Fabrizio Barca, Francesca Bria – Le due transizioni: quale paradigma di sviluppo?

Buonasera a tutti e a tutte Grazie per essere qui Sono molto felice di introdurre questo dibattito all’interno del programma del nostro festival al sesto anno dei dialoghi di Pandora rivista dedicato quest’anno alla domanda Quale sviluppo e poi abbiamo aggiunto il sottotitolo scegliere l’orizzonte e devo dire che è un titolo che credo

Sia particolarmente adeguato al dibattito di questa sera perché la domanda Quale sviluppo è proprio una delle domande che Proveremo ad affrontare questa sera come sapete il festival siamo in questo momento probabilmente nel punto centrale del festival No se che è iniziato lunedì scorso e andrà avanti fino a domenica

Prossima quindi tirando delle linee Probabilmente questo è è proprio il dibattito di mezzo e all’interno di questo programma Abbiamo affrontato tan aspetti tante sfaccettature della della questione dello sviluppo guardando sia alla storia ai concetti alla teoria partendo anche da le idee di modernità capitalismo progresso e poi guardando

Alle sfide attuali Quindi al cambiamento climatico alla trasformazione digitale al cambiamento del contesto internazionale e alle modifiche del contesto economico in questo incontro che è organizzato anche in collaborazione con il forum diseguaglianza e diversità e che in qualche modo prosegue anche il discorso del Panel precedente che alcuni di voi

Hanno avuto modo di seguire che partiva appunto dal manifesto elaborato dal forum diseguaglianza e diversità liberare la conoscenza per ridurre le diseguaglianze Proveremo ad affrontare questo tema le due transizioni le due transizioni e a questo affiancheremo la domanda Quale paradigma di sviluppo le due transizioni sono la transizione ecologica e la

Transizione digitale quindi Proveremo da un lato a capire che rapporto c’è tra queste due transizioni come si intersecano come si discostano Come entrano eventualmente in conflitto e soprattutto come si fa a perseguire queste transizioni perché E questo ci porta appunto alla seconda parte del titolo quindi quale paradigma di sviluppo serve per realizzare

Effettivamente e non solo a parole queste transizioni Ecco Su questo tema i nostri relatori di questa sera hanno delle idee molto precise diciamo perché solo a certe condizioni Francesca Bria e Fabrizio barca pensano che la poi ovviamente ci diranno se è così In che senso ma solo a certe condizioni è

Possibile che la transizione ecologica e la transizione digitale avvengano in una maniera equa in una maniera che possa essere in un qualche modo al servizio della società Ecco noi cercheremo di approfondire tutte queste domande tutte queste questioni partendo dal lavoro Dai Fil di ricerca di due personalità che sono di assoluto rilievo

Con cui come Pandora rivista abbiamo già avuto modo di dialogare In tante occasioni diverse e per questo io davvero li ringrazio sentitamente per essere qui con noi questa sera tra l’altro sono particolarmente felice del fatto che abbiamo anche l’occasione di avere Francesca Bria in presenza che so che con la sua agenda molto

Complessa è una cosa rara e Ecco allora io presento brevemente i nostri ospiti che non avrebbero ovviamente bisogno di presentazioni Francesca Bria è presidente del fondo Nazionale innovazione della cassa depositi e prestiti è membro del consiglio di amministrazione della RAI è honorary professor presso l’institute for Innovation and Public purpose del

University College of London è membro del gruppo di alto livello per la new European Bauhaus istituito su volontà della presidente della commissione europea Ursula von der len e è Un economista che si è sempre occupata dei temi che stanno in un qualche modo all’intersezione tra i cambiamenti tecnologici le dinamiche economiche e i

Cambiamenti internazionali si è occupata molto del tema dei dati della della sovranità digitale anche con l’incarico che ha avuto nella città di Barcellona Quindi è una figura davvero di primo livello che ci propone sempre delle analisi stimolanti e sarà molto interessante e prezioso ascoltarla questa sera Fabrizio barca è il coordinatore del forum

Diseguaglianze e diversità una realtà estremamente interessante eh E che mette insieme diverse organizzazioni delle della società organizzazioni di cittadinanza attiva insieme con un gruppo molto nutrito molto serio e preparato di ricercatori alcuni li abbiamo sentiti anche nel Panel precedente alcuni membri di questa rete molto ricca che il forum diseguaglianza diversità tesse

All’interno della società quindi un esperimento di Ricerca azione ispirato appunto a questo principio a questo Faro della riduzione della diseguaglianza e con una ricerca teorica importantissima ma anche con la ricerca delle forme Non solo fare un think Tank ma un think and do un luogo appunto dove si cerca questo

Tipo di ibridazione naturalmente lo sapete è stato anche ministro per la coesione territoriale ha una lunga carriera da economista e statistico e e quindi assolutamente sarà davvero interessante discutere con entrambi Ecco allora io partirei da Fabrizio barca proprio e in un qualche modo facendo diciamo un nell’anticamera del nostro dibattito partendo anche dal

Nostro titolo generale quindi quale sviluppo no L’idea di sviluppo se vogliamo potrebbe anche sembrare una parola vecchia No una parola che è legata a dibattiti di determinate fasi del Novecento no lo sviluppo le condizioni dello sviluppo no potrebbe sembrare una una parola che non ci parla più tanto quindi la prima domanda che

Vorrei fare è se è ancora interessante ancora produttivo riflettere sullo sviluppo e in questo caso quale significato possiamo dare a questo concetto se ci può dare qualche elemento dell’elaborazione del forum di uguaglianza e diversità su Sul modello di sviluppo sul paradigma di sviluppo che è la parola che abbiamo scelto e su

I paradigmi di sviluppo perché forum diseguaglianza e diversità ci dice abbiamo un Trivio se non sbaglio abbiamo tre possibilità che in un qualche modo si aprono e il prendere l’una o l’altra direzione in un qualche modo Dipende dalle nostre analisi dalle nostre scelte e dalle nostre azioni collettive e poi

Di iniziare a a discutere su come in tutto questo Prima abbiamo parlato molto di conoscenza no ecco perché il tema della conoscenza e il tema del digitale che in un qualche modo è interno al tema della conoscenza è un tema strategico cruciale all’interno di questa discussione grazie grazie Giacomo

Grazie grazie a questa occasione che ricorre ogni anno diversa che quest’anno ha dato laib vi farò riferimento visto che c’è una sovrapposizione di pubblico ha dato la possibilità di descrivere in questa particol non ovvia sala in cui siamo quattro molto concrete proposte de idee maturate dall’interazione che c’è nel

Forum tra Accademia ma anche organizzazioni il fatto di avere diciamo qui Francesca per la sua competenza ma anche creatività mi consente di essere più Pedante e quindi diciamo prendo proprio parto proprio come dire faccio costruisco la base paradigma è una parola non è che l’abbiamo decisa insieme è una parola

Che che continua ad avere senso piace molto al nostro amico Giovanni dosi che l’ha usata tanto viene dalle discipline indica sostanzialmente l’esistenza quell’insieme di regoli di di criteri che una data disciplina ha in una in una fase storica da disciplina levate disciplina Diciamo che un modo di

Produzione ha in una certa fase storica quindi paradigma e sviluppo ci indica il complesso delle istituzioni e delle regole che presidiano allo sviluppo la parola sviluppo del resto è difficile che che come dire che passi di moda perché quello che è successo nella storia è che man mano che andava avanti

Eh l’evoluzione dei modi di produzione cambiava il senso della parola perché poi Questo è quello che succede nella storia delle parole sviluppo nasce come parola che indica ciò che intuitivamente tutti capiamo che voglia dire cioè srotolamento rivelazione una cosa che si srotola che si che diventa evidente non aveva un

Significato particolarmente legato né di né al Progresso né al cambiamento assume assume questa idea di sonee di crescita guarda caso con la rivoluzione francese esattamente in quel momento cioè il trionfo della borghesia il trionfo l’inizio del capitalismo traducono quella che era una parola che indicava il disvelamento del modo in cui si

Organizzava la nostra vita diventa espansione e crescita diventa sempre di più così e va assumendo Addirittura il significato che non la rende per un lungo periodo più distinguibile da crescita avanzamento economico anento economico come se se riguardasse tutti e non avesse contraddizioni quando grazie alle lotte del Movimento operaio alle all’avanzamento delle battaglie

All’ottenimento di grandi risultati sociali questa dentro questa parola senza che cambi ci finisce appiccicato anche la denominazione sociale Cioè non è più solo il modo di produzione della crescita ma implicitamente l’insieme di regole preposto al modo in cui viviamo in cui i lavoratori sono organizzati e

Poi a un certo punto della storia quando diventa evidente invece la il fatto che il modo in cui si produce e si organizza la nostra vita tocca anche quella cosa che è l’ecosistema improvvisamente nasce anche il bisogno di appiccicarli in quel caso sì non sociale non aveva fatto

Nascere una parola l’ambiente fa nascere una parola e nasce la parola sostenibile per cui è difficile oggi che troviate la parola sviluppo da sola sempre accompagnata dal termine sostenibile Ma così sono sono i fatti della sono i fatti della storia la verità è che nel frattempo forti come siamo del pensiero

Filosofico moderno e anche noi in Italia della nostra Costituzione possiamo definire un po’ meglio sviluppo e possiamo definire sviluppo nei termini che ci piacciono di più dove compare la parola sviluppo nella nostra Costituzione Guardate un po’ compare nell’articolo 3 dove si definisce il compito principale della Repubblica è l’unico articolo in Italia

Nella quale non la parola Repubblica compare da altre parti ma è l’unico articolo della Costituzione Dove alla Repubblica ha segnato un compito Qual è il compito Quello di eliminare gli ostacoli al pieno sviluppo in questo caso sviluppo è riferito a persona umana ed è seguito dalla parola partecipazione

Ma in questo pieno sviluppo della persona umana c’è in realtà una radicale nuova definizione della parola sviluppo sviluppo è come è nel pensiero di amarti senen che segue rols sviluppo è per noi sicuramente per noi del forum disuguaglianze ma per tantissimi di noi che si ritrovano n in tante battaglie

