Quei lati oscuri delle sanzioni

Le sanzioni con cui la comunità internazionale punisce stati canaglia o élites criminali possono essere di diversi tipi e colpire in modo asimmetrico i paesi su cui si abbattono. La loro efficacia dipende dall’azione delle autorità nazionali e dalla cooperazione dei sistemi giudiziari.

Nicola Sorrentino come imprenditore che opera in paesi soggetti a sanzioni ha avuto esperienza diretta sul loro funzionamento e sulla loro efficacia. Abbiamo chiesto a lui di illustrarci i meccanismi oscuri dell’enforcement e le difficoltà create dalle autorità nazionali ed internazionali preposte al loro effettivo funzionamento.

Alcune banche si mostrano sempre poco inclini alla cooperazione, esacerbando i sospetti sui lati inconfessabili del loro comportamento.

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30 Comments

  1. le sanzioni sono un atto di guerra che quasi mai servono per deporre e sconfiggere il nemico ma colpisce solo la parte piu' povera della popolazione . Vedi Iran, Cuba , Venezuala e ovviamente russia dove oltre a colpire poco non ottengono affatto il risultato sperato ma colpiscono piu' chi le attua ( almeno per quanto riguarda noi europei ) .

  2. In un paese serio a questo punto bisognerebbe andare dal giudice e chiedere un maxi risarcimento alle banche inadempienti, qualcosa tipo 10 volte l'ammontare del credito non scaricato. Poi il giudice nel giro di anno dovrebbe condannare le banche inadempienti al risarcimento e togliere la licenza ad operare. Se qualcuno non le fa male al portafoglio queste continuano a fregarsene.

  3. peccato per la durata e la fretta, l'ospite era squisito e avrebbe avuto molto da insegnare, confido in una prossima puntata piu lunga! grazie sempre per i temi interessantissimi e gli ospiti di spessore!

  4. Il mondo in cui lavora l'ospite Nicola Sorrentino è interessantissimo. Mi ricorda la puntata fatta con il capitano dei vascelli trasporto GNL, cioè un settore fondamentale di cui non si parla mai. Inoltre anche dei Paesi menzionati da Sorrentino non si parla mai, a parte i discorsi sulle "primavere arabe" (vecchi di 10 anni) e le pippe geopolitiche alla "Limes". Sarebbe interessante avere invece esperienze di prima mano su come si è lavorato in Libia, Siria, ecc.

  5. Per quanto riguarda le sanzioni del petrolio, credete almeno che l' occidente ci andrà più pesante dopo le elezioni americane, quindi a partire dal 2025? O è tutto solo una pagliacciata?

  6. Spero in un approfondimento, peccato aver dato poco tempo all'ospite che con la sua esperienza avrebbe potuto raccontare altri esempi illuminanti

  7. Un altro esempio: l'Iran è il principale Paese al mondo per emissioni di gas natuale relative alle infrastrutture del gas. Decenni di sanzioni hanno comportato una rete di gasdotti che più un groviera che una rete di gasdotti, non potendo importare tecnologie di manifattura europea o americana.

  8. Le sanzioni in una società capistalistica sono una contraddizione, si parla sempre che gli stati devono mettere becco meno possibile nell'economia, e poi si impone ad aziende private di non fare affari con un potenziale cliente.

  9. c'è da dire che le triangolazioni col Kyrgyzstan le stanno facendo tutti in UE non solo l'Italia… anche paesi dell'est. E' un fallimento un po' collettivo.

  10. Le sanzioni alla Russia non funzionano perché paesi Nato ed alleati non le rispettano? D'altronde a cosa sono servite realmente, oltre a dividere la Russia dall'Europa? Sono servite Ad accelerare la transizione energetica italiana, tedesca ecc. (Cioè ad aumentare le bollette energetiche per completare la deindustrializazione di noi poveri fessi). Per chi gestisce il canale dico che scrivo dalla Russia, così evitiamo insulti.

  11. Buonanno, poveretto, era veramente un personaggio a dir poco "pittoresco", a me non garbava, ma qui ne abbiamo una testimonianza di cottettezza e affabilità. Morto travolto quando scese dall'auto.

  12. Grazie in ogni caso, anche se a onor del vero penso che il tema sia stato trattato con un po' troppa fretta. Argomento e ospite meriterebbero più spazio. Spero in una seconda puntata.