IL FUTURO DELLA NATO SE DONALD TRUMP TORNA ALLA GUIDA DELLA CASA BIANCA

[Musica] seconda mezz’ora del TG mondo di Cusano news 7 l’avevamo ampiamente anticipato la mezz’ora dedicata all’approfondimento che faremo nella giornata di oggi in compagnia del nostro ospite con noi Luca Nedda analista militare che andiamo subito a salutare ben ritrovato Luca grazie per essere qui Grazie a voi per l’invito Luca abbiamo cercato di

Affrontare passo passo diciamo l’idea il progetto della missione aspides che si sta muovendo la missione Atalanta a Guida Italiana una missione impegnativa soprattutto perché non è soltanto antipirateria Ma nella zona del Mar Rosso assume una rilevanza fondamentale a carattere internazionale contrastare gli attacchi delle Milizie ribelli filo iraniane yemenite gli iuti Ecco un

Commento una valutazione su quella che è la preparazione Militare Italiana sarà sufficiente guidare questa diciamo coalizione nel tentativo di contrastare questi attacchi che stanno Comunque già mettendo in pericolo i traffici non solo italiani ed europei ma globali e dunque intanto va dato credito alla al ministro della difesa e all tutta

L’organizzazione Militaria in particolare la Marina per diciamo il riconoscimento che hanno OT tenuto a livello europeo e quindi il comando tattico di questa operazione aspides e a cui dovrebbe essere assegnato il la fregata Caio Duilio Quindi intanto un plauso alla alla nostra alla nostra Marina alla nostra organizzazione Poi sicuramente la sfida

Che attende il Caio Diu Ilo e le altre le altre navi che faranno parte di questa operazione è sicuramente notevole in quanto i rischi e i pericoli sono diversi intanto bisogna capire quali saranno le regole di ingaggio le regole di ingaggio sono fondamentali in un’operazione come questa perché ci

Vuole chiarezza e e tutti gli uom uomini dalla diciamo dal comando all all’ultimo marinaio Doo sapere esattamente cosa fare Vi racconto un episodio che mi ha ricordato direttamente quando volavo sul 104 come intercettore Noi fummo rischiera a Sigonella quando vi fu l’attacco del missile scad verso

Lampedusa e e il nostro Task il nostro le nostre regole di ingaggio erano chiarissime noi ricevemmo l’ordine di abbattere qualunque velivolo fosse avvicinato da sud verso nord a bassa quota alta velocità non c’erano dubbi noi andavamo a fare le nostre Cup Combat Patrol al sud di Lampedusa

E sapevamo che quello era quello che avremmo dovuto fare nel caso in cui si fosse stata una minaccia ecco dunque che per questo tipo di operazioni è Innanzitutto necessario la chiarezza di quali sono i nostri scopi e obiettivi operare nel Mar Rosso è altamente problema i e difficoltoso vi ricorderete Nel 1986 ci

Fu la la fregata Stark americana che fu Colpita da una da un barchino praticamente carico di di esplosivo che però fece dei morti e aprì una falla all’interno della della nave stessa sopra la linea di galleggiamento quindi la nave non affondò però fu un grosso colpo per per la Marina americana a

Dicembre la Marina americana e quella inglese da dicembre stanno già operando nel Mar Rosso e hanno già avuto degli attacchi uno dei quali parecchio significativo di 14 droni in questo attacco un po’ diciamo quasi a sorpresa dove però la Marina americana è riuscita ad abbattere questi droni e attraverso la

Difesa stessa delle navi non è una cosa semplice perché attacchi multipli sia di superficie che via droni possono rappresentare veramente un grosso rischio e un grosso pericolo quindi si tratta di capire intanto Come difendersi e sicuramente la Marina starà mettendo in campo tutte le misure necessarie per

Difendere se stessa quindi la nave e poi Proteggere le navi mercantili Perché lo scopo della dell’operazione è quella di consentire il il diciamo il movimento navale Mercanti nel canale di Suez e nel Mar Rosso e e ripeto non è una cosa facile perché oramai La guerra si combatte molto con i

