Come ricostruire i settori industriali: gli esempi di Samsung, Nokia e Toyota – Gilberto Trombetta

[Musica] Bentrovati con l’appuntamento con lo squillo vediamo quali sono le notizie dell’ultima settimana per quanto riguarda la politica e la macroeconomia Purtroppo eravamo stati facili profeti perché lo vediamo subito i giornali si stanno accorgendo che la Germania sta andando male molto male e addirittura la indicano come la malata d’Europa ma c’è

Un però qual è questo però avevamo dato la scorsa settimana i dati della produzione industriale tedesca per il decimo mese consecutivo in calo e avremmo detto che questa settimana avremmo dotuto commentare i dati sulla produzione industriale italiana temendo che avrebbero registrato L’undicesimo mese di calo consecutivo della produzione industriale e infatti è

Andata così perché se la Germania ha perso l’1,5 della propria produzione industriale nel 2023 e rispetto al 2022 ebbene la produzione industriale italiana è calata del 2,5% nel 2023 rispetto al 2022 Infatti a dicembre come abbiamo accennato poco fa abbiamo registrato l’uno mese consecutivo di calo della produzione industriale nello specifico a dicembre

2023 La produzione è calata del 2,1% rispetto a dicembre 2022 la crisi tedesca come abbiamo raccontato più e più volte è dovuta sostanzialmente all’aumento dei prezzi energ aumento autoindotto causato Infatti dalle sanzioni alla Russia e dalla transizione energetica E infatti i prezzi dell’Elettricità per esempio in generale per la popolazione nello

Specifico per le industrie tedesche per le industrie energivore sono tra i più alti d’Europa ma non sono i più alti Infatti l’Italia riesce a fare peggio quindi ribadiamo se la Germania la malata d’Europa l’Italia Che cos’è Probabilmente un paziente moribondo D’altronde noi da molto più tempo della Germania più di

30 anni in realtà e soprattutto ci siamo ridotti a fare i produttori contoterzisti proprio per la Germania quindi se la Germania va bene noi sopravviviamo se la Germania va male crolliamo anche noi mettendoci in più del nostro avevamo poi dato lo lo scorso la scorsa settimana I dati sulle chiusure dei commerci di

Prossimità ehm forniti appunto da Conf Commercio Ebbene sono usciti dei nuovi dati quelli dei consumi al dettaglio che purtroppo confermano questo Trend o quantomeno lo spiegano infatti nel 2023 le vendite al dettaglio sono diminuite del 3,7% rispetto all’anno precedente cioè al 2022 cumulativamente addirittura quasi del 20%

19,9 rispetto al 2000 Cioè da quando è disponibile il dato un crollo che riguarda un po’ tutti i settori da quello alimentare a quello non alimentare intanto si esulta in Europa e sulla stampa di regime perché il gas è arrivato sotto i €25 a mwh addirittura i

Prezzi più bassi registrati nel mese di febbraio a partire dal 2021 dal 2021 e però come abbiamo appena spiegato come si dovrebbe intuire dai dati della produzione industriale italiana e tedesca si tratta di eh Un calo dei prezzi dovuto sostanzialmente alla distruzione ormai oseremmo dire permanente della domanda di gas non

Sostituita da Altra domanda energetica quindi sostanzialmente le famiglie consumano di meno perché non si possono permettere le bollette a queste cifre e le industrie chiudono producendo di meno quindi insomma ehm non mi sembra un gran successo questi prezzi del gas che scendono visto quali sono le cause di questi cali di

Prezzo cioè il crollo della domanda e proprio a proposito di crollo della domanda Andiamo un po’ a dare i dati che sono usciti da poco sui salari italiani che purtroppo confermano un trend non solo di ristagno di stagnazione dei salari italiani Ma addirittura di calo se andiamo a vedere i salari reali cioè

Depurati dall’infrazione E infatti nel 2021 i salari in Italia sono Sì cresciuti dello 0,6% Ma i salari nominali mentre l’inflazione era quella registrata almeno che sembrerebbe sempre più bassa di quella più che percepita e spita e spedita dai cittadini dell’ 1,9% nel 2022 i salari nominali sono saliti

