SIAMO di FRONTE al PEGGIOR PERIODO per l’EUROPA (da un bel po’)? ECCO i DATI!

Non parliamo spesso di Europa ma è arrivato il momento di fare una panoramica anche sul nostro territorio Ma come siamo messi a livello globale cosa possiamo aspettarci per il prossimo anno cercheremo di rispondere a queste domande e daremo anche un’occhiata agli ultimi dati disponibili per capire la direzione che potrebbe prendere questa

Macroarea Siccome ci riguarda direttamente non solo questo Ragazzi è proprio di pochi giorni fa la notizia che il mercato giapponese ha superato i massimi con l’indice nicke 225 che to at i 40.000 punti per poi correggere leggermente secondo goldman saxs una delle più grandi banche di investimento

Al mondo questa economia è la più promettente per il 2024 infine commenteremo anche gli ultimi dati sull’inflazione negli Stati Uniti usciti proprio questa settimana quindi rimanete sintonizzati fino alla fine ricordatevi di lasciare un bel like al video e iscrivervi al canale se ancora non l’avete fatto per rimanere sempre

Aggiornati sulle ultime notizie e aiutarci a far crescere questa community di appassionati di finanza La la crescita del 2023 dell’area Euro è stata abbastanza contenuta e le cose non sembrano cambiate per il 2024 La Commissione Europea si aspetta una crescita intorno allo 0,9 per l’Unione europea e lo 0,8% Per quanto riguarda

L’area euro Le previsioni sono Quindi state tagliate rispetto a quelle precedenti entrambe superiori al punto percentuale le ragioni che hanno portato a questo calo generalizzato della crescita sono da ricondurre all’anno scorso è stato indubbiamente un anno difficile per l’Europa che si è trovata ad affrontare diversi problemi tra i

Quali una riduzione del potere di acquisto delle famiglie che si sono ritrovate a dover fare i conti con un costo del carrello della spesa decisamente più elevato rispetto agli anni precedenti la politica monetaria restrittiva ha sicuramente prodotto l’effetto sperato Guardate questo grafico questi tassi non venivano toccati dal 2008 dalla crisi dei mutui

Subprime subito dopo Infatti i livelli sono stati vicini all’ 1% e gli ultimi 10 anni sono praticamente rimasti a zero tassi elevati così a lungo possono portare a conseguenze di lungo periodo anche molto gravi gli occhi sono puntati sulla Banca Centrale Europea che tiene costantemente monitorati i dati sull’inflazione per decidere le prossime

Mosse ed evitare errori causati da un taglio dei tassi troppo affrettato a proposito di questo vediamo gli ultimi dati usciti proprio questa settimana si evidenzia una discesa dell’indice dei prezzi al consumo annuale a 2,6 punti percentuali anche se la previsione degli analisti era 2.5 Questo significa che l’inflazione sta senza dubbio

Rallentando ma più lentamente rispetto a quanto la BCE si aspetta questo aumenta la probabilità di un calo dei tassi solamente in estate o addirittura dopo se l’inflazione non dovesse stabilizzarsi intorno ai due punti percentuali previsti dalla Banca Centrale La Commissione Europea ha comunque previsto una graduale accelerazione dell’attività economica

Nel corso del 2024 in un contesto di rallentamento dell’inflazione è prevista una crescita dei salari reali un aumento sia dei consumi privati che collettivi ed una crescita di di importazioni ed esportazioni che troverà il picco solamente nel 2025 nonostante l’erosione dei margini di profitto si spera anche in un allentamento delle condizioni di

Credito per gli investimenti e anche il piano di ripresa pianificato dall’ue dovrebbe finalmente trovare la massima applicazione visto che abbiamo appena nominato i margini delle aziende come sono andate effettivamente le trimestrali di quelle europee Beh diciamo ragazzi non proprio benissimo gli ultimi dati disponibili dicono che su 313 aziende che hanno riportato i

Dati delle trimestrali solamente il 50.2% ha battuto le Stime degli analisti questo dato non è particolarmente incoraggiante visto che rappresenta la peggior stagione degli ultimi 4 anni con numeri simili visti solamente il primo trimestre del 2022 dopo l’arrivo della pandemia i settori peggiori sono stati quelli dei consumi discrezionali

