Webinar: Economia circolare degli allestimenti e progettazione inclusiva

Prego Claudia Buongiorno a tutti Bentrovati Per questo webinar economia circolare degli allestimenti e progettazione inclus organizzato da ICOM Lombardia ICOM Emilia Romagna ICOM Italia in collaborazione col settore patrimonio culturale della regione Emilia Romagna apre i saluti istituzionali il nostro presidente di ICOM Italia Michele lanzinger Grazie grazie davvero per l’invito il

Mio sarà proprio un saluto non istituzionale un saluto di grandissima amical e stima e nel confronto del grande lavoro che sta faccendo proprio il coordinamento regionale Emilia grande grande ammirazione ma anche la capacità di creare delle relazioni strutturate con le diverse organizzazioni elementi della Regione quindi davvero davvero grande

Grandi complimenti io farei solo una brevissima riflessione e necessariamente generica E perché non voglio entrare nel merito metterò poi in ascolto e creando una aione per certi versi alta tra il tema specifico che è un tema molto specifico chei nell’ambito della nostra museologia E insomma la la sfida della transizione ecologica vista and

Large generalissime Guardate un minuto solo più che altro perché può essere anche così interessante non dico divertente partirei qualcuno di Forse l’ha già sentita ma non la descriverò in dettaglio con l’equazione di Kia che è una bella equazione di un ricercatore giapponese Ma che di fatto si traduce che ci sono

Quattro elementi fondamentali su quii noi dobbiamo tenere presente ma non prendete nota è proprio una chiacchierata che sto facendo la riduzione della popolazione la riduzione del nostro tenore di vita la riduzione D dell’energia di cui abbiamo bisogno per produrre valori economici con le conseguenti riduzione di emissioni per

Dei clima alteranti per una quantità di dat energia quindi lavorare second Allora non è mica tanto etico lavorare sulla riduzione Speriamo che C non accada Perché questo vorrebbe dire disastri che siano guerre o che siano epidemia che siano altre cose non è certo che no e allo stesso tempo La decrescita

Sostenibile che era un termine che era stato introdotto come elemento da considerare e una ventina di anni fa non ha superato il Val noi non siamo in grado di ragionare in termini di crescita anche se il concetto di crescita È stato abbandonato rispetto allo sviluppo sostenibile perché abbiamo

Un mondo complesso abbiamo chi è restato indietro Quindi il tema della decrescita è difficile da sostenere quindi di fatto noi Abbiamo bisogno di operare in termini di riduzione di delle emissione e in questo senso i processi relativi proprio all’economia circolare e l’attenzione Agli sprechi stanno diventando uno degli elementi

Fondamentali e vorrei fermarmi qui per segnalare che nella sua specificità questo lavoro che stiamo faccendo su un’economia circolare di unitized in quanto riguarda i materiali il concetto del riuso è parte di uno degli assetti fondamentali dell’idea stessa di sostenibilità pensate che l’agricoltura spreca il 30% del suo prodotto e

L’agricoltura i trasporti arrivano al 30% l’industria al 50% Vale dire le inefficienze legate a i sistemi produttivi attuali si portano via il 50% del prodotto quindi questa è una cosa effettivamente molto grave su cui tantissimi ambiti stanno lavorando e e trovo particolarmente interessante che noi professionisti quindi vi ringrazio e

Abbiate accolto questo aspetto come uno degli elementi del contributo di fatto a una visione generale del mondo Anche se partiamo dall’organizzazione l’ultima riflessione a me piace piace anche che questa componente entri a far parte di un modo partecipativo creato Mi verrebbe da dire bottom up e non top

Down in qualche maniera è uno dei modi più virtuosi a mio giudizio anche di leggere quella componente che noi Altrimenti consideriamo dei sistemi dei Reti dove spesso accade che ci troviamo in difficoltà perché si parte dal livello alto quello della governance e si guarda meno a quello del Management

Delle cose che davvero contano per noi operatori e quindi gli elementi che poi rientrano adesso non so come andrà a svilupparsi il conenno lo ascolterò anche nel nel concetto di partecipazione inclusiva partecipata e coc creata stra fa parte di questa collettivizzazione del modo di operare che da una parte è

Proprio insito del nostro modo di vedere ICOM cioè un’associazione al servizio della partecipazione dei nostri soci e dall’altra parte si inserisce assolutamente in queste logiche di ottimizzazione e di abbattimento degli sprechi Quindi grazie per l’opportunità di che state dando a tutti noi partecipanti perché adesso entro in quella categoria congratulazioni per il

Lavoro e è davvero bene che queste cose trovi uno spazio noi siamo molto onorati come ICOM di poter essere un luogo dove queste cose avvengono in termini di discussione di avanzamento D nostra professionalità davvero Grazie a tutti e buon lavoro Grazie Presidente per la bellissima introduzione ora la parola a Laura

Aldovini coordinatrice di ICOM ICOM Lombardia e con la quale sono veramente felice di partecipare come coordinamento Emilia Romagna Grazie Laura A te grazie grazie Claudia anch’io sonoo molto contenta di essere qui vi porto i saluti di tutti di tutto il coordinamento ICOM Lombardia Grazie per l’invito di com

Emilia Romagna da Claudia collina e Lucia Pini che ci dà l’occasione di presentare proprio un progetto parlo per la parte degli degli allestimenti la parte di convegno sugli allestimenti un progetto nato in seno appunto al coordinamento Lombardo di ICOM già da qualche anno direi in era prec covid Abbiamo infatti come coordinamento

Lombardia ereditato dal precedente guidato da Lucia pini e portiamo avanti questo gruppo di lavoro di cui anch’io facevo parte precedentemente a livello regionale abbiamo come referente interno Ann Maria ravagnana appunto che è qui con noi stasera e che è guidato da Cristina Vannini che non ha potuto

Essere tra noi ma a cui mandiamo un saluto affettuoso stasera appunto presenterà al suo posto danusa Castro anche lei parte del gruppo di lavoro fin dalle origini e anch’io mi permetto di dire giusto due due parole di sottolineare appunto quanto questo tema sia molto sentito anche a livello internazionale sentiremo

E direi che ha dato modo anche di portare avanti nel corso del 2023 una applicazione concreta direi che riprendo proprio quanto appena detto Da Michele cioè partire dal basso cioè questa applicazione concreta che abbiamo fatto di questa prima fase di lavoro con il Comune di Milano che come ci racconterà

Marta Giannotti si è condotto potuto condurre una sperimentazione che ha evidenziato ha evidenziato fin da subito Non solo o non tanto le difficoltà gli aggiustamenti la ma direi più di tutto sicuramente evidenziato subito l’utilità a più livelli di questo di questo tema perché non si tratta solo di una utilità

Logistica che sicuramente ogni museo ha da parte soprattutto i musei di una certa dimensione e con una certa attività diciamo allestitivo ma entrano in gioco appunto utilità finalità più alte economiche ambientali direi anche educative quindi questo anche questo incontro che Claudia avete avete voluto avete veramente grazie per averlo potuto rendere

Possibile diventa anche un momento importante di restituzione al pubblico direi che anche la partecipazione di quanto di quanti oggi presenti di tutti gli iscritti dimostri l’interesse su questo su questo argomento quindi anche una possibilità di aprire nuove prospettive come vedremo anche dalle dalle relazioni sempre nell’ottica appunto di mettere con

Partecipazione tra istituzioni tra colleghi e direi che veramente ICOM Questa è uno dei vantaggi di far di far parte di ICOM quindi non voglio rubare altro tempo e passo la parola a Claudia Grazie grazie la ora e Anch’io mi sento di dire Com’è nato questo questo desiderio di questa nuova collaborazione Tata

Sulla economia circolare degli allestimenti e della progettazione inclusiva come ICOM Emilia Romagna stiamo lavorando molto sin dal 2022 sulla nuova su Scusate 2023 sulla nuova definizione di museo coniata appunto a livello globale internazionale da ICOM nel 2022 e e quindi in coerenza con i tempi presenti e futuri consentendo ai musei

Di essere possibili attivatori di nuovi rapporti sistemici sostenibili e accessibili in cui la progettazione gioca un ruolo chiave in tutte le circostanze e in tutti i settori e il coordinamento icum dell’Emilia Romagna eletto nella primavera del 2023 si è da subito aperto a iniziative volte a scandagliare appunto la nuova

Definizione di museo e in particolare ha esordito con il convegno quanto sei pronto all’emergenza salvaguardia e sostenibilità del patrimonio culturale tenutosi al museo Internazionale delle ceramiche di Faenza e volta alla prevenzione e alla gestione dell’emergenza clim da parte di musei biblioteche e archivi a 5 mesi dall’alluvione quindi quando la

Carissima consigliera Lucia Pini ci ha proposto di rendere noto questo progetto pilota abbiamo accolto con entusiasmo la possibilità di organizzare questo webinar in collaborazione appunto interistituzionale tra ICOM Italia i coordinamenti della Lombardia il settore patrimonio culturale della regione Emilia Romagna il comune di Milano e questo webinar vuole appunto porre in

Evidenza l’efficacia di due progetti sperimentali riguardanti la sostenibilità e l’accessibilità Pietro petraroia tanto per stare in Lombardia appunto ha ampiamente evidenziato come il miglioramento energetico sia una componente della conservazione della valorizzazione dei beni culturali Mettendo in luce percorsi virtuosi e dipendenze e con i fattori ambientali a cui non eravamo ancora abituati a