Droni e quindi il drone subacqueo drone di superficie o drone aereo e quando questi attacchi sono condotti in gran numero si Col tentativo di saturare le difese eh di chi viene attaccato e risulta parecchio difficile le navi dispongono da mezzi laser a ai cannoni Eh che possono sparare eh 4500 colpi al minuto

E saturare un’area eh dalla quale stanno prendo questi attacchi oppure possono lanciare dei eh dei missili che poi esplodendo possono saturare anche lì l’aria e creare una Cortina di copertura però questo riguarda la difesa di una nave quando la difesa va anche allargata alle navi mercantili diventa particolarmente difficile ora gli Uti Eh

Come probabilmente i nostri ascoltatori sapranno non sono eh sprovveduti combattono oramai da vengono chiamati ancora ribelli ma forse in maniera impropria Nel senso che oramai sono 10 anni che sono al governo o hanno scalzato il precedente governo che poi si era rifugiato in in Arabia Saudita e

Come sapete i yuti sono sciiti quindi sono Direttamente collegati all’iran anche se gli uni gli Uti sono arabi e g Iran sono persiani quindi stiamo parlando etnie completamente diverse Ma che hanno lo stesso obiettivo attaccare le navi israeliane e boicottare il traffico delle navi israeliane soprattutto a seguito di

Quello che è successo a Gaza dopo il 7 ottobre e la risposta israeliana al 7 ottobre quindi la sfida della missione aspides è una sfida importante noi siamo molto bravi a operare in questi scenari abbiamo fatto in Somalia abbiamo fatto a Beirut tanti anni fa Col generale Angioni e abbiamo

La stima e la la riconoscimento delle nostre capacità da parte a livello europeo e direi anche a livello americano e in generale mondiale quindi Però ripeto è una sfida grossa e questo Luca ci porta a un altro grande tema che si è aperto anche nel corso della giornata di ieri no dichiarazioni nuove

Che hanno fatto un po’ discutere quelle che arrivano dal Tycoon l’ex presidente americano Donald Trump che è tornato a cavalcare un po’ quello che è un mal di pancia dell’elettorato americano le spese degli Stati Uniti d’America per la difesa dell’Alleanza euro Atlantica target di spesa che però diversi paesi soprattutto europei non rispetterebbe

Diciamo sono in linea con il 2% del prodotto interno lordo destinato alla difesa soltanto 11 paesi su 31 tra gli inadempienti c’è anche Roma che ferma se non vado errata all’1 vir 46% ed ha in previsione di raggiungere l’obiettivo del 2% nel 2028 però abbastanza tardi se consideriamo che Donald Trump arriverà

Forse alla guida della Casa Bianca alle presidenziali di novembre 2024 e ha già detto che lui non rispetterà l’articolo 5 del Trattato di Washington per quei paesi che non rispettano il 2% Questa è una questione sicuramente che riguarda vari aspetti il primo intanto siamo in campagna elor orale

Oramai e quindi tutto quello che viene Detto da dai candidati alla presidenza americana biden e Trump e va visto in chiave elettorale E quindi ovviamente gli americani cominciano sono abbastanza stufati di spendere tanti soldi in primis per la guerra in Ucraina adesso C’è grande attesa per il voto che si terrà in

Settimana probabilmente già mercoledì sapremo qualcosa delle due c se Passeranno gli aiuti promessi all’ucraina e a Israele e anche in parte a Taiwan si parla di 65 miliardi per di dollari per l’Ucraina 15 miliardi per Israele e poco meno di 5 per Taiwan se Passeranno questi aiuti o se vincerà la

Linea repubblicana che ha messo in chiaro che prima viene vengono gli interessi americani Quindi ad esempio la protezione del bordo del confine col Messico che è registrato nel 2022 nel 2023 un aumento del 100% degli immigrati passando da 1 milione di immigrati all’anno a 2 milioni di immigrati

All’anno e questa è una cosa che i governatori di Texas del del New Mexico non sono più disposti a accettare tantè che c’è stata una manifestazione di milioni di americani che coi trattori si sono diretti verso il confine texano proprio la settimana scorsa e quindi tutte queste dichiarazioni vengono proprio in un

