Perché in ITALIA non si fanno più FIGLI?

[Musica] in Italia si fanno sempre meno figli e la popolazione è sempre più vecchia nel giro di pochi anni ci saranno più pensionati che lavoratori e se non si fa subito qualcosa per invertire questo Trend non solo l’economia potrebbe crollare Ma i cittadini italiani potrebbero scomparire definitivamente dalla faccia della terra

L’ultimo cittadino italiano Infatti potrebbe sparire entro i prossimi 300 [Musica] anni Ciao a tutti io sono Edoardo Questa è staram Finance e oggi parliamo di un tema che ci sta a cuore a tutti l’inverno demografico che sta colpendo l’Italia ma prima di analizzarne le cause e le possibili conseguenze

Cerchiamo di capire Qual è lo stato delle cose nel 2022 la popolazione italiana è tornata per la prima volta sotto i 59 milioni di residenti abbiamo registrato un nuovo record negativo di natalità con sole 19333 nascite nel corso dell’anno questa è la fotografia tracciata dall’ultima analisi dell’istat un’analisi che ha

Allarmato persino elon musk che ha dichiarato se questo Trend dovesse continuare L’Italia non avrebbe più persone ma da dove è iniziato tutto questo Beh il 2008 è stato l’anno in cui il numero dei nati ha registrato valore più alto dall’inizio degli anni 2000 e l’at ci dice che da quel momento le

Nascite in Italia sono diminuite ogni anno un calo del 31,8 1 terzo in meno ma perché questo Trend ha preso piede proprio dopo il 2008 Beh una prima ipotesi è facile da immaginare nel 2008 è iniziata una crisi finanziaria di livello globale come sappiamo tutti e da questa derivano tre situazioni l’instabilità lavorativa

L’aumento del costo della vita e le difficoltà nell’avere accesso a un’abitazione tutti elementi che hanno reso più difficile pianificare di avere una famiglia la crisi ha avuto un impatto significativo sulle capacità e sulla volontà delle coppie di avere figli ma prima di affrontare questo tema torniamo ai numeri nel 2022 le donne

Residenti in Italia tra i 15 e i 49 anni avevano in media 1,24 figli a testa un valore in linea con il Trend decrescente in atto dal 2010 Ma cosa rappresenta questo numero questo 1,24 per dirla in termini un po’ più tecnici è il nostro tasso di sostituzione questo Tasso indica il

Numero medio di figli nati da ogni donna fertile che consente alla popolazione di un paese di rimanere stabile I demografi considerano 2,1 il tasso zero sotto il quale la crescita della popolazione Senza contare le immigrazioni va in negativo l’ipotesi è che ogni coppia debba avere almeno due figli per

Mantenere stabile la popolazione magari anche qualcosa in più per sicurezza Quindi in Italia un tasso dell’ 1,24 è ne negativo molto al di sotto della soglia del 2.1 Infatti negli ultimi 30 anni il numero di morti è stato costantemente superiore a quello delle nascite ma ci sono state due eccezioni

Nel 2004 e nel 2006 però guardiamo a dati un po’ più recenti dell’istat e guardiamo al biennio 2020-2021 prendiamo la popolazione italiana immaginiamo che questi 1000 abitanti ci rappresentino bene di questi ci sono stati 12 decessi e solo sette nascite e questo genera anche un grave effetto collat ossia l’invecchiamento della popolazione

In percentuale abbiamo una popolazione più anziana l’età media del nostro paese è Infatti salita a 46,4 anni pensate che ci supera solo il Giappone il paese con l’età media più alta al mondo dove il dato è di 48,7 anni e mentre nel 1971 in Italia si contava un anziano per ogni bambino oggi

Vediamo che per ogni bambino con meno di 6 anni ci sono oltre cinque anziani per dirla In altre parole siamo diventati un paese di i vecchi ma questa situazione è possibile che interessi solo il nostro paese o è un problema di carattere globale il problema della demografia italiana è davvero solo un nostro

Problema o riguarda tutti Beh dato che il mondo intero è un campione davvero troppo ampio analizziamo più da vicino l’Unione Europea le Stime di eurostat indicano che l’Unione Europea potrebbe vedere la sua popolazione ridursi del 6% ovvero 27 3 milioni di persone entro il 20100 secondo questi studi le quote di

