La CINA NON diventera’ il GIAPPONE del Decennio Perduto! *Le vere Motivazioni*

La Cina rischia di entrare nel decennio perduto e diventare così il prossimo Giappone Questa è la frase che vedo e sento più spesso dire in questi periodi per descrivere il rischio che sta correndo l’economia cinese la tesi di questa affermazione è che la Cina sta attraversando un ciclo economico molto

Simile a quello del Giappone degli anni 90 la crisi immobiliare la deflazione il rallentamento dell’economia l’invecchiamento della popolazione le restrizioni degli Stati Uniti eccetera eccetera Sì è vero che ci sono molte similitudini tra questi due paesi asiatici ma nello stesso tempo sono tante anche le diversità tra queste due

Economie e in questo video voglio dirvi il mio punto di vista e perché secondo me la Cina non sarà il prossimo Giappone Ciao ragazzi benvenuti in questo nuovo video Io sono song e partiamo subito da una breve introduzione sulla storia del decennio perduto del Giappone dopo la Seconda Guerra Mondiale il Giappone ha

Vissuto anni migliori per la sua economia che cresceva ad un ritmo spaventoso Tant’è vero che si parla del Miracolo economico giapponese gli Stati Uniti di fronte a questa esponenziale crescita mica potevano stare lì a guardare e nel 1985 convocò il Giappone e fece firmare l’accordo del plasa Che prevedeva l’apprezzamento dello Yen nei

Confronti del dollaro e questa mossa fece crollare le esportazioni giapponesi e del governo per fronteggiare questa situazione abbassò il tasso di interesse dal 5% fino al 2,5 per e segnò così l’inizio di una bolla speculativa infatti i prezzi delle case crebbero ad un ritmo spaventoso e la borsa giapponese con l’indice Nicki raggiunse

All Time High toccando quasi i 39.000 punti il governo giapponese si accorse di questa bolla e decise di alzare i tassi di interesse provocando così il suo scoppio nel 1990 e le conseguenze sono state disastrose la disoccupazione che continuava a crescere c’era la deflazione il crollo della borsa stagnazione dell’Economia e le case

Continuavano a perdere valore e questa situazione durò per più di 10 anni e Benne definito Il decennio perduto del Giappone alcuni parlano anche del 20 o del 30anni perduti perché il Giappone Non si è ancora del tutto ripreso la Cina D’altra parte sta attraversando momenti simili Nel senso che dopo la

Crisi immobiliare del 2021 non sia ancora del tutto ripreso Non sto qui ora a rispiegare tutta la crisi immobiliare cinese avevo fatto un video apposta dettagliato che vi lascio in descrizione andate a vederlo se non lo avete ancora fatto così contestualizzate Meglio questa vicenda Comunque i dati macroeconomici cinesi in questi ultimi

Periodi non sono bellissimi c’è la deflazione anche lì c’è il rallentamento della crescita del PIL la borsa ai minimi consumi che stentano a risalire eccetera eccetera Insomma una situazione che agli occhi di molti potrebbe richiamare quello del Giappone degli anni 90 però ragazzi ci sono anche tante

Differenze tra la Cina di oggi è il Giappone di quegli anni motivo per cui secondo me la Cina non Seguirà le orme del paese del sollevante la prima importante differenza riguarda Dove si trovano le due economie il Giappone degli anni 90 era già un paese sviluppato con un PIL pro capite di circa

$25.000 mentre la Cina oggi è considerata ancora un paese in via di sviluppo che ha un PIL pro capite di 12.000 e quindi ha ancora tanto spazio di crescita prima di diventare un paese sviluppato la seconda differenza sta invece nella borsa dei due paesi infatti durante la bolla la borsa giapponese era

Super gonfiata dall’87 al 90 l’indice nicke ha fatto L’all Time High con un più 147 per. la borsa cinese invece se prendiamo i due indici di riferimento La CSI 300 e la SS composite hanno fatto rispettivamente dal 2018 cioè l’anno dell’ultimo Low più 100% e più 53% ed Entrambi questi due indici nonostante

