Lo schema obbligatorio per la copertura dei rischi catastrofali delle imprese

Buongiorno a tutti e benvenuti al webinar di oggi Oggi è un successo abbiamo oltre 1000 iscritti e grazie a tutti Dunque per essere collegati qui con noi in effetti l’argomento di oggi è un tema molto caldo e cercheremo di discuterlo al meglio insieme a relatori di assoluta qualità partiamo dal partner

Che ha permesso tutto ciò Fabrizio di tirro risc Consal Energy International incoming manager di HD Global C con due ospiti assolutamente speciali abbiamo l’onore di avere qui con noi oggi Dario focarelli direttore generale dell’ania e il punto di vista delle PMI con Alessandro bielli Responsabile dell’Area credito e Finanza di assol Lombarda

Infine veramente per me per noi di arra un piacere presentarvi in anteprima il nuovo direttore responsabile di RM news Riccardo Sabatini che curerà la moderazione di di questo webinar Attendiamo tutte le vostre domande in chat Vi auguro un buon webinar e ci vediamo alla fine A più tardi

Grazie allora Grazie Angelica di questa presentazione Benvenuti a tutti Beh insomma sono 20 anni che se ne parlava e Oggi finalmente è una realtà non abbiamo con la legge di bilancio Appena approvata dal Parlamento uno schema di assicurazione obbligatoria per le catastrofi per il momento riguarda soltanto le aziende ma già un appto

Molto importante Appunto perché allinea la normativa italiana a quella in uso nei principali altri paesi occidentali Allora riguarderà poi lo vedremo meglio circa 4 milioni e mezzo di imprese quindi un numero considerevole e e quindi sarà un aspetto molto impegnativo di di mettere a terra questa nuova normativa come vedremo per

Il momento ci sono alcuni punti Fermi già delineati dalla legge ma molti Saran sono ancora i nodi da da sciogliere e il il tema delle catastrofi Voi sapete è il è un aspetto sempre più importante nella nella vita delle delle famiglie e delle imprese incombe prepotentemente

Sul sul nostro sul futuro del pianeta e è considerato il rischio almeno a lungo termine più importante per per il mondo i danni delle catastrofi si aggirano ogni anno intorno ai 300 miliardi preliminari di sserie e di Munich le convergono nel dire che lo scorso anno

Che è stato un anno per la verità molto moderato gli assicuratori hanno perso tra i 95 e 100 miliardi per le catastrofi naturali in tutto il mondo insomma c’è è veramente una un aspetto assai impegnativo che la legge italiana si sforza in qualche modo di gestire l’interesse abbiamo visto da

Angelica anche per il nostro per il nostro seminario 1200 iscritti al momento conferma appunto l’interesse delle imprese per questo per questo tema e quindi direi di cominciare subito dando la parola a Fabrizio Di tirlo che ci spiegherà In che Quali sono i punti essenziali della legge che è stata

Appena approvata dal Parlamento a te Fabrizio Sì buongiorno a tutti grazie Riccardo questa presentazione parte di una serie di presentazioni appunto che abbiamo con anra e per una serie di lavori riguardanti ai danni naturali catastrofali e questa è meno ingegneristica perché perché in questo momento la legge di bilancio prende

Tutte le attenzioni per cui brevemente vi porterò tre sezioni nella mia presentazione le prime due sono propedeutiche per la terza la terza è un esame un’analisi di quella che è la legge di bilancio attuale sarò estremamente veloce su tutto per stare nei tempi e soprattutto perché l’argomento è vastissimo lo vedremo

Soltanto quindi in linee generali per capitoli poi aspetto magari domande oppure anche restando a disposizione attraverso anra a eventuali discussioni a riguardo di approfondimenti sui temi le prime cose che dobbiamo fare sono le contestualizzazioni in cui nasce questo provvedimento l’ho messo in due linee da un lato quello che è il contesto dei

Danni che emergono sempre di più da da eventi naturali un po’ riprendendo quelli che erano stati i nostri webinar precedenti sull’argomento e vedendo che le vulnerabilità aumentano Perché i il clima sta cambiando e porta sempre fenomeni più intensi e più forti più estremi e due perché la nostra vita il

Nostro l’organizzazione dei nostri crsi produttivi e di distribuzione è troppo più vulnerabile a qualunque disruption in qualunque parte del mondo accada nella distribuzione poi dei prodotti e dall’altro lato c’è il contesto legislativo la legge nasce in una discussione come ci diceva Riccardo che va avanti da più di 20 anni ricordo che

Eran se i primi anni 2000 quando per la prima volta si cominciava a discuterne nelle aule di Parlamento e oggi finalmente siamo arrivati a una conclusione e si spera che questo possa impattare sempre meno sulla sulla bilancia della dello Stato vado velocemente mi soffermo giusto un attimo

Sui dati che già il Riccardo che mi aveva preceduto un po’ preannunciato cioè i danni Comunque nonostante l’anno sia stato abbastanza tranquillo Non tanto per l’Italia ma a livello mondiale Comunque è un anno che produce 250 miliardi di Us dollars dovunque e addirittura 360 se io comincio a

Includere anche i danni gli eventi di le conseguenze di danno indiretto dovute a questi danni materiali eh parlerò un po’ del terremoto in Turchia perché perché dobbiamo perché in Turchia c’è una legge di assicurazione obbligatoria contro i danni al terremoto E perché comunque in Turchia soltanto l’ 111% dei danni del

Terremoto subito sono stati o sono in Pip di indennizzo per via assicurativa in Italia Arriviamo subito all’Italia E cosa succede in Italia il 2023 non è stato proio tranquillo il solo evento degli alluvioni di maggio in Emilia in Romagna un po’ di Marte un po’ di nordest ha generato quasi 10 miliardi di

Euro di danni Adesso dipende dalle varie statistiche qualche leggera fluttuazione Ma nella mia presentazione Io sono essenzialmente concentrato sull’ordine delle cifre più che sulla cifra precisa in sé e Siamo intorno al 10% di partecipazione dell’assicuratore a indennizzare i danni subiti se aggiungiamo anche un bel po’ di grandi nate che l’anno scorso sono

State estremamente severe aggiungiamo ancora il miliardo e passa di danni generati D Allioni in Toscana da Prato fino alla Pisa di fine ottobre novembre mi sembra di ricordare qualche cosa che c’è stato a trat su tutto il territorio nazionale cità Ecco che siamo a questi livelli ehm IVA se Ania il dottor

Focarelli ha di sicuro avrà modo di dettagliare molto meglio questi dati Ivas seag confermano il Trend ora contestualizzato il tipo di frequenza e intensità dei danni sempre maggiore in termini economici guardiamo un attimo anche il territorio così contestualizziamo anche dove andiamo a operare l’Italia è un paese estremamente a rischio terremoti probabilmente in

Europa il più colpito insiem alla Grecia passa qualche parte dei Balcani è soggetta sempre più a grandi l’abbiamo visto l’anno scorso sempre più frequenti gli alluvioni il territorio è geologicamente instabile adesso cominciamo a soffire anche di medicines hit storms ci sono anche vulc Certo non

È il Giappone Non è magari non sono gli Stati Uniti Ad ogni modo è probabilmente il territorio più pericoloso e più difficile di tutta l’ue prima sezione la Concludiamo con una con un summary cinque punti sei punti veloci tanto per ricordare cosa abbiamo detto e per passare poi all’analisi della legge

Quindi ogni anno abbiamo eventi naturali che generano danni sempre maggiori cambiamenti climatici che lasciano presumere maggiori frequenze e intensità dei danni ha cresciuta vulnerabilità del nostro modo di produrre a agli eventi naturali a qualunque disruption dovesse accadere vulnerabilità e difficoltà di trattare il territorio italiano e poi

Purtroppo il poco che è stato fatto fino ad oggi per mettere in sicurezza il territorio è la tendenza il basso ricorso che fanno gli italiani all’assicurazione al trasferire i rischi Forse in positivo quando uno Esamina il tutto c’è una positiva gestione delle emergenze solitamente vengono ben gestite ehm prima sezione propedeutica se sonoa

Sezione propedeutica Allora Cosa bisogna fare per ridurre questo rischio beh ecco ingegneristicamente per me il punto uno è il punto chiave investire per mettere in sicurezza del territorio Ma perché non si fa Eh perché costa soldi nel 2016 il governo Renzi aveva creato casa Italia ne aveva data la guida propria

Frazone quindi nessun dubbio sulle capacità della persona ma a distanza di un po 2 anni abbandonando il suo incarico il professorone ha lasciato in eredità quello che è stato il motiv della della della mancato successo cioè soltanto per mettere in sicurezza il territorio italiano per quanto riguarda il rischio

Sismico Per quanto la forbice fosse vasta secondo la resilienza del territorio che si voleva ottenere occorrevano 50 miliardi diciamo un centinaio di miliardi Oggi sono per ottenere le condizioni di sicurezza minime e due Comunque se io intervengo oggi il processo È lunghissimo per mettere in sicurezza il territorio e probabilmente

Ne beneficeranno anche a distanza di 10-20 anni non solo gli Italiani ma anche i politici Ecco perché se uno guarda investimenti fuori da ogni buon senso e ritorno politico che molto lungo e così come quello della sicurezza Ecco perché non è mai stato fatto nulla in passato non parlerò della sostenibilità

