Aquila Italiana; episodio 8: conferenze internazionali e altri eventi (1877-1889)

Ottavo video ufficiale dell’Aquila Italiana. Unica serie in Italia in cui si prova ad immaginare una diversa storia del nostro paese basata su un mantenimento del piccolo Napoleone II di Francia sul trono italico.

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  1. Spagna 1889 – 1901:
    1) Il paese stava attraversando la sua industrializzazione che purtroppo, nonostante le aspettative dei vari governi, era ancora confinata alla Catalogna e ai Paesi Baschi mentre il resto del paese rimaneva ancora agricolo. Difatti in questo periodo poi vi furono poi delle polemiche riguardanti l'istituzione del matrimonio civile che non piacque molto alla chiesa cattolica e altre riforme per laicizzare lo stato
    2) A livello interno poi i vari governi spagnoli e la stessa monarchia sabauda stavano favorendo un centralismo amministrativo, cosa che portò alla nascita del nazionalismo catalano e al rafforzamento di quello Basco. A livello politico poi il sistema politico era molto criticato, poiché favoriva il partito progressista e quello liberale, escludendo gli altri partiti. Difatti oltre ai 2 già citati era nato nel 1888 il partito operaio spagnolo o PSOE e si erano formati partiti anarchici, i quali erano malvisti e quindi repressi, portando quest'ultimi a scegliere la via del terrorismo politico
    3) In politica estera la Spagna cercò di mantenersi lontane dalle situazioni europee e concentrare sul mantenere i resti del suo impero coloniale, reprimendo le varie rivolte degli indipendentisti sia nelle Filippine sia a Cuba nel 1895 e questo però non faceva altro che peggiorare i rapporti con gli Stati Uniti, i quali volevano " liberare " Cuba, Puerto Rico e le Filippine dal gioco spagnolo e dare loro l'indipendenza ovviamente nell'ottica della Dottrina Monroe
    4) Difatti la tensione tra i 2 paesi continuò a crescere, finché nel marzo 1898 la USS Maine fu affondata nei pressi di Cuba, causando indignazione nella stampa americana e questo permise al presidente americano William Mckinley di dichiarare guerra alla Spagna e dare inizio alla guerra ispano – americana
    5) La guerra durò dal 21 marzo al 13 agosto 1898 e fu una sconfitta umiliante per la Spagna, la quale con l'armistizio del 12 agosto e il successivo Trattato di Parigi del 10 dicembre uscì sconfitta totalmente dalla guerra, perdendo Guam, Filippine, Cuba e Puerto Rico. Con questa guerra infine terminava il colonialismo spagnolo in America e Umberto I vide la sua immagine di " Salvezza " della Spagna decadere dinanzi all'ascesa degli Stati Uniti

  2. Secondo me in Asia ci sarà sicuramente una guerra tra Giappone e Cina e vedrà la vittoria del Giappone per ovvie motivazioni ed ai trattati di pace otterrà la Corea, quello che però cambierà rispetto alla nostra timeline sarà il dopoguerra per la Cina, qui infatti la monarchia imperiale perderà definitivamente il suo prestigio dopo la sconfitta e verrà vista come un'istituzione debole ed incapace di governare il Paese, per questo ci sarà un colpo di Stato militare che porterà alla fine dell'impero ed alla proclamazione di una repubblica, tale repubblica verrà inizialmente governata da un governo provvisorio militare ma si prevede di indire il prima possibile delle libere elezioni che possano formare un nuovo governo, in attesa di ciò il governo provvisorio inizia a definire la struttura della nuova repubblica.
    Innanzitutto sarà una repubblica federale, con la creazione di stati federali dotati di una certa autonomia, questa scelta viene fatta per due motivi:
    1) perché ci si rende conto che uno stato così grosso come la Cina non può essere governata da un unico governo centrale.
    2) perché così facendo vengono disinnescati sul nascere eventuali separatismi tibetani e mongoli.
    Sarà poi una repubblica di tipo presidenziale su modello degli Stati Uniti d'America, quindi con un forte esecutivo per garantire una corretta ed efficiente gestione dello Stato. Il nuovo governo provvisorio inoltre inizierà a modernizzare, occidentalizzare e industrializzare il Paese per mantenerlo al passo dei tempi.

