“L’Italia nel confronto con il potere terrestre e il potere marittimo delle grandi potenze”

Signori il capo di stato maggiore dell’esercito Benvenuti al convegno Promosso dal centro studi esercito dal tema l’Italia nel confronto con il potere terrestre e il potere Marittimo delle grandi potenze nel Mediterraneo allargato il centro studi esercito È un’associazione culturale del terzo settore composta da liberi studiosi di diversa provenienza

Che approfondisce in collegamento con lo statom maggiore dell’esercito le più attuali questioni militari prospettandosi i lavori e a moderare il dibattito il presidente del Centro Sud di esercito generale di corpo d’armata Salvatore Farina già capo di stato maggiore dell’esercito ed il professor Andrea Ungari ordinario di storia contemporane presso la Facoltà di

Lettere dell’università Guglielmo Marconi e professore in teoria e storia dei partiti presso l’Università Luis Guido Carli i lavori del convegno saranno trasmessi in diretta streaming attraverso il sito web tv ed il canale YouTube del Senato attraverso il sito web di difesa online il centro studi esercito ringrazia il Senato della

Repubblica per aver concesso la prestigiosa sala capitolare la società gens con la quale sponsor del convegno la testata giornalistica di difesa online si Rammenta che le opinioni e i contenuti espressi nell’ambito della presente iniziativa sono nell’esclusiva responsabilità dei proponenti e dei relatori e non sono riconducibili in

Alcun modo al Senato della Repubblica o ad organi del Senato medesimo si dà lettura dell’indirizzo di saluto del presidente della 14 commissione politiche dell’Unione Europea onorevole Alessandro Giglio Vigna gentili amici relatori ospiti e partecipanti al convegno dedicato al tema dell’Italia nel confronto con il potere terrestre e potere Marittimo

Delle grandi potenze nel Mediterraneo allargato l’argomento sul quale avete deciso di focalizzare la vostra riflessione odierna è al contempo di grande attualità e decisiv importanza per il futuro del nostro paese viviamo in effetti una fase molto turbolente in campo internazionale sono emerse e continuano ad affiorare tensioni in

Molte zone del pianeta la mancanza di un concerto di potenze Concorde sulla necessità di collaborare alla stabilizzazione incoraggia gli attori più spregiudicati ad intraprendere avventurose e rischiose iniziative il risultato è un susseguirsi sempre più rapido di cicli conflittuali che sollevano interrogativi importanti alcune settimane fa proprio il Ministro

Della Difesa cui auguriamo il pronto e pieno ristabilimento lo ha solennemente affermato in Parlamento stanno aumentando le situazioni che possono imporci l’utilizzo dello strumento militare per difendere gli interessi nazionali a rischio nelle aree di crisi Siamo di fronte a due conflitti estremamente Aspri si combatte ai margini dello

Spazio euro Atlantico in Ucraina e nella striscia di gazza in entrambi i casi il potere militare terrestre sembra essersi riaffermato per quanto si registrino azioni ucraine di una certa rilevanza nel Mar Nero Il destino di Kiev si gioca Infatti sulla terra ferma allo stesso modo la campagna intrapresa da Israele

Contro amas è essenzialmente una battaglia di terra la pianificazione Militare Italiana quanto Comprendiamo ha già interiorizzato questo dato come prova CIR circostanza che siamo arrivati in Parlamento siano arrivati in Parlamento programmi di acquisizione piuttosto importanti per le forze terrestri come quello che riguarda i Leopard 2 di cui ci dotero al costo di

Oltre 8 miliardi di euro o quelli concernenti lanciatori multipli himars e i nuovi blindati Naturalmente ciò non vuol dire che il potere Marittimo abbia perduto la propria importanza tutt’altro proprio all’allargamento del conflitto israelo-palestinese al marros causato dagli attacchi missilistici Condotti dagli Uti contro i mercantili in transito per bab El mandeb ci sta

Costringendo ad inviare parte della nostra flotta a scort non siamo sole altri grandi Marine sono lì da quella americana a quella britannica ed altre ancora quanto sta avvenendo dimostra l’importanza di cautelarsi e di cambiare mentalità come suggerisce di fare il governo la speranza ovviamente è che presto o tardi preferibilmente presto la

Ragionevolezza torni ad imporsi e con la ragzza si recuperano gli spazi e per il dialogo e la diplomazia armi e diplomazia non si tratta a benvedere gli strumenti contrapposti ma complementari benvenga allora un dibattito che concerne il modo migliore di porre il potere militare terrestre e quello Marittimo al servizio di una

Politica che se ne faccia forte per per promuovere la pace e garantire la nostra sicurezza il vostro convegno cui io auguro il maggior successo e al quale mi scuso di non poter partecipare personalmente è un primo passo altri dovranno seguire dal momento che il potere militare ha altre dimensioni non

Meno importanti come quella aerospaziale e quella cibernetica che tante preoccupazioni stanno generando e per i quali bisognerà immaginare altri dibattiti per ora vi giunga il mio più sincero Buon lavoro onorevole Alessandro Giglio Vigna prende la parola il presidente del Centro Studi generale farina bene grazie grazie al Gen cutropia che ci ha

Riportato questo messaggio ha sintetizzato molto della situazione attuale e forse anche prospettive future do il benvenuto a tutti Innanzitutto al signor capo di stato maggiore dell’esercito generale di corpo d’armata Pietro Serino E un grazie particolare perché a pochi giorni dal completamento del del suo mandato ha

Trovato il tempo per essere qui tra noi e saluto tutti gli altri insigni ospiti già Fraticelli nostro predecessore 20 anni fa circa e quindi con l’auspicio che anche noi possiamo tra 20 anni seguire gli studi del centro e di altri consessi think Tank e saluto l’ingegner benign e tutti gli altri rappresentanti

Dell’Industria delle altre forze armate e e quindi i soci gentili ospiti e signori generali e dirigenti del dello Stato maggiore dell’esercito e altri rappresentanti di varie entità che hanno a che fare con la difesa con gli studi segretariato generale ovviamente rappresentanti le direzioni e quant’altro E abbiamo organizzato questo

Evento come non presentazione ufficiale di di un lavoro ma discussione Buto di pensiero sui contenuti di un lavoro che è stato sviluppato da un team guidato dal Generale di corpa d’armata Antonio venci che è qui alla mia destra insieme a numerosi altri soci e collaboratori del Centro Studi che ha come titolo l’Italia

Nel confronto con il potere terrestre e il potere Marittimo delle grandi potenze quindi nel Mediterraneo allargato quindi è evidente che in questa area che poi vedremo sarà definita meglio durante il il seminario di oggi è un’area importante un’aria che si pone in una via diciamo linea di faglia un Limes che

Sempre stato da molto tempo conteso ma oggi è ancora a maggior ragione Visto il la situazione attuale è il centro di crisi di guerre e anche di contese e quindi l’Italia che è posta al centro di questo di quest’area che io lo Sottolineo in apertura non è e non può

Essere solo mare e e ha tutto l’interesse a capire meglio Quali possono essere le decisioni dei nostri decisori politici Non solo oggi non solo dall’attuale quindi a parte a prescindere dai colori di governo che il popolo poi sceglierà ma sono degli interessi sicuramente importanti continui nel tempo

E riporto leggo qui c’ho un l’ultimo numero di Limes tanto per non inventare niente ma chiaramente si potrebbe anche risalire alle missioni però questo è un po’ più esplicitato No dice se l’Italia vuole inseguire e perseguire meglio dire i suoi interessi ecco una lista breve di

Cui io cito due punti dice e quindi praticamente i tresi Si estendono sicuramente nel Medio oceano così lo Chiama medio medio oceano libero e aperto per garantirsi l’accesso alle rotte marittime globali che questo è vitale per chi non dispone come noi o quasi di energia di materie prime mentre

Coltiva la vocazione del Commercio come l’Italia Questo è uno Poi ci sono altri interessi la linea filo occidentale Europea Atlantica eccetera e poi c’è il quarto interesse è quello di stabilizzazione dell’estero vicino lungo l’arco di crisi che va dai Balcani al Medio Oriente nordafrica e sael e quindi con un’inversione di rotta urgente

Rispetto non solo dell’Italia ma anche possibilmente del dell’Unione Europea della stessa nato e invertendo la rotta rispetto a quello che si è fatto negli scorsi decenni diciamo negli altri Negli scorsi due decenni almeno e e questo Giusto per citarvi quanto è attuale e quanto è importante significando che queste due

Diciamo obiettivi o componenti degli interessi complessivi del nostro paese vedono sia la presenza del poter Marittimo sia quella del potere terrestre sia ben chiaro come ha detto anche il presidente Vigna dice Non è che poi dopo ci dimentichiamo del potere aereo spaziale della componente del dominio cibernetico eccetera Ci mancherebbe altro però abbiamo

Focalizzato per non estendere troppo lo studio su questo Ben si intenda senza diciamo tenere a margine nessuno che il potere aereo è sicuramente fondamentale sia per le operazioni terrestri sia per quelle marittime soprattutto Ovviamente per quelle terrestri quindi e diciamo nasce spontanea la curiosità di vedere come poi questo studio e questa

Contributo di pensiero lo chiamerei meglio è stato sviluppato nel nel tempo poi interverranno i vari relatori qui Sono a fianco a me quindi a partire mi pare il primo generale venci Se non sbaglio e cui seguiranno anche gli altri e poi avremo due keynote speaker che sono rispettivamente l’onorevole minnitti

Presidente di medor e già Graziano che già tante cariche quindi di Capo di smd cherman del comitato militare d’unione europea e oggi presidente di Fin cantieri e l’intervento finale sarà del generale Serino e e quindi Chiaramente poi troveremo anche il momento e il tempo eventualmente per un dibattito Eh

Se necessario eh Io mi fermo qui Mi pare di aver detto già tanto e grazie per la vostra presenza e passo la parola al generale venci che Lasciatemi ringraziare eh sia il generale venci che tutto il team poi se puoi fare anche i nomi e cognomi di tutti quelli che hanno

Partecipato perché questo è stato un prodotto che è scaturito anche da una richiesta indicazione Se vogliamo del capo di stato maggiore dell’esercito che eh dà un contributo per arricchire e il dibattito Allora io siccome forse non non l’ho sottolineato molto bene e lo dico una volta di più adesso che il Mediterraneo

Allargato non confondi con il solo mare è fatto di mare e di terra è fatto di genti di Popoli di città di società di civiltà laddove insistono le guerre le crisi e se vogliamo essere in grado di assicurare diciamo una stabilità In tutta questa grande area che mare e

Terra dobbiamo agire anche per terra con i giusti mezzi Insomma soft o meno soft supporto alla pace eccetera eccetera come diciamo in rispetto del diritto internazionale della nostra Costituzione e di quello che è diciamo le volontà del del governo e del Parlamento italiano grazie a te Antonio autorità Signore e signori Buon

Pomeriggio signor generale farina io la ringrazio per averci dato l’opportunità di presentare pubblicamente gli esiti del nostro lavoro una premessa tratterò di conflittualità e argomenterà su dissuasione deterrenza e capacità militari perché per preservare la pace occorre una strategia con i suoi strumenti ritengo che la guerra sia un

Fenomeno immanente alla storia e che quindi lo Stato debba sempre essere pronto a garantire la difesa dei suoi cittadini la storia Patria ci colloca nell’occidente mondo democratico e liberale Ma stanno emergendo nuove potenze rette da regimi autocratici la cui influenza può assumere una dimensione globale queste potenze sono per noi fonti di

Rischio perché Geopolitica la Geopolitica classica con le sue teorie porta in evidenza la matrice archetipica da cui molti fenomeni internazionali prendono avvio anche se poi la politica incide determina e decide Ma le tendenze sotto traccia restano sempre Quindi è bene comprenderle e qui ne presenteremo alcune in tale prospettiva accennando

Alle sintesi del colonnello Di Bella dell’ammiraglio Abbo e del generale Chirico riepilogo ora alcuni concetti a nostro parere sempre attuali ma poco dibattuti segnalo anche il capitolo del professor Falsetti sul potere terrestre e potere Marittimo del Giappone tra due guerre mondiali nel secolo scorso il generale geografo Carl hofer elabora una complessa teoria

Intorno al cuore della terra al Blocco continentale euroasiatico che mackinder chiamerà herland una teoria che Hitler fece sua col tema dell leben schum anche se aof non fu mai un nazista studiosi quali mck Kinder prima e spem poi rispetto aerland individuano un’area geografica critica che definiscono Inner cresent e poi

Rimland l’Italia è parte di questo rimland e per questa ragione è in posizione di confronto con il potere terrestre di chi l’ert Land abita e Domina a questo stato di cose non possiamo sottrarci il potere terrestre si costruisce attorno ad alcuni fattori le potenzialità insite nell’euro come le

Risorse naturali le vie di comunicazione che permettono gli scambi da cui deriva la ricchezza quindi le potenzialità economiche infine gli eserciti che consentono l’esercizio di un potere relativo e talvolta di una politica di Potenza tesa alla conquista incidentalmente dico qui che Putin Pensa che il destino della Russia sia

Nell’euro Putin ritiene anche di essere unalternativa all’occidente considerato da lui degenere e decadente in questo è sostenuto Dalla Chiesa ortodossa russa è una narrazione ma è ricca di idee che hanno presa e certe idee possono muovere la storia il conflitto in Ucraina indirettamente ha avvicinato la Russia

Alla Cina una potenza in ascesa che mostra l’ambizione a diventare una superpotenza globale in questa prospettiva la Russia conferisce ora profondità strategica alla Cina nel momento in cui questa investe in risorse da potere navale il rimland delimit l’ert contiene il cuore della terra e le sue dinamiche su rimland si contrasterebbe

L’espansionismo delle potenze dell’ert Land il loro imperialismo ove esso si concretizzasse si evoca qui la teoria di George kennan del contenimento che trovava il suo punto di applicazione proprio lungo il rimland è attuale ancora questa dottrina la domanda non può che restare aperta dipende anche dalla politica

Estera degli Stati Uniti che si sa storicamente oscilla tra isolazionismo e interventismo appuntando l’attenzione sull’Europa l’assicurazione per la pace è una credibile disuasion oggi necessaria per scongiurare l’allargamento Delitto in atto in Ucraina mentre sia l’espansionismo russ il che richiede alla Nato di essere pronta a vincere l’ipotetico confronto

In tale quadro la prossima slide per piacere in tale quadro il concetto esercito 4.0 del capo di stato maggiore dell’esercito il generale Serino Indica quale debba essere l’evoluzione della forza armata prevede una serie di programmi di ammodernamento da portare avanti in maniera olistica affinché l’esercito aggiorni sistemi divenuti

Obsoleti e diventi un sistema di sistemi interconnessi all’altezza delle sfide attuali la prossima slide per piacere come evidenzia il generale scopigno in esercito 4.0 Le piattaforme di combattimento sono interconnesse nel dominio cibernetico e spaziale si consideri che una unità tattica del livello di divisione costa di 2000 piattaforme autonome e da

Connettere rete in una struttura costituita da bolle 5G asservite dall’intelligenza artificiale le tecnologie abilitanti gli enablers Cito ancora il generale Serino offrono Una superiorità che consente di ridurre la quantità l’entità dello strumento militare stesso Questo è uno dei concetti ispiratori di esercito 4.0 all’epoca della guerra fredda le

Forze in campo erano di più rilevante entità numerica entrai in servizio quando l’esercito constava di 250.000 uomini esisteva uno scacchiere operativo nato tre corpi d’armata cinque divisioni e 25 Brigate nonché un sistema di im mobilitazione e una riserva con i suoi depositi la riduzione delle forze si è

Resa possibile con la fine della guerra fredda Ma come sta accadendo in Ucraina massa e logoramento sono fenomenologie che permangono nella Guerra moderna quindi occorre tenerne conto i rapporti di forza in battaglia restano la discriminante tra successo e sconfitta la mobilitazione garantisce il principio della massa che è un principio

Immutabile dell’arte militare e la tecnologia abilitante modifica i rapporti di forza a favore di chi la possiede la prossima slide ma La trincea anche in un mondo digitalizzato è sempre analogica così l’addestramento resta fondamentale la cultura organizzativa militare è diversa dalle altre culture d’impresa non sono sufficienti formazione e addestramento di base per

