Ecco come Le OLIGARCHIE neoliberali SOFFOCANO le PROTESTE in ITALIA ft.- Filippo Barbera

Buongiorno e ben ritrovati a tutti ott liner Oggi abbiamo il piacere di avere con noi Filippo Barbera professore ordinario di sociologia economica all’Università di Torino il professore si occupa soprattutto diciamo di innovazione sociale economia fondamentale e sviluppo delle aree marginali è membro del forum disuguaglianza e diversità presso il Collegio Carlo Alberto di

Torino e oggi l’abbiamo invitato in questa intervista per parlare soprattutto con lui del suo ultimo libro Le Piazze vuote ritrovare gli spazi della politica che è un un testo a cui abbiamo dedicato In verità anche un approfondimento nelle nelle scorse settimane un libro che ha pubblicato con

Con la terza e in cui il professore per riassumerlo un po’ prima di approfondire alcuni di questi temi con lui ci spiega un po’ In che modo il neoliberismo in Italia nonostante diciamo tutti i danni economico-sociali e politici che sta facendo ha sostanzialmente reso sempre più sporadiche le proteste le

Manifestazioni le grandi mobilitazioni di piazza ma più In generale possiamo dire la partecipazione politica Dal Basso ed è un testo in cui però anche ci indica Quali potrebbero essere le possibili strade per invertire questa tendenza e nelle migliori delle ipotesi diciamo dare anche avvio a una nuova stagione di grande protagonismo politico Popolare

Ecco professore Prima di tutto grazie mille di aver accettato il nostro invito e benvenuto Grazie grazie a voi Sono davvero felice di questa opportunità Grazie grazie a lei Grazie a lei Senta allora come prima domanda le farei questo lei nel suo testo Questo parla fa un’analisi di una quella che lei chiama

Una contrazione degli spazi pubblici in Italia sia mentali ma poi soprattutto fisici di spazi in cui la politica Democratica può effettivamente svolgersi potrebbe spiegarci potresti spiegarci Ecco che cosa intendi con questa contrazione degli spazi degli spazi pubblici e degli spazi politici e magari darci anche qualche esempio concreto No

Certo sì Questo è un po’ il tema centrale del libro diciamo cioè la contrazione dello spazio e l’importanza degli spazi in comune per il funzionamento diciamo così Democratico della della società cioè l’idea è che il modello neoliberale che preferisco chiamare neoliberale piuttosto che neoliberista ma C su

Questo ci torniamo dopo perché è un punto importante si è mangiato lo spazio Cioè si è come dire fagocitato lo spazio lo spazio pubblico in comune lo spazio diverso dal nostro spazio privato quello diciamo delle nostre case diverso dallo spazio digitale che non ha una dimensione fisica di interazione tra

Corpi noi in questo momento stiamo interagendo ma senza i nostri corpi a mediare Questa interazione e lo facciamo dal da uno spazio privato che è nel mio caso almeno il chiuso della mia casa della mia abitazione Eh ci sono poi gli spazi lavorativi dove noi eroghiamo uno

Sforzo in cambio di un salario di una di una paga di di denaro sotto varia forma diciamo così e poi ci sono gli spazi pubblici no che a volte hanno una dimensione semiprivata o comunque commerciale ehm non posso entrare in un bar e sedermi senza consumare eh altre volte

Hanno invece una pura dimensione pubblica cioè sono spazi porosi porosi aperti a tutti non selettivi eh per censo classe o forme di capitale eh Sono spazi aperti e sono appunto luoghi i luoghi fisici della sfera pubblica cioè il tema è che noi dobbiamo tornare a distinguere l’opinione pubblica dalla sfera pubblica

Perché la sfera pubblica come ci insegnato a bermas per la sfera pubblica Borghese ma anche diciamo Thompson per l’emergere della sfera pubblica Popolare sono fatte la sfera pubblica è fatta di spazi fisici la sfera pubblica è fatta di spazi fisici non è solo opinione pubblica Ecco e questi spazi fisici

Intermedi come dicevo No diversi da gli spazi privati della famiglia della casa diversi dagli spazi lavorativi sono cruciali se han a queste caratteristiche cioè porosità eh coc Costituzione con l’alterità radicale dell’altro Pensiamo un attimo ai nostri spazi fisici pubblici ora quelli che ci sono sono sempre meno porosi sono sempre più

Segmentati per classe sociale per censo per forme di capitale sempre più si interagisce tra simili non solo nella sfera digitale Ma anche in quella fisica è sempre più difficile interagire con diciamo con chi è diverso da noi per per per perch magari chi ha meno potere Chi ha meno risorse culturali cognitive

Economiche M G spazi sempre più segregati sempre meno spazi e quelli che ci sono sempre più segregati Ecco quindi ripartire dal dal disegno esplicito abilitante Ecco degli spazi pubblici che sono sia spazi urbani c’è una definizione Che cara agli urbanisti che si occupano di città pubblica che io riprendo nel libro

E la risposta alla domanda che cos’è la città la città è quello che c’è tra le case la città è quello che c’è tra le case No pensiamo pensate che bella questa definizione così semplice così parsimoniosa ma così potente con così tante implicazioni le case sono di nuovo

I nostri spazi privati Quello che c’è tra i nostri spazi privati è la città Allora disegnare la città no Quello che c’è tra le case mettendoci un’autostrada un ponte un viadotto piuttosto che Prati piuttosto che case del quartiere edifici pubblici spazi multifunzionali o quant’altro Ecco cambia No la natura della città cambia

In base a questo disegno quindi il disegno dello spazio della città degli spazi urbani ma anche dei luoghi per le persone come li Chiama klinenberg diciamo no spazi edifici costruiti in modo poroso e multifunzionale per le persone biblioteche diffuse nelle periferie case del quartiere ma anche oratori anche sinagoghe e anche fablab

No spazi in generale spazi dove noi usciamo col nostro corpo dal nostre case non lo facciamo per andare a erogare uno sforzo in cambio di un salario Ma per interagire eh in questi spazi porosi aperti all alla all’alterità radicale la diversità dei bisogni dell’altro per costruire insieme ai bisogni dell’altro

E insieme ai nostri bisogni una domanda collettiva di futuro eh Dove mio figlio a scuola e tuo figlio a scuola si intrecciano questi due bisogni dei due diversi e disegnano la scuola di mio figlio eh E pensano insieme a un futuro diverso per la scuola dei nostri figli

