Il Giapponese che nessuna prigione riuscí mai a contenere (per colpa della zuppa di miso)

È possibile non avere non possedere Assolutamente sì è possibile non essere No impossibile Noi viviamo in funzione della realtà in funzione di ciò che è ciò che noi non siamo in poche parole Noi siamo il negativo di ciò che ci circonda ciò che non è altro sono io se

Ci sentiamo di non essere andiamo a cercarci nella realtà e se la realtà non ci dà risposte allora noi che rispondiamo alle sue domande che però siamo stati noi stessi ad imporgli proprio come un eremita che vede nel sole un compagno nell’acqua una madre nelle scarpe due fratelli e nel vento la

Sua fidanzata allo stesso modo il personaggio di oggi ha dovuto estendere le funzionalità e le identità del poco che tra le mani ha avuto e del poco che le persone gli hanno concesso l’uomo di oggi ha creduto che nel fil di ferro ci fosse la libertà in un poliziotto ci

Fosse un amico e nella ciotola una via d’uscita e che ha sempre percepito le prigioni come i corridoi e si sa i corridoi sono solo zone di passaggio Yoshi shiratori l’uomo che venne osannato dal popolo giapponese per essere andato contro il governo un governo che ingiustamente per diverse

Volte lo imprigionò ma cu la storia rispose con un sottotitolo al suo nome e cognome perché Yoshi da quel momento in poi sarà ricordato come l’uomo che nessuna prigione ha mai potuto contenere Questa è la storia di Yoshi shiratori un uomo incastrato ingiustamente la cui ingiustizia però diventerà l’ingrediente

Per farlo fuggire cinque volte da cinque prigioni differenti Io sono Marco carniel non storia la storia di oggi vive nella seconda isola più grande del Giappone OC kaido e ci interessa particolarmente per due importantissimi elementi La prima è che la zona di abashiri è un piccolo paesino all’estremo nord decisamente

Poco adatto agli umani che ottiene una nuova vita molto molto inquietante e poi c’è una caverna nella quale si trova un uomo che per 2 anni ha vissuto nascosto da la società al gelo e in condizioni precarie guardando da lontano da molto lontano una delle peggiori prigioni giapponesi di metà 900 Entrambi questi

Elementi però hanno un fattore in comune sono la conseguenza del contesto economico e culturale che si è schiantato sul Giappone come uno tsunami il periodo meiji questo periodo viene fatto coincidere con gli anni che vanno dal 1868 al 1917 una vera e propria restaurazione del Giappone che causò però dei

Cambiamenti davvero profondi che sono andati a modificare ciò che conosciamo noi oggi del Giappone stesso su tutti la fine dello shogunato tokugawa la capitale da Kyoto a Tokyo E questa ricerca forse è nata a modernizzare il Giappone rendendolo a immagine somiglianza di tutte quelle che sono le grandi potenze occidentali dell’epoca

Quindi parliamo di esercito sistema educativo sistema giuridico industrializzazione questo creò delle fortissime discrepanze un’isola che basò le sue politiche sotto il principio del sakoku un isolazionismo che vietò qualsiasi tipo di relazione e di commercio con tutti gli altri stati e un divieto praticamente totale a qualsiasi forma di immigrazione e di

Emigrazione A meno che non si parli come al solito di grandi cariche politiche o persone di interesse Ecco quest’isola diventa Ora però aperta e implorante di essere influenzata dal mondo e si apre al commercio internazionale e iniziò a stabilire relazioni diplomatiche con le potenze occidentali da cui ne trae

Influenza culturale creando però non una fusione lente e costante ma una spaccatura una rottura che ancora oggi coesiste però ormai diventato complementare di certo Però una delle iniziative più importanti dell’epoca meiji è quella adibita al miglioramento delle Infrastrutture costruzione di fabbriche Ferrovie e linee telegrafiche che erano tutte atte all’industrializzazione del paese se

Molti dei paesi giapponesi avrebbero dovuto migliorare e modernizzarsi per okkaido la situazione però è molto diversa okkaido è la seconda isola per estensione dell’intero Giappone quella che si trova più a nord di tutte e prima del controllo meiji era vissuta da locali da indigeni che da poco avevano

Abbandonato una vita fatta di caccia e di raccolta per sfuttare così le tecnologie agricole ma stiamo parlando Comunque di tecnologie molto primitive Ecco okido è pericolosamente vicino alla Russia e questo al governo meiji non piaceva per nulla l’apertura al mondo al mondo globalizzato aveva sicuramente dei grandi benefici ma apriva la possibilità

A Mire espansionistiche della Russia che come al suo solito si voleva espandere Anche se questa volta ad est oltre vladivostock e non a ovest i piani alti del governo giapponese si chiedono come come facciamo a evitare che la Russia possa impadronirsi di okido e finire con lo ster deg abitanti dell’isola

Ah semplice trovato li sterminiamo prima noi e quindi l’esercito meiji va e distrugge tutta la resistenza aborigena una volta che prendono possesso di okkaido si guardano in giro e Sono contentissimi al centro grandi montagne arcigne che riempiono i polmoni e attorno a loro delle infinite pianure alluvionali che si estendono lungo tutte