Abbiano subito questa forte crescita non sono ancora al loro All Time High un altro dato che ci fa cogliere subito quanto si è gonfiata la borsa giapponese è il pa ratio questo dato era di 70 per il mercato giapponese un pa medio di 70 ragazzi è altissimo La CSI 300 e la SS

Composite della borsa cinese avevano un peer Issue rispettivamente intorno al 19 e al 18 vedete quanta differenza c’è tra i due Arriviamo ora al mercato immobiliare che sembra accomunare due paesi ma che in realtà sono due crisi immobiliari che hanno origini e dimensioni diverse l’origine della bolla immobiliare in Giappone è stato

L’abbassamento del tasso di interesse dal 5% al 2,5% da parte della banca centrale che lo ha fatto per fronteggiare l’apprezzamento della sua valuta nei confronti del dollaro a quei tempi con i tassi Così bassi Le banche giapponesi prestavano denaro a chiunque senza valutare bene la situazione finanziaria

Di chi prendeva in prestito e questo mi ricorda molto di più la somiglianza con la crisi dei mutui subprime del 2008 negli Stati Uniti quindi chi aveva preso il prestito il denaro che sia finanziariamente sano o no poco importava L’importante è che prendeva questi soldi in prestito li metteva o in

Borsa oppure comprava a casa provocando così una bolla gigantesca con il conseguente rialzo dei tassi di interesse lo scoppio della bolla questi consumatori non erano più in grado di pagare i loro debiti la crisi immobiliare cinese ha origini diverse lì sono stati i costruttori che hanno fatto troppa leva finanziaria che si sono

Indebitati troppi ed hanno provocato questa crisi il governo si nera già accorto che i prezzi erano alle stelle Tant’è vero che ha cercato di limitare gli acquisti con le restrizioni per esempio nelle città tier 1 solo chi aveva residenza poteva comprare casa ma queste restrizioni non sono bastate a

Fermare le domande delle case quindi i costruttori sono andati a avanti a costruire e da nibit darsi fino a quando il governo non ha deciso di mettere queste tre linee rosse che non dovevano assolutamente essere sorpassati se i costruttori volevano ancora accedere al credito e questo ha innescato la crisi

Immobiliare cinese tuttavia le famiglie cinesi che compravano case con i mutui bancari erano finanziariamente sane e forti e non avevano nessun problema con il ripagamento del debito è importante questa differenza Secondo me sì perché determina poi le manovre che possono implementare il governo per stabilizzare il mercato immobiliare e la sua

Efficacia quando il problema è dal lato dei consumatori che hanno problemi finanziari e non hanno soldi per ripagare il debito è più difficile implementare i stimoli per tirare su questo settore puoi dare gli incentivi o manovre per abbassare i prezzi delle case ma se una persona non ha soldi e

Non può ripagare il debito non comprerà mai una casa anche se ci sono condizioni agevolate Se invece nel caso della Cina il problema del lato del delle imprese costruttrici quindi lato offerta Ecco che in questo caso secondo me gli stimoli sono più efficaci e danno più possibilità e probabilità di

Stabilizzare Il mercato immobiliare perché comunque la domanda per case seppur debole c’è ancora soprattutto nelle grandi città le famiglie cinesi vogliono e danno ancora liquidità per comprare case solo che stanno aspettando perché vogliono altri incentivi e vogliono vedere che questo settore si stabilizzi prima di procedere riguardo invece alla grandezza della bolla

Immobiliare anche qui abbiamo due situazioni diverse Nel senso che la bolla immobiliare giapponese era molto più grande perché dico così infatti se andiamo a vedere i prezzi delle case a Tokyo avevano raggiunto la cifra record di 219.000 al Met qu mentre il prezzo medio delle case a Shanghai e a Pechino è

Intorno a $25.000 al Met qu Io ho preso le zone più centrali delle due città Ovviamente questo è il prezzo medio ma se prendiamo a casa singoli dove i prezzi delle case arrivano anche a costare sui 40 o 50.000 al metro quad però anche se prendiamo questi casi