Pensare prima delle circostanze emergenziali e di come il nodo ambiente patrimonio e comunità sia inscindibile pertanto determinante per raggiungere i risultati ambiti dall’agenda 2030 pertanto l’estensione al patrimonio culturale dell’economia circolare significa uscire dalla precedente linearità estrarre produrre utilizzare gettare e a proporre invece condivisione prestito riutilizzo riparazione riciclo dei

Materiali proprio in direzione di quanto previsto dall’agenda 2030 e di quanto appena sottolineato dall’introduzione del nostro presidente con cui siamo perfettamente in linea Quindi vi è la necessità di un protocollo di procedure condivise sul patrimonio culturale e di un governo di questi processi in cui lavorano una

Molteplicità di di attori tra cui i nevralgici centri del riuso Inoltre appunto come citava il presidente il ministero della transizione ecologica nel 2022 ha promulgato i criteri ambientali minimi per gli eventi cosiddetti cam nell’ambito di piano d’azione Per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione

In cui si dettano le linee guida che sottolineano che per la corretta applicazione dei cam è fondamentale eseguire un’attenta progettazione a Monte delle diverse fasi dell’evento secondo i già citati principi dell’universal design nonché di prevenzione dei rifiuti e dell’economia circolare nello specifico degli allestimenti e degli arredi Si invitano le stazioni appaltanti ad

Approvvigionarsi di beni provenienti da altri enti o da operatori di servizio e di noleggio e in caso di necessità di nuovo acquisto a prediligere prodotti costituiti da materiali rinnovabili durevoli riutilizzabili riciclabili e contenenti materiale riciclato Inoltre si raccomandano le stazioni appaltanti di ispirarsi ai Principi del design for

Disassembly prevedendo Cioè già in fase di progettazione degli spazi sistemi di riutilizzo e riuso degli allestimenti e arredi post evento come ad esempio la reimmissione nel mercato o la donazione per allungarne la vita d’uso ridurre rifiuti ridurre il consumo di risorse e le emissioni di gas durante la loro produzione nonché la comunicazione

Accessibile agli eventi e con quest’ultima locuzione l’importanza della progettazione i principi dell’universal design si entra nell’argomento della seconda parte dell’incontro odierno in cui il settore patrimonio culturale della Regione Emilia e Romagna ha organizzato insieme a fiadda Emilia Romagna associazione per i diritti delle persone sorde e famiglie un corso gratuito rivolto a

Professionisti della filiera della produzione museale in particolare Chi si occupa di progettazione di spazi installazioni allestimenti multimedia grafica e comunicazione il corso ha inteso porsi in continuità con le azioni già intraprese dal sistema museale regionale nella direzione dello sviluppo di una cultura dell’accessibilità e di metterla a sistema tramite la connessione con il

Settore produttivo della progettazione con la futura prospettiva di estendere buone pratiche del progetto all’intero territorio regionale per cui come per l’evento di Faenza coprodotto con i comitalia i coordinamenti di marche e Lazio e settore patrimonio culturale della Regione emilia-romagna Anche in questa occasione il coordinamento della

Regione Emilia Romagna e di ICOM è stato felice di creare nuovi approcci integrati e collaborare nuovamente con il settore patrimonio culturale il coordinamento della Lombardia e la consigliera er IC della regione Emilia Romagna direttrice della fondazione Ric Oddi di Piacenza Lucia Pini a cui lascio la parola grazie grazie davvero Claudia per questa

Presentazione e grazie anche per aver accolto l’invito a così a mettere in contatto i due coordinamenti quello Emiliano e quello Lombardo Su questo tema così importante e come dire up to date del riciclo degli allestimenti Volevo semplicemente dire due parole per ricordare come è nato questo lavoro eravamo nel 2019 e al

Tempo ricoprivo il secondo mandato di coordinatore di ICOM Lombardia e d’accordo con i consiglieri e con tutte le persone che titolo Partecipavano ai coordinamenti avevamo deciso di impostare una linea di lavoro molto pragmatica giusto per fare un esempio avevamo nel 2019 da poco concluso la redazione di un documento di linee guida

Per la realizzazione degli eventi a pagamento nei musei e nei luoghi d’arte cercando di come dire fornire un aiuto all’interno di un territorio che era come dire ancora come terra di nessuno ecco partendo daa considerazione che questi eventi venivano realizzati all’interno delle gallerie e dunque bisognava offrire degli strumenti per gestirli al

Meglio sempre con questo approccio molto concreto e molto di servizio avevo pensato che il successivo argomento sul quale poter lavorare insieme al coordinamento potesse essere quello del riciclo degli allestimenti museali Da dove veniva questa considerazione veniva dalla prassi dal lavoro concreto all’interno dei del museo io al tempo lavoravo come

Conservatore presso il museo Bagatti Valsecchi e come molti di noi siamo tenuti a vivacizzare la vita delle nostre istituzioni con siamo tenuti e desideriamo vivacizzare la vita delle nostre istituzioni con attività temporanee che spesso Rich chiedono allestimenti Ma ovviamente è ormai evidente che questi allestimenti non possono più essere usa

Cetta per le considerazioni che sono state fatte sia perché questo non è sostenibile economicamente sia perché questo non è sostenibile dal punto di vista dell’impatto ambientale ciascuno di noi ha sicuramente già messo in pratica come dire modalità di riciclo di riutilizzo e di riuso Ma la il desiderio

Era quello di cercare di mappare la situazione esistente da un lato quindi fare una sorta di stato dell’arte Che cosa fanno le istituzioni Lombarde su questo tema come ci si comporta che cosa si ricicla e si riusa E infatti il primo step del Lavoro fu un questionario E in

Secondo luogo partendo da questa presa di di consapevolezza capire come poteva essere messa a sistema una prassi che veniva già praticata da molti e quali potevano essere le prospettive per rendere più fruibile per ottimizzare un processo di riciclo e riuso la sorte ha poi voluto che mi spostasse dalla Lombardia

All’emilia Romagna e lasciando alle colleghe alle bravissime colleghe a laur aldovini che è subentrata dopo di me in qualità di coordinator ICOM Lombardia il testimone D di portare avanti questa ricerca sulla quale le colleghe si sono mosse con una spinta e con uno slancio Davvero encomiabili E che cosa

Hanno fatto ve lo racconteranno loro direttamente a che punto sono i lavori saranno loro ad illustrarlo E proprio per questo lascio la parola a danusa Castro Grazie mille Lucia eh Intanto condivido le slide della presentazione No aspetta sono sbagliato il Bell della Diretta Ecco qua si vedono Ok ecco

Riprendendo il discorso di di Lucia questa presentazione vuole dimostrare Quali possono essere le ipotesi dell’economia circolare per il riuso di questi allestimenti museali le potenzialità e gli sviluppi di questa di questa ricerca e la ricerca è partita come ha detto lei nel 2019 e abbiamo avuto diverse professionalità insieme nel

Gruppo per far sì che questa indagine potesse essere ripresa da vari aspetti e E infatti il nostro gruppo oltre il coordinamento di Laura aldovini e Cristina Vannini che saluto anch’io conta con altri professionisti da e per musei che sono state divise per indagare la sostenibilità gli aspetti normativi e le questioni

Conservative di questi allestimenti che una volta utilizzati venivano poi o accantonati o riutilizzati in qualche modo il framework della nostra ricerca è sicuramente l’agenda 2030 delle Nazioni Unite diversi documenti European Green Zal il cam che sono stati citati da Claudia e e anche l’european Heritage Green

Paper Nel 2020 Il gruppo ha lanciato la ricerca illustrata da da Lucia eh abbiamo inviato questionar a 210 musei eh della Regione riconosciuti della Regione Lombardia 56 sono state le risposte utili ricevute più di un quarto eh il numero può sembrare piccolo ma ricordiamo sempre che eh la la pandemia

Era scoppiata da lì a poco a pochi giorni e quindi ehm le 56 risposte ottenute sono state comunque di di istituzioni di peso che hanno ci hanno permesso una una visione di quello che poteva essere la situazione in quel momento Ecco la maggior parte dei rispondenti sono stati musei poi con

Piccole partecipazione di altre tipologie di istituzioni cosa si rusava di già arredi vetrine elementi di illuminazione cioè esistevano già già delle delle pratiche in atto ma se guardiamo poi la percentuale di quello che veniva in realtà smaltito ce ne rendiamo conto che qualcosa andava sicuramente fatto e migliorato

E cosa abbiamo fatto abbiamo cercato di indagare quali potessero essere gli esempi virtuosi da seguire Boh i principali motivi del riciclo segnati dall’ istituzione erano quelli più ovvi chiaramente Risparmio di risorse materiale energia un risparmio economico e riduzione anche dei rifiuti da da smaltimento per beneficiare sia l’ambiente che la salute

Di tutti c’erano poi altre diciamo idee che poteva essere quell del networking o della ricerca innovativa del settore Ma le forme di circolarità già natto e E qua si ripresenta di nuovo una grossissima fetta era 52% nessuna forma di circolarità e poi abbiamo visto che c’erano possibilità di noleggio vendita

Deposito accomodato che venivano spesso per quanto riguarda comodato e prestito all’interno di un sistema civico dove un ente magari proprietario prestava ai suoi colleghi diciamo così eh e e gli esempi di noleggio o vendita più erano più facile osservarli neg nelle istituzioni private Ovviamente per una facilità di

Di di azione che il pubblico non permette nel momento cosa veniva poi segnato da queste di queste risposte quale foro le risposte che abbiamo ottenuto nel breve medio periodo le richieste erano di poter riutilizzare di avere un deposito condiviso oppure avere modo di prestare il gli allestimenti messi poi in disuso ad un