  3. Giappone 1889 – 1901:
    1) Con l'approvazione della nuova costituzione e la convocazione della prima Dieta imperiale nel 1890 il Giappone era diventato una monarchia costituzionale a tutti gli effetti, il cui primo ministro fu Yamagata Aritomo che governò fino al 1891 e fino al 1901 più o meno 8 primi ministri con Itō Hirobumi che fu il più longevo al governo, infatti il suo governo durò dal 1892 al 1896, poi di nuovo dal 1898 e infine una terza volta tra 1900 e 1901
    2) Tutti questi governi favorirono l'industrializzazione e il potenziamento dell'esercito e della flotta del Sol Levante, in modo da poter avviare la propria politica coloniale a discapito soprattutto della Cina, della Corea e dei paesi europei. Infatti nell'idea dei governanti del Giappone si era radicata l'idea che il Giappone, essendo più sviluppata, dovesse " proteggere " l'Asia dall'Occidente o nella realtà dominare l'Asia usando retoriche simili a quelle europee
    3) A livello di politica estera il Giappone spinse molto sull'acceleratore la propria spinta sulla Corea, con l'impero dei Quing che si fece garante dell'impero coreano e infatti le tensioni tra Pechino e Tokyo continuarono a crescere, finché nel 1893 Kim Ok – kyun, coreano filo giapponese, fu assassinato dalla polizia imperiale cinese e questo pretesto fu usato dal governo giapponese per dichiarare guerra alla Cina, dando inizio alla guerra sino giapponese
    4) La guerra, iniziata il 1 agosto 1894 e finì il 17 aprile 1895, fu vinta alla stragrande dal Giappone che con il trattato di Shimonoseki dalla Cina ottenne la penisola di Liaodong, Manciuria orientale e soprattutto l'isola di Taiwan e inoltre il Sol Levante ottenne di rendere la Corea suo protettorato
    5) Questa guerra dimostrò al resto del mondo la potenza del Giappone e questo cominciò a intimorire in parte un'altro grande impero ossia la Russia zarista di Nicola II, divenuto zar nel 1894

  4. Stati Uniti 1889 – 1901:
    1) Dopo Grant fino al 1885 vi erano stati 3 presidenti Repubblicani, di cui l'ultimo ossia Chester Arthur perse poi contro Glover Cleveland, il quale riportò i Democratici alla Casa Bianca e da cui ritornò la successione tra Repubblicani e Democratici, finché nel 1896 vinse William Mckinley che durò fino al 1901
    2) Durante questo periodo il paese concluse l'espansione nel West, l'industrializzazione continuò a espandersi e la crescita economica, alimentata anche dall'immigrazione dal resto del mondo e questo rese gli Stati Uniti un paese multietnico o melting pot. A dispetto delle innovazioni tecnologiche e non, questo periodo segnò anche un grande regresso dei diritti degli afroamericani che alla lunga persero molti diritti, per via dei governi del Sud che avevano applicato leggi per segregare e separare in ogni modo bianchi e neri
    3) In politica estera gli Stati Uniti perseguirono la dottrina Monroe, favorendo la salita di governi " amici " in Sudamerica come in Brasile nel 1889, oppure espandendosi nel Pacifico con presa delle Hawaii nel 1889 sempre e soprattutto approfittando della debolezza spagnola. Infatti nel 1898 con la guerra ispano – americana gli Stati Uniti strapparono alla Spagna Cuba, trasformata in un'altro stato " amico ", Puerto e Guam che divennero territori sotto controllo del governo federale e anche le Filippine, in cui la ribellione indipendentista proseguiva
    4) Infine tuttavia William Mckinley, presidente durante la guerra ispano – americana, finì la sua presidenza in maniera tragica, poiché il 6 settembre 1901 a Buffalo egli fu ucciso da un'anarchico chiamato Leon Czolgosz con una rivoltella, morendo poi 8 giorno dopo, facendo diventare presidente Theodore Roosevelt

