Oltre il reddito di cittadinanza? Povertà e diseguaglianza | Flavio Delbono

Eccoci qui Buonasera a tutte e a tutti Io sono Davide Basile e sono un redattore della redazione tecnico professionale di mondo dor education come sempre Innanzitutto vi ringrazio tutte della vostra partecipazione a questo webinar a nome mio e ovviamente a nome della casa editrice Allora questo pomeriggio andremo a parlare assieme al

Professor Flavio Del Bono di un tema molto interessante e molto attuale quindi Come da titolo della povertà e disuguaglianza in Italia nel terzo millennio il nostro relatore di questa sera il professor Flavio Del Bono come molti di voi sapranno dopo i suoi seguiti interventi degli ultimi anni è professore ordinario di economia

Politica direttore del master in economia delle imprese cooperative e coordinatore della laurea triennale in economics AND Finance scuola di Economia e management presso l’Università di Bologna il professor Del Bono è inoltre autore di circa un centinaio di contributi su rivista sia nazionali che internazionali e di numerosi volumi in particolare ci piace Ovviamente

Ricordarlo con noi di mondadore Education ha pubblicato insieme a Laura spalanzani i manuale di economia politica per gli istituti tecnici Piazza Affari del 201 19 e scelte sostenibili l’ultima edizione del 2022 Allora quindi di che cosa andremo a parlare stasera la discussione parte come appunto da titolo dalla profonda revisione del cosiddetto

Reddito di cittadinanza che ha quindi riacceso in Italia un po’ il dibattito sulle misure di contrasto alla povertà e più In generale sulla distribuzione del reddito e della ricchezza il problema come ci spiegherà il professor Del Bono è ovviamente acuito dal fatto che per contrastare le indig Si rende necessaria Sì sicuramente una

Ridistribuzione delle risorse però al contempo Si deve cercare di fare tutto questo ovviamente senza penalizzare la crescita macroeconomica già di per sé modesta Proveremo Quindi questa sera assieme al professore a districarci tra tutti questi fenomeni di grande portata come sono e a individuare si cercherà possibili interventi di politica

Economica in grado di coniugare i diritti di cittadinanza equità e anche il benessere economico ora prima di lasciare la parola al professore le solite due note di di carattere tecnico pratico Innanzitutto ricordo tutti i partecipanti che potete inserire le vostre domande direttamente qui nella chat di YouTube eh il professore come

Sempre serà lieto di rispondere a eventuali dubbi domande curiosità Insomma alla fine della presentazione Eh ricordo inoltre che l’attestato di partecipazione sarà disponibile come sempre nei prossimi giorni sul sito della nostra casa editrice quindi mondador education.it alla pagina attestati e e che per chi vedrà questo evento in differita l’attestato sarà

Disponibile solo ai partecipanti che avranno effettuato l’accesso della mail di conferma di iscrizione entro la mezzanotte di oggi la registrazione video comunque resterà disponibile sul nostro canale YouTube a questo indirizzo quindi lo stesso indirizzo alla quale lo state vedendo in questo momento Se desiderate Essere informati circa la

Programmazione delle nostre dirette e e dei Insomma webinar ed eventi potete ovviamente iscrivervi al nostro canale YouTube basta premere col tasto basta premere il tasto Iscriviti in basso qui e poi cliccare sulla campanella che vi comparirà lì a fianco bene Quindi come si dice senza ulteriori indugi lascerei la parola al professor Del

Bono bene Grazie Davide Buonasera Grazie per essere presenti come diceva Davide L’argomento di cui chamo stasera è di portata molto vasta anche se è utile credo partire come spunto da dalla riforma del cosiddetto reddito di cittadinanza quindi il canovaccio che ci attende che ho preparato è di partire da

Queste misure di politiche economiche dai loro recenti cambiamenti Per inquadrare più In generale il problema sia della povertà che della diseguaglianza con diseguaglianza economica con particolare riferimento all’Italia e terminerò poi con cercando di tratteggiare anche alcune alcune linee di di politica economica una in particolare ma non l’ anticipo così

Creiamo un po’ di dei suspens Allora è è fatto di di di cronaca ormai da da alcuni mesi diciamo dall’approvazione della legge di bilancio del per il 2024 D riforma del reddito di cittadinanza una riforma che senza entrare nei dettagli ipertecnici ha modificato in modo sostanziale il provvedimento precedente e ha ristretto

Diciamo subordinato la l’accesso a a questo strumento a questo intervento di di politica economica ha una platea più ristretta Cioè ha ristretto la platea subordinando peraltro ad alcune condizioni la l’accesso e la durata del beneficio Allora al di là delle valutazioni politiche sulla formulazione originaria e su quella attuale che non

Ci interessano qua non non perché io non abbia una mia opinione ma non è particolarmente rilevante esplicitarlo qua mi preme sottolineare il fatto che questi tipi di interventi in particolare l’impianto originale del retto cittadinanza metteva assieme mischiava due finalità che andrebbero tenute distinte se è possibile una quella di contrasto alla povertà quindi

L’idea che una una una moderna democrazia occidentale cerchi di sollevare le persone le famiglie in condizioni di indigenza economica per portarle a un livello di decenza Ecco diciamo così ma nel frattempo questa misura ambiva anche in modo non sempre così nitido a rappresentare una politica attiva per l’occupazione cioè introdurre insieme al sostegno

Anche un carattere in qualche modo transitorio di questo sostegno a condizione che si risse a portare le persone di indigenza economiche e senza occupazione a uno stato di occupazione il bilancio così come certificato dall’istat dato che dall’istat e soprattutto dall’INPS perché Come spesso accade per quasi tutti gli interventi di di natura

Assistenziale in Italia e l’ins a gestire Ricordo a tutti che il più importante soggetto economico in termini di volume in Italia è l’ins gestisce sia i contributi sociali in entrata sia l’erogazione di varie tipi di pensione sia anche gli interventi di varia natura a favore di fasce di categorie identificate dalla

Dalla legislazione Allora l’esperienza della così come certificata dall’INPS dei primi 3 anni direi ha mostrato che in realtà Al di là del della distribuzione geografica in qualche modo prevedibile cioè di gran lunga prevalente è stato l’accesso in regioni meridionali e isole che non nel nord Italia centro Italia così come Altre caratteristiche

Delle famiglie che hanno avuto accesso ha mostrato però che una parte importante dei beneficiari era difficilmente nelle condizioni di accedere al mercato del cioè la natura assistenziale era in qualche modo prevalente nel senso di contrasto alla povertà più che di effettivo accompagnamento alla a posizioni di occupazione Anche

Perché in molti casi queste persone molte di queste persone non erano o proprio per nulla occupabili o non erano facilmente occupabili questo ehm Altre caratteristiche delle famiglie che hanno beneficiato di di questi interventi non sono molto diverse dalle caratteristiche delle famiglie che si trovano in condizioni di di povertà ma

Di questo Dirò dirò tra poco allora ehm cominciamo a fare chiarezza su cosa si intende per povertà ehm si distingue piuttosto nettamente due nozioni di povertà non solo in Italia in generale cosiddetta povertà assoluta e la cosiddetta povertà relativa che sono anche identificate con modalità e e diciamo quantità diverse povertà assoluta è

Quella di una famiglia o di una persona il cui reddito non consente l’acquisto di un paniere di beni e servizi ritenuti essenziali quindi dall’alloggio alle utenze a Gen alimentari a forme di protezione banalmente vestiario cose di questo tipo e c’è una linea di povertà assoluta quindi che ovviamente non è

Stabile non è costante nel tempo perché essendo misurata questa linea di povertà Sulla base del reddito necessario ad acquistare un paniere il reddito necessario ad acquistare un paniere dipende anche dai tanto da che cosa c’è nel paniere che può cambiare nel tempo ma soprattutto dipende dai prezzi quindi

È ovvio che i periodi di inflazione come abbiamo osservato inflazione importante come abbiamo osservato nel 23 e nel 22 il valore di questo paniere aumenta e quindi anche il reddito necessario ad acquistare tale paniere deve alzarsi quindi la linea di povertà assoluta negli ultimi tempi è stata aggiornata al rialzo

Il concetto di povertà relativa invece è molto diverso perché questo fa riferimento quindi la povertà relativa è di coloro il cui reddito non cons l’acquisto di almeno il 50% della spesa media in consumi quindi per fare un esempio se la famiglia media italiana spende che so €2000 al mese Poi BNA

