventano preminenti o preponderanti però c’è una Regola fondamentale c’è una Regola fondamentale

Ci sono ovviamente i governi Ma ci sono anche i popoli i popoli sono cresciuti i popoli ambiscono alla pace ambiscono alla crescita dei paesi delle Nazioni dei figli quindi voglio dire rischiamo ovviamente che il conflitto Ancora continui però dobbiamo tener conto che ovviamente ci sono nel mondo 8 miliardi siamo di

Persone che tutti quanti ovviamente ambiscono alla pace Io credo anche [Musica] che il cibo sia un’unione per il mondo perché alla fine nel mondo per ora e per fortuna e per fortuna c’è cibo per tutti e il mondo appunto abbiamo detto siamo in 8 miliardi il le popolazione mondiale

Cresce dell’ 1% all’anno i consumi mondiali crescono del 5% all’anno e fortunatamente ci sono risorse per alimentare tutti perché se effettivamente non ci fosse cibo per tutti allora il problema potrebbe essere molto più grave e quindi quello che noi auspichiamo che appunto questa situazione rientri e quindi dobbiamo essere tutti anche un

Po’ ottimisti e pensare che qualche volta me lo ricorda mio figlio che lo vedo in fondo là dice Ma sai qualche volta noi tendiamo a sopravvalutare il presente e a sottovalutare il futuro come dire siamo presi oggi da mille cose che succedono conflitti eh governi elezioni e tendiamo

A reagire anche ovviamente in maniera quasi istintiva per prendere e e per attrezzarci a quello che succederà in realtà quello che sta succedendo adesso noi lo dobbiamo leggere con ottica anche di medio lungo periodo e perché le conseguenze delm dei traffici marittimi dell’area del Mediterraneo adesso Eh il problema

Del del del Mar Rosso si trasformando in navi che devono passare ovviamente passano circon navigano l’Africa devono rientrare in Gibilterra oppure L’alternativa è andare nel nord Europa Quindi abbiamo delle delle delle Come dire ci sono dei fattori che sono Diciamo che pesano che potrebbero pesare sulla nostra economia e sul nostro

Sviluppo altri fattori che creeranno opportunità quindi noi crediamo che continuando ad investire con continuando parliamo della in questo momento dell’agroalimentare quindi a essere eccellenze nel mondo il mondo trovi E ritrovi il suo equilibrio e quindi vogliamo essere fiduciosi e s cerca di esserlo anche tu che è bene Si vive molto

Meglio Io invece volevo cogliere lo spunto che la domanda ci dà per dire E P così da un altro punto di vista ma il tema di riflessione che il problema della manodopera ce l’abbiamo già e si fa molta fatica a parte la questione della denatalità e quant’altro che insomma ci

Addentreremo in un campo complicato però già ora si fanno fatica a reperire le figure professionali che l’evoluzione tecnologica che è richiesta faccio una piccola parentesi perché stamattina Gregorio de felic ci ha presentato una ricerca 2 milioni e mezzo di posti di lavoro mancano C sono da coprire questa questa la

Tocchiamo tutti i giorni una una ricerca di figure ripeto con delle competenze è una ricerca quasi disperata e Allora giustamente le aziende hanno trovato un altro sistema che è quello di dire ok non lo trovo con le competenze lo prendo assumiamo diciamo delle figure che siano meno preparate e la formazione

Viene fatta internamente ma anche là Comincia a diventare un percorso che che si complica moltissimo per cui volevo rispondere alla domanda che senza andare in cerca del del momento catastrofico il tema della manodopera è già oggi Un tema che ha la stessa Valenza se non di più

Perché parliamo di uomini se non di più di uomini e di donne Logicamente se non di più rispetto a quella diciamo che ci viene proposta magari da uno scenario più catastrofico quello sarà il tema per le nostre aziende da qua ai prossimi 10-15 anni su questo faremo faremo degli

Altri incontri perché è un tema a sé grazie Abbiamo esaurito il tempo non so se c’era qualche altra domanda ma c’era qualche domanda Qui no E grazie a tutti Buona serata Ci [Applauso] vediamo l

Intervengono Alessandro Aresu, analista geopolitico, consigliere scientifico rivista Limes, Alessandro Banzato, presidente Acciaierie Venete, Mauro Fanin, presidente e amministratore delegato Gruppo Cereal Docks

Conduce Raffaella Polato, inviata speciale Corriere della Sera e direttore Festival Città Impresa

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