Il pasticcio degli ACCONTI IRPEF: perché con il 730 si rischia di versare ANTICIPI 2025 non dovuti

Si potrebbe dire che il Fisco – o il governo, se vogliamo – non finiscono mai di sorprendere. E’ la Cgil che in vista della prossima dichiarazione dei redditi porta alla luce un nuovo pasticcio. Per effetto del meccanismo di legge tanti contribuenti, o meglio tanti lavoratori dipendenti (perché solo loro vengono colpiti), saranno costretti a versare anticipi non dovuti. Per questo il sindacato chiede al governo di intervenire con urgenza per rimediare al pasticcio. Cosa succede in particolare? «L’art. 1, comma 4 del D.Lgs. n. 216/2023 – spiegano i due dirigenti sindacali Monica Iviglia e Christian Ferrari- ha stabilito che, per l’anno d’imposta 2024, al fine di determinare gli acconti Irpef 2025 e 2026 relativi ai periodi d’imposta 2024 e 2025 si assume, quale imposta del periodo precedente, quella determinata secondo gli scaglioni e le aliquote Irpef (23%, 25%, 35% e 43%) e la detrazione per redditi di lavoro dipendente vigenti al 31 dicembre 2023 ( 1.880 euro). Aliquote non più in vigore e nettamente superiori alle attuali». Si tratta di una disposizione che riguarda esclusivamente i lavoratori dipendenti ed i pensionati. 

Di @pablobaro

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