Sviluppo è il pieno di spiegamento della persona umana E quindi corrisponde al termine giustizia sociale e ambientale pieno sviluppo democrazia Libertà sostanziale diventano in qualche modo sinonimi non c’è l’uno senza l’altro da questo punto di vista ci portiamo questa parola la usiamo in questo modo la rivendichiamo

La usiamo spesso ormai al posto della parola della parola crescita ciho detto Guardiamo Qual è il mod il modo di produzione all’interno di quale tutto questo è avvenuto è sempre lo stesso è sempre il il modo di produzione capitalistico sin dalla rivoluzione Borghese francese fino ad oggi è sempre

Modulo di produzione capitalistico che vuol dire modulo di produzione capitalistico vuol dire una cosa sola alla fine della fave della Raba non vuol dire certo mercato che preesiste il capitalismo da sempre vuol dire controllo dei mezzi di produzione abbiamo sentito Ugo pagano Prima abbiamo sentito gli interventi non più soltanto

Oggi dei mezzi di produzione materiali ma anche dei mezzi di produzione immateriali cioè controllo della conoscenza il capitalismo è fondato su una fatto che ci sono alcuni soggetti che controllano le macchine il capitale ci sono altri soggetti che hanno il solo controllo del proprio lavoro questa è l’essenza del capitalismo questo ci

Potrebbe far venire la tentazione assolutamente erronea Tentazione che ci viene perché siamo impregnati di cultura neoliberista cioè della cultura dell’ultimo periodo che non esistano diversi paradigmi in realtà il CAP ismo può manifestarsi in maniere estremamente diverse e lo capiamo in maniera evidente si manifesta in modi diversi rispetto a

Tre tensioni che caratterizzano il capitalismo che la soluzione dei quali dà luogo a diversi paradigmi la tensione fra capitale e lavoro che è stata risolta durante il capitalismo in maniera estremamente diversa e in posti diversi in Con modalità diverse è una tensione innata nel capitalismo che deriva dal fatto che il capitalismo da

Il controllo solo alcuni incentiva l’innovazione tecnologica incentiva il loro sforzo il loro autos sfruttamento diceva Marx e contemporaneamente elevando il controllo a tutti gli altri li li rende più deboli nel negoziato sulla ripartizione dei risultati del prodotto e li disincentiva a contribuire al processo di produzione la seconda

Separazione del capitalismo che ci ha insegnato Marx che oggi è ancora più evidente di quando lui scriveva è quella tra il valore d’uso e il valore di scambio il fatto che le cose valgono abbiamo sentito parlare di cosa vale una conoscenza Vale sul mercato e poi vale

Per le persone sono due è una contraddizione una separazione che il capitalismo ha risolto abbiamo sentito parlare di regole in maniere estremamente diverse tollera soluzioni diverse allo stesso problema la terza separazione fondamentale del capitalismo è la separazione Fra chi controlla i mezzi di produzione e chi ci mette i

Soldi In altre parole tra i manager e i proprietari o i finanziatori è spesso dimenticata Ma l’intera costruzione del capitalismo l’intera è basata su delle governance societarie su dei disegni che regolano conflitti non solo fra capitale e lavoro ma regolano conflitti fra chi finanziatore attraverso le banche i depositanti Gli

Azionisti le istituzioni finanziarie ha messo i soldi e chi ha il controllo dei mezzi di produzione chiaro che queste due questo conflitto non c’è quando è una famiglia che controlla un’impresa Ma c’è in tutte le e altre manifestazioni del capitalismo ora la qual è la cosa interessante Che cosa vuol dire rispetto

A questo paradigmi vuol dire sistemi diverse di regole e istituzioni che regolano questi tre conflitti e questi sistemi di regole e istituzioni che regolano i conflitti fra capitale e lavoro tra chi controlla e chi ci mette i fondi e tra valore d’uso e valore di scambio sono come dire le evoluzioni del

Capitalismo Tant’è vero che fino a 56 anni fa per 20 anni noi non abbiamo parlato di capitalismo Noi abbiamo parlato di capitalismi che cosa vuol dire che all’interno del capitalismo c’erano diversi modelli di sviluppo modello di sviluppo giapponese il modello di sviluppo tedesco il modello di sviluppo italiano o o di altri

Paesi ce lo siamo dimenticato e ce lo siamo dimenticato la terza cosa che voglio mettere in questa in questo basamento sui paradigmi di sviluppo per per chiudere Poi su una delle due transizioni quella digitale quella dei Big data ce lo siamo dimenticato perché la cultura dominante all’interno del capitalismo è diventata la cultura

Neoliberista che cosa ha fatto la cultura neoliberista la cultura neoliberista ci ha raccontato una cosa che non è vera ma ce la siamo bevuta cioè che esiste un solo modo di disegnare il capitalismo che non esistono alternative attenti avete capito che in questi 4 minuti io non ho parlato di alternative al

Capitalismo che pure avre ha dovuto nominare perché il capitalismo non solo ha questa straordinaria flessibilità di essere disposto a lasciarsi governare in maniera estremamente diversa ma addirittura in grado di tollerare nel proprio ambito Anzi direi di aver bisogno Dicevano gli economisti sudamericani di parti non capitalistiche dove dominano altri principi principi di

Mutualismo ad esempio principi di Cop partecipazione principi di Cooperazione sono sempre esistiti nel capitalismo La forza del capitalismo è è la sua ST ordinaria resilienza nel tempo lasciat mi saare questa terribile parola in questo caso ci sta perché è rimasta la stessa cosa è stata esattamente di essere flessibile di essere estremamente

Flessibile per le regole che lo riguardavano e per la tolleranza verso sistemi non capitalistici è arrivato a un certo punto per una cosa che non certamente non possiamo discutere oggi è arrivata è cambiata la cultura la cultura neoliberista la cultura neoliberista ci ha detto che di

Capitalismo ce n’è uno solo e ci ha raccontato un particolare tipo di capitalismo ad esempio un capitalismo dove la Gover societaria non ha più tanti soggetti che contano Abbiamo smesso di ragionare sul fatto che nella governance possono pesare i lavoratori i soggetti del territorio per i loro interessi ambientali abbiamo schiacciato la

Governance in un rapporto soltanto relativo dove conta soltanto chi ci ha messo i soldi e neanche tutti quelli che hanno messo i soldi abbiamo raccontato e abbiamo introdotto ne abbiamo sentito parlare perché non c’era lo ricordo soltanto sono gli anni in cui viene inventata il concetto di proprietà

Intellettuale che non era mai esistito esisteva I brevetti cioè la possibilità di mettere delle restrizioni alla circolazione all’accesso alla conoscenza in alcuni casi per dare un maggiore incentivo ai soggetti imprenditoriali di ma non esisteva una cosa che si chiamava proprietà intellettuale certamente non esisteva nulla che la cui violazione

Fosse come dire colpita così pesantemente Quanto viene colpita a partire dal 94 con la esclusione del commercio internazionale Guardate Guardate Guardate che che radicale cambiamento all’interno siamo sempre all’interno dello stesso regime capitalistico oppure sono radicalmente cambiate le regole del gioco e ve ne dico l’ultima perché di nuovo pagano ha usato la parola

Concorrenza all’interno del capitalismo la parola chiave non diventa più la parola concorrenza che era stata a lungo la parola chiave nel racconto ma la parola libera iniziativa la parola libera iniziativa Non a caso nella nostra Costituzione è citata una sola volta per indicare che essa è limitata ed è limitata dalla utilità sociale

Dell’impresa nel nel capitalismo prene neoliberista la libera iniziativa non era centrale Perché la libera iniziativa vuol dire dal punto di vista concettuale l’apertura al monopolio libera iniziativa fino a monopolizzare la conoscenza fino a monopolizzare i mercati è una parola ortogonale rispetto alla parola concorrenza questo e chiudo con con questa Attrezzatura non

Ci deve sorprendere scoppia scoppia la nuova tecnologia scoppia l’incredibile straordinaria accelerazione che più che chiamarla di transizione digitale potremmo chiamarla transizione Diciamo verso la capacità di raccogliere di elaborare e di utilizzare una mas sempre più grande di dati Questo è il tratto distintivo poi assume tante specificazioni diverse le le

Correlazioni degli algoritmi e tutto il resto qual è la cosa interessante concettualmente questa enorme nuova straordinaria transizione questa enorme accelerazione rapidissima della tecnologia avviene nel mondo neoliberista questo è il punto centrale avviene all’interno di una particolare lettura del funziono di un particolare lettura del paradigma capitalistico perché dico questo perché

Quella come ci insegnano come me ha insegnato anche Francesca e tanti altri per cui presto passo la parola a lei in sé questa enorme capacità di raccogliere elaborare e utilizzare dati si presta a due scenari totalmente diversi e questi scenari sono li capiamo bene se pensiamo per un istante solo

Chiudendo gli occhi alla vita di ognuno di noi quando ci aumenta il numero in maniera incontrollate il numero di informazioni che abbiamo noi siamo contenti o siamo angosciati noi siamo angosciati l’aumento dell”informazione è in sé un elemento angosciante per un essere umano che deve prendere delle decisioni di qualunque tipo familiari di istruzione

Di decisione nei confronti della vita qualunque decisione pubblica collettive l’aumento queste tre cose in sé Sono un elemento E quindi che cosa succede Perché Perché determina una continua modificazione del della nostra lettura del contesto qualunque decisione prendiamo 5 minuti dopo veniamo a conoscere un’altra informazione che mette in dubbio la cosa

Che abbiamo appena pensato quindi è sì potenzialmente un arricchimento ma in realtà aumenta in maniera straordinaria l’incertezza e spazza via Lasciatemi fare L’unica cosa che posso fare con le mie competenze spazza via dei tre grandi strumenti che la storia ha messo a disposizione dei processi decisionali ne

Spazza via ne ne indebolisce uno i contratti le regole i contratti e le regole sono lo strumento che abbiamo usato per secoli per decidere come diavolo organizzare la nostra società Cosa succede quando continuamente il contesto viene sconvolto da nuove affermazioni da nuovi dati da nuove tecnologie dal fatto che è una cosa che