Le coste pronte ad essere coltivate e coi frutti esportati e trasformati in economia gli ufficiali si guardano e dicono Beh sterminare li abbiamo sterminati Sì sì siamo stati infallibili non era facile Eh e uno puoi dire bravi tutti con i fucili contro sassi e pietre però poi devi prenderli

Devi mirar li Eh no no no hai ragione Abbiamo fatto un ottimo lavoro e quindi adesso cosa facciamo eh facciamo il secondo step iniziamo a coltivare e trasformare tutti questi Prati in campi Ah sì sì dai iniziamo Sì iniziamo iniziamo qualcuno che si offre lì silenzio e perché silenzio perché

Nessuno in realtà sapeva come coltivare quelle terre chiamano Tokyo ma nemmeno lì erano in grado di coltivare Come si doveva quelle terre brulle ghiacciate per gran parte dell’anno il Giappone era abilissimo con miniere e legname ma non con coltivazioni o allevamenti viene quindi incaricato kuroda kiyotaka che soppalcati americani nelle vesti del

Generale Clark Clark rimase a okkaido solamente un anno il tempo di insegnare le basi dare quel tocco di cristianesimo che poi okkaido si sarebbe portato dietro per sempre quindi kuroda va avanti da solo e inizia a chiedere al governo giapponese di inviargli più persone possibili per poter accelerare i

Lavori agricoli e completare così tutte le infrastrutture Tokyo che è un po’ la Liguria dell’Asia gli manda le persone che potevano permettersi di pagare il meno possibile ovvero dei Galeotti che avrebbero potuto sfruttare e far lavorare con lavori forzati per un Giappone migliore etico pronto all’intera economia mondiale e glieli

Mandano queste persone e queste persone vengono mandate non solo perché costavano poco ma perché il governo meiji Aveva reso le pene così aspre che stava vivendo davvero un sovraffollamento delle prigioni quindi per smaltire i posti rimandano ai lavori forzati costruiscono costruiscono e costruiscono fino a che arrivano ad un

Paesino che oggi ci interessa particolarmente più degli altri Ovvero abashiri eccoci di fronte a uno dei primi elementi che caratterizzeranno la nostra storia abashiri è il classico paesino che quando arrivi con la macchina il cartello che annuncia la città segna da entrambe le parti arrivederci arrivederci Perché proprio

Cerca in tutti i modi di farti capire che ad abashiri è meglio non andarci ghiacciato per gran parte dell’anno pochissime precipitazioni che lo rendono per nulla adatto alle coltivazioni e causa del mare di oko Rende la zona quella con meno luce solare di tutta la Costa di okaido di venti caldi o venti

Che spostano la nebbia Non ne parliamo perché sono dalle grandissime montagne che la circondano Per non parlare poi del lago abashiri che ghiacciando per gran parte dell’anno aumenta ancora di più la possibilità di nebbia Insomma uno schifo Eh ci stavano bene solamente animali selvatici tra cui lupi e orsi e

E basta piante piante però non proprio il posto dei sogni dove far campeggio quindi coda arriva da bashiri ammira il suo campo visivo soddisfatto e dice Ah questo sì che è il posto perfetto per creare la prigione che ho sempre sognato fino a quel momento un piccolo paesino

Abitato solamente da pescatori inizia a essere invaso da prigionieri obbligati a compiere lavori forzati con l’obiettivo di costruire non solo strade linee telegrafiche campi da coltivare ma anche una prigione la stessa prigione nella quale sarebbero stati conservati Ma vi rendete conto la cattiveria Cè un po’ Come mettersi una funa attorno al collo

E piano piano intessere lentamente la parte di corda mancante che sarebbe stata legata ad un alto ramo di un albero per poi appendersi ritmi sfiancanti deumanizzazione però viene completata passano molti anni così come infinite anime al suo interno e un giorno su quella prigione vengono messi degli occhi da chi Però quella

Prigione non avrebbe dovuto vederla da fuori Ora presentiamo quel secondo elemento in una caverna proprio in un incavo creato dal tempo che scava imperterrito la roccia un uomo infreddolito con una barba e dei capelli lunghissimi che aveva appena preso la decisione di cambiare dimora Dopo 2 anni

In quel luogo isolato non ce la fa cev va più e con la prigione vicina ancora nella mente ma lontano all’orizzonte prende la decisione di tornare nella civiltà Quell’uomo è Yoshi shiroi e oggi narriamo le sue incredibili gesta il come il perché è finito in quella grotta

Vivere dist stenti per oltre 2 anni ma per capirlo dobbiamo tornare a inizio 1907 nella regione di tohoku in Giappone shiratori nasce nella prefettura di aomori il 31 luglio del 1907 da un padre che purtroppo a causa della morte lo abbandona pochissimi anni dopo la sua nascita e qualche tempo dopo ma pochi

Mesi pure la madre lo abbandona e lo abbandona no lo abbandona punto tutt’altro che amorevole attenta al nucleo familiare se ne va lasciando i due figli più piccoli Yoshi e sua sorella ma portandosi via giustamente solo il figlio maggiore che poteva lavorare i due bimbi praticamente orfani

Vengono cresciuti dalla zia che li mette immediatamente a lavorare nel suo negozio di tofu i soldi a Yoshi non bastavano e quindi a 18 anni decide di diventare pescatore di granchi Come si è vince un ragazzo la cui vita era segnata senza la possibilità minima di avere un potere decisionale su diessa figuriamoci

