ETF AZIONARIO GLOBALE di XTRACKERS senza USA: CONVIENE?

Oggi scopriamo insieme le caratteristiche di un nuovissimo etf di X Tracker che investe in tutti i paesi sviluppati esclusi gli Stati Uniti d’America oltre a vedere le caratteristiche cercheremo di capire quali potrebbero essere le motivazioni che spingono un investitore a comprare proprio questo etf per chi fosse nuovo

Del canale ogni settimana parliamo di investimenti e più In generale di Finanza personale se siete appassionati di questi argomenti iscrivetevi al canale e come sempre se questo video vi sarà piaciuto o lo avrete trovato utile fatemelo sapere il 6 marzo è stato lanciato il nuovo etf di X Tracker l’

Mci World X usa ticker xus ovvero un etf che investe sull’azionario mondiale dei paesi sviluppati ad esclusione degli Stati Uniti d’America Ma perché un investitore sano di mente dovrebbe voler eliminare dal suo portafoglio proprio quel mercato finanziario che ha avuto la performance migliore della storia continua guardare il video e lo

Scoprirete inutile girarci intorno l’America con il suo peso economico e politico è il paese di riferimento per l’economia mondiale ed il suo mercato finanziario È quello che al momento offre I rendimenti migliori pensate che l’etf di shares che replica l’indice standard andur 500 dal lancio avvenuto

Meno di 15 anni fa ha guadagnato il 58% Se ad esempio paragoniamo questo etf ad un collega europeo che replica l’ 15 Eurostock 600 il confronto è decisamente impietoso €10.000 investiti in questi due titoli sarebbero diventati oltre 68.000 oltre oceano mentre non avrebbero raggiunto i 30.000 se allocati nel

Vecchio continente ma proprio questa enorme differenza tra le due aree geografiche ha portato il peso degli Stati Uniti all’interno degli indici globali a cifre che per alcuni investitori iniziano ad essere preoccupanti se analizziamo ad esempio un indice mondiale che comprende anche i paesi emergenti mci all Country World il

Peso del mercato americano supera il 63% del totale Se escludiamo invece i paesi emergenti e prendiamo in considerazione nci World il dato peggiora andando a superare il 70% sul tema non c’è al momento uniformità di giudizio si possono effettivamente distinguere due fazioni c’è Chi sostiene che se il peso degli

Stati Uniti è questo bisogna accettarlo continuando ad investire dire Mark Cut weighted se un domani le performance americane dovessero essere inferiori rispetto ad esempio a quelle europee l’indice globale si bilanceri diminuendo nel peso al suo interno di altro avviso invece Chi sostiene che diversificare maggiormente sia doveroso dato che il

Fatto di avere ottenuto performance migliori in passato non significhi ottenere gli stessi risultati in futuro ma invece una concentrazione troppo elevata su un’area geografica si ha solamente un’inutile fonte di rischio aggiuntiva rappresentante in discusso di quest’ultima fazione quindi di Chi sostiene sia doverosa una maggiore diversificazione rispetto agli indici

Mondiali è il famoso professor Coletti che in numerosi video ha spiegato questo concetto portando ovviamente prove statistico matematiche a supporto del suo pensiero vi lascio il link ad uno dei tanti video realizzati su questo argomento Se vi va di approfondire noi con il nostro portafoglio familiare Pur non essendo così drastici come il

Professore abbiamo spesso parlato di voler quantomeno attenuare la forte esposizione agli Stati Uniti e lo abbiamo fatto ad esempio inserendo in portafoglio etf o certificati con sottostanti europei Il problema è che così facendo sicuramente diminuiamo il peso degli Stati Uniti ma aumentiamo solamente la componente Europea Tralasciando ad esempio il Giappone il

Canada gli Australia solo per citarne alcuni e Se volessimo inserire anche questi paesi all’interno della nostra allocation dovremo comprare un etf ciascuno aumentando di conseguenza il costo complessivo del nostro portafoglio e rendendo più complesse le operazioni di bilanciamento future Ed ecco che allora ci potrebbe venire in soccorso