Estremi il prezzo è ancora molto lontano da quello di Tok degli anni 90 e per avere un’idea ancora più chiara di quanto sia più grande questa bolla immobiliare giapponese possiamo paragonare il rapporto tra il valore del mercato immobiliare nei due paesi con i rispettivi PIL Il valore del mercato

Immobiliare giapponese era arrivato a 20 trilion dollari mentre il suo PIL era di 3,1 quindi Il mercato immobiliare era 6,45 volte più grande del suo PIL nel caso del Giappone la Cina ha invece numeri molto diversi nel 2021 il valore del mercato immobiliare cinese era di 60

Trilion di dollari mentre il suo PIL era di 17,7 Quindi il rapporto era solo di 3,38 capite ora quanto era più grande la bolla immobiliare del Giappone rispetto alla Cina andiamo a vedere un’altra differenza che riguardano i tassi di interesse il Giappone prima della bolla aveva abbassato i tassi dal 5 al 2,5%

Per combattere l’apprezzamento dello Yen ma questo si era trasformato in un’arma contro se stesso che ha provocato in seguito la bolla immobiliare e quella finanziaria il governo giapponese se ne accorse e ha alzato i tassi al 6% portando lo scoppio della bolla i tassi rimasero a questo livello per un po’

Prima che la Banca Centrale giapponese decise di passarlo fino allo 0,5% intorno al 1996 la Cina invece aveva una situazione diversa lpr a 5 anni che era il tasso di riferimento per il mutuo era sopra il 4,6% nel 2021 mentre lpr a un anno che è il tasso di riferimento per i prestiti

Istituzionali era intorno al 4% quindi i tassi erano ancora alti sia prima che nel momento in cui è avvenuta la crisi immobiliare e solo in media imediatamente dopo per fronteggiare i problemi causati da questa crisi che la Banca Centrale cinese decise di tagliare i tassi oggi lpr a 5 anni è di

4,2% mentre quello a un anno è sceso a 3,45 quindi li stanno Sì abbassando ma con un ritmo molto più lento di quello del Giappone vorrei ora spendere anche due parole sullo scoppio della bolla nei due casi in Giappone la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato

L’aumento dei tassi di interesse che ha Pato immediatamente al crollo sia del mercato azionario che di quello finanziario i consumi della popolazione scesero pressoché immediatamente perché se da un lato chi aveva preso muto per comprare casa oltre a vedersi il valore del proprio immobile diminuire si ritrova anche a dover pagare una rata

Più alta e dall’altro lato con il crollo della borsa giapponese anche la ricchezza che avevano messo in borsa crollò e in questa situazione chi aveva ancora il coraggio di spendere tutto questo porta alla diminuzione dei consumi che a sua volta provoca la deflazione e la stagnazione dell’economia giapponese nel caso cinese

Il catalizzatore è stato l’introduzione di queste tre linee rosse che ha chiuso il rubinetto del credito alle imprese costrut trici provocando così la crisi immobiliare che a sua volta contribuì a peggiorare la situazione nel settore finanziario oggi gli indici della Borsa cinese stanno toccando i minimi e la

Causa di questo non è del tutto da attribuire al crollo del settore immobiliare certo quest’ultimo ha contribuito ma ci sono state anche altri fattori fondamentali come il covid nel 2022 i dati macroeconomici che hanno deluso le tensioni geopolitiche con l’America e l’aumento dei tassi di interesse da parte della Fed per tutto l’anno

2022-2023 in una situazione così anche i consumi in Cina sono diminuiti e c’è la deflazione oggi come oggi però questa deflazione Per ora lo vedo un po’ di diverso da quello che c’era in Giappone negli anni 90 Nel senso che sì la deflazione in Cina è causata una parte

Dalla diminuzione del consumo Ma d’altra parte dovuto anche alla sovraproduzione che a sua volta ha portato alla diminuzione dei prezzi di conseguenza alla deflazione lo si può per esempio vedere bene nel settore delle auto dove i prezzi sono scesi sia per la forte competizione che per una sovrapproduzione e i due governi come