Lungo per un lungo periodo invece la la indicazione che abbiamo avuto più interessante era la la richiesta di un database che potesse raccogliere le disponibilità di tutte queste di questi beni per un riutilizzo e una progettazione di base anche la necessità di pensare a Monte Come costruire come progettare questi allestimenti

Ehm è stata richiesta anche delle azioni di facilitazione come possono essere scambi vendite fiere eccetera per in un lungo periodo ovviare la questione del poco utilizzo di quello che poi veniva smontato dall’esposizione degli allestimenti Ecco qui negli aspetti legali abbiamo visto che ci sono delle barriere interessanti in questo momento

Passerei la la parola se posso a Annamaria ravagnan perché se n’è occupata insieme all Cristina mannasse di questo di questo ambito della ricerca e quindi Ann Maria se poi magari S Aggiungo solo due parole a questa slide Perché come hai detto giustamente danusa durante la nostra il nostro studio perché prima

Abbiamo abbiamo fatto una disamina abbastanza approfondita la prima cosa che abbiamo fatto è acquisire verificare numerosissimi documenti documenti di capitolato d’appalto regolamenti e abbiamo ci siamo scontrati con delle barriere delle barriere abbastanza importanti ricordo che il nostro sottogruppo che è il gruppo che si che si occupa dei vincoli legali dei vincoli

Amministra appunto è costituito oltre che dalla sottoscritta dall’ avvocatessa Cristina manasse e da Mara Fanti Ehm come mi riallaccio a quello che ha detto poco fa Lucia Pini Cioè abbiamo lavorato in modo molto pragmatico appunto abbiamo verificato tutta la documentazione che abbiamo recuperato dai vari musei e

Dalle varie e dai vari comuni perché ricordo che è molto facile parlare di di riutilizzo e di di riuso Ma noi ci scontriamo anche con una normativa in quanto il 90% forse anche di più lanzinger mi mi correggerà della nostra istituzioni museali sono di proprietà pubblica sono quasi tutte di proprietà

Di enti locali o o di proprietà statale per cui abbiamo anche analizzato tutta la normativa che in questo momento è in atto e vi assicuro che veramente tanta e molto contorta abbiamo ancora normativa In At la circolare ministeriale del 20 luglio del 1904 che è ancora vigente oltre naturalmente la normativa sull

Elementaria azione e ehm e abbiamo abbiamo definito quali gravissimi problemi avremmo dovuto incontrare che sono quelli dell’autorialità Cioè chi il titolare del diritto sugli allestimenti di una mostra normalmente sono gli architetti Come facciamo a riutilizzare un allestimento di una mostra Eh il copyright e poi i i confini e i limiti

Eh imposti dalla governance dei musei eh m pertanto e concludo perché proprio solo un accenno riallacciandomi a quanto ha detto invece Eh appunto poco fa collina che parlava di progettazione eh della della problematica di progettare a Monte di partire subito eh con una progettazione corretta ehm no Noi abbiamo verificato che che

Non che noi dobbiamo conoscere subito fin dall’inizio e inserirli nei bandi o inserirli molto meglio nei contratti o nei capitolati dobbiamo inserire il i vincoli di riuso i limiti di riuso Come possiamo cedere Questi materiali e questo lo si deve fare praticamente prima di di definire qualsiasi capitolato o qualsiasi qualsiasi

Contratto e e questo può essere un’indicazione per il futuro perché in questo momento la la normativa ci ci ci ci Eh ci ci ci costringe ci blocca e molto spesso non riusciamo a uscirne fuori tanto è vero che anche nella ehm per la possibilità di prestito di di di materiali degli allestimenti

Museali abbiamo visto che è stato è stato fatto perché è stato fatto dal Comune di di Varese per esempio con il comune di Saronno ma nell’ambito di un sistema museale e non abbiamo grandi altri contratti di riuso degli allestimenti in questo momento ripeto sempre per quanto riguarda i musei di proprietà pubblica

Appartenenti agli enti locali ti ripasso la parola danusa e grazie grazie grazie Ann Maria andiamo avanti quindi con la prossima SL SL domande e barriere alla realizzazione di una circolarità gioia e dolori perché ci sono sempre vantaggi ma anche problematiche che vanno assolutamente guardate e chiaro che andiamo andremo a ragionare su questo

Aspetto della circolarità e degli aspetti economici per adesso ci stiamo facendo delle domande perché non abbiamo ancora delle risposte concrete riguarda ogni singolo punto ma per quanto riguarda l’ambiente quanto incide sull’ambiente trasporto di questi allestimenti avanti indietro principalmente se ehm ci sono depositi centralizzati a fine vita è necessario comunque smaltire questo allestimento

Possiamo allungare il più possibile il loro utilizzo e come attraverso nuovi materiali però comunque bisognerà pensare che tutto arriva a una fine Eh quanto incide poi la customizzazione di un allestimento messi in circolo per riuso i processi Non lo so per la pittura piuttosto che l’adattamento di questi allestimenti sono processi comunque

Ehm sostenibili la titolarità del business Model è un altro problema a chi viene riconosciuto il nolleggio in caso di nolleggio o vendita nel caso di una vendita di un allestimento proprietà di un sistema ehm cono costa cioè come si ripartono questi costi di customizzazione e trasporto a chi spetta il montaggio e l’assicurazione

Quanto conviene limitare il riuso circolare all’interno dei sistemi civici sarebbe il caso di forse allargare ad altri sistemi ad altri usuari M si parla anche del break even cioè quando questa operazione può diventare effettivamente vantaggiosa eh Solo all’interno dei musei possiamo sostenere questa cosa o Sarebbe il caso e

Possibile forse aprire ad altri tipi di istituzioni come possono essere musei archivi eccetera Ecco in questo caso si può pensare anche alla creazione di una nuova figura giuridica per per organizzare tutta questa questa questo panorama infine trasporto e stoccaggio ehm impatto ambientale eh qua parliamo del famosissimo Carbon

Footprint Quanto costa da questo punto di vista il trasporto eventuale stoccaggio e magari se Creiamo un centro unico regionale sono tutte domande a cui dobbiamo ancora rispondere Ecco ehm abbiamo fatto una una ricerca anche guardando l’estero e i Benchmark stranieri per il modello che vorremmo applicare con i quali abbiamo avuto un

Contatto diretto e sono stati questi elencati qua e anche qui Io passerei di nuovo la parola a Ann Maria perché ha avuto informazioni interessanti sul caso polacco quindi Ann Maria per favore Sì solo Aggiungo solo due piccole note sul Central Museum Collection Warehouse and administration building polacco di le

Novola perché è un caso veramente unico e estremamente interessante proprio per la riduzione delle ricadute sull’ambiente chiaramente non non si può non si può completamente cancellare Le ricadute sull’ambiente ma il nostro scopo è limitarle e è stato sarà costruito verrà la la la conclusione della costruzione è prevista per novembre 2024

Di questa enorme edificio anzi sono due edifici in cui verranno che saranno utilizzati sia per il deposito per la ricerca per la digitalizzazione per la conservazione e per la disseminazione delle collezioni museali in un in un in un edificio che non ha non utilizzerà riscaldamento condizionamento non avrà

Problemi di umidità non avrà alcuno di questi problemi perché sarà Sott vuoto ed è questo il caso rivoluzionario portato dalla Polonia Perché tutte le collezioni museali di tutto il paese verranno depositate in questo enorme In questi due enormi edifici uno dedicato alla ricerca e l’altro alla conservazione vera e

Propria senza con limitate senza ricadute sarebbe impossibile ma con limitatissime ricadute sull’ambiente per cui volevo portare la vostra attenzione proprio il Central Museum Collection Warehouse e speriamo la prossima volta di potere poter mostrare le foto e e con Come funziona rispetto naturalmente al design Museum alla al museo austriaco

Che è bellissimo eccetera però che che hanno ancora tutt’ora ricadute perché necessitano di riscaldamento di condizionamento eccetera eccetera ripasso la parola grazie danusa grazie Ann Maria e una piccola parentesi su questa slide e io mi sono occupata di questa ricerca delle realtà estere anche

E è una cosa che ho notato è la estrema diciamo malleabilità o apertura verso il riciclo riuso il prestito di questi di queste esperienze e in particolare le esperienze svedese ho avuto le notizie che praticamente i musei pagano in base alla loro alla loro capacità economica e Ma

Si parte sia dalla vendita a noleggio oppure il museo può semplicemente andare a prendere quello che gli serve e tenerlo senza nessun tipo di di pagamento corrispettivo quindi sono forse esempi che possiamo guardare anche per cercare di di alleggerire la parte legislativa italiana prossimi passi completamento della mappatura delle buone pratiche nei

Settore pubblico privato a livello nazionale e vorremmo continuare ancora con la ricerca internazionale la pubblicazione di un libro Bianco dove raccontare L’esperienza e e forse indicare linee guida una un two kit per per i passi futuri la presentazione di questo libro agli stakeholders interessati la promozione del progetto

Di mappatura a livello nazionale e forse punto interrogativo internazionale e la verifica della fattibilità circa l’ampliamento della ricerca sullo studio di materiali nuovi per gli allestimenti chiaramente in congiunto con musei e centri di ricerca Perché chiaramente si entrerà in un lato più tecnico della della questione Ecco Entrando nello specifico

Poi della scheda Perché il nostro obiettivo come gruppo era creare uno strumento che potesse essere utile a mappare questa questa questa realtà e Questi elementi di di di allestimento Abbiamo stipulato una convenzione col Comune di Milano ci sono alcune eh indicazioni di tempistica e L’obiettivo della nostra scheda come