Argomento importante ma che esula sulla questione dell emergenze abbiamo detto che già facciamo abbastanza bene forse il miglioramento atteso sarebbe in quello che in quella bella frase che è fare sistema che vuol dire In pratica come anche proposto dal cinas dopo il terremoto dell’Aquila vuol dire mettere insieme alcune catene anche della

Filiera assicurativa insieme a quelli che sono gli enti la politica i tecnici e le organizzazioni territoriali voglio dire assicuratore liquidazione e recovery cioè le aziende che fanno il recovery e riportano la l’impresa alla produttività nel minor tempo possibile Ecco questo deve essere un approccio sinergico e fatto nel più breve tempo

Possibile mirando alla ripresa delle attività detti in questi punti che abbiamo appena visto arriviamo al quarto se non riesco a migliorare la resilienza del territorio italiano detto che possiamo migliorare ma la gestione dell emergenze già la facciamo Dov’è che posso ancora fare qu cosa nel trasferire

I rischi per via assicurativa e dopo una ventina d’anni più che ne parliamo Eccoci arrivati al punto della legge 213 e quali gli obiettivi Secondo me sono due Da un lato non far pesare più sulla bilancia delle Case dello Stato gli oneri per il ripristino e due far sì che

Quelle micro e piccole imprese il pilastro della nostra economia possano riprendere la loro attività perché micro e Piccole Imprese perché le grandi essenzialmente già dispongono di un trasferimento assicurativo eh Quali potrebbero essere le vostre osservazioni così come le ho fatte la prima che ho fatto è stata la casa ma perché no In

Fondo il territorio italiano più soggetto ai terremoti è quello della dossale appenninica quindi fatto di piccoli centri dove gli interessi più colpiti sono quello del patrimonio residenziale magari storico architettonico qualche piccola impresa eh provo a dare una risposta parte del legislatore Sì sicuramente questo era è un passo dovuto perché

Comunque lo Stato Entra con le proprie casse soprattutto nel ripristino del patrimonio residenziale di solito dopo queste sciagure e che c’è poco ritorno politico nell’inclinazione obbligatoria e che proprietari possono percepirla come una tassa e poi Guardate che questa è una legge che comunque ha forti difficoltà attuative ed è complessa lo vedremo poi

Nella sezione principale per cui includer C anche la casa tutto sommato Oggi potrebbe anche essere un rallentamento o un aumento delle difficoltà non voglio neanche soffermarmi sui cutb il trasferimento assicurativo è quello più organico Certo Potrebbe servire come eh complemento al trasferimento assicurativo bi qualcuno mi ha chiesto

Ma perché non mettiamo anche le le garanzie per Dani ind diretti ma in questo momento Decisamente no perché complicarci quando già oggi è tanto complesso l’unico argomento su cui mi soffermerei un po’ è quello della cultura assicurativa eh in America l’abbiamo visto Anzi lo vediamo nella tabella successiva in

America eh normalmente quasi la metà dei danni subiti ma perfino dallle cità Eh sono pagati dalle assicurazioni eh nella tabella trovate i tre maggiori eventi che hanno naturali catastrofali che hanno colpito gli Stati Uniti e tutti e tre girano da percentuali di indennizzo assicurativo da 60 quasi l’80

E in Italia con l’Emilia Siamo arrivati a intorno al 10% rivedremo la Turchia più avanti quando parleremo del regime sanzionatorio per le imprese che non si assicura entriamo così fate queste due introduzioni propedeutiche alla analisi vera e propria delle disposizioni di legge Allora vediamo esaminando questa decina di Commi della legge di

Bilancio il primo il 101 è proprio quello a cappello di tutto Chi è coinvolto tutte le imprese tutte quelle italiane o straniere con property assets anche di distribuzione sul territorio italiano come definite dal registro delle imprese non le agricole Ma quali eventi dovremmo assicurare sismi alluvioni e frane inondazioni e esondazioni

Normalmente l’assicuratore le mette insieme alluvioni inondazioni e esondazioni sono un pacchetto che di solito viene anche abbinato ma allagamenti e bagnami sono un’altra cosa quali beni assicurare anche questo lo dice chiaramente il codice civile tendenzialmente le partite un e due delle polizi assicurative edifici e macchinari impianti termini temporali termini

Temporali sono fissati a fine anno passiamo un po’ agli elementi di discussione che secondo me ci possono essere già su questo primo comma Il primo è i tempi a disposizione non sono sfidati molto di più manc Un anno scarso e dobbiamo uno attuare dare attuazione alla legge due fare in modo che la

Filiera assicurativa si prepari tre far sì che i piccoli imprenditori si assicurino e è tanto non entro nell’argomento di alcune eh definizioni tra alluvioni razioni e allagamenti abbiamo già parlato prima potrebbe essere da discutere perché non la grandine o perché non i grandi eventi atmosferici e essenzialmente Mi verrebbe

Da dare questa risposta e la grandine genera danni che l’anno scorso sono stati esagerati ma non sono paragonabili a quelli di un sisma forte o di un’alluvione grave se l’obiettivo del legislatore è quello di togliere quel la massa di soldi dalle casse dello Stato per ripristinare il territorio

Certamente questo la grandina non fa parte di questo scenario di eventi ehm sono diciamo eventi che l’imprenditore potrebbe quasi gestire da sé Se pensate anche che il business interruption sulla grandine è ben più ridotta di solito lo stabilimento riparte poco dopo sul terremoto se lo stabilimento viene preso

Bene sta fuori un anno e se non è ben assicurato Bisogna vedere se si riprende altri eventi naturali No non era il caso di inserirli a vulcani Bench meno l’unico che merita Attenzione è il Vesuvio e esul direbbe dalle polize assicurative gicar sono ben peggiori un commento su Ma chi è allora

Che si deve assicurato micro e piccole imprese Come avrà modo anche di dettagli arvi dottor focarelli Eh già dispongono di coperture naturali catastrofali le grandi aziende le Miccole le micro e piccole invece Diciamo che girano al di là di qualche su qualche punto percentuale o su un

Quarto E peraltro le medie e grandi aziende magari sono anche comprese con queste loro percentuali tra 70 90 poien quasi ritari magari qualche parte che non è assicurata per già su programmi assicurativi internazionali magari con l’obbligo dell’assicurazione sul territorio italiano potrebbe anche veicolare un po’ di soldi sulla su chi riceve queste

Coperture assicurative merci immobilizzazioni materiali non incluse Beh in questo momento forse è meglio partire così è difficile poi passare anche merci ad altre cose esaminato il comma 101 cioè il cappello il com2 non fa nient’altro che dire e chi non le chi non rispetta Questo obbligo di assicurarsi le sanzioni come saranno Beh

Sono per disposizione di legge soltanto la perdita di diritti di assegnazione di contributi diritti a ricevere sovvenzioni perché vi ho detto prima che la Turchia è un esempio di cui discutere perché forse senza un regime sanzionatorio efficace non si ottiene una un’assicurazione obblig storia che viene fatta da almeno una buona parte

Delle imprese sul territorio italiano in Turchia l’assicurazione obbligatoria era arrivata a seguito del disastroso terremoto di Smith e poi di qualche altro terremoto tra il 2010 al 2011 però il pure assicurativo l’anno scorso dopo il terremoto di febbraio catastrofico ha dato un esame dei dati e ha notato che all’estate dell’anno

Scorso Diciamo che erano in pipeline degli indennizzi che per loro erano poco sopra i 3 Mil miliardi e mezzo di dollari a fronte di danni che secondo le Stime giro tra i 40 e 50 insomma Per farla breve le le Stime dicono che in Turchia nonostante la polizza obbligatoria per l’assicurazione contro

Il i terremoti Diciamo che verranno indennizzati assicurativamente tra l’8 e l’11 per delle persone che hanno scitto Allora come si fa a fare un sistema sanzionatorio efficace va benissimo escludere da assegnazioni di contributi chi non OT tempera ma forse sistema di controllo è un sistema di sanzioni anche di tipo pecuniario dovrebbero essere

Uniti a queste azioni È vero che anche utile sviluppare la vita assicurativa Ma se nel frattempo si mettesse un deterrente andando veloci non mi soffermerò molto sui Commi che sono relativi alla alla filiera assicurativa anche la filiera assicurativa ha le sue sanzioni e sono anche economiche cioè l’assicuratore deve dare seguito alla

Quotazione di ogni richiedente di ogni imprenditore che chiede una polizza contro gli eventi naturali e catastrofali addirittura sonoo state fissate anche franchigia e scoperti addirittura positivamente devo dire si è lasciata una buona flessibilità da parte del legislatore alla filiera assicurativa perfino la possibilità di unirsi in maniera Consortile eh

Si è lasciato invece tutto il resto in una specie di abbozzo per poi da a cui poi i decreti attuativi daranno una dettagliata specifica operativa Perché Perché più di così non si poteva fare è proprio lì il punto che dare attuazione in questo momento alla legge così come è

Stata impostata è un lavoro che richiede ancora molto tempo e molti sforzi e molte discussioni Secondo me Tanto è vero che in questa presentazione mi sto portando soltanto quelle piccole analisi che ho fatto io per esempio alcune potrebbero essere ma i massimali i massimali per alluvioni terremoti e roba