Mantenere Ine efficienza alle nostre unità militari occorre anche che esse svolgano periodiche fasi di addestramento di amalgama sperimentando tutto l’ampio spettro delle attività tattiche l’impiego dei militari a favore di altre amministrazioni e le difficoltà a reperire aree addestrative unitamente ai costi di esercizio sono alcuni degli ostacoli che i nostri comandanti devono

Riuscire a superare per condurre con la necessaria intensità l’addestramento la prossima slide a livello globale il perseguimento dell’evoluzione tecnologica in ogni campo presenta un lato ombra legato alla competizione mi riferisco al reperimento delle materie prime come quelle necessarie per la transizione ecologica alla localizzazione delle Manifatture e allo spionaggio industriale questo mi

Porta ora al tema della conflittualità a livello globale e al potere Marittimo l’occidente mondo Libero speculare nei paesi retti da regimi autocratici gli Stati Uniti sono la super potenza di riferimento in Occidente ora in competizione con la Cina Le autocrazie in particolare Cina e Russia sembrano collocarsi alla guida di

Numero di numerosi paesi del Global South alcuni di questi ricchi di risorse strategiche sul piano economico il confronto potrebbe spostarsi tra G7 e e Brick una realtà quest’ultima in evoluzione gli Stati Uniti sono una talassocrazia una potenza Marittima possiedono capacità di potere Marittimo comando del mare che esercitano all’occorrenza

Il Pacifico è la loro area di interesse principale anche la nato col suo attuale concetto strategico Guarda ora al Pacifico Il colonnello fogari hanno trattato con dovizia di particolari le dinamiche in atto nel rimland cinese sono dinamiche foriere di conflittualità la prossima slide se dovesse accendersi il confronto tra superpotenze intorno alla questione

Di Taiwan la crisi Si ripercuotere anche sull’Europa E allora quale potere militare l’Europa dovrebbe esprimere per garantire la sicurezza dei propri confini il rimland rappresenta un’area in cui può verificarsi l’effetto Domino si prospetta una fase di Shift of Power verso una configurazione multipolare di potenze in competizione le frizioni aumentano e

Potrebbe scattare la trappola di Tucidide la trappola di Tucidide è una costante storica secondo cui la competizione per il potere globale eleva il rischio di un conflitto generalizzato la prossima slide per piacere nello scenario multipolare c’è posto per l’Europa tuttavia l’emergere di una politica estera e di sicurezza Europea

Dipenderà dalla volontà o meno da parte dei suoi stati membri di cedere parte della propria sovranità una sovranità questa guadagnata attraverso il travaglio della storia e fortemente radicata nel sentimento Nazionale all’evoluzione in senso eurocentrico il nostro lavoro dedica un capitolo curato dal colonnello d’Adamo E ora una digressione Ma sempre in

Chiave Geopolitica ho già fatto ceno al Mediterraneo allargato e ci ritorno argomentando dalla prospettiva di di chi considera il potere terrestre Quale fattore di stabilità in Europa la prossima slide per piacere con la definizione di Mediterraneo allargato indichiamo correntemente una serie di paesi non necessariamente rivieraschi Ma la nostra attenzione è più orientata

Al mare che alla terra con le sue criticità che vengono così secondo piano in tale ottica la definizione di Mediterraneo allargato è un’ elusione retorica in ogni caso guardando ai paesi del Mediterraneo allargato il focus Non può essere che la cooperazione internazionale Cooperazione che ci vede intensamente impegnati come con il piano

Mattei essendo noi una media potenza regionale la cooperazione Arda delt Power invece difesa e sicurezza richiedono hard Power Allora il Mediterraneo assume un altro aspetto da mare che unisce diventa spazio di manovra cui occorre applicare strategie appropriate Penso in particolare a quelle antiac area di difesa del fianco Sud eello spazio ao

Atlantica quando la minaccia potrebbe essere portata dai missili da crociera anche imbarcati sui sottomarini e navi di superficie come all’epoca della guerra fredda occorre ricorrere a strategie appropriate dotandosi per tempo dei mezzi necessari la prossima slide il potere Marittimo Lo esercitano le talassocrazia che separano e proteggono non quelli che

Uniscono il suo teorico è l’ammiraglio Alfred Man talassocrazia del 500 di fatto poi l’Olanda la Gran Bretagna e dalla fine del secondo conflitto mondiale gli Stati Uniti a livello globale in origine il potere Marittimo incrociava sugli oceani per tenere aperte le rotte creare e tenere collegate alla madre Patria

Basi di appoggio Oltremare e così fondare imperi durante la guerra fredda è diventato fattore di deterrenza nucleare con questo siamo al Punto focale dell’argomento l’Italia nella nato in Europa tra potere terrestre e potere Marittimo delle superpotenze all’epoca in cui il nuovo concetto strategico della NATO cioglia a prendere il Largo verso i mari

Orientali quale postura è consona alla nostra collocazione Geopolitica e alle nostre ambizioni la prossima slide il potere relativo di uno Stato corre lungo una gradualità di applicazioni dal soft Power fino all’hard Power la dissuasione e la deterrenza si realizzano con l’hard Power ovvero con le capacità degli apparati militari l’hard Power ha come

Scopo la difesa del territorio e si realizza intorno allo strumento militare terrestre integrato con le altre forze armate questo concetto del potere terrestre come discriminante tra successo e sconfitta è sostenuto nella teoria elaborato da John mimer più volte richiamato nel nostro studio il Soft Power Opera il dominio

Cognitivo Poiché noi per cultura e vocazione prevali in soft Power ciè congeniale usare una retorica funzionale all’illusione della forza da cui l’enfasi sul Mediterraneo allargato quale ecumene che come detto prima pertiene alla cooperazione internazionale la prossima per piacere Per inciso in termini di capacità di Soft Power e di cooperazione

Internazionale l’Italia ospita il centro di eccellenza della NATO specializzato in Security Force Assistance questa struttura riunisce un patrimonio di competenze che i nostri soldati hanno guadagnato sul campo delle operazioni di stabilizzazione e ricostruzione tra questi si annoverano anche le training Mission di cui l’Unione Europea è promotrice guardando all’Africa E

Considerando il piano Mattei l’impiego dell’esercito in operazioni di assistenza sotto egida ONU o Unione Europea andrebbe proposto come offerta a favore delle istituzioni di sicurezza di quei paesi che ne facessero richiesta e con queste operazioni che ora la Russia sta guadagnando consensi ed espande la propria influenza in Africa sto per

Concludere utilizzando le categorie concettuali della Geopolitica classica si individuano con chiarezza alcuni profili di criticità forieri di instabilità in più quadranti geografici Tuttavia interconnessi la dissuasione è uno strumento imprescindibile per preservare la pace quando le relazioni internazionali non possono escludere l’equilibrio di Potenza Quale fattore di stabilità questo accade nelle situazioni

Di Shift of Power e quando i fora negoziali non riescono a compensare le controversie fondere soft e hard Power sottostimare il dominio terrestre induce a eludere il sempre gravoso e costoso impegno a difendere gli spazi comuni dell’Alleanza Atlantica e della madre patria e inficia ogni capacità credibile di dissuasione e di deterrenza tale

Costoso impegno è ora da riconsiderare perché le potenze dell’ert Land stanno attuando una politica di Potenza anche imperialista e il confronto tra Stati Uniti e Cina su rimland cinese potrebbe degenerare in scontro abbiamo molti esempi di missioni fallite per avere sottostimato l’importanza del controllo del territorio una per tutte unified protector del 2011

L’operazione nato di impaz di no fly zone sulla Libia di gaddafi emblematico dei limiti delle operazioni militari che non prevedono un end state di messa in sicurezza sul territorio e ricostruzione delle Infrastrutture civili con l’Impiego di truppe sul terreno anche Obama lo ha riconosciuto Grazie per l’attenzione

Anche ai compilatori del Paper seduti in sala che sono a disposizione per eventuali domande Grazie veramente al generale venci che in un quarto d’ora ci ha riassunto 150 pagine di di questa di questo lavoro che chiaramente sarà reso disponibile allo Stato maggiore dell’esercito a chi lo desidera avere in copia

E in modo magistrale direi veramente grazie di nuovo a tutti quelli che hanno collaborato e così abbiamo visto questo triplice ruolo se vogliamo duplice triplice l’Italia da questo punto di vista difesa e sicurezza è impegnata sulla terra a est perché in ambito Alleanza Atlantica per lo è tutt’oggi Insomma con schieramento dell’esercito delle

Componenti aeree a difesa degli spazi della dell’Alleanza quindi a est sicuramente sulla terra e a protezione del territorio poi sul Mare Mediterraneo e Alt altri Mari e poi ancora sulla terra perché poi abbiamo visto che la sicurezza e la stabilità Quindi è una diciamo triplice ottica con cui bisogna

Anche elaborare tutte le strutture È veramente importante collegare ciò che ha detto e ha sottolineato al piano Mattei che per essere ancor più efficace chiaramente presuppone anche condizioni di stabilità e di sicurezza laddove si voglia cooperare in modo paritetico bilaterale con e o multilaterale con gli stati amici partner interessati e fatto

Questo adesso vediamo un attimo di focalizzare invece la prospettiva sull’indo Pacifico e di questo sempre contenuto nel lavoro naturalmente ci parlerà il dottor Crippa e Paolo mi pare a te la linea prego grazie mille buonasera a tutti ovviamente saluto le autorità qui presenti gli illustrissimi ospiti in

Sala e ringrazio il generale farina eh per l’ottima occasione di relazionare a questo pubblico assolutamente ringrazio il generale venci che ha guidato il gruppo di studi a cui ho avuto la fortuna e l’onore di poter partecipare il mio intervento si focalizzerà su quello che generalmente viene chiamato

Il pivot to Asia quindi in qualche modo cercheremo di fare un’evoluzione prendendo le mosse da quello che ha detto il gener venci per spostarci un po’ con uno sforzo di immaginazione geografica un po’ più a est arrivando all lambire appunto i confini dell’indo prima di arrivare lì torniamo un attimo

Indietro per capire come l’Italia l’Europa la nato e tutto il mondo occidentale ha iniziato a muoversi verso est quindi partirei dall’Italia dal Focus italiano Quindi l’Italia per diversi decenni dopo la fine del secondo conflitto mondiale è rimasta un po’ ancorata dinamiche prettamente regionali con una proiezione principalmente

Rivolta per verso l’Europa il varico di Il valico di Fulda la soglia di Gorizia Missi Nike Hercules presenti nel nostro Nordest puntati appunto a est le antenne puntate verso i balcani da lì alla Cortina di ferro poi 1992 la caduta dell’URSS e l’illusione di una globalizzazione a traino precipuamente economico in

Qualche modo in un mondo apparentemente ormai quieto dopo la dissoluzione dell’URSS e un mondo che poteva in qualche modo godersi finalmente i famosi dividendi della Pace di cui tanto si disava Al di là dell’Oceano Atlantico negli anni 90 poi la La globalizzazione procedeva molto speditamente connettendoci sempre più a

Remote are del globo quali la Cina l’estremo Oriente però nel frattempo A fine anni 90 come molti di voi ricorderanno la Bosnia e il Kosovo ci hanno ricordato le brutalità della guerra in una dimensione che ci riportava ancora su un piano regionale arriviamo dunque al 2001 il 2001 un anno

Di svolta un anno sicuramente di shock un anno in cui la globalizzazione in qualche modo che stava trottando negli ultimi ultimi 10 anni ci colpisce di rientro no globalization strikes back per fare una una citazione quasi cinematografica uno sheiko Saudita che aveva girato tutto il Medio Oriente tutto il

Nordafrica utilizzando dei campi di addestramento in Afghanistan utilizzando l’aereo un simbolo chiaro della globalizzazione colpisce il cuore degli Stati Uniti e colpisce un luogo dal nome molto evocativo il World Trade Center quindi il centro del Commercio globale e qui nasce appunto la famosa War on Terror in tutte le sue declinazioni

Questo fatto poi avrà multiple multiple declinazioni e ripercussioni anche per i paesi europei ovviamente anche per l’Italia l’adesione all’agenda globale di politica estera di Bush Proietta l’Italia in pochi anni in una dimensione più ampia nel cosiddetto come abbiamo finora tratteggiato Mediterraneo allargato per la prima volta veramente l’Italia viene chiamata Dunque

A riconfigurare il suo strumento militare in particolare quello terrestre che passa da forza convenzionale a forza di proiezione studiata e calibrata per rispondere a minacce asimmetriche una sfida decisamente eccezionale poi dopo anni di impegno militare in questi teatri del Mediterraneo largato arriva al 2007 passiamo dal piano militare un

Piano diciamo più economico arriva la crisi economica che nel 2011 dalla Grecia si espande in tutta l’Europa Dunque rimaniamo prima di arrivare direttamente all’indole riamo ancora un attimo con lo sguardo piantato nel Mediterraneo allargato e sull’Italia i paesi europei annaspano il sentimento di sfiducia cresce appunto per colpa della crisi i problemi

Strutturali iniziano a fare Capolino però il 2011 l’anno della crisi ricorderete che è anche l’anno dell’inizio delle grandi primavere arabe l’anno della fine del regime di gaddafi dell’operazione od di seidon poi unify protector citata dal generale venci E che ci vede coinvolti ma è anche l’anno dell’inizio della guerra civile siriana

E Qui nonostante sia un momento di fibrillazione per tutto il Mediterraneo allargato inizia una fase declinante una fase declinante per la politica estera americana ma anche dei suoi alleati nell’area Mediterraneo allargato Medio Oriente nordafrica 10 anni altri di guerra in Iraq di guerra in Afghanistan una guerra civile Libica logorante una guerra

Civile siriana altrettanto estenuante e qui i paesi europei decidono di non intervenire se non nelle prime fasi limitatamente l’alleato americano Dunque riflette sul progressivo disimpegno del Medio Oriente dopo averci investito miliardi di dollari occorre Dunque chiedersi perché ampliamo Dunque ora lo sguardo e arriviamo al punto focale di questo

Intervento occorre partire da un po’ prima nel 2009 il presidente Obama soli pochi mesi dall’inizio del suo mandato durante il suo primo viaggio il primo viaggio di Obama ufficiale all’estero stupisce la platea di Tokyo arriva a Tokyo e si dichiara America’s first Pacific President il primo presidente Pacifico

Un po’ strizzando l’occhio alle sue origini alle Hawai ma anche appunto con un gioco di parole presentando di nuovo l’America come una Asia Pacific Nation quindi una nazione dell’Asia Pacifico e anche una nazione apparentemente pacifica Quindi abbiamo un di rotta che ci porta da un alleato Atlantico proiettato sempre come lo

Conosciamo dal sull’oceano Atlantico ha un nuovo sguardo verso l’oceano pacifico quindi un cambio di rotta sotto la presidenza Obama il quale Obama che si è da un lato ereditato il gravoso impegno del predecessore quindi George W Bush nella War on Terror è stato anche il presidente che ha inaugurato il

Cosiddetto pivot to Asia quindi la ricalibrazione di tutte le risorse e anche della strategia di politica estera politica Militare Americana verso il quadrante Asia Pacifico ma in realtà come anticipato giustamente dal Generale venci in precedenza il pivot tu Asia è un concetto antico per per gli americani

Di certo non è un concetto nuovo degli ultimi anni una volta terminata la conquista dell West la costruzione della nazione americana e Configura tii poi come una vera e propria talassocrazia fino 800 Grazie appunto la al lavoro di Maan e poi tutte gli investimenti che sono stati fatti per la creazione della Us

Nevi gli Stati Uniti a quel punto hanno sempre guardato approfonditamente al Pacifico facciamo semplicemente conto dell’espansione che hanno avuto nell Hawai a Guam e poi anche alle Filippine pensiamo poi durante il secondo conflitto mondiale per l’harbour la battaglia di Midway a iwojima tutta la campagna dell’indocina al Vietnam e

Anche a tutta la guerra fredda che nonostante noi pensiamo sia combattuta precipuamente anche stato in Europa è stata portata avanti anche combattuta In alcuni casi molto Sott braccia anche dagli americani in tutta la parte indocinese e Asia pacifico in questo senso gli ultimi 50 anni sono stati un’interruzione di tale