Avere il tempo o il denaro sufficiente per completare gli ST studi e la mancanza di cultura purtroppo non ha permesso a Yoshi una vita agiata una vita a professionale a 6 Zeri ma allo stesso tempo l’apertura sempre maggiore verso l’occidente aveva impresso a caldo in molte persone un’aspettativa e il solito

Entitlement stronzo di meritarsi qualcosa di più pensieri che si ottengono guardando gli altri togliendo forza e concentrazione per cercare di cambiare la propria vita unico obiettivo quello di cercare di fregare il sistema e raggiungere il soldo ad ogni costo lui non voleva essere una persona diversa lui non voleva essere una persona

Migliore lui non voleva progettare la sua vita in funzione di raggiungere qualcosa di più assolutamente no lui voleva solamente essere ricco ricco per se stesso e ricco per sostenere la sua famiglia senza dover fare troppe fatiche è in questo momento che per raccogliere denaro shiratori inizia a giocare da

Azzardo e a commettere dei furti no dei furti anche minori il problema qual è che la ricchezza senza una base solida su cui farla poggiare diventa presto solamente un grosso cappio al collo che al minimo cedimento è pronto a farti perdere l’equilibrio e cadere dalla sedia su cui stai poggiando lievemente

Le punte dei tuoi piedi e maggiore la ricchezza Maggiore il rischio E infatti come Vedremo tra poco la necessità di arricchimento E la scarsa pazienza Hanno solamente un elemento in comune il gioco d’azzardo un giorno con le mani tutte spaccate dal freddo dal sale e dalle

Corde umide per tirare su le nasse piene di granchi Yoshi decide che basta basta lui non avrebbe meritato tutto questo Lui avrebbe dovuto avere di più e il gioco d’azzardo è proprio quel grande Profeta che al Giappone ha sempre dato risposte alle sue preghiere inizia questa nuova carriera

Una carriera fulminea che lo fa addentrare in giri talmente brutti da cui non riesce più a uscirne in pochi mesi perde tutti i soldi che aveva guadagnato in tanti anni di lavoro e inizia a perdere la testa dovendo commettere così dei furti non più per arricchirsi ma per saldare i debiti di

Gioco il 3 aprile del 1933 insieme ad altri tre compagni Tentano una rapina in un negozio di higashi tsugaru trovando Resistenza scappano ma mentre scappano vengono inseguiti dal figlio del negoziante che acciuffa uno dei quattro ma che riceve in cambio solamente una coltellata nel petto shiratori lo vede quel suo compagno che

Per liberarsi usa il coltello e il rimorso lo attanaglia e si fa insopportabile a due anni dall’accaduto quando decide di raccontare tutto la polizia e confessare Peccato però perché la polizia gli crede ma non fino in fondo anzi anche peggio finisce con ir reputare lui il responsabile dell’omicidio ad arma bianca il

Controllo meiji ormai era un ricordo Ma come tu ti ricordi ha lasciato degli strascichi sia un cambio nell’ottica delle relazioni internazionali sia soprattutto una diversa codifica all’interno della giurisprudenza giapponese e un un inasprimento delle pene come Vedremo nel corso della storia Yoshi si dichiarerà innumerevoli volte innocente da questa accusa ma diciamo

Che questa frase dai colpevoli viene ripetuta un po’ troppo spesso un fatto nato all’oscuro del mondo protetto dagli occhi dei bakuto e che Yoshi cerca in tutti i modi di presentare la sua versione al mondo come verità se seguite tutte le storie che racconto o meglio se seguite tutte le

Storie che non racconto vi risuonerà il 1907 come data decisamente importante nell’episodio sulla Nintendo questa data diventa fondamentale per il Giappone perché la anno in cui il governo decide di togliere il veto al gioco d’azzardo un comportamento che si può tradurre in il governo ha deciso di

Lucrare anche su di esso quindi il 1907 hanno dell’eliminazione del veto e anno della nascita di Yoshi sono anni in cui tutti ricominciano a giocare d’azzardo e anche ovviamente le forze di polizia diventando però sempre più corrotte a servizio ufficiale dello stato ma ufficioso della yakuza e dei gruppi

Criminali ed è anche questo il motivo per cui la polizia non accetta la visione di Yoshi perché probabilmente dovevano proteggere figure ben più potenti dell’ex Pescatore lo stato non ci mette molto la condanna alla prigione a vita deve essere spesa dritta dritta alla prigione di aomori in attesa di giudizio per la pena

Capitale nell’esatto momento in cui finisce in prigione il primo pensiero di Yoshi va alla fuga con la u Ecco banale Ovviamente come pensiero no chi non penserebbe a farlo però il suo pensiero Ha una forza diversa Ha una forza maggiore una forza che deriva da tre elementi lui non aveva commesso quel

Crimine su questo noi per oggi Facciamo finta che gli crediamo visto che non abbiamo prove o elementi che lo incastrano due la violenza delle guardie diventa sempre più insostenibile ogni giorno viene picchiato bastonato frustato e le volte che cercava di denunciare ai superiori la notizia arrivava alle

Guardie che lo picchiavano ancora di più e terzo l’isolamento quasi totale lo stava strem solamente interrotto nel momento del bagno pochi minuti per lavarsi con una tinozza di acqua ghiacciata una vita decisamente dist stenti e No il fatto che siamo in una prigione ti assicuro che non dà la