Gruppo era la mappatura quale quantitativa eh del degli elementi inutilizzati e la verifica dei vincoli amministrativi contrattuali e progettuali e intellettuali chiaramente questi primi due eh in un’ottica di attivazione della circolarità ma anche per quanto riguarda i vincoli per la ricerca di possibilità di nuove normative e contratti e in

Fine dal punto di vista museologico e museografico la possibile redazione di una storia di allestimenti moderni e contemporanei ma un sguardo velocissimo alla scheda perché poi passo la parola alla dottoressa Giannotti è stata creata una scheda divisa in sezioni in cui diversi tipi di di ehm di informazione vengono poi inserite ci

Sono tendine ozioni aperte e quello che vedete in rosso sono già delle indicazioni o delle dei cambiamenti apportati dal Comune di Milano il che indica chiaramente il fatto che questo sia ancora uno strumento da affinare malleabile che può anche può anche essere diciamo adattato per un obiettivo più di un ente

Piuttosto che un l’altro però passerei la la la parola alla dottoressa Giannotti Ringraziandovi per l’attenzione e se qualcuno volesse contattare il gruppo per approfondimenti lascio anche le nostre email Grazie nimi Prego Marta eh Scusatemi avevo l’audio spento dico condivido la mia presentazione e la vedete Ok sì sì sì ato perché

Cambiata Eccomi Allora sono Marta Giannotti lavoro al comune di Milano all direzione cultura e nell’ambito delle mie attività mi sono occupata di diversi temi trasversali relativi agli istituti culturali vi racconto da dove siamo partiti per arrivare a questo accordo con col gruppo di lavoro della ICOM Italia della Regione Lombardia e nel

2022 all’interno della nostra direzione è stato istituito un tavolo depositi con i conservatori dei musei e questo tavolo doveva aveva lo scopo di affrontare la criticità che si ripetevano negli spazi a partire dalla saturazione dei depositi e il motivo principale di questa saturazione era rinvenibile nel fatto che era occupato da allestimenti

Obsoleti inutilizzati e quindi il tema che si era posto è abbiamo Cosa facciamo di questi beni avevamo visto appunto tre ipotesi riutilizzo la missione e la concessione diciamo che a un certo punto ci siamo posti l’idea che comunque questo patrimonio dovevamo mapparo e applicare una metodologia scientifica per conoscerlo

E per decidere cosa farne sostanzialmente per cui è nata l’esigenza di un confronto con un soggetto che da tempo si occupasse di queste tematiche e qui da qui è nato l’ipotesi di lavoro con il gruppo di lavoro appunto di degli allestimenti di Icon Lombardia a febbraio del 2023 ci

Sono stati i primi approcci la stipulazione dell’accordo è stata molto rapida a luglio del 2023 e qui vi riporto i punti essenziali dell’accordo cioè la costruzione della scheda di inventariazione condivisa con i conservatori la redazione di una guida la compilazione la mappatura dei materiali e la creazione di una

Piattaforma di condivisione dati in questo momento diciamo di tutte queste fasi siamo arrivati alla mappatura dei materiali perché la creazione della piattaforma e sarà il prossimo step di sviluppo del del nostro rapporto diciamo dell’accordo di collaborazione Passo ora a parlare della sperimentazione in concreto della scheda Eh che ho chiamato imparare dagli errori

Adesso non entrerò molto nel dettaglio mi ma volevo darvi un’idea dell’impatto che ha avuto al nostro interno il lavoro che abbiamo fatto imparare dagli errori perché eh scusa Scusa se ti interrompo ma non Scorrono le tue slide quindi C do o le Fai scorrere tu ampliando la presentazione

E non scorrono No siamo ancora a alla slide del FR e non so se mi potete aiutare voi per eh guardi dottoressa Giannotti credo che sia in modalità PDF Appunto quindi deve proprio scorrere lei con la frezzetti verso il basso Ah ma è quello che sto facendo non mi vede usando la barra

Laterale vedete No perché io sono già a pagina aspettate eh E sennò esco dalla presentazione ne rimetto un’altra ok magari proprio un powerp sì sì No pensavo di avere condiviso il powerp Aspettate un attimo che aspettate un attimo che allora Interrompi condivisione qui vedete ehm stiamo aspettando che riparta la

Condivisione schermo al momento non è in condivisione Scusatemi eh Allora Aho lo schermo eh così vedete la condivisione Vedete se si spostano le slide così vediamo la condivisione però sembra m come quella di prima sinceramente quindi non so se vuole fare una prova Sì sì Faccio una prova Scusatemi Allora

S Se non dovesse funzionare anche ICOM Italia le hai Sì le avevo mandate Sì stavo giusto per dirle quello se vuole condividiamo Noi no adesso scorrono comunque se qualcuno come sta faccendo scorrono scorrono E vabbè questa era la SL relativa agli allestimenti di non utilizzati Mi spiace perché Vabbè era

Fatto in una modalità presentazione ma si vede che qualcosa non ha funzionato Scusatemi e stavo dicendo che dobbiamo abbiamo imparato dagli errori che man mano si sono a cui ci siamo trovati davanti cioè la sperimentazione appunto ha comportato delle criticità Innanzitutto la formazione delle personale non doveva

Essere teorica ma sul campo con esempi pratici work in progress era necessario un uso di abbiamo capito che era necessario un uso della terminologia possibile univoca verificando anche la letteratura in corso la come diceva prima la collega danusa Abbiamo modificato la scheda più volte i casi dubbi sono stati tanti

Eh il confronto con referenti del museo m molto indispensabile perché spesso gli oggetti sono un Unicum sono oggetti complessi e quindi il dubbio la questione è che andavano mappati interamente in un’unica scheda perché il dubbio che era venuto a chi ci aiutava era che Eh magari un oggetto avrebbe

Potuto essere anche spezzato in più parti ma questo non aveva nessun senso poi al Fino del riutilizzo come dicevo eh la Oltre alla questione del degli oggetti non standard che costituiscono un Unicom l’altra questione è stata la restine dei campi di risposta aperti per avere la certezza

Del dato Quindi il menù a tendina che poi eh è stato bloccato le ultime questioni a cui abbiamo dovuto affrontare sono in fase di sopralluogo abbiamo dovuto m far sì che report degli oggetti fotografati fosse preciso e e le misure acquisite correttamente Perdonate La banalità ma poi quando ci si ritrova

Con i dati dubbi come è successo a noi abbiamo dovuto anche ricontrollare alcuni dati rilevati perché magari non sempre la metodologia era coerente diciamo queste difficoltà Comunque ci hanno permesso di fare una sperimentazione e dare dei correttivi e alla diciamo alla scheda che che avevamo approntato quindi questo il concetto di base che

Volevo dire è che anche nonostante noi avessimo le linee guida diciamo di un manuale questo non ci ha tutelato dagli errori soprattutto tut diciamo da da chi poi deve lavorare in concreto su questi diciamo su questi dati per quanto riguarda l’esito della nostra della raccolta dati i sopralluoghi si sono svolti tra il

Novembre 2023 gennaio 2024 il patrimonio che abbiamo scoperto non è piccolo Abbiamo mappato fino a ora 600 beni le schede sono state circa 200 la sperimentazione non è ultimata Ma i beni Infatti i beni non ancora Schera sono circa 300 Allora di questa adesso Vi mostro il

Grafico in cui si vede le tipologie di arredi presenti nei nostri musei Allora la il menù a tendina della scheda prevedeva una trentina di tipologie diverse in realtà nella nostre nei nostri depositi ne abbiamo rilevato nove tipologie come vedete la parte del leone circa il 60% la fanno le cornici e le

Basi mentre il restante 40% diciamo le altre tipologie di beni che abbiamo rinvenuto che sono soprattutto in legno e in metallo l’altro dato che volevo mostrarvi è quello della datazione degli allestimenti abbiamo suddiviso in periodi di realizzazione ora come vedete il 33% sono beni non classificati vuol dire che c’è una

Grossa difficoltà a reperire i dati di progetto di realizzazione dell’allestimento qui quindi questo cosa ci fa dire che mentre abbiamo un 30% di eh allestimenti realizzati dopo il 2010 il la restante 70% si può ipotizzare che siano eh più vecchi diciamo di questa data la una fetta diciamo del 17% riguarda i

Cosiddetti beni storici ossia quelli che appartengono agli anni 5060 dello scorso secolo e adesso Affronto la questione delle tipologie di vincoli eh Diciamo che alcuni aspetti che erano presenti nella scheda di reazione ponevano delle domande su sui vincoli amministrativi un po’ la diciamo le la tipologia di questioni che di cui

Prima parlava la dottoressa ravagnan e quello che la domanda presente nella nostra scheda è la seguente nel contratto esplicitata la possibilità di cessione a titolo gratuito ora normalmente nei nostri contratti non viene indicato nulla perché non c’era la preoccupazione di sapere cosa ne sarebbe stato di un bene

Considerate appunto che si tratta tutti di di oggetti diciamo abbastanza datati e quindi nessuno si preoccupava di che cosa poteva succedere dopo l’utilizzo iniziale qui R le cose che abbiamo appurato è che alcuni esempi in corso come già diceva la dottoressa ravagnan fanno sì che la cessione del

Bene in prestito in alcuni casi è già una realtà anche all’interno del Comune di Milano questo è già stato fatto però si è utilizzato come strumento giuridico il comod dat d’uso che naturalmente è da esplorare nel senso che è chiaro che bisogna verificare bene il tipo di vincolo amministrativo che c’è

