“I Martedì di Economia e Società”

Presente diversi diverse serate e che stasera però invece presenterà il relatore che è un professore della Unimore no E vabbè sarà quello che parlerà soprattutto di questa presenza più o meno invadente della Cina e sulla Cina Abbiamo fatto anche dei tempi passati riflessioni particolari credo e stavamo parlando appunto col

Professor paba che sì diceva che la adesso si parla di guerra adesso si parla di intelligenza artificiale come resto abbiamo parlato anche noi martedì ma intanto la Cina lavora e continua a lavorare Quindi niente la parola a Massimo Ah grazie Buonasera a tutti e grazie per essere venuti appunto il microfono ce

L’ho ce l’ho No non funziona quello serve per il remoto ah ah ok Sì buonasera a tutti Grazie per essere venuti io dico solo due parole no È un piacere organizzare ogni tanto qualche iniziativa con Franco richeldi e l’abbiamo fatto in passato speriamo di farlo anche in futuro su argomenti di

Attualità che possono interessare tutti anche anche chi sta anche me mi interessa molto ascoltare stasera e anche spero che veniate anche nelle prossime due serate fra una settimana parleremo di disuguaglianze e merito mobilità sociale Un tema che mi sembra interessi tutti e fra 15 giorni sempre Martedì invece parleremo di

Contrasto alla povertà Quindi cosa sta succedendo laa distribuzione del reddito in Italia alle polemiche alle discussioni sul salario minimo e sulla riforma anche del reddito di cittadinanza che è appena stato modificato come misura principale di contrasto alla povertà e quindi vedremo studieremo in generale Quali possono essere gli effetti

Quindi lascio la parola al professor paba che ci parlerà invece appunto delle relazioni con la Cina Grazie mille e Buonasera [Applauso] Grazie bene Buonasera a tutti Grazie Prima di tutto per questo invito che Grazie per questo invito che mi mi riempie di gioia perché per me parlare

Di Cina mi riempie di gioia io ho avuto a che fare con la Cina perché per ragioni regate all’università per almeno 9 anni Tutti gli anni sono andato in Cina a avere rapporti con l’università e con istituzioni di ricerca lì Quindi ho avuto modo di conoscerla di apprezzarla

E anche un po’ diciamo di innamorarmene un pochino faccio parte peraltro di questo centro che si chiama Centro Studi sulla Cina contemporanea che ha una sede formale a Reggio Emilia Ed è diretto da un ex ambasciatore italiano in Cina che si chiama si chiama Alberto bradanini e che è stato un ottimo Ambasciatore

Italiano in Cina e che promuove Diciamo non tanto a livello locale quanto a livello nazionale delle iniziative delle delle riflessioni delle ricerche sempre sulla sulla Cina contemporanea Ecco la prima riflessione che faccio è questa se avessi fatto questa stessa conferenza diciamo prima della pandemia probabilmente moltissima più

Gente sarebbe venuta e questo già è uno dei temi che affronteremo cioè Come mai adesso la Cina è un argomento un po’ non così di moda come lo era tempo fa prima c’era un grandissimo interesse anche per i nostri studenti la nostra università aveva dei rapporti e ha tuttora dei

Rapporti con l’università cinesi io avevo in genere circa 20-25 domande all’anno di studenti che volevano andare in Cina a studiare a fare un pezzo di di percorso formativo lì adesso dopo la pandemia Ma anche in questi in questi ultimi 2 anni il numero di studenti che chiedono di andare in Cina è crollato

Drasticamente e questo la dice lunga Insomma un paese che prima veniva considerato una un paese da guardare con grande attenzione una grande opportunità una grande risorsa Adesso viene guardato col sospetto spesso e comunque Sembra uscito un po’ dall’orbita dei nostri delle nostre discussioni dei nostri interessi invece non è così cercherò di

Convincervi che non è così e che dobbiamo invece tenerlo molto tenere la Cina molto sotto azione e studiarne bene i movimenti per tante ragioni comincerò questa questa questa discussione con con due citazioni con due visioni opposte Come scritto là sopra la prima è quella di Trump dopo che ha giurato come

Presidente degli Stati Uniti nel gennaio 2017 in un discorso che ha fatto ha detto quella frase molto forte che dice dobbiamo proteggere i nostri confini dalle devastazioni di altri paesi che fabbric i nostri prodotti rubano le nostre aziende e distruggono i nostri posti di lavoro la protezione porterà a grande prosperità e

Forza Questo era Donald Trump detto questo c’è il suo famoso slogan America first e così via insomma Prima l’America assume l’americano investire sull’america e così via ora è curiosa questa citazione se la confrontiamo sempre nel gennaio 2017 con ciò che il presidente cinese diceva Al World economic forum a Davos

Esattamente in contemporanea e diceva dobbiamo continuare a impegnarci per sviluppare il libero scambio e gli investimenti globali promuovere la liberalizzazione e la facilitazione del commercio e degli investimenti attraverso l’apertura e dire no al protezionismo ora perché metto a confronto queste due cose per un’ovvia ragione perché in realtà il paese

Diciamo che da sempre ha promosso la liberalizzazione i commerci l’apertura il liberismo sono gli Stati Uniti ed è curioso che nel 2017 il campione dell’apertura internazionale dei commerci dei traffici internazionali sia il presidente di un paese che ancora si chiama paese socialista con caratteristiche cinesi quindi un paese

Che nonostante la presenza diciamo di tantissime imprese private rimane un paese che ha una conduzione molto forte da parte di un governo che controlla l’economia che dà delle direzione di sviluppo molto molto molto molto precise e Ecco questo apre un po’ il tema che affrontiamo cioè perché perché c’è stata perché c’è

Questo contrasto perché da da partire più o meno da quel periodo lì eh gli Stati Uniti ma anche l’Europa in qualche misura hanno cominciato a avere un atteggiamento diverso nei confronti della Cina rispetto a quello che hanno avuto nel passato se noi guardassimo le dichiarazioni precedenti di Obama di

Clinton di tutti i presidenti americani sia Democratici che repubblicani erano molto in linea con le cose che diceva Shin PIN e non Certamente con le cose che diceva Trump tra l’altro è interessante cominciare con Trump Anche perché Trump Ahimè è ancora lì quindi potrebbe essere ancora lì tra tra poco

Come sappiamo e quindi questo tipo di visione potrebbe essere ancora una visione dominante diciamo nelle nelle relazioni internazionali del futuro ehm la implicazione di questa posizione di Trump era questa strategia cosiddetta del disaccoppiamento del D coplin disaccoppiamento Cosa vuol dire ci si resi conto di questa fortissima interdipendenza economica della Cina con

Gli Stati Uniti in particolare ma in generale con con l’occidente con i paesi avanzati per varie ragioni che poi vedremo questa dipendenza è diventata eccessiva è diventata preoccupante e quindi l’idea è di avviare un percorso di disaccoppiamento cioè disgiungere l’economia cinese da quella americana in primo luogo sia sul campo economico che sul

Campo tecnologico l’implicazione di questo fu una guerra tariffaria che gli Stati Uniti fecero che Trump fece nel 2018-2019 bloccando In pratica una buona parte rendendo non conveniente una buona parte delle importazioni dalla Cina in America e quindi in qualche misura isolando la Cina dal punto di vista commerciale rispetto al passato e

Oltre a questo Trump cominciò una politica di embargo tecnologico cioè di Forte guerra tecnologica nei confronti della Cina di cui l’esempio più clamoroso è la diffidenza verso le tecnologie 5G e in particolare l’azienda Huawei che è un’azienda privata cinese con con l’idea che diciamo acquisire utilizzare tecnologia cinese sulle

Telecomunicazioni fosse rischioso per la sicurezza mettesse in difficoltà le nazioni avanzate e quindi ha promosso un embargo tecnologico nei confronti di queste tecnologie cinesi convincendo anche le cancellerie europee la Germania la Gran Bretagna e anche l’Italia avere un atteggiamento simile di rifiuto diciamo della tecnologia 5G che veniva

Dalla Cina la Huawei che tutti noi conosciamo come una dei principali produttori di smartphone al mondo fino a al 2017-2018 tutti quanti l li vedevamo nei nei supermercati nei posti dove si vendevano prodotti elettronici adesso è praticamente scomparsa Eh appunto in virtù di questa lotta di questa battaglia tecnologica che è stata fatta

Questo isolamento tecnologico cosa è successo dopo Trump ha finito la sua amministrazione è arrivato biden biden in realtà ha cambiato i toni Certamente una persona completamente diversa da Trump Ma nella sostanza non ha cambiato la politica del di Trump nei confronti della Cina Cioè non ha cambiato le

Tariffe che in qualche misura permangono ancora le tariffe alle’ importazioni cinesi che ancora permangono in negli Stati Uniti nei confronti della Cina non ha cambiato la politica di embargo tecnologico Quindi nonostante si sia passati da un’amministrazione repubblicana un amministrazione conservatrice a un’amministrazione Democratica l’atteggiamento di Trump che è pure conciliante nei Toni abbastanza

Però ha mantenuto nella sostanza una politica di riduzione della dipendenza degli Stati Uniti dalla Cina sia economica che tecnologica logica e questa politica come vediamo tra un attimo è stata ovviamente approfondita a partire dal 2019 2020 in realtà con la pandemia e ancora di più col conflitto

Russo ucraino ma di questo ne parliamo tra un attimo una delle politiche promossa dall’amministrazione Trump biden è questo di cercare di fare delle catene di forniture internazionali che l’amministrazione Trump e l’azione biden Chiama più sicure e resilienti resilienti è una parola che tra origine in realtà da degli shock dovuti alla

Pandemia cioè l’idea è se c’è uno shock nell’economia imprevisto come appunto la pandemia o una guerra un conflitto occorre avere la garanzia di potere approvvigionarsi di componenti di materiali di input tecnologici o energetici sicuri e quindi dobbiamo avere delle catene di di fornitura internazionali più resilienti più sicuri in particolare in alcune filiere

Produttive i semi produttori che sono ovviamente un un componente strategico e tecnologico ma anche le batterie per esempio le batterie elettriche per le automobili minerali materiali critici E ovviamente anche prodotti legati alla sanità alla alla principi ativi farmaceutici e cose di questo tipo quindi si è passata un’idea di catene di

Fornitura globali che gli Stati Uniti e le imprese americane oltre che quelle europee hanno promosso per decenni a catene invece più sicure e resilienti che in una declinazione molto interessante che l’amministrazione biden fa diventano catene basate sul cosiddetto friend shoring Cioè noi vogliamo in realtà diversificare i paesi