Ecco questo fanno gli spazi e tutto questo diciamo così le giuste critiche al modello neoliberale hanno spesso tralasciato trascurato quest’idea Cioè che il modello ne liberale è anche se non soprattutto tra tante cose un modello di contrazione degli spazi pubblici che abilitano una domanda di futuro in comune chiaro chiarissimo chiarissimo ma

Ecco E la domanda che Viene spontanea che sorge spontanea è che noi abbiamo visto questo progressiva questo processo di progressiva aone degli spazi pubblici subire diciamo una fortissima accelerata se non negli ultimi anni negli ultimi decenni E appunto in concomitanza con l’affermarsi di questo nuovo modello diciamo economico politico ma anche

Culturale che appunto te chiamavi neoliberal Ecco in che modo secondo te questa questa contrazione che ha sempre di più impedito appunto poi una una partecipazione diffusa dei dei cittadini alla politica è collegata a questo nuovo modo e a questo nuovo processo produttivo e in che modo anche è funzionale in

Qualche modo a questo stesso processo produttivo m sì allora proviamo a mettere in fila Le le questioni questo Diciamo già il modo in cui hai posto la domanda giustifica quello che dicevo prima Cioè di chiamarlo modello neoliberale non neoliberista No perché perché questo perché è un nuovo

Liberalismo che ha al proprio centro il liberismo quindi non è un neoliberismo è un neoliberalismo che al proprio C al proprio centro una certo tipo di modo di intendere l’economia diciamo così il rapporto tra tra mercato e politica soprattutto Eh che non coincide nel suo farsi

Storico con la dottrina cioè con con la dottrina dei Testi Sacri diciamo così del del neo del cosiddetto liberismo mh eh aek Friedman quello che volete nel suo farsi storico Il neoliberismo modello neoliberale è un modello che ha che non vede la scomparsa dello Stato ma vede l’uso dello stato in una

Particolare direzione per isolare l’economia dalle pressioni della sovranità della domanda di democrazia Questo è il tema no quanto più lontano è la politica dall’economia tanto meglio è per l’economia Questo è il modello neoliberale un modello che isola No diciamo così il funzionamento del del del dei meccanismi di accumulazione del capitale alla fine

Perché neanche di mercato si tratta tanto dalle pressioni democratiche Ecco questo è un po’ è il diciamo il il il modello ecco E questa modo in cui posto la domanda va effettivamente in questa in questa direzione Allora vediamo di mettere insieme perché economia è politica no perché la la

Crisi un modello produttivo ha portato a questo tipo di declino della partecipazione contrazione e via dicendo Allora il modello che noi chiamiamo per per semplificare il modello fordista keines siano grande impresa gigantismo industriale e intervento dello Stato nell’economia attraverso la leva produttiva fiscale il modello fordista chinesi hano diciamo il modello dei 30

Gloriosi Entra in crisi per perché aumenta l’incertezza si accelerano i processi di innovazione entrano nelle nuove potenze industriale prima il Giappone poi gli altri paesi si individualizzanti no i gusti dei consumatori no Cè il benessere nuove modo culturali ehm la la gestione diciamo così sinottica no del del dell’economia tipica del modello

Fordista kinesi ano quindi una gestione diciamo verticale che riduce riduce l’incertezza attraverso attraverso filiere filiere verticali e piani sinottici in qualche modo viene meno questa i presupposti Ecco per questo tipo di economia viene meno veng vengono meno ci sono queste turbolenze Quindi no turbolenze dei mercati che si propagano a cascata sulle

Imprese la crisi delle comunità territoriali dei distretti industriali dell’impresa fordista ma anche Poi appunto n tutto quello che nei loro correlati istituzionali i sistemi di istruzione la previdenza sociale la assistenza sanitaria Eh perché tutti questi sistemi erano stati progettati a partire da un presupposto cioè che i cittadini in condizioni di crescita

Economica costante potevano essere protetti da pochi e prevedibili rischi i rischi tipici della società industriale quella associata al modello fordista kesian i rischi associati diciamo alla vecchiaia alla malattia alla perdita di lavoro no servizi standardizzati per rischi standardizzati questo questo non non diciamo non non funziona più

E la risposta del dei poteri pubblici alla alla crescente diversificazione dei rischi Ecco che non avevano più queste caratteristiche standardizzate quindi non l’innovazione l’incertezza sia a livello di produzione come abbiamo detto di consumi ma anche a livello di protezione diciamo così con crescita crescita economica discontinua irregolare porta le istituzioni non a

Rispondere in modo più adeguato a questi nuovi rischi proteggendo di più ma proteggendo di meno Questo è il paradosso no c’è una crescita economica discontinua irregolare diversificazione dei gusti delle preferenze di consumo crisi dei modelli produttivi ehm eh diversificazione individualizzazione dei rischi si risponde a questa incertezza che all’aumento di questa

Incertezza non proteggendo proteggendo di meno cioè contraendo la sfera pubblica Questo è il modello neoliberale Ecco contraendo la sfera pubblica lasciando più spazio diciamo così no alla privatizzazione alla individualizzazione delle risposte all’indebolimento dei dei corpi degli spazi intermedi e tutto quello che sappiamo è stato un errore ma è stato

Diciamo è St un errore è stato è stato un disegno da parte Magari appunto di alcune oligarchie di alcune oligarchie poi finan Ari che hanno in qualche modo pensato bene di ridurre gli spazi democratici e cambiando appunto frammentando il processo produttivo no Sì sì beh allora

Come dicevo prima la la la la cifra R costitutiva del modello neoliberale è l’isolamento secondo la tesi di quein Low bodian Per esempio ma anche di molti altri è l’isolamento dei processi economici dalle pressioni democratiche tutto quello che è politica ed è e quindi politica collettiva organizzata per

Interferire tra virgolette eh sulla vita economica va va È male e va diciamo in qualche modo no contenuto e quindi sì da questo punto di vista era un è era uno degli obiettivi per questo che va chiamato modello neoliberale non e non tanto neoliberista perché il tema non è

Diciamo il libero mercato ma è l’uso dello Stato e della forza dello Stato e della forza diciamo delle istituzioni in una particolare direzione che è quella di no introdurre regole introdurre regole quindi non è assenza di regole introdurre regole che permettono Ecco così il No il libero gioco dei capitali

