Il VWCE è ben diversificato? Con analisi quantitativa

Si parla tanto di questo vwce wvce chiamatelo Come volete questo etf All world che segue l’indice Fuzzi All world che ormai ha spopolato in tutti i vari subreddit community di Finanza personale e quant’altro al punto che su Italia Personal Finance il famoso subreddit di Finanza personale in Italia

Di cui sono moderatore c’è Ormai il motto famosissimo vwc and Chill ovvero compra questo solo etf Eil passati non ci pensare più perché tanto quello crescerà e tutto andrà bene Ho parlato molto spesso su questo canale di diversificazione e di quanto gli indici pesati per capitalizzazione comincino un po’ a puzzare di concentrazione

Piuttosto che di diversificazione e ho voluto fare qualche conto insieme oggi in un file colab che vi condivido Intanto vediamo cos’è questo vwc allora Eccolo qui Questo è l’etf wvce come come conosciuto dagli amici è un etf di Vanguard famosissima società di investimento americana e Fuzzi All world è il L’indice che segue

Questo etf se non sapete cos’è un indice Cos’è un etf vi invito a visitare il mio canale e vi lascio qui sopra sulla mia faccia un un video iniziale di una serie di video in cui parlo appunto di etf di indici e vi cerco di spiegare di che si

Tratta ed è un etf appunto ad accumulo per cui fiscalmente vantaggioso per le leggi in Italia questo è il suo isin e come vediamo È un un etf con un ter non Altissimo comunque abbastanza efficiente ad accumulazione e campionamento però è un campionamento piuttosto Largo per cui

È qua è quasi a replica totale ed è molto molto amato molto scambiato appunto di raggiungere i 9 miliardi eh di asset Under Management cosiddetti e ha ben 3644 partecipazioni come vediamo replica indice All world e titoli azionari de paesi sviluppati ed emergenti quasi tutte large Cup e Mid capup quindi

Aziende a larga e media capitalizzazione se andiamo a vedere poi la scheda informativa non è bellissima questa scheda informativa pochi grafici signora avangard pochi grafici c’è anche una tracking di inference più tutto Somma bassina come vedete il fondo ha 3667 azioni componenti azionari contro il il suo indice che ne ha dovrebbe avere

4295 Però tutto sommato sono piuttosto simili ovviamente nelle primissime posizioni abbiamo Apple Microsoft Alphabet Amazon e Ora vedremo insieme cosa Questo comporti Beh per i settori è relativamente diversificato tutto sommato sì molto in Technology ma un un quarto Tutto sommato ci sta e Market all location Purtroppo è al 61% Stati Uniti

E poi tutto il resto andiamo a vedere insieme il foglio Python che ho preparato vediamo di fare qualche calcolo su questi stati e sulle singole allocazioni sulle aziende Allora Eccoci qua ho fatto l’analisi dell’indice fuzi All world non tanto del wvce però sostanzialmente si equivalgono o comunque con il tempo magari la la

Locazione del wvce il il sampling che fanno di tutti gli elementi dell’indice cambia per cui mi sembrava giusto fare un’analisi sull’indice più più che sull’ etf stesso ma i conti sarebbero praticamente gli stessi ho preparato questo questo file Jason per chi di voi è un programmatore sa di cosa sto

Parlando in sostanza è una sorta di di foglio con tutti i dati su tutte le singole aziende che compongono il Fuzzi All world Ecco in particolare ho costruito Questo file Jason a partire da questo PDF e vi giuro c’ho messo parecchio perché poi ho dovuto scrivere uno script che mi facesse tutto il

Parsing di questa robetta poi ci sono dei degli a capo molto a caso bla bla bla Insomma ci ho messo parecchio a costruire quel json Anche perché parliamo di 4.000 e passa componenti azionarie quindi allora che succede vado a prendere questo file Jason dove sono contenute tutte le componenti del Fuzzi

All world e con il peso e la nazione di appartenenza lo schiaffo in un dataframe ovviamente e e le ordino per peso dei dei singoli componenti eh discendente quindi a partire da Apple Microsoft e così via E poi mi scrivo questa mi sono scritto questa funzione per vedere i

Primi aeni componenti e rappresentarmi in un bellissimo grafico che ora vi mostro e e poi calcolarmi anche Quanto pesano quel tot di componenti all’interno dell’indice non è una sorpresa che soltanto i primi 10 componenti quindi su un indice di 4.000 e passa stiamo parlando di veramente un nulla i primi 10 maggiori componenti