Periodo in cui la la campagna elettorale sta entrando nel vivo la realtà dei fatti è che il problema della Difesa Europea è un problema che è sul tappeto Questa è l’Europa oramai noto che è una è un’ incompiuta una grande incompiuta Abbiamo cominciato con l’euro ma probabilmente effetti la cosa per unire

Veramente una federazione di stati o qualcosa di più di questo come è successo quando si è unita all’Italia in realtà si parte dalla dalle forze armate Se c’è una difesa comune Se c’è una politica estera comune quello è ciò che dà l’ossatura e consapevolezza a una a

Una federazione a uno stato una nazione più In generale come in Europa un insieme di stati e l’allargamento enorme stato anche delle Europa non ha favorito questa coesione si è si è provveduto più al numero che non alla qualità e alla e alle regole che andavano poi strutturate

Per per l’Europa quindi siamo fermi allo strategic Compass del generale Graziano di 2 anni fa che era un blando tentativo di mettere un seme per qualcosa che dovrebbe crescere Ma che ha delle grandissime difficoltà le la difesa Europea non esiste siamo effettivamente attaccati agli Stati Uniti per la nostra

Difesa e le spese che facciamo sono fatte poche e male e ridondanti lei immagini che se avessimo una difesa comuna potremmo sicuramente spendere meglio in navi aeroplani carri armati e dotarci di una difesa organica funzionale a quelle che sono le minacce così ci si muove il più delle volte in ordine sparso e

Spesso non rinnovando quelle che sono le esigenze reali di una di una forza armata Nel nostro caso per esempio mi riferisco Più che altro all’esercito che è abbastanza indietro in questo abbiamo 200 carri armati a riete che sono sicuramente non sufficienti e non all’altezza dei compiti che ci attendono

Quindi occorrono tante spese occorrono tanti investimenti e e e sicuramente Fa bene il nostro maggiore dell’esercito a cercare una soluzione che appunto quella che è sul tappeto per la sostituzione degli Ariete gli Ariete Però ripeto come diceva lei è necessario trovare una una via organica A questa questa

Problematica che al momento è lungi da trovare una risposta fanalini di coda nella nell’impiego del prodotto interno lordo per la difesa Belgio e Lussemburgo che non raggiungere neanche l’ 1% e maglia nera anche per Parigi Ecco è interessante notare come la Germania di scholz a novembre prende l’impegno di

Mantenere il 2% permanente di spesa per la difesa aggiungendo anche i fondi del di quelle forze teutoniche create dopo il 2022 dopo l’invasione della Russia in Ucraina mentre Parigi vive ancora un po’ Il sogno di guidare questo esercito europeo da cui però giustamente Luca ci hai raccontato siamo

Lontanissimi 25.000 effettivi di cui si parlava Helsinki nel 1999 sono per l’appunto Solo un miraggio e borrel ha parlato delle prime unità 5000 unità che saranno pronte nel 2025 però l’ex generale camporini ha commentato sorridendo un numero pari a quello dei vigili urbani a Roma è così è così

Parliamo di cifre veramente minuscole e onestamente in questo dibattito non aiutano le Bad come quelle che fa stoltenberg un giorno sì e un giorno no è pessimo segretario della NATO non lo dico io che ovviamente conto ben poco ma prendo a spunto le parole del generale Tricarico che così ha definito stoltenberg

Effettivamente non aiuta questo il progetto unitario di una nato forte o rilanciata ehm la nostra produzione bellica è stentata e lo si vede perché in Ucraina eh nella guerra con con la Russia non riusciamo a fornire neanche i proiettili necessari eh per continuare una difesa che si sta sempre più asciugando

Ehm la la Russia è passata da 1 milione di proiettili per cannoni all’anno a 17 milioni nel giro di 2 anni noi non riusciamo a fornire 500.000 colpi promessi all’ucraina in un anno e stoltenberg ha detto ancora una volta andando fuori bersaglio di non vendere armi ad altri a paesi terzi e

Concentrare gli sforzi verso verso l’Ucraina Ma non è quello il problema Il problema è che noi non siamo un’economia di guerra e quindi la nostra produzione nonostante in questa chiave vanno letti anche tutti gli annunci di vari stati maggiori ed europei eccetera eh circa la Eh i protrarsi di questa guerra in