Allora tutto questo però fallisce Questo è il punto Tutto questo non funziona cioè la risposta di queste misure no alla a questa incertezza non funziona cioè le le le riforme di deregolazione del Mercato del Lavoro dei capitali da quello che vol abbracciate da tutti i partiti Ecco non solo dai partiti

Diciamo di tradizione centrista o di di centrodestra o di destra ma soprattutto da quelli di centrosinistra che si sono fatti ammagliare dallle steria del neoliberalismo tutti lo adottano in modi diversi ci sono le specificità nazionali ma quello è Ecco questo non funziona Allora cosa succede diciamo così non funziona gli

Elettori a questo punto No in crisi per il modello economico senza più protezioni con risposte che date dalle istituzioni che non vanno nella direzione opposta perdono completamente la fiducia nella classe politica Questo è il punto No i partiti che avevano appoggiato per ragioni diciamo ideologiche di di di di innamoramento

Neoliberale queste riforme le riforme falliscono l’incertezza aumenta ancora di più le persone hanno paura Ecco temono e e quindi e quindi la il rapporto di rappresentanza e quindi declino del voto elett declino del voto tutto quello che vediamo Ecco no si presenta presentano il conto a questo

Punto e questo è il punto faccio ancora un passaggio ma questo è il punto cruciale cosa succede i partiti Rimangono senza la loro base sociale cioè sono organismi in una nicchia che si è prosciugata cioè il la linfa no che li teneva in vita il rapporto di

Legittimità e le risorse sociali che dal basso arrivavano sono entrate in crisi abbiamo detto non ci sono più cosa Fanno degli organismi in una nicchia senza risorse cambiano nicchia Allora i partiti A quel punto cambiano nicchia e dove vanno diventano gruppi di potere insediati dentro lo Stato dentro lo

Stato per usare le risorse dello stato in modo diciamo così bilaterale negoziale puntuale rispetto alle richieste di interessi economici non di interessi sociali diffusi Questo è il punto centrale questo dobbiamo pensare ai partiti come dei piccoli organismi che hanno perso la loro nicchia come delle organizzazioni Questa è si chiama

Analisi organizzativa dei partiti Le organizzazioni sono diciamo no delle cose che stanno in degli ambienti quando questi ambienti si prosciugano Le organizzazioni cambiano ambiente cercano altri parti han fatto la stessa cosa Ecco han fatto la stessa cosa La crisi della loro base sociale li ha indotti a entrare no diventano delle delle delle

Diciamo dei comitati d’affari che gestiscono finanziariamente così con campagna comunicativa delle Campagne elettorali fanno leggere qualcuno ma per stare dentro lo Stato per appropriarsi e intermediare risorse in cambio di diciamo benefici o per per le strutture organizzative dei partiti o per il consenso spesso una combinazione di queste cose Tutto questo Ecco trasforma

Lo stato in un elettore o in un Mecenate Quindi no i partiti diventano no del del dei piccoli organismi dentro lo stato che usano quelle risorse lo Stato diventa un loro elettore un mecenato un filantropo dei partiti e l’impegno dei dei partiti si chiudono sempre di più alla alle alle domande

Sociali e allora Eccoci qui No Eccoci all’oggi col calo della partecipazione la rottura del rapporto di di di rappresentanza e ed ecco come diciamo secondo secondo me il tema del no del cambiamento economico qu del cambiamento politico possono possono stare insieme chiaro chiarissimo Chiarissimo e Ecco in questo contesto in questo

Contesto che stavi descrivendo di cui fa parte chiaramente Quindi anche poi la sovranità Democratica degli stati nazionali all’interno dei quali all’interno dei quali invece il conflitto novecentesco era sostanzialmente avvenuto No comunque la sovranità degli stati nazionali AV fatto anche un po’ da teatro rispetto alle diverse rivendicazioni delle diverse classi sociali eccetera eccetera

All’interno appunto partendo da questa partendo da questa crisi L’impressione è che sia diventato anche sempre più difficile per le persone comuni individuare il nuovo potere da battere perché in qualche modo venuto meno venuto meno Quel teatro e quello scenario E questa oligarchia transnazionale anche sempre più abile a nascondersi diciamo dietro anonimi

Meccanismi di mercato eh Ecco dove sta il potere Contro chi vado a protestare contro chi vado a manifestare Chi è oggi il mio nemico sociale Queste sono magari domande a cui sempre più persone hanno avuto difficoltà a rispondere non credi Sì sì sì Questo lo dicono anche molte ricerche

Sostanzialmente dove si mostra che nei luoghi che non contano nei luoghi del margine siano le periferie delle grandi città le città medie senza qualità le aree interne lontane dai servizi le conurbazioni dove diciamo disuguaglianze sociali in parte disuguaglianze economiche anche sicuramente disuguaglianze di riconoscimento Si si sommano e si si rafforzano diciamo a

Vicenda Ecco in tutti questi luoghi manca un’idea di combattere insieme per un futuro diverso e migliore Mh un po’ perché come dicevi tu non si non è questo è un altro dei gravi errori del centrosinistra fatti in questi anni no L’idea l’idea che non c’è

Un nemico eh l’idea che non ci sia un nemico ovviamente non si tratta di Nemici siamo in guerra eh Non si tratta di Nemici da eliminare fisicamente ma di Nemici politici di avversari politici ed economici Cioè è il fatto che gli interessi divergono eh gli interessi divergono c’è una diciamo così una

Condizione naturale nel modello capitalista in generale per cui gli interessi Naturalmente in questo modello divergono poi possono essere composti cioè questa divergenza può essere attenuata si possono trovare dei giochi a Somma positiva ma a partire dal riconoscimento della differenza invece come dire no è stata la cosa è stata ribaltata gli interessi naturalmente

Convergono E poi ogni tanto ci può essere per errore perché non siamo stati bravi perché c’è qualcuno cattivo il conflitto no E invece al contrario proprio il conflitto è la condizione naturale del modello del modello capitalista diciamo così così la presenza di rapporti di potere di relazioni industriali di un certo

Tipo di di di rappresentanza collettiva Ma soprattutto di rapporti di potere perché poi quello è può comporre in qualche modo questo conflitto e portare a giochi somma positiva parziali contingenti e sempre da presidiare politicamente no E questa è proprio la cosa che ecco tutto questo è stato dimenticato tutto questo è stato