L’health care e i materiali mentre i migliori rimangono il settore tecnologico e quello delle utilities a questo calo degli utili hanno contribuito sicuramente la guerra fra Russia e Ucraina visto che tantissime aziende europee si sono trovate completamente spiazzate e senza un partner commerciale importante come la Russia se a questo sommiamo anche i

Tassi di interesse ai massimi e anche la situazione cinese non certo vantaggiosa visto che aziende come l’oral sono molto esposti in Asia e lo possiamo notare proprio dall’ultimo report annuale dell’azienda che ha visto scendere le vendite in North Asia di quasi sei punti percentuali nel 2023 abbiamo il cocktail

Perfetto per una situazione non certo vantaggiosa per l’Europa il dell’inflazione del 2023 è stato più veloce del previsto grazie al calo dei prezzi dell’energia Se però andiamo a fare un’analisi di breve periodo Bisogna considerare due fattori chiave il primo riguarda una graduale riduzione delle misure di sostegno per tutti gli stati

Membri e il secondo sono le turbolenze nel Mar Rosso che eserciteranno senz’altro una pressione al rialzo sui prezzi proprio per questo potremmo vedere delle previsioni sui dati dell’inflazione che non verranno battute per alcuni trimestri anche se tutto questo è già ampiamente sc monato dalla Commissione Europea che anche se non ha

Ancora dato date precise per quanto riguarda una riduzione di tassi ha fatto intendere che non dovremo aspettare il prossimo inverno andiamo a dare un’occhiata anche alla locomotiva d’Europa e mi sto riferendo alla Germania come se la sta passando stiamo parlando della quarta economia al mondo dopo Stati Uniti Cina e Giappone prima

Economia europea e terzo paese al mondo per esportazioni nel 2024 Tuttavia la crescita attesa è ancora bassa per il paese la crescita del prodotto interno lordo è molto variabile per il 2 24 con un range che va dal – 0,5% a un + 1.3 Se guardiamo le esportazioni invece la situazione è

Decisamente peggiore nel mese di dicembre 2023 le esportazioni sonoo crollate di 4.6 punti percentuali rispetto a novembre del 2023 a 125 milioni di euro anche le importazioni hanno subito un calo di 6.7 punti percentuali con entrambi i dati che hanno raggiunto il peggior declino nell’arco dell’intero anno le continue

Tensioni nel Mar Rosso non hanno di certo aiutato aiutato a un’inversione del trend che continua ad essere negativo anche nei primi mesi del 2024 con livelli ancora inferiori Rispetto a settembre del 2023 Per quanto riguarda invece l’inflazione del paese Questa sta scendendo con il consumer Price Index

Che a gennaio ha segnato una crescita del 2.9% mentre a febbraio È sceso a 2.5 punti percentuali Come possiamo intuire questo calo è stato principalmente prodotto da un minor prezzo di energia e di gas la media dei valori per il 2024 è intorno al 2 5% quindi in linea con i

Valori appena raggiunti dalla Germania Staremo a vedere se nei prossimi mesi Sarà in grado di mantenere o addirittura far calare questi valori raggiungendo anticipatamente le Stime per il 2025 il paese Inoltre è famoso per l’enorme possibilità lavorativa che offre e un tasso di disoccupazione decisamente basso negli ultimi anni Tuttavia il dato

Continua a crescere 169.000 persone disoccupate in più rispetto a dicembre del 2023 e un aumento totale in un solo mese di 0,4 quatt punti percentuali detto questo poi ragazzi come promesso andiamo a dare un’occhiata anche agli ultimi dati sull’inflazione negli Stati Uniti usciti proprio questa settimana

L’inflazione PCE usa è scesa al più 2.4% il valore è il più basso da quasi 3 anni mentre quella Core che va ad escludere i beni più volatili come cibo ed energia si è attestata al 2.8 i dati danno sempre più conferma per quanto riguarda il taglio di interesse già verso la metà

Di quest’anno anche se i mercati stanno già ampiamente scontando questa eventualità e nel caso in cui non dovesse verificarsi potrebbe portare ad un crollo a doppia cifra sui principali listini americani Infine come promesso facciamo una panoramica sul Giappone goldman saxs Infatti si aspetta che l’economia nipponica crescerà nel 2024 e