Dvs con il suo nuovo etf xtracker nci World X usa Se ad esempio volessimo replicare la composizione dell nci World modificandone però i pesi geografici potremmo inserire in portafoglio questo etf ad esempio per un 50% e da affiancarci csspx ovvero High share Core standard and pour 500 in questo modo

Avremo creato un portafoglio identico svda ma limitando il peso degli Stati Uniti Al 50% non solo a fine anno Se volessimo mantenere inalterati questi pesi potremmo ribilanciare il tutto con due semplici operazioni riportando quindi due TF in pareggio ma la cosa più interessante è che per raggiungere Questo obiettivo non aumentiamo i costi

Di gestione del nostro investimento xtracker n si World X usa Infatti ha un ter pari allo 0,15 mentre csspx solamente 0,07 contro ad esempio ad uno 0,20% di svda ipotizzando un 5050 avremo quindi un ter medio di poco superiore allo 0,12% chiaramente dobbiamo stare attenti ai costi di negoziazione dato che avremo

In portafoglio due etf e non uno Ma oltre certe cifre il ter medio inferiore sicuramente porterà ad indubbi vantaggi anche dal punto di vista economico e Se volessimo inserire anche i mercati emergenti Noi abbiamo comprato usk che è l’etf di shares che replica l’indice mci all Country World ma di nuovo per chi

Non si accontentasse del market Cat weighted e volesse ad esempio dei pesi differenti potrebbe costruire il suo portafoglio inserendo ad esempio xus con un peso del 45 5% csspx con un peso di altrettanti 45 punti percentuali ed infine eimi per il restante 10% quest’ultimo etf è quello di a shares

Che replica l’indice mci emerging Market che tra l’altro un ter dello 01% anche in questo caso avremo quindi costruito il nostro portafoglio ideale con pesi a nostro piacimento ed ancora una volta lo abbiamo fatto con un ter medio inferiore a quello di jusk ad oggi chiaramente Just etf non ci fornisce molte

Informazioni su questo nuovo VTF Dato che questo strumento è appena nato le uniche informazioni utili sono quelle legate al ter che abbiamo detto è pari a 0,15 pers e dalle Massi in gestione chiaramente ancora molto poche vista la giovane età di questo strumento ma Se volessimo qualche informazione in più

Possiamo comunque andare ad analizzare l’indice tracciato ovvero l’enci World X USA sul fact sheet che ovviamente trovate linkato qua sotto in descrizione la prima cosa che salta all’occhio è la performance passata rispetto ad esempio al classico MCA World confronto alquanto impietoso dato che la Borsa americana ha trainato il resto del mondo nell’ultimo

Decennio l’indice nato circa 30 anni fa e anche allargando l’orizzonte temporale a questo lasso di tempo purtroppo il rendimento rispetto all’indice mondiale è parecchio inferiore Parliamo di un 5,70 Per contro un 8 22% annuo anche dal punto di vista della deviazione standard questo indice non sembra fornire risultati migliori dato che sui tre

Orizzonti temporali proposti all’interno del fa sheet il valore è praticamente identico a quello di nci World i costituenti di questo indice sono al momento 870 al settore maggiormente rappresentato è quello finanziario che pesa per un 20% del portafoglio pensate che il settore informatico pesa meno del 10 dal punto di vista geografico il

Paese più importante diventa il Giappone che supera abbondantemente Il 20% seguito da Regno Unito Francia e Canada tutte al di sopra del 10% Ma se il rapporto rischio rendimento ci dice di stare alla larga da questo indice e di conseguenza dall’ etf di xtracker torniamo alla domanda che ci siamo fatti

Ad inizio del video perché un investitore sano di mente dovrebbe voler investire su un etf che ha avuto un rendimento decisamente inferiore con almeno in apparenza allo stesso livello di rischio e mi spiace darvi sempre la stessa risposta ma I rendimenti passati non ci dicono nulla su quelli che