I fornitori non dipendere da Paesi con cui abbiamo tensioni geopolitiche e sostanzialmente avere rapporti economici con Paesi amici dove i paesi amici vengono descritti come paesi che condividono i nostri valori cioè gli stessi valori relativi alla dignità umana ai diritti della lavoratori la protezione dell’ambiente la democrazia bate gli Stati Uniti hanno promosso

L’apertura commerciale e l’Europa con tutti i paesi del mondo No adesso c’è un’idea No non tutti i paesi del mondo sono uguali c’è una differenza in particolare tra sistemi governati da autocrazie come appunto la Russia oppure la Cina o altri sistemi con questi vogliamo limitare i rapporti economici vogliamo invece approfondire i rapporti

Economici coi paesi amici cosiddetti amici la politica dal punto di vista diciamo delle imprese che segue questa impostazione si chiama China più One cioè L’idea è questa nel passato le grandi imprese multinazionali andavano in Cina a produrre o avevano dei rapporti commerciali economici con la Cina l’idea è potete continuare a andare

In Cina riducendo la vostra esposizione in questo paese ma dovete aggiungere un altro paese per esempio la Apple può produrre continuare a produrre gli smartphone in Cina Ma deve affiancare anche la produzione in India o la la la produzione in Vietnam o in un altro paese dell’Asia per esempio quindi

Affiancare alla Cina un altro fornitore con l’idea di abbandonare la Cina progressivamente per dipendere poi dai fornitori Amici tra virgolette faccio notare che uno dei beneficiari di questa politica e soprattutto il Vietnam che è buffo chiamarlo amico perché il Vietnam ha un regime autocratico esattamente simile a quello della Cina però ha un

Atteggiamento molto pragmatico il governo vietnamita e ovviamente amico degli Stati Uniti così come amico della Cina peraltro e quindi accoglie con favore questo cambiamento di impostazione dell’amministrazione americana e accoglie con favore gli investimenti che arrivano dalle multinazionali americane in Vietnam o dalle multinazionali europee in Vietnam però è interessante questa idea di amici

Perché certamente non è un paese che condivide i valori degli stati uniti e questo è interessante ma non è solo il Vietnam l’esempio ma il Vietnam diciamo è l’esempio più clamoroso altro aspetto cruciale è il tema della sicurezza nazionale che prima era molto eh come dire sottaciuto dalle dalle grandi

Potenze mondiali compresa l’Europa e adesso c’è una grossa enfasi su questo è quella frase della Janet yelle che è la segretaria E la ministra del tesoro americano che dice non possiamo permettere che alcuni paesi sfruttino la loro posizione dominante nel mercato delle materie prime delle tecnologie dei prodotti chiave per danneggiare la

Nostra economia o pers seguire obiettivi geopolitici indesiderati qual era lettura di questo se noi diamo se noi continuiamo a scambiare tecnologie con la Cina per esempio la Cina può usare queste tecnologie per seguire obiettivi geopolitici indesiderati per esempio per aumentare la sua influenza in Asia che è

Una cosa che gli Stati Uniti non fa piacere o la sua influenza in altri paesi che è una cosa che gli Stati Uniti certamente non fanno piacere e tutto questo appunto porta a proseguire la politica di Trump di embargo tecnologico in particolare sui micro processori avanzati di cui parleremo tra un attimo

Su cui c’è una vera e propria guerra tecnologica che si chiama la chip War che mette contro che a contro appunto uno di fronte all’altro gli Stati Uniti e la Cina l’Europa in questa guerra è completamente ignorata Cosa fa l’Europa anche l’Europa ha cambiato l’atteggiamento nei confronti della Cina il punto di svolta

È questo documento del 2019 badate Quindi prima della pandemia in cui in un documento che doveva delineare la strategia Europea nei confronti della Cina si dice esplicitamente che la Cina è un concorrente economico nella ricerca della leadership tecnologica e questo è giusto è un concorrente economico nella ricerca della della rifa tecnologica ma

Soprattutto c’è una frase molto forte che la seconda è anche un Rivale sistemico che promuove modelli alternativi di governance mentre la prima è una fase ovvia No è un nostro concorrente anche gli Stati Uniti sono un concorrente dell’Europa anche il Giappone è un concorrente dell’Europa ma

Vale sistemico vuol dire che la Cina ha degli obiettivi che esulano dall’economia che vanno al di là dell’Economia e promuove modelli alternativi di governance Cioè ha un sistema di di di di governo statale Diciamo che non è quello delle democrazie occidentali ha un sistema di governo delle imprese che non è quello

Delle democrazie occidentali perché anche quando sono imprese private Magari in qualche misura c’è un certo controllo del dello stato ha una fetta import an di imprese statali che vanno in giro per il mondo ma sono di fatto governate diciamo da organismi statali ecco tutto questo non va bene agli Stati Uniti non

Va bene all’Europa e quindi bisogna avere nei confronti della Cina un atteggiamento di cautela badate l’ho sottolineato là sotto fino a questo momento la Cina nelle discussioni collettive sia a livello politico generale ma anche nell’opinione pubblica Europea Era considerato un partner strategico dell Europa un grande mercato

Per le imprese europee un dato banale che posso darvi è che la Volkswagen fa il 40% dei suoi profitti in Cina 40% de suoi profitti in Cina la basf azienda chimica fa 30% dei suoi profitti in Cina la Mercedes Benz è lo stesso quindi la Germania in particolare ha investito

Massicciamente nel corso degli ultimi decenni in Cina e ha degli interessi economici straordinari in quel paese quindi era unopportunità per le imprese opportunità di investimento e di profitto E tutt’ora È un’opportunità di investimento di profitto Quindi è un cambiamento radicale diciamo nel di impostazione nei confronti della Cina la

Posizione più recente quella espressa in particolare D von der Ler molto recente l’anno scorso che ha un po’ dato la direzione diciamo dell’atteggiamento dell’Occidente nei confronti della Cina e questa direzione nuova va sotto il nome di The risking cioè il disaccoppiamento completo cioè rompere l’integrazione economica tra la

Cina e l’occidente nei paesi avanzati sarebbe troppo traumatico e economicamente disastroso ciò che si può fare è provare a avere una politica di riduzione del rischio l’Europa non fa una guerra a differenza degli Stati Uniti e di biden non sta facendo una guerra tariffaria nei confronti delle importazioni cinesi anche per un’ovvia

Ragione l’Europa Dipende dalle esportazioni mentre gli Stati Uniti l’apertura dell’economia americana è molto più Uta rispetto a quella europea l’Europa e la Germania in particolare ma anche l’Italia dipendono per la loro crescita fondamentalmente sull’esportazione e quindi fare una guerra tariffaria la mette a rischio perché le guerre tariffarie comportano

Delle ritorsioni tu impedisci le importazione dalla Cina e la Cina impedisce l’importazione dell’Europa ora magari l’Italia che non è così esposta con la Cina potrebbe essere abbastanza indifferente ma per la Germania un colpo economico formidabile quindi l’Europa non vuol seguire la guerra tariffaria ma muove questa politica di riduzione del

Rischio questa politica di riduzione del rischio Ha due ha due aspetti diciamo la prima è la sicurezza economica simile a quella che abbiamo visto nell’amministrazione americana cioè bisogna diversificare le catene di fornitura renderle più resilienti esattamente come dice la Janet yellen come dice biden Cioè questo nasce sostanzialmente dalla pandemia No per

Esempio gli input energetici prima dipendeva Russia in gran parte dalla Russia per il gas naturale si è visto che possiamo fidarci dobbiamo avere altri fornitori di input energetici come ragionevole che sia ma anche i minerali critici per i quali dipendiamo di nuovo dalla Cina oppure semiconduttori o batterie elettriche e così via l’altro

Aspetto riguarda la sicurezza vera e propria la difesa la sicurezza militare la difesa della nostro sistema Democratico europeo e qua l’Europa così come gli Stati Uniti pone l’attenzione su alcuni settori critici di nuovo 5G telecomunicazioni microelettronica intelligenza artificiale biotecnologia robotica e in generale tecnologie che hanno un doppio

Utilizzo civile o militare e oppure infrastrutture strategiche e critiche ci sono una serie di documenti che dettano questa linea dell’Europa con provvedimenti che cercano di filtrare gli investimenti che vengono da altri paesi e in particolare dalla Cina in questi settori c’è l’utilizzo del famoso Golden Power che viene fatto da governo

Italiano per bloccare acquisizioni di imprese italiane da parte di investitori cinesi in settori in questo tipo di settori e quindi sono tutte politiche che alla fine anche se non viene mai detto esplicitamente hanno come obiettivo ridurre i rapporti con la Cina limitare gli investimenti della Cina in Europa e nei paesi europei

Ehm altro aspetto fondamentale è che questa strategia del de risking è stata fatta propria dal G7 nel maggio 2023 peral questa riunione G7 a Hiroshima Tutti i giornali l’hanno definita come una delle più importanti della storia del G7 E perché l’han definita una delle più importanti della storia del G7

Perché per la prima volta nel documento che vedete C’era anche il Giappone in particolare molto attivo in questo fronte e per la prima volta nel documento finale del G7 si dice esplicitamente che bisogna ridurre la dipendenza dalla Cina cioè bisogna limitare l’espansione economica e le ambizioni geopolitiche della Cina sempre

Per ragioni legate alla sicurezza al De risking e quindi è una politica che di fatto questa viene fatta propria da tutti quanti i paesi avanzati quindi la domanda che Pongo è se questo cambiamento fondamentale nei rapporti con la Cina che prima era un grande paese amico era un grande paese con cui

Trattare con cui commerciare con cui fare affari ora è diventato un paese da cui guardarsi bene e da cui e col quale dobbiamo ridurre diciamo la dipendenza e l’interazione economica cosa è cambiato cioè perché c’è stato questo cambiamento di atteggiamento così così veloce così repentino cosa ha motivato questo cambiamento e poi una

Domanda collegata a questo ma ci conviene questa cosa qui diciamo e in particolare è un interesse comune dei paesi occidentali dei paesi avanzati oppure magari l’Europa ha una sua strategia che potrebbe essere diversa da quella di Stati Uniti no perché dobbiamo avere esattamente la stessa strategia nei confronti della Cina magari abbiamo

Interessi diversi Quindi cercherò di capire prima eh Cosa Motiva diciamo questo cambiamento di prospettiva nei confronti della Cina secondo guardare un po’ quali sono le conseguenze possibili dell’attuazione di questa strategia di der risking nei confronti soprattutto dell’Europa del nostro sistema economico ecco per far questo la prima cosa che voglio fare è