Tener conto il numero di componenti ovviamente Ma ad esempio voglio semplificare se la famiglia tipo per esempio rappresentata che so da due persone spende mediamente €2000 al mese Nei consumi quella famiglia che dispone di meno di €1000 al mese quindi della metà si trova in una condizione di povertà

Relativa voglio molto insistere sulla differenza che non è semplicemente di di di tipo concettuale anche ma con a grande rilevanza pratica nel senso che mentre la povertà assoluta è di persone che attraversano o si trovano in uno stato di indigenza e non ci interessa che cosa succede agli altri ai non

Indigenti quello di povertà relativa invece è un concetto come dice la parola relativo cioè relativo alla media mentre quello di povertà assoluta Non è dipendente dal contesto d’accordo Che dimensioni hanno questi fenomeni in Italia Allora la Intanto una un chiarimento di tipo metodologico che vi invito a a fare

Vostro tutte le volte in cui avete a che fare con delle statistiche A volte anche semplicemente con delle informazioni di tipo giornalistico cioè fa una grande differenza a seconda che l’unità statistica di riferimento sia l’individuo OA la famiglia questo fosse solo perché per le famiglie Esistono delle economie di

Scala Come si dice no cioè speso per non è che per due persone è il doppio che per una è meno del doppio stesso discorso in parte vale per il canone di locazione e non solo quindi è importante distinguere tra individui e famiglie suggerisco di dare più importanza alle

Famiglie secondo è molto importante notare se i dati monetari sui redditi si riferiscono ai redditi netti ai redditi lordi È ovvio che troverei più interess ante più utile fini pratici guardare i redditi netti perché la gente non gira con in tasca il reddito lordo gira col reddito netto netto vuol dire ovviamente

Come sapete bene tenendo conto sia del prelievo fiscale sia di eventuali trasferimenti o sussidi che arrivano alle famiglie quindi reddito netto è il reddito lordo meno il prelievo fiscale più trasferimenti in in denaro eh e o in in servizi o in beni ecco dicevo detto questo la dimensione dei due fenomeni assoluto

Relativo in Italia è più o meno il seguente la povertà assoluta riguarda poco più ed è aumentata negli ultimi anni l’8 per delle famiglie italiane mentre quella relativa che è più ampia ovviamente riguarda circa l’ 111% delle famiglie italiane Questa è la cosiddetta incidenza della povertà rispettivamente assoluta e relativa mi preme anche

Sottolineare che il concetto di povertà relativa lambisce e per certi versi può essere in parte accomunato al concetto di diseguaglianza C eguaglianza è molto generico perché diseguaglianza è è definita per contrasto cioè è una situazione di non uguaglianza poi i modi di misurare la diseguaglianza sono tantissimi Dipende da che cosa si vuole

Illuminare ci sono degli indici sintetici di diseguaglianza come l’indice di Gini ci sono degli indici più raffinati ci sono delle misure più specifiche tipo che si concentrano solo su una parte della distribuzione dei redditi per esempio Qual è la quota di reddito complessivo appropriata dall’ 1% più benestante o dal 10% più benestante

Oppure il rapporto tra quanto è appropriato dal 10% che sta in alto rispetto al 10% che sta a basso E così via quindi c’è una piramide distributiva e noi possiamo scomporli in molti modi e poi trar gli indicatori che di volta in volta sono più utili però se ci pensate un attimo

Quella di povertà relativa in realtà che cosa fa va a rilevare una diseguaglianza prendendo uno spartiacque cioè si dice benissimo si guarda ai consumi che sono a spesa in consumi sono sono una buona approssimazione la spesa di consumi è una buona approssimazione del reddito e si dice bene tagliamo a metà e Diciamo

Quelli che chiamiamo poveri in senso relativo sono colori i quali hanno un reddito che non gli consente nemmeno di spendere in consumi la metà di ciò che è la spesa media delle famiglie italiane in consumi e È simile per quanto lo connoti come povertà relativa in realtà è una misura

Molto grezza peraltro di diseguaglianza nel senso di diseguaglianza nei redditi barra Nei consumi ci si potrebbe chiedere qual è il problema più urgente posto che in Italia ripeto sia la povertà relativa che assoluta ma soprattutto quella assoluta è aumentata negli ultimi anni ovviamente qui entrano in gioco anche

Delle dei giudizi di valore delle delle opzioni etiche no quindi che variano da periodo a periodo da da luogo a luogo nel nel Capitolo 2 Del del manuale che che con Laura spalanzani abbiamo scritto per la mondadore Capitolo 2 Del volume per la quinta quindi quello di si concentra

Di economia Pubblica introduciamo una distinzione che io credo sia piuttosto illuminante e con un substrato filosofico piuto solido che che rappresenta Secondo me una buona chiave di lettura poi per andare a commentare interpretare anche le politiche economiche cioè due diversi concetti di libertà Libertà è una categoria molto impegnativa da trattare

Ma una distinzione che io ho sempre trovato piuttosto fruttuosa quella del filosofo britannico ormai scomparso a Isaia Berlin che in un filosofo di Oxford che in un saggio molto citato distingue tra il concetto di libertà positiva e di libertà negativa Che è facile da ricordare perché Libertà negativa significa Libertà da quindi una

Comunità convinta o che aderisce principalmente a una nozione negativa di libertà è una comunità che cerca Di minimizzare le i vincoli Le interferenze in particolare quelle che derivano dallo Stato stato quindi portato un po’ gli estremi consentitemi questa questa semplificazione i sostenitori più audaci della Libertà negativa sono quelli che

Sponsorizzano una nozione di stato minimale Cioè lo Stato deve fare soltanto ciò che gli individui da soli non riuscirebbero a realizzare quindi beni pubblici occuparsi di la giustizia La difesa dei Confini la difesa in generale gestire un po’ di amministrazione e poco più se non i beni ovviamente pubblici nel senso più tipico

Del termine cioè le infrastrutture e poc altro chi invece aderisce a una nozione di libertà positiva sostiene la libertà di nel senso di libertà di realizzare delle proprie aspirazioni delle finalità e quindi siccome gli individui nascono molto diversi perché la lotteria genetica la lotteria sociale ambientale fa sì che le persone non

Abbiano le stesse opportunità di realizzare i loro obiettivi la libertà positiva uno stato che aderisce alla libertà positiva non deve semplicemente limitare le proprie interferenze ma deve farsi molto più più parte attiva e quindi Fornire agli individui alle persone quegli strumenti quegli elementi propedeutici a realizzare dei piani di vita decenti e

Quindi per esempio sistema di istruzione e quindi per esempio sistema sanitario quindi assistenza quindi deve promuovere si direbbe in politichese politichese forme di di mobilità anche verticale delle persone cosiddetto ascensore sociale Allora non è difficile posto che ho molto schematizzato e nessuno stato che osserviamo oggi nei paesi democratici

Nessuno stato si colloca su un estremo cioè Libertà positiva a 360° o Libertà negativa in toto son tutti diversi cocktails diverse combinazioni però non è difficile riconoscere alcune caratterizzazioni nella geografia contemporanea e anche qua forzando un po’ la mano non c’è ombra di dubbio che la maggioranza dei paesi europei

Occidentali oltre ad alcuni paesi anche asiatici penso al Giappone hanno sposato a partire soprattutto Dal dopoguerra dopoguerra intendo dagli anni 50 in poi una notazione fortemente positiva nell’interpretazione della Libertà mentre altri paesi Penso agli Stati Uniti o altri paesi che hanno gli Stati Uniti come modello hanno più una hanno

Una una marcata adesione una più marcata adesione ha una connotazione negativa e questo Da dove si vede in pratica è chiaro che una connotazione negativa dello Stato significa lo stato fa meno cose ma quindi preleva anche meno e quindi il modello è quello di una spesa pubblica relativamente più contenuta e

Invece dall’altra parte una pressione fiscale più bassa viceversa nei paesi penso ai paesi scandinavi che sono il prototipo ma non solo loro anche paesi dell’Europa continentale Italia inclusa che hanno un welf state sicuramente più esteso per certi anche più generoso hanno come contraltare il fatto che dovendo finanziare questa spesa eh hanno

Bisogno di un prelievo fiscale devono ricorrere una pressione fiscale in particolare tributaria decisamente più più marcata e questo però diciamo riflette e si trova anche quando uno va a vedere le singole voci per esempio non è un segreto che buona parte della spesa sanitaria americana è spesa che viene