Sembrava sulla frontiera della della tecnologia pensate a un imprenditore quindi indebolimento dei contratti indebolimento delle regole delle regole che predefined termineranno ma noi sappiamo sempre di meno dire quali saranno i contesti che si determineranno Quando tu vai in tilt vai in tilt un pezzo del disegno liberale delle democrazie

Giac si aprono gli altri due strumenti ma ci sono solo altri due strumenti uno che le decisioni vengano concentrate in pochissimi soggetti Cioè ci liberiamo dall’angoscia con con l’autorità con il principio di autorità noi non ce la facciamo che almeno decida qualcuno lo so che magari rischiamo che decida male

Ma almeno decida qualcuno concentrazione del controllo ma come soluzione a un problema di decisione oppure c’abbiamo un altro un’altra strada una sola altra che è quello di costruire una fase più avanzata di democrazia in cui quelle informazioni sono messe a disposizione di un pubblico dibattito e confronto la

Tesi senana la tesi della nostra Costituzione pieno sviluppo della persona umana e partecipazione troviamo il modo Francesca visto che C hai lavorato un pezzo della tua vita di far sì che quelle informazioni siano utilizzabili all’interno di un processo decisionale Democratico in cui I saperi delle persone pesano nella decisione non ci

Sono alternative per questo siamo di fronte orazione straordinaria Per questo gli anarchici del digitale avevano pensato all’inizio che lo scenario fosse il secondo perché non era irragionevole pensarlo E non lo è neanche oggi quello che non si erano resi conto nella loro navit perché erano anarchici non molto amanti dell’organizzazione

E che questo potesse avvenire in modo naturale non si erano resi conto che il mondo era dominato da una cultura che andava nella direzione completamente opposta e nella direzione assolutamente opposta siamo andati Cè della concentrazione del questo è l’affascinante biforcazione e chiudo Francesca le quattro proposte che abbiamo sentito

Prima indicano la ribaltabili della direzione che abbiamo preso che noi abbiamo sentito Francesca tu abbiamo sentito una proposta che dice quella enorme capacità elaborativa di dati la affidiamo nelle mani di un’istituzione pubblica della Salute europea che lo faccia nell’interesse collettivo e che poi Dia tutte queste informazioni anche

All’india o al sud d’Africa se le chiedono abbiamo sentito da Piero De Chiara che è possibile immaginare che ci sono le condizioni per immaginare che l’enorme e lui ci ha messo quasi ancora più ansia durante l’intervento e ci ha detto che che che è da ridere l’inazione che abbiamo adesso ne avremo ancora

Ancora di più che è una cosa angosciante attraverso i sensori i satelliti che questa roba è utilizzabile però al servizio di un grande disegno pubblico costruendo apposit su apposite reti apposite record del gioco che consentano a cittadini della Ravennate di come dire avere un pizzico di governo

Se non altro dopo che gli è successo il disastro che gli è successo di capire perché gli è successo Perché non hanno capito nessuno gli ha spiegato perché ci sono stati le conseguenze nel Ravennate che ci sono state quindi per per piani governabili Abbiamo sentito che sono utilizzabili dalle

Università Messe alla prova attraverso un test di impatto sociale in quella università ritornano al a quella logica di di università come luogo di trasmissione della conoscenza che Ugo ha rievocato in questa in questa città e e da ultimo sempre con Ugo e con e con prima con Laura Lugo è arrivato a

Parlare di logica della concorrenza e del Comunismo delle idee un’operazione di Comunismo delle idee e concorrenza che spesso non vanno insieme Invece vanno benissimo insieme perché la concorrenza la concorrenza è è la parte che ci piace del capitalismo in cui come dire tutti si mettono alla prova e poi contemporaneamente si

Combina con collaborazione attraverso la circolazione D idee questi quattro ingredienti li abbiamo sentiti oggi io ti ho alzato la pala per dirci se sono ancora troppo speranzoso se abbiamo qualche chance di questa seconda [Applauso] strada Ecco appurato che almeno per ora Fabrizio barca non vuole rovesciare il capitalismo il suo intervento ha

Sollevato molti punti interessanti e ci ha appunto parlato del di un’idea di sviluppo umano a partire dal concetto di persona di varie dimensioni di lettura del capitalismo dell’idea appunto di possibili figurazioni alternative del capitalismo dell’importanza anche del della rivoluzione della conoscenza nella nella fase più recente che abbiamo vissuto

Anche interessante questa idea dei dei contratti Quindi anche dei problemi che la regolamentazione può avere nel risolvere le situazioni che abbiamo di fronte Ecco io a partire da questo passerei a Francesca Bria chiedendole Intanto se vuole dire qualcosa su quello che ha detto Fabrizio barca quindi anche diciamo sulla fase attuale che stiamo

Vivendo dell’Economia e sulle sue caratteristiche e poi soprattutto vorrei provare a introdurre il concetto che D il titolo al nostro incontro cioè il concetto della doppia transizione Quindi vorrei capire qual è il rapporto le interazioni appun tra queste duplici transizioni In che modo le due transizioni si intrecciano

In che modo si possono aiutare o ostacolare a vicenda e se è utile pensarli insieme Grazie mille Grazie Fabrizio non solo per aver introdotto diciamo il tema in maniera molto strutturale ma anche perché hai posto una sfida che va al cuore io credo della questione e la questione è politica La questione è

Da una parte politica e anche se non hai direttamente diciamo posto la questione del alternativa al capitalismo in realtà l’hai fatto perché sul finale Diciamo quello che Fabrizio barca ci propone o ci diciamo impone collettivamente è quello di ribaltare la direzione da una parte dello sviluppo capitalistico e dall’altra parte la

Questione del potere la legittimità del sistema e chi ha il potere di determinare le regole e le norme e quindi anche di determinare istituzioni alternative che secondo me poi è l’unica anche a mio avviso possibile strada da praticare insieme io mentre Fabrizio parlava Riflettevo su due due due questioni Secondo me

Importanti La prima è perché noi oggi ci riponiamo la questione dello sviluppo e della direzione da dare alla crescita della direzione da dare alla allo sviluppo capitalistico perché è vero perché oggi è assolutamente imperativo è di nuovo d’attualità ma in qualche modo secondo me è d’attualità per uno shock No abbiamo tanti shock

Interconnessi quello che Adam tus Adesso ha chiamato Poly Crisis cioè tante crisi interconnesse quindi la guerra al centro dell’Europa e non solo 3 anni Poi di guerra l’uscita da una pandemia e la crisi energetica indotta geopoliticamente la crisi economica E quindi anche l’inflazione da una parte i

Tassi di interesse che si alzano mentre i salari rimangono stagnanti Quindi comunque una crisi anche sociale le migrazioni che chiaramente sono connesse a tutto il resto sia alla guerra che alla crisi energetica che alla crisi economica e poi la grossa no questione che è la crisi l’emergenza climatica tutte queste crisi impongono Alla

Politica in qualche modo cioè tutti noi in realtà come società ma molto forte alla politica che che in qualche modo io credo nel modello neoliberale in cui siamo stati tentati di vedere la globalizzazione come un processo in qualche modo che funzionava con i mercati che funzionavano bene con poco intervento economico sociale pubblico

C’è poca scelta rispetto a dove si va alla direzione dello sviluppo in qualche modo no uno shock così grosso con tutte queste crisi interconnesse ci impone un dibattito forte ma soprattutto ci impone un’azione collettiva e io su questo diciamo la riflessione ascoltando proprio Fabrizio che mi veniva da fare

È in qualche modo la politica rispetto a questi temi che tra l’altro poi quando parleremo di direzione tecnologica e anche anche di sviluppo ambientale arriva sempre dopo cioè in qualche modo noi 50 anni dopo stiamo dibattendo su Qual è la direzione da dare quindi la politica in qualche modo arriva quando

C’è il disastro cioè a raccogliere i cocci e secondo me questo è il punto fondamentale Cioè se la politica arriva quando c’è il Disastro per raccogliere i cocci noi non abbiamo la non abbiamo le infrastrutture non abbiamo gli strumenti non abbiamo capacità di dare risposte quindi siamo

Totalmente in qualche modo in balia poi dei poteri che stanno governando questo questo sistema e dall’altra parte mi chiedevo No siccome sono 50 anni dal rapporto i limiti The Limit to growth i limiti della crescita del del club di Kyoto in cui gli scienziati climatici nel poco prima

Della crisi energetica della crisi del petrolio degli anni 70 ci avevano avvertito in maniera chiarissima se potete andatevelo a rileggere magari l’avrete anche fatto adesso diciamo alla luce no degli eventi sempre più catastrofici climatici che sono sotto no gli occhi di tutti quotidianamente e non

Solo nel sud del mondo ma anche nel nord del mondo ldove c’è il divario più importante del modello Io credo di sviluppo attuale e gli scienziati ci avevano avvertito in maniera molto chiara Cioè questo modello che si basa sul sulle fonti energetiche fossili ma anche sull’estratto dell’energia delle materie

Prime delle delle terre rare dei componenti critici e una globalizzazione Diciamo sregolata in qualche modo fatta di produzione e consumo di è finito c’avevano avvertito è morto 50 anni fa in qualche modo effettivamente non sembra che noi in questi 50 anni abbiamo praticato un’alternativa quando sapevamo che questo modello qui era arrivato alla

Fine e quindi adesso diciamo E a me mi ha colpito molto le parole del Papa lo dico sinceramente le parole del Papa di due giorni fa in cui comunque cè stato un’esortazione e il Papa ha detto il modello di sviluppo dell’Occidente non ha più non può andare

Avanti così e l’ha detto in maniera Così limpida e Chiara e anche detto ai potenti che senso ha voler prendere il potere oggi se poi L’unica cosa è che Saremo chiamati a rispondere della nostra incapacità di azione della nostra incapacità a fare qualcosa per superare il problema

E Veramente sono parole molto forti però non voglio essere cioè diciamo non la mia esortazione non vuole essere in qualche modo paralizzante però ci sono questi due problemi del mettere al centro la questione Secondo me politica che poi nello sviluppo tecnologico è fondamentale perché effettivamente io da economista che ha studiato questi temi

Per tanti anni credo che non abbiamo mai visto nel la storia delle rivoluzioni industriali perché ecco Siamo di fronte alla necessità di una nuova rivoluzione industriale che non è quella basata sull’estratto basata sul Anzi su neanche sulla emissione di CO2 e di gas inquinanti negativa zero ma negativa Nel senso che