All’interno dei vari contratti di appalto piuttosto che dei professionisti che hanno lavorato nella progettazione Diciamo quello che ci fa ben pensare rispetto al fatto che questo prestito in realtà sia possibile è che al quello che siccome quello che non è vietato normalmente permesso Noi abbiamo ci siamo battuti diciamo per

Continuare questo tipo di gestione del dato gratuito Allora se il bene quindi l’altro vincolo è se il bene non è più utilizzabile all’interno del museo si può procedere la dismissione dal patrimonio dell’ente e in questo caso oltre a autorizzare lo smaltimento Scusate perché si è si è spostato oltre autorizzare l’allestimento

Si può fare la donazione come bene di molico valore a favore delle associazioni no profit Allora per quanto riguarda invece i vincoli civilistici i vecchi contratti di progettaz gli appalti di fornitura anche qui non ponevano vincoli alla circolazione del bene e la completa titolarità era in capo all’amministrazione committente in

Tempi recenti però abbiamo visto un evolversi e si sono introdotti dei vincoli legati alla proprietà intellettuale del progetto di allestimento e questo quindi ha posto dei problemi perché sono diciamo i beni che più sarebbero appetibili per una una futura cessione quelli che sono vincolati dalla proprietà intellettuale e Quindi bisognerà chiedere al

Progettista in qualche modo di di riuscire a riutilizzare questi beni altrove rispetto al diciamo alla sede per cui sono stati utilizzati Allora finisco la diciamo le mie osservazioni molto pragmatiche eh con due pensieri che sono suggeriti dal percorso fatto Eh Mi sono accorta che è proprio iniziata una presa di coscienza da parte

Degli degli operatori e dei conservatori dei musei sull’importanza del riuso c’è quindi un cambio di mentalità in atto perché si inizia a pensare che se abbiamo poche risorse a disposizione farsi prestare gli allestimenti da un altro istituto Eh può diventare un modus [Musica] operandi Dobbiamo però darci delle regole per non

Danneggiare l’allestimento che viene prestato Quindi dobbiamo in qualche modo vincere la paura del prestito attraverso degli strumenti che superano questa differenza nel prestare e quindi c’è allo studio una serie di regole per cui anche all’interno del Comune di Milano si deve valutare quali sono diciamo le regole

Del gioco per cui Quali sono le condizioni secondo le quali io ti posso fare un prestito di un mio prodotto di un allestimento quindi potrei concludere dicendo che condividere le informazioni e le buone pratiche favorisce sicuramente una nuova mentalità di di condivisione diciamo del tema del riuso e niente vi saluto vi ringrazio

Del Grazie salve Grazie Marta per grazie a anusa e grazie Ann Maria perché la presentazione di questo progetto è veramente importante innovativa Molto concreta sperimentata sul campo Quindi doppio Grazie ancora a Lucia Pini che ha sollecitato questo questo incontro e le le le domande Poste e le problematiche

Sono tante ma secondo me forse anche mettendosi un po’ anche risolvibili cercando di connettersi un po’ a questi centri del riuso forse anche educandoli come dire chissà boh sono l’organo comunque preposto dal dal ministero finora vedremo intanto si è collegata Cristina Ambrosini e quindi a questo punto io presenterei la seconda parte

Della nostra giornata cioè creare esperienze accessibili e inclusive nei musei principi pratiche e progettazione appunto sempre Mai quanto mai importante e lascio la parola a Cristina Ambrosini e responsabile del settore patrimonio culturale del la regione Emilia [Musica] Romagna Buonasera Grazie Buonasera a tutti e a tutti collegati e ringrazio

Claudia collina e anche Lucia Pini che appunto hanno organizzato hanno pensato a questo utilissimo incontro io introduco quella che sarà una presentazione più articolata di Silvia Ferrari appunto che è la nostra referente del sistema museale regionale delle Emilia Romagna perché ci sentiamo assolutamente concordi in questa in questo incontro sui temi proposti

E così C ci piace ci sembra utile se lo riterrete poi voi lo valuterete voi presentare le esperienze che abbiamo in corso e che stiamo proponendo Vivendo e attuando insieme ai nostri musei su alcuni temi pilastri dove Pilastro dove il tema dell’accessibilità eh dell’atteggiamento inclusivo nel

Vivere i musei sia dal punto di vista degli operatori ma anche di tutti gli stakeholder di tutti i soggetti coinvolti a vario titolo perfino anche nella progettazione è un tema che ci accompagna da alcuni anni in modo esplicito continuativo e anche con approfondimenti gradualmente sempre più di dettaglio l’esperienza che stiamo

Facendo è quella che ci p a considerare la nostra varietà la nostra diciamo composizione della comunità museale molto molto variegata all’interno della regione Emilia Romagna cercando di porre attenzione e ascolto alle esigenze concrete e attuali dei nostri musei perché che hanno desiderio volontà e Orientamento verso una maggiore e più

Concreta inclusività e accessibilità praticata Ma che hanno bisogno anche di strumenti concreti e quindi lavorare sul tema dell’accessibilità a vari livelli ci ha portato a mettere a fuoco come poi Silvia presenterà più nel dettaglio le problematiche più frequenti sia da un punto di vista del rapporto chiaramente col pubblico Quindi

Negli allestimenti nel modo nelle narrazioni ovviamente all’interno dei musei nell’accoglienza del pubblico ma anche nella particolare attività ma fondamentale della gestione delle collezioni Allora il tema della sostenibilità di tutti i tipi che sia sostenibilità economica ambientale ma anche culturale e di approccio si è allargato tantissimo e ci ha portato per esempio a

Raccogliere delle delle buone pratiche che già in maniera spontanea Si sono create tra i nostri musei a seguito di esperienze che stiamo portando avanti e che coinvolgono direttamente gli operatori museali in modo pregnante faccio riferimento per esempio alla al a un’esperienza molto interessante di eh scambio di attrezzature e di materiali allestitivi

Che già è avvenuto nel nel nostro tra i nostri musei come ovviamente anche in altre situazioni a seguito dell’esperienza del corso di riordino dei depositi museali con il metodo rorg Ecco il fatto di conoscersi più da vicino di praticare delle giornate insieme con una logica di squadra di

Mettere a confronto le proprie esigenze le proprie criticità nella gestione dei musei dei pro i musei singoli con delle personalità particolari con delle caratteristiche particolari ha portato a sviluppare una capacità collaborativa effettivamente che ci ha che ci ha non solo stupito ma anche molto incoraggiato perché accompagna un’acquisizione di competenze specifiche specialistiche che

Però continuano a nutrirsi di grande passione e di grande motivazione questo per dirvi come il tema che è stato affrontato at in maniera molto molto chiara e con grande metodo prima prima di me è diciamo una pratica che si sta fortunatamente diffondendo Grazie anche ad approcci e valoriali evidentemente

Che sono parte dei nostri operatori quindi lavorare sul sulle reti museali sul fare rete perch cosa fare rete chiarirci l’obiettivo chiarirci le disponibilità che abbiamo e insieme come regione cercare di far lievitare queste esigenze per poi portarle verso soluzioni condivisibili ma anche sostenibili è un po’ il live motive del

Percorso che noi stiamo facendo Io mi fermerei qui e vi ringrazio per per la possibilità appunto di aver raccolto questa questo nostro contributo e lascio la parola a Silvia Ferrari bene Grazie Cristina e mi unisco ai ringraziamenti ai com Italia al coordinamento Lombardia Emilia Romagna in particolare a Claudia collina

E Lucia Pini per questo invito questa opportunità di presentare ancora una volta e su un terreno ancora più vasto gli esiti del nostro lavoro sulla accessibilità condividerei il mio schermo e vi chiedo se riuscite a vederlo sì e nel caso se scorre Ancora no vediamo Scusate Riuscite a vedere le diapositive

Che che scorrono sì sì sì sì sì sì vi ringrazio bene Allora io sono referente per il sistema museale regionale che forse saprete tutti è quell’insieme di attività che guidano un processo di di crescita in termini qualitativi dei musei e dei luoghi della cultura Emiliano Romagnoli che ha proprio

L’obiettivo di migliorare l’offerta dei servizi e favorire proio come diceva prima la nostra dirigente e lo scambio di di buone pratiche nell’ottica proprio della comunitaria ora io vi racconterò l’esperienza che noi abbiamo attivato già a partire dal 2019 in campo di accessibilità museale ma volevo sottolineare che il nostro è

Un punto di vista di una pubblica amministrazione Cioè non è il punto di vista di un progettista che ha specifiche competenze nel campo dell’accessibilità museale non è neanche anche l’esperienza dei musei che si pongono il problema di approcciarsi di allargare migliorare i propri servizi e magari devono acquisire competenze o

Esternalizzare no le richieste di progettazioni in questo campo il come Cristina prima giustamente diceva il nostro è una comunità museale molto ampia e diversificata qui trovate qualche numero e una mappa sono tanti i musei accreditati sono già 123 i musei stat non statali accreditati al sistema museale Nazionale Ma scusate non

Scorre Eccola non scorre la diapositiva ehm Diciamo che noi come sistema museale regionale interpretiamo questo processo proprio come un processo di miglioramento Quindi per noi l’adeguamento a degli standard di qualità che sono dettati dal ministero ehm è una è è come una un pretesto per parlare di miglioramento eh dei musei

Quindi per noi questi standard cioè i look i livelli uniformi di qualità per la valorizzazione dei musei rappresentano da una parte una base quindi una una guida per il nostro lavoro nell’accompagnare i musei verso un percorso di miglioramento ma sono anche una base dalla quale partire proprio per dei percorsi di sviluppo su