Dagli individui non c’è un servizio sanitario nazionale come invece siamo abituati Dandolo un po’ per scontato in Italia Perché l’Italia ha sposato il sistema sanitario inglese del National he System o in Francia o con qualche variante Germania Spagna e così via quindi eh D’altronde a sua volta questa distinzione tra Libertà positiva e

Negativa Trova un eco anche nelle opinioni delle persone eh mi piace citare Una indagine svolta una ventina d’anni fa da un autorevole istituto di di rilevazione che sottopose un elevato numero di cittadini sia negli Stati Uniti che nell’Europa continentale alla stessa domanda e cioè che cosa ti suggerisce quale parola ti suggerisce il

Termine povero quindi dovevano scegliere un aggettivo da associare alla parola povero negli Stati Uniti la l’associazione prevalente era fannullone in Europa la parola termine più più frequentemente associato a povero era invece sfortunato è chiaro che poi le implicazioni sono evidenti perché chiedere ai cittadini di di di di

Un maggior prelievo fiscale per aiutare in un caso i fannulloni nell’altro quelli che sono considerati più sfortunati è molto diverso e credo che la predisposizione più diffusa sia quella di aderire a dei sacrifici per aiutare chi si considera sfortunato più di quanto non accada per sostenere chi si considera o

Perlomeno molti considerano fannulloni d’accordo quindi suggerisco di di riportare molte volte di interpretare molte volte le diverse politiche economiche che osserviamo nei paesi o nei periodi storici che che analizziamo facendo ricorso a questo questa questo dualismo questa questo binomio tra Libertà positiva e libertà negativa ma torniamo dicevo a povertà e

Diseguaglianze quali Dobbiamo considerare più urgenti Allora come dicevo qui entrano in gioco valutazioni di merito di merito nel senso che che vanno a interagire o a basarsi sulle nostre valutazioni di ciò che è bene O di ciò che è giusto per molti versi concorderete con me che il il fenomeno

Più urgente è quello della povertà assoluta perché qui stiamo parlando di persone che si trovano in uno stato di indigenza tale da non riuscire a soddisfare bisogni essenziali non non sto dicendo che la povertà relativa sia una una una buona cosa ma sicuramente in termini di di necessità di urgenza di pressione sul

Sul sui bisogni delle persone viene in subordine Dal mio punto di vista ma credo in generale Attenzione però perché Eh il concetto di bisogni essenziali e di paniere di beni e servizi utili a soddisfare T bisogni essenziali Ovviamente non è dato una volta per tutte non è lo stesso nello

Stesso paese non non è il medesimo paniere nel tempo e fissando una data che so oggi non è lo stesso guardando a Paesi diversi perché quello che è considerato essenziale Non è un paniere condiviso da tutti ovunque e sempre Fatemi fare un esempio non c’è ombra di dubbio

Che 30 anni fa o giù di lì quando cominciarono a diffondersi diffondersi lentamente peraltro i cellulari portatili sarebbe stato difficile considerare la telefonia mobile e quindi l’apparecchio e un contratto come un bene anzi bene servizio essenziale e oggi è difficile essere cittadini privi di questo strumento di

Di di interazione che non è solo interazione a fini ludici o conviviali ma In molti casi un un utilissimo strumento di di accesso a delle informazioni a dei contatti e altro Quindi 30 anni fa io non avrei Infatti non era incluso nel questo questo apparecchio questo servizio oggi sarebbe

Difficile negarlo viceversa In alcune zone del mondo probabilmente il telefono cellulare non è certo considerato un bene essenziale O meglio ancora la la la il bisogno di interagire di comunicare di essere in una rete di quel tipo quella telefonica Eventualmente quella del web è sì è presente ma è in subordine

Rispetto ad altre necessità è il caso di dirlo ancora più più Vitali e in questo senso non non vi sfuggirà che soprattutto per quanto riguarda la povertà assoluto ma anche in parte sulla povertà relativa ma stiamo alla povertà assoluta è molto più semplice rilevare stimare quantificare la povertà

Assoluta Nei paesi poveri Scusate gioco di parole che non nei paesi relativamente ricchi Perché nei Paesi poveri Quindi con un bassissimo tenore di vita siamo a un livello di essenzialità dei bisogni che ci si mette d’accordo rapidamente sugli indicatori che saranno di tipo nutrizionale alimentare saranno di tipo ambientale domestico saranno di partecipazione

A a ai servizi scolastici quindi scolarizzazione tassi di abbandono e saranno di natura epidemiologico sanitaria sui quali Sì gli esperti poi possono discutere sul sul raffinato ma ci si mette d’accordo relativamente alla svta la cosa più complicata invece è identificare in modo condiviso il paniere di beni e servizi essenziali in

Una comunità relativamente Ricca o comunque sicuramente più benestante di certe comunità di paesi sottosviluppati o ancora eh in via di sviluppo quindi la povertà assoluta Credo sia la priorità la povertà relativa è in parte assimilabile alla diseguaglianza anche se ne fotografa soltanto una diciamo un lato se se se immaginiamo la

Distribuzione del reddito come una sorta di di di poliedro Ecco e la diseguaglianza è diseguaglianza economica anche se eh uguaglianza economica ha anche cause non economiche e ha anche conseguenze Non solo sul terreno economico la diseguaglianza economica a mio modo di vedere È uno dei tratti distintivi della della dell’evoluzione socioeconomica degli

Ultimi 30 40 anni cioè se dovesse se dovessi a mia opinione personale non necessariamente condivisa isolare il fenomeno che più ha evidenziato una un cambiamento in particolare una impennata su scala globale ma soprattutto nei paesi occidentali Come il nostro direi è l’incremento enorme che c’è stato la diseguaglianza

Sia dei redditi sia della ricchezza e questo è avvenuto soprattutto perché si è osservato una concentrazione che credo non abbia precedenti in Tempi moderni quello che le statistiche ci consentono di ricostruire una concentrazione di ricchezza e di reddito sulla vetta della piramide vetta della piram Ide intendo

L’ 1% dei più benestanti allora una nota chiamiamola di metodo parlavo di reddito di ricchezza Anche se le due variabili ovviamente sono correlate le graduatorie le classifiche sulla distribuzione personale del reddito o distribuzione personale ricchezza non coincidono che siano correlate È abbastanza evidente perché il reddito non speso si trasforma

In patrimonio E quindi ricchezza attraverso il risparmio dall’altra la ricchezza e il patrimonio producono redditi quelli che chiamiamo redditi da capitale tutte queste cose qua le spieghiamo bene nella nella nella parte fiscale del volume di quinta la parte diciamo il patrimonio la ricchezza quale che sia la sua forma mobiliare o

Immobiliare produce reddito reddito capitale che concorre insieme al redito da lavoro a la formazione del redito complessivo Quindi è chiaro che le due variabili si muovono assieme ma non necessariamente ripeto 1000 famiglie con la maggior ricchezza sono anche le 1le famiglie con il reddito più alto questo è vero sia in

Italia che in generale quello a cui si assiste è una elevata Concentrazione al top delle piramidi sia Per quanto riguarda il reddito che per quanto riguarda la ricchezza e e e questa concentrazione è la principale spiegazione dell’aumentata diseguaglianza complessiva quando si dice che sta sparendo La classe media

Posto che il concetto di classe media è un po’ evanescente Ma se vogliamo prendere una perché fa riferimento non solo ai redd all richesta Ma allo status professionale al titolo di studio eccetera Eh ma se prendiamo la sua rappresentazione statistico economica seguendo per esempio quello che fa l’Unione Europea l’Unione Europea

Definisce classe media tutte quelle persone o famiglie che stanno che si situano Per quanto riguarda il reddito sotto il top 20% e sopra il 20% più basso Quindi se pensiamo di sgranare la distribuzione dei redditi in 10 decili La classe media occuperebbe i sei decili intermedi sopra i primi due e sotto i

Due più alti eh quando si dice che questa cosiddetta classe media Eh si è indebolita qualcuno dice sta sparendo o altro in realtà quello che vuole dire è che c’è stata una parte di questa classe media una parte minoritaria che è molto salita quindi raggiungendo i picchi No I

I Pioli più alti della Scala e invece una parte importante di questa classe media è comparativamente precipitata verso i Pioli più bassi la dimostrazione di ciò si ha per esempio anche negli studi nelle ricerche che lista molto efficacemente periodicamente elabora sulla cosiddetta mobilità sociale in Italia mobilità sociale non è soltanto ripeto una