Hanno reagito a queste due crisi rispettivamente Beh il governo giapponese ha inizialmente mantenuto i tassi alti al 6% e poi ha cominciato ad abbassarlo velocemente fino allo 0,5% nel 96 e poi più in avanti è arrivato anche allo 0% e in seguito ha raggiunto anche il territorio negativo

Ha poi aumentato le spese pubbliche fino ad arrivare al 130% del proprio PIL nel 2000 mentre oggi il suo debito pubblico è più del 250% e poi è stato implementato il Qi il quantitativ easing che è una politica monetaria con la quale la Banca Centrale inietta liquidità sul mercato stampando

Tonnellate tonnellate di denaro e acquistando titoli sul mercato Ecco Queste sono state le principali manovre fatte dal governo giapponese per combattere la crisi il governo cinese invece sta introducendo molto più manovre per stimolare la sua economia il mercato finanziario e del settore immobiliare per esempio l’abbassamento dei tassi di interesse sia di lungo

Termine che di breve termine rispettivamente lpr e mlf l’abbassamento dello Stamp Duty Fe che sarebbe l’imposta di bollo è stato introdotto il nuovo sistema per le imprese che vogliono quotarsi passando da un regime basato sull’approvazione a quello basato sulla registrazione oppure per stabilizzare e stimolare un po’ Il

Mercato immobiliare Sono state tolte le restrizioni sull’acquisto delle case nelle città grandi Infatti mentre prima solo chi era residente poteva acquistare la casa ora lo può fare anche chi non lo è e poi sono state introdotte anche nuove agevolazioni sulla prima casa come per esempio se vendi la tua prima casa

Eh puoi acquistare un’altra sempre sfruttando questi vantaggi di prima casa cosa che prima non lo potevi fare Ecco secondo me il governo cinese non ha ancora finito di introdurre nuove manovre per spingere la sua economia lo ha fatto lo sta faccendo tutt’ora e lo farà ancora in futuro per aumentare il

Ritmo della crescita del paese Anche perché ai giorni d’oggi il debito pubblico cinese solo intorno al 70% del PIL e quindi di spazio ne ha ancora ed infine Andiamo un po’ a confrontare i dati macroeconomici della Cina con quelli del Giappone negli anni subito dopo le rispettive crisi Partiamo dalla

Crescita del PIL nel 1990 la crescita del PIL giapponese era di più 4,8% poi + 3,5% nel 1991 e nel 1992 è sceso a più 0,9% quindi è molto chiaro questo Trend al ribasso la Cina invece nel 2021 aveva una crescita del PIL del più

8,4% nel 2022 è sceso al più 3% ma gran parte di questa discesa dovuta alla politica dello zero covid dove tutto il paese era stato chiuso Praticamente per l’intero anno poi nel 2023 la crescita del pile è stato del più 5,2% e l’obiettivo da parte del governo per il

2024 è stato fissato per il più 5% il secondo dato che andiamo vedere è il tasso di disoccupazione che nel caso del Giappone è passato dal 2,10 nel 91 al 2,2% nel 92 e 2,5% nel 93 e poi continuò questo Trend al rialzo la Cina D’altra

Parte nel 2021 aveva avuto un tasso di disoccupazione del 5,5% che nel 2022 è salito sopra il 6% complice anche il covid ma nel 2023 è di nuovo sceso intorno al al 5% ovviamente senza a questo Trend rialzista che ha avuto il Giappone riguardo invece ai dati dell’inflazione nei due paesi

Mentre il Giappone dal 1990 ha vissuto un netto Trend ribassista dell’inflazione che piano piano ha raggiunto il territorio negativo intorno al 1995-96 la Cina invece nel 2021 era già un po’ in deflazione che poi ha recuperato fino al 2022 e poi nel 20223 è ritornato di nuovo in territorio

