Money Talk #22 – Una rubrica settimanale di informazione economica

Money Talk la vostra guida settimanale nel mondo della finanza e dell’economia ogni settimana analizzeremo i Trend daremo consigli e vi sveleremo segreti che potrebbero cambiare il vostro rapporto con il denaro solo su casa radio Money Talk la rubrica che rende l’economia e la finanza accessibili a tutti buongiorno a tutti Bentrovati qui

Su Cas radio inizia subito una nuova puntata di Money Talk la rubrica esclusiva è originale dedicata alle notizie più interessanti della settimana dal mondo dell’Economia e della finanza sono Andrea magnano e prima di iniziare vorrei ringraziarvi perché ci seguite con attenzione e Costanza tutte le settimane Vi ricordo che questa rubrica

È realizzata dalla redazione di Cas radio in partnership con monei.it e grazie a questa collaborazione sarà possibile solo per gli ascoltatori di casa radio che ne faranno richiesta ottenere una abbonamento alle pubblicazioni Premium di monei.it per ben 30 giorni le principali notizie della settimana che approfondirò

Con voi oggi sono Be Fit la rivoluzione fiscale Europea la proposta che Lascia agli Stati membri la libertà di aumentare o diminuire la parte allocata della base imponibile attraverso disposizioni interne scopriamo Come funziona il Giappone e loman hanno annunciato piani ambiziosi per per la produzione su larga scala di metano

Sintetico da idrogeno e anidride carbonica entro il 2026 lusso e turismo delite così Cina e Russia fanno brillare il Sudest asiatico così la Russia sta causando una lunga crisi del grano in Europa asoni Tesla in caduta libera il re dei veicoli elettrici in crisi ma prima di iniziare

Il nostro viaggio di oggi linea alla regia Bentornati in collegamento con me Andrea Magnano su casa radio in questa seguitissima rubrica settimanale Money Talk come promesso iniziamo parlando di bifit la rivoluzione fiscale Europea nel contesto attuale di globalizzazione economica l’Unione Europea sta facendo passi avanti per semplificare e

Uniformare il sistema fiscale per le aziende multinazionali operanti all’interno dei suoi confini la proposta bfit ovvero business in Europe framework for income taxation rappresenta un tentativo rivoluzionario di riformare l’imposizione fiscale delle società a livello europeo Tuttavia questa iniziativa ha incontrato Resistenza in particolare da Malta che teme le potenziali ripercussioni negative sul

Proprio regime fiscale e sull’economia dell’Isola la proposta bifit introdotta il 12 settembre 2023 dalla Commissione Europea mira a stabilire un unico insieme di regole per determinare la base imponibile dei gruppi di aziende nell’Unione Europea semplificando così il panorama fiscale per le grandi multinazionali attualmente Queste aziende devono Navigare fino a 27

Sistemi fiscali nazionali diversi una sfida che aumenta i costi di conformità e crea un terreno di gioco disuguale il nuovo sistema proposto consentirebbe alle aziende di un gruppo di presentare una dichiarazione informativa unica Sulle basi imponibili di tutti i membri del gruppo presso l’amministrazione fiscale di uno Stato membro queste basi

Imponibili verrebbero Poi aggregate a livello di gruppo Unione europea e allocate a ciascuna Azienda del gruppo gli stati membri applicherebbero quindi i propri aggiustamenti e tasse alla base imponibile allocata all’azienda stabilita in quel paese questo dovrebbe ridurre i costi di conformità fiscale per le aziende fino al 65% e semplificare notevolmente il

Processo per le autorità nazionali di determinare le tasse dovute nonostante gli obiettivi di semplificazione e equità la proposta ha sollevato preoccupazioni Malta insieme ad altri paesi come Svezia Polonia e Irlanda ha espresso opposizione sottolineando che la proposta potrebbe non rispettare il principio di sussidiarietà e temendo che le ripercussioni economiche e

Finanziarie siano significative per le economie più piccole dell’Unione Europea Inoltre la proposta Lascia agli Stati membri la libertà di aumentare o diminuire la parte allocata della base imponibile attraverso disposizioni interne al fine di permettere al sistema di soddisfare specifici obiettivi di politica fiscale di ciascun Stato membro la bfit si basa sull’accordo