Del genere di solito vengono dati al 3050 dei valori assoluti non mai al 100% quindi vorremo mettere dei limiti al 50 sarà un po’ difficile pensare di poter includere i valori e il trasferimento dei rischi al 100% 100 dei beni tanto più che normalmente non sia anche con eventi naturali catastrofali

Gravi escludiamo il terremoto in zone quasi epicentral non sia mai il 100% della perdita dei beni oppure sarà difficile discutere di quali valori assicurare e abbiamo stimato anche le capienze della del trasferimento e d capacità di raccolta della filiera assicurativa tutte queste cose le vediamo un po’ più avanti salto

Il comma 105 che è sulle modalità attuative Perché i decreti dovranno darne seguito sicuramente vi ho vi ho racchiuso in quattro punti alcune mie impressioni un anno Sì secondo me è troppo breve sarebbe il caso di studiare un po’ meglio la questione perché non magari un confronto prima tra tutti an

Ed Ivas Ma perché non anche le organizzazioni sono qui da anra perché non aprire del tavolo eh a Più figure che abbiano voce in capitolo e qualcuno Addirittura ha anche stimato Qual è la capacità della di di raccolta della d della del mondo assicurativo si stima che potrebbero arrivare

1700 miliardi di euro secondo uno studio del cerved ehm su le richieste sul tavolo de degli assicuratori ma queste Stime non sono mai fatte in maniera definitiva e dettagliata per cui Io per esempio ho idea che siano ben superiori queste cifre delle sanzioni all’assicuratore che lui l’obbligo a contrarre rischi Ve

L’ho già detto bene così è giusto che sia così con la funzione di ridurre un po’ quelle necessità di capienze Sace la Sicur di Stato darà disponibilità con 5000 con milioni di euro a disposizione per quote fino al 50% degli indennizzi per chi lo coinvolgesse nelle polizi assicurative commenti Beh il primo

Commento va su Ma quali valori assicuriamo e chi valuterà chi lavora nelle Assicurazioni sa perfettamente che per lavorare bene e dare seguito a un eco indennizzo dopo una catastrofe naturale bisogna avere delle streim pre accettate Perché Perché non generano proporzionale e sotto assicurazione soprattutto quando in sede di un evento

Dove bisogna agire in maniera estremamente rapida come quello di una catastrofe il perito Entra direttamente e sul posto Senza prestim la preesistenza e indennizza per quello che è il danno non ci sono tempi allungati si evitano discussioni la stima potrebbe essere secondo me una sorta di approccio precalcolo preaccettazione iazione meglio l’ania

Un’ultima stima ecco prima un’ultima considerazione prima vi dicevo del cered ma 1700 miliardi Ho dato un’occhiata 230 sarebbero nel centro sud da Molise campagna e comprese le isole ma a me viene da pensare che soltanto mettendo insieme quelle tre raffinerie un chimico e un paio di Power Plants molto

Importante che ci sono tra 20 km neanche 15 tra gusta e prior siamo già a 15 miliardi di assets quindi 230 forse sono se non in Sicilia Sicilia e Sardegna bisogna vederli con un’altra cosa che mi ha sorpreso subito della stima di cered fabbricati e impianti si equivalgono nei

Valori mi lascia un po’ pensare di norma c’è una sproporzione tra le due partite di assicurazione ehm conclusioni Eh mi dispiace Sono andato un po’ veloce ma era il caso di farlo perché l’argomento è vastissimo diciamo che rimango a disposizione per qualunque approfondimento nelle conclusioni cosa vi voglio dire Beh certo Qualcosa

Bisognava farlo e quindi è positivo essere entrati con questo con questa legge 213 due i danni catastrofali continueranno sicuramente a crescere tre Bisognerebbe prima o poi intervenire nella messa di sicurezza del del territorio sicuramente è bene continuare in una buona gestione delle emergenze e quindi per quanto la legge di bilancio

Finalmente arrivata a dare attuazione a questo nostro alle nostre discussioni questo desiderio di avere l’assicurazione obbligatoria molti punti però andranno definiti con maggior dettaglio e i decreti attuativi saranno fondamentali in questo e la spinta La sensibilizzazione degli italiani che escono finalmente dal concetto del lo stato assistenzialista che dopo che una

Catastrofe G ripristina il territorio potrebbe essere essenziale per capire che la copertura assicurativa non è una tassa Ma è una sorta di acquisto di una fetta della sicurezza abbiamo esaminato velocemente la legge 213 abbiamo esaminato alcune cose che ci lasciano un po’ perplessi e concludo dicendo la la mia opinione è positiva

Nei confronti della legge sicuramente sono sono sicuramente favorevole Certo va vista in maniera costruttiva va studiata e va dato una va data attuazione nella miglior modo possibile e Con questo chiudo e restituisco la parola a Riccardo grazie grazie grazie Fabrizio bene Abbiamo visto come funziona più o meno le caratteristiche

Della legge vediamo ora più in dettaglio Quali sono i punti ancora aperti Quali sono le valutazioni anche del settore assicurativo più In generale qui con noi da focarelli direttore generale dell’ania E quindi chi meglio di lui può può illustrarci un po’ Il cammino che è stato fatto quello ancora da compiere

Prego Dario Allora grazie Riccardo ringrazio anra un’associazione con cui da tanti anni lavoriamo e collaboriamo e li ringrazio Ovviamente per l’invito io ho una brevissima presentazione sarà molto rapida Anche perché molte cose sono state già dette che è esclusivamente riferita a Prim Prim della legge perché usa anche soltanto dati di prima della

Legge poi farò alcune considerazioni molto molto rapide Anche perché Fabrizio è stato molto puntuale su tanti temi e devo dire condivido la grandissima parte di quello che lui ha già detto però mi concentrerò su due aspetti in particolare lo farò senza slide vado rapidamente alle cinque slide che però eh

Il la prima informazione è stata già data sono cresciute Questi erano i dati del 2022 quindi diciamo non sono neanche aggiornatissimi ma vedete che in generale abbiamo un all’epoca fu il 2022 un anno pesante Diciamo in termini di risultati e E comunque molto superiore a quell che era stato osservato diciamo nel

Nel nei 5 anni precedenti andando alla slide successiva Forse questa è più interessante si vede un trend di crescita in termini reali Eh quindi non in termini nominali si vede un trend di crescita del 57% dei danni medi Naturalmente come tutte come è giusto che sia in questo tipo di comparto

Diciamo la crescita è punteggiata da da spikes ma anche da valori più bassi però insomma il il fatto che in termini reali ci sia questo aumento così sostenuto è ampiamente superiore a quello che è la crescita diciamo dei PIL dei PIL mondiali credo che sia diciamo uno dei

Grandi motivi per cui questo tema diventa di grandissima attualità andando alla slide successiva eh entriamo eh in più in in media Res diciamo Quanti sono gli italiani assicurati per le catastrofe naturali a sinistra vedete la nostra stima puntuale per quanto riguarda le abitazioni Eh quindi diciamo la la parte residenziale

E vedete che il 44,2 delle casse sono assicurate contro l’ incendio e 5,3 sono assicurate diciamo contro le catastrofi naturali Eh questo 44,2 Qualcuno ha in mente forse qualche cifra leggermente più alta il censimento del 2021 ha portato un aumento molto forte del numero D abitazioni inaspettato anche ai

Ricercatori dell’istat e per questo che il nostro numero di Police riferito al alle abitazione è leggermente inferiore al 50% che è il valore che abbiamo in mente tutti quanti Eh se guardiamo il mondo delle imprese Questa è una stima congiunta di nostri dati insieme a ricerche della Banca

Italia perché ricordiamo che qui stiamo utilizzando Survey e e vedete delle quattro dei 4. 500.000 imprese la quota delle assicurate nel complesso il 7% Naturalmente un 7% che è frutto Come già Fabrizio ha raccontato bene di di un valore molto basso 5% delle imprese micro quelle tra 0 e 9

Addetti questo 5% vedete fa il pandan con quello delle famiglie e non è e non è casuale e poi avete tassi di crescita che ha tassi di penetrazione assicurativa che aumentano la dimensione D dell’aziende arrivando fino all’ 80% delle imprese grandi e valgono anche le considerazioni che Fabrizio ha già fatto

Le imprese grandi peraltro va considerato che alcune di queste possono essere coperti da programmi captive altri da programmi internazionali quindi in realtà noi possiamo tranquillamente assumere che il mondo delle imprese grandi è già completamente assicurato che quello delle medie cioè tra i 50 e 249 addetti lo sia in

Grandissima parte ovviamente il tema diciamo della sc apertura assicurativa delle imprese è essenzialmente delle piccole e ovviamente a maggior ragione delle delle micro andando alla slide successiva Eh io salterei quello adesso delle informazioni sui rischi residenziali concentriamoci e andiamo ancora a quella successiva sulla sulla parte diciamo

Commerciale Questi sono i dati a a oggi a prima della legge Noi abbiamo diciamo distinti per terremoto e alluvione Ma come vedete i valori sono comparabili e tenendo conto diciamo di rischi anche di si Pure una limitata parte di assicurazioni che oggi non sarebbero previsti dalla legge che non sono