Questa una delle ragioni per cui la Cina fa paura ma questo già lo sapevamo ma adesso diventa clamoroso è una roba che viene chiamata nella da molti studiosi che hanno studiato la Cina molti economisti che hanno studiato la Cina negli anni passati viene chiamata Il il il China shock cioè lo shock che

L’economia cinese nel periodo di Iper globalizzazione cioè nel periodo che va soprattutto dal 1991 al 2008 1991 vi ricordate la data in cui è crollata l’Unione Sovietica È finito è finito il mondo bipolare no quando è crollata l’Unione Sovietica per la prima volta sono entrati nei processi di

Globalizzazione non solo i paesi diciamo avanzati o tra virgolette democratici ma sono entrate anche il mondo orientale cioè sia i paesi orientali naturalmente dell’Europa orientale Ma anche la Russia ma anche la Cina perché nella prima fase di globalizzazione quella Dal dopoguerra al 91 c’era integrazione Internazionale delle economie Ma che escludeva una

Parte del mondo fondamentale appunto la Cina la Russia e tutto il blocco che legato all’Unione Sovietica dal 9 in avanti c’è una vera integrazione internazionale tutti questi paesi entrano in relazione per la prima volta e da lì c’è una incredibile ascesa diciamo della globalizzazione che si che viene testimoniata soprattutto dall la

Crescita fondamentale del commercio mondiale in proporzione al prodotto interno lordo mondiale qui e vedete dal più o meno dall’inizio degli anni 90 fino al 2008 2008 è una data convenzionale che è legato alla crisi finanziaria globale c’è una una crescita rilevante del peso del Commercio di bene a livello internazionale che nel nella

Sua massima espansione il 2008 è arrivato a contare per il 51% del prodotto interno Mondiale della ricchezza mondiale Quindi questa questa fase è stata chiamata fase di Iper globalizzazione e uno dei passaggi cruciali di questa fase di Iper globalizzazione è stata quando la Cina nel 2001 è entrata a far parte

Dell’organizzazione Mondiale del Commercio quindi è entrata a pieno titolo in questo flusso clamoroso e sostenuto di di di di commercio e di investimenti internazionali Ma la cosa veramente importante non è tanto il commercio questo lo sottolineo molto perché spesso è un aspetto trascurato nel dibattito non è soltanto il fatto

Che le nazioni durante la fase di Iper globalizzazione si scambiano beni no si scambiano prodotti importazione esportazioni Ma la cosa importante è capire che la la gran parte di questi scambi commerciali viene all’interno di quelle che si chiamano catene globali del valore questo è L’aspetto fondamentale In altre parole se noi

Guardiamo i dati di commercio internazionale uno pensa che ci si scambi beni finali no beni di consumo no abbigliamento scarpe automobili computer e microfoni in realtà ci si scambia queste robe qua ma soprattutto la gran parte del commercio mondiale la maggior parte del commercio mondiale sono parti e componenti per fare automobili per

Fare microfoni per fare tavoli per fare scarpe per fare abbigliamento quindi la maggior parte degli scambi non sono beni finali destinate ai consumatori finali ma sono le parti e i componenti che servono a produrre Questi beni finali e queste parti e componenti è un traffico che ha origine dentro le cosiddette

Catene globali del valore Cosa sono le e vedete la la crescita di questo commercio dentro le catene globali del valore cresce moltissimo dagli anni 70 fino appunto anche qua più o meno al 2008 cioè c’è una progressiva integrazione Non solo delle economie Ma delle imprese a livello internazionale e

Le catene del valore vengono definite così voi prendete un processo produttivo lo scomponi e queste fasi di produzione di un prodotto che poi diventa un prodotto finale possono essere allocate in diversi paesi Quindi una parte la faccio in Francia una parte la faccio in Germania una parte la faccio negli Stati

Uniti e così via E questi processi sono processi di di fuzione che sono governati dalle imprese Cioè non sono fenomeni di mercato cioè le imprese governano queste catene del valore che sono sistemi produttivi globali un esempio così ci capiamo subito questa è banalmente una Panda Se voi Vedete una

Panda questo componente è fatto in Gran Bretagna questo è fatto in Germania questo è fatto in Italia questo è fatto in Francia questo è fatto in Germania questo è fatto negli Stati Uniti e così via se prendete un Boeing 787 sorprendente a dirs questo qua è

Fatto a Foggia in Italia questo qua è fatto a Grottaglia in Italia questo è fatto in Canada questo è fatto in oklaoma chiaro questa è una bicicletta banalissima e vedete il sellino è fatto in Italia questo è fatto a Taiwan questo è fatto in Germania Ecco questo è il

Modo come Ava la produzione oggi oggi da un bel po’ di anni a livello globale Cioè non è traffico di beni finali Certo si scambiano anche le biciclette ma prima che la bicicletta venga venduta come bene finale c’è tutto un traffico di parti e componenti sedili manubri motori elettrici Ruote a livello internazionale

E sono traffici governati dalle imprese perché sottolineo questo punto perché è facile è relativamente facile dire da adesso non voglio più commerciare con la Cina Da adesso non voglio più commerciare con la Russia Da adesso non voglio più commerciare con un altro se si tratta di acquistare beni finiti e

Finali perché posso rivolgermi a un altro produttore ma smantellare le catene del valore è una cosa completamente diversa perché queste catene del valore sono costruite con fatica dalle imprese in decenni di attività Pensateci un attimo devo trovarmi il fornitore in a Taiwan che è esattamente quello che voglio che mi dà

Il prodotto che voglio Devo costruire con un rapporto di fiducia Devo trovarmi un fornitore in Indonesia che è esattamente quello che voglio lo seleziono trattanti sono operazioni che ci mettono anni per essere costruite devo mandare lì i miei manager devo tenermi in comunicazione costante per verificare che le forniture sono quelle

Giuste della qualità giusta nei tempi giusti quindi son processi coscienti di relazione economica dentro queste catene del valore che distruggere da un anno all’altro eh chiudere da un an all’altro non è affatto facile e e se cerchi di farlo è estremamente costoso Questo è un punto molto molto importante se noi

Realizziamo che gran parte del Commercio è questa roba qui e non è semplicemente il prodotto finale le scarpe o le magliette o le automobili le cose diventano molto complesse e molto costose per le aziende chiaro se noi diciamo a Volkswagen non compri più quel componente da Taiwan non lo compri più

Dalla Malesia le cose sono complicate perché la Volkswagen se ne deve trovare uno altrettanto bravo da un’altra parte deve investire risorse sono investimenti dedicati a questo bene tutto questo ha dato luogo ha una cosa clamorosa adesso questo grafico è bellissimo eh Alcuni lo li conoscono benissimo Queste sono le Questa è la realizzazione

La la visione diciamo di Cos’è una catena del valore più o meno cioè questi qua sono i cosiddetti supply Hub cioè sono i paesi tutti tutti questi paesi che vedete qua sono i paesi che la maggior parte delle importazioni di questi paesi vengono dalla Germania per esempio la maggior parte delle

Importazioni nel 2000 dell’Italia Venivano dalla Germania lo stesso è vero per la Gran Bretagna lo stesso è vero per la Romania l’Ungheria e tutti questi paesi cioè tutti questi paesi sono satelliti economici della Germania compresi noi cioè noi importiamo soprattutto dalla Germania questi sono satelliti economici del Giappone tutti

Questi paesi asiatici e non solo importano nel 2000 soprattutto dal Giappone e questi sono i satelli economici degli Stati Uniti tutti questi paesi importano soprattutto dagli Stati Uniti badate questo qua non è una figurina fatta a caso questa è fatta dalla banca mondiale dalla World Bank con dati veri cioè costruita con dati

Veri di Commercio vedete cosa è successo dal 2000 al 2017 solo 17 anni qua non è cambiato moltissimo la Germania rimane il motore dell’Europa cioè rimane la fabbrica dell’Europa la fabbrica dell’Europa la gli Stati Uniti più o meno rimangono la fabbrica dell’America vedete a rapporti col Messico e col

Canada ma il grande cambiamento è che la Cina ha completamente sostituito il Giappone cioè la Cina oggi è la fabbrica dell’Asia la fabbrica dell’Asia Cioè abbiamo in sostanza tre grandi fabbriche al mondo la fabbrica Asia la fabbrica Europa e la fabbrica America una è legata alla Cina una è legata alla

Germania e l’altra è legata agli Stati Uniti cosa con una differenza fondamentale la Cina vedete ha anche delle relazioni a livello globale mentre vedete La Germania ha ha relazioni soprattutto in Europa e gli Stati Uniti soprattutto in America la Cina traffica sia che con l’America che con la con la

Germania quindi la vera fabbrica mondiale è la fabbrica Asia ed è centrata sulla Cina insisto su questo punto perché questo dice qualcosa su se vogliamo cambiare qualcosa a livello globale per esempio ridurre la dipendenza dalla Cina e già questo grafico ci dice una cosa molto importante io posso anche sperare di

Ridurre la dipendenza dalla Cina Ma se Riduco la dipendenza dalla Cina perché la Cina non mi piace perché non mi piace XI Jin PIN perché penso che siano una specie di nuova Unione Sovietica in realtà riducendo le importazioni dalla Cina e sostituendole con importazioni D dalla Corea o dalla

Cambogia o dal Vietnam non sto danneggiando la Cina sto danneggiando tutti i paesi che con la Cina trafficano Siccome la fabbrica asiatica è integrata so se è chiaro io non Compro biciclette dalla Cina voglio limitare le importazioni della Cina Ma se faccio questo sto danneggiando la Cina ma sto

Danneggiando anche il Vietnam il Taiwan la corea che danno pezzi e componenti per le biciclette che io prima importava dalla Cina quindi se noi capiamo questa stretta interrogazione produttiva a livello globale capiamo che avere delle politiche commerciali di limitazione economica con un paese o con l’altro è riduttivo perché non capiamo la forte

Integrazione economica che c’è tra i paesi a livello internazionale in queste tre grandi aree globali Questo è un punto fondamentale e lo commenteremo tra un attimo a proposito della politica degli Stati Uniti Chiaro questo punto quindi Queste sono le tre grandi fabbriche asiatiche torniamo alla Cina Ma cosa

C’entra la Cina in tutto questo allora se noi guardiamo l’impatto della globalizzazione la prima cosa che salta all’occhio è questa qua La globalizzazione ha Certamente ridotto la povertà a livello globale questo lo dicono i dati qua abbiamo le persone che vivono sotto 2 dolli al giorno e vedete