Bambini di giovani al di sotto dei 20 anni e delle persone in età lavorativa scenderanno al contrario la quota della popolazione dai 65 anni in su aumenterà nel 2100 gli ultra 65enni rappresenteranno il 32% della popolazione europea rispetto al 21% del 2022 La conseguenza è semplice ci saranno più persone di età superiore

Agli 80 anni che persone di età inferiore ai 20 tuttavia anche anche se il calo della natalità caratterizza quasi tutti i paesi europei nel contesto dell’Unione Europea L’Italia si distingue per la gravità del fenomeno Nel biennio 2020-2021 in Italia ci sono state 6,8 nascite ogni 1000 abitanti mentre la media Europea era di

9,1 la nostra è la cifra più bassa tra tutti gli stati membri E questa tendenza è stata confermata anche nel 2022 il tasso di natalità italiano del 2022 cioè 6,7 nati ogni 1000 residenti è stato di due punti inferiori a quello europeo di 8,7 Nati ogni 1000 abitanti e le nascite

Registrate in Italia sono davvero molto lontane da quelle di paesi come la Francia o L’Irlanda che nel 2022 hanno superato quota 10 nati ogni 1000 residenti sono più vicini a noi paesi mediterranei come la Spagna con 6,9 e la Grecia con 7,3 Purtroppo però il dato italiano è comunque più basso Quindi

Cerchiamo di andare al fondo della questione Per quale motivo in Italia non si fanno più figli il declino della natalità in Italia è iniziato nel 2009 a seguito della crisi finanziaria ed è proseguito Anno dopo anno fino ad arrivare ad oggi la crisi demografica italiana è dovuta a una

Combinazione di Fattori socioeconomici e culturali la prima ragione chiaramente è economica dopo il 2008 L’Italia ha attraversato periodi di instabilità economica con alti tassi di disoccupazione specialmente tra i giovani lo scorso novembre il tasso di disoccupazione del nostro paese è salito al 7,8% e tra i giovani ha superato il 20

Questo è reso più difficili per le giovani coppie pianificare una famiglia date le incertezze legate al mondo lavorativo Tra l’altro abbiamo parlato di questi temi nel nostro podcast Cheers il podcast di star in Finance e i nostri ragazzi hanno trattato questi temi nell’episodio con la deputata Giulia Pastorella Quindi mi raccomando andatelo

A vedere dopo ma torniamo alle cause Infatti vanno considerate anche le sfide nell’avere accesso a un’abitazione i prezzi degli affitti sono alle stelle soprattutto in città come Roma e Milano il quadro peggiore ulteriormente se si considera la possibilità di accendere un muto per comprare casa tassi di interesse sempre più alti e soprattutto

Determinate condizioni lavorative richieste dalle banche insomma per i giovani pensare di acquistare una casa è diventato quasi un’utopia e quindi se non c’è una casa e non c’è una stabilità lavorativa Come si può pensare di fare i figli ammesso pure che ci siano queste condizioni il costo crescente della vita

Rende la Real realità un impegno finanziario davvero importante che vuol dire di quanto parliamo €64 al mese Ce li avete voi secondo Banca d’Italia Questo è quanto costerebbe ad ogni famiglia italiana un figlio dalla nascita fino al compimento dei 18 anni quasi €10.000 in totale Vai andate a ringraziare i vostri genitori

Adesso la cifra comprende spese alimentari i trasporti i beni per la casa l’istruzione la salute l’abbigliamento gli Hobby tutto quello che fa parte della la vita di una persona e il totale se andiamo a vedere i dati si attesta circa un quarto del reddito medio delle famiglie italiane

Pensate di prendere il vostro stipendio prenderne un quarto e metterlo da parte non è così semplice No ma poi considerato un altro aspetto le donne tendono ad avere il loro primo figlio a un’età più avanzata rispetto al passato stando agli ultimi dati oggi in media in

Italia si diventa madri a 31,6 anni e anche in questo caso abbiamo il dato più alto d’Europa dove la media è di 29,4 anni in Germania per esempio si diventa madri in media a 29,8 anni in Francia a 28,8 si scende a una media di 26,2 anni