Del 3,6% ovviamente in media ma l’inflazione è stata dell’ 8,1% nel 2023 l’aumento dei salari sempre nominali è stato del 3,1% mentre i prezzi sono aumentati del 5,6% vuol dire che negli ultimi 3 anni in realtà i salari reali sono diminuiti oltre il 10% e le previsioni dicono che

Dovrebbero nei prossimi 2-3 anni calare di un ulteriore 6% quindi una cosa che ovviamente favorisce l’abbattimento il crollo della domanda interna che a sua volta si porta dietro il calo della produzione industriale in un circolo vizioso che sembra non avere mai fine Eh sono usciti anche i dati sull’export

Dell’Unione Europea e dell’eurozona Eh cosa ci dicono questi questi dati e ovviamente anche dell’Italia che a dicembre l’export Questi sono i dati dell’istat quindi nello specifico sono i dati italiani ci concentriamo su questi questa volta l’export si è ridotto da un punto di vista di valore del 7,8% a

Dicembre e a livello di volume del 10,3 per. peggio è andata con le importazioni e E infatti se il calo della delle importazioni è stato del 177,6 in valore in termini di volume è stato del 5,3% perché è Importante sottolineare questi dati perché confermano la tipica congiuntura tipica per l’Italia

Soprattutto da quando sta nell’Unione Europea e nell’eurozona di aggiustamento attraverso una politica monetaria fortemente deflattiva cioè tesa a distrugere la a distruggere la domanda interna proprio per favorire le esportazioni quindi Purtroppo continua anche in questo caso questo circolo vizioso a chi dice perché L’Italia non ha ancora fatto la fine del Mozambico

Noi ricordiamo sempre che noi quando diamo i dati sia dell’ultimo mese dell’ultimo anno degli ultimi 10 anni ricordiamo sempre che parliamo di una progressiva deindustrializzazione del paese lenta ma progressiva così come del calo dei salari o della domanda interna il che vuol dire che l’Italia dai livelli da cui partiva quarta quinta

Potenza mondiale negli anni 90 prima di fare la fine di un paese del terzo mondo di tornare ad esserlo È ovvio che servono tantissimi anni e noi quindi raccontiamo un processo che non sta ad indicare che l’Italia da un giorno all’altro fallirà o tornerà appunto un paese del terzo mondo stessa cosa anzi

Ancora di più vale per la Germania che adesso sta attraversando una fase di crisi dopo aver per anni anzi per decenni come dire essersi arricchita sul vantaggio competitivo sleale che gli hanno concesso da un lato le regole del l’Unione Europea Dall’altro l’adozione dell’Euro un Marco sottovalutato che per

Un paese che punta tutto all’export è ovviamente un vantaggio competitivo ribadiamo sleale dopo aver dato i dati sull’andamento dei salari reali italiani che son crollati non deve quindi stupire che nel questo dato che andiamo a raccontare cioè che 24 anni fa nel 2000 cioè quando è iniziato l’euro

Sostanzialmente anche se poi il cambio fisso è stato adottato nel 1997 dicevamo nel 2000 la ricchezza procapite degli italiani era del 50% più alta di quelli dei tedeschi nel 2022 invece è risultata più bassa del 35% all’inizio del xx1 secolo le famiglie italiane erano ancora le più benestanti

Di tutte più di quelle tedesche più di quelle francesi ma anche più di quelle americane grazie alla ricchezza ovviamente accumulata soprattutto nel trentennio Glorioso ma anche fino agli anni 80 e 9 quindi quando qualcuno dice che in realtà non è la Grecia ma è l’Italia il più grande successo

Dell’Euro e dell’un Unione Europea lo dice Forse con un minimo di cognizione di causa ricordando sempre che la crescita media del PIL sia dell’Unione Europea che dell’eurozona è ridicola ed ella più bassa di tutte le economie avanzate discorso a parte ovviamente fanno i paesi cosiddetti emergenti tipo

La Cina e l’India che è normale che abbiano un tasso di crescita più alto delle economie avanzate Ma l’Italia e comunque i paesi dell’Unione Europea e dell’eurozona sono quelli che fanno peggio rispetto a tutte le altre economie Eh appunto dei paesi avanzati Questo per dire che non è vero come