Dobbiamo riassorbire tutto quello che abbiamo emesso nell’atmosfera perché effettivamente siamo in una fase dell’antropocene negativa cioè dove anche gli scienziati Se continuiamo Ad innalzare la temperatura non sanno che cosa ci aspetta quindi non ci sanno dire che cosa succederà Ebbene Se guardiamo allo sviluppo tecnologico attuale Io

Credo che non abbiamo mai visto nella Rivoluzione Industriale una concentrazione di poteri così forte eppure Gli anarchici come diceva Fabrizio ci avevano in qualche modo prospettato che la rivoluzione tecnologica poteva liberare L’uomo dal lavoro poteva magari darci la possibilità di ridurre le ore lavorative no lavorare solo 4 giorni a settimana

Lavorare di meno tutti ci avevano anche promesso che attraverso No questi grossi mercati digitali e la rivoluzione digitale con un reddito di base per tutti potevamo liberarci appunto dal lavoro e riuscire a campare meglio quindi preoccuparci delle cose che possono innalzare la spiritualità umana quindi l’arte la cultura l’educazione

Eccetera eccetera Voi vedete questo come risultato diciamo della grossissima rivoluzione industriale che si sta dando oggi perché veramente io credo che siamo di fronte a stiamo sprigionando a livello scientifico e tecnico forse Ecco è anche infrastrutturale con lo sviluppo dell’intelligenza artificiale della fisica quantistica e della mole di

Dati a nostra disposizione la più grossa capacità no che la scienza e la tecnologia mettono a disposizione dell’uomo ma credo che siamo estremamente sforniti rispetto ad un modello economico e a delle istituzioni che ci permettono di ridistribuire questa Ricchezza e di fare in modo che tutta questa conoscienza vada a

Beneficio appunto di ripensare magari la sanità il oro l’educazione il modello di welfare ok e diciamo la la la riflessione prima di entrare magari in nel tema con delle delle delle questioni più concrete e che mi veniva da fare anche che e soprattutto lo vedo in Italia perché io

Ho lavorato tanto fuori ho lavorato quasi 20 anni fuori dall’Italia e continuo comunque a girare molto l’Europa e vedo in Italia che tutte le volte che noi discutiamo le questioni riguardanti il sistema scolastico ed educativo le questioni del Lavoro le questioni della sanità mai integriamo il tema tecnologico come tema politico

Rimane sempre qualcosa che Boh poi ce lo spiegheranno i tecnici Poi a un certo punto chiameremo non so mckinsey o Google o Amazon qualche no grossa multinazionale a dirci effettivamente come cambieranno queste cose per noi cittadini ma non è mai integrato il tema no su come la tecnologia sta trasformando il mondo

Però basta uscire da qua e vedere che i ragazzi stanno tutto il tempo con questi dispositivi not cioè tutto il tempo effettivamente sta trasformando la vita in maniera così palese che io direi è l’elefante nella stanza No perché non siamo in grado di collocarlo nel dibattito politico e questo forse ci

Deve allarmare perché se noi non siamo in grado di collocarlo nel dibattito politico non possiamo neanche discutere qui in luoghi bellissimi spazi pubblici come questo di quali sono le alternative ora per essere un po’ più concreta Innanzitutto volevo magari avere un dibattito con Fabrizio e poi lui può

Aggiungere molto perché a me piace molto il lavoro che fa il forum a diversità disuguaglianze perché in qualche modo ci dà la possibilità di di praticare alternative sperimentando no concretamente che è quello che manca alla politica perché fondamentalmente sembra che la politica si occupi delle questioni no che affettano i cittadini

Però rimane sempre molto distante poi dai da Dai dai problemi reali però per rimanere una un altro po’ sulle grosse questioni Dove siamo oggi con lo sviluppo diciamo tecnologico Quali sono gli scenari che c’abbiamo di fronte perché prima di essere giustamente utopici dal punto di vista positivo credo che dobbiamo ancora fare una

Diagnosi che non è proprio bellissima Oggi siamo di fronte diciamo a quello che molti economisti e e anche insomma Nel dibattito ormai pubblico si chiamano la la guerra fredda 2.0 ovvero abbiamo sempre di più due grossi poli da dove ci arriva quello che sarà il futuro dell’umanità diciamo il futuro dello

Sviluppo della competizione tecnoscienza [Musica] sorveglianza no le grosse piattaforme di Silicon Valley che da una parte crescono sempre di più nel mercato sono le gli unici che accumulano le ricchezze durante la pandemia le le Big Tech sono cresciute in maniera spropositata però diciamo con poca capacità eh di di risolvere le questioni

Che hanno a che fare con il cambio climatico con la sanità con con il lavoro anzi vediamo ad esempio nel modello delle piattaforme quindi ne abbiamo parlato magari per Per quanto riguarda la trasformazione del lavoro vediamo una precarizzazione sempre maggiore invece che un miglioramento delle condizioni di vita Cioè

Addirittura ora in Europa si sta facendo una grande battaglia per fare in modo che chi lavora per Le piattaforme digitali sia considerato un lavoratore a tutti gli effetti quindi non un autonomo non un imprenditore perché ovviamente siamo etero diretti dagli algoritmi cioè Siamo effettivamente controllati molto di più come diceva Fabrizio dagli

Algoritmi dall’altra parte Diciamo che non è il capitalismo di delle piattaforme delle Big Tech di Silicon Valley abbiamo il modello cinese no il diciamo un modello per cui appunto la Cina si sta in qualche modo conquistando e cioè la guerra dei chip quando sentiamo la guerra per i microprocessori perché c’è

In corso una guerra per i microprocessori Perché i microprocessori saranno alla base della dello sviluppo tecnologico di tutti i settori del futuro no e anche quelli che riguardano poi la la la sanità l’energia la il manifatturiero la robotica avanzata Le macchine le automobili Abbiamo visto No cioè vogliamo comprare una macchina elettrica

Però non le producono più in Europa perché mancano i microprocessori e quindi c’è una vera e propria guerra diciamo guerra tecnologica sui chip sulle terre rare che ci servono per produrre la tecnologia sul computer quantistico e su chi governa e controlla l’intelligenza artificiale diciamo chiudo qui perché l’Europa in questa in

Questa grossa diciamo scontro fra Stati Uniti e Cina non è pervenuta diciamo la verità cioè non c’è un modello europeo non abbiamo imprese europee non abbiamo diciamo la capacità di dire agli Stati Uniti e Cina c’è un altro modello che è quello europeo Democratico in cui vengono prima i diritti dei Lavoratori i

Diritti dei cittadini i diritti amb eccetera non c’è adesso un’opzione terza diciamo un’opzione Europea però sì che ad esempio sull’intelligenza artificiale perché Fabrizio giustamente poneva la questione di chi controlla i dati no chi controlla questi dati che noi continuamente produciamo attraverso i dispositivi digitali che usiamo però sull’intelligenza artificiale c’è anche

Un’altra questione estremamente importante cioè che le infrastrutture che stiamo and per produrre questa mole di date quindi i super computer qui ne avete ne avete anche forse dibattuto a livello di città perché c’è il grosso progetto del Cineca con la macchina di Leonardo fortunatamente la città di Bologna che

Dice facciamo un gemello digitale al servizio dei cittadini ma queste grosse infrastrutture che diventano sempre più potenti sono delle Infrastrutture fisiche così cioè con investimenti di miliardi e miliardi che ormai possono essere fatti solo da queste grosse imprese tecnologiche cioè gli stati neanche competono per il finanziamento di queste grosse infrastrutture e

Diciamo gli sviluppi dell’intelligenza artificiale che abbiamo visto negli ultimi anni non sono dovuto tanto a nuove tecniche statistiche o di modelli predittivi nuovi Cioè non c’è una rivoluzione paradigmatica scientifica c’è un potere di calcolo mai visto prima Cioè investimenti in II di capitale su infrastrutture che ci permettono di

Produrre dei risultati statistici e delle correlazioni completamente nuove che stanno spiazzando un po’ anche tutta la comunità scientifica Ebbene queste infrastrutture questi dati e questa capacità di calcolo si sono nelle mani di poche imprese cinque o sette imprese nel mondo determinano la direzione di questo sviluppo quindi diciamo forse

Chiudo ora questa magari panoramica un po’ più teorica poi tu ci fari entrare in progetti concreti così atterriamo un po’ le cose dicendo Sì secondo me l’unico modo per far entrare l’Europa in questa grossa sfida Tecno No proprio diciamo di supremazia tecnologica per per determinare le regole del futuro è

Quello di porre la questione democratica perché Perché io non credo che l’Europa sarà solo in grado di competere Sul modello industriale scientifico e tecnologico con Cina e Stati Uniti Secondo me dove entriamo in gioco e dove dobbiamo entrare in gioco perché ne va della sopravvivenza non solo del pianeta

Ma anche del modello Democratico che c’è nel mondo è sulla necessità di avere uno spazio pubblico sulla necessità che questa tecnologia non possa essere solo sviluppata a livello militare o a livello commerciale e essere quindi in mano di poche imprese che determinano Qual è lo sviluppo e quindi come cambia

Il lavoro come cambia la sanità come cambia l’educazione Ma che si riprende in mano un grosso progetto per la nuova sfera pubblica digitale e la sfera pubblica digitale non è un progetto tecnocratico è un progetto che ci permetterà Secondo me poi sì di praticare delle istituzioni alternative per socializzare il potere di questa

Grossa di queste due transizioni [Applauso] grazie a Francesca Bria Tra l’altro saremo qui proprio domani sera a parlare del progetto del gemello digitale che è stato evocato con il sindaco Lucca De Biase Riccardo staglianò la direttrice del Cineca Alessandra poggiani e Monica palmirani e grazie anche per aver

Evocato questo contesto appunto di Poli crisi come è stato detto in cui la transizione ecologica la transizione digitale la questione ecologica E tutto quello che ha a che fare col digitali si intrecciano anche con i cambiamenti internazionali in cui siamo immersi e che in un qualche modo reclamano un

