Ultimo saluto al rapper Jordan Tinti, il padre: “Ha pagato molto per indifferenza delle istituzioni”

[Applauso] jord Jordan è questo lo ripeto Jordan Forse è stato un po’ diciamo Prigioniero del suo del suo personaggio però chi si ferma a guardare solo il libro della copertina può dire quello che vuole quando invece legge il libro il libro di Jordan e allora ha altre pensa [Applauso] [Musica]

Diversamente voglio un cazzo di casino sì sì che non non non si spenga la fiammella di Jordan no che sia un un vulcano perché non ci siano più situazioni come Jordan o quello che ha passato Jordan o quello che ha passato Jordan uno uno sbaglia Ok ma come fai come

Quanto ha ha pagato ha pagato molto molto per non so se chiamare la indifferenza di di di giudici o istituzione o qu non doveva tornare inere questo è sicuramente non doveva tornare in carcere questo No no E questa è la sua mazzata [Musica] io sono qui con tutti questi ragazzi che

Insieme a me lo conoscevano da più o meno 20 anni e Innanzitutto ci tengo a smentire quelle che sono state le voci in quanto a violenza e odio raziale perché non gli sono mai appartenuti in alcun modo io voglio rivolgermi a tutti quegli operatori della comunità in cui

Lui si trovava da cui poi è stato rimandato appunto in carcere come avete potuto anche solo pensare di mettere i vostri regolamenti davanti ad una situazione di quel tipo proprio voi che siete operatori di comunità che avete a che fare ogni giorno con ragazzi che hanno un certo tipo di problematiche

Come avete potuto umile sensibile cioè si capiva che aveva bisogno di di affetto di amore di aiuto di aiuto soprattutto eh cioè si vedeva dagli occhi cioè era proprio umano non era da mandare in quel carcere con tutte le denunce che lui ha fatto di maltrattamenti

Violenze Non è così che si rimettono in pista I ragazzi tutto quello che aveva fatto Jordan prima quello che gli hanno attribuito meno Jordan lo stava pagando una volta una persona viene presa entra in carcere ed entra nella custodia dello Stato gli succede una cosa del genere

Quel ragazzo è una vittima di stato tutto quello che c’è prima droga musica gli amici problemi Non ci contano più niente una volta che una persona aveva commesso delle cose ed entra per pagarle è responsabilità dello Stato Jordan Tinti è una vittima di Stato Questo è poco [Applauso] ma

Commozione e rabbia per l’ultimo saluto a Jordan Tinti, in arte Jordan Jeffrey Baby, il trapper 26enne trovato senza vita nel carcere di Pavia dove erra ritornato dopo un periodo in comunità. Jordan, salutato dal papà, i famigliari e dagli amici di una vita che hanno srotolato un maxi striscione nel piazzale del cimitero di Bernareggio in suo onore, stava scontando una pena di 4 anni e 4 mesi per una rapina nell’agosto 2022 aggravata dall’odio razziale. Il giovane era stato poi mandato in comunità per affidamento terapeutico. Rimandato in carcere, dopo che nella sua stanza in comunità era stato rinvenuto un cellulare e delle sigarette, Jordan è stato trovato nella sua cella con una corda al collo. 
Jordan forse è stato un po’ prigioniero del suo personaggio, chi si ferma a guardare solo la copertina può dire quello che vuole, quando uno legge il libro di Jordan pensa diversamente”, ha detto a Fanpage.it Roberto Tintiu, padre del rapper. “Jordan Tinti è una vittima di Stato” hanno commentato gli amici, secondo i quali non Jordan non doveva tornare in carcere.

https://www.fanpage.it/milano/il-funerale-di-jordan-jeffrey-baby-il-trapper-morto-a-26-anni-in-carcere-la-tua-vita-non-andra-perduta/

23 Comments

  1. Da papà posso solo dire che dai sui occhi si vedeva la profondità di animo di questo ragazzo, era palese che aveva bisogno di aiuto! Riposa in pace Jordan

  2. Sarò cinico, ma se il padre avesse fatto il padre anziché fare l'amico o il fan del figlio, probabilmente a quest'ora non era in carcere e sarebbe ancora vivo. Chi è causa del suo male pianga se stesso.

  3. A volte quando tiro l'acqua al mio water, una volta svuotata la vaschetta, invece di riempirsi continua a sgocciolare finchè non gli do un colpo. Quella è una perdita, non questa.

  4. Insomma sono riusciti a farlo passare per martire. Ma poi boh il padre che ne parla come se lui non fosse direttamente coinvolto nell'educazione data al figlio, come se fosse parte completamente terza rispetto a come è venuto su sto ragazzo… Il roscio che accusa (ma quindi le "regole" valgono sempre e solo per gli altri, mai per noi vero?)… una storia molto triste, anche perché in mezzo ad un mare di accuse (fondate o meno che siano) non ho ancora sentito l'unica vera cosa che ci sarebbe da dire su sta storia, ovvero "Non fate come lui".

  5. Questo ragazzo era quello che aveva picchiato, minacciato e derubato un uomo indifeso solo perché era straniero. Un debole che si sentiva forte coi deboli.
    Dispiace che si sia tolto la vita, ma dire che l'odio razziale e la violenza gli erano estranei è semplicemente una bugia e una condanna a quattro anni ne è la dimostrazione. Si può piangere una persona cara, ma dipingerla come un povero piccolo angelo sensibile solo perché adesso non C'è più, mi sembra davvero una presa per i fondelli.

  6. Quando un ragazzo non ha il senso del pericolo e sfida continuamente la sorte, le istituzioni ,il rischio è questo. E quante volte gli avranno detto di non tirare troppo la fune…