Minima scusante ad un trattamento tale mentre gli abusi continuano Yoshi inizia a studiare i movimenti delle Guardie e studia i turni e scopre che durante la prima mattina c’erano sempre quei 15 in cui nessuno faceva la guardia questo piccolo indizio sarà il primo tassello per un puzzle completato Nel giugno del

1936 Pensa pensa e ripensa fino a che un giorno proprio attorno alla maniglia di quel secchio che conteneva brividi e fretta vede attorcigliato un pezzo di filo di ferro un filo metallico della stessa forma che ha una graffetta alla fine di un’inutile chiamata per lavoro Se per quel manager la graffetta

Rappresenta l’ultima cosa utile da tenere tra le mani utile solamente Per distrarsi eh per Yoshi quel filo di ferro diventa la chiave per la sua libertà letteralmente la sua chiave eh senza farsi vedere se la nasconde in bocca facendola perfettamente aderire all’arcata superiore dei denti se la

Porta in cella e lì con molta molta calma e abilità aiutato dal buio e dalla lentezza delle ore notturne riesce prima a liberarsi dalle manette che gli stringevano i polsi poi apre il lucchetto della sua cella e prestando attenzione al suono delle suole delle guardie penitenziarie che ormai erano i suoi ex violentatori

Riesce a scappare dalla prigione un tale incubo risolto relativamente in poco tempo Ben prima che lo Stato potesse esprimersi in merito alla la pena di morte da ottemperare nei suoi confronti una volta ottenuta la libertà però non è che aveva molto bene in mente cosa fare i suoi sforzi mentali in prigione erano

Bastati quel poco che basta per capire come fuggire e ottenerla quella libertà ma del modo in cui mantenerla non c’era il minimo pensiero e infatti senza un piano rimane libero solamente tre giorni perché cosa fai Non appena evadi dalla prigione diventi un ricercato vai nel paesino più vicino da dove sei evaso e

Inizi a rubare provviste a chi ovviamente ai malati e agli infermi che stavano ricevendo delle cure all’interno dell’ospedale del paese in piena notte gli infermieri sentono dei rumori provenienti dalla dispensa Allora chiamano immediatamente la polizia che trovano un giovane uomo con degli scatoloni pieni di cibo e di materiale

Di valore che stava tranquillamente uscendo alla porta principale una volta inquadrato nel mirino viene ammanettato e rispedito immediatamente in prigione di nuovo ma questa volta nella prigione di Akita molto peggiore della prima alla fine chi è che può avere pietà di una persona che ruba le persone in un

Ospedale Cioè forse di peggio c’è solamente che commette degli errori di comunicazione dopo poche settimane arriva la che lo libera ufficialmente dalla scure che ancora lo stava inseguendo Yoshi shiratori è ufficialmente libero dalla pena di morte Evviva evviva non mi uccidono guardie guardie Beccatevi questo sbirri di merda adesso ho solamente

L’ergastolo ho solamente l’ergastolo e quindi e quindi e Quindi ho tutto il tempo eh ho tutto il tempo per morire e marcire dentro questa prigione essendo fuggito una volta doveva provarci di nuovo peccato che la sua cel non è come quella precedente non ci sono finestre sui lati Le pareti sono

Rivestite interamente di cemento liscio e lavorato quel poco che basta per non permettere il minimo appiglio una brandina di ferro con sopra una parvenza di materasso che noi oggi chiameremmo un piumone e basta nulla di più a parte una grata di metallo sul soffitto tre metri dalla fronte di Yoshi che era

Esattamente sopra di lui però fuggire doveva fuggire e se l’unico suo possedimento è il letto significa che quel letto avrebbe dovuto rispondere a qualsiasi sua necessità quel letto poteva persino diventare una scala per guardare fuori dalla grata e cercare di comprendere dove si trovasse quindi una notte analizzato il

Baricentro del letto e appoggiatelo in verticale Yoshi scala la sua brandina e utilizza come appiglio finale per tirarsi su la grata sul soffitto stringendo quelle sbarre di ferro tra i palmi delle mani e le dita e Mentre osserva c’era qualcosa che però lo disturbava parecchio un dolore fisico No

Non era un dolore fisico non era neanche tristezza non era ansia era un odore un odore forte che gli faceva prudere il naso Allora stacca una mano per capire e mentre si guarda la mano vede la mano adornata adesso da un cerchiolino arancione che a causa della

Luce della Luna aveva però perso gran parte della sua saturazione lo guarda bene avvicina il naso e capisce immediatamente ruggine quelle sbarre di metallo erano tenute assieme da viti ar ruggin scappate all’occhio delle guardie proprio per lo stesso motivo per cui vengono messi su quel soffitto irraggiungibile così che nessuno potesse

Raggiungerle da quella notte in poi per tutte le ore che la luna baciava la terra Yoshi con pazienza sadic quelle viti arrugginite una ad una facendo attenzione però a non farle impattare con il pavimento con tanta pazienza perché la fretta non era Imposta la sua condizione nell’arco di 3 mesi riesce a

Staccare tutte le viti Aspetta così una notte di tempesta per riuscire a scappare senza far sentire i propri passi sul tetto e per la seconda volta guardare la prigione da fuori senza che nessuno lo avesse mai accompagnato alla porta d’uscita era riuscito a fuggire ancora Ma a differenza della prima il