Pensiero di questo insieme di crisi e anche un capire a quali diverse esiti possono essere aperti Ecco su questo prima Fabrizio barca parlava del tema dell’organizzazione no di come in un qualche modo anche per avviarsi verso soluzioni diverse secondo l’analisi del forum è necessario anche avere un immaginazione organizzativa se

Vogliamo E da questo punto di vista Francesca Bria parlava del tema appunto delle Infrastrutture della della configurazione della nella necessità in questa prospettiva di infrastruttura Ecco le proposte del forum Appunto prevedono alcune la costruzione ne abbiamo sentito anche nel dibattito prima di alcune infrastrutture che permettano di avere una diversa configurazione

Del del tema tecnologico ma anche della ricerca in vari ambiti questo viene declinato Ecco chiederei a Fabrizio barca se ci vuole dire qualcosa di più su questo tema Grazie reagisco ciò sentito È quello che tu chiedi in in Diciamo in due punti Con un [Musica] preambolo qualunque è evidente da quello

Che ci siti fino adesso che serve un progetto politico abbiamo sentito da qualche anno grazie anche alla nostra amica Mariana Mazzuccato riemergere il term la parola programmazione lei la chiama missioni strategiche ma noi la chiamavamo programmazione 40 anni fa che cosa vuol dire vuol dire che devi partire dalle

Aspirazioni e dalle esigenze delle persone e poi risalire per i rami Se c’è una situazione di enorme disagio di enorme disuguaglianza di grande incertezza se la digitalizzazione questa parola viene subita e percepita come una destabilizzazione non Chiara di quella che sarà l’organizzazione una persona normale digitalizzazione visto che ne

Sente parlare tutti i giorni non gliamo chiaro che cosa significa in termini di miglioramento della qualità dei servizi di miglioramento della possibilità di ad esempio molto banalmente di sapere Per quali ragioni non gli è stato riconosciuto un diritto magari quando esce da un ospedale con una sacchetta

Fuori perché gli ha messo un pezzo l’intestino fuori che di utilizzare la digitalizzazione ma Avo capito che era una roba in cui si poteva comunicare rapidamente almeno sapere che hai diritto a un’infermiera che ti arriva a casa e ti viene comunicato diciamo altrimenti non si capisce cosa sia se

Sostituzione perché nella testa di molti digitalizzazione vuol dire che non è più una persona con cui parlare dal punto di vista dei servizi Ok quindi vissuta con ansia dall’altro lato il cambiamento ambientale viene vissuto con ansia la destra in questo momento dimostra di averlo capito molto chiaramente cioè

Viene percepita nella sua tensione con il sociale tutta la la campagna delle politiche europee si giocherà o sulle migrazioni o sul terribile follia degli ZTL de dei dei dei Ricchi che vogliono il cambiamento ambientale che va a discapito dei poveri Allora quindi le due transizioni Sono entrambe percepite

In questo momento una in modo non chiaro qualche volta con un po’ di ansia e l’altra addirittura come nemica da moltissime persone fino al punto di farne un elemento del rallentamento della transizione come un elemento di campagna elettorale non da perché questi lavorano per loro Perché tanto loro si

Salveranno Comunque allora questo è contesto Cosa vuol dire rovesciarlo perché fino a prova Siamo in democra dezia vuol dire ottenere consenso e saperi dalle persone consenso ai due processi e saperi che indirizzano questi due processi questa roba negli anni 70 nel dialogo straordinario di quegli anni tra Partito Comunista Italiano Partito

Socialista Democrazia Cristiana si chiamava dare certezze al sistema economico l’idea non era quella di un pubblico che decidesse cosa fare che Pianic Ma esattamente come ho sentito prima nella sessione precedente Da Piero De Chiara il fatto di individuare alcune esigenze dominanti e di dire tutto le due transizioni sono al servizio di

Queste esigenze dominanti quindi eh Questo è non c’è e poi risalire per i rami a capire quali sono le regole del gioco le infrastrutture i controlli pubblici l’applicazione dei bellissimi direttive europee che che che dicono che i numeri potrebbero essere accessibili Allora i due esempi con concreti uno l’abbiamo sentito e lo ridico

Semplicemente perché ce l’ho in testa perché Piero prima ce l’ha detto molto chiaramente lui dice le persone sono spaventate della situazione drammatica dell’incertezza che riguarda i loro territori dalla mattina alla sera non si parla d’altro non si parla d’altro d’inverno sono a seconda delle stagioni sono alluvioni a parte la sismicità

Permanente del nostro territorio sono alluvioni e sono incendi diciamo è la preoccupazione che riguarda un’enorme quantità di persone di imprenditori nel Ravennate non l’ho citato a caso perché è vicino a voi in questo momento gli imprenditori del territorio Ravennate si stanno domandando se a parte i soldi che

Non hanno visto neanche € per cui possono investire soltanto quelli che hanno che hanno soldi di loro ma questa è un’altra storia non sanno neanche se farlo perché dato che non hanno compreso dicevo prima esattamente le non hanno trovato una corrispondenza analitica nessuno gli ha detto che si capisce che

La concentrazione della delle piogge la la la quantità di vasche di di compensazione Ah ho capito perché G è successo lì no no non è chiaro per niente questo quindi in quel contesto gli imprenditori Non investono tanto per fare un esempio concretissimo E questo vale per tutti quindi nell’incertezza

Non si investe non si pensa in futuro non si fanno figli ovviamente non si fanno figli È una specie di alto eroico quindi non si fanno non si prendono decisioni che hanno effetti di lungo termine Allora in contesto di questo tipo un’operazione come quella che abbiamo discusso prima Cioè

Un’operazione di dire io uso questa enorme massa di dati che vengono dai sensori sensori messi sulle cose e dai satelliti a disposizione di un progetto che consente ai cittadini del Ravennate continuiamo a pensare a loro a quelli del messinese a quelli di Arezzo a quelli di Siena a quelli della Liguria a

Quelli del Piemonte you name One Place in questo paese che in questo momento non abbia l’ansia per quello che potrà succedergli nel giro dei prossimi 3 anni ma quella è un’operazione rivoluzionare politicamente raccontabile addirittura vera poi tutto il resto viene dopo Cioè non parti da prima domandandoti Come

Disegno le infrastrutture Cosa vuol dire il ruolo pubblico lo faccio in funzione dell’obiettivo Perché nella vita visto che ho fatto Ho governato le cose ho fatto cose prima son partito dalle esigenze dalle aspirazioni poi ho cercato di domandarmi In che modo le regole andassero scritte e e questo è

Una strada è una strada che improvvisamente fa capire cosa vuol dire digitale non vi piace questa ne volete un’altra digitale nella salute digitale nella salute Allora diciamo sì lo sento il l’ex presidente della regione Lazio che mi racconta che ogni ci sono 10.000 persone che c’hanno un un affarino

Installato tutti i cardiopatici che pare che siano 10.000 che consente di trasmettere Agli ospedali informazioni Contin continua per cui l’ospedale li può chiamare in mezzo alla notte gli dice Guarda devi prendere un medicinale o è bene che vieni e decidiamo che è l’applicazione del digitale all’interno del sistema della

Salute sia quello e ricostruiamo all’indietro tut tutto quello di cui abbiamo bisogno la condivisione dei dati l’altruismo dei dati all’interno di certe collettività il fatto che qui le informazioni non possono essere utilizzate se non con certe regole Cioè questo è il modo in cui io ho sempre

Pensato nella vita in cui questo paese ha fatto i progressi i progressi che ha fatto quando ha deciso di realizzare le Acciaierie quando ha deciso di realizzare l’indipendenza una riduzione della dipendenza energetica con la con con con l’Eni quando ha deciso di realizzare la autostrade anche nel sud

Dove non aveva senso farle che non c’era una macchina che passava e ricordo che Saraceno disse Vabbè ma Facci avevo pensato alla terza corsia quella per i cavalli No per dirvi voglio dire che quando fai le quando guardi lungo prendi delle decisioni coraggiose e poi tutti ti vengono dietro perché il capitalismo

È fatto così il capitalismo viene indietro vengono indietro le piccole medie imprese Oh finalmente abbiam capito dove vanno e poi le regole vengono Questo è il modo non è che ce ne sono altri chiudo la stessa cosa vale per la transizione ecologica cioè io sono rimasto affascinato dalla lettura

Del libro di Chuck sabol che adesso verrà in Italia una decina di giorni che ha scritto questo libro che che vi consiglio di leggere si chiama fixing the climate che è un libro che che non sulla luna chiuso in una stanza raccontando l’esperienze della California dell’Irlanda persino del

Brasile e di dove altro ci racconta di dei di percorsi collaborativi Guardate un po’ di di governance sperimentalista di sperimentalismo democra cioè di modalità in cui gli imprenditori quella roba lì non la fai Se gli imprenditori non ci mettono la testa e se non ne ricavano dove gli imprenditori che

Vogliono innovare sono incentivati a innovare sanno di potere influenzare ci dice sebo gli standard ma non perché fanno la comunella fuori stanza ma perché gli standard vanno gli standard cioè gli obiettivi vanno piano piano adattati a quello che Stai scoprendo che puoi realizzare alla nuova batteria la nuova trovata batteria del

Sale you name it non le conosco queste cose quindi non la fai con uno stato che pretende di sapere e fare delle regole fisse che poi saranno uguali per 10 anni che magari sono irraggiungibili uno stato aperto funzionari pubblici aperti che discutono con le imprese a loro volta discutono con i cittadini del

Territorio perché sul Dove fare ste benedette palle dove mettere sti benedetti questi benedetti pannelli solari e che benefici ne ricavano e e e mi fai anche un algoritmo in cui magari il costo di energia elettrica è proporzionale alle condizioni di vita si può fare oggi Sì lo fa il mio amico fondazione comunità

Di Messina in Sicilia non vedo perché non lo si possa fare in generale quindi anche quella transizione in un rapporto collaborativo tra imprenditori pubblico e sociale è l’unica strada Altrimenti se se se lo dobbiamo fare perché arriva la catastrofe salti balliamo sulla tolda del Titanic fino a che è arrivata la