Mobilità di reddito ma tiene conto anche del reddito e scusate e viene rilevata Con riferimento alla generazione precedente per esempio quello che si fa è si prende una corte demografica quando Quindi le persone nate in un certo anno si va a vedere qual è la loro posizione professionale a una certa età

Tipicamente tra i 30 e i 35 anni e si va a vedere si va a confrontare se quella posizione professionale è più alta o più bassa o uguale a quella del dei genitori o del più alto in grado Dei genitori ovviamente le posizioni professionali sono sgranate anche loro

In una decina di livelli da livelli più bassi di qualifiche di titolo di studio fino ai livelli più alti e la posizione professionale a sua volta è chiaramente correl il titolo di studio è chiaramente sono chiaramente correlati al reddito bene per molti anni il saldo di questo ascensore sociale in

Italia è stato positivo Che cosa vuol dire vuol dire che il numero di persone che rispetto ai genitori salivano era maggiore del numero di persone che rispetto ai genitori scendevano Ecco non è più vero direi da l’ultima indagine che deve essere del 17 o del 18 perché

Sono indagini che vengono svolte non tut tutti gli anni e questo saldo era negativo quindi non solo l’ascensore sociale aveva smesso di salire già aveva rallentato la velocità ma non saliva più quindi non era tecnicamente un ascensore Infatti io trovo abbastanza va bene dal punto di vista comunicazione politica ma o

Divulgativa Ma la nozione ascensore sociale è un po’ forviante Perché dà l’idea che si sale a scensore in realtà parliamo di indice di mobilità sociale che può avere un saldo positivo un saldo negativo l’Italia Purtroppo non è l’unica anche gli Stati Uniti hanno sperimentato questo chiamiamolo fallimento dell’American Dream hanno sperimentato

Ormai da anni anzi prima di noi questo questo saldo negativo e questo la dice lunga su le conseguenze che a loro volta diventano cause della diseguaglianza economica parlavo di eh cause e conseguenze di di questo fenomeno impressionante che si è osservato guardate per darvi qualche numero prima di di commentarlo Allora

Nella inserto lettura del Corriere della Sera di domenica scorsa 24 Marzo c’era Sono molto bravi a fare questi grafici molto efficaci hanno riportato per un numero importante di paesi due dati uno è il reddito il PIL pro capite quindi brutalmente il PIL prodotto interno lordo diviso la popolazione e poi hanno

Riportato il la quota di PIL appropriata dall’ 1% più benestante Quindi se prendiamo la la piramide illuminiamo l’ 1% delle famiglie con il reddito più alto e ci chiediamo quanto del PIL totale viene appropriato da coloro i quali stanno in cima alla Piramide bene negli Stati

Uniti dove il PIL proc capite è di Rotondo di quasi i dati sono del 21 direi Sì sono dati dalla banca mondiale il PIL proc capite era di Circ un po’ meno di 80.000 dollari Direi l’1 per dei più benestanti nel senso che stanno in cima scala dei redditi non della ricchezza dei

Redditi porta a casa circa il 21% Cioè vuol dire che l’1 per si appropria di un quin del reddito totale è impressionante aggiungo che se guardassimo a ciò che accade alla distribuzione della ricchezza ancora peggio perché notoriamente da sempre la ricchezza è più concentrata la distribuzione della ricchezza rivela una

Maggiore concentrazione de che che la distribuzione dei redditi per un motivo abbastanza prevedibile cioè che sulla ricchezza insistono molto fattori ereditari dinastici e quindi c’è meno mobilità nella distribuzione della ricchezza e quindi c’è un fenomeno di di stesi no di che si autoalimenta e sempre negli Stati Uniti l’ 1% di

Coloro che stanno in cima questa volta alla Piramide della ricchezza si appropriano di circa il 30% se per un attimo non è così ma la sovrapposizione è sostanziale se per un attimo fingiamo che siano le stesse famiglie quelle che negli Stati Uniti sono in testa sia nella distribuzione dei redditi che nella distribuzione

Della ricchezza vuol dire che l’1 per delle famiglie americane in America sono 350 milioni di persone fingiamo che siano quattro componenti a famiglia Diciamo quindi ci saranno circa a Rotondo per Scusatemi l’approssimazione 80 milioni di famiglie allora l’ 1% di questi 80 milioni sono 800.000 famiglie vorrebbe dire che 800 000 famiglie circa

Si appropriano di quasi un terzo della ricchezza totale e di un quinto cioè il 20% oltre il 20% del reddito Nazionale questo è abbastanza stupefacente credo che in società democratiche in Tempi moderni non si sia mai visto qualcosa del genere Se vi interessa per l’Italia l’Italia dove invece il PIL proc capite

È di circa Fat la s dividete 2.50 miliardi circa per quanti siamo in 59 milioni e ottenete circa 37 38.000 pro capite di PIL qui quell’ 1% che in America si appropriava del 21 in Italia si appropria del 13 e me che è una cifra di Tutto riguardo per darvi

Flash di altri paesi quindi i numeri che do sto per dare si riferiscono a quanto di quanto della torta complessiva si appropria l’ 1% più bene stante in termini di reddito che so in Francia è 12 e7 Quindi più o meno come l’Italia in Canada è il 10 in Cina è il

15 e poi ci sono dei paesi che nonostante siano dell’x non hanno i livelli di reddito nostri Ma dove la concentra spaventosa penso al Messico 27% Brasile il 20% Sudafrica 20% ci sono altri paesi invece europei dove la percentuale è ancora sotto controllo in Austria è circa il 10% e poi qualche altro

Paese dove la percentuale non è spaventosa paesi scandinavi adesso qua non ci sono dove siamo Sul 101 ma comunque anche questi paesi tradizionalmente con distribuzioni più egualitarie hanno sperimentato negli ultimi anni importanti aumenti della concentrazione sia di reddito che di ricchezza parlavo di cause ed effetti le cause le cause

Sono sono tante attengono soprattutto al funzionamento del Mercato del Lavoro nel senso che quando noi guardiamo la distribuzione dei redditi dobbiamo sempre ricordarci che il reddito complessivo di una persona di una famiglia ha due componenti di cui una di gran lunga prevalente cioè reddito da lavoro a cui

Bisogna aggiungere i redditi da capitale e e redti da lavoro hanno subito mediamente un andamento molto stagnante quando per non dire decrescente in termini di potere d’acquisto che quello che conta come sappiamo non Cioè come dire quando noi dobbiamo guardare al all’effettivo potere d’acquisto e partendo dai redditi lordi e bisogna fare tre

Considerazioni per capire l’evoluzione del potere d’acquisto D famiglie La prima è Cosa succede al reddito lordo Come sta andando e i redditi lordi sono stati molto stagnanti negli ultimi decenni in generale in occidente particolare redito al lavoro dipendente Ovviamente secondo occorre guardare a Come si passa dall’ lordo al netto e

Quindi alla tassazione e ai trasferimenti terzo bisogna guardare cosa compra quel reddito disponibile Come viene chiamato il reddito netto e e quello che può comprare dipende dai prezzi e ovviamente negli ultimi 2-3 anni abbiamo avuto una erosione importante dei del potere d’acquisto per effetto dei processi inflazionistici che

Abbiamo osservato a partire dal dal dal 2021 sostanzialmente con il rimbalzo post covid poi per continuare 2223 con ben note vicende anche tragiche che ancora abbiamo il dispiacere di vedere in Ucraina o adesso anche in in Medio Oriente quindi Questa è la principale spiegazione e complessivamente la quota di reddito

Complessivo che va al lavoro è calata sapete che uno dei modi di Scomporre il PIL è quello di dire bene il PIL a chi va una volta che si è ottenuto e fondamentalmente una ripartizione classica è quella tra diciamo salare stipendi da una parte Quindi remunerazione al fattore lavoro profitti quindi remunerazione alla

Agli imprenditori all’attività imprenditoriale rischi connessi terzo le rendite quindi locazioni quindi rendite finanziarie di vario tipo anche se rendite finanziarie non entrano a rigore nel PIL dato che la finanza è escluso dalla definizione del PIL la finanza nel senso del valore delle transazioni non ovviamente dell attività

Di gestione e se si va a vedere nel tempo La quota riservata a salari stipendi quindi la razione del fattore lavoro è è calata E questo a sua volta dipende dall’andamento del Mercato del lavoro e non ho tempo adesso di trattarne Però sicuramente è lì soprattutto nella in quello che è

Successo ai redditi disponibili quindi lordo meno tassazione più trasferimenti che ha messo in difficoltà molte famiglie quindi il potere d’acquisto di moltissime famiglie di moltissime persone in termini reali oggi è minore di quanto non fosse 20 o 30 anni fa e questo è successo anche negli Stati