Traiettoria verso est perché Dunque allora questo rinnovato interesse americano verso il quadrante Asia Pacifico perché mentre gli Stati Uniti colpiti dal terrorismo si impegnavano in una problematica guerra su più fronti irac Afghanistan Scusate la Cina trainava La globalizzazione mentre gli Stati Uniti cercavano di stabilizzare l’Afghanistan la Cina diventava la prima

Potenza manifatturiera del mondo mentre gli Stati Uniti venivano investiti dalla più grande crisi economica del 29 con la bolla immobiliare La Cina sviluppava una classe media da milioni di persone dunque la Cina una volta rodato il suo motore interno con una chiara strategia di lungo se non lunghissimo termine

Iniziava a pianificare la sua proiezione internazionale economica ma anche poi in seguito politico-militare negli anni in cui Hillary Clinton girava il quadrante Asia Pacifico Per stringere le relazioni diplomatiche ed economiche con gli stati rivieraschi gli stati del rimland tratteggiato prima dal Generale venci la Cina in quegli anni ricostruiva da capo

Le proprie forze armate iniziava a portare avanti con assertività per non dire aggressività le proprie rivendicazioni su tutto il Mar Cinese meridionale con come ampiamente appunto abbiamo tratteggiato poi nel Paper in particolare nei capitoli forniti dal Generale chiapperini e dal Maggiore fogari proprio in quelle acque la Cina

Nel Mar Cinese meridionale ha dato prova del proprio peso geopolitico riconquistato ha iniziato a costruire lentamente isolotti artificiali nel Miss chif rff nelle isole parcels nell’arcipelago spratleys sfidando il diritto e le convenzioni internazionali e costruendo piattaforme artificiali su atolli sabbiosi che oggi trasformato in vere e proprie fob che utilizza tutt’ora

E Anzi continua ad espandere e poi non ha più fatto mistero neanche delle sue rivendicazioni come ben sappiamo sull’isola di Taiwan come fece in passato con la differenza però che stavolta notare bene il suo potere di deterrenza militare è decisamente Maggiore un piccolo escursus storico Cà non tutti si ricordano ma nel

1995 sotto la presidenza Clinton la Cina aveva iniziato a portare avanti una serie di test missilistici nel nello Stretto di Taiwan proprio perché sull’isola di formosa erano in corso le elezioni elezioni democratiche che non riconoscevano la Repubblica Popolare Allora la presidenza Clinton Invia Lo Strike Group della USS nimit quindi una

Porta aerei Anzi la porta aere in quegli anni proprio nello stretto frapponendosi per fare deterrenza infatti la Cina smise poi con i test missilistici e dunque oggi a fronte di quel ricordo c’è da chiedersi se Alla luce di questa nuova postura cinese e della suo potere di deterrenza militare sarebbe possibile

Fare ancora qualcosa del genere e la risposta apparentemente è no Dunque il il peso geopolitico della Cina e la sua capacità chiedo di tornare un po’ indietro con le slide Scusate Forse ho abbiamo accelerato ancora ecco quella dopo questa Grazie il peso geopolitico della Cina e la sua capacità

Di proiezione estera è evidente anche nell’iniziativa belten di nisati quindi la famosa via della seta che si compone di una catena di perle logistiche e una rotta una rotta Marittima ma anche di una via terrestre che attraverso l’Asia porta dalla Cina interna fino ai confini dell’Europa e questo tipo di proiezione

Internazionale questo tipo di assertività militare sono una novità e segnano l’emergere che ovviamente però non è ancora compiuto di una vera potenza globale e conseguente conseguentemente alla fine del momento unipolare perlomeno per come l’abbiamo conosciuto negli anni precedenti chiederei di rimanere su questa slide e quindi questo ci porta ad un altro punto

Perché la Cina nel suo sviluppo ha avuto anche un effetto indiretto sulla politica internazionale in qualche modo ha catalizzato intorno a sé Le istanze di cambiamento dell’ordine globale esistente attrazione ovviamente americana immaginiamo ora un mondo senza Cina un in cui la Cina non esiste o rimane il dragone dormiente a livello

Regionale l’equilibrio di Potenza nonostante la recrudescenza dell’imperialismo Russo rimarrebbe sbilanciato ancora significativamente a favore del nostro alleato americano si parlerebbe infatti ancora senza la Cina di un vero unipolarismo con molte sfide Certamente ma anche con pochissimi se non nessuno competitor equipollenti la Cina non ha mai mostrato ato finora vere delle vere velleità

Egemoniche globali ma ha dato adito ad alleanze partnership in qualche modo Uniti dall’ambizione di riscrivere le regole e rapporti di forze internazionali pensiamo alla Shanghai cooperation organization fondata nel 2001 a Shanghai che riunisce un po’ i principali paesi dell’Asia centrale ma soprattutto pensiamo a Bricks famosi Brasile Russia India Cina e Sudafrica

Che si stanno notevolmente espandendo e hanno recentemente poi inglobato ulteriori attori come non citarlo tra cui l’iran Ecco i Bricks se nel 2014 quindi 10 anni fa rappresentavano il 42% della popolazione globale e circa il 22% dell’economia globale oggi 10 anni un salto di 10 anni raggiungeranno nella

Fine del 2024 il 47% della popolazione mondiale ma il 37% dell’economia dal 22 al 37% e è un trend ancora in crescita Sebbene non emerga ancora all’interno di questi fori internazionali una vera sensibilità comune essi Tuttavia rappresentano un embrionale tentativo di dare vita per quanto in maniera abbastanza scoordinata ad un’alternativa di ordine

Globale multipolare arriviamo Dunque in Europa quello che appare Chiaro oggi è questo che gli Stati Uniti stanno facendo fatica da tempo a mantenere la propria proiezione Vale come facevano precedentemente e una presenza consistente in tutti i quadranti del globo Europa Africa Medio Oriente fino all’asia orientale dall’altra parte

Abbiamo una serie di attori emergenti e Sfidanti una Cina ormai che è un competitor strategico una Russia che in poco tempo ha ricostituito la propria economia Dopo anni di turbolenza no fine anni 90 primi anni 2000 crisi del petrolio e ha reint rapresenta interrotto con umiliazione percepita nel 1992

Abbiamo anche un Iran che nell’ultimo decennio ha ristabilito un’ampia sfera di influenza una rete informativa e militare molto capillar in tutto il Medio Oriente e non solo e tutto questo insieme ricordando appunto la trazione cinese verso quest’ordine multipolare che cosa porta porta ad un movimento tettonico lungo le principali linee di

Frizione nel rimland come tratteggiato giustamente dal generale venci ma anche in alcuni casi sempre citando le parole del generale venci direttamente dall’arte anche se appaiono queste delle dinamiche lontane a noi e di lungo corso in realtà han un impatto decisivo sull’Italia la prima conseguenza ovviamente è l’ampliamento del bacino del

Mediterraneo allargato da un campo di azione limitato ad una proiezione che supera i confini regionali oggi secondo quanto riportano poi documenti forniti dai nostri capi di Stato Maggiore attuali e precedenti il bacino del Mediterraneo allargato è una via d’acqua e di terra non usa Ma che collega è

Limitata sul piano regionale ma con interconnessioni vere a livello globale è uno spazio che si proietta dall’Europa al Medio Oriente dall’Africa al golfo dall’Asia centrale fino come dimostrano i fatti recenti all’oriente estremo il pivot tu Asia Ovvero la riconfigurazione della politica estero americana verso il quadrante Asia pacifico è nato come un’iniziativa

Abbiamo visto a stelle e strisce per esigenze americane in primis ma ormai è diventato un concetto nato e un concetto anche di rimando europeo negli ultimi anni infatti la nato ha sistematicamente aumentato il suo Focus sull’asia se pensiamo allo strategic Concept documento seminale della nato nel 2000 nella precedente versione nel 2010 non

Vi era diretta menzione a a questo competitor strategico quindi la Cina nella versione invece del 2002 del 2022 Scusate a Pechino viene dedicato un intero capitolo e quindi questo segna la crescente Attenzione Non solo americana ma nato e anche Europea arrivando all’Europa nel 2021 la Marina francese ha condotto prossima slide veramente ha

Condotto una campagna navale nell’asia Pacifico molto importante la campagna Jean 2021 che seguiva altre campagne precedenti più piccole che ha portato le navi della marina nazionale francese da del Mediterraneo attraverso l’oceano indiano lo stretto di malacca fino al Giappone facendo tappa in tantissimi altri paesi dell’area nello stesso anno la Marina

Britannica ha visitato il porto di Singapore per partecipare a un’esercitazione navale congiunta nel Mar Cinese meridionale nel 2 2021-2022 è stato anche l’anno della Marina tedesca che con le le sue fregate ha condotto un’ampia campagna navale nella regione come Non citare dunque dopo Francia Inghilterra e Germania ovviamente in ordine casuale il nostro

Paese che si appresta si appronta a inviare il gruppo della Pora Cavour in una campagna nell’indicare terrestre in questo contesto che abbiamo tracciato quindi mi avvio anche alla conclusione vediamo appunto un potere terrestre che declinato all’interno di un ordine globale in rapida trasformazione che vede il baricentro spostarsi progressivamente verso est ed un

Mediterraneo con confini sempre più ampi e sempre più fluidi per molto tempo almeno fin dal 1991 quindi l’anno della guerra del Golfo La vulgata generale ha pensato alle guerre occidentali come guerre prettamente tecnologiche le potenze nato alleato è forte di una supremazia di mezzi ma anche di metodi si sono

Impegnate in guerre di precisione pensiamo ai surgical strikes attacchi a erei attacchi missilistici tomok lanciati dai sottomarini Ma la verità in realtà è che le guerre sono rimaste e hanno continuato ad essere combattute sul terreno principalmente Somalia Bosnia Kosovo Iraq Afghanistan Libano Libia Siria Ucraina e oggi Gaza si tratta di conflitti dove

L’elemento terrestre è stato non solo determinante ma principe nella risoluzione del conflitto e nella stabilizzazione sempre più importante dei territori quello che è cambiato invece dal 2022 dall’anno dell’invasione dell’Ucraina è la ritrovata centralità del War Fighting convenzionale che però attenzione non si sostituisce Ma si somma al contrasto alla minaccia

Asimmetrica quindi consideriamo il più noto degli ipotetici scenari di conflitto guardando ad est nel Mar Cinese meridionale è comune pensare che qualora Stati Uniti e Cina cadessero in quella trappola di Tucidide che ci ha presentato il generale venci questo conflitto si giocherà solo su tre Domini Questo è quello che di solito viene

Detto anche le recenti Dichiarazioni dei capi di Stato maggiore del della Marina americana riflettono un po’ questa idea ovvero che si giocherà sul dominio navale aereo e Cyber in realtà in parte è vero ma in realtà è una visione parziale banalmente Taiwan è un’isola che deve difendersi da uno sbarco

Anfibio Quindi da uno sbarco dal Sulla terra la Cina Inoltre cosa che non viene spesso considerata è che ha migliaia di chilometri di confini terrestri con diversi paesi asiatici non necessariamente alleati alla Cina dobbiamo Inoltre considerare che qualora gli Stati Uniti Appunto e la Cina cadessero in questa Trappola di Tucidide

Tucidide e aprissero un conflitto questo conflitto assumerebbe presto una dimensione globale e qualora la Russia assumesse un ruolo sintonico con Pechino non solo ostacolerebbe attivamente la proiezione militare dei dei paesi nato ed europei in Oriente ma a sorgerebbe a minaccia diretta e parliamo di una minaccia diretta terrestre che proviene

Direttamente dall’art land ma questo forse è lo scenario ad oggi più remoto come delineato poco fa la Cina è uno dei principali driver di cambiamento dell’ordine globale un catalizzatore di un eventuale ordine multipolare in questo mondo multipolare che ci appare forse ipoteticamente all’orizzonte ci sono molti paesi che

Forti di un nuovo mandato nuove ambizioni potrebbero presto impegnarsi in conflitti regionali che però sono conflitti in rapida espansione e che possono assumere delle dimensioni sovraregionali pensiamo di nuovo al Medio Oriente con un Iran più assertivo all Russia e a potenziali suoe Miri espansivi al di fuori del donbas pensiamo al delicatissimo

Equilibrio su cui reggono oggi i balcani pensiamo alle costanti tensioni ter Armenia Azerbaijan e in tutto il Caucaso del Nord pensiamo anche alle grandi frizioni spesso Sott traccia che ci sono in Asia Centrale tra Iran Pakistan e India si tratta in tutti questi casi di zone di attrito regionale che

Sono serviti però a diversi attori internazionali come grimaldello per portare avanti agende politiche di respiro globale si tratta in quasi tutti i casi di conflitti per la ridefinizione di confini terrestri Dove si presuppone che il vincitore occupi E mantenga con uomini sul campo il territorio altrui si tratta di

Confini la cui unica risoluzione nel lungo termine deve passare precipuamente per il potere terrestre concludo dicendo che la strada verso questo tentativo di costruzione di un ordine multipolare Ci porta verso est irrimediabilmente Ma la strada verso questo tentativo di multipolarismo a trazione orientale è costellata da conflitti a bassa media e alta intensità

Dove si giocano e si ridefiniscono i rapporti di forza globali la strada verso il multiplis smo o verso una forma meno smaccata di unipolarismo a cui siamo stati abituati è segnata dall’iper competizione e all’interno di tale contesto le dimensioni l’età media l’avanzamento tecnologico l’equipaggiamento la dottrina e la prontezza operativa dello strumento

Militare terrestre segna il peso specifico dei paesi specie nelle medie potenze come l’Italia tale peso specifico infine conferisce la possibilità non solo di proiettare una politica estera vera di lungo periodo ma anche di conservare un buon margine di manovra e anche di sovranità in un mondo in cui le sicurezze strategiche a cui

Siamo sempre stati abituati stanno vi a via sfumando vi ringrazio veramente brillante Grazie Dottor Paolo Crippa per questa illustrazione poi le chiederò il testo di questa per cultura anche no personale molte cose si conoscono però se ben dette e logicamente conseguenziali sono importanti Credo siano anche importanti

Come bagaglio di tutti quanti gli attori siano essi militari e o o no che sono qui presenti ma anche di coloro che ci stanno ascoltando credo se non sbaglio vero Mar quindi che saluto a distanza naturalmente è importante mi veniva in mente signor capo di stato maggiore dell’esercito che

Diciamo questa diciamo prodotto così poi dopo bisognerà una valutazione da parte dello dello Stato Maggiore che può essere un utile strumento anche di divulgazione nelle scuole per i nostri a tutti livelli visto C’è qui il comandante della Formazione Poi vedremo è venuta così perché diamo raccoglie parecchi concetti di base importanti che

Poi possono guidare Nel medio e lungo termine quindi non sono diciamo concentrati nell’attualità ma ci sono delle dei concetti fondamentali sia di Geopolitica di difesa di sicurezza e tutto quanto e sottolineo Un’ultima cosa perché poi la presenza diciamo la capacità di impiegare forze terrestri è molto collegata non dico di più ma sicuramente

Importantissima alla valenza del paese che poi contribuisce per sedersi ai tavoli decisionali molto più importante di di una partecipazione con altre componenti tanto per essere chiari e detto questo professor Ungari Andrea No non te lo chiedo di essere di essere sintetico però insomma aspettiamo i nostri illustri ospiti e intanto Eh tu

Ci parlerai degli aspetti storici se non sbaglio prego sì grazie generale io Volevo innanzitutto ringraziare il centro studi esercito per avermi voluto qui come relatore anche il generale farina generale Ruggero per aver aver appunto chiesto di intervenire su questo tema che appunto è relativo al rapporto tra potere navale e potere terrestre tra

Tra storia e attualità sull’attualità molto è stato detto alle vincite dal dottor Crippa prima che mi ha mi ha che mi hanno preceduto quindi mi mi cercherò di bilanciare e di ridurre quanto avevo scritto nella mia relazione e insomma di non di non ripetere cose soprattutto che sono state già dette