Catastrofe questo è evidentemente l’effetto che fa la dichiarazione stiamo per bollire di quel strano signore che dirige Le Nazioni Unite che evidentemente se avesse uno psicologo che gli fa un po’ di consulenza userebbe un altro linguaggio visto i poteri che ha perché non è non è ascoltabile il

Catastrofismo di chi esercita potere non si può non si può psichiatra Brava Grazie Quindi anche in quel caso un disegno una governance qual è il problema Miia zitto per far questo ci vuole la politica ci vogliono delle coalizioni Ne parleremo nel forum del 18 di di questo mese noi crediamo nelle

Coalizioni sociali come ci credevano i nostri del nostro paese che han fatto le coalizioni sociali come abbiamo fatto come abbiamo rovesciato come un Pedalino sto paese negli anni 70 prima che il terrorismo fermasse quella macchina L’abbiamo rovesciato con una coalizione sociale dove c’erano alleati imprend che

Al che che scavalcava le classi dove ci stavo lavoratori di un tipo e lavoratori di un altro imprenditori innovativi una una una una coalizione sociale innovativa per la giustizia sociale ambientale contro una coalizione di avversari definiti che sono quelli che vogliono che le cose rimangano come sono

Detta in modo chiaro costruibile Qual è il punto debole di questa roba Non è nell mondo imprenditoriale che non riesce ad avere una rappresentanza non ce l’ha ma che è pieno di teste e che come dire come dice Sab nel suo libro ste cose si fanno non con le

Associazioni di categoria si fanno con i singoli imprenditori o con o con sottogruppi energia Futura è un sottogruppo di Confindustria che che può far parte di una coalizione di questo tipo quindi quella si può fare il paese ancora un paese sveglio a livello sociale Porca miseria siamo è un paese

Che ridonda di esperienze interessan di collaborazione e di in cui pezzi di di di di transizione digitale pezzi di transizione ecologica sono realizzati attraverso il confronto e la collaborazione Qual è il punto debole è lo stato e questo uno uno che ha fatto 18 anni di pubblica amministrazione se

Lo deve dire perché questo tipo di modello richiede una capacità di dialogo delle Agenzie pubbliche dei Ministeri dei soggetti a livello regionale comunale ma soprattutto centrale che soprattutto a livello centrale Oggi non abbiamo perché abbiamo una situazione della di di di di incapacità di di mancanza di competenze soprattutto relazionali non è competenze

Perché non bastano le comp disciplinari questo tipo di modello collaborativo richiede un dialogo io devo parlare con gli imprenditori e nessuno mi deve rompere le balle che che li ho incontrati tre volte sì li ho incontrati tre volte io devo essere tranquillo con la Corte dei Conti io

Amministratore pubblico non viene da me e mi rompe le balle perché Perché io sto usando un protocollo di colloquio con l’imprenditore lo posso fare io devo potere essere in grado di governare in un in una città in un borgo in un gruppo un dialogo duro e tosto su dove si

Installano le paleoli che questo devo farlo e devo farlo con un elevato livello di discrezionalità non con meccanismi di semplificazione il contrario di quello che governi di centrosinistra di centrodestra ci hanno regalato in questi 20 anni cioè ci hanno raccontato che la Pia non funzionava e che andava semplificata automatizzata

Chiudo con una speranza dice barca è pessimista No non lo sono affatto ma non riesco a non dirlo in qualunque contesto Perché non si può parlare di nuovi modelli di sviluppo e di transizioni gemelle che vadono D elezione sociale Se non parli del pubblico e se non diciamo L’unica

Cosa lo Stato ne prossimi 4 anni 5 anni ha deve cambierà 600.000 dipendenti 600.000 giovani e poiché una corte una corte di giovani ogni Corte calano ogni anno ma adesso siamo arrivati a 585.000 comunque grosso modo sono 600.000 E poiché si le assunzioni dello Stato si fanno le persone che entrano

Sono tra i 28 e 38 8 anni età media di Cristo più o meno Quindi stiamo parlando del 10% di 10 corti cioè un giovane su 10 di ogni corte Tra i 28 e 38 la chance di cambiare il suo paese Questo è quello Questo è il messaggio politico Se però

Non lo sento Allora il mio ottimismo si smorza e le cose che io credo abbiamo la forza di fare Mi domando chi le possa fare Grazie e proseguire appunto lungo questa linea di ragionamento chiedendo a Francesca Bria di raccontarci diciamo alcuni dei progetti concreti appunto di cui si sta

Occupando Penso ad esempio rispetto al discorso che faceva prima sul possibile ruolo euro il progetto della New European baus o anche il progetto di cui sta and nella città di Amburgo e o anche il progetto sulla governance dei dati No grazie Innanzitutto volevo magari dire due cose

Su quello che ha appena detto Fabrizio Nel senso che io credo che da una parte in questo paese diciamo per troppo tempo non si è parlato no di politica industriale e di come pianificare direzionare i soldi spendere bene i soldi applicare i progetti nel pubblico ma anche con il privato

E io credo che l’unico modo e questo è sicuro per l’Italia anche perché abbiamo di fronte cioè finanziamenti comunque con il Next Generation Eu che Scusate ma non ci ricapiterà e nel nell’immediato perché vediamo qual è la situazione Cioè in Europa Effettivamente si dibatte adesso del nuovo patto di di stabilità

Ma anche cioè possibilmente con i tassi di interesse crescenti di una nuova politica dell’austerità Cioè questo è la discussione che abbiamo adesso in Europa laddove è evidente che l’Italia Siccome deve essere un paese che pone la questione dell’intervento pubblico degli investimenti e magari appunto di non contare nel patto di stabilità gli

Investimenti per le due transizioni piuttosto che investimenti appunto per i disastri ehm territoriali eccetera dovrebbe essere un paese che siccome deve porre queste cose deve anche far vedere che è in grado No di finanziare investire e spendere bene i soldi che l’Europa ci ha dato con debito comune e

Quindi si pone veramente il tema cioè della politica industriale Europea guardate perché non c’è un’altra non c’è un’altra soluzione Cioè non è che ora l’Europa delle Nazioni come dice questo governo è Un’Europa per cui non si sa bene Come andiamo No cioè che ognuno si di nuovo si fa la guerra sulla politica

Industriale con piccoli stati che competono senza avere un progetto di Europa che poi guarda al nuovo contesto geopolitico questa cosa non è possibile oggi andiamo a fondo Cioè io credo veramente che si sta parlando di un nuovo colonialismo qua cioè noi stiamo veramente avendo cioè sempre Avremo sempre più difficoltà a competere nelle

Catene del valore che creano ricchezza buoni lavori cioè faremo la fine cioè competiamo su abbassare i salari competiamo sul dumping cioè diventiamo un paese veramente che non è in grado di stare cioè nei discorsi invece per cui ovviamente si va a alzare la qualità della vita del Lavoro eccetera e quindi

L’Italia deve fare una scelta di dove stare ma anche far vedere che noi siamo in grado poi di spenderli bene questi soldi io quindi lì veramente un problema per cui noi ci dovremmo mobilitare nell’immediato per questo e alcune cose tra l’altro delle scelte della politica industriale non quelle magari un po’ più

Difficili su l’autonomia nelle catene del valore l’autonomia strategica e dove l’Italia no può avere un ruolo che io non credo sia nel nell’estratto ha fatto un piano per cui andiamo ad estr no le terre rare le cerchiamo qua Ma noi insomma dobbiamo competere sulle nostre capacità scientifiche Cioè dobbiamo dare

La possibilità ai ricercatori italiani che sono in giro dell’Europa di guadagnare come guadagnano gli altri ricercatori europei Cioè questo next generation Eu c’ha delle proposte per i ricercatori che lavorano No sulla fisica quantistica sull’intelligenza artificiale per cui li pagano €50.000 l’anno non li avremo questi ricercatori

Che tornano in Italia e non è ovviamente solo lì il problema ma il lavoro povero come sappiamo però l’Italia Io credo di fare delle scelte molto chiare da questo punto di vista ma ci sono poi delle cose molto più semplici come alcune anche che il forum dice da tanto tempo ad esempio

Mettere le condizionalità nella maniera in cui spendiamo i fondi pubblici negli investimenti pubblici negli appalti n No Nella contrattazione pubblica condizionalità sulla qualità del lavoro sulla direzione verde su no sulle politiche di genere e anche sulla sovranità tecnologica perché io l’ho fatto a Barcellona cioè io a Barcellona

Ho applicato una legge a livello certo Barcellona c’ha un po’ più di autonomia di alcune delle città qua italiane ma qua una rete di città può applicare le clausole nella contrattazione pubblica per cui i dati di quando si no che si spendono soldi per i servizi digitali i

Dati sono di proprietà dei cittadini che paga questi servizi non possono rimanere in mano alle imprese e poi noi non sappiamo come utilizzarli queste sono piccole cose che se vengono applicate facciamo un po’ una piccola rivoluzione in Europa su come poi no ci riappropriamo ad esempio dei dati

Per farti un esempio Perché mi hai chiesto un progetto Io sto facendo ad Amburgo che comunque va nella direzione io c’ho lavorato troppi anni su questa cosa di Come rendere le città digitali democratiche non solo attraverso la partecipazione dei cittadini ma anche democratizzare i dati adesso con la

Città di Amburgo che è una città stato abbiamo lavorato a un progetto per cui i dati dei privati quando avvengono sul suolo pubblico e hanno un interesse generale ad esempio dati che ci permettono di misurare l’inquinamento il cambio climatico la mobilità sostenibile gli affitti brevi chiedendogli Airbnb e

Altre piattaforme i dati per l’interesse pubblico devono essere trasferiti dai privati al pubblico e devono essere governati con un intermediario dei dati di cui stiamo scrivendo le regole che agisce per l’interesse pubblico e questi dati diventano poi messi a disposizione del terzo settore delle startup delle imprese che vogliono aiutare a creare

Insieme al pubblico servizi per la collettività e dall’amministrazione pubblica ma non possono rimanere in mano di poche imprese che li utilizzano e poi il pubblico Non riesce neanche a regolare i nuovi mercati che si creano nel no come ad esempio gli affitti brevi Airbnb come ad esempio Uber come ad