Uniti anche in altri in altri paesi occidentali secondo seconda causa D di quello che che che si osserva nella distribuzione diretta della ricchezza sicuramente attiene ai fenomeni di globalizzazione non ho il tempo questo questo momento di entrare Se poi qualcuno qualcuno decide che che ritiene che sia meritevole di approfondimento

Sarei ben lieto di andare un po’ più in profondità di quanto non stia facendo adesso mi limito a segnalare perché questo è è un tema a volte ricorrente No cioè la globalizzazione qualunque cosa voglia dire in termini intuitivi Ecco La globalizzazione ha avuto effetti sulla distribuzione dei redditi Cioè sulla dis

Uguaglianza la risposta è sì ma Ovvero la La globalizzazione sicuramente ha contribuito a ridurre la diseguaglianza su scala planetaria e questo per un motivo abbastanza semplice che ha grandemente contribuito a sollevare i redditi di di almeno due grandi paesi che insieme fanno quasi un un ter circa della popolazione mondiale cioè

Cina e India quindi chiaramente sollevando alzando i redditi di un numero medio di un numero così elevato di persone si sono avvicinati a i redditi degli altri D’altra parte un altro modo più più banale di notare che questo è avvenuto è di se noi andiamo a vedere il tasso di crescita del

PIL il procapite così teniamo conto anche della popolazione in Cina in India in altri paesi del Sudest asiatico negli ultimi 30 anni e il tasso di crescita del PIL nei paesi occidentali è del tutto evidente che i due si sono avvicinati e se si sono avvicinati la

Diseguaglianza è calata però a fronte di questo si osserva un aumento della diseguaglianza dei redditi all’interno dei paesi in particolare dei paesi che partivano più alti cioè i paesi cosiddetti ricchi Insomma Andiamo Prendiamo i paesi dell’x quelli più benestanti quindi Stati Uniti Canada maggioranza de paesi europei Giappone

Corea del sud e altri che Possiamo includere ormai nell’oxfordshire luci e ombre si può dire se un obiettivo desiderabile è che la diseguaglianza non sia troppo elevata e anzi si debbono attuare politiche per contenerla questo è un proposito che ovviamente non è condiviso da tutti no cioè ci sono

Persone che ritengono non solo che la diseguaglianza sia inevitabile un po’ è vero Almeno nei sistemi democratici e ma che sia anche desiderabile però su questo ognuno come dire Ha ha ha le proprie sensibilità tornando all’Italia dicevo anche l’Italia ha sperimentato un aumento importante della diseguaglianza dei redditi misurata sia dall’indice di

G sia dalla quota appropriata dall’ 1% più benestante e non solo il la la ricchezza anche privata ha sperimentato importanti processi di concentrazione c’è una ricerca recente della banca d’Italia molto molto preziosa io la uso anche come materiale didattico per certi seminari o certi interventi che faccio

Perché ricca di tabelle di spunti e e soprattutto perché i dati vengono scomposti quindi si va a vedere il dato Nazionale che poi viene articolato su base territori Ale sulla base delle caratteristiche delle famiglie sulla base della composizione della ricchezza per esempio l’Italia è un paese dove c’è una ricchezza privata media

Piuttosto elevata rispetto ad altri paesi quando parlo di ricchezza intendo ricchezza netta quindi attività meno passività quindi una casa su cui Gravo un mutuo deve essere considerata al valore netto dell’indebitamento che su diess grave e e la ricchezza immobiliare in Italia è preponderante nel senso che la percentuale di famiglie

Che che vive in abitazione in proprietà è molto alta i dati anche qui variano da da regione a regione ma è un dato abbastanza uniforme Comunque in Italia più del 70% delle famiglie abita in abitazione di proprietà e un altro 10% è quasi assimilabile perché sono pers

Famiglie che abitano in case di cui hanno l’usufrutto o Inc comodato gratuito quindi di fatto riconducibili se non al nucleo familiare stesso a un nucleo familiare di parentela abbastanza identificabile quindi diciamo che sommando proprietà e e questi altri due istituti giuridici dell’usufrutto e del comodato Insomma quattro famiglie su

Cinque vivono in caso di proprietà Quindi anche questo bisogna ricordarselo quando si va a vedere quant’è la ricchezza media per famiglia la parte più cospicua è rappresentata dal valore immobiliare ma immobiliare Nel senso che viene considerato soprattutto per il suo valore d’uso anche se poi bisogna dal punto di vista della contabilizzazione

Considerare fitti figurativi redditi figurativi Ma questo è un altro paio di maniche che qui non ci interessa Quindi l’Italia è da questo punto di vista un paese con una elevata ricchezza privata media e a cui come sappiamo fa da da contraltare un elevato debito pubblico quindi se noi prendiamo la la tipica

Famiglia italiana tipica vuol dire in qualche modo rappresentativa della media che però come sappiamo con distribuzioni così diseguali non è proprio la fotografia della famiglia che vediamo dalla dalla finestra o alla quale apparteniamo Allora la tipica famiglia italiana ha un certo ammontare di ricchezza sull’ordine di vado a memorie

€300 1000 Tenete conto che varia di anno in anno perché la ricchezza finanziaria ovviamente dipende dall’andamento dei mercati finanziari ma anche la ricchezza immobiliare dipende dall’andamento del mercato immobiliare quindi A fronte della quale però dovremmo in teoria accostare non dico detrarre ma accostare quello che è il debito medio per

Famiglia se dividiamo il debito pubblico per le famiglie e sarebbe sull’ordine di alcune decine di migliaia di euro quindi diciamo in una contabilità allargata noi avremmo che ciascun cittadino ha una ricchezza privata ma in quanto cittadino è anche indebitato nei confronti di altri cittadini italiani o

No per la sua quota parte di debito pubblico quello stock di debito pubblico che è sull’ordine ormai dei 3000 miliardi forse anche qualcosa intorno ai 3000 miliardi circa il 140% del PIL che viene contabilizzato come debito dello Stato allora eh mi mi preme a questo punto non l’ho fatto all’inizio per non

Contaminare quello che sarei andato vicendo Ma è ora credo di metterlo a fuoco tutte le considerazioni con riferimento all’Italia che abbiamo svolto circa la distribuzione dei redditi circa la distribuzione della ricchezza ricchezza lorda ricchezza netta circa il reddito disponibile tutto quello che abbiamo detto fino adesso quando passiamo alla dimensione

Quantitativa Quindi quando abbandoniamo i concetti e ci sporchiamo le mani con la misurazione tutto ciò deve fare i conti con un fenomeno che ehm inquina pesantissimo la veridicità di molti dei dati che raccogliamo che elaboriamo e su cui Costruiamo le politiche mi riferisco al fenomeno dell’evasione fiscale

Ehm il fom evasione fiscale su cui ovviamente esistono solo delle Stime Dato che per trattandosi di economia sommersa Come si dice la terrei distinta per un attimo dall’economia frutto di attività criminali quindi non mi riferisco alle rapine Ecco o ai proventi da SP faccio o cose di questo genere mi riferisco ad

Attività lecite nel senso che si possono svolgere Ma che in parte in tutto sfuggono consapevolmente alla rilevazione ehm ci sono molte Stime Tenete conto che eurostat quindi l’istituto europeo di statistica quando stima il PIL corregge in percentuali diversi vari paesi per cercare di tener conto dell’evasione

E l’Italia è uno dei paesi insieme alla Grecia parte la Spagna Portogallo che vedono i propri dati aggiornati al rialzo vista la dimensione presunta del fenomeno evasivo fenomeno evasivo che ovviamente circola AG grappoli Nel senso che l’evasione la la non dichiarazione o parziale o totale di molte attività comporta

Di sfuggire al pagamento di imposte sui redditi delle società delle persone fisiche dell’IVA dell’irap tutti le imposte che gravano sule attività economiche delle persone fisiche giuridiche e in moltissimi casi anche dei contributi sociali ehm ci sono ripeto moltissime ricerche alcune assolutamente imparziali per esempio dell’ufficio parlamentare di bilancio che è

Espressione di tutto il Parlamento per esempio di eurost per esempio delle ist per esempio della banca d’Italia oltre che ricercatori indipendenti di di centri Stud o molti miei colleghi accademici si cimentano periodicamente con questo e le gli ordini di grandezza sono imponenti cioè dell’ordine di 100 miliardi di euro Parlo degli ammontari