Negativo Però come abbiamo visto prima in Cina c’è anche la sovrapproduzione che ha contribuito all’aumento della deflazione confrontando invece il debito pubblico Notiamo come quello del Giappone sia cresciuto in modo esponenziale subito dopo la crisi fino ad arrivare oggi a pesare più del 250% del proprio PIL e parliamo del debito

Pubblico ragazzi Quindi senza prendere in considerazione quello privato la Cina D’altra parte è solo al 77% del PIL e come potete vedere ha un tasso di crescita per ora moderata rispetto a quell del Giappone Infine per quanto riguarda il tasso di cambio Guardate come lo Yen si è apprezzato a partire

Dal 1990 in poco più di 5 anni ha fatto più 50% immaginate quanta pressione aveva l’export giapponese in quegli anni la Cina invece a partire dal 2021 ha visto un deprezzamento del remimbi fino al + 16% raggiunto verso fine del 2023 complice anche la aumento dei tassi da

Parte della Fed oggi come oggi il R mimbi cinese è molto più forte e stabile dell Yen Giapponese degli anni 90 ed è meno soggetto a Forte fluttuazioni a livello internazionale il che dà un grosso vantaggio al suo export e poi ragazzi con l’esempio del Giappone

Davanti penso che la Cina sia in grado di riflettere imparare e decidere su cosa sia giusto da fare oggi e nel futuro per Non commettere gli stessi errori del Giappone ed uscire al più presto dalla situazione Dove si trova ora Direi che ho dato abbastanza argomentazioni che mi portano a credere

Che la situazione in Cina sia diversa da quella del Giappone degli anni 90 nonostante ci siano somiglianze in alcune cose la Cina secondo me non Seguirà le orme del Giappone sul decennio perduto Però questo non vuol dire che può dormire sogni tranquilli Anzi dovrà lavorare ancora tanto per

Crescere e raggiungere il livello di un paese sviluppato e la Cina Secondo me ha tutta la potenzialità per riuscirci Bene ragazzi per questo video è tutto Sono super curioso di sentire la vostra quindi fatemi sapere voi cosa ne pensate su questo argomento pensate che la Cina

Sia più o meno simile al Giappone degli anni 90 sta davvero rischiando di entrare nel decennio perduto scrivetelo qui sotto nei commenti ovviamente ragazzi Lasciatemi un bel like se il video Vi è piaciuto e iscrivetevi al mio canale per supportarmi e noi ci vediamo alla prossima Bye bye

A causa della crisi immobiliare e dei dati macroeconomici deboli, molti stanno paragonando la situazione attuale della Cina che potrebbe seguire le orme del Giappone negli anni 90 caratterizzato da un basso consumo, alta disoccupazione, deflazione ed una economia stagnante..il cosidetto decennio perduto.
Nonostante ci siano molte similitudini, tante sono anche le differenze tra le due economie motivo per cui la Cina non sara’ il prossimo Giappone
Vi spiego tutto in questo video

0:00 Introduzione
0:52 Il Decennio Perduto del Giappone
2:14 La Situazione odierna della Cina
2:52 Differenza tra Cina e Giappone
14:33 Dati Macroeconomici post crisi

8 Comments

  1. Bravo, ottima analisi ben documentata. La Cina, per quel poco che ne sappiamo noi da qui, è sempre apparsa come qualcosa di gigantesco, quasi elefantiaco. Ed un elefante pensa molto e si muove assai più lentamente di una gazzella, ma non lo ferma niente.

  2. molto bravo Song Yang parli l'italiano meglio di me, però sono molto pessimista riguardo alla situazione geopolitica tra Cina e Occidente. perchè in Cina non non c'è il libero pensiero e il libero arbitrio.Peccato perchè siete un grande Popolo.

  3. cmq i rendimenti in borsa negli ultimi dieci anni sono ridicoli rispetto al pil, mentre negli usa le borse remunerano molto più della crescita del pil….lo dico avendo comprato un etf su cina pochi giorni fa, quindi speriamo sia come dici tu