  5. Impero ottomano 1889 – 1901:
    1) Con la perdita di quasi tutti i territori balcanici, la perdita di Cipro e dell'Egitto a causa della Gran Bretagna e la vendita di Libia e Tunisia all'Italia l'impero ottomano ormai era diventato l'ombra di quello che fu appena 2 secoli prima e ora a molti sembrava chiaro che la Sublime Porta al prossimo grande scossone sarebbe caduta. Difatti nei Balcani gli Ottomani controllavano a quel punto solo Albania, Macedonia del Nord, Grecia nord orientale, il Kosovo e la Rumelia come regno vassallo e tali territori erano ormai preda di numerose rivolte che rendevano il controllo ottomano ancora più fragile
    2) Politicamente Abdul Hamid II invece di concedere riforme liberali, dal 1885 in poi soprattutto aveva avviato una politica di progressiva islamizzazione dell'impero e questo rese sempre più ostili le minoranze interne non musulmane. Tra le più minoranze più ribelli vi erano in primis gli Armeni, i quali da qualche tempo stavano assistendo al progressivo annullamento dei diritti di cui godevano da tempo immemore, il tutto poiché visti come possibili spie dei Russi
    3) Questo processo di sempre più palese discriminazione verso la minoranza armena peggiorò sempre più dal 1889, infatti già nel 1890 vi furono degli scontri tra la polizia ottomana e i cittadini armeni nella zona di Kum Kapu a Costantinopoli e questo diede inizio a veri attacchi terroristici nelle zone dove gli Armeni erano maggioranza e Abdul Hamid II, per sopprimere queste insurrezioni, usò i soldati per reprimere nel sangue le insurrezioni. Negli anni successivi tra 1894 e 1897 in tutta l'Anatolia orientale si verificarono i cosiddetti Massacri Hamidiani dove morirono molti Armeni e con l'occupazione della Banca centrale ottomana nel 1896 la situazione continuò a peggiorare
    4) In questi anni infine a livello estero l'impero era sempre più isolato diplomaticamente, anche perché molti Armeni che erano fuggiti all'estero stavano denunciando quello che accadeva ai loro connazionali nell'impero ottomano e infatti molte nazioni come l'Italia o la Germania e la Francia anche chiesero la cessazione dei massacri, non venendo ascoltati

  6. Italia 1889 – 1901:
    1) Tutto questo periodo fu segnato a livello politico dalla figura di Francesco Crispi, siciliano e membro della Sinistra storica, il quale era stato uno dei Mille che erano avevano liberato il Sud dal gioco borbonico e che soprattutto era il primo meridionale che governava in Italia in assoluto e il cui governò fino alla morte di Crispi stesso
    2) In politica interna Crispi attuò numerose riforme come la riforma del codice penale, abolendo la pena di morte seppur fosse stata limitata da Minghetti anni prima. Fece grandi investimenti nella Sanità, nell'amministrazione e favorì anche lo sviluppo economico e investì molto nella scuola. Tutto questi investimenti però portarono nel 1892 al crollo della Banca Romana e per poco il governo di Crispi rischiò di cadere, il quale poi istituì la Banca d'Italia per gestire a livello nazionale il sistema finanziario
    3) Crispi inoltre dovette assistere al formazione di nuove formazioni politiche come il Partito socialista italiano nel 1892 fondato da Filippo Turati e Andrea Costa e oltre ai socialisti anche l'emergere di anarchici, che colpivano spesso al sud e in Corsica, e dei partiti politici cattolici. Infatti alle elezioni del 1893 la sua maggioranza si era molto ridotta e dovette fare accordi con piccoli partiti per sperare di avere una maggioranza stabile
    4) A livello coloniale Crispi investì molto nella colonizzazione soprattutto in Africa orientale, dove in Eritrea da tempo si stava combattendo una guerra tra Italia e l'Etiopia del Negus Menelik II e infatti fino al 1896 la situazione era in stallo con attacchi etiopi poi respinti, controffensive italiane e così via. Crispi, volendo mettere fine a questo stallo, dichiarò guerra all'Abissinia di Menelik II e inviando un grande esercito sotto i generali Oreste Barattieri e Antonio Baldissera che invasero nel dicembre 1895 il paese africano
    5) L'invasione fu lenta e molto difficoltosa per l'esercito italiano che affrontò in varie battaglie l'esercito del Negus, finché il 1 marzo 1896 nella zona di Adua l'esercito italiano, che aveva scoperto la tattica del Negus per annientare l'esercito italiano, riuscì a sconfiggere Menelik II e i suoi soldati obbligando alla ritirata fino ad Addis Adeba, la quale fu raggiunta a fine marzo e presa a fine aprile, portando alla resa di Menelik II e alla fine della guerra
    6) Con il trattato di Addis Adeba del 26 ottobre 1896 Menelik II fu costretto a riconoscere il suo stato come protettorato dell'Italia e Crispi potè ufficializzare la nascita dell'Africa orientale italiana il 25 dicembre 1896, suddivisa in colonia di Eritrea, protettorato d'Etiopia, colonia del Gibuti e la colonia della Somalia
    7) Con questa vittoria Crispi riuscì a guadagnare molto consenso, vincendo anche le elezioni del 1898, anche se nell'agosto 1901 egli morì e al suo posto salì Giovanni Giolitti
    8) In politica estera Crispi infine a malincuore dovette accettare l'alleanza con l'Austria di Rodolfo III e inoltre si fece promotore della causa albanese in Italia, vista l'origine arbesche della sua famiglia