In paesi come la Bulgaria Ma perché in Italia i figli si fanno sempre più tardi Beh semplicemente perché nella maggior parte dei casi le nostre condizioni lavorative non conciliano con la maternità avere un figlio in tarda età può portare anche a problemi di fertilità e anche a un minor numero di

Figli complessivo e non ci basta perché bisogna anche tenere conto dei cambiamenti n le tendenze sociali e culturali sempre più coppie Infatti scelgono di non sposarsi o magari di sposarsi in età più avanzata Questo si traduce spesso nell’avere figli più tardi o non averne affatto Alla luce di

Un quadro già abbastanza drammatico va tenuto conto che in Italia le politiche di welfare e di supporto familiare sono estremamente limitate l’Italia rispetto ad altri paesi europei ha politiche meno solide per il supporto alle famiglie politiche come i congedi parentali retribuiti o i sussidi per l’infanzia Ma perché diciamo questo guardiamoci

Intorno facciamo un paragone con la Germania in Germania tutte le famiglie ricevono un assegno familiare Il kindergeld indipendentemente dal loro reddito l’importo mensile dell’assegno familiare è di €250 per figlio e viene versato fino al compimento dei 18 anni in alcuni casi si può prolungare fino ai 25 anni e In determinate condizioni si

Può accedere anche a un ulteriore assegno integrativo Ecco in Italia ci siamo mossi in tempi abbastanza recenti solo a partire dal primo marzo 2022 è in vigore Infatti l’assegno unico e universale per i figli a carico è la stessa cosa non proprio sul sito dell’ins leggiamo che l’importo dell’assegno viene determinato in base

All’isee ISE presentato solo eventualmente dal nucleo familiare del figlio beneficiario e che tiene conto dell’età dei figli a carico e di numerosi altri elementi Insomma un bel po’ più di clausole rispetto alla Germania e quanto ci danno Beh è prevista una quota variabile progressiva da €189 per figlio per chi ha i redditi

Più bassi e un po’ di meno salendo fino a €54 per gli ultimi beneficiari e non tutti hanno questa possibilità sono comunque cifre molto lontane dai famosi €45 calcolati da Banca d’Italia Insomma non abbastanza ma noi perché ne stiamo parlando Beh perché oltre al fatto in sé

Per sé cioè che si facciano meno figli e che gli italiani siano sempre più vecchi dobbiamo guardare all’impatto che la crisi demografica e l’invecchiamento AV avranno sull’economia italiana gli aspetti da tenere in considerazione Sono principalmente due il primo le conseguenze sulla produttività economica del nostro paese

E il secondo gli effetti che si avranno sul sistema pensionistico l’economia di un paese è Infatti influenzata da vari fattori tra cui la forza lavoro a disposizione Con l’invecchiamento della popolazione il calo delle nascite Chiaramente si rischia una riduzione della forza lavoro disponibile ci sono

Meno pers in età da lavoro e a meno che la produttività di ogni lavoratore non aumenti significativamente tanto da compensare il calo degli occupati si avrà un impatto negativo anche sul PIL sull’economia italiana secondo il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti la crisi demografica potrebbe portare a un calo del PIL del

20% nei prossimi 20 anni ma è effettivamente così Beh intanto sono previsioni tendenziali ma partiamo da uno scenario semplificato per capire meglio il problema isat prevede che nel 2050 saremo 51 milioni di Italiani cioè 8 milioni in meno e stima che circa il 35% degli italiani avrà più di 65 anni

Più di un terzo degli italiani non sarà più in età lavorativa o comunque sarà per finire ipotizziamo ora che la percentuale di giovani sotto i 15 anni non adatti al lavoro Quindi ricordiamolo resti costante cioè al 13% vorrebbe dire che la percentuale di persone che possono lavorare cioè la fascia di età

Tra i 15 e 64 anni scenderebbe al 52% della popolazione totale ma non è tutto va tenuto in conto Il calo della popolazione che si potrebbe registrare nei prossimi 20 anni che farebbe scendere ancora di più questa percentuale ma non solo calerebbe anche il tasso di occupazione che è già tra i