Previsti dalla legge tipo il business interruption E ovviamente anche la parte eventi atmosferici però se vedete questi numeri le somme assicurate sono ingenti perché già oggi assicuriamo eh eh 2.200 miliardi di cui però tenendo conto dei limiti e Sott limiti siamo poco sotto gli gli 800 miliardi la la quota che Fabrizio

Indicava tra il 30 e il 50 precisa usando questi dati è il 36% Quindi il rapporto tra le esposizioni delle compagnie le somme assicurate è intorno al 36% Questo apre ovviamente già il tema Come come si parla questo con il 15% di scoperto del danno gli avvocati gli asperti legali sono entrati

In discussione che adesso non provo neanche a sintetizzare Qualcuno dice Ma lì si parla di Franchi scoperti non di limiti e Sott limiti altri dicono però non non si può interpretare così facilmente chiaramente questo è un tema fondamentale e chiaramente dovrà essere risolto in in nel nel decreto nel decreto attuativo

Nessuno secondo me immagina di portare questo 36% all’ 85% e non credo che abbia senso diciamo né economico né come dire di interesse pubblico generale Però naturalmente questo dovrà essere in qualche modo specificato E è uno dei primi punti su cui diciamo vogliamo aprire una dobbiamo necessariamente aprire una

Riflessione ovviamente è tanto rilevante per le imprese Ma d’altra parte le grandi imprese sono quelle che oggi sono assicurate e chiaramente è difficile immaginare che la legge possa cambiare radicalmente il modo in cui le grandi imprese si assicurano ho finito le mie slide e vorrei due punti non di più di

Diella legge che che trovo importante sono due punti Allora il primo tema è che questo è una partnership privato e siamo stati richiesto per tanti non possiamo che come questo su questo presa di posizione del governo peraltro è una presa diione argomentata argomentata E peraltro anche seguire altri provvedimenti per esio per

Esempio diciamo c’è un assicurazione per chi dovuto Ess un obbligo assicurazione sull’abitazione ricevuto su del bonus e è stata introdotta una norma che a noi piace meno ma che comunque diciamo in qualche modo vincola la capacità la la velocità di di di di di di di risarcimento nel caso di eventi naturali

Quindi non è un un provvedimento spot non è è un provvedimento che si inquadra in una Come si dice in un disegno e quindi diciamo noi apprezziamo il disegno Poi naturalmente nel provvedimento Ci sono alcuni aspetti che dobbiamo discutere ancora e che sono attualmente in discussione Fabrizio ne

Ha citati molti io cito per primo il tema fondamentale della capacità noi noi sappiamo il governo si è impegnato a mettere una capacità fino a 5 miliardi a condizioni di mercato il rischio Quant’è il rischio Massimo che queste che queste previsioni determineranno sul settore assicurativo naturalmente stiamo provando a studiarlo stiamo

Avviando abbiamo avviato ormai siamo a pieno regime tutta una serie di analisi su cui purtroppo non sono al momento in grado di di riferirvi ma concettualmente l’idea è che da un lato sappiamo che è difficile prevedere quale sarà l’effettiva penetrazione proprio perché il mondo delle piccole e medie imprese la

Conosciamo diciamo come reagirà il mondo delle piccole e medie imprese lo dovremmo vedere sul campo dall’altro sappiamo che che comunque aumenterà la nostra esposizione e naturalmente le imprese sono disposte ad arrivare a un certo livello di esposizione che dipende diciamo dalle dai requisiti di capitale che questo livello posizione imporrà

Naturalmente da da quanto costerà in quel momento diciamo Il trasferimento al mercato di assicurativo internazionale e tutta una serie di altri fattori quindi in questo momento il tema generale è che noi dobbiamo avere per la legge una chiarezza nei confronti essenzialmente dei cittadini i cittadini devono sapere

Che Che tipo di copertura avranno il rischio concreto lo ha detto la presidente farina in in una diione al Parlamento e che possa esserci un evento che determini un danno complessivo diciamo un numero 15 miliardi solo per capirci tutti di cui lo stato che magari ha avuto il

Trasferimento di 5 miliard del 50% dei premi attraverso la Sace e a quel punto però lo stato a quel punto sarebbe in grado vista l’attuale legge di pagare Mag soltanto fino a 5 miliardi e il tema diventa come si ripartisce il danno tra tra il settore privato e lo stato in

Un caso come questo ecco per noi Questo è il primo e fondamentale problema di questa legge noi dobbiamo poter essere in grado di definire Qual è la nostra esposizione massima e poi naturalmente lo Stato deve essere chiaro con i cittadini di è il livello di copertura che Loro offrono e

Soprattutto che succede se e può succedere arriva un danno superiore all’esposizione massima pubblica e privata dichiarata Questo è il il primo tema fondamentale da cui non si scappa in parte diciamo siamo anche noi molto riflettendo su come arrivare a queste cifre a queste determinazioni la legge nella versione approvata dal

Parlamento quindi non nella prima versione dice che di questo tema se ne deve occupare dice esplicitamente di questo tema se ne deve occupare il decreto attuativo e naturalmente bisogna su questo arrivare a una definizione Chiara aggiungo su questo che ovviamente diciamo il le condizioni che farà Saranno condizioni di mercato lo dice la

Legge non possono che essere così altrimenti c’è anche un rischio di come dire di aiuti di stato e di e di legislazione Europea Però però però però che diciamo una partnership in cui qualcuno mette una cosa a valore l’unico pezzo che mette a valore di mercato chiaramente è una partnership che va Va

Ben spiegata e va ben Va ben presentata quindi c’è come sottoprodotto della definizione generale diciamo dell’esposizione massima delle imprese il tema importante di come si eranno i premi dovuti alla alla Sace vengo e con questa seconda parte concludo vengo a temi più specifici il primo è collegato alle sanzioni

Diciamo Fabrizio ha detto bene le sanzioni agli assicuratori Ovviamente io ho sono un filino più più light su questo E comunque deve essere chiaro che la sanzione non scatta Se tu hai dichiarato un limite massimo di capacità e quel limite massimo è superato Cioè non il motivo per cui non è bilanciata

Oggi la la legge va trovato il corretto bilanciamento è proprio questo In teoria si può arrivare a esposizioni massime con lo stato che dà al massimo la sua copertura al 5% al 5 miliardi con al massimo una quota di 50% Ma ripeto sempre con un pagamento del danno fino a

5 miliardi e e quindi chiaramente questo può determinare eh Un una una Insomma una richiesta di capacità privata potenzialmente addirittura limitata negli esempi che vi ho fatto prima è che naturalmente questo non non è accettabile e a maggior ragione Questo non è accettabile che si scarichi un

Obbligo un obbligo a a contrarre Al di là e ponendo addirittura a rischio la solidità dell’impresa della singola impresa e del mercato assicurativo Poi c’è tutto il tema fondamentale di che tipo di prodotto come verrà disegnato il prodotto che tipo di prodotto verrà fatto io su questo tutte le

Considerazioni che ha fatto Fabrizio le le condivido e le do per per accettare aggiungo aggiungo soltanto che ovviamente ci ci vorrà tempo e tempo non ne abbiamo quindi diciamo è è una situazione delicata Proprio per per questi per questi aspetti però dobbiamo dobbiamo arrivare ad avere una diciamo positiva con per i cittadini

Perché deve essere chiarissimo agli imprenditori i benefici che loro possono avere da questo tipo di esposizione da molti anni anni a studia la relazione Diciamo tra concessione di credito e copertura assicurative Noi siamo convinti che questa norma faciliterà anche diciamo i rappor creditizi e in generale i rapporti col mondo finanziario del sistema

Imprenditoriale e naturalmente questo vale è del tutto evidente che questo vale a Maggiore Se se se perfettamente chiare diciamo valutazione del merito [Musica] che diciamo di di ciò negli aspetti la regia e ci sono domande attenzione grazie grazie Dario sentiate perché no perché l’ultima parte del tuo intervento per la verità L’abbiamo

Sentita assai male e quindi Perché per problemi di connessione quindi Magari poi attraverso anche le domande diciamo ti chiediamo di riprendere un po’ i concetti che alla fine hai esposto E va bene Adesso vediamo abbiamo abbiamo visto quali sono gli aspetti della regge abbiamo avuto focalizzati D focarelli il

Quali sono i punti caldi che devono essere chiari che dovranno essere chiariti nei prossimi mesi vediamo appunto adesso con bielli quali sono le intive un po’ delle e quali problematiche Sal Lombard sul su come questa legge potrà intervenire soprattutto per le piccole e medie imprese Alessandro a

Te Grazie mille e sia della possibilità di intervento ringrazio anche i relatori che mi hanno preceduto Anche perché ho imparato anch’io un po’ di cose allora io in asso Lombarda sono nell’area credito e Finanza il nome Asso Lombarda è un pochettino forviante perché Non seguiamo tutta la Lombardia Insomma rappresentiamo le

Imprese nella nella provincia di Milano monzabrianza Lodi e Pavia Comunque lavoriamo con Imprese La maggior quali come micro andomi un po’ i relatori che mi hanno provare a portarvi di che cosa vedono oggi come sistema alzando un attimo se mi permettete un attimo lo sguardo e poi torniamo anche alla parte