Evasi non degli imponibili imponibili sono molto di più ovviamente cioè mancherebbero all’appello cifre dell’ordine di un centinaio di miliardi centinaio di miliardi comincia a essere una cifra molto importante cioè il 5% PIL per capirci Allora al di là delle valutazioni morali Ehm mi preme sottolineare tre cose e

Anche mi permetto un consiglio ho scritto una cosa pensata per per per per per i colleghi di ogni ordine grado Come si dice sulla rivista nuova secondaria che è una rivista che si rivolge agli insegnanti un articolo del 2023 mi pare che si intitola sull’educazione fiscale in Italia ehm la l’evasione fiscale Eh

Ha due effetti diretti e pratici cioè al di là della rabbia che può essere provocata in coloro che non evadono o in alcuni casi anche di ammirazione dipende dai punti di vista i due effetti sono si sommano e producono due forme di ingiustizia che si sommano non si

Elidono il primo ovviamente è che il non dichiarare e quindi lo sfuggire a parte o tutto ciò che è dovuto significa una minore contribuzione alla spesa pubblica di cui tutti beneficiano chi più chi meno Quindi è come dire voler far pagare una parte dei propri pasti a qualcun

Altro Questo è quello che succede Perché non si contribuisce alla spesa pubblica che è anche e soprattutto formata da spesa per beni pubblici pubblici o semi pubblici che sia la sanità l’istruzione la sicurezza la mobilità l’ Enza l’onor are diciamo debiti pregressi per esempio per quanto riguarda la previdenza ma c’è un secondo

Effetto che non Non va sottovalutato e questo per certi versi è ancora più ehm ostico da accettare da parte di coloro che lo subiscono perché in molti casi quelli che lo subiscono sanno perché lo subiscono e mi riferisco all accesso e alla tariffazione del Welfare cioè molti servizi a domanda

Individuale hanno una domanda Maggiore dell’offerta E quindi sono sottoposti a razionamento cioè l’accesso è subordinato alla verifica dei mezzi Come si dice tipicamente a certe soglie o intervalli di IS dell’indicatore della situazione economica equivalente quindi l’ise che vi ricordo è fatto fondamentalmente di tre ingredienti il reddito familiare la

Il con un po’ di di correzione il patrimonio familiare e la numerosità composizione della famiglia le cosiddette scale di equivalenza Questi sono i tre ingredienti che amente mischiati con tutte le specificazioni del caso e son minori non minori anziani eccetera alla fine con un algoritmo ti

Dà un numero e questo numero serve a due cose la prima a regolare il razionamento e dice te Del Bono stai fuori te Invece puoi entrare perché avete un ISE diverso e una volta che si è entrati Lis In molti casi concorre a anche alla determinazione della tariffa si pensi alle fasce delle

Rette per gli asili nidi per dirne una si pensi per esempio anche a un servizio non a domanda individuale ma sostanzialmente collettiva come è quello del ticket sanitario o si pensi anche a alcuni servizi di trasporto pubblico quindi in tutti questi casi chi evade mette da una parte a carico degli di

Altri una propria una parte dei propri consumi Inoltre In molti casi salta la fila o si fa o va ottenere lo sconto perché dico che il secondo è per certi versi più pericoloso anche se quantitativamente non è facile da stimare perché chi si vede sorpassato da persone che sa essere più benestanti di

Di C medesimo Ma che evidentemente aggirano la lealtà fiscale produce un fastidioso confronto interpersonale e una percezione di ingiustizia che si ha anche nel primo caso peré il fatto di sapere se uno è leale dal punto di vista fiscale non è molto contento di sapere

Che altri non lo sono però è è è un po’ come dire un un nemico o anonimo che ha no Eh che viene riassunto in un dato 100 miliardi di evasione da parte de kidicom Quando invece si va sui servizi domande individuale e in molto per esempio l’accesso all’edilizia Popolare alle

Alle graduatorie di di appunto di case popolari ehm o per esempio l’accesso e la tariffazione di servizi residenziali per persone non autosufficienti in questi casi qua specie nelle piccole comunità un sa si rende conto di chi salta la fila salta la fila o lo aggira o la manipola e

Questo produce esiti molto dirompenti dal punto di vista si direbbe della coesione sociale perché innesta nella comunità di di di utenti potenziali o effettivi in famiglie per altri versi magari vicini di casa il instilla l’idea del del tradimento della violazione delle regole regole della della manipolazione strumentale di di quella

Che è di quella che è la verità penso sia succeda spesso a tante persone di rilevare questi questi fenomeni con con tutte le conseguenze anche insomma di tipo culturale psicologico eccetera che che ne possono derivare un paio di osservazioni e poi mi Taccio e sono a vostra disposizione la prima è

Ehm anche se tradizionalmente diseguaglianza povertà e e e politiche economiche eh collegate erano un po’ fuori dal canovaccio della manualistica Eh quindi dall’insegnamento dell’economia politica nelle scuole dove c’è economia politica Innanzitutto gli istituti tecnici economici ma ormai anche un po’ di licei e dove capita più o meno sperimentalmente Io credo invece

Che sia fondamentale già nella fase diciamo educativa delle scuole superiori fornire delle chiavi di lettura fornire quel minimo armamentario che serve propedeutico intanto a diciamo diciamo rinforzare quella responsabilità civica che dovrebbe far parte di tutti coloro che si occupano di educazione che come sappiamo è molto di più che non

Istruzione e questo comunque e non è uno spot al manuale è esattamente ciò che abbiamo cercato di fare a partire dal titolo che appunto scelte sostenibili sostenibilità non è solo quella ambientale ovviamente è anche quella socioeconomica di tenuta di una comunità secondo un suggerimento che mi permetto

Di di darvi anche sulla base della mia esperienza politica amministrativa è quando si ha a che fare con dati economici riferiti alle persone fisiche o giuridiche che siano Ricordarsi che il fenomeno dell’evasione che è un reato Ma anche in molti casi quello della elusione o erosione che sono più

Complicati sapete che una delle Industrie che negli ultimi 25 anni negli Stati Uniti ha sperimentato i più alti tassi di crescita e di di redditività è quella che è un comparto della consulenza è la consulenza fiscale che è un bel termine Tax planning ma in realtà è suggerimenti per pagare meno

Tasse Questa è una dei settori o dei codici Ateco diremmo noi che ha sperimentato la la la la la crescita più rapida e che che remunera i professionisti coinvolti in modo più eclatante chiuso la parentesi dicevo Ricordarsi che l’evasione fiscale e comunque la violazione delle regole di di economiche

Di una comunità mettono in difficoltà sia i bilanci di queste comunità quali Ess siano locale o nazionale ma erodono molto anche la fiducia nelle istituzioni il senso di responsabilità di appartenenza appunto quegli ingredienti di questa categoria un po’ sfuggente che a volte chiamiamo coesione sociale non mi imbarco neanche in un tentativo di

Definizione ma diciamo di solito della coesione sociale diciamo più ce n’è meglio è Ecco anche se non dipende solo da variabili economiche Ma noi sappiamo quanto le variabili economiche l’andamento dei fenomeni economici interagisca cioè sia effetto anche di comportamenti sociali culturali e a sua volta sia causa di altri

Comportamenti culturali sociali più In generale nella nella interazione tra le comunità e quindi credo valga la pena Ecco perché a volte di pena si tratta di approfondire queste questioni Tra l’altro non hanno un grandissimo Ris alto se non con qualche titolo occasionalmente neanche nella nella nei media quotidianamente insomma no sembra

Che ci sia una specie di omertà nei confronti della fiscale sembra quasi che uno debba scusarsi per parlarne perché altrimenti potrebbe inimicarsi o risultare antipatico Io credo che chi ha finalità e ambizioni educative non debba preoccuparsi se risulta antip In molti casi è inevitabile io mi fermo qua e

Sono a vostra disposizione Vi ringrazio per l’attenzione e la pazienza con cui mi avete ascoltato bene Benissimo allora io ringrazio il nostro relatore Scusate il professor Del Bono per questa interessante presentazione e anche per gli spunti diciamo anche di riflessione se così vogliamo che che ci ha lasciato

Allora come diceva il professore è arrivato il momento delle domande che adesso appunto affrontiamo insieme allora io partirei Innanzitutto con una domanda che si ricollega proprio all’ultimo dei macrotemi che ha affrontato le disuguaglianze economiche in Italia si modificano sostanzialmente Quindi se teniamo in conto anche la questione appunto così importante dell’evasione del

