[Podcast #215] Perché il CROLLO di AGOSTO non doveva spaventarti

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La mini correzione dei mercati azionari di agosto, causata dal rialzo dei tassi in Giappone NON rappresenta un’inversione di tendenza. Ecco perché continuare ad essere consapevolmente ottimisti sui mercati.

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19 Comments

  1. Io ti stimo un sacco e ti seguo sempre con gran piacere. Se posso fare una critica direi che è stata fortuna vendere il nasdaq prima dei primi di agosto. Grazie mille x le pillole che date❤

  2. Ho bestemmiato in turco perché il tracollo di inizio agosto, dovuto a iperreazione e in ultima analisi a lurida speculazione sui cambi yen-dollaro, mi ha fatto scattare uno stop loss su azioni comprate cinque giorni prima. Non ho ancora recuperato la minusvalenza, ben che vada mi ci vorrà ancora tutto settembre, minimo.

  3. I bond ed equity ricominciano ad essere inversamente proporzionali,l'oro è sui massimi di sempre senza inflazione ,qualcuno ha fatto buuuu e i mercati sono tracollati in un giorno come quasi non mai, c'è una leva spaventosa ovunque tranne negli asset difensivi ocho che i segnali per un prossimo botto ci sono basta osservarli…

  4. Buongiorno Daniele, poco tempo fa…forse luglio, hai consigliato di puntare sulla tecnologia ed Emergenti. Come mai a fine luglio hai venduto Nasdaq? È un osservazione e non una critica.

  5. Bel video, complimenti. Tuttavia, credo che si debba tenere presente anche qualche facile contestazione. La prima è che un -6% sull S&P500 ha voluto dire un -40% o persino -60% su alcuni titoli, come Nvdia, Intel, Arm e via dicendo. Quindi, a seconda di come era composto il portafogli di un investitore in quel momento, la "sberla" può essere stata decisamente più violenta. Dato che il settore più colpito da questa "correzione" (semiconduttori) era anche quello che era stato più redditizio nell'ultimo anno, è facile immaginare che ci fosse molta gente esposta su questo mercato e che fosse anche esposta in modo significativo. Di conseguenza, temo che il famoso -6% lo abbiano visto in pochi. Per molta gente si sarà trattato di un -15% o -20% (che è tutto un altro paio di maniche, soprattutto in termini di tempi di recupero).

    Una seconda contestazione è che – ovviamente! – lo sappiamo solo adesso , a fine Agosto – che la "correzione" del 5 Agosto era solo una "correzione". In quel momento, nessuno poteva sapere se si sarebbe trattato di una correzione passeggera o dell'inizio di una crisi profonda e duratura come quella delle dot.com o dei mutui subprime. Chiunque (come me) abbia visto una vera crisi di Borsa (un bel – 30% o -40% sullo S&P500, protratto per anni*) può solo avere i brividi al pensiero di restare *ostaggio della Borsa per anni in attesa di vedere i propri sudati risparmi tornara a galla da quell'abisso. La paura, quindi, non solo è pienamente giustificata ma – soprattutto! – è salutare . Come dicono in Sicilia, "la paura guarda la vigna".

    Non per caso, proprio "big money" e "smart money" hanno venduto come se non ci fosse un domani in quei tre giorni. Hanno lasciato scattare stop loss (che a noi "poveri mortali" vengono presentati come il male assoluto) ed hanno infierito crudelmente su chi è rimasto fedele al "Stay the Course" usando lo short selling. Francamente, da questa esperienza (come da molte altre esperienze precedenti) posso solo cogliere una (ennesima) lezione ad essere tempestivi ("time the market") nel vendere (realizzando profitti, se possibile) e nel proteggersi con strumenti automatici. Non riesco a vederci una lezione a "pensare al lungo periodo" ed a "tenera salda la barra". Poi, ovviamente, anch'io seguo una linea di pensiero "conservativa" e cerco di effettuare meno operazioni (vendite) possibile però, per piacere, non raccontiamoci che sia tutto così facile e tutto così ovvio.

  6. Chi ha nominato come tracollo il ritracciamento di agosto farà bene a riconsiderare le proprie tolleranze di rischio.
    Un semplice -7 basta a far paura dopo che in un anno come il 2024 siamo +15 circa ytd?
    Mi stupisce sempre che tanti sappiano perdere soldi anche in un'epoca dove da 15 anni i mercati salgono.
    Vendere in perdita (spesso singoli titoli perché stare su indici mondiali è noioso) e comprare sui massimi, un must.

  7. Non è stato il ribasso d'agosto che mi preoccupa, ma è il ribasso che sicuramente ci sarà fra settembre e ottobre che avviene regolarmente, negli ultimi anni e non solo è ottobre che il mercato trova la base per ripartire. E sarebbe auspicabile, per avere un bel rally di Natale.