Esempio la micromobilità cioè queste sono delle Infrastrutture che ci permettono poi anche di regolare e di governarle questi processi queste sono cose che si possono fare cioè noi effettivamente nel progetto di Amburgo abbiamo fatto tra l’altro un caso di studio sperimentale abbiamo fatto vedere come si fa le

Regolazioni europee e la capacità per farle esiste queste sono cose applicabili Cioè non ci sono troppe scuse si possono fare mettiamo insieme una rete di città e lo facciamo no poi magari valutiamo i risultati quindi cioè secondo me alcune di queste cose appunto come i l’intermediario dei dati tra l’altro l’intermediario dei

Dati che sembra una cosa forse per voi molto astratta modello BBC no Come nacquero i servizi pubblici diciamo televisivi nacquero Perché a un certo punto c’era l’esigenza no di avere dei media indipendenti dei media pubblici che fornivano l’informazione tra l’altri media indipendenti grosso tema di nuovo d’attualità oggi Io credo che questo

Interio intermediario dei dati che ci permette di governare l’intelligenza artificiale è una nuova istituzione di cui abbiamo bisogno che dobbiamo creare e mi piace applicarla alle questione delle piattaforme del lavoro di cui abbiamo solo visto No delivero Uber it e tutte queste cose qui ma in realtà è

Molto più ampia perché il lavoro digitale e come l’intelligenza artificiale viene applicata nel lavoro Oggi si sta estendendo a tutto alle fabbriche agli uffici ai settori tradizionali del Lavoro Ebbene questi algoritmi che decidono che sono i i nuovi capi che decidono le regole le regole che decidono il salario delle persone perché

Rispetto alla produttività viene deciso il pagamento se ti devo licenziare o meno se hai diritto alle ferie se hai diritto alle pause cioè l’algoritmo va aperto alla negoziazione collettiva i dati che si producono mentre lavoriamo non sono delle piattaforme digitali sono dei Lavoratori i sindacati devono partecipare alla negoziazione e ci

Devono essere queste istituzioni che aprono gli algoritmi per negoziare collettivamente quindi mi viene da dire anche qua facciamolo un lavoro con i sindacati per capire che questi non sono temi tecnici sono i temi che ti permettono di negoziare anche le condizioni di lavoro e quindi fare in modo che questa ricchezza prodotta dalla

Rivoluzione tecnologica non va a finire solo a poche imprese ma che sia giustamente distribuita Quindi anche l’aumento di produttivit perché tu hai iniziato facendo un po’ no una piccola lezione marxista non può essere tutto Plus valore E dov’è diciamo no la la distribuzione neanche ridistribuzione di questo valore distribuzione che creiamo

Tutti Eh se non creiamo questa maniera di negoziare gli algoritmi di negoziare appunto come avviene ma anche possibilmente la regolazione Europea ci dice che alcuni algoritmi li dobbiamo proibire quelli che discriminano sulla base raziale sulla base di genere che discriminano no il lavoratore gli algoritmi che licenziano un lavoratore

Con un sms da noi non devono devono essere proibiti quindi dobbiamo anche avere potere poi di applicarle queste regole quindi diciamo i temi sono molti che hanno a che fare poi con cose molto concrete che si possono fare E l’unica cosa mi viene da dire queste alleanze di

Cui parla Fabrizio questa capacità di sperimentare No oggi queste politiche di metterle in campo e di far vedere che funziona che c’è un’alternativa ci permetterebbe poi di essere un po’ più mobilitati tutti perché se ovviamente non ci sono progetti alternative visibili cose che possiamo dire storie che possiamo raccontare che

Funzionano è difficile parlare di queste cose ma è difficile anche di mobilitare le energie i giovani perché poi sono tutti temi che cioè io vorrei discu ere anche diciamo con persone molto giovani perché mi sembra di capire che qua Cioè dai 12 anni in poi bisogna iniziare a

Parlare di questi temi tecnologici con la possibilità no eventualmente di fare progetti che determinano un cambiamento e un avanzamento in positivo del delle delle delle condizioni quindi mi viene da dire forse dobbiamo avere questi progetti concreti queste storie da raccontare per poi fare in modo di poter no

Di poter mobilitare più energie e di farlo poi anche in Italia ma anche a livello a livello europeo e questo chiudo perché alla fine se poi diventano solo emergenze e quindi Effettivamente si parla solo dell’emergenza climatica in senso assolutamente distopico si parla del solo di migranti con una cioè

Soluzioni estremamente securitarie e e molte delle quali inapplicabili alla fine cioè abbiamo compiuto No una distopia rispetto che non ha nulla a che vedere con le utopie positive che questo sperimentalismo Democratico invece ci dovrebbe portare a a realizzare quindi progetti concreti si possono fare e chiudendo sullo stato secondo me

Appunto Lo stato e il pubblico che può essere la via Europea No la via Europea all’innovazione deve essere pubblica Come dicevamo prima e possibilmente oltre che assumere giovani diciamo Capaci dei Ministeri eccetera eccetera attraverso Mi viene da dire perché siamo a Bologna una città estremamente attiva e dinamica forse

Anche dal basso No questa rete di città che può praticare delle alternative concrete e magari inventarci delle istituzioni nuove che sono pubbliche ma sono pubbliche anche in una forma che è da sperimentare [Applauso] bene vi chiederei se avete qual uno conclusivo da fare a entrambi prima di

Prima di avviarci alla fine del nostro dibattito anche ad esempio su quanto è grande lo spazio di possibilità per realizzare queste analisi Fabrizio barca parlava diciamo da un lato di un senso comune che in cui in un qualche modo è possibile fare leva allearsi costruire appunto queste alleanze Anche rispetto a

Un disagio rispetto a a a tutta una serie di dinamiche che stiamo vivendo l’accelerazione legata alla tecnologia al tempo stesso è anche vero che queste dinamiche creano un contesto in cui lo spazio anche per pensare per avere le categorie le idee per Pens quello di cui avete parlato non appare spesso

Amplissimo e quindi vi chiederei una riflessione su questo Qual è il ruolo delle idee e come dal vostro punto di vista si può eventualmente costruire questo spazio per realizzare quello di cui avete parlato ma diciamo io te la dico così proprio al volo se pensi alle 4 C esempi concreti

Che abbiam fatto che sono venuti dalla discussione precedente direi che in questo momento realisticamente la strada è quella geometria variabile Cioè non ci sono le condizioni non ci sono le condizioni per un moto generale perché non ci sta noi lo diciamo scherzando come Speriamo che venga Speriamo che stia crescendo ma non

C’è in Italia un partito della Giustizia sociale ambientale Questa è l’espressione che usiamo noi che prenda adesso diciamo questa fiaccola e la porti su tutto ma non c’è neanche negli altri paesi anche se c’è a volte più vivacità culturale c’è un sindacato forte ieri ha manifestato con forza ma ancora con piattaforme molto

Larghe ci sono c’è una straordinario fermento sociale operoso nel mondo imprenditoriale ma anche nel mondo sociale e allora se li metti insieme ci sono c’è Un’Europa a cui guardiamo abbiamo avuto prima uno scambio su su quanto possiamo fare affidamento sul parlamento europeo le assemblee legislative sono indebolite in maniera straordinaria l’altro giorno

L’altro giorno parlavo con un mio amico che ha fatto la candidatura a sindaco un comune significativo del paese che adesso si ritrova coerentemente a fare il capo dell’opposizione gli spazi di di confronto spazi di negoziazione ce l’ha perché puoi fare puoi fare boicottaggio e poi bloccare Ma alla fine li incassi

Con una trattativa fuori fuori stanza in cui ti danno due cose sulle OT che hai chiesto non di confronto Quindi anche lì lo spazio Dopodiché geometria variabile alcune cose le porti a casa con una battaglia Europea La Battaglia per la per l’istituto europeo per la salute è una battaglia che ha trovato

Nel Parlamento Europeo dove nel Parlamento Europeo forze molto diverse si sono scontrate molto animatamente dove c’è stata una pressione delle lobby delle Big Pharma straordinaria per impedire che venisse raccomandato all’Europa che si è portata a casa una raccomandazione Uno potrebbe dire raccomandazione non se nega a nessuno ma

Non è vero la mozione non si nega nessuno ma la raccomandazione è un atto politico pesante tanto pesante che quando è stata portata quella raccomandazione nel Parlamento Europeo uno dei partiti del Partito Popolare ha ritirato il voto ed è passata solo grazie a uno schieramento diverso questa quindi non dimenticare le assemblee

Legislative né dei comuni né del nostro Parlamento che è molto fragile ma non può essere abbandonato alcune operazioni le fai coi parlamenti alcune operazioni sono vertenze quella che ha detto importantissima prima Francesca sul l’uso del digitale per il lavoro quella è un’operazione vertenziale quindi organizzazione di cittadinanza chi ci

Sta di qualche partito i sindacati un’operazione vertenziale dura che che che chiede quello che tu hai detto e ad esempio chiede che che che che la come dire la sofisticazione di alcuni meccanismi digitali sia usato Prima di tutto per la sicurezza sul lavoro è evidente Cioè è per tutti voi è evidente

In questa sala che è immaginabile sentire quello che sentiamo da Francesca sulla potenza del digitale o che abbiamo sentito da Piero De Chiara e poi sapere che c’è della gente che muore in una vasca perché la sta pulendo Ma si puliscono ancora le vasche con le esalazioni ma ma i ricchi hanno i

Robottini che gli puliscono le le le piscine noi non abbiamo dei metodi cioè certe volte non dimentichiamoci le cose non sono è anormale una cosa di questo genere è anormale quello che è avvenuto nella stazione ferroviaria è anormale ancora più oggi in termini di di allarmi non è possibile

Che avvengano C di questo genere e quindi la nostra però dobbiamo arrivare a fare anche disobbedienza civile Francesco te lo dico con chiarezza perché la il non ascolto Quindi alcune sono vertenze alcune Altre avvengono come hai detto tu con delle possono avvenire con alleanze fra comuni perché negli spazi che hanno Intanto andiamo

Avanti dei comuni che hanno viva e Dio dei ragazzi e delle ragazze Capaci nell’amministrazione che sono in grado di farlo che hanno la la la testa che hanno una buona direzione lo possono fare che da un’altra parte sarà un’alleanza loro cioè è una geometria in questa fase è una geometria variabile