Proprio più del del la cultura del del rischio della cultura prevenzione della cultura assicurazione cioè dunque penso vada a par piccola media impresa il risulta che ci stiamo sistema che sta su tanti tantissimi Aspetti Vediamo uno stato che tende sotto certi aspetti a deresponsabilizzare togliersi delle competenze per cercare di

Responsabilizzare trasferirle su dei soggetti terzi e tenete conto Questa cosa la sto dicendo in maniera neutrale non sto dicendo che è un giudizio probabilmente faceva troppo prima faceva però c’è questa tendenza poi uno stato che non può più in tantissime cose essere da traino quando si parla di investimenti

Economici cioè tant’è che aumentano gli obblighi per le imprese in generale ma non è che aumentano le risorse pubbliche messe a disposizione delle imprese l’avete citato anche prima con Insomma con il caso Sace e noi anche parlando con appunto con le PMI oppure anche col nostro vicepresidente con la delega al

Credito alla Finanza Paolo Gerardini che è anche presidente della piccola impresa lui tende sempre a fare un esempio abbastanza lampante Cioè ha fatto notizia sui giornali in maniera incredibile le risorse che la Francia ha messo a disposizione per sviluppare l’ia unia francese che sono 500 milioni è

Finita sui giornali se noi pensiamo ai 38 miliardi che solo Microsoft ha messo vediamo che c’è comunque una una sproporzione ehm questo appunto per dire che non è che ci possiamo siamo naif e ci illudiamo che Allora a questo punto app lo Stato possa trascinare e però non possiamo anche nascondere il

Fatto che stiano arrivando sulle imprese tutta una serie di obblighi tutta una serie di costi che vanno a impattare in un sistema che storicamente sappiamo che ha avuto alcuni suoi punti di forza ma non certo la produttività per per addetto Comunque la produttività non è proprio stata il fiore all’occhiello D

Dell’Industria italiana in particolare quella delle piccole e medie imprese poi dall’altra parte entrando nei concetti del degli impatti catastrofali dei cambiamenti climatici penso che sia evidente che ci sia bisogno di fare qualcosa e che conti alla mano a un certo punto sia necessario prendere in mano il concetto di mutualizzazione del

Rischio cioè se lo stato non ha delle risorse che cosa bisogna fare Cioè un po’ triste arrivare a dire Cavolo sarebbe stato bello se avessero fatto qu cosa prima e avesso più risorse su queste Ma cosa fatta Siamo in un momento in cui questa cosa indubbiamente deve essere affrontata

Deve essere affrontata però senza io almeno da da un punto di vista vi parla uno esterno a questi di lavoro quindi dire il mio per magari potrebbe dire No non è è preso con molta cioè questa cosa Dov cioè la strada è far passare per la cultura del la cultura del rischio la

Riduzione delle Esposizioni la business continuity cioè Questi sono i messaggi che bucano molto di più nel nell’imprenditoria m sonoo i modi e i tempi si corre si corre in un sistema che se già la cultura finanziaria siamo indietro sulla cultura assicurativa qualsiasi statistica va in questa direzione ma vi

Faccio anche un esempio Noi siamo abbastanza portati anche a fare delle delle autocritiche non distruttive per carità anche su di noi ma storicamente anche il sistema associativo è stato sempre molto molto bravo alla aiutare le imprese alla gestione del rischio immaginiamo i miei colleghi della area ambiente dall’area salute e sicurezza

Sul lavoro cioè si fa tanto sul discorso prevenzione del e dire che onestamente Anza sul discorso di quindi con partners con con con arra sentiamo e ci confrontiamo per dare da che deve aiutare a capire che cosa tema che secondo in questo momento per magari territorio che rappresentiamo un po’ di folklore

Ci questa cosa anda che non è fare qualcosa cioè avrò degli l’obbligo di Sott e ci arrivano ci arrivano noi non non parlavamo di classico cioè noi abbiamo due temi un conto è l’assicurazione obbligatoria e un conto è il concetto di cultura assicurativa da portare sulle imprese Cioè quindi il messaggio che

Vogliamo dare assolutamente a tutte le aziende che non è che questo discorso di obbligatorietà su questo tipo di polizze Allora deve mettere nel freezer per un anno i ragionamenti della gestione trasferimento del rischio Quindi su tutto il resto delle polizi assicurative che l’azienda deve fare rappresenta un che se ne aggiunge delle

Non va a smontare il il sistema che un’azienda dovrebbe mettere in campo per andare a analizzare i propri rischi gestir e e coprirli indubbiamente Condivido un po’ insomma la la preoccupazione allora che non sia vista come una Gabella eh O come una una tassa Questa è mia posizione personale

Eh ma sempre una mia sensazione penso che sia difficile oramai non farla percepire così perché si esce si discute Eh come al solito si dice più avanti Vi faremo sapere che cosa volete fare e e alla fine sarà se non la vogliamo chiamare una tassa un extra costo in una

Qualche maniera in una qualche maniera imposto alle alle imprese Eh poi spetterà a tutti noi intendo sistema associativo eh associazioni come come arra Broker assicurativi Ania a questo punto rimboccarci le mani maniche e cercare da questa cosa Comunque recuperare il senso profondo di di un’azione del genere perché vi assicuro che tanti

Imprenditori potranno comunque vedere veramente questa cosa come una tassa avremo un gran bel lavoro da fare nel nell’arrivare a a spiegargli a prenderlo come spunto Noi poi siamo sempre abituati nel nel nostro territorio cioè Qualsiasi cosa succeda a dire bene fino che si poteva intervenire nel discorso

Pubblico si interviene una volta che una cosa c’è bisogna capire come affrontarla perché tanto se c’è e non è che puoi far finta che improvvisamente Chiudi gli occhi e sparisca quindi cercare sempre di prendere questo è quello che trasmettiamo sempre ai nostri imprenditori su tantissimi temi trasformare quelle che diventano degli

Obblighi in degli spunti di gestione d’azienda perché in ogni obbligo Se ci lavori bene riesci a trovare qualcosa che potrà migliorare quello che stai facendo potrà rendere la tua azienda più resistente potrà anche magari essere valorizzato e questo è un grande tema Ma che che che pongo agli altri relatori

Ecco perché non ho non ho assolutamente una risposta quanto una cosa una un atteggiamento proattivo non solo nei confronti dell’assicurazione obbligatoria ma non anche in generale del del resto delle coperture assicurative possa poi essere rappresentare un elemento in più o per l’accesso al credito o per la valorizzazione nelle catene di fornitura

Anche quelle internazionali Perché avere un’azienda che è ben coperta vuol dire un’azienda che rischia meno di avere delle interruzioni di servizio rischia di cioè rischia di essere e dovrebbe essere una ehm un’azienda che potenzialmente uno dovesse scegliere un partner la riterrebbe più più sicura quindi io non mi dilunghi oltre anche

Perché più che darvi la la sensazione di oggi non abbiamo tantissimi elementi per dire sarà così sarà cosà l’ultima cosa come ci stiamo muovendo noi e naturalmente abbiamo sensibilizzato stiamo sensibilizzando tutte le imprese a restare molto informate sull’evoluzione di di questo tema dovremmo pensare stiamo stiamo pensando in realtà un po’

Come affrontarlo come come servizio di accompagnamento perché questo è quello che proprio nel nostro DNA cercare di aiutare le imprese a a comprendere bene quali sono i temi e come affrontarli e Insomma ci anche su questo fronte penso che ci attenderà un un anno particolarmente particolarmente

Sfidante io se se non ci sono domande particolari qualche altro aspetto che vi interessa approfondire sia a voi sia agli altri relatori assolutamente ben disponibile Grazie Alessandro bene Abbiamo qui parecchie domande alcune diciamo riguardano gli aspetti pratici diciamo delle nuove polizze e e le forme di copertura altre diciamo chiamiamole più

Di sistema Ecco quindi interpelli Fabrizio per quelle che se possiamo dare una risposta Sulla base del del della dello stato del delle nostre conoscenze su questi aspetti diciamo più su queste curiosità che riguardano un po’ la la copertura della quello che dice la legge le coperture possibili eccetera Mentre

Rivolgerei magari a Dario o Alessandro un po’ gli aspetti più chiamiamoli di sistema sottostanti i nostri ragionamenti Allora vediamo subito Innanzitutto eh obbligo per le compagnie alcune domande chiedono Ma come si fa per integrare le polize già esistenti con quelle che che verranno definite sulla base della legge poi ad esempio l’obbligo della

Copertura insiste sul proprietario O anche sull’affitto di un capannone ad esempio un un c’è una domanda specifica che riguarda una PMI che ha soltanto una sedie in affitto e un magazzino merci Allora la domanda è poiché le merci sono escluse della copertura come ci diceva Fabrizio A quel punto bisogna

Fare o non fare una polizza Ecco Queste sono direi le prime domande che rivolgerei a Fabrizio Eccomi eccomi Dun La prima vado nell’ordine la prima era sull’obbligo delle compagnie a a effettuare le assicurazioni e quindi Come integrare una polizza già esistente e questo apre appunto a uno di quegli

Argomenti che secondo me sono lasciati un po’ meno definiti in questa legge Cioè ma qual è il massimale che devo raggiungere e io credo che non si possa pensare di dare obbligo a l’assicurazione al 100% dei valori degli asset installati su un territorio per cui Bisognerà vedere ma