Dimenticato è stata dimenticata Poi diciamo così l’idea di futuro Alter di futuro diverso no L’idea un po’ come dire quello che sommariamente si può chiamare utopia ma non è così non è necessario no chiamare in causa un concetto così impegnativo l’idea semplice di Mark fiser che che il

Capitalismo la più grande vittoria del capitalismo è stata quella di mangiarsi la discontinuità del tempo cioè il fatto che il domani possa essere diverso la logica io possa pensare insieme a te insieme agli altri che domani no staremo meglio in questa in quest’altra dimensione non in un una società

Costruita a tavolino No quest quest’idea no che poi è un po’ lo stromen che utilizzano i neoliberali quando dicono eh voi volete costruire la società perfetta a tavolino ed è già andata male quindi tutto quello siamo nel migliore dei mondi possibili Perché Perché l’alternativa che voi avete in mente è

Peggio no E ti ti dicono eh perché è peggio eh È peggio perché guarda cosa è successo nell’Unione Sovietica dai il potere a cinque persone Ecco non è quello Bisogna inserirsi bisogna spezzare questa cosa qua bisogna spezzare questa roba qua cioè spezzare l’identificazione della ricerca di un domani migliore con l’idea che questo

Domani migliore passi solo da quella soluzione che diciamo ha avuto i suoi meriti storici ha avuto i tanti suoi demeriti storici anche diciamo così no ecco bisogna spezzare questa roba qua quindi ritrovare il modo di costruire un noi collettivo un noi un Noi saremo no quest’idea dell’utopia della

Collettività no che insieme disegna un futuro possibile ma non lo disegna nel senso col tecnigrafo non è un rendering del futuro no con gli omini e le cose nei loro è È un’idea di un afflato è un afflato verso un mondo più giusto no L’idea di giustizia che ci

Caratterizza come dicono il libro come specie no usando vari tipi di di di di Insomma discipline che convergono un po’ in questa idea che se un cavallo un leone un delfino non si chiedono come dare un futuro più giusto ai propri cuccioli No Il nostro cane mie le mie

Due gatte non si chiedono come se come il loro domani potrà essere più giusto più giusto No moralmente politicamente più giusto la domanda verso un futuro più giusto è una domanda Diciamo che richiede un livello di complessità morale Eh e di di di di di interazione con

L’altro mh e di quindi di costruzione di un’ agency collettiva di un’intenzione collettiva che è caratteristica della nostra specie della nostra specie Ecco la traduzione di questa caratteristica di specie in politica Ecco questo è il punto No è la traduzione dell’essere generico in essere sociale come questo

Essere generico come lo chiamava Marx si traduce in essere sociale e essere politico Allora lo spazio La costruzione di questi spazio in comune sia a livello della vita quotidiana però non dimentichiamoci Il mio non è un libro sulla cittadinanza Attiva va bene quello è un pezzo non perché lo lo spazio è

Importante per la classe dirigente la classe politica i partiti erano organizzazioni Ma erano anche spazio Il partito comunista Ma anche la Democrazia Cristiana non erano organizzazioni digitali erano organizzazioni con spazi che presidiavano spazi luoghi spazi no dove le persone i rappresentanti diciamo del Popolo della classe politica la classe dirigente dei rappresentanti

Degli interessi della cittadinanza dei movimenti di quello che volete era uno stesso stesso spazio a definire un’offerta di futuro partire da interessi che rappresentavano quindi in modo negoziale ma partire da visioni da da da da da visione del mondo per un futuro più giusto questi spazi non ci

Sono se ci sono sono spazi segregati No sono spazi diciamo a cui non si accede per per elezione per rappresentanza Ma si accede per censo per potere Certamente no gli spazi dove lo 01% decide definisce una visione del mondo da imporre a tutti ci sono No siamo noi che non possiamo accedere a

Questi spazi o le persone che Noi leggiamo che non possono accedere Invece noi abbiamo bisogno di spazi porosi anche lì La porosità è importante eh Questo è l’altro punto quindi assolutamente sì mi ritrovo in questa tesi chiaro chiaro chiaro chiaro e no la prima riflessione che stavo facendo

Mentre Mentre parlavi è che questo afflato diciamo alla all’utopia e a un futuro diverso che è potremmo dire una facoltà propriamente umana e quindi in qualche modo ineliminabile è stata però tradotta dal potere neoliberale in particolare anche appunto dal dal dal centr sinistra dal Cent sinistra neoliberale è stata

Indirizzata Almeno così diciamo appare verso l’idea di di un utopia intesa come realizzazione di una libertà puramente negativa No e quindi comunque tutti anche gli gli sviluppi anche positivi che abbiamo avuto per quanto riguarda i diritti i diritti civili che sembrano Praticamente oggi anche le nuove generazioni l’unico tema veramente

Importare Ma perché tutti i social i mezzi di informazione di massa battono su questo punto l’egemonia culturale di centrosinistra in Italia batte su questo punto il PD batte su questo punto Ecco l’idea che in qualche modo oggi costruire un futuro migliore significa sostanzialmente lasciare Quanta più libertà possibile all’individuo di emanciparsi dalla dalla

Propria collettività dalla propria comunità e da in qualche modo una qualche forma di Stato etico che chiaramente non esiste più che vorrebbe imporci questo questo o quell’altro e diciamo questo è un cioè lo trovo lo trovo per certi aspetti un un un tema particolarmente particolarmente importante perché ancora perché ancora

Se vogliamo ancora più subdolo no eh Eh sì sì sì sì sì Questo è un ottimo punto che un po’ tratto nel libro diciamo allora eh Ci sono toccato diversi aspetti diciamo quel pun siamo del punto quello che riguarda la libertà no la libertà intesa come negativa Libertà come

Assenza di vincoli Ecco è un concetto Sì prettamente neo neoliberale di libertà Certamente La libertà è anche assenza di vincoli ma non è solo assenza di vincoli e non è tanto assenza di vincoli e non è il tipo di libertà diciamo cui c’è più bisogno ora

Eh la libertà la libertà Io sposo una concezione diciamo così di libertà secondo cui noi siamo liberi se ci chiediamo se il il tipo di interdipendenza che ci lega il tipo di divisione del lavoro che ci lega è giusta è la possibilità di chiedersi se noi se vivo in un mondo giusto a

