Investire oggi: l’analisi dei mercati finanziari di Marzo 2024

Buongiorno a tutti e benvenuti al video di strategia di marzo febbraio si è confermato un mese molto positivo per i mercati finanziari con performance azionarie generose 5% in America ma anche di più 7 e Meo in Europa e 10% persino in Giappone sostenute da fondamentali forti specialmente negli

Stati Uniti e buoni risultati societari in particolari Nelle società della hightech le obbligazioni Hanno corretto per le stesse ragioni macroeconomiche e per la Cons ente retorica attendista dei Banchieri centrali senza però contagiare le asset Class rischiose come invece era accaduto in autunno I rendimenti sul 2 anni americano per esempio sono saliti

Di circa mezzo punto e circa 35 punti base sul decennale movimenti però in buona parte rientrati nelle prime settimane di marzo La compostezza dei mercati si deve anche alla seguente lettura delle nuove informazioni su ciclo e politica monetaria Da un lato la forza dell’economia è considerata in parte temporanea Dato che alcuni fattori

Di sostegno andranno esaurendosi nel corso dei prossimi mesi dall’altro sia la Fed che la BCE hanno di fatto confermato la disponibilità ad inaugurare il ciclo ribassista dei tassi anche se hanno chiesto altro tempo per iniziarlo subordinandolo ad una maggiore convinzione sul processo di disinflazione e questo viene in qualche

Modo ricondotto a una maggiore stabilizzazione dei salari e quindi del Mercato del lavoro che però sembra ormai in atto Forse in Europa anche una stabilizzazione dei profitti insomma i peggiori timori di Stack flaze stile 2022 sembrano lontani e il mercato sembra ricalibrare perlop il timing dei tagli nei tassi di interesse per

Quest’anno a oggi se ne prezzano tre negli Stati Uniti in linea con quanto ci ha detto la Federal reserve a dicembre il rischio effettivamente è che la Fed abbassi a due le sue previsioni nella prossima riunione del 20 di marzo e quattro sono i tagli attesi invece da

Parte della BCE per quest’anno quindi il mercato e anche noi ci aspettiamo Ormai il primo taglio a giugno da parte fondamentalmente di entrambe le principali banche centrali tutt al più una questione di non facile interpretazione sarà definire il punto d’arrivo terminale elemento che richiede la comprensione di quale economia ma

Anche di quale tecnologia E di quale Geopolitica prenderà forma dopo che si poserà la polvere di questo ciclo economico post pandemico come ricordava Fabio nel video del mese scorso abbiamo Pochi dubbi sul fatto che stiamo superando la fase critica e pochi nel mercato mettono in dubbio il processo

E tra gli economisti Da un lato la grande spinta dell’Innovazione tecnologica sulla produttività potrebbe portare a un valore più elevato dei tassi di interesse di lungo termine in termini reali cioè corretti per l’inflazione attesa circa l’1 per anziché lo 05 in America e qualcosa sopra lo zero in Europa le Stime più

Recenti pubblicate proprio in questi giorni da Fed e altri centri studi avvalorano questi livelli se non anche un po’ più alti D’altro canto alcuni tra cui la schnabel banchiere centrale tedesco osserva come l’Europa sia un passo indietro nell’adottare le misure di efficientamento della propria struttura produttiva E questa assieme ad

Altri fattori potrebbe risultare in un freno alla crescita potenziale e forse in una maggiore persistenza dell’inflazione Certamente in un trade-off più antagonistico tra margini di profitto e costi unitari del Lavoro questi dubbi sugli equilibri e quindi sui tassi di lungo periodo continu a giustificare una volatilità storicamente

Elevata nei tassi a lunga scadenza cosa aspettarci nelle prossime settimane Nella migliore delle ipotesi un Trading range nelle obbligazioni o piccoli ulteriori Cali nei rendimenti verso il 4% nel decennale americano il 225 nel Bund tedesco questo se i dati sull’inflazione confermeranno il Trend discendente in questo caso la performance azionaria potrebbe vedere un

Po’ di rotazione settoriale dalla tecnologia al resto degli indici e forse anche all’ healthcare in uno scenario meno propizio non si può escludere una correzione un filo più pronunciata degli indici azionari che Dopotutto vengono da molte settimane di risalita dai minimi di ottobre il recupero delle borse nei

Paesi sviluppati va dal 20% europeo al 30% del Giappone solo il 12% invece nei mercati emergenti Ma in questo caso le obbligazioni dovrebbero poter offrire un po’ di tutela un po’ di protezione al portafoglio e così pure il dollaro dopo l’ind ento recente a ridosso dell’1 e 10

In fondo le correlazioni tra le due principali attività finanziarie azioni e obbligazioni mostrano segni di miglioramento ovvero un andamento giornaliero più contrapposto il che contribuisce non poco a stabilizzare un portafoglio multiasset segnale questo incoraggiante Ma certo per poter contare su una piena normalizzazione a nostro avviso occorre lasciarsi alle spalle

Definitivamente questo ciclo economico particolare infine Bitcoin oro protagonisti rispettivamente a febbraio e marzo rappresentano invece a nostro avviso dei segnali appena preoccupanti che vi possa essere qualche eccesso di euforia In ogni caso le prospettive di performance nel medio termine e quindi anche per l’anno in corso restano promettenti con rendimenti previsti tra

Il 5 e il 10% per le strategie bilanciate Arrivederci al mese [Musica] prossimo h

Andrea Delitala, Head of Multi Asset Euro di Pictet AM Italia, ci racconta l’andamento dei mercati e le aspettative per il futuro.

In un contesto di mercati in ripresa, febbraio ha segnato una crescita significativa per le azioni globali, con rialzi fino al 10% in Giappone. Nonostante la correzione nei mercati obbligazionari, non si è verificato il contagio alle asset class rischiose, come accaduto in autunno. La cautela prevale, mentre investitori e banche centrali navigano tra segnali di un’economia forte e la prospettiva di un taglio dei tassi, che resta legato però al processo di disinflazione.

Il dibattito si accende sul futuro dei tassi di interesse a lungo termine, con incertezze che persistono. Guardando avanti, le prospettive restano ottimistiche con rendimenti attesi tra il 5 e il 10% per strategie multiasset.

Guarda il video e scopri quali sono le aspettative per il mese di marzo.

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