Ehm quando ho frequentato l’università La Sapienza di Roma Praticamente nel negli anni 90 Insomma un po’ nel Play stene eh per molti studenti professore di storia St moderna Purtroppo è scomparso il professor Domenico Caccamo ci aveva dato da leggere un libro molto interessante di uno storico e archivista

Tedesco che era Ludwig de io aveva scritto questo libro molto interessante nel 1953 che si intitolava equilibrio egemonia la tesi di fondo di questo volume Fra l’altro de io non è conosciuto come questi grandi diciamo questi grandi ispiratori della della Geopolitica mondiale come quelli che ricordava il generale il

Generale venci però de io avevo una molto molto interessante Come facciamo noi storici No noi C sono degli storici che legano la materia più agli aspetti diciamo culturali Alla filosofia ed altri invece che legano la storia più alla geografia e quindi poi insomma C’è sempre un lungo dibattito su chi

Sono gli analisti se sono gli storici o sono gli analisti Insomma Deio era uno di questi era uno storico che però aveva una visione complessiva delle relazioni internazionali e del dello scontro e degli scontri geopolitici e in questa tesi in evidenza come il potere soprattutto nel corso a diciamo a

Partire dal 1600 si fosse piano piano spostato da un potere centrale dal continente dall’air Land Se voliamo se vogliamo dire si era piano piano spostato alle potenze insuli Mh quindi il potere si era andato decentrando Tra il cuore dell’Europa alle potenze insuli la prima per Deio era stata Ovviamente

La Gran Bretagna insomma la Gran Bretagna del 5-600 e poi era passata da un lato agli Stati Uniti dall’altra parte al Giappone come è stato ricordato prima era una tesi interessante quindi in qualche maniera da una primazia Eh se vogliamo del potere terrestre e quindi del fatto del del del potere del

Degli eserciti che si contrapponevano Sul continente europeo e che avano caratterizzato effettivamente tutte le vicende ci ritornerò sopra tutte le vicende se vogliamo a partire dall’anno 1000 in poi in realtà il potere si era spostato anche verso quelle che potevano essere ricordate e potevano essere individuate come talassocrazia l’Inghilterra come isola prospicente il

Continente europeo e poi gli Stati Uniti e Giappone mettendo in evidenza che mentre le potenze continentali erano interessate alla egemonia qua i due termini del volume le potenze insulari le potenze marittime invece erano interessate al mantenimento dell’equilibrio ora questa è una tesi che era una tesi a mio Avo all’epoca per

Me molto affascinante che in parte poi è stata è stata rivista è stata se vogliamo anche anche nel periodo nel periodo successivo però mi piaceva iniziare con questa con con questo volume con questo ricordo universitario proprio perché a mio avviso un po’ si lega al al tema che

È oggetto della mia relazione ossia al rapporto tra potere terrestre e potere e potere Marittimo cheok in realtà è andato evolvendosi e differenziandosi non solo nel varie epoche storiche Ma anche in determinati quadranti del globo perché non è che dappertutto questi poteri hanno la stessa la stessa forza e la

Stessa rilevanza Beh dal punto di vista cronologico Insomma su questo è indubbio che per tutto il corso del Medioevo sia l’alto che Basso Medioevo fino a quantomeno al 1400 il potere terrest è un potere assolutamente preminente Se noi facciamo per le scorribande dei paesi nordici dei vichinghi che arrivarono sulle coste

Inglesi ma anche sulle coste francesi è chiaro che le principali principali scontri che che avvengono in questa fase sono tutti scontri che anche Considerando la parte del Medio Oriente che però avvengono all’interno di una visione di un potere terrestre che si scontra contro un altro potere terrestre quindi c’è una sorta di di

Preminenza abbastanza evidente Diciamo che le cose cominciano a cambiare in una data abbastanza indicativa in questo rapporto trae potere Marittimo e potere terrestre e secondo me questo il cambiamento Insomma secondo me insomma secondo la stereografia avviene proprio con la caduta di Costantinopoli 1453 l’affermazione dell’impero Ottomano con la vittoria di Maometto Maometto II

Perché è una data decisiva perché fino a quel momento il collegamento con le Indie quindi il collegamento con la Cina che è stato più volte ricordato era un un collegamento che avveniva per via terrestre proprio perché la navigazione Marittima era considerata una navigazione pericolosa non solo per perché appunto c’era un ritardo

Tecnologico i Vascelli erano fatti di legno ma anche perché tante conoscenze astronomiche seppur derivate dagli studi degli egizi in parte dei greci in realtà non assicuravano una navigazione così così sicura così più sicura della Navigazione terrestre in realtà la vittoria dell’impero Ottomano la conquista di Costantinopoli che era un punto

Nevralgico in questa via per le Indie costringe le potenze europee a cercare altri percorsi altre vie per approvvigionarsi di tutta una serie di minerali Preziosi di sete di manufatti e quella è la grande stagione non è un caso che poi tra la caduta dell’Impero del la caduta dell’Impero romano

D’Oriente quindi la presa di Costantinopoli e poi la scoperta dell’ Americhe passino all’incirca 30-40 anni non più di quello quindi si avvia Quella fase delle grandi esplorazioni transoceaniche Alla ricerca delle Indie anche se poi sappiamo bene che Colombo bizzarro tes è lo stesso Magellano ma in una in una in una in una

Linea completamente diversa non andarono a scoprire le Indie ma bensì bensì Scusate andarono a scoprire gli Stati Uniti d’America Ecco a partire da quella data in realtà il il rapporto che fino a quel momento era stato un rapporto prioritario del potere terrestre comincia ad essere riequilibrato da queste grandi dell’affermazione di

Questi grandi imperi che sono imperi fondamentalmente navali la la Spagna di Carlo V e di Filippo II tra il 500 e il 600 e poi la Gran Bretagna è inutile nasconderci con una un momento in cui queste due potenze cominciano a confrontarsi fino a una che

È stata una una delle se possiamo dirlo una delle più grandi battaglie navali che è stata conosciuta nell’antichità che è la battaglia del 1588 in cui nel Golfo della Manica venne distrutta l’invincibile armata realizzata da Filippo II per contrastare la potenza inglese e dobbiamo dire che da quel

Momento momento in poi la potenza navale inglese non è stata mai più contestata se non dalla Germania di Guglielmo i alla vigilia della Prima Guerra Mondiale quindi una supremazia inglese britannica sui mari che è durata per circa due secoli e mezzo non è stata controll non è stata contrastata né

Dalla Francia in occasione per esempio della Guerra dei 7 Anni non è stata contrastata né dall’Olanda che aveva pure fondato La Compagnia delle Indie olandesi che era una compagnia privata che aveva però tutta una serie di di di punti d’appoggio né tantomeno dal piccolo Portogallo che comunque per

Alcuni anni Vorrei ricordarlo ha avuto un impero coloniale molto molto diffuso che non era solamente l’angola e Mozambico ma anche tutta una serie di punti Macao le isole vicino all’india insomma tutta una serie di di un’espansione che è un’espansione che avviene avviene via mare e ricordavo la battaglia dell’invincibile dell’invincibile armata

L’altro momento in cui c’è effettivamente un ruolo decisivo Eh ma decisivo fino a un certo punto Comunque di un confronto navale sappiamo bene i primi anni dell’800 la battaglia di Trafalgar 1805 se non mi ricordo male in cui la coalizione di Stati che si era allegata per cercare di sconfiggere la

Francia di Napoleone bonap parte riesce a sconfiggere appunto L’imperatore in questa battaglia in questo in questo scontro guidato dall’ammiraglio Nelson che pone fine per il momento all’espansione Napoleonica anche se anche qua occorre anche qui ricordarlo come poi sia stata invece una battaglia terrestre ossia la sconfitta di waterlow

Ha in qualche maniera ha determinare la fine conclusiva dell’esperienza Napoleonica e il suo incarceramento nell’isola di Sant’Elena Quindi vedete come dal l’evoluzione dei imperi coloniali che hanno prima una natura commerciale poi hanno anche una natura ovviamente ovviamente militari cambia il quadro che si era delegato fino al al

1400 facendo emergere un’altra un altro potere che è appunto il potere Marittimo che in qualche maniera si contende in maniera eh scusate il gioco di parola abbastanza evidente la l’equilibrio con con il potere terrestre Diciamo che per tutto il corso del dell’Ottocento cioè questa grande espansione Che è la grande espansione

Coloniale dei grandi imperi il cosiddetto Scramble for Africa che insomma un po’ si sta realizzando ancora oggi cioè questa corsa verso il continente africano e come dicevo prima il momento in cui in effetti il potere navale della Gran Bretagna viene rimesso in discussione solamente con il varo delle leggi navali

Dell’ammiraglio Fon tirpitz durante il regno di Guglielmo II e Tenete presente che non da ultimo la storiografia mette in evidenza che la decisione britannica di scendere in guerra nella seconda guerra nella Prima Guerra Mondiale è dovuta proprio al questo idea di contrastare la potenza navale inglese tutto questo discorso che ho cercato di

Svolgere che prosegue poi sia nella prima guerra mondiale Ma che prosegue anche nella seconda A mio avviso dimostra cerco di essere Rapido come in realtà Eh entrambi i poteri sia il potere Marittimo sia il potere sia il potere terrestre sono dei poteri che in qualche maniera singolarmente Eh non

Siano mai riusciti ad essere decisivi in un confronto militare ma solamente la combinazione di questi due poteri è riuscita a portare poi a dei risultati vi faccio l’esempio della prima e della Seconda Guerra Mondiale dove un ruolo delle Marine che è un po’ diverso e riprendo Quanto hanno detto i

Relatori precedenti Cioè nella prima guerra mondiale non c’è una vera e propria battaglia navale l’unica battaglia navale grande è la battaglia dello utland del 1916 che però non porta a risolvere il grande il conflitto in realtà il ruolo ante della Marina soprattutto della Marina commerciale ma non solo quella ma anche

Dei sottomarini e soprattutto quello di approvvigionare l’Europa dei rifornimenti che erano rifornimenti sia di carattere militare sia di carattere alimentare verso l’Europa quindi ha un ruolo fondamentale nell’approvvigionamento militare terrestre è l’elemento predominante se non andiamo a pensare a ruolo della Marina italiana durante la Prima Guerra Mondiale è un ruolo molto

Molto limitato su questo credo che non non ci siano dubbi dal punto di vista storiografico diverso è il contributo che la Marina invece dà nel nei traffici nei commerci nel ruolo di approvvigionamento sia della popolazione sia del dell dell’apparato dell’apparato militare anche durante la Seconda guerra

Mondiale e e vengo al discorso che ha fatto prima Grippa cioè le vere grandi battaglie navali della Seconda Guerra Mondiale sono quelle che avvengono appunto in Pacifico sono Sono quelle che avvengono nella zona del Pacifico dove appunto c’è un mare enorme Oceano Pacifico in cui c’è questo confronto tra

Tra questi due imperialismi quello statunitense e quello giapponese Ma poi su su sul sullo scenario che riguarda prettamente initalia e l’Italia e l’Europa Certo che lo scontro è uno scontro anche qua soprattutto terrestre eh per quanto riguarda l’Italia sicuramente c’è la sconfitta nella battaglia dei convogli è un elemento decisivo per

Decidere le sorti dell’esercito italiano in Africa però insomma è un quadrante quello eh europeo Mediterraneo in cui il confronto è soprattutto tra la Marina italiana e la Marina e la Marina britannica Ma certo che il ruolo veramente decisivo della Marina dal punto di vista militare Eh ricordo sempre avviene soprattutto nel quadrante

Nel quadrante Pacifico dove poi comunque la la guerra viene risolta in in in maniera diversa e anche per quanto riguarda i due sbarchi fondamentali no della Seconda Guerra Mondiale l’operazione aschi per lo sbarco in Sicilia e l’operazione overlord Per quanto riguarda la fortezza Europa Per quanto riguarda la Germania hanno visto

Una combinazione delle Forze Armate non c’è stata una sola forza armata che è stata decisiva nella risoluzione del conflitto in tutte e tre sono state operazioni aviotrasportate in cui Marina esercito e e Aeronautica aviazione hanno contribuito alla risoluzione del conflitto questa come ricostruzione storica Mi sembra che in qualche maniera

Poi prosegua anche nella fase successiva alla seconda guerra mondiale dove insomma se noi andiamo a vedere i ruoli dei contingenti sono Diciamo che la seconda guerra a partire dalla seconda guerra mondiale poi Nella logica della guerra fredda probabilmente per certi versi il potere ter restre un po’ ha preso di nuovo il sopravvento

Soprattutto in quelle che sono state delle proxy War la guerra di Corea una serie di di di conflittualità se se uno va a vedere dove è più è maggiormente preminente il ruolo del potere Marittimo potremmo accennare appunto alla difesa di Taiwan all’indomani del del della fine del potere di chank esek in Cina

Quindi quando quando formosa diventa la sede del governo libero cinese poi nella crisi dei missili di Cuba dove si realizza effettivamente un cordone sanitario da parte della Marina sidenza che doveva impedire l’arrivo dei missili nelle nelle basi cubane Certo in tutti gli altri scenari del della cosiddetta guerra fredda sia dallo scenario europeo

Sia per quanto riguarda lo scenario africano sia nei vari processi di di decolonizzazione Con annesse Con annesse guerre civili È chiaro che il potere terrestre ha avuto un un ruolo abbastanza dirimente eh chiudo rapidamente su su una una una riflessione sulle direttrici della politica estera italiana

Eh che da quando è stata costituito il nostro paese sono fondamentalmente due Mh oggi ce ne dimentichiamo perché si pensa che sia io sono autore con un collega di un atlante geopolitico del Mediterraneo da circa 10 anni quindi ho ben chiaro Da parecchio tempo come il Mediterraneo sia assolutamente centrale

Però le linee di politica estera di questo paese non sono solamente il Mediterraneo perché una delle linee politica di linee di politica estera del paese Sono da sempre i balcani soprattutto all’indomani della Prima Guerra Mondiale Quando sono scomparsi quando è scomparso l’impero austro-ungarico i balcani sono una delle

Linee della politica estera italiana e solamente i cattivi rapporti che abbiamo avuto soprattutto durante il regime fascista ma non solo con la controparte stato jugoslavo ha impedito che quell’area fosse un’area di nostra penetrazione ovviamente intendo penetrazione economico commerciale chiaramente e questo ha deteriorato a lunghi rapporti coi nostri vicini le

Vicende della Seconda Guerra Mondiale del regime fascista Insomma tutto quello che sappiamo e che viene annualmente annualmente ricordato quindi quella è una direttrice di politica estera quindi sostanzialmente la MIT l’Europa MIT l’Europa e Balcani l’altra direttrice ovviamente di politica estera è senz’altro il Mediterraneo Però appunto la narrazione che c’è Ultimamente è che

Noi abbiamo solo una linea di politica estera è solo la politica estera dell’area mediterranea in realtà io ne individui almeno due Mh almeno due proprio per la conformazione geografica del nostro paese che non è che è tutto proiettato all’interno del Mediterraneo questa ovviamente è l’area Dove è stato

Ricordato prima è l’area che è maggiormente instabile in questo periodo anche se i balcani potrebbero riservarci delle amare sorprese è un’area assolutamente preminente per i nostri interessi di carattere energetico geostrategico di sicurezza Per quanto riguarda tutto quello che passa attraverso attraverso il Mediterraneo traffico di armi donne

Esseri umani droga Quindi è chiaro che è un’area che il governo deve assolutamente il governo le nostre forze armate devono assolutamente presidiare Ma come ricordava all’inizio il generale farina il Mediterraneo il Mediterraneo allargato per come lo possiamo inquadrare non è solamente un mare anche qua accanto all’impiego del potere navale come accanto all’impiego

Del potere aereo l’elemento terrestre è un elemento preminente se noi basterebbe andare a vedere l’elenco di tutte le missioni sia nell’ambito Ono sia in ambito europeo eh in nato in cui l’Italia è partecipe per vedere quanto sono impiegati i nostri contingenti Eh i contingenti delle nostre forze armate per esempio in

Africa eh Quante missioni ci sono e sono missioni che è stata ho ricordato prima sono sul terreno sono operative sono per la formazione eh ovviamente e chiudo perché me l’ho messo l’orario sono ovviamente per la formazione del personale di questi paesi sono per Nation building ma sono operazioni appunto dove vedono l’elemento terrestre

