Convegno 17 e 18 febbraio 2024 a Bologna – 1 sessione
Eccoci qua allora vedevo già un po’ di impazienza online, in sala siete Siete un po’ più pazienti invece online già fremevano. Ci siamo, diamo il via ufficialmente a questo convegno che abbiamo così fortemente voluto come Rete Emergenza climatica ambientale Emilia-Romagna,
Come Osservatorio Urbano Bologna e come diritti alla città…. (manca parte della diretta) come allora che sull’ambiente le politiche sul clima soprattutto sull’ambiente si differenziasse da quelle dei 4 anni precedenti perché c’era bisogno di una svolta un po’ più drastica su sul nostro
Futuro come in termini di salute, in termini di di sopravvivenza (la potremmo definire già così), da lì è nato un percorso che ha portato ad aggregarsi tante e tante associazioni fino ad arrivare a a un percorso molto importante per noi, che è stato quello prima di tutto di essere
Coinvolti dalla dalla Regione in un tentativo di firmare il patto per il lavoro e per il clima, che noi abbiamo rifiutato di firmare, abbiamo scritto un nostro patto “per il clima e per il lavoro” in cui abbiamo dato delle indicazioni molto precise su quale dovesse essere la linea
Da seguire, il cammino da intraprendere, abbiamo scritto una quantità di documenti, di osservazioni al patto per il lavoro e per il clima che sono rimaste ,diciamo, lettera morta per la maggior parte e siamo arrivati fino alla scrittura di quattro proposte di legge
Di iniziativa Popolare che con tanto lavoro, tanta fatica però hanno raggiunto 7.000 firme quindi ben oltre le 5000 richieste, in questo momento siamo in attesa ancora paziente – per poco – che queste queste leggi vengano discusse in assemblea, però noi non ci siamo mai fermati nonostante, diciamo,
Abbiamo avuto più volte la dimostrazione che la nostra partecipazione non fosse così gradita e così auspicata In realtà noi continuiamo ad andare avanti e continuiamo sia nel tentativo di interloquire con le istituzioni ma anche nella nella lotta affinché Comunque nonostante
Non Siamo coinvolti nelle nelle fasi consultive nelle decisioni prese dalla regione però che la nostra voce venga ascoltata per questo Noi abbiamo un un certo numero di esperti al nostro interno che si occupano della della ricerca e del, insomma della divulgazione di
Dati e di informazioni ma abbiamo voluto dare un respiro un pochettino più ampio quindi oggi abbiamo degli Dei relatori di altissimo livello che ci parleranno di di questo modello emiliano romagnolo che è sbandierato e promosso come un modello vincente soprattutto perché si prende
Sempre in considerazione l’aspetto economico Eh ma così vero che l’economia è così Favorita da questo modello in Italia nel mondo ma soprattutto in Emilia-Romagna oggi parliamo di Emilia-Romagna allora Io inizierei subito col presentare i relatori e poi Chi vorrà maggiori informazioni
Sulla rete può sempre Fermarsi con noi E insomma chiederci tutto quello che vuole Noi abbiamo un sito Poi promuoveremo magari a fine a fine convegno Io voglio partire partire subito con i relatori perché sono loro i protagonisti di oggi allora vi presento Alfonso Gianni che
Collabora con diverse riviste ed è codirettore di alternative per il socialismo ha scritto diversi libri e oggi appunto ci introduce questo capitale globale dimensioni regionali Ringraziando per l’invito a questo a questo convegno Io naturalmente Mi terrò sulle Generali non essendo un esperto di questioni Emiliano romagnole volevo iniziare dicendo semplicemente che ho messo
Sul mio profilo Facebook la locandina del convegno che mi aveva inviato il mio amico Corrado Oddi e ci sono stati molti molti High like questo lo dico per perché è merito degli organizzatori ovviamente ma c’è stato anche un commento di Un economista economista accademico quindi
Vero non artisanale come sottoscritto il quale m’ha detto Ma guarda che il problema non è la crisi del neoliberismo del capitalismo La crisi è quella della sinistra che non sa più che cosa dire Purtroppo questo economista coglieva una parte della verità rispetto alla crisi della sinistra e
Dico subito che però la crisi del neoliberismo c’è profonda cercherò di dimostrarla Ma certamente non è purtroppo una crisi definitiva il sistema capitalista è stato definito da un famoso studioso di storia economica come quel sistema che può essere descritto come quello che passa
Da una crisi all’altra e purtroppo è lui stesso che queste crisi le vuole risolvere e ci riesce almeno finora Tuttavia e questa è la novità l’intervallo tra una crisi e l’altra si è negli ultimi decenni di molto accorciato e le cause di questa crisi sono diventate molteplici
E diversificate faticosa è la ripresa e non uniforme proprio due giorni fa la Commissione Europea ha rivisto al ribasso tutte le proprie previsioni fatte da poco sulla crescita a causa della straordinaria debolezza dell’economia tedesca si trova tra stagnazione e recessione
Più sul secondo versante che sul primo e della instabilità della scena internazionale dominata da due guerre che potrebbero avere conseguenze ancora più tragiche inimmaginabili qualora l’uso paventato dell’Arma Nule are divenisse reale nel frattempo anche la Gran Bretagna si trova
In una condizione di recessione tecnica cioè Due trimestri di fila in negativo la brexit non le ha portato fortuna e anche il Giappone è entrato in recessione in questi alla fine di questi due ultimi trimestri si trova meglio la condizione degli Stati Uniti d’America perché
Lì è stata condotta una politica monetaria da parte della Fed più avvertita e vi sono stati anche degli interventi massicci di sostegno portati avanti dal tanto vituperato biden malgrado L’opposizione dei repubblicani come ha osservato Paul grug Man nell’editoriale del New
York Times di 3 giorni fa nel frattempo il segretario della NATO stolberg è il caso di dire nomen omen ha detto che bisogna costruire un’economia di guerra che l’intensificazione della produzione di armi ha affermato Testualmente non aiuterà solo l’Ucraina ma anche la nato con
La creazione di posti di lavoro di qualità come qui in Bavaria parlava in Bavaria dove saranno costruiti i missili Patriot il neoliberismo in crisi commento io ricorre a quello che fu chiamato kinesismed da parte del pubblico come volano per L’economia privata basterebbe questa
Considerazione per dimostrare appunto la crisi del neoliberismo Intanto i dati ci parlano di una crisi economica che non si risolve almeno nel continente europeo mentre il rallentamento e lo stesso calo dell’inflazione aumentano il debito del nostro paese Arriv al 14% e la riforma del
Patto di stabilità che si sta preparando nella Ue non ci porterà alcun sollievo Specialmente se connessa con l’introduzione Del Mes cui prima o poi il nostro paese accederà per cui una manovra correttiva di bilancio non è più soltanto una vaga ipotesi così come l’ingresso
Del nostro paese in una procedura di infrazione per lo sforamento del deficit del rapporto tra il deficit e il Pil attualmente a 5,3% la crisi economico-finanziaria della fine degli anni 10 e la crisi della pandemia con le sue conseguenze le guerre che hanno strappato le catene del valore e
Interrotto le vie del commercio mondiale segnano quindi la crisi della globalizzazione per come l’avevamo conosciuta Facciamo un passo indietro per connetterci meglio all’argomento di questo nostro convegno uno dei più grandi economisti del secolo scorso John minar keenes conclude la sua famosa opera sulla teoria generale dell’occupazione dell’interesse della moneta
Con queste famose parole gli uomini del fare che si considerano del tutto esenti da ogni influenza intellettuale Sono generalmente schiavi di qualche defunto economista i pazzi al potere che odono voci nell’aria distillano le loro farneticazioni attingendo a qualche scribacchino accademico di
Pochi anni addietro sono parole scritte Nella seconda metà degli anni 30 la teoria generale esce Nel febbraio del 1936 Eppure ci sembrano attualissime soprattutto nella possibilità di accostarle in modo assolutamente appropriato a personaggi e ad Elite che oggi popolano questo
Nostro mondo malato per le questioni che tratteranno chi ne sa più di me in questo convegno la previsione che inesi Anna trova un’ennesima conferma a metà degli anni 90 del secolo scorso Ovviamente esce un libro importante anche se a suo tempo trascurato di un autorevole
Dirigente della mckinsey forse la maggiore società internazionale di consulenza manageriale kenichi omae un giapponese in italiano Il libro è stato editato con il titolo significativo la fine dello Stato nazione l’emergere delle economie regionali in esso l’autore dopo aver analizzato la crisi e
La decadenza della democrazia liberale delle sue forme di governance definisce lo Stato nazione una unità organizzativa Inn naturale e contrappone adesso le aree omogenee di business che possono essere formate da più regioni all’interno di una stessa dimensione statuale o travalicare
Fino a creare degli Stati regione che ridisegnano territori e confini cita quali esemplificazioni Hong Kong e la striscia Adessa adiacente della Cina meridionale la regione di cansa attorno a Osaka e la catalogna ma non manca di prestare attenzione al caso italiano Testualmente scrive
Che senso ha pensare all’Italia come a un’entità economica coerente all’interno della Ue non c’è un’Italia media esistono invece un Nord industriale e un Sud rurale che differiscono profondamente in ciò che sono in grado di dare e in ciò di cui hanno necessità Beh come non vedere
In queste parole degli anni 90 il background culturale di tutti i processi scissionisti che sono intervenuti nel contesto europeo negli anni successivi di cui il progetto di autonomia differenziata portata avanti dal governo meloni con il particolare protagonismo della lega e dei
Suoi presidenti di regione e solo l’ultimo esempio per dirla con keines i pazzi al potere attingono alle idee non solo predittive ma performanti di qualche economista di alcuni illustri a dietro solo che in questo caso non si tratta di uno scribacchino ma di un manager stimato nel
Suo ambiente di un agente del capitale globale Per dirla con antiche parole marxiane la fase montante della globalizzazione capitalistica cominciata negli anni 80 ha seguito esattamente questo percorso prima ha svuotato e cambiato il ruolo dello stato trasformandola in un facilitatore e in
Un allocator di investimenti delle multinazionali Poi ne ha messo in discussione l’unità attraverso un processo di disgregazione che ridisegna i suoi punti di forza nelle cosiddette aree di produzione e di business così che diverse regioni del nord del nostro paese sono diventate parti di un
Sistema produttivo allargato che ha i suoi centri decisionali altrove ed è il caso dell’Emilia Romagna snodo importante dal punto di vista della produzione materiale dell’articolazione del sistema dell’automotive tedesco il che ha creato un modello di sviluppo economico molto lontano e
Diverso da quello che due famosi ricercatori americani a metà degli anni 80 p and Sable studiarono parlando di una nuova dimensione industriale anzi di una nuova rivoluzione industriale che avrebbero voluto instaurare persino negli Stati Uniti d’America quel sistema era fondato sull’estrema vitalità e capacità di flessibilità dei distretti industri favoriti
Diciamolo anche da una bassa conflittualità sindacale per usare un eufemismo un sistema che si intrac cava con il pubblico con la proprietà pubblica delle Infrastrutture con le venature reali che tenevano insieme la società civile con quella economica senza per questo cancellarne le
Matrici di classe ma in qualche modo attenuandone i contrasti un sistema che si intrecciava con la dimensione locale che da essa era sostenuto e che a sua volta essa Esso sosteneva direi di più motivava il municipalismo ma un municipalismo inclusivo capace di mettere a valore competenze
E saper fare assai più del regionalismo era la dimensione reale di riferimento ciò a cui abbiamo assistito ha travolto questi modelli virtuosi compreso quello Emiliano ed è stato il passaggio dal municipalismo al mercato l’assorbimento delle produzioni di eccellenza entro le catene
Del valore internazionale dominate Dal capitale finanziario o dal finanz capitalismo secondo la felice definizione di Luciano Gallino che mette appunto L’accento sul carattere finanziario del moderno sistema per capire le ragioni di questa involuzione di questo volgimento non ci si può fermare all’analisi per quanto utilissima del territorio locale e neppure di quello Nazionale
Bisogna guardare ai movimenti del capitale globale La globalizzazione che abbiamo conosciuto e cercato di contrastare nei suoi affetti perversi ha ora prodotto una crisi che ne ha messo in discussione alcuni suoi presupposti essenziali che invece erano stati a suo tempo i fattori
Propulsivi nella sua fase vincente negli ultimi due decenni del secolo scorso e nei primi anni del nuovo millennio quali sono questi presupposti ciò che distingueva veramente questa fase della globalizzazione da altre perché non era di per sé una novità già Marx sia nel Manifesto del
Partito Comunista che nei grundriss che nel capitale ci raccontava che lo scavalcamento delle frontiere e l’uniformazione del mondo al proprio modello era nel DNA del capitalismo e della borghesia Ebbene il nocciolo di quella globalizzazione partita diciamo così negli anni 80 era la decentralizzazione produttiva ovvero un gigantesco processo di centralizzazione senza
Concentrazione usando qui una felice definizione di Riccardo Bellofiore ossia un comando del capitale centralizzato ma con unità produttive connesse in rete lungo filiere transnazionali è in grado di sfruttare l’offerta di lavoro mondiale per rompere la resistenza della classe operaia dei
Paesi del centro capitalistico tale processo ha necessitato e a sua volta contribuito ad ampliare quella sussunzione reale del lavoro alla Finanza e al meccanismo del debito necessaria per sopportare alla carenza di domanda derivante dai bassi salari praticati Nelle società capitalisticamente mature queste due armi la con centralizzazione senza concentrazione e la finanziarizzazione
Del sistema capitalistico queste due armi prima hanno dato vita a una crescita drogata anche se reale poi hanno determinato il ritorno della instabilità e la crisi di quel modello dal quale non si esce se non si affrontano i nodi decisivi e costitutivi del sistema capitalista
Ovvero che cosa per chi e come si lavora Siamo di fronte a una significativa contrazione del processo di delocalizzazione e di articolazione delle strutture produttive guidate dalle grandi multinazionali Trump e i suoi epigoni sono stati preceduti da processi reali e materiali che loro
Stessi poi hanno contribuito ad amplificare già nei 5 anni che precedevano il 2007 inizio della grande crisi inizio Almeno negli Stati Uniti d’America della grande crisi economica e finanziaria i profitti delle multinazionali erano scesi del 25% su questo ragionava l’economist in
Un articolo importante di fine gennaio del 2017 la quota dei profiti globali rappresentata dalle multinazionali era sceso in 10 anni dal 35 al 30% diversi sono i motivi e non li possiamo esaminare tutti che hanno determinato questa situazione e i processi di reshoring ovvero di ritorno in patria
Delle produzioni in precedenza delocalizzate Ben prima della più recente sfil atura delle catene delle forniture e della formazione del valore Fra Questi Certamente vi è stata la rilevante diminuzione della possibilità di arbitraggio fiscale con le amministrazioni locali e per converso l’incremento di diritti e di salari dei lavoratori in quelle zone considerate un
Tempo Fabbrica del mondo faccio riferimento ovviamente alla Cina e non solo nonché anche a contato la migliore adattabilità delle imprese locali alle esigenze di consumo delle popolazioni Senza scomodare qui le teorie sulla caduta tendenziale del saggio di profitto e le complicate discussioni che questa teoria comporta si può dire tranquillamente che la profittabilità
Degli investimenti all’estero in impianti fissi e in lavoro umano dipendente e costante sono da tempo diminuite ma attenzione la crisi di profittabilità del capitalismo manifatturiero non comporta affatto che l’impresa capitalistica abbia smesso di di espandersi spazialmente solo che vengono avanti nuove figure slegate almeno in gran parte da investimenti fissi nei territori
E che si avvalgono prevalentemente di lavoro precario o di finto lavoro indipendente anche l’ultima direttiva dell’Unione europea che sembrava rispondere alle esigenze dei Riders di essere considerate lavoratori dipendenti e non indipendenti è stata nei giornali di oggi lo trovate Travolta dall’opposizione di alcuni paesi europei si tratta ad esempio stesso tempo
Le richieste di materie prime speciali se non di terre rare indispensabili ai processi di digitalizzazione dell’Economia delle informazione eella comunicazione e di una finta transizione ecologica riportano in Auge con ben altro potenziale tecnologico il vecchio capitalismo delle miniere che abbiamo ribattezzato capitalismo estrattivo il capitalismo Dunque è
Capace di mutazioni protei di un vero e proprio poliformismo dinamico capace di una produzione sistemica e sistematica di differenziazione Geo istituzionale di costruzione di sedi decisionali sul piano economico politico e fin anche giuridico estranei tanto alle Vecchie statualità lo Stato
Nazione sia le nuove dimensioni di governance sovrannazionale Come è la stessa Unione Europea i vecchi confini sono saltati e vengono ridefiniti secondo omogeneità basate su questo tipo di sviluppo economico non inclusive ma escludenti cui è funzionale la guerra come dimensione sempre più dominante della politica internazionale non sfuggono a questo ruolo due