Che nella fase più intensa della globalizzazione cioè dal del dopoguerra fino fino a qui vedete che il numero di poveri a livello globale passa da 65% a meno del 10% Ma la cosa importante è che questa riduzione della povertà che c’è stata è stata sostanzialmente concentrata in Asia orientale Cioè è

Sostanzialmente la Tina cioè la povertà in Cina è passata dal 60% Il che vuol dire che 60% della popolazione cinese viveva con meno di $2 al giorno nel 2013 la stessa percentuale è tras Ur abile è pari al 4% Siccome la Cina ha 1 miliardo e 400.000 persone la povertà in Cina si

È ridotta per centinaia di migliaia di persone Scusate centinaia di milioni di persone Ok ma se guardiamo gli altri paesi per esempio l’Africa subsaariana o o il Latino america o questi paesi qua la povertà è un po’ diminuita ma non così tanto questo è molto importante perché questo è un un effetto

Sicuramente positivo della globalizzazione la riduzione della povertà Ma certamente è un elemento che ha favorito soprattutto la Cina soprattutto la Cina perché la Cina è quella che è entrata con più forza nei processi di globalizzazione Ma questo non era l’unica cosa interessante vedete l’altra cosa fondamentale è che questo

Processo di globalizzazione ha creato anche delle disuguaglianze tra persone e tra Paesi in particolare in questo grafico Vedete qui la distribuzione della popolazione mondiale per classi di reddito Qua abbiamo i i ricchissimi cioè lo 0,01 per dei ricchi al mondo qua abbiamo i poverissimi il 10% più povero della

Popolazione mondiale e qua c’è la crescita del reddito proc capite delle persone di di queste persone qui diciamo della popolazione mondiale e vedete che dal 1980 al 2020 cioè nei 40 anni fondamentali della globalizzazione Chi è che si è arricchito soprattutto si è arricchito tutte le persone che stavano

Qua che sono fondamentalmente dei cinesi e un pezzo di India Quindi le persone che nel 2000 nel 1980 stavano qui Cioè nella nella distribuzione del reddito globale stavano più o meno a metà 40 50% qua vedete che sono quelli i cui redditi sono cresciuti di più gli africani sono

Rimasti più o meno quelli che erano e son cresciuti moltissimo la ricchezza nei ricchissimi cioè nello 0,01 per della popolazione che sta qui e che sono soprattutto i ricchi americani i ricchi europei ma soprattutto i ricchi americani un po’ di Ricchi asiatici anche chi è che ciha perso Chi sono i

Perdenti della globalizzazione i perdenti della globalizzazione sono le classi medie europee e americane Questo è il punto cruciale cioè i redditi delle classi medie medio basso dell’America e dell’Europa non hanno avuto un incremento di reddito così forte e questo è una delle ragioni fondamentali D una delle ragioni di fond

Dell’atteggiamento nei confronti della Cina perché la Cina è stata ritenuta responsabile di questo effetto Chiaro questo punto e questa qua si chiama curva dell’elefante per intenderci e è notevole il fatto che i ricchissimi cioè i ricchissimi chi sono Sono i grandi i grandi capitali americ i grandi capitalisti americani delle nuove

Aziende tecnologiche che sono quelli che si sono avvantaggiati come pazzi della globalizzazione ma anche le grandi aziende multinazionali europee o asiatiche persino quelle cinesi Ok ora Altro punto fondamentale se è vero questo grafico mi sembra un po’ complicato guardiamo l’ultima parte qua fa vedere la crescita della disuguaglianza tra Paesi è la

Disuguaglianza dentro i paesi e vedete che la La Linea Blu fa vedere la disuguaglianza ehm tra Paesi tra Paesi e vedete che questa disuguaglianza tra Paesi ehm è nella nella fase principale della globalizzazione si è ridotta cioè la distanza tra Cina tra il cittadino medio cinese e il cittadino medio americano si

È ridotta Ovviamente la distanza tra tra cittadino medio indiano e cittadino medio americano si è ridotta quindi la disuguaglianza tra Paesi tra alcuni paesi e i paesi ricchi si è ridotta ma nel contempo dal 1980 in avanti è cresciuta la disuguaglianza dentro i paesi cioè dentro l’Europa dentro i paesi

Europei e soprattutto dentro gli Stati Uniti d’America questo è molto importante perché questo qua spiega cosa c’entra la Cina su suggerimento di di Massimo Baldini ho trovato questa cosa bellissima Dalla Cina con furore tu l’hai trovato l’ha trovato Fabrizio Ecco questo è il famoso China shock cioè l’idea è in tutta

Questa roba qua Cosa c’entra la Cina Beh la Cina ovviamente è il paese che più ha benefici at l’abbiamo visto della globalizzazione e inoltre la Cina questa crescita della Cina ha avuto un impatto economico fortissimo nelle Industrie nazionali negli Stati Uniti e in Europa nel mercato del lavoro americano e in

Parte europeo e nei commerci per esempio ci sono delle Stime fatte degli economisti che dicono che questo China shock ha creato 1 milione e mezzo di perdita di posti della lavoro negli Stati Uniti e circa 900.000 quindi quasi 1 milione di posti di lavoro in Europa ma lo vediamo anche

In Italia no molti settori industriali italiani sono scomparsi da noi sono scomparsi da noi perché dietro la fabbrica Asia ci sta un sistema produttivo più efficiente a a minor costo che ha ovviamente spiazzato le industrie nazionali questo è avvenuto in Europa ed è avvenuto Soprattutto negli Stati Uniti e ovviamente l’altro aspetto

È che il China shock è la crescita enorme dei deficit commerciali Questo è quello degli Stati Uniti Guardate Come’è cresciuto È arrivato nel 2019 fino a 345 miliardi di dollari di deficit commerciale nel 2022 a 383 miliardi di dollari e in Europa vedete Questo è il deficit dell’Europa nei confronti della Cina che

È arrivato a circa 400 miliardi di euro cioè più grande di quello degli Stati Uniti In altre parole la Cina l’Europa e gli Stati Uniti dipendono crucialmente dalle importazioni dalla Cina per cui l’idea di riduciamo questa dipendenza perché adesso la Cina non ci piace più è una delle parole d’ordine fondamentali

Ok Questo è è il punto cruciale altra cosa fondamentale quindi questo aumento delle disuguaglianze è stato nel bene o nel male attribuito alla Cina Soprattutto negli Stati Uniti ed è all’origine del malcontento nei confronti della globalizzazione Soprattutto negli Stati Uniti in Europa già un po’ diverso ma soprattutto negli

Stati Uniti e soprattutto è all una delle origini fondamentali dell’ascesa di Donald Trump e dei governi populisti in America e in Europa una delle argomentazione e questo qua ci riporta La prima frase che vi ho fatto vedere di Trump dobbiamo ridurre cosa cosa c’a scritto dobbiamo chi ci ruba il

Lavoro che ci chiude le fabbriche la Cina ed è ancora così ahimè Nel senso che ancora Trump e i governi populisti fanno leva sul malcontento delle classi medio-basse soprattutto legate all’industria alla manifattura europee e americane che sono in crisi che sono entrate in crisi per per questa avanzata del sistema produttivo asiatico centrato

Sulla Cina questo nonostante e questo non va non va dimenticato nonostante la globalizzazione abbia consentito di avere prezzi più bassi per i beni che noi compriamo alle imprese costi più bassi per i beni che producono quindi l’aspetto positivo della globalizzazione che se non ci fosse stata quella globalizzazione noi non la avremmo forse

I nostri cellulari a €200 €300 €500 €700 probabilmente li pagheremmo il doppio No non avremo le televisioni che noi ci compriamo a 200 400 €500 ma pagheremo il doppio quindi i consumatori si sono enormemente avvantaggiati dalla globalizzazione perché hanno più varietà di prodotti a costi più bassi e le

Imprese hanno hanno costi più bassi altra cosa fondamentale in realtà il China shock è solo una parte della spiegazione ma di questo non vi parlerò ma se ve ne ha parlato eh gli altri miei colleghi o altri che sono venuti da voi cioè una parte degli shock che abbiamo visto le

Disuguaglianze e la disoccupazione e effetti sul mercato del lavoro è dovuta in realtà non alla Cina Ma alla tecnologia cioè l’effetto del cambiamento tecnologico è altrettanto forte in Europa e negli Stati Uniti come effetti negativi rispetto alla rispetto alla Cina quindi guardare solo la Cina è

Sbagliato la Cina è un pezzo di questa storia ma un un pezzo enorme della difficoltà delle classi medie e medio basse in Europa e in America è dovuto al cambiamento tecnologico pensate banalmente al software che sostituisce lavoratori nella pubblica amministrazione nelle banche e persino l’università Quelli sono effetti ugualmente importanti e impattanti

Rispetto rispetto alla Cina Il punto fondamentale questo l’ho trovato e il punto fondamentale è che adesso questo mondo è un po’ finito cioè la prima globalizzazione aveva a che fare Chi fabbrica i computer Chi fabbrica le automobili Chi fabbrica le magliette Chi fabbrica i microfoni adesso il mondo tecnologico il mondo industriale è

Cambiato e adesso c’è una paura di un secondo shock cinese che è all’origine della diffidenza che c’ha l’Europa e della diffidenza che c’hanno gli Stati Uniti Cos’è questo questo secondo shock cinese Beh primo è legato a Industrie completamente diverse Queste sono le industrie del futuro giusto la tecnologia verde l’energia rinnovabili i

Veicoli elettrici la mobilità sostenibile l’intelligenza artificiale l’internet delle cose Le piattaforme Inter i semiconduttori l’aerospazio la biotecnologia Queste sono le industrie della nostra epoca e la cosa interessante è che per queste Industrie il costo del lavoro non è così rilevante no mentre prima era importante se devo fabbricare e assemblare computer Beh lo

Lo vado a fare in Asia se devo assemblare magliette lo vado a fare a Bangladesh Ma se devo essere importante nelle tecnologie Verdi o nei veicoli elettrici o nel artificiale conta Certo il corso del Lavoro Conta sempre ma conta soprattutto quanto sei bravo nella ricerca quanto sembravano le innovazione

Quanto il governo ti sostiene Quanto buono è il tuo capitale umano Queste sono gli elementi cruciali e la cosa fondamentale la Cina questo gli interessa non gli interessa fare i tavoli a minor costo o le magliette a minor costo le scarpe a minor costo gli interessa diventare leader