Ucraina per 10 anni eccetera sono Assicurazioni che vengono fatte per far capire all’industria non vi preoccupate producete perché sicuramente questa vostra aumento di produzione sarà coperto da ordini che verranno fatti e mantenuti negli anni perché è chiaro che le industrie non si muovono al buio producendo e mettendo aumentando linee

Di produzione che hanno costi en enormi e poi magari la guerra in Ucraina dovesse cessare dall’oggi al domani è cosa che come Trump ci dice un giorno sì e l’altro pure potrebbe accadere in quanto Trump non ha nessuna intenzione di continuare la guerra in Ucraina probabilmente staccherà la spina se

Vincerà le elezioni se le vincerà le vincerà proprio perché sta promettendo di staccare la spina all’ucraina in quanto gli americani non sono come abbiamo detto prima tanto favorevoli a spendere soldi per un paese che non sanno neanche dov’è collocato sulla cartina geografica che la politica estera non paghi in termini di consenso

Elettorale soprattutto in America del Nord insomma la storia ce lo ha insegnato e lo stiamo anche guardando anche perché uno diciamo delle Croci che pesa sull’andamento sul bilancio politico di biden è proprio questo l’aver dato troppo interesse Non solo all’ucraina anche a Taiwan anche a Israele e l’essersi diciamo concentrato

Poco sulla politica interna americana nonostante Comunque nel 2023 Si parlava di crisi Si parlava quasi di recessione economica un rischio che è stato poi scongiurato da biden ma comunque ha pesato tantissimo in termini di consenso Luca io volevo tornare ancora nuovamente però su i paesi quanto spendono per la

Propria difesa perché è interessante notare come invece la Polonia spende quasi il 4% del prodotto interno lordo seguita poi dai Paesi baltici est Lettonia Lituania Ecco è veramente la vicinanza con la Russia a spingere questi paesi a spendere così tanto il rischio che la Russia possa attaccare la

Nato è concreto Secondo te allora sì la situazione esattamente come come la descritta nel senso che questi paesi che confinano ex Patto di di Varsavia che confinano con la Russia sono quelli che spendono maggiormente inclusa la Finlandia che e ha un confine lunghissimo con la Russia stessa ehm ovviamente loro sono sentono di

Più la vicinanza Anche perché hanno dei Confini proprio aperti con la Russia e la l’azione in Ucraina certo non ha non ha favorito diciamo il il rapporto tra questi paesi confinanti con con la madre Russia un di un un tempo madre Russia eh circa la le intenzioni della dell’Unione della della Russia Io

Onestamente anche nonostante vi siano dei rapporti molto dettagliati sia di Generali tedeschi sia di Ne ho visto uno di un generale inglese nei quali si dice appunto che il pericolo è un russo è un pericolo molto forte Personalmente non credo che ci sia questo questo pericolo

Non credo neanche ci sia il pericolo che la Russia attacchi Kiev la Russia non ha nessuna di queste intenzioni la Russia ha intenzione di tenersi i i i paesi che ha conquistato cioè donbas luas e la stessa Crimea conquistò nel 2014 Su quello non c’è dubbio non farà non arreter un

Millimetro ma non c’è al al momento nessun pericolo che la Russia come qualche giornalista di qualche mese fa disse pensa la guerra in Ucraina sarebbe arrivato in Portogallo questi sono fantasie che oggettivamente non trovano riscontro in nessuna dato fattuale concreto E inoltre Sì è vero la Russia aumentato la

Sua produzione è diventato una un’economia di guerra e e e militarmente si è si è decisamente dotata di di tanti nuovi strumenti uno degli ultimi È questo missile ipersonico Zal il quale sta facendo gli attacchi sta compiendo attacchi devastanti in Ucraina uno degli ultimi è avvenuto qualche giorno fa e tolto l’elettricità

A gran parte di una città della dell’Ucraina centrale ma sulla sulla fame di espansione eh Non credo che sia questo all’ordine del giorno La retorica che anche come dicevo è volta a sì che determinate orecchie intendano Mi riferisco all’industria bellica e su su determinate intenzioni serie dell’Occidente e quindi queste