Principali focolai di guerra quello Russo ucraino e quello israelo-palestinese tra le 60 Guerre in atto nel mondo che hanno fatto parlare Papa Francesco di una guerra mondiale a pezzetti In questo quadro in conclusione ha ancora senso la resistenza nel territorio a questi processi
Distruttivi avanzati dalle azioni del capitale globale ha senso costruire esperienze di vita economica alternativa a quella dominata dalla finanza e dallo sfruttamento di forza lavoro manuale intellettuale e della natura la risposta è positiva Anzi è indispensabile perché il popolo non è un’astrazione e non deve diventare un semplice concetto politico populista ma il
Popolo sono le persone e le persone vivono nei territori non c’è alternativa al loro protagonismo ma questo non significa confondere un moderno municipalismo con il concetto di comunità ovvero avere una concezione statica e difensiva in ultima analisi regressiva del municipalismo
Stesso al contrario bisogna che tra i territori su scala sovranazionale non solo Nazionale si crei una comunicazione di esperienze e di lotte contro il capitale globale nelle sue multiformi versioni l’Europa offre questo spazio e Sarebbe bello se le prossime elezioni europee fossero
Attraversate da un dibattito di questa natura ma forse sono troppo ottimista nell’ augurarmi pure in conclusione a un agli anni 30 del secolo scorso ma con un altro autore scriveva Antonio gramci nel 32-33 nel carcere in cui era recluso una frase che io considero seminale diceva grams e chiudo esiste
Oggi una coscienza culturale Europea ed esiste una serie di manifestazioni di intellettuali e di uomini politici che sostengono la necessità di un’unione Europea si può anche dire che il processo storico tende a questa unione e che esistono molte forze materiali che solo in
Questa unione possono svilupparsi se fra X anni Questa unione sarà realizzata la parola nazionalismo avrà lo stesso valore archeologico che l’attuale municipalismo dai quaderni del carcere quaderno 6 1930 32 miscellanea si intende che per municipalismo gansi Allora intendeva per l’appunto una dimensione ristretta e chiusa della vita politica sociale ed economica per
Un municipalismo noi oggi rilancio intendiamo invece una visione aperta in primo luogo ai processi migratori collegata con altre realtà indipendentemente dalla loro collocazione Nazionale in cui vita economica culturale e lotta politica trovino un loro e un loro rinnovato senso [Applauso] Grazie grazie mille
Assolutamente fondamentale questo primo intervento Allora non l’ho ricordato prima i relatori hanno a disposizione 15 minuti ciascuno A me toccherà l’ingrato compito di di richiamare un pochettino all nel momento in cui insomma i 15 minuti si avvicinano Quindi adesso do la parola senza
Perdere altro tempo a il secondo relatore che è Marco Bersani di attac Italia intervento dal titolo finanziar finanziarizzazione dell’Economia e del modello emiliano romagnolo Ah vè intanto Ciao a tutte e tutti Grazie dell’invito nonost il cognome Io non sono emiliano romagnolo o meglio mio padre era Piacentino mia mamma era di Ravenna
Quindi diciamo le origini sono quelle non c’è parentela con e parto anch’io da no intanto parto da una notizia il modello Emiliano è morto possiamo dirlo possiamo senza o meglio sopravvive solo in qualche allucinazione che è rimasta nella classe politica regionale e in molti
Sindaci diciamo cioè un’idea di continuare a pensare che il modello Romagnolo è eterno il modello Emiliano eterno e che è in grado di governare i processi Io credo che non sia così ehm parto anche qui da anch’io da una frase di grami per dire secondo me dove ci troviamo
Gramsi dice a un certo punto il vecchio è morto il nuovo deve ancora nascere e tra la morte del vecchio e il nuovo che deve nascere si generano i mostri Ecco io penso che noi siamo in questa
Fase di transizione che non sappiamo quanto quanto può durare E che cosa è morto in parte l’ha già detto chi mi ha preceduto Secondo me siamo alla fine di un ciclo del capitalismo che è quello basato sulla finanziarizzazione come cifra fondamentale è legata alla globalizzazione
Dei mercati le plurime crisi in cui siamo immersi crisi economico-finanziaria crisi climatica crisi sociale e della cura crisi Democratica ci dicono che questo modello non riesce a risolvere nessuno dei problemi che esso stesso crea e quindi siamo dentro una fase di
Transizione e e io credo che la questione della guerra guerra non solo come guerra combattuta ma cultura della guerra economia della guerra sia esattamente il modo attraverso il quale si sta si sta preparando dal loro punto di vista un nuovo ciclo di accumulazione capitalistica
Che sarà più fondato sul capitalismo digitale e anche su una lettura o una narrazione che ci stanno raccontando della transizione ecologica e cioè la transizione ecologica è uno degli elementi fondamentali e il problema è che lettura se ne dà la lettura che stanno cercando di far
Passare è che sarà ancora il mercato a risolvere il mercato l’innovazione tecnologica a risolvere la crisi climatica dentro questo diciamo fine del modello basato sulla finanziarizzazione il modello Emiliano è stato asfaltato ed è morto e sepolto il modello se il modello Emiliano lo schematicamente
Lo basiamo su tre elementi uno una capacità produttiva basata sulla piccola media impresa efficiente istituzioni pubbliche con un ruolo molto preciso di indirizzo di con un protagonismo importante e una partecipazione sociale elevata direi che tutti e tre Questi elementi sono letteralmente scomparsi sono
Scomparsi perché perché la fase della finanziarizzazione ha travolto non solo l’economia globale e quindi anche quella del modello Emiliano ma ha travolto il ruolo delle istituzioni e ha modificato travolto la società oggi le istituzioni pubbliche ragionano con la cultura privatistica oggi le le istituzioni pubbliche ragionano in termini aziendali Cioè
Ha vinto quel modello e quando sentiamo il famoso partenariato pubblico privato e oramai abbiamo capito che cosa significa No nonostante qualcuno continui a dire che è di nuovo il governo del pubblico che indirizza il privato noi sappiamo perfettamente che vuol
Dire esattamente il contrario cioè la messa a disposizione della ricchezza pubblica ma anche della struttura burocratica pubblica il servizio di interessi di tipo privatistico al punto che una multiutility che imperversa diciamo nella parte Emiliana Iren multiutility dei servizi
Sta trattando con Black Rock che è uno dei tre più grandi fondi finanziari mondiali l’ingresso di Black Rock all’interno del capitale sociale quindi Black Rock gestirà in particolare tutta la la vicenda del gas ora pensare che se Black Rock tanto per darvi l’idea Black Rock fa parte
Dei cioè i tre più grossi fondi finanziari mondiali che stanno dentro i capitali sociali sia della vecchia economia quella fossile exon General elettric eccetera eccetera sia della cosiddetta nuova nuova economia cioè tutti le grandi multinazionali digitali ora pensare che
I sindaci di Parma Piacenza di e poi insomma Liguria e Piemonte indirizzano Black Rock diciamo gli psichiatri chiamerebbero delirio di onnipotenza no Ecco io penso che un po’ tutto il modello Emiliano abbia prodotto nell’elite questo delirio di onnipotenza per fare veloce
Perché siamo in tanti e sicuramente molto anche molto più interessanti eh Faccio tre esempi ehm che danno l’idea sono crisi industriali no Una è la ex magnetimarelli l’altra è la Perla e poi l’ultima Diciamo che non è ancora completata ma diciamo un’acquisizione una fusione tra
Le imprese di di packaging quindi ima Emiliana con l’americana Non mi ricordo come si chiama esattamente Pro promac allora che è successo alla magnetimarelli la magnetimarelli anche qui Stiamo attenti alla narrazione perché raccontano come la gkn in Toscana raccontano che le aziende chiudono
Perché c’è la transizione ecologica Guardate questo tranello ce lo troveremo davanti sempre no pensate anche alla protesta dei trattori no che ovviamente aveva moltissime ragioni ma è stata sapiente qui quando Alfonso Gianni diceva il problema è che non c’è la sinistra
Lo si sperimenta No una protesta corretta e giusta come quella dei degli agricoltori che viene dirottata e finisce per abbattere anche il timido Green New Deal dell’Unione Europea no ecco anche le crisi industriali ce le stanno raccontando come Eh bisogna fare
La transizione ecologica quindi chiudono le aziende Ma alla magnetimarelli che faceva e fa componentistiche per i motori a scoppio a parte che i processi di riconversione ecologica sono praticabili da subito in realtà quello che è successo alla magnetimarelli è esattamente il fatto che sono arrivati dei fondi finanziari e hanno preso in mano
L’azienda Peccato che i fondi finanziari che che ne dicano i seguaci del modello Emiliano non funzionano secondo quel tipo di modello no ma ragionano in termini ovviamente puramente estrattivi che viene acquistata dal fondo calsonic cuse che è un fondo giapponese ma che in realtà è
Controllato dal fondo kkr un altro dei grandi fondi internazionali per capirci è quello che sta trattando col Governo per la rete Team cosa ha fatto questo fondo intanto ha acquistato la magnetimarelli attraverso una pratica finanziaria che si chiama leverage buyout Cosa vuol dire vuol
Dire che io raccolgo fondi chiedendolo in prestito per capirci funziona così io vado da una banca e chiedo 0 ho un dollaro e chiedo $1 la banca mi dice va bene Ti darò $10 poi esco Vado alla banca
Successiva e dico che io ho $10 se ne avere 100 quella sulla base del fatto che ne ho 10 me ne dà 100 poi esco Vado alla banca successiva e dico io ho $00 me ne dà 1000 eccetera eccetera eccetera raccolgo ricchezze in prestito acquisisco in questo caso la magnetimarelli e la garanzia
Saranno i futuri profitti che la Magneti Marelli dovrebbe mettere in campo in realtà non funziona così questi fondi cosa fanno Acquisiscono aziende ristruttur curano immediatamente Poi le mettono sul mercato perché il loro problema non è ovviamente la strategia produttiva ma è
L’indice di borsa trimestrale Cioè entro tre mesi quanti profitti porto a casa e quanti dividendi per i miei azionisti Ed è esattamente quello che è successo alla magnetimarelli La Perla lì C’è stato addirittura il fatto che il fondo finanziario che che si è inserito è fatto da un filibustiere puro
Eh Nel senso che di solito i fondi sono dei Fili Fili bustier Ma vestiti bene diciamo non sembrano dei delinquenti in questo caso invece diciamo sono stati più espliciti per cui per esempio i 223 no 238 licenziamenti delle lavoratrici sono stati annunciati dal CEO l’amministratore
Delegato in collegamento dal suo jet privato con i sindacati e gli enti locali dicendo Mettetevi nei miei panni e stava su un jet privato perché lui non poteva venire a una riunione perché aveva altre cose da fare in questo caso parliamo di un’azienda che nel 2007 è stata comprata
Prima da jff partners di San Francisco che poi l’hanno venduta la Pacific Global Management con sede in Lussemburgo che poi è stata venduta al famoso fondo tenor quello attuale e il fondo tennor quindi questo filibustiere che si chiama Lars Winds è tedesco in questo caso Eh dice di
Avere investito 300 milioni e non risulta di che abbia investito alcuno neanche la minima parte di questa cifra ma che operazione ha fatto ha utilizzato il Brand cioè il logo La Perla per attirare investimenti che poi utilizzava per scommesse finanziarie attività diciamo per
Giochi sui mercati finanziari l’ultimo caso è la futura fusione fra ima che è una grossa azienda di packaging con la promac degli Stati Uniti perché Cito questo In realtà non è un per il momento un’operazione finanziaria è più un’operazione tra virgolette industriale però a
Me ha fatto sorridere leggere sulla Repubblica addirittura un esponente della Fiom che dice Finalmente esportiamo il modello Emiliano negli Stati Uniti e cioè una multinazionale americana la più grande di packaging che acquisisce una discreta azienda aend Emiliana e questo viene chiamato stiamo esportando il modello Emiliano negli Stati Uniti Allora tre conclusioni veloci
La prima il modello Emiliano è morto e sepolto Io non credo neanche che dobbiamo muoverci col torcicollo No cioè con l’idea come era come era verde la mia pianura come era bello quando quando c’era un’altra situazione perché Perché è cambiato
Tutto Allora si può ricostruire un modello Emiliano Sì si può ricostruire un modello Emiliano Basta che non si basi sulla nostalgia Basta che non si basi su la malinconia Eh come lo costruiamo un nuovo modello Emiliano Io penso che siano centrali alcune alcuni elementi primo
Non sarà possibile alcun modello Emiliano se non si fa una battaglia seria A tutto campo contro le politiche di austerità e contro la narrazione della Trappola del debito pubblico Purtroppo siamo è in campo l’approvazione del nuovo patto di stabilità che ovviamente non è
Nuovo ma ha semplicemente alcune modifiche rispetto a quello vecchio per alcuni versi ancora sono ancora più pesanti queste modifiche però se noi vogliamo restituire una centralità ai territori e ai Comuni dobbiamo sapere che non è possibile senza una battaglia diretta contro le
Politiche di austerità e contro la trappola del debito qui Vi do un unico dato per farvi capire cosa voglio dire ci devono spiegare come mai se il debito se il debito è il problema e che e quindi tutte le politiche austerità sinora applicate sono servite per ridurre il debito pubblico ci
Devono spiegare come mai negli ultimi 25 anni queste politiche sono state scaricate tutte sui comuni quando i comuni concorrono al debito pubblico Nazionale nella misura dell’ 1,5% cioè dato 100 il debito pubblico Nazionale i comuni producono l’ 1,5% nonostante questo tutte le
Politiche di austerità sono state scaricate sui comuni dicendo che servivano a ridurre il debito Secondo me servivano per mettere con le spalle al muro i comuni e costringerli a privatizzare la ricchezza collettiva beni comuni patrimonio pubblico territorio eccetera eccetera eccetera senza questo tipo di battaglia noi possiamo inventarci tutti i modelli
Emiliani che vogliamo e stiamo ragionando in termini di favole o di incubi non lo so a seconda dei punti di vista secondo elemento il modello Emiliano anche quando funzionava era un modello dal punto di vista climatico pesante questo ce lo dobbiamo dire quindi un
Nuovo modello Emiliano non può che partire dal fatto che la crisi climatica non è uno scherzo e soprattutto che non la risolverà il mercato e quindi bisogna ripensare un modello Emiliano a partire da dal fatto che la crisi climatica deve diciamo il contrasto alla
Crisi climatica deve diventare lo strumento di autogoverno e di governo dei territori e dei comuni altrimenti non c’è altra possibilità terzo elemento se è vero che che è in crisi Io credo definitivo il ciclo capitalistico della finanziarizzazione basata sulla globalizzazione la centralità dei comuni e dei territori torna ad essere un elemento fondamentale
Ma attenzione diventa un elemento fondamentale se ragioniamo come comunità dal basso ma diventa anche il target De Grandi interessi finanziari cioè l’attacco ai servizi pubblici l’attacco a ai beni comuni l’idea che i comuni devono esistere semplicemente come luoghi le comunità
Territoriali devono esistere solo come luoghi di estrazione di valore per cui ben vengano le olimpiadi anche invernali anche se non c’è la neve perché bisogna estrarre soldi benv ano le autostrade o in questo caso il cosiddetto passante che è un’autostrada di Los Angeles Perché si mette
Si mettono in circolo flussi finanziari da cui estrar valore o ben venga la turistificacion saranno attraversate da conflitti profondissimi e a quel punto dobbiamo decidere da quale parte stare Lenin diceva che chi non sta né da una parte Né dall’altra della Barricata è la Barricata Ecco
Noi dobbiamo decidere O meglio Dobbiamo cominciare a pensare che un altro modello sociale ecologico e relazionale è possibile esattamente a partire dai comuni dalle realtà territoriali che però non non devono più porsi in maniera semplicemente difensiva ma immaginare e provare a costruire
Una riprogettazione dal basso di quello che una volta forse aveva il suo profondo significato E qua si chiamava modello Emiliano forse vanno pensati più modelli però vanno ripensati dal basso a partire dalle cose dal conflitto pesante che i territori si troveranno a dover affrontare Grazie
Grazie mille a Marco Bersani ringrazio anche tutti quelli che ci hanno raggiunto a convegno iniziato e chi sta seguendo da casa quindi do subito la parola perché vi lascio anche quel minuto due diciamo rispetto ai 15 che che ci siamo imposti però ecco
Dobbiamo cercare un po’ di stare nei tempi allora adesso do la parola a Massimo Serafini che ci parla di uno sguardo ecologista sulla crisi del modello emiliano romagnolo avevo preparato un intervento scritto ma poi risultava ampiamente noioso e quindi
Provo a riassumerlo in alcuni concetti un primo tema cambiamento climatico e guerra io invito a Riflettere ognuno di noi non tanto se stare dalla parte della pace che siamo tutti quanti pacifisti ma su un tema che è questo noi ci lamentiamo che tutte le grandi Summit sul clima finiscono con
Impegni scarsamente verificabili e soprattutto che non si fanno passi avanti sulla riduzione delle emissioni tutte le cose che ci raccontiamo solitamente nei nostri convegni perché c’è un rapporto perché vinca Cioè già nel concetto che deve vincere qualcuno in Ucraina e nella guerra
Del Medio Oriente indica però Una tendenza in cui Ilo sostanzialmente viene diviso in due grandi blocchi Ah viene diviso in due grandi blocchi il blocco occidentale e il blocco sostanzialmente che sta nascendo animato dal Brasile e il BL appunto per riuscire a dare efficacia al cambiamento climatico serve un mondo