Dove ho il limite dei miei massimali di indennizzo nella poliza esistente e se ce l’ho a una tantum una percentuale piuttosto bassa probabilmente la il legislatore chiederà di raggiungere un minimo considerando anche che il legislatore ammette uno scoperto una franchigia comunque che arrivino a impattare 15% io posso immaginare che

L’imprenditore dovrà andare dalla dal suo assicuratore e chiedergli di alzare fino a quello che è la quota minima richiesta dal legislatore io a spanne direi mi attenderei che il legislatore non possa andare oltre il 50% e la seconda domanda era e l’obbligo della copertura Grava sul proprietario O

Sull’affitto Avio e il a cappello il comma 101 dichiara a tutti gli imprenditori registrati al Registro delle Imprese eccetera eccetera come da codice civile eccetera eccetera e quell’ imprenditore lì spetterà la Terza Era che la stavo perdendo l’avevo presa prima Ah sì ho un magazzino giusto Ho un magazzino e ho delle

Merci in magazzino come devo assicurarmi visto che non ho la il vincolo della della delle merci alla tra le Immobil azioni da assicurare e se sono se sono un’azienda con dei magazzini per esempio un’azienda di distribuzione ho merci e asset devo assicurare soltanto gli asset sto parlando No devo assicurare e do per

Certo sto parlando di come la legge è impostata poi bisognerà attendere i decreti attuativi al momento sembrerebbe che facendo riferimento a tutti gli articoli del codice civile chiaramente delineati perlomeno in questo ambito perlomeno il 101 è un articolo è un comma molto chiaro ehm bisogna assicurare tutti quegli

Asset lì per cui dovrà assicurare gli i property asset quindi eh l’impianto luce l’impianto Gasi perfino la recinzione il cancello l’immobile eccetera eccetera non le merci se possiede vari eh magazzini un distributore commerciale le merci le potrà tenere fuori ma dovrà assicurare gli asset con cui gestisce que quei depositi Eh tutto qui

Vi non so se c’è ancora connessione Mi sentite Grazie Grazie Fabrizio per verità ci sono altre domande che a cui potresti dare una risposta Te le porrò dopo Adesso vorrei però andare su Dario focarelli Allora ci chiedono una una serie di di valutazioni ad esempio Quali potrebbero

Essere gli accordi tra le compagnie e la Sace nell’ambito di questo nuovo schema oppure ci sarà come come si pone il problema delle captive che che molte società specie di quelle di grandi dimensioni hanno avranno un ruolo potranno intervenire all’interno di questo schema In che modo poi c’è Ecco poi c’è un problema

Dell’obbligo se non c’è il decreto se non c’è un decreto ministeriale c’è un obbligo comunque assicurativo già in vigore per le le le le compagnie Credo di no però insomma su quello piacerebbe che Dario intervenisse però che poi c’è il tema infine sulla possibilità che intervengono strumenti finanziari ad esempio i Cat Bond

Potrebbero essere utilizzati per aumentare la capacità assicurativa da parte delle compagnie o anche ad esempio da parte della Sace Questo è un tema interessante prego Dai allora Grazie spero ho capito che l’ultimo pezzo non si è sentito e Allora fatemi soltanto aggiungere una battuta perché ho sentito Alessandro e Condivido pienamente la sua

Ultima parte un po’ meno la cosa sulla definizione della tassa però diciamo sull’ultima parte invece era esattamente quello che avevo detto io io sono convinto che un’impresa più assicurata ben assicurata è un’impresa più sicura e per il valore di questa società perché nei rapporti che poi avrà all’interno del dell’ecosistema economico italiano

Internazionale sarà anche più più eh come dire capace di far valere le sue la sua imprenditorialità quindi io spero di che si possa leggere tutto questa iniziativa come una iniziativa di rafforzamento del sistema del sistema produttivo e industriale italiano e davvero sarebbe una sconfitta se così non fosse per tutti

Ehm venendo alle alle tue domande ehm Allora [Musica] ehm in parte l’ho già detto la legge prevede sia la possibil Allora i rapporti con la Sace la legge prevede che si possa rivolgere alla Sace la singola società o se esisterà un un un un consorzio o se è previsto un Pool in

Coassicurazione per determinato rchi ehm la Sace finora ha ha lavorato attraverso convenzioni con singoli operatori quindi il meccanismo che esisterà sicuramente è la stipula di convenzioni con la s naturalmente più delic e questo un domani una società assicurativa operante in Italia Magari captive se se farà una convenzione la

Sace potrà operare esattamente come come tutti gli altri la questione delicata è se ci sarà o no un consorzio eh ammesso dalla legge e sul quale dico in maniera molto Franca il settore assicurativo sta riflettendo e a questo momento è in una fase di valutazione quindi chiaramente cambierebbe molto il tipo di accordo

Possibile con la Sace Per quanto riguarda se se una parte dei rischi ovviamente dovesse confluire in una forma Consortile Eh però siccome per definizione non prenderebbe tutto il mercato anche questo consorzio avrebbe il suo avrebbe avrebbe la sua il suo accordo con con la SAS il suo eh come funziona la rassicurazione

Privata o addirittura il ricorso ai mercati finanziari Beh ovviamente la legge di questo non si occupa Però in realtà esistono due sappiamo già per certo che un pezzo diciamo di rischio sarà gestito dal settore privato e un pezzo quello che gli è stato ceduto sarà gestito D Sace in teoria

Entrambi possono o potranno accedere sia al mondo della riassicurazione internazionale sia eventualmente nel mondo diciamo de del trasferimento ai mercati finanziari i cosiddetti Cat Bond eh La verità è che diciamo Eh oggi e insomma la possibilità è per tutti naturalmente dipenderà da come si orienteranno i flussi e ovviamente di da

Come si orienteranno diciamo le politiche di trasferimento dei rischi delle singole società quando lavoreranno come singole società e o del consorzio Se dovesse mai esistere un consorzio Eh però in teoria eh tutte queste unità potrebbero rivolgersi sia possono rivolgersi sia e lo faranno alla riassicurazione internazionale e in teoria anche a

Quella dei mercati finanziari Ovviamente questo vale anche per la Sace in teoria la Sace potrebbe decidere di di di rivolgersi a mercati internazionali eh avendo un limite fissato ovviamente il tipo di contratto riass Massimo a cui Al momento sono esposti il tipo di contratto potrebbe essere diverso da

Quello a cui diciamo le società private potrebbero in questo momento pensare Spero di a risposto a tutte Riccardo bene Sì grazie Dario Anche qua sono intervenuto nel frattempo altre domande ma torno di nuovo su Fabrizio sono incluse le mareggiate tra i rischi che vanno coperti ci chiede un

Un nostro partecipante alla alla a questo webinar poi come si fa valutare i valori assicurabili dei terreni e questo è un tema che che ci viene proposto in diverse domande come pure una curiosità anche di sapere Ad esempio tra le sovvenzioni a a cui uno che uno perderebbe se non si assicura

C’è anche la Cig Questo è un tema amente è importante perché quando c’è una catastrofe naturale le aziende almeno per un certo periodo non riescono più a produrle e intervengono intervene la cassa integrazione guadagni per i dipendenti è ovvio che quello sarebbe un deterrente molto forte per le

Aziende per spingerle a ad assicurarsi questa per la verità è anche una domanda che a cui potrebbe rispondere anche Alessandro Fabrizio ecco la parola Eccomi eccomi provo a scrivermelo poi quando arrivano le domande le scrivo ma poi ditemi se ho sbagliato a interpretarla bene oppure se mancata qualcuna prima cosa mareggiate

Nell’ambito di alluvioni esondazioni allagamenti non sono comprese le mareggiate ma gener l’assicuratore Individua come alluvione esondazione allagamenti tutti quei fenomeni che arrivano da corsi d’acqua da Bacini anche che da altre cose che generano una fuoriuscita e un allagamento della della della d dello stabilimento oppure del bene esercitato e non non sono gli

Tsunami le mareggiate o il water surge roba del genere non sono nello stesso nello stesso tipo di categoria la valutazione dei terreni era un’altra domanda sì ottima domanda perché in effetti Qui c’è un conflitto tra quello che o perlomeno fossero i problemi solo questi Eh direi che comunque il codice

Civile al numero al numerino uno se uno segue proprio il comma 101 pedissequamente che è molto ben scritto e riporta esattamente su quali articolo e quali Commi del codice civile bisogna andare per capire che cosa devo assicurare in effetti porta terreni e fabbricati ora se io entro nell’ambito della poliz assicurativa ovviamente non

Si assicura il terreno si assicura di ciò che ho costruito nel terreno Qual è l’unico punto in cui uno Allora si deve porre il problema perché i terreni soltanto per quello che riguarda Scusatemi faccio un inciso Comunque anche cancelli recinzioni robe del genere si intendono anche se appoggiati al terreno si intendono come

Da assicurare Cosa c’è adesso non vorrei prendere la deriva dei grandi impianti c’è il cabling il cablaggi Quando io ho dei grandi impianti Passo sotto terra con i cavi energetici ma per tutti grandi e piccoli o i sistemi di fognari i sistemi di acqua antincendio eh altre cose ecco Quello deve essere

