India: Superpotenza del futuro? (con Dario Fabbri) – Il Grande Gioco

Insieme al Direttore di Domino Dario Fabbri un’analisi delle potenzialità e delle fragilità strutturali di questo gigante demografico e geografico. La cui leadesrship sta dimostrando una singolare abilità nel giocare su più tavoli a livello geopolitico. Sul fronte interno però faglie etniche, religiose, sociali, che potrebbero frustrare le ambizioni di Modi; e il suo progetto di imporre un “canone induista” al Paese. Non mancherà uno sguardo alla maratona elettorale iniziata il 19 aprile. Diversi i contributi filmati. In studio Gianmarco Morosini

33 Comments

  1. Per essere una superpotenza devi avere l'industria. E siccome non ci possono essere su questo pianeta due manifatture come la Cina, si può capire perché l'India non ha le basi per diventare una superpotenza.

  2. Il vero problema dell'India,oggi, e' che quando e' stato formato lo stato, avrebbero dovuto
    esistere due nuovi stati,Hindustan e Pakistan, uno per i Musulmani, uno per tutti gli
    altri. Come al solito, tutte le minorita' hanno lasciato il Pakistan, ma tutte le minoranze sono rimaste in India,compresi MOLTI Musulmani.

  3. Dario Fabbri è un gigante rispetto alla maggioranza degli opinionisti e finti esperti che straparlano sul web e in tv. Dovrebbero dargli più spazio se in Italia valesse la meritocrazia.

  4. La popolazione totale dell’India ammonta a circa un miliardo e 300milioni di persone. Di questi, circa seicento milioni, quindi poco meno della metà, hanno massimo 24 anni di età.
    Partendo da questi numeri, è possibile capire quanto sia grave il problema dell’analfabetismo in India. Un Paese dove:
    Le persone di età superiore a 15 anni che non sanno né leggere né scrivere sono circa 260 milioni. La maggior parte di loro, circa 167 milioni, è costituita da donne.
    I giovani analfabeti (età compresa tra 15 e 24 anni) ammontano a quasi 25 milioni.
    (Fonte: Unesco, i dati fanno riferimento al 2015)

  5. Per intendersi: la guida turistica di fede islamica dice che sono aumentate le aggressioni, secondo lui. Non c’è approfondimento, non ci sono fonti che non sia questo buffo personaggio chiamato a rappresentare 200 milioni di cittadini, e poi il conduttore traduce apoditticamente: “Sono aumentate le discriminazioni”. Ma che razza di giornalismo. Spiace per Fabbri che il livello del formato sia questo.

  6. Non è solo questione di unità nazionale.

    L'India ha un quoziente intellettivo medio di 76 punti (la media europea è 100). Ciò ha delle fortissime conseguenze economiche, ovvero sarà impossibile per l'Indiano medio avvicinarsi ai livelli produttivi occidentali o est-asiatici.

    La massa demografica ha un grande valore, ma non si è mai vista una superpotenza povera ed arretrata…

  7. … negli Stati Uniti d'America "anzichè" in Italia… ma che italiano è, che cosa vuol dire?
    Hai tradotto "piuttosto che" (sbagliato, in quell'accezione è corretto "oppure"), con "anzichè", altrettanto sbagliato?
    Non so se la laurea che ti manca aggiungerebbe qualcosa alla materia che ti piace trattare, ma forse ti sarebbe servita a conoscere un poco di più quella che dovrebbe essere la tua lingua, a meno che non preferisca esprimerti in dialetto, con tutto quello che ne consegue in termini di esatta comprensione di quanto dici…

  8. Loro lo chiamano Kali Yuga, noi, da bravi pietisti, senso di colpa Occidentale, per scrollarci di dosso una responsabilità personale e attribuirla alla metafisica del capitale. Io tutto questo lo chiamo totalitarismo umanistico, cioè l’armamentario dell’edificazione esistenziale puntato in faccia a noi stessi, perché tra Ovest ed Est la categoria della morale universale, come schema fisso di un pensare metastorico e metageografico, è il nocciolo del fondamento dell’essere umano, la rappresentazione ricorrente e ricorsiva delle oggettivizzazioni personali su cui si fonda e perpetua il medesimo e plurimillenario esistente. Nessuno vuole davvero discutere della morale in sé, come nessuno, neanche i comunisti (!), è disposto a rinunciare alla proprietà. Si accorderà questo giro la legge dell’Uomo con quella di Shiva e magari con quella… degli Elohim?

  9. Non sono d'accordo,in India mi anno detto che un inglese diceva che per dominare un paese prima prova ah corrompere sé non funziona prova con là paura con là violenza sé non funziona dividi,come dicevano anche i romani sono molto preparati e hanno una cultura

  10. L'India una federazione di 28 stati diversi tra loro, una societa' divisa in caste, con PIL per capita stimato sui 3.000 dollari USA. Alcuni dati, l'eta' media e' di 67 anni, e' un paese con scarsa disponibilita' di acqua e i maggiori fiumi sono inquinati, circa 300 milioni di persone vivono senza elettricita'. L'India dispone di un vasto pool di manodopera, mentre il nuovo ciclo economico si avvia a produzioni in loco usando automazione, digitalizzazione e intelligenza artificiale.

  11. Giusta osservazione caro Dario, ed è esattamente ciò che gli yankee non hanno capito… praticamente non hanno capito un tubo: hanno buttato la Russia nelle braccia della Cina, India insomma i paesi Brix senza rendersi conto, che praticamente si stanno auto isolando/ flagellandosi da soli perché? Perché il pericolo non è la Russia, niente di più sbagliato! Il pericolo è la Cina con i suoi alleati elencati poco prima ( ovviamente anche la Russia e questa cambia totalmente la situazione geopolitica) ora cercate di imaginare il mondo intero sotto la guida di questi paesi ( tenendo conto delle loro storie culture e religioni il risultato? Un disastro mondiale dove la democrazia sarà divorata all’istante) Ecco l’errore più grande che gli USA hanno fatto! La Russia non è il nostro nemico ( solo a scrivere la parola nemico, guerra mi viene da vomitare) solo gli USA vedono nemici e pericoli da combattere ovunque. Ora lo hanno trovato per davvero questo nemico, la cosa brutta è che ci stanno trascinando pure a noi Europei Smidollati!