Multipolare senza un mondo multipolare non avremo mai sostanzialmente un’azione globale animata dall’onu che deve ritrovare funzioni e quindi avremo sostanzialmente una continuità delle cose che ho sentito fino adesso quel modo di rispondere la guerra fa parte di quel modo di rispondere Io credo che questo elemento sostanzialmente di battersi uno per il cessate
Il fuoco e chiudere questo capitolo che si è aperto sia in Ucraina sia in Medio Oriente E ricon sostanzialmente la possibilità di un rilancio della sede decisionale su e impegnativa su come lavorare per una riduzione globale e per per una mitigazione e adattamento
Al cambio climatico se si va avanti che ognuno fa il cavolo che vuole sostanzialmente non avremo mai un risultato concreto e misurabile del percorso che porta al alla mitigazione del cambio climatico secondo anch’io penso che il modello Emiliano sia defunto intendiamoci i modelli Emiliani
Sono due il modello che va Dal dopoguerra al 64-65 e il modello che viene egemonizzato dalla globalizzazione e dal liberismo su cui tutti quanti Bersani ci ha dato molte indicazioni in questo senso prevale la privatizzazione dei prevale la privatizzazione dei servizi prevale
Tutte le cose Qual è il modello che dura fino al 64 che è il modello egemonizzato dalle istituzioni del Movimento operaio dal PC soprattutto dell’ente locale è il modello che sostanzialmente riesce a creare un grande compromesso fra il proletariato prima agricolo e poi operaio basato sulla piccola
E media industria esportatrice che ha un vantaggio sostanzialmente da vivere a margini del triangolo industriale animatore del Mercato del Miracolo economico italiano e che sostanzialmente e questo compromesso è basato su bassi salari ma in casa si lavora in due e un ente locale
Che offre servizi sostanzialmente di assistenza all’infanzia non c’era il problema quando facevi un figlio di di non mandarlo all’asilo nido non c’era il problema di una sanità pubblica ancora più accentuata rispetto al resto del paese questo modello sostanzialmente già L’anni 70 viene messo
In crisi dal fatto che la classe operaia e e l’esperienza consigliare non accettano più di essere protagonisti di bassi salari anche se si lavora sostanzialmente anche se c’è più tendenza ad occupare e soprattutto col fatto che gli enti locali cambiano regime si va verso la
Privatizzazione dei servizi trovare un asilo nido per i propri figli diventa complicato devi cominciare a iscriverli alle all alle alle istituzioni private agli asili nido privati la sanità comincia il suo percorso sostanzialmente di crisi e di adattamento questi due modelli Mor il
Prima comincia il secondo che è stato ampiamente descritto i temi ambientali in questa regione non cominciano solo con la drammatica alluvione cominciano con la crisi del dell’Adriatico col fatto che nei paesi dove tendenzialmente i nostri concetti sono che si respira aria più buona
Che in città hanno il record dei Tumori perché l’agricoltura viene chimici zata e riempita di pesticidi Comincia col fatto sostanzialmente di una zootecnia di massa intensiva che concentra milioni di maiali e milioni di polli nella Pianura Padana e che provoca la crisi dell’Adriatico
Attraverso l’immissione di fosforo azoto e tralascio tutti gli altri per perché basta andare a fare una ricerca e l’Adriatico ci trovi tutto quanto come con me che quando mi fan le ricerche se cercano una malattia la trovano di sicuro avendo 80 anni anzi 81 Ecco questo dato
Fondamentale Io credo comincia ad influenzare a dare sensibilità la battaglia sull’Adriatico per quanto noi critichiamo la classe dirigente è l’ultimo momento in cui il Partito Comunista e il movimento operaio in genere quando dico movimento operaio è la rete di istituzioni se
Voi pensate che cosa fu sostanzialmente ruolo degli enti locali e soprattutto il ruolo di della dell’Unione degli Artigiani della riunione dei dei degli esercenti tutto questo blocco di istituzioni intermedie salta per aria e comincia Io ricordo una cosa quando facevo le assemblee per
Impedire lo scioglimento del Partito Comunista che andai in un piccolo paese AGR sezione di un paese agricolo e dissi qui è pieno di cooperatori e mi interruppe uno e disse qui non siamo cooperatori siamo manager Cioè era entrato sostanzialmente quel tipo di messaggio culturale dalle classi
Dirigenti che abbandonavano l’altro processo quindi la drammatica alluvione è una presa d’atto e soprattutto i lunghi periodi di siccità che spesso accompagnano mesi e mesi e mesi e mettono in crisi tutto il processo agricolo sostanzialmente obbligando altri meglio di me parleranno di questi tipo di processi ma mettono in crisi il modello dell’Agricoltura
Intensiva della zootecnia intensiva quindi la l’alluvione che c’è stata sostanzialmente io la vivo come un’opportunità di cambiamento anche se so che ancora non abbiamo conquistato su questa opportunità di cambiamento una maggioranza sociale che permetta sostanzialmente Invece di mettere in
Difficoltà quelle che sono le scelte fondamentali su cui la classe dirigente di questa regione ma per dirla anche della Toscana anche delle Marche è Rifacciamo tutto come prima cerchiamo di risarcire il più possibile chi è stato colpito Naturalmente con più attenzione verso le corporazioni forti con
Meno attenzione per quel per il cittadino che ha la casa piena di fango E ancora adesso ha la casa piena di fango perché uno sviluppo urbanistico insensato ha portato a invadere le aree di pertinenza del fiume Allora È un’opportunità Ma dobbiamo far passare nella testa delle persone
Che delocalizzazione che questi termini restituire territorio al fiume e quindi obbligare le classi dirigenti a un consumo di suolo sensato cioè smetterla perché l’abbiamo già occupato tutto sono termini che devono entrare nelle scelte fondamentali di chi vuole dirigere questa regione
E sappiamo tutti che è complicato Io guardavo il piano della della renile di di Rimini che ha dei concetti Giusti cioè loro dicono fra nel 2050 non esiste più la spiaggia avremo sostanzialmente il fenomeno dell’innalzamento dell’erosione di tutte le cose che conosciamo Qual è la risposta
Che stanno pensando alziamo di 3 m il lungomare quindi quindi pensano di rilanciare un modello turistico assolutamente demenziale con la gente che starà sulla sdraio sul lungomare e e verrà ulteriormente allargato il fenomeno del divertimen ificio su cui regge un modello turistico che ha un
Mare Ormai ampiamente compromesso quindi questo passaggio richiede che noi non ce loac perché qui siamo tutti d’accordo noi dobbiamo costruire una non solo un’unità delle forze ambientaliste so che Lega Ambiente a cui appartengo ha fatto una conferenza stampa per ricreare un osservatorio noi
Dobbiamo creare una possibilità di penetrare nella testa della gente della stessa gente che considera che un fiume deve stare dentro quegli Argini e quindi che è normale che gli hanno fatto la casa è concessa un’area dove costruirsi la sua casa e quindi che avremo una grande difficoltà
Così come i gestori della del modello turistico Romagnolo andargli a dire che non è che se fai la barriera a mare fai quella piscin notta su cui a Cesenatico si fa il bagno Hai capito tu impedirai il fenomeno che il cambiamento climatico sta creando e probabilmente il concetto che bisogna
Triturare tre file di quegli alberghi che ci sono a 100 m e devi allontanarli devono essere concetti spiegati su cui va conquistata se vuoi mettere al centro del tuo processo la sicurezza della gente la sicurezza delle persone è solo un un un processo di riconversione ecologica dell’economia
È in grado di offrire questa prospettiva questo implica far crescere una nuova classe dirigente di amministratori cioè il primo passaggio che io temo molte molto è l’idea che questi questo tipo di percorso sia stato pensato con l’idea della straordinarietà con l’idea di figliolo
Badate se c’era Bonacini non è che era tanto diverso se tu affronti questi processi con la straordinarietà tu ti limiti sostanzialmente a creare quello che c’era prima cercando di scontentare il meno possibile nella distribuzione delle poche risorse che ci sono se tu invece devi
Aprire questo processo dobbiamo crescere come influenza come capacità di comunicazione come capacità di costruire un fronte che fa saltare completamente gli equilibri su cui regge questa regione e soprattutto regge la logica che versani spiegato perfettamente del del
Fascino del liberismo del mercato di queste cose qui vengo alla seconda cosa che a me interessa particolarmente che una delle cartine di tornasole del che dobbiamo conquistare e che spesso se ne ne viene sottovalutata è che una una riprogettazione come mi spiegavano ieri sera di questo territorio
Passa anche dalla capacità di far crescere un diverso modello energetico della Regione badate qui andiamo a sbattere la testa contro questa regione è sede scelta di dellab del gas cioè che noi concentriamo il gas che compriamo lì dal piano Mattei Anche se io credo che Mattei era
Persona che oggi starebbe dalle parte del Sole del vento e delle cose perché era una persona era un capitalista intelligente però questa roba di concentrare qui le gasiere di concentrare qui il vecchio modello fossile è sostanzialmente una delle partite fondamentali che noi dobbiamo
Giocare e qui non è soltanto e quello che siamo riusciti a fare fare dei bei cortei chiamare a Ravenna tutto il mondo ecologista Qui dobbiamo far crescere una alternativa e un’alternativa passa su due passaggi fondamentali la rigenerazione urbana cioè incidere su il complesso del
Patrimonio abitativo esistente capendo che non basta avere case in classe A B C anche fino a e come hanno tentato di fare e abbandonato rapidamente perché gli equilibri europei non reggono questo tipo di cosa ma cominciare a parlare di chi chi vive dentro quelle case i 2
Milioni di vecchi vivono soli in case di qu cinque stanze e il problema principale che denunciano è la solitudine è la solitudine in quelle case probabilmente i fenomeni di violenza domestica sulle donne sono parte di quello che abbiamo seguito letto cioè noi dobbiamo non soltanto
Riqualificare energeticamente gli edifici Ma riuscire a fare un processo adesso che parta da quando esci dal portone di casa quel quartiere quali servizi offri quali percorsi molti anziani a me m’ hanno risposto che hanno paura a uscire Tu gli puoi mettere anche la macchina che va a
30 all’ora Ma hanno paura della macchina che va a 30 all’ora se devono attraversare la strada quindi il problema dei percorsi pedonali di di come sostanzialmente affronti Quest Quest complessità una volta che hai adeguato energeticamente gli edifici è un tema su cui sostanzialmente Apri
Una prospettiva di un diverso modello di un diverso modello urbanistico di una occasione sostanzialmente di crescita della solidarietà e della possibilità di azione collettiva l’altra cosa sono le comunità energetiche io ci insisto perché le comunità energetiche sono è già finito
Sono ho finito Sono il nodo fondamentale perché si chiamano comunità energetiche solidali e badate che mettere insieme un impianto fotovoltaico sul tetto di uno qualsiasi che che lo ospita diffonde l’energia alternativa Ma la diffonde discutendo che forse anche i cosiddetti incentivi
Che vengono diffusi ai soci vengano dedicati a ai problemi del quartiere non a ridurre di €100 la bolletta di ognuno di noi sono un fatto strategico Nel senso che dici Non mi serve quella metaniera perché io metto in rete una grande quantità di energia rinnovabile una grande
Quantità di energia alternativa la rete non è più quel bisogno transitorio prima di arrivare alle energie rinnovabili dobbiamo fare questi processi Ecco io credo che l’impegno che dobbiamo fare per conquistare un fronte ampio sociale delle nostre cose debba muoversi in questa direzione Ma
Ripeto sarà una questione molto complicata molto complicata perché la gente oggi nei concetti che noi attribuiamo quando gli dici e dedichiamo l’incentivo al quartiere ti dice Ma perché io devo mettere un impianto e devo risolvere il problema de della biblioteca del quartiere
Quindi abbiamo molta strada da fare molta unità da creare e molta possibilità sostanzialmente attraverso questa strada di mettere in difficoltà al torniamo come prima grazie Credetemi sono molto in difficoltà nel dovervi interrompere Anche perché le conclusioni sono fondamentali quindi soprattutto quando si par si passa poi alla fase propositiva no Quindi
È un peccato sentire soltanto le problematiche poi arriviamo alla parte propositiva e dovervi far stringere e allora io mi auguro sono già tante le persone che stanno seguendo e siete tanti in Mi auguro che fra quelli che sentiranno questi interventi ci siano anche i
Nostri referenti regionali perché è a loro che vanno questi messaggi più che a noi che siamo qui e siamo consapevoli Io mi auguro che chi si occupa del della di prendere le decisioni per tutti noi ascolti questi interventi e ne faccia tesoro Allora io chiamo subito il
Prossimo intervento Piergiorgio ardeni professore di economia politica dello sviluppo Università di di Bologna e il titolo dell’intervento è più sviluppo più consumo perché siamo alla fine della corsa anche in Emilia Romagna Sì grazie grazie di avermi invitato qui allora
Rapidamente Io sposterei un un po’ il il tono D del dibattito lo sposterei un po’ e parlando No no adesso si sposta la telecamera [Musica] quindi sì sposterei il discorso come la telecamera e c’è una crisi climatica c’è una crisi ecologica insomma E perché c’è e
Ormai i dati sono incontrovertibili c’è una crisi perché vi contribuiamo con le nostre attività produttive con le nostre attività di sfruttamento del capitale naturale della [Musica] natura Perché sì perché abbiamo un modello di sviluppo economico qui parlo proprio di modello nel senso più astratto che è quello del capitalismo industriale in
Realtà è il modello industriale prima ancora che capitalistico che è responsabile di questo anche l’Unione Sovietica aveva un modello industriale le cui caratteristiche di sfruttamento della natura non erano diverse da quello capitalistico e quindi nella però adesso si è affermato
Il modello di sviluppo capitalistico la crisi climatica è necessario cambiare Sì è necessario cambiare Quindi come la domanda è il come la crisi climatica la transizione verso questo nuovo che non è ben chiaro come è stato detto insomma non si può lasciare al mercato e questa
È la cosa principale forse la transizione non è necessaria perché la chiedono gli ambientalisti Ma perché è urgente perché così non siamo non possiamo più andare avanti perché siamo davvero arrivati alla fine della corsa e questo modello produttiva in realtà in Emilia Romagna come in
Tutta l’Italia come in tutta l’Europa Come non ha visto differenze si è parlato di modello Emiliano Ma questo era più una questione di assetto istituzionale di rapporti ma la natura della dello sfruttamento della natura dello spreco del consumo è stato in Emilia come nelle altre zone del paese
Nelle nelle zone del triangolo industriale ora è stato detto l’economia Emiliana in crisi in realtà la regione Se guardiamo ai dati recenti non sta male la nostra regione non sta male in termini relativi il prodotto Lor il PIL il PIL regionale va bene il PIL regionale va bene anzi è ha già
Superato i valori che aveva nel 2007 mentre il PIL nazionale non ha ancora in termini reali non ha ancora superato i valori che aveva del 2007 il P regionale li ha già superati in termini procapite il PIL regionale quindi per persona è più alto di un quinto della media nazionale cioè
L’economia dell’Emilia Romagna va bene dal punto di vista degli indicatori l’economia delle soffre anche meno della della contingenza diciamo così e sta bene ora l’Emilia Romagna è quindi una delle regioni più ricche e un’economia basata lo sapete principalmente sull’industria ma
Principalmente vuol dire un terzo perché un buon terzo in realtà un altro Buon terzo è dato dal dai servizi i servizi del terziario professionale qui non parlo di servizi come la ristorazione gli alberghi contribuiscono solo al 3% del PIL non pensiamo che siano una grande esattamente come
L’agricoltura sono i servizi che fanno forte la economia dell’Emilia Romagna ed è quindi i servizi ma l’industria la meccanica principalmente questo è respons servizi Cosa vuol dire oggi una grande parte dei servizi è basata sulla logistica l’industria meccanica invece l’industria più tradizionale che conosciamo nelle sue caratteristiche Insomma l’economia regionale tira
Ma questo vuol dire che consuma risorse e questo è l’altro lato della medaglia Qual è il risvolto ambientale di questo quindi dinamismo dell’Emilia Romagna Allora cominciamo io adesso qui Vi voglio elencare un po’ di dati Pensavo che l’avrebbero fatto già i miei colleghi Ma insomma qui dobbiamo
Parlare di questo l’Emilia Romagna è la seconda regione in Italia per emissione di gas per produzione di Gas clima alterante cioè emissione di gas serra che tradotti in CO2 equivalenti noi produciamo 40 milioni di tonnellate di gas noi in Emilia Romagna siamo secondi solo alla Lombardia
Ora la cosa interessante è che la produzione di gas dell’Emilia Romagna è sì proporzionale al PIL ma in realtà ne produciamo un po’ di più produciamo Più gas ma perché e rispetto alla Lombardia ad esempio perché il PIL in Lombardia ha una grossa componente finanziaria che ha meno in
Emilia Romagna Allora la componente finanziaria naturalmente non è di per sé responsabile dell emissione di gas mentre lo sono le produzioni fisiche quindi noi produciamo Più gas di quanto PIL nell’economia Nazionale produciamo ma anche più gas serra di Quanta è la nostra popolazione
Perché abbiamo delle produzioni particolarmente clima alteranti però la cosa interessante Se guardiamo dentro questo dato Qual è la voce che più contribuisce a questo a questa produzione di gas serra il trasporto su strada il trasporto su strada contribuisce per 9 e passa milioni di
