Stiamo perdendo la guerra, il video editoriale di Lucio Caracciolo

Stiamo perdendo la guerra non è la prima volta che ci capita ma forse è la prima volta che perdiamo una guerra senza nemmeno accorgerci che la stiamo combattendo stiamo perdendo la guerra è il titolo del nuovo volume di Limes che conviene spiegare rapidamente l’Italia è direttamente o indirettamente coinvolta in quella che

Noi a Limes chiamiamo la guerra grande che si svolge sul fronte ucraino tra Russia e America con interposti ucraini sul fronte Cina Stati Uniti per fortuna un fronte ancora freddo ma importantissimo Se non altro dal punto di vista economico per le conseguenze che riguardano anche il nostro paese si

È aggiunto ahimè di recente anche il tragico fronte israeliano medio orientale noi Siamo coinvolti nella guerra di Ucraina Innanzitutto perché gli ucraini sparano con le nostre armi non saranno molte non saranno di primissimo livello Ma noi siamo considerati ufficialmente dalla Russia come paese nemico qualcuno in Italia se

N’è accorto o qualcuno ci ha spiegato perché la Russia è un nemico non mi pare in seconda battuta ma non tanto seconda dal punto di vista finanziario in prima noi stiamo sostenendo in maniera piuttosto notevole lo sforzo ucraino anche dal punto di vista economico e finanziario ma soprattutto quello che

Importa è che quando sarà raggiunto un cessate il fuoco l’Italia dovrà direi che quasi un obbligo morale partecipare alla ricostruzione dell’Ucraina cioè di un paese che oggi è totalmente dipendente dall’esterno Quindi anche dai nostri aiuti e questo è un compito su cui è meglio non indagare troppo perché le cifre riguardano

Fantastiliardi si è aggiunta oltre alla tensione Cina Stati Uniti che noi paghiamo con una sorta di compressione del nostro scambio economico e commerciale con la Cina la vicenda mediorientale che non riguarda solamente il massacro di Gaza dopo quello che è stato compiuto da hamas dentro Israele

Ma sempre più anche il Mar Rosso ora il Mar Rosso per noi non è altro che il prolungamento del Mediterraneo verso l’oceano indiano in parole povere l’accesso dell’Italia agli oceani vorrei ricordare che senza accesso agli oceani un paese che non ha di fatto materie prime e che conta moltissimo sempre più

Sulle esportazioni Anche perché il mercato interno è quello che è cioè in fase direi regressiva non poter contare su questo sbocco su questa capacità di esportare e importare significa un netto declino e uso un eufemismo tutto questo nella generale inconsapevolezza sia perché noi non amiamo parlare di Nemici

O parlare di guerra sia perché anche la comunicazione in particolare la comunicazione ufficiale è molto reticente su questo Cito solo un dato siamo non so se l’unico ma forse uno dei pochissimi paesi che partecipa alla guerra in Ucraina Armando gli ucraini senza dire con quali armi Almeno così ufficialmente questo quadro credo che

Dovrebbe preoccuparci ma soprattutto dovrebbe spingerci a una maggiore responsabilità al meno cerchiamo di sapere quello che stiamo facendo

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Lucio Caracciolo presenta “Stiamo perdendo la guerra”, il numero 1/24 di Limes in edicola e in libreria (e in abbonamento digitale) a partire dal 10 febbraio.

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Il volume
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Una produzione Gedi Visual – Limes, rivista italiana di geopolitica
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#geopolitica #ucraina #mediooriente

24 Comments

  1. Mah sempre titoli esagerati, se eravamo in guerra ci abbiam messo poco impegno mi pare e nessuno se ne è accorto. L'Italia ha dato pochissimo in termine di aiuti economici e militari. La Corea del Nord ha dato da sola più munizioni di tutta l'europa messa assieme. Le aziende europee continuano a vendere attraverso le triangolazioni tra l altro. Vedremo più avanti se qualche altro paese verrà aggredito se ci sveglieremo dal torpore.

  2. Forse sarebbe stato necessario che tutti, compresi voi, esperti di geopolitica, sostenessero da subito la necessità di trattative di pace e di dialogo con la parte che, a quanto pare, la guerra la sta vincendo. Si è scelto invece di schierarsi acriticamente con chi questa guerra l’ha provocata e si è accettato servilmente di lasciarsi coinvolgere in qualcosa di cui tutti noi pagheremo le conseguenze.

  3. Appunto, mandiamo quei “fantastici “ politici che abbiamo al governo a chiedere pietà in ginocchio a Putin. E’ il minimo sindacale che possono fare dopo aver trascinato l’Italia nell’abisso.

  4. Spero che perdiamo su tutti i fronti, perchè i nostri (vostri) nemici stanno dalla parte del Bene, e i governi italiani, che altro non sono che amministrazioni coloniali al servizio degli usa, in ucraina, in Palestina e contro la Cina, sono dalla parte sbagliata della Storia.

  5. Domandina se la via
    Di accesso all’oceano indiano é resa incerta lo é per quelle navi che commerciano beni con Israele
    se ne dovrebbe dedurre che la nostra partecipazione a quella missione non sembra essere per difendere interessi nazionali come lei lascia sotto intendere. Perché niente sarebbe cambiato per la via di comunicazione per le navi che commerciano con il nostro paese per giustificare la necessità di un possibile uso della forza.
    e solo nel caso che i nostri commerci venissero boicottati si giustificherebbe l’uso della forza per difendere gli interessi nazionali
    Ma non penso per difendere gli interessi commerciali di un altro paese con cui non Credo che abbiamo un patto militare e se anche l’avessimo mai potremmo usare la nostra forza militare. per derimere un conflitto internazionale. O mi sbaglio?