Definire la libertà dell’uomo rispetto alla libertà diciamo intesa genericamente come assenza di vincoli come appunto senza di iner di attrito no allora una particella libera di muoversi nello spazio senza attrito è libera boh eh non è una concezione di libertà specifica è importante Certamente quella libertà per

Cui no io devo essere protetto dalle ingerenze E quindi l’assenza di diciamo di vincoli però la la libertà di cui oggi c’è bisogno è è un’altra No è la libertà di chiederci come collettività quindi la libertà non mia ma nostra Se il mondo in cui viviamo e il tipo di

Divisione del lavoro che caratterizza questo mondo è giusta M questa è e i giovani dicevi appunto sono molto legati al primo tipo di libertà e poco a questo secondo da una parte è vero Nel senso che anche a me pare così cioè nel senso per fare un esempio

Per fare un esempio concreto Scus viene in mente che diciamo si vedono anche per dire sui social campagne molto partecipate legate Magari ai diritti degli omosessuali delle coppie di fatto eccetera eccetera è difficilissimo vedere un qualcosa di simile per protestare contro il fatto che in Italia per fare una mammografia

Oggi magari ti ci vogliono 8 mesi nella sanità pubblica C No no sono d’accordo No no è così è così diciamo è innegabile è innegabile quindi è così eh però chiediamoci da una parte perché è così e e se la la risposta a questa domanda può aiutarci a a trovare delle

Delle soluzioni o delle vie d’uscita inanzitutto allora perché è così Beh è così per per il ragionamento che abbiamo fatto prima Cioè tutto quello che è rappresentanza collettiva e tentativo politico di costruire un mondo più giusto in modo collettivamente più giusto è è andato in crisi e quindi le

Persone i giovani eh si rivolgono le loro preoccupazioni per la Libertà a quello che possono controllare quello che loro possono controllare quello che si può controllare è il proprio corpo Cioè ma questa distanza siderale che si è aperta tra economia e politica e società eh per cui l’economia diventa

Una roba Boh che chissà come funziona e chissà che la controlla la rappresentanza politica e la sovranità non hanno più controllo su questa roba qua la base sociale il rapporto società politica si è rotto quello che mi rimane quello che rimane su cui io posso esercitare il mio potere è il mio corpo

Eh È il mio corpo la mia identità quello che penso di poter controllare è no sempre più sempre più micro sempre più ristretto sempre più sempre più e questo è secondo me un po’ la è coerente con questa narrativa no allora quindi cosa cosa si può fare di nuovo la la la

Ricostruzione di spazi di spazi di no Come si dice di spazi di democrazia dove invece si può intanto si mostra che diciamo che le cose non sono separate no che che che la libertà le libertà cui giovani tengono Ecco perché hai ragione che c’è la diciamo i per le libertà civili e

Differenze però c’è anche il tema ambientale che invece i temi collettivi li Intercetta Allora la ricostruzione di un nesso tra giustizia sociale e Giustizia climatica quella è una cosa che può bucare quella è una cosa che può trascinare perché a differenza diciamo dei problemi legati al al corpo

All’identità di genere o quello che volete i problemi ambientali parlano un modo molto più diretto al al futuro e e al alla partecipazione ma anche al modello di sviluppo anche al modello al modello diciamo di potere Ecco quindi la Io credo che quel nesso lì sia e su

Quello si si può fare su quello c’è una diciamo una discreta sensibilità ci sono degli spazi e lavorare su quello è è importante quindi questo vuol dire che il tema della transizione ecologica giusta quindi non quella ingiusta No non quella che fa arrabbiare le persone in alcuni casi molti casi con buone ragioni

In altri Magari con meno no però il tema della diciamo di come disegnare gli assetti Generali la fiscalità la transazione dei capitali delle rendite eh del patrimonio immobiliare e quant’altro e all’interno del quale inserire il tema della transizione ecologica quindi non trattarle in modo Puntuale come TAC le

Auto elettriche No ma ci vule un disegno ci vu un disegno un disegno che di protezione dei deboli che non devono pagarne i costi Ecco questo tema Secondo me può essere può avere un buon potere di tante però va fatto in questo modo che fatico invece a vedere ancora no

Proposte a tutto tondo che che prendono il toro per le c chiaro Sì no effettivamente rispetto a tanti altri temi in qualche modo che richiedono un’azione collettiva e non una pura rivendicazione individuale quello dell’ambiente è quantomeno un tema politicizzato poi chiaramente con mille strumentalizzazioni ehm diciamo forse una delle ragioni per cui In

Verità è un tema su su cui anche se vogliamo le l’elite e l’establishment sta a modo suo spingendo è che è un tema che rispetto a tanti altri può essere gestito a livello sovranazionale e quindi Però in qualche modo sempre al di fuori del controllo democratico cioè è un tema che secondo me

Appunto Sì viene rispetto a tanti altri temi che potrebbero essere pubblicizzati da mentali all’eccessiva burocratizzazione ai servizi sociali eccetera eccetera Questo in quanto è un tema diciamo per la sua stessa logica inevitabilmente globale internazionale Allora le Elite hanno in qualche modo interesse anche a spingerci perché possono essere gestiti al di fuori del

Controllo cioè magari la loro prospettiva la prospettiva sempre un po’ no neoliberale individualista eccetera abbiamo la massa di clienti consumatori che si lamentano perché in qualche modo l’ambiente sta Ando distrutto noi dall’alto possiamo dobbiamo in qualche modo gestire la cosa non lo so se se può essere anche questo una delle ragioni

Per cui questo tema invece poi viene politicizzato Sì sì sì no questo è una buona chiave di lettura effettivamente Diciamo che c’è anche un’importante dimensione locale che potrebbe invece contribuire a ricucire il nesso pensiamo Sol il tema della produzione di beni e servizi le comunità energetiche mh tutta quell’azione collettiva micr locale che

Chiama in causa filiere globali no filiere globali come quelle dell’energia eh Ecco questo può essere Però anche come dire è un modo di politicizzare diciamo il terzo il terzo tema il terzo capitolo del mio libro quello che l’incontro tra domanda e offerta di futuro messa a terra nei luoghi eh nei