Sostiene qualcuno che l’Unione europea e l’Euro abbiano danneggiato esclusivamente l’Italia quindi il problema d’Italia hanno danneggiato tantissimi paesi soprattutto ovviamente l’Italia ma non solo l’Italia torniamo a un discorso che abbiamo fatto la scorsa settimana abbiamo parlato della crisi dell’Industria automobilistica italiana agganciandosi alla cronaca delle polemiche della crisi tra stellantis e

Il governo italiano Ecco mi piacerebbe raccontarvi un po’ meglio il fenomeno da un punto di vista storico uscendo anche dall’Italia molto brevemente perché abbiamo scoperto che nel 2020 restell antis ha fatto degli utili record Altissimo un utile addirittura di quasi 20 miliardi di euro 18,6 miliardi mentre in Italia continua

A non aumentare Anzi a tagliare la produzione e soprattutto a non riversare ai lavoratori cosa tipica di molte aziende gli utili che vengono fatti chiamati extra profitti da qualcuno nel frattempo continua a chiedere sussidi soldi allo Stato italiano stellantis 6 miliardi di euro mentre ne investe quasi

La metà per fare il buyback che è quell’operazione che le aziende utilizzano per ricomprare le proprie azioni per farle salire ed aumentare così i dividendi degli azionisti privati semplifico ma sostanzialmente il meccanismo è quello perché vi torno a parlare di stellantis perché ci dicono che oggi ormai L’Italia non può mirare

Ad avere una propria industria automobilistica Eh è una cosa anacronistica siamo tornati troppo indietro ma non è vero non è vero Anche perché non è vero che comanda il mercato e Non è vero che il poco intervento dello Stato sarebbe la la soluzione e vi faccio dei paragoni con delle con altri

Paesi e con aziende Partiamo dalla Samsung la Samsung la coreana Samsung iniziò la propria attività come esportatore di pesce verdure e frutta è vero stavamo nel 1940 38 Per la precisione Ma fino agli anni 70 la Samsung le principali attività della Samsung erano il tesfazion dello zucchero Mh che erano state avviate a

Loro volta negli anni 50 quando entrò la Samsung la coreana Samsung nel settore dei semiconduttori nel 74 nessuno in realtà l’ha prese sul serio né nel proprio paese né all’estero e non iniziò la Samsung a produrre televisori prima del 77 cioè quasi negli anni 80 e quando nel

1983 dichiarò di essere intenzionata a entrare in concorrenza con i big americani e giapponesi progettando dei microchip Beh nessuno era convinto che ce l’avrebbe fatta sappiamo tutti Oggi che Colosso è la Samsung non solo andando in Finlandia la la Nokia M è entrata nell’elettronica negli anni

60 ok Fino al 67 quasi anni 70 l’elettronica costituiva solo il 3% del fatturato netto della Nokia la divisione elettronica è andata Addirittura il rosso cioè in perdita per quasi 20 anni per 17 anni consecutivi ed è stata finanziata dalla Nokia con i proventi del legname della lavorazione in gomma

Cioè gli stivali in gomma e dei cavi elettrici la prima volta che registrò un attivo la sezione dell’Elettronica della Nokia è stata nel 77 e la il primo telefono portatile cellulare è stato prodotto addirittura 10 anni dopo nell’87 Comè stato possibile che la Nokia possa aver lavorato in perdita per

Quasi 20 anni Beh perché la Finlandia aveva posto un grandissimo freno agli investimenti diretti esteri i famosi Ide perché era convinta che liberalizzazioni non avrebbero sostanzialmente potuto sviluppare le proprie capacità tecnologiche e manageriali anche da un punto di vista indipendente se la Finlandia avesse liberalizzato gli investimenti diretti esteri prima del

Dovuto la Nokia sicuramente non sarebbe mai diventata quella che è oggi gli investitori avrebbero Infatti chiesto di chiudere il settore dell’Elettronica che lavorava in perdita da troppo tempo questo perché lo stiamo raccontando Ebbene perché Riguardo a quello che si dice dell’attuale situazione dell’Industria automobilistica italiana Eh bisogna tenere che a volte bisogna