Sommerso ottima domanda Allora Ovviamente bisogna avanzare delle congetture No perché noi vediamo l’emersione sommerso meno Allora non so quale sia il saldo Caro Davide Nel senso che sicuramente emergerebbero dei falsi poveri come è avvenuto per esempio con i controlli fatti su i beneficiari del reddito cittadinanza Quindi queste

Persone in una parte di queste persone in realtà risulterebbe meno povera e quindi si solleverebbe e questo ridurrebbe la diseguaglianza se teniamo Fermi gli altri ma è altrettanto vero che se emergessero dei redditi oggi nascosti anche nella parte alta della distribuzione Questo potrebbe sollevare in quindi cioè si muoverebbero in alto

Sia chi oggi è a basso sia chi oggi è nella parte sui Pioli più alti della Scala quale sia il saldo è difficile da stimare negli Stati Uniti e questa roba qua cioè il fatto che i redditi lì tendenzialmente non siano evasi così facilmente e ha ampliato ulteriormente il ventaglio

E quindi indici di diseguaglianza cioè io personalmente Però ripeto non è un’opinione opinione meriterebbe di essere basata su più dati ma L’impressione è che se si facesse facesse emergere per un attimo immaginassimo di avere i redditi reali quindi lasciamo stare l’elusione e l’erosione quella è consentita dalla legge Quindi inutile

Che che ci accani se che so stellantis chiede soldi a al governo italiano se deve fare rinnovare uno stabilimento Poi però quando deve pagare le tasse Va in Olanda in Gran Bretagna quo lo fa perché può Ecco Poi evidentemente Uno potrebbe dire ma in Olanda o in Inghilterra Quando hai

Bisogno di soldi dato che le tasse le paghi là ma questo è un punto di vista politico culturale diciamo Io credo che se emergessero tutti i redditi oggi nascosti con le loro conseguenze sicuramente ci sarebbe una ridistribuzione a favore dei veri poveri Per quanto riguarda il Welfare su questo

Non c’è omba di dubbio sono persone corrette che vengono scavalcate da persone scorrette nell’accesso agli asili nido o alle graduatoria Erp per la politica Scusate per la residenza sociale eccetera Per quanto riguarda i redditi netti misurati dopo questa emersione non non so quale dei due effetti prevalga cioè Se l’indice di

Diseguaglianza aumenta o se l’indice ho motivo di ritenere che aumenterebbe nel senso che probabilmente L’evasione è molto più concentrata n nei Pioli da metà in su che non da metà in giù anche perché da metà in giù ci stanno soprattutto lavoratori dipendenti pensionati e disoccupati non credo che

Abbiano dei grandissimi margini dove si annidi l’evasione ormai agli atti no piacce o no eh l’evasione si annida soprattutto nel lavoro autonomo e e in una parte delle microimprese dove Per micro Intendo la definizione Europea meno di nove addetti e meno di 2 milioni di fatturato ma soprattutto lavoratore

Autonomo Questo è un fatto D’altra parte quasi la metà nel 21 non ha neanche presentato dichiarazione dii redditi quindi questo direi che da solo è un indicatore piuttosto robusto Ecco ovviamente senza fare di ogb un fa Cè ovvio che autonomo è una categoria du Ale vuol dire non

Dipendente quindi c’è c’è di tutto dentro capito Quindi ad se lo dico io a titolo personale Perché trovo molto interessante paradossalmente la disuguaglianza potrebbe essere ancora di più di quella che pensiamo In sostanza Sì sì sì sicuramente sui redditi lordi Però una volta che avessimo i dati veri interverremo anche sul prelievo fiscale

E e per e l’accesso alla spesa pubblica e quindi la diseguaglianza sui redditi netti potrebbe anche diminuire cioè capito perché che è quella che ci interessa però sui redditi lordi Non ho dubbi perché se qualcuno dichiara €20.000 e ne invece ne effettivamente ne recepisce 80 È ovvio che si distanzia da

Quelli che sono a a 10 o a 30 o a 40 però c’è un piccolo particolare che quanta parte di quegli 80 dovrebbe essere pagati in termini di IRPEF ridistribuito alla comunità e c’è E questo potrebbe consentire una riduzione delle aliquote di tutti anche di quelli che stanno sotto Quindi secondo me il

Reddito la diseguaglianza ne redditi lordi probabilmente aumenta Quella sui redditi netti potrebbe calare che sarebbe l’obiettivo redistributivo che c’è in costituzione Ecco certo ok Ho capito grazie Passiamo Allora alle successivi alle successive domande Allora ehm ce n’è una molto specifica Vediamo se Allora ehm docente ci chiede chiedevo se esistono statistiche su quanto

L’attività redistributiva dello Stato abbassi l’indice di G Bellissima domanda grazie al collega Sì sì ci sono non sono aggiornatissime perché l’indice di G viene di solito calcolato con qualche anno di ritardo perché ha bisogno di molti dati e e si muove lentamente però c’è una bellissima ricerca

Dell’x di qualche anno fa che stimava esattamente l’impatto sulla sull’indice di Gini sulla diseguaglianza Insomma del welfare state e della quindi delle politiche di ridistribuzione e Si è notato che pressoché ovunque Nei paesi che ci danno i dati ovviamente paesi dell’o la capacità del dell’intervento pubblico di abbassare la diseguaglianza è molto

Ridotta mi spiego anche adesso se uno prende l’Italia Per esempio in Italia l’indice di G sui redditi netti è circa 0,34 Ricordo a tutti che l’indice di Gini Viaggia tra 0 e 1 e misura la diseguaglianza quindi più è alto e più la distribuzione di riguard se io guardo

Ai redditi lordi in Italia sempre nello stesso periodo l’indice di G probabilmente è sull’ordine di 048 047 vuol dire che un 25 30% della diseguaglianza chiamiamola di mercato cioè quella pre intervento pubblico viene abbassata grazie all’intervento pubblico l’intervento pubblico toglie e dà No con la tassazione progressiva poi coi

Trasferimenti cose del genere accadono negli altri paesi Ma se vado a vedere questo confronto 20 anni fa o 25 anni fa allora l’abbassamento dell’indice di G dal lordo al netto grazie all’intervento pubblico era Maggiore Su questo esistono per quanto riguarda l’Italia Banca d’Italia Istat per un confronto internazionale con numeri un po’ datati

Forse recentemente aggiornati pubblicazioni della organizzazione dei paesi sviluppati loox Insomma quella che sta a Parigi e e sono facilmente accessibili disponibili sul perché si sia indebolito questo questa capacità diciamo di svolgere una funzione un po’ da Robin Hood dello stato di togliere e distribuire ci sono varie ragioni una è

Intanto che i capitali vengono tassati sempre meno per che è i capitali mobili soprattutto perché capitali mobili vanno a insediarsi dove la trazione più bassa Questo è un fatto e secondo anche per quanto riguarda i redditi da lavoro eh diciamo i redditi in generale si è passati da tante aliquote a meno e

L’aliquota più alta è si è abbassata cioè pochi sanno se non gli addetti i lavori che quando venne introdotta l’IRPEF in Italia quindi 30 anni fa più o meno la liqua più alta era superiore al 70% oggi la più alta È il 43 i diciamo i i i tanto libero Stati Uniti hanno

Avuto fino agli anni 70 forse anche anni 80 l’aliquota più alta era intorno al 90% aliquota marginale Ovviamente la più alta adesso la più alta credo che sia il 35 tutto ciò ovviamente indebolisce Robin Hood perché meno può prendere meno cespiti può colpire e meno risorse ha da ridistribuire questo è è un’evidenza

Ormai piuttosto diffusa i problemi sono soprattutto su sui redditi da capitale e sui patrimoni mobiliari perché quelli si spostano e e quindi c’è una specie di dumping tra Paesi per che che ha portato la tassazione al ribasso Ok grazie procedo con un’altra domanda la povertà relativa include l’assoluta no sono due concetti distinti

Rilevati con due linee di povertà diverse quindi Uno potrebbe dire che quella assoluta è anche relativa ma non in viceversa cioè quella assoluta È chiaro che se uno non arriva ai B a soddisfare i bisogni essenziali sicuramente a un reddito a una spesa per consumo inferiore a metà della media Infatti le

Cifre Non sono molto diverse quando si va vedere di povertà però Ricordarsi che seguono modi diversi cioè la linea di povertà assoluta segue l’andamento della spesa per consumi del paniere mentre la linea di povertà relativa segue l’andamento di tutti i consumi delle come dire delle spese per consumi delle famiglie di quel