    La nostra forza per dimostrare che un paese può massacrarne un altro?
    siamo sicuri che non ci stiamo mettendo fuori dalla logica?
    O possiamo forse portare viveri assistenza a Gaza?
    Se non posiamo e non possiamo, l’embargo a Israele sarebbe il minimo
    E Se ci arrivano prima i barbari non è che hanno torto è che noi non arriviamo più neanche alla linea di partenza della civiltà umana
    Siamo nemici del mondo intero perché abbiamo paura e il mondo non ha più paura di noi e per riportare l’equilibrio della paura quanti se ne devono sterminare?
    Edgardo

  6. Orsini aveva previsto tutto secondo i suoi studi di sociologia e relazioni internazionali e nessuno ha voluto ascoltare .E adesso diciamo stiamo perdendo la guerra . Che tristezza con questa logica ottusa , intanto, sono morti migliaia di soldati ucraini e russi e famiglie intere ucraine disgregate .

  7. Stiamo perdendo la guerra?!?!
    "Stanno" perdendo la guerra!
    Chi?
    Gli USA ed i "governicchi" della UE.
    Tutti noi, popoli europei, non stiamo perdendo una guerra voluta soltanto da "elite" non rappresentative del Popolo!!!
    Al più dobbiamo considerarci (e saremo) vittime delle becere scelte di politici altrettanto beceri!!!!!!

  8. Non stiamo perdendo la guerra perché che sia o no la „nostra“ guerra
    É già persa e come si fa a perdere qualcosa che si é già perso?
    Quindi il titolo é manipolativo perché dire stiamo perdendo ….
    Indica che potremmo non perdere se….
    Cosa completamente fuori da ogni logica
    Perché quel se…non é più realizzabile solo con soldi o più soldi e con sanzioni o più sanzioni perché se non sono serviti i soldi fino ora dati e le sanzioni fino ora imposte cosa potrebbero di più di quello che non hanno potuto i soldi già dati e le sanzioni già imposte?
    Niente? o ancora meno forse?
    si é indebolita forse la Russia? No anzi é in in ottima salute
    Ha subito gravi perdite? No il rapporto di morti é 1 a10
    é bloccata ai confini degli oblast presi?
    Non sembra proprio
    É sempre più isolata nel mondo?
    Neanche questo
    Che cosa vuole dirci Lei con stiamo perdendo la guerra? La guerra é persa e per quello che si é coinvolti il titolo per informare gli italiani poteva essere: nessuna speranza per l‘Ucraina di vincere la guerra o no?
    Se invece descrive una guerra persa con stiamo perdendo la guerra lei sta pensando che si possa chiedere ancora qualcosa agli italiani per non perderla
    Cosa?
    I Soldi non bastano
    Soldi e sangue?
    Questo sarà il nuovo verbo per la missione Ucraina?
    Una piccola informazione i patrioti di quelle terre del male ci hanno messo nella seconda guerra mondiale circa 30 milioni di morti gli alleati compresi i 2 fronti sui 2 milioni e mezzo circa
    Lasciamo perdere il sangue é una strada che non porta da nessuna parte
    La guerra é persa continuarla serve a perderla di più ancora con o senza sangue.
    Per cortesia informi correttamente chi legge la sua rivista e ascolta le sue interviste della esatta logica di quello che scrive e dice per onore dell‘intelligenza dei sui estimatori oltre che la sua
    E se quella del sangue fosse l’idea giusta non basta ne ragione se mai c’é stata ne propaganda per dargli nuovo vigore. Ci vuole una bomba di odio e di paura di proporzioni inimmaginabili. Allora forse…
    Lo facciamo il titolo che la guerra é persa?
    O aspettiamo questa improvvisa e provvidenziale bomba di odio e di spavento che ravvivi questa come tutte le guerre perse in giro per il mondo?
    Non stiamo perdendo la guerra é la guerra che sta perdendo ed é bene così molto bene
    Perché non ce lo racconta come bisogna insistere a forza già solo per perdere Figuriamoci per vincere qualcosa o é stato vinto qualcosa da qualche parte e non me ne sono accorto? Cosa? Anzi oziando di stupidità armata al servizio di amici senza amicizia non abbiamo perso non poca sicurezza per la nostra casa?
    Perché non cominciare già solo a raccontarla la verità: la guerra sta perdendo Non aiutiamola più neanche con i se …
    perché senza aiuti esagerati totalmente privi di senno non sta in piedi da nessuna parte. Perché tenere in piedi quello che ci toglie la terra sotto i piedi?
    Edgardo

  9. La guerra la sta perdendo chiunque NON abbia appoggiato la nuova espansione Russa. Naturalmente dovevamo giocarcela in maniera più ambigua (come i turchi), tuttavia la vittoria russa sottolinea alcuni concetti noti fin dall'inizio: 1) le dimensioni geografiche di una nazione e le materie prime di cui dispone contano molto più del PIL, per questo l'espansione dell'Impero Russo era ed è la maggior minaccia per i piccoli Paesi europei. 2) la propaganda è l'arma più potente, per ottenere coesione interna e consenso all'esterno; per questo volendo fare il "sovranismo" dovevamo prima di tutto "disinfettare" i propagandisti filorussi, come fanno i russi a casa loro con le voci discordanti.