Avere uno sguardo che va oltre il domani e il dopodomani ci può volere molto tempo infatti affinché un investimento in nuove abilità produttive o per ricostruirle dia i suoi frutti e abbiamo detto appunto che la divisione elettronica della Nokia ci ha messo 17 anni prima di andare in attivo la

Samsung ha sovvenzionato per un decennio le le neonate sussidiate dell’Elettronica con i fondi provenienti dal Tess e dalla ritazione dello zucchero non solo parlando proprio di automobili Ci sono voluti 30 anni di protezioni e sovvenzioni pubbliche prima che la Toyota diventasse competitiva sul mercato mondiale delle automobili anche

Solo parlando delle utilitarie e ce ne sono voluti addirittura 60 affinché la Toyota diventasse uno dei maggiori costruttori automobilistici mondiali la Gran Bretagna impiegò 100 anni ai tempi di Enrico VI Per colmare il divario con i Paesi Bassi nella produzione di lana all’epoca era solo un esportatore di materia prima di cotone

L’Inghilterra e ce ne vollero addirittura 130 affinché gli Stati Uniti sviluppassero la loro economia al punto da potersi sentire abbastanza sicuro da poter ridurre o togliere i Dazzi che sono stati re più alti del mondo in alcuni settori per decenni i Dazzi americani per proteggere la propria economia e Industria nascenti avevano

Raggiunto Addirittura il 98% Se non ci fossero stati orizzonti temporali così lunghi e un forte intervento pubblico nell’economia con i Dazzi con i sussidi pubblici con l’industria di Stato probabilmente la coreana Samsung oggi raffiner ancora lo zucchero di canna la finlandese Nokia si guadagnerebbe da vivere Se ancora esistesse tagliando gli alberi e

Producendo Legnami e non solo il Giappone esporter ancora la seta la Gran Bretagna la lana e gli Stati Uniti il cotone Ecco questo per dire che non è vero come sostiene qualcuno che l’Italia ormai ha perso il treno e non può più ricostruire una sua propria grande industria che poi sia automobilistica di

Computer di microchip di telefonia diciamo non poniamo freni alla provvidenza ma Italia potrebbe fare tutte queste cose avendo però una forte politica industriale di lungo periodo e sicuramente un fortissimo intervento dello Stato nell’economia come hanno fatto tutti i paesi al mondo in ogni fase storica anche quelli che si sono

Falsamente sempre professati liberali e [Musica] liberisti

#analisi #losquillo #gilbertotrombetta

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Come ricostruire i settori industriali: gli esempi di Samsung, Nokia e Toyota – Gilberto Trombetta

Una selezione e l’analisi dei principali temi di economia e politica della settimana. “Lo Squillo” del Venerdì è una rubrica a cura di GILBERTO TROMBETTA giornalista economico, portavoce nazionale del “Fronte per la Sovranità Popolare”.

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27 Comments

  1. Tranquilli!
    Adesso la produzione bellica andrà a riequilibrare la bilancia.
    I disoccupati, grazie alla I.A. alla modernità in generale e alla crisi economica, andranno con il fuciletto al fronte. Andrà tutto bene!

  2. ma quale deindustrializzazione…..noi abbiamo invertito la rotta non vedete piu in la del vostro naso!! il nord stream fuori uso riportera l Italia al primo posto in europa, non faremo piu i contoterzisti, a cosa pensate che servano gli accordi con il nordafrica?? perche pensate che il governo sta mettendo all'angolo Stellantis ??? non capite una mazza avete una visione miope, gufi della malora

  3. Parole sante caro Trombetta, parole sante.
    Ti dirò per come la vedo io, il privato come investitore va considerato esclusivamente quando è in partecipazione con lo Stato, OBBLIGATORIAMENTE, e con buoni disincentivi fiscali per attirarli ad investire.
    In tal modo si ridurrebbero gli eventuali tempi di rosso di bilancio e darebbe tempo all'azienda di crescere e rafforzarsi come qualità del prodotto in un mercato glibale competitivo.
    Ovvio he per tutti questo dobbiamo toglierci la palla al piede che è L'unione europea, e riacquistare la nostra sovranità approfittando di questo prossimo disinvestimento statunitense verso l'Europa, e l'accrescere drl clima di guerra civile che aleggia negli Stati Uniti.