Questa è la mia sensazione e e credo che se la pensi diciamo la pensiamo detto cò detto cò dire oggi e così richiudo su quella perché la Non vorrei che nascesse il dubbio me l’hai fatto venire in mente tu dalla tua battuta che potesse nascere il dubbio che quello dell’assunzione di

600.000 e la condizione sin qua non Sen No non ci muoviamo non è questo è per farvi vedere quanto grave sia la mancanza di tutti i partiti nel loro individuare in questo che è l’ostacolo primario all’avanzamento del paese e che suonerebbe a masse di giovani e io

Continuo a domandarmi chiedo io a voi ma perché Ma perché Ma perché noi stiamo assumendo alla chetichella questi che noi li stiamo assumendo com questi 600.000 il governo ha appena deciso una cosa che se c’è sono degli Imprenditori in sala saltano se ci sono dei buoni amministratori pubblici saltano se c’è

Persone di buon senso saltano quindi penso che saltiamo tutti Cioè han deciso che possiamo assumere nella pa senza alcuna contatto e prova orale ma non si è visto sulla terra che si prende una persona per dei compiti e non l’ho messa alla prova guardandone negli occhi Certo che facendolo potrei favorire

Una persona una donna non esiste non esiste in privato nel sociale nessuno al mondo assume una persona senza senza metterla alla prova Allora questo è talmente clamoroso e noi stiamo assumendo centinaia e migliaia di giovani Abbiamo appena assunto nel sud per cercare di di 2000 e altri Altri

3200 con questa modalità per questo ve la voglio dire perché questa è è quasi un’avvertenza più che non è è un’avvertenza forte e forse potremmo convincere un partito a farla sua magari a quel punto diranno che quel partito dice cose concrete Sì velocissima anch’io diciamo due cose uno la seconda Vorrei aprire

Una Pandora box Se mi permetti che poi lasciamo lì no la prima cosa che mi viene da dire e la ridico perché l’ho già detta monitoraggio dal basso degli investimenti pubblici che stanno avvenendo in questo paese col pnrr Ma anche in Europa Cioè secondo me veramente non ci possiamo permettere che

Non sappiamo come cittadini non abbiamo alcuna trasparenza e alcun conto su come come e dove vengono spesi i soldi i nostri soldi io questo lo trovo alienante quasi perché come facciamo effettivamente a essere partecipi ad avere un dibattito pubblico informato se non saamo questi miliardi di euro dove vanno per cosa Come vengono

Spesi Come progrediscono si può avere un po’ di trasparenza su come vengono spesi i fondi pubblici altra vertenza Ma anche in Europa Fabrizio perché io ti voglio dire e anche sul digitale perché dobbiamo iniziare a chiedere cioè quando ci dicono i vostri dati l’identità digitale i pagamenti digitali ma bisogna

Iniziare a dire che devono essere infrastrutture pubbliche che l’Europa non è possibile che ci parla di sovranità tecnologica e autonomia strategica però poi se io vado a vedere come vengono spesi soldi Amazon Google le grosse multinazionali americane cinesi non sappiamo bene No perché non è possibile Cioè dobbiamo iniziare a

Sapere a informarci a chiedere conto di come vengono spese le risorse pubbliche gli investimenti pubblici dove vanno i soldi forse mi sai rispondere su questo Ma io direi cioè il il un grosso fondo per il le infrastrutture pubbliche digitali è necessario io lo proporrò anche al gruppo socialista al Parlamento

Europeo che diventi una battaglia della prossima commissione Noi abbiamo bisogno di riappropriarci di queste infrastrutture critiche Ma ripeto se non sappiamo come Stiamo spendendo i miliardi in circolazione per le due transizioni Ma di cosa parliamo è veramente un po’ quindi ecco un controllo dal basso è necessario e la forma per per farlo

Disobbedienza civile trasparenza andare in Parlamento Non lo so però bisognerebbe metterli in campo e la seconda cosa Pandora box se mi consenti e poi magari Fabrizio vuole rispondere i media Forse perché siedo nel consiglio di amministrazione della RAI l’hai detto all’inizio quindi non mi posso esimere

Ma non si può mica vedere che abbiamo una situazione per cui i vari elon mosk Jeff Bos eccetera i i padroni del no del giga capitalismo come Li ha definiti staglianò che è qui domani ci controllano tutte le infrastrutture digitali e i media pubblici sono controllati dallo stato come in

Ungheria Ma insomma Dove sono i media indipendenti Dov’è la gestione del pubblico al servizio delle persone dei cittadini Dove sono i media indipendenti perché Fabrizio se non abbiamo comunicazione Cioè se sui giornali nelle televisioni non si parla di questi temi Ma come facciamo ad arrivare alle persone cioè Quali sono i canali di

Comunicazione dei cittadini al servizio dei cittadini oggi quali quindi questo secondo me è un grosso tema Cioè quello di riproporre il controllo Democratico della sfera pubblica sia dei media che appunto delle cose di cui abbiamo parlato oggi Grazie per aver sollevato questo tema che per noi è molto importante non

So se vuole aggiungere due batt no no mi sembra che come chiosa avrei solo no ve la dico che noi abbiamo perso una battaglia bisogna raccontare le battaglie perse abbiamo perso una battaglia grossa sul monitoraggio non non sui media sui media sui media non ci abbiamo neanche provato no non ci

Abbiamo neanche provato cioè diciamo il silenziatore è un punto giusto su sul monitoraggio abbiamo perso perché ovviamente il forum aveva una grossa competenza anche derivante Dall’esperienza di alcuni di noi che hanno costruito con con delle comunità quando erano amministratori pubblici dei sistemi di monitoraggio sui fondi come condizione abbiamo costruiti abbiamo

Fatto delle scuole abbiamo dato i dati delle scuole cioè sappiamo che si può fare Abbiamo anche abbiamo anche i miei non io perché io non ne capisco niente i miei quando io governava quando ho fatto il Ministro della Repubblica questo non posso non dirlo i miei han vinto han

Vinto a livello internazionale gli ha dato il premio Obama perché hanno vinto il premio per il miglior sistema di monitoraggio al mondo che si chiama Open coesione che è a tutto or esistente se non è stato demolito non è certo per via dei governi che si sono succeduti che

L’avrebbero demolito che non hanno mai capito a cosa serviva Ma perché per la coraggio straordinario delle persone che avevo lavorato con me che sono rimaste nell’amministrazione Questa è l’Italia Eh Questo è l’atteggiamento del paese nei confronti dei sistemi di monitoraggio e di valutazione un paese

Che ha non dove la numerasi è non esiste Dove esiste una ritrosia a guardare i dati una non capacità di farlo e quando noi noi prima abbiamo chiesto come Forum al governo con poi abbiamo chiesto al governo successivo Poi abbiamo chiesto draghi è stato ancora più sordo di tutti

Gli altri che non hanno costruito un sistema di monitoraggio sistema di monitoraggio costruito per il pnrr non è raccontabile un passo indietro a 30 anni fa di quello che si potrebbe fare noi Ci affidiamo per sapere qualcosa a un’organizzazione sociale che è Open Police che è una fondazione per cui se

Volete sapere qualcosa è la fondazione Open Police ma devo dire la verità questo ce lo guardiamo Quanti di voi fan parte quando Noi abbiam abbiam detto quello che hai detto tu Francesca non ce l’abbiamo fatta a convincere i governi perché non lo sanno fare non lo vogliono fare vediamo di costruirla noi di

Pretenderla abbiamo tentato di aprire una vertenza abbiamo anche costruito un osservatorio per il monitoraggio con organizzazione di cittadinanza non ci siamo riusciti perché il livello di abitudine competenza che questo che abbiamo anche come cittadini anche come organizzazioni sociali a esercitare la funzione di monitoraggio è scarso e

Quindi non l’ha fatto il Parlamento che è la cosa più grave perché il luogo appropri era il Parlamento che doveva pretendere Ma pensate che siamo in un paese in cui il paese il Parlamento non ha neanche capito come è stato modificato il pnrr quindi il tema del monitoraggio è

Un tema fondamentale è un tema dove però il nostro paese Sconta una una un vizio di fondo che è la nostra scarsa anche delle organizzazioni sociali anche delle migliori imprese sociali cooperative che come dire è un paese che non è abituato a fare i conti quelli veri non solo i

Conti di bilancio a fare i conti sugli effetti sugli outcome su cosa è successo davvero ma quella cosa è servita Ma quell’edificio è stato usato da qualcuno ho speso dei soldi per un’infrastruttura la usa qualcuno come ha migliorato la qualità della vita delle persone quello che in battaglie tanti anni fatte in

Europa chiamavamo outcome e output perché E questo rivela qualcosa su noi italiani la parola in lingua inglese sono distinte outcome vuol dire risultato sulla mia vita su wellbeing sullo star bene delle persone output vuol dire che hai erogato 9 ore di formazione costruito un edificio da noi

Si chiama risultato e ci dice qualcosa sulla nostra non abitudine non capacità e non attrezzatura verificare se le cose se i soldi che spendiamo Non solo sono spesi ma se sono serviti a qualcosa Grazie a Francesca Bria grazie a Fran Fabrizio barca e grazie a tutti voi per l’attenzione buona serata

Fabrizio Barca, Francesca Bria – Le due transizioni: quale paradigma di sviluppo?

L’incontro si è svolto domenica 8 ottobre all’edizione 2023 del Festival “Dialoghi di Pandora Rivista”, dal titolo “Quale sviluppo? Scegliere l’orizzonte”.

Guarda anche:
– Fabrizio Barca al videopodcast di Pandora Rivista: https://www.youtube.com/watch?v=IypDgsXYWLo
– Un contributo di Francesca Bria su patto sociale, sovranità digitale e transizione ecologica: https://www.pandorarivista.it/articoli/un-patto-sociale-verde-e-digitale-per-la-sovranita-tecnologica/
– Un dialogo tra Fabrizio Barca ed Elena Esposito su algoritmi, comunicazione e complessità: https://www.youtube.com/watch?v=ENBeobwz4p8

Per approfondire: https://www.pandorarivista.it
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