Internazionale Ox G20 su un livello minimo globale di imposizione sulla direttiva Ue sull’imposizione minima effettiva pillar 2 entrata in applicazione il 31 dicembre 2023 le regole saranno obbligatorie per i gruppi operanti nell’Unione Europea con un fatturato annuo com nato di almeno 750 milioni di euro per i gruppi con sede

Fuori dall’Unione Europea i membri del gruppo Unione Europea dovrebbero aver realizzato almeno 50 milioni di euro di fatturato combinato annuo in almeno due degli ultimi quattro esercizi fiscali o almeno il 5% dei ricavi totali del gruppo questo passaggio verso una base imponibile comune sebbene controverso Segna un momento significativo nella

Storia fiscale Europea cercando di bilanciare le esigenze di semplificazione fiscale con quelle di sovranità fiscale degli Stati membri man mano che la proposta procede attraverso il processo legislativo dell’Unione Europea sarà cruciale Monitorare le discussioni e le negoziazioni per vedere come si svilupperanno questi equilibri E ora come promesso parliamo dei piani

Ambiziosi di Giappone e Oman che hanno annunciato la produzione su larga scala di metano sintetico da idrogeno e anidride carbonica entro il 2026 la società giapponese di ingegneria industriale Itachi zosen leader nello sviluppo della tecnologia del metano sintetico collaborerà con Oman lng per realizzare questo progetto l’obiettivo principale è ridurre i costi di

Produzione del metano sintetico noto anche come eem metano in Giappone il metano è una fonte di energia ampiamente utilizzata Nelle famiglie delle zone urbane ma il suo utilizzo comporta l’emissione di anidride carbonica quando bruciato l’ metano invece sfrutta l’idrogeno prodotto attraverso l’elettrolisi dell’acqua e l’anidride carbonica raccolta dall’aria soprattutto in contesti industriali rendendolo

Un’opzione più vicina alla neutralità del carbonio l’ metano è visto da molti come una soluzione efficace per decarbonizzare il consumo di energia nelle grandi città contribuendo così agli sforzi globali per ridurre le emissioni di G Serra il memorandum di Cooperazione per la commercializzazione del progetto sarà firmato questo mese da

Itachi zosen insieme alla sua controllata Itachi zosen inova e Oman nng va ricordato che Giappone e Oman avevano già concordato la loro Cooperazione sul metano sintetico nel 2022 si prevede che i progetti per l’impianto saranno completati entro la fine dell’anno in corso con la costruzione che avrà inizio l’anno successivo

L’obiettivo del progetto è avviare la produzione di massa di eem metano nella seconda metà del 2026 con una scala di produzione sufficiente per alimentare decine di migliaia di famiglie giapponesi si prospetta che questo impianto diventi il più grande del genere al mondo in termini di capacità la questione dell’importazione dell

Metano prodotto nel progetto da parte del Giappone sarà oggetto di discussione considerando fattori come il prezzo e altri elementi itach zosen sarà responsabile di fornire le attrezzature e i materiali catalitici necessari per sintetizzare in modo efficiente l’idrogeno e l’anidride carbonica il progetto prevede anche la cattura dell’anidride carbonica emessa dagli

Impianti di gas esistenti di Oman l& Oman che si trova in ritardo rispetto ad altre nazioni produttrici di gas e petrolio in termini di produzione ha intrapreso questa iniziativa come parte dei suoi sforzi per sviluppare tecnologie di decarbonizzazione e diversificare le sue fonti di reddito nel frattempo Itachi zosen ha trovato

Sostegno finanziario per il suo progetto pilota in Giappone altre aziende stanno esaminando progetti simili di metano sintetico le società energetiche Impex e Osaka gas puntano a iniziare la produzione di e metano entro l’anno fiscale 2025 mentre Tokyo gas e la società commerciale Mitsubishi Corp prevedono di avere il loro impianto di

Produzione su larga scala negli Stati Uniti in funzione entro il 2029 questi sviluppi riflettono la crescente consapevolezza e impegno verso soluzioni sostenibili continua Money Talk e continua il nostro viaggio nel mondo dell’Economia e Finanza su Cas radio e ora parliamo di lusso e turismo delite e scopriamo come Cina e Russia fanno