Assicurato e già nelle polize di stima chi non ha polize di stima ovviamente dovrà avere unidea e qui si collega al grande problema del come andrò a stimare i valori preesistenti Comunque sì tutti gli impianti che sono sottoterra vengono inclusi nei valori Eh la non sono molto ben informato sulla Terza domanda che

Era la C la casa integrazione la casa integrazione per la verità l’assicuratore la la fa entrare nella danni diretti e quindi in teoria non verrebbe compresa un’altra domanda era i i cutb potrebbero essere Prego Prego Era diversa era era era le aziende che non si assicurano cioè che non che non si

Che non hanno una e possono perdere il diritto alla cassa integrazione Ecco questo anche anche da Alessandro sarebbe interessante capire qual è la sua valutazione perché quello è un tema importante credo allora in questo caso lascio la parola ad altri perché non avevo capito la domanda ma sinceramente mi verrebbe

Da dire Sì nel senso che Articolo 102 comma 102 mi sembra che citi proprio tutte quelle che sono sovvenzioni supporti eccetera eccetera per coloro che non si assicuro non ottemperano cita esattamente ovviamente andrebbero perduti o potrebbero andare per e poi lascio a chi altro è molto più informato di me una

Risposta Alessandro Tu che ne pensi ma io non saprei proprio che cosa rispondere in questo caso Cioè nel senso che a parte quello che vediamo cioè di normativa che è molto generale io non ho informazioni che possano arrivare a dire un sì arrivare un no Certo la domanda giustamente posta così

Solleva un un bel po’ di attenzioni e e e di dubbi Perché dici sai fossero solo non so non posso prendere i contributi se se devo installare un macchinario Adesso magari qualcuno potrebbe anche dire cosa che ripeto noi non consiglieremo mai alle imprese di fare una roba del genere allora perché

Perdi pochi incentivi Allora fregatene di di questi temi assicurativi perché tanto cioè eh preferiamo prenderla sempre dal dal diciamo dall’altra parte Comunque è un qualcosa che ti serve ti serve da fare poi il fatto che ci sia un certo tipo di sanzione che tu possa perdere delle opportunità diventa secondario se l’approccio

Punto di vista e ehm Però sinceramente non non non da cioè darei una risposta a sensazione quindi preferisco astenermi in questo caso daio tando a te ti chiedono Ma in relazione al decreto che deve essere fatto dai ministeri che in relazione appunto alle difficoltà che che abbiamo

Abbiamo un po’ tutti segnalato di di mettere a punto un po’ Questo schema di di di assicurazione sulle catastrofi È ancora possibile Secondo secondo l’ania secondo te che si si potrà poi arrivare a una proroga dell’obbligo di assicurazione abbiamo visto che gli emendamenti Che in tal senso sono stati presentati sul decreto

1000 proroghe sono state sono stati cassati però c’è c’è Forse la possibilità di un di un intervento successivo del parlamento Altra domanda è in corso dovrebbe essere previsto un tavolo di lavoro su questi temi per predisporre questi decreti si è già riunito si riunirà nei prossimi giorni o che altro un’altra domanda ancora

Riguarda le società pubbliche anch’esse debbono essersi e debbono essere assicurate contro i rischi catastrofali Credo di sì sentendo la legge Però pure su quello mi piacerebbe sentire che ne pensi infine aggiungo anch’io una domanda Dario prima ci diceva che anche per il settore assicurativo occorre definire una capacità

Massima nel suo nel suo impegno ad assicurare le catastrofi naturali aan segnalo che se una assicurazione contrae dei rischi e non ha il capitale sufficiente l’ivass in virtù delle delle norme di solvency 2 G gli fa anche chiudere i battenti per cui confligere quest’obbligo a contrarre con unra Norma

Altrettanto imperativa insomma ecco Però a quel punto c’è un problema di capire chi è se lo Stato definisce la sua capacità massima e sono questi famosi 5 miliardi il settore assicurativo definisce anche la sua di Capità e di capacità massima Ecco se si esuberanti sapevamo che era lo stato che

Si che interveniva perché perché fino a oggi Diciamo c’era un’implicita assicurazione pubblica su tutte le catastrofi il momento quindi piccoli o grandi o o o o di enormi dimensioni nel momento che tu fai uno schema assicurativo di questo tipo però ci dovrebbe essere un’assunzione dello

Stato precisa se al di là di un certo livello di catastrofi naturali perché perché quello è importante definirlo a questo punto perché diversamente Questo schema avrebbe dei dei buus Ecco d a te allora Spero di essermi segnati tutte le le domande Forse ho perso la prima allora tra l’altro alcune sono collegate

Vediamo quelle più facili le società pubbliche se sono imprese ai sensi di quella definiz ione la risposta è sì molte di queste società hanno poi Sist ma soprattutto quelle pubbliche quotate insomma i grandi operatori italiani hanno sistemi penso Allen len e le altre hanno dei sistemi captive quindi diciamo

Quelle avranno delle modalità anche loro diciamo di di di affrontare questo questo tema anche anche recentemente abbiamo avuto contatti con alcune di queste società Eh però diciamo Sì credo che non ci sia dubbio diciamo sul fatto che tutte le imprese siano hanno questo tipo di obbligo per quel tipo di di

Asset di cui Fabrizia ha spiegato bene eh per quanto riguarda il tavolo di lavoro allora qui è il il comma 105 e è in parte è collegata anche alla risposta alla domanda che poi mi facevi Come si modella l’obbligo a contrarre eh senza evitare evitando che poi una compagnia o

Addirittura Unino sistema possa possa fare default in realtà il 105 è stato modificato nella discussione parlamentare devo dire la verità anche su nostra forte pressione proprio per tener conto di questo aspetto e infatti fa riferimento a al fatto è l’unico vincolo che ha il 105 i due ministeri

Che devono sentire l’ivass per quanto riguarda le modalità di coordinamento rispetto ai vigenti atti di regolazione di vigilanza prudenziale leggei solven e le cose che tu citavi quindi diciamo in questo momento la legge dice che l’unico ente istituzione che debba essere sentito ai sensi questa legge questo non

Esclude che poi se ne possano sentire di più diciamo è è l’AS esattamente per questo per questo motivo Riccardo perché va definite le modalità con cui le singole compagnia assicurazione possono arrivare le singole o poi diciamo il sistema Se facendo una una sommatoria una modalità che adesso stiamo oggettivamente lavorando

Per per capire come fare al meglio si arrivi alla determinazione del del cosiddetto capacità massima del settore privato e delle singole società quindi questo lo prevede chi parteciperà al tavolo tecnicamente diciamo [Musica] non è stato istituito un tavolo tecnicamente è un decreto a cui sicuramente va sentita l’AS l’impegno

Del Governo è sentire tutte le parti interessate lo ha fatto in una riunione pubblica di cui è stata data la notizia anche sulla Stampa organizzata al Ministero del del del imprese e del Med in Italy Eh sono in Corso contatti bilaterali in questo momento non è dopo quella

Riunione che che era stata fatta prima del prima della Se non ricordo male era ancora prima della fine dell’anno Eh dopo non c’è stato un’altra riunione pubblica ci sono una serie di contatti eh bilaterali questo è al momento la situazione di quello che che io Eh conosco sul tema più delicato che hai

Messo sul campo tu che però era anche quello che avevo citato io nella mia introduzione Allora c’è Come si arriva a una trasparente definizione soprattutto nei confronti degli assicurati diciamo di del del di cosa succede oltre il limite che comunque sarà fissato Ecco noi abbiamo chiesto e e per

La verità su questo siamo stati inascoltati che il governo scrivesse esplicitamente che oltre i due oltre ai limiti diciamo contrattuali definiti contrattualmente ci fosse Lo Stato come garante di ultima istanza c’è stato argomentato che questo è estremamente complesso scriverlo in quanto la contabilità iale in particolare la Ragioneria Generale

Dello Stato farebbe fatica a a mettere a quantificare diciamo l’esposizione massima e e in qualche modo c’è stata argomentata la seguente cosa in fondo anche oggi è così cioè non è che lo Stato diciamo è obbligato a intervenire per per in caso di catastrofi naturali lo ha sempre fatto

Più o meno Con modalità diverse ma non era mai non essendo obbligato a intervenire la modalità di quantificazione era più per loro più semplice in contabilità nazionale la nostra obiezione è sì ma questa volta c’è un contratto e c’è un obbligo di assicurazione per gli imprenditori e quindi deve essere tutto molto

Più più come dire cogente per tutte le parti in causa ovviamente comprendono l’argomentazione al momento però non non c’è una non c’è una chiusura del cerchio su un tema che è oggettivamente molto delicato e che non Non a caso ho messo per me come proprio il problema di

Sistema numero numero uno e Vedremo vedremo che che come succederà Ecco forse ci rimane ci sono moltissime domande ve lo dico subito quindi a tutti il Gio adesso do do l’assicurazione che per che ribalterà le domande sui nostri ratori e vi daremo una risposta perché non ce la facciamo oggi obiettivamente

Siamo in chiusura non ce la facciamo rispondere a tutti Un’ultima domanda forse però potre potrei rivolgerla a a Fabrizio perché ci chiedono le aziende agroalimentari Allora abbiamo detto che il settore agricolo è escluso da questa da questa da questa imposizione perché segue altre problematiche altre soluzioni e tra l’altro anche lì c’è c’è