Tonnellate di gas un quarto è la voce principale tra le grandi grosse voci trasporto di su strada combustione industriale è la non industriale è la seconda combustione industriale la terza produzione di energia noi il gas serra si produce anche producendo energia è la quarta voce in
Emilia poi c’è l’agricoltura che è l’ultima l’agricoltura agricoltura e allevamenti 3 milioni e 3 di tonnellate di ora Guardate che nelle graduatorie regionali italiane l’Emilia Romagna è sempre in cima non è la prima siamo la prima nel trasporti in realtà dopo la Lombardia Ma la Lombardia ha anche un numero di abitanti e
Quindi trasporti molto maggiore quasi il doppio dell’Emilia però questo è Ora se guardiamo alle città è interessanti perché per esempio la tra le città metropolitane Bologna Presenta i valori più alti di tutta Italia io adesso avevo preparato le slide ma ora
Se guardate i dati tra le città metropolitane italiana italiane Bologna Qui ho la tabella produce [Musica] 2.383 kg a a persona di CO2 2 2 tonnellate vir 3 a persona rispetto per esempio la seconda è du 23 La seconda è Firenze due Milano Metropoli produce 1,5
Tonnellate a persona Roma altra Metropoli 1,5 Napoli Una tonnellata a persona cioè Bologna produce E qual è la voce principale a Bologna del trasporto e del la produzione di gas serra il trasporto addirittura Bologna città metropolitana raggiunge il 50% mentre
La regione è un quarto della produzione a Bologna raggiunge il C il trasporto su strada in sostanza l’Emilia Romagna produce un decimo dei gas serra prodotti in Italia ma non abbiamo un decimo della popolazione e abbiamo meno di un decimo del PIL cioè noi siamo dei
Grossi produttori di gas di gas serra e assieme a Lombardia e e e Veneto Veneto è la terza ora è vero che negli ultimi anni questa produzione è calata dopo il picco raggiunto nel 2005 ma siamo ben lontani dagli obiettivi 2030 nazionali sicuro ma anche regionali ce la raccontiamo La
Neutralità climatica siamo lontanissimi non ci stiamo andando proprio in quella direzione e qui interviene la politica perché se è responsabile Il trasporto la politica può fare moltissimo se noi se il trasporter è responsabile di un quarto della produzione
Di gas e poi anche nelle alte voci naturalmente può contribuire la politica può fare moltissimo altra voce il bilancio energetico Allora in termi di Gli scienziati lo lo valutano in termini di tonnellate equivalenti di petrolio il consumo energetico Allora la Emilia Romagna produce 11.000 e 700 migliaia di tonnellate equivalenti di petrolio all’anno
Consuma Scusate non produce in termini di cosa quanto quanto materiale diciamo così si consuma per produrre energia di queste 11.000 3300 sono di prodotti petroliferi 4.500 la voce principale vengono da gas metano 2200 da elettricità prodotta da varie fonti anche che termoelettrica Insomma quanto da energie rinnovabili 800 su 11.000 migliaia di tonnellate
845 Il dato è del 2020 800 45 vengono cioè noi non produciamo energia da fonti rinnovabili È una vergogna Ma è una vergogna Nazionale perché noi siamo in coda alla alla classifica alla graduatoria delle Nazioni ma lo siamo insieme a Lombardia e Veneto cioè i i più grossi produttori
Di gas serra non non consumano energia da fonti rinnovabili sono i più vergognosi e dire che noi potremmo perché abbiamo il mare quindi eolico abbiamo il sole abbiamo la pianura ma abbiamo anche le colline e potremmo produrre molta energia solare e e non la produciamo ma non solo siamo la
Regione che in termini proporzionali consuma più energia di tutte noi abbiamo un consumo procapite di 2,7 migliaia di tonnellate equivalenti la regione top anche più della Lombardia che produce di più cioè noi consumiamo un casino di energia da fonti quindi fossili e non la non usiamo quella di
Energia rinnovabile e E di chi è la responsabilità questa se non della politica anche locale di chi è tutte le grandi regioni le regioni grandi produttrici di gas hanno fatto meglio negli ultimi anni se noi guardiamo semplicemente il triennio 2018-2020 È vero che noi stiamo producendo meno
Gas noi regione – 6,8 negli ultimi 3 anni il calo è del – 6 ma la media nazionale Intanto è del – 7,6 il Lazio – 13 la Calabria – 13 il Veneto – 13% la Lombardia 8 Insomma noi facciamo peggio
Anche nel calo Noi siamo quelli che caliamo di meno ok poi c’è l’altra voce grossa consumo di suolo ce ne sarebbe da dire moltissimo noi siamo tra le ragioni è uscito il rapporto Ispra se n’è parlato incremento del consumo di suolo Quali sono le voci principali e tra l’altro negli ultimi anni
Sta sempre crescendo il consumo di suolo non solo non utilizziamo il suolo che abbiamo ma aumentiamo il consumo di suolo artificiale identificato eccetera Quali sono le voci principali edifici e fabbricati abbiamo ancora bisogno di case nonostante la nostra popolazione sia in calo continuiamo costruire edifici Ma Costruiamo anche dei fabbricati per uso non
Residenziali dove tra l’altro dove li Costruiamo nelle zone extraurbane cioè di terreno vergine suolo vergine Questa è dove li Costruiamo cantieri e strade infrastrutture buona parte di questo consumo di suolo aggiuntivo crescente infrastrutture quali logistica è la voce principale pensate che solo nel [Musica] 2022 si sono aggiunti ben in Regione
126 arari di piattaforme per la logistica non ce n’era bisogno ci sono tantissime aree di capannoni abbandonati che si potevano utilizzare dove si costruisce dove si consuma suolo anzi non solo si costruisce pericolosità zone pericolosità idraulica pericolosità da [Musica] frana la la
Regione Emil Romagna è la regione dove si consuma di suolo di più più nelle zone a pericolosità idraulica oltre che sismica in vicinanza dei corpi idrici fiumi e laghi ma soprattutto quello che è terribile è che questo consumo di suolo Ha un impatto sul suolo vicino ad esempio per dirla
Semplicemente se io Costruisco tanti edifici In mezzo ci lascio delle zone verdi però gli ecosistemi vengono alterati Quindi c’è un modo di valutare l’impatto su almeno i 100 o 200 m circostanti bene la zon impattate in emilia-romagna sono del 77% del suolo
Regionale se togliete quello montano Ci rimane poco è impattato dal consumo di suolo e e siamo Naturalmente in testa anche a questa in questa classifica delle regioni nessuna regione ha il 76 7 di suolo di suolo impattato ci sarebbe da parlare del consumo del dell’inquinamento
Atmosferico del traffico eccetera eccetera ma avete già capito qual è la lezione da trarre o le elezioni ce ne sono TR vabbè intanto la politica vergogna grida vendetta Tra l’altro con i proclami ecologisti quindi il Conso il la produzione di gas serra deve calare più in
Fretta in tutti i modi possibili da subito non si può perché consumare suolo Tra l’altro vuol dire anche aggiungere CO2 e poi come ce la raccontano e come hanno raccontato dopo l’alluvione Ah sì è il cambiamento climatico questi eventi non si possono prevedere questi eventi è vero sono eventi
Insoliti dalla portata insolita eccetera eccetera Sì ma al cambiamento climatico ci contribuiamo anche noi quindi non possiamo dare la colpa a cambiamento climatico di qualcosa come qualcosa di cui non siamo responsabili quindi l’emissione deve calare più in fretta è il modello di uso del
Del territorio della natura che è sbagliato il consumo di solo il degrado di suolo il dissesto IDR geologico su cui la politica non ha fatto nulla e anzi è andato e poi con messaggi contraddittori perché il trasporto visto che è responsabile di tanto emissione di gas Beh allora
Potenziamenti a Bologna avviene su trasporto pubblico nella città metropolitana cosa vuol dire che la gente non lo usa Ma perché non c’è e allora il trasporto pubblico è responsabile di così tanto gas e tu e il trasporto e tu non mi potenzi il
Trasporto pubblico e mi vieni a raccontare che bisogna andare ai 30 all’ora Beh questo [Applauso] grazie Grazie mille allora abbiamo adesso l’intervento di un attivista con cui con condivido personalmente alcuni percorsi e ci parla di crisi climatica donne intersezionalità e storie resistenti si
Tratta di Marina Mannucci e con l’ausilio anche di una presentazione che non so se si vedrà da casa però Se non altro Qui abbiamo questa possibilità Grazie Marina grazie Buongiorno a tutte e tutti Intanto grazie chi ha organizzato Scusate ma ecco ringrazio che ha organizzato questa giornata facendo parte Ravennate per il clima
Fuori del fossile e anche dell’associazione femminile maschile plurale Io ho scelto di costruire un breve percorso intorno alla storia delle lotte per le delle donne per la salute e per l’ambiente tutto questo con un approccio intersezionale Scusatemi ma è
Un computer che non conosco e mi ci devo un attimo adattare Come faccio qui a scendere no Eh sì devo capire Qui ah ah ok provo a mettere il cursore lì adesso mi ci abituo Eh allora dicevo con un approccio intersezionale perché il concetto di intersezionalità mette un
Po’ in luce come tutte le diverse forme di di oppressione e anche di discriminazione si in qualche modo si intersecano e si influenzano reciprocamente nella vita delle persone ecco dunque la la crisi climatica spesso descritta come uno sconvolgimento che che riguarda l’essere umano
In generale E Di fatto però sono le donne tra le vittime principali del cambiamento climatico eh Aspetta Qua stiamo assistendo a un po’ la potremmo definire un apparti del climatico ossia un rischio sempre maggiore di una marcata differenza tra le persone ricche del pianeta che hanno i mezzi
Per affrontare gli shock climatici contro il resto di un’umanità Eh che è senza difese che è esposta a fame malattia malattie distruzioni e in tutto questo donne ragazze e bambine sono come dicevo tra i gruppi più vulnerabili aspetti sociali economici barriere politiche limitano La
Capacità delle donne di poter far fronte a situazioni di pericolo svolgendo Infatti le donne un ruolo di responsabilità verso bambini e anziani il cosiddetto ruolo la cura durante cicloni inondazioni o altri disastri ambientali Le donne hanno Maggiore probabilità di rimanere Infatti vittime nei salvataggi e mi aiuta qui che non riesco mai
A asetti qua andare eh no scusate io devo andare qua un po’ non c’è il csore era comparso un attimo qua Scusate eh Mi sto orientando Si cità deforestazione costringono a procacciare acqua sempre per proprio a causa della desertificazione in corso costringono le donne in molti in molti paesi E soprattutto mi
Riferisco ai paesi africani ai paesi africani a percorrere dei tragitti sempre più lunghi tutto questo tempo che le donne occupano per appunto per procacciare l’acqua sono poi dovete pensare tempo che viene sottratto alla loro istruzione e e che fra altro Fra l’altro questi tragitti molto
Spesso espongono queste donne a numerosi rischi di sia di violenza sessuale che di omicidi sono in aumento per fortuna però le ricerche e studi per monitorare sempre più e accrescere la conoscenza su scala globale proprio della portata dei numeri e delle condizioni che
Attestano le condizioni appunto di donne e ragazze soprattutto quando Queste sono sfollate in caso di conflitti anche di disastri climatici questo con l’obiettivo appunto di aumentare l’impegno politico per rispondere a esigenze specifiche in chiave però di genere e integrare questi studi
Alle politiche che riguardano proprio più nello specifico ancora l’ambiente Grazie la natura politica del cambiamento climatico oltre a far riflettere su quali saranno le vite reali che pagheranno il costo di per un adattamento a un pianeta surriscaldato rende necessario anche un
Diverso approccio culturale che consenta appunto come diceva chi mi ha preceduto di superare la logica della dominazione che è radicata nel pensiero neoliberista questo perché la politica la post Anzi politica del capitalismo Green il capitalismo verde ha evidenziato che non è assolutamente più possibile pensare la lotta per una giustizia sociale redistributiva
E intergenerazionale e anche una lotta per una giustizia ambientale anche questa sempre intergenerazionale senza includere la fine di un modello di crescita che minaccia L’esistenza stessa della società e i cui effetti sono appunto particolarmente distruttivi per alcuni gruppi
Sociali e per i paesi più vulnerabili quindi non basta una riverniciatura di verde o di circolarità per trasformare un sistema profondamente iniquo che considera la natura solo come merce o come miniera da sfruttare Ecco porsi da un punto di vista di genere ci tengo a dirlo non
Rispecchia assolutamente Come si può pensare una volontà in assoluto di contrapposizione ma un interesse ad osservare e interpretare il mondo da una prospettiva semplicemente coerente con la realtà scrivere la storia da una prospettiva femminista significa Quindi capovolgerla come potete vedere nell’immagine dalla testa ai piedi per poter osservare le le
Strutture sociali appunto dal basso verso alto e e dopo ribaltare anche i valori tradizionali interessante la performance di questa immagine perché appunto ver rappresenta questo pensiero è stata realizzata da un artista thailandese batania cur la sua ricerca si concentra Appunto su tematiche dal contenuto politico legate alle questioni di genere all’ecologia all’economia dei
Consumi e come vedete sono veicolate da l’uso di un linguaggio Pop il movimento che unisce la lotta per i diritti delle donne e dell’ambiente ha una storia molto lunga e di seguito ho cercato di raggrupparle proprio i passaggi più significativi cioè ho tolto quasi tutto però era
Penso che sia importante e partiamo con la biologa E zoologa appunto rifacendo a certi discorsi che sono stati fatti prima di me Stat che molti di voi conosceranno si tratta di ruel Carson che è ritenuta la la madre dell’ambientalismo americano Infatti fu lei la prima negli anni 50 a prevedere
Con forte anticipo Appunto quello che vediamo ad oggi gli effetti delle tecniche che allora venivano cominciavano a essere utilizzate in agricoltura come ad esempio chi ha la mia età se lo ricorderà l’utilizzo del DDT che proprio fu grazie a rackel Carson che venne vietato
E la prima a denunciare pubblicamente i danni inferti da deforestazione e dall’ incontrollato intervento dell’uomo appunto sulla natura e sull’ambiente perché il titolo di questa sua opera primavera silenziosa perché l’utilizzo di questi pesticidi uccidendo tutti gli insetti in
Primavera non si sentiva più i suoni degli insetti è finito Ma è solo a partire dagli anni 70 Scusate vado veloce Non sono abituato a parlare veloce ma non voglio vorrei non sforare solo a partire dagli anni 6 70 che molte autrici pioniere gettano le basi teoriche
Pratiche proprio per una prospettiva femmin Eco femminista che è interessante perché riguarda la rilettura della storia ent Ale contrassegnata dal dominio Appunto su donne e su natura SC errore nel 1975 Rosemarie re scrive che solo unendo la le forze di femministe e
Ambientalisti ambientalisti sarà possibile F emergere nuovi modelli di società non violen Nel 1974 franois dubon utilizza per la prima volta il termine ecofemminismo con il quale tenta di concepire una pratica femminista che liberi le donne e nello stesso tempo l’intero pianeta del sistema distruttivo vigente negli stessi anni tutti molti di
Voi la useranno Immagino c’è stato il Centenario L’anno scorso mi pare che abbiamo due anni fa di Laura conti partigiano partigiana medico medica scienziata divulgatrice e anche politica Laura conti è pioniera dell’ambientalismo italiano moltissime le sue opere i suoi scritti ne Posso
Citare solo uno tra tutti e visto da Seveso che è stato pubblicato nel 1000 1977 è un’opera che è ispirata al disastro che anche questo molti di voi ricorderanno il disastro ambientale di Seveso avvenuto nel 1976 quando dalla fabbrica di prodotti chimici icmesa che era situata a
Nord di Milano fuoriuscì una nube tossica di di osina che contaminò un’area di decine di chilometri quad in quell’occasione Laura conti che rivestiva l’incarico di consigliera regionale si spese moltissimo a favore degli abitanti della cittadina Laura conti la Fra le
Altre tantissime cose che ha fatto la Ricordiamo anche perché è stata fra le fondatrici di Lega Ambiente Ma sono anche gli anni in cui vangar matai che la conosciamo tutti come la donna che abbracciava alberi biologa e ambientalista e anche attivista politica keniota Avvia un progetto
Importantissimo di R di riforestazione il suo interesse si allarga poi negli anni a venire anche ai diritti umani soprattutto di donne e bambini e anche alla lotta per la democrazia e per una società multietnica nel 2002 vangar matai viene eletta ministro della ambiente e
Nel 2004 è la prima donna africana a vincere il premio Nobel per la pace tra il 1980-81 ci sono due eventi di grandissimo rilievo che rendono visibile il movimento femminista anche a livello internazionale nel 1980 ricorderete a Washington 2000 donne circondano il pentagono per protestare
Contro il nucleare e nel 1981 in Inghilterra in gran Bretagna si svolge la protesta a una base missilistica poi ehm Caroline marchan filosofa EC femminista americana è storica della Scienza e famosa per la sua storia sulla morte della natura e perché è importante questo suo libro perché
Cambia completamente Insomma completamente un po’ troppo però cambia la rivoluzione scientifica mostrando il lato oscuro dell’utopia tecn scientifica moderna anche la femminista la fisica EC femminista vandana Shiva da da decenni ha inviato avviato in India un movimento contro
Il degrado e in difesa della biodiversità come non poter come Non citare elin ostrom Premio Nobel per l’economia del 2009 autrice del del volume governare i beni collettivi elinor si pone il problema di come soggetti interdipendenti tra di loro possano autover auto-organizzarsi
Autovernici collettivi di lungo periodo anche chi prima di me qualcuno mi ricordo Ha citato i i beni comuni nel 2017 viene pubblicato il volume l’ec femminismo in Italia e a cura di Franca marcomin e Laura cima che questo è un volume collettivo che raccoglie l’impegno di
