La Cina a un punto di svolta: crisi o avanzamento?

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In passato, la Cina si è affidata ad un modello guidato dagli investimenti e guidato dall’edilizia abitativa. Questo modello negli ultimi anni è entrato in crisi: il settore industriale tradizionale è saturato, portando molti investimenti ad essere di fatto improduttivi; le esportazioni devono oggi affrontare le sfide del panorama internazionale e l’interruzione di catene commerciali e di valore; la speculazione sul mercato immobiliare ha portato alla bolla immobiliare e a problemi di indebitamento dei governi locali, di disuguaglianza di reddito e svalutazione dei i patrimoni delle famiglie cinesi.

Come risolvere questi problemi? In questo video parliamo delle riforme emerse dal terzo plenum di luglio!

25 Comments

  1. beh,per le famiglie cinesi sarà bestiale. Visto che siccome la borsa cinese è sempre stata troppo imprevedibile e il partito ha sempre messo enormi limiti all'investire all'estero per il cinese comune,rimaneva solo il mattone su cui investire.

  2. Video realizzato ottimamente. Però sinceramente, con tutto che a me il regime cinese non sta particolarmente simpatico, anzi, quando però sento parlare di crisi in Cina mi vengono seri dubbi. Sì, ok, la Cina avrà tutti questi problemi, ma fondamentalmente sta ancora bene, il PIL comunque cresce ed è la seconda economia del mondo. Il tutto se rapportato soprattutto alla struttura verticistica del Partito Comunista Cinese. Se la Cina è in crisi, allora un paese come Cuba, dove manca l'elettricità, a momenti anche il cibo, le infrastrutture cadono a pezzi, con anche un'emergenza rifiuti all'Avana ed un esodo di massa verso gli USA… come cavolo deve stare? La stessa URSS, che poi infatti è crollata, era in crisi seria perché c'erano le file ai negozi per quasi qualunque bene. Con tutti i suoi difetti, il modello di Deng ha tirato fuori la Cina da carestie e rivoluzioni culturali disastrose e, se la Cina apporterà dei cambiamenti, sarà comunque sulla scia di quel modello, perché non credo vogliano tornare al Maoismo. Ma senza scomodare regimi decrepiti o crollati, io vedo la Cina messa meglio anche dell'Europa, dove in termini di innovazione siamo molto carenti, soprattutto in Italia. Ma anche se entrasse in una crisi seria, alla Cina basta aumentare un po' la dose di anti-americanismo per trincerarsi, sfruttando diverse scuse, come Taiwan, Hong Kong, il Tibet e lo Xinjiang, con cui dire che ci sono ingerenze americane di mezzo per rimanere compatta. Appunto il regime cubano, con il pretesto dell'embargo degli USA, dura da 65 anni, nonostante tutti i problemi che lo affliggono.