Tempo impiegato in detenzione non è stato solo per progettare la fuga ma questa volta aveva anche pianificato alla perfezione il mantenimento della Libertà in 3 mesi ha perfezionato il suo piano infallibile un piano semplice ma con nessuna sbavatura Perfetto Adesso vi racconto la genialata di Yoshi il piano era semplice Allora

Appena esco da questo buco me ne vado da Akita il più velocemente possibile prendo un treno fino ad aomori e a quel punto me ne vado dall’unica guardia penitenziaria che non mi ha mai picchiato nella prigione di omori il mio grande amico kobayashi Ah Ah che bei ricordi kobayashi

Yoshi riteneva kobayashi un amico semplicemente perché tra tutte le guardie lui è stato l’unico a non picchiarlo in quella prima prigione ma diciamo che non è proprio una delle principali caratteristiche che rendono amica una persona però lui era convinto che kobayashi non l’avrebbe tradito riportandolo in carcere quella guardia

Giurata era l’unica che non lo picchiava l’unica con cui poteva parlare l’unica che dispensava sorrisi che disegnavano la bocca e gli occhi allo stesso modo sorrisi non viziati dall’odio pur sempre un poliziotto Eh sì ma almeno Oh poliziotto non corrotto che avrebbe avuto pietà della sua situazione e

Magari aiutare Yoshi a divulgare la sua verità quindi in 3 mesi la migliore idea che è venuta a Yoshi è quella di andare da una guardia della prima prigione e confessargli tutto appena fuggito dalla seconda evasione un premio Nobel purtroppo era un semplice otto era tanto abile furbo e

Intelligente nella fuga quanto smago di avere fiducia da parte del mondo quindi Yoshi scappa prende un treno si nasconde sotto i sedili per non pagare il biglietto ovviamente arriva da omori Cerca la Casa del suo super mega amico suona e incontra un viso conosciuto Ma delle sopracciglie decisamente

Alzate entra in casa e gli racconta tutto gli parla con il cuore sicuro che le orecchie riceventi quelle informazioni avrebbero compreso la situazione e avrebbero imposto la lingua di esprimersi con il governo giapponese per ritrattare quella condanna ingiusta tutto stava andando alla grande secondo Yoshi perché poco dopo alla porta di

Casa si presentano due agenti di polizia armati e chiamati proprio dal mega amico eh preferito super thoshi arrestato e rispedito in carcere Ma questa volta il peggior carcere di tutto il Giappone il carcere di abashiri Ma io dico no cioè cosa mai poteva aspettarsi di diverso adesso va bene che quello era l’unico

Che non ti picchiava ma tra non picchiarti ad essere un amico soprattutto un amico che merita questa grande fiducia e passa di acqua no Eppure funziona spesso così che quando non abbiamo nulla quando abbiamo poco e non abbiamo nessuno imponiamo una nostra percezione a quella singola persona o quel singolo oggetto che

Diventa automaticamente per noi il mondo intero quando non c’è nient’altro una persona diventa amico confidente guardia polizia ma anche Libertà orecchie e abbracci e questo è un concetto molto importante nel bene e nel male la possibilità di estendere la funzionalità di persone o oggetti a seconda delle nostre esigenze

Della penuria e della singolarità che hanno in questa nostra vita Questo fenomeno per roshi lo ha reso inclina al male per ora ma che tra poco caratterizzerà la sua vita nel bene perché questa lettura forzosa di vedere il mondo con funzioni estese lo salverà e lo salverà un’altra volta Ormai il

Nostro uomo era diventato un abilissimo evasore non di tasse Infatti non era italiano ma di prigione tanto che iniziava a diventare un eroe per chi sui giornali vedeva nelle sue azioni dei gesti di rivalsa sociale e un combattimento verso un governo corrotto e malvagio Fatto sta che il governo non

Sapeva più come fermarlo Allora arriva unica conclusione che fino a quel momento non lasciava scampo a nessuno la conclusione è che il governo imponeva a tutti i prigionieri che avevano bisogno di attenzioni particolari ma anche punizioni esemplari questa volta Yoshi viene mandato nella prigione di abashiri una prigione terribile inscalfibile da

Cui era impossibile evadere soprattutto Situata nel nord del Giappone all’interno di un ecosistema freddo e totalmente in ospitale Quindi se provavi a fuggire e ti beccavano ti tagliavano immediatamente la testa in una stanza della prigione perennemente incrostata di sangue che faceva appiccicare le suole delle scarpe alle piastrelle del

Pavimento Ma se anche riuscivi a scappare senza essere beccato ti mangiavano i lupi e gli orsi E se scampi A loro avevi chilometri in interi di pianure brulle in mezzo alla nebbia costeggiate da un mare gelato e montagne innevate la fama di Yoshi quindi gli permette di avere un bel regalo un

Trattamento decisamente di favore delle catene che non avevano Lucchetti o serrature Ma che vennero saldate direttamente attorno ai polsi e le caviglie dal fabbro del paese una stanza in perenne isolamento delle Mura altissime sprovviste di qualsias finestra e un piccolo materasso buttato lì per terra nella nella cella Yoshi Non