Una grande discussione in corso comunque invece le aziende agroalimentari come sono obbligate o no a a a assicurarsi Secondo te Fabrizio ecco ehm si va vado per legge comma 111 tutto quello che richiama una legge e codice civile che viene indicato e definito all’interno di quelle attività agricole

Di allevamento e anche connesse Mi sono posto il problema anche del mal agriturismo queste cose qui comunque se classificate nell’ambito di quelle leggi di quelle classificazioni eh Non sono tenute all’o non sono un esperto adesso sulla classificazione delle attività nel registro delle imprese da da comma 101 oppure che esulano dall’obbligo rientrando nel

111 bene va bene Allora io a questo punto eh chiuderei qui il nostro dibattito abbiamo visto la quantità di di di problemi che ci sono ancora da da definire e e e e lo si deve fare in relativamente poco tempo e Ecco Dario una una una una una una

Domanda a cui non mi sembra tu abbia risposto Secondo te potrebbe arrivare potrebbe esserci una proroga di questa di questa di questa normativa in relazione appunto alla complessità di mettere Appunto questo quadro cosa E nel frattempo Avi fatto la domanda non l’ allora Eh io questa qui Qui rispondo come sensazione

Perché ovviamente non abbiamo un’informazione più forte precisa su questo a noi sembra che la volontà politica di arrivare a fine anno con diciamo aver in qualche modo definito e chiuso la partita credo che sia molto forte e in qualche modo lo abbiamo capito anche dal dall’atteggiamento che c’è diciamo rispetto a alcuni emendamenti

Parlamentari eh Dopodiché Tutto dipenderà inevitabilmente Tutto dipenderà dalla velocità con cui si riesce riusciranno a chiudere il decreto chiamiamolo attuativo per semplicità anche se non è un decreto attuativo E perché è del tutto evidente che serviranno comunque mesi da quel decreto per poter e per poter poi arrivare a un’offerta concreta

Diciamo sul mercato e quindi diciamo il punto chiave è capire quando questo questo decreto uscirà le indicazioni che avevamo ricevuto cioè i messaggi erano molto velocemente parlavano di di insomma in all’inizio della Primavera adesso Onestamente mi sembra un po’ ottimista come come data però questo Davvero non è

Nelle nostre Non è nelle nostre mani quindi diciamo siamo noi i primi a cercare di capire più velocemente possibile quando questo potrà succedere e e quindi diciamo L’importante è che ci sia un tempo congro da quando quel decreto che sicuramente dovrebbe uscire nella prima metà dell’anno almeno che non eh

A meno che non succedano cose oggi imprevedibili che ci sia un tempo congru da quel decreto per poter poi diciamo rendere l’offerta immediatamente utilizzabile e su questo Scusa un’altra domanda che hai fatto e che non era a me era a Fabrizio era sulla questione del del fatto ma oggi sono impresa va lì

Formalmente l’obbligo c’è cioè io da quello che capisco ma qui veramente evidenza aneddotica le nostre imprese ovviamente rispondono noi al momento abbiamo i prodotti che offriamo anche prima della legge e noi siamo ragionevolmente certi e confidenti che questi possano in qualche modo essere coerenti in qualche modo con bisogno

Assicurativo da soddisfare che poi siano coerenti con la legge o col decreto attuativo Ovviamente questo è impossibile da assicurarlo Ma insomma chiaramente un tema diventerà quando domani ci fosse il decreto attuativo Allora da quel momento Vale vedremo è un altro dei tanti temi che dovremmo scoprire un po’ un po’ vivendo

Come diceva Lucio Battisti grazie grazie tero E beh Alessandro da ultimo Quindi voi che indicazioni state dando alle imprese di aspettare che ci sia il decreto o di assicurarsi perché alla fine potrebbe esserci un aspetto Bizzarro che aspettando il decreto nessuno si assicura più non sarebbe il massimo

Allora come dicevo prima distinguiamo in in due parti cioè uno è la sana e prudente e corretta gestione di impresa adesso Fatemi pensare che che comunque prevede di affrontare i rischi d’azienda arrivare a coprirli e arrivare a gestirli arrivare a a a coprirli con le assicurazioni le assicurazioni adatte

Diverso il discorso di farsi prendere al panico e dire c’è questa cosa obbligatoria domani la devo firmare domani la devo firmare Eh quindi il l’invito a tutti insomma quello di Nel dubbio come dicevo prima abbiamo fatto una una notizia sul nostro sito in cui le aziende possono registrarsi Per restare costantemente

Aggiornate direttamente da noi se ci sono delle evoluzioni normative particolari o se attiviamo qualche servizio e è un po’ un invito a non farsi prendere dal panico Cioè una cosa complicata complessa ci sono come abbiamo visto oggi ci sono tante teste specialistiche che ci stanno ragionando

Su questa cosa qui quindi non è un problema che è abbandonato Ci auguriamo che le risposte arrivino da alcune certezze tante certezze arrivino in tempi brevi però non è ancora il caso di di correre da una parte all’altra dicendo voglio fare questa assicurazione obbligatoria voglio fare questa assicurazione obbligatoria quindi è solo

Questo qui il messaggio per il resto Ribadisco assolutamente valutate i rischi Se non riuscite da soli Venite dalle associazioni andate dai Broker assicurativi Cioè è un argomento di cui Bisogna parlarne e non c’è problema a parlarne a farsi consigliare anche su che cosa sia più opportuno a fare per

Tutelare la continuità e gli interessi della propria azienda magnifico e bene Siamo arrivati in in alla fine del nostro dibattito me personalmente diciamo ho trovato molto interessante Ci sono un gran numero di questioni che sono state affrontate molte diciamo ancora attendono una risposta ma penso che la sarà data nei

Prossimi mesi una cosa mi pare Chiara al termine di questa dibattito insomma andiamo verso uno schema in cui da uno stato che si occupava di tutto e lo faceva con lentezza e non benissimo andiamo verso una una uno schema più moderno in cui diciamo il il le conseguenze di quello che accade

Andranno sempre più diciamo a ricadere sul su una copertura di tipo assicurativo e quindi quindi Riposerà sulla responsabilità degli Imprenditori che si assicureranno per coprire questi rischi e lo stato che cosa Che cosa rimarrà E beh è lo stato ha una un compito enorme da fare quello di mettere in sicurezza

Il territorio di mitigare i rischi futuri Ecco e con qui vorrei chiuderla con una una nota positiva e beh appunto abbiamo discusso per anni sul Mose sulla struttura che è stata fatta per Venezia e prevalentemente ne abbiamo discusso diciamo con Toni negativi perché è legata a fenomeni di corruttela che sono

Stati perché sono stati oggetto di indagini eccetera però Accidenti quando c’è stata la l’ultima acqua alta a Venezia il Mose ha salvato ha salvato da da da disastri ambientali che sarebbero potuti accadere quindi diciamo è un’indicazione positiva Di come di come lo Stato possa intervenire per mitigare i rischi futuri

E questo renderà anche le assicurazioni più confidenti ad assicurare i rischi e le imprese potranno accedere a queste coperture a prezzi accessibili perché diversamente invece non potranno farlo con questo vi ringrazio do la parola a Angelica che che che che chiuderà con la sua autorevolezza il nostro il nostro

Dibattito e ci rivediamo al prossimo appuntamento che senz’altro ci sarà su questi Temi da parte di Arla Grazie a tutti grazie a tutti Vi sto leggendo insomma in chat stanno arrivando molti ringraziamenti moltissime domande che sicuramente ci impegniamo a rispondere Magari in un position Paper un Wi Paper nelle prossime settimane ci scusiamo

Ancora per il problema tecnologico che non è di peso da noi ma da un problema di connessione grazie a tutti ancora una buona giornata e a presto arrivederci

È una delle principali novità della Legge di Bilancio 2024: lo schema di assicurazione obbligatoria che proteggerà le imprese italiane dai rischi delle catastrofi naturali. Entrerà in vigore da quest’anno (ma già si annuncia un rinvio) e coprirà i danni causati da – precisa la legge – sismi, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni. L’elenco comunque non è esaustivo perché la materia, assieme ad alcuni dei principali aspetti dello schema assicurativo, verranno definiti da un successivo decreto ministeriale. Dell’inadempimento dell’obbligo di assicurazione da parte delle imprese si deve tener conto nell’assegnazione di contributi pubblici alle imprese. Per le compagnie che rifiuteranno la copertura è prevista invece una sanzione (da 100 mila a 500 mila euro).

Queste comunque potranno riassicurare i rischi presso la Sace che potrà erogare fino a un massimo del 50% dei risarcimenti, entro il limite di 5miliardi l’anno. Attualmente, secondo i dati dell’Ania è protetto da una polizza sui rischi catastrofali il 78% delle grandi imprese, una percentuale che scende al 67% per le imprese medie, al 55% per le piccole e ad appena il 5% per le microimprese.

Questo l’argomento al centro del webinar organizzato con HDI Global SE.

Relatori:
Alessandro Bielli – Responsabile dell’Area Credito e Finanza, Assolombarda
Fabrizio Di Tirro – Risk Consulting Energy & International Incoming Manager, HDI Global SE
Dario Focarelli – Direttore Generale, ANIA

Moderatore:
Riccardo Sabbatini – Direttore Responsabile, RM News

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