Quelle che sono le linee strategiche dettate dagli organismi A livello mondiale come ICOM e dal ministero stesso queste linee strategiche noi come settore patrimonio culturale le abbiamo individuate nella innovazione digitale quindi nella trasformazione dei musei verso il digitale nella promozione del lavoro di rete Come ha giustamente sottolineato la Cristina precedentemente

E soprattutto l’accessibilità museale perché l’accessibilità museale per noi l’accessibilità museale è un ponte per la socializzazione dei musei ed è una nucleo una tema fondamentale per il rilancio e per lo sviluppo delle future politiche in campo museale per andare incontro a quelle che che è la trasformazione del ruolo dei musei così

Come ICOM stessa ha definito proprio in questo cambiamento della definizione che vede i musei accessibili inclusivi e atti a valorizzare le diversità e la la sostenibilità Ecco il nostro patrimonio è davvero fruibile è tutto completamente fruibile a tutti Ecco la risposta lo sappiamo già tutti Qual è ed è no ci

Muoviamo in un contesto però culturale torno alle citazioni che vedete nella slide cioè la convenzione di faro del 2005 quindi è già anche molto datata parla della necessità di trasmettere l’eredità culturale alle nuove generazioni alle persone svantaggiate e assegna anche una responsabilità di individuale e collettiva nei confronti dell’eredità

Culturale La convenzione ONU per i diritti per le persone con disabilità che definisce e sancisce il diritto di tutte le persone a partecipare della vita culturale in uguale misura e e invita tutte le istituzioni a a ad adottare delle misure necessarie affinché questo patrimonio culturale sia accessibile a tutti c’è un ruolo della

Cultura completamente cambiato che ormai è definito come centrale un motore di traino anche per il raggiungimento di quelli che sono gli obiettivi dell’agenda 2030 la cultura ormai è considerata data un motore un un valore per il per il benessere dell’individuo così Come è definito ha definito l’organizzazione Mondiale della

Sanità c’è un rovesciamento di ruoli non è più necessario parlare solo di andare incontro ai bisogni delle persone fragili con disabilità bisogna portare la persona al centro del museo e dare a tutte le persone a chiunque un principio di democrazia quindi la l’accesso al patrimonio culturale come tutti abbiamo

Ben capito durante il covid è che abbiamo provato tutti un principio ormai inderogabile quindi il sistema museale regionale ha adottato un approccio all’accessibilità è importante definire questo approccio perché ci sono degli approcci all’accessibilità che sono collocati e connotati in maniera molto medica appunto come accennavo prima quindi

Legate al al favorire e il benessere in termini di cura terapia o anche eh esclusivamente l’abbattimento di barriere eh per persone fragili Ecco noi consideriamo l’accessibilità come superamento di tutte le barriere quelle architettoniche quelle sensoriali cognitive economiche psicologiche culturali economiche Insomma ce ne sono tantissime e ci muoviamo nell’ottica del

Design for all cioè di una progettualità che vada incontro ai bisogni di tutti Eh andiamo in un approccio in una direzione che vuole superare la parcellizzazione delle singole eh esperienze di tanti musei che nel territorio già da molti anni sperimentano in maniera sporadica o anche in maniera più

Puntuale dei percorsi magari didattici o tattili per per delle fragilità specifiche bisogna andare a a creare un sistema in questo complesso ehm appunto insieme di discipline che compongono il tema dell’accessibilità e dell’inclusione vogliamo Quindi instillare negli operatori museali soprattutto a tutti i livelli degli operatori museali l’idea che

L’accessibilità sia una mentalità è una mentalità che deve pervadere proprio tutto l’approccio progettuale e non situarsi come intervento estemporaneo soltanto alla fine magari di un allestimento che è pensato però in maniera abbastanza univoca quindi la mentalità dalla che vada dalla progettazione dal pensiero fino alla realizzazione ultima del contenuto

Culturale e gli obiettivi sono quelli di definire una politica di indirizzo regionale sui temi dello sviluppo del Welfare culturale soprattutto formare gli operatori del settore e rafforzare il dialogo tra organizzazioni diverse tra il pubblico il privato e attivare possibilmente dei tavoli interdisciplinari perché la la l’accessibilità tocca tanti aspetti che riguardano appunto la

L’aspetto D degli spazi l’aspetto concettuale l’aspetto culturale e e molte altre molti altri elementi partiamo dal principio che andare al museo significa vivere un’esperienza tutti noi abbiamo vissuto un’esperienza positiva al museo tutti noi abbiamo approvato un’esperienza negativa Ecco se proviamo a pensare a quale esperienza negativa ha connotato una nostra visita

A un museo ci possono venire in mente tanti fattori le barriere sono tutte barriere quelle che impediscono una una buona esperienza positiva del museo e l’esperienza positiva Ovviamente va a favore dell’apprendimento del benessere della socialità e di tutti quegli elementi che vanno a comporre il nuovo ruolo del museo in funzione sociale

Ehm le barriere sono quindi soggettive io posso trovare una barriera al rumore che mi disturba la concentrazione nella visione di un percorso un altro proio trovare una barriera fisica perché per esempio la le scritte sono troppo piccole le barriere fisiche possono essere le didascalie messe troppo in alto o lontane o anche

Gli oggetti possono essere collocati fisicamente in maniera non accessibile insomma le è il contesto che abbiamo imparato crea la disabilità e una persona che è in carrozzina se si trova in un contesto dove ci sono gradini ascensori raggiungibili da per corsi particolari o altre livelli che non riesce a raggiungere fa emergere la

Propria disabilità una persona in carrozzina che va in un luogo dove non ci sono barriere architettoniche non è una persona disabile nel contesto in cui si trova quindi è il contesto che crea la disabilità che fa emergere la disabilità Noi dovremmo lavorare nell’ottica che la che che il contesto non mostri più nessuna

Disabilità utopia è vero proprio perché le barriere sono tante sono presenti in ogni contesto in ogni caso dobbiamo ragionare e vogliamo instillare l’idea ai nostri operatori museali che ogni persona ha delle proprie inclinazioni delle proprie preferenze delle proprie barriere quindi lavorare sulle barriere sull’abbattimento delle barriere significa lavorare sui pubblici

Le barriere abbiamo detto sono in ogni contesto ho rubato una slide alla nostra cara amica Maria Chiara ciaccheri esperta di accessibilità museale per mostrare come le barriere all’interno del museo possono essere visibili o invisibili e gli spazi come abbiamo detto prima Sono barriere visibili percorsi museali

Gradini il modo in cui viene curato qui passiamo alla curatela un allestimento museale i i percorsi la comunicazione la segnaletica la senta della segnaletica interna ai musei può creare motivo di spaesamento di disorientamento quante volte siamo in un luogo diciamo non capisco dov’è un servizio Non capisco

Dov’è l’uscita non capisco qual è il percorso delle sale non capisco quanto è grande questo museo il personale di sala per esempio accoglienza che non è adeguatamente preparata ad accogliere per esempio una persona non vedente una persona che non sente e che parla la lingua Lis o anche semplicemente che non

È pronta ad accogliere una persona o una mamma con la carrozzina a cui deve indicare qual è il percorso per raggiungere l’ascensore per esempio e così via Per non parlare del web e il digitale che è la il primo la prima finestra di impatto no del di una

Persona che va al museo perché prende informazioni proprio dal web e questo significa lavorare dentro il museo ma dentro il museo ci sono anche tante barriere invisibili e sono quelle che riguardano per esempio i processi di lavoro l’organizzazione interna e la strategia giusto per citare le barriere più importanti processi di lavoro per

Esempio potete pensare al fatto che non è appunto si pensa all’accessibilità soltanto dopo molto facilmente che un allestimento è già pronto ci si accorge che magari proprio testandolo su delle persone in visita che una che le scritte dei dascali risultano ai me troppo troppo piccole troppo deboli poco illuminate

Ehm e quindi nel processo di lavoro è mancata una figura che presidi asse diciamo la tutela di quelle che non sono delle disabilità ma semplicemente delle caratteristiche diverse delle persone Anche semplicemente riguardo l’altezza Eh il fatto delle fasce d’età o anche la la il grado culturale pensiamo per esempio a tutti i

Testi che ancora si trovano nei musei e che hanno un apparato scientifico di difficile comprensione e magari solo per addetti ai lavori nell’organizzazione interna Ecco del dei musei ancora manca eh per la quasi totalità dei musei Emiliano Romagnoli una figura e che sia responsabile della Eh dell’accessibilità

Che si occupi di tutti questi aspetti eh dall’inizio alla fine della produzione culturale e la strategia per esempio il m pensare a un progetto totalmente accessibile o puntare alla trasformazione del proprio Museo in un museo completamente accessibile può essere una strategia di rilancio per quel museo proprio a livello di eh di

Direzione di di di di curatela Ecco questa è un po’ il contesto in cui abbiamo cominciato a lavorare nel 2019 ehm abbiamo realizzato una siamo partiti Dai dai contesti conoscitivi abbiamo quindi deciso che per cominciare a lavorare su questo grande tema che un po’ ci spaventava per per L’immensità e

Il soprattutto il non sapere da che da che parte iniziare che è una domanda che che viene fatta molto spesso dai musei quando si parla di accessibilità e siamo partiti da una mappatura da Una indagine conoscitiva che abbiamo realizzato insieme a promo paia fondazione è stata diffusa nel 2022 a tutti i musei

Dell’Emilia Romagna quasi tutti i musei 516 coinvolti abbiamo raccolto eh 209 questionari di risposta dei musei ha organizzato dei focus group per parlare perché oltre ad avere un’indagine quantitativa abbiamo preferito anche confrontarci con molti di loro con 60 operatori con operatori di 60 musei diversi da questo ha emerso un quadro