Luoghi di vita delle persone quindi dove le persone vivono e lavorano Ecco quindi pensare a nuovi modi di produrre consumare energia a livello di isole energetiche locali isole oppure di comunità energetiche oppure di nuovi diciamo sistemi di mobilità casa Casa lavoro o o anche di produzione di filiere no filiere

Agroalimentari e via dicendo politicizzato la produzione e distribuzione dei servizi dei beni dei servizi fondamentali o dei beni e servizi di base come li chiamiamo noi l’economia fondamentale Ecco questo può essere un modo per per tenere insieme diciamo così la questione politicizzare la questione ambientale a un livello locale e farla

Un po’ no sfuggi far allontanarlo un po’ suo da questa governance globale che di nuovo sarebbe lontanissima perché se la governance nazionale è lontana quella globale è sideralmente lontana Insomma chiaro chiarissimo ehm ecco è interessante quella cosa che dicevi prima legati al diciamo ai corpi intermedi e soprattutto

Nesso con lazione della classe classe dirigente no e fai anche degli esempi diciamo con la con la prima repubblica in cui questi corpi intermedi poi servivano in qualche modo a mantenere un collegamento No tra il livello del potere e livello popolare e si formava in qualche modo una classe dirigente

Capace capace di fare questo vendo meno questi corpi intermedi la classe dirigente può essere sostanzialmente per dir soldoni selezionata semplicemente dalle oligarchie economiche e e questo chiaramente oltre alla contrazione degli spazi degli spazi fisici di cui parlavi è un è un altro colpo strutturale fortissimo alla alla politica

Democratica no Sì sì perché sai eh di lì si passa cioè vui pur ammettendo che il potere politico il potere quello No diciamo vero Oppure il potere forme di potere non sono solo racchiuse dentro le istituzioni Ma stanno nei luoghi della potenza quindi non tanto del potere No

Ma della forza della forza economica della potenza tecnologica va bene attori non elettivi con ok Però comunque questi attori non elettivi che che che che manovrano gestiscono No queste leve hanno comunque bisogno della politica per le loro cose diciamo così han bisogno delle regole fatte in un certo

Modo han bisogno no del disegno giuridico dei mercati fatto in un certo modo han bisogno di un sistema fiscale fatto in un altro modo Quindi da lì devono passare allora adesso come dire no la politica si è sempre più disintermediare si è sottratto via via quindi crisi dei partiti e dei corpi

Intermedi crisi del rapporto di rappresentanza crisi del parlamentarismo quindi crisi centralizzazione sull’esecutivo e addirittura sulla figura del primo ministro addirittura con questa proposta aberrante del premierato m disequilibrio completo messa messa in cantina del Presidente della Repubblica e una persona solo al comando con l’idea no della legittimazione Popolare diretta

Disintermediare di nuovo no è proprio c’è una coerenza che che che ha una chiarezza disgustosa quasi no è una cosa dici vabbè e cioè fin è È fin troppo chiaro È fin troppo chiaro È fin troppo chiaro Sì È fin troppo chiaro è fin fin È fin troppo chiaro infatti

Infatti come dire Appunto no È tutto così chiaro dici Ma perché non non ci si eh non ci si mobilita per le ragioni perché non ci si mobilita da soli Cioè in questo allora in altri paesi diciamo Io ho fatto poi questo libro non c’è poi

Camo non l’ho ripresa in questo libro ma alla fine poco prima che uscisse libro Ho fatto un pezzo per il manifesto che si inova piazze piene piazze vuote italia- Francia a confronto Diciamo in Francia la mobilitazione per una serie di di di ragioni storiche la Republic il senso

Civico il rapporto con lo Stato e via dicendo la mobilizzazione ha anche dei caratteri diciamo così no di spontanei certo anche lì i corpi intermedi hanno contato in questa fase ma ma meno ma ma non è un non sono elementi necessari No da noi senza l’intermediazione politica

Non ci non ci si mobiliza Questo è il punto eh da noi senza tanti individui arrabbiati m o tanti individui indignati non necessariamente si mobilitano per un domani migliore se non c’è una forma pedagogica di intermediazione di una pedagogia che non deve essere paternalista No ma di una classe

Dirigente che cresce insieme al suo elettorato in modo circolare che se ne alimenta e lo alimenta non in modo paternalista no hai bisogno di me per crescere No non quello no ma dico dico evoluzione tra organizzazione classe dirigente e diciamo così popolo o persone Quello che chiamiamo un po’ come

Vogliamo Ecco tutta questa roba va va va ricostruita perché appunto la politica è ancora importante cioè Sà la grande illusione no che la globalizzazione i poteri economici potessero fare a meno della dell’intermediazione politica Ma non è vero tutti i mercati sono costruiti da regole le regole sono

Decise da certi potere Se guardiamo come è stato costruito il mercato dei derivati finanziari che erano dei prodotti che non esistevano che poi sono esplosi Sono alla base diciamo della crisi finanziaria del 2008 quella roba lì è un processo di costruzione politica del mercato allora certo il passaggio No al al alle

Istituzioni il il controllo delle isti izioni attraverso la ricostruzione del rapporto di rappresentanza rimane cruciale poi tutto il resto pressioni governance sperimentalista io che io apprezzo molto azione come parlo le alleanze le alleanze civico politiche tipo il modello del forum disuguaglianza diversità benem merito di cui io faccio

Parte Ce ne fossero Per carità sono cose importantissime han fatto delle cose buone hanno no tenuto accesa la fiammella sensibilizzato ho anche raggiunto alcuni risultati però rispetto al tipo e al al valore delle proposte elaborate per esempio da un attore Come forum disuguaglianza e diversità la capacità di ricezione della politica di

Queste queste proposte è stata bassa Eh perché la politica ha altre logiche se tu non ci sei dentro non metti le persone nei ruoli Le cose non succedono diciamola così in modo un po’ Brutale Se non hai le persone nei ruoli le cose difficilmente accadono eh accadono se

Puoi Se hai un movimento di Massa No allora non hai le persone ruoli ma sei a capo di un movimento di Massa che blocca il paese e allora le istituzioni ti devono No devono prestare attenzione caso dei trattori No è un esempio no interesse oggettivo da difendere capacità di mobilitazione minaccia Eh la

