Il Terribile Problema Nascosto della Gioventù Giapponese | Toyoko Kids

La gioventù giapponese è afflitta da un problema nascosto del quale si tende a non parlare, divenuto più rilevante soprattutto negli ultimi anni. Ragazzi e ragazze stanno lasciando le loro case, ma qual è il motivo? E dove vanno a finire? Ve lo spiego oggi passando attraverso ad una subculture completamente nuova nata da poco nel Sol Levante: i Toyoko Kids.

Link utili del canale:
https://linktr.ee/BeyondOrdinaryBorders

Acquista il merch ufficiale di Beyond Ordinary Borders!

Beyond Ordinary Borders Official Merch

Abbonati a questo canale per accedere ai vantaggi:
https://www.youtube.com/channel/UCSWCIirfgS9kis3VP5OtNnQ/join

39 Comments

  1. Mi è sfuggita quale sia la relazione fra i Toyoko kids e quanto avviene negli Host.
    I ragazzi in questione vi sarebbero coinvolti in qualità di vittime o di "carnefici"?

  2. Saprei dirti una situazione speculare corrispettiva, ma qui in Italia, per ciascuno dei casi portati. Tutto il mondo è così paese, e ogni società raccoglie ciò che semina.
    Per me, sono molto colpito ed ammirato di come questi ragazzi si aiutino ed organizzino tra loro.

  3. Quando sento quant'é duro la scalata alla carriera, gia nelle scuole, mi fa davvero strano che Nobita di Doraemon, avesse voti peggiori dei miei, che facevo lippe un giorno sí e un giorno anche. Con tutto lo schifo che son riuscito a fare dalle elementari fin la matura, dovrei esser un disoccupato e viver sotto un ponte. Invece lavoro come oss in pronto soccorso. In questi momenti, ringrazio d'esser italiano.

  4. Grazie mille per questi contenuti! Se possibile, mi piacerebbe un tuo futuro video in cui parli della situazione attuale della mafia/yakuza in Giappone. So che nei recenti anni, circa gli ultimi 15-20 anni, il fenomeno è diminuito molto, tuttavia il pensiero ogni tanto va anche alla yakuza. Sarà perché sono a Kitakyushu per la mia magistrale da ormai 7 mesi circa, e qui al sud è dove la yakuza è nata, però il timore di finire ogni tanto in posti dove sia ancora presente c'é. Mi basta anche solo pensare a quando in uno dei primi giorni, per andare a visitare il castello di Kokura, sono passato a caso davanti ad una delle strade del red light district di Kokura. In un attimo almeno 4-5 persone sono uscite dai loro rispettivi edifici (erano locali e soaplands), per salutarmi e tentare di invitarmi all'interno… E diciamo che almeno la metà di loro non avevano un' aria rassicurante. Oppure quando sono stato alcune settimane fa a Hiroshima per il week-end, e sono andato in un Sento (bagni pubblici tradizionali, non onsen poiché non era acqua termale naturale, ma riscaldata) per darmi una rinfrescata dopo aver fatto hiking tutto il giorno Miyajima, su per la montagna. Oltre la metà dei clienti delle terme avevano i classici tatuaggi full body o full schiena, tipici dei membri della yakuza. E sebbene io non voglia pensare che tutti fossero loro membri o ex-membri/ex-capi, probabilmente almeno un 50% ne sono/erano affiliati (ho addirittura visto uno giovane, sulla trentina o quarantina al massimo, con classico tatuaggio da yakuza sulla schiena e che stava lì con un bambino di nemmeno 8 anni che aveva già un piercing all'orecchio e una grossa cicatrice su parte della gola. Non ho potuto non flasharmi che fosse stato vittima di qualche faida, poiché figlio di un membro della yakuza). Insomma, diciamo che sebbene non la si vede in pieno giorno, in molte zone dove mi è capitato di camminare la sera, nei quartieri delle città che ho visitato, c'era quasi sempre la sensazione che potesse essere ancora lì presente, dietro l'angolo.

  5. Un pugno allo stomaco finché non hai iniziato a parlare dell’associazione 💜 un micro lieto fine per una storia dalle premesse tragiche.

    E poi hai detto Periodo Edo.