Brillare il Sudest asiatico la pandemia di covid-19 prima e più Recentemente la guerra in Ucraina hanno trasformato l’industria mondiale del turismo uno degli effetti più interessanti di questo cambiamento Ha riguardato il Sudest asiatico regione di per sé economicamente dinamica e ora ulteriormente agevolata dall’enorme flusso di viaggiatori provenienti da

Russia e Cina già perché in seguito alle tensioni internazionali tra il blocco occidentale e Mosca i turisti russi hanno cessato di viaggiare nel cuore dell’Europa preferendo altre mete le ricche Petr monarchie del Medio Oriente Certo ma ancor di più le paradisiache spiagge della Thailandia e Pechino cosa c’entra in tutto ciò l’emergenza

Sanitaria ha relegato Fino all’anno scorso l’intera popolazione cinese all’interno dei propri confini a causa delle rigidissime norme imposte dal governo in seguito al via libera avvenuto nelle prime settimane del 2023 il ricco flusso turistico cinese ha progressivamente rialzato la testa optando al momento per destinazioni asiatiche nei prossimi mesi è prevista

Una decisa ripartenza negli affari anche in questo caso è lecito supporre che le mete preferite dagli abitanti dell’ex Impero di mezzo possano differire dalle tradizionali mete europee molto Dipenderà dalla Geopolitica dai rapporti tra Pechino e Bruxelles e ancora più nello specifico tra la Cina e i singoli paesi del vecchio continente nel

Frattempo le aree turistiche del Sud asiatico sono emerse come punti caldi dell’edilizia enziale di lusso a queste latitudini importanti costruttori stanno lavorando A Grandi progetti in particolare sull’isola thailandese di Phuket rivolti a benestanti provenienti da Cina e Russia gli stessi che stanno pianificando soggiorni a lungo termine lontani dall’occidente dicevamo della

Thailandia sulla spiaggia di bangtao nella parte occidentale di Puket stanno spuntando come funghi condomini di lusso come ha spiegato Nicki asian il ramo immobiliare del conglomerato thailandese Central Group e all’opera per costruire 190 unità abitative al costo di 5 miliardi di BAT al cambio circa 139 milioni di dollari in quello che si

Candida a diventare il primo progetto residenziale di lusso del gruppo i prezzi per i condomini che saranno completati alla fine del 2026 partiranno da quasi 34.300 progetti simili comprendono Le Residenze di L Meridien Nella località vietnamita di danang in corso di completamento grazie alla partnership stretta tra lo sviluppatore locale eff

Holdings e mariot International e quelle di minor International nella regione indonesiana di Bali numeri alla mano l’Asia detiene oltre il 20% del mercato globale delle Residenze di marca ovvero Residenze di lusso controllate dai più esclusivi Marchi dell’ospitalità alberghiera internazionale la località più importante del continente si trova a

Puket Dove sono presenti 22 progetti compresi quelli già terminati l’offerta condominiale in loco ha raggiunto il record di circa 8700 unità nel 2023 più del doppio di quanto registrato nel 2019 secondo quanto riferito dalla società canadese di servizi immobiliari colliers nel sud di Puket Inoltre nel primo trimestre del 2023 il 60% degli

Acquirenti immobiliari proveniva dalla Cina seguiti dai russi con una fetta pari al 25% della torta pare che a queste latitudini gli acquisti da parte degli acquirenti cinesi e russi siano aumentati del 70% rispetto ai livelli prep pandemia Ma perché i cittadini della Federazione Russa sono attratti da

Mete del genere semplice il clima caldo del Sudest asiatico unito al fatto che pochi paesi nella regione abbiano imposto sanzioni al loro paese spinge russi ad acquistare proprietà la solita Thailandia ad esempio è ansiosa di attirare le persone benestanti tanto ad aver rilasciato nel 2022 circa 5.600 visti residenziali a lungo termine per

Richiedenti facoltosi un aumento del 160% rispetto al 2019 Bangkok ha anche introdotto un nuovo visto per residenti a lungo termine nel settembre 2022 per professionisti altamente qualificati e altre persone ricevendo circa 4.800 domande in 12 mesi negli ultimi 12-18 mesi si stima che vi siano stabiliti a