Come un elemento che è sicuramente decisivo non solo per risolvere alcuni conflitti che sono ancora in essere ma anche per portare sicurezza e pace in questi paesi così così turbolenti [Applauso] grazie Bene grazie al professor Andrea Ungari che ci ha fatto questo escurso storico a completamento degli altri due

Interventi Saluto i nostri due illustri ospiti generale Graziano e il presidente Minniti che ci onorano della loro presenza a vostro beneficio Se permettete vi dico solo in sintesi quello ma proprio in un minuto che è emerso da perché frutto questo seminario questo dibattito di un lavoro collettivo

Di soci membri del Centro Studi esercito dove si pone questo tema l’Italia nel confronto tra potere terrestre potere Marittimo delle grandi potenze nel Mediterraneo allargato Questo è il tema di oggi è un un lavoro abbastanza importante dal punto di vista teorico di contributo che poi forniremo

A voi sicuramente Ma cosa è emerso l’ha detto anche un po’ il professor Ongari Ungari adesso e sia guardando proprio l’attuale situazione di crisi Gaza Ucraina e quindi scacchiere europeo Mediterraneo sia anche guardando sull’indo Pacifico come ha detto il dottor Paolo Crippa comunque c’è per quanto riguarda l’Italia una derivata di

Assi di impegno per terra Quindi sul territorio che vanno a est Balcani ma anche e est Europa poi si proiettano sul Mare Mediterraneo ma non solo allargato e inteso Vare mare vie marittime eccetera Per assicurare i flussi energetici sicurezza e anche per difendere il territorio nazionale via

Maret se vogliamo e poi ritorna sulla terra su quei territori che fanno parte del Mediterraneo allargato che noi abbiamo detto e finisco che quindi non è solo mare è mare più terra più città più popoli più società più civiltà e quindi più crisi più problematiche per la stabilizzazione quindi in questo

Contesto si cerca anche di dare un contributo e il Gen venci prima Ha parlato anche come possiamo utilizzare le capacità di sicurezza e difesa anche nazionali anche a supporto contributo per stabilizzare delle aree in funzione del Piano Mattei che quando sarà pienamente sviluppato crediamo avrà anche bisogno di presenza

Sul terreno e non solo sul mare ovviamente e di attività che sono di supporto soft Security forza assist ma anche di Peace building enforcing e magari qualcos’altro e qui mi fermo e quindi una prospettiva e passo a lei la parola presidente col suo intervento guardando a quelle che sono

L’opportunità in quest’area di crisi del mediterran allargato e e il ruolo dell’Italia a lei la parola grazie grazie generale per il messa a quadro della discussione Grazie generale soprattutto per l’invito di cui sono particolarmente grato e particolarmente onorato e grazie per il lavoro straordinario che avete fatto che mi permetterete di leggere con

Una certa attenzione confesso di essere uno che legge le carte vi dovrei raccontare un certo smarrimento quando la prima volta che ha avuto un incarico di governo stiamo parlando ormai di 25 anni fa eh alcuni colleghi erano vostri colleghi erano smarriti perché mi portavano carte che io leggevo erano abituati al fatto

Che si portavano carte che mediamente non venivano lette Eh non ho perso quell’abitudine continuo a leggere eh detto questo per fare un rapido inquadramento farò prima una piccolo escurso di carattere analitico e poi dirò Quali sono secondo me le sfide che pongono una nuova centralità del Mediterraneo

Allargato vedete noi siamo di fronte ad una fase straordinaria della storia senza precedenti Nel senso che dalla fine della Seconda Guerra Mondiale non c’era stato mai nel cuore del mondo la presenza di due guerre in contemporanee di due guerre tra virgolette importanti poi non discuto dei conflitti locali che sono anche questi particolarmente

Intensi una guerra nel cuore dell’Europa è una guerra nel cuore del Mediterraneo Se qualcuno avesse dubbi basta soltanto guardare Alle due cose per comprendere quanto noi come Italia siamo interrogati direttamente e vedete quando esattamente 2 anni fa la Russia invase l’Ucraina la sensazione che si è era che quell’invito inaccettabile e tuttavia

Spostasse l’asse del mondo verso nord per evidenti ragioni avveniva nel cuore dell’Europa nel Nordest immediatamente si pose il problema dell’ingresso all’interno della NATO di due grandi paesi nordici la Finlandia che ha completato il suo percorso la Svezia che ancora attende di poterlo Completare per un voto del Parlamento rese ma siamo

Ormai Praticamente alla fine poi a un certo punto ci si è resi conto che c’era un filo rosso che legava la guerra in Ucraina al Mediterraneo allargato Nel senso che come succede solitamente voi siete molto più esperti di me da questo punto di vista quando c’è un conflitto il

Conflitto mette in moto alcune onde d’urto e le onde d’urto si propagano a volte meno rapidamente a volte con una velocità straordinaria in questo caso dell’invasione dell’Ucraina con una velocità straordinaria tre grandi onde d’orto La prima è quella Umanitaria non c’è dubbio alcuno che per esempio la Russia aveva scommesso sul

Fatto che a un certo punto l’onda Umanitaria poteva fiaccare la resistenza non solo dell’Ucraina ma soprattutto dei paesi che sostenevano l’Ucraina prima fra tutti l’Europa spostare 5 milioni di persone di profughi che lasciano l’Ucraina e vanno nei paesi tra virgolette europei prima fra tutti i paesi di confine Polonia

Ungheria Romania che non avevano dato una straordinaria prova di accoglienza nella storia dell’Europa quando ci siamo misurati con i fenomeni migratori e per cui la scommessa era questa che a un certo punto l’Europa avrebbe collassato Non dimenticatevi mai la prova generale che fu fatta esattamente un anno prima e quella del cosiddetto

Bosco di bielov e quando la Bielorussia portò con aerei civili di linea 30.000 migranti provenienti dalla Siria per spingerli verso il confine polacco pensando che questo avrebbe fatto collassare la Polonia sono stati a un passo da riuscirci perché la risposta europeo fu una risposta confusa debole divisa una parte di quelle famiglie

Rimasero per circa 7 mesi il bosco di bielov senza alcuna copertura neanche fisica L’idea era quella i profughi dal Nordest e la ripresa dell’immigrazione dal Mediterraneo centrale cosa che effettivamente è riuscita L’idea era quella di stringere in una tenaglia Umanitaria l’Europa per cui si è visto che appunto l’onda d’urto della crisi

Umanitaria dei profughi ucraini incomincia a incontrarsi subito con il Mediterraneo con l’Africa Voi direte Ma che c’entra l’Africa c’entra come voi vedrete in maniera molto stretta la seconda onda d’orto quella energetica e nel momento in cui l’Europa si rende conto di avere fatto un calcolo assolutamente errato e

Cioè quello di dare alla Russia le chiavi dell’approvvigionamento energetico dell’intera Europa Guardate fino al 2014 tutto questo era comprensibile Non avevamo una certezza di un atteggiamento aggressivo della Russia Anzi sembrava esattamente l’opposto ma nel momento in cui nel 2014 la Russia invade la Crimea forse l’Europa forse anche noi

Dovevamo riflettere che dovevamo trovare fonti energetiche alternative siamo stati colti assolutamente di sorpresa ci siamo mossi con rapidità aggiungo con intelligenza con una certa capacità e per affrontare Quel tema dove ci siamo rivolti al Mediterraneo all’Africa siamo andati in Algeria in Algeria oggi l’Algeria è il principale fornitore energetico

Dell’Italia e tuttavia siccome Qui siamo in un ambito particolarmente ristretto e di persone competente non sfugge a nessuno che l’80 dei quadri ufficiali dell’Algeria è formato in accademie russe che l’85 del materiale d’armamento dell’Algeria proviene dalla Russia punto naturalmente è chiaro che l’Algeria sta cercando di ricollocarsi

Mi è presentissimo tutto ciò e tutto ciò sapere con chi abbiamo a che fare non guasta mai io parto dal presupposto che diciamo faccio accordi con tutti come noto li ho fatti faccio accordi con tutti ma devo sapere con chi li sto facendo devo conoscere quelli con cui sto facendo

Accordi perché è evidente per esempio che i vostri colleghi in Algeria non contano molto contano moltissimo e appunto per le battaglie che hanno fatto per la lotta che hanno fatto contro il terrorismo jihadista hanno un ruolo in quel paese assolutamente straordinario l’onda d’urto energetica la terza Onda d’Urto quella

Alimentare a un certo punto abbiamo scoperto che i Paesi dell’Africa settentrionale dell’Africa centro settentrionale dipendevano all’80 90% dal grano ucraino e russo Non lo sapevamo talmente tanto bene bastava soltanto guardare le carte ma appunto le carte spesso non le leggiamo 80 90% e quindi tra virgolette il blocco del

Grano Caino poteva creare una crisi drammatica di carattere alimentare in parte in parte corretta dai corridoi per il grano e anche qui con una cosa straordinaria i corridoi umanitari per il grano non li fanno le nazioni unite Le Nazioni Unite Vanno ad Istanbul a firmare un pezzo di

Carta che era stato già preparato dal Presidente erdogan i corridoi umanitari si fanno perché decide la Turchia non perché decidono le nazioni unite non perché decide l’Europa con tutto il rispetto e l’affetto dell’Europa voglio premettere Io sono un europeista convinto ma voi comprenderete che bisogna stimolare l’Europa a fare un

Pochino di più lo faccio con spirito molto favorevole ma diciamo l’accordo per il grano R fa la Turchia che diventa una protagonista importante del Mediterraneo allargato era già in Libia diventa ancora più importante perché la sua presenza in Africa diventa ancora più forte questo è il filo rosso che legava

L’Ucraina al Mediterraneo allargato poi succedono due fatti il primo che il mondo arabo di fronte alla sfida della congiuntura drammatica dal pun di vista energetico decide di giocarsi la partita di una sua relativa autonomia ricordate nel gennaio esattamente di 2 anni fa nel gennaio di 2e anni fa il

Presidente biden e parlando dell’Arabia Saudita e del suo principe ereditario dice ridurrò quel paese a rango di Paria una parola molto impegnativa molto impegnativa Purtroppo in questo casato il presidente degli Stati Uniti non è stato molto fortunato perché dice quella cosa a gennaio e a febbraio la Russia invade l’Ucraina e

Quindi esplode la questione energetica biden capisce che deve fare lui un passo non so se vi ricordate ma a un certo punto lui va a Gedda incontra MBS siamo ancora nel pieno della pandemia non si abbracciano si danno il pugno e in quel caso biden fa capire all’interlocutore Saudita che loro hanno

Bisogno che l’occidente ha bisogno di un aumento della produzione petrolifera perché di fronte alla collasso dei rapporti con la Russia era bisogno che c’era bisogno che tutto il resto del mondo producesse più risorse energetiche per potere tenere basso il prezzo benissimo questo avviene a giugno ad agosto c’è la riunione del

Cartello opec Plus cioè di tutti i paesi che fanno parte diciamo dei produttori di petrolio il plus sta per Russia nei prossimi mesi starà anche per Brasile perché anche il Brasile sta entrando nell’ OPC Plus serve per fare capire la complessità della situazione mondiale perfetto si riunisce l’opec Plus l’occidente gli

Stati Uniti chiedono di aumentare la produzione l’opec Plus riduce drasticamente la produzione dando un segnale inequivoco se qualcuno pensa che le grandi monarchie arabe i paesi del Golfo siano a disposizione di qualunque parte del mondo sta sbagliando quei paesi si stanno giocando e si giocheranno come Vedremo di qui a

Qualche minuto una partita improprio da qui la firma dell’accordo tra Arabia Saudita e Iran firma storica gestita direttamente dalla Cina e la Cina che chiama i due protagonisti e gli dice Dovete mettervi d’accordo capite Cosa vuol dire arabbia Saudita e Iran che fanno un accordo di collaborazione è una cosa enorme

Da qui il fatto che tutti questi paesi i Compreso l’iran i paesi del Golfo alcuni paesi importantissimi dell’Africa fanno la fila per entrare nei gruppi dei cosiddetti allineati non allineati il primo gruppo è la cosiddetto sco Shanghai cooperation organization unorganizzazione tra virgolette costruita dai cinesi Iran Arabia Saudita Emirati Arabi

Fanno la fila per poterci entrare Sudafrica e poi per poter entrare nei Bricks anche questi diciamo prima erano soltanto cinque paesi come dice l’acronimo Bricks poi a un certo punto hanno fatto la riunione ad agosto dello scorso anno in Sudafrica c’era la fila per poter entrare la fila tutti Volevano entrare ne Brix

Perché il segnale doveva essere questo Noi non siamo né con gli uni né con gli altri sto dicendo questo perché questo è un aspetto strategico non banale Nel senso che per esempio le grandi monarchie del Golfo hanno deciso di giocare un ruolo autonomo nel mondo vedremo come questo sarà una cosa

Gravida di certe conseguenze Se questo è vero la cosa viene di più aggravata dall attacco di amas ad Israele se prima il filo rosso era tra virgolette degli studiosi e con l’attacco di amassa ad Israele Il filo rosso diventa concreto immediatamente visibile e con un quadro in cui la

Russia che non era informata dell’attacco di amas che non c’entra nulla con quell’attacco non aveva né le capacità diplomatiche nelle capacità militari per potere gestire un attacco di amas ad Israele e tuttavia La Russia ne trae un vantaggio incredibile Perché improvvisamente il fronte ucraino che èa il fronte principale del mondo occidentale diventa

Un fronte secondario non so se è chiaro diciamo sapendo che quel conflitto in Medio Oriente può diventare un conflitto regionale e può portare una strada di destabilizzazione senza precedenti che può impattare direttamente sull’Europa Cito soltanto un paese per rendere chiaro cosa sto dicendo è l’Egitto Se io fossi Diciamo tra virgolette un

Rappresentante europeo sarei preoccupato giorno e notte dell’Egitto perché l’Egitto può collassare primo per la pressione enorme che c’è Sul valico di Rafa pressione enorme 1 milione e mezzo di persone l’Egitto non è soltanto un problema umanitario Dobbiamo intenderci su questo l’Egitto ha una riserva sugli abitanti di Gaza non soltanto per un problema

Umanitario ma perché c’è un problema politico gigantesco il generale Sisi è arrivato al potere contrastando militarmente i Fratelli Musulmani è chiaro una parte fondamentale degli abitanti di gasa fa riferimento ai fratelli musulmani e l’Egitto rischia di non farcela ma non c’è solo quello c’è a sud 300.000 profughi che

Vengono dal Sudan in un quadro abbastanza singolare vi dico una cosa cioè nei giorni scorsi il New York Times Pubblica una paginata intera in cui ci spiega che uno dei due contendenti nella guerra civile in Sudan cosiddetto emti Capo delle forza di reazione rapida che sta avanzando nella guerra civile non sta

Vincendo ma ha assunto posizioni maggiori di forza sapete da chi dice New York Times e sostenuto militarmente ed economicamente dagli Emirati Arabi Uniti naturalmente gli Emirati Arabi Uniti hanno detto che non è vero E tuttavia non c’è dubbio alcuno che emetti diciamo ha una potenza militare una capacità militare notevolissima e come noto

Emetti è molto legato alla Wagner russa punto serve soltanto per farare capire 300.000 profughi e ci sono 4 milioni di persone che possono scappare dal darfour e andare verso l’Egitto poi c’è il collasso del canale di suz con gli attacco gli attacchi degli Uti nel Mar Rosso la missione

Aspides Noi abbiamo che il canale di suas ha perso il 50% del traffico Già L’Egitto è una crisi drammatica derivante dalla crisi del grano economicamente l’Egitto può non farcela l’effetto Domino sarebbe sconvolgente sapendo anche che l’Africa che sapendo anche che la Russia nel mentre combatteva sul terreno la guerra

Simmetrica con l’Ucraina ha fatto un’operazione asimmetrica in Africa l’Africa è il secondo fronte della guerra asimmetrica in Ucraina basta soltanto pensare al sael ci siamo anche noi in Niger colpo di stato hanno fatto quattro cose la giunta militare primo ha cancellato la legge per il contrasto all’immigrazione illegale con valore