Donne che appunto sostenendo L’importanza di una prospettiva femminile hanno portato avanti battaglie e anche stimolato molte riflessioni Ecco quindi come vedete donne Native nei diversi continenti stanno Alimentando migliaia di focolai di resistenza corpo a corpo perché un po’ Questa
È la cifra che che caratterizza no proprio la presenza il il vivere portando il corpo focolai di resistenza dicevo alla spogliazione di risorse e di diritti e interessante Perché nel frattempo vengono anche queste questi gruppi di donne costruiscono anche nuovi modelli di vita e
Soprattutto sperimentano relazioni non gerarchiche il volume ecco Una particolar attenzione a questo volume era incantare il mondo perché in cui Silvia federicci raccoglie i contributi di oltre 20 anni di riflessione e impegno militante che l’autrice ha dedicato appunto ai temi dell’accumulazione
Capitalista del Lavoro riproduttivo e delle lotte per i beni comuni Ecco Queste essioni sulla prospettiva dei beni comuni hanno sollevato un acceso confronto proprio all’interno dei femministi ci si è interrogati infatti e ci si interroga se attraverso queste strategie di sopravvivenza le donne non rischino di identificarsi ancora una volta
Con le attività riproduttive quindi sostenendo in qualche modo anche seppur involontariamente gerarchie sessuali che il capitale produce e riproduce nel suo incontro proprio col sistema sociale e quindi se delle prospettive comunitarie è bene fare esperienza svilupparle e diffonderle è bene ricordarsi sempre sempre di declinare e reinventare queste esperienze ponendosi Però
Anche in ascolto delle pretese soggettive di milioni di donne che in ogni parte del mondo rifiutano però di essere incatenate a una comunità e che sono disposte per conquistare la loro libertà di mettere anche a rischio la propria vita e come vediamo attraversare dei
Confini Quindi bisogna stare molto attenti a non cadere in visioni in qualche modo oblative della cura a una idealizzazione non sempre meditata dell’autogoverno che a volte può essere anche improntata a una Cooperazione alla gratuità eccessiva perlomeno senza però per questo cadere nella pericolosissima concezione neoliberista che esalta individui indipendenti
Isolati in competizione tra loro e che ha decretato appunto come dicevano prima chi mi seguo chi mi ha preceduto la crisi dell’idea di cittadinanza fondata su diritti fondamentali la delegittimazione del Welfare e anche la demolizione del pubblico vado avanti Ecco
Mi avvia conclusione Segnalo per portare anche un segnale positivo alla con mi avvia la conclusione segnalando alcune delle molte esperienze ecof femministe contemporanee proprio della nostra regione una delle sezioni del festival femminista resister tenutosi a Parma nel settembre del 2023
È stata tutta dedicata a tematiche ambientali a Bologna la terza edizione di elette selvatiche e paesaggi femministi avviata nel 2023 e anche tutt’ora in corso con l’associazione Orlando come capofila del progetto si è concentrata su femminismo intersezionale analizzando proprio il
Rapporto delle donne con il territorio e con la comunità nel 2023 il gruppo EC femminista interno all’Eco istituto di Reggio Emilia e Genova ha realizzato un corso sulla centralità del pensiero femminile nell’evoluzione dei Principi ambientali a Ravenna la città dalla
Quale provengo La casa delle donne l’associazione femminile maschile plurale di cui faccio parte Hanno aderito al coordinamento Ravennate per il clima fuori dal fossile e approfondiscono tematiche EC femministe con Stud con studi ricerche e seminari Ma oltre all Ass zionismo EC femminista anche moltissime donne singole sono impegnate nel promuovere studi e divulgazione
Di informazioni riguardo appunto alla tematiche ambientali un fitto ed anche ramificato apporto che si può che mi piace definire come di agopuntura ambientale Margherita Venturi già professoressa di chimica dell’Università di Bologna ha lavorato con il gruppo di ricerca di
Vincenzo Balzani e si interessa di divulgazione della Scienza e di temi ambientali E fa parte anche anche Margherita del Coordinamento Ravennate per il clima fuori dal fossile ma anche l’arte si occupa di temi ambientali Alessandra carini responsabile di magazeno Art Gallery di Ravenna e anche Alessandra attivista del Coordinamento Ravennate realizza mostre con
Una particolare attenzione a temi che riguardano la salvaguardia della natura e del suolo fa parte del Coordinamento Ravennate per il clima Anche Linda maggiori residente a Faenza Linda collabora come giornalista con Terranuova con il manifesto e altre testate ed è autrice di numerosi libri
Studentessa università Marina scusa Ti chiedo di stringere un po’ studentesse universitarie improvvisano sotto i portici di Ravenna Incontri con cittadini e cittadine e sottopongono loro test per condividere approfondire la conoscenza di tematiche ambientali quindi ecologia e cambiamenti climatici abbiamo visto impongono scelte Rapide di fronte alle grandi questioni
Che si affacciano sul futuro e nei confronti delle quali l’ec femminismo come abbiamo visto Ricerca le intersezioni e le manifestazioni delle connessioni tra genere e ambiente individuando sovrapposizioni tra dinamiche di oppressione esercitate su donne e processi di sfruttamento a cui sono soggette risorse naturali e beni ambientali l’attuale crisi economica sociale
E ambientale che avrebbe dovuto compromettere come diceva appunto mi riferisco anch’io una volta faccio riferimento a le riflessioni dal carcere di Gramsi che avrebbe dovuto compromettere la sopravvivenza del sistema neoliberale rischia di trasformarsi in un’occasione per creare nuove opport opp unità di profitti finanziarizzazione e militarizzazione della
Natura ne sono in qualche modo la prova e così davanti a una crisi che è potenzialmente letale come quella climatica E che dovrebbe portare a ridiscutere le basi di un sistema non più sostenibile gli apparati che governano il pianeta si stanno riorganizzando per trovare nuovi modi
Di riassorbire l’emergenza senza assolutamente mettersi in discussione nel frattempo la crisi clim la crisi ecologica climatica determinando un aumento delle diseguaglianze cosa succede che genera anche nuove forme di violenza collettiva una sorta di guerre Verdi permanenti a difesa di
Privilegi di un’elite quindi ripensare i nostri stili di vita a modi di produrre consumare di muoverci E di abitare i nostri territori abbiamo visto che richiede una urgente cambio di rotta culturale dei nostri modi di pensare e progettare come anche fare un passo
Indietro dalle pratiche di consumo eccessivo di deforestazione oppressione umana e anche di ingiustizia interspecie significa Però anche come scrive la scrittrice e attivista femminista belux scomparsa l’anno scorso promuovere insegnamenti che rendano possibili trasgressioni eh per poter pensare ripensare e creare nuove visioni e fare anche pratica di libertà
[Applauso] grazie Allora adesso vi chiedo soltanto un minuto di pazienza per risolvere una piccola questione tecnica e poi passiamo All’ultimo intervento di questa mattina con ving 2 Dateci solo un secondo Grazie cia c c c sì Eh asetta allora Scusate
Eh devi girare se non vuoi ere Ecco impallano un po’ perfetto può Allora Scusate stiamo provando a governare la telecamera ma fa esattamente quello che le pare Quindi allora auto tracking non è non è Ni non ce la fa allora zoom aumentiamo lo zoom dovrebbe aumentare lo zoom niente Tu vieni per
Forza sei troppo fotogenico Ecco forse è così stop stop no Eh sì lo so ma non riusciamo a bloccarla E allora siccome c’è chi non giere inquadrato in e allora stiamo cercando di evitare allora sì prova prova funziona Ok perfetto ce l’abbiamo Ok Scusate eh Siamo siamo riusciti ad evitare che
La telecamera mi inquadri e E va bene allora Beh intanto Buongiorno a tutti e a tutti e grazie a chi mi ha preceduto per gli interventi e per per l’interesse degli interventi Io cercherò di di concentrarmi su una questione che mi sta a cuore perché Io sono un narratore uno scrittore
Quindi mi mi occupo di come vengono raccontate le cose allora anzitutto partirei dal dal titolo del del convegno si è già parlato no di questo della crisi del modello neoliberista Io direi che dal punto di vista degli ecosistemi possiamo dire che questo è il compimento
Invece del del modello neoliberista Nel senso che l’incapacità del mercato di garantire la la cura dell’ambiente è in qualche modo costitutiva del modello stesso Cioè non è che si potesse sperare che il mercato avrebbe garantito un rispetto degli degli ecosistemi Tant’è vero
Che questa incapacità da parte del del modello neoliberista ha avuto sempre bisogno di essere mistificata di essere in qualche modo raccontata in un altro modo tant’è che diciamo eh di pari passo con lo svilupparsi e il maturare del modello neoliberista Si è anche sviluppata una retorica
Studiata appositamente per sminuire l’impatto ambientale di un soggetto o di un prodotto e per presentarlo come più virtuoso dal punto di vista ecologico cioè quella pratica che poi ha preso il nome di Green washing Eh questo tipo di retorica verde Eh se diciamo in una in una fase
Del del neoliberismo era soprattutto tipica delle delle aziende dei soggetti privati Eh noi Adesso in una in una fase di neoliberismo compiuto di neoliberismo maturo ci troviamo di fronte alle istituzioni pubbliche che invece adottano una retorica di questo tipo Proprio
Perché le istituzioni pubbliche Come si diceva negli interventi che mi hanno preceduto hanno ormai adottato una prospettiva aziendale e non solo hanno adottato una prospettiva ma in qualche modo si pongono nel facilitare gli interessi dei soggetti privati finiscono per
Avere gli stessi bisogni cioè lo stesso bisogno di mistificazione cioè di moderare coprire negare la devastazione ambientale della quale sono complici di conseguenza bisogna cominciare a studiare anche le forme del Green washing istitute iale No sono stati prodotti studi che cercano di di di
Capire come funziona questa retorica dal punto di vista delle aziende dei dei soggetti privati del marketing di un prodotto noi dobbiamo cominciare a studiare Invece Quali sono le caratteristiche i tic le le le peculiarità della retorica verde anche istituzionale perché lo dobbiamo
Fare da un lato chiaramente questo diventa uno strumento utile per smas Arla per individuarla ma dall’altro Io credo che la dobbiamo studiare bene perché non dobbiamo rischiare di riprodurla il questo tipo di retorica ha prodotto un forte scetticismo nei confronti di qualunque discorso
Ambientalista purtroppo è una retorica che ha inquinato il l’infosfera e di conseguenza tutte le volte che si cerca di proporre un discorso invece genuinamente ambientalista genuinamente di difesa degli ecosistemi si produce in chi ascolta uno scetticismo no proprio perché ormai
C’è l’abitudine a questo tipo di retorica Green che invece copre copre e mistifica la devastazione ambientale non soltanto ne dobbiamo prendere le distanze ma proprio dobbiamo evitare di riprodurre questa retorica perché il rischio nell’uso di Termini come sostenibilità nell’uso di Termini come transizione ecologica transizione energetica è quella di ehm adottare anche noi
Questo tipo di retorica Allora ne Analizzo alcuni aspetti alcune caratteristiche poi quando è finito il tempo Mi fermate perché sicuramente non riesco ad analizzarli tutti Magari se se è di qualche interesse ci scriverò sopra qualcosa prendendo degli esempi eh legati al territorio
Emiliano romagnolo e bolognese Allora una prima caratteristica di questo tipo di retorica è la parzialità cioè viene presentata una realtà in maniera parziale e viene nascosta la contropartita di una certa iniziativa No un esempio ehm i promotori del progetto dell’allargamento
Della tangenziale a 14 del del del passante di Bologna a un certo punto hanno proposto una mitigazione in termini di installazione di impianti fotovoltaici che compens assero la CO2 che viene prodotta dal Maggiore traffico di una autostrada urbana allargata ehm senza
Dire chiaramente che questo fotovoltaico aveva bisogno di almeno 10 terreni di una superficie compresa tra i 7,5 e i 12 per essere installato quindi comunque di suolo occupato da pannelli eh fotovoltaici oppure eh Lo slogan famoso No per cui il Passante di Bologna comporterebbe
Un consumo di suolo di 20 Ari che risulta Dal semplice calcolo di quanto asfalto verrebbe impiegato per allargare le corsie quando bisogna poi aspettare una audizione in consiglio comunale del eh direttore del progetto Fabio visintin che rivela che in realtà i cantieri impatteranno 300
Arari di terreno Senza considerare tutte le opere aggiuntive connesse al Passante di Bologna no quindi si dice 20 Ari di suolo consumato non se ne tengono in conto 300 cantierizzazione nuovo ponte tra via del q e via del trium virato dallo svincolo del Lazzaretto dall’allargamento
Della 14 dall’allargamento della 13 dal nuovo casello Lazzaretto eccetera eccetera no Cioè tutta una serie di opere aggiuntive qui non abbiamo però soltanto un problema di parzialità Quindi no non non ti racconto Qual è la contropartita ti racconto soltanto un pezzo della storia ma abbiamo
Anche un problema il seconda caratteristica di eh lessico di terminologia di manipolazione del vocabolario cioè termini di uso comune al quali viene attribuito un significato tecnico sviante un esempio è la famosa legge regionale del 2017 sul consumo di suolo no che molto spesso
È stata criticata per le proroghe le deroghe per i meccanismi e urbanistici Ma già soltanto nella definizione di consumo di suolo che ne che viene dato in quella legge abbiamo un artificio retorico evidente il consumo di suolo viene definito nell’articolo 5 comma 5 come il un saldo eh
Un saldo tra le aree che vengono cementificate al di fuori del perimetro urbano e le aree che vengono desig all’interno del perimetro Urbano No se io diciamo tolgo l’asfalto dai vialetti dei Giardini Margherita e e poi cementifico un’area equivalente a quei vialetti Nella campagna fuori
Bologna il consumo di suolo è zero perché viene definito appunto come un saldo ma la stessa cosa avviene in quella legge con i termini riuso e rigenerazione urbana dove ehm vengono definiti come qualifica come interventi che qualificano di qualificazione di uno spazio o di edifici eh
Compresa anche la densificazione di questi spazi Quindi io posso costruire costruire e coprire nuovo suolo se diciamo qualifica e Bisognerebbe chiaramente intendersi su cosa vuol dire qualifica questi spazi È consentito un altro esempio lo prendo dal dal dal corno alle scale dalla vicenda
Della nuova seggiovia polla Scaffaiolo lì è il termine nuovo a essere completamente ridefinito cioè viene proposta una nuova seggiovia che ha nuovi Piloni nuovi plinti di cemento nuovi cavi una nuova stazione intermedia una nuova stazione di partenza una nuova stazione d’arrivo più in
Alto della stazione d’arrivo attuale di di un di un impianto attuale è tutto nuovo ma viene definita sostituzione ammodernamento estensione modifica di un impianto già esistente che in realtà verrà completamente ellato e al quale non si sostituirà perché in realtà è tutto nuovo terza
Caratteristica di questa di questa retorica verde delle istituzioni è proprio quel concetto di saldi di compensazione questo è è pericoloso anche per noi ehm nel in tutta la discussione sugli alberi lo abbiamo visto lo abbiamo visto all’opera No per esempio il Passante di Bologna verranno abbattuti
3000 alberi verranno distrutte 30 arari di bosco ma pianteremo 30.000 nuovi alberi no E quindi di nuovo una logica di saldo di compensazione oppure sempre il Passante di Bologna viene calcolato che ci sarà una diminuzione del della CO2 perché rispetto allo scenario attuale lo
Scenario rispetto allo scenario programmatico cioè e come starebbero le cose nel 2030 se si continuasse così com’è lo scenario progettuale sembra presentare una diminuzione della CO2 cioè facendo l’allargamento in realtà se si confronta lo scenario progettuale con quello attuale C’è
Un aumento della CO2 che va contro qualunque obiettivo di riduzione dei gas climalteranti quindi la trappola del ragionare in termini di cdo in termini di compensazione ma qui non c’è soltanto quella trappola in questo esempio c’è anche la classica logica che addirittura non
È nemmeno una trappola retorica è proprio una logica vera e propria del male minore mesi fa non so come si pronuncia se è l’assessore Laudani o Laudani presenta in consiglio comunale una delibera e la presenta come derivante da una maggiore attenzione ai temi del consumo di suolo
Siamo dopo l’alluvione del maggio questa delibera prevede la riduzione di una superficie in comune di Castelmaggiore però di proprietà del comune di Bologna che era stata stabilita come edificabile da 12.000 m qu di superficie residenziale si passa a 8.000 quindi c’è una riduzione di 13
Ehm male minore invece di cementare 12.000 m qu ne cementi soltanto 8.000 Beh però intanto ne C mentiamo 8.000 No ehm Questa è e e tra l’altro nei 4.000 che vengono tolti guarda caso erano proprio quelli che sarebbero dovuti eh essere dedicati all’edilizia ehm di tipo sociale eh
Qui c’è anche un’altra artificio retorico che è qu della causa occulta cioè viene nascosto in realtà poi durante la discussione in consiglio comunale questa cosa viene detta ma diciamo nel presentare il provvedimento non viene detto viene detto la causa è una maggiore attenzione al tema di
Consumo di suolo lo facciamo per consumare meno suolo in realtà viene fuori che la superficie edificabile viene ridotta Perché nel frattempo è stata costruita lì vicino una nuova strada la nuova Galliera questa nuova strada Ovviamente ha tratto nuovo traffico c’è quindi un carico