Puket 27.000 russi da inizio 2023 invece gli arrivi aeroportuali nazionali e internazionali della Thailandia hanno superato la soglia dei 6,24 milioni a novembre con un aumento dell’ 88% rispetto al 2022 all’interno di questo gli arrivi internazionali sono entati di quasi il 140% la strategia di Bangkok è così

Passata dalla dipendenza da un unico mercato di origine la Cina haa volontà di corteggiare gruppi di turisti provenienti dall’India dalle nazioni mediorientali con un patrimonio netto elevato dall’Europa e dalla Russia il rischio di tutto questo che il giochino possa presto sfuggire di mano alle autorità locali i prezzi di vendita

Degli immobili continuano ad aumentare mostrando i primi timidi segnali di una bolla del mercato immobiliare l’analisi delle più interessanti notizie economico-finanziarie della settimana qui a Money Talk ci porta a parlare della lunga crisi del grano in Europa grano come soft Power di Putin per mettere nei guai l’Europa e colpire il

Suo settore dell’Agricoltura secondo diverse analisi starebbe proprio accadendo questo se si osserva l’andamento dei prezzi della materia prima e le proteste degli agricoltori che hanno infiammato le Itali del vecchio continente in un articolo apparso su politico.eu il giornalista bartosch brenzi sottolinea che gli agricoltori di tutta Europa sono scesi

In piazza quest’anno Puntando il dito sulla produzione ucraina a basso costo che si riversa oltre confine le proteste di massa hanno costretto i governi dell’Unione Europea da Varsavia a Parigi a fare enormi concessioni agli agricoltori e hanno portato i legami politici di Kiev con i suoi alleati occidentali a diventare più deboli

Tuttavia è Putin la veramente dietro la crisi come scritto dall’autore delle analisi il motivo la Russia la cui produzione agricola record così come le esportazioni mondiali ha fatto scendere i prezzi dei raccolti ha colpito i guadagni di tutti gli altri Agricoltori soprattutto in Europa se c’è quindi una

Guerra parallela a quella combattuta sul campo che riguarda le materie prime Putin sembra vincente Almeno sul fronte del grano aiutata da un clima estremamente favorevole negli ultimi du anni la Russia ha coltivato quantità di grano senza precedenti e le ha vendute a buon prezzo sul mercato mondiale Ciò ha

Invertito il boom dei prezzi dei cereali riportandoli a livelli prebellici antieconomici per gli agricoltori di paesi come la Polonia che ha bloccato il confine con l’Ucraina all’inizio di quest’anno accusando il vicino orientale di rendere il loro raccolto non Red izio il governo di Varsavia si era già mosso vietando unilateralmente l’importazione

Di cereali dall’ucraina Questa è stata una proposta all’eccesso di offerta che ha fatto seguito all’invasione su vasta scala della Russia Nel febbraio 2022 e al blocco della principale rotta di esportazione Ucraina verso i mercati mondiali attraverso il mar Nero Tuttavia se da una parte la questione del grano

Ucraino in eccesso in Europa era davvero prioritaria secondo l’analisi è stata la Russia ad aggravare Lo squilibrio tra i produttori europei nonostante tutta l’attenzione posta sulle importazioni ucraine Infatti diversi paesi dell’Unione Europea hanno continuato ad attingere ai prodotti russi a basso costo Spagna Italia e Francia sono acquirenti abituali di grano Russo un

Report del Centro Studi divulga ha dimostrato che in Italia nel 2023 è giunta una quantità di grano Russo per la pasta che mai era stata stata raggiunta nella storia del paese quasi mezzo milione di tonnellate di grano equivalente a più del 1000% in più rispetto all’anno precedente che ha

Inondato il mercato Nazionale colpendo i produttori locali e influenzando il prezzo il punto in discussione è che invece di litigare sull’impatto che le importazioni ucraine e russe potrebbero avere sugli Agricoltori i paesi dell’Unione Europea farebbero meglio ad aiutare l’Ucraina ad esportare i propri prodotti Agri per allontanare il dominio globale della