Retroattivo Nel senso che hanno liberato dal carcere tutti quelli che avevano arrestato dal 2017 in poi tutti liberi secondo Hanno messo in discussione gli accordi di Cooperazione militare con l’Unione Europea non specificamente con l’Italia ma con l’Unione Europea terzo hanno firmato un accordo di Cooperazione nel campo della

Sicurezza e della Difesa con la Russia quarto sono usciti insieme con gli altri paesi del del sael Mali e Burkina fasi dall lcov e che è la comunità dei Paesi dell’Africa occidentale aggiungo che nel momento in cui noi stiamo parlando sono attive truppe russe in burkinafaso e sono soprattutto attive in funzione Combat

Truppe russe in Mali e proprio nelle ultime ore hanno preso il controllo di alcune importantissime minior d’oro punto l’Africa A proposito del Piano Mattei Questa è la sfida punto c’è la Russia e c’è un altro convitato di pietra che si chiama Cina perché la Cina ha capito Prima

Dell’Occidente che l’Africa non era un continente povero no ci siamo balati con un cumulo di sciocchezze cioè sul fatto che l’Africa fosse continente di che aveva bisogno di noi povero Poi a un certo punto abbiamo capito che l’Africa non era un continente povero era un continente ricchissimo e che le punte più alte

Della tecnologia mondiale Cupertino California senza i metalli delle terre rare dell’Africa non potevano andare avanti e la Cina è il primo possessore mondiale di metalli delle terre rare primo possessore gli Stati Uniti sono secondi con una certa distanza e la Cina è il primo possessore al mondo Per

Quello che c’ha la Cina direttamente per la sua capacità di influenza in Africa punto se questo è voi comprendete non la voglio fare molto lunga perché non voglio annoiarvi voi comprendete Che il Mediterraneo allargato nei prossimi 20 anni non nei prossimi 6 mesi nei prossimi 20 anni sarà un elemento

Cruciale per la stabilità e la sicurezza dell’intero pianeta chiunque pensava Che il Mediterraneo fosse un mare chiuso tutto sommato un mare regionale di poco conto deve ha scoperto che il Mediterraneo insieme col Pacifico saranno i due elementi fondamentali per la sicurezza del pianeta e qui c’è il punto e

Finisco del Pacifico se ne occupano gli Stati Uniti è chiaro questo la scelta degli Stati Uniti è irreversibile non fatevi illusioni se mi consentite non facciamoci illusioni Io sono Diciamo tra virgolette un cultore della materia ma est straneo diciamo voi siete impeg non fatevi illusione chiunque vinca negli Stati

Uniti Non lo so nemmeno immaginare se vince Trump Ma chiunque vince negli Stati Uniti gli Stati Uniti avranno nel prossimi anni una scelta strategica esclusiva il Pacifico toccherà all’Europa se c’è voglia occuparsi del Mediterraneo allargato e dell’Africa se vuole occuparsi naturalmente è molto importante il piano Mattei Perché dà un segnale L’Italia fa

Da apripista ad un impegno che io mi auguro sia un impegno europeo perché è evidente che l’Italia sola non ce la può fare ad affrontare il tema con l’Africa però L’Italia ha dato un segnale noi ci siamo e mi auguro che tra virgolette la nuova fase Diciamo che si aprirà con le

Elezioni del giugno sia segnata da un impegno straordinario dell’Europa verso l’Africa Ma basta soltanto un piano per la stabilizzazione la crescita economica e la prosperità dell’Africa o forse in questo mondo così disordinato che io ogni tanto scherzando chiamo caos Landia l’Europa deve porsi il problema di avere una propria capacità autonoma di

Carattere militare e qui c’è poi il generale Graziano che è maestro su questo e lascio tutto questo tema al a lui tra l’altro avendole vissute direttamente diciamo noi siamo orgogliosi che appunto un italiano abbia potuto fare tutto questo siamo particolarmente orgogliosi così siamo come orgogliosi che il capo magale

Difesa assumerà nei prossime settimane Ne prossimi mesi un incarico alla Nato è un segnale molto importante della vostra forza della vostra capacità della vostra professionalità io lo considero sempre un successo collettivo detto questo c’è bisogno di una capacità di proiezione autonomo dell’Europa uso un termine tecnico ma tra di noi ci intendiamo di

Proiezione senza proiezione non si può essere protagonisti nel mondo è chiaro è chiaro faccio un esempio succede che Tripoli è assediata dalle truppe di aftar e diciamo dai miliziani della Wagner Il governo di Tripoli chiede aiuto all’Europa non chiede aiuto alla Turchia chiede aiuto all’Europa prima chiede addirittura di fare soltanto una

No fly zone diciamo perché erano sottoposti a attacchi aerei l’Europa non intende assumersi responsabilità facciamo un vertice a Berlino me lo ricordo come se fosse oggi un vertice a Berlino in cui ci sono tutti i paesi i vi Compresi la Turchia E si vota un documento formale durissimo e

Cioè che tutti i paesi lì presenti si impegnavano a contrastare con la forza militare il trasferimento di materiale d’armamento tra i firmatari c’era anche la Turchia dopo giorni cinque non dopo 5 settimane dopo 5 giorni leggiamo su alcuni giornali anglosassoni Vediamo le foto di fregate turche e di mercantili turchi

Che sbarcano materiale d’armamento a Tripoli perché nel frattempo la Turchia aveva firmato un accordo di con collaborazione militare diciamo con la Libia punto punto se vi sentite particolarmente rassicurati dalla presenza turca dall’altra parte del Mediterraneo centrale Io vi faccio gli auguri purtroppo non posso condividere questa vostra opinione però voi mi

Consentir sono un cane sciolto e quindi come tale devo essere considerato eh detto questo e finisco capacità di proiezione dell’Unione Europea assunzione di responsabilità una vera e comune politica estera questo non è in contrasto con gli Stati Uniti esattamente l’opposto gli Stati Uniti vogliono questo punto vogliono che ci sia una

Presenza Europea poi naturalmente noi auspichiamo che la nato non solo rimanga ma esca ulteriormente rafforzata non siamo certissimi da questo punto di vista non siamo certissimi e tuttavia e questo comporta il fatto che alcuni paesi europei devono assumersi più responsabilità degli altri io penso per esempio che un un

Unione a 27 e io Auspico che per esempio nell’Unione Europea entri l’Ucraina entrino anche altri paesi balcanici quindi un’unione a 30 a 31 non può gestire una difesa comune e un’autonoma capacità di proiezione Io penso a Un’Europa a 30 a 31 l’Ucraina Per me è fondamentale dentro l’Europa anche per costruire un

Percorso di pace e penso che in quell’europa 30 a 31 ci deve essere un nucleo di cooperazione rafforzata fatto fondamentalmente da cinque paesi Italia Francia Germania Spagna e Polonia voi Mi direte Che c’entra la poona c’entra perché voi che praticate diciamo gli ambienti nato sapete perfettamente che nella gerarchia della

NATO Diciamo dopo il Regno Unito la Polonia ha un ruolo particolarmente importante poi la Polonia ha fatto una scelta ha aumentato la spesa militare fino al 4% Noi combattiamo giustamente per arrivare al 2% loro sono già arrivati al 4% e nelle prossimi anni la forza militare polacca sarà particolarmente importante Un nucleo di

Cooperazione rafforzata dentro la nato naturalmente e che tuttavia svolga una capacità che sia capace di costruire relazioni anche di sicurezza con i paesi arabi perché è chiaro che se vogliamo occuparci dell’Africa non possiamo prescindere dai paesi del Golfo è chiaro che dovremo discuter esio ma non c’è dubbi alcuno che

Dobbiamo discutere insisto dobbiamo discutere con tutti Mao con chi dobbiamo discutere e non c’è dubbio alcuno e finisco che noi non possiamo appaltare il nostro rapporto con la Libia alla Turchia se qualcuno lo pensa lo invito a fermarsi sarebbe un clamoroso autogol per l’Italia e per l’intera

Europa anzi no alla divisione in due della Libia una sotto l’influenza turca e l’altra sotto l’influenza russa Russo egiziana per essere più precisi non possiamo rassegnarci a questo se la Libia si divide sarà un colpo drammatico per l’Europa e per l’Italia se si divide de facto e anche istituzionalmente l’Europa deve riconquistare una

Credibilità molto forte dall’altra parte del Mediterraneo ci sono le condizioni a mio avviso Ancora no E tuttavia Ci sono momenti in cui la storia dice quello che si deve fare non abbiamo alternative se non lo facciamo insieme come Europa dentro un progetto della NATO noi ritorneremo ai singoli stati nazione all’interno

Dell’Europa perché l’Europa non reggerà questa sfida soltanto per farvi un esempio concluso generale Mi scuso per aver fatta molto lunga dentro l’attuale Unione Europea Noi abbiamo soltanto un paese che ha capacità nucleari autonome della Francia se questo diventa il nucleo di un progetto europeo la situazione reggerà Ma se questo non diventa un

Nucleo di un progetto europeo perché la Germania non deve avere una propria capacità autonoma nucleare perché la Polonia non deve avere una propria autonomica ne stanno già discutendo non so se è chiaro non sto facendo un pettegolezzo vi sto dando un’informazione grazie grazie Veramente presidente per questa eccelsa rappresentazione concreta di

Concetti di realtà di prospettive e anche di proposte Grazie molte Questo apre parlando di Europa proprio al successivo speaker kyot speaker quindi che il generale Graziano che per la sua esperienza italiana e soprattutto internazionale Ed Europea potrà dirci qualcosa sul possibile ruolo dell’Europa in Quest questa importantissima area a

Lei Grazie Salvatore saluto tutti ringrazio il presidente Menniti Marco per il suo insight veramente straordinario per questa apertura d’altra parte le abbiamo vissute insieme nel passato queste esperienze questa vita e comincio col dire evidentemente il mio ruolo attuale il presidente Vinc cantieri ma la mia storia di generale dell’esercito

Testimoniano quanto il potere terrestre e il potere Marittimo siano due elementi di integrazione e non due momenti di ripartizione del bilancio del budget perché è fondamentale che noi creiamo una capacità integrata per per per garantire la sicurezza a una minaccia multip integrata man mano andremo a parlarne che si focalizzano sul

Mediterraneo ma prendo lo spunto da quello che ha citato Marco un po’ conclusione che l’inverno tra il 2019 e 2020 gennaio 2020 quando avviene l’occupazione diciamo così o Lo dispiegamento Turco nella nella Tripolitania e la l’offensiva di Wagner e aftar che circonda Tripoli e in quei giorni ero presidente del comitato militare europeo

Evidentemente c’è stata dichiarazione di Berlino io mi ricordo che all’epoca avevo affermato che non avevo mai visto con l’eccezione della guerra dei Balcani la guerra così vicina all’Europa perché di questo si trattava e ed effettivamente in questo momento per paura del comitato sanzioni in quel momento non avevamo dato il minimo

Supporto al governo di Tripoli come l’avevamo dato a serrage all’epoca In effetti lui si ricorderà non avevamo neanche potuto trasferire delle mot vedette perché avevano la potenzialità di montare sopra un armamento ed era vietato quando in quel momento poco Sarebbe bastato per mantenere la Libia in una sfera di interesse che era quello

Europeo una reazione europea che inizialmente è sembrata forte che ha determinato la creazione della missione irini di una missione diretta all’embargo Purtroppo alla dismissione dell’operazione Sofia che era un’operazione molto più sofisticata e molto più avanzata lanciata dall’Unione Europea nel 2016 su iniziativa italiana e purtroppo invece la missione Rini è

Stata una missione che adesso La cito perché avviene in un’area di crisi una delle aree di crisi Mediterraneo Che il Mediterraneo centrale che mancava di alcuni elementi fondamentali per poter decollare Il primo elemento fondamentale che a differenza di Sofia non era stata richiesta dal governo libico e non è

Stato essendo richiesta dal governo libico non poteva espandersi verso l’acque territoriale non poteva espandersi sul territorio E poi perché fondamentalmente pur trattandosi una missione capitolo Settimo delle Nazioni Unite mancava della potenzialità o della volontà che poi è la volontà fondamentale quella dei paesi di implementare fino all’estremo un mandato

Di una missione Perché la missione può esserci poi dipende dalla volontà di implementare la missione fino in fondo e quindi se una nave trasportava armamenti turchi verso la Libia e c’era pure una missione contro embargo Ma la n turca non si fermava Il problema è se la si luravi o

No ed evidentemente questo elemento era un elemento fondamentale che in fondo quello che ci è successo anche poi durante la guerra in Ucraina però questa è una parte del Mediterraneo centrale Eda al 2020 e questo qui Ha lanciato i primi allarmi che Seguivano già quelli che erano avvenuti nel Mediterraneo n Mediterraneo Orientale

Nell’egeo tra la Grecia e la Turchia testimoniando che c’erano dei nuovi attori che stavano rientrando nel Mediterraneo e che erano proprio Turchia e Russia due imperi storici che tornavano a voler essere imperi Probabilmente uno Forse perché all’epoca non gli avamo dato spazio per l’Europa la Turchia l’altro forse per lo

Stesso motivo perché Chissà nel 2006 o 2008 magari la Russia di Putin effettivamente pensava a una diversa collocazione nel mondo ma forse pensato ad avere un ruolo diverso e più importante quello che conta è che il mar Mediterraneo è certamente tornato anche visivamente adere quello che è stato stato Cioè il centro

Nagico del strategic del mondo il mare più importante del mondo il luogo dove convergono tutte le contraddizioni e tutte le potenzialità E in fondo dove stanno nascendo tutte Purtroppo le guerre o le situazioni conflittuali del mondo che poi si collegano perché come Vedremo l’indo pacifico è L’altro elemento di centralità però mutati

Mutanti passando dallo Stretto di malacca o passando dalle vie artiche si uniscono in un Unicum ed evidentemente questo questo mediterraneo è stato allargato che certamente comprende anche la Terra è stato il teatro Ci limitiamo agli ultimi 4 anni di queste grandi di queste grandi crisi e c’è anche la crisi pandemica che

Ci ha profondamente colpito perché la CR pandemica ha più colpito noi che gli stati canali gli stati terroristici perché noi dovevamo pensare alla protezione del nostro personale loro non pensavano alla protezione del loro personale abbiamo parlato del 2020 di questa crisi che non bisogna mai dimenticarsi che era la crisi Libica e

Poi c’è stato 2021 dove c’è stata una crisi che non era Mediterranea Ma che ha influito profondamente verso Europa il Mediterraneo che l’abbandono di Bull e questo è un elemento fondamentale che io ricordo sempre perché questo è stato l’inizio del domino dell’effetto Domino a livello regionale poi C’è l’effetto Butterfly

Dei diversi teatri che si influenzano perché la ritirata nel modo e nella l’abbandono nel modo nei modi nei termini che è avvenuto ha lanciato la messaggio di una crisi profonda dell’Occidente e probabilmente alla alla pianificazione russa l’idea che il momento il momento di provarci e quindi il 2021 è un elemento chiave e

L’ha ricordato prima anche il presidente miniti c’è stato anche diciamo così il tentativo [Musica] biellorussia essere anche un test Un test di quello che poteva AV avvenire e poi la guerra in Ucraina la guerra in Ucraina che ha riportato alla ribalta la guerra tradizionale che ci ha detto che

La guerra tradizionale non era consegnata ai libri di storia che l’invasione coi cari armati non era consegnata ai libri di storia ma era consegnata ad un momento particolare e ci ricorda che la storia non fa sconti e non ha fatti i sconti in Ucraina e non ne sta facendo

Adesso in Medio Oriente evidentemente Tutto questo ci ha preso solo parzialmente di sorpresa L’Europa è stata solo presa parzialmente di sorpresa il mondo è stato solo parzialmente preso di sorpresa Perché in effetti il building up dei mezzi russi al confine con l’Ucraina era visibile il fatto che c’erano 96 Battle Group russi schierati

Eraa visibile però da un certo punto di vista pensavamo dicevamo che forse era un’esercitazione Anche perché se non era un’esercitazione cosa avremmo dovuto fare attaccare la Russia era complicato e poi dicevamo ma non stanno facendo l’ammassamento delle munizioni non stanno preparandosi ad attaccare perché per attaccare devi anche ammassare le