Nell’innovazione in questi settori e ci sta riuscendo e ci sta riuscendo questo non lo dico io lo dicono lo dico ve lo faccio vedere qua ecco lo dicono diverse ricerche per esempio questi sono alcuni dei settori dove la Cina è già leader tecnologico globale o è vicina ad

Esserlo per esempio tutte le tecnologie rinnovabili questo si sa la Cina non solo produce praticamente la la la la stragrande maggioranza dei pannelli solari o dei pannelli fotovoltaici o delle e delle o delle pale eoliche ma fa anche ricerca in quei settori ma anche avante tecnologicamente in quei settori

Credo che l’importazione europea di questa roba qua dalla Cina si appare al 90% per dare un’idea C noi portiamo il 90% di questa roba qua dalla Cina e questa roba qua per noi è fondamentale per la transizione ecologica Quindi se tu dici Non la voglio più importare alla

Cina la devi sostituire con una produzione in Europa ma noi non siamo in grado di farlo Quindi o rallenti la transizione ecologica e rinunci agli obiettivi che che l’Europa si è posto neutralità tecnologica neutralità Come si dice ehm Sì nel 2050 quindi emissioni Zero nette nel 2050 O rinunci a questo perché

Ti devi costruire all’interno una capacità tecnologica che adesso in Cina eh oppure dici Ho sbagliato il mio obiettivo di neutralità di inquinamento lo sposto al 2070 al 3000 o chissà che cosa la tutta tutta la parte digitale leg sistemi di pagamento l’intelligenza artificiale la Cina è Oltre agli Stati

Uniti è l’altro è l’unico paese che sta investendo massicciamente in questo massicciamente in questo i droni il 5G i satelliti il Quantum computing cioi sono un sacco di settori avanzati dove il governo cinese sta promuovendo la produzione e la tecnologia Certo in alcuni settori è dietro gli Stati Uniti

Ma è vicino a diventare leader tecnologico e Questo naturalmente spaventa molto di più che non essere il grande esportatore di beni a basso costo come era nel passato questo spaventa davvero Perché dietro questa cosa qua c’è quello che viene chiamato il sogno cinese di cin PIN cioè c’è l’idea che la

Cina vuole smettere di essere la fabbrica del mondo e vuole diventare una potenza globale e ne ha tutto il diritto in fondo no badate la crescita della Cina non è un prodotto della Cina la cresce della Cina è un prodotto dell’Occidente cioè Siamo noi che abbiamo permesso alla Cina diventare

Quella quella che sono le imprese americane e le imprese europee che hanno trasferito tecnologia per almeno 30 anni in cina che hanno consentito alla Cina di diventare quello che è e badate adesso si dica dobbiamo fermare tutto ma la Cina di 30 anni fa non era mica

Diversa dalla Cina oggi non è che prima era un paese capitalista era era un sistema socialista con caratteristiche cinesi certo Shin PIN ci può piacere di meno di fugino o altri o altri presidenti cinesi ma è sempre lo stesso Sist ma non democratico e la domanda è

Se per 30 anni abbiamo portato di tecnologia investimenti traffici commerciali di tutto e la Cina è rimasta uguale perché adesso non li vogliamo più perché adesso vogliamo bloccare questo commercio di questo ne parliamo tra un attimo guardate questa è una domanda per me fondamentale perché quando tu leggi questi documenti delle cancellerie

Americane sembra che la Cina sia diventata una cosa diversa la Cina è diventata una cosa diversa ma non nel sistema di governance vi ricordate la frase dell’Europa la Cina è un Rivale sistemico perché promuove diversi modelli di governance ma lo faceva anche 20 anni fa quando investiva lì la Fiat

Quando ci investiva lì la Volkswagen quando ci investiva lì la le case del lusso francesi o gli altri è cambiata ma no quindi siccome adesso la Cina vuol diventare vuol diventare quello e sta investendo moltissimo e soprattutto vuole fare un salto cruciale nel senso di estendere questa sua influenza

Economica anche negli altri paesi parlate una delle frasi non ho parlato di questo del documento del del G7 a Hiroshima era dobbiamo bloccare la cosiddetta coesione economica cioè l’idea è questo quando la Cina si espande fuori per esempio presta dei soldi a un paese africano un paese

Asiatico così dicono i paesi europei o americani sta di fatto ricattando questi paesi perché gli presta i soldi per fare strade Ponti infrastrutture importanti ferrovie però poi questi non hanno i soldi da restituire e quindi la Cina di fatto sta facendo una correzione economica e il G7 dice dobbiamo bloccare

Questo ora io sono perfettamente d’accordo bisogna bloccare questo ma secondo noi cosa ha fatto il Fondo Monetario Internazionale per 30 anni cosa ha fatto gli Stati Uniti per 30 anni quando fa dei prestiti a un paese africano o quando li faceva a un paese in via di sviluppo asiatico in Vietnam o

Da altre parti cosa faceva ovviamente voleva barattare il suo aiuto economico con un sostegno politico o sbaglio quindi diciamo che la Cina lo faccia non ci deve sorprendere Ovviamente la Cina vuole Estendere la sua influenza e la vuole estendere con con alcune strategie La prima è la via della seta ma di

Questo non ne parlo che adesso in realtà è bloccata perché la Russia diciamo ha bloccato questo traffico qua Ma l’altra è questa politica industriale molto forte che si chiama Med in CH 2025 dove l’obiettivo dei cinesi è passare da made in China a Made by China questo è

L’obiettivo che loro hanno e questo ovviamente spaventa l’America Ah questo ovviamente spaventa l’America perché l’idea che la Cina che prima era un nostro partner perché ci faceva le cose nostre a un prezzo più basso Adesso si inventi le cose le Facci autonomamente sempre a un prezzo conveniente con efficienza economica Beh questo ci

Spaventa ma è un concorrente economico così come ci spaventava il Giappone negli anni 70 quando noi bloccavo le azione di automobili dal Giappone Giappone era un paese amico non èa un Paese socialista giusto Vi ricordate quando la Nissan voleva comprarsi l’Alfa Romeo cosa è successo in Italia è

Successo che tutti hanno lavato hanno stato gli scudi dicendo non possiamo permettere ai giapponesi di comprarsi un’azienda italiana poi l’ha comprata la Fiat e l’Alfa Romeo non so cos’è oggi e i giapponesi hanno investito in Gran Bretagna cioè hanno fatto gli impianti di produzione portando lavoro in Gran

Bretagna la Toyota Londa e così via quindi sono temi diciamo Dove inizia mente uno sta un po’ così ma deve valutare se conviene o no continuare ad avere rapporti commerciali e In molti casi il fatto di avere un paese forte importante con una classe media che questo è cruciale così grande come

Quella cinese beh può essere nell’interesse dell’Europa preservare questa roba qua bene questa paura del secondo shock cinese Secondo me è in realtà all’origine vera di questo atteggiamento che che porta alle politiche di di disaccoppiamento di De rischi Questa è la vera motivazione Guardate la guerra la pandemia la guerra

Russo-ucraina Questa è la mia interpretazione Non so la vostra e ha fornito degli argomenti per esempio Pensateci un attimo da quando c’è stata la guerra russo-ucraina adesso non so che conoscenza abbiate della Cina Ma la Cina certo la Cina continua a dire che ha un rapporto privilegiato con la

Russia Ma la Cina non dà nessun sostegno militare alla Russia ci sta bene attenta ci sta bene attenta certo E siccome la Russia è antiamericana la Cina Vuole mantenere la sua sfera di influenza non va contro la Russia non la condanna ma vi ricordo che come non l’ha condannata

La Russia la Cina non l’ha condannata l’India non l’ha condannata praticamente la la la quasi totalità dei paesi asiatici anche Paesi con che sono ostili alla Cina a parte diciamo il Giappone e la corea Questo per dire che questo atteggiamento qui un atteggiamento della Cina molto pragmatico Eppure noi usiamo

Ancora questa un po’ questa idea basata su Taiwan per intenderci la Cina potrebbe fare a Taiwan quella che la Russia ha fatto all’ucraina ma in realtà di questa al di là delle dichiarazioni non c’è una vera evidenza Cioè è una cosa che serve a isolare la Cina Questa

È l’interpretazione che io che io darei Ma di fatto è una politica che cgp non farà sicuramente nei prossimi anni certo Taiwan è un caso complicato Non ne voglio parlare ma quello che voglio sottolineare che in questo caso questi conflitti geopolitici creano un po’ un atteggi la la gestione disastrosa che la

Cina ha fatto della pandemia perché è stata veramente disastrosa creano un po’ un terreno per isolarla anche politicamente per come dire Dipingere in qualche misura Come come come un nemico Adesso vado alle conclusioni Perché senò andiamo troppo troppo avanti ehm Qual è diciamo Secondo me la mia

Qual è la conclusione di tutto questo che le politiche che l’Europa in queste politiche di The risking in realtà hanno degli effetti controversi per esempio prendiamo un caso molto molto semplice che sono i chip i chip avanzati cioè i microprocessori l’embargo tecnologico secondo la strategia del de risking che

Sta faccendo l’Europa e gli Stati Uniti prevede che alla Cina non vengono più forniti i microprocessori avanzati che tecnicamente parlando sono quelli sotto i 10 nanometri di dimensione che vengono fatti al mondo soltanto da la corea la gli Stati Uniti e soprattutto Taiwan e soprattutto un’azienda di Taiwan eh eh

Che fa quelli sotto i più piccoli più avanzati in assoluto con tecnologia americana peraltro bene la Cina prima importava questi componenti alla grande la Cina importa più microprocessori che petrolio la Cina importa più microprocessori che petrolio E perché li importa perché i microprocessori questi qua avanzati vanno dappertutto vanno

Nelle automobili vanno nei tablet nelle game console vanno nelle lavatrici ora vanno anche nei pneumatici non so se è chiaro quei microprocessori avanzatissimi vanno in un’ infinità di beni di consumo certo possono andare anche nei missili e nei droni e nelle armi di offesa negli armamenti ma soprattutto vanno nei beni che noi

Compriamo Quindi se tu per ragione di sicurezza Eh che questa è l’argomentazione impedisci che gli Stati Uniti o l’Europa diano questi chip avanzati alla Cina il problema qual è hai due problemi il primo sta in realtà colpendo l’economia cinese non per ragioni di sicurezza militare Ma perché siccome quei chip vanno dappertutto