Di traffico eccessivo in zona e se tu Costruisci 12.000 m qu di edilizia residenziale quel carico di traffico aumenta ancora di più non è non è possibile non è giudicato possibile e quindi viene diminuita in realtà per questo motivo quindi c’è una causa occulta che viene nascosta che non
Viene detta che viene passata in secondo piano per far risultare invece una causa virtuosa dal punto di vista della attenzione all’ambiente così come sempre sul Corno alle Scale si dice faremo il nuovo impianto di risalita la nuova seggiovia polla Scaffaiolo ma toglieremo altri
Due impianti e in particolare toglieremo un impianto lo skilift del cupolino che arriva anche più in alto di dove arriverà la nuova seggiovia quindi in qualche modo scendiamo di quota Già Peccato che la causa di quella rimozione non sia il progetto della nuova seggiovia Ma che
Quello skilift andasse rimosso comunque e anzi che si sia in ritardo a rimuoverlo perché ormai è un rottame non ha superato i controlli tecnici è chiuso da molto tempo e quindi sarebbe stato rimosso comunque e invece no racconto che la causa virtuosa per la quale verrà rimosso è il la nuova
Seggio via che viene realizzata questo è anche un esempio di un ulteriore artificio retorico quello dell’irrilevanza Cioè sostanzialmente questa rimozione dello skilift è irrilevante ai fini del progetto della nuova seggiovia proprio perché lo avrebbero dovuto rimuovere comunque una retorica simile la ritroviamo per esempio quando l’osservatorio ambientale sul Passante di Bologna
Le cui i cui rapporti trimestrali sulla qualità dell’aria intorno alla tangenziale Sono fermi al settembre dello scorso anno tanto per dire quanto bene funziona e sono dei puri rapporti di sintesi comunque quell’osservatorio ambientale viene presentato come una conquista no da parte di
Di quelle forze politiche che hanno votato a favore del passante pensando però che di poter mitigare l’impatto dell’Opera e quindi facciamo un’osservazione ambientale Peccato che fosse già previsto per legge da per un’opera che viene sottoposta a una valutazione di impatto
Ambientale oppure l’esempio più clamoroso credo che sia quello dei 180 ettari di verde pubblico che il Passante di Bologna porterà in dote alla città se uno va a vedere questi 180 Ari coincidono tutti quasi tutti tranne 6 arari che vengono de impermeabilizzati e un 19 Ari
Del del parco nord che comunque non è però tutto asfalto comunque coincidono con aree verdi aree già Verdi Quindi in realtà non è diciamo una dotazione in più No in qualche modo è irrilevante perché si tratta per esempio di Campi eh aree agricole che vengono Forest Diciamo che
Vengono trasformate in parchi urbani di cui magari non si avrebbe nessun bisog mentre si avrebbe bisogno di spaz agricoli all’interno del tessuto urbano in vengono trasformati in parchi perter dire quei 6i di terreno che era già verde che era già uno spazio agricolo io lo
Trasformo in parco e quindi lo metto diciamo nel computo del Verde che il passante regala alla città su questa questione ci siamo 2 minuti Vai su questa questione Allora le ultime cose su questa questione del Verde si innesta un altro artificio retorico che è quello della vaghezza
Dei termini Vaghi abbiamo sentito l’assessore regionale Andrea Corsini dichiarare che con il Passante di Bologna verranno realizzati 130 Ari di bosco il termine Bosco viene usato in maniera completamente vaga No non non controllabile Che cos’è un bosco in realtà diciamo gli interventi
Eh legati al Passante di Bologna che hanno una densità di alberi simile a un bosco sono meno di un terzo di quella superficie e tra l’altro molti di questi diciamo vanno devono essere messi sulla bilancia con i 30 Ari di bosco vero non di bosco creato ad arte di bosco ripariale che viene
Abbattuto sui ehm sui torrenti e sui fiumi Reno e Savena infine l’ultimo tanto per citarne uno in più ehm spesso ci si eh in questa retorica vengono citati limiti di legge oppure bollini cioè vengono citati dei certificati in qualche modo No delle certificazioni per esempio si dice
In uno dei rapporti dell’osservatorio ambientale che la centralina di via Frisi eh Ha mantenuto nel periodo del rilevamento un livello di emissioni di biossido di azoto inferiore ai limiti di legge cioè 40 mg per m cu Però ne sono stati emessi in media 28 microg ora tu puoi dire che questo
È inferiore al limite di legge Oppure potresti dire che più più del doppio del limite consigliato dalle nuove direttive dell’oms che sono 10 microg grazie ai quali si diminuirebbero le morti per per l’inquinamento legato a questo tipo di veleno oppure e finisco la certificazione envision ne
Avrete sentito parlare è stata sbandierata in molti versi di livello Platinum per il Passante di Bologna rilasciata da un organismo di certificazione presuntamente di terza parte icmq i soci effettivi di icmq che hanno garantito che il Passante di Bologna è un’opera sostenibile di livello Platinum sono Enel rete ferroviaria italiana Associazione Italiana operatori
Nel settore bitumi associazione italiana tecnico-economica del cemento Associazione Nazionale produttori manufatti in calcestruzzo e Confindustria C tanto per dare un’idea Ecco non non vado oltre mi fermo qui però credo che queste queste retoriche vadano [Applauso] studiate Allora ho spiegato eh agli amici che seguono da casa il perché di tutto questo
Trambusto Ma allora ufficialmente gli interventi sono finiti i relatori che erano in programma sono stati preziosissimi e li Ringrazio tutti sicuramente anche da parte vostra e però c’è un ultimo adesso apriamo al dibattito Eh quindi spero che vi siate preparati domande sia da
Casa qualcosa è già arrivato ma anche qui in sala vorrei dare 5 minuti di spaz a un referente di un comitato Noi siamo stati due giorni fa presenti a un presidio che che si sta tenendo permanente in un parco urbano qui a Bologna dove si vuole distruggere un un bosco un boschetto diciamo
Per costruire una nuova scuola di fianco a una scuola già esistente che insomma un controsenso che adesso facciamo spiegare direttamente dai diretti interessati del comitato Besta qua Sì grazie a tutti e grazie agli organizzatori non ce la farò a stare in 5 minuti perché siamo
Siamo dentro una lotta e siamo molto coinvolti e molto appassionati quindi ci sono tante cose da dire proverò a starci Allora cos’è c’è un progetto del Comune di Bologna nel parco proprio di fronte alla sede della Regione sotto le finestre di Bonaccini dove ci sono le scuole
Besta costruite nei primi anni 80 e il comune ha deciso nel suo nuovo piano da 100 milioni di ristrutturazione di tutte le scuole comunali di scegliere anche queste e E come come oggetto di intervento solo che non verranno ristrutturate Ma ci verrà costruita accanto un nuovo edificio
Gigantesco di migliaia di metri quadrati di cemento e una volta terminato questo edificio verranno abbattute le vecchie scuole ora dove stanno le scuole dentro il parco e quindi per costruire il nuovo edificio bisogna praticamente devastare tutto il parco compresi i 43 alberi ad
Alto fusto molto grandi molto vecchi in parte alberi tutelati ma il regolamento del Verde è sempre molto dinamico per cui si tutela Ma si può non tutelare non si deve tagliare ma si può tagliare e tra l’altro è un posto dove vivono gli scoiattoli vivono quattro specie di di animali
Protette c’è un ecosistema fondamentale ci sono i cosiddetti servizi ecosistemici che verrebbero completamente devastati D dal cemento si è formato un comitato di cittadini denti Tra l’altro la cosa buffa è che l’assessore ai lavori pubblici che insieme all’assessore Ara alla scuola è il
Diretto interessato abita proprio lì di fronte il palazzo che dà che dà sul parco corre voce però che lui abbia comprato una casa in un altro posto nel frattempo Va bene allora si è formato questo comitato di residenti cittadini che dice Ma scusate ma perché non ristrutturate le vecchie
Scuole invece di distruggere il Par di fronte a casa e che ci dà ossigeno la risposta del comune è a proposito di retorica Green washing che sarà più verde il nuovo progetto cioè riescono a raccontare delle cose impensabili l’assessore alla scuol Ara racconta che il nuovo edificio equivale
A 500 alberi non si capisce Questa equazione il saldo no il famoso saldo perché sarà un edificio un Zeb Near Zero emission building quindi non produce CO2 e quindi è come se fossero 500 alberi proprio delle cose che non stanno in piedi né in N cielo né in terra io volevo
Dire una cosa a proposito delle interessanti discussioni di stamattina degli interventi su come viene declinato in Emilia Romagna nei comuni Emiliani No questo questo nuovo passaggio della crisi del neoliberalismo Allora abbiamo abbiamo le vecchie scuole Besta che sono state visitate
Da pedagogisti di mezzo mondo perché er un modello pedagogico veramente nuovo innovativo bellissimo Ci sono le scuole che si aprono su le le tutte le aule si aprono sul parco Quindi i bambini stanno apparendo sono direttamente nel parco all’interno si possono espandere in modo da creare nuovi
Spazi No è stata una concezione c’è qui in sala l’architetto che la fece Fioretta Gualdi quando era un architetto del Comune Quindi lavorava per il comune a contatto continuo coi pedagogisti dell’università e con gli insegnanti della scuola e insieme hanno progettato questa scuola e no è
Venuto fuori questo gioiellino visitato appunto da da gente di tutto il mondo la nuova scuola invece è stata internalizzato Ovviamente ha una società che in genere si occupa Sì di di di nuove costruzioni riduzione dell’emissione carbonica fanno fanno quei bellissimi studentati per Gli
Universitari 17 m qu €15 al mese bagno in comune e e quindi sono evidentemente esperti di come si fa un piano pedagogico Infatti han fatto la scuola a e corridoi corridoi e aule No per dire come esternalizzando anche la progettazione migliora va bene Chiudo dicendo stiamo cercando
Di contrastare l’inizio del cantiere ci siamo riusciti il 29 gennaio quando sono arrivati gli operai hanno provato a transennare le transenne sono cadute adesso c’è un presidio permanente giorno e notte ragazzi che dormono lì costruendo delle piattaforme delle casette sugli alberi e
Che vogliono resistere fino alla fine come potremo farlo La cosa buffa è che ci ha convocato la Digos dicendo non vorremmo farmi del male quando veniamo e se volete proviamo a a creare un incontro con il comune e qualche giorno dopo l’assessore ha fatto chiam dal suo segretario per dirci ci
Incontriamo Cioè adesso la politica a Bologna No la fa la Digos direttamente che mette in contatto i comitati dei cittadini con le istituzioni questa sono però perché non c’è stato quell’incontro dove per altro ci avrebbero detto Guardate che noi ce ne fottiamo di voi lo lo costruiamo questo nuovo
Edificio Noi abbiamo pensato che dobbiamo usare tutte le armi per cui abbiamo fatto un ricorso civile al giudice per tutelare il diritto alla salute dei residenti se gli tolgono l’ossigeno gli alberi che producono ossigeno anche la la salute non migliora senz’altro e abbiamo
Presentato questo questo ricorso in comune in in tribunale che ovviamente è stato notificato al comune Il comune ha saputo l’assessorato ha saputo e di questa cosa e dice maleducati voi del comitato noi vi convochiamo e voi invece ci portate in tribunale Ora c’è stato semplicemente
Questo questa coincidenza dei giorni ma noi siamo apertissimi e cerchiamo un dialogo con il comune per fargli capire e chiudo qui che l’assessore Borsari ai lavori pubblici quello che abita lì di fronte nel Question Time di ieri ha raccontato queste solo delle gran palle ma in particolare
Queste cinque bellissime no che sembrano un po’ le cose che raccontavi tu Allora sostiene che il nuovo edificio che con migliaia di metri quadri di cemento devasta il parco significa minor consumo di suolo no lo potete vedere su YouTube eh È lì bellissimo sorridente Eh la seconda cosa dice che
Ci sarà un maggiore assorbimento di CO2 perché tagliando i grandi alberi quanti ne Rip piantano ne piantano 100 Tra l’altro li piantano hanno scelto il la guardia ecologica che lavora con noi è andata a vedere proprio il progetto del dettaglio se lo studiamo ci sono delle
Cose allucinanti Allora le piante che mettono prevalentemente sono le querce fastigiate che sono delle Querce con un bel fusto ma non hanno rami quindi non fanno ombra non fanno Massa non dai e prima che crescono infatti Comunque ci sarà maggiore assorbimento di CO2 terza palla e che ci
Sarà l’accessibilità ai disabili Sì va bene basta mettere è già predisposto nel vecchio progetto la gli ascensori e tutti i passaggi per i disabili Ma perché bisogna davvero abbattere le vecchie scuole costruirne delle nuove perché essendo in classe energetica C cioè tra le migliori scuole
Elementari di Bologna come i documenti del del comune raccontano e sono il nostro possesso ehm non va bene la nuova sarà in classe A4 e noi diciamo sì Va bene allora ristrutturiamo in modo che portiamo in classe A anche a ma però E poi c’è soprattutto la sismica Allora sostengono
L’ha ribadito di nuovo ieri l’assessore c’è un problema di tenuta sismica delle vecchie scuole Besta e un intervento di ristrutturazione sarebbe talmente invasivo e costoso che non si può fare ora dopo il il terremoto del 2012 e sono stati fatti tutta una serie di interventi nelle
Scuole del Comune di Bologna eccetto le Besta e altre scuole simili progettate in quel tempo perché erano già sufficientemente antisismiche allora e con un ulteriore intervento potremmo potremmo renderle perfette da questo punto di vista Ecco Queste sono le infinite balle Green
Della giunta Lepore e clensi non si si capisce come coalizione civica riesca a sostenere una cosa così [Applauso] vergognosa e e noi dobbiamo resistere il giudice ha deciso che fino al 14 marzo forse possiamo continuare perché ci sarà in quella data la riconvocazione il comune è
Sicuro di vincere B probabilmente vincerà Non lo so Talmente potente che e però abbiamo un mese di tempo Usiamo questo mese di tempo tutti insieme per dimostrare che questa porcheria si può evitare Se vogliamo rilanciare le lotte L’esempio delle scuole Besta è perfetto un progetto dannoso
Inutile cretino che costa 18 milioni di euro e non serve a nulla la prossime cose da fare Vi invitiamo tutti a venire al parco d’ Bosco alle 5 ma tutto il giorno c’è c’è il presidio eh 24 ore su 24 e comunque abbiamo deciso che faremo una manifestazione un grande corteo a Bologna
Tra due sabati non so se è l’1 o 2 marzo invito tutti voi non solo a venire ma a sostenerlo a promuoverlo ad organizzarci insieme per fare una grossa manifestazione e dire no questa schifezza Grazie posso chiedere Allora credo che fosse doveroso mi Insomma ci avete concesso
Questo extra tempo non previsto ma credo che insomma in questo contesto si inserisse più che bene Allora questa questa mattinata non può finire senza aprire un dibattito quindi vedo già mani alzate eccetera quindi io vi chiedo di però Cortes alzarvi e venire ai microfoni Perché senò
Da casa non vi sentono E così agevoliamo anche le risposte non so se c’è qualcuno che vuole prendere le prenotazioni intanto partiamo con il primo e se può raggiungerci qua come è qui arriva anche la telecamera è già arrivato Dunque devo dire che ho apprezzato tantissimo l’intervento
Di Marco Bersani e volevo dare due o tre flash per giustificare questa sua decisione nel definire il non sviluppo di questa di questa regione Allora oggi si parlerà di rifiuti però voglio segnalare che una nota che ho imparato dal
Professor Tamino a qualche anno fa nel 1903 il liberale Giolitti disse i beni comuni non devono guadagnare devono funzionare bene Qua abbiamo due multiutility che fanno profitti poi dopo la vicenda di quella evidenziata da Marco bersag non la conoscevo ma la diffonderò
Io sono di Reggio Emilia Essendo abituato a frequentare consessi scientifici devo dire che quando sento parlare Bonacini o il sindaco di Reggio mi sembra di parlare con due interdetti sentir parlare due interdetti lo dico con molta franchezza eh sinceramente senza cattiv senza
Cattiveria altro Flash questa regione sempre parlando di valore d’uso della conoscenza di valore ruso di ciò che si fa ha produce il 65% della plastica italiana il 65% della plastica italiana Passante di Bologna Io ero al dibattito quando c’è stato poco più di un anno fa c’era la
Vittadini c’era il professor tartalia c’era un medico un biologo dell’università che affermava che era impossibile continuare così perché Cè c’è un tasso di Tumori in questa regione che è impressionante benissimo eh la Vittadini che si è sempre occupata di viabilità l’ha
Definita una porcata una vera e propria porcata il giorno dopo il presidente della regione ha detto che è un’opera fondamentale Peccato che non fosse al dibattito Naturalmente quando ci sono i dibattiti scientifici non ho mai visto un istituzionale dato Ispra la regione emilia-romagna
È la prima regione in Italia ad aver costruito in zone golenali Poi dopo ci si lamenta perché andiamo sott’acqua questo è unaltro cosa eh m la sanità L’altra sera sono andato io faccio il veterinario Anzi ho fatto il veterinario Adesso sono in pensione per fortuna e c’era l’assessore
All’agricoltura Mammi regionale agricoltura sono uscito dopo 10 Gi dopo 10 minuti perché non reggo più livelli bassi di discussione bene ha accennato che l’86 oltre l’ 86% delle spese del bilancio della Regione sono in sanità benissimo Se questo è il modello di sviluppo
Che crea patologie non ci si esce da questa faccenda bisogna fare prevenzione primaria ci vuole a fare prevenzione primaria ci vuole solo degli intelligenza progettuale non ci vogliono soldi Allora sto raccogliendo le prenotazioni per le domande me ne sono già arrivati due richieste
Non so se qualcun altro vuole prenotarsi così andiamo in ordine e ok Allora chiederei a Carla di intervenire qu Eh niente volevo Ah forse si sente ok il discorso Des sigillazione è estremamente importante questa è una parola che è cominciata a vedersi nei piani dell’allargamento della tangenziale e credo che bisognerà
