L’India vuole diventare una grande potenza. I rischi del nazionalismo induista

Puntata dedicata al volume di Limes “Bharat, la strategia dell’India”. Modi e la missione mondiale dell’India. Storia e geopolitica del colosso indiano. Indie contro. Bharat cerca spazio. L’India vista dagli altri. In studio Lorenzo Di Muro e Alfonso Desiderio. Puntata registrata il 12 settembre 2024.

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#MappaMundi #geopolitica #india

24 Comments

  1. L’India ha ancora molta strada da fare. Molto più interessante ciò che vediamo in Europa, in particolare in Germania. Dove Sassoni e Turingi, che si esprimono attraverso AFD e BSW, reclamano il potere e si fanno strada anche in Baviera. Qualora si unissero ai bavaresi cambierebbero per sempre la storia tedesca ed europea.

  2. Mah, ho viaggiato molto per lavoro sia in india che in Cina… La mia impressione è che l'india sia molte lunghezze indietro ai cinesi. Non solo come risultati pratici ma anche come mentalità/visione.

  3. Sono 1 miliardo 300 milioni e tra 20 anni passeranno a 1 miliardo 700 milioni. Già ora non vi è lavoro, l'acqua scarseggia e l'inquinamento è totale ; i politici sono super corrotti, le tangenti sono la normalità e la miseria dilaga e comporta diseguaglianze sociali e violenza. Sono pronti per il crollo, altro che Grande Potenza.

  4. L’India si aggancerà in futuro più a paesi come Cina e Russia piuttosto che usa. L’India comunque ha molta strada da fare..e’ ancora una nazione fondamentalmente agricola ed ha infrastrutture fragili (basti pensare alle vie di comunicazione assolutamente inadeguate). Dalla sua ha però un popolo giovane.

  5. Avendo vissuto in India, penso che tra!i principali ostacoli alla crescita ci sono la burocrazia soffocante, che alimenta la corruzione, e la mancanza di un sistema di educazione efficiente per le classi medio basse. Detto questo, l India è rimasta una democrazia stabile e ha fatto incredibili passi avanti rispetto a 30 anni fa, nonostante le enormi complessità e diversità interne. 70 anni fa , alla vigilia dell indipendenza, pochi ci avrebbero scommesso