Dappertutto se tu impedisci alla Cina di avere quei cip avanzati stai indebolendo Il su sistema produttivo certo Sta impedendo che vadano nei droni militari Ma la Cina non sta usando droni militari in giro per il mondo o no Eh certo si sta costruendo un esercito come giusto che sia però non

Sta utilizzando Per adesso niente di tutto questo non sembra inz and a farlo quindi diciamo il vero problema è che stai colpendo l’economia cinese secondo punto se la Cina non può usare questi chip dentro i prodotti su cui è fortissima a livello globale Secondo voi

Cosa fa la Cina se li fa da soli e infatti la Cina se li sta facendo da soli qualche settimana fa c’era un articolo sul Financial Times che diceva che gli Stati Uniti erano sorpresi perché l’ultimo Smartphone della Huawei ha un chip incorpora un microprocessore prodotto interamente dai

Cinesi che è solo uno o due anni indietro rispetto al più avanzato microprocessore fatto dall’invidia dalla qualcom negli Stati Uniti In altre parole la Cina tecnologicamente è più o meno a un anno un anno e mezzo di distanza dagli Stati Uniti e non c’è dubbio che se tu blocchi la

L’esportazione della tua tecnologia avanzata quelli facciano di tutto per farsela da soli e Cos’è più conveniente per la sicurezza dell’Occidente che noi manteniamo aperto un dialogo perché se noi li diamo la tecnologia in qualche misura controlliamo il suo uso piuttosto che avere un sistema che si crea da solo

E che può diventare ostile non so cosa è meglio diffondere la concorrenza condividerla che in qualche misura controlli quello che fa l’altro oppure chiudere le porte e fare in maniera che quello investa per i fatti suoi in una tecnologia così cruciale e così avanzata Ecco io personalmente penso che sia

Meglio quello diciamo seconda cosa se noi non importiamo i prodotti non li diamo i chip e quelli non li mettono nelle cose che noi utilizziamo Il problema è che quei beni lì dove vengono messi i chip avanzati poi vengono esportati in Europa e se non li compriamo dalla Cina da chi li compriamo

Risposta dgli Stati Uniti e dell’Europa abbiamo altri fornitori per esempio il Vietnam Ma qual è il punto è così sta facendo per esempio l’Apple sta facendo assemblare degli smartphone adesso in Vietnam e in India se Voi leggete i resoconti sui giornali economici vedete che la che la Apple ha degli enormi

Difficoltà perché non è il problema di spostare una fabbrica dalla Cina in Vietnam o dalla Cina all’india Perché dietro quella fabbrica cinese c’è un intero ecosistema vuol dire avere primo le competenze del Mercato del lavoro operai specializzati ingegneri capaci di far andare avanti quella fabbrica a quei

Livelli di qualità Vi ricordo che i beni che noi importiamo dalla Cina sono il top della qualità e per farli così efficienti e così e così di qualità elevata Bisogna che tu hai un intero ecosistema fatto di lavoratori qualificati ingegneri infrastrutture che ti portano i beni che servono per

Produrre e te li fanno esportare sistema locale che supporta i governi locali che supportano l’ecosistema economico tutto questo rifarlo uguale in India o rifarlo uguale in Vietnam o rifarlo uguale in Cambogia non è la stessa cosa è molto costoso e i dati dicono che lapol fa delle perdite

Immense in questa operazione fatta da altri paesi Quindi questo è il primo problema secondo problema se noi pensiamo di ridurre la dipendenza dalla Cina smettendo di importare smartphone dalla Cina di nuovo se avete in mente quel Grafico delle catene del valore stiamo sbagliando perché stiamo in realtà trasferendo una dipendenza

Diretta io importo lo smartphone dalla Cina da una dipendenza indiretta io importo lo smartphone dal Vietnam ma il Vietnam per costruire quello smartphone importa tutti i componenti dalla Cina se noi è chiaro il punto se noi abbiamo in mente quella catena del valore la fabbrica asiatica qualunque importazione

Noi smettiamo dalla Cina la importiamo da un altro ma quell’altro Dipende per moltissime parti e componenti dalla Cina Quindi stiamo in realtà riducendo la dipendenza diretta ma Stiamo aumentando la dipendenza indiretta e i dati del Commercio dicono esattamente questo da quando gli Stati Uniti Hanno imposto le tariffe commerciali sono aumentate Mol

Issimo le importazioni dal Vietnam e diminuite quelle D dalla Cina Ma il Vietnam ha aumentato moltissimo le sue le sue importazioni dalla Cina Ripeto il punto è chiaro il punto che sto dicendo Quindi in realtà è è una finta soluzione è una finta soluzione per quale ragione perché noi abbiamo contribuito a creare

Un sistema così integrato per tanti anni quindi smantellarlo adesso può essere molto costoso fine di tutto perché così magari discutiamo un po’ cosa dobbiamo fare Secondo me e finirei con due punti Secondo me che sono cruciali lasciare aperta un dialogo con la Cina è fondamentale per due ragioni

Cruciali La prima è che molte sfide del futuro dipendono dalla Cina oltre che a noi Oltre che a noi ovviamente per esempio La prima è il cambiamento climatico oggi era l’azione dell’anno accademico a Mantova c’era la Emma marcigaglia che ha fatto un grande discorso sulla sostenibilità ambientale sugli investimenti clamorosi che la suo

Gruppo stava facendo nella sostenibilità della produzione dell’acciaio e lei diceva noi lei l’em ma Marcegaglia diceva noi non possiamo affrontare il tema ambientale in Europa da soli e negli Stati Uniti perché l’inquinamento atmosferico Dipende solo per il 7% dall’Europa e per il 99% dagli Stati Uniti tutto il resto cioè l’ 85% dipende

Da Cina e India Quindi come lo vogliamo risolvere questo problema chiudendo le porte alla Cina e questo punto è fondamentale Cioè non possiamo non è che possiamo chiudere le porte alla Cina e e poi noi ci facciamo le politiche per la come dire anti inquinamento in Europa che siamo un pezzettino piccolino Se

L’inquinamento ovviamente globale ultimo punto l’intelligenza artificiale di cui avete parlato di di recente Beh quello È un’opportunità straordinaria No per l’economia per la società ma è anche un’opportunità molto rischiosa se noi non dialo con la Cina sulla intelligenza artificiale Cioè se noi non entriamo in rapporti di collaborazione in cui

Cerchiamo di capire dove stanno andando loro dove andiamo noi che sistema di regolamentazione ci vuole a livello globale sull’intelligenza artificiale rischiamo che la Cina che ha 1 miliardo e 400.000 persone ed è una potenza economica si faccia il sistema da solo noi ci facciamo il nostro sistema da

Soli e questo secondo me è assai più rischioso per la stabilità e la sicurezza globale che non quello che viene paventato adesso con queste politiche Conclusione quando c’era la via della seta la vera via della seta commerciavano Assieme gli induisti buddisti cristiani musulmani certo non si non si piacevano ma commerciavano e

Passava cultura passava conoscenza passavano beni la cosa è andata male quando qualcuno di questi gruppi ha voluto imporre agli altri la propria visione del mondo conclusione dobbiamo continuare a commerciare con un paese di cui non ci piace il sistema di governo Ma la domanda è dobbiamo davvero aver paura

Della Cina cioè la Cina secondo voi è la nuova Unione Sovietica che quando fa un investimento in Africa vuol portare il suo modello di di governo Quando dare dei soldi a noi vuol Port vuole esportare il governo il sistema cinese in Europa Ma manco per le scatole a me

Non piacerebbe forse a voi non piacerebbe avere il sistema cinese in Europa ma la Cina non gliene frega nulla quindi o noi crediamo questo se noi crediamo che la Cina sia un po’ come l’Unione Sovietica prima allora io sono d’accordo per bloccare la Cina Ma se non crediamo questo ci sono buone ragioni

Per non crederlo Secondo me allora bloccare la Cina ha delle conseguenze pesanti perché stiamo rischiando appunto di creare un mondo dove dove si riproduce una politica dei Blocchi torniamo all una situazione in cui di nuovo si crea un blocco Russo cinese e economicamente forte questa volta perché non è non è quello

Precedente dove la Russia faceva soltanto missili e armi la Cina fa tutto si fa le armi gli aerei i droni e anche la manifattura Quindi è un sistema economico formidabile dove c’è un quarto della classe media globale e questo è un colpo enorme la nostra economia quindi diciamo la conclusione Secondo me è

Quella di tenere aperta la porta eh Cercare di evitare questa frammentazione economica soprattutto la costituzione di nuovi blocchi a livello internazionale perché penso che questo sia l’interesse perlomeno dell’Europa non solo per gli Stati Uniti Ma certamente per l’Europa questo è l’interesse Secondo me Scusate se ho fatta un po’ lunga ma

Insomma c’è la possibilità di fare Vorrei Sì vorrei avere qualche feedback Come si dice sono Ma io credo che tra l’altro sia stata una relazione veramente per me non solo importantissima ma anche molto significativa perché sono C che di cui non discutiamo mai che di cui non leggiamo quasi niente non troviamo nella

Nostra quotidianità nessun tipo di dibattito su questo su questo piano forse a certi livelli forse ci sarà anche il dibattito ma credo che a livello medio nostro tutte queste cose non le conosciamo Almeno per me e avere la possibilità di un approfondimento di questa natura di

Questo genere ci dà anche il quadro di che cosa significhi poi no dare dei giudizi sulla politica di carattere internazionale Certo oggi parliamo solo di guerre purtroppo e forse però c’è anche questo problema di cui avere una particolare attenzione credo anche perché le guerre che ci sono oggi sono guerre che in

Larga misura non mi sembra che dipendano da questi ragionamenti ma dipendono da altre considerazioni che stanno all base forse del giudizio che lei diceva cioè che non è secondario avere un governo in Occidente in America o in Europa eccetera di un colore o di un altro perché alla fine determinano anche quti

Equilibrii le conseguenze credo che per me Vabbè ha significato molto questa questa cosa insomma però il dibattito Grazie conoscendo avresti suscitato un po’ di dibattito Ok ioo un attimino una cosa la prima è un’osservazione cioè il passaggio dal in China al China Io ricordo che nel 2001 e ricordo er già grandino l’apertura

La Cina è stata fatta in funzione del vedere un mercato vedere un mercato e vedere una delocalizzazione delle imprese cioè Lady in China Sì poi non ricordo che punto fosse la rivoluzione cinesia a quel punto perché credo che la vera rivoluzione cinese qui Sì sì assolutamente e la cosa