Paese Ok Quindi la domanda collegata era quindi non vanno sommate essenzialmente Sì sì sì perché c’erano domande su questo no no no no no no no no S Sì Ok perfetto Allora direi che c’è il tempo magari per Un’ultima domanda e poi chiudiamo questa nostra diciamo questo webinar ehm

Allora Ecco qui ha parlato di globalizzazione Quali aspetti della globalizzazione hanno più contribuito all’aumento della diseguaglianza nei paesi ricchi ottima domanda Allora procedo un po’ per per pennellate Flash noi sappiamo non esiste una definizione condivisa e sintetica di globalizzazione globalizzazione è è un intreccio di di di tendenze che includono

Sicuramente l’aumentata mobilità di tutto delle Merci e servizi Grazie ai mezzi di trasporto delle persone dei capitali soprattutto e la cosa impressionante della globalizzazione Secondo me è il tratto che più noto perché globalizzazione nel senso di aumento delle del traffico del Commercio state anche nel passato Forse in termini

Relativi anche più imponenti no Ins quando si passò alle navi a vapore o cose di questo genere o si aprirono dei canali tipo Tipo Suez o delle nuove rotte o Panama o cose di questo genere qui quello che secondo me dà un po’ la la cifra di questa globalizzazione degli

Ultimi 20-30 anni è la rapidità di circolazione della informazione della conoscenza questo è ha cambiato tutto quindi i mercati sono sempre integrati sono sempre aperti uno pigia un tasto e sa sa tutto o quasi quindi questo ha molto cambiato le cose però ripeto desisto e resisto da Anche perché forse

Non ne sarei capace di dare una definizione soddisfacente e condivisibile di globalizzazione Resta il fatto che sicuramente dei tratti qualificanti degli ultimi 20-30 anni sono stati il progresso tecnico gran numero di innovazioni soprattutto in ambito appunto informatico comunicazioni società di internet prima e adesso la quarta rivoluzione industriale con con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale

Eccetera i flussi migratori i grandi spostamenti di persone Resi possibili anche da dai mezzi di trasporto eccetera e e il commercio internazionale che sicuramente è è aumentato soprattutto a partire dal 2001 con la riforma della Organizzazione Mondiale del Commercio e l’inclusione di paesi come come Cina come come India eccetera cioè i meno

Giovani di chi mi ascolta si ricorderanno forse che qualche decennio fa di auto e moto giapponesi ce n’erano pochi in giro perché er una contingentate giapponesi Per non parlare dei cinesi non c’erano proprio perché avevano dei dazi tali Per cui diventavano in in inarrivabili adesso sono All norma Allora ho detto Progresso tecnico

Commercio internazionale e migrazione c’è una certa evidenza empirica ormai molta molte ricerche applicate che fanno notare che le i movimenti migratori Al di là dell’uso politico che si può fare di questa situazione non hanno particolarmente concorso all’aumento della della della diseguaglianza non non c’è evidenza non solo in Italia in

Generale cioè che abbiano fatto concorrenza No no anche i dati dell’ins non lo dicono invece c’è piuttosto evidenza sul fatto che gli altri due fenomeni abbiano concorso cioè il progresso tecnico ha fatto sì che solo per diciamo i colletti bianchi o una parte di essi ha rappresentato un’opportunità e quindi

Di occupazione aumenti di stipendi per quelli che invece per mancata formazione per anzianità anagrafica o non solo non sono stati in grado di beneficiare di queste innovazione i loro redditi hanno o han perso il lavoro che è la forma più estrema di diseguaglianza un reddito va zero o non hanno partecipato alla crescita

Economica non sto dicendo solo in Italia Eh più In generale quello che sicuramente un altro l’altro fattore che invece ha concorso è il commercio internazionale È chiaro che il commercio internazionale ha devastato alcuni settori e alcuni settori hanno perso un sacco di posti di lavoro quindi pensate a quello che è

Successo a parte del tessile a quelli tutti prodotti a basso valore aggiunto che sono risultati più convenienti in quanto importati che non prodotti Insomma negli Stati Uniti pensate al al al come lo chiamano alla cintura della ruggine la vicino di Troy no dove dove c’erano i giganti dell’automobile americana la Ford la

Chrysler e la General m non c’è più niente perché risultava più conveniente importare auto da asiatiche che non che non produrle in casa Ecco in questo senso prod sia disoccupazione che schiacciando i salari di quelli che operano nei settori vulnerabili rispetto alle importazione commercio internazionale concorre commercio internazionale aumenta così

Come il progresso tecnico aumenta i redditi l’opportunità il benessere magari in aggregato ma in aggregato non vuol dire per tutti cioè vuol dire che ci saranno dei più e dei meno poi darsi che il saldo sia positivo ma Vallo a dire a chi ha perso il posto di lavoro

Che il progresso tecnico ha aumentato in media il PIL faccio un esempio e poi mi Taccio sarà successo anche a voi io l’ho sperimentata da da da da da consumatore no se ti si rompono le scarpe Almeno a Bologna fai fatica a trovare un calzolaio e quando ci vai è piuttosto

Costoso idem Se cerchi un salto da da riparare un abito una giacche o altro e per deformazione professionale mi sono chiesto perché succede Questo succede perché i beni che noi importiamo o che compriamo In molti casi sono importati che siano le scarpe o che siano pezzi d’abbigliamento Vengono

Prodotti in paesi a basso costo del lavoro e quindi costan poco e quindi hanno un prezzo basso giusto quando noi siamo qua se li vogliamo far riparare invece qui il costo di lavoro È giustamente più alto e quindi In molti casi conviene sostituirlo cioè Conviene comprare un

Altro paio di scarpe nuova e gettare le altre perché quando fai i conti dici beh perché devo far riparare una scarpa usata perché devo far riparare un paio di pantaloni Quando più o meno il costo della riparazione circa è uguale all’acquisto di un mene nuovo questo è uno degli effetti perversi

Della globalizzazione attraverso il commercio internazionale con paesi dove gli input in particolare il lavoro hanno prezzi e condizioni di lavoro così diverso Ok perfetto Allora direi che siamo davvero arrivati alla fine di questa serata insieme allora ringrazio ovviamente professore Del Bono e ringrazio tutte e tutti i docenti della della partecipazione questa

Sera ricordo concludendo ancora una volta volta che l’attestato di partecipazione sarà disponibile nei prossimi giorni sul nostro sito quindi monod education.it alla pagina attestati e che questo video la registrazione di questo video resterà disponibile sul nostro canale YouTube proprio a questo indirizzo all quale lo state vedendo adesso Perfetto allora ringrazio ancora

Tutti e buona serata a tutti Grazie arrivederci C

In questo webinar Flavio Delbono avvierà con i docenti una riflessione su un tema molto attuale, da cui si ricaveranno spunti da portare in classe per affrontare l’argomento con gli studenti.

La profonda revisione del cosiddetto “reddito di cittadinanza” ha riacceso in Italia il dibattito su misure di contrasto alla povertà e, più in generale, sulla distribuzione del reddito e della ricchezza. Ovviamente, per contrastare i diffusi fenomeni di indigenza, si rende necessaria anche una redistribuzione delle risorse cercando al contempo di non penalizzare la già modesta crescita macroeconomica.

Alcune recenti ricerche nazionali (Banca d’Italia) e internazionali (Ocse) hanno poi confermato, documentandola con ulteriori indicatori, la crescente concentrazione di risorse economiche che continua a caratterizzare gli ultimi decenni.

Anche alla luce dell’evidenza internazionale, proveremo quindi a districarci tra alcuni fenomeni spesso intrecciati e fornire alcuni elementi sia per comprendere la realtà italiana, sia per individuare possibili interventi di politica economica in grado di coniugare diritti di cittadinanza, equità e benessere economico.

Relatore

Flavio Delbono è professore ordinario di economia politica, direttore del master in Economia delle imprese cooperative (MUEC), coordinatore della laurea triennale in Economics and Finance, Scuola di Economia e Management, Università di Bologna. Laurea in Economia e Commercio (Parma,1982), dottorato in Economia Politica (Siena, 1986), D. Phil. in Economics (Oxford, 1988).
Flavio Delbono è autore di oltre un centinaio di contributi su riviste nazionali e internazionali e di numerosi volumi; con Mondadori Education ha pubblicato, assieme a L. Spallanzani, i manuali Piazza Affari (2019) e Scelte sostenibili (2022).

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