Affermazioni che che che aumentano un po’ il pericolo il rischio eccetera sono volte più questo a far sì che determinate produzioni continuino vengono aumentate che non rischio reale Luca In conclusione Alla fine degli anni 90 inizi anni 2000 diciamo era l’epoca dell’esplosione della globalizzazione no E ascoltavamo la famosa frase poi

Riportata diventata Iconica It’s economic stupid per giustificare quanto fosse quasi diventato superfluo avere un esercito di Stato per difendere i propri interessi perché si andava verso la convinzione che i Meri scambi economici gli accordi economici Pot potessero bastare per garantire la sicurezza di un paese i tempi sono cambiati stiamo

Assistendo realmente a una corsa a riarmo Purtroppo sì e devo dire purtroppo perché anche da ex da da da militare ex militare ho sempre riconosciuta la necessità di uno stato di dotarsi di una propria difesa valida meglio sarebbe come avevamo detto prima di una difesa europea che riesca anche a

Dare risposte più più forti e più coordinate e quindi questo è un aspetto cioè il militare di professione i nostri Generali ed è quello che fanno devono bussare alla porta del del del politico e chiedere che lo strumento militare a quale la Costituzione Affida la difesa del del

Del suolo Nazionale sia uno strumento idoneo a fatto E spetta poi al politico cercare di in base alla anche alla minaccia che viene diciamo messa sul sul tavolo trovare delle soluzioni a far sì che questo strumento militar non venga mai usato oggi si fa tutto il contrario sembra

Quasi che i militari frenin e invece ci siano i politiche politici che buttano benzina sul fuoco cercando di aumentare questo rischio io ho assistito a una ho visto una a Washington think Tank dove c’era l’asian Society che si è riunita c’erano i rappresentanti c’era il rappresentante giapponese quello della

Di cinese un ex ambasciatore a Washington della Cina e della Thailandia al Singapore E beh le parole più accese erano quelle del ministro ex ministro giapponese che diciamo sottolineava questo ormai questo muro controm muro che esiste tra Occidente G7 diciamo e il resto il resto del mondo Dove Nel resto del mondo si

Intende Russia Cina e altri paesi con i quali anziché trovare le vie diplomatiche si cerca di aizzare scontro vi ricorderete il pallone sonda sulla sulla che ha sorvolato gli Stati Uniti vi ricorderete la questione di tiktok il tutta la storia con la Cina riguardo il decoupling The risking o che in

Realtà sottintende semplicemente la grande paura di un uno stato egemone come la l’unione gli Stati Uniti nei confronti di uno Stato emergente come la Cina dal punto di vista economico ma anche lì la Cina come la Russia onestamente non hanno nessuna intenzione di invadere né l’occidente né gli Stati

Uniti d’America né francamente hanno nessuna la Cina non ha nessuna intenzione di invadere la Thailandia o il Vietnam o la Cambogia con i quali fa grandi affari economici e infatti la regione è prospera e stanno crescendo moltissimo da questo punto di vista cambiando il volto del Sudest asiatico in chiave

Pacifica in chiave pacifica quindi noi invece siamo ancorati a un concetto di guerra fredda che stiamo rinnovando appieno e il Sudest asiatico Infatti è tra le zone del mondo che spicca di più proprio per crescita economica Potenza emergenti alcune delle quali sono già emerse Luca Noi non possiamo far altro

Che ringraziarti per la disponibilità e la preparazione che mostrato ai nostri microfoni Ti ringraziamo e speriamo di riaverti presto ospite Grazie un piacere veramente un piacere da parte mia grazie per l’invito la voce che avete appena ascoltato Luca nedd analista militare lo abbiamo ascoltato voce dal campo ex

Militare ci ha raccontato i dettagli che ruotano attorno alla missione Atalanta all’interno della missione aspides a livello europeo per contenere gli attacchi degli iuti Le Milizie Eh yemenite e filo iraniane che stanno minacciando i traffici globali e poi un’analisi a tutto tondo su quello che è lo sforzo militare europeo Questo era il

Contenuto del TG mondo previsto per l’edizione di oggi Grazie per averci seguito e buon proseguimento di [Musica] giornata

Con l’ex pilota di caccia Luca Anedda

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