Innanzitutto spiegarla bene alla cittadinanza Che cosa vuol dire desig e bisognerebbe fare anche uno studio approfondito del perché si desig nel caso delle scuole best porto questo Noi cosa facciamo distruggiamo un parco quindi ci sono degli appalti per andare a tagliare Questi
Alberi Poi dopo ci sarà l’appalto per costruire le scuole poi ci sarà l’appalto per distruggere le scuole esenti ci sarà un altro appalto per farci il nuovo parco poi ci sarà l’appalto per tutti questi alberi che vengono tolti per far sì che Questi alberi restino in vita siccome sono
Soldi dei cittadini pubblici sono soldi nostri Io direi che è giusto andare a vedere quanto costa fare queste operazioni rispetto al ristrutturare una scuola e semplicemente portarla in classe energetica A attraverso la ristrutturazione di questa scuola e vedere quanti soldi si muovono
Con la desig ilaz questione e quanti soldi invece si andrebbero a muovere con la ristrutturazione e vedere se questi soldi possono essere destinati magari alla sanità pubblica in altre cose [Applauso] grazie Allora qua dietro c’era un’altra mano alzata poi c’è altro intervento sempre sull
Sul Besta quindi magari se prima ci sono domande sul tema generale del convegno e sugli interventi dei relatori dopo magari teniamo per ultimo altri interventi sul Besta in modo che poi ci ci sia anche la possibilità di intercettare magari i referenti del comitato e parlare direttamente
Anche con loro c’era una mano alzata qua dietro prenotata sì Eh se può raggiungere il microfono là così si sente Allora tanto aggiungo un esempio molto bello a quelli che faceva ving wuming 2 Allora spendo su agli esempi che faceva Ming 2 e anche perché li classifichi in maniera più pesante
Che non artifici retorici c’è una legge la legge 14 del 2013 la legge sull’escursione sui percorsi escursionistici dell’Emilia Romagna che era stata promossa dal CAI e che è stata ribaltata proprio come un cavallo di [ __ ] tramite due consiglieri regionali del PD cosa dice questa legge Cito solo
Una cosa e quelli che vanno in moto enduristi crossisti eccetera sono diventati escursionisti su ruota e quindi Voi capite che copriamo appunto tutto ciò che è sostenibile Ma questo non è un artificio retorico questo è avvelenare le fonti lo chiamo io perché non si può neanche
Più capire cos’è pane e cos’è vino per dire Quindi chiuso sull’esempio detto questo mi sembra a parte l’esempio che portava appunto wuming 2 che tra l’altro siamo insieme in comitato mi sembra che la montagna e i territori fuori dalle aree urbane siano un pochettino assenti in questo dibattito e
Questo allora faccio se volete anche riferimento importante a Fabrizio barca e il comitato lavori il problema della gestione dei territori delle aree di montagna e delle aree periferiche o delle aree interne è un problema strategico se si vuole cambiare modello di sviluppo e questo
È assente e anch’io Tra l’altro faccio parte anche di Lega Ambiente Tra le tante tessere che ho anche nelle tesi voglio dire di Lega Ambiente manca l’Appennino l’Appennino non è conosciuto allora detto questo Io faccio parte di un comitato che si chiama un’altra appennina è possibile credo che
Il nome indichi già che non siamo un soggetto puramente di contrasto ma vorremmo essere un soggetto propositivo per dirvi vi racconto una cosa perché credo che sia significativa Anche rispetto alle difficoltà che abbiamo alle speranze nel comitato ci sono dentro tutte le
Grandi associazioni nazionali Kai WWF Mountain wilders Italia Nostra Bologna e Modena aser che l’associazione degli ornitologi Feder Trek trek in Italia tour in club console dell’Emilia Romagna lega ambiente Emilia Romagna circolo seta Samoggia Reno consulta per costruzionismo di Bologna che comprende 15 associazioni più ALC varie altre associazioni minori dopo gli episodi della
Romagna noi abbiamo chiesto un incontro a Bonacini e ai tre assessori più direttamente voglio dire collegati diciamo ai problemi emergenti e abbiamo mandato una lettera dicendo prima di procedere ad altre mosse e il nostro comitato chiede un incontro per verificare se Alla luce di quello
È successo c’è un ripensamento sulle priorità su come affrontare i problemi della montagna e così via non CNO neanche risposto ma questo non lo dico per pubblicizzare il comitato vi ho letto le sigle perché vuol dire cioè rappresentiamo una fetta significativa diciamo della società
Direi di tutto rispetto è un comitato quasi unico in Italia non cianno neanche risposto E quando ci chiamavano c’era proprio Giovanni dentro quando incominciamo a diventare un po’ grossi a un incontro vuol dire rion Appunto l’assessore Corsini l’assessore al turismo
Ci ha spiegato che i cambiamenti climatici sono questioni opinabile no e e così via questo proprio non ci hanno chiamato per parlare con noi no ci hanno chiamato per spiegarci che lo conosciamo meglio di loro quello che vogliono fare Quindi questo è un esempio detto questo ripeto richiamo
E se quando devo interrompere ditemelo e richiamo il discorso che la montagna e i territori interni sono assenti perché credo che non sia possibile nessuna modifica se non non si ricostruisce un rapporto appunto tra aree urbane e montagna e aree periferiche anche qui possiamo fare degli
Esempi che sono straordinari perché pur nella riduzione dei trasporti pubblici in nei paesi di pianura abbiamo navetta chiamata in montagna Non c’è nessun trasporto se uno è vecchio malato deve andare dal medico non ci arriva se qualche amico non la porta questo per e quindi e ancora
Oggi i discorsi vengono visti un pochettino come sussidi Cioè ripariamo come dire i danni no che questo modello di sviluppo fa ma si par sempre tra l’altro di riparare e poi sono cose minime mai di curare di curare l’origine detto questo invito alla sintesi Perché senò non diamo spazio a
Tutti sui cambiamenti climatici sicuramente il mondo avrebbe bisogno di farci fronte per ridurne danni però Parliamoci chiaro è una battaglia persa nel senso tutti i testi scientifici dicono sarebbe possibile ma se per fare un provvedimento che pesa voglio dire 1 gammo ci si mette 25 anni
Noi sappiamo quello Quindi è solo teorico la possibilità di fermare cambi il che non vuol dire che non vediamo il terreno vero però in rapporto anche al problema di ricostruire un movimento della amministrazione adeguate è la gestione dei territori in cui il problema
Principale che non che non passa attraverso grandi infrastrutture eccetera è la lotta per la la la conservazione della biodiversità cioè la lotta la possono fare riconquistando le menti e i cuori delle persone dove le persone abitano vivono hanno passione amore lì si può reintrodurre voglio dire
Delle cose ultra battuta Proprio di 30 secondi chiaramente non non possiamo chiedere alle attuali amministrazioni all’attuale modello quello che non fanno si è parlato di beni comuni Ma ripeto il pubblico al massimo fa Alcune infrastrutture Generali il privato produce merce i beni comuni
E i beni relazionali nessuno li produce oggi come oggi e quindi sì come ricostruiamo una via su per ricostruire appunto riprendere in mano beni comuni e e beni relazionali Grazie io mi limiterò a raccontare una storia vissuta così a Punta Marina in provincia
Di Ravenna andavo sono sempre andato a fare a fare i bagni degli stabilimenti balleari e nel giro di 23 anni il proprietario del campeggio che sta dietro ha comprato tutti gli stabilimenti balii che erano lì davanti tutte quante questa concentrazione economica
Adesso io non voglio far ma è successa anche da altre parti non solo appta Marina questo questa concentrazione economica potrei fare lo stesso discorso per le edicole che che stanno sparendo le sale cinematografiche a rovenna c’è una sala la multisala che è un inferno
Di macchine di caos Ecco io questa concentrazione economica che sbocco ha Vorrei dei chiarimenti su questa questione sia in termini occupazionali sia in termini relazionali sia in termini politici che conseguenze ha concentrazione economica sulle economia e sullle politica
Grazie e domanda era una domanda rivolta a uno dei relatori in particolare o aperta a chi vuole rispondere Io direi se siete d’accordo di far rispondere direttamente alla domanda e poi passare alle domande successive se chi vuole sentire l’economist voi
Due sì sì sì chiesto di rispond Boh non lo so sì certo non è risolutiva Magari avessi questa capacità Eh beh [Musica] il l’esito della concentrazione economica è quella che abbiamo sotto i nostri occhi Se guardiamo il nostro paese ma anche paesi similari direi che la conseguenza
Prima è una dissoluzione di quella che abbiamo chiamato la democrazia liberale Un tempo la chiamavamo democrazia Borghese per sostenere che era una democrazia formale ma non corrispondeva a una democrazia sociale ed era vero adesso in meno anche la forma della democrazia liberale
Classica l’esempio più evidente è il progetto di legge suprem da parte del governo meloni cioè la concentrazione in sostanza del potere politico nelle mani di una persona uomo o donna che sia che viene eletto dal popolo tra virgolette e assume la carica di Presidente del Consiglio
Con la conseguenza che tanto il Presidente della Repubblica quanto il Parlamento perdono ulteriormente di ruolo quindi siamo di fronte a un processo Direi molto avanzato e molto grave Se nel referendum Dio Spero ci sarà quando la legge verrà entrerà in funzione non verrà
Cata di concentrazione nelle mani addirittura di un’unica persona del potere politico anche se non arriviamo a questi livelli il processo di concentrazione avviene diciamo a livello oligarchico non in capo ad una singola persona ma in capo a ristrette Elite o come già dicevo
In un passaggio nella relazione iniziale avviene al di fuori della politica tradizionale cioè le cose che si decidono sono estranee ai luoghi tradizionali della decisione politica e cioè sono le grandi consorterie economiche sono i consigli di amministrazione sono i luoghi
Della decisione economica come ad esempio la Banca Centrale Europea che come noto non è un organismo elettivo e non è una struttura che faccia parte della parte diciamo così politica della Unione Europea ma che ha capacità di decisione sulla nostra vita molto maggiore di quella che non
Abbia il Parlamento Europeo perché a seconda che la signora lagard da giovane campionessa di di nuoto artistico attualmente massima banchiera non si può dire ma banchiera femminile ma io lo dico lo stesso a seconda di quando decide di abbassare i tassi cambiano tutta una serie di
Cose diminuiscono i mutui per chi ha una casa o sta pagando quella del figlio si rilancia la capacità di acquisto nell’economia e quindi si ha un sollievo di dinamismo nell’economia stessa questa decisione è presa dalla signora lagard e dal board della Banca Centrale Europea
E non Certamente da organismi elettivi Ecco questa è una delle conseguenze di quei processi di concentrazione economica che ho prima ricordato ti lascio subito la parola una variante di questo discorso è però il discorso dell’Autonomia differenziata i due processi vanno avanti insieme sembrano apparentemente contraddittori ma appartengono alla stessa
Logica il premierato è la concentrazione massima del potere Nazionale nelle mani di una persona l’autonomia differenziata è la decentramento massimo nelle mani anche qui di un’unica persona che però è il governatore sedicente meglio sarebbe a dire presidente della giunta
Regionale non è un caso che tutto il processo di autonomia differenziata sia partita dalla regioni più ricche Come già spiegato ardeni prima del nord che sono Lombardia Veneto ed Emilia Romagna una volta un tempo quando ero piccolo io c’era triangolo industriale dto
Spostato verso Ovest oggi questo triangolo è tutto spostato verso est e sulla costiera Adriatica e questi vogliono la devoluzione di 23 materie che attualmente fanno parte delle materie di potestà statuale compreso l’energia che addirittura dovrebbe essere una materia di
Argomento intern Ale e non semplicemente regionale Oppure lo stesso trasporto cioè la logica è questa da un lato c’è il principe che ha più poteri dall’altro lato ci sono i capi di staterelli regioni stiamo regredendo a una situazione di tipo medievale volendo fare un paragone
[Applauso] storico grazie Allora in sala ci sonoe abamo una domanda da casa e quindi non so se sì il primo Sì salve io intervengo un attimo sulla su Sì mi siedo Allora Scusate e intervengo un attimo su sulle questioni sulle sulle Besta ma vabbè Un po’ perché sono stato
Chiamato in causa diciamo come coalizione civica in luogo perché è interessante diciamo e riprende un po’ il tema del nostro dibattito credo di oggi io interverrò dopo sulla questione climatica Allora capisco benissimo Le diciamo quello che porta il comitato la lotta che sta
Facendo però attenzione perché come giustamente diceva nel suo intervento Bisogna vedere come le cose si riportano e la la parzialità può essere da entrambi i lati Allora se abbiamo capito la profondità della crisi climatica sappiamo che è una questione estremamente complessa bisogna
Fare tante cose Allo stesso tempo allora dire io non concordo col con quanto è stato detto prima prima quando si dice Quando si sminuisce il fatto di voler costruire una scuola a emissioni zero come se fosse una bizzarria di di di questa amministrazione che gli piace allora questo
Quindi quindi il il dilemma il dilemma non è costruiamo la scuola o Salviamo gli alberi non può essere questo bisogna costruire la scuola e salvare gli alberi allo stesso tempo restaurare no questo No però all sì vi chiedo la cortesia alzate pure le mani
Raccolgo anche il contro i contro interventi no ci sta perché ci sta Però cerchiamo quindi Esatto costruire nel costruito Questa sarebbe la nostra posizione cioè il problema No non vuol dire strutturare ristrutturare potre potremmo anche adesso non lo so su quello se conviene tirare giù
Tutto e rifare un edificio nuovo ristrutturare tenendo Ma io poi c’è qui l’architetto che l’architetta che sicuramente sa meglio di me Io sono sono andato a scuola in quel tipo di scuola che era stata fatta negli anni 70 Alla fine degli anni 70 per dare una una risposta veloce a una
Grande crescita di esigenza e crescita demografica avevano però un tempo di vita definito Questo era stato questo questo non non lo però altri edifici sono stati sono come le come le Carracci sono sta dovuti sono diciamo si sono resi pericolanti Comunque non voglio entrare in questo dibattito
Voglio solo dire quello che voglio dire io il messaggio che voglio portare è che se Crediamo nella questione clim se crediamo che ci sia una crisi profonda climatica Dobbiamo fare tante cose tutte insieme alcune anche in contrasto una con l’altra allora lì la soluzione nello specifico
Era quella di trovare la soluzione per rifare la scuola nel nella posizione dell’edificio preesistente o ristrutturarla o rifarla il problema però non possiamo non menzionare il problema è che dove li metti i ragazzi mentre fai questo lavoro per 3 anni allora lì c’era
Stato c’era stato un interlocuzione con con con i genitori e io questo però diciamo prima del tempo che c’eravamo noi e si era deciso di trovare una soluzione di edificio alternativo però voglio dire se se si potesse Se si potesse spostare i ragazzi e ricostruire in quel luogo si salverebbero
Tutti Allora mi permetto di di intervenire chiedo scusa perché rischia la questione del comitato Besta di monopolizzare la il dib credo che il referente del comitato abbia espresso molto bene la volontà di interloquire con le istituzioni Quindi se questa volontà è reale
Io credo che al di là di quello che ci si è detti qui al di là del presidio ci siano gli spazi e i tempi per per avere questo dialogo Ciò non toglie che come abbiamo sentito fino adesso non è sempre
Fare a tutti i costi la soluzione ci sono cose che vanno fatte fatte cose che non vanno fatte una di queste qui mi permetto di parlare a titolo individuale tagliare degli alberi decennali non è una cosa da fare al punto in cui siamo non è tra le cose prevedibili per sostituirli con fuscelli
Che diciamo 2 terzi poi per incuria finiscono per morire quindi le compensazioni bisogna anche vedere poi qual è l’esito successivo Questa è una mia Piccola parentesi personale per chiudere il discorso Besta e per vedere se ci sono altri interventi altrimenti Io sì c’è un intervento
Qua allora mi ricollego anche alle ultime battute della signora di cui non ricordo il nome Viviana spento perché è una cosa che non mi dà pace il vedere la distruzione continua appunto di alberi che se non vengono tagliati alla base cosa che tranquillamente potrebbero fare sono capitozzati
Ovunque Questo in netto contrasto con quanto viene sottolineato dagli studiosi più importanti anche della nostra nazione come Stefano Mancuso che dice giustamente ben vengano tutte le iniziative atte a contrastare il cambiamento climatico quindi l’abbandono delle Fonti fossili per l’energia
Ma l’unica cosa che può rallentare e che è semplice da attuare e che può rallentare il cambiamento climatico è l’incremento della superf del delle superfici con alberi ma alberi che sono già adulti perché appunto la piantumazione di alberelli piccoli spesso e volentieri consiste
Solo in uno spreco di denaro pubblico perché sono piante destinate a morire vengono piantate non vengono seguite da nessuno Allora la mia la cosa che non mi dà pace è questa siccome ci sono delle normative che regolano il verde sia quello pubblico che sia il verde privato nella nostra
Regione Appunto ci sono fiorfiore di regolamenti del Verde che nemmeno gli operatori che lavorano nelle pubbliche amministrazioni conoscono Io ho parlato con la sindaca del paese dove abito dove ho fatto presente dico ma mi scusi se io giustamente parcheggio in un divito di sosta o