Abbastanza chiaro e anche id desiderata dei nostri musei riguardo all’accessibilità Che cosa è uscito è uscito Sono usciti degli esiti da questa enorme indagine di un grande fabbisogno di sensibilizzazione e conoscenza del tema la possibilità di creare un networking cioè conoscenza di chi lavora sull’accessibilità anche i progettisti delle delle aziende

Che operino in questi Temi degli esperti dei curatori delle buone pratiche e anche l’idea di avere delle linee guida che forse faremo più avanti per i motivi che vi dirò tra poco abbiamo quindi cominciato a Lavor dando delle risposte a questa a questa grande mappatura cioè cercando di dare

Delle competenze agli operatori museali a tutti i livelli Eh ci arrivo tra un attimo elenco velocemente per non perdere il filo del discorso che oltretutto i look gli standard di qualità di cui vi accennavo poco fa ci aiutano in questo perché già il Ministero nel 2018 negli standard di qualità che definiscono appunto

L’offerta dei musei e li accredita eh È pervasa da grande quantità di temi sull’accessibilità anche se affrontati in maniera abbastanza generale bisogna dare merito di una grande attenzione prestata a questi temi quindi i musei cominciano a confrontarsi a ogni livello ehm sul tema dell’accessibilità e abbiamo avviato progetti anche con

Delle associazioni del territorio come fiadda citata da dalla collega Claudia collina all’inizio della di questo incontro che si occupano un’associazione che si occupa di disabilità uditive e che con noi collabora sul progetto Access Anzi noi collaboriamo sul progetto Access con loro abbiamo avviato dei progetti interculturali ma quello

Che mi preme è andare ad illustrarvi le ehm vediamo se la slide arriva non arriva ci riproviamo senò andrò a braccio eh nel 2023 abbiamo Non capisco come mai olè la vedete grazie eh abbiamo avviato quindi in risposta alla richiesta di competente degli operatori museali a tutti i livelli un grosso

Ehm percorso di formazione differenziato per livelli diversi di approccio e conoscenza del tema tre percorsi di formazione networking organizzati in un livello di base per chi si approccia per la prima volta si approcciava per la prima volta al tema della accessibilità museale un livello più avanzato e organizzato per workshop multidisciplinare in

Cui operatori museali che hanno già avviato le progettualità sul tema della accessibilità si sono Confrontati con altri istituti culturali provenienti da teatri archivi biblioteche organizzazioni sociosanitarie e E i direttori una livello per i direttori Cioè per affrontare da un punto di vista delle Policy delle governance quelle quelle che sono le

Barriere che impediscono la vera possibilità attuativa delle politiche sull’accessibilità museale ehm adesso questo percorso per altro viene portato in Toscana con la Regione Toscana verrà avviato e si andrà avanti in un percorso di di conoscenza e di confronto su due percorsi in modo da ampliare il nostro percorso di formazione anche su un

Terreno interregionale per un confronto più ampio su territori simili ma che operano diversamente rispetto a noi questo è un progetto il progetto Access accessibilità comunicazione cultura e sottotitoli per le persone sorde che è finanziato alla da una legge regionale a favore del per il sostegno delle dell’inclusione sociale delle

Persone con disabilità uditiva e con loro oltre ad essere entrati in sei musei diversi a fare degli interventi diretti per il miglioramento di alcune parti dei musei in termini di sottotitolazione creazione di mappe creazione di linee guida di Scusate di linee del tempo sottotitolazioni siamo abbiamo proprio

Lavorato con le persone sorde in modo che la progettualità portate fossero ehm co progettate direttamente dalle persone con disabilità e oltre a lavorare appunto per cercare di portare e allineare le progettualità dei musei con anche con le associazioni territoriali stiamo lavorando per portare il tema dell’accessibilità e dei

E dei musei accessibili piano piano in maniera sempre più integrata nel territorio per esempio lo stiamo affiancando al tema della filiera del turismo il progetto in Emilia Romagna c’è una vacanza per me che nasce per promuovere il turismo accessibile nella nel deserto balneare della costa romagnola Acc costa adesso la mappatura

Dei servizi accessibili delle strutture ricettive di alberghi ristoranti e quant’altro a quello delle dei musei che sono mappati al pari delle strutture ricettive Inoltre stiamo entrando a collaborare nel piano sociosanitario per Per far sì che il tema della Cultura e del Welfare culturale piano piano venga integrato anche in quelle direzioni che

Normalmente non sono immediatamente portata a considerare la cultura come e i musei come degli interlocutori diretti e questo è un corso sempre organizzato insieme a fiadda di cui si accennava prima si chiama creare esperienze accessibili inclusive nei musei principi e pratiche e progettazione dal titolo alla nostra presentazione di oggi

Proprio perché con questo corso sui temi dell’accessibilità portato alla filiera della produzione museale stiamo cercando di allineare quelle che sono i principi e la sensibilità sui temi dell’accessibilità museale anche a quelle professioni che normalmente sono esterne ai musei quando i musei devono attivarsi per un un allestimento o una una l’attivazione di

Nuove sale o addirittura un museo nuovo generalmente si rivolge da architetti designer comunicatori che non è detto che siano allineati con che sono i principi citati fino ad ora è in corso questo questo corso Scusate il bisticcio di parole di cui Vedete qui la la scansione della degli incontri sono otto

Incontri organizzati proprio per temi che vanno a colpire le varie aree della progettazione oltre a un’introduzione all’accessibilità e alla progettazione inclusiva si parlerà di spazi insieme a Fabio Fornasari e degli allestimenti Lucia Brasini che è di vicepresidente di fiadda Emilia Romagna che parlerà di comunicazione inclusiva è architetto e persona sorda quindi

Guiderà direttamente dal suo punto di vista la la lezione Fabrizio Caccavello che parlerà di web Elena pancera del linguaggio Elisa Perego comunicazione inclusiva audio video e Andrea cattabriga che è Il curatore del corso farà un workshop finale m il lavoro è ancora tanto Scusate Vi ho rubato troppo tempo chiudo velocemente per dire

Che noi stiamo lavorando anche per cominciare a integrare il tema dell’accessibilità a livello politico a livello di documenti nei bandi comincia a entrare come premialità e soprattutto stiamo anche cominciando a pensare all’idea di lavorare a una nuova figura professionale che possa essere identificata come quella di un esperto

Di accessibilità che potrebbe entrare a pieno merito Nella nell’organico di un museo chiudo qui soltanto per riprendere il discorso del presidente lanzinger all’inizio e chiudo dicendo che chiaramente qualunque sforzo noi compiamo per favorire l’inclusione delle persone e per promuovere ibilità museale è vano se noi andiamo a lavorare però

Producendo danni all’ambiente e con questa sfida noi vogliamo anche così mettere una pulce nell’orecchio che cominceremo come sistema museale regionale a lavorare anche grazie alla collaborazione di ICOM sui temi della sostenibilità Vi ringrazio molto Arrivederci Grazie Silvia grazie a Cristina Ambrosini Silvia Ferrari ha fatto una disamina molto esaustiva di quanto questo

Argomento sia trattato con estrema profondità e da tempo dalla dal settore patrimonio culturale e io a questo punto Ritengo che tutti gli interventi siano stati estremamente esaustivi e e e profondi come direzione hanno messo in luce quanto appunto la la disamina approfondita nel tempo e la sperimentazione concreta necessitino quanto mai della

Progettazione a Monte di tutti gli aspetti e anche di una interlocuzione sempre più aperta e inclusiva con gli stakeholder di qualsiasi tipo e sia per quanto la riguarda appunto la sostenibilità il riuso l’economia circolare degli allestimenti sia per quanto riguarda il tema dell’accessibilità quindi progettazione e partecipazione sono le

Due parole che eh chiave Insomma che eh trattengo da da questo interessante convegno Ehm non so se qualcuno dei relatori vuole intervenire se il presidente ha piacere di chiudere Cristina Lucia Mh o se lasciamo Eh la parola al pubblico magari ho visto Mh che ci sono delle domande e risposte ehm Mh Antonella

Malintoppi chiede se il corso di cui ha appena parlato Silvia sarà replicato o se è solo in presenza e poi insomma ottimi ottimi spunti dati dall’ultimo intervento di Silvia e chiedono anche se c’è un attestato e questo lo rivolgo a ICOM Allora rispondo velocemente alla persona

Che ringrazio il il corso che si è svolto ieri il secondo appuntamento è possibile ancora partecipare in remoto e potete scrivere a vi scrivo la mail in chat perché non me la ricordo È ancora possibile partecipare in remoto non sappiamo se sarà replicato Diciamo che anche una carattere un po’ di

Sperimentazione sta per il momento sta funzionando Quindi vediamo di aspettare gli esiti finali e prenderemo le le decisioni anche insieme a fiadda Ecco c’è nelle chat una considerazione interessante di una persona di cui non riesco a leggere il nome Francesca Kelli Ecco sono riuscita dice Purtroppo se i dipartimenti educativi dei musei

Non possono sedersi ai tavoli di progettazioni fin dall’inizio a malapena si riesce a creare un allestimento utile alla didattica più tradizionale figuriamoci per una didattica speciale forse questo è rivolto a la prima parte alle relatrici della prima parte del convegno ecco Ecco abbiamo i complimenti anche della vicepresidente Adele Maresca