Più bassi d’Europa tirando le somme di tutto in Italia tra 20 anni Probabilmente ci saranno molti lavoratori in meno una stima parla di quasi 7 milioni in meno se anche la produttività di ogni lavoratore rimanesse costante con un numero di lavoratori molto più basso ci sarebbe comunque un calo drastico del P P

Giancarlo blangiardo presidente dell’istat ci dice che nel 2070 il nostro PIL sarà di circa 1200 miliardi di euro cioè 700 miliardi in meno rispetto al 2022 solo a causa del cambiamento demografico e tutto questo non solo significa perdita di ricchezza ma potrebbe mettere anche a rischio la nostra sanità e il nostro sistema

Pensionistico il sistema pensionistico Infatti si basa sul principio di ripartizione vuol dire che i contributi versati da chi lavora oggi sono usati per pagare le pensioni degli anziani che le ricevono sempre Oggi invece la pensione dei Lavoratori che lavorano oggi invece sarà pagata dai lavoratori futuri semplifichiamo questa immagine

Nel 2021 in Italia c’erano tre individui in età lavorativa ogni due in età non lavorativa che siano più grandi o più piccoli nel 2050 secondo l’Istat il rapporto sarà circa di uno a uno Ovviamente se il numero di persone inattive supera quello dei Lavoratori il nostro sistema pensionistico potrebbe

Non essere più sostenibile Ma se avremo più pensionati che lavoratori chi pagherà le nostre pensioni e Che fine farà la nostra economia l’inverno demografico potrebbe provocare in Italia una serie di conseguenze disastrose meno figli vuol dire meno lavoratori meno lavoratori significa non solo meno ricchezza ma un sistema pensionistico a rischio e per

Far fronte al calo dei Lavoratori oltre un quarto del PIL potrebbe essere destinato a pensioni e a sanità in questo modo secondo le Stime al 200 qu il peso della spesa pensionistica toccherebbe il 19% del PIL e per fronteggiare tutti i bisogni di salute e di assistenza sempre nel 20050 si pensa

Che arriveremo ad un’incidenza della spesa sanitaria sul Pil del 99,5% sempre tenendo a mente che in questo modo il 75% della spesa sanitaria sarebbe destinata sempre di più alle fasce di età superiori ai 60 anni ma cosa si può fare per invertire questo Trend Negativo ci risponde lo studio

Rinascita Italia presentato da European House Ambrosetti che propone alcune soluzioni il primo punto riguarda la questione della natalità per incoraggiare le nascite ci dovrebbero essere maggiori incentivi per convincere le coppie a fare più figli e più che convincere renderlo possibile poi si potrebbero implementare politiche che facilitino un equilibrio tra l’impegno

Professionale e quello genitoriale per esempio con maggiori permessi di maternità e di paternità ma anche più lavoro part-time inoltre il governo secondo questo piano dovrebbe introdurre un aiuto finanziario più sostanziale per ogni figlio quello di oggi Dopotutto non copre le necessità i €64 5 per crescere un figlio ma bisognerebbe migliorare

Anche i servizi pubblici per i bambini come gli asili in modo che i genitori possano avere più tempo libero lo studio suggerisce anche di Promuovere di più la fecondazione assistita per incentivare la natalità C’è poi la questione dell’aumento degli stipendi dal momento che quelli italiani sono i più bassi

D’Europa senza stipendi si fanno poche famiglie spesso sono proprio gli stipendi estremamente bassi rispetto al costo della vita a essere un ostacolo alla decisione di crearsi una famiglia Altro punto cruciale riguarda l’immigrazione secondo lo studio il governo potrebbe Infatti aumentare il numero di permessi di lavoro per gli immigrati e sviluppare strategie per

Attrarre personale qualificato Con prospettive di lungo termine insieme anche magari a leggi che promuovono l’integrazione lo studio poi propone di vedere l’invecchiamento della popolazione come un’opportunità da sfruttare gli anziani infatti potrebbero contribuire attivamente alla società anche attraverso l’imp di iniziative di cohousing e il prolungamento volontario dell’attività lavorativa fino a 75 anni