Russia soprattutto nelle Nazioni a basso reddito dicono gli analisti in questo modo Verrebbe riequilibrato il rapporto domanda offerta con grano ucraino indirizzato altrove e non in Europa a svantaggio di Mosca dobbiamo prendere sul serio il concetto secondo cui l’Ucraina dovrebbe essere riportata ai suoi mercati tradizionali nei paesi

Terzi per spremere la Russia ha affermato Taras kachka il massimo funzionario commerciale dell’Ucraina nel mezzo delle turbolenze politiche nell’Unione Europea la Russia è riuscita a reindirizzare le sue esportazioni di grano verso altre regioni del mondo dove ha cercato di mantenere l’influenza Geopolitica nell’ultimo anno Mosca ha inviato centinaia di migliaia di

Tonnellate di grano gratuitamente ai Paesi dell’Africa e dell’Asia ing Graziosi i regimi autoritari locali e aiutandoli ad evitare disordini civili l’inviato per gli affari esteri di Putin Sergei lavrov ha anche firmato accordi lucrosi con Brasile Messico e altri stati dell’America Latina in cui i raccolti sono stati decimati da condizioni meteorologiche estreme in

Questo contesto riecheggiano le parole dell’esperta è assolutamente vero che la Russia sta utilizzando le sue esportazioni alimentari in particolare quelle di grano come una forma di Soft Power ha affermato caitlyn Welsh direttrice del programma globale per la sicurezza mentale idrica Presso il centro per gli studi strategici e

Internazionali e coautrice di un recente Documento sul crescente dominio della Russia sui mercati agricoli globali a spese dell’Ucraina In un mercato viziato da un eccesso di offerta di grano ucraino e russo l’Unione Europea tenta di correre ai ripari i legislatori europei hanno raggiunto un compromesso nelle prime ore di mercoledì 20 marzo

Per estendere le misure di liberalizzazione commerciale per l’Ucraina per un altro anno bocciando di fatto la spinta guidata dalla Polonia per restrizioni più severe sui cereali e altre importazioni agricole le misure che rimuovono tutte le tariffe che non erano coperte dall’accordo di libero scambio dal 2014 tra l’Unione europea e

L’Ucraina sono state introdotte per la prima volta dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel 2022 per aiutare l’economia di Kiev che dipende dalle esportazioni agricole e di acciaio L’anno scorso sono stati prorogati fino a giugno 2024 l’ultima proposta della commissione europea di estendere le misure fino a

Giugno 2025 ha introdotto limiti alle importazioni di zucchero pollame uovo ucraini per placare le preoccupazioni degli agricoltori dell’Unione Europea in un contesto di proteste diffuse l’accordo raggiunto mercoledì estende i limiti all’importazione di miele mai Savena e semole ha affermato il Parlamento in un comunicato stampa richiede Inoltre alla commissione di

Agire più rapidamente in caso di aumento delle importazioni con un termine di due settimane per reimp porre le tariffe anche se non ci saranno limiti rigidi sul grano uno dei prodotti per cui il Parlamento si è battuto più duramente per ridurre al minimo le importazioni la commissione sarà tenuta ad attuare

Misure in caso di perturbazione del mercato Andrea Magnano ancora con voi per proseguire questo viaggio nel mondo dell’Economia e della finanza con Talk E ora parliamo della caduta libera delle azioni Tesla il regno incontrastato di Tesla Nel mercato dei veicoli elettrici sembra vacillare il titolo Tesla Un tempo la stella più brillante del

Firmamento azionario ha perso oltre il 50% del suo valore negli ultimi mesi precipitando da un massimo di $400 per azione a un prezzo di circa $170 nel momento della registrazione di questo intervento cosa cosa ha innescato questa caduta libera nelle azioni Tesla le cause sono molteplici e complesse Innanzitutto la concorrenza nel settore

IV è cresciuta esponenzialmente nuove aziende come rivian e lucid stanno guadagnando terreno mentre i giganti automobilistici tradizionali come Volkswagen e Ford accelerano la loro transizione elettrica l’aumento della concorrenza ha costretto Tesla a ridurre i prezzi per mantenere la sua quota di mercato questo ha avuto un impatto negativo sui margini di profitto che