  4. Gilberto tu parli di economia reale ma adesso tutto dipende dalla finanza speculativa: dettano i prezzi agricoli, il costo del metano spot, il valore dell' Oro etc e la economia finanziaria >> dell' economia reale. E' questo il problema di adesso perché forse con la sola economia reale le piccole e medie imprese italiane andrebbero benissimo e sarebbero sufficienti per il nostro paese essendo sanissime e motivate pur pagando il 60% di tasse. Idem per gli agricoltori, agricoltori piccoli/ medi che usano le loro sementi o razze bovine locali e quindi molto meno dipendenti dalle fonti estere di quanto lo siano le imprese/ agricoltori grossi.

  5. Oggi mi è arrivata la bolletta della luce, io sto con Iren. Facendo un calcolo, escludendo ovviamente il canone rai, mi risulta 74 cent kilowatt!!! 54 cent di materia energetica più 20 di "cazzi e mazzi".
    Quando feci il contratto 2 anni orsono, costava 5 cent al kw + 12 cent di tasse e spese varie.
    Da 17 cent a 74 cent in 2 anni!! Sono pazzi!!!
    Sono 4 anni che ho rinunciato al riscaldamento poiché non potevo permettermi 300 euro al mese di gas. Adesso dovrò stare attenta anche ad accendere la luce…poiché le lavatrici le ho già ridotte a max 2 a settimana con ciclo breve. Non accendo altri elettrodomestici. Spero di non dover spegnere anche il frigo la notte.
    E avanti così….

  6. basta fare 2 partite iva familiari. licenziare con la prima e riassumere con la seconda a stipendio piu basso. se te sta bene.. senò ciccia
    poveri pugliesi, prima fatturavano 5€ al litro olio, itafricano. ora a 1012. chissa che tasse gli arrivano

  7. Non c'è la volontà politica di farlo più di 30 anni che l'Italia non ha mai avuto il programma tu l'industria sono quello che vogliono gli americani distruggere l'Italia come la Germania è tutta l'Europa se il predetto che noi facciamo una vita di lusso per le possibilità che abbiamo e adesso ci stanno sistemando con le politiche che parlano in Europa più l'America che ci ha fatto perdere i provenienti dalla Russia come il gas e quant'altro perciò Di che cosa parliamo

  8. 0:18: 📉 La produzione industriale italiana cala del 2,5% nel 2023 rispetto al 2022 a causa dell'aumento dei prezzi energetici.
    3:50: 📉 Trend negativo per i salari italiani: stagnazione e calo, nonostante l'aumento dell'inflazione.
    6:15: ⚙️ Deindustrializzazione progressiva e calo dei salari in Italia e Germania dopo l'adozione dell'Euro.
    9:06: ⚙️ Il successo industriale di Samsung contrasta con la situazione di Stellantis in Italia.
    12:41: ⏳ I tempi lunghi necessari per la ricostruzione dei settori industriali attraverso investimenti e sovvenzioni.

    Riassunto utilizzando Tammy AI

  9. Io credo che prima di stabilire le priorità del dopo, prima bisognerebbe decidere su come liberare il paese dai traditori che assediano tutti i palazzi istituzionali di questo martoriato paese. E non mi parlate di voto che mi scappa da ridere.

  10. Gilberto senza offesa…ma se non avete fatto altro che parlare della distribuzione creativa che vuole mettere in piedi Mariolino, come si può pensare che questi adesso tornino indietro e rinuncino ai profitti che stanno architettando e percependo depopolando e guerreggiando??!!,🙄 bel discorso ma alla élite sta roba, il bene dei popoli, non interessa, anzi il contrario!🙄

  11. Grande Gilberto!! Grazie mille per la tua conoscenza e preparazione. Sei un vero patriota, un vero italiano e non smetti mai di credere nel nostro Paese e nelle sue potenzialità ❤