Volontario Sì ma poi comunque questi anziani ancora producono costi e per ridurre i costi della spesa pubblica destinata a loro si potrebbero utilizzare tecnologie avanzate e robotica per fornire assistenza certo questi sono solo dei suggerimenti alcuni sono più facilmente applicabili Altri meno però sono un buon punto di partenza

È necessario fare qualcosa anche perché se non agiamo in fretta le previsioni ci dicono che di questo passo nel 307 noi italiani potremmo estinguerci E se questo sia vero lo lascio a voi nei commenti che io per oggi mi fermo qui come al solito io sono Edoardo Questa è

Star in Finance e noi ci vediamo al prossimo video Ciao

Un inverno demografico sta colpendo l’Italia, con un calo della popolazione sotto i 59 milioni di residenti e un record negativo di natalità (solo 393.333 nascite) nel 2022. Un’analisi dell’ISTAT mostra un declino continuo delle nascite a partire dal 2008, aggravato dalla crisi finanziaria globale che ha impattato l’instabilità lavorativa, l’aumento del costo della vita e le difficoltà nell’avere accesso a un’abitazione.

Nel 2022, il tasso di fertilità in Italia era di 1,24 figli, ben al di sotto della soglia di sostituzione di 2,1. Ciò contribuisce all’invecchiamento della popolazione e a un rapporto crescente tra anziani e giovani. Il fenomeno, tuttavia, non riguarda solo l’Italia ma si estende a livello globale e europeo, con l’Unione Europea che prevede una riduzione demografica del 6% entro il 2100.

L’Italia si distingue comunque per la gravità della situazione, con il tasso di natalità più basso tra gli stati membri dell’UE. Il declino della natalità è attribuito a diversi fattori economici, come l’instabilità finanziaria post-2008, e culturali, inclusa l’età avanzata delle prime maternità e le limitate politiche di welfare, L’impatto della crisi demografica sull’economia italiana include potenziali riduzioni della produttività e del PIL, con implicazioni per il sistema pensionistico e la spesa sanitaria.

Per affrontare questi problemi, alcuni esperti suggeriscono soluzioni come incentivi alla natalità, supporto a un maggiore equilibrio tra vita professionale e familiare, aiuti finanziari per le famiglie, miglioramento dei servizi per l’infanzia, promozione della fecondazione assistita, aumento degli stipendi, politiche migratorie inclusive e valorizzazione del contributo sociale degli anziani.

INDICE:
00:00 Intro
00:34 Fotografia dell’Italia
04:09 Il confronto
06:01 Le cause
11:03 L’impatto sull’economia italiana
14:06 Cosa succederà?

Autore: Maria Martina Ferraro
Revisione Testo: Cosimo Volpe
Montaggio: Daniele Ponzi
Animazioni: Dario Bozzi
Coordinamento: Edoardo Scirè

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27 Comments

  1. Che domanda scema e normale con il lavoro che non c e con la disoccupazione che aumenta con le spese che non si possono sostenere e impensabile che si trovi la disponibilita a figliare

  2. Gli uomini in caso di divorzio sono rovinati. In caso di figli ancora di più.
    Grazie tante che non vogliono più fare figli.
    Il femminismo ha distrutto questo Paese

  3. Si consideri anche il fatto che tra le nuove generazioni ci sono donne che un figlio non lo verrebbero nemmeno se glielo chiedesse il padre eterno, e per due motivi: paura del parto e/o condizionamento della propria vita, con buona pace delle femministe credo che le Donne con la D maiuscola siano come ultima generazione le attuali 50 e 60enni

  4. É tutto culturale…sono filippino nato in italia e ho molti amici filippini tra i 25 e 35 anni…e molti di loro hanno figli e piu di uno guadagnano dai 900 ai 1400 euro al mese a genitore..mentre i miei amici italiani su 10 solo 1 ha figli..e guadagnano piu dei miei amici filippini…quindi non dite che é per la mancanza di soldi..ma piu perché gli italiani non sono abituati al sacrificio..i miei amici filippini che hanno figli hanno i genitori in casa, non escono spesso a ballare, non fanno vacanza in grande tutti gli anni! I miei amici filippini molti nn hanno casa di proprietà..mentre i miei amici italiani hanno i genitori che hanno casa di proprietà quindi ce la possibilità di eriditare la casa dei genitori…
    Quindi é tutto sulla mentalità del "non faccio figli perché poi non posso andare a Mikonos o a ballare la sera e non posso comprarmi il capo firmato"…ripeto i miei amici filippini che hanno figli hanno sui 25 ai 35 anni guadagnando 900-1400 senza avere casa di proprietà…É TUTTO UN FATTO DI MENTALITÀ E DI CULTURA.