Che volevo chiedere è di allargare un attimino il discorso a quella che viene chiamata la crisi cinese di adesso non so se si opportuna chiamarla crisi però ci sono sicuramente dei problemi problema demografico m che è un problema grosso è previsto che ci sia un ruzione 30% o entro il 2050 nella popolazione

Cinese e forse questa è anche una causa del secondo problema cioè questa sovraproduzione in funzione di esportazione con un diciamo una depressione del mercato interno e il mercato interno che visto che poi soldi c’erano ha creato la bolla deles e pare che una grande non sia l’ultima e pare anche almeno poi

Confermi sei elementi che Shin Ping non sia propenso a sostenere con la banca centrale altri possibili crisi né nella Real Estate né in altri settori che hanno fatto dei passi troppo lunghi rispetto a quello che è il mercato interno perché insomma non è che sono io che ti

Devo dire che un mercato interno e condizione necessaria anche se non sufficiente per avere un mercato esterno La domanda è come vedi diciamo Quest Questi elementi probabilmente in serie uno con l’altro di potenziale crisi per i prossimi anni D Grazie mille ma non lo

So Ah sì vado qua no veloce su questo no ti ringrazio per questa domanda Naturalmente la Cina ha cambiato sta cambiando modello di sviluppo quindi una delle ragioni adesso non ho parlato di questo però si vedeva anche dai dati che ho fatto vedere No ora la fase di

Globalizzazione in qualche misura si è è diventata un po’ stagnante Cioè non c’è più la crescita di prima una delle ragioni di questo è che gli elementi fondamentali che alimentavano la globalizzazione cioè eh la dipendenza anche forte del modello cinese dalle esportazioni ora si è allentato perché

Con la crescita dei redditi interni dei cinesi la Cina sta puntando sul suo mercato interno cioè da un modello di sviluppo che era basato su esportazioni attrazione di investimenti dall’estero da parte di multinazionali occidentali diciamo Eh e risparmi e investimenti in infrastrutture ora sta cercando un modello di sviluppo che è basato sui

Consumi interni ehm su crescita diciamo fondamentale del della tecnologia E su cercare di essere autonomi su alcune settori chiave per per lo sviluppo futuro questa operazione ovviamente rallenta la crescita della Cina no E infatti i tassi di crescita sono decisamente quasi dimezzati rispetto a quello del grande periodo di di coso

Però diciamo è una fase di transizione naturale devo dire legate alle difficoltà al mercato del lavoro che tu dicevi però la mia impressione diciamo adesso Io la seguo da abbastanza è che prendi la crisi immobiliare c’è una crisi Però è da almeno 3 anni che i giornali dicono Adesso arriva la crisi

Immobiliare adesso la Cina la crisi Immobiliaria che la crisi finanziaria che noi abbiamo avuto è nata dalla crisi dalla crisi diciamo de dei mutui ipotecari che sono stati fatti in America ma in Cina questo ancora non è avvenuto cioè evidentemente nonostante il problema ci sia molto forte il il

Controllo che il governo ha di questo fattore è tale per cui non è deflagrata nel sistema bancario nel sistema finanziario de della Cina e non ci sono segnali importanti di questo nonostante ripeto da almeno 3 anni ogni volta ogni tanto c’è un articolo ma con molta frequenza che dice tra un po’

Esploderà Il mercato immobiliare in Cina e tra un po’ questo avrà degli effetti devastanti sul sistema ancora non ce l’ha la mia impressione è che nonostante sia diciamo ci sia un problema molto serio lì la capacità di controllo diciamo dell’economia da parte del governo cinese sia tale per cui

Probabilmente questa questa questa crisi verrà progressivamente riassorbita Questa è la mia idea certo non dobbiamo aspettarci una Cina che cresce a livelli di prima la Cina stessa sta investendo moltissimo negli altri paesi prima ho citato il Vietnam la Cina adesso sta investendo fuori prima attraeva capitali dal dal resto del mondo dal mondo

Avanzato adesso la Cina è un protagonista attivo in Asia per esempio in Vietnam per esempio in tutti i paesi dell’asean sta investendo perché il suo modello di sviluppo non è più basato sul basso costo del lavoro è basato sulla capacità produttiva e tecnologica e e io se noi guardiamo c’è un dato Guarda

Molto sembr un dato stupidissimo Ma se voi Met le 500 principali imprese del mondo che sono elencate da da da Fortune ogni anno 500 più grandi imprese al mondo e Guardate questo questa questo ordinamento delle principali imprese mondiali 20 anni fa e oggi vedete che in

Questi 20 anni di queste 500 100 più importanti imprese mondiali c’è una quota rilevante di imprese cinesi e sono scomparse le imprese europee cioè sono rimaste a livello globale le grandi Azi aziende cinesi e le grandi aziende americane le imprese europee sono pochissime e nei settori tecnologici in particolare nei settori tecnologici sono

Praticamente inesistenti tranne credo che sia soltanto un’impresa tedesca La SAP e poche altre quindi questa la dice lunga Cioè adesso la competizione Effettivamente tra Stati Uniti e Cina e l’Europa non è in grado di farla per una ragione importante su cui Poo aprire un dibattito diciamo perché l’Europa non è

In grado di fare la politica industriale che la Cina ha fatto per tanto tempo e gli Stati Uniti sta facendo adesso E perché non è in grado di fare l’Europa perché l’Europa ha una legislazione Europea dove se tu muovi dei soldi alle imprese in Italia è un aiuto di Stato

Viene bloccato per farla E qua massimo ne sa molto più di me Fabrizio devi avere debito europeo devi devi fare quello che abbiamo fatto per la pandemia cioè devi mettere dei soldi europei che fanno che hanno che che fanno uno stimolo alcuni settori cruciali per l’economia quelle che

Abbiamo detto prima Cioè le tecnologie avanzate i microprocessori le tecnologie rinnovabili Ma attualmente non si possono fare in Europa perché non c’è un bilancio europeo che è in grado di fare davvero questo sostegno alle imprese e ai settori e quindi in questa competizione secondo me il vero perdente

È l’Europa Questa è la mia impressione personale la Cina Sì sta crescendo come un paese avanzato ormai non più come un paese in via di sviluppo Questa forse è la differenza Ah un sacco di problemi Eh sono tra parent lo dico perché per non evitare malintesi Io sono molto preoccupato di Shin PIN

Cioè Shin PIN effettivamente ha fatto delle cose che non sono belle Cioè non è come i presidenti precedenti insomma ha accentrato molto il potere ha gestito la pandemia in maniera incredibile Sta cercando di aumentare il peso del settore pubblico dentro la l’economia quindi fa delle cose che possiamo discutere Ecco però

Sostanzialmente sta gestendo abbastanza bene secondo me la crescita diciamo dell’Economia e la direzione nuova dell’economia cinese e soprattutto sta gestendo con molta nonostante l’ affermazioni che ci sono con molta tranquillità anche le tensioni internazionali perché nessuno di noi ha in mente delle dichiarazioni SH Jin PIN ostili diciamo No a parte dire che

La Russia è un’amica ci sono dichiarazioni dove entra di peso nei conflitti internazionali non lo fa mi sembra quindi ha un atteggiamento molto pragmatico come tipico dei cinesi ma non so se ho risposto alla tua domanda però insomma prego una domanda io da alcuni anni commercio con con la Cina prodotti

Cinesi prima giapponese sono morti cinesi Adesso non li compro neanche Cina perché il trasporto costa troppo a me risulta che le tasse che pagano in Cina i produttori fabbriche ho sentiti tre o quattro tutti mi hanno detto il 15% m la domanda è com’è Cioè è impensabile che

In Italia con la tassazione che abbiamo è molto più alta di quella dichiarata la tassazione reale pensiamo di produrre qualcosa è impossibile A questo punto quello che io temo che non è mi è sembrato averlo visto è che per adesso noi siamo una mucca da mungere in mano a

Cin PIN diciamo Ma fra un po’ c’è il caso che arrivino qui a commerciare loro cioè io ho un mio vicino di capannone che aveva 25 dipendenti oggi lavora lui e ogni tanto un parente arrivano dei Tir ogni 3 mesi arrivano dei Tir dalla Cina pieni di magliette berretti guanti che

Paga Praticamente meno di €1 e che vengono vendu dappertutto in Italia e lui è contentissimo ovviamente perché ha risolto tanti problemi Però il problema è che il prossimo passaggio potrebbe essere che il cinese viene qui cioè adesso sono venuti a fare i baristi e hanno imparato fare i cappuccini

Bene però sono capaci quindi credo che il rischio potrebbe essere Perché Perché Perché dici perché diell Perché dici un rischio faccio un esempio concreto di questo si leggono sui giornali Oggi tutti noi conosciamo Qual è il settore principale più importante italiano manifatturiero l’automotive no l’automobile si leggono costantemente

Ogni giorno delle notizie sul fatto che la stellantis sta chiudendo impianti Sta riducendo la produzione compreso nel Modenese no compresa la Maserati o cose di questo tipo quindi questa è la notizia corrente si legge da un po’ di settimane che il ministro D’Urso del governo meloni vorrebbe avere un

Investimento straniero in Italia per produrre automobili elettriche Eh i nomi che vengono fatti sono quelli aperti sono la Tesla Ma la Tesla non verrà mai in Italia l’altro nome che pare faccia parte delle trattative del Governo italiano con la Cina sia la byd la byd è la più grande impresa mondiale

Che produce automobile elett che sta investendo sull’Europa ora sarà curioso che il ministro italiano che a dicembre ha chiuso la accordo la via della seta adesso va in Cina a chiedere che la Bud costruisca un impianto di produzione in Italia per produrre automobili elettriche cioè è una follia nel senso

Che dentro la via della seta c’è l’Ungheria E infatti l’Ungheria sta catalizzando gli investimenti cinesi nel settore Automotive È ovvio che se noi avessimo mantenuta aperta quella possibilità potevamo contrattare con la Cina delle condizioni migliori detto questo dobbiamo chiudere le porte un investimento nel settore Automotive

Della Cina perché mai non so se quelli vengono e fanno un impianto di produzione per esportare quelle per le automobili in Europa io V aprire le porte non avere problemi se vogliono fare batterie elettriche in Italia che c’è di male chi è che ci porta quegli investimenti lì ce li porta la

Volkswagen ce li porta la Toyota Non lo so ho fatto prima Non a caso l’esempio della Toyota della Nissan che voleva comprare si è comprata peraltro per un pezzo l’Alfa Romeo No quella è una storia secondo me illuminante faccio un altro esempio che è la Whirpool forse