Munizioni ammassare i viberi ammassare i carburanti non li stanno ammassando Ci sono soltanto i 96 batt Group Loro sono entrati e non hanno ammassato quando sono entrati 24 febbraio 24 febbraio esattamente 2e anni fa sono entrati soltanto con le munizioni di bordo senza carburante hanno fatto il gambling hanno

Provato ad arrivare a Kiev hanno finito il carburante sono rimasti senza munizioni e per allinizio sembrano sconfitti ma sembravano e questa è l’Ucraina però gi ci solleviamo un attimo dal dall’ucraina solleviamo lo sguardo andiamo a vedere quello che succede nel resto del mondo quello che succede nel Mar Nero l’influenza al

Mediterraneo ci accorgiamo che questa crisi regionale è profondamente collegata alle altre Crise regionali che stanno venendo forse la globalizzazione è finita ma la regionalizzazione dei conflitti diventa ancora più pericolosa e nel 2022 per l’appunto abbiamo avuto l’Ucraina questa guerra in cui tutti pensavamo prima che la Russia vincesse

Poi che la Russia avesse Ormai Perso Dopodiché adesso ci troviamo in un periodo di stagnazione del conflitto ci troviamo in un momento in cui ci interroghiamo anche sugli effetti del conflitto e sugli effetti futuri perché dopo inizi disastrosi una situazione complessa e quello che si pensava che

Fosse la crisi russ scopriamo oggi che il PIL Russo è aumentato del 3,6% dall’inizio del conflitto e che quindi la l’economia russa attualmente in crescita esponenziale da quando è scoppiata la guerra e che sta costruendo molto più armi e molto più materiali dell’Ucraina e sta usando anche sistemi di di guerra di combattimento

Ibridi in sé l’Ucraina è stata più più più guerra tradizionale convenzionale che ibrida anche se ho usato poi tutti i sistemi ma ibrida nella misura in cui è stato citato prima hanno mess sono riusciti a mettere in crisi il commercio di grano semplicemente interrompendo il flusso dei rifornimenti attraverso il mar Nero

Quindi spostando una crisi terrestre che è la normale evoluzione adesso conflittuale spostare una crisi terrestre sul mare laddove poi la crisi terreste Si si blocca per eccesso di perdite 300.000 morti perché il Liv ello di di di sangue troppo elevato Perché non si riesce semplicemente a risolvere

Si può passare la crisi sul mare dove l’obiettivo strategico è più determinabile e a questo punto se blocchi Se blocchi il traffico di grano attraverso il mar Nero e il Mediterraneo e pui mettere in crisi paesi come l’Egitto come il sael in cui poi si gravita l’interesse

Russo di avvolgimento che è quello della Wagner che è quello del sael che è quello della Libia determinando poi un avvolgimento e determinando l’esigenza di una risposta unitaria dell’Unione dell’Unione Europea di una risposta unitaria del mondo occidentale questa crisi qui del del dell’Ucraina quindi poi è collegata alla

Crisi energetica non ha generato una crisi energetica questo qui volevo precisarlo Eh la Russia ha lanciato l’attacco al momento in cui eravamo in crisi energetica perché dipend troppo dalla Russia come è stato giustamente detto e la ripresa in qualche modo è nata quando siamo riusciti a collegarci

A paesi come l’Algeria a scoprire che dovevamo accorciare la catena delle forniture e poi nel 2023 la L’attacco di amas Quindi prima la guerra tradizionale e dopodiché l’attacco l’aggressione senza precedenti di amas terroristica che ha determinato Al di là dell’orrore del del sangue dell’orrore delle uccisioni degli stupri che assolutamente scientificamente ricercato

Eh perché i terroristi sono terroristi quindi Deo ricercare la perfezione dell’orrore perché devono mandare un messaggio di terrore senò sarebbero legittimi Combattenti quindi siccome loro volevano scatenare una relazione israeliana e scatenare una guerra regionale dovevano colpire in modo in modo drammatico ma quello che sono riusciti a

Fare i milizi di amass i terroristi di Am e combinare un attacco terroristico asimmetrico ma strategico Quindi con sistemi meno evoluti di quelli dell’avversario ma utilizzati in modo multidimensionale Marittimo terrestre aereo sotterraneo cogliendo di sorpresa l’intelligence americana mica soltanto l’intelligence israeliana tutte l’intelligence per ottenere un vantaggio un risultato strategico perché

L’importanza del terrorismo è risultato strat strategico il risultato strategico è quello di mettere in crisi una stabilità che si stava creando con gli accordi di Abramo che si stava creando nei rapporti tra gli israeliani e il mondo arabo moderato e mettere in CR tutto il sistema la Russia non ha responsabilità

Ma evidentemente trae vantaggio Perché diciamo così quello che succede ad un ad un nemico è sempre una cosa positiva Quindi questa combinazione di tattiche terroriste che ha riportato in Aug Il terrorismo e ci ha fatto vedere attenzione abbiamo due guerre abbiamo una guerra tradizionale poi ci sono le

Guerre ibride che sono sempre una combinazione eh cioè tutte quante quelle ibride noi in Ucraina abbiamo la guerra del terrore la guerra mediatica tutto questo c’è però poi ci sono le guerre terroristiche che non sono più le bombe all’angolo di una strada ma la capacità di combinare un attacco come quello di

Amas che poi evol sempre in modo terrorist aguti che evidentemente non hanno la capacità tecnologica di fare quello che stanno facendo che usano droni intelligenti per attaccare navi commerciali che attraversano il Mar Rosso che evidentemente non è un’azione terroristica semplice ma che è un’azione terroristica complessa e tutto questo ci

Pone di fronte a un’agenda di sicurezza globale in cui si delineano anche nuovi attori abbiamo parlato prima della Russia abbiamo parlato della Turchia E adesso parliamo anche del le ambizioni e della sagome di un di un attore medio orientale che ha capacità potenziale nucleare che rappresenta sicuramente una potenziale gioca sicuramente un ruolo

Potenziale di sicurezza Ma anche un ruolo di minaccia alla sicurezza evidentemente sto parlando dell’Iran collegato strettamente alla Russia che sempre usa proxy per la loro azione Ma potete immaginare Qual è l’effetto di un eventuale russ di un eventuale Uran Nuclear sulla stabilità regionale e qual è la

Necessità di che questo non avvenga E qual è la necessità che non ci sia neppure un attacco del di Israele verso l’iran cioè l’importanza del ruolo europeo l’importanza del ruolo americano l’importanza ruolo internazionale in questo momento è che il conflitto di gazza non regionalizzato E questo può essere fatto soltanto

Evitando che Israele reagisca sull’iran e sugli Uti piuttosto deve essere fatto da qualcun altro si ricorderanno quelli meno giovani che era già successo nel 91 nella prima guerra in Iraq in cui stada mus aveva tentato di lanciare missili su aveva lanciato missili su Israele per generare una risposta israeliana che

Avrebbe determinato la crisi della coalizione e gli americani erano andati dagli israeliani han detto non lo fate quindi il Mediterraneo è il luogo dove insistono La maggior parte dei temi oggetti del conflitto del confronto strategico non soltanto a livello europeo ma anche a livello globale il tema energetico è già stato citato il

Tema alimentare è già stato citato quello della difesa della sicurezza è già stato citato quello della crimin organizzata si aggiunge i flussi migratori flussi migratori sono un altro elemento di profonda instabilità evidentemente parliamo di flussi migratori regali di flussi migratori di massa dei flussi migratori asimmetrici come quelli in

Bielorussa di flussi migratori che mettono in crisi l’Unione Europea perché noi sul flusso migratorio non abbiamo mai trovato un accordo europeo di gestione Quindi se non riesce a trovarlo sulla ripartizione di poche migliaia di migranti Come facciamo a fare l’accordo di Cooperazione anche solo sulla cibernetica che è molto più complicato

Evidentemente questo Ha determinato tutta questa situazione del Mediterraneo Ha determinato anche dal punto di vista diciamo un attimo economico la necessità di rivedere le catene degli approvvigionamenti globali di rivedere tutti i sistemi che avevamo pensato di lavoro e di attività perché se non possiamo se è bene Evidentemente

Non basiamo le nostre catene di riferimenti su paesi potenzialmente ostili o contrari dal punto di vista economico e parliamo la Russia evidentemente io cito anche devo citare anche la Cina evidentemente che dobbiamo da un lato accorciare le catene di rifornimento globali Ovvio possibile per avvicinarle Dall’altro fondar le su

Paesi che ci sono vicini dal punto di vista eh O più sicuri abbiamo citato l’Algeria Ma io citerei tutti i paesi della della sponda africana l’Egitto il Marocco la possibilità di Cooperazione con questi paesi o i paesi del del Medio Oriente cioè ovunque e queste il flusso delle delle materie il flusso delle

Risorse possa essere garantito e non interrotto come nel caso della Russia come potrebbe avvenire con la Cina è stata citata la Cina e la Cina non si è ancora delineata completamente certamente non come nemico militare Anche perché i cinesi hanno una strategia a lungo termine una strategia

Al 2050 loro han detto saranno la più grande potenza al mondo nel 2050 non del 2024 però hanno aumentato il commercio estero nella zona del Mediterraneo e nella zona africana dell’ 800% e questo è chiaro che questo ci lancia un messaggio la Cina è evidentemente un paese chiave è un

Paese chiave soprattutto per la Russia perché questo aumento della capacità industriale russa dipende dai rapporti con la Cina dai rapporti con la Turchia dai rapporti con l’iran e quindi il rapporto di questi paesi dalla utilizzazione dalla capacità di utilizzare forze paramilitari come Wagner e questo abbiamo citato un blocco

Praticamente cita Cina Russia ed Iran e quando ero molto più giovane si parlava di potenze marittime e di potenze terrestri questo non vuol dire che le potenze marittime non devono avere capacità terrestre vuol dire ci sono capacità in paesi in cui che hanno una hanno normalmente una supremazia navale

E paesi che hanno normalmente una supremazia terrestre è evidente che paesi come la Cina la Russia e l’iran possono rifornirsi e muovere per linee interne il mare è un soltanto un mezzo di proezione di Potenza ma non è un mezzo di alimentazione e di traffico le potenze europee nel passato Forse con

L’eccezione della Germania che è una potenza esclusione terrestre le potenze europee o le potenze atlantiche sono potenze marittime non perché le guerre non si non si vincano perché alla fine la guerra si fa in terra la la Eh la vittoria si determina sul terreno Ma che dipendono dal mare dipendono dal mare o

Per proiettare le forze eh prima il professor ungolo ha parlato degli sbarchi Overload e dello sbarco in Sicilia evidente dipendono dalla disponibilità di eh centinaia di migliaia di soldati e centinaia di migliaia di navi e migliaia di aerei e ma è evidente che noi riceviamo tutto via mare che la

Massa dei nostri R fornimenti via mare e per questo eh C’è una nuova settore di importanza che stiamo guardando che è il sistema dell’under waterer la parte subacqua che è diventata una parte chiave di sviluppo del sistema di sicurezza navale del sistema di sviluppo del sistema dell’elettronica qui devo

Salutare il mio amico Enzo Benigni di elettronica Questo è un maestro quindi c’è un è la veramente la grande attenzione Underwater Ricordiamoci che Il Sommergibile è sempre un’arma strategica sempre il professor unaro ci parlava della prima della seconda guerra mondiale in cui il momento in cui la

Germania è andata vicina a vincere e quando è arrivata vicina a interrompere i flussi di alimentazione che andavano verso la Gran Bretagna in parte è ancora così e gli altri lo sanno che la nostra debolezza AV viene attraverso i rifornimenti e che noi dobbiamo curare questo questo sore quindi stimolare il

Controllo del mare D’altra parte quando è stata l’invasione in Ucraina oltre alla presenza di cari armati è aumentata la presenza di sommergibili è soltanto il messaggio che c’è un sommergibile in mare e non sai dov’è manda il terrore Se poi è un sommergibile nucleare è molto molto peggio però per questo

Probabilmente c’è più lo scacchiere dell’indo dell’indo Pacifico che poi quello dell’under waterer è particolarmente importante perché non si limita più al sommergibile ma diventa Dual diventa subacco diventa controllo delle del 98% delle line di comunicazione di trasferimento diventa la capacità di avvicinamento di appoggio e di proiezione di proiezione anche

Missilistica di proiezione di combattimento Non a caso abbiamo citato l’indo Pacifico Non a caso l’Australia nel momento in cui ha fatto una scelta ha fatto una scelta per sommergibili nucleari di coproduzione statunitense e britannica cassando la proposta francese E se tu hai un sommergibile nucleare evidentemente diventi un un vettore

Potenziale di lancio anche di armi nucleari che magari non è tu ma ti danno gli altri e quindi diventa una base d’appoggio e una base di confronto quindi torniamo al Mediterraneo la ripercussione sull’area Mediterranea di quello che sta succedendo È gigantesca la ripercussione con l’Italia è profonda Perché Perché

Noi siamo un po’ diciamo così rimasti indietro col sistema di sicurezza e difesa ci sono state delle crisi economiche delle scelte delle problematiche e sicuramente arran chiamo ancora verso il 2% 4% la Polonia 2% la Romania evidentemente Noi abbiamo bisogno del 2% ne ha bisogno lo strumento terrestre ne ha

Bisogno lo strumento navale è assolutamente indispensabile lo strumento integrato È assolutamente necessario per gli abilitatori e questo qui è anche però l’importanza nostra di determinare come paese Quali sono le priorità strategiche e quali sono i nostri obiettivi strategici e dove vogliamo soprattutto andare e collaborare è fondamentale ed è

Fondamentale questo ci porta ci porta in Europa si porta Europa è stata citata giustamente l’esigenza di allargamento dell’Unione Europea che io condivido profondamente Lo condivido profondamente Anche in termini di sicurezza e difesa e parto in No da un cenno che ha fatto fto professor ungolo sui Balcani i balcani stanno diventando un’altra potenziale

Fonte di instabilità anche perché alcuni stati balcanici che avevano fatto i compiti a casa per entrare nell’Unione Europea Quindi avevano raggiunto i parametri europei la macedonia e l’Albania non sono stati accettati alcuni anni fa per l’opposizione francese o la Serbia a cui è stato detto che se si comportano bene fra 10 anni

Saranno considerati per l’Unione europea e il presidente della Serbia ha detto scusi ma se lei come faccio dire al popolo serbo che se noi facciamo i compiti a casa fra 10 anni ci considerate per l’Unione europea e prima diare quello hai voglia che comprato i car armati russi che devo fare qualcosa

Devo fare quindi è assolutamente necessario che noi vediamo in un modo diverso l’approccio dell’Unione Europea come elemento di stabilizzazione e di e di allargamento della sicurezza della Difesa si può fare meno della sicurezza della Difesa Europea No neanche per idea adesso per andare in mediterrane in in Mar Rosso con

L’operazione aspides abbiamo avuto comunque bisogno che l’Unione Europea mettesse un timbro dicendo che c’era la missione Europea forse non ha bisogno la Francia in cui il Presidente della Repubblica può determinare l’impiego delle Forze Armate senza consolare il Parlamento ma evidentemente per l’Italia e per la Germania è un pochetto diverso

E ce n’è stato bisogno con con la con l’invasione russa dell’Ucraina perché L’Unione Europea ha determinato le censioni l’ambo de armi Ricordiamoci sempre che c C’è un fondo legame transatlantico fra nato e Unione Europea ma la nato non ha un budget L’Unione Europea ha il budget e può

Anche assegnare domani fare una legge europea se riusciamo noi a trovare l’accordo come paese che con come il Next Generation Found accende assegna 50 miliardi alla difesa Certo prima dobbiamo metterci ricordo a livello imprese a livello Nazioni Quali sono le priorità che vogliamo seguire che vogliamo utilizzare e quindi noi

Dobbiamo semplicemente comprendere che quello che sta succedendo non finisce l’Ucraina può finire in questo momento ha vinto la Russia però noi non possiamo cons consegnare l’Ucraina al male e quindi la cosa continuerà la situazione intorno a Gazza Speriamo che possa evolvere per evolvere positivamente c’è bisogno di un forte impegno dei paesi