Aveva nessun contatto con la realtà esterna mench meno con le altre persone al netto dei due pasti della giornata Quando si apriva una piccola feritoia nella porta blindata dalla feritoia passava un possedimento temporaneo una ciotola che conteneva una zuppa di miso sempre la stessa identica zuppa di miso

Tutti i giorni per due volte al giorno la prima zuppa di miso che riceve la guarda ne sente il profumo sente il tepore tra le mani l’assaggia e pensa Mamma mia ma è salatissima la seconda volta mamma è salata la terza volta Ah è salata il contatto che aveva con la

Realtà all’in fuori dei suoi ricordi Era proprio quella zuppa zuppa che diventava qualcosa di più cibo confidente compagno aiutante chiave libertà e proprio come quella zuppa anche gli ingredienti prendono le stesse caratteristiche per osmosi ad esempio il sale che funzione ha il sale non fa ghiacciare le strade

Insaporisce i piatti conserva il cibo per non farlo andare a male fa ritenzione idrica se ingerito e corrode qualsiasi materiale con il quale finisce col trovarsi in contatto Eccola qui la libertà il sale è l’elemento che riesce a corrodere e trasformare il ferro in ruggine shiratori questo lo sa quindi

Ogni giorno prende la zuppa in mano ne beve la metà quel che bastava per mantenerlo in vita ma che non poteva arlo e il resto lo spalmava sulle catene e sulle viti della finestrella da cui quella ciotola passava ogni giorno dopo interi mesi di ristrettezze alimentari ad attendere che la chimica Riprova a

Yoshi ciò che la scienza Aveva dichiarato le catene arrugginiscono per poi spezzarsi facilmente così come le cerniere con cui la finestrella era tenuta insieme il primo dei tre step del piano era ormai completo Peccato che la finestrella era davvero troppo piccola per scivolar attraverso Anche perché al contrario qualsiasi detenuto non avrebbe

Avuto il minimo dubbio a uscire da quella fessura eh alla fine non ere persone ma solo ciotole che forse alla fine mangiando così poco per mesi mesi il corpo poteva anche passare da quella fessura 50 di larghezza e 30 di altezza il problema erano le spalle che quelle

Tanto sute sporgenti non avrebbero mai permesso La fuga Al momento le spalle erano le migliori guardie possibili che il governo giapponese poteva utilizzare per mantenere Yoshi in carcere Eppure anche quelle due guardie si rilassano si dimenticano del loro compito e con degli abili ma dolorosi movimenti riescono a ad essere dislocate volontariamente da

Yoshi e accorciando l’ingombro massimo del corpo lanciarsi faticosamente e con dei dolori al limite del sopportabile attraverso la fessura mantenendo quel dolore strozzato all’interno dei polmoni per non permettere a nessuno di capire quello che stava accadendo una volta Fuori dalla cella si arrampica sulla struttura della prigione raggiunge il

Soffitto apre le grandi finestre che fungono da spina dorsale dell’edificio e così infine riesce a scappare il 26 agosto del 194 questa volta basta cazzate ormai doveva rimanere celato al Giappone per sempre e mai più tornare nella civiltà promessa che però si trovò a mantenere solo per alcuni anni vabbè ci credo

Uscito dal carcere si trova in mezzo a un ambiente tanto ostile da sopportare a malapena lupi e orsi figuriamoci delle persone la cui percentuale di grasso corporeo era limata e consumata dalle fatiche del carcere così shiratori si dirige velocemente durante la prima notte di libertà verso le montagne innevate prima passa qualche mese

All’interno di una grotta scavata dal tempo e dal ghiaccio per poi notare che quello sotto di lui non era un crepaccio ma era un’entrata di una miniera coperta dalla neve entra in quel tunnel che diventerà per due anni interi la sua casa dove vivere ciandi di nocciole mandorle bacche e piccoli animali due

Anni interi in quelle condizioni du anni due estati sei inverni arriva l’esaurimento aveva utilizzato tutte le forze per rimanere nascosto ora era arrivato il momento di ritrovare una vita normale doveva trovare un piccolo paesino qualche villaggio di pescatori o Agricoltori spostarsi Quindi verso a sud cercare un clima più mite perché dopo 2

Anni fuggito dalla prigione di abashiri senza essere individuato per il mondo aveva solo un significato non era sopravvissuto all’ambiente Selvaggio del Giappone settentrionale si incammina verso Sud fino a che non trova un piccolo paesino le cui mura di fortificazione non erano verticali ma orizzontali non fatti di

Pietre né di ponti levatoio di fossa ma di infiniti campi coltivati a pomodori nei quali fischiettando e senza pensieri in testa stava passeggiando tra un filare e l’altro un uomo sui 50 anni con la sua paglietta in testa un forcone in mano e una spiga in bocca L’uomo

Camminava E intanto osservava con gioia Tutto ciò che da lì a poco Sarebbe trasformatosi in raccolto ma mentre scruta quel suo successo quelle sfere rosse e succose trova nel suo campo Un mostro a quattro zampe che stava addentando ogni singolo pomodoro che trovava di fronte a lui si stava cibando di quei bellissimi

Pomodori Il contadino non ci vede più dalla rabbia tutta quella fatica tutto quel tempo tutta quell’acqua utilizzata per poi vedersi rovinare i suoi frutti da una bestia feroce che stava distruggendo tutto È importante saperlo non toccate piante di pomodori mai mai a anziani pensionati calabresi e giapponesi Il contadino che era