Pesano in totale ben il 17.57 per. già i primi due fanno da soli l’otto questo è aggiornato a eh a fine dell’anno scorso Quindi probabilmente oggi saremmo ancora più in alto di così e tra l’altro sarebbe interessante Adesso lo faccio al volo calcolare e i primi 10 10 su il totale dei componenti

Esattamente che percentuale è lo faccio al volo e torniamo Ecco qua allora ho aggiunto quando eh Stai prendendo un tot di componenti quanto questa quantità effettivamente comprende l’indice Quindi ad esempio se tu se noi stiamo guardando i primi 10 componenti dell’indice Fuzzi All world questi rappresentano 10 su 4000 e passa solo lo

0.23% Eppure il loro peso all’interno del Fuzzi All world è ben Il 17.57 che è notevole passando a 20 quindi uno 040 quasi un 05% dell’indice il peso totale sale a 23,71 e già vediamo qui una marca dissima discesa dei pesi andando ancora più giù ad esempio su 40 azioni 40 componenti il

Peso totale è 31.41 quindi solo solo l’ 1% dell’indice già sta pesando per 1 terz dell’indice stesso e ovviamente tutte azioni in in gran parte americane scendiamo ancora 80 componenti pesano il 40 ovvero neanche il 2% dell’indice pesano invece per il 40% sull’indice e andando ancora avanti 160

Ovvero il neanche il 4% pesano per più di metà dell’indice e questo purtroppo è lo stato attuale Anzi lo stato attuale forse è ancora peggiore di questo ma andando poi a vedere un altro grafichetorregrossa prima Apple in particolare e da qui Ecco che la curva si impenna in questa

Maniera Ma già raggiunti i qui i 500 componenti abbiamo già coperto l’80 per dell’indice Quindi da qui in poi aggiungere nuovi componenti è tutto sommato irrilevante ai fini ai nostri fini insomma ai fini di tracciamento dell’indice ecco facciamo una prima simulazione tutto sommato banale però interessante tanto per

Mettere un po’ in prospettiva perché poi su queste cifre anche difficile farsi un’idea un po’ più precisa di quello di cui stiamo parlando Innanzitutto calcoliamo quanto quanto è stata la performance di un’azienda che ha fatto una performance stellare come potrebbe essere Amazon che dal 1996 in cui quotava un minimo di

0.07 per azione oggi ne quota ben 17.81 con una performance notevole del 24.000 245.000 ecc per e un compound annual growth rate quindi un tasso di crescita annuale composto del 33.52 quindi insomma una resa straordinaria per gli azionisti andiamo ad applicare questa Tale e quale crescita a un singolo componente il più

Piccolo componente del dell’indice o meglio tra i più piccoli perché ce ne sono varie che sono semplicemente tracciati come inferiore a 0.005 e non ci danno esattamente la la percentuale di composizione nell indice prendiamo abbiamo preso questo zus Life sciences non so di che si tratta Eh che

Pesava nell’indice uno 0.001 e mi son fatto questo calcolo semplicemente prendendo tutti quelli che erano tracciati come 0.005 andando a vedere quanto mancasse da eh da lì al 100% dividendo per il numero di tutti questi E insomma mi mandava per per fare un indice che alla

Fine sommassa un 100% e non ben oltre come sarebbe stato sommandoli come 0.005 mi è avvenuto che dovrebbero pesare intorno a questa cifra qui se noi applichiamo la stessa crescita di Amazon a Zeus Life sciences Zeus Life sciences da pesare uno 0.001% all’interno dell’indice arriva a pesare un misero 2.44

2.45% diciamo E quindi effettivamente il l’indice stesso passa da valere tra virgolette 100 a 102.45 essendo che poi questa crescita è stata dal 1996 ad oggi 2023 il tasso di ritorno composto annuale è stato un misero 0.09% ovviamente sono piccoli conti che potrebbero avere o non avere senso

Magari appunto è una singola azienda vedere quanto incide sull’indice anche difficile però ecco se poi andiamo ad esempio a vedere ehm se un’intera nazione all’interno dell’indice crescesse come l s&p 500 a seconda di quale posizione si trovi questa nazione Qui abbiamo tutta la la lista delle delle azioni che compongono

L’indice stesso a partire dal Pakistan che è inferiore allo 0,1% fino a Stati Uniti che compongono il 60% Ma già qui vedete La cosa curiosa e interessante che quasi tutte le nazioni sono sotto l’ 1% poi abbiamo 1 2 3 il Giappone che ottiene ben un 6% e poi usa usa