Anche il principale listino giapponese il nicke 25 sembra essere d’accordo con le Stime della banca di investimento da inizio anno Infatti è già a più 19.89 per. questa spinta al rialzo è stata trainata dai principali titoli tecnologici In particolare quelli legati all’intelligenza artificiale e alla produzione di chip una di queste aziende

Si chiama Tokyo electrons società giapponese di elettronica e semiconduttori che da inizio anno sta portando a casa una performance vicina ai 60 punti percentuali anche Warren Buffett rimane probabilmente positivo sul Giappone possedendo le cinque società itochu marubeni Mitsubishi Mitsui e sumitomo di cui possiede il 9% di ciascuna la strategia dell’oracolo di

Oma sembra aver funzionato negli ultimi anni nonostante il deprezzamento dello Yen Infatti le partecipazioni in questi cinque nomi sono aumentate di oltre il 60% saremo a vedere se rimarrà bullish anche nei prossimi moduli 13f oppure vista la crescita del mercato così rapida deciderà di incassare i profitti

Bene ragazzi per oggi è davvero tutto ma vorremmo sapere nei commenti la vostra opinione Cosa ne pensate dell’economia Europea della Germania E del Giappone riusciremo a vedere i primi tagli dei tassi già a metà di quest’anno fatecelo sapere con un commento qui sotto e noi ci vediamo per un prossimo video video

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30 Comments

  1. Vi siete mai chiesti come mai l'area euro cresce quasi sempre meno dell'Europa.

    Potresti fare un video sulla reale grandezza delle economie di alcuni paesi

    dato che il PIL si misura in dollari se

    non ci fossero inflazione e svalutazione

    il PIL di molti paesi sarebbe più grande.

    Io conto che il PIL dal Giappone sia grande 6 000 miliardi di dollari. il 3.Mondi.

    Quelo dela Germania 5 500 miliardi di dollari La 4. Mondiale.

    E quelo Russo 4 500 miliardi di dollari. La 5. Mondiale.

  2. C’è anche da considerare che in Europa ci sono meno Big Tech, che in fin dei conti sono quelle che hanno trainato il mercato azionario americano negli ultimi anni. Se togliamo le magnifiche 7, i rendimenti calano davvero tanto, e in Europa a parte pochissimi casi (LVMH) di realtà così non ne abbiamo

  3. Che palle! Non c'è alcuna inflazione in Europa, in quanto la vera inflazione è determinata da un'aumento della domanda, e non da un aumento dei prezzi imputabile all'aumento dei costi, in particolare degli energetici ed alla speculazione conseguente. Le politiche restrittive possono avere un senso negli USA, che hanno un'economia con un trend di sviluppo decente, mentre in Europa, che è praticamente in recessione tecnica servono solo a contenere (ulteriormente) la spesa, che si traduce in un ulteriore contrazione della domanda interna. L'Europa si sta suicidando, facendo l'esatto opposto di cosa dovrebbe. Ma cosa vi hanno insegnato ad economia? Le basi di marcroeconomia le avete studiate?

  4. Cosa penso: a parte che il PIL dei Paesi occidentali è fondato sul debito, non è tutto vero PIL in quanto lo pagheranno i nostri figli, occorre ricordare che la crescita del PIL non dovrebbe essere solo positiva, dovrebbe essere superiore all'inflazione per essere buona! E qui proprio non ci siamo! Ma da anni e anni! Tradotto: va malissimo.

  5. Dire che l indice giapponese sta salendo grazie ai titoli tecnologici vuol dire che nn hai capito nulla. Tant'è che buffet non ha comprato mica titoli tecnologici.

  6. Io sono molto preoccupato per l’Europa dal punto di vista energetico e anche tecnologico .
    Se nn ci mettiamo tutti in testa di metter giù un piano nucleare serio , nn si potrà avere un economia competitiva .
    E sul settore tecnologico nn siamo dentro ( se nn con una sola azienda ) sui semiconduttori. E perdere le sfide tecnologiche si fa’ la fine degli indigeni con gli spagnoli nel 500.