Giapponese si avvicina a quella bestia che stava grugnendo e si rende conto che di bestia non si trattava bensì di uomo allora lo prende dal collo e gli Piazza un destro sulla tempia sinistra Yoshi si sente frastornato non capisce cosa stesse succedendo era nel suo Paradiso si stava

Riempiendo uno stomaco che da troppo tempo parlava da solo senza trovare risposta ai muggiti della fame Eppure tutto d’un tratto quel paradiso trasformatosi in un colpo sul cranio Yoshi cade dal paradiso si fionda sulla terra e vede un secondo pugno arrivargli dritto dritto sull’occhio sinistro il fuggiasco si alza e inizia a rispondere

Ai pugni con tanta forza tutta quella che serviva per non perdere i sensi e non finire un’altra volta riconosciuto dalla polizia e di nuovo ad abashiri la lotta si conclude Yoshi smette di tirare i pugni ormai esausto con le mani che reggono il busto tenendosi sulle ginocchia Il contadino invece finisce di litigare

Con gli occhi chiusi un’aria pacifica e un bel forcone piantato dritto dritto nel petto qualcuno da lontano che stava vedendo la scena chiama immediatamente la polizia e così arrivata sul luogo trovano un uomo stanco di fronte a una persona immersa in una pozza di sangue Yoshi per la quarta volta dopo due anni

Dall’ultima evasione finisce nuovamente in prigione Ma adesso avendo un nuovo capo d’accusa incontrovertibile con dei testimoni non ha la minima possibilità di appello può attendere l’ora della sua morte nella prigione di Sapporo e l’attesa questa volta è abbellita da sei guardie che lo controllano a vista durante tutto

Il giorno e gran parte della notte ma gran parte della notte non vuol dire tutta la notte or ma Yoshi È finito è passato molto tempo dall’inizio della sua avventura che lo ha trasformato da pescatore di granchi a pluri evasore e per alcuni anche pluriomicida e adesso

Rimane lì su quel letto a guardare il soffitto tutto il giorno tutto il tempo cade in una depressione totale ormai era sconfitto non parla non sente è inerte si alza solamente per mangiare quelle due volte al giorno fino a che un giorno a pranzo Quando arriva il cibo nemmeno si alza

Più rimane sotto le coperte le guardi aprono la cella per vedere il suo stato di salute e lì sul letto purtroppo lo trovano ma in realtà non lo trovano cioè trovano delle assi al posto di Yoshi delle assi di legno identiche a quelle con cui era composto il pavimento

Della Cella le guardie si guardano attorno ma non vedono nessun’altra asse mancante tutto regolare nulla di strano ma non avevano ancora controllato il letto perché spostando il letto vedono un bel buco in cui il passaggio dell’uomo era solamente ormai un vago ricordo shiratori li aveva totalmente fregati faceva finta di essere Depresso

E nei pochi momenti di lucidità Non faceva altro se non guardare il soffitto Come se la via di fuga che stava prep fosse in alto Peccato che era tutto il contrario di notte mentre tutti dormivano con la ciotola che gli davano la sera a cena ha iniziato a scavare un

Tunnel sotterraneo che sbucava oltre la recinzione della prigione l’uomo incarcerato per quattro volte è riuscito a scappare ancora per la quarta volta ma ormai avrà imparato la lezione No cosa dite avrà capito come fare per non destare nell’occhio ed evitare di essere essere acciuffato di nuovo Non proprio anzi non totalmente

Quando scappa riesce a vivere come fuggitivo per un anno intero non desta nell’occhio si fa i cavoli suoi cambia identità Cambia pettinatura cambia leggermente l’accento fino a che arrivata a 40 anni le giornate iniziano ad essere sempre più faticose la voglia di fare decrescere per lasciare spazio la voglia di crescere e fare

Crescere Allora ha colto da questi pensieri mentre camminava in un parco si siede su una bella panchina di legno scuro che creava un bellissimo contrasto con il verde dei prati e il rosa dei Ciliegi chiude gli occhi e si rilassa inevi dal profumo dei Fiori improvvisamente però sente avvicinarsi

Qualcuno ma ae gli occhi solamente quando la panchina non era più sua unica dimora ma adesso condivisa con un poliziotto ma yoshio ne aveva visti in vita sua eh sapeva benissimo come trattarli e sapeva anche che era ormai scappato dai Rad del governo con una Poker Face invidiabile scambia qualche

Parola con il poliziotto iniziano a chiacchierare parlano del tempo della Primavera Ah che belli fiori parlano di questo nuovo sport che stava prendendo sempre più popolarità chiamato baseball una bella chiacchierata fino a che non accade il peggio l’evento Canonico che cambia la storia un evento dal quale non

Si può tornare indietro la peggior cosa che poteva accadere a Yoshi Dopo tutte le sue avventure dopo due anni al gelo nelle montagne dopo quattro evasioni di prigione questa proprio non ci voleva una vita ricercare una libertà che per prima era stata tolta ingiustamente e che da quel momento in poi era stata

Offuscata Ecco l’evento che cambia per sempre la storia il poliziotto muove la mano destra se la porta al petto la infila lentamente sotto la giacca così da non allertare la visione periferica di Yoshi impugna stringe tra le mani e con la stessa lentezza tira fuori un pacchetto