Politica risponde Ecco o fai quella roba lì o hai le persone oppure un combinato o hai le persone poi vabbè lì Qua c’è il caso delle elezioni europee la concorrenza destra non ci sono le contingenze va bene però è un po’ lì la cosa non si non si scappa da quello

L’economia non fa meno della politica è la società che ne ne sta facendo a meno Ecco fammela dire in sto modo chiaro chiaro chiaro no il caso dei trattori è stato davvero eclatante cioè io proprio mi sono stupito con che facilità abbiano sostanzialmente ottenuto quello che vogliono Eh e l’abbiano ottenuto con una

Dose di aggressività e di conflittualità molto importante cioè sono andati non non dico Insomma hanno messo quasi a Ferro il fuoco la piazza di Bruxelles il Parlamento Europeo quindi insomma eh E hanno e hanno sostanzialmente ottenuta Almeno apparentemente per ora hanno tenuti il riti No di alcune delle norme

Che contestavano senti per per concludere ti farei questa domanda perché diciamo a livello strutturale economico le cose non sembrano Star cambiando però invece a livello ad un altro livello strutturale che è quello geopolitico sì e In generale noi qui a Torina diciamo lo ripetiamo spesso stiamo stiamo assistendo probabilmente

Ad un progress declino dell’impero americano all’emergere di nuovi attori internazionali e forse appunto all’instaurarsi di un nuovo ordine multipolare un nuovo ordine multipolare Che inevitabilmente poi cambierà in maniera radicale e strutturale anche la politica interna di paese come il nostro ti chiedo Ecco se in questi nuovi scenari che ora si

Stanno aprendo che negli ultimi anni si sta stanno aprendo Secondo te faciliteranno e contribuiranno a a realizzare a tornare ad un modo di vivere la politica diverso da quello che si è visto negli ultimi decenni oppure no m Allora diciamo Spererei di sì ma non necessariamente Nel senso che Eh allora

Oggi in questi in questo scenario che Sulla scorta di Edgar Moren e altri no nelle conclusioni chiamo lo scenario della pocris in questo scenario di pocris la domanda di futuro è una domanda molto frammentata i bisogni principali hanno a che fare con quello che Paolo gerbaudo

Nel suo bel libro Chiama no bisogni di protezione di controllo le persone hanno paura è la paura che domina non è la speranza in questo scenario in uno scenario abbinato alla paura È da una domanda individualizzata o etnon nativista eh di protezione di controllo per noi il nostro per l’ing

Group Per chi appartiene a e che ha le caratteristiche diciamo eh linguaggio nascita appartenenza territoriale o censo Ecco o una combinazione di queste cose Questa domanda di posizione di controllo molto selettiva non fa ben sperare per la riapertura di spazi ehm Quindi io nel nel nelle nelle

Conclusioni provo a delineare perché è È importante che si riaprono questi spazi A fronte della pocris è vero che però la pocris cioè le cose potrebbero andare anche peggio Questo è il punto potrebbero andare peggio perché perché abbiamo come dire i processi Sono andati molto avanti la la

Concentrazione di potere di conoscenza e il cambiamento negli equilibri multipolari è chiaro ed è visibile sotto gli occhi di tutti l’incapacità di governare questo cambiamento è altrettanto sotto gli occhi di tutti l’irrompere della crisi climatica di cui i trattori poi sono sono un esempio no perché aumento dei costi di

Produzione è anche dovuto a quello ce ne saranno sempre di più di questi di questi effetti potrebbe aggravare aggravare ulteriormente la la situazione quindi ecco sfuggirai alla narrativa per cui la presenza di un problema grande implica necessariamente l’emergere di una soluzione adeguata a quel livello no potrebbe non essere così potrebbe andare

Peggio potrebbe Certo Potrebbe tutto potrebbe funzionare peggio di quello che già sta di quello che già ora che che come dire che è preoccupante questo è importante la consapevolezza di questo Secondo me è importante perché è importante abbandonare l’idea che come dire il futuro in modo automatico sarà

Migliore del presente il futuro sarà migliore del presente se lo costruiamo collettivamente come migliore altrimenti scenari distopici non sono il fatto è che non abbiamo tanto il linguaggio per parlarne No un po’ la tesi di amitav goos una No la la grande cecità A proposito del cambiamento climatico dice

Insomma no il tipo di cambiamenti di di effetti a cui il cambiamento climatico ci ci ci ci che il cambiamento climatico ci pone dinanzi agli occhi non sono descrivibili dal linguaggio della letteratura Ecco questa è la tesi una tesi bellissima stupenda No dice il romanzo è nato in un periodo diciamo

Nell’800 il romanzo Borghese europeo di di controllo del mondo di prevedibilità di stabilità no Quindi il tema era la la routine la ripetizione quello che all’interno di questo mondo stabile si apriva Ecco lì un un mondo caratterizzato da incertezza radicale non è facilmente descrivibile da da narrativa Ecco ed è la stessa cosa

Un po’ per diciamo il futuro peggiore No cioè o ti affidi a immagini appunto costruzioni immaginifiche derivate dalla anche dalla fantascienza che che in effetti sta cominciando a parlare quel tipo di linguaggio come sappiamo o dall la capacità narrativa appunto della della letteratura Ma le le nostre discipline

Fanno un po’ fatica a immaginare No cosa cosa potrebbe però le distopie Ecco il tema della distopia sta sta tornando E non è non è non è non è un caso insomma questo per dire che Attenzione Se vogliamo F fronte veramente a bisogna farlo subito non bisogna pensare No

Perché noi abbiamo Siamo siamo un po’ ancora figli dell’illuminismo di del positivismo di qu idea che lo score del tempo in qualche modo vada verso il meglio no e Ecco questa cosa non è più vera se lo è mai lo è stata per poco tempo ora proprio non lo

È chiaro chiaro chiaro chiaro chiaro Filippo Grazie grazie mille È stata una conversazione per me molto bella molto interessante sono sicuro che insomma appassionerà anche tutti quelli che che l’ascolteranno e spero che avremo altre Avremo altre occasioni quindi insomma tienici anche aggiornati dei dei tuoi dei tuoi lavori

Delle tue ricerche e perché insomma saremo saremo felici di di di ripar insieme Mol vol Grazie a voi Grazie per la pazienza l’ospitalità Ciao State bene grazie a te grazie a te Grazie a tutti quelli che ci hanno ascoltato e ci vediamo alla prossima puntata

