Chiamare le emozioni con il loro nome

Un giorno a Milano sguardi sulla città che si [Musica] trasforma da qualche tempo a questa parte la cronaca ci ha costretto a prendere atto della mancanza e quindi della necessità di un’educazione sentimentale che possa aiutare i ragazzi a vivere con più equilibrio il rapporto di coppia ad affrontare con più

Consapevolezza la scelta dell’altro di interrompere la relazione e quindi ad attraversare l’evento della fine della rottura con più serenità in modo meno traumatico meno distruttivo Un tema che affrontiamo col sottoscritto Gianbattista Anastasio giornalista del quotidiano Il Giorno e con Andrea De Giorgio professore associato di psicologia delle emozioni all’università i Campus titolare del

Primo corso in Italia di psicologia della felicità all’Università di Torino nel 2017 ecco De Giorgio occorre un’educazione emotiva oggi e se sì da che parte si deve iniziare sono d’accordo con lei occorre un’educazione emotiva e devo dire che c’è anche una discreta urgenza l’educazione emotiva è una locuzione molto complessa Perché bisognerebbe

Adesso approfondire il tema che cosa sia un’emozione eccetera Però partiamo da un assunto o meglio da un aforisma di Heidegger diceva che riusciamo a pensare limitatamente alle parole di cui imponiamo di fatto noi utilizziamo parole per pensare se non abbiamo una parola come uno strumento di pensiero non riusciamo proprio ad articolare La

Nostra attività mentale me la son visto lì davanti così no la guardava e non mi usciva neanche una parola Ma come non le hai parlato quasi niente e cioè ni la guardavo e mi innamoravo così tutto da un colpo no cioè no l’ho guardato prima 10 minuti esistono persone nel mondo rare

Che non hanno una narrativa interna Però la maggior parte di noi la stragrande maggioranza di noi ce l’ha ed è su questa che bisogna iniziare a lavorare fin da piccoli i bambini piccoli le bambine piccole hanno necessità di scoprire che cosa sta accadendo dentro di loro mendo Il loro vissuto in parole

È importante far riappropri are ai bambini e quindi ai futuri adulti un linguaggio emotivo ricco vi faccio soltanto un esempio per farvi sentire che cosa accade se scambiamo soltanto una parola Io posso dire sa Sono contento di ciò che è accaduto ieri oppure posso dire sa sono euforico per

Ciò che è accaduto ieri semplicemente utilizzando un termine diverso Io sto dicendo a lei come interlocutore come sto io dentro che cosa sto provando e il il tono l’energia dell’emozione e felicità io definisco esattamente che cosa provo ma non confondere l’amore l’innamoramento che oramai non è più primo passo è descrivere le emozioni

Primarie Generali quindi felicità paura rabbia stupore disprezzo e tristezza Dopodiché cè aiuta il bambino la bambina a riconoscere Come sta il loro corpo cioè come ti senti in questo momento dove Senti questa emozione i bambini imparano ed è importante che sia l’adulto a regalare al bambino il vocabolario

Corretto l’adulto quando non riesce a comunicare correttamente la propria emozione cosa fa se pensiamo alla rabbia Aumenta il tono di voce Aumenta il tono di voce perché non riesce a esprimere a parole che cosa sta trando e può arrivare anche all’atto fisico colpisce e ferisce la compagna

Durante una lite La giovane racconta di essere stata violentata sono stata vittima di violenza da parte del mio ex fidanzato Ecco perché è molto importante partire da piccoli a etichettare correttamente le emozioni quindi educazione emotiva Educazione sentimentale significa soprattutto riappropriarsi di un ricco vocabolario Ecco questo è secondo me il primo

Passaggio fondamentale educare alle emozioni fisica soprattutto alfabetizzare le emozioni se io dico che sono arrabbiato ho un certo tipo di attività neurale Se invece io dico che sono per esempio furibondo ho un’altra attività neurale e le aree del cervello che regolano Ad esempio la rabbia si autoregolano se io utilizzo il termine [Musica]

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