60% questo credo che ci debba far comunque riflettere ci debba sicuramente far riflettere però ecco se applichiamo vediamo la performance dell s&p 500 che ha ottenuto dal 9 1996 una performance del 1000% calcoliamo anche il tasso di ritorno composto annuale partiamo dall’ultimo all’originale intorno al ai 27 anni il

Tasso composto ritorno annuale è stato di un nominale 9.29 per. Ecco se noi andiamo a fare questa simulazione ovvero a prendere questo tasso di di ritorno annuale ad applicarlo a singoli paesi dell’indice Ecco se prendiamo un paese diciamo intorno alla metà della classifica quindi Hong Kong ad esempio

Che pesa uno 0,6% andiamo a vedere qui dove sta eh Hong Kong Eccolo qui 0.59 che è addirittura oltre metà classifica quindi non ho preso neanche uno di questi più piccolini perché non avrebbe neanche senso il conto prendiamo Hong Kong che comunque sta nella metà superiore o inferiore della classifica a

Seconda di come lo ordinate quindi Insomma è uno tra quelli con peso più alto all’interno dell’indice 0,6% e simuliamo un aumento come l’ s&p 500 in questi anni e arriverebbe a pesare da uno 0,6% a un 5. 93% questo è l’aumento percentuale con una con un tasso composto annuale di

Un misero 0,2% ovviamente vedere solo il singolo paese quanto influirebbe all’interno dell’indice può avere o non avere senso però è solo per farsi un’idea di quanto poco poi vadano a influire anche crescite esponenziali dei singoli paesi su un indice così concentrato in un singolo paese vediamo invece una nazione più massiccia magari

Eh la Australia che è quasi in cima alla classifica con un 2% eccola qui inizia da un peso del 2% applichiamo la crescita dell smp500 dall’Australia arriva a pesare un discreto 20% quindi diciamo alla fine della sua crescita eh comunque comporrà una parte interessante dell’indice e il tasso di rendimento composto è dello

0.68% bene Eccoci Permettetemi di concludere con qualche nota finale non sto dicendo Non comprate il wvce state attenti al wvce wvce è una trappola il vwc chiamatelo Come volete No non sto dicendo assolutamente Questo è un ottimo Ottimo prodotto è al di sopra di tantissimi prodotti che possono vendervi

Le banche le assicurazioni o il vostro vicino di casa però quello che sto tentando un po’ di di dire di far capire è che forse abbiamo raggiunto dei livelli di concentrazione dei capitale molto molto alti che quindi tutto questo ottimismo Iper ottimismo sulle sorti del dello stato americano dell’America

Dell’economia americana si riflette in Finanza in un in un picco senza precedenti per cui nulla cerchiamo di di rifletterci Cerchiamo magari di pensare a qualche alternativa vedete anche un po’ i miei video in cui faccio delle proposte alternative per i nostri dati risparmi e nulla e e vediamo anche come

Si evolve tutta questa situazione in futuro per l’idea su questo video ringrazio Andrea tombolani che mi ha scritto su telegram e mi ha dato qualche spunto su cui partire per fare questi ragionamenti che faremo all’interno del video stesso Grazie per aver guardato per qualsiasi domanda Scrivetemi se avete altre idee per video Scrivetemi

Sono le le ne parlerò volentieri e le metterò volentieri in produzione e alla prossima Ciao

Grazie ad Andrea Tombolani per il consiglio sul video.

Il VWCE, o l’indice FTSE All World, è davvero, al giorno d’oggi, debitamente diversificato? Quali sono le conseguenze, e quanto davvero pesano gli Stati Uniti d’America nell’ETF?

Facciamoci un’idea e vediamo qualche semplice simulazione insieme.

Link file Colab: https://colab.research.google.com/drive/1fYXnxOelPJvDoc9HrEXO_ixV8627zYu8?usp=sharing

00:00 Introduzione
03:16 Foglio Python: componenti e pesi
07:51 Prima simulazione: “Amazon”
10:24 Seconda simulazione: “S&P 500”
13:24 Conclusioni (?)
14:35 Ringraziamenti e saluti

19 Comments

  1. Possiamo dire che sta storia della concentrazione US è una para che si è inventato Paolo Coletti? “In an efficient market all assets must be priced such that the market portfolio is the tangency portfolio”. Il market portfolio, per quanto concentrato, è l’unico che ti dà exposure al market factor. Lo split geografico non è un compensated risk. In caso un video da dare sarebbe concentrazione verso growth vs value, e pesare una allocazione verso il value (dato che è un compensated risk, almeno in teoria)

  2. Ma l'eventuale crescita di un componente dell'indice non fa aumentare il suo peso nel mercato? L'indice non dovrebbe quindi aumentare con i ribilanciamenti la quota di quel componente? Così dovrebbe andare ad "inseguire" la crescita di quell'elemento

  3. Ciao Guido,
    ottimo ragionamento.
    Servirebbe un ETF/ fondo world che all'emissione fosse un equal weight e dopo 1/2 anni, completata la raccolta fondi, congelasse il ribilanciamento equal e mantenesse le quote per capitalizzazione. In questo modo potremmo cogliere meglio la crescita della futura Amazon.