  5. Personalmente conosco centinaia di persone andate via dall'italia, me compreso, qst cosa fa la differenza. Gli italiani fanno figli, ma all'estero.
    In Italia i governi nn sn mai stati in grado di soddisfare i bisogni dei cittadini.

  6. l'hanno voluto i politici, c'hanno tolto la nostra dignità gli italiani sono dispersi per il mondo, dobbiamo stare lontani dalla nostra famiglia, dagli amici, dalle nostre radici per colpa di si è mangiato l'italia e ha reso il mondo del lavoro un inferno insostenibile

  7. Caro Edoardo, mettila se vuoi.
    Xchè gli studi nn tengono conto della vita Reale.
    io sono Tino, Camionista 47 enne Calabro di origine.
    X fare figli ci voglion Donne che vogliano fare la Mamma.
    La Società Moderna nn vuole Donne Mamma.
    Le Donne vogliono la parità con l'Uomo. Lavoro, salari, carriere come gli uomini.
    Le Donne voglion essere uomini.
    Mia Madre ha avuto 3 figli.
    Li ha cresciuti sino a che Noi siam Diventati genitori.
    Mia Madre era, è una Casalinga.
    i figli vanno cresciuti.
    Una Donna nn fà figli se vuole fare carriera. È questo il motivo sociale della carenza di coppie e figli.
    Nn girate attorno al problema.

  8. La soluzione sarebbe investire sulle Donne. Fornirle a fare le Mamme e Casalinghe.
    Far sì! Che una casalinga con figli maturi, pagato dallo stato, i contributi pensionistici come se lavorasse.
    Lo stato dovrebbe riconoscere la Casalinga come un regolare Lavoro.

  9. Ormai ho 35 anni, vedo sempre più remota la possibilità di avere figli anche se mi piacerebbe moltissimo… tuttavia genitori si diventa in due e io sono sola

  10. il confronto nn bisogna farlo col 2008 o giù di li.
    Bisogna sedere a 40/50 anni prima del 2008.
    La gente aveva fame, povertà!
    Ma facevano figli.
    I nostri genitori oggi!!!
    Fate 1 + 1 e risolvete il problema.
    È una questione Culturale Femminile.
    Solo le Donne possono riprodursi.
    Dnq devono farlo.
    Fare figli!!
    Punto.
    E semplice la cosa, semplicissima.

  11. Chiedi ad una ragazza under 25 se vuole avere un figlio… Arrivano tutte a 35 anni, dopo decine e decine di partner, perché sentono rintoccare l'orologio biologico ed è ormai quasi troppo tardi.

    A quel punto anche un uomo "normale" (uno che non sia un calciatore o un rapper) diventa accettabile, mentre prima non veniva considerato neanche di striscio. Contando tutti i rischi del caso: appena Lei storce il naso, mi può far finire in strada senza nessun problema, chi me lo fa fare di mettere su famiglia?

  12. Secondo me per vari fattori…. i costi della vita, paghe basse, non ci si accontenta di quello che si ha, ma anche perché si spingono le donne a fare carriera, giustamente, quindi bisogna studiare, laurearsi, poi cercarsi il lavoro, e stabilità economica, poi serve un partner affidabile, e il tempo passa… però quello che non ti dicono, ma te lo dice poi il dottore quando pensi sia ora di un figlio, è che dopo i 40 per una donna si fa sempre più fatica a rimanere incinta.
    E ci si rivolge alle cliniche, che poi diranno.. alla sua età consigliamo l'inseminazione artificiale, però con sperma del padre ma ovulo di un altra più giovane….questo per avere buone probabilità di successo… e son soldi….