Di sigarette e aprenderlo dice Ne vuoi una Ecco quel gesto molto peggio di un proiettile in testa molto peggio di una pistola puntata alla fronte molto peggio di un coltello affilato un gesto che non permette più a Yoshi di deresponsabilizzarsi dalle sue azioni di dare la colpa al mondo non gli permette

Di rafforzare lo scudo verso di esso ma quello scudo lo distrugge nel secondo dopoguerra in Giappone la produzione e la distribuzione di sigarette ovvero beni non essenziali erano fortemente limitate trasformando Ogni sigaretta in un bene di lusso È qui che accade il peggio perché immediatamente quell’offerta fa brillare

L’ordigno che fino a quel momento era rimasto inesploso un ordigno chiamato principio di reciprocità questo principio è un concetto fondamentale Nelle scienze sociali Infatti descrive le modalità con cui Individui e società tendono a rispondere a un’azione o un dono con un’azione o un dono equivalente se non Maggiore il principio regola gran parte

Delle interazioni umane creando obblighi e aspettative che rafforzano i legami sociali e promuovono la coesione all’interno dei gruppi io la accetta quella sigaretta se la fa accendere e mentre inspira sa perfettamente che quello sarebbe stato il primo tiro dell’ultima sigaretta che da lì e per molto tempo avrebbe fumato da uomo libero gli

Racconta tutto gli racconta la sua vita l’errato giudizio iniziale le violenze subite i due anni nella grotta il forcone piantato nel corpo del contadino racconta quelle cose non più per un errore di valutazione nella fiducia di quell’uomo Ma perché quel gesto quella sigaretta tanto preziosa offerta a uno sconosciuto gli ha fatto

Capire il senso della vita Un senso inebriato e viziato dal sistema giudiziario giapponese dalle violenze delle Guardie e dal finto amico da cui venne tradito al mondo c’erano davvero persone buone un mondo fatto non di atomi di male intenti a pien ificare contro di lui bensì da persone che

Volevano il meglio per altri e così con questa nuova consapevolezza si fa ammanettare E di nuovo tornare in carcere per la quinta e ultima volta ma gli anni passati dalla sua prima sentenza ormai sono tanti e il tempo passato e la globalizzazione forzata dell’Occidente sul suolo giapponese ha

Cambiato molte cose troppe cose tra cui Però per fortuna anche il sistema giudiziario Yoshi viene ascoltato in un’aula di tribunale viene assolto dall’omicidio del Contadino considerato quindi ormai legittima difesa e così in cella finirà con lo scontare solamente 16 dei suoi 20 anni di pena e per la prima volta l’uscita anticipata del

Carcere non fu Senza passare dal via bensì per buona condotta dalla prigione di Tokyo ormai esce sessantenne quasi sessantenne è il 1961 Dopodiché è uscito torna dall’unico familiare che ancora conosceva sua figlia avuta prima della prima prigionia che ormai adulta aveva una casa e lì con lei passerà gli ultimi anni della sua

Vita fino a che a 71 anni muore di arresto cardiaco muore l’uomo che nessuna prigione è mai stata in grado di contenere ciò che spiega il racconto È davvero tanto palese che oggi non me la sento nemmeno di raccontarlo di doverlo esprimere nuovamente dilungando la forza e il pericolo di

Buttare addosso a oggetti delle funzionalità per cui non sono stati progettati e alle persone dei ruoli che non hanno scelto di ricoprire la solitudine fa vivere in Bilo le persone La solitudine non permette soggettività e quando decidiamo decidiamo che altre persone possono devono diventare per noi

Ciò che non abbiamo mai avuto ma che abbiamo da sempre desiderato e allora in questo caso non avremo altra via d’uscita se non quella della delusione

È possibile non avere… non possedere? Assolutamente si
È possibile non essere? No, impossibile… noi viviamo in funzione della realtà, in funzione di ciò che è, ciò che noi non siamo, in poche parole, noi siamo il negativo di ciò che ci circonda, ciò che non è altro – sono io.
Se ci sentiamo di non essere andiamo a cercarci nella realtà, e se la realtà non ci da risposte, allora siamo noi che rispondiamo alle sue domande che, però, siamo stati noi stessi ad imporgli.
Proprio come un eremita che vede nel sole un compagno, nell’acqua una madre, nelle scarpe due fratelli e nel vento la sua fidanzata, allo stesso modo il personaggio di oggi ha dovuto estendere le funzionalità e le identità del poco che tra le mani ha avuto e del poco che le persone gli hanno concesso.
L’uomo di oggi ha creduto che nel fil di ferro ci fosse la libertà, in un poliziotto ci fosse un amico, nella ciotola una via d’uscita e che ha sempre percepito le prigioni come corridoi… E si sa i corridoi, sono solo zone di passaggio.
Yoshie Shiratori: l’uomo che venne osannato dal popolo giapponese per essere andato contro il governo, un governo che ingiustamente per diverse volte lo imprigionò ma a cui la storia rispose con un sottotitolo al suo nome e cognome… perchè Yoshi da quel momento in poi sarà ricordato come: l’uomo che nessuna prigione ha potuto mai contenere.
Questa è la storia di Yoshie Shiratori, un uomo incastrato ingiustamente, la cui ingiustizia diventerà l’ingrediente per fuggire 5 volte da 5 prigioni differenti…

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