  4. Scusa ma perché tutto questo casino che su justetf ti dice già qusl è il peso delle prime 10 azioni e dei 10 Paesi?
    Gli USA comandano e decidono loro come fare gli indici. È semplicemente ridicolo che la Cina abbia un peso così misero rispetto agli USA.
    C'è poi da considerare che le performance di questo indice e ancora di più sp500 e nasdaq sono trainati dalle fantastiche 7 che finché vanno bene si hanno ottime performance ma se un domani crollassero porterebbero a picco tutto l indice.
    Sarebbe interessante fare una simulazione di come andrebbe l indice senza queste 7 aziende e come andrebbe con solo queste aziende?
    È anche vero che non sarebbe corretto far pesare uguale Apple e la micro società dell indice.
    È un indice molto comodo x investire. Resta il fatto che se uno volesse massimizzare i guadagni a scapito di una diversificazione x Paese dovrebbe acquistare sp500 o nasdaq. Se poi un domani le cose dovessero cambiare si è sempre in tempo a vendere una parte e comprare altro
    Esasperando se uno avesse tenuto solo 2 azioni Microsoft e JNJ dagli anni 90 ad oggi avrebbe stracciato qualsiasi indice con un drawdown minore. L unica controindicazione che se x qualche motivo una delle 2 aziende avesse problemi uno sarebbe rovinato. Essendo società di grande qualità la cosa è improbabile e uno potrebbe intervenire x tempo x limitare i danni.

  5. VWCE mi pare un ottimo prodotto per investire puntando sui pesci più grossi nel mare della finanza (sia in termini di Nazione che di Azienda). Se si vuole avere un portafoglio differenziato però VWCE non assicura una reale differenziazione. Basta esserne informati e adottare la scelta che ognuno preferisce. Video come questi sono utili per avere informazioni e suscitare riflessioni. Grazie!

  6. Io sto iniziando un po' di accumulo sui paesi emergenti in questo periodo che gli usa sono valutate alle stelle e le altre non valgono praticamente nulla. Utilizzo la fase di accumulo per smorzare un po' la concentrazione usa

  7. Domanda provocatoria (sarebbe anche bello un video a riguardo): guardando al lungo termine, è più probabile che il mercato valuti male le azioni dei developed markets (inclusi gli USA) o le azioni degli emerging markets?
    Penso, ma a livello proprio qualitativo, che errori di valutazione siano molto piu probabili tra gli emerging markets, classificati come tali da MSCI anche per carenze legislative/regolatorie e di funzionamento del mercato, che in definitva non rendono possibile avere a disposizione tutte le informazioni e strumenti per valutare correttamente le azioni.
    Questo non implica escludere che oggi gli USA (o altri developed markets) siano sovra/sottopesati rispetto al loro valore, ma nel lungo termine è realistico pensare che il loro valore venga correttamente riflesso dagli indici (almeno secondo la efficient market theory)….a differenza di quanto avviene negli emerging markets

  8. C’è anche da dire che aziende come ad esempio Google, Amazon e Apple sono statunitensi ma hanno mercato in tutto il mondo, quindi investire su di esse non vuol dire investire solo negli USA ma è come investire nel mondo intero.

  9. In ottica sovraesposizione io farei un pensiero anche sull Europa. Un' esposizione del 15 20 per cento su un continente bollito come l Europa ha senso? Dubito allo stato attuale delle cose che l Europa possa tornare ai fasti almeno degli ultimi decenni del 900

  10. Ciao Guido, ottimo spunto di riflessione con dati a supporto!

    Mi sono spesso soffermato ad analizzare la questione e alla fine mi faccio sempre la stessa domanda: Apple, Alphabet, Nvidia e via discorrendo, sono davvero aziende americane? Intendo dire che sì, sono locate negli Stati Uniti, ma la loro influenza (e suscettibilità) non è forse internazionale? Il rischio non sta forse più nella concentrazione settoriale (tecnologia in questo caso), che geografica?