Saranno le performance future ma questa volta vi porto un esempio concreto immaginate di tornare indietro del tempo in particolare alla fine degli anni 80 avete un bel capitale da parte ed avete deciso di investire sul mercato azionario quello che potreste fare ad esempio è analizzare le performance dei

Vari indici così facendo scoprireste ad esempio che uno dei mercati più redditizi dell’epoca Anzi forse il mercato più redditizio dell’epoca era quello giapponese pensate che solamente in 4 anni tra il 1986 e il 1989 l’indice ha fatto un mostoso più 200% in 4 anni giusto per fare un paragone nello stesso periodo l’indice

Americano si è fermato ad un modesto 67% performance di tutto rispetto ma paragonata all’indice giapponese decisamente meno interessante un pochino quello che oggi viviamo tra Europa e Stati Uniti se Dunque il nostro viaggiatore nel tempo si affidasse a questi dati l’allocazione del suo investimento vedrebbe senza dubbio un sottopeso nei confronti degli Stati

Uniti in favore del Giappone Ma cosa sarebbe successo dopo il Giappone ha attraversato una profonda crisi che è stata soprannominata Il decennio perduto pensate che ci sono voluti oltre 30 anni per vedere l’indice giapponese nuovamente ai livelli toccati a fine anni 80 e di poche settimane fa infatti

La notizia di un nuovo Massimo storico del nicke se quindi aveste deciso di investire il vostro capitale o comunque una quota di maggioranza su questo indice avreste dovuto aspettare oltre 30 anni per vedere un rendimento pered era un segno positivo Eppure l’economia giapponese all’epoca era considerata molto solida così come oggi consideriamo

Solida quella degli Stati Uniti e lo standard Ur 500 Cosa è successo a questo indice dopo gli anni 80 dopo un leggero calo avvenuto nel 1987 la Borsa americana ha continuato a salire quasi ininterrottamente fino agli anni 2000 regalando ai suoi investitori oltre il 600% di rendimento e nonostante lo

Scoppio della bolla delle com e la successiva crisi finanziaria del 2007-2008 Lo standard Pool 500 ha realizzato comunque ottime performance Ma io lo so che cosa state pensando agli Stati Uniti non può accadere quello che è successo al Giappone Ebbene miei cari miscredenti dovete imparare a fidarvi di

Quello che dice Finanza familiare Eccovi servito un bel decennio perduto anche per lo standard andur 500 durante la prima decade del secondo millennio Chi avesse investito anima e corpo nel mercato finanziario americano avrebbe realizzato una bella perdita di oltre il 20% ma nello stesso periodo altri mercati finanziari non hanno condiviso

La stessa sorte fornendo rendimenti positivi a chi ha creduto in loro la storia quindi ci ha insegnato a non fidarci dei rendimenti passati o comunque a non utilizzarli per prevedere con assoluta certezza quelli che saranno I rendimenti futuri un peso troppo elevato su una singola area geografica

Almeno da un punto di vista statistico rappresenta un inutile elemento di rischio per i nostri investimenti voi Che ne pensate sfrutterete questo etf o continuerete ad investire in market CAP waited vi leggo come sempre nei commenti iscrivetevi Ciao

Xtrackers ha lanciato sul mercato europeo un nuovo ETF che permette di investire su tutto il mercato azionario ad esclusione degli Stati Uniti d’America (USA).

Avete capito bene: é dal 6 marzo che é possibile comprare, per ora solamente tramite la borsa tedesca, un nuovissimo ETF che replica l’indice MSCI World Ex USA. In pratica sarebbe un SWDA che però esclude completamente il mercato degli Stati Uniti.

Ma per quale motivo un investitore sano di mente dovrebbe investire sul mercato azionario ed escludere il paese che ha trainato i mercati finanziari negli ultimi anni? Le performance di questo indice non sono certo paragonabili a quelle del classico MSCI World e la volatilità resta praticamente la stessa.

In questo video vi racconto una possibile ragione che potrebbe portare molti investitori ad apprezzare questo nuovo ETF di Xtrackers che, al momento, ha una capitalizzazione molto limitata, ma potrebbe presto attirare nuove masse grazie anche ad un TER piuttosto contenuto.