*intervist8lina*

Ecco come Le OLIGARCHIE neoliberali SOFFOCANO le PROTESTE in ITALIA ft.- Filippo Barbera

Con una retorica finto-buonista e finto-pacifista negli ultimi decenni in Italia la mobilitazione popolare e la partecipazione di massa alla politica è praticamente morta a colpi di neoliberismo e attacchi alle democrazia. Ogni conflittualità dal basso verso l’alto è stata demonizzata e soffocata sul nascere. Filippo Barbera, uno dei più importanti sociologi contemporanei, ci spiega come uscire da questa situazione suicida.
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28 Comments

  1. Pienamete d'accordo… assolutamente d'accordo..MA…ma spiegare il motivo di come siamo arrivati al momento attuale…(Schifoso) spiegare..spiegare..scendere nei dettagli..ecc ecc ..a cosa serve??? perdonate …a nulla …se tutte queste spiegazioni non trovano ppi uno sbocco POLITICO..per coalizzare chi ha capito (e vi assicuro solo milioni di Italiani) non serve a nulla…
    Allora io mi chiedo PERCHÉ non avvicinarsi a "situazioni " tipo DSP..che raccoglie già una percentuale molto alta (nei limiti deli quello che il SISTEMA impone)di persone che hanno CAPITO e vogliono… cercano …sognano una risposta POLITICA .. PESANTE…INCISIVA…
    Cosa aspettate a parlare con chi oggi è già sul campo e lottano già da tempo… PERCHÉ????
    Grazie per il vostro lavoro!!

  2. Buonasera. Come prima cosa vorrei evidenziare come il neoliberismo non il nome esatto che descrive il fenomeno. Il neoliberismo è diventanto una ideologia polica vera e propria, incompatibile con la democrazia per cui il nome setto da dare è dittatura finanziare, meglio totalitarismo finanziario. Naturalmente occorre guardare gli Usa dove empiricamente si vede che il congresso viene eletto da comitati elettorali rigorosamente o lobbistici o da qualche padrone del mondo. Il tesoro è sempre i mano dalla finanza. Il liberismo è quella teoria dove ognuno può fare quello che desidera, nel rispetto della legge senza troppi vincoli, per cui alla fine solo quelli che hanno potere politico e potere finanziario fanno tutto il possibile e l' impossibile. Peccano che il prof. Non abbia fatto nessun riferimento al prof. Gallino, già prof. a Torino.

  3. Tutto molto Bello ma non Balla…..diffidare sempre da chi complica (con categorie mentali e schemi concettuali astrusi) concetti che di per sé sono semplici…..Troppi paroloni troppa fuffa….MARUCCI tutta la vita con le sue felpe e scatole di legno piuttosto che i professori BARBERA di turno con i cachemire i termo arredi tutti chiacchiere e distintivo

  4. Alessa se ci devi portare sti scienziati le tue analisi e i tuoi interventi sono 100 volte meglio. Hai detto cose molto più sensate tu nei 5 minuti in cui hai preso la parola piuttosto che il tuo ospite nei restanti 45

  5. Eliminare gli spazi di aggregazione impedisce alla gente di trovasi e condividere idee ed opinioni quindi di rendersi conto delle manipolazioni e della propaganda del regime fiddondendo una verità diversa dal pensiero unico nel quale siamo immersi. Quindi un disegno voluto ben preciso.

  6. DEDICA  AI FEDELI D'ITALIA
    Un’indecente presa à la six pack stretta,
    L'Italia è colonia sotto║occupazione║USA!
    Basta prescelte marionette di W@shington!
    Libertà, dignità, giustizia, uguaglianza!

    Ancora, per quanto, popolo d'Europa, dovrai..
    Mantenere i figli dell’oligarchia USA?
    E anche quelli dei loro subdoli vassalli??
    Verily! Give me liberty, or give me death!

    Chi comanda in Italia e nell'Unione Europea?
    I più fedeli corrotti di Washington,
    Gli incompetenti seguaci di Giuda,
    Quelli con poltrona qui e interessi di là!

    Cosa significa essere colonia?  
    La ricchezza surplus viene portata all’impero,
    L’impero si appropria del meglio che c’è,  
    Come quando chi e perché decidono gli USA.

    Come si gestisce una colonia?
    Con politici taroccati nostrani ai vertici,
    Con gente vendutasi a tradire il popolo,
    Con arroganti,compromessi per i propri affari.

    Come si tiene un popolo sottomesso?
    Con la forzata ingegneria sociale di massa,
    Con il terrorismo e la costante paura,
    Coltivando servilismo indifferenza ignoranza.

    L’Unione Europea, un sogno diventato incubo!
    Lì i migliori leccatori di piede anglosassone,
    Diffusori centrali di ideologie insensate,
    Capre espiatorie per fendere proteste locali.

    Dal compra indulgenze al capitalismo USA,
    Le illusioni ora sono vendute in dollari!
    Moneta ex nihilo ma per soli pochi, scambiata,
    Con il sudato lavoro dei servi nelle colonie.

    Fato, moltiplica i partigiani, i Savonarola,
    i Gramsci, e portaci un Dante per far,
    Alloggiare gli infami nell'eterno Inferno.
    Traditori d’Italia, presto, andate!
    IMPERIUM DELENDA EST.

  7. VIVO IN ITALIA È TUTTO QUESTO È SOLO BASURA PAGADA DE LOS ZURDOS… CUANTOS TONTOS CREEN TODABIA EN LO QUE ESTA GENTUZA CUENTA….. DESPABILENSE!!! 😂😂😂MIREN BYOBLU TV..

  8. Sembra una costante: il liberismo accetta la regolazione politica e il gioco democratico finché risultano funzionali ai suoi interessi economici. Altrimenti la democrazia è una zavorra di cui è meglio disfarsi, con i suoi propri spazi, fisici e non.

  9. In effetti, parte della dottrina interpreta il prefisso "neo" al liberismo proprio per connotare l'aspetto biopolitico costituito dall'uso del potere pubblico come guardiano e aguzzino di un ordine sociale antidemocratico, demofobico e antisociale, che deve radicarsi, in modo beffardo, con la collaborazione e il consenso delle vittime, inebetite dalla propaganda e dalla disinformazione istituzionalizzata.