Focus economia del 07/03/2024

Bce: per il taglio dei tassi appuntamento a giugno

Appuntamento a giugno. Tassi invariati, come previsto, nella riunione di marzo; e quasi certamente anche in quella di aprile. La Banca centrale europea ha mantenuto al 4,50% il tasso di riferimento e al 4% il tasso sui depositi delle aziende di credito (e al 4,75% il tasso di emergenza). È la quarta pausa nel ciclo di dieci rialzi consecutivi cominciato a luglio 2022, mentre l’auspicato taglio dei tassi è stato rimandato ai prossimi mesi. La decisione è stata unanime e l’ipotesi di un taglio non è stata discussa, anche se si è iniziato a delineare, ha spiegato in conferenza stampa la presidente Christine Lagarde, una riduzione dell’orientamento restrittivo nel caso arrivino sufficienti informazioni che rafforzino la fiducia dei banchieri centrali. Ad aprile, ha aggiunto, i nuovi dati saranno ancora troppo pochi per prendere una decisione, ma a giugno saranno molti di più. Il commento Donato Masciandaro, docente politiche monetarie università Bocconi, editorialista de Il Sole 24 Ore.

Tim crolla in borsa

Tim scivola in Borsa all’indomani della presentazione del piano industriale, il primo senza più la rete e con il debito in calo anche se gli obiettivi sembrano aver deluso il mercato.
Facciamo il punto con Chiara Di Cristofaro di Radiocor Il Sole 24 ORE

Tesla, Apple e Google. Tra le “magnifiche 7” in tre perdono colpi

Microsoft, Apple, Nvidia, Amazon, Google (Alphabet), Meta e Tesla. Le chiamano “magnifiche 7”. Valgono più della somma del prodotto interno lordo di Giappone, Germania e Regno Unito e nonostante siano delle imprese gigantesche riescono a mantenere elevati tassi di crescita nel tempo, come sono più abituate a fare le start-up promettenti. In questo primo scorcio del 2024 però qualcuna sta dando al mercato segnali contrastanti, come scrive oggi Vito Lops su Il Sole 24 Ore. Ci colleghiamo proprio con lui

Assolombarda: l’export insidiato dalle crisi globali. Intanto la Francia diventa il primo Paese di sbocco

La Germania è in recessione (nel 2023 chiude con un PIL -0,3% e registra attese deboli per il 2024 con un PIL +0,3% secondo la Commissione Europea). Assolombarda nei primi nove mesi del 2023 ha rilevato – nel perimetro delle imprese associate – il sorpasso da parte della Francia per quanto riguarda l’export. La Francia rappresenta ora il nostro primo mercato estero, dopo anni di primato tedesco: l’export di Milano, Lodi, Monza Brianza e Pavia è stato di 5,3 miliardi di euro verso la Francia e di 5,2 miliardi verso la Germania.
Ci colleghiamo con Alessandro Spada, presidente di Assolombarda.

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