Arabi moderati che è possibile perché la notizia geostrategica dell’anno è che l’ Saudita ha vinto l’Expo non è tanto le altre cose dell’invasione vincendo l’Expo un interesse industriale ed economico enorme a coinvolgere il mondo nel nello sviluppo economico dell’Arabia Saudita e un’ Arabia Saudita modernizzata lanciata verso un mondo di

Cooperazione può determinare un cambiamento un cambiamento strategico importante quindi a questi paesi noi dobbiamo guardare con questi paesi dobiamo terminare degli accordi che siano sicuri e non soggetti a interpretazioni poi del momento interpretazioni governative operare in sinergia noi tutti tutti gli elementi del potere economico politico diplomatico militare e non

Sentirci in soggezione prente i decisori politici sono decisori politici ma i decisori politici alla fine sentono quello che dicono i militari o quello che dicono i capitali industria Basta che non dicano ciascuno il contrario D altro e sicuramente per questo io credo che sia anche questo momento di stimolo e di coordinamento [Applauso]

Grazie grazie signor Gen Graziano e questo è il momento dell’intervento del capo di stato maggiore dell’esercito che conclude questa Sì quindi come sempre ma e quindi Grazie capo Se vieni ad accomodarti ti lascio il posto Ah sì va bene ecco nelle note conclusive e grazie a vantaggio di tutti

Grazie Allora come sempre io allora saluto tutti ovviamente sono confuso Perché parlare davanti a a tanti persone che mi hanno insegnato il mestiere guidato in questa mia percorso professionale che come ha detto Salvatore finirà tra due giorni lavorativi quindi siamo siamo arrivati alla alla conclusione è sempre emozionante e

Imbarazzante mi sono come sempre preso un po’ di appunti Io ringrazio il centro studi esercito per queste iniziative che stanno diventando abituali che mi consentono mi obbligano ci obbligano noi che chiaramente abbiamo l’uniforme indosso e quindi la responsabilità tecnicom militare della sicurezza del paese a ritagliarci un tempo per

Riflettere uscendo dalla dalla lotta giornaliera dei problemi correnti Che talvolta ci sottraggono troppo tempo e quindi a riflettere un attimo e a prendere due appunti e a capire in che direzione muoverci la la prima osservazione se posso permettermi riguarda l’intervento del presidente Minniti io ho capito chiaramente che lei è un europeista su

Non ho dubbi Anche perché mi Mi sono scritto chi chi non è europeista alla luce del quadro che c’ha illustrato è semplicemente suicida forse il termine un po’ forte però eh quando 3 anni fa ho preso questo incarico ho deciso di chiamare le cose col loro nome approfittando di un

Momento Secondo me unico che era l’uscita dalla pandemia un periodo che all’esercito non solo ha insegnato tanto ma anche offerto tanto in termini di opportunità perché il legame che si è creato in quei due anni importanti e impegnativi tra il paese tra gli italiani e il loro esercito ci consentiva di parlare

Chiaramente di chiamare le cose con loro nome sarei stato irresponsabile se non lo avessi fatto E quindi chiedo scusa per il suicida sono sicuro che qui suicidi non ce ne sono e siamo tutti europeisti convinti e poi ringrazio anche il professor Ungari per aver detto che i due poteri potere

Marittimo e potere terrestre poi è emerso anche anche dagli interventi successivi da Quelli precedenti sono strettamente complementari tra di loro il che significa che abbiamo bisogno dell’uno e dell’altro mi mi ricordo le parole di un capo di stato maggiore d’ esercito presente in sala che di fronte alla

Volontà di presentarci la qualità e la quantità come due valori contrapposti ci ricordava a noi Giovani ufficiali dello Stato Maggiore esercito che noi avevamo bisogno di un esercito quantitativamente sufficiente e qualitativamente adeguato e quindi le due cose vanno insieme sono complementari Invece spesso e volentieri abbiamo questa tendenza specialmente noi

Italiani ad essere o Guelfi o Ghibellini o laziali o romanisti Sì per rimanere nella capitale oppure Pro quantità rispetto a Pro qualità i tuoi poteri sono complementari Purtroppo però abbiamo attraversato un periodo in cui la difesa italiana si dibatteva per mantenere l’1 del PIL e molti di noi lo ricordano chiaramente

Perché questa epoca l’hanno vissuta dove l’ 1% era un obiettivo da raggiungere e da difendere con i denti e quindi siamo stati costretti sono stati costretti i responsabili politici e militari dell’epoca a fare una scelta e Cioè sostanzialmente a decidere dove impegnare le risorse perché una cosa che insegno nelle accademie

Militari chiaramente Uso il termine militari per dire tutte e tre le forze armate è che essere uniformemente deboli non è mai un vantaggio e quindi a quel punto fu fatta una scelta di privilegiare quella che veniva definita l’ipotesi più probabile A fronte dell’ipotesi più pericolosa e quindi se

La l’azione della Russia che inizia nel 2014 Per poi esplodere 2 anni fa il 24 febbraio che tra l’altro è l’anniversario della battaglia di Pavia di cui a breve ricorrerà i 500 anni altro momento storicamente militarmente significativo della storia del nostro continente dicevo l’azione della Russia

In realtà se non c preso di sorpresa sul piano tecnico operativo ci ha preso di sorpresa sul piano strategico perché dopo questa scelta che si colloca mediamente 15 anni fa l’esercito italiano non ha mai avuto quindi la componente terrestre lo strumento militare non ha mai avuto più

Del 20% delle risorse del bilancio di ammodernamento a sua disposizione e in un certo periodo che si colloca a cavallo tra la fine dello scorso decennio e quello che abbiamo appena iniziato a vivere siamo andati sotto il 15% e quindi la la guerra nel continente europeo ci ha preso

Ritengo sul punto di vista strategico di sorpresa perché la strategia si costruisce prima per parlare di una cosa che è stata citata e quindi cercare di vedere il bicchiere mezzo pieno nell’ultimo tra il 2023 e il 2024 proprio questi giorni sono stati approvati due programmi importantissimi per l’esercito italiano il programma per

La sostituzione del dardo il veicolo per la fanteria e il programma per la sostituzione l’ammodernamento Lina Carry due programmi che insieme quotano 20 miliardi di euro di cui OT disponibili già disponibili in un arco di 12 anni quindi sostanzialmente molto più della legge navale che noi dell’esercito abbiamo sempre guardato con una grande

Invidia e quindi moi ce l’abbiamo anche noi il problema sono i 12 anni e gli 8 miliardi a fronte di 20 abbiamo 12 anni di tempo da quello che ci avete detto no E quindi strategicamente siamo stati colti di sorpresa adesso dobbiamo penso correre far Frare quello che abbiamo e cercare

Di di fare le cose che vanno fatte e quindi io vi ringrazio di questa iniziativa perché penso appunto che la cosa più importante l’obiettivo più importante che l’esercito lo Stato Maggiore si riproponeva nell’affidare al centro studi questo tema da approfondire Era proprio quello di poter riflettere

Sulla necessità o meno di un del potere terrestre nell’ambito del dispositivo di difesa del paese e penso che la risposta l’abbiamo avuta un’ultima considerazione se mi permettete e poi termino ehm il Mediterraneo è centrale anche per noi probabilmente non lo abbiamo avuto almeno parlo personalmente Anzi Così tolgo la responsabilità agli altri io

Non l’ho compreso subito quanto fosse centrale perché probabilmente il termine Mediterraneo mi faceva pensare al mare e quindi è una cosa che non mi apparteneva in realtà invece ho scoperto che mi appartiene proprio perché il Mediterraneo come è stato detto è il centro dei tre continenti Sui cinque che

Compongono il nostro pianeta tre continenti che contengono la maggior parte delle ricchezze del paese La quasi totalità delle risor energetiche del paese del mondo intendo del mondo e sicuramente la stragrande maggior parte della popolazione del mondo e quindi è il centro il punto centrale tre continenti giganteschi in cui si gioca

Il destino di questo nostro paese e quindi il Mediterraneo è per noi Importantissimo perché è il luogo di incontro la cerniera tra tre continenti all’interno dei quali le crisi nascono e si risolvono anche con lo strumento terrestre Grazie a tutti per questa bellissima opportunità e la prossima

Volta la prossima volta sarò in giacca e cravatta anch’io come Salvatore [Applauso] no Un grazie al capo di stato maggiore dell’esercito sarei sicuramente il benvenuto e grazie per questa azzeccatissima conclusione io rinnovo veramente il ringraziamento al presidente Minniti Grazie veramente presidente e al generale Graziano ai nostri relatori al G venci Al professor

Ungari e a Paolo al dottor Paolo Crippa ma anche a tutti coloro che hanno contribuito alla stesura di questo volume già chiapperini e cito anche già scopigno e poi tutti quanti gli altri che aveva elencato prima il generale venci Ringrazio tutti quanti e poi questo lavoro sarà messo a disposizione

Naturalmente dello Stato maggiore dell’esercito saluto ancora Fraticelli l’ingegner benign e tutti gli altri ospiti repres presentanti dell’Industria delle altre forze armate delle istituzioni e diamo appuntamento l’8 Maggio dove si TR l’argomento sarà lint se non sbaglio e quindi è un argomento importantissimo Penso che anche la parte industriale sarà interessata sarà in

Coproduzione cogestione con James osint un argomento molto importante per l’8 maggio poi i dettagli li definiremo Grazie ancora e buon a tutti grazie benè

Il 22 Febbraio 2024 presso la Sala Capitolare del Senato della Repubblica, si è tenuto il convegno “L’Italia nel confronto con il potere terrestre e il potere marittimo delle grandi potenze nel Mediterraneo allargato”, organizzato dal Centro Studi Esercito ed introdotto dal suo presidente, il generale Salvatore Farina, che ha affrontato la tematica della posizione dell’Italia nel Mediterraneo allargato, con particolare attenzione ai conflitti, alla geopolitica, e alla sicurezza marittima e terrestre.
Gli interventi hanno sottolineato l’importanza di una difesa e strategia militare avanzata e adattata alle nuove sfide globali, con un’enfasi sul ruolo dell’Italia nel contesto di tensioni e conflitti internazionali.
Il generale Antonio Venci ha evidenziato la necessità di una forte capacità militare per preservare la pace, considerando le nuove potenze autocratiche e l’importanza della geopolitica.
Il dott. Paolo Crippa ha esplorato il cambiamento geopolitico con l’orientamento degli Stati Uniti verso l’Asia e le sue implicazioni per l’Italia e l’Europa.
Il professor Andrea Ungari ha discusso la transizione storica tra il potere terrestre e marittimo, sottolineando l’importanza strategica del Mediterraneo per l’Italia.
Il dott. Marco Minniti ha trattato la complessità della situazione geopolitica globale, con focus sull’invasione russa dell’Ucraina e le sue ripercussioni internazionali.
Il generale Claudio Graziano ha discusso l’importanza strategica del Mediterraneo, evidenziando le sfide come il terrorismo e l’evoluzione dei conflitti.
Infine, il generale Pietro Serino ha riflettuto sull’importanza dell’esercito e della pianificazione a lungo termine, sottolineando l’urgenza di agire per la sicurezza e la stabilità.
L’evento ha messo in luce l’importanza di un approccio modernizzato alla difesa e alla sicurezza, la necessità di un’azione coordinata a livello europeo e internazionale, e il ruolo cruciale dell’Italia nel contesto geopolitico del Mediterraneo allargato, affrontando le sfide dei conflitti contemporanei e la protezione delle rotte commerciali.

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22 Comments

  1. A pensarci bene forse era meglio fare di tutto per evitare questa guerra, a pensarci ancora meglio non ricordo una cosa intelligente che arrivi dalla lontana Europa, i politici di dx e sx sono dei burattini, e nessuno di loro è di voi si può più esprimere liberamente senza essere messo in ridicolo. Nel 97 volevo quasi mettere firma nel esercito, grazie a dio non l ho fatto. Grazie Europa

  2. certo questi vogliono riarmarsi spremendo la popolazione mentre condonano grandi evasori e lasciano pure che pure i soldi pubblici finiscano dirottati nelle bolle speculative negli USA, una ricetta perfetta per sterminare gli italiani, quell'altra è volata dal padrone a prendere ordini, Italia sovrana, come no, adesso voglio capire che interessi abbiamo e dove visto che contiamo niente e il nostro territorio è occupato da basi straniere. Questi fanno le analisi in base al loro intere personale di poltrona, non quelli della nazione, perché sennò avrebbero semplicemente fermato il genocidio in Palestina e ottenere credibilità in Asia, Africa e Sud America e non fantasticare di poteri che non si hanno perché il governo pensa che l'Italia è protetta da altri.

  3. La marina dovrebbe difendere anche l invasione via mare che subiamo da decenni e l esercito dovrebbe rendere le nostre città più sicure…la Russia è un buon partner commerciale per noi non è una minaccia

  4. Peccato che in merito a ciò che fece la marina militare italiana con i suoi incursori affondando nel porto di Alessandria le corazzate inglesi non abbia detto nulla. Uomini come De la Pen e il Principe Borghese comandante della decima che per primo inventò i cosiddetti maiali poi copiati e presi ad esempio da tutte le marine nel dopoguerra, non erano forse uomini della marina militare?

  5. Suggerirei all' Italia di riuscire almeno a difendere il territorio nazionale dall' invasione di decine e decine di milioni di "risorse che fuggono dalla guerra e dalla fame" prima di 'confrontarsi' con le altre "potenze"……..Se e quando riusciremo a non essere invasi e cancellati dalla carta geografica, potremo occuparci di invadere "difensivamente" la Russia, per servire il nostro padrone amerikano, che sul nostro territorio dispone di oltre 140 pacifiche basi militari, che ci costano anche un sacco di soldi….

  6. "Poi a un certo punto ci si rese conto"…Minniti ma dal 2014 al 2022 mentre si bombardava con armi nato il dombas li non ci si poteva rendere conto che ci sarebbero state ripercussioni? non era quello il momento di rendersi conto di cosa si comprava alla russia , quali risorse e quali implicazioni , cioè quasi 10 anni ci si poteva pensare nel frattempo ad eventualmente rendersi conto e provvedere a riportare . In newyork times riporta nel articolo di poco fa che la Cia e le armi nato sono li dal 2010-12 a preparare il personale e portargli preparazione ed armi , però noi ci rendiamo conto che i russi ci forniscono gas e grano allo scoppio della guerra "immotivata" . E anche li in libia magari quando si aiuta a bombardarla con la clinton e i francesi ci si poteva un'attimo anche pensare al dopo, prima che ti trovi i turchi davanti alla sicilia possibilmente. Sembrano quasi eventi meteorologici , piogge a ciel sereno , voglio dire ci sono tutte le premesse perchè accadano le cose, si è in gran parte partecipi o alleati di chi le genera, evidentemente ci si prende anche atto a priori e si calcolano le implicazioni e ci si prepara , se ci sono 2 fronti più il problema libico non è che è caduto proprio dall'albero inaspettatamente. Lo scenario è tale in quanto generato da azioni concrete , questo di certo non sfugge all'intelligenza , a torto o a ragione di fatto i nessi causali e le eventuali reazioni fanno parte della fisica ancora prima del comportamento umano, cioè si inizia a sparare per 8 anni a una popolazione russa davanti alla russia, cioè una potenza nucleare a livello regionale e mondiale ..e quelli stanno li a guardare mentre che li massacri? poi sono loro che creano le onde d'urto? …cioè la siria l'hanno attaccata gli alieni? per cui ci sono i profughi? . Quindi il punto critico è questo, ci vuole raccontare che gli eventi sono accaduti come funghi spuntati a dicembre sotto la neve, improvvisi e inattesi, va bene me lo racconti, è un politico italiano non mi aspetto niente da lei..ma raccontarmi che sapendo la realtà dei fatti e dei tempi in cui si generano i fatti poi si attenda le conseguenze per prepararsi in quanto anche le ripercussioni sono inattese no, e no, abbia pazienza Minniti , con tutta la stima che si possa avere per lei come persona , se si vuole prendere in giro da solo è libero di farlo , non è accettabile tale approccio..cosa stavano facendo nel frattempo enti e ministeri preposti? niente?