Voi avete seguito la whp si comprò l’ Indesit tutta quella roba lì giusto quando c’erano in vendita Quelle aziende italiane e vi ricordo che gli elettrodomestici Bianchi cioè frigorifer lavatrice erano il secondo settore più importante in Italia dopo l’automobile Eh noi eravamo leader europei nella produzione di quella roba lì Quando

Furono messi in vendita l’ind tra Merloni quella quelle imprese cruciali italiane i cinesi della della Sens no della Eh ricordo herer della higher fecero un’offerta un’offerta di acquisti super conveniente Perché i cinesi non volevano venire in Italia a comprare l’azienda per portarsela in Cina volevano venire in Italia comprarsi quell’azienda

Rivitalizzare e Vender in Europa Questo era il loro obiettivo l’offerta cinese era migliore di qualunque altra Ma alla fine diffidenze politiche ma di tutti i tipi e sia a destra che a sinistra anche i sindacati avevo avuto un atteggiamento noi cinesi non possiamo vendere cinesi Alla fine l’hanno venduto la Whirpool di

Cui sappiamo tutti cosa è successo prima tutte le chiusure di stabilimenti per anni a Napoli lavatrici e cose del genere quindi la la multinazionale americana va bene quella cinese non va bene Vi ricordo che la hayer poi si è comprata la Candy qualche anno fa e la

Candy va benissimo cioè è già un po’ di anni che è di proprietà cinese ed un’impresa sana che esporta in Europa che va avanti Quindi la domanda è perché dobbiamo chiudere le porte ai capitali cinesi se vengono in Italia a portare lavoro a portare tecnologia a portare

Occupazione e perché dobbiamo dire no a loro e sia all’americano al al giapponese o al tedesco Boh abbiamo più garanzie che loro facciano meglio non so crediamo questo possiamo usare un argomento ideologico ma è puramente ideologico Secondo me cioè loro fanno business i cinesi non è che fanno cose diverse

No faccio un ultimo esempio su questo che è illuminante adesso permettete perché a me mi fa impazzire questo esempio qua voi sapete che la Pirelli è stata comprata ha commista di maggioranza un’impresa cinese a Pirelli molti anni fa era in crisi Tronchetti Provera ha cercato l’acquirente ed era

Una grande impresa cinese statale e che ha la maggioranza azionaria naturalmente i cinesi che quando entrano quando comprano un’azienda hanno un atteggiamento non invasivo hanno lasciato la dirigenza italiana tronchetti prover è rimasto nel consiglio di amministrazione non dicevano praticamente nulla da qualche anno siccome non la maggioranza azionaria dico Beh vorremmo contare

Qualcosa nella nella nel nei destini dell’azienda tronetti Provera proprio da l’ultimo anno ha cominciato a fare una battaglia forsennata Perché Perché nei pneumatici della Pirelli adesso entrerà Un chip il chip che entra nel pneumatico della Pirelli serve per monitorare la sicurezza perché dà informazioni sul traffico insomma serve tutto il progetto

Automotive l’argomento di trucchetti Provera eh e se noi consentiamo che i cinesi governino abbiano qualcosa da dire sulla gestione della Pirelli che ha i cip siccome i cip sono un componente strategico che può trasmettere informazioni al governo cinese non sto scherzando Questa è l’argomentazione e Tronchetti Provera ha chiesto che il governo italiano

Bloccasse l’investitore cinese impedendo usando il Golden Power impedendo che loro potessero avere da dire sulla gestione dell’azienda nonostante siano i principali azionisti dell’impresa E vi assicuro che l’argomentazione è quella che sto dicendo i chip dentro i pneumatici che per l’altro c’era anche la michelen e gli altri possono In teoria trasmettere

Informazioni sensibili sul al governo cinese sui nostri movimenti sui movimenti io mi occupo di telecamere Ah oh telecamera alla grande Trump ha cancellato due nomi famosi produttori ma quello è venuto dopo che in Inghilterra si sono accorti che praticamente c’è un traffico diti verso Per carità i non voglio

Sottovalutare il caso Ecco però faccio l’ultimo esempio l’ veico anche in Italia adesso queste Marche non possono più essere prite Sì sì stat Esatto prego volevo solo dire di girare signor la domanda cioè la risposta Immagino che sia molto molto impegnativa Cioè sostanzialmente intanto La ringrazio per la magnifica esposizione Noi siamo

Praticamente passo questo Temp schiavi del padron africani da 80 100 anni adesso c’è un altro soggetto che si sta affacciando no che cosa è più conveniente tanto comunque siamo dei sto parlando allora se dobbiamo scegliere tra un padrone e l’altro gli americani abbiamo visto che cosa hanno fatto no i cinesi non

Ancora no la domanda impegnativa diciamo la mia risposta a questo è per esempio prendete il caso sempre della via della seta no quando l’Italia il governo Conte un cos’era Firmò la questo accordo unico paese del G7 a farlo tutte le cancellerie europee S arrabbiano moltissimo ma come tu entri in questo

L’hai fatto da solo il governo italiano non ha consultato il resto dell’Europa Insomma è stato veramente isolata dal punto di vista internazionale questa scelta però questo non ha impedito che la Germania e la Germania in primo luogo e la Francia continuassero a fare affari clamorosi

Con la Cina e la Germania per esempio ha un’esposizione con la Cina che nessun paese europeo ha quindi continua a investire in America ma continua a investire in Cina Cioè secondo me l’atteggiamento Deve essere veramente per me nell’interesse dell’Italia e dell’Europa è un atteggiamento semplicemente pragmatico non ideologico

A meno che non ci sia davvero un conflitto Cioè se ci fosse veramente il rischio che la Cina abbia un ruolo aggressivo dal punto di vista militare che abbia ma ci sono segnali di questo ma lo domando a voi perché a volte quando tu leggi le cose sembra che la

Cina sia sull’orlo di una se la Cina Pensateci un attimo se la Cina manda adesso non voglio essere esager lo faccio per per provocare Ecco perché anch’io qualche dubbio ce l’ho però se se la Cina manda qualche qualche sua nave militare davanti al Mar Cinese i giornali impazziscono la Cina sta

Andando con le sue navi militari nel Mar Cinese ma il Mar Cinese è strapieno di navi americane la Cina ha solo una base militare oltre oltre la Cina ce l’ha a Gibuti che non è una base militare In realtà serve per garantire il traffico commerciale perché gli interessa che le

Navi che arrivano i container che arrivino dalla Cina arrivino bene in Europa quello gli interessa non ha altre basi militari gli Stati Uniti ne hanno credo 700 di basi militar in giro per il mondo Ora adess se non voglio fare Io non sono anti americano per intenderci però dobbiamo anche essere realisti cioè

La Cina secondo me non ha non ha nel passato delel dopoguerra è stato un paese sostanzialmente Pacifico Certo se tu vuoi usare non sono insensibile a questo se tu usi l’argomentazione che la Cina sfrutta il lavoro forzato Nello shinjang e ok Questo mette in crisi tutti noi Met

Crisi anche me però se quella argomentazione viene usata per bloccare completamente i rapporti con la Cina Secondo me è esagerato Cioè non possiamo dire no alla Cina e magari dialogare con l’Arabia Saudita o Certamente Un paese ortogonale rispetto a noi o col Vietnam o con altri paesi con cui facciamo

Affari tranquillamente o sbaglio o con la Turchia No cioè vuol dire c’è un po’ di ipocrisia questo voglio dire in questo no E quindi per per non avere ipocrisia bisogna essere pragmatici Secondo me e io credo che l’interesse dell’Europa sia essere nei confronti della Cina pragmatico Fai un buon investimento porti lavoro porti

Occupazione vieni così come dici sia al giapponese Al colleano secondo me È questo l’unico l’unica discriminante Poi certo non m aperto diciamo a considerazioni varie però insomma secondo me non dobbiamo perdere questa opportunità e soprattutto con la consapevolezza che gli altri paesi in particolare la Germania ma anche la Francia Vi ricordo che

Macron è stato in Cina di recente cioè quelli continuano a fare affare tranquillamente e lo stanno bene perché Macron cioè l’economia francese dipende dalla Cina perché è un mercato fondamentale per tutto il settore dell lusso dell lusso del lusso francese se se tu fai una guerra con la Cina e

Quelli chiudono le porte ripeto lì ha una classe media fatta di centinaia di migliaia di milioni di persone cioè stai bloccando lo sviluppo futuro della tua economia dov’è che vendi a agli svizzeri cioè insomma perché poi la Cina è collegata appunto all’asia è collegata ai mercati asiatici che crescono come popolazione

La Cina non cresce come popolazione Ma quelli crescono detto questo la Cina non è vista benissimo dai Paesi asiatici tra parentesi Non è che voglio Arla Ecco però penso che in queste cose qui bisogna veramente essere pram e vorrei ricordare l’atteggiamento che noi che l’Italia aveva nei confronti del

Giappone e gli Stati Uniti Avo confronte del Giappone Quando il Giappone cresceva come un pazzo e ha sgominato vi ricordate il Giappone ha sgominato l’industria delle motociclette Europea delle motociclette americane l’industria elettrotecnica americana cioè tutti noi avevamo le nostre famiglie avevano le Grundig Telefunken Tutto Tutta roba giapponese tutta roba giapponese era Un’invasione

Quella del Giappone però siccome non era era una democrazia diciamo nessuno ha avuto nulla da dire cinesi fanno l anche loro poi Giappone adesso un po’ in crisi quindi diciamo Secondo me bisogna essere veramente molto pratici Questa è la mia personale e non ideologici a meno che

Non sei costretto a esserlo ecco Ma io non vedo le condizioni direi che oltre a ringraziarlo massimo ti sei riservato di provocare i prossimi perché Avi detto Ven per provocare Quindi patriarch sarà quello che era va bene martedì prossimo quindi parleremo di uguaglianze sempre con un docente dell’università di Modena sarà Patriarca

Credo che sia L’importante Insomma va bene streaming va bene Barcellona però va viene anche credo riflettere su questo su questi temi che sono fondamentali per il nostro futuro se vinci il Barcellona o Vinci il Napoli forse andiamo avanti se vince invece qualcun altro forse riamo sotto sotto coperta

L’Università Popolare di Formigine, in collaborazione con il Dipartimento di Economia “Marco Biagi” dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e con il patrocinio del Comune di Formigine, propone un ciclo di tre incontri su temi di economia e società.

Globalizzazione e conflitti. Dobbiamo ridurre la dipendenza dalla Cina?
Sergio Paba – Professore Ordinario Dipartimento di Economia “Marco Biagi” di UniMoRe

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