  3. Complimenti per le informazioni che offri, mi piace questo canale, anche perché quasi nessuno conosce la Cina, e quello che si legge sui principali media è fuffa. Dico la mia. Per quanto gli USA tentino di boicottare la potenza della prima potenza economica mondiale, ossia la Cina, non ci riusciranno. Un periodo di stagnazione è fisiologico, non si può pretendere che la Cina corra a ritmi forsennati, ma il potenziale c'è, ed è forte. Geograficamente, la Cina è presente in 3/4 dell'Africa, ma ha l'esclusività nella metà dei Paesi Africani, così come nella maggior parte dei paesi sudamericani. E questo è un dato importante. Alcune multinazionali che hanno provato a spostare la produzione in India, vedi il tentativo dello smartwatch di Apple, è andato male, perché i cinesi sono i cinesi, affidabili e costanti nel lavoro. Secondo me, la causa principale del rallentamento, è dovuta alle politiche fallimentari messe in atto dagli USA e poi imposte dagli USA all'Europa, per cercare di fermare la corsa del Dragone. Ma la vera crisi è in Occidente, che a breve farà i conti con la sua economia, soprattutto la Germania che si è inchinata ai desideri degli americani, senza proferire parola nonostante le abbiamo dato un colpo fatale con l'attentato al Nord Stream, perché solo i creduloni possono credere alla versione dei sabotatori Ucraini. Io ci sono stato recentemente in Cina, e ho visto con i miei occhi, per certi versi ci sono delle contraddizioni, si, ma tutto sommato è un Paese all'avanguardia. molto migliore di quelli occidentali. Ci sono delle situazioni… come dire… comuniste, altre spregiudicatamente capitalistiche. La crisi immobiliare nasce molto dalla corruzioni passate, e da situazioni che sarebbe lungo spiegare, ma il fallimento di Evergrande, l'unico grande di cui io sappia, è dovuto in parte ai fondi americani e occidentali, grandi azionisti di Evergrande a scopo speculative, è stato proprio per questo motivo che Xi non è intervenuto per il salvataggio, anche se poteva farlo. La crisi occidentale si acuira' a breve, e la Cina ha già la sua alternativa, con i Brics, la nuova moneta che competira' con il Dollaro statunitense sarà il RMB, ed hanno una prateria di paesi dentro con cui possono sviluppare profitto. Il Dollaro americano, imposto al mondo dagli USA con gli accordi di Bretton, e che lo legava indissolubilmente al petrolio, tant'è che i Paesi Arabi non accettavano nemmeno l'euro come pagamento, è decaduto, finito, e da oltre due anni l'Arabia Saudita ed altri Paesi accettano lo Yuan cinese. Al contrario, l'occidente, gli USA soprattutto, con i suoi trentaquattromilla miliardi di debito oramai superati, che per legge sono tecnicamente in fallimento, continuano a spendere per le armi, a debito, un debito non più sostenibile. La Cina non ha questo problema, è ricca, ha capitali e riserve immense, alcune non dichiarate. Ma alle scorribande capitalistiche (tipo quelle di Jack Ma, bloccate per fortuna in tempo) si accompagnano degli aiuti sociali incredibili. Faccio in esempio . Il padre della mia compagna che è cinese, cinque anni fa prendeva milleottocento yuan di pensione, oggi ne prende quattromiladuecento. Chi può vantare nel mondo un incremento così alto del sistema pensionistico ? Ho visto cose incredibili, che all'apparenza possono sembrare assurde, ma poi mi sono state spiegate. A Shanghai ho affittato una casa vacanze per dieci giorni in un bel quartiere, costo settecento euro. La stessa casa, di 68 metri quadrati, in vendita, costa un miliardo e quattro centomila euro. Io non volevo crederci, poi mi hanno spiegato. Quella casa difficilmente si venderà a quel prezzo, anzi è impossibile, il suo valore è stato adeguato alla zona, ma al proprietario non interessa venderla, perché con i soldi dell'affitto campa da dio. Insomma, avrei altro dire, a parte alcuni aspetti, la Cina a me piace molto come Paese, e non è escluso che mi ci trasferisca, perché quello che vedo a Roma, in Italia, polemiche, servizi scadenti, sicurezza zero, sanità ed altro, io non lo sopporto più. Per quanto mi riguarda, l'Oriente ha più di una marcia in più rispetto a noi occidentali, che siamo diventati bifolchi con ancora lo spirito dei cowboys. Ciao e complimenti per il canale. 👍👍👍👋

  4. Ero investitore in Cina quando tu eri ancora un fanciullo, pur tuttavia stimo molto la tua preparazione. Il problema principale sta nel fatto che accettate senza senso critico le storie che le autorità vi raccontano. Probabilmente ,se non accettate queste linee guide , tu Sisci e gli altri non potreste neanche lavorare in loco .Le tue considerazioni non tengono conto dell'immenso flusso di capitali che continuamente approda in Cina da tutto il mondo insieme ad oro ,argento ed ogni altro bene reale . Se negli USA si stampano montagne di cartamoneta e non bastano mai vuol dire che si dirige in senso contrario a quelle navi cariche come l'Everest che approdano negli Usa .Bisogna capire che loro applicano alla lettera il principio di Deng di " nascondere la potenza " ed a voi altri è dato il compito di CANTASTORIE !

  5. La Cina non subirà le crisi economiche subite in passato dai paesi capitalisti, perchè è un sistema economico pianificato centralmente, controllato dal Partito Comunista Cinese. Il PCC, a differenza dei governi capitalisti, ha come unico obiettivo finale lo sviluppo e il benessere della popolazione. Se l'indice di successo è il profitto aziendale ciò avviene solo momentaneamente, perchè in un determinato momento storico profitto aziendale, sviluppo e crescita del benessere si trovano ad avere lo stesso segno, a viaggiare nella stessa direzione. Se la situazione cambia, in un paese capitalista il profitto (che è un feticcio dell'ideologia borghese dominante) continua a comandare le scelte, e il sistema si avvita nella crisi, al contrario nella Cina governata dal Partito Comunista semplicemente il profitto viene eliminato come indice di successo economico. Ad esempio, in Cina sarebbe perfettamente possibile, in caso di una crisi di domanda e eccesso di risparmio irrisolvibile coi metodi 'classici' dell'economia capitalista, istituire una moneta a scadenza, e pagare gli stipendi (in parte) con questa moneta che dovrà essere spesa entro una certa data, risolvendo così il problema dell'eccesso di risparmio e del livello basso della domanda.

  6. Će solo un problema principale, ed e ogetivo. Dopo 40 anni di miracolo economico, durante il quale piu di mezzo milijardom di persone si sono trasferite dal agricoltura al industria nelle čita. Adesso non ci sono piu persone come leva di sviluppo. Al inverso ci sono mezzo miliardom di ultrasesantenni. E questi non possono essere i portatori di sviluppo veloce.

  7. Io sono un ottimista, credo che, con tutti i suoi difetti, il loro "regime" Comunista avrà la incredibile opportunità di creare un modello nuovo e rivoluzionario capace di superare i limiti del capitalismo finanziario!