Vedremo inoltre una possibile strategia che permette di replicare l’indice MSCI World risparmiando qualcosa in termini di TER ed implementando il tutto con pesi geografici piú confortevoli.

Qui trovate il link ad uno dei tanti video del Prof @PaoloColetti in cui racconta perché lui preferisca investire equally weighted https://www.youtube.com/watch?v=jpNg6x0VpkE&t=1s sono sicuro che lui apprezzerà questo nuovo ETF di Xtrackers.

In fondo alla descrizione vi ho lasciato come sempre i link alla pagina ufficiale dell’ETF, a quella di JustETF ed ovviamente al factsheet dell’indice MSCI World Ex USA.

Quando si parla di investimenti l’imparzialità e la trasparenza sono molto importanti. Per questo, nonostante qualche offerta ricevuta, preferiamo evitare sponsorizzazioni provenienti dal mondo della finanza, almeno fino a che avremo uno stipendio. Ma dato che vorremmo comunque veder crescere questo progetto abbiamo deciso di sperimentare alcune affiliazioni con servizi che la nostra famiglia utilizza regolarmente.

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Pagina JustETF https://www.justetf.com/it/etf-profile.html?isin=IE0006WW1TQ4

Pagina ufficiale di DWS/Xtrackers https://etf.dws.com/it-it/IE0006WW1TQ4-msci-world-ex-usa-ucits-etf-1c/

MSCI World Ex USA Factsheet https://www.msci.com/documents/10199/99459e68-5e21-4888-ace6-72a3ffe9b1ab

It’s Always Too Late to Start Over di Chris Zabriskie è un brano concesso in uso tramite licenza Creative Commons Attribution 4.0. https://creativecommons.org/licenses/…
Fonte: http://chriszabriskie.com/dtv/
Artista: http://chriszabriskie.com/

7 Comments

  1. L'ETF è sicuramente interessante e penso che più di qualcuno lo stesse aspettando. Il problema però è proprio il suo essere così recente e di essere così piccolo. È probabile però che il suo AUM aumenterà in futuro.

  2. L'idea di comporre il proprio "World" con 2 soli ETF e soprattutto gli USA pesati a piacere è ottima!
    Grazie, come al solito 🔝
    Ps. Hai mai pensato ad un video di confronto fra investimento finanziario e immobiliare?
    Avendo tu anche esperienza diretta potrebbe essere MOLTO interessante!

  3. Complimenti per il contenuto, interessante!
    per me la domanda è: vale la pena investire in questo ETF, quando con uno stoxx600 (ad es MEUD) + Pacific (ad es CSPXJ) si andrebbe ad avere la stessa diversificazione.. potendo inoltre escludere il Giappone, considerate le 'brillanti' performance' degli ultimi 30 anni.
    Ciao!

  4. ragazzi ci facciamo mille pippe mentali con ETF di nicchia pensando d essere i piu' furbi e poi la prendiamo nel deretano.. gli ETF d XTRACKERS sono molto marketing (sempre su argomenti hype e alla moda) cari e poco performanti. ogni volta che ho preso i loro ETF hanno fatto peggio dei grandi classici ETF di Vanguard e iShares.. e non è che se evitiamo gli USA troveremo rendimenti folli.. ok che il mercato americano scenderà ma questi ETF mi sembrano seghe mentali inutili..

  5. Sono due settimane che sto valutando questo etf scoperto per caso su justetf e sono arrivato ad una conclusione di questo tipo:
    35% ishares msci usa (so che ha rendimenti e volumi peggiori rispetto l's&p 500 ma preferisco gli indici di msci)
    40% xtrackers msci world ex us
    15% xtrackers msci emerging markets
    10% ishares msci world small cap

    Nel complessivo questo portafoglio andrebbe a pesare per il 40% circa gli stati uniti e fornirebbe una buona diversificazione regionale per quanto sia possibile con solo 4 strumenti