  6. In effetti, si … Ci stiamo "giapponesizando" (se mi passate il termine!) per molti degli aspetti negativi della cultura giapponese. Io ho dovuto lasciare l'azienda per cui lavoravo da 18 anni, una multinazionale importante sul mercato di cui non faccio il nome né alcun riferimento alla merce trattata per rispetto verso chi mi ha dato lavoro per quasi 2 decenni, proprio a causa di comportamenti, da parte della dirigenza, che si erano resi sempre più inaccettabili, al punto da causare una situazione di abuso di potere nei confronti di una parte di dipendenti, tra cui il sottoscritto, in forma di discriminazioni palesi: buste paga ferme da oltre 15 anni (a dispetto dell'aumento del costo della vita), scatti d'anzianità negati, premi di produzione negati, il tutto in una situazione sempre descritta come "estremamente positiva" di crescita sul mercato, cui però non corrispondeva alcuna forma di riconoscimento economico ai dipendenti, ma solo l'imposizione di orari e ritmi di lavoro sempre più insostenibili ed una totale indifferenza davanti ad ogni forma di abuso segnalato. Ci sono stati casi di dipendenti disabili che si sono visti insultare per la loro disabilità, o casi di altri messi da parte per problemi personali che influivano sul rendimento in modo negativo (insoddisfazione, stress, ecc…). Il peggio s'è toccato con la pandemia: una vera propria discriminazione nei confronti di coloro che non potevano assentarsi dal posto di lavoro, che non hanno ricevuto nessun genere di gratificazione per essersi presentati ogni giorno nonostante i rischi riguardanti il virus paventati dalla stessa azienda (da un lato, una rigorosissima imposizione dei limiti sociali proposti a contenere la diffusione del virus, trascinati perfino 3 mesi dopo la fine ufficiale della pandemia, dall'altra il disconoscimento dei rischi incorsi da chi doveva presentarsi a lavoro per far funzionare l'azienda a prescindere dei pericoli che questo comportava: premi di produzione a valanga per chi lavorava da casa, niente per chi era in presenza, niente aiuti economici, ad esempio come costo degli abbonamenti ai mezzi pubblici a carico dell'azienda o del costo dei taxi, per limitare il rischio di diffusione del virus). Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso, suscitando anche le proteste di coloro che fino a quel momento avevano fatto finta di non vedere, è stato il comportamento verso un collega con 30 anni di servizio, affetto da tumore al cervello in stadio terminale, costretto a presentarsi in ufficio e riprendere il lavoro nonostante la malattia riconosciuta dallo Stato, per non perdere il lavoro. Dopo quello, e tanti altri casi di persone che avevano avuto problemi di salute anche gravi e costretti a rientrare, o costrette a presentarsi sul posto di lavoro nonostante "categorie a rischio" durante il covid (es: per malattie tipo asma o simili) per evitare di perdere il lavoro, a lasciare il posto di lavoro stesso. E queste sono realtà che purtroppo oggi si trovano in molte aziende, dove "fatturare" è considerato più importante che rispettare la dignità e garantire il rispetto delle persone che lavorano nelle stesse aziende. Ogni anno che passa la situazione si fa sempre peggiore, nelle aziende italiane, al punto che perfino la Costituzione, con gli articoli a tutela dei lavoratori, viene spesso palesemente calpestata senza che nessuno, sindacati in testa, muova un dito per opporsi.

  7. Video molto significativo. Disumano come ambiente… In Italia è diametralmente opposto: deroghe e cazzeggio. Bulli verso chi vuole l'eccellenza… sproloqui senza fine. Incompetenti in carriera

  8. Sei uno dei pochi che pur non vivendo in Giappone hai un’idea chiara di come funzionano le cose qui. Ti ascolto sempre con piacere ed anche con un po’ di tristezza se penso a quello che dovrà affrontare mia figlia in questo paese. Io da Italiano mi lascio correre addosso gran parte di tutta la pressione che la vita giapponese di ogni giorno ti butta addosso, spero che Lei abbia la stessa forza e determinazione.

  9. i toyoko kids sono praticamente lo stesso fenomeno che succedeva tra i dark/emo/metallari/punk di piazza del popolo a Roma… Solo che erano meno organizzati tra di loro e non c'era alcuna rete di supporto, al massimo c'era una camionetta della polizia sempre entro 10m. Per il resto tutto perfettamente identico.

  10. Vi siete mai chiesti come fanno a tirare avanti molte famiglie monoreddito in Italia? Qualcuno dovrebbe iniziare a chiederselo.

  11. Il problema della vergogna di avere figli o nipoti con disabilità purtroppo esiste anche in Italia, ancora adesso soprattutto in alcuni paesi. 😱😱😱

  12. Grande bel video mi piace molto il mood che dai al video e anche allo studio approfondito che fai, molto felice di vedere i tuoi video ogni volta che escono