Sono scesi dal 25 al 15% in un solo anno oltre alla concorrenza Tesla si trova ad affrontare altre sfide problemi con la catena di approvvigionamento la carenza di chip e altri componenti ha ostacolato la produzione di Tesla rallentamento della crescita in Cina il mercato cinese un tempo il fiore all’occhiello di Tesla

Sta mostrando segni di rallentamento aumento dei costi l’inflazione e l’aumento dei prezzi delle materie prime stanno pesando sui costi della produzione di Tesla nonostante le attuali difficoltà il futuro di Tesla rimane oggetto di un intenso dibattito l’azienda Si trova in una fase di transizione cercando di adattarsi ad un

Ambiente competitivo in evoluzione e di capitalizzare su nuove opportunità di crescita una delle principali sfide di Tesla riguarda la gestione dei costi e la preservazione dei margini di profitto in un contesto di intensa concorrenza La guerra dei prezzi in particolare nel mercato cinese ha costretto l’azienda a ridurre i prezzi e offrire incentivi

Impattando negativamente sui margini D’altra parte Tesla continua ad investire in Ricerca e Sviluppo puntando su innovazioni che potrebbero rafforzare la sua posizione di leader nel settore dei veicoli elettrici tra queste il lancio di nuovi modelli come il tanto atteso Cyber Truck e l’espansione di nuovi segmenti di mercato come l’energia

Rinnovabile e i sistemi di accumulo energetico nonostante le sfide a breve termine molti analisti ritengono che le azioni Tesla possono ancora offrire un significativo potenziale di crescita a lungo termine per Katy Wood coo di Arc Invest non ha dubbi Tesla è un investimento a lungo termine con un

Potenziale di crescita di oltre il 1000% In effetti l’azienda dispone di soldi fondamentali di un marchio forte con una base di clienti Fedeli e un impegno costante verso l’innovazione Tuttavia il percorso verso la ripresa potrebbe non essere privo di ostacoli la capacità di Tesla di navigare con successo le attuali turbolenze di

Mercato e di sfruttare le opportunità future dipenderà da diversi fattori tra cui la gestione strategica delle risorse l’adattamento alle dinamiche di mercato in rapida evoluzione e l’efficacia delle sue iniziative di Ricerca e Sviluppo le azioni Tesla hanno attraversato un periodo turbolento riflettendo le sfide operative e competitive che l’azienda

Sta affrontando Nonostante ciò il futuro di Tesla rimane ricco di potenziale con l’azienda ben posizionata per sfruttare le opportunità emergenti nel settore dei veicoli elettrici e oltre investitori e appassionati continueranno a monitorare da vicino le evoluzioni di Tesla con la speranza che l’azienda possa superare le attuali difficoltà e continuare a

Guidare l’innovazione nel settore dei veicoli elettrici la storia di Tesla è ancora in fase di scrittura e i prossimi capitoli promettono di essere altrettanto avvincenti di quelli già narrati Money Talk termina qui Vi ricordo che potete ascoltare il podcast dei contenuti prodotti attraverso le app di Spotify Apple podcast Google Amazon

Ma soprattutto potete ascoltarci in diretta scaricando l’applicazione casa radio Direttamente dagli Store dei vostri device smartphone tablet Smart Home Oppure potete ascoltarci direttamente nelle V vostre autovetture dai sistemi carplay o Android auto da Andrea Magnano è tutto vi do appuntamento alla prossima settimana per una nuova puntata di Money Talk e non

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Le principali notizie della settimana selezionate per voi sono:

Le principali notizie della settimana che abbiam selezionato sono:

1. BEFIT, la rivoluzione fiscale europea. La proposta che lascia agli Stati membri la libertà di aumentare o diminuire la parte allocata della base imponibile attraverso disposizioni interne. Scopriamo come funziona!

2. Il Giappone e l’Oman hanno annunciato piani ambiziosi per la produzione su larga scala di metano sintetico da idrogeno e anidride carbonica entro il 2026.

3. Lusso e turismo d’élite: così Cina e Russia fanno brillare il sud-est asiatico

4. Così la Russia sta causando una lunga crisi del grano in Europa.

5. Azioni Tesla in caduta libera: il Re dei veicoli elettrici in crisi.

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