Compagna quindi siamo molto molto in contente La ringraziamo Cristina vuoi dire qualcosa Laura danusa Claudia se posso riprendo Appunto quella quella considerazione che abbiamo trovato appunto in chat elettivamente al coinvolgimento no di chi opera all’interno dei dipartimenti educativi e l’impossibilità di partecipare fin da subito di essere coinvolti nei tavoli

Decisionali di pianificazione Ecco noi anche noi in Regione ci siamo posti No a questo problema Tant’è vero che nel programma che ha mostrato prima Silvia del percorso fatto sull’accessibilità quando diceva appunto che ci siamo rivolti agli operatori a diverso livello di consapevolezza e autovalutazione della conoscenza del tema Noi abbiamo

Proprio voluto e ci siamo ci siamo interrogati a lungo su questo ma abbiamo voluto dedicare una giornata intera ai direttori ai responsabili proprio perché su questi temi È verissimo ci deve essere un un coinvolgimento consapevole e anche con continuativo dei livelli decisionali E perché deve diventare un approccio condiviso da tutta la

Struttura no e questo quindi è verissimo e adesso appunto il percorso è iniziato o Sta per iniziare anche nella in Regione Toscana con lo stesso schema proprio perché l’allargamento graduale del coinvolgimento deve arrivare a a a poi pianificare delle le scelte strategiche incisive quindi sono assolutamente d’accordo su questa osservazione e dobbiamo lavorare

Perché Perché non sia più così posso aggiungere una cosa un aspetto a quanto detto in quest’ultima parte proprio ieri al termine del dell’incontro di uno degli incontri del corso che ho citato è uscito un tema cioè quello della De timenti didattici o meglio della didattica là dove è appaltata

Esternamente Cioè laddove ci sono appalti magari affidati a delle cooperative esterne che rappresentano ai fini del discorso fatto fino ad ora una vera e propria cesura perché L’unico strumento che si può mettere in atto fino ad oggi è quello di agire nel come dire nei capitolati nelle domande dei

Capitolati per chiedere eh dei dei criteri e delle conoscenze delle competenze ehm in materia eh Ora c’è da fare una riflessione che pongo a tutti quanti eh rispetto ai cosiddetti servizi aggiuntivi che vengono affidati fuori ehm sono davvero servizi che vanno considerati aggiuntivi Ecco in questa in

Questa da questo punto di vista la parte didattica davvero ha bisogno di lavorare direttamente con la direzione con le strategie di sviluppo con le strategie di creazione dei contenuti culturali fin D fin dall’inizio non come servizio Questo è il mio punto di vista non come servizio aggiunto dopo Quindi questo

Tema comunque rappresenta ancora una criticità Dal mio punto di vista molto forte Grazie Silvia per questa ulteriore sollecitazione molto interessante che va proprio a colpire a livello nazionale insomma la la la normativa in materia Ecco abbiamo un’ulteriore domanda da questa volta per il gruppo degli allestimenti Alessia Caldana

Chiede una fa una domanda in merito alla questione del riuso e chiede riutilizzare allestimenti precedenti potrebbe limitare il ruolo dell’architetto nella fase di progettazione della mostra Laura rispond posso rispondere vle Rispondere te no no vai ok Beh oddio chiaramente è una domanda più che lecita e chiaro che bisogna fare Pati chiare sin

Dall’inizio quindi la contrattualistica deve prevedere Fin dove arriva la la progettazione e fin dove può spingersi riutilizzo è una sfida c’è anche un duplice diciamo obiettivo che è quello anche di cambiare Forse un po’ la visione della della cosa della progettazione Cioè non possiamo più pensare di continuare fino come abbiamo fatto

Finora Quindi è anche una sfida per trovare nuovi modi di progettare nuovi modi di riutilizzare senza chiaramente tralasciare quello che può essere l’estro la creatività di un architetto che viene coinvolto in un progetto quindi è tutto da vedere ancora Dobbiamo cominciare a lavorare e tastare il terreno per

Vedere quale possa essere la soluzione ottimale e giusta e che prediliga la sostenibilità ma anche il lavoro creativo la novità piuttosto che il Non lo so la possibilità di avere una una riduzione dei costi di un allestimento quindi vedremo sapremo solo vivendo Beh devo dire che i entrambi i progetti presentati proprio

Perché trattati in maniera Così [Musica] approfondita possono sviluppare dei temi innovativi veramente [Musica] straordinari Dunque Cristina Ambrosini ci fa una domanda io le darei la parola piuttosto che Ma infatti Siccome appunto mi scuso ma non ero impegnata in un altro incontro e quindi mi sono collegata poco prima delle 5 Adesso

Intanto che sentivo app la risposta data l’ultima chiedevo a Claudia se è stato affrontato o Appunto ci sono delle riflessioni in merito alla certificazione dei materiali che si utilizzano gli allestimenti quando parliamo di riuso cioè come come ci dobiamo Dobbiamo porre come come funziona perché chiaramente poi se io

Penso no a un riallestimento a un allestimento con Ovviamente un approccio di riuso di materiali già preesistenti penso a vetrine a supporti a pannelli e poi la necessità appunto di un’apertura chiaramente al pubblico mi è venuto in mente questa cosa cioè sono poi i materiali certificati o se appunto recuperiamo invece dei

Materiali che sono magazzino da tempo e non ne conosciamo l’origine No non abbiamo più il manualetto delle delle istruzioni e quant’altro Come vi siete posti questo tema lo state affrontando Scusate magari ne avete parlato ma io non non ascolt eh vado io Laura Ok Ecco la questione del dei

Materiali è un tema che tocca che viene toccato anche dal criteri ambientali minimi Quindi bisogna garantire già in fase di progettazione eh chiaramente delle certificazioni delle qualità di materiali che siano standard per i musei per gli allestimenti anche per questione di conservazione e poi nella scheda che abbiamo che abbiamo creato c’è una

Sezione proprio dedicata a eventuali certificazioni cioè si cerca di capire quale sia lo stato eh E lo status del materiale eh Per far sì che questo venga classificato come riutilizzabile O no O smaltibile O riciclabile e capita spesso per esempio la parte della illuminotecnica bene questa lampadina la

Vita utile è ancora in vita o sino a quando possiamo utilizzarla quindi sono informazioni che vanno raccolte proprio per garantire la di quello di quello allestimento riutilizzo in modo idoneo e poi c’era una risposta nella nella una domanda nella chat Scusate che parlava di Beh forse non si parla proprio di

Riutilizzo di allestimenti ma di sezioni pezzi di allestimento chiaro possiamo magari R approfittare tutto un progetto se laddove sia possibile per questioni di copyright eccetera possiamo utilizzare magari una vetrina un pannello possiamo customizzare E renderlo diverso da quello che era prima e le strade da percorrere sono tantissime quindi sì la nostra scheda

Comunque prevede una una ricerca anche di questo di questo tipo Grazie danusa e a ruota c’è anche una considerazione molto interessante della collega Sofia bollo del Coordinamento gruppo di lavoro provenienza materiale e decolonizzazione di ICOM Italia che scrive grazie per i vostri Preziosi contributi Credo sia importante parlare di accessibilità

Anche per i musei con collezioni extraeuropee etnografici o delle culture del mondo sia sulla progettazione che sul linguaggio integrando anche più lingue negli allestimenti per rendere un luogo inclusivo per le comunità diaspor chee presenti sul territorio penso che sia una sollecitazione Silvia molto molto interessante Sì assolutamente interessante nel nei

Nei corsi che abbiamo organizzato per gli operatori culturali si è parlato molto di comunicazione interpretazione linguaggi con anche tutta una un’attenzione eh progettuale verso le comunità straniere verso le culture altre e anche verso le modalità di comunicare il patrimonio con un’attenzione per le fasce di pubblico gender LB

Gtq e e altre categorie quindi sì nel corso diciamo per i progettisti non è affrontato perché riteniamo che sia più per il momento competente del dei dei direttori dei curatori Perfetto grazie a questo punto se non ci sono ulteriori domande come come vedo e ringraziamo per i complimenti io come

ICOM Emilia Romagna ringrazio il coordinamento nazionale e la la collega del Coordinamento della Lombardia nonché il settore patrimonio culturale con cui collaboro quotidianamente e la mia preziosa consigliera che ha stimolato tutto ciò Lucia Pini Grazie a voi proporrei di salutarci e ringrazio anche moltissimo nel backstage il prezioso ausilio

Di appunto Ilaria Navarro e Barbara Landi che sono i nostri angeli custodi Grazie a tutti Ancora grazie a tutti Ciao arrivederci

Webinar: Economia circolare degli allestimenti e progettazione inclusiva

Capitoli:

00:00 Michele Lanzinger | Introduzione
05:57 Claudia Collina, Laura Aldovini | Presentazione dell’iniziativa
16:40 Lucia Pini | Introduzione sul tema degli Allestimenti
21:00 Danusa Castro, Annamaria Ravagnan, Marta Giannotti | Ipotesi di economia circolare per il riuso degli allestimenti museali. Potenzialità e sviluppi
58:00 Cristina Ambrosini, Silvia Ferrari | Creare esperienze accessibili e inclusive nei musei: principi, pratiche e progettazione
01:30:23 Discussione

👉🏼 Iscriviti a ICOM Italia o rinnova la tua tessera: https://bit.ly/_campagnasoci2024

💻 Scopri il sito di ICOM Italia: https://www.icom-italia.org/

___________________________________________

📲 I nostri canali social:

Facebook:

/ icomitaliaofficial
Instagram:

/ icom.italia
LinkedIN:

/ icom-italia
Telegram: https://t.me/ICOMItalia
WhatsApp: https://bit.ly/WhatsApp_ICOM