Faccio una irregolarità al codice della strada vengo sanzionata lei mi spieghi perché ci sono norme nazionali ci sono le norme del regolamento del Verde che dicono che questo questo questo non si può fare perché viene fatto impunemente sempre dovunque in più più si parla di cambiamento
Climatico e più si vede questa distruzione diffusa di tutti gli alberi in tutti i viali di tutti i comuni di tutti i paesi e in tutti i cortili lei mi ha risposto Ah ma uno nel suo cortile fa quello
Che vuole Ah dico sì senz’altro amministrazioni di sinistra tra mille virgolette nel senso PD dico Ah sì dico Quindi io nel mio cortile posso ammazzare uno perché sono nel mio ma che ma che risposta è quindi io vorrei sapere perché telefono ai forestali vado personalmente nei comuni Quando
Vedo queste cose devastanti e devastate e non so più come fare perché nessuno fa osservare le norme che sono contemplate a difesa del Verde Ecco sì su questo argomento argomento ci sarà un intervento specifico oggi pomeriggio non so se a tutti è arrivato l’aggiornamento sul programma
Del convegno oggi pomeriggio Abbiamo previsto un intervento proprio sul tema alberi relazione alberi città e così via quindi avrà il tempo di sentire la risposta Allora abbiamo una domanda da una persona che sta guardando la diretta su Facebook la domanda era riferita Era rivolta a
Massimo Serafini eh sul piano della renile di Rimini ehm e leggo la domanda Massimo ha detto che condivide l’analisi del Piano riguardo all’ inanz momento previsto per il 2050 ma non condivide Come viene affrontato il problema Cioè l’innalzamento di quello che viene chiamato
Waterfront oggi con le barriere a mare si è difeso gran parte delle spiagge e quale altra soluzione esiste e e propone massimo poi vabbè leggo come scritto il problema delle spiagge libere e di come le spiagge debbono essere gestite senza ricorrere al wolkenstein non dovrebbe essere la regione a
Dare le linee politiche e da ultimo cosa pensi degli impianti eolici offshore tanta roba quindi cerchiamo di di concentrare In poche parole allora sono d’accordo con gli impianti eolici offshore io non sono d’accordo con il piano della renile cioè con come vogliono rispondere a un effetto
Di mangi momento delle delle spiagge da parte dell’innalzamento del mare della erosione di tutto quanto e non condivido neanche che le cosiddette barriere a mare perché perché penso che tutti i calcoli fatti negli anni 50 Quando fu nata la costiera sono ormai inattendibili rispetto al
Cambio climatico e quindi probabilmente dobbiamo rinunciare a una o due file di di edificato che sta in zona a rischio Questa è la mia posizione se uno vuole rimanere in quelle zone deve chiaramente esporsi e non essere rimborsato se poi viene allagato O cosa di questo genere Questa è la mia
Posizione SP Ah sulle spiagge della wolkenstein io non sono d’accordo con la bolkestein e soprattutto però c’è qualcosa che allo stesso livello degli agricoltori Cioè non torniamo indietro io sono cresciuto come credo il signore con le cabine di legno le spiagge e la proprietà
Familiare di quelle spiagge con le concessioni la trasformazione in discoteche io quando vado in spiaggia ormai ci sono quattro campi da Padel due campi da tennis tre campi cioè questa questione non è risolvibile con la continua richiesta corporativa di continuare ad occupare per 2
Lire la spiaggia pubblica mi fermo qui perché mi pare che senò andiamo avanti per tutta la giornata non so se ci sono Ecco vedi che così non sono inquadrato è perfetto no rispondo solo proprio un un flash sulla Des sigillazione visto che diciamo fa fa parte di quelle strategie retoriche non soltanto
Retoriche no E viene calcolata come come abbiamo visto dalla definizione di consumo di suolo in termini di saldo viene calcolato il terreno dal quale tolgo l’asfalto come eh suolo recuperato diciamo no E nel nel saldo con il suolo occupato il suolo che viene liberato dall’asfalto viene con
Considerato come se fosse nuovo come se non fosse stato toccato ora Questo dal punto di vista degli artifici retorici va sotto il nome di menzogna cioè c’è anche una parte proprio non soltanto di retorica ma di bugia Questa è una bugia Nel senso che tutti gli studi sul suolo ci dicono che un
Suolo che è stato impattato che è stato asfaltato che è stato anche soltanto cantierizzazione è stato impattato è un suolo che per essere rigenerato ha bisogno di tempi molto lunghi quindi non possiamo considerare come suolo vergine un suolo da cui è stato tolto uno strato di asfalto e semplicemente lo si è deimpartitul
È stato una volta che il suolo viene consumato non è che si torna indietro Cioè è è è una questione di entropia di tubetto che non torna di dentifricio che non torna nel tubetto insomma sì eh scusa Aggiungo una cosa da naturalista che ahimè c’ho questa eh
Caratteristica in realtà uno dei drammi è che Il suolo è uno degli elementi più essenziali per lo stoccaggio e l’assorbimento della CO2 nonché uno dei Bac il bacino principale di biodiversità del mondo quindi e averci messo sopra l’asfalto o farti passare
Sopra i trattori le macchine di movimento terra sportare il cotico Cè Il suolo è uno strato sottilissimo quello che ci ci ha permesso nei secoli di come dire accumulare ossigeno in atmosfera sottraendo CO2 lo stiamo ce lo stiamo giocando togliere l’asfalto o togliere Supra Il
Cemento non restituirà mai più il suolo a queste funzioni se non dopo tempi non dico geologici ma quasi Ecco quindi è al di là della della permeabilità o meno il vero uno dei nodi è proprio il fatto che è un elemento complesso che non tornerà mai più alla sua
Complessità Anch’io vorrei aggiungere tuta perché i dati sulla superficie agricola utilizzata in generale sulla superficie agraria italiana mostrano che negli anni Questa è and andata sempre riducendosi e in particolare è aumentato quello che già i latini chiamavano il saltus no quel terreno che non è Eh quello che
Trovate ai bordi delle autostrade tanto per dire cioè quel terreno che è apparentemente naturale ci crescono le canne però non è è il saltus e noi abbiamo Infatti L’Italia ha sempre una una capacità di assorbimento della C O2 sempre minore Tra l’altro un dato che non ho citato l’Emilia
Romagna delle 40 milioni di di di tonnellate di CO2 che produce ne riduce a un assorbimento di 1,1 milioni e questo assorbimento è calato negli anni cioè mentre qualche anno fa era Maggiore anche in questa graduatoria l’Emilia Romagna è ben in fondo rispetto ad altre
Regioni Allora io vorrei fare solo io un piccolo intervento a titolo personale ehm perché tutto il dibattito di oggi e credo anche quello di oggi pomeriggio e di domani mattina sarà molto antropocentrico Cioè è molto antropocentrico quindi è tutto orientato sull benessere rivolto
A noi quindi noi come esseri umani come se fossimo poi tra l’altro proprietari assoluti del mondo del pianeta e e non tiene conto tutto quello che stiamo dicendo non tiene poi conto delle esigenze di altre specie con cui dovremmo convivere serenamente invece di appropriarci di
Qualunque scampolo di terra di di erba e quindi eh da poco Fra l’altro abbiamo avviato un lavoro da poco da un anno in realtà abbiamo avviato un lavoro in Recca sugli allevamenti intensivi e e che si estenderà anche a più più ampiamente al tema agricoltura e tra l’altro qui c’era Non so se
C’è ancora Eva rigonat che è uno dei due referenti del del gruppo di lavoro e e e dove Timidamente ma in realtà non troppo si ha cercato anche di introdurre il tema dell’antisepsi [Musica] perché stiamo siamo l’unica che sta devastando il posto in cui vive e non
Siamo la più furba e non sta veramente non c’è una legge universale che decide che noi siamo i padroni su tutto il resto quindi teniamo conto anche di questo eh c’era anche qualcun altro che voleva intervenire Sì abbiamo due mani alzate una di
Gabriele bollini possiamo F intervenire lui cerchiamo di di tirare a chiudere perché poi abbiamo abbiamo qualcosa fuori che ci aspetta primo microfono disponibile come prego noni insieme No volevo semplicemente condividere quello che ha detto il relatore di uming sul sul green washing istituzionale e volevo semplicemente richiamare gli esiti del convegno fatto dalla
Regione sul consumo di suolo il 28 di novembre del 2023 in cui hanno rappresentato quanto la regione emiliaromagna sia brava in termini di Risparmio di consumo di suolo io ho letto i dati per esempio per quanto riguarda la provincia di Piacenza c’è una una discrasia tra il dato
Della regione che dice che è stato consumato 12 Ari e il dato di Ispra che dice 446 ar e è ovvio no ma tutti e due i dati sono giusti perché partono da criteri assolutamente diversi Allora io ho telefonato in Regione al funzionario e ho chiesto Ma scusate ma com’è possibile
Questa differenza 12 et Io mi guardo intorno senza particolari rilevazioni scientifiche che e vedo cementificazione dappertutto peraltro è la capitale della logistica Piacenza e quindi Ah beh m’ha detto non sono inclusi l’articolo 53 cioè le espansioni degli insediamenti produttivi e l’articolo 8 che sono praticamente quelli autorizzazioni tramite sua
Per sportello unico dell attività produttive per per richieste che sono al di fuori delle pianificazioni esistenti a parte che non è vero che non ci sono le pianificazioni esistenti e E comunque tutte G insediamenti logistici nella provincia di Piacenza sono stati autorizzati
Tramite articolo 8 e quindi è evidente che sottraendo tutte queste autorizzazioni Diventa molto limitata diciamo l’autorizzazione del consumo di suolo ex legge 24 ma questa non rappresenta questo diciamo monitor che è stato fatto dalla regione non rappresenta assolutamente un criterio scientifico ma è solo di Green washing istituzionale
Grazie Io mi suggerivano Scusa mi suggerivano Sì se Piero vuoi rispondere oppure ti riservi la risposta oggi pomeriggio no vai al microfono vè io er in coda ancora solo una battuta poi nel pomeriggio magari approfondiremo se avete la pazienza di ascoltare una relazione che sarà prevalentemente contabile perché il
Il problema è che qui non si tratta di retorica si tratta di manomissione delle parole cioè si dice una cosa Ma se ne intende un’altra e il misurare quella cosa che si è detta si usa un altro me di quello che si usa comunemente per misurare
Le distanze le altezze Ecco quindi c’è una totale manomissione dei concetti e della misurazione dei concetti è chiaro nel pomeriggio vedremo di approfondire seriamente questo tipo di monom missione io volevo soltanto aggiungere sul tema questa retorica della sostenibilità di questa
Parola chiave che è la desig insieme a tante altre la resilienza eccetera eccetera eccetera per con due dati che li avrei detti oggi pomeriggio ma visto che il tema è venuto fuori questa mattina legati in qualche modo a una delle attività che ha fatto la rete per di emergenza climatica e
Ambientale dell’Emilia Romagna in questi anni che è il progetto di legge uno dei quattro progetti di legge che è quello sul consumo di suolo c’è un piccolo problema Des sigillazione va di moda e e truffa è veramente l’uso delle parole come diceva booming 2 E perché c’è un piccolo problema che il
Suolo è un ecosistema nel momento in cui noi ci dimentichiamo che il suolo è un ecosistema o non Consideriamo che il suolo è un ecosistema tutto è possibile perché è un supporto il supporto può essere in gress può essere in ceramica può essere in cemento può essere in porfido può essere no il
Suolo è un ecosistema 30-40 cm che vivono dove c’è attività pedogenetico nel momento in cui tolgo quel quella crosta che lo ricopre ho un suolo inerte sotto ma molto semplicemente che non svolge nessun non è in grado di svolgere nessuna funzione come diceva Pierpaolo almeno
80 anni perché recuperi qualcosa dal punto di vista delle funzioni naturali Allora noi abbiamo perché abbiamo fatto una legge sul consumo di suolo un progetto una proposta di legge che gà C in attesa che l’assemblea legislativa decida di di darci a noi a altri che hanno presentato
Proposti legge di iniziativa Popolare perché un ettaro di terreno fertile Tanto per capire di cosa parliamo lo dicevo l’altro giorno in assemblea all’assemblea al parco d’ Bosco alle scuole Besta assorbe circa 90 tonnellate di carbonio è un approccio antropocentrico Anche questo è
Un approccio antropocentrico cioè il capitale naturale che esiste in quanto tale però svolge una funzione per la specie più intrusiva e più pesante che c’è su questo pianeta che siamo noi e noi usiamo questi servizi ecosistemici volenti o nolenti la nostra vita su questo pianeta è dovuta
Grazie ai servizi ecosistemici che la natura rende quindi un ett di terreno fertile ogni anno assorbe circa 90 tonnellate di carbonio se lo cementifici non assorbe più nulla non svolge più quell’attività quel servizio ecosistemico unro di terreno è in grado di drenare 3. 750.000 l
D’acqua dopo l’alluvione possiamo avere un’idea di Che cosa significa quello che diceva Massimo Serafini che in parte oggi affronteremo oggi pomeriggio scendendo di scala declinando questi termi questi temi in termini un di di terreno fertile coltivato può sfamare sei persone per
Un anno Cioè ci rendiamo conto del valore che ha questo un ett di un suolo naturale di un suolo di un terreno agricolo Allora in termini economici perché possiamo poi per far pesare la cosa siamo ancora in attesa in Italia sono stati introdotti i servizi ecosistemici anche in emilia-romagna sono
Stati introdotti il tema dei servizi ecosistemici nella pianificazione ma siamo ancora in attesa dei decreti attuativi come e prassi di questo benedetto paese che fatta la legge Sen di decreto attuativo non ce ne facciamo nulla allora ispar ha provato a calcolare quanto Qual è il
Valore economico di queste di questo servizio ecosistemico in particolare cioè quello del suolo Allora questo valore è calcolato in circa €100.000 all’anno per ogni ettaro di terreno che viene impermeabilizzato Cioè impermeabilizzare un ettaro di terreno vale in termini economici di perdita dei servizi Resi €100.000 all’anno circa 1010 per ogni metro quadrato trasformato
Questo costo proposta che abbiamo fatto come forum italiano per Salviamo il paesaggio e che abbiamo ripreso come reca perché in c’è anche il forum Salviamo il paesaggio dell’emilia-romagna questo costo Noi abbiamo chiesto che venga considerato nei bilanci comunali cioè è una voce che non
Viene considerata tanto il suolo fatto eh perso un suolo ce n’è un altro oppure desig illiam e recuperiamo il suolo Non è vero nulla Questo è un valore economico che andrebbe considerato nei bilanci comunali per avere coscienza e memoria di Che cosa significa molto semplicemente cari
Cittadini sappiate che ogni ettaro consumato Vale €100.000 di servizi non Resi in emilia-romagna un signore un funzionario di della Regione lo fece Questo lavoro lo tirò fuori Il dato è stato trasferito perché queste cose non si potevano dire perché lui aveva calcolato in
Termini di ospedali e di assistenza sanitaria che cosa qual era il valore tradotto in cose concrete che
Sabato 17 e domenica 18 febbraio si è tenuto il convegno su “La crisi del modello neoliberista tra disastri ambientali e criticità economico-sociali: il caso dell’Emilia-Romagna” organizzato dalla Rete Emergenza Climatica e Ambientale Emilia-Romagna assieme a Diritti alla Città e Osservatorio Urbano di Bologna.
Il convegno ha registrato una forte partecipazione e ha sviluppato un’importante discussione. In particolare, nella prima sessione è stata messa in luce, con gli interventi dei vari relatori, la crisi che attraversa il modello neoliberista e anche quello emiliano-romagnolo, che ne rappresenta una variante, seppur temperata e maggiormente inclusiva. Una realtà sempre più evidente, anche se volutamente non riconosciuta dalle classi dirigenti economiche e politiche della Regione.
La seconda sessione si è incentrata sui temi del cambiamento climatico, dell’inquinamento atmosferico, del consumo di suolo e dell’ecologia fluviale: qui è emersa, da una parte, l’inadeguatezza delle politiche regionali messe in campo e, dall’altra, la necessità di procedere ad una svolta profonda anche in questi ambiti.
Infine, la terza sessione ha affrontato la questione dei beni comuni fondamentali quali mobilità, energia, acqua, rifiuti, economia rurale, nonché – e non poteva essere diversamente – prodotto anche una riflessione sulla pace e sulla guerra. I ragionamenti sui beni comuni costituiscono altrettanti punti di fondo, assieme all’affermazione della pace, per iniziare a delineare un nuovo modello produttivo, sociale e ambientale. In questo senso, le 4 proposte di legge di iniziativa popolare regionale presentate da RECA e Legambiente, ancorché non prese in considerazione dalla Regione a più di un anno e mezzo dalla loro presentazione, determinando una situazione inaccettabile, rappresentano bene sia i contenuti della svolta necessaria nelle politiche sia una cartina al tornasole della volontà della maggioranza di governo di misurarsi con le proposte provenienti dalla cittadinanza e dalle realtà e associazioni sociali.
Qui il programma del convegno:
In questo video la prima sessione, nei prossimi la seconda e la terza, non dimenticate di sottoscrivere il canale per ricevere le notifiche.
0:00 Avvio del convegno
4:13 Alfonso Gianni – Capitale Globale e dimensioni regionali
28:35 Marco Bersani – Finanziarizzazione dell’economia e del modello emiliano-romagnolo
48:53 Massimo Serafini – Uno sguardo ecologista sul modello emiliano-romagnolo
1:09:45 Pier Giorgio Ardeni – Più sviluppo, più consumo. Perché siamo alla fine della corsa (anche in Emilia-Romagna)
1:30:25 Marina Mannucci – Crisi Climatica, donne, intersezionalità. Storie r-esistenti
1:58:21 Wuming 2 – Il pugno d’asfalto nel guanto verde. Retorica e devastazione in